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OLTRE IL GUADO
PER IL COMITATO
PER UNA CISL
libera, pulita e trasparente
#CislOltreilGuado
Nuovi torbidi nella Cisl, per la Funzione pubblica un commissariamento
illegittimo. Faverin: “Attacco alla persona a danno di una Federazione
forte e trasparente. Calpestata ogni norma di democrazia interna”
Roma, 12 gennaio 2017 - “Un commissariamento illegittimo, indegno della Cisl, che calpesta
statuti e regolamenti, e insieme le più basilari norme della democrazia interna. Un attacco
personale che rischia di danneggiare la credibilità e l’autorevolezza di una federazione forte
e trasparente. E di migliaia di iscritti che si riconoscono in un’idea innovativa di sindacato”,
così Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, dopo che la Segreteria confederale
di via Po ha votato, a maggioranza e tra tempestosi contrasti durati fino a tarda sera, in una
riunione convocata in tutta fretta, la proposta di commissariamento della federazione della
Funzione pubblica nazionale. Riunione blitz con la quale la stessa Segreteria confederale ha
convocato per oggi, senza che ne ricorressero i presupposti, un Esecutivo d’urgenza per far
passare il provvedimento punitivo nei confronti di chi, come Faverin ha rifiutato - per tenere
fede al mandato degli iscritti - una comoda poltrona in segreteria confederale. Invito che,
se accettato, avrebbe fatto scomparire ogni falsa traccia di contestazione. E che invece, di
fronte al rifiuto, rischia di mandare al macero la grande tradizione democratica e legalitaria
della Cisl, pur di garantire alla Confederazione il controllo del più consistente salvadanaio di
risorse delle categorie attive cisline.
Contro le manovre di via Po, Faverin ha già pronta la linea di difesa, interna e giudiziale, per
tutelare l’organizzazione a tutti i livelli. E incassato su questo il sostegno scritto di tre
segretari confederali che si sono espressi contro la proposta illegittima del
commissariamento. “La credibilità e l’autorevolezza della federazione dei lavoratori pubblici
non può essere messa in gioco da azioni irresponsabili e personalistiche. La convocazione
dell’esecutivo confederale è illegittima non solo per mancanza dei presupposti dell’urgenza,
con una motivazione puramente strumentale (le medie congressuali) che non è neanche
riportata nell’ordine del giorno, ma anche perché la proposta di commissariamento è stata
votata in Segreteria senza uno straccio di documento d’appoggio. Documentazione che poi,
nella forma di circa 70 verbali di ispezione da “purghe staliniane” condotte alle Fp territoriali,
è comparsa nottetempo ed è stata spedita per la prima volta, a sole 24 ore dalla
discussione, alla Federazione nazionale e ai componenti dell’Esecutivo. Il bullismo ha così
soppiantato la democrazia, visto che nessuno in esecutivo sarà in grado di esprimere un
voto informato e consapevole”.
Il pretesto del siluramento del sindacalista veneto - che dopo sette anni di battaglie sta
negoziando i rinnovi di contratto per milioni di lavoratori pubblici e guida da otto anni l’unica
federazione sindacale le cui entrate sono certificate da una società di rating - è per la Cisl
la gestione delle tessere. “Tessere che – puntualizza Faverin – vengono da sempre
contabilizzate a livello locale e certificate dalla stessa confederazione attraverso le unioni
territoriali. Abbiamo appena portato a termine una pulizia degli archivi per dare i numeri veri
degli associati e dei bilanci. E chiesto alla confederazione di fare altrettanto. Forse è stato
qualche inconfessabile timore, o la paura di un confronto aperto e leale, a suggerire questi
squallidi metodi da basso impero che disonorano la nostra storia e tradiscono la fiducia dei
nostri iscritti e dirigenti?”
#CislOltreilGuado