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La via cinese al Calcio | 1
giovedì 12 gennaio 2017, 15:00
Investimenti faraonici
La via cinese al Calcio
Si vuole portare il Calcio cinese al successo in Patria e nel Mondo investendo somme sempre più stratosferiche
di Francesco Tortora
L'Impero di Mezzo ed il Calcio. Sembra lo strano titolo di un saggio contemporaneo sulla fenomenologia del Calcio
contemporaneo ma potrebbe rivelarsi un titolo tutt'altro che avulso dal contesto attuale. Il Mondo, infatti, guarda attonito
oggi alle offerte economiche che giungono dalla Cina, si tratta di cifre assurdamente superiori a quelle che
normalmente girano nel Vecchio Continente dove ancora ci si trastulla meravigliati dei 100 milioni di Euro spesi per
Gareth Bale al Real Madrid piuttosto che per i vari passaggi di giocatori come Paul Pogba tornato dalla Juve al Manchester
United per 90 milioni di Euro ovvero la stessa somma spesa dalla Juve per il passaggio dell'argentino Gonzalo Higuain dal
Napoli alla Juve stessa. Ma la Cina offre 250 milioni di Sterline per Cristiano Ronaldo ed ha posto nel suo mirino persino un
arbitro, il che indica chiaramente che stiamo parlando di livelli nettamente superiori nella questione specifica. L'ex CT della
Nazionale italiana, Marcello Lippi, Campione del Mondo nel 2006 è stato ingaggiato come Commissario Tecnico della
Nazionale cinese con una cifra di 4.5 milioni di Euro annui ai quali la società calcio cinese del Guangzhou Evergrande
vorrebbe aggiungere 15,5 milioni di Euro per consulenze come peraltro riportato dalla tv cinese CCTV.
Così come nelle avventure spaziali relegate nella memoria collettiva del tipo della conquista della Luna e che oggi sono alla
portata della sola Cina, così anche nel mondo del Calcio c'è una specie di Macchina del Tempo che riporta l'immaginario
collettivo a quel mondo televisivo ed immaginifico a metà tra il bianco/nero e le prime trasmissioni a colori, una speranza di
vita ed un ottimismo totalmente diversi dalla depressione sociale attuale ed un boom economico che i giovani delle
generazioni teenager attuali in Europa possono solo leggere nei libri di Storia. Perché questa è la differenza: la Cina può e
l'Unione Europea -come gran parte del Mondo Occidentale e sviluppato dal punto di vista economico-finanziario- non può.
Da un bel po' di tempo.
Ora gli osservatori di cose economiche - e non solo sportive - si chiedono se questa sia la “nuova via” cinese per
portare il calcio al successo anche in terra cinese. Il Calcio non è certo una pratica sportiva dalle antiche tradizioni in Cina
ma le Autorità politiche ed economiche cinesi sanno bene che si tratta di un territorio capace di smuovere ingenti somme in
termini di redditività, senza tralasciare di menzionare la rilevanza che ha questo Sport famoso in tutto il Mondo nel carpire i
favori di vasta parte della propria società, giovani e meno giovani, abbienti e meno abbienti. Proprio la trasversalità del
Calcio, infatti, nell'epoca moderna, è uno dei fattori che più hanno facilitato la sua veicolazione anche in lidi prima
impensabili come è accaduto nelle ultime decadi con la trasformazione del Football in Soccer in terra statunitense. Certo, la
Cina è riuscita a farsi vedere a livelli internazionali solo attraverso i Mondiali di calcio del 2002 e la sua Nazionale certo non
brillò particolarmente avendo perso tutti e tre gli incontri della fase a Gironi senza poter accedere alle fasi successive.
Uno dei motivi per le "spese folli" cinesi nel mondo del calcio è che nonostante tutti gli sforzi che la Cina ha fatto finora, il
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/la-via-cinese-al-calcio/
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Paese non è mai stato in grado di lasciare un segno nel mondo del Calcio. I cinesi sono attualmente classificati
all'83° posto nel Mondo, praticamente un solo punto di vantaggio sulle Isole Faroer. Circa la magra figura dei Mondiali del
2002 abbiamo già detto, nemmeno un goal segnato e tre partite perse di fila. Eliminati e tornati a casa.
Finora la Cina ha dimostrato -in ambito sportivo- che le sue peculiari qualità sono in discipline sportive connotate
da ferrea volontà e training massiccio, oltretutto all'interno di una società dove vige il pensiero unico che, in area
asiatica, è fortemente costruito intorno al concetto di “noi” piuttosto che intorno al concetto di “io” come accade in
Occidente, dove si esaltano i valori eroici dell'individuo ed un po' meno quelli dei tratti del popolo da cui proviene volta per
volta l'idolo sportivo delle folle globali. Ingaggiare il centrocampista brasiliano Oscar, l'attaccante argentino Carlos Tevez e
l'allenatore portoghese Andre Villas-Boas sono alcuni elementi distintivi di una logica cinese improntata a dare ulteriore
supporto alla diffusione del Calcio in terra cinese attraverso figure note sia in ambito sportivo sia nel mondo del successo
internazionalmente inteso. E per questo si stanno investendo quote di denaro sia pubblico sia privato
all'inseguimento della costruzione del successo del calcio in Cina ma - molto probabilmente - utilizzando il calcio
stesso come catalizzatore sociale all'interno e come medaglia distintiva del successo conseguito nel più ampio contesto
internazionale.
Tevez sarà pagato circa 725.000 Euro a settimana dal club cinese Shanghai Shinhua, ovvero una retribuzione di 20
volte superiore a quella settimanalmente conseguita in terra argentina, ciò renderà il 32enne giocatore argentino il
più pagato al Mondo. Il giocatore brasiliano Oscar sarà ingaggiato a cifre molto simili sebbene con una
retribuzione individuale inferiore. Il management della sua squadra precedente, il Chelsea, ha laconicamente affermato
che la Cina nel Mondo del Calcio sta seminando danni di entità abissale. E non tarderà il tempo in cui se ne
vedranno gli effetti molto probabilmente nefasti sia per il Calcio sia per tutto l'indotto economico che ruota intorno a quello
Sport. Cristiano Ronaldo ha già fatto sapere di non volersi muovere dal Real Madrid, che i soldi non sono tutto nella vita, la
Cina fa sapere che attende di conoscere se 500 milioni netti in 5 anni per lui e 300 al Real Madrid siano sufficienti a
fargli cambiare idea. Anche l'arbitro Mark Clattenburg si dice sia stato contattato pressantemente da parte della Cina.
Rendere il Calcio grande in Cina ma soprattutto all'estero oggi è uno dei tasselli in cima alla lista dell'agenda cinese, anzi, è
parte del programma politico e non solo economico della Cina. Lo stesso Presidente Xi Jinping è un grande appassionato
di calcio e più volte ha affermato che la posizione attualmente rivestita dal calcio cinese nel Mondo non rende giustizia ai
grandi progressi compiuti dal suo Paese. Insomma, la Cina meriterebbe ben di più di quanto stimato fino ad oggi. Per tutti
questi elementi interpretativi, agli occhi delle Autorità cinesi, le cosiddette “spese folli” al supermercato
internazionale del calcio non sembrano essere così astruse ma dotate di un senso finale: per la grandezza della Cina
nessuna cifra sarà mai così grande da spendere nel Calcio pur di raggiungere il successo dentro e fuori dai propri confini.
di Francesco Tortora
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