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CULTURA Viaggio nella storia gastronomica di Voghera
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NOVESE
TORTONESE
Novi, l’elenco
dei lavori in cantiere
per il nuovo anno
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QUADRO POLITICO
Quale legge
elettorale?
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Giovedì 12 gennaio 2017
Anno XIX n. 1
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Dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera organizzata da Diocesi e Meic
Unità dei cristiani: ostinata speranza
di ANTONIO GIORGI
L’INTERVENTO DI FABRIZIO PALENZONA
A
Radici cristiane: basta ipocrisie
F
meno di un mese dall’insediamento
del governo Gentiloni il clima festivo non ha placato le tensioni tra i
partiti impegnati in una partita politica che
tocca il destino della legislatura e dell’esecutivo. È una partita che si articola direttamente sulla campagna elettorale di fatto
già avviata, in quanto le reiterate assicurazioni dell’allora presidente del consiglio
Renzi che non si sarebbe votato prima del
2018, allo scadere dei canonici cinque anni, hanno lasciato il passo alla volontà dello stesso Renzi segretario del Pd di andare
alle urne il prima possibile.
Le elezioni anticipate sono una costante
della vicenda politica nazionale. Quando
un governo è sfiduciato e il parlamento
non è in grado di esprimerne un altro, alternative alla nuova conta non ne esistono.
Lo ha ricordato il presidente della repubblica Sergio Mattarella nell’allocuzione di
fine anno: “Non vi è dubbio che in alcuni
particolari momenti la parola agli elettori
costituisca la strada maestra”. Sembrerebbe un semaforo verde del Quirinale per il
voto immediato, non fosse per l’incombenza di un problema non secondario: non
si sa come votare. Se la corte costituzionale, chiamata a fare chiarezza, il 24 gennaio
dovesse far saltare in tutto o in parte il cosiddetto Italicum, la legge elettorale in vigore per la camera voluta dal precedente
governo che prevede un premio di maggioranza del 54 per cento alla lista meglio
piazzata e non alla coalizione di cui la
stessa lista facesse parte, sarebbe il caos.
Senza una legge ad hoc mancherebbero –
sottolinea Mattarella – regole chiare e adeguate perché gli elettori possano esprimere
con efficacia la loro volontà “e questa trovi reale applicazione nel parlamento che si
elegge”.
Questione di regole chiare, dunque. Abbiamo una legge fortemente maggioritaria
per la camera e una del tutto proporzionale
per il senato, ma questa è la ricetta perfetta
per impedire maggioranze omogenee tra
Montecitorio e Palazzo Madama e garantire la palude, una governabilità difficoltosa
se non l’ingovernabilità. Si potrebbe venire fuori dal vicolo cieco (sentenza della
corte costituzionale a parte) con una legge
che consentisse al Quirinale di sciogliere il
parlamento andando incontro alla voglia
di elezioni. Si può farla, e in fretta. Non è
vero che il parlamento sia incapace di legiferare per colpa della mancata attuazione delle mirabolanti riforme di renziana
continua a pagina 17
A
nche quest’anno il Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale (Meic) di
Tortona e la Diocesi si uniscono nell’organizzare la Settimana di preghiera
e di riflessione per l’Unità dei cristiani (18-25 gennaio). Il Meic auspica la piena unità attraverso il dialogo culturale a livello locale, interessando anche i fratelli immigrati cristiani che desiderano esprimere la propria fede nel nostro terFrancesco Giorgi a pagina 4
ritorio. Tutti gli appuntamenti all’interno.
FELICI & TAGGATI
abrizio Palenzona, vice
presidente di UniCredit, nostro condiocesano,
conosciuto a livello nazionale per le prestigiose e
numerose cariche che ha
avuto nel mondo della politica e della finanza, ha inviato anche a noi la lettera
uscita sul Corriere della
Sera giovedì 5 gennaio
2017 nella pagina “Analisi
& Commenti”, intervenendo nel dibattito sulle radici
cristiane dell’Italia e del-
l’Europa, aperto con un articolo di Angelo Panebianco.
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di MATTEO COLOMBO
Le Poste funzionano. Ma solo in un film
Tra i regali che mi ha portato Babbo Natale ho trovato anche l’ultimo libro
del regista Paolo Sorrentino. S’intitola “Gli aspetti irrilevanti” (Mondadori,
2016) e si compone di 22 foto, in primo piano e in bianco e nero, scattate da
Jacopo Benassi a gente sconosciuta; 22 ritratti ai quali l’autore ha dato voce,
inventando per ciascuno una storia, una biografia semiseria o un aneddoto.
Vitale creatività. E anche vita creativa che passa tra le crepe della provincia,
della borghesia, della passione, del romanticismo, dell’arte di arrangiarsi.
Una delle cose più leggere e letterarie che abbia letto negli ultimi tempi. Su
tutti il ritratto di un fantomatico Arcadio Lattanzio, beneventano, che sogna
di partecipare al “Maurizio Costanzo Show” facendo l’imitazione di Gigi
Sabani. Il tipo che vorrei conoscere; che vorrei annoverare tra gli abbonati
del “Popolo”, ansioso di ricevere il giornale il giovedì. Anzi. Vorrei che il
23esimo personaggio di Sorrentino fosse un fantomatico dirigente postale,
che con la massima solerzia, facesse recapitare in tempo i numeri del settimanale. Un postino? Un funzionario? Di certo un eroe da fantascienza. Avete sentito l’ultima? Nel Centro di meccanizzazione postale di Peschiera Borromeo giacciono 5 mila tonnellate di posta inevasa. Missive, raccomandate,
assicurate e tutto il resto che si tanno accumulando da due mesi per scongiurare che i centri di recapito sul territorio non vadano in tilt, laddove i portalettere non riescono già a smaltire la posta precedente. “Ecco le conseguenze
del recapito a giorni alterni, un sistema fallimentare” – ha detto Stefano
Ancona, dell’esecutivo nazionale della Cobas. E se Arcadio fosse nostro abbonato, aspetterebbe anche lui invano il “Popolo” nella cassetta per le lettere? In attesa che Sorrentino su questa situazione tragica giri pure un film, noi
continueremo a lottare per difendere i vostri diritti. E perché un servizio postale che funzioni non sia un “aspetto irrilevante” di una farsa, ma una garanzia della realtà in cui viviamo. Iniziamo l’anno così, se vi va: con una speranza che è la prima promessa del 2017.
@MatteoColomboqb
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