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ParrocchiaNostraSignoradelSSSacramentoeSantiMartiriCanadesi
Cosa resta
del Natale?
IltempodiNataleèarrivatoalsuocompimentoconlafestadelBattesimodiGesùche
abbiamo appena celebrato. Si torna alla “normalità” della vita, alla “quotidianità”: lavoro,
scuola, sport, catechismo, vita di famiglia con le sue gioie e preoccupazioni… Presto ci
dimenticheremo – forse – di tutto ciò che abbiamo preparato e vissuto, anche a livello di
fede, e saremo presi dalle occupazioni di ogni giorno, dai problemi, dai programmi per il
futuro.FracircaduemesicominceràlaQuaresima…epoilaPasqua…eavanticosì.Comee
cosafarepernondimenticareilNataleeilmessaggiodiVita,diPace,di“Incarnazione”che
Gesùcihaportato?
Abbiamo a disposizione, se lo vogliamo, due strumenti preziosi di cui, forse, non
conosciamo nemmeno l’esistenza. Due messaggi che Papa Francesco ha inviato, in
quest’ultimotempo,atuttigliuominietutteledonnedibuonavolontà:ilmessaggioper
la 50a Giornata Mondiale della Pace celebrata il 1° gennaio (La nonviolenza: stile di una
politicaperlapace),equelloperla103aGiornataMondialedelMigranteedelRifugiato
che si celebrerà domenica 15 gennaio 2017 (Migranti minorenni, vulnerabili e senza
voce). Due strumenti molto importanti per cercare di “tradurre in vita concreta” le
ispirazionieidonidifedechecihannoraggiuntonelperiodonatalizio.
Sonodocumenti,dicevo,dicuinonsiparlaquasimai…cherischianodipassarcisopra
comel’acquasuisassi…checisfioranoappenasenzacolpirci.Eppuresonodiun’attualitàedi
una concretezza incredibili! Basta andarli a prendere in internet… basta dedicarvi qualche
decinadiminuti…bastalasciarsiprenderedalleparolesempliceeprofondediPapaFrancesco
per essere informati, e soprattutto per capire che sono rivolti al cuore di tutti, anche del
nostro. E per renderci conto che basta poco per rendere più autentica la nostra fede. Ed
infineperscrollarcididossounacertarassegnazionechecifapensare“Tanto,cosaciposso
fareio?”…“Toccaaipolitici…toccaaigovernanti…noisiamosolodellepiccolepedinechenon
contanonulla”.No!Ascoltiamosolopocherighetrattedaidocumenticitati:
«Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con
piccoli gesti e molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti
tentativi per costruirla».Nel 2017, impegniamoci, con la preghiera e con
l’azione,adiventarepersonechehannobanditodallorocuore,dalleloroparole
edailorogestilaviolenza,eacostruirecomunitànonviolente,chesiprendono
cura della casa comune. «Niente è impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella
preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace». (Conclusione del Messaggio per la
GiornatadellaPace)
…rendendociconsapevolicheilfenomenomigratoriononèavulsodallastoria
dellasalvezza,anzi,nefaparte.AdessoèconnessouncomandamentodiDio:
«Nonmolesteraiilforestieronéloopprimerai,perchévoisietestatiforestieriin
terrad’Egitto»(Es22,20);«Amatedunqueilforestiero,perchéanchevoifoste
forestieri nella terra d’Egitto» (Dt10,19). Tale fenomeno costituisceun segno
dei tempi, un segno che parla dell’opera provvidenziale di Dio nella storia e
nella comunità umana in vista della comunione universale. Pur senza
misconoscere le problematiche e, spesso, i drammi e le tragedie delle
migrazioni,comepureledifficoltàconnesseall’accoglienzadignitosadiqueste
persone, la Chiesa incoraggia a riconoscere il disegno di Dio anche in questo
fenomeno,conlacertezzachenessunoèstranieronellacomunitàcristiana,che
abbraccia«ogninazione,razza,popoloelingua»(Ap7,9).Ognunoèprezioso,le
personesonopiùimportantidellecoseeilvalorediogniistituzionesimisurasul
modo in cui tratta la vita e la dignità dell’essere umano, soprattutto in
condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori migranti. (Messaggio per la
Giornata dei migranti e profughi)
E’facilecommuoversiperlebellecelebrazioniche,anchenoi,aiMartiriCanadesi,
abbiamo vissuto nei giorni di Natale… E’ relativamente facile fare dei pacchi-dono per i
nostripoveri…Civieneanchebenericordarequestiproblemimondialinellepreghieredei
fedeli… è più difficile voler “entrare” in queste problematiche e diventare cristiani
“politici”, cristiani, cioè, che si interessano attivamente della polis, che cercano per la
polis il bene maggiore, che si sporcano le mani, nel quotidiano, per eliminare violenza,
ingiustizieeabusichecreanosolodolore,miseria,disperazione,morte,divisioni,ecc.
CosarestadelNatale?Cirestila“preoccupazionediDio”,chelohaspintoadinviare
ilproprioFiglioperportarenelmondolabuonanotiziadelRegno,cioèdiunavita,diuna
società che può essere/diventare bella per tutti. Ci resti la voglia di aprire lo “scrigno”
dellanostradisponibilitàperrisolvere,negliambitidivitachecicompetono,nuoveforme
diconvivenzapacificaematurantepertutti.Cirestiildesideriodirendere“attuale”,oggi,
lapresenzadiGesùche,attraversodinoi,puòancoraallargarelebracciaperaccogliere
tutti,peraccarezzareipiùpoveri,perbenedirechipiange,perrialzarechiècaduto,per
“tirareavantilacarrettadellastoria”versolapace,lagiustiziaeilbeneditutti.
E cominciamo, insieme, dall’educazione: cominciamo ad educare noi stessi e i
nostri ragazzi e giovani ad essere persone “politiche”, che si mettono a disposizione,
secondolepropriecapacitàepossibilità,arendereilmondounpo’piùgiustoefraterno.
Arenderel’oggipiù“sostenibile”pertutti.
IlSignorecibenedicaecifacciacamminareinsiemesullaviadellanonviolenza,dellapace
edellasolidarietàedell’impegnooperoso.
Roma,8gennaio2017
P.Maurizio