leggi la notizia

Download Report

Transcript leggi la notizia

EDILIZIA E APPALTI
E' atto pubblico fidefaciente il verbale della polizia giudiziaria che attesta l'esistenza di
manufatti abusivi
In materia di immobili abusivi gli atti redatti dalla Polizia giudiziaria fanno piena prova sino a
querela di falso anche con riguardo alla consistenza dell'immobile. È quanto afferma il Consiglio di
Stato, sezione 4, con sentenza del 14 dicembre 2016 n. 5262.
Il caso
Il Consiglio di Stato è intervenuto sulla efficacia probatoria degli atti pubblici all'interno di una
controversia relativa al diniego al rilascio della concessione in sanatoria relativa a un manufatto
abusivo, dovuto al contrasto tra le indicazioni fornite dal richiedente e quelle rilevabili dagli atti
della Pubblica amministrazione.
La decisione
Il collegio ha rilevato in termini generali che il verbale di sequestro redatto da un ufficiale di polizia
giudiziaria nell'esercizio delle sue funzioni costituisce atto pubblico facente fede sino ad
impugnazione di falso ai sensi dell'articolo 476 cp. Infatti, la compilazione di tale atto costituirebbe
espressa manifestazione del potere di documentazione fidefaciente espressamente attribuito
all'ufficiale di polizia giudiziaria dall'articolo 222 cpp. Il provvedimento sanzionatorio in materia
edilizia, infatti, avrebbe natura del tutto vincolata a fronte dell'accertamento tecnico della
consistenza delle opere abusive realizzate, laddove il verbale attestante l'esistenza di manufatti
abusivi, redatto e sottoscritto dagli agenti e dai tecnici del Comune in sede di sopralluogo,
costituisce atto pubblico fidefaciente delle circostanze di fatto in esse accertate, sia relativamente
allo stato di fatto e sia rispetto allo status quo ante, fino alla proposizione della querela di falso ai
sensi dell'articolo 2700 cc.
L'ordine di demolizione
Alla luce di queste premesse, il verbale attestante l'esistenza di manufatti abusivi costituisce atto
pubblico fidefaciente fino alla proposizione della querela di falso ed è sufficientemente motivato il
provvedimento che, a fronte di un abuso edilizio, ne ordini la demolizione con il mero richiamo al
verbale di sopralluogo dei tecnici comunali.
Fonte: Il Sole 24 Ore del 11/01/2017
Autore: Guido Befani