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Piatti Unici
Onigiri
Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Dosi per:
Costo:
elevata
60 min
30 min
10 pezzi
medio
NOTA: più il tempo di raffreddamento del riso
Ingredienti per il riso (per 10 onigiri)
Riso per sushi 400 g
Acqua 600 g
Aceto di riso 100 g
Zucchero 30 g
Sale fino 5 g
PER IL RIPIENO
Filetti di salmone 70 g
Filetti di tonno 70 g
In Giappone, la tradizione del bento, o pranzo al sacco, è
particolarmente radicata, e i giapponesi, con il loro senso estetico e
la cura dei dettagli per cui sono rinomati, hanno trasformato la lunch
box, da noi conosciuta comunemente come schiscetta o gavetta, in
una piccola opera d’arte! Indiscussi protagonisti di questi pratici
contenitori sono gli onigiri, adorabili polpette di riso a forma
triangolare, cilindrica o sferica, farcite con vari ripieni e decorate
con striscioline di alga nori. Conosciuta e tramandata da secoli nella
terra del Sol Levante, questa ricetta è arrivata da noi attraverso lo
schermo dei cartoni animati giapponesi più famosi e ora vi
spieghiamo come realizzarla anche a casa! Le fasi cui dovrete
prestare particolare attenzione sono la preparazione del riso da
sushi e l’assemblaggio, in modo da dare alle vostre palline di riso un
aspetto grazioso e accattivante: come ripieno vi proponiamo due
semplici varianti al salmone e al tonno, ma voi come sempre siete
liberi di personalizzarlo e aggiungere i vostri ingredienti preferiti!
Sia che li portiate in ufficio per pranzo o che li serviate per cena
insieme a un piatto di ramen, per esempio, o a una semplice zuppa di
miso, gli onigiri sono uno snack leggero e nutriente che porterà il
buonumore a tavola (o sulla scrivania)!
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
PER GUARNIRE
Alga nori 1 foglio
Preparazione
Per realizzare gli onigiri, iniziate con la preparazione del riso: mettete il riso in un colino e sciacquatelo bene sotto l’acqua
corrente (1), poi trasferitelo in una ciotola e riempitela di acqua (2). Strofinate i chicchi di riso fra loro sfregandoli con le mani
(3),
poi cambiate l’acqua nella ciotola per eliminare l’amido rilasciato (4) e ripetete le stesse operazioni fino a quando l’acqua non
risulterà limpida (5). A questo punto versate il riso in una casseruola (6),
aggiungete 600 g di acqua (7), coprite con un coperchio (8) e portate a bollore a fuoco medio. Cuocete il riso per 10 minuti a
partire dal momento in cui l’acqua inizia a bollire, o comunque fino a che il riso non avrà assorbito tutta l’acqua, senza mai
sollevare il coperchio. Mentre il riso cuoce, occupatevi del condimento: versate l’aceto di riso in un pentolino (9) e scaldatelo
senza farlo bollire,
poi aggiungete lo zucchero (10) e il sale (11); mescolate bene (12), spegnete il fuoco e tenete da parte.
Quando il riso avrà assorbito tutta l’acqua, spegnete il fuoco e togliete il coperchio (13), poi unite il condimento di aceto di
riso (14) e mescolate bene con un mestolo di legno (15).
Trasferite il riso nell’hangiri, l’apposita ciotola di legno (16), e mescolate delicatamente con il mestolo di legno per far
raffreddare il riso fino a che non arriverà a temperatura ambiente (17), dopodiché coprite la ciotola con un canovaccio
bagnato per mantenere l’umidità (18).
Una volta che il riso sarà pronto, potete passare alla preparazione del pesce per il ripieno: condite il salmone con olio (19),
sale e pepe, rigirando i filetti su tutti i lati per assicurarvi che si insaporiscano uniformemente (20). Riscaldate bene una
griglia e cuocete il salmone per 3 minuti per lato (21),
poi trasferitelo su un foglio di carta assorbente per asciugarlo dall’olio residuo, se desiderate (22), trasferitelo in una ciotola e
spezzettatelo grossolanamente con una forchetta (23). Procedete nello stesso modo con il tonno: condite i filetti con olio,
sale e pepe (24),
grigliateli per 3 minuti per lato (25), asciugateli delicatamente sulla carta assorbente (26), poi spezzettate il tonno in una
ciotola usando i rebbi di una forchetta (27).
A questo punto potete iniziare ad assemblare gli onigiri: bagnate le mani in una ciotola piena d’acqua, in modo da riuscire a
maneggiare meglio il riso (28), poi prelevate un pugnetto di riso e appiattitelo sul palmo di una mano (29); aggiungete un
cucchiaio abbondante di salmone o tonno spezzettato (30)
e ricoprite con un’altra dose di riso (31), dopodiché modellate il riso fra le mani fino a dargli la forma di un triangolo (32).
Tenete conto che per ogni triangolo vi serviranno all’incirca 100 g di riso e con queste dosi otterrete circa 10 onigiri. Ora
prendete il foglio di alga nori e tagliatelo in striscioline di circa 2 cm di larghezza (33)
e 5 cm di lunghezza (34). Attaccate le strisce ottenute alla base di ogni onigiri, premendo sul riso fino a che non rimarranno
attaccate da sole (35). I vostri onigiri sono pronti per essere gustati (36)!
Conservazione
Potete conservare gli onigiri in frigorifero al massimo per un giorno, in un contenitore ermetico. Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Questa è solo una delle tante versioni di onigiri che si possono acquistare o realizzare con le proprie mani! Mantenendo la
base di riso, potete sbizzarrirvi col ripieno: per esempio, potreste utilizzare del salmone affumicato oppure saltare il
passaggio della cottura del pesce e farcire gli onigiri con una tartare di tonno o salmone fresco (assicurandovi ovviamente
che sia stato precedentemente abbattuto). In alternativa al pesce, potreste utilizzare della carne di pollo oppure optare per
una versione vegetariana, aggiungendo un ripieno di verdure a dadini o dei pezzetti di frittata. Inoltre, potete aggiungere
della salsa di soia al ripieno, oppure servirla a parte insieme all’immancabile wasabi!
Curiosità
Gli onigiri si possono trovare in varie forme, ma la più comune è sicuramente quella a triangolo. Secondo una leggenda, i
viaggiatori anticamente davano al riso una forma triangolare per ricordare il profilo di una montagna e chiedere così
protezione agli spiriti che secondo la filosofia scintoista vivono in ogni elemento della natura. Secondo una spiegazione più
pragmatica, invece, la forma triangolare sarebbe quella più efficiente per sfruttare al massimo lo spazio dei contenitori in cui
gli onigiri vengono venduti.