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PRIMO PIANO
Venerdì 13 Gennaio 2017
Immigrazione: sindaco Pd e Cei d’accordo nel rendere obbligatori i lavori socialmente utili
Servizio civile per i migranti
Appello al ministro Minniti: si facilita l’integrazione
DI
CARLO VALENTINI
«G
li immigrati dovrebbero fare un
servizio civile
obbligatorio, con
lavori socialmente utili per la
comunità, anziché bighellonare
e starsene con le mani in mano.
Sono assistiti, rientrano in programmi di reinserimento, che
contraccambino impegnandosi
in lavori utili per il Comune»:
Patrizia Calza è il sindaco Pd
di Gragnano (4,5 mila abitanti, in provincia di Piacenza).
Lei una ricetta per far fronte
in qualche modo all’arrivo dei
profughi ce l’ha: occuparli nel
taglio dell’erba, nella raccolta
delle foglie, nella pulizia dei
marciapiedi, nella rimozione
degli addobbi natalizi. Dice: «È
doveroso chiedere loro un contributo, non è giusto che stiano
24 ore, per mesi e a volte anni,
senza fare nulla, Credo sia giusto nei confronti della comunità, nessuno deve chiedere di essere assistito senza dare nulla
in cambio».
Perciò la sua proposta è
semplice e drastica: prevedere
per gli immigrati senza lavoro
il servizio civile obbligatorio.
E questa sua iniziativa sta
conquistando l’assenso di tanti suoi colleghi, alle prese con
gli immigrati nullafacenti. «Va
superato il concetto di volontariato- aggiunge il sindaco- ci dovrebbe essere l’obbligo, per chi
chiede asilo nel nostro Paese, di
imparare la lingua e di prestare
servizi socialmente utili».
Gli immigrati nullafacenti
non solo creano tensioni con
gli abitanti ma la mancanza
di lavoro facilita le risse tra di
loro, com’è successo anche a
Gragnano. Di qui la richiesta
di una legge che preveda insieme all’accoglienza l’obbligo di
lavorare per il bene pubblico.
In attesa di questa legge, che
il sindaco sta perorando anche
con un suo personale tour in
altre città, lei ha deciso di fare
opera di convinzione e 15 dei
richiedenti asilo (su 18) nel
suo Comune hanno firmato
il patto di volontariato. «Hanno accettato- dice - di essere
coinvolti in alcune attività di
volontariato. In questo modo
hanno la possibilità di essere
impegnati per alcune ore della
giornata invece di trascorrerla
senza avere nulla da fare, cosa
che considero poco dignitosa,
oltre a far apparire queste
persone sgradite alla comunità. Inoltre il poter dimostrare
di essersi resi utili con piccoli
lavoretti potrà essere utile
per loro, una volta terminato
il periodo dell’accoglienza, per
trovare un vero lavoro. Le regole sull’immigrazione vanno
cambiate. Noi abbiamo il dovere di accogliere chi ha bisogno,
ci mancherebbe. Ma loro, se
sono nelle condizioni di farlo,
hanno il dovere di restituire
qualcosa a chi li ha accolti. E
se si rifiutano di farlo devono sull’immigrazione, un interlo- europei specificatamente deessere rispediti a casa. Chi fa il cutore. «Da sindaco- afferma- stinati a questi soggetti. «La
mi pongo il problema del futuro. questione è delicata per la sua
mantenuto non è educativo».
Il sindaco è avvocato. Nel Cosa potranno mai fare queste concreta attuabilità – dice- ma
Pd c’è chi storce il naso alle persone, una volta terminato il speriamo di farla arrivare al
sue proposte di riconsiderare periodo dell’accoglienza, quan- traguardo».
i contorni dell’accoglienza. Ma do non avranno più nemmeno
Concorda, col sindaco
lei non ha dubbi e assicura che un posto dove dormire? Meglio Pd, monsignor Giancarlo
è dall’esperienza di primo
Perego, direttore
cittadino a contatto col
della Fondazione MiLa proposta è semplice e drastica:
problema dell’inserimengrantes della Cei, la
to dei profughi che deriva
conferenza episcopale
prevedere per gli immigrati senza
la decisione di scendere
italiana: «Il servizio
lavoro il servizio civile obbligatorio. E
lancia in resta e sostenecivile è una proposta
questa
sua
iniziativa
sta
conquistando
re che così non va bene,
intelligente, positiva
l’assenso
di
tanti
suoi
colleghi,
alle
occorre una legge che
e realizzabile, che
prese
con
gli
immigrati
nullafacenti.
sancisca diritti ma anche
facilita l’inserimento
doveri degli immigrati.
«Va superato il concetto di volontasociale, valorizza le
Va bene l’accoglienza,
risorse impiegate nelriato- dice il sindaco Pd di Gragnano
però non dev’essere senla società e favorisce
(Piacenza), Patrizia Calza- ci dovrebbe
za se e senza ma. «Sono
la legalità sul terriessere
l’obbligo,
per
chi
chiede
asilo
nel
cattolica praticante- agtorio contro forme di
nostro Paese, di imparare la lingua e
giunge- ma quando sento
illegalità. Infatti se
di prestare servizi socialmente utili»
il Papa che giustamente
ai lavori socialmente
ci sprona all’accoglienza
utili e alle possibilità
mi permetto di ricordagli
di contratti di lavoro
la parabola dei talenti: il servo quindi coinvolgerli in qualcosa regolari si unisse anche la posaveva ricevuto dal suo signore di costruttivo che dia loro gli sibilità da parte dei moltissiuna moneta, un talento. Ma lo strumenti per integrarsi nella mi giovani richiedenti asilo di
aveva messo sotto terra senza comunità».
poter partecipare ai bandi per
farlo fruttare, e tornato a casa
Il fatto è che ora un sin- il servizio civile, credo che auil padrone lo caccia. Nel mes- daco non ha la possibilità di menterebbero le possibilità di
saggio evangelico non c’è solo utilizzare in lavori socialmen- inserimento sociale nel nostro
il dare».
te utili gli immigrati che è co- territorio dei migranti e dei
Il numero dei profughi stretto ad ospitare. Ci vuole rifugiati che, diversamente,
ospitati nella piccola citta- una legge. Minniti risponderà rischiano di rimanere in una
dina, se aumenteranno gli sbar- all’appello di un sindaco che condizione di passività per
chi lungo le coste, potrebbe au- è, tra l’altro, una sua collega molto tempo».
mentare. Il sindaco non vuole di partito? Per ora c’è l’assenUn modo, secondo il prepartecipare alla tenzone tra chi so del sottosegretario con de- lato, con cui si potrebbe supeaccetta e chi rifiuta i rifugiati. lega al servizio civile, Luigi rare anche la riapertura dei
Secondo lei il nodo da sciogliere Bobba, che ha in cantiere un Cie, i centri d’accoglienza: «Si
è il loro rapporto col territorio e provvedimento che riguarda vuole riproporre – dice- una
spera di avere trovato nel neo circa 3.000 giovani stranieri brutta copia di realtà già conministro Marco Minniti, che che hanno ottenuto lo status dannate della Commissione
ha annunciato un giro di vite di rifugiato, utilizzando i fondi europea dei Diritti dell’uomo
e incorse anche in sentenze
della magistratura Italiana».
Un fronte, quello anti-Cie, che
comprende anche l’Arci, associazione un tempo fiancheggiatrice del Pci: «La proposta
di affidare ancora una volta le
politiche sull’immigrazione a
un investimento sui Cie, è vecchia e stantia ancor prima di
essere avviata-sostiene Francesca Chiavacci, presidente
Arci. - Ci hanno già provato,
sapendo che si tratta solo di
un’uscita propagandistica che
alimenta odio e razzismo e
favorisce i predicatori d’odio,
ministri e governi precedenti,
senza ottenere alcun risultato
concreto. Le politiche verso
l’immigrazione debbono prendere altre strade e privilegiare
l’integrazione».
Adesso sul tavolo c’è il
servizio civile obbligatorio.
Il ministro Minniti dovrà pronunciarsi. Dice Alberto Guariso del direttivo dell’Asgi
(Associazione studi giuridici
sull’immigrazione): «Sarebbe
una novità rilevante in termini
di immagine e di scelta, avrebbe vantaggi sia per gli stranieri
richiedenti asilo, che potrebbero uscire da quelle situazioni
di inattività che danneggiano
la loro integrazione, sia per la
collettività, in termini di benefici che il loro servizio potrebbe
portare a tutti. Eventuali problemi tecnici potrebbero essere risolti, tanto più che già ora
un richiedente asilo dopo due
mesi dalla domanda ha la possibilità di lavorare».
Twitter: @cavalent
PER UNA SCHEDA SBAGLIATA, NELLA CITTÀ DI TOSI GLI AMMINISTRATORI DOVRANNO TORNARE A VOTARE
Flop delle provinciali a Verona
Le elezioni vengono annullate tra le polemiche del Pd
DI
T
FILIPPO MERLI
utta colpa di una scheda sbagliata.
Gli amministratori del Comune di
Verona torneranno al voto domenica dopo che le elezioni provinciali sono state annullate per un errore
tecnico. A un consigliere comunale della
città guidata dal sindaco Flavio Tosi
(Fare!) è stata consegnata una scheda
grigia, quella per i comuni tra i 5mila e
i 10mila abitanti, e non quella gialla, che
contraddistingue quelli con più di 250mila
abitanti.
Il regolamento delle provinciali
prevede che ci siano schede di colore diverso che, nel conteggio, hanno un peso
proporzionale alla popolazione dei vari
Comuni. Nel caso di Verona, il voto di un
consigliere comunale pesa dieci volte tanto rispetto a quello di un piccolo centro.
La scorsa domenica, al momento dello
spoglio, gli scrutatori si sono accorti che
c’era qualcosa di strano. E che i conti non
tornavano. Come ha scritto il Corriere di
Verona, le tre liste in campo, Centrodestra
Verona, Insieme per Verona e Verona Scaligera, hanno chiesto di sigillare le urne e
di sospendere lo spoglio. Poi hanno invita-
to il presidente della Provincia, Antonio
Pastorello, a ripetere le elezioni limitatamente al Comune di Verona e ad altri
undici enti. Pastorello, così, ha stabilito
che gli amministratori, in tutto 140, torneranno alle urne domenica 15 gennaio.
Il Pd ha sfruttato il flop delle provinciali per attaccare il presidente Pastorello, eletto nel 2014 con una grande
coalizione di centrodestra composta da
Lega Nord, Lista Tosi, Ncd, Scelta civica,
Fratelli d’Italia e una parte di Forza Italia.
Il candidato sconfitto, Giovanni Peretti,
aveva invece puntato sulle larghe intese
tra un’altra ala di Fi e il Partito democratico. «Si tratta di un intoppo non da poco»,
ha incalzato la deputata veronese dei dem,
Alessia Rotta. «Dovevano essere consultazioni semplici, con appena 1280 aventi
diritto, eppure qualcosa è andato storto
lo stesso».
«Dispiace che il presidente Pastorello non sia potuto essere presente per
poter presidiare le fasi preparatorie delle
elezioni provinciali, ma noto che è tornato dai Caraibi appena in tempo per farsi
fotografare in testa ai votanti al seggio»,
ha proseguito la parlamentare. «Ora si
dovrà tornare a votare con costi non in-
differenti per il contribuente. Anche se i
cittadini hanno votato contro l’abolizione
delle Province, non ci possono essere alibi
per gli sprechi».
Piuttosto dura anche la reazione
del coordinatore nazionale di Fare!, Fabio Venturi. Il quale, come Rotta, se l’è
presa con Pastorello, reo di aver diffuso,
dalle spiagge dei Caraibi, un video su
WhatsApp in cui attaccava diversi politici senza essere presente al momento della
preparazione delle provinciali. «È un errore umano, tant’è che si dovranno rifare le
elezioni», ha sottolineato Venturi sull’Arena. «Se il presidente, invece di dire sciocchezze in spiaggia, fosse rimasto a Verona
per dare un’occhiata alle elezioni, sarebbe
stato meglio». «È un episodio tragicomico,
una situazione al limite dell’incredibile»,
ha detto invece il segretario provinciale
del Pd, Alessio Albertini. Sulla questione è intervenuto anche il coordinatore
provinciale di Fi, Massimo Giorgetti.
«Prima sembrava che le Province chiudessero, poi sono state rilanciate dopo il
fallimento del referendum e adesso c’è
già il primo intoppo». Tutta colpa di una
scheda sbagliata.
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