CS AttraversaMenti - Massimo Quarta

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COMUNICATO STAMPA
AttraversaMenti
Personale di Massimo Quarta
A cura di Carmelo Cipriani
Inaugurazione:sabato 14gennaio 2017, ore 18.00
Pinacoteca Comunale-Museo del Fuoco, Ex Istituto Ipab Tarantini, Via Lecce 46, Novoli (LE)
Testo critico: Carmelo Cipriani
La mostra sarà visitabile tutti i giorni (fino al 22 gennaio 2017) dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00
alle 20.00
Anche quest’anno, in continuità con il percorso iniziato l’anno scorso, la Fondazione Fòcara
affianca alla necessaria apertura allo scenario artistico internazionale, l’altrettanto necessaria
attenzione all’arte del territorio. Tra le eccellenze individuate per la Fòcara 2017 vi è Massimo
Quarta, artista novolese di nascita, tra i più significativi in Puglia della sua generazione.
A vent’anni di distanza dalla nascita del farbomondo, l’artista rende omaggio alla Fòcara di
Novoli presentando opere ispirate alla dimensione fantastica. Un universo parallelo abitato da
farbonauti e farboline, figure antropomorfe simili in tutto agli esseri umani, eccezion fatta per il
volto, sostituito da un unico grande occhio, probabilmente una cavità plurisensoriale. Oltre il
surreale e il fantastico, i farbonauti assumono una connotazione socio-antropologica, divenendo
metafora del “diverso”, straniante e coinvolgente, affascinate e spaventoso. Un
attraversamento del pensiero, un viaggio fuori e dentro di sé attraverso cui l’artista induce il
pubblico ad interrogarsi su se stessi e sul rapporto con l’altro.
Al vernissage saranno presenti il Sindaco e Presidente della Fondazione Fòcara di Novoli, avv.
Gianmaria Greco e il direttore della Pinacoteca Comunale-Museo del Fuoco, dott. Piero Pella.
L’evento è patrocinato dal Comune di Novoli e dalla Fondazione Fòcara.
Ecco come Carmelo Cipriani, curatore della mostra, descrive la ricerca dell’artista:
www.fondazionefocara.com
Fondazione Fòcara di Novoli - Via Lecce, Novoli (LE) - c/o Ex IPAB "Vincenzo Tarantini"- Tel. 0832 712695
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“Non c’è uomo che, almeno una volta nella vita, non abbia cercato o sognato una possibilità di
evasione, un altrove lontano, reale o immaginato, dove raccontare se stessi, le proprie ansie e le
proprie paure, ma anche le proprie aspirazioni e le proprie speranze. Esattamente vent’anni fa
Massimo Quarta ha dato corpo a questa ambizione, creando in pittura un suo mondo, una
dimensione altra, fatta di strutture oniriche, a metà tra costruzioni aliene e configurazioni
organiche e popolata da farbonauti e farboline, personaggi monoculati, simili all’uomo per aspetto
e movenze, ma stranianti e più audaci. Umanoidi dal volto bulbiforme, che nell’assenza di
emozioni e sentimenti, appaiono invincibili, sostanziando l’idea di rivincita su una quotidianità che
troppo spesso castiga e avvilisce. Alter ego dell’essere umano i farbonauti sono esseri chimerici,
affascinanti quanto temibili.
Dal momento della sua nascita il Farbomondo si è andato via via rivelando, perfezionandosi in ogni
suo aspetto, non ultimo quello relazionale, sempre sostenuto da fervida immaginazione e verve
creativa. Modellato sul nostro, ne ha assunto comportamenti sociali e attitudini individuali, fino a
costituire una realtà parallela, attraente e terrifica al tempo stesso. Un vero e proprio universo
parallelo che fin dagli esordi non ha mancato di conquistare la terza dimensione, passando dalla
sfera immaginifica a quella concreta, attuando le ormai celebri invasioni in grandi magazzini, sale
giochi, spazi urbani e naturali, vie cittadine, luoghi del vivere collettivo e del comune sentire.
Una mostra che oltre alle consuete congetture critiche, già identificate in suggestioni surrealiste e
atmosfere posthuman, consente di mettere in luce un’altra dote del pittore: la coerenza. Sono
infatti rari gli artisti che con costanza perseguono la propria ricerca, difendendola tenacemente da
mode momentanee e compromessi di mercato, rispettosa solo della pura necessità espressiva. Ma
coerenza non è immobilità, non vuol dire adagiarsi sul già fatto ma delineare una strada personale
all’interno della quale cercare e trovare nuove ed inedite soluzioni, senza rinnegare nulla del
proprio trascorso. Massimo Quarta questo lo sa bene e lo dimostra stupendoci con un nuovo ciclo
di opere, incentrate totalmente sul farbomondo, in cui farboline e farbonauti continuano ad
apparire ma non più in veste di protagonisti assoluti ma come parte integrante di un tutto più
vasto. Il risultato, più che mai evidente, è una narrazione che lascia spazio ad atmosfere sospese
nel tempo e a evocazioni di mondi interiori. Un nuovo eden in cui fiori ipertrofici e anelli volanti
costituiscono gli elementi essenziali di un mondo incredibile, imbastito con colori sgargianti e
fluorescenti e un tratto disegnativo preciso e risoluto.
Una storia lunga vent'anni dunque, che in un recente passato, in occasione di un’altra personale
dell’artista, ho immaginato scritta in una fantascientifica trilogia dai tratti epici, divisa in genesi,
affermazione e conquista. Quarta torna a raccontare la sua “farbostoria” e per farlo ha scelto
Novoli, sua città d’origine, concentrandosi non più sui singoli personaggi ma sul loro ambiente di
vita. Ha scelto di farlo in un momento di festa come quello della Fòcara, durante il quale l’intera
comunità si stringe attorno a Sant'Antonio abate, primummovens di un rito ancestrale, catartico e
fantasmagorico. L’artista partecipa a questo rito con il modo che gli è più congeniale,
rispecchiandosi nei suoi farbonauti e lasciando che questi presentino il proprio mondo. Il
parallelismo tra loro e l’artista è evidente. Il punto di vista è capovolto, non sono più i farbonauti a
guardare al nostro mondo ma siamo noi a spiare il loro. L'identificazione è ormai completa”.
Massimo Quarta è nato a Novoli nel 1967. Si è formato prima al Liceo Artistico di Lecce, poi, nella
stessa città, all’Accademia di Belle Arti. Dopo un’iniziale pittura d’ispirazione fauvista si è
impegnato in una ricerca tesa a indagare i valori dell’identità umana e dell’esistenza nella civiltà
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postindustriale. A partire dal 1997 le sue anomale creature, i Farbonauti, si palesano, invadendo
oltre al supporto pittorico i luoghi del vivere quotidiano. Attualmente lavora a Lecce.
Nella sua attività espositiva molte sono le personali. Tra le più significative: 2014 – Face to face, a
cura di C. Cipriani, FarboSpazio, Lecce; 2011 - ...214, a cura di M. Calzoni, Galleria Wikiarte,
Bologna; 2010 - Natural-Mente Farbo, testi di L. Beatrice e A. Marino,Cantina Colli Cerentino,
Rionero in Vulture (PZ); 2003 - La settima arte di Quarta, Cherin Arte Contemporanea, Lecce, a
cura di Luca Beatrice. 2002 - L’invasione degli ultracorpi, testi di L. Beatrice, Castello Carlo V, Lecce;
2001 - Farbo.Nauta, testi di L. Beatrice, Cavant-Gard, Canada; 2000 - Farbo.Nauta, testi di A.
Marino e L. Beatrice, Paolo Erbetta Arte Contemporanea, Foggia; 1999 - Farbonauticamente, a
cura di A. Micaletti, Galleria L’Idioma, Ascoli Piceno; Farbonauticiti, a cura di M. Pizzarelli, Casa
d’altri Arte Contemporanea, Lecce.
Tra le molte collettive: 2016 - Impronte, tracce, segni, nuovi linguaggi, a cura di S. Ceffa, M. Kling
Hannover, Spazio Tadini, Milano; 2014 - Santi Medici tra arte e medicina, a cura di Vito Caiati,
Torrione Angioino, Bitonto; 2013 - Coexist, a cura di I. Quaroni, E-lite StudioGallery, Lecce, 2012 - A
Modo suo, a cura di L. Madaro, E-lite StudioGallery, Lecce; Ouverture, a cura di M. Pizzarelli, E-lite
StudioGallery, Lecce; 2008 - Materiamente, a cura di T. Carpentieri, Ex UPIM, Lecce; 2004 - People,
a cura di L. De Venere, Cherin Arte Contemporanea, Lecce; 2003 - XIV Quadriennale, Anteprima, a
cura di V. Conte, Palazzo Reale, Napoli; 2002 - Rinascimenti e mutamenti, a cura di S. Sanipoli,
Gubbio, Perugia, Roma, Zagabria, a cura di S. Sanipoli; Arte in scena, a cura di M. Pizzarelli, Cantieri
Teatrali Koreja, Lecce; 2001 - Napoli e Terra d'Otranto, a cura di M. Guastella Castello Aragonese,
Otranto (Le); 1999 - Eccentrici, a cura di R. Gavarro, Chiesa di Sant’Angelo, Sermoneta (LT).
Luogo Evento:
Pinacoteca Comunale-Museo del Fuoco
Ex Istituto Ipab Tarantini
Via Lecce 46
73051, Novoli (LE)
Inaugurazione: sabato 14 gennaio 2017, ore 18.00
Dal 14 al 22 gennaio 2017
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Info: 0832.712695
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