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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXIII
N.1 12 - 26 GENNAIO 2017
APRILIA - MULTISERVIZI
NELL’OCCHIO DEL CICLONE
APRILIA - DE MAIO ELETTO
CONSIGLIERE PROVINCIALE
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
12 - 26 GENNAIO 2017
È deceduto lunedì 26 dicembre a Roma presso il Fatebenefratelli
È MORTO GIAN FRANCO EMILIANI
È stato consigliere comunale per 20 anni. Due volte assessore negli Anni ’90
di Gianfranco Compagno
Franco l’avevo rivisto dopo
molto tempo in occasione del
funerale dell’ex sindaco Pasquale Gallo. Era lunedì 24 ottobre
2016, piazza Roma stava insieme a colleghi ex amministratori
comunali, tra gli altri c’era l’ex
sindaco Rosario Raco e l’ex
vicesindaco Giuseppe Siragusa,
c’era anche l’ex segretario Francesco Colacicco. Avevo stentato
a riconoscerlo al primo colpo
d’occhio. Un attimo dopo lo
saluto, lo fotografo, lui ricambia
con un saluto della mano (vedi
foto), era lui Franco Emiliani,
capelli e barba bianca, invecchiato precocemente dalle terapie (mi racconta dei suoi problemi di saluti), però era sereno,
tranquillo. Era lì per portare
l’ultimo saluto al collega sia
come geometra che come amministratore. L’ho rivisto per l’ultima volta sabato 17 dicembre
presso la biblioteca comunale,
in occasione della presentazione
del libro postumo di Bernardino
Tofani “Amatrice”. Non ha
voluto mancare a quell’appuntamento culturale. Pochi giorni
dopo, superato il giorno di Natale. Era la prima ora del giorno
dedicato a Santo Stefano quando
è spirato presso l’ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina a
Roma, dove era stato assistito
durante la malattia. Aveva 71
anni. Il funerale si è tenuto nella
chiesa madre di San Michele
Arcangelo mercoledì 28 dicembre. Ad attendere la salma sul
sagrato della chiesa tra i tanti
presenti un folto gruppo di associati all’ANPd’I (associazione
paracadutisti), erano presenti i
vessilli dell’ANPd’I di Latina,
Cisterna e Aprilia. La chiesa era
gremita. Ha celebrato il parroco
don Franco Marando. Al termine della cerimonia funebre è
stata recitata la preghiera del
paracadutista. Breve e commovente l’intervento della piccola
Anna Lalle (3a di 7 nipoti), infine è intervenuta la figlia più
grande Giulietta, che ha voluto
sottolineare le qualità del padre,
il suo amore per la natura e
l’ambiente. La famiglia Emiliani era di origine Romagnola. Il
padre Alfredo era un esperto
agrario, il lavoro lo portò a condurre una tenuta di centinaia di
ettari sul delta del Po, nella frazione di Bacucco (comune di
Ariano Polesine. Franco (Gian
Franco all’anagrafe) Emiliani
nacque all’ospedale di Taglio di
Po il 13 luglio 1945. Era il quinto figlio di sei. Dopo l’alluvione
del Polesine la famiglia si trasferì a Porretta Terme, dove Franco
ha frequentato le scuole elementari. Il padre Alfredo venne ad
Aprilia nel 1955, poi seguito
dalla famiglia, per conto della
AIC (Agricola Industriale Commerciale) di Armando Zaccardi,
il nuovo pollificio, ubicato sulla
Pontina, poi acquisito dall’
Arbor Acres. Ad Aprilia Emiliani ha frequentato la scuola di
avviamento professionale con
indirizzo agrario. Ad Aprilia
negli Anni ’50 c’era poco da
scegliere. L’avviamento consentiva uno sbocco lavorativo dopo
tre anni. Il servizio militare nei
paracadutisti a Pisa. Doveva
24.10.2016
congedarsi, ma l’alluvione di
Firenze, gli prolungò il servizio
militare. Ha lavorato presso la
Filati Textured B &M spa di via
delle Margherite, allora era ubicato in uno scantinato prima del
trasferimento della piccola
azienda a Campoleone. Una carriera brillante nell’azienda, da
operaio a caporeparto, a socio di
minoranza nell’azienda statunitense. Il matrimonio nel 1967
con Giuliana Cola, poi la nascita
delle figlie Giulietta e Annalisa.
Franco Emiliani è stato un giovane di buona volontà, con una
gran voglia di migliorare la sua
posizione sociale. È stato un
lavoratore studente. Nel 1970
consegue il diploma. Si iscrive
all’ albo professionale dei Geometri di Latina l’11 gennaio
1971. Inizia la libera professione. Conscio delle sue capacità si
iscrive per l’anno accademico
1971/72 alla Facoltà di Architettura di Roma, a Valle Giulia.
Erano gli anni caldi della contestazione. Quell’anno lo ricordo
bene, praticamente l’abbiamo
vissuto insieme. Mentre io frequentavo la facoltà la mattina,
tutti i pomeriggi sul tardi ci
vedevamo nel suo studio, una
dependance della sua casa per
preparaci ai primi due esami,
sostenuti con ottimo profitto.
Lui continuò per conto suo l’u-
foto di famiglia
niversità. Il lavoro la
famiglia e l’impegno
politico non gli consentirono di completare l’università. Per quegli anni
di impegno fu segnalato
ed ottenne “Il Michelino
d’Oro”, un premio assegnato annualmente dalla
Simmenthal ai cittadini
che si erano distinti nei
vari campi. Nel 1975
Franco Emilani venne
eletto per la prima volta
in consiglio comunale
nelle liste del MSI
(movimento sociale italiano), dietro all’avvocato Domenico Niscastro e
Sandro Grasselli. In consigli ci rimarrà per venti
anni sino al 1995. Nel 1980
venne riconfermato nella massima assise cittadina insieme al
collega Grasselli, sempre nelle
liste del MSI. Dopo mesi di crisi
amministrativa il 23 novembre
1980, con il suo voto determinate, Emiliani consentì l’elezione
del sindaco Emilio Vescovi e la
formazione di una coalizione
DC, PRI e PSDI, con l’appoggio
dei due ex missini. Quel voto
sancì la rottura con partito di
Giorgio Almirante, il suo partito
storico. Nel 1985 Franco Emiliani si presentò come capolista
nel PLI (Partito liberale italiano), partito di destra che fu di
Giovanni Malagodi e Valerio
Zanone di grandi tradizioni, ma
che ad Aprilia non ha mai avuto
fortuna, nelle tre tornate precedenti non era mai riuscito a portare un suo candidato in consiglio comunale, con l’arrivo di
Emiliani, che assunse la carica
di segretario politico, conquistò
il seggio. All’elezione del sindaco Pasquale Gallo il 4 novembre 1985, Franco Emiliani si
astenne. Dopo la grande vittoria
della Democrazia Cristiana
(DC) alle amministrative del
1990, che conquistò 17 consiglieri su 40, sembrava che gli
altri partiti fossero marginali.
Grande errore della DC, non
ipotecò i 2 seggi conquistati dai
Liberali (Emiliani e Raffaele
Salvo). Ancora una volta Emiliani, in accordo con Salvo, fu
determinante nella formazione
della Giunta del sindaco Luigi
Meddi (chiamata giunta macedonia) perché aveva messo dentro tutti da destra a sinistra pur
di lasciare la Dc all’opposizione. Il MSI – DN, dei consiglieri
Gianfranco fini e Antonio Capirchio, non fece una grande opposizione. Franco Emiliani fu
nominato assessore con deleghe
alla sanità, ambiente, ecologia,
parchi e giardini. Con l’arrivo di
tangentopoli (17.2.1992 arresto
di Mario Chiesa), e il conseguente sfaldamento dei partiti
tradizionali, anche l’amministrazione comunale di Aprilia ne
risentì. Emiliani rimase in carica
sino ad aprile 1994, quando fu
eletto sindaco Rosario Raco,
una maggioranza imperniata su
PDS e Popolari (ex PCI ed ex
DC). Nella seconda giunta Raco
(17.2.1995) Emiliani entrò in
maggioranza ed assunse l’incarico di assessore al personale per
pochi mesi, sino all’elezione
diretta del sindaco Gianni
Cosmi, avvenuta a seguito del
ballottaggio del 7 maggio 1995.
Come molti partiti anche il PLI
venne travolto, con il conseguente scioglimento. Alle comunali del 1995 Emiliani non si
ricandidò. Si candidò alle provinciali con la lista Unione di
Centro nel collegio Aprilia I e II.
Nel 1999 e 2002 si candidò in
AN (Alleanza nazionale). Nel
2009 è candidato nel Collegio
Aprilia I nella Lista del candidato presidente Armando Cusani.
Le ultime candidature sono state
per spirito di servizio. È stato
socio Rotary del Club Aprilia
Cisterna. L’impegno civile di
Franco Emiliani non è mai
venuto meno. Come Presidente
della sezione di Italia Nostra di
Aprilia si è battuto in favore dell’ambiente. Come ha sottolineato la figlia Giulietta nella prolusione funebre: “Ti preoccupavi
della nostra città con il tuo grande impegno civile, negli ultimi
anni con Italia Nostra. La malattia non ti ha permesso di continuare la battaglia contro le
superficialità e al poco rispetto
del nostro territorio e della storia
della nostra città… Hai lasciato
una grande eredità a questa
comunità, un eredità senza alcun
bene materiale, una eredità che
mi auguro che venga capita ed
apprezzata”.
Foto archivo G. Compagno
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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Il caso è stato sollevato dal consigliere Carmen Porcelli: “fotografia ancora più brutta di quella che
potevamo immaginare, ed allarmante di una situazione, che si riflette sulle casse del Comune”
PESANTE RELAZIONE DEL MEF SULLA
MULTISERVIZI: TUTTO ALLA CORTE DEI CONTI
Mancato controllo, difetto di competenze, contratto dg non formalizzato, oltre 10 milioni e mezzo di disavanzo,
personale non ridotto nonostante le normative vigenti sono solo alcune delle contestazione dell’ispettore
di Riccardo Toffoli
Mancato controllo sull’azienda, contratto del direttore
generale non formalizzato,
difetto di competenze sulle
spettanze dei revisori dei
conti tenuti per un periodo
troppo lungo, oltre 10 milioni
e mezzo di disavanzo, personale non ridotto nonostante le
normative stringenti. Sono
questi i punti principali della
relazione finale dell’ispettore
della Ragioneria generale
dello stato che ha avviato
degli accertamenti puntuali
sulla gestione della Multiservizi, l’azienda che si occupa
per conto del Comune del servizio sociale e del tecnologico. Una relazione pesante per
l’azienda perché pone in evi-
zione dei soggetti
che devono controllare l’operato
dell’azienda. “Poiché vi sono squilibri economici che
hanno caratterizzato e continuano
a contraddistinguere anche l’attuale fase aziendale, -spiega il consigliere Porcelli- Si deve rilevare che il Controllo analogo
predisposto dalla controllante, come si evidenzia nella
relazione, non è stato in linea
con le prescrizioni normative”. Un punto centrale riguarda il contratto del direttore
generale. “Il direttore generale dell’azienda –continua Porcelli- è stato nominato con
ammontano a 10.507.097:
anche se le perdite ingenti
sono ascrivibili a eventi
straordinari riferibili a irregolarità commesse negli esercizi
precedenti che hanno fatto
scaturire
l’accertamento
dell’agenzia dell’entrate per
irregolarità per un totale di
5.330.660 euro, la gestione
ordinaria è stata decisamente
negativa per un totale netto di
3.463.788 euro”. Altro nodo
riguarda il personale che,
nonostante le misure restrittive delle nuove normative,
non è stato ridotto, anzi ci
sono state nuove assunzioni.
“L’attuale normativa prevede
di contenere i costi, -spiega
Porcelli- ma dalla comparazione tra le varie annualità si
all’Amministrazione Comunale, da parte del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (MEF), gli esiti della verifica amministrativo-contabile
sull’azienda Aprilia Multiservizi, nella quale sono state
evidenziate irregolarità nella
gestione della stessa azienda.
In riferimento a ciò, il Sindaco di Aprilia Antonio Terra
precisa che gli uffici comunali, di concerto con l’Azienda,
stanno lavorando per ricondurre la stessa nelle condizioni amministrativo-contabili
ottimali, tenuto conto anche
Il direttore della Multiservizi Fabio Biolcati Rinaldi
denza irregolarità e carenze
per le quali tutto il plico viene
inviato alla Procura regionale
della Corte dei Conti “ai fini
dell’accertamento di eventuali responsabilità per danno
erariale”. A sollevare il caso
finito nel mirino del Mef, il
consigliere comunale Carmen
Porcelli. “E’ solo a seguito di
una mia richiesta di accesso
agli atti –spiega il consigliereinviata e formalizzata al Mef
tramite posta elettronica certificata oltre un mese fa, al settore Servizi
ispettivi di
Finanza Pubblica, e anche a
seguito di un colloquio telefonico avuto con la dirigente del
settore, Dott.ssa Salvatore,
che in consiglio comunale ho
potuto chiedere pubblicamente nel corso della seduta perché non era stata portata a
conoscenza del consiglio
comunale le relazione sulla
verifica amministrativo –
contabile effettuata dal Dirigente Servizi Ispettivi di
Finanza Pubblica presso l’Azienda Speciale Multiservizi
tra la primavera e l’estate
scorse”. La relazione è molto
pesante. Si parte dal controllo
analogo ossia dall’individua-
delibera di giunta n. 87 del
29.10.2009 e aveva durata
triennale. L’ispettore ha chiesto i contratti individuali ma è
stato fornito solo quello del 2
novembre 2009 l’unico stipulato e rinnovato tacitamente,
come stabilito dall’allora statuto. Lo statuto approvato nel
luglio 2014 prevedeva all’articolo 17 una durata quinquennale dell’incarico. Dal 2
novembre 2015 l’incarico di
direttore generale viene svolto senza un formale provvedimento. Inoltre, non è stato
sottoscritto il contratto individuale né la determinazione
della retribuzione trova esplicitazione in un provvedimento aziendale: in assenza di
tutto ciò la retribuzione di
posizione doveva essere al
minimo”. Problematiche sono
state sollevate sui compensi e
sulla durata del collegio dei
revisori dei conti. Sulla remunerazione del collegio avrebbe dovuto deliberare il Consiglio comunale mentre la
misura dei compensi non
risponde ai criteri. La delibera
di giunta è pertanto illegittima
e c’è difetto di competenze.
“Dal 2009 –continua Porcelliad oggi le perdite totali
Il Consigliere comunale Carmen Porcelli
evince che fino al 2013 la
spesa del personale ha avuto
un incremento con un picco
nel 2013. Successivamente
non sono stati rispettati i vincoli previsti dalle normative
relativamente alla riduzione
della spesa del personale. L’azienda non avrebbe potuto
fare assunzioni visti i ripetuti
inadempimenti, anche circa la
redazione di una programmazione triennale del fabbisogno
del personale. Sulla base della
normativa non si sarebbe
potuto assumere se il rapporto
tra spese personale e costi di
produzione fosse stato superiore 50%. Invece con un rapporto superiore al 70% si
sono verificate 14 assunzioni
nel 2014 e dodici assunzioni
nel 2015”. L’amministrazione
ha divulgato uno stringato
comunicato stampa: “Si rende
noto che sono pervenuti
del fatto che sui rilievi sollevati si stava già operando da
qualche tempo. Ad ogni
modo, quanto rilevato dal
MEF determinerà sin dai
prossimi giorni ulteriori
approfondimenti da parte dell’Amministrazione”.
LA STORIA
Nata per volere del sindaco
Luigi Meddi e dare stabilità
lavorativa nel 2002, La Multiservizi è andata subito in perdita. Nonostante i numerosi
sforzi di ristabilire i conti in
rosso sotto la giunta D’Alessio e ora sotto la giunta Terra,
la Multiservizi è andata a finire nel rapporto di Carlo Cottarelli, commissario straordinario alla spending review,
come esempio di municipalizzata in grave perdita, ben 10
milioni di euro nel 2012.
Secondo una classifica, sareb-
be stata la quarta su tutto il
territorio nazionale. Nel 2007
fecero visita all’azienda le
Fiamme Gialle che portarono
alla luce una vicenda drammatica: il mancato pagamento
dei contributi previdenziali ai
dipendenti e il mancato versamento dell’Iva. L’accertamento sull’Iva era di 10
milioni di euro dal 2003 al
2007. Grazie alla contestazione dell’azienda che ha dimostrato come il maggior apporto della Multiservizi fosse sul
sociale, quell’accertamento
venne ridotto a 5 milioni di
euro circa. Nel 2014 è arrivato l’accertamento del 2008
che ammontava a 935 mila
euro. Debito che è stato ora
del tutto estinto. Secondo le
dichiarazioni che ci ha rilasciato in una recente intervista, il direttore generale dell’azienda Fabio Biolcati, il
debito totale al 2010 ammontava a ben 15 milioni e 500
mila euro, fatta eccezione per
sanzioni ed interessi. Un’enormità se si considera che
l’azienda nel 2010 aveva
appena sette anni di vita. Dal
2003 a giugno del 2010, ossia
fino all’approvazione del
nuovo contratto di servizio,
l’azienda non è riuscita a
pagare neppure i contributi
previdenziali dei dipendenti.
Il conto anche qui, è salato:
ben 6 milioni e 800 mila euro
di debito. Di questi 4 milioni
e 800 mila euro risultano
ancora “pendenti” perché c’è
un confronto con l’ente previdenziale che rivendica 10
milioni di euro e il Comune
proprio sugli interessi e le
sanzioni. Secondo i calcoli
effettuati dall’assessore al
bilancio Roberto Mastrofini
attualmente la Multiservizi si
porta ancora dietro un debito
di 7 milioni e 800 mila euro. 4
milioni e 800 mila sono per i
contributi previdenziali e 3
milioni di euro di fatture pregresse che né il Comune né la
Multiservizi vuole riconoscere. L’ispettore del Mef è arrivato lunedì 23 maggio 2016 e
ha operato all’interno dell’azienda sui conti, fatture e personale.
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LE CONTESTAZIONI PUNTO PER PUNTO DELL’ISPETTORATO
DELLA RAGIONERIA DI STATO SULLA MULTISERVIZI
Sono 23 le irregolarità di maggior rilievo evidenziate dall’ispettore Alessio Di Cola e
inviate al Mef e alla procura
della Corte dei conti sulla Multiservizi:
1) Svolgimento di funzioni di
Direttore generale in carenza
di formale provvedimento di
nomina in corso di validità.
“Si rileva che, almeno a partire
dal 2.11.2015, l’incarico viene
svolto di fatto, senza un formale
provvedimento di nomina ed in
assenza di contratto di lavoro”.
2) Illegittima erogazione di
compensi al Direttore generale, ai rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e al
Collegio dei revisori dei conti
in misura superiore rispetto a
quanto previsto dalla normativa contrattuale. Dal 2010 al
2014 al direttore generale sono
stati elargiti 6 mila 267, 15 centesimi in più rispetto a quanto
prevedeva il contratto collettivo
nazionale. Per gli anni 20122013 non si è tenuto conto del
taglio del 10% dei compensi
spettanti agli amministratori,
mentre il compenso per i revisori fino al 2015 non è stato mai
pattuito e formalizzato con delibera di Consiglio comunale.
3) Delibere dei bilanci oltre i
termini previsti dalla legge e
dallo statuto. “Con riguardo ad
alcuni esercizi si rileva il mancato rispetto da parte dell’azienda della tempistica prevista
dallo statuto aziendale. Il ritardo ha determinato anche la violazione della normativa civilistica”. Non rinvenuti i bilanci
relativi all’ultimo esercizio e
alle annualità 2011 e 2012.
4) Ripetuta negatività dei
risultati economici annuali
aziendali. “Pur convenendo
che la gran parte delle perdite
d’esercizio degli ultimi due
anni, sono per lo più conseguenza delle gestioni precedenti, si deve evidenziare come l’economicità dell’attuale gestione
aziendale sia in realtà a forte
rischio”.
5) Criticità in materia di crediti: a) iscrizione in bilancio
di crediti in misura superiore
al presumibile valore di realizzo e mancati accantonamenti al fondo svalutazione
crediti; b) inadempimenti in
materia di recupero dei crediti aziendali. “L’azienda non
iscrive in bilancio tali poste creditorie a motivo della loro difficoltà di incasso, il tutto in violazione dell’art.2424 del c.c.
riguardante il contenuto dello
stato patrimoniale”. I crediti
sono riferiti al centro diurno per
i disabili, al Sad (assistenza
domiciliare) nonché la gestione
della sosta a pagamento. Su
questo è data comunicazione al
Comando della Guardia di
Finanza.
6) Mancata iscrizione di presunte passività in bilancio in
violazione del principio della
prudenza e mancati accantonamenti al fondo per rischi ed
oneri.
7) Mancato recupero integrale dei costi di refezione.
Riguarda il mancato recupero
dei costi per il servizio mensa
nel Giardino dei Sorrisi.
8) Mancata iscrizione in
bilancio di rimanenze di beni
e omessa predisposizione
dell’inventario. Non vengono
inserite le rimanenze relative ai
ticket della sosta a pagamento.
9) Mancata dichiarazione di
ricavi per 22.169,35 con conseguente minor gettito d’imposta configurando una violazione fiscale con il conseguente deterioramento del conto
economico rendendo di fatto
inattendibili i risultati economici dichiarati. Si riferisce ai
ticket per la sosta a pagamento.
Secondo il calcolo dell’ispettore nel 2015 i ricavi sarebbero
dovuti essere 72 mila 694 euro
e 72 centesimi mentre l’azienda
ne ha dichiarati solo 50 mila
525 e 37 centesimi.
10) Irregolarità nei contratti
di servizio con il Comune: a)
rinnovo oltre i termini con
retroattività delle decorrenze;
b) mancata pubblicazione sul
sito internet dell’azienda; c)
mancata apposizione delle
firme;
d)remunerazione
dichiarata dall’azienda diver-
sa da quella riportata nei contratti. Viene evidenziato come
gli anni 2013 e buona parte del
2014 i servizi per conto del
Comune non sono coperti da
alcun atto o contratto di servizio, spesso vengono svolti servizi aggiuntivi fuori dal contratto di servizio.
11) Inadempimenti in materia
di verifica dei crediti/debiti in
essere con l’ente controllante.
Si mettono in luce i 4 milioni
830 mila 698 euro e 88 centesimi di crediti vantati dall’Asam
ma non riconosciuti dal Comune.
12) Criticità varie in materia
di gestione del personale: a)
mancato rispetto degli obblighi di contenimento della
spesa di personale; b) mancata predisposizione della dotazione organica, della programmazione triennale del
fabbisogno di personale e di
ogni valutazione circa l’adeguatezza dello stesso; c) effettuazione di illegittime assunzioni di personale. Nonostante
le normative restringenti, la
spesa del personale è cresciuta
dai 5 milioni 917 mila 417 euro
del 2010 al picco di 6 milioni
406 mila 334 del 2013. I risparmi del 2014 e del 2015 non
sono sotto la soglia rispettivamente del 2,5% e del 4% previsti dalla normativa. Inoltre nonostante il divieto, nel 2011 sono
state assunte 15 persone, nel
2012 12 e nel 2014 10.
13) Illegittima corresponsione
di salario accessorio. Viene
contestata l’effettuazione dello
straordinario “la prestazione
riguarda più giornate lavorative
continuative che avrebbero
dovuto essere gestite con la
ordinaria organizzazione/turnazione del lavoro”; “tale fenomeno può assumere in alcuni casi
dimensioni abnormi”.
14) Irregolarità varie in tema
di lavoro straordinario: a)
mancata autorizzazione preventiva; b) effettuazione di un
servizio non avente carattere
di eccezionalità e imprevedibilità; c) superamento del
limite massimo individuale
giornaliero
15) Illegittima corresponsione
al responsabile dell’indennità
di funzione a titolo di salario
accessorio non essendo tale
indennità inclusa tra quelle
elencate nel CCNL. Si tratta di
8 mila 900 euro annui
16) Illegittima corresponsione
di premi di produttività sul
solo presupposto dello svolgimento di una particolare attività senza alcun criterio meritocratico a sua volta basato su
un adeguato sistema di valutazione. Dal 2009 al 2015 sono
stati spesi 20 mila 300 euro per
la produttività corrisposta ad un
dipendente che effettua il servizio cimiteriale di “riduzione
delle salme” “attività affidata
dal Comune all’azienda al di
fuori del contratto di servizio”.
17) Illegittima corresponsione
di rimborsi chilometrici. Nel
solo 2015 sono stati concessi a
60 dipendenti rimborsi per 92
mila 95 euro e 70 centesimi. Si
contesta il non rispetto della
norma che prevede la riduzione
del 50% del costo dei rimborsi
(nel 2009 sono stati 45 mila
169,20 centesimi) e il prezzo
che è fissato in un quinto del
prezzo della benzina verde.
18) Ricorso illegittimo ad
assunzioni a tempo determinato. Il personale è stato assunto senza che ci fossero le condizioni previste dalla legge. Si
ipotizza un ipotetico danno erariale di un milione 619 mila 147
euro e 26 centesimi dal 2009 al
2015.
19) Illegittimo trattenimento
in servizio di dipendenti aventi i requisiti pensionistici
20) Criticità varie in materia
di acquisto di beni e servizi: a)
mancato ricorso alle convenzioni Consip nei casi previsti
dalla legge; b) mancata adozione di un apposito regolamento per le procedure di
acquisto; c) acquisto di beni
in assenza di procedure comparative e del responsabile del
procedimento.
21) Irregolarità varie nel contratto per l’affidamento del
servizio mensa (mancato utilizzo dell’atto informatico,
mancato rispetto degli obblighi di tracciabilità finanziaria, mancato assolvimento
dell’imposta di bollo).
22) Irregolarità nel conferimento di incarichi a professionisti esterni: a) necessità di
adottare uno specifico regolamento al fine di disciplinare il
conferimento degli incarichi
adeguandolo alle modifiche
normative intervenute; b)
omesso aggiornamento del
sito internet aziendale; c)
mancato rispetto delle riduzioni di spesa previste per il
2014 e 2015; d) mancato
espletamento di apposita procedura comparativa da parte
dell’azienda tra varie ditte; e)
affidamento incarichi e relativi rinnovi senza attivazione di
una procedura ispirata ai
principi di trasparenza,
imparzialità e pubblicità.
23) Irregolarità in materia di
obblighi di pubblicazione
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Conferenza stampa di fine anno di Antonio Terra, la quinta da sindaco della città di Aprilia
“NEL 2018 POTREMO DIRE DI AVER PORTATO A TERMINE TUTTO IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE”
Toccati tutti i settori. Nel 2018 si ripresenterà con una coalizione civica “rafforzata”
di Riccardo Toffoli
“Stiamo concludendo tutto quello
che era previsto nel nostro programma elettorale. Lo abbiamo
fatto con sacrificio e ci ripresenteremo davanti ai cittadini con una
coalizione civica, ben collaudata
e cresciuta e consolidata in realtà
del territorio che prima non avevamo toccato”. Queste le parole
del sindaco Antonio Terra nella
conferenza stampa di chiusura
dell’anno. Si tratta della quinta
conferenza stampa che tiene
Antonio Terra, da cinque anni sindaco della città di Aprilia, prima
come facente funzioni e poi come
sindaco pienamente eletto dai cittadini. Il 2016 è un anno politicamente importante perché chiude
la fase amministrativa per prepararsi alle nuove elezioni che si terranno a maggio 2018. “Sono cinque anni –esordisce il primo cittadino- è già un mandato. Siamo ad
un anno e mezzo dalle consultazioni. L’anno scorso, una delle
vicende che abbiamo maggiormente sentito ha riguardato i Plus.
Progetti che hanno ingolfato la
macchina amministrativa coinvolgendo tanti settori comunali. I
nostri obiettivi sono tornati quasi
tutti nelle previsioni attraverso
una serie di atti che stanno ultimando il nostro programma elettorale. Posso certificare che il
nostro piano procede in maniera
fluida. Tutte le vicende che
abbiamo previsto e che abbiamo
poi sottoscritto attraverso la campagna elettorale, verranno portate
a termine. Ovviamente quelle che
dipendono esclusivamente dalle
nostre previsioni di bilancio e
dalle nostre attività quotidiane.
Altre vicende che non sono legate
a noi, qualche dubbio ce l’abbiamo, come la sanità dove la Asl e
la Regione stanno in ritardo per la
casa della salute. Non dipende
però da noi. Ci avviamo nella
parte conclusiva di quello che
avevo previsto di mettere in
campo che sarà quasi tutto realizzato”. “Tre cose non ci facevano
dormire e tutte e tre le abbiamo
risolte –continua il primo cittadi-
Le aspirazioni dei consiglieri
sono anche legittime e giuste, poi
però dobbiamo governare e abbiamo bisogno di mettere le persone
al posto giusto e cercare di mettere in campo quelle che hanno professionalità specifiche che ci possono dare una mano. Noi non
IL SINDACO TERRA DURANTE LA CONFERENZA
no- il contenzioso su via Inghilterra che si è chiuso positivamente per il Comune di Aprilia, i
canoni idrici che abbiamo risolto
in Regione con la rateizzazione
dei 10 milioni di euro richiesti e
non pagati dal 1983 al 2003 e che
ci bloccavano l’erogazione di
alcuni finanziamenti, e il parco
dei Mille dove la Cassazione ha
annullato la sentenza d’appello
che ci condannava ad altri 10
milioni di euro. Il parco dei Mille
costerà alla comunità 60 mila
euro. La perizia del ctu dei tribunale è stata depositata. Ed è per
noi una bella notizia”. Non ci
saranno rimpasti, e la giunta continuerà così fino alla scadenza del
mandato, salvo ovviamente colpi
di scena politici. “La giunta rimane così –spiega Terra- il consigliere Pasquale De Maio sarà eletto come consigliere provinciale.
faremo un rimpasto ed è una bellissima cosa che non capita
dovunque. Per le prossime amministrative resteremo una coalizione civica, ci sembra anche giusto
riproporre un target che ha funzionato bene”. Quindi il sindaco
si cala nei vari settori comunali,
descrivendo quando fatto.
Settore servizi sociali
“Siamo stati bravi a spendere i
nostri soldi del bilancio comunale
e i finanziamenti che ha messo in
campo la Regione per la progettualità, mi riferisco in particolare
alla mensa per i poveri ad esempio. Nonostante facciamo un
grande sforzo, siamo coscienti
che i soldi non sono sufficienti. I
problemi principali sono quelli
del lavoro e della casa, e i numeri
delle persone che chiedono aiuto
sono tanti”.
Scuola
“Si è creato un rapporto molto
stretto tra scuole e assessorato e
questo è eccellente. Ora l’obiettivo che maggiormente sentono le
famiglie, è quello della riqualificazione dei siti scolastici. Questi
giorni c’è in piedi una gara importante che ci permetterà di mettere
a regime tutte le scuole, con l’appoggio dei Vigili del Fuoco.
Abbiamo ottenuto cinque finanziamenti per interventi sulle scuole. Lo sportello Europa sta dando
dei risultati ottimali rispetto a
quelle che sono le problematiche
dei bandi molti dei quali vengono
pubblicati la mattina e chiusi la
sera”.
Riqualificazione igienico-sanitario delle periferie
“In questi anni lo sforzo finanziario del bilancio comunale è stato
enorme. E lo abbiamo fatto anche
con i mutui, sono in piedi altre
due gare per il completamento di
La Gogna e Fossignano. Saranno
aperti altri cinque cantieri. Quasi
tutto l’introito della Bucalossi
viene riversato dall’amministrazione per le opere di urbanizzazione delle periferie. Sfido altri
Comuni a farlo. Se come amministrazione stiamo facendo il possibile, sono preoccupato per il
resto. Quest’anno abbiamo verificato che la Regione ha di fatto
chiuso la legge 6, ma ha inserito
appena 8 milioni di euro in capitolo di bilancio per tutto il Lazio.
Questo è un intervento che non
possiamo affrontare con le forze
nostre. Si tratta di un intervento
imponente”.
Progetto Ambiente
“L’azienda totalmente pubblica
ha tutti i parametri positivi, di
livello e di qualità. E’ ora che questa azienda partecipi a qualche
gara. Stiamo cercando di prendere
di petto la situazione di alcune
zone colpite da odori, puzze e
inquinamenti. Ho interloquito
personalmente con i vertici Asl e
Arpa e ho chiesto maggiore attenzione, su tutta una serie di focolai.
Noi possiamo emettere determinate ordinanze solo a seguito di
certificazioni da parte degli enti
preposti”.
Lavori pubblici
“E’ il settore più carente ma ha
fatto molto. La situazione ora è
tornata fluida. Tutto quello che
abbiamo previsto nel programma
elettorale per quanto riguarda le
opere pubbliche, lo faremo ed è
previsto nei nostri bilanci”.
Sport
“Siamo in ritardo sull’assegnazione delle aree sportive, ritardo
dovuto ad una serie di vicende.
Abbiamo fatto una messa a norma
del primo campo, è in corso la
gara per gli altri. Sono tutte strutture che dobbiamo assegnare e le
consegneremo collaudate”.
Tributi
“Abbiamo trovato un assetto per
l’ufficio tributi che ci sta dando
delle risposte. E la situazione è
più fluida. I numeri continuano
però a non tornare: gli incassi del
2016 della Tari sono di 8 milioni
974 a fronte di un ruolo inserito
nel bilancio di previsione di 13
milioni e 200 mila euro. Siamo al
68% degli incassi. E’ un dato che
non va bene. Sono dati che creano
buchi sui bilanci. La cosa sull’unica entrata comunale dove agiremo, è sulla tassa dei rifiuti che
scenderà dal 10 al 20%”.
Multiservizi
“A gennaio partirà il riassetto
delle aziende municipalizzate,
Multiservizi prima di tutto. Il
primo intervento ricadrà sul tecnologico. Alcune attività saranno
esternalizzate di modo che l’azienda avrà tre o quattro compiti
che farà bene, con gli operai e i
macchinari giusti”.
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Il Pd di Aprilia nella conferenza stampa di fine anno giudica negativamente questi anni di governo apriliano
ZERO SPACCATO ALL’AMMINISTRAZIONE TERRA
L’impegno del partito su 5 filoni: periferie, decoro urbano e manutenzione, riduzione delle imposte locali, isole ecologiche e sicurezza
di Riccardo Toffoli
“Diamo uno zero spaccato a quest’amministrazione”. Il Partito Democratico di Aprilia lancia una pesante
accusa al sindaco e all’amministrazione civica che hanno fatto poco per i
cittadini. Alla conferenza stampa che
ha tirato le somme dell’anno politico
del Pd hanno partecipato i due segretari di circolo Tiziano Anderlini e
Marco Sacchetti, i consiglieri comunali Vincenzo Giovannini e Monica
Tomassetti e il segretario Alessandro
Mammucari. La conferenza stampa si
è tenuta venerdì 23 dicembre presso
la nuova sede di via delle Margherite.
Ha aperto il consigliere Monica
Tomassetti la quale ha tracciato un
bilancio negativo dell’amministrazione Terra. “La legalità e la trasparenza
–ha detto il consigliere comunalesono stati il cavallo di battaglia dell’amministrazione Terra ma in questi
anni ci siamo accorti che sono solo
frasi fatte. Lo abbiamo visto nelle
vicende di via Gorgona, nell’assegnazione del ruolo di amministratore di
rete. Quest’amministrazione non ha
portato a buon fine una gara, quella
per eccellenza per i tributi bloccata
dalla giustizia amministrativa. Il Pd,
inoltre, punterà la sua azione sulla
vicenda turbogas. Il no alla turbogas
era un impegno politico prima di
D’Alessio e ora di Terra, in particolare della Rete dei Cittadini. Il Pd chiederà quali sono i rapporti tra amministrazione e impianto in merito a tanti
punti di cui nessuno è a conoscenza
come i ristori, i controlli dell’aria ad
esempio previsti dall’autorizzazione.
Un punto dolente è la cultura. Abbiamo assistito a tante iniziative per
l’80° anniversario della città, ma non
c’è stata a monte una programmazione che abbia dato un collante o anche
gruppo Vincenzo Giovannini. “Il
resoconto dell’amministrazione Terra
è molto negativo –ha esordito- la città
è allo sbando. In questa città è difficile programmare, le commissioni sono
poche e quando si fanno non si hanno
un messaggio a quello che è stato
fatto. La nostra azione sarà rivolta
anche al Comitato Grandi Eventi,
abbiamo già chiesto la documentazione relativa ai bilanci e ai verbali e con
il consigliere Roberto Boi verrà programmata una seduta della commissione trasparenza sulla gestione del
Comitato. Sempre dal punto di vista
culturale, ci sono associazioni che
ottengono finanziamenti, autorizzazioni in pochissimo tempo e altre che
non hanno nulla, neppure una sede.
Dobbiamo capire perché questo
avviene”. Rincalza la dose il capo-
gli atti in tempo per portare un contributo fattivo alla discussione. Si lavora
sempre male. Si arriva nella Conferenza dei Capigruppo dove già è tutto
deciso. Nell’ultima avevamo chiesto
di poter slittare di un giorno il Consiglio comunale per impegni lavorativi
di tutto il gruppo consiliare del Pd. Ci
è stato negato. Le problematiche
ambientali sono rilevanti e sono sotto
gli occhi di tutti. Il sindaco ha il dovere di controllare alcune situazioni
mentre la Rete dei Cittadini che ha
fatto la sua fortuna politica sul no alla
turbogas, ci dovrebbe dire come stan-
no effettivamente le cose, perché nessuno oggi sa cosa stanno facendo e
quali rapporti hanno con i gestori dell’impianto su tutta una serie di problematiche previste dalle prescrizioni e
dalla normativa. Altro tema importante riguarda le borgate. Qui nelle periferie la situazione è drammatica e
desta molta preoccupazione tra i cittadini. Noi in Consiglio comunale avevamo proposto un progetto serio per
risolvere il problema e portare acque
e fognatura in tutto il territorio apriliano. Abbiamo avuto l’appoggio dei
Consorzi ma non dell’amministrazione comunale che invece, pensa a fare
solo spot. La città merita altro”. Ha
concluso quindi, il segretario cittadino Alessandro Mammucari. “Abbiamo fatto in questi anni un’opposizione costruttiva portando i nostri contributi all’amministrazione comunale –
ha spiegato Mammucari- parlo ad
esempio del problema delle periferie.
Noi, durante la discussione del bilancio, avevamo proposto un vincolo di
un milione e mezzo di euro annui per
finanziare le opere di urbanizzazione.
Ci è stato detto di no, nonostante
avessimo gli strumenti per reperire i
fondi. Quello di fare un’opposizione
propositiva, costruttiva e silenziosa è
il nostro modo di fare politica, fatta di
documenti e di iniziative contro la
demagogia e il populismo. La nostra
linea futura sarà imperniata su cinque
filoni: le periferie, il decoro urbano e
manutenzione, riduzione delle imposte locali, isole ecologiche e sicurezza. Sarà questo il prossimo impegno
del Pd per i cittadini di Aprilia”.
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Rinnovo del Consiglio provinciale di Latina domenica 8 gennaio. Le Civiche Pontine portano a casa tre consiglieri. Il Pd è lista più votata
APRILIA - DE MAIO ELETTO CONSIGLIERE PROVINCIALE
Il consigliere uscente Vincenzo Giovannini non ce la fa per un soffio: primo dei non eletti nel Pd
di Riccardo Toffoli
Pasquale De Maio è eletto consigliere provinciale. E’ l’unico
consigliere di Aprilia che andrà
di diritto in via Costa. Il consigliere Pd Vincenzo Giovannini
non ce l’ha fatta per un soffio: è
risultato il primo dei non eletti.
Domenica 8 gennaio tutti i sindaci e i consiglieri comunali hanno
rinnovato il Consiglio provinciale uscente. Con la riforma Delrio
infatti, le province vengono
svuotate di molte funzioni e i
consigli provinciali vengono
eletti in base ad un sistema di
secondo grado: non più i cittadini
ma i consiglieri comunali e i sindaci. Nelle intenzioni del governo Renzi, le province sarebbero
state abolite grazie al referendum
costituzionale. Infatti l’ente provincia non può essere soppresso
senza un intervento sulla Costituzione. La vittoria del sì al referendum avrebbe quindi evitato
queste nuove elezioni, le seconde
con questa metodologia dall’entrata in vigore della riforma. Il
presidente della provincia Eleonora Della Penna rimane in carica per altri due anni mentre il
Consiglio provinciale è stato rinnovato domenica 8 gennaio.
Pochissime le novità rispetto al
passato. Di Aprilia escono due
consiglieri provinciali: Vincenzo
Giovannini e Giovanni Bafundi.
Entrambi subentrati a seguito di
commissariamento di altri
Comuni. Vincenzo Giovannini ha
avuto anche la delega da parte del
presidente Eleonora Della Penna
per la scuola e bilancio. Hanno
votato 438 tra consiglieri e sinda-
ci su 473 aventi diritto. Di Aprilia
non hanno votato Carmen Porcelli (Primavera Apriliana) e
Renzo Caissutti (L’Altra Faccia
della Politica). Il Pd è stata la
lista più votata con 153 preferenze. I voti non sono tutti uguali.
Ogni elettore ha una scheda di
colore diverso in base alla fascia
di appartenenza del Comune. Le
fasce sono sei e si suddividono a
seconda del numero di abitanti.
Associato alla fascia, quindi, c’è
una percentuale di “ponderazione”. Il voto di un consigliere di
un Comune di tremila abitanti
conta pochissimo rispetto a un
consigliere di Latina o di Aprilia
ad esempio. Infatti il Pd ha ottenuto il suo successo nei Comuni
fino a 30 mila abitanti, ma non ha
sfondato in quelli superiori. Così
il suo risultato viene molto ridimensionato e porta a casa solamente tre consiglieri provinciali:
Giovanni Bernasconi (Sezze),
Roberto Antonini (Priverno) e
Gerardo Stefanelli (Sindaco di
Minturno). Vincenzo Giovannini
non ce l’ha fatta per un soffio. È
il primo dei non eletti. Ha ottenuto tre voti nei comuni di seconda
fascia, 7 in quelli di terza, 8 in
quelli di quarta, 4 in quelli di
quinta e un voto in quelli di sesta.
Un totale di 23 preferenze. Vincenzo Giovannini non sfonda
proprio nel Comune di Aprilia,
dove probabilmente è riuscito a
recuperare solamente le due preferenze del partito: la sua e quella
del consigliere Monica Tomassetti (che non era comunque
scontata dopo l’esito di due anni
fa). Provincia viva si piazza al
secondo posto con 113 preferenze portando a casa tre consiglieri:
Pasquale Cardillo Cupo (Formia), Giovanni Trani (Fondi) e
Patrizio Avelli (Terracina). Segue
Forza Italia anch’essa con tre
consiglieri eletti: Giovanna
Miele (Latina), Gianluca Taddeo
(Formia) e Vincenzo Carnevale
QUEGLI “STRANI” ERRORI
DI VOTAZIONE……
E’ disarmante vedere, in sede
di scrutinio, come dei consiglieri comunali, anche di
medie realtà di 50 mila abitanti, possano sbagliare a
votare. Si può capire un cittadino, un anziano magari non
istruito, far fatica a raccapezzarsi nelle tantissime liste,
listarelle, simboli che si ritrova nel lunghissimo foglio
elettorale. Lo si capisce di più
nelle consultazioni comunali,
dove oltre al simbolo e al
nome della lista, gli tocca
scrivere un nome dei sei o
settemila candidati al consiglio. Poi c’è quel candidato
che propone il voto disgiunto
e allora lì la situazione diventa estrema. Ma in una votazione di un Consiglio provin-
ciale dove ci sono solo quattro liste e dove votano tutti
consiglieri comunali e sindaci, pensi che questo tipo di
problemi non ci dovrebbero
essere. I consiglieri e i sindaci masticano diritto amministrativo tutti i giorni, fanno
politica tutti i giorni, figuriamoci se non sanno come si
vota. E invece……..è capitato anche a loro! Una scheda
portava un nome di preferenza assegnato a due liste diverse. Voto assegnato alla preferenza. In un’altra il voto di
preferenza è stato scritto
accanto ad un simbolo diverso. Il caso ha voluto che il
prescelto fosse candidato in
Forza Italia e la lista sbarrata
fosse quella del Pd. Caso
(Fondi). La grande novità è il
risultato delle Civiche Pontine
che, grazie alle nuove dinamiche
politiche di Latina, riesce a sfruttare ben tre consiglieri. Un risultato molto positivo per la lista
che aveva provato a cimentarsi
due anni fa, ma che allora non
portò a casa neanche un eletto.
Ovviamente pesa sul dato, il
ruolo centrale di Latina e dei consiglieri di maggioranza della
giunta Coletta. La lista è nata dall’accordo tra Aprilia e Latina in
modo particolare con l’intento di
far sentire le esigenze del territorio nelle istituzioni superiori.
ze. Gli mancano all’appello due
voti della maggioranza Terra.
Caissutti non è andato a votare e
l’altro voto mancante non è dato
saperlo. “Per me è una soddisfazione personale –ci spiega a
caldo il consigliere di Forumsoprattutto rispetto a due anni fa,
quando non venni eletto per un
voto. Questo risultato ripaga il
lavoro che ho fatto. Mi fa molto
piacere il riconoscimento che ho
avuto da esponenti degli altri
Comuni. I consiglieri eletti di
Latina non hanno preso voti negli
altri Comuni mentre a me sono
arrivati voti anche di altre realtà
Con tre consiglieri eletti, le Civiche Pontine saranno l’ago della
bilancia del presidente Della
Penna. Vengono eletti: Massimo
Di Trento e Maria Grazia Ciolfi
(Latina) e Pasquale De Maio
(Aprilia).
DE MAIO:
“ORA CI ASPETTA UNA
DELEGA PROVINCIALE”
Il consigliere comunale di Forum
Pasquale De Maio è stato per
tutta la serata di domenica 8 gennaio in via Costa, ad attendere
con ansia il risultato che sembrava scontato, ma che in politica,
fino ai dati definitivi, niente è
scontato. E lui, da politico ben
navigato, lo sa molto bene. Viene
eletto all’interno della lista Civiche Pontine con due voti nei
comuni di prima fascia, un voto
nei comuni di terza fascia, due
voti nei comuni di quarta fascia,
14 voti nei comuni di quinta
fascia e un voto nei comuni di
sesta fascia. Totale: 20 preferen-
della provincia di Latina e questo
aumenta la responsabilità del mio
mandato. Sono un punto di riferimento dei consiglieri della provincia. Spero che ci possa essere
sbocco per portare risultato alla
nostra città”. La lista probabilmente appoggerà il governo di
Della Penna. “Cominceranno già
da subito i ragionamenti, -continua il consigliere apriliano- noi
faremo un primo passaggio
all’interno della nostra maggioranza. Capiremo i ruoli”. E poi
azzarda l’ipotersi di una delega:
“Me lo auguro! Al di là delle
competenze specifiche significherebbe avere un ruolo all’interno del governo provinciale e
poter finalmente lavorare sull’ambiente che è uno dei punti
fondamentali, sull’acqua per
quanto possiamo incidere. Inoltre
è necessario concentrarsi sulle
scuole e sulla viabilità, in vista
anche di una provincia che è turistica specialmente nei periodi
estivi”.
politico o segno del destino?
Certo da Monti abbiamo
avuto un Pd che si è alleato a
Forza Italia per il “bene” del
paese. Poi è toccato a Renzi
con il patto del Nazareno.
Neanche i consiglieri comunali hanno chiaro chi sta
dove. Figuriamoci i cittadini.
R.T.
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Questo è emerso nella conferenza stampa di fine anno indetta dal consigliere Vincenzo la Pegna
AMMINISTRAZIONE TERRA DA BOCCIARE
“TROPPO ATTENTA AGLI INTERESSI PRIVATI E TROPPO POCO A QUELLI DEI CITTADINI”
Chiocca: “L’ambientalismo di facciata di questa Amministrazione è ormai sotto gli occhi di tutti”
Presente Giuseppe Mochi referente provinciale del movimento Azione Nazionale
di Gianfranco Compagno
“Troppo attenta agli interessi
privati e troppo poco a quelli
dei cittadini” l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio
Terra e da bocciare assolutamente. Un legame stretto tra la
giunta Terra e i poteri forti, portato alla luce con il caso dei
finanziamenti della campagna
elettorale del 2013 per opera di
imprenditori operanti nel territorio di Aprilia, che troverebbe
forma nella cattiva gestione di
settori chiave della pubblica
amministrazione, quali ambiente, urbanistica e lavori pubblici.
Un quadro impietoso, quello
tracciato dalla lista Aprilia
Valore Comune, rappresentata
dal consigliere comunale Vincenzo La Pegna e Vincenzo
Chiocca, già consigliere comunale di Forza Italia nel 2004 e
della Lista Bencivenni nel
2009, alla presenza di Giuseppe Mochi referente provinciale
del movimento Azione Nazionale, che fa riferimento all’ex
sindaco di Roma Gianni Alemanno, a cui la Lista civica di
La Pegna ha aderito in occasione delle lezioni provinciali
2017,
che nel corso della conferenza
stampa di fine anno del 23
dicembre scorso, presso l’Enea
Hotel di via del Commercio,
hanno stigmatizzato il modus
operandi delle civiche che
governano la città ormai da 9
anni. “L’ambientalismo di facciata di questa amministrazione- ha esordito Vincenzo
Chiocca- è ormai sotto gli
occhi di tutti. Dopo aver fatto
le proprie fortune grazie alla
battaglia contro la Turbogas,
tutti ricordiamo i termini che
Antonio Terra utilizzava per
definire gli impianti di trattamento dei rifiuti Kyklos e Rida
Ambiente nel 2012: delle eccellenze del territorio.
Nel primo caso venne smentito
dai fatti, con la morte dei due
operai della Mira di Orvieto il
28 luglio 2014, nel secondo
caso invece l’imprenditore a
capo dell’azienda, che sta
acquistando i terreni adiacenti
alla stessa ed ha presentato il
progetto per realizzare una discarica a La Gogna, pare avere
legami molto stretti con il
primo cittadino, al quale ha
finanziato la campagna elettorale con 10 mila euro. Un fatto
non penalmente perseguibile
certo, ma inopportuno, che si
porta dietro uno strascico di
dubbi sulla gestione della cosa
pubblica, come il caso dell’ampliamento di via Gorgona. Questa amministrazione, che sembra perseguire l’interessi privati, lo ha fatto anche in settori
chiave, come quello dell’urbanistica. Caso emblematico
quello della ex Freddindustria,
dove prima con il Piano casa,
poi con un piano integrato, si è
cercato di far passare cubature
residenziali in una zona a servi-
fideiussorie. Perchè?”. Non
dissimili le considerazioni di
Vincenzo La Pegna, che ha
rimarcato le contraddizioni
riscontrate in seno all’amministrazione anche riguardo al settore finanze e nella gestione
zi generali, dove il piano regolatore stesso impedisce una
simile operazione.
Intanto
anche Trenta Stelle ha avuto la
proroga di 10 anni per realizzare le cubature, non ha ancora
iniziato a costruire il palazzetto
dello sport, i cui cantieri dovevano aprire entro il 2015, ma
l’esecutivo ancora non ha pensato di incassare le polizze
delle municipalizzate. “La stessa amministrazione che quasi 8
anni fa si vantava di aver sconfitto l’Aser ed essere tornata
alla gestione diretta del servizio
di riscossione- ha detto il consigliere comunale- non ha affatto
chiuso il doloroso capitolo
delle privatizzazioni. Prima era
toccato al servizio di riscossione coattiva, ma il proposito è
fallito perché il bando di gara è
stato impugnato, ora invece la
stessa sorte toccherà alla Multiservizi e alla pubblica illuminazione. Intanto mentre la giunta
si contraddistingue per l’elevato numero di tagli del nastro cui
partecipa, le opere del Plus gridano vendetta, soprattutto la
pista ciclabile, mentre i risultati
della differenziata arrivano a
gran fatica e la Tari resta salatissima. Intanto, nel corso
dell’anno avevamo sollevato
dei dubbi su alcune tematiche,
che nonostante il trascorrere dei
mesi restano degli interrogativi
aperti. Il primo, quello legato al
servizio di informatizzazione,
affidato ad una persona senza la
laurea necessaria per ricoprire
quell’incarico. Solo dopo la
nostra sollecitazione la persona
venne sollevata dall’incarico e
furono presentati esposti a chi
di dovere. Tuttavia a distanza di
tempo non si capisce ancora
come ciò sia stato possibile e su
chi debba ricadere la responsabilità del mancato controllo.
Stessa cosa per quanto riguarda
la videosorveglianza. Un progetto mal gestito e troppo caro.
Troppi soldi infatti a nostro
avviso sono stati spesi per comprare telecamere già di vecchia
tecnologia e non rispondenti ai
requisiti necessari per garantire
il controllo della città”.
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Aprilia - Raccolta differenziata
più oneri che vantaggi
Cari amici lettori, in tutto il
mondo civile i rifiuti non sono
più un problema, anzi la loro
gestione, che avviene in genere a
di Salvatore Lonoce
costi molto inferiori rispetto a
quelli italiani, è un importante
comparto economico che genera
utili significativi per la comunità
che lo pratica.
Cari amici, il motivo di questa
differenza è semplice: negli altri
paesi (e in poche, virtuose, situazioni locali italiane) si è organizzato il ciclo dei rifiuti in maniera
strutturata, in essi le varie attività (raccolta, selezione, smalti-
La “politica ambientalista”, di
Aprilia, basata su questi totem
indiscutibili, sino ad oggi ha
solo prodotto malessere e disastri
famigliari.
Cari amici, siamo una popolazione con delle virtù e delle
nefandezze.
Siamo tondi e dovremmo essere
quadrati, per questo esagonal in
cui nulla funziona a dovere ci
dobbiamo accollare anche le
responsabilità di chi lucra sulla
produzione a monte di rifiuti.
Cari amici ma avete notato che il
cesto più vuoto è quello dell’umido, mentre quelli più pieni
sono quelli della carta e plastica,
questo perchè quando compria-
Raccolta differenziata Cisterna
mento) concorrono a formare
una vera e propria realtà industriale, gestita da un soggetto
imprenditore qualificato, nella
quale tutto è organizzato e coordinato secondo i migliori parametri tecnici, al fine di produrre
profitto.
E ad Aprilia?
Il primo problema ambientale ad
la colpa su chi si trova costretto
a buttare, differenziando, metà
di quello che compra perché
involucro superfluo e non su chi
lo produce!
Il vuoto a rendere il ricaricabile
invece proprio non si può prendere in considerazione eh?
Poco lucrativo vero?
Così prima paghiamo lo scarto
poi lo laviamo e lo smistiamo
per bene e poi lo REGALIAMO
così loro lo rivendono di nuovo
alla filiera!
E mi parlate di civiltà?
Io mi dovrei sentire in colpa?
In altre nazioni il differenziato te
lo PAGANO quindi o si copia un
esempio corretto e si propone la
solita minestra che si chiama
furbetteria!
Cari amici, come molti miti,
anche questo è frutto di una
micidiale combinazione di interessi e ignoranza, di propensione
al burocratismo e di nostalgia
per forme più penetranti di limitazione della libertà. Come è
evidente di per sé, la raccolta
differenziata ad Aprilia andrà
bene se è parte di un processo
organico e coerente, ma deve
reggere dal punto di vista economico e ambientale, altrimenti
diventa impraticabile e inopportuna, e poi il suo bilancio è davvero positivo?
Raccolta differenziata Aprilia
mo qualcosa oltre a quello che
compriamo ci vendono l’involucro che non abbiamo chiesto e
che paghiamo e per di più ci
tocca smistare per 15 minuti a
casa con le istruzioni lì la busta
quì la fodera là il polistirolo …
Ma
per
piacere!!!
Ora ci dobbiamo mettere pure a
lavare i barattoli da buttare?
Raccolta differenziata Torvajianica
Aprilia è che le campagne sono
sempre più invase da discariche
abusive, mentre le nostre case
sono invase dai contenitori di
vario genere per distinguere la
spazzatura e che sollevano problemi di convivenza mentre
sostengono soluzioni cervellotiche che dissestano la serenità
famigliare.
Il secondo problema è l’ignoranza e la paura di sbagliare che,
combinate insieme, costituiscono una miscela esplosiva. Risultato: le strade sono ritornate
piene di secchi o sacchetti di
spazzatura a vista.
Siamo al ridicolo o non ce ne
accorgiamo!
Vedete oggi è permesso vendere
piatti, posate e bicchieri di plastica ma non è permesso usarli
(perché se li devi lavà tanto vale
che
non
li
usi).
È permesso vendere e farci
pagare tonnellate di confezioni
non necessarie e poi ce li dobbiamo accollare, pena la multa?
Ma qui chi è che non ha senso
civico?
Perché è evidente che c’è chi ci
lucra su questo e se ne sbatte di
noi
poveri
diavoli!
È evidente che si vuol far cadere
Raccolta differenziata con cassonetti interrati a
Sperlonga (Latina)
Ad oggi tale norma è disattesa in
maniera praticamente totale: il
servizio affidato alla società
definita pubblica, ma che è in
effetti controllata dalla forza
politica dominante, dove l’apriliano utente paga il conto a piè di
lista, contribuendo così al finan-
ziamento di quel mondo parapolitico che è una delle peggiori
iatture.
Cari amici, occorre chiarire che
raccogliere i rifiuti in forma differenziata costa alquanto più che
raccoglierli in modo indifferenziato, anche se una logica corretta vorrebbe che i ricavi della
vendita dei materiali differenziati dovrebbero almeno coprire tali
costi.
Tecnicamente, dunque, una raccolta differenziata che non faccia parte di un ciclo industriale
imprenditorialmente corretto
non ha senso.
Nelle condizioni nelle quali oggi
è perlopiù realizzata, per gli
apriliani costituisce un aggravio
di costo, ma non solo: è anche
una gran rottura di scatole.
E’ certo che raccogliere i rifiuti
in vari sacchetti a seconda della
loro natura, trattenerli finché
venga il momento di consegnarli
agli addetti, risolvere l’imbarazzo circa la destinazione di materiali particolari, non è il massimo della vita.
Ma ve lo immaginate che dobbiamo coordinarci per mangiare
una pietanza a base di pesce per
non trattenere in casa più del
necessario il suo rifiuto.
Ma ci dicono che così facendo
contribuiamo al migliore andamento della vita sociale, anche
se il concetto stesso di differenziazione è di assai dubbia validità.
Poi ci sono altri dati che devono
farci riflettere.
Le città con la più alta percentuale dichiarata di Rifiuto Differenziato sono quelle con il minor
numero di abitanti. Questo la
dice molto lunga sulla riuscita di
questo metodo di raccolta.
Cari amici lettori, la raccolta differenziata é adatta solo ai piccoli
comuni, propagandarla ed applicarla in un comune come il
nostro é uno sbaglio, questa non
funziona e causa, il più delle
volte, di un dispendio economico enorme.
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Il Comitato C.R.I. di Aprilia
festeggia il 25° anno di
presenza sul territorio,
organizza per il 29 Gennaio
alle ore 18,00 lo spettacolo
“Buon Compleanno” al
Teatro Europa di Aprilia,
per raccolta fondi da
destinare al progetto
“Città Cardioprotetta”
Il Comitato C.R.I. di Aprilia sensibile al progetto “Citta Cardioprotetta” , iniziato nel 2016
dotando la Citta di due Bici con
defibrillatore, quest’anno proseguendo nell’impegno, raccoglierà fondi, per donare ai Comitati
di Quartiere un defibrillatore e
provvedendo anche alla formazione di due operatori Full-D
(Tecniche di rianimazione cardio polmonare con defibillatore).
Per raggiungere questo obiettivo
e per festeggiare il 25° anno di
presenza sul territorio, seguendo
la natura e i principi dell’Associazione di Croce Rossa Italiana,
organizza per il 29 gennaio alle
ore 18,00 lo spettacolo “Buon
Compleanno” al Teatro Europa
di Aprilia, per raccolta fondi da
destinare al progetto “Città Cardioprotetta”.
Il Progetto é stato condiviso
nella natura e nello spirito , da
molti protagonisti del mondo
dello spettacolo e dello sport che
Interverranno gratuitamente e ,
siamo certi , metteranno il proprio cuore nelle proprie esibizioni per far si che la città di Aprilia
divenga una città autosufficiente
e consapevole dei rischi legati a
stili di vita non corretti.
Perteciperanno alla serata di
beneficenza:
TESTIMONIAL
ROBERTO CASALINO Cantautore, paroliere e compositore
ha collaborato alle musiche /
parole per le canzoni di colleghi
quali Tiziano Ferri, Mengoni ,
Emma, Nina Zilli, Giusy ferrero,
Alessandra Amoroso,Francesco
Renga, Fedez, Dear Jack,….
FRANCESCO D’ANIELLO
Pluri Campione di tiro al volo
specialità “double Trap” 2009 –
Maribor Slovenia): Campione
del mondo - medaglia oro individuale.
DANI BRA’ Attore Comico
anche quest’anno conferma
l’amicizia e la condivisione
delle attività del Comitato C.R.I.
ROBERTO CASALINO
FRANCESCO D’ANIELLO
SANDRO PRESTA
MARIA TERESA LAURITA
SANDRO PRESTA
Cantante “Omaggio a Califano”
Asd Yoganismo
Ins. Sabine Mastrogiacomo
Ins. Gianluca Mazzoli Disciplina yoga che esalta le potenzialità del corpo e della mente attraverso esercizi atletici.
Coro Matteotti dell’Istituto
Comprensivo Giacomo Matteotti di Aprilia
Dirige M° Gabriella Vescovi al
violino M° Pio Spiriti e al pianoforte M° Riccardo Toffoli
AMICI DELLA C.R.I DI
APRILIA
Maria Teresa laurita Cantautrice apriliana, con il suo primo
singolo, sta spopolando su Amazon e Spotify
Sensazione Fitness parteciparanno con esibizioni varie.
Centro
Danza
Sylfide
Ins. Francesco Rizzello
MARCO PALAZZI
Moisycos Ballet Accademy
Ins.Daniel Bottiglieri
MARCO PALAZZI Cantautore Apriliano genere Hard Rock,
Rock Blues, Heavy Metal
Energy One Ins. Dalila Iorillo
e Tiziano Di Sciullo che anche
quest’anno ci regale la sua parte-
DANI BRA’
cipazione condividendo le attività dell’Associazione di Croce
Rossa di Aprilia. Anche quest’anno presenteranno la serata
Alessandra Nardini e Francesco
Paoletti. Confidiamo che l’intera
Cittadinanza partecipi numerosa
allo spettacolo, permettendoci
la realizzazione del progetto
“CITTA’ CARDIOPROTETTA”.
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A denunciarlo la consigliera di opposizione Carmen Porcelli durante la conferenza stampa di fine anno
MULTISERVIZI, GESTIONE FALLIMENTARE
“GLI ACCERTAMENTI SVOLTI HANNO POSTO IN EVIDENZA IRREGOLARITÀ E CARENZE”
Che ha illustrato i particolari della verifica amministrativa contabile, condotta da un dirigente dei servizi ispettivi di Finanza Pubblica all’ASAM
Gli atti inviati alla Procura regionale della Corte dei Conti, al ministero dell’Interno e alla Prefettura e alla regione Lazio
di Gianfranco Compagno
Che la gestione della Multiservizi
(ASAM) fosse disastrosa è cosa
nota da almeno 11 anni, praticamente sin dai primi bilanci tanto
che la municipalizzata fu da subito
definita un “Carrozzone”. La
prima denuncia me la fece durante
un’intervista il presidente Adriano
Ansuini, un imprenditore nominato dall’allora sindaco ff Paolo Verzili, che era succeduto al sindaco
Luigi Meddi dopo la sua morte,
che la municipalizzata l’aveva fortemente voluta insieme alle altre
due: la Prosvi e la “Servizi culturali”. “La situazione è drammatica- dichiarava Ansuini- viaggiamo
su un passivo di bilancio che si
aggira intorno ai 2 milioni di euro.
In queste condizioni si rischia di
saltare oggi”. L’intervista risale ad
aprile 2005. Il caso fini in consiglio comunale. Ma come se non
fosse successo nulla, l’allegra è
continuata sino ad oggi. La verifica amministrativa contabile, condotta da un dirigente dei servizi
ispettivi di Finanza Pubblica del
Ministero dell’economia e finanze, il cui esito è riportato nella
relazione redatta ai primi di
dicembre e trasmessa tra gli altri al
sindaco di Aprilia Antonio Terra lo
scorso 22 dicembre, è servita a
evidenziare l’antieconomicità dei
servizi resi dalla municipalizzata,
l’assenza totale delle funzioni di
controllo che dovrebbero essere
eserciate dalla pubblica amministrazione, spese pazze e spesso
prive di giustificazione. Su tutti
quelle per i rimborsi spesa del carburante ai dipendenti che ha toccato nel 2015 la cifra record di
92mila euro, quelle per pagare gli
straordinari ai dipendenti per lo
svolgimento di mansioni ordinarie
e con orari di lavoro assurdi, gli
stipendi del direttore generale, al
di sopra del tetto fissato dal Contratto Collettivo Nazionale del
lavoro. Una gestione fuori controllo e fuori legge, che negli anni,
non solo tra il 2003 e il 2008 ma
anche per quelli a seguire, ha prodotto debiti su debiti. Carenze portate alla luce dal consigliere comunale Carmen Porcelli nella conferenza stampa del 29 dicembre
scorso, utile a stilare un bilancio
annuale dell’attività dell’amministrazione comunale.
GIUNTA TERRA, PRIVA DI
TRASPARENZA E CAPACITÀ
DI GESTIONE
L’esponente di primavera Apriliana ha bollato l’esecutivo guidato
da Antonio Terra come privo di
trasparenza e capacità gestione nei
diversi settori, ponendo l’accento
però sul caso emblematico della
relazione del Mef. La presenza di
quell’atto infatti era stata smentita
in consiglio comunale ma solo 24
ore dopo l’esponente di opposizione, dietro forti insistenze, ha potuto trarne copia e analizzarne il
contenuto. “ Il primo atto che
intendo compiere nel prossimo
anno- ha spiegato il consigliere di
Primavera Apriliana è di richiede-
re nuovamente una commissione
trasparenza sulla Multiservizi.
Resta aperto il contenzioso sulle
fatture 39 e 40 del 2014, non riconosciute dagli uffici dell’ente, ma
attraverso le quali la Multiservizi
vanta crediti per oltre 3 milioni di
euro, contenzioso che ora l’amministrazione vuole risolvere attraverso un arbitrato tra le parti. Ciò
che emerge dalla relazione del
Mef è l’assenza pressoché totale di
controllo sulle attività dell’Asam e
operazione poco trasparenti, che
richiamano alla mente la lettera di
dimissioni dell’ex assessore Antonio Chiusolo- quella reale resa
nota solo mesi dopo dall’ex delegato alle finanze che recita:
““Stavo ficcando il naso nelle
società partecipate, dove avevo
riscontrato stipendi oltre la norma,
carburante che spariva... Chiesi ai
rispettivi dirigenti gli atti relativi a
Progetto Ambiente e Multiservizi,
ma non li ottenni”, ricorda Chiusolo. Lo spiega meglio in un secondo
passaggio della lettera di dimissioni: “Essere percepito come un
impedimento o peggio ancora
come un ficcanaso quando si
vanno ad effettuare controlli assolutamente dovuti all’interno delle
società partecipate o in altri settori
della Pubblica Amministrazione
non mi ha fatto piacere. Essere
considerato l’assessore che impedisce alcune cose, comunicandole
all’esterno, mi dà francamente
fastidio”. Del resto, stando ai contenuti della relazione del Mef, di
trasparente nella gestione dell’A-
sam ci sarebbe
ben
poco,
dalla retribuzione attribuita al direttore
generale, cresciuta fino a
toccare
i
76mila 181
euro nel 2014
e con un surplus rispetto a
quanto previsto dal CCNL
di 6mila 267
euro,
alla
nomina del collegio dei revisori,
avvenuto in ritardo e solo a ispezione già avviata, dal debito milionario alla discrasia tra i crediti
vantati da Asam, pari a 6milioni
91mila 861 euro contro i
2.071.162 riconosciuti dal Comune, dalla mancata firma dei contratti di servizio, all’assunzione di
altre 37 persone tra il 2011 e il
2014- tutti dipendenti privi di contratto collettivo decentrato- nonostante il mancato contenimento
della spesa non consentise assunzione a nessun titolo. Per finire,
generosi rimborsi per le spese del
carburante cresciute negli anni
fino al 2015 con la spesa massima
di 92 mila euro e ore di straordinario assai elevate per alcuni dipendenti. Errori, violazioni di legge e
sperperi macroscopici, riportati in
quella relazione e bollati da Carmen Porcelli come prova di una
malagestione proseguita anche
nell’era delle civiche. “Formaliz-
zerò per iscritto la richiesta per
conoscere i nomi delle rivendite
dei ticket per la sosta- assicura
Porcelli- e in particolare chiederò,
nella maniera più semplice, di
sapere se tutte le rivendite che
vendono i tagliandi della sosta
pagano? L’ufficio ragioneria della
Multiservizi è composto da tre
ragionieri, ai quali si aggiungono
due dipendenti laureate in economia e commercio: possibile l’azienda debba avvalersi di un consulente esterno per curare la contabilità? Stiamo attenti all’arbitrato:
come può un arbitro decidere se ha
ragione il Comune e torto l’Asam,
o viceversa, se due dirigenti del
Comune non hanno riconosciuto
le fatture il cui importo supera i 3
milioni di euro? Ci sono dipendenti che lavorano 100 ore ed effettuano straordinari per altrettante ore!
Come mai? E i rimborsi benzina
concessi per chi risiede nel territorio comunale?”
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Domenico Esposito, noto ristoratore apriliano è deceduto
mercoledì 28 dicembre
MIMMO DELLA TAVERNETTA NON C’È PIÙ
È deceduto lunedì 20 dicembre, alle 2.45 presso la
Casa di Cura Città di Aprilia
È MORTO ERNESTO OLIVA, AVEVA 75 ANNI
Era nato ad Atrani, piccolo borgo marinaro della costiera, ha vissuto ad
Aprilia per oltre 40 anni
È stato un bravo e onesto lavoratore della Multiservizi
(ASAM), del settore parcheggi
di Gianfranco Compagno
di Gianfranco Compagno
Lo conoscevano tutti Mimmo
della Tavernetta, la trattoria
al civico 71 di via degli Aranci ad Aprilia. Ha speso la vita
al servizio della gente.
Domenico Esposito per l’anagrafe era nato nel 1957 ad
Atrani (il comune più piccolo
d’Italia per superficie), meraviglioso paesino abbarbicato
su uno scoglio della Costiera
amalfitana, contiguo ad
Amalfi. Il bellissimo borgo
marinaro non poteva offrire
opportunità di lavoro, se non
fare il pescatore (mestiere del padre), così
venne ad Aprilia ancora con i pantaloncini
corti, chiamato dal un suo compaesano
Antonio Frasca (commerciante di pesce e
frutta e verdura), arrivato nel dopoguerra e
molto conosciuto ad Aprilia. Per una ventina d’anni si è districato tra i tavoli della
“Trattoria Gustavo”, gestita da Renato Ciafrei. Era uno di famiglia. In quella famiglia,
quella di Gustavo c’è entrato a tutti gi effetti sposando, la nipote Marzia che lavorava
in cucina. Era giovanissimo, non avendo la
famiglia ad Aprilia ha pensato di crearne
una tutta sua. Sono nate Alessia e Jessica.
Le figlie stavano diventando signorine,
così Mimmo e Marzia decisero di mettersi
in proprio. Prima gestendo un ristorante sul
mare ad Anzio e poi aprendo un ristorante
in proprio. Sono passati oltre venti anni da
quella decisione. Decisione più che mai
azzeccata. Un’attività di ristorazione ad
esclusiva conduzione familiare, che si è
affermata negli anni. Punto di riferimento
degli amanti della buona cucina, dove si
possono degustare soprattutto specialità di
mare. Mimmo quando non era impegnato
nel lavoro, tra il pranzo e la cena, nei
momenti di relax si sedeva nella panchina
all’esterno della trattoria sotto le maioliche
che riproducono il mare, le barche, il
borgo e lo sperone di roccia che supporta la
Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente della sua Atrani, sempre pronto a dispensare sorrisi e battute. Tutto bene fino
alle ferie estive 2016. Il ritorno a settembre,
le prime avvisaglie iniziate con un piccolo
dolore al braccio. Arriva Natale, il più brutto della sua famiglia. Mercoledì 28 dicembre appaiono le epigrafi, Mimmo Esposito
non c’era più, aveva 59 anni. Dopo il funerale in San Michele, la salma è stata tumulata nel cimitero di Velletri, città della
moglie Marzia. Mimmo non lo vedremo
più sulla panchina del civico 71 di via degli
Aranci, ma la sua memoria rimarrà viva,
soprattutto per la sua Famiglia e per quanti
l’hanno conosciuto e stimato.
Foto archivio G.Compagno
Ernesto Oliva è stato un
bravo e onesto lavoratore della Multiservizi
(ASAM), del settore
parcheggi, la municipalizzata del Comune di
Aprilia, così come la
gran parte dei lavoratori
dell’azienda speciale
creata nel 2003, oggi
(anzi da sempre) nell’occhio del ciclone a
seguito di una verifica
amministrativo - contabile. Oliva è stato per
certi versi sfortunato dal
punto di vista lavorativo.
L’ho conosciuto alla fine
degli Anni ’90, alla
soglia dei 60 anni era
diventato per necessità
socio lavoratore della
Cooperativa Crescere
insieme, che nel 1998
aveva vinto la gara d’appalto per i parcheggi a
pagamento. Mi raccontava che nella vita aveva
fatto il “Carrozziere” era
un provetto “battitore”.
In età avanzata si era trovato solo, senza lavoro
e praticamente con contributi insufficienti per
andare in pensione.
Molto dignitosamente
aveva iniziato la nuova
attività di parcheggiatore. Un lavoro precario,
ma meglio di niente.
Sempre garbato nei confronti degli utenti, non
sempre ricambiato da
automobilisti maleducati
e prepotenti, che non
rispettano il lavoro
altrui. Con la gestione
dei parcheggi pubblici
passati alla Multiservizi
i lavoratori della cooperativa furono assunti da
quest’ultima. Ernesto
sione, problemi burocratici, non gli consentivano di ritirare l’assegno
mensile per poter vivere
dignitosamente. Lunedì
20 dicembre, alle prime
ore del nuovo giorno
Ernesto Oliva è deceduto presso la Casa di Cura
Città di Aprilia, aveva
75 anni. Era originario
di Palma Campania, in
Oliva era impegnato nel
sindacato. Per i media
era un interlocutore
serio e attendibile. Giunto alla soglia dei 70 anni
fu collocato in pensione.
Il 2010 è stata la fine
della vita lavorativa, ma
non dei problemi. Finiti i
pochi soldi della liquidazione, per mesi ha combattuto per avere la pen-
provincia di Napoli. Il
rito funebre si è tenuto
mercoledì 28 dicembre
alle ore 15.00 nella Cappella del Cimitero di
Aprilia. Le onoranze
funebri sono state curate
d a l l ’ O rg a n i z z a z i o n e
Fantini Zanettini.
Foto repertorio 1.8.2008
G.Compagno
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In occasione del 5° anniversario della morte abbiamo chiesto una nota a chi l’ha conosciuto profondamente
“RICORDANDO DON LUIGI E LA SUA FAMIGLIA”
Don Luigi Fossati, scomparso il 19 gennaio 2012 ha lasciato un profondo segno nella comunità apriliana,
non solo in quella cattolica. è stato parroco della chiesa di San Michele dal 1983 al 1996
di Franca Zaghet*
Parlare di don Luigi per me è parlare
di una persona speciale che si incontra una volta nella vita e dopo mai
più, ma ti lascia il ricordo che dura
per sempre. Don Luigi amava profondamente la sua famiglia , non
voleva coinvolgerla nelle sue scelte
personali. Per non farla soffrire.
Ricordo che quando stava male, mi
raccomandava di non dire niente ai
suoi familiari. Nella sua famiglia
oltre a mamma e papà erano sette
figli cinque femmine e due maschi,
egli era arrivato dopo quattro femmine per cui motivo di grande festa, la
casa diventava sempre più piccola,
ma c’era l’orto dove la mamma spesso cucinava. Don Luigi molto spesso
portava gente a casa a mangiare.
Tante persone di Aprilia hanno goduto di questa mensa famigliare. Chi
veniva nel Veneto per ammirare le
Dolomiti faceva sempre una sosta in
casa Fossati. Anche le signore che si
offrivano per le pulizie della Chiesa
come premio avevano un viaggio nel
Veneto. Nel 79 è morto il papà, nel 96
quando lui era appena trasferito a
Nettuno è morta la sorella Bruna e
nel giorno di S. Michele del 99 è
morta anche la mamma. Da qui la sua
famiglia ha cambiato aspetto, erano
finiti i piacevoli incontri. Ultimamente le portava a casa mia “ordinandomi” il suo menu preferito: risotto,
polenta e funghi. Don luigi era attento a tutto ai fatti di cronaca, di politica, portava il caffè alle signore che
facevano le pulizie in Chiesa. Al
primo posto però c’erano i poveri,
poveri che il più delle volte erano
emarginati da tutti. Mi ricordo le sue
visite frequenti al Piccolo Rifugio a
Vittorio Veneto in particolare la sua
amicizia con Dario un ospite con
gravi malformazioni fisiche ma con
una buona intelligenza (sapeva tanti
brani della Divina commedia a
memoria) si spostava per mezzo di un
banchetto sul quale era seduto. Appena arrivava don Luigi sentivi questo
banchetto che partiva “tri-troc” lui
era piccolissimo. Quando è morto
nessuno si è ricordato di avvertire
don Luigi nel Lazio, don Luigi ha
detto che avrebbe fatto qualsiasi
sacrificio per venire al funerale. Da
giovane in Vittorio Veneto ha avuto
l’incarico di Direttore della Casa
dello Studente, frequentata da numerosi giovani che ha seguito nello studio e in varie attività di formazione,
trascorreva parecchio tempo con
loro, intrattenendosi anche nel gioco,
e facendo così tante conoscenze e
amicizie che ha continuato a coltivare
e ad accompagnare anche da Aprilia.
Gli piaceva confondersi con le persone come fosse una di loro, ma poi era
pronto di intervenire con una battuta,
per esprimere il suo
pensiero. Una volta si
trovò in treno con un
gruppetto di giovani
che sparlavano dei preti
e, quando uno tentò di
coinvolgerlo, prontamente disse: Se vi
dicessi che io sono un
prete? Tutto gli bastava
e quello che aveva era
pronto a dividerlo con
gli altri soprattutto gli
ultimi. Quando sento
Papa Francesco parlare
di Chiesa povera e in
uscita, penso e ringrazio il Signore della
testimonianza che mi
ha lasciato don Luigi.
*” Con l’aiuto di don
Luigi ha ritrovato la
gioia di vivere e
annunciare il Vangelo”.
Foto per gentile conces-
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Mercoledì 7 dicembre ha ospitato, a proprie spese, il “13° Gran Galà Gastronomico per un Raggio di Sole”
LA FAMIGLIA MENGOZZI (ENEA HOTELS) PER IL SOCIALE
Il ricavato della serata di beneficenza è andato alla onlus “AGPHA” (Associazione Genitori Portatori di
Handicap), per contribuire al mantenimento del centro dedicato ai soggetti disabili adulti di via Aldo Moro
comico Andrea Rivera (il famoso citofonatore della Dandini).
Oltre ai citati Ornella e Claudio
Mengozzi erano presenti per
l’amministrazione comunale di
Aprilia il sindaco Antonio Terra
e l’assessore ai servizi sociali
Eva Torselli. Per l’Agpha era
presente il presidente Pasquale
Spagnolo e il vice Primo Moretti, che ha curato l’organizzazione della serata per conto dell’associazione. Un plauso va a tutti
gli ospiti presenti, una menzione
di Gianfranco Compagno
La F\amiglia Mengozzi, proprietaria degli Enea Hotels
(Aprilia e Pomezia), rappresentata da Ornella e Claudio (assente papà Gildo deceduto nel
2015), con il direttore Antonio
Guido, si è dimostrata ancora
una volta sensibile al sociale, in
particolare alla solidarietà verso
categorie più svantaggiate.
Mercoledì 7 dicembre 2016 ha
ospitato il “13° Gran Galà
Gastronomico per un Raggio di
Sole”, come avviene praticamente da quando è stato ideato
dallo chef Ignazio Piazza. Il
ricavato della serata di beneficenza è andato alla onlus
“AGPHA” (Associazione Genitori Portatori di Handicap), per
contribuire al mantenimento del
centro dedicato ai soggetti disabili adulti di via Aldo Moro di
Aprilia . Tutti esauriti i posti a
tavola ubicati nel grande salone
delle feste dell’Enea Hotel di
Aprilia. Una serata curata nei
minimi particolari dallo staff
dell’ Enea Hotel, sin dal ricevimento coordinato da Piero Screpanti (rooms division manager),
alla sala coordinata dal maitre
hotel Franco Chiari, coadiuvato
dal vice Alessandro Leo, i quali
hanno guidato la brigata di sala,
Famiglia Mengozzi e direttore Antonio Guido (foto repertorio 1.1.2014)
rinforzata dai “Ragazzi” della
Comunità Raggio di Sole, alla
cucina “regno” dell’ executive
chef Gianluca Simone, con la
sua brigata. I Vini in degustazione e lo spumante sono stati
offerti dalle Cantine Silvestri di
Lanuvio, rappresentate dal giovane titolare Alfredo Silvestri.
La serata è stata allietata dal
“Duo Fantasia”, composto da
Mario (tastiera e voce) e Stefania (voce solista) Salvaggio,
padre e figlia. Inoltre si è esibita
la cantautrice Maria Teresa Laurita con il singolo “Everybody”.
Ad intrattenere i numerosi ospiti
con battute e scketch l’attore
particolare va agli ex soci del
Rotary Club Aprilia - Cisterna,
che come ogni anno sono accorsi numerosi per la serata benefica, intorno al tavolo “imperiale”
erano sedute 16 persone. La
serata è stata presentata da
Mario De Vita.
Foto di Gianfranco Compagno
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Evento a cura dell’ Associazione Medica Apriliana e dell’Ordine dei Medici di Latina
I MEDICI
DELLA CITTÀ DI APRILIA
RICORDATI I PIONIERI, QUELLI DELLA “MEDICINA EROICA
Tra questi Giuliano Russo, Francesco Ciacciarelli, Giovanni Sirri e Raffaele Salvo
Presente il decano dei medici apriliani il dottor Piero Eugenio Squarcia, 90 anni, 61 anni di laurea
d i
Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
più
- ha detto Pastore -, c’è una prevalenza del privato. L’ospedale,
magari, poteva non essere necessario, ma sicuramente è necessario
ampliare i servizi esistenti». La
parola è poi passata al dottor
Righetti, presidente dell’ordine
provinciale: «Questa è una provincia artificiale, tenere insieme le
varie storie è difficile. Qui ci sono
realtà diverse, anche dal punto di
vista storico. Ci sono 12 città che
di fatto sono autonome. La cosa
più difficile è creare una tradizione che non abbiamo. Quello che fa
L’Associazione Medica Apriliana
ha organizzato, in collaborazione
con l’Ordine dei Medici di Latina,
una cerimonia, unica nel suo genere ad Aprilia, come a ricordato il
presidente Aldo Pastore, volta a
commemorare i medici deceduti,
presenti in città sin dal dopoguerra, che si sono prodigati e distinti
per il bene della salute dei cittadini
di Aprilia. Un riconoscimento è
andato ai Medici che hanno conse-
guito 50 anni di Laurea. A tutti è
stata conferita una targa di benemerenza. L’evento è rientrato nelle
celebrazioni per 1’80° anniversario della Fondazione di Aprilia
(1936-2016). Presente il decano
dei medici apriliani il dottor Piero
Eugenio Squarcia, 90 anni, 61
anni di laurea, che ha ritirato personalmente la benemerenza. La
cerimonia di consegna delle benemerenze si è svolta venerdì 16
dicembre presso l’Hotel Enea di
Aprilia. A presiedere l’evento, il
dottor Aldo Pastore presidente dell’Associazione Medica Apriliana,
al suo fianco il dr. Giovanni Maria
Righetti il Presidente Ordine
Medici Chirurghi e Odontoiatri di
Latina. Al tavolo hanno preso
posto altri membri del direttivo
dell’associazione locale: dr. Paolo
Verzili vicepresidente; dr.Modestino De Marinis, presidente onorario; dr. Vittorio Reale, tesoriere;
dr.ssa Deborah Vasta, segretario
dell’associazione. Ad aprire la
cerimonia è stato il presidente
Aldo Pastore che è partito dal
tema centrale della serata: Aprilia
e la medicina. «Come Associazione, con questa manifestazione,
vogliamo scrivere un pezzetto
della nostra storia. Aprilia è ricca
di molti particolari storici che
poche persone hanno scritto, noi
vogliamo dare il nostro contributo». Un’analisi che è passata anche
per le criticità cittadine: «Di medicina pubblica ce ne vorrebbe di
l’Associazione Medica Apriliana è
proprio questo. Faremo un docufilm su quello che c’è, il patrimonio storico, attorno alla provincia
di Latina. Dobbiamo capire che
non abbiamo sempre fatto tutto
bene, l’incertezza dei giovani
dipende anche da noi. Dobbiamo
lasciare qualcosa di positivo alle
nuove generazioni». In rappresentanza dell’amministrazione comunale è intervenuto il vice sindaco,
Franco Gabriele, che si è detto
«orgoglioso» di poter partecipare
ad un evento del genere: «La città
è in un veloce mutamento. La
vostra professione ha un grande
valore. Rappresentate una di quelle categorie che sono una certezza
per un’amministrazione». Si è poi
passati alla consegna delle targhe
commemorativi per quei medici
che hanno operato ad Aprilia e che
sono scomparsi. Proprio come ha
detto il dottor Righetti, dove la tradizione non c’è bisogna crearla. Il
grande valore dell’evento dell’Associazione Medica Apriliana è
proprio in questo, generare una
memoria comune che diventi base
per il pensiero futuro.
I DESTINATARI DELLE
BENEMERENZE
Squarcia Piero Eugenio (90 anni),
De Marinis Modestino (83), Bianco Mario (81) hanno ritirato personalmente, Antonelli Manfredo (89
anni) ritirata dalla nipote Cecilia
Velardi, Di Scenna Nazzareno (80
anni-non ritirata). ALLA MEMORIA - Carbone Calogero ritirata
dal figlio dottor Gianluca, Ciacciarelli Francesco, ritirata dal
figlio dottor Antonio, Ciacciarelli
Alessandro ritirata dal figlio Francesco, Compagno Antonella ritirata dalla sorella Cristina, De Santis
Giancarlo ritirata dalla vedova
Fabiola D’Arcangelo, La Rosa
Giulio Cesare ritirata dalla vedova
Rina Scalet, Lauretti Masio ritirata
dalla figlia dottoressa Giada, Marchionni Antonio ritirata dal figlio
Francesco, Russo Giuliano ritirata
dal figlio dottor Giancarmine,
Russo Massimo ritirata dalla
vedova Titi Silvana, Sirri Giovanni ritirata dal figlio dottor Alessandro. ALLA MEMORIA NON
RITIRATE - Lagona Rosaria,
Mandolesi Ferrini Bruno, Manfredini Gian Vittorio, Marivittori
Pier Luigi, Pedicino Alberto, Pietropaoli Carlo, Pizzoferrato Ileana,
Salvo Raffaele, Sebastiani Marcello e Simonelli Gianfranco.
foto G. Compagno
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Evento organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Latina
GLI ARCHITETTI IN VISITA ALLA NUVOLA DI FUKSAS
Visitata anche la chiesa giubilare “Dives in misericordia” di Richard Meier a Tor tre Teste
Una giornata di studio per approfondire l’architettura moderna della Capitale
di Veronica Alessandrini
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e
Conservatori della Provincia di Latina ha voluto organizzare una giornata di approfondimento e di studio presso
il “Rome Convention Center” meglio conosciuto come
“La Nuvola” di Massimiliano Fuksas, recentemente
inaugurato all’EUR. La visita è stata possibile grazie
all’architetto Ginevra Zanzi dell’EUR spa che ha fatto da
guida. La giornata è servita ad approfondire meglio la
conoscenza anche altri edifici rappresentativi dell’architettura moderna della Capitale. L’evento si è svolto mercoledì 14 dicembre. Le tappe sono state oltre il Rome
Convention Center, il Terminal Ostiense ristrutturato e
reso area commerciale da Oscar Farinetti con Eataly, la
chiesa “Dives in misericordia” di Richard Meier con le
sue tre Vele a Tor Tre Teste. La giornata di studio è stata
parte della signora Silvana Stomaci, delegata dal parroco don Federico Carrubbo.La chiesa di Meier
con le sue Vele, con la navata che
riprende l’idea di una barca, si rifà
alla tradizione cristiana in cui la
barca rappresenta la Chiesa. Tale
effetto viene accentuato dall’illuminazione, la cui luce, delinea,
nei volumi complessi, proprio
l’effetto delle vele gonfiate dal
vento. La giornata ha suscitato un
forte interesse,che ha coinvolto
almeno 70 professionisti chi ha
viaggiato con un pullman, altri
con mezzi propri.
Foto di Gianfranco Compagno
organizzata dal presidente dell’Ordine di Latina architetto Remigio Coco e dall’architetto. Elisabetta Casoni,
braccio operativo. Prima tappa, come detto, nonché
oggetto d’interesse principale, “La Nuvola” di Fuskas,
inaugurata il 29 ottobre 2016 dopo 18 anni di lavori.
«Secondo il mio giudizio personale- ci ha detto Coco a
margine dell’evento-si tratta di un’opera straordinaria.
Mi piace sia il volume esterno che lo spazio interno. Se
uno se la immagina di notte, è come un corpo alieno che
s’illumina nella cornice di un Eur piuttosto buio. Fuksas
è riuscito a rendere leggero uno spazio di per sé enorme». L’opera è composta da 3 elementi: la “Teca” realizzata con una struttura in acciaio eduna doppia facciata a
“doppia pelle” in vetro, costituisce 7.800 mq di nuovi
spazi pubblici che possono ospitare conferenze pubbliche e private, mostre ed eventi di larga scala; la“Nuvola”
elemento principale ed iconico del progetto, è rivestita
da15.000 mq di fibra di vetro membrana altamente avanzata e silicone ignifugo e contiene al suo interno è contenuto l’Auditorium, con i suoi 1.800 posti; la “Lama”
che ospita 18.000 mq di hotel (da terminare gli interni).
Un’opera impressionante. Basti pensare che, per la
costruzione dell’intero complesso, sono state impiegate
37mila tonnellate di acciaio, pari a 4 volte emezzo la
Tour Eiffel. «Abbiamo organizzato l’evento con gli
architetti che avevano partecipato ad una precedente
visita ai cantieri della Nuvola, sempre promossa da noi,
perché era interessante vedere anche la fase della fine dei
lavori» ha commentato l’architetto Casoni. La giornata
è poi proseguita con al Terminal Ostiense, per la pausa
pranzo da Eataly (unito utile e dilettevole). L’Air Terminal è un edificio realizzato in occasione dei Mondiali di
Calcio Italia 1990, successivamente caduto nel degrado.
Le sue sorti sono state risollevate dalla scelta di Nuovo
Trasporto Viaggiatori, che l’ha trasformato in hub per i
propri servizi. Nel 2012, nell’edificio è stato inaugurato
anche Eataly. L’ultima tappa della giornata è stata la
chiesa “Dives in misericordia”, con una visita guidata da
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È un libro di Pietro Cappellari, edito per la prima volta nel 2010. La Herald Editrice di Roma, ha pubblicato la seconda edizione
LO SBARCO DI NETTUNIA E LA BATTAGLIA PER ROMA 22 GENNAIO - 4 GIUGNO 1944
Quello che dichiaratamente fa l’autore è quello di dare voce agli sconfitti italiani, soprattutto attaccando la storiografia tradizionale
di Nicola Gilardi
“Lo Sbarco di Nettunia e la Battaglia per Roma 22 gennaio - 4
giugno 1944” è un libro di Pietro
Cappellari, edito per la prima
volta nel 2010. La Herald Editrice di Roma, dopo l’esaurimento
della prima edizione, lo scorso
ottobre ne ha pubblicato una
seconda. Subito dopo abbiamo
Pietro Cappellari, autore di molti
libre sull’argomento. Lo abbiamo fatto in un luogo simbolo al
“Campo della Memoria” cimitero militare nazionale dove riposano i caduti della RSI (Repubblica Sociale Italiana), il cimitero degli “sconfitti”. La Pubblicazione del pezzo volutamente
l’abbiamo fatto slittare alla vigilia del 73° dello Sbarco, dove
sarà ricordato con una serie di
cerimonie. Certamente un pezzo
di storia importante, visto dalla
parte degli italiani, come afferma Cappellari, cioè da coloro
che la Seconda Guerra Mondiale
l’hanno persa. Una ricostruzione
che dal punto di vista storiografico ha un valore importantissimo, perché la storia la scrivono i
vincitori, mentre è importante
analizzare e capire entrambi i
punti di vista. Pietro Cappellari è
nato a Latina nel 1975, ma cresciuto a Nettuno, dove risiede e
svolge il lavoro di Ricercatore
Storico, oltre ad essere un credit
manager presso un’azienda di
recupero crediti di Nettuno.
«Personalmente non mi occupo
di politica, tendo a separare la
ricerca storica dalla politica» ha
detto Cappellari, che ha sottolineato il suo essere estraneo a
logiche politiche, pur sostenendo di essere chiaramente un
nazionalista convinto.
L’OPERA - Pubblicato da una
piccola casa editrice romana, la
Herald Edizioni, il libro conta
oltre 500 pagine e tocca punti
importanti: «Parto da un contesto internazionale per capire lo
Sbarco di Nettunia e la campa-
gna d’Italia da parte degli
Angloamericani che non è stata
molto felice. La visione è stata
quella dalla parte italiana, mettendo in risalto quali erano gli
interessi italiani. Di questo non
se ne era assolutamente parlato».
Minuziosa è stata la ricostruzione della reazione nazifascista
allo sbarco: «La cosa interessante è che la risposta tedesca
all’indomani dello sbarco fu fulminea. I reparti tedeschi che si
mossero erano impreparati, ma
fecero un lavoro straordinario di
tenuta. Fra quegli uomini ci
furono degli italiani. A Littoria,
ad esempio, ci fu una squadra di
camice nere che venne schierata
sul canale Mussolini che respin-
se le offensive americane. Erano
ragazzi molto giovani e senza un
grande addestramento». Anche
la realizzazione stessa dello
sbarco è stata messa in dubbio:
«Lo sbarco è stato una disfatta
per gli americani, come loro
stesso hanno ammesso. Nasce
male come idea, perché nacque
come volontà di sfondamento
della linea Gustav, dovevano
mettere paura ai tedeschi, ma
loro non l’ebbero mai, non
togliendo attenzione dal fronte
di Cassino e riuscendo a gestire
entrambi i fronti». Nella ricostruzione è compresa anche
Aprilia, coinvolta nella battaglia
successiva allo sbarco e che
venne poi liberata dalle forze
alleate.
LO SBARCO E L’ADESIONE ALLA RSI - «Sullo sbarco
esistono una serie di studi molto
ampi - racconta Cappellari -, io
cerco sempre di scrivere cose
diverse. Volevo scrivere una storia da un punto di vista italiano».
Già il titolo dell’opera ci da una
nozione importante, Anzio e
Nettuno, infatti, non esistevano
come oggi li conosciamo, ma
erano identificati col nome di
Nettunia (dal 1939 al 1945), che
univa entrambi i nuclei. «Sappiamo che l’adesione alla
Repubblica Sociale Italiana è
stata un’esperienza importante dice Capellari -. Abbiamo elencato alcune storie della quale
abbiamo la documentazione.
Questi ragazzi sono stati educati
secondo l’idea fascista, alcuni
valori che oggi sono spariti».
Quello che dichiaratamente fa
l’autore è quello di dare voce
agli sconfitti italiani, soprattutto
attaccando la storiografia tradizionale che, a detta di Cappellari, sarebbe stata presentata sotto
forma di «favoletta» con i buoni
da una parte, gli americani, e i
cattivi dall’altra, i tedeschi ed i
fascisti. «La storia di Angelita è
una fandonia ed è il simbolo di
come sono state raccontate le
cose accadute. Durante l’occupazione tedesca, la situazione
era drammatica, ma è solo con
l’arrivo degli americani che arriva anche la guerra effettiva, con
tutta la sua violenza ed i primi
morti». Al di là del credo politico e dell’ideologia che ognuno
porta dentro di sé, esiste il valore
della ricostruzione storica, basata su documenti concreti. Quello
che emerge è una storia che non
sempre può essere concepita
come un monolite unitario, ma
che è composta da tantissime
piccole storie, anche personali,
che emergono scavando nella
storia.
Foto di Gianfranco Compagno
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L’evento organizzato da Banca Mediolanum presso i teatro Ghione di Roma
SPETTACOLO E SOLIDARIETÀ
I clienti invitati hanno potuto godere della commedia brillante “Finchè vita non ci separi”
Presentata L’Associazione Fausto Farnetti onlus e il libro “il Viaggio”
di Noemi Reali
“Organizziamo diversi eventi per i nostri clienti,
per poter condividere dei bei momenti insieme”. A
parlare è Tamara Petrini, responsabile dello sviluppo presso la Banca Mediolanum del Lazio, Campania e Sardegna. Lunedì 7 novembre 2016 i clienti
della Mediolanum sono stati invitati allo spettacolo
“Finchè vita non ci separi”, commedia di Gianni
Clementi, che si è tenuta presso lo storico Teatro
Ghione di Roma. Le vicende si svolgono in casa
Mezzanotte, dove fervono i preparativi per le
nozze dell’enigmatico Giuseppe, figlio di Alba e
Cosimo, maresciallo dell’arma in pensione. “Questa serata è stata organizzata con l’ Associazione
Farnetti. Sono molti gli eventi che proponiamo ai
nostri clienti con il desiderio di condividere dei bei
momenti in allegria. L’Associazione Fausto Farnetti,autorizzata come onlus la scorsa estate, è in
ricordo di mio marito deceduto due anni fa. È da
lui che prende il nome” spiega Tamara Petrini. Far-
netti ha svolto la professione di medico per tutta la
sua vita fino alla morte avvenuta pochi mesi prima
di compiere 65 anni. La moglie lo descrive come
una persona fantastica: “ dopo il trapianto di polmoni ha vissuto per quattordici anni. È morto nel
2014 al policlinico Umberto I di Roma.” Fausto
Farnetti ha sempre avuto a cuore l’altro,l’attenzione per la persona. Vedeva l’uomo non come la sua
malattia, ma nel suo insieme, era una persona con
grande senso ironico, un esempio per gli altri.
“Anche dopo il trapianto ha ripreso a lavorare in
ospedale. L’Associazione nasce per continuare in
modalità diversa la sua opera: quella di essere solidali con gli altri. L’obiettivo è mostrare solidarietà
ai malati di fibrosi cistica ed ai loro familiari;era la
malattia di mio marito.” continua Tamara Petrini.
L’associazione ha intenzione di mostrarsi solidale
anche nei confronti di altri malati e divulgare la
conoscenza in materia di trapianti e donazione
degli organi; un settore in cui c’è molta ignoranza.
“Il viaggio” è il libro che Petrini ha scritto riprendendo gli appunti del marito; frammenti di vita
quotidiana che sono la testimonianza di quanto
fosse attento nei confronti degli altri. Nelle prime
pagine si legge dell’attenzione mostrata ai passeggeri che prendevano posto vicino a lui sul treno
diretto per Venezia. “ Mediolanum stasera si è pre-
sentata sotto un’altra
veste. Siamo attenti alla
beneficenza e alla solidarietà” ha affermato
Stefania Gatta, private
banking di Banca
Mediolanum. “Erano
molti gli ospiti di Aprilia, un nostro cliente fa
anche parte del cast.”
conclude. Nel cast
Luciano Fontana nel
ruolo di Cosimo Mezzanotte, Luana Filosini
nella parte di Alba Mezzanotte, Mario Girardi
ha interpretato Giuseppe Mezzanotte, Selene
Fontana nel ruolo di
Miriam e Carlo Albanesi nei panni di Mattia.
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L’incontro conviviale si è tenuto presso l’Enea Hotel di Aprilia martedì 21 dicembre
INCONTRO DEL ROTARY PER LA FESTA DEGLI AUGURI
La serata è stata allietata da Mariangela Cafaro (voce) e da Riccardo Toffoli (tastiera)
di Noemi Reali
“La festa degli Auguri” è un
appuntamento fisso del Rotary
Club 2080 Aprilia-Cisterna,
incentrato sull’arte di amare.
Rientra nel trittico di eventi
rituali di ogni anno rotariano del
Club. L’anno rotariano inezia il
primo luglio di ogni anno e si
conclude il 30 giugno dell’anno
successivo; al termine del quale
si insedia il nuovo presidente.
La “Festa degli Auguri” si è
tenuta martedì 21 dicembre alle
20:30 presso L’Enea Enea di
Aprilia, sede del Rotary Club
Aprilia-Cisterna.
La serata è cominciata con il
tocco della campana, seguito
dall’inno d’Italia, d’Europa e
del Rotary Club. Durante la
festa, il presidente del Rotary
Paolo Puccini, ha distribuito le
menzioni onorevoli ai soci che
si sono particolarmente distinti
ed anche agli amici artisti
Riccardo Toffoli e Mariangela
Caffaro per aver allietato la
feste del Rotary Club, oltre la
già citata “Festa degli Auguri”,
la “Festa della Charta”; che
celebra l’anniversario della
fondazione del club (15 aprile)
e la visita al club del
Governatore del Distretto; che
avvene ogni anno rotariano in
data scelta dal governatore in
carica secondo le sue esigenze.
Foto a cura del Rotary
serata con la loro musica e aver
rallegrato così i presenti. “La
presenza di Mariangela e di
Riccardo è il mio regalo
personale di Natale ai soci del
Club e a tutti i presenti; per
questo ringrazio entrambi” ha
affermato Paolo Puccini alla
conclusione
dell’evento;
esprimendo
qualche
considerazione
sulle
loro
personalità,
sulle
attività
artistiche e leggendo il loro
curriculum. La signora Maria
Ferrante, moglie del presidente,
è stata un’ottima padrona di
casa, che a fine serata ha donato
una rosa a tutte le signore
presenti. “Erich Fromm in un
suo saggio piuttosto famoso,
L’arte di amare, sostiene che
quella di amare sia un’arte, un
risultato al quale si giunge solo
dopo un percorso fatto di
impegno,
di
dedizione
esclusiva,
conoscenza
e
disciplina interiore: appunto
un’arte. Molti, oggi come ieri,
sostengono di desiderare di
imparare quest’arte , ma in
realtà, siccome questa richiede
tutto ciò che ho detto, richiede
dunque fatica, pensano di usare,
col perdere di vista l’essenziale:
l’Arte di amare, per l’appunto.
Mariangela e Riccardo hanno
quindi fatto propria l’arte di
amare ed è proprio l’arte
per arrivare allo scopo di amare
ed
essere
amati,
alcune
scorciatoie che si chiamano
successo, prestigio, potere,
denaro. Vie attraverso le quali,
però, finiscono inevitabilmente
l’oggetto del loro amare. È per
questo motivo che sono felice
che abbiano accettato, per pura
amicizia, il mio invito ad essere
qui questa sera” conclude Paolo
Puccini. Si ricordano, tra le
SOLIDARIETÀ AD
AMATRICE DA PARTE DEL
ROTARY CLUB APRILIA
CISTERNA
Il presidente Il Rotary Club
Aprilia Cisterna ingegner paolo
Puccini, ritorna ad Amatrice
per consegnare indumenti (100
scarponcini e 100 giubbetti
invernali) in località Terracino
per
conto
del
Rotary.
L’iniziativa è stata promossa
dal Governatore del Distretto
2080 (Lazio e Sardegna) avv.
Claudio De Felice e coordinata
dal
responsabile
della
Commissione Protezione Civile
del Distretto 2080, dottor
Alessandro Sestili. La presenza
del presidente Puccini non è
stata casuale, essendo
stato
parte attiva nella realizzazione
dell’iniziativa. Il gruppo del
Rotary ha ricevuto, da parte
delle poche decine di persone
rimaste nella località dove è
stata effettuato la consegna,
una accoglienza riconoscente e
affettuosa. È stata consegnata
una lettera di ringraziamento
per il Rotary, che
è stata
inviata al Governatore del
Distretto 2080, Claudio De
Felice. Inoltre è stata anche
offerta una piccola colazione
con dolci preparati da famiglie
del posto.
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APRILIA - LE BOTTEGHE DEL CARNEAVALE INCROCIANO LE BRACCIA
RIVENDICANO LA MANCATA CORRISPONSIONE DI DUEMILA E OTTOCENTO EURO
Vogliamo comunicare, con la presente
quanto accaduto in questi ultimi mesi in
merito al Carnevale Apriliano 2016. Premettiamo che non vuole essere una polemica con l’attuale l’Amministrazione
Comunale ma una serena e dovuta precisazione ed analisi degli eventi che purtroppo hanno condizionato il passato Carnevale e che, inevitabilmente, condizioneranno quello prossimo del 2017, almeno per quanto riguarda la nostra partecipazione nonché la realizzazione dei carri
allegorici. Ad oggi non abbiamo ancora
ricevuto il saldo di quanto dovuto per il
2016 che ricordiamo è di euro duemila e
ottocento (2.800,00) circa, malgrado,dal
lontano 13 settembre c.a., data di protocollo della lettera nr. 90529 nella quale si
richiedeva il saldo del Carnevale Apriliano 2016, si siano succedute ben due
incontri ufficiali con i rappresentanti di
questa Amministrazione, nulla ci è ancora
stato liquidato,sebbene ci vengano raccontati sempre i soliti impedimenti legati,
oggi ad una delibera e domani ad un’altra,
tutte comunque connesse con manifestazioni effettuate a cavallo della fine del
2015 (Natale Apriliano) e inizio 2016
(Carnevale Apriliano), ci vengono richiesti rendiconti di spesa che abbiamo dovuto “rivedere” per ben tre volte perché mai
giovevoli alle aspettative del Dirigente di
settore, ciò nonostante, si continuano a
fare manifestazioni e si susseguono delibere su delibere per foraggiare eventi su
eventi, a tutto ciò, ci piacerebbe sapere se
tutte queste manifestazioni siano ancora
in “sospeso” come noi, sotto l’aspetto dei
contributi, e ci piacerebbe sempre sapere
se tutte queste manifestazioni si siano
dovute “allineare” nella stesura del rendiconto così come è stato richiesto di fare a
noi. Comunque, facciamo presente che,
purtroppo, considerati i tempi e vista
l’assenza di qualsiasi linea programmatica che rendesse “tangibile” e non
“aleatoria”la volontà di questa Amministrazionenel consentirci, per tempo,
di organizzare il Carnevale 2017, considerata anche l’insolvenza del saldo del
2016, non sarà possibile, pertanto, da
carro allegorico che richiede di conseguenzaanche la partecipazione di un
numero alquanto numeroso di risorse
umane. Non vogliamo addossare responsabilità a nessuno e non attribuiamo colpe
parte di questa Associazione, partecipare con i propri carri, al Carnevale
Apriliano 2017, purtroppo lo ribadiamo non ci sono più i tempi materiali
affinché questo avvenga. Vogliamo
ricordare che la realizzazione di un carro
allegorico, come da regolamento prevede
una composizione artistica su un pianale
lungo almeno dodici (12) metri ed alto
circa otto (8) di metri, oltre all’inserimento nella componente artistica di almeno
nr. tre movimenti meccanici/automatici,
questo per far capire quanto lavoro occorre dedicare per la realizzazione di un
esclusiva aquesta Amministrazione, forse
solo assente nella vigilanza del “dipendente” Comitato Grandi Eventi” in relazione al Carnevale 2016, in effetti le sue
delibere in parte le ha fatte, ma forse una
superficiale gestione ed impegno del
CGE nell’affrontare la manifestazione in
questione ha, probabilmente, determinatoquesto amaro risultato. Riaffermiamo,
purtroppo, che l’Associazione Botteghe
del Carnevale Apriliano, per il Carnevale
2017, non è stata messa in condizione di
poterlo organizzare, sia sotto l’aspetto dei
contributi, sarebbe stato eccessivo l’
impegno economico che, lo vogliamo
ricordare è stato anticipato, per il 2016,
dalle stesse botteghe e che ad oggi non è
stato ancora liquidatonella completezza
del saldo stabilito e,che, purtroppo,per
l’eventuale carnevale del 2017, non è in
grado di sostenere,con anticipi propri,
ulteriori costi aggiuntivi, nonché, impossibilitata, anche sotto il profilo temporale,
in quanto, il tempo rimasto a disposizione
per la realizzazione dei carri allegoricisi è
drasticamente ridotto, giorno dopo giorno, fino ad arrivare ad oggi, maturando
quindi il limite massimo consentito oltre
il quale non è più possibile impegnarsi
per la realizzazione di nessun carro allegorico. Precisiamo che per assenza di
fondi e per un evidente sconforto, per
come si è svolta e si sta sviluppando la
questione del Carnevale 2016, non abbiamo potuto e voluto organizzare il previsto
volo della Befana. Vogliamo essere
costruttivi e vogliamo comunque considerare quest’anno di fermo, anno 2017,
come un anno di riflessione, proponendoci di organizzare, senza comitati intermediari,il Carnevale dell’anno 2018 che,
tra l’altro, coincide con i 50 anni del Carnevale Apriliano fornendo, alla Amministrazione Comunale, un protocollo d’intesa con il quale regolamentare e disciplinare tutti i passaggi che servono per un
ottima riuscitadella più grande manifestazione della Città di Aprilia dopo la festa
del Santo Patrono, San Michele. Fiduciosi che venga recepito, quanto rappresentato in una corretta interpretazione dei
fatti Auguriamo un sereno Natale ed un
Felice Anno Nuovo ai Cittadini di Aprilia
ed all’Amministrazione Comunale.
Foto sito comune di Aprilia
Associazione Botteghe del Carnevale
Apriliano
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Sabato 7 gennaio scorso non sono state esposte le bandiere obbligatorie per legge sul Palazzo Comunale
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI APRILIA IGNORA LA FESTA DEL TRICOLORE
Mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia ufficiale di Reggio Emilia
di Gianfranco Compagno
L’Amministrazione comunale di
Aprilia ignora la Festa del Tricolore e sabato 7 gennaio non espone
la bandiera italiana (insieme a
quella europea) sugli appositi por-
nazionale. Alla cerimonia ufficiale
di Reggio Emilia, sabato 7 gennaio mattina, ha preso parte anche
il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intanto però l’amministrazione apriliana, in partico-
cipio compariva solo lo striscione
per chiedere che sia fatta giustizia
sulla morte di Giulio Reggeni, il
giovane ricercatore morto in circostanze misteriose in Egitto il 25
gennaio di un anno fa. Oltre allo
striscione, parzialmente staccato
dal vento forte, nessuna traccia
delle bandiere. Una gaffe che si
somma come detto a quella del 24
ottobre dello scorso anno, quando
in occasione della giornata mondiale delle nazioni unite, o del 24
ottobre 2015 dove sono state esposte le bandiere, ma mancava quella
dell’ONU, a cui era dedicata la
giornata, l’amministrazione apriliana espose le bandiere alla rovescia e ancora il 19 febbraio 2015,
quando l’amministrazione, nell’apporre le bandiere dello stato di
Israele e della Palestina, in segno
di solidarietà con le popolazioni
colpite da una nuova ondata di
battaglie, aveva sbagliato la collocazione di quest’ultima, esposta
tabandiere sul balcone dela palazzo municipale, obbligatoria per
legge. Era già capitato lo scorso 24
ottobre “Giornata della Nazioni
Unite” o quando lo fa sbaglia disposizione, omette vessilli o ritira
le bandiere prima del termine della
giornata. Una mancanza non da
poco, tenuto conto dell’importanza della ricorrenza in Italia, nota
come Giornata Nazionale della
Bandiera. La nascita della bandiera nazionale infatti viene celebrata
ogni anno il 7 gennaio con una
cerimonia solenne che si svolge a
Reggio Emilia, per ricordare la
nascita del tricolore, avvenuta
nella allora Repubblica Cispadana
nel 1797, in epoca napoleonica. La
giornata venne istituita dalla legge
n.671 del 31 dicembre 1996, che
sancisce l’obbligo morale per gli
enti pubblici di esporre la bandiera
lare a chi si occupa del cerimoniale, questa manifestazione deve
essere sfuggita ancora una volta.
Sulla facciata principale del muni-
alla rovescia.
La domanda che ci poniamo è chi
ha la responsabilità di questo servizio è competente?
direttore Bruno Jorillo
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Teatro Europa Aprilia
28
Gennaio
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Al Teatro Europa di Aprilia
“Cuori scatenati” in un esilarante gran pas de quatre
di VERONICA LOMBARDI
Francesca mi siede accanto, le
gambe accavallate mentre gesticola la sua parte controllando il
copione che sfoglia fra le
mani. Maria le siede vicino, accovacciata sulla poltroncina e avvolta in un grande scialle scuro. Sergio è in piedi davanti a me e non fa
che camminare avanti e indietro
giocando con la sciarpa. Da buon
direttore d’orchestra, Diego è in
cima alle scalette che danno sul
palcoscenico per dare il là alla
prima di scena.
A due ore dalla prima di Cuori
scatenati, mi si concede di sbirciare un po’ dietro le quinte del nostro
Teatro Europa e quello che trovo
(o che mi sembra, all’apparenza)
sono quattro amici, seduti l’uno
accanto all’altro sulle poltrone
della prima fila, e più che recitare
un copione pare quasi che discutano l’uno con l’altro animatamente
al punto da non capire più dove sia
quella linea sottile che distingue il
teatro dalla vita.
Tra due ore andate un scena con
Cuori scatenati, l’ennesima pièce
teatrale che Diego – correggimi,
se sbaglio – scrive, dirige e interpreta come attore, con la collaborazione di Francesca Nunzi,
coppia fissa dai tempi di Se mi
lasci non vale (ma arriva subito
la correzione di Diego che retrodata ulteriormente la collaborazione con la Nunzi a Il matrimonio può attendere) e di due nuove
entrate, già affermate sul palcoscenico dei teatri italiani, che
sono Sergio Muñiz e Maria Laurìa (precisano, con l’accento
sulla “i”). Ho visto il trailer di
Cuori scatenati che esordisce con
una formula cara all’immaginario della narrazione - “Era una
notte buia e tempestosa...”- e che,
quindi, quasi lancia lo spettatore
in un’atmosfera un po’ noir,
misteriosa, con quell’elemento
di imponderabilità, di imprevisto che innesca il gioco scenico,
secondo un cliché che Diego –
penso a Orgasmo e pregiudizio
ma anche Il matrimonio può
attendere – recupera frequentemente nei suoi lavori. In Cuori
scatenati dov’è possibile ritrovare la messa in scena dell’imprevisto, dell’ostacolo?
Diego: - L’imprevisto è il tempaccio, una pioggia torrenziale che
dura ormai da parecchi giorni e
poiché ci troviamo in campagna –
come spesso succede in Italia –
cosa che diciamo nello spettacolo
stesso – le strade diventano torrenti e per questo impraticabili. Per
tutto lo spettacolo lampi, tuoni e
fulmini scandiscono il tempo con
tanto di pioggia dal vivo in scena.
Questo il meccanismo che innesca
in motivo per cui questi quattro
personaggi sono costretti a rimanere lì quella notte, in questa villa
di campagna, senza poter andar
via.
Penso a molte delle tue pièces –
da Orgasmo e pregiudizio in poi
– ed è evidente come le dinamiche di coppia siano diventate un
leit motiv della tua scrittura teatrale; ma più precisamente
credo che tu ti senta attratto da
quel meccanismo più o meno
consapevole di incontro/scontro
fra l’universo maschile e l’universo femminile nell’istante in
cui una serie di alchimie fisiche e
mentali innescano la collisione,
ovvero il modo
in cui avviene
quel
sottile
gioco amoroso
tra i due sessi
che porta alla
costruzione del
classico ménage
à trois consumato spesso all’insaputa del terzo elemento.
D: - Sì, praticamente tutte le mie
commedie parlano di coppia perché penso che il rapporto di coppia
sia un bacino di emozioni, di sensazioni, di situazioni da raccontare, spesso molto divertenti. Poi
devo dire che ho scritto Orgasmo e
pregiudizio a 29 anni, adesso ne ho
45 per cui nel corso del tempo cresco, e anche il mio personaggio
cresce insieme a me: la leggerezza
“macchiette”. Il pubblico è il
segreto delle nostre commedie e in
qualche modo finisce per immedesimarsi e ritrovare il proprio vissuto quotidiano nelle stesse situazioni che vede rappresentate sulla
scena e, per quanto il dente sia
sempre scoperto quando si parla di
tradimento, può nel suo piccolo
esorcizzarle, ridendoci sopra.
Maria: - Quello che lui ha scritto
è: “la fedeltà è un’imposizione
morale o una scelta”? E noi tutte le
sere ci chiediamo questa cosa!
Sergio: - Potrei dilungarmi molto
su questo ma quello che penso è
che il tradimento è nella natura
umana, esiste ed esisterà sempre.
Le imposizioni sono culturali e
variano da una cultura all’altra,
nonostante spesso tutte convergano nell’imposizione alla fedeltà,
e la freschezza dei trent’anni in
Orgasmo e pregiudizio mutano ora
forma nella maturità del matrimonio, della coppia di fatto, con tanto
di figli e tradimenti e fino alla vecchia c’è ancora da parlare! Quando tu ti basi non solo sulla tua vita
personale ma anche su quella dei
tuoi amici che ti sono vicino, ritrovi sempre tanti spunti da cui
cogliere. Per me la vita di coppia è
davvero il massimo da cui trarre
tanti spunti per altrettante storie.
A proposito di quest’ultimo
punto che hai sottolineato, mi
rifaccio ad una citazione classica
sulla teoria del teatro, nonché
sua prima trattazione: parlo
della Poetica di Aristotele. E
proprio Aristotele fu il primo ad
indicare nella catarsi lo scopo
del teatro, ovvero quel meccanismo redentivo di purificazione
che travolge completamente gli
animi degli spettatori e degli
attori liberandoli da quelle
paure recondite e, talvolta,
inconsce che proprio la pratica
teatrale riesce a estrarre maieuticamente
rappresentandole
sulla scena. Penso allora alle
commedie di Diego e in particolare al motivo del tradimento e
mi chiedo: può il teatro ancora
funzionare da meccanismo esorcizzante che permetta di liberare l’animo da quella che è
l’“angoscia del tradimento”
quando vissuto dalla parte della
vittima nella vita reale?
D: - Il tradimento non l’ho di certo
inventato io, ma diventa uno spunto per raccontare tanti intrecci che
nella dinamica teatrale, ma anche
poi in fondo in quella cinematografica o del racconto in generale,
funziona sempre molto bene. Il
discorso di esorcizzare le paure e
gli strani meccanismi delle coppie
è assolutamente valido in teatro
perché sdrammatizza tante situazioni. Io e Chicca praticamente
portiamo in scena già da quindici
anni questa coppia mai uguale a se
stessa ma sempre diversa in una
molteplicità di situazioni che
variano costantemente ma che
mantengono ben salda la loro
caratteristica di credibilità, tenendoci ben lontani dalla falsità delle
come se si dovesse stare per forza
insieme, anziché scegierlo. Costrizione che genera queste dinamiche
di coppia e di follia e che rappresentano il bello di parlare d’amore
ma anche si disamore perché è ciò
che ci fa più facilmente impazzire
e che offre tanta possibilità per il
gioco.
In una recente intervista che mi
è capitato di leggere (tranquilli,
nulla di imputabile!), Francesca
dice: «Il teatro è il marito, il
cinema è l’amante e abbiamo
bisogno di tutti e due». Credo
che sia una verità indiscutibile e
che ci tocca molto da vicino.
Qualche anno fa proprio questo
teatro stava per chiudere definitivamente il sipario finché la
mobilitazione di gran parte dei
cittadini ne ha consentito la
riapertura – nonostante l’affluenza non sia così alta come ci
aspetteremmo. Credo anche che
il teatro, più del cinema, sia
quanto più nell’arte si avvicini
alla vita, anzi sia la veste che
l’arte decide di indossare per
imitare nel modo migliore possibile la vita stessa. Assistendo alle
prove non ho potuto non notare
la scelta di conservare i vostri
nomi durante la rappresentazione. Mi chiedo allora se c’è sempre un legame, un sottile filo
rosso di continuità che lega in
maniera inscindibile l’attore al
personaggio o se c’è bisogno di
sdoppiarsi e dimenticarsi di se
stessi abbandonando le vesti al
di fuori del palcoscenico.
Francesca: - Io mi porto sempre
dietro me, in tutte le cose che faccio. Difficilmente credo a questo
sdoppiamento dell’attore. C’è
sempre una parte di noi stessi che
rimane e ben venga che rimanga!
Anche perché credo sia impossibile il contrario: noi siamo fatti di
tante sfaccettature e, al momento
della rappresentazione, ne prendiamo una e la mettiamo in scena.
C’è sempre una cellula nostra in
quello che facciamo. Tanto di cappello a chi riesce a non essere se
stesso!
M: - Io dico addirittura che puoi
portare sulla scena quello che, fondamentalmente, nella vita, per ini-
bizione, non riesci ad essere ma
che si mostra solo sul palcoscenico.
S: - E infatti molte sono le persone
timide che usano il teatro proprio
per questo. Ti puoi permettere di
prendere parte del tuo vissuto e di
esternarlo, cosa che non faresti
mai nella tua vita reale.
D: - Io volevo dire che non cambio mai i nomi dei miei personaggi
perché scrivo la commedia sugli
attori: prima scelgo il gruppo con
cui lavorare e solo dopo scrivo la
commedia. A prescindere da quello che può essere il mio percorso,
la commedia è il frutto del lavoro
di tutti e come Sergio (che è timidissimo!) anche Francesca e Maria
ci mettono molto del proprio,
somigliando intimamente al personaggio che interpretano sulla
scena.
Credo anche che l’arte della
risata sia molto più difficile
dell’arte della commozione: far
piangere riesce a tutti puntando
su una serie di cliché ben collaudati e a colpo sicuro. Far ridere
è un’arte complessa, di difficile
espressione – a meno che non
parliamo della risata di pancia,
la comicità sboccata e di superficie. Fa ancora paura esibire il
proprio corpo sul palcoscenico e
darsi letteralmente in pasto al
pubblico, spesso a occhi chiusi?
F: - Sì, fa sempre paura, anche se
ciascuno di noi ha le sue certezze,
le sue ancore. Ma ogni volta la
paura è tanta perché è sempre e
comunque un salto nel vuoto. C’è
chi ha avuto la fortuna di conquistarsi la stima e il consenso del
pubblico, per cui viene acclamato
indipendentemente da quello che
mette in scena: gli basta salire sul
palcoscenico. Per questi personaggi qui, affrontare per la prima
volta un pubblico con una rappresentazione mai inscenata fin’ora
dà tanta tensione, tanta paura e
tanta speranza di piacere. Quando
si sente dire che è facile il mestiere
dell’attore, che basta salire sul
palco mi viene da rispondere: «e
vacce là sopra»!
M: -Il pubblico è sempre diverso
per cui una battuta può far ridere
la sera prima ma non la sera dopo.
Per cui l’ansia e la tensione ci
sono sempre.
Insomma: credo che il teatro di
Diego sia un tentativo di parlare
d’amore e di sesso da un punto
di vista nuovo, autentico, estraneo alla volgare oscenità della
commedia all’italiana (e penso
ai cinepanettoni di largo plauso), attraverso il labile filo dello
humor erotico che riesce a smaliziarne i contenuti e restituirli
alla loro primitiva ingenuità. E
ne parla attraverso il filtro sottile dell’ironia, l’arte di ridere di
se stessi e del mondo.
F: - In una parola: l’ironia, e ancor
di più l’autoironia è fondamentale.
Chi non ce l’ha, meglio è che si
tenga alla larga dal teatro, da quello comico in particolare. Bisogna
saper ridere dei nostri difetti, non
prendersi troppo sul serio altri-
menti si diventa antipatici, il pubblico stesso percepisce un’antipatia. Lasciarsi andare, ridere di sé è
importante nella relazione con lo
spettatore perché noi siamo lo
specchio, in formato prototipo, in
cui il pubblico si riflette e guarda
ai nostri difetti che in realtà sono
anche i loro. Rispecchiarsi con il
cuore, con la pancia con il pubblico fa si ché il pubblico si diverta e
di questo sono intimamente convinta.
M: - Io a tal proposito voglio
ricordare una cosa che diceva la
buon’anima di Aldo Giuffrè: «Un
attore può essere bravissimo, può
avere talento ma, più di ogni altra
cosa, deve avere una dote: quando
arriva sul palcoscenico e il pubblico lo vede fa subito antipatia o
simpatia e si capisce subito, di
primo impatto, se è un attore ironico». Ben vengano gli attori ironici,
gli attori veri.
D: - Non c’è niente di più antipatico che vedere un attore che sul
palcoscenico ti deve dimostrare
quanto è bravo. In realtà gli attori
devono essere al servizio della
commedia e al servizio dello spettatore e quindi anche adattarsi
all’umore dello spettatore una
volta provata la commedia...
F: - E deve essere fallibile...
D: - Sì, fallibile. Quello dell’attore
comico, se sei privo dell’ironia, è
un mestiere che non puoi fare.
Non il buffone di corte, il ché vuol
dire non essere completamente se
stessi, ma bisogna lasciar trasparire le proprie debolezze, le proprie
caratteristiche che sono fatte di
pregi e di difetti. E da spettatore –
posso dirlo io, che vedo molto teatro - quando torni a casa e ti accorgi che non ti è rimasto niente se
non un’impressione, una scena,
vuol dire che l’attore non ti ha trasmesso. Il talento è importantissimo, ma c’è questa precisa dote in
più di cui parlava Giuffrè,che è
una cosa subliminale, una questione di energia tra palcoscenico e
spettatore, che alcuni hanno e altri
ne sono privi.
S: - Quello che dico sempre io è
che gli attori devono essere un po’
dei soldati, diretti dall’alto dal
regista, che è il capitano e noi dobbiamo eseguire i suoi comandi.
Noi attori dobbiamo essere malleabili, ruotare nello stesso senso
del regista e del resto del gruppo, e
per quanto anche il regista non sia
infallibile, noi rimaniamo comunque dei soldati.
Per ridere un po’, gli chiedo di
improvvisarmi una scena della
pièce e li colgo tutti di sorpresa.
Mi danno la possibilità di registrare le prove del secondo atto e di
sceglierne una a mio piacimento.
È straordinario vederli lavorare,
ridere, divertirsi. Hanno questa
incredibile capacità di tradurre un
errore in un pretesto per sorriderne
insieme e fare di meglio. Ciascuno
ricrea l’intero palcoscenico nello
spazio che occupa. E, una battuta
dopo l’altra, li vedo costruire, con
in mano solo il proprio corpo e la
propria voce, quella sottile trama
IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
pagina 31
OROSCOPO GENNAIO di Laura Bendoni
mente è proprio questo l’obbiettivo da raggiungere: “riconoscere”
alcune parti di voi che dovrete
imparare ad esprimere attraverso
un pensiero creativo; il “piacere
di essere” supererà “l’esigenza di
avere”.. ascoltatevi.. è proprio nel
vostro sentire che sono racchiuse
le risposte alle vostre domande..
Il Giardino dei Cristalli
associazione culturale di
discipline umanistiche
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ARIETE
Eccolo il sole che illumina il
vostro percorso…!!! Questo nuovo
momento di vita, vi permetterà di
confrontarvi con ciò che veramente vi necessità e che può servire ad
affermare i vostri intenti! Un
nuovo progetto potrebbe spingervi
a voler realizzare qualcosa che
sentite importante.. attivate in voi
quel naturale senso di autoaffermazione che vi condurrà alla
mèta!! Non lasciatevi distrarre e
mirate al bersaglio senza dubitare.. che sia un piccolo o un grande
sogno.. mettetevi in cammino..
TORO
Se la voglia di concretizzare.. di
realizzare è forte dentro di voi,
attivatevi ma soprattutto credete
fortemente in ciò che desiderate
fare.. investite le vostre energie
fidandovi di voi stessi.. probabil-
GEMELLI
Vi sentirete sicuramente protagonisti assoluti nella vostra vita.. mi
sembra di vedervi saltare da un
sistema all’altro con la gioia di un
bambino che si affida alla vita per
il semplice piacere di vivere.. è
proprio questo il segreto.. vivere
ogni cosa e basta! Del resto l’obbiettività nel poter scegliere non vi
mancherà.. la chiarezza negli
intenti sarà evidente.. la creatività
inspirerà ogni vostro desiderio..
colorate il vostro mondo come più
desiderate.. è un tempo di possibilità da ogni punto di vista..
CANCRO
Se in alcuni momenti doveste sentirvi un po’ instabili, non lasciatevi influenzare.. la vostra è una
normale sensazione ma non
preoccupatevene.. cercate piuttosto il “miglior punto di riferimento” in voi.. ovvero, la vostra risorsa migliore per sentirvi stabili.. la
vostra capacità di “sentire” è
nota.. ed è proprio questa “nota”
che vi permetterà di comprendere
di cosa avete bisogno e come
potrete muovere i vostri passi per
appagare quel bisogno.. forse
avete voglia di trasformare qualcosa.. osservate e poi agite..
LEONE
Sarà la vita di relazione a richiamare la vostra attenzione affinché
possiate confrontarvi con tutto ciò
che vi aiuterà ad essere più
obbiettivi sul da farsi.. siate aperti
ai discorsi e soprattutto “ascoltate
chi desidera parlarvi” .. metteteci
tanto cuore e poco pensiero.. siate
aperti alle possibilità che vi vengono offerte.. questo è un tempo
nuovo e nel “nuovo” c’è la possibilità di incontrare qualcosa di
così diverso che appare improbabile con la propria visione delle
cose.. ma in realtà è un nuovo
mondo che si apre a voi
VERGINE
Il vostro cielo è più chiaro.. i raggi
del sole arrivano al vostro cuore
ed il pensiero che spesso condiziona la vostra espressione, lascia
spazio alle sensazioni.. è vero che
la parola “razionalità” è il simbolo del vostro sistema di vita.. ma in
questo tempo che parla di nuovo
per tutti.. cercate di lasciar cadere
l’eccesso creato dalla mente che
vuole a tutti i costi controllare
ogni cosa.. lasciate che l’esperienza entri semplicemente nella
vostra vita e stateci dentro.. scegliete di essere creativi.. sorridete
fiduciosi..
BILANCIA
Bellissimo questo momento di giocosità dove incontrerete tante cose
buone per voi che finalmente vi
permetteranno di sorridere di
cuore! sarà una sorta di “ritorno
alle origini” nel senso che ritornerete a vivere nel vostro elemento
naturale: “l’espressione creativa
di ciò che si muove dentro di voi”..
e questo vuol dire “poter vivere
spontaneamente” ogni cosa.. evidentemente avete da poco superato una fase di profonda crescita
interiore.. adesso è ora di riprendere quota.. si torna a volare!!
SCORPIONE
I piccoli contrasti sono necessari
per confrontarci con i nostri bisogni personali.. se così fosse per
voi, non alimentate i contrasti rendendoli conflittuali, ma piuttosto
cercate di estrapolare dai “contrasti” il significato vero sostenuto da una lezione che la vita vi
offre per migliorare le cose.. il
vostro piano d’azione potrebbe
essere l’ambiente familiare.. può
darsi che qualcosa che affonda le
sue radici nel passato, riaffiori
per offrire a voi la possibilità di
ridefinirne i confini.. di superare
un… disagio appunto.
SAGITTARIO
L’esperienza vissuta nella vostra
quotidianità… oserei dire: “vivere
l’esperienza nelle cose minime”,
vi permetterà di stare sempre di
più nella realtà pratica di tutte le
cose piuttosto che volare sempre
più in alto dove sogni ed ideali si
muovono in attesa di essere trasformati in concretezza.. non pensate quindi, che l’incontro con
situazioni più pratiche, più semplici, meno idealistiche per intenderci, siano troppo scontate e
quindi poco degne di nota.. è
attraverso le cose minime che
prendono forma i sogni più belli..
CAPRICORNO
La praticità può essere una delle
vostre risorse che in questo tempo
dovrete attivare spesso.. vi chiederete perché.. vi rispondo dicendo:
“evitate di prendere troppo sul
serio certe situazioni..” si perché
se entrate troppo nei particolari
rischiate di appesantire il vostro
stato d’animo che mai come in
questo momento ha bisogno di
essere nutrito con i migliori pensieri e i più smaglianti sorrisi..
lasciate correre quindi, anche perché nei contrasti possiamo sperimentare la nostra vera forza
andando oltre le apparenze..
ACQUARIO
Il sole entra nel vostro cielo e non
solo per augurarvi “Buon Compleanno”, ma per riscaldare i
vostri buoni pensieri che vi permetteranno di realizzare quei piccoli sogni che poi diventeranno i
vostri strumenti da vivere nel presente.. sentirete fortemente il desiderio di riprendere il volo..
soprattutto se siete stati troppo
fermi in questi ultimi tempi.. avrete l’esigenza di fare ciò che vi
piace veramente piuttosto che
stare in un contesto di regole che
poco vi rappresentano.. e che sia
libertà allora.. siate voi stessi!
PESCI
Vi sembra di percepire dentro di
voi una strana energia alla quale
non riuscite ancora a dare un
nome..? potrebbe essere semplicemente la forza che nasce dalla
voglia di fare cose nuove.. di liberarsi dal “vecchio” per vivere in
questo tempo presente attraverso
un nuovo modello, una vita diversa dal solito.. sentite che queste
affermazioni vi rappresentano..?
se fosse così preoccupatevi solo di
riconoscerle e di affermarle.. mentre non dovrete preoccuparvi dei
pensieri che limiterebbero il
vostro passo..
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IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO
Cinzia Scordo, Docente di lettere
Cinzia Scordo è un’insegnante di lettere. Una di quelle
poche docenti che neppure riesci a vedere tanto è minuta
e presa dai suoi pensieri. Tiene in mano, stretti a sé, i
suoi libri di lettere e i compiti dei suoi ragazzi mentre
attraversa il corridoio della scuola prima di arrivare in
classe. È lì che l’ho incontrata per la prima volta. I suoi
occhi neri che ascoltano, l’accento del Sud e l’ardore,
dietro alla gentilezza e al garbo dei suoi gesti, mi hanno
immediatamente rapita. È una di quelle persone, ormai
rare, che progetta, che si spende, che con poco realizza,
presto e bene, quello che pensa e dice. È la serietà delle
persone normali che ormai non ci sono quasi più.
Ardore e coraggio. Passione e innocenza. Questa è Cinzia. Ed è un regalo incontrarla.
È la parte opposta dell’ovvietà, della prudenza. È
innocenza e forza. È bellezza. È competenza e risorsa.
È la persona indicata per iniziare un nuovo anno perché ci sveglia dal torpore della rassegnazione e del
disincanto e con le sue parole ferme ci riporta in un
mondo, quello della scuola, che ha bisogno di persone
come lei per affrontare le nuove sfide educative che ci
pone.
Lascio qui, integralmente le sue parole. Sono pensieri
nudi, senza orpelli che si svelano pian piano portando
l’essenzialità di un’insegnante che ama il proprio lavoro
e che vuole difendere da una deriva dove sembra essere
destinato.
Cinzia Scordo si racconta senza nascondersi, neppure
un po’ dalle mie domande che vogliono essere per tutti
noi uno stimolo per iniziare un nuovo anno.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
Adoro innanzitutto la continua metamorfosi della scuola,
nonostante sia un’Istituzione apparentemente immobile,
che si finge refrattaria al cambiamento. Anche il mio
metodo non è mai uguale; non ho mai
affrontato un argomento nello stesso
modo, perché gli esseri umani con i quali
mi relaziono hanno sempre delle peculiarità. La trasmissione del sapere prende la via
e la forma preferita di chi lo accoglie e
trovo che questo sia l’aspetto del mio lavoro che più mi soddisfa. Adoro inoltre la
sfida educativa, che ci capita tra le mani
anche in situazioni di disagio estremo. Mi piace infine pensare che la mia sede di
lavoro non abbia un indirizzo fisico e
basta. L’aula per me non è mai un luogo
chiuso fra quattro mura e per questo la mia
classe la ritrovo in vari luoghi reali e virtuali.
Quali difficoltà incontri?
Non condivido la settorialità di alcuni colleghi, che non amano collaborare e ideare
percorsi comuni. Poi, in alcuni casi non
trovo la collaborazione delle famiglie. Per
non parlare della scarsa partecipazione
delle istituzioni amministrative e culturali.
Il risultato è che le accuse dei fallimenti
educativi si ritorcono tutte contro la scuola
che viene lasciata spesso sola con risorse
ridottissime, nella corsa ai molteplici
obiettivi di sviluppo richiesti dalla società.
Perché hai deciso di insegnare?
Sono vari i motivi che mi hanno spinto ad insegnare. Un
po’ è nel Dna di famiglia. Mio nonno si preoccupava
sempre che i miei genitori mi pagassero le tasse per proseguire gli studi, mi mostrava le foto di classe e mi raccontava le sue vicissitudini sullo sfondo del paesaggio
marino della Sicilia. Mio padre mi ha trasmesso l’amore
per la cultura classica, mia madre mi ha fatto conoscere
il valore dell’innocenza nell’insegnamento e i miei zii mi
hanno invitata a collaborare fin da piccola alle loro attività, sfruttando la mia inventiva. Ho sempre aiutato a
studiare parenti ed amici per accendere in loro la fiammella della conoscenza che in me è sempre stata molto
accesa. Per questo ho stabilito che anche a molti altri
avrebbe potuto giovare il mio ardore. Infine, ho deciso
di insegnare anche perché volevo una famiglia e il lavoro
precario che svolgevo in Soprintendenza a Pisa non mi
permetteva di progettare il mio futuro.
Ci sono momenti in cui ti scoraggi?
Mi scoraggio quando ritrovo un clima di classe poco
sereno; in quel caso mi soffermo a riflettere su cosa non
funziona, sulle dinamiche errate che si sono create.
Provo a lavorare prima sul singolo, aiutandolo a guardare dentro di sé, e poi sul gruppo, stabilendo obiettivi e
proponendo attività in situazione. Mi scoraggio anche
pensando alla scuola di qualità che offre il Nord Europa
e alla considerazione sociale ed economica di cui godono i docenti, però poi penso che ci sono situazioni peggiori a livello internazionale e che i capi di Stato hanno
la grave colpa di non riuscire a garantire spesso un’istruzione libera a tutti i bambini del mondo.
Qual è la reale situazione della scuola secondo te?
La situazione della scuola non è positiva. Potrei elencare
molte carenze. Ne cito solo alcune. Le mense, laddove
sono organizzate, non garantiscono sempre la giusta qualità. Molte scuole pubbliche non solo non sono edifici
completamente a norma e interamente privi di barriere
architettoniche, ma non hanno aule adeguate ai moderni
processi formativi. I ragazzi con disabilità spesso sono
affiancati da un susseguirsi di docenti privi del titolo specifico, la cui motivazione è deludente. Gli stranieri di
recente immigrazione si trovano trapiantati in una classe
senza la garanzia di un percorso formativo specifico e
mirato, senza l’opportunità del supporto di mediatori linguistici.
Secondo il tuo punto di vista cosa manca alla scuola di
oggi?
Manca l’insegnamento diffuso dell’informatica e poco
spazio è dato alle discipline sportive. Trovo sia necessario incrementare l’attività fisica per studenti che trascorrono troppe ore davanti ad uno schermo. Le due cose
sembrano in contrasto, ma non è così. Bisogna solo trovare un equilibrio.
In generale, manca la cooperazione costante con esperti
esterni. Servirebbero mediatori linguistici, pedagogisti,
tecnici informatici con un ruolo attivo e costante nelle
scuole. Quante volte mi sono ritrovata a leggere una diagnosi specialistica senza relazionarmi con il medico che
l’ha redatta o con qualche suo collega! Quante volte mi
sono cimentata nell’ uso di strumenti informatici senza
avere l’opportunità che qualcuno me ne spiegasse il funzionamento! Quante volte ho intrapreso processi di alfabetizzazione in un contesto classe senza alcun supporto
di madrelingua o mediatori.
Purtroppo noi docenti abbiamo nel tempo imparato ad
arrangiarci e a volte anche ad improvvisare con l’umano
rischio di fallire. Molti aspetti della nostra didattica li
abbiamo appresi da autodidatta (in pochi mestieri necessità è virtù come nel nostro), alimentati dalla passione.
Siamo in balìa di continue proposte formative di enti
accreditati che, dopo avere
svolto le ore previste, ci lasciano allo sbaraglio ad applicare quanto appreso. “Ex-ducere. Lo sai cosa vuol dire?”
“Certo che lo so. Significa portare fuori”. “Ecco, io
porto alla luce quello che siamo già, ma che custodiamo nel buio”. Cinzia, come la Bea di Chicco Desiderio
Felice, il buio dentro non ce l’ha. Per questo motivo dove
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
GLI ABBRACCI PROIBITI
Fin da bambina mia madre mi ha
sempre costretta a non abbracciare mio fratello più grande di
me, perché i maschi non si debbono abbracciare. Neanche con
mio padre ho potuto farlo. Una
volta mi capitò, di stare in braccio a mio padre che sedeva sul
divano e giocavo con lui, avevo
solo otto anni, ma mia madre si
infuriò molto strattonandomi e
dandomi un ceffone. Io, ancora
oggi, non capisco questo atteggiamento di mia madre, ma sta
di fatto che non riesco ad
abbracciare neanche il mio
fidanzato, tanto che spesso litighiamo per questo mio modo di
fare. Io mi vergogno ad abbracciarlo in pubblico, perché è
come se sentissi il rimprovero di
mia madre. E’ più forte di me, e
già anni prima sono stata lasciata dal mio precedente ragazzo.
Cosa fare con questo mio comportamento? Come posso venirne fuori, senza dover rinunciare
alla mia vita affettiva? Io amo il
mio ragazzo attuale, ma ho
paura che se continuo a comportarmi così mi lascerà anche lui.
VALENTINA
Gli abbracci fra genitori e figli
contribuiscono a rendere i rapporti interpersonali più spontanei e meno problematici. Ogni
figlio dovrebbe ricevere abbracci dai genitori anche quando si
dice che oramai è troppo grande
per certe cose. Sono gli stessi
genitori che se ne vergognano
per poi spingere i figli a vergognarsene. Ogni abbraccio che
dura 20 secondi, produce un
effetto terapeutico sul corpo e la
mente. La ragione è che un
abbraccio sincero produce un
ormone chiamato “ossitocina”,
noto anche come l’ormone
dell’amore. Questa sostanza ha
molti benefici sulla nostra salute
fisica e mentale, ci aiuta, tra l’altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro, e a calmare le nostre ansie e
le nostre paure. Questo meraviglioso tranquillante è offerto
gratuitamente ogni volta che si
prende una persona tra le nostre
braccia, che si culla un bambino,
che si accarezza un cane o un
gatto, che si balla con il nostro
partner, che ci si avvicina a qualcuno o che si tiene semplicemente un amico per le spalle. La
mancanza dell’abbraccio rende
la persona vulnerabile ed insicura, che la spingerà a creare situazioni imbarazzanti ed infantili.
La sua paura, Valentina, l’ha
portata a non creare nessuna
forma di confidenza con il suo
fidanzato, innescando, involontariamente, il rifiuto della persona stessa. L’abbraccio è l’accoglienza per antonomasia, è l’accettazione dell’altro, ma imparare a farlo comporta il rinnegare
quello che sua madre le ha insegnato. Cerchi, se ci riesce, di
avvicinarsi piano, piano a sua
madre abbracciandola e spiegandole che non può fare a meno di
farlo. Le faccia capire che
abbracciare i genitori e le persone della famiglia a cui si vuole
bene, non è riprovevole o peccaminoso. Forse, lei, nella sua
stessa famiglia ha ricevuto questa educazione per via delle abitudini dei suoi genitori, ma forse
neanche lei sa bene il motivo di
questo suo comportamento.
Allora cerchi di parlare con sua
madre, ma soprattutto inizi ad
abbracciarla, per farle capire che
un abbraccio le può riempire la
vita. Appena si sarà abituata ai
suoi abbracci, non le sembrerà
poi così strano quando la vedrà
abbracciare suo padre, perché è
tutta questione di abitudini.
A “MENTE SCALZA”
Ho fatto psicoterapia per tanti
anni, ma non ho mai risolto
veramente il mio problema. Sì,
ho avuto dei miglioramenti, nel
senso che ora so quello che mi
capita, ma vivo sempre quei disagi che da anni mi porto dentro.
Mi sento in una specie di limbo
in cui non so cosa fare per eliminare quel senso di rabbia e di
insoddisfazione. La psicoterapia
mi ha reso consapevole, però
dentro mi sento che non ho risolto quella rabbia contro i miei
genitori. So come contenere le
mie emozioni, ma stanno lì, e
faccio tanta fatica a volte per
non esplodere, però, quando ci
riesco, sono soddisfatta di me.
Ho letto del suo metodo, e ne ho
sentito parlare da una mia amica
che l’ha provato, mi sembra di
aver capito che toglie la tensione
perché non basta capire, ma
anche liberarsi. Ma cosa sono le
12 - 26 GENNAIO 2017
emozioni disturbanti che creano
le tensioni?
ELEONORA
Il percorso terapeutico classico
poneva il soggetto di fronte alle
emozioni e lo rendeva consapevole di ciò che lo turbava. Una
volta finito il percorso, che poteva essere di mesi o anni, il soggetto poteva contare sulla logica
delle proprie emozioni e percepirne l’origine stessa. Ci sono
molti metodi in psicoterapia,
ogni specialista ne segue uno o
più per agevolare la terapia del
paziente. L’emozione disturbante può essere associata ad un
sassolino finito in una scarpa, il
camminare può creare disturbi
più o meno fastidiosi, anzi cambiamo, addirittura, il modo di
camminare per evitare il fastidio. Questo esempio ci fa capire
come le emozioni disturbanti
condizionino i nostri comportamenti e di come il tutto avviene
a livello inconscio. La terapia
toglie quel fastidio e la nostra
postura ritorna alla normalità.
Sapere di avere un sassolino
nella scarpa, però, e non sapere
come toglierlo, non risolve il
disagio, e purtroppo molte volte
accade questo. In alcuni casi
riusciamo a toglierle, quelle
scarpe, ma la situazione peggiora perché, ci si trova ad affrontare altre difficoltà, perché il rimanere a “mente scalza” può creare
difficoltà molteplici, non ci sono
più difese, e a quel punto ci sentiamo allo sbaraglio nell’affrontare la quotidianità, ed è lì che
nasce la dipendenza come reazione alla paura, perché incapaci
di valutare e risolvere le situazioni più semplici. La mente
incatenata alle emozioni non
riesce a valutare la realtà ed a
trovare le soluzioni più adegua-
te. Eliminare definitivamente le
emozioni legate al disturbo e
renderla autonoma, è come mettere le “scarpe alla mente” che
protetta riesce a muoversi con
più disinvoltura. Ecco, questo fa
la psicoterapia efficace. Non ti
dice che tipo di problema hai e
da dove deriva e che cosa devi
fare, ma togliendo la carica emotiva disturbante ti ridona la capacità di autogovernarti in modo
libero e spontaneo. La rabbia nei
confronti dei suoi genitori sarà
sicuramente legata ad alcuni episodi vissuti nella sua infanzia,
ma non basta saperlo, come lei
stessa ha sottolineato, perché la
carica emotiva continuerà a
crearle il disturbo. Con il mio
metodo, il “Reset Psicologico”,
invece, si riesce non solo a capire l’origine dell’emozione, ma
anche a scaricarla e a sapere
cosa fare per vivere meglio ed
adottare nuovi comportamenti,
che non vengono assolutamente
suggeriti dal terapeuta, come
spesso accade.
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 50
(di fronte Conforama)
tel.
393.6465283 o inviare una email al seguente indirizzo di
posta elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
CORO LIBERI CANTORES NEL
CONCERTO DI NATALE
“CANDLELIGHT 2016”
Sabato 17 Dicembre nella
Chiesa Arcipretale San Michele Arcangelo e Santa Maria
Goretti di Aprilia, si è tenuto il
consueto appuntamento natalizio noto come CANDLELIGHT, concerto organizzato
dal Coro Liberi Cantores di
Aprilia e giunto alla 16ma edizione.
Quest’anno il concerto è stato
aperto dall’esibizione del Coro
dell’Accademia
Musicale
Gandolfina, diretto dai Maestri
Paola Ghigo e Alberto Galletti,
che ha anche accompagnato al
piano il Coro nell’esecuzione
della Messa Breve di L. Delibes. Il Coro dell’Accademia ha
poi proseguito con vari brani
popolari natalizi che hanno
ottenuto grande successo.
Il coro Gandolfino è molto
noto perché ha curato per
diversi anni il canto della celebrazione eucaristica, presieduta dal Santo Padre il15 Agosto
a Castelgandolfo e trasmessa
in mondovisione, oltre che per
le numerose esibizioni nel
Lazio.
Nella seconda parte del concerto si sono esibiti, sotto l’unica direzione del M° Rita
Nuti, il Coro di Voci Bianche e
il Coro dei Docenti dell’I. C.
Giovanni Pascoli di Aprilia e il
noto Coro dei Liberi Cantores
di Aprilia, organizzatore dell’evento.I cori sono stati
accompagnati al pianoforte dal
M° Roberto Berti e dalla violinista M° Samantha De Concilio.I Cori delle Voci Bianche
ha eseguito impeccabilmente
“I colori del vento”, un brano
dalla colonna sonora di Pocahontas e insieme al coro dei
Docenti l’Allelujah di L.
Cohen.
I Liberi Cantores hanno ese-
guito l’Ave Maria di
Caccini e l’Hallelujah
di Haendel, brani di
forte impatto emotivo,
oltre a due belle composizioni di J. Rutter.
I Cori del M° Nuti nel
finale del concerto si
sono riuniti per interpretare “A Gaelic Blessing”, altra composizione di J. Rutter, e
alcuni dei bambini ne
hanno interpretato il
testo con il linguaggio dei
segni, rivolto ai non udenti.
Infine il numeroso gruppo dei
cantori ha chiuso la serata
musicale con i tradizionali
canti natalizi tra cui il suggestivo White Christmas eseguito a lume di candela, in un
abbraccio corale senza barriere
di età.
La serata ha goduto di una
grande affluenza di pubblico e
della presenza di numerose
Associazioni.
Sono intervenuti nella presentazione e nei ringraziamenti Il
Sindaco di Aprilia Antonio
Terra, il vicesindaco Franco
Gabriele e il Dirigente Scolastico dell’I.C. G. Pascoli Giorgio Giusfredi, a cui è stata consegnata la targa-ricordo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
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Doppio appuntamento: 19 e 22 dicembre nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo
APRILIA - DUE CONCERTI PER LA MATTEOTTI
Per la prima volta l’indirizzo musicale si esibisce al suo completo
Si è tenuto il 19 dicembre 2016
il primo concerto dell’Ic Matteotti di Aprilia per queste festività di Natale, il quale ha visto
esibirsi in splendidi canti natalizi sia i bambini della primaria
Grazia Deledda che i ragazzi
della secondaria Matteotti..
Presso la chiesa dei Ss. Pietro e
Paolo si è tenuto l’appuntamento
corale della scuola che ha fatto
del coro un punto di forza dell’istituto. Il coro Matteotti, composto dagli alunni della sezione ad
indirizzo musicale della secondaria, aveva già partecipato alla
rassegna nazionale dei compositori per cori di voci bianche agli
inizi di dicembre dedicato al
Maestro Guaccero;. lo stesso
coro è stato anche chiamato per
altre rassegne nazionali per il
2017. Ha aperto la serata la
sezione ad indirizzo musicale
della secondaria, proponendo
brani tipici della tradizione natalizia: il paese bianco di magia,
let it snow, jingle bells rock e
tanti altri, accompagnati dagli
insegnanti di strumento musicale della secondaria di primo
grado: Riccardo Toffoli (pianoforte), Pio Spiriti (violino) e
Gianluca Verrengia (chitarra)
diretti dalla docente di educazione musicale e coordinatrice del
corso Gabriella Vescovi. Hanno
proseguito la dolce e piacevole
serata i bambini della primaria
svolgendo sei canti molto toccanti legati alla tradizione religiosa nataliza e nello specifico:
le classi 5 A e 5B hanno eseguito
In una notte come tante e Sei
Luce splendida, le classi 5 C e
5D Natale di Allora e Mistero di
Natale, infine le classi 5 E e 5F
hanno eseguito Emmanuel tu sei
e Un piccolo Natale in più. I
bambini, con le loro splendide
voci, hanno cantato grazie alla
direzione dell’insegnante Daniela Gaetano, mostrando quanto
sia grande il loro impegno nello
studio della musica fin dalla
tenera età. Presenti per l’occasione il preside della scuola
Viviana Bombonati che ha elogiato i ragazzi per l’ottima performance e ha elogiato il lavoro
fatto dall’indirizzo musicale
nonché l’assessore alla pubblica
istruzione Francesca Barbaliscia
che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale a tutti i
bambini. Il concerto si è concluso con i due canti corali Oggi
splende a noi e Il Natale arriva in
città eseguiti da tutti gli alunni
insieme, i quali hanno riempito
le alte navate della chiesa con la
dolcezza delle loro voci gioiose
come augurio di buon Natale a
tutti.. Nella mattinata del 20
dicembre , inoltre, la preside ha
voluto ascoltare i ragazzi dell’indirizzo musicale in vista del
concerto di giovedì 22 dicembre.
Sempre nella chiesa del Ss. Pietro e Paolo dalle ore 20 si sono
esibiti gli alunni della sezione ad
indirizzo musicale e il coro Matteotti junior composto dai bam-
bini della primaria di Campoverde e Grazia Deledda. Il concerto
è stato un grandissimo successo
anche perché è la prima volta
che l’orchestra Matteotti si esibisce al suo completo, ossia con
la classe terza. Infatti è solo da
quest’anno che l’indirizzo è
andato a completamento orario.
L’orchestra Matteotti composta
appunto dagli alunni della sezione ad indirizzo musicale e dagli
studenti dell’associazione interna alla Matteotti ha suonato l’inno della scuola, Zorbas tradizio-
nale sirtaki greco, Hello Dolly e
Last Christmas. I docenti di strumenti sono: Riccardo Toffoli
(pianoforte), Pio Spiriti (violino), Orazio Vecchio (clarinetto)
e Gianluca Verrengia nonché
Tiziano Rosato (chitarra). Nella
sezione ad indirizzo musicale si
studia lo strumento come materia curriculare, quindi senza
costi per le famiglie. Vengono
proposti due rientri pomeridiani
settimanali, uno per la lezione
individuale e l’altro per la musica d’insieme.
ricordo del figlio, la signora Patrizia ha commosso tutti rivolgendo
un pensiero e un ringraziamento
ad amici e docenti. Ringraziamenti a tutti i maestri che hanno avuto
rapporti professionali con Andrea:
Sabrina Ingegno, Francesco Capodilupo, Gabriella Vescovi,Claudio
Di Lelio,Stefano Catena, Barbara
Brandani, Manuela Scognamiglio,Raffaele Gaizo . A Riccardo
Toffoli sempre vicino alla famiglia. Un grazie particolare agli
amici e compagni di scuola che
continuano a scrivere su facebook messaggi e parole di amicizia, restituendo un Andrea sempre
nuovo e più completo e all’asso-
ciazione La Passione Vivente di
cui Andrea faceva parte. Giulia
D’amato, ex allieva del corso ad
indirizzo musicale ,iscritta al
secondo anno del liceo musicale di
Latina, compagna di classe di
Andrea sin dalla prima media, ha
commosso tutti cantando la canzone preferita di Andrea : l’Hallelujah di Leonard Cohen , circondata dal calore emanato da 15 candele sorrette dalla signora Patrizia
e da amici ed ex compagni di classe di Andrea. Il concerto dedicato
ad Andrea si è concluso con il lancio nel cielo di palloncini bianchi illuminati e una stella rossa.
Si è tenuto mercoledì 21 dicembre presso la chiesa di San Michele Arcangelo
CONCERTO “SPECIALE” PER L’IC GRAMSCI
Serata dedicata ad Andrea Di Gioia, ex allievo flautista, strappato alla vita da un incidente stradale
Il concerto di Natale dell’Ic Gramsci
quest’anno ha toccato i cuori di tutti. Concerto di Natale speciale all’Istituto Comprensivo “Gramsci” quest’anno in concomitanza con il 25° anniversario dell’istituzione del Corso ad Indirizzo Musicale e la serata è stata dedicata ad Andrea
Di Gioia. Mercoledì 21 dicembre
alle ore 20,00, nella chiesa di San
Michele Arcangelo e Santa Maria
Goretti si è svolto il tradizionale
Concerto di Natale. Un concerto
speciale: in concomitanza con il
25° anniversario dell’istituzione
del Corso ad Indirizzo Musicale,
la serata è stata dedicata ad Andrea
Di Gioia , flautista ed ex allievo
dell’istituto, il cui sogno era vivere per la musica e con la musica.
Un sogno interrotto bruscamente il
13 agosto scorso, a soli 15 anni, a
causa di un terribile incidente stradale che lo ha strappato dalle braccia della sua famiglia, dei compagni di scuola ed amici. Tantissime
le persone che in questi mesi si
sono strette attorno alla famiglia
distrutta. Andrea è nel cuore di
ciascuno e continua a farci compagnia. Grande è stata la manifestazione di affetto perché tanti hanno
voluto essere presenti al Concerto
, ciascuno portando un contributo
musicale . La serata è iniziata con
una breve introduzione della vicepreside Prof.ssa Elena Ciriaco che
ha ringraziato i presenti. Presentatrice Asia Sofie Neroni, flautista,
ex alunna del corso. I primi ad esibirsi sono stati i compagni di classe del Liceo Musicale Manzoni di
Latina: Stefano Toto, Giacomo
Saralli, Roberta Valente, Alisha
Bathia Raj, Arianna Bisceglia,
Francesca Pichirallo, Daniele
Modenese, Cristina Bottone, Francioni Lisa, Ramellini Hoang
Nam e Aurora Gigi ex allieva
della Gramsci, curati e diretti dal
Prof. Gianfranco Cellacchi che
hanno suonato di J. B. de Boismortier – Allegro dal quintetto in
la minore op.15 n. 2, e di ErnstThilo Kalke -Thilo’s Salut e
Nonchalance – dal trio “Blues e
More. La classe ha donato alla
famiglia la coppa e la targa vinti il
30 maggio 2016 al “ I Concor-
so Nazionale – Città di Latina”,
ultimo concorso a cui Andrea
aveva partecipato e nel quale il
FluteEnsamble del Liceo Musicale
Manzoni ha vinto il primo premio
e il premio speciale quale migliore
ensamble dei licei musicali. Il
repertorio musicale degli allievi
dell’istituto Comprensivo Gramsci ha spaziato dalla musica del
periodo barocco alla musica contemporanea, dalle colonne sonore
di Ennio Morricone ai Valzer di J.
Strauss figlio. Gli allievi hanno
eseguito brani strumentali per
tromba e pianoforte, per orchestra
, per sole trombe, mentre gli oltre
70 ragazzi del Corso G , I-II e III
,si sono uniti cantando e suonando “ Amazing Grace ( Grazia
meravigliosa) e White Christmas.
I piccoli della classe IG si sono
cimentati nella scrittura dei testi
dei brani per solo Coro “Natale nei
cuori”,“Gioiamo,
è
Natale”, “Gioia e serenità col
Natale che arriverà” , il testo di
quest’ultimo brano è di Mariagloria Regina Morabito e Valentina Di Caprio, e sono stati diretti
dalla Prof.ssa Cinzia Milluzzo
docente di Musica. L’Ensamble
costituito dagli ex allievi e compagni di scuola di Andrea dell’istituto: Tommaso Branchi, Luca Tosolini, Giulio Mombello,Martina
Darino,Erica Di Martino,Daniele
De
Cupis,
Francesca
D’Aietti,Giorgia Tuccio,Dario
Eramo, Luca Corvitto, Chiara
Renzetti,Claudio Scarpellini,Francesca Pici, Francesca Caruso, Gaia
Negroponte,
Elisa
Quartuccio,Maria Damiano, Giulia D’Agostino,Elisa Izzo diretti
dalla Prof.ssa Roberta Barbera ha
dedicato ad Andrea l’Andante”
tratto dalla Serenata Op.5-n° 3 di
J.F.Haydn. L’alunna di terza Anna
Orekhova, a nome di tutta la classe 3G ha donato alla Signora
Patrizia un disegno raffigurante
le passioni di Andrea :la musica e
la moto, mentre la vicepreside
prof.ssa Elena Ciriaco ha letto “
La morte non è niente” -una poesia del teologo inglese Henry
Scott Holland. La famiglia ci ha
tenuto a ringraziare la Preside
Dott.ssa Maria Nostro, la vicepreside Elena Ciriaco e tutto il corpo
docente del corso ad Indirizzo
musicale ,una grande famiglia con
la quale Andrea ha trascorso 3
anni bellissimi e ricchi di emozioni . Un grazie particolare
alla prof.ssa Roberta Barbera
coordinatrice del corso ad indirizzo musicale, docente di flauto traverso , per la sensibilità e il sostegno, come una persona di famiglia. Grazie al Liceo Musicale
Manzoni di Latina a cui Andrea
era iscritto, una nuova famiglia ,
la prof.ssa Grazia Voglino e tutti i
compagni di classe , ma in modo
particolare grazie al prof. Gianfranco Cellacchi, insegnante di
Flauto Traverso, per la particolare
preparazione ed attenzione profusa nei riguardi di Andrea, spingendolo a perseverare nella convinzione che il coronamento naturale
per la sua passione musicale
sarebbe stato il Conservatorio . In
una chiesa gremita sono intervenuti al concerto l’Assessore alla
Pubblica Istruzione Francesca
Barbaliscia che ha ricordato il
lavoro svolto in questi 25 anni dai
docenti del Corso ad Indirizzo
Musicale, il Parroco di San
Michele Monsignor Franco
Marando che conosceva Andrea,
una rappresentanza del comitato
Quartiere Centro di Aprilia.
“Ragazzi voi siete il nostro futuro,fate sì che i vostri sogni diventino realtà “, queste le parole del
Dirigente scolastico Dott.ssa
Maria Nostro che si è rivolto agli
alunni e ha ringraziato tutti i presenti e i prof.ri Roberta Barbera ,
docente di Flauto traverso e coordinatrice del Corso ad indirizzo
musicale, Stefano Catena docente
di Tromba, Patrizia Ercoli , docente di Pianoforte , Claudio Di Lelio
, docente di violino, gli allievi per
il lavoro svolto e i docenti del
corso G per la passione che
riescono a trasmettere , gli alunni
del liceo musicale e il gruppo
degli ex allievi. La famiglia Di
Gioia ha regalato ai ragazzi e ai
professori del corso una spilla in
Domenica 8 gennaio
presso la parrocchia
della Resurrezione di
Montarelli il parroco
Don Fernando al termine
delle festività natalizie,
ha dato in custodia fino
al prossimo anno, alla
famiglia Di Gioia, il bambinello. Un atto di vicinanza alla vita, ha detto
il parroco al termine
della funzione, perché la
nascita di Gesù rappresenta proprio questo. Un
simbolo che ha riempito
di commizione tutta la
famiglia Di Gioia, in particolare la mamma Patrizia. Il figlio Andrea, 15
anni, è stato strappato
via in un bruttisimo incidente stradale lo scorso
agosto.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA
SCUOLA
Educare alla Gentilezza:
la doppia attesa delle mamme col pancione
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Le mamme di Aprilia del gruppo
“Uniti per la Vita” mi hanno
chiesto di scrivere un articolo su
questo argomento e di intitolarlo
“La doppia attesa”: un titolo
ironico e divertente per esortarci
a guardare il mondo da un pancione!
Ci sono valori che sono diventati
fuori moda, che sono sinonimo di
debolezza. Eppure sarebbe tutto
più semplice e facile se ognuno
di noi diventasse un “portatore
sano” di buone maniere e di
buona educazione.
Pensiamo alla maternità.
Il pancione di una giovane
mamma, il suo sguardo dolce e la
bellezza che emana ci intenerisce
e ci commuove. Ma non così
tanto da cederle il posto sull’autobus, alla posta e in fila alla
cassa. La fretta che ingoia le
nostre giornate, l’affanno perenne del tempo che non basta mai,
rende l’altro invisibile. Siamo
concentrati nel nostro piccolo
mondo, intenti ad incastrare i
pezzi di tutti i nostri improrogabili impegni e ci dimentichiamo quanto sarebbe più sano e
più vivibile un mondo in cui la
gentilezza e la buona educazione fossero semplicemente più
diffuse.
Di fatto non è così: una mamma
con il pancione quando arriva in
cassa è costretta ad attendere il
proprio turno; poco importa se è
un suo “diritto” avere la precedenza. Poco importa se le due
cose che ha in mano ci costerebbero di fatto solo pochi minuti in
più del nostro tempo. Ma sulle
file non si scherza: chi arriva
dopo aspetta.
In realtà non possiamo parlare di
un vero e proprio diritto alla pre-
cedenza. Sicuramente dovremmo
parlare di “buon senso”. Una
piccola comunità si riconosce dai
piccoli gesti: cedere il posto sui
mezzi pubblici a chi ne ha bisogno, far passare avanti una
mamma con un bambino piccolo
in cassa, negli ambulatori, in
posta. Fare sedere gli anziani.
Cedere una parte di noi a favore degli altri. Perché no?
Si chiama “buona educazione” e
si chiama “empatia”: sapersi
mettere nella pelle dell’altro.
Tutti noi abbiamo bisogno di
gentilezza, quella autentica non
formale. La gentilezza che si
accende nello sguardo delle
persone e non nelle pieghe di
un sorriso forzato. Anche se non
ne siamo del tutto consapevoli
solitamente rimaniamo soddisfatti da chi ci tratta con cortesia e
che usa nei nostri riguardi modi
cordiali. Ci stupisce e ci fa stare
bene. Eppure la maleducazione, linguaggio dei furbi e degli
scaltri, primitiva espressione
delle legge del più forte, si diffonde a macchia d’olio. È
seduttiva perché richiama
un’antica, quanto vecchia idea
di essere svegli, astuti. È l’idea
affascinante che il prepotente è
forte e ce la fa, mentre il buono
soccombe.
Solo noi però possiamo cambiare
quello che non ci piace, rovesciare la piramide dei falsi bisogni e
tornare a costruire una società a
misura d’uomo. Un piccolo spazio che ci somiglia e che ci fa
stare in armonia con gli altri e,
soprattutto, con noi stessi.
Essere sempre in allerta, abituati
a vedere solo il brutto delle cose
e delle persone con il tempo spegne il nostro sorriso e anche la
voglia di fare bene. Il disincanto
è pericoloso se si unisce alla
rassegnazione. È un processo
involutivo e pericoloso quello di
arrendersi a qualcosa che sembra
ineluttabile. Fino a quando abbiamo forza tutti noi dobbiamo metterci il fiato per migliorare lo spazio di mondo che ci è concesso
abitare. “Era l’anno delle cata-
strofiche profezie dei Maya.
Della grande crisi economica.
Mentre il buio della speranza
oscurava il mondo, noi ci facevamo largo con la luce di una
candela.” Non dobbiamo avere
paura. Ai coraggiosi una candela
basta e avanza per farsi luce.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
NON FARE TUTTA L’ERBA UN FASCIO
a cura di Sihem Zrelli
L’Islam non è terrorismo e non
tutti i musulmani sono terroristi
pronti a farsi esplodere o ad
uccidere. La comunità tunisina
residente ad Aprilia, di cui mi
faccio portavoce attraverso questa rubrica, è rimasta completamente sotto shock alla notizia
del terrorista tunisino Anis
Amri; lo stesso shock, credo,
che hanno avuto i cittadini apriliani quando hanno letto e visto
sui giornali che l’uomo era passato di qua ed era stato nella
nostra città. Sotto lo shock, un velo di tristezza e amarezza nell’apprendere
dell’esistenza di chi non ha esitato ad utilizzare questa tragedia
per farci “politica” sopra. Una
politica basata sul razzismo, l’ignoranza e l’intolleranza... una
politica triste, che utilizza una
tragedia mondiale al solo scopo
di cercare di prendere voti in
futuro in un momento in cui
bisognerebbe essere solo uniti,
forti e solidali di fronte al dolore. Come tunisina, mi sento di dire
che non bisogna fare di tutta
l’erba un fascio. Noi tunisini non
vogliamo e non dobbiamo essere
accusati di terrorismo, soprattutto dopo il lavoro che abbiamo
fatto in Italia. Posto dove siamo
giornalisti, dottori, avvocati,
fumettisti, imprenditori. Abbiamo lavorato per integrarci, mantenendo ovviamente le nostre
tradizioni ma senza mai imporle
a nessuno. La nostra presenza ad
Aprilia e in Italia non significa
imporre la nostra cultura agli
altri, nello stesso modo in cui un
Italiano che emigra all’Estero
per fare carriera non impone la
sua cultura negli altri paesi ma
cerca solo di realizzare i suoi
sogni. Andare a vivere in un nuovo
paese significa imparare una
nuova lingua, un nuovo modo di
cucinare, una nuova cultura. E si
prende ciò che si è imparato per
arricchire il proprio bagaglio
culturale. Di me stessa amo il
passare dall’italiano, al francese
e al tunisino con facilità come
amo il fatto di saper cucinare i
piatti di entrambi i popoli. Mi
piace avere dentro di me sia
qualcosa dell’Italia che della
Tunisia, il posto in cui sono nata.
Non c’è nulla di più sbagliato
che credere che un immigrato
voglia imporre la sua cultura a
qualcuno. Un immigrato vuole
solo un posto dove costruire il
proprio futuro e arriva in un
paese nuovo con la speranza di
integrarsi. E nello stesso modo
in cui non imponiamo la nostra
cultura a nessuno, se non a noi
stessi, non siamo venuti qui per
fare la “guerra”. L’Islam, non mi
stancherò mai di ripeterlo, non è
solo terrorismo e che dietro di
noi non c’è una politica di
distruggere il mondo. Il nostro
Dio parla di amore esattamente
come il vostro. E io personalmente mi sono sempre fatta portavoce delle campagne contro la
violenza e il terrorismo, dicendo
chiaramente parole come “no al
terrorismo” e “PACE”, cosa in
ESPOSIZIONE “UN RICORDO PER LA PACE”
UNA RACCOLTA DI FIRME PRO “MUSEO UN RICORDO PER LA PACE NEL CENTRO STORICO DI APRILIA”
Elisa Bonacini : “la cittadinanza esprima la propria volontà sul futuro di questi importanti reperti storici
che la mia famiglia ha voluto donare alla Città di Aprilia”
di Elisa Bonacini
el.bonacini@gmail,com
unricordoperlapace.blogspot.it
Futuro incerto per la mostra dei
reperti storici “Un ricordo per la
pace” ad oggi ancora presente
nell’auditorium del Liceo Meucci. In una e-mail del 23 dicembre la dirigente del Liceo Meucci Prof.ssa Laura De Angelis, mi
ha rinnovato l’invito per esigenze dell’Istituto a rimuovere in
qualità di proprietaria la collezione sulla prima e seconda
guerra mondiale raccolta in più
di 30 anni di appassionata ricerca da mio fratello Ostilio Bonacini, scomparso nel 1999.
La e-mail della dirigente del
Meucci dimostra che il Comune
di Aprilia non ha ancora provveduto a chiarire con il Liceo
Meucci la situazione della
mostra con i dettagli non trascurabili che riguardano l’affidamento dei reperti alla Città di
Aprilia. Anche la mia richiesta
di incontro tra le parti attraverso
protocollo comunale n° 122287
del 19 dicembre scorso per definire il futuro dell’esposizione
non ha avuto ad oggi nessuna
risposta. Ritengo quindi necessario riportare pubblicamente
alcuni punti di fondamentale
importanza scritti in risposta alla
Dirigente De Angelis, il tutto
inviato per conoscenza al Sindaco Terra ed all’Assessore alla
cultura Barbaliscia: “Il materiale
esposto è stato affidato a titolo
perenne e gratuito al Comune di
Aprilia che ne è legalmente
responsabile, tant’è vero che
sulla collezione esposta è vigente una copertura assicurativa del
Comune di Aprilia. Come indicato sulla delibera di accettazione dei materiali ( n° 163 del 12
giugno 2016), i materiali della
collezione Bonacini potranno
essere rimossi solo previa auto-
rizzazione della Giunta Comunale (punto 6 della convenzione
annessa alla delibera) .
Il Comune di Aprilia al punto 8
della convenzione si impegnava
a reperire locali espositivi nel
centro storico di Aprilia per
accogliere la collezione con le
relative teche appositamente
realizzate.
Resta inteso che il trasferimento
dell’esposizione ad altra sede da
concordare si avvarrà di mezzi
di trasporto e di personale del
Comune di Aprilia, sotto mia
visione ed il supporto della mia
Associazione, curatrice della
mostra.”
Quindi, in sintesi, i materiali
esposti seppure io ne sia proprietaria non possono spostati
senza autorizzazione della Giunta Comunale. Prendendo atto
dello sfratto dal Meucci auspico
che il Comune di Aprilia mantenga il suo impegno nel reperire locali nel centro storico della
nostra Città, come scritto sulla
delibera di accettazione dei
materiali e magari, come promesso alla mia famiglia dal Sindaco D’Alessio, collocando la
collezione
nei locali
ad
oggi
adibiti agli
uffici al
pubblico
di Piazza
Roma. La
volontà dei
miei genitori
era
quella di
far sorgere
il museo
con la collezione di Ostilio nel
centro di Aprilia e farò il possibile per realizzare il loro desiderio, che ovviamente è anche il
mio. Sarei veramente felice se
ciò si realizzerà di arricchire con
i rimanenti nostri materiali un
Museo della Città nel cuore di
Aprilia, facilmente fruibile dalla
cittadinanza e da turisti. Conto
sul sostegno dei commercianti,
delle Associazioni, dei comitati
di quartiere e dei cittadini di
Aprilia. Da qualche giorno ho
aperto una pagina facebook
dedicata
https://www.facebook.com/Museo-Un-RicordoPer-La-Pace-
1378178018879481/ e sto organizzandomi per una raccolta di
firme di adesione al progetto.
Sono certa che l’Amministrazione Comunale non si mostrerà
insensibile a tale richiesta, in un
processo di valorizzazione del
centro storico e di mantenimento della memoria dei tragici
avvenimenti di guerra del 1944.
Cari lettori mi rivolgo anche a
voi, e chiedo il vostro aiuto nel
realizzare questo progetto a
favore della collettività apriliana. Facciamo in modo che la
memoria della nostra città non si
perda nelle nuove generazioni e
che la tragedia della guerra sia
monito per impegnarci a costruire un futuro di pace. Gli interessati possono rivolgersi al
3280751587 o alla mia e-mail
[email protected]
ESPOSIZIONE STORICA
“UN RICORDO PER LA
PACE”
Il progetto espositivo nasce nel
1999 alla morte di Ostilio Bonacini. La famiglia si impegnò
subito affinché l’importante raccolta di reperti storici di Ostilio
non venisse dispersa e potesse
essere esposta gratuitamente a
favore della cittadinanza apriliana. Un progetto che con fatica
Elisa Bonacini sta portando
avanti da 17 anni e che nonostante le tante promesse delle
amministrazioni comunali che si
sono succedute nel tempo non
trova ancora una piena realizzazione.
L’attuale esposizione sul tema
prioritario “Aprilia in guerra: La
Battaglia di Aprilia” presso il
Liceo Meucci di Aprilia è stata
realizzata a cura di Elisa Bonacini e della sua Associazione
“Un ricordo per la pace”. È presente dal 2008 nell’auditorium
che fino al 2015 era di competenza del I.I.S.Rosselli. I reperti
Bonacini vennero collocati
nell’auditorium dopo il trasferimento dall’Istituto Comprensivo Pascoli nel quale dal 2002
aveva avuto sede un piccolo
centro documentale sulla storia
di Aprilia. Con la delibera n.163
del 12 giugno 2012 il Comune
di Aprilia ha accettato l’affidamento a titolo perenne e gratuito
dei reperti Bonacini già esposti
e anche di altri messi a disposizione dalla famiglia Bonacini,
per un totale di circa 300 pezzi
tra divise ed equipaggiamento
militare. La mostra attuale
venne inaugurata con patrocinio
del Comune di Aprilia nell’aprile 2013; nel tempo ha accolto
anche piccole donazioni di cittadini apriliani.
L’esposizione sta per essere dismessa dal Liceo Meucci per esigenze di spazi dell’Istituto.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Concerto di Natale - 11^edizione
Organizzato dal Coro San Pietro in Formis
sotto la direzione artistica del M°Sonia Sette
i è conclusa con notevole successo l’11^ edizione del
“Concerto di Natale”– Canti Natalizie e Melodie dal
Mondo” organizzata dal coro S.Pietro in Formis di
Campoverde sotto la predisposizione e la direzione
artistica del M°Sonia Sette. L’evento ha visto esibirsi
cinque corali, un quartetto vocale, l’orchestra filarmonica Latina ed ha avuto luogo il 18 Dicembre presso il
teatro dello Smaila’s di Campoverde, registrando il
tutto esaurito.A fare gli onori di casa, la giovanissima
Martina Alò, corista e parte integrante del direttivo
della corale apriliana, che ha egregiamente presentato
tutto l’evento con grande professionalità.
I cori partecipanti, tutti della provincia di Latina,
hanno eseguito con grande maestria i canti, i suoni ed
il carattere che li rappresentano. Ad aprire la serata
il Quartetto Vocale ETHOS ENSAMBLE con
intermezzi tradizionali del repertorio natalizio; a
seguire il Coro ENJOY, gruppo giovanile di
Borgo Sabotino diretti dal M°Iordanka Ivanova,
con canti del repertorio classico, musica etnica e
pop; il Coro EUPHONIA di Priverno sotto la direzione del M°Patrizio Bono, ha presentato melodie
tradizionali italiane e straniere tratte da colonne
sonore dei film più noti; il Coro LE 6 DOLCI
NOTE….+1 di Sermoneta, sotto la direzione del
M°Maria Chiara Casillo, si è esibito con un programma di musica classica colta del repertorio
corale; a seguire il gruppo giovanile
emergente di casa, i ragazzi del coro
RED & WHITE che hanno suonato e
cantato, sotto la direzione del M°Sonia
Sette, musiche moderne dal repertorio di
Jenkins, Queen, Bob Dylan per terminare con il meraviglioso Halleluja di Leonard Cohen scomparso recentemente. A chiudere l’esibizione corale il Coro San
Pietro in Formis, diretto sempre dalla travolgente
direzione del M°Sonia Sette, con musiche tradizionali
natalizie, pop e l’emozionante inno alla pace “A Gaelic
Blessing” con le voci soliste della piccola Giulia Cardinale e Valentina Tommasino accompagnati al pianoforte dal M°Giuseppe Mele.
A concludere il concerto, l’esibizione dell’Orchestra
GIOVANI FILARMONICI PONTINI di Latina,
diretto dal M°Stefania Cimino, composta da ragazzi
dei Licei Musicali e del Conservatorio, che hanno suonato musiche tradizionali natalizie per concludere con
un meraviglioso White Christmas cantato dai tutti i
coristi partecipanti al Concerto.
Grande entusiasmo del Sindaco di Aprilia Antonio
Terra, intervenuto sul palco, che ha elogiato tutti gli
intervenuti per l’esibizione congratulandosi con l’organizzazione artistica del M°Sonia Sette per la serata piacevolmente riuscita augurando ai presenti un sereno
Natale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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RUBRICA TERZO SETTORE NUOVI MONDI
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE… … UN IMPEGNO CIVILE CHE NON HA SCADENZE.
Da Aprilia è partita la Campagna di sensibilizzazione “Il Silenzio uccide la dignità della donna”
del Comitato Valore Persona dell’Associazione di promozione sociale CASA LAZZARA con
il sostegno di FARERETEONLUS … INSIEME SI PUO’
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Care lettrici e lettori,
con l’inizio di questo nuovo
anno abbiamo acceso partendo
da Aprilia, insieme a coloro che
ci hanno seguito, la luce di una
piccola candela che illumina il
volto di una giovane donna
impressa sulla tela del Maestro
Antonio De Waure.... abbiamo
ammirato l’opera della pittrice
Erika Mallardi … abbiamo contemplato la scultura “FEMMINICIDIO” del Maestro Prof.
Guadagnuolo con i ragazzi della
Scuola Media Matteotti… stiamo attivando i laboratori di creatività femminile per promuovere
la forza creativa delle donne del
nostro territorio…E’ partita così
con questa energia e carica positiva, la Campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle
donne del Comitato Valore Persona dell’Associazione di promozione sociale CASA LAZZARA in collaborazione e con il
sostegno di Farereteonlus. La
Campagna di sensibilizzazione
fa parte oggi anche del MANIFESTO INTERNAZIONALE
“100 GIORNI DI IDEE E PROGETTI CONTRO LA VIOLENZA ALLA DONNA NEL
MONDO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA
DELL’INVIOLABILITA’
E
DELLE AZIONI D’INTERESSE SOCIALI E CIVILI” ideata
e promossa dal dr. Andrea
Tasciotti a livello nazionale ed
internazionale.
Per parlare della violenza
maschile sulle donne in un modo
più aderente alla nostra realtà
territoriale è stato necessario
avviare una vera e propria sollevazione delle donne sul nostro
territorio che trasversalmente
hanno cominciato a interrogarsi
e a dialogare con chi la violenza
l’ha subita ma è restata finora in
silenzio... Una violenza che We
World ha monetizzato, con
un’indagine fatta lo scorso anno
(“Quanto costa il silenzio”), con
una spesa di 17 miliardi di euro
annui a carico dalla collettività
per gli effetti devastanti di un
fenomeno che è strutturale e per
questo difficile da contrastare.
Uno sforzo, quello delle donne e
della società civile, grazie al
contributo dell’associazionismo,
che oggi sta avendo il merito di
porre al centro dell’attenzione
politica il fenomeno, sia nell’informazione che di fronte alle
istituzioni, a partire dalla dimensione locale, che vuole dare una
diversa dimensione al femminicidio e a tutte le forme di discriminazione sulle donne in questo
Paese e nel mondo. Un lavoro
prezioso senza il quale oggi questa campagna, continuerebbe a
essere una come le altre senza
l’unione di tante donne e uomini, associazioni e gruppi sociali
organizzati, che credono nel
“cambiamento culturale”.
Una campagna di sensibilizzazione permanente sulle donne e
per le donne che ormai è partita
da ottobre in occasione del 25
novembre 2016, allungando la
data fino a dicembre, riprendendo a gennaio in vista del One Billion Rising (14 febbraio) e culminante nell’8 marzo (che non è
più solo la triste mimosa) per
proseguire su questa scia fino
all’estate 2017. Un salto di qualità quello promosso dal territorio di Aprilia per un Paese dove,
secondo il rapporto del World
Economic Forum, ci vogliono
ancora 81 anni per raggiungere
una certa equità tra uomini e
donne (l’Italia è al 69° posto nel
Gender Gap) e in cui la discriminazione delle donne – nel lavoro, a casa, in famiglia, nelle
aziende e in tutti i luoghi pubblici e privati – è ancora molto
forte e sostenuta da una cultura
lontana dall’abbattere definitivamente quegli stereotipi che
sono alla base stessa della violenza maschile sulle donne. Ma
una sensibilizzazione così massiccia, che in pochi anni ha cambiato molte carte in tavola, quali
risultati ha avuto e quali sono
state le risposte concrete da
parte delle nostre Istituzioni? In
un recente report di “We World
Intervita”, presentato alla
camera dal titolo “Rosa shocking… e altre questione del
genere”, si può leggere che se
da una parte è certo un aumento
notevole della sensibilizzazione
sull’argomento violenza maschile sulle donne – triplicata in soli
5 anni con un + 34% – dall’altra
sono 65 i milioni di euro che le
aziende spendono ogni mese per
proporre a un enorme pubblico
campagne pubblicitarie legate a
un’immagine femminile oggettivizzata e stereotipata che va
dalle donne decorative, a quelle
manichino fino alle pre-orgasmiche: categorie che in ambito
maschile vengono sostituite da
professionisti di successo o
sportivi. Cifre che fanno impallidire se paragonate a quello che
le associazioni in Italia hanno
speso nel 2016 per valorizzare la
figura femminile nel contrastare
e prevenire la violenza sulle
donne, malgrado sia aumentata
passando da 6,3 milioni di euro
a 16,1 milioni. Stereotipi, quelli
legati alla donna come oggetto
da usare ora per pubblicizzare
una marca di caffè ora da utilizzare come schiava in casa, che
in Italia sono ancora fortemente
radicati nel tessuto sociale e che
culturalmente classificano la
donna come un accessorio utilizzabile dall’uomo dalla A alla
Zeta, e che nella percezione
della violenza porta a una
sostanziale sottovalutazione del
fenomeno. Per tutte queste
ragioni, è stato promosso durante la settimana del femminicidio
ad Aprilia il convegno istituzio-
nale intitolato “LE VIOLENZE
INVISIBILI – CAUSE ED
EFFETTI DELLA VIOLENZA
PSICOLOGICA E DELLA
MANIPOLAZIONE EMOTIVA” in cui hanno preso parte
illustri professionisti del campo,
in quanto bisogna partire da una
forte azione di informazione per
una pubblicità sostenibile sul
ruolo delle donne nella società”.
Ma allora che cosa è che non
funziona? Le italiane da parte
delle istituzioni, oltre all’impegno costante di alcune rappresentanti, hanno avuto due risposte concrete sul tema della violenza: la prima è stata l’importante ratifica della Convenzione
formare ed educare alla sensibilizzazione a partire dalle scuole.
Un nodo, quello tra stereotipi e
violenza, ben presente anche
alle più alte cariche dello Stato,
come la presidente della Camera
dei Deputati, Laura Boldrini, e
la vicepresidente del Senato,
Valeria Fedeli, che durante la
presentazione del rapporto di
We World hanno lanciato anche
delle proposte e suggerito riflessioni. Se Boldrini ha fatto notare l’importanza del cambiamento culturale a tutti i livelli e nelle
stesse aziende, occorre indicare
come necessari un vero contrasto alla violenza la rappresentanza istituzionale delle donne, il
dialogo tra istituzioni e società
civile, una strategia di un quadro
nazionale per l’implementazione della Convenzione di Istanbul, l’importanza della trasformazione della cultura attraverso
scuola e media, una “commissione bicamerale” che relazioni
a scadenza annuale i lavori e
l’efficacia delle azioni istituzionali per contrastare la violenza
sulle donne, “un osservatorio di
genere presso la presidenza del
consiglio che valuti “ex ante” le
politiche che si scelgono”, e
infine una riflessione sulle stesse
aziende italiane che possono
scegliere di fare “campagne per
di Istanbul, la seconda le norme
per il contrasto alla violenza
sulle donne contenute nel pacchetto sicurezza poi diventata
legge. Eppure se ancora oggi per
un uomo su due – sempre secondo We World – il matrimonio
viene considerato “il sogno di
tutte le donne” e per quasi 7
uomini su 10 “è più facile per
una donna fare dei sacrifici nella
famiglia”, significa che quelle
risposte o non sono efficaci, o
non sono abbastanza, o c’è qualcosa che non va. Forse perché
serve anche altro, come la vera e
unica novità a livello istituzionale – poi messa nel cassetto – che
fu l’iniziale e proficua interlocuzionecon tutte le associazioni
italiane fatta dalla ex ministra
delle pari opportunità, Josefa
Idem. Ma cosa rimane oggi di
quel lavoro? Bisogna ripristinare il ministero delle Pari opportunità e andare alla radice del
male, concentrandosi sulla sua
origine culturale. La legge sul
femminicidio ha avuto sicuramente ricadute positive, incentivando le denunce e va valutata
nel tempo, ma non basta .. bisogna continuare a tenere alta l’attenzione su questo tema ad ogni
livello.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’AVVOCATO RISPONDE
LA RESIDENZA ED IL DOMICILIO: QUALI SONO LE DIFFERENZE?
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Mi chiamo Daniel e da poco
sono venuto ad abitare ad
Aprilia. Vorrei sapere se è
obbligatorio prendere la residenza qui dato che ho sentito
dire che basta un domicilio.
Cosa significa? Che differenza c’è?
Grazie.Daniel
Per rispondere al quesito, in
verità piuttosto ampio, formulato dal nostro lettore Daniel è
necessario ricostruire brevemente la normativa di riferimento.
L’articolo 43 del Codice Civile stabilisce che:”il domicilio
di una persona è nel luogo in
cui essa ha stabilito la sede
principale dei suoi affari e
interessi La residenza è nel
luogo in cui la persona ha
la dimora abituale”.
Vediamo subito che i concetti
di “residenza e dimora” e
“domicilio” hanno significato
e valenza giuridica differenti;
Nel linguaggio giuridico infatti residenza e domicilio non si
utilizzano mai come sinonimi,
ma solo ed esclusivamente
seguendo il loro reale signifi-
cato. La residenza deve essere
fissata recandosi presso gli
appositi sportelli comunali,
dove si effettua una dichiarazione dove si riporta precisamente il luogo in cui si vive
abitualmente. Nell’arco di
alcuni giorni il Comune si
preoccuperà di verificare la
veridicità delle dichiarazioni
effettuate dal cittadino, controllando che effettivamente
viva all’interno del territorio
comunale. Questo perché fissare la residenza in un luogo
comporta una serie di oneri, di
doveri e di vantaggi; ad esempio si riceve la tessera elettorale che permette di votare in un
collegio che si trova vicino
alla residenza. La legge impone di indicare il luogo di residenza e, in mancanza di specifiche dichiarazioni, residenza
e il domicilio vengono ritenute
coincidenti.
Ogni volta in cui si cambia
casa è obbligatorio farne
dichiarazione presso il comune in cui si trova la nuova residenza: in caso contrario si può
incorrere in sanzioni pecuniarie.
E’ però possibile che la permanenza in un luogo abbia carattere transitorio oppure sia dettata da interessi professionali
o lavorativi.
E’ possibile, allora, “eleggere
domicilio” cioè effettuare una
dichiarazione scritta, indicando precisamente l’indirizzo
eletto a domicilio.
L’elezione di domicilio non
comporta, nella fattispecie,
nessuna registrazione negli
atti pubblici e si è totalmente
liberi di eleggere domicilio
presso un’altra città lasciando
ferma la propria residenza
anagrafica in un’altra. Non
esiste infatti nessun certificato
che attesti il domicilio, ma
basta semplicemente fornire
una
autocertificazione
“Dichiarazione sostitutiva di
Atto di notorietà “.
Un caso tipico di elezione di
domicilio è quello presso un
legale quando questi deve
patrocinare una causa. Il cliente elegge domicilio presso lo
studio del professionista e lì,
come una seconda casa, riceverà tutte le comunicazioni e
gli atti relativi al procedimento che lo interessa.
Altro caso tipico, in caso di
locazione di locali ad uso
diverso dall’abitativo, è l’elezione di domicilio del conduttore nei locali oggetto della
locazione per tutti gli atti e le
comunicazioni inerenti al contratto. In entrambi i casi, come
si può ben comprendere, l’elezione di domicilio ha la funzione di rendere reperibile, ai
fini legali, un soggetto.
Per completezza, poi, vediamo
che esiste un tipo particolare
di domicilio detto “domicilio
fiscale”.
Il singolo contribuente di solito, ai sensi dell’art. 58 del Dpr
600/1973, ha domicilio fiscale
coincidente con la residenza,
infatti, la legge in questione
prevede che le persone fisiche
residenti in Italia hanno il
domicilio fiscale nel comune
di residenza, a differenza di
quelli che risultano non residenti in Italia, ed hanno il
domicilio fiscale nel comune
in cui viene prodotto il reddito.
In questi casi, è possibile cambiare il proprio domicilio
fiscale, con una domanda
inviata all’Ufficio delle Entrate competente. In questo modo
si potrà comunicare il nuovo
domicilio fiscale presso il
quale si vuole essere reperiti
dal fisco.
I residenti fiscali sono tutti i
soggetti che hanno residenza
civilistica in Italia, che per la
maggior parte dell’anno di
imposta, ovvero 183 giorni su
365 vi risiedono.
Per coloro che, per lavoro si
sono trasferiti all’estero, e
questo riguarda i molti giovani, possono semplicemente
cancellarsi dall’anagrafe Italiana, essi infatti, dovranno
iscriversi all’AIRE (Anagrafe
degli italiani residenti all’estero) Nel caso però, si tratti di
trasferimento nei paradisi
fiscali, mentre i loro familiari
risultano ancora residenti in
Italia, dovranno dimostrare,
all’Ufficio anagrafe, di essere
realmente residente all’estero,
mostrando a supporto ogni
documentazione attestante la
relativa permanenza all’estero.
Per cui, caro Daniel, se la sua
permanenza ad Aprilia avrà
carattere permanente, o,
comunque sarà per un lungo
periodo, Le consiglio di andare subito in Comune per
richiedere il cambio di residenza.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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dalla
Regione
di Bruno Jorillo
BILANCIO: MENO TASSE,
PIÙ INVESTIMENTI PER
LA CRESCITA E PER I
SERVIZI
17,7 miliardi di euro: a tanto si
attesta il Bilancio di previsione
finanziario della Regione
Lazio 2017-2019 approvato
questa notte dal Consiglio
regionale del Lazio. La parte
libera ammonta a 3,194 miliardi di euro, escludendo la sanità, per 12 miliardi di euro; la
quota nazionale trasporti, per
575 mln; e le altre risorse vincolate, di cui 1,167 miliardi
per pagare gli oneri finanziari
sul debito, 1,124 miliardi per
le spese fisse e obbligatorie
(TPL, spese per il personale,
per gli organi costituzionali,
per gli enti e per le società controllate), oltre a 903 milioni
per le altre politiche correnti e
di investimento e circa 323
milioni per il fondo per la riduzione della pressione fiscale.
Ecco quali sono i pilastri della
manovra di bilancio 2017:
Meno tasse per tutti. Uno dei
provvedimenti centrali della
manovra è rappresentato proprio dal taglio del prelievo
aggiuntivo dell’addizionale
regionale. In totale, si parla di
circa 110 milioni di euro
all’anno di risparmi complessivi per i cittadini. L’esenzione
viene applicata in base a criteri
di progressività attraverso i
quali consentire il maggior
beneficio ai redditi bassi e
medi. Tra le altre cose è stata
introdotta anche l’esenzione
dell’addizionale
regionale
Irpef per le famiglie con disabili ultrasettantenni con reddito fino a 50mila euro.
In particolare, il taglio del prelievo aggiuntivo dell’addizionale regionale Irpef prevede:
il taglio dello 0,6% per gli scaglioni di reddito compresi tra
15mila euro a 28mila euro
(prelievo complessivo 2,73%
rispetto all’attuale 3,33%)
il taglio 0,4% per gli scaglioni di reddito compresi tra i
28mila euro e 55mila euro
(prelievo complessivo 2,93%
rispetto all’attuale 3,33%)
il taglio dello 0,1% per gli
scaglioni di reddito compresi
tra i 55mila euro e i 75mila
euro (prelievo complessivo
3,03%)
Confermate, inoltre, le altre
agevolazioni fiscali già attive
dagli scorsi anni, che comporteranno per i contribuenti del
Lazio un risparmio di 220
milioni di euro di minori tasse
a partire da quest’anno. In particolare:
l’esenzione dalla maggiorazione dell’addizionale regionale
per i contribuenti con reddito
fino a 35 mila euro
l’esenzione dalla maggiorazione per le famiglie con uno o
più figli disabili e reddito fino
a 50mila euro
l’esenzione dalla maggiorazione dell’addizionale regionale
per i nuclei familiari con reddito fino a 50mila euro e 3 o più
figli a carico
Circa 520 mila contribuenti
pagheranno una quota di addizionale regionale Irpef inferiore rispetto all'anno precedente
che si aggiungono ai 2,3 milioni di contribuenti già esentati
nel biennio 2014-2015 dalla
maggiorazione del prelievo
decisa in precedenza. Complessivamente i contribuenti
del Lazio beneficiano di un
taglio dell’addizionale regio-
del suolo
21,2 milioni di euro per il ciclo
virtuoso dei rifiuti
264 milioni di euro per il programma di edilizia sanitaria:
per i lavori di ammodernamento del Policlinico Umberto I,
l’ampliamento dell’ospedale
Grassi di Ostia, il nuovo presidio ospedaliero dei Castelli.
Nel piano di intervento sono
Il Presidente della Regione Zingaretti
nale Irpef di 323 milioni di
euro.
Abolita anche la quota regionale del ticket sanitario. Dal 1°
gennaio 2017 la Regione,
anche in virtù del buon andamento del bilancio della sanità
del Lazio, ha eliminato il pagamento dell’extra ticket sanitario per i cittadini, con un
risparmio di 21 milioni di
euro.
Va avanti il percorso di risanamento finanziario. Le operazioni finanziarie realizzate
hanno consentito di contenere
fortemente gli oneri per il servizio del debito con un beneficio per la Regione pari a 173,4
milioni di euro all’anno,
garantendo quindi un risparmio sugli oneri per gli interessi
comportati dalla ristrutturazione del debito.
Gli investimenti. Il piano degli
investimenti rappresenta il
secondo pilastro della manovra
di Bilancio. Complessivamente sono stati programmati
interventi per 1,3 miliardi di
euro per potenziare, riqualificare e ammodernare le reti
infrastrutturali del territorio e
promuovere interventi strategici su mobilità, edilizia sanitaria e ambiente. In particolare,
sul totale delle risorse, investiamo 504 milioni di euro di
fondi regionali, e 836 milioni
di euro del Fondo di Sviluppo
e Coesione.
Ecco alcune delle principali
iniziative previste:
50 milioni di euro per “Casa
Italia”, il programma di adeguamento e messa a norma
degli edifici pubblici nei
Comuni a maggiore rischio
sismico esterni al perimetro
del cratere interessato dai
recenti terremoti che hanno
devastato, nel versante Laziale, Amatrice, Accumoli e gli
altri Comuni del reatino
82 milioni di euro per tutela
delle risorse idriche e difesa
compresi anche gli interventi
per la ristrutturazione della
rete sanitaria di strutture territoriali e dei Centri di Salute
Mentale.
154 milioni di euro per l’ammodernamento della ferrovia
Roma – Viterbo
180 milioni di euro per la linea
ferroviaria Roma – Lido
200 milioni di euro per la
superstrada Orte – Civitavecchia
20 milioni di euro per la bonifica ambientale della Valle del
Sacco
75 milioni nel triennio
2017/2019 per il programma
straordinario di raccolta differenziata dei rifiuti
Mobilità: 930 mln di euro per
trasporto pubblico locale, agevolazioni tariffarie, contratto
Trenitalia. In particolare:
240 milioni per il Tpl di Roma
Capitale, come previsto dal
Patto per Roma siglato tra
Regione e Roma Capitale
64 milioni destinati al tpl dei
Comuni del Lazio
33,6 milioni per ricapitalizzazione e investimenti Cotral
13 milioni destinati alle agevolazioni tariffarie
5,7 milioni di euro per il trasporto marittimo.
A queste risorse, si aggiungo-
no 574 milioni di euro del
fondo nazionale trasporti di cui
90 milioni versati direttamente
ad Atac per la gestione delle
ferrovie ex concesse, 235
milioni di euro per il contratto
Trenitalia e 254 milioni di euro
per il contratto Cotral.
156 milioni di euro per lavoro,
sviluppo economico, università e ricerca.
In particolare, le azioni principali:
9 milioni di euro per i Lavoratori socialmente utili (Lsu).
Fondi destinati a favorire l’impiego dei lavoratori e lo svuotamento del bacino in carico
all’Amministrazione. Attualmente gli Lsu precari sono 690
rispetto ai 1200 del 2013.
30 milioni di euro per le Politiche Attive del Lavoro, in particolare per promuovere la ricollocazione di chi ha perso il
lavoro grazie alle risorse
comunitarie del Fondo sociale
europeo.
3,5 milioni di euro per le
imprese del settore aeromobile. La concessione dei contributi è condizionata alla stabilizzazione dei lavoratori precari o all’assunzione di nuovo
personale.
Per le azioni a sostegno del
sistema produttivo del Lazio,
nei settori dell’innovazione,
della ricerca e delle startup, la
Regione ha programmato
interventi nel triennio superiori
a 26 milioni di euro tra risorse
in conto capitale e spese correnti tra le quali:
5 milioni di euro per le reti di
impresa;
10 mln di euro nel triennio
2017/2019 per le azioni di
sostegno alla ricerca, allo sviluppo e al trasferimento tecnologico;
3,5 milioni di euro per il rafforzamento delle iniziative per
le Startup innovative e la riduzione della pressione fiscale
nel triennio 2017/2019;
3 milioni nel biennio 20172018 per l’internazionalizzazione del sistema produttivo
del Lazio;
93 milioni di euro per l’istruzione e il diritto allo studio
universitario e scolastico, con
particolare attenzione all’assistenza ai disabili. Sono anche
previste misure per l’acquisto
di testi e per il rimborso in servizi della tassa universitaria.
20,7 milioni di euro (quota
regionale) sono destinati al
finanziamento della Ricerca
sul progetto triennale strategico del Distretto Tecnologico
della Cultura (DTC).
“Una manovra storica che conferma il volto nuovo di una
Regione capace di tagliare le
tasse alle famiglie e alla classe
media e nello stesso tempo di
fare più investimenti nei servizi, a partire dal trasporto pubblico e dall’edilizia sanitaria,
dal lavoro e dallo sviluppo – lo
ha detto il presidente, Nicola
Zingaretti, che ha aggiunto:
abbiamo salvato il Lazio dal
fallimento, come certificato
anche dalla Corte dei Conti.
Possiamo essere tutti soddisfatti di aver approvato misure
che proseguono il nostro impegno nel segno della giustizia
sociale, dell’equità e della crescita. È la dimostrazione che
cambiare è possibile e soprattutto cambiare in meglio. Possiamo essere tutti soddisfatti di
aver approvato misure che proseguono il nostro impegno nel
segno della giustizia sociale,
dell’equità e della crescita per
raggiungere l’obiettivo che ci
siamo dati a inizio mandato di
ricostruire il rapporto di fiducia della nostra comunità nell’istituzione regionale. E di
questo – conclude Zingaretti ringrazio tutta la squadra che
mi è accanto, gli assessori
regionali, i consiglieri di maggioranza, le forze politiche di
centrosinistra e anche l’opposizione per il contributo dato”ha detto ancora Zingaretti.
“Le politiche di ottimizzazione
della spesa regionale realizzate
in questi ultimi tre anni ci
hanno messo nella condizione
di adottare una manovra finanziaria che coniuga i vincoli di
finanza pubblica volti al rispetto del pareggio di bilancio con
l’adozione di nuove misure di
riduzione della pressione fiscale nel segno dell’equità sociale
e dell’attenzione ai ceti più
deboli- così Alessandra Sartore, assessore al Bilancio, che
ha aggiunto: sono previste
azioni di sostegno per il welfare regionale, le politiche del
lavoro, lo sviluppo economico.
Complessivamente possiamo
parlare di una manovra di
Bilancio proiettata a sostenere
con interventi concreti, il reddito delle famiglie, la coesione
sociale e lo sviluppo del territorio”- ha detto ancora Sartore.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
pagina 43
CISTERNA Spese, niente più debiti in Comune: l’Ente di Cisterna chiude l’anno
senza anticipazione di cassa. Non succedeva dal 2012
Procede il percorso di risanamento dei conti dell’Ente avviato dall’Amministrazione Della
Penna fin dal suo insediamento.
Un processo a tappe che sta
dando i frutti sperati visto che il
Comune chiude il 2016 senza
contrarre debiti con la sua tesoreria.
Per la prima volta dopo un quinquennio, infatti, l’Ente conclude
l’anno senza far ricorso all’anticipazioni di cassa. Un risultato
importante ottenuto nonostante
la dura situazione finanziaria
attuale, caratterizzata da una
drastica riduzione dei trasferimenti erariali. Questo significa
conti in ordine, meno spese di
interessi passivi e possibilità di
investire negli anni a venire.
“E’ stata invertita la tendenza al
sempre continuo e maggiore
ricorso all’indebitamento del
Comune – spiega il sindaco
Eleonora Della Penna – e per il
primo anno dopo il 2012, al 31
dicembre 2016 l’Ente chiude
con un saldo positivo pari a
134mila euro nei confronti della
tesoreria”.
L’Anticipazione di cassa rappresenta un debito a breve scadenza
verso la banca tesoriere, a cui
l’ente pubblico ricorre a causa
della mancanza di liquidità per
far fronte alla spesa corrente,
ossia quelle spese necessarie alla
gestione dei servizi, la manutenzione di immobili e infrastrutture e per il funzionamento del
Comune in generale.
Questo strumento non è una vera
forma di finanziamento dell’Ente perché oneroso in quanto produce interessi passivi ben superiori a quelli previsti per la contrazione di mutui per specifici
investimenti.
“Quando siamo arrivati - continua il Sindaco - abbiamo trovato
un Ente abituato a pagare le
spese ordinarie con soldi che
non aveva in cassa. E così ricorreva continuamente a prestiti a
2017, L’ANNO DELLE OPERE
Subito gli interventi sulle scuole
Oberdan e Borgo Flora
Procede spedito il programma di marcia
dell’amministrazione comunale nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche.
I primi ad essere interessati dalla serie di
interventi sono gli edifici scolastici di
Borgo Flora e di via Oberdan.
Per questi, infatti, l’assessorato ai Lavori
pubblici ha intercettato due finanziamenti
regionali nell’ambito del programma
straordinario di interventi per il recupero
e messa in sicurezza degli edifici scolastici.in particolare per la scuola di Borgo
Flora è prevista la riqualificazione prestazionale ed energetica oltre che il rifacimento della copertura, mentre per la
materna di via Oberdan sono previsti
interventi di manutenzione straordinaria e
adeguamento alle norme di sicurezza.
Per entrambe le scuole sono già state
espletate le procedure per l’affidamento
dei lavori che inizieranno nei primi mesi
del nuovo anno.
Buone notizie anche per la scuola Marcucci. La Cassa Depositi e Prestiti, infatti,
ha autorizzato la devoluzione di mutui
per interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico nel quartiere
San Valentino sia per le opere interne che
per l’annosa questione della copertura
esterna. Benestare da parte della Cassa
Depositi e prestiti anche per il finanziamento sugli interventi di completamento
dello Stadio Bartolani e l’ottenimento
dell’agibilità, nonché per la sistemazione
di via Reynolds.
“Di queste opere – afferma l’assessore ai
Lavori pubblici, Danilo Martelli - nei
prossimi giorni verranno pubblicate le
determine a contrarre così da poter indire
la gara di affidamento dei lavori nei primi
giorni del nuovo anno.
Siamo inoltre in attesa anche della devoluzione, da parte della Cassa Depositi e
Prestiti, di mutui per il consolidamento e
recupero del Palazzo dei servizi, per la
manutenzione straordinaria e messa in
sicurezza del muro di contenimento della
scuola Giovanni Cena, per i lavori di
messa in sicurezza della scalinata di Piazza degli Angeli, e per i marciapiedi di
Corso della Repubblica da via Alighieri al
monumenti ai Caduti sul lavoro e di quelli su via Monti Lepini da via Oberdan a
via Marconi”.
“E’ la dimostrazione – commenta Martelli - che questa amministrazione, nonostante le ristrettezze economiche del
momento, sta assolvendo gli impegni
assunti per il miglioramento della qualità
della vita dei nostri cittadini”.
breve termine della banca che
producevano interessi salati,
pagati sempre con le casse pubbliche, ed innescando un circolo
vizioso che prima o poi avrebbe
portato al collasso del sistema.
Da oggi non è più così, il Comune va avanti con i soldi che ha in
cassa. Abbiamo rimodulato
completamente il modo di gestire i conti di un Ente che stiamo
risanando senza clamori, in funzione di una pianificazione quinquennale fondata su un programma elettorale condiviso da
tutte le forze politiche della
maggioranza. Gestire un Comune è, con le dovute proporzioni,
come mandare avanti una famiglia: chi ostenta o nasconde la
propria realtà economica facendo ricorso di continuo a piccoli
prestiti di banche o società
finanziarie, prima o poi, tra
debiti ed interessi, finisce rovinato. Il Comune di Cisterna quest’anno per la prima volta ha i
conti in ordine, non è scoperto in
banca potremmo dire, e questa è
la base necessaria sulla quale far
partire ogni azione amministrativa corretta e duratura. Così si fa
in famiglia, si resta con i piedi
per terra, si sfrutta al massimo
quello che si ha e si cerca di
sprecare il meno possibile puntando sulle priorità che per noi –
conclude Della Penna riferendosi al nuovo anno - sono le scuole, i servizi per i cittadini, la
messa in funzione degli impianti
sportivi e la riqualificazione di
alcune aree rimaste bloccate da
troppo tempo”.
Disagi alla stazione ferroviaria, l’amministrazione
torna a sollecitare l’intervento di RFI
A seguito dell’ultimo allagamento del sottopasso della stazione
ferroviaria di Cisterna, l’amministrazione comunale è tornata a
sollecitare un intervento risolutivo da parte di RFI, la società del
gruppo Ferrovie dello Stato
competente dello scalo cisternese.
In merito ai disagi patiti dai pendolari locali, il 15 novembre
scorso l’assessore al Welfare,
Smart City e Trasporto Pubblico
Locale, Pierluigi Ianiri, aveva
scritto una lettera al direttore territoriale di Rete Ferroviaria Italiana, l’Ingegner Vito Episcopo,
nella quale si richiedeva un
incontro urgente.
La richiesta formale non ha
avuto esito e solo attraverso successivi contatti, avvenuti nei
primi di dicembre, la segreteria
dell’assessorato è riuscita ad
avere da RFI la disponibilità per
un incontro a data da destinarsi e
comunque successivo al periodo
delle vacanze natalizie.
Oltre al ricorrente problema dell’allagamento del sottopasso, le istanze
dell’amministrazione comunale si riferivano all’annosa questione dell’accessibilità della stazione ferroviaria di
Cisterna, legata ai montacarichi inutilizzabili, ed ai servizi igienici perennemente interdetti al pubblico.
“Ieri c’è stato l’ennesimo contatto telefonico con RFI e Ferservizi, la società
che gestisce le manutenzioni per il
Gruppo Ferrovie dello Stato – spiega
Ianiri –, azione che seguiva diversi altri
solleciti anche scritti avvenuti nel mese
di dicembre. Nei prossimi giorni
dovremmo finalmente incontrare la
dirigenza societaria e capire come mai
i problemi della stazione di Cisterna di
Latina sono ignorati completamente
nonostante le numerose segnalazioni
ufficiali inviate loro da questa amministrazione comunale e da tanti cittadini.
Voglio ricordare che la nostra stazione
rappresenta uno scalo strategico per un
territorio molto ampio, che travalica i
confini del Comune di Cisterna. Ogni
giorno, infatti, arrivano da noi migliaia
di pendolari provenienti dai comuni
limitrofi. Urge pertanto – conclude
l’Assessore - un intervento concreto e
risolutivo da parte di RFI finalizzato,
nello specifico, all’istallazione di elevatori che rendano accessibili i binari
ed il parcheggio posteriore a chi non
può fare le scale, a tenere aperti e puliti
i servizi igienici, nonché a risolvere
definitivamente il ricorrente problema
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Si è conclusa con applausi a
scena aperta la mostra di pittura
e scultura organizzata dall’associazione “Gocce d’Arte”. L’esposizione degli artisti è avvenuta nel museo civico di via Laurentina in zona Sant’Antonio
dove è perenne la mostra degli
oggetti e strumenti musicali,
appartenuti al cantautore il Maestro Francesco Califano in arte
Franco Califano detto il “Califfo”. Quest’ultimo, ha al suo attivo un album di oltre 1000 tra
poesie e canzoni. Il Califfo, ha
scelto di essere tumulato ad
Ardea portando arte e ancor più
lustro. A portare i saluti dell’amministrazione Lucia Anna Estero
vice sindaco con delega all’ambiente e da qualche giorno per
ferie del sindaco, reggente del
comune di Ardea. Presente l’assessore alla pubblica istruzione
Gaetano Mastroianni, oltre ai
consiglieri Volante Policarpo e
Umberto Tantari. La mostra
aperta il 22 dicembre scorso si è
chiusa con successo il 7 gennaio
con un alto numero di visitatori
che hanno lasciato la loro firma
nell’album delle presenze. Nei
17 giorni della mostra, hanno
esposto alternandosi, oltre un
centinaio di artisti. Molti gli artisti locali alcuni dei quali di grande successo che espongono in
quotate gallerie d’arte nazionali.
La direttrice dell’associazione
“Gocce d’Arte” Genny Amato
quotata pittrice e come tale con
la sua associazione “Gocce
d’Arte”, trasmette l’arte della
pittura a tanti bambini e principianti in collaborazione con
un’altra espositrice la maestra
12 - 26 GENNAIO 2017
Conclusa con applausi a scena aperta la mostra di pittura
e scultura organizzata dall’associazione “Gocce d’Arte”
Cristina D’Ambrosio. Altre
maestre si adoperano con passione nell’insegnamento dell’arte della pittura, scultura, della
ceramica e del bello in genere.
Tanti gli artisti espositori, come
Maria Stella Coppola, Franco
Falappa che ha esposto la storia
di Enea raffigurazioni in legno
con migliaia di piccolissimi tasselli, una delle opere più ammi-
rate, non ultimo l’artista pittore,
Angelo Panone e l’elenco sarebbe lungo. Gli artisti Pinnelli,
Mammone, Zarilich, Giovannini
e Sommaripa, hanno ricordato
con le loro esposizioni la scomparsa di collega Maria Gamboni.
Ad allietare la chiusura alcuni
piccolissimi artisti come il sassofonista Emanuele Ciocca di 11
anni che si è esibito con i saxso-
foni contralto, soprano oltre che
con il flautino siciliano (friscaletti) chiudendo il repertorio
suonando la cornamusa dove ha
intonato il famoso brano religioso “Tu scendi dalle stelle”
accompagnato dal canto dei presenti riscuotendo applausi a
scena aperta. Emanuele un bambino prodigio, ha iniziato a suonare ad appena 5 anni. Emanuele
ha suonato in sottofondo per
accompagnare la recita di due
piccolissime bambine Serena
Ciocca e Claudia Satta che stando agli applausi ricevuti sono
state la rivelazione della mostra,
risultando tanto brave come artiste più grandi e note di loro. Presente per la “Onlus Califano” il
nipote e fiduciario Antonello
Mazzeo. Tra le tante manifestazioni natalizie questa stando al
“vox populi” più partecipata e
Uffici pubblici non rispettano l’abbattimento delle barriere
architettoniche il dirigente intenzionato a renderli inagibili
–Barriere
architettoniche
l’Ufficio commercio e tributi. Continua tra l’indifferenza
dei consiglieri ed assessori a
creare disagi alle persone
che hanno difficoltà a deambulare. Continua il disappunto dei dipendenti comunali
dell’ufficio commercio e tributi oltre che degli utenti
costretti a recarsi in quegli
uffici dove non viene rispettata la legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Giorni fa a reclamare risentito, amareggiato e
con disagio è addirittura il
consigliere di maggioranza
Alberto Montesi (referente
politico dell’assessore ai
LL.PP. Orakian) che dovendo svolgere una pratica nell’ufficio tributi, recatosi sul
posto, ha assistito ai disagi
degli utenti che a fatica specialmente quelli anziani e
donne incinta, riuscivano a
raggiungere il primo piano
degli uffici in quanto dopo
diversi anni e dopo numerose
proteste ed articoli di giornali
ancora nessuno ha provveduto a far ripristinare l’ascensore. Lo stesso essendo un
affermato tecnico si chiedeva
come può accadere che nes-
suno prende un provvedimento, lo stesso spiegava
come per farsi rilasciare l’agibilità su un manufatto si
deve in primis rispettare l’abbattimento delle barriere
architettoniche
(Legge
13/89), cosa che in questo
manufatto diceva, non accade. Lo stesso ha rassicurato
gli interlocutori inviperiti,
che avrebbe presentato una
richiesta scritta direttamente
al dirigente all’urbanistica
affinché provveda a far riparare l’ascensore o a ritirare
l’agibilità a suo tempo concessa da un suo predecessore
o a revocare il contratto
oppure sospendere il pagamento dell’affitto. L’eventuale interessamento del solerte
dirigente
all’urbanistica,
lavori pubblici e Ambiente
arch. Paolo Terribili, comporterebbe automaticamente
la chiusura degli uffici con
disagi per i cittadini. Va
ricordato come il comune è
proprietario dei locali ove è
sito l’ufficio commercio
dove non c’è alcun montacarichi per il pubblico. Mentre
per i locali che ospitano l’ufficio tributi posto sullo stesso
piano dei locali adibiti ad
ufficio commercio e per
comodità comunicanti, va
fatto notare che ospita anche
l’ufficio del dirigente ragioneria, commercio e tributi
Dott. Cosimo Mazzone che
paga per il comune, al proprietario della parte adibita
ad ufficio tributi un lauto
affitto nel quale è compreso
l’uso dell’ascensore, pagamento che viene mensilmente onorato. Forse pagare per
un servizio incompleto il
consigliere dovrebbe rivolgere anche alla Corte dei Conti,
ed essendo strutture ad uso
pubblico forse dovrebbe far
intervenire
direttamente
anche il comandante della
municipale Col. Giuseppe
Sciaudone. Intanto malgrado
questi disservizi un vox
populi che si alza dalla piazza centrale fa sapere che
l’amministrazione comunale
paventa la possibilità di voler
trasferire l’ufficio elettorale
nella sede comunale centrale
di via Garibaldi dove è sito
l’ufficio del sindaco e dove
come nelle altre strutture la
legge 13/89 non viene fatta
rispettare. Alcuni cittadini in
attesa di essere ricevuti dagli
impiegati dell’ufficio tributi
ALBERTO MONTESI
e commercio, si chiedevano
se ad Ardea ci sono associazioni in difesa dei disabili, o
se non è il caso che il sindaco
ritiri le deleghe agli assessori
incapaci di far rispettare una
legge come quella dell’abbattimento delle barriere
architettoniche, oltre che
spronare i dirigenti interessati. Non è escluso che gli stessi dipendenti potrebbero
chiedere alle loro sigle sindacali di organizzare una giornata di sciopero. Per dovere
di cronaca va ricordato che
già alcuni mesi fa il vice sindaco Lucia Anna Estero ha
sollevato il problema e ancor
prima di lei il consigliere
Luca Fanco ma per entrambi
i loro appelli sono rimasti
inascoltati.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
ARDEA
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Nasce il movimento “Liberiamo #Ardea”
Monica Fasoli: “Vogliamo spezzare le catene che le impediscono, tutt’oggi, di essere una cittadina attiva”
Si è costituito ieri il movimento di cittadini “Liberiamo Ardea” che nasce dalla voglia di cambiare
gestione e di risolvere i problemi che soffocano la città ormai da troppo tempo. Una lista trasversale, omogenea, composta da persone che abitano il territorio in zone differenti e che conoscono
le problematiche dei propri quartieri, che amano Ardea che hanno voglia di lavorare per mandare
in pensione definitivamente un ente comunale che è statico, vecchio, ancorato ai partiti. Una lista
che, come ha detto la presidente Monica Fasoli “Non ha niente a che fare con la vecchia classe dirigente, che si tira fuori da ogni gioco e legame con i partiti esistenti, che nasce da un atto di coraggio
mio e di chi ha deciso di affiancarmi, dalla voglia di essere liberi di esprimere anche solo il proprio
pensiero. Una lista composta da cittadini che amano Ardea e che vogliono riportarla agli antichi
splendori”.Un movimento che vanta già una sede che presto verrà inaugurata e in cui tutti i cittadini
di Ardea potranno andare per conoscere il movimento, le idee e i punti del programma per rimettere
in piedi la città e a cui poter aderire. “Vogliamo che Ardea torni a vivere” dichiara ancora la Fasoli
“Vogliamo spezzare le catene che le impediscono, tutt’oggi, di essere una cittadina attiva. Vogliamo, come il nome del nostro movimento, liberare Ardea”.
Luigi Centore
Il maestro Guadagnuolo presenta la sua mostra
“Segno-Luce-Suono” alla Domus Danae
Lo scorso 20 dicembre, il pittore
Francesco Guadagnuolo ha presentato la sua personale dal titolo
“Segno-Luce-Suono” alla Domus
Danae di Ardea. Nella mostra pittorica sono state esposte una parte
delle cento opere realizzate negli
anni 1996 e 1997, con partiture
musicali autografe di alcuni
importanti compositori contemporanei, Guido Baggiani, Bruno Bettinelli, Luciano Berio, Mauro Bortolotti, Sergio Calligaris, Luciano
Chailly, Aldo Clementi, Massimo
Coen, Franco Donatoni, Fernando
Grillo, Domenico Guaccero,
Roberto Hazon, Fausto Razzi,
Ruggero Lolini, Giacomo Manzoni, Dimitri Nicolau, Franco Oppo,
Francesco Pennisi, Goffredo
Petrassi, Boris Porena, Giancarlo
Schiaffini, Flavio Testi, Guido
Turchi.
“Segno-Suono-Luce”,
rappresenta un moderno linguag-
gio espressivo, dove Guadagnuolo
ricerca nuovi cammini percettivi
alternativi, avendo avuto modo di
conoscere ed inserire compositori,
riportando il fattore uditivo a quello visivo tramite immagini speculari che ne mutano l’apparenza
sensibile. Questo evento ha visto
la presenza di un pubblico interessato e partecipe. L’artista Francesco Guadagnuolo, nato a Caltanissetta nel 1956, è conosciuto ed
apprezzato sia a livello nazionale
che internazionale, infatti la sua
intensa attività artistica gli ha consentito di inserirsi nei circuiti
internazionali dell’arte con mostre
tenute in musei, accademie, filarmoniche e gallerie di New York,
Los Angeles, Buenos Aires, Città
del Messico, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi, Francoforte, Zurigo, Basilea, Londra, Copenaghen,
San Pietroburgo, Mosca, Istanbul,
Tokio e Varsavia. Fra le sue opere
ricordiamo “Il Debito Estero” verso una nuova solidarietà, esposta permanentemente nella sede
del Consiglio economico e sociale
delle Nazioni Unite del Palazzo di
Vetro di New York. Così l’arte italiana è presente, in uno dei luoghi
di maggior prestigio al mondo, la
sede dell’ONU, con Francesco
Guadagnuolo, come già era avvenuto con la scultura “Inno alla
Vita” di Giacomo Manzù e la
“Sfera con sfera” di Arnaldo
Pomodoro, installata all’esterno
dello stesso Palazzo. Un artista
che abbraccia ogni aspetto della
vita, del vivere quotidiano, dell’attualità creando opere d’arte. Possiamo citare fra le sue esposizioni
anche la mostra nel primo anniversario della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II dal titolo “Papa
Wojtyla testimone d’amore nella
sofferenza”. La prima mostra
internazionale con ritratti inediti
eseguiti durante il suo pontificato,
un percorso che giunge fino agli
ultimi giorni. In occasione della
beatificazione di Giovanni Paolo
II, Guadagnuolo è stato invitato a
esporre la sua mostra sul Papa
negli Stati Uniti a New Haven nel
Museo Knights of Columbus nel
2011. Le opere di Guadagnuolo si
trovano in diverse città, anche ad
Aprilia dove vive ed insegna;
ricordiamo infatti nel maggio
2012, l’omaggio ai due magistrati
Falcone e Borsellino, a vent’anni
delle due stragi, l’artista realizza
l’opera “I martiri della Giustizia”
dedicata a tutti i magistrati che
sono stati uccisi perché compivano il loro dovere. Da nove anni, il
maestro ad Aprilia è impegnato
anche nei workshop creativi “Arte
in Classe”, dove oltre la ricerca
grafico-pittorica l’artista fa realizzare la video arte ispirata alle
tematiche attuali facendo interagire la scrittura e la fotografia con
filmati e musica. Il progetto “Arte
in Classe” avvicina i giovani
all’arte, sviluppando la loro creatività, i loro pensieri e riflessioni.
Ad Aprilia vive un artista importante a livello nazionale ed internazionale che con la sua semplicità, disponibilità e passione per
l’arte riesce a coinvolgere chiunque incontri.
Consuelo Noviello
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
12 - 26 GENNAIO 2017
Un “libro dei sogni” che si spera diventi (almeno un po’) realtà
POMEZIA La Giunta Fucci approva il Bilancio di Previsione 2017
In molti lo definiscono “Libro
dei Sogni”, ossia il libro dove
si elencano, anche con cifre
ben dettagliate, opere e intenti
che si vorrebbero concretizzare nel corso del nuovo anno. Si
tratta del “Bilancio di Previsione”, che come lascia ben intendere il nome “prevedere” quel
che potrebbe essere. Voci che
sono legate ad una serie di
eventi e possibilità, quali concessioni di fondi e prestiti,
fondi a disposizione ecc. ecc.
Un atto comunque dovuto da
tutte le Amministrazioni, così
come da ogni buon padre di
famiglia che dovrebbe pianificare, a grandi linee, le spese e
anche le entrate annuali. Il 30
dicembre l’Amministrazione
Fucci ha approvato in Consiglio comunale tale importante
documento che prevede nessun
aumento per le tasse locali e
più investimenti per lavori
pubblici, politiche sociali,
ambiente, attività commerciali
e turismo. È stato spiegato che
grazie all’ottimizzazione dei
servizi, alle nuove gare pubbliche e alla riduzione complessiva dei costi di gestione, negli
ultimi tre anni è stato possibile
aumentare le somme disponibili per spese e investimenti.
Dalle parole alle cifre: nel
Bilancio 2017, con i soli fondi
comunali,
sono
previsti
aumenti di risorse per i principali settori. Ecco quali sono:
- lavori Pubblici: 11,8 milioni
di euro (circa il 50% in più
rispetto al 2014);
- politiche Sociali e Qualità
della Vita: 6 milioni di euro
(circa il 40% in più rispetto al
2014);
- tutela Ambientale (al netto
delle spese necessarie per la
gestione del servizio di igiene
urbana): 3,5 milioni di euro
(circa il 20% in più rispetto al
2014);
- attività Commerciali e Turismo: 250 mila euro (oltre il
300% in più rispetto al 2014).
Per chi volerne sapere più nei
dettagli, tutti i documenti relativi al Bilancio di previsione
2017 e al DUP 2017-2019
saranno pubblicati nei prossimi giorni sull’Albo on line.
Soddisfatto il sindaco Fabio
Fucci: “Abbiamo approvato
entro la fine del 2016 il Bilancio previsionale del prossimo
anno e il Documento Unico di
Programmazione 2017-2019 –
ha detto - Già questo dimostra
la forte determinazione dell’Amministrazione comunale e
il grande lavoro della macchina amministrativa. Oggi
Pomezia è una città che riesce
a investire risorse importanti
per realizzare le opere che
tanto servono ai nostri concittadini e offre servizi di livello
che sono il punto di riferimento per tante altre Città. I nostri
concittadini più vulnerabili,
persone che vivono disagio
economico, fisico, disabilità,
oggi possono contare su una
struttura comunale di assisten-
za che riesce ad accompagnarli
verso l’autosufficienza tramite
strumenti di sostegno”.
Il primo cittadino ha sottolineato come le risorse che sono
state messe in campo in questi
anni sono state potenziate per
assistere i minori nelle case
famiglia e per sviluppare progetti di assistenza a categorie
che vivono situazioni di precarietà: minori, disabili, persone
in stato di povertà, famiglie. Il
trasporto pubblico locale quest’anno sarà ulteriormente
potenziato per incrementare le
corse verso i più importanti
nodi di scambio: le stazioni di
Santa Palomba e Ostia Lido. Il
mondo della scuola vedrà
ingenti investimenti, sia nel
materiale a supporto della
didattica che nella manutenzione degli edifici. Proseguirà
infatti il piano degli interventi
sulle nostre scuole con numerosi lavori sia sull’impiantistica che sulle strutture. Il sindaco ha anche assicurato che si
proseguirà a porre particolare
cura delle strade, con operazioni di manutenzione massiccia sulle arterie maggiormente
percorse ed usurate. Altrettanta
cura sarà riservata alle aree
verdi comunali, con interventi
di manutenzione degli arredi,
dei giochi e delle strutture.
Per non dimenticare la questione della nettezza urbana: si
prevede che la raccolta differenziata supererà il 65% e i
benefici effetti si vedranno,
oltre che nella minore produzione di rifiuti e maggior recupero di materiali, anche sulla
diminuzione delle tasse per cittadini ed imprese. Il litorale
continuerà a ricevere interventi
straordinari per uscire progressivamente dal degrado causato
dalla speculazione edilizia
degli anni Settanta e dall’incuria a cui è stato abbandonato
fino al 2012. Infine, il mondo
delle imprese continuerà a
ricevere incentivi economici
per i progetti innovativi che
possano far crescere l’intera
comunità pometina. Si tratta
dell’ennesimo “Libro dei
Sogni”? Forse, ma si spera non
in tutto.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
Ora si chiameranno “Farmacie Comunali Pomezia S.p.A.”
(a cura di Fosca Colli)
Farmacie comunali, cambio di nome e statuto
Maltrattava moglie e le figlie: arrestato
I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un tunisino
54enne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per maltrattamenti ai danni della moglie e delle sue due figlie. La
donna ai militari aveva riferito come spesso il marito facesse un uso
eccessivo di alcolici e che spesso rincasando ubriaco, era solito sfogarsi verso i familiari. All’ennesimo episodio, la moglie, esasperata,
ha chiamato il 112 e l’autoambulanza per ricorrere alle cure mediche.
Vista la gravità della situazione, la donna e le due figlie sono state collocate in una struttura protetta mentre l’uomo è stato dapprima denunciato poi arrestato.,
L’Assessore Emanuela Avesani si è dimessa
La mattina del 2 gennaio, l’Assessore Emanuela Avesani ha rassegnato al Sindaco le dimissioni dalla Giunta. Un addio dato in serenità
tanto che il primo cittadino ha ringraziato il suo delegato uscente per
l’impegno che in questi tre anni e mezzo ha messo nel proprio lavoro;
inoltre le ha augurato di portare con sé l’esperienza acquisita e di raggiungere grandi traguardi.
“Spesa gratis” all’Outlet, in manette 3 russi
I prezzi basti evidentemente per loro non erano sufficienti, così tre
turisti russi di 24, 27 e 29 anni, hanno deciso di “fare la spesa gratis”
rubando capi di abbigliamento di pregio. Tutto è successo in un negozio dell’Outlet McArthur Glen di Castel Romano.
Tutto sarebbe andato per il meglio per i ladruncoli, se all’uscita del
centro commerciale non fossero incappati in un controllo dei carabinieri. Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza, dove li
si vedeva in azione mentre rimuovevano con un gancio le placche
antitaccheggio sulla merce e poi nascondere i capi sotto le loro giacche, sono stati incastrati.
Successo per la mostra “Atmosfere Natalizie”
Notevole presenza di visitatori per la mostra collettiva d’arte di fine
anni “Atmosfere Natalizie”, organizzata dall’associazione culturale
“Artisti Lazio Latino”, ospitata all’interni della Torre Civica dal 22 al
28 dicembre. L’evento ha visto la partecipazione di 25 artisti di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Frascati, Roma, Ostia, Acilia, Aprilia,
Latina ed altri provenienti dalla Libia, da Cuba e dall’Armenia. Alla
chiusura è andata in scena una esibizione teatrale dell’artista Enzo
Andreoli, seguita dalle canzoni e musiche cantate ed eseguite dal Duo
Acustico Blue j con Veronica Stella, chitarra e voce, Marco Ballarin,
chitarra e cori. L’allestimento e l’organizzazione sono stati curati
dagli artisti Rita Ceccanti ed Eliano Stella (più noto come Elian).
Approvato il 30 dicembre dal Consiglio comunale il cambio di denominazione della Società di capitali a totale partecipazione pubblica “Pomezia servizi S.p.A” in “Farmacie Comunali Pomezia
S.p.A.”; inoltre è stato dato il disco verde anche al relativo Statuto. La delibera si è resa necessaria
per modificare lo statuto della Pomezia Servizi Spa e adeguarlo non solo ai cambi organizzativi di
questi anni ma anche al nuovo testo unico delle società partecipate (D.Lgs n.175/2016, ndr). Il cuore
del cambiamento effettuato è il fine pubblicistico dell’azienda stessa “preposta alla gestione delle farmacie con licenza del Comune di Pomezia, ha il compito di fornire un servizio finalizzato alla tutela
della salute pubblica e con finalità sanitarie di pubblico interesse. Ha per oggetto la produzione di
servizi di interesse generale rivolti a realizzare fini sociali e istituzionali a beneficio del territorio e
promuovere attività di prevenzione a favore della propria comunità locale””. Si tratta di un atto che
pone fine al processo di riorganizzazione della Pomezia Servizi spa iniziato 3 anni fa dalla Giunta
Fucci. Infatti, nel 2014 si era avviata l’operazione di esternalizzazione dei servizi strumentali (manutenzione stradale e degli edifici pubblici, gestione del verde e pulizia dei locali pubblici) che erano
stati assegnati, dopo bandi pubblici, a ditte esterne. Nel 2015 aveva preso vita la società a totale partecipazione pubblica Socio Sanitaria Pomezia, che gestisce tutti i servizi assistenziali e sociali come
l’assistenza domiciliare, gli asili nido, il pronto intervento sociale e il trasporto disabili. “L’obiettivo
che ci si era posti è stato raggiunto: - ha detto il primo cittadino - tutti i servizi legati alle fasce di
popolazione più vulnerabile come i bambini, gli anziani e i disabili sono rimasti a totale gestione
comunale e la previsione della società Farmacie Comunali Pomezia è di ritorno alla redditività già nel
bilancio 2018. Abbiamo ereditato una società praticamente fallita e in costante perdita: questa nuova
società sarà un’azienda sana e forte che nasce con i requisiti necessari per sostenersi”.
Fosca Colli
[email protected]
Perché lo Stato ha dovuto salvare il MPS
Era aleggiato per mesi, ora è diventata una realtà. Il Monte dei Paschi di Siena, la terza banca in Italia
e in Europa, dopo un più che lungo travaglio ha annunciato di aver chiesto l’aiuto dello Stato. La
BCE, cioè la Banca Centrale Europea, aveva posto come termine ultimo per trovare i soldi necessari
la fine del 2016. Dato che il progetto, come pure i tentativi della banca, per trovare la somma necessaria dal settore privato è fallito, Paolo Gentiloni, il nuovo Primo Ministro, ha dato il via ad una azione rassicurante per il futuro del Monte dei Paschi di Siena. Il recente passato della banca, la cui fondazione risale al 1472, è stato, certamente, costellato da “problemi” innescati da scelte che definirle
sconsiderate è alquanto riduttivo. Basterebbe semplicemente ricordare l’operazione Antonveneta, per
osservare quanto la dirigenza della banca sia stata poco accorta. D’altra parte, nel test europeo svolto
questa estate per valutare la sua consistenza, il Monte dei Paschi di Siena su cinquantuno istituzioni
testate, si è classificato al cinquantunesimo posto. Per salvare il salvabile, quindi, è intervenuto direttamente lo Stato Italiano. Infatti, Il 21 dicembre scorso, il Parlamento italiano ha approvato una legge
per istituire un fondo da 20 miliardi di euro per garantire liquidità e per rafforzare il capitale per le
banche che ne facciano richiesta, come ha già fatto il Monte dei Paschi. Tuttavia, questo tipo salvataggio ha lasciato molti dubbi e poche certezze. Non per nulla molti esperti economisti si sono rifatti
al pensiero di Luigi Einaudi, il quale disse “Se lo stato garantisse le private iniziative contro le perdite, quale spaventevole abisso si spalancherebbe dinanzi al paese!”.
Matteo Camurri
IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
ANZIO - NETTUNO
“L’ambizioso programma delle
Celebrazioni del 73° Anniversario dello Sbarco di Anzio è dedicato alla rivalutazione della
figura di Angelita, quale simbolo di tutte le giovani vittime
innocenti delle guerre nel
mondo. Lo scorso anno la tragedia di Valeria Solesin e quasi
per un drammatico gioco del
destino, nei giorni scorsi, il
dramma della giovane Fabrizia
Di Lorenzo che si trovava a Berlino, nel mercatino più bello, per
fare i regali di Natale. Due
ragazze italiane, due cittadine
del mondo che, insieme a tanti
altri innocenti, pagano il prezzo
di una guerra strisciante e di
una strategia del terrore che si
sta impadronendo delle nostre
vite. Loro, purtroppo, sono le
Angelita di oggi ed è a loro che
vogliamo dedicare le Celebrazioni dello Sbarco che vedranno
protagoniste le scuole di Anzio”.
Lo ha affermato l’Assessore alla
Cultura e Pubblica Istruzione del
Comune di Anzio, Laura Nolfi,
che insieme al Museo dello
Sbarco ed alla Segreteria Tecnica del Sindaco, ha pianificato
l’importante programma delle
Celebrazioni per il 73° Anniversario dello Sbarco di Anzio. Dal
materiale grafico (realizzati pannelli, manifesti, locandine,
depliant, supporti multimediali)
sono state eliminate tutte le
“immagini belliche” per dare
spazio alla figura di Angelita,
vestita di rosso, insieme a fotografie inedite di bambini anziati
che hanno vissuto, con la loro
pagina 47
Ufficializzato il programma delle Celebrazioni per il 73° Anniversario dello Sbarco
di Anzio. L’Assessore Nolfi: “Valeria e Fabrizia sono le Angelita di oggi”
innocenza, una delle pagine più
drammatiche della storia del XX
secolo.
Nel programma del 73° notevole
spazio è stato dedicato alle scuole di Anzio con gli studenti del
Liceo Artistico che, il 17 gennaio in Piazza Pia 19, esporranno i loro elaborati nell’ambito
della mostra organizzata dal
Museo dello Sbarco, con gli
alunni della scuola primaria che
il 18 gennaio, insieme alla
Banda Musicale Città di Anzio
ed alla Corale Polifonica, intoneranno le note della canzone
Angelita di Anzio ai piedi dell’omonimo Monumento per poi
spostarsi, tempo permettendo,
alla Yellow Beach del Tirrena
dove potranno partecipare ad
un’esibizione teleguidata di
modellismo navale nella piscina
allestita sulla spiaggia. Successivamente sarà la volta degli studenti delle scuole superiori che,
il 19 gennaio alle 9.30, interverranno al convegno “Strategia e
Tattica dello Sbarco di Anzio”
ed il 20 gennaio al Museo dello
Sbarco - Villa Adele alla proiezione del film The Wall, sul
lungo viaggio, verso Anzio, del
cittadino
onorario
Roger
Waters, alla ricerca degli ultimi
istanti di vita di suo padre, l’ufficiale britannico Eric Fletcher
Waters, disperso al Fosso della
Moletta in seguito agli aspri
combattimenti tra gli opposti
schieramenti.
Il programma delle Celebrazioni
si aprirà ufficialmente giovedì
12 gennaio, alle ore 11.00 presso
l’Ufficio Circondariale Marittimo al Porto di Anzio, con l’inaugurazione dell’ottava edizione
della mostra “Bandiere sul
Mare” dal titolo “1944 Anzio e
Cassino: Via Crucis per
Roma”. La Mostra, organizzata
dall’Associazione “Warriors at
Anzio”, rimarrà aperta alle
scuole ed al pubblico, con
ingresso libero, fino al 24 gennaio dalle ore 9.00 alle ore 12.00
e dalle ore 15.00 alle ore
18.00.
Domenica 22 gennaio, nel giorno del 73° anniversario dello
Sbarco di Anzio, sono previste le
cerimonie ufficiali presso
Beachhead
Commonwealth
Cemetery alle Falasche, War
Commonwealth Cemetery a
Santa Teresa, al Porto di Anzio,
al Sicily-Rome American Cemetery, a Nettuno in Piazza Cesare
Battisti e ad Anzio, in Piazza
Garibaldi alle ore 12.00, presso il Monumento ai Caduti
dove sono scolpiti i nomi degli
anziati che hanno perso la vita
durante lo Sbarco e nelle due
guerre
mondiali.
Nel pomeriggio di domenica 22
gennaio torna la rievocazione e
simulazione dello Sbarco,
organizzata dal Museo dello
Sbarco di Anzio, alla Yellow
Beach del Tirrena, con la presenza di mezzi anfibi, figuranti, veicoli ed il sorvolo di aerei. La
mattina del 22 i mezzi militari
stazioneranno al centro cittadino.
“Il Porto di Anzio è la testa di
ponte dello Sbarco Alleato -
Domenica 1 gennaio ore 12, allo stabilimento Dea
Fortuna, appuntamento con il tradizionale Tuffo
di Capodanno organizzato da Arco Muto Sub. Il
Sindaco Bruschini: “Un evento che promuove il
senso di appartenenza alla nostra comunità”
Ad Anzio l’arrivo del 2017 sarà salutato con il tradizionale “Tuffo di
Capodanno”, giunto alla diciottesima edizione, con appuntamento
domenica 1 gennaio, entro le ore 12.00, allo Stabilimento Balneare
Dea Fortuna, sulla Riviera Mallozzi. L’evento è organizzato dall’Associazione Arco Muto Sub, con il patrocinio del Comune di Anzio che
fornirà, a tutti i partecipanti che sfideranno le fredde temperature
invernali, un attestato di partecipazione.
“Ringrazio l’Associazione Arco Muto Sub - afferma il Sindaco,
Luciano Bruschini - e l’anziate Enrico Volpicelli che, ogni anno,
organizza un appuntamento che promuove la nostra città marinara ed
il senso di appartenenza alla nostra comunità. Colgo l’occasione per
rinnovare a tutti i cittadini gli auguri per un 2017 di salute, pace e
serenità”.
afferma il Presidente del Museo
dello Sbarco, Patrizio Colantuono - e la nostra città, quasi
completamente rasa al suolo nel
44, ha pagato un prezzo altissimo per la Liberazione di Roma
e dell’Italia. Soltanto mantenendo viva la memoria sul nostro
passato è possibile costruire un
futuro migliore per le nuove
generazioni. Questa è la mission
del Museo dello Sbarco ed è
questo il significato più autentico che, tutti insieme, dobbiamo
far comprendere ai nostri ragazzi quando visitano i cimiteri di
guerra del nostro litorale. Ringrazio il Sindaco Bruschini e
l’Amministrazione Comunale conclude Colantuono - per il
positivo supporto prestato a
queste celebrazioni ed auspico
che, a breve, ci sia maggiore
consapevolezza dell’intera città
su questi temi ed anche sull’importanza di ampliare ed ammodernare il Museo dello Sbarco di
Anzio”.
Le Celebrazioni del 73° Anniversario dello Sbarco si concluderanno, nella giornata di lunedì
23 gennaio, nei territori di Aprilia e Lanuvio, dove persero la
vita decine di migliaia di uomini, negli aspri combattimenti
successivi all’operazione Shingle. Tra le vittime anche l’Ufficiale Britannico, Eric Fletcher
Waters che, insieme a tutti i dispersi della Battaglia di Anzio,
sarà ricordato al Fosso della
Moletta, nel punto esatto dove
perse la vita (individuato tre ani
fa grazie all’impegno del reduce
britannico, Harry Shindler,
evidenziato anche nell’ultimo
kolossal cinematografico di
Roger Waters).
La Giunta Bruschini ha approvato la delibera per
l’istituzione, ad Anzio, della sede distaccata del
biennio dell’Istituto Nautico
La Giunta Comunale di Anzio, nella
seduta di oggi, ha approvato l’importante delibera per l’istituzione della
sede distaccata del I biennio dell’Istituto Nautico di Anzio “De PinedoColonna” che è stata, contestualmente,
inviata al Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca per l’apertura, di
questo nuovo indirizzo di studi, già a
partire
dall’anno
scolastico
2017/2018. La sede individuata dalla
Giunta è quella al primo piano dell’edificio dell’ex Pretura di Anzio, in via
Nettunense 67, che sarà reso idoneo ed
attrezzato
dall’Amministrazione
Comunale. Saranno realizzati laboratori di disegno, fisica, chimica ed
informatica, una palestra e le aule scolastiche necessarie all’avvio del biennio.
La delibera di Giunta segue l’ordine
del giorno approvato dal Consiglio
Comunale di Anzio e la deliberazione,
del Consiglio di Istituto IIS DE PINEDO-COLONNA n.49 del 20/09/2016,
avente per oggetto l’istituzione della
sezione distaccata di Anzio del I°
Biennio del nautico.
“L’istituzione ad Anzio dell’Istituto
Nautico è un atto importante - afferma
il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini
- che, insieme all’inizio dei lavori per
la realizzazione del nuovo Porto, consentirà alla nostra Città di connotare
il proprio sviluppo intorno all’economia del mare, alla nautica ed alle attività dell’indotto. E’ inoltre una nuova
opportunità di formazione per tanti
ragazzi del territorio che, al termine
del ciclo di studi, potranno avere
nuove opportunità occupazionali”.
L’indirizzo di studio Nautico è destinato alla formazione di coloro che
intendono svolgere la loro attività in
relazione al mare che, tra l’altro, ha
come obiettivo quello di formare
Comandanti ed Ufficiali della Marina
Mercantile nonché di rivolgersi a quella categoria di operatori che gravitano
in un settore vasto ed articolato, logistico e tecnico, come quello del mondo
marittimo (ufficiali di bordo, direttori
macchine, capitano lungo corso, operatori marittimi, ecc).
“Stiamo lavorando - dice l’Assessore
alla Cultura e Pubblica istruzione,
Laura Nolfi -, in proficua collaborazione con il prof. Cesare Puccillo, per
consentire a tanti ragazzi di scegliere
l’Istituto Nautico, con sede ad Anzio,
già a partire dall’anno scolastico
2017/2018. Fino ad oggi diversi
ragazzi del nostro litorale, finite le
scuole Medie, per gli studi nautici
sono stati costretti a cambiare indirizzo oppure a sacrificarsi per raggiungere le <lontane> sedi di Roma e
Gaeta. Pertanto invito i ragazzi, intenzionati a seguire questo entusiasmante
indirizzo di studi, ad iscriversi presso
l’Istituto De Pinedo Colonna a Roma,
indicando Anzio come sede distaccata”.
.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
SPORT
12 - 26 GENNAIO 2017
Successo di pubblico al primo Torneo della Befana di basket
di Dario Battisti
Con un enorme successo di pubblico si è concluso il primo Torneo della Befana. Alla manifestazione, organizzata dalla Virtus Basket Aprilia, hanno partecipato dieci formazioni della
categoria Esordienti annate
2005/2006. La Virtus Pomezia
70, l’Anzio Basket Club, la Virtus Basket Velletri, la Liceum
Basket School Roma, la SMG
Basket School Latina, la Stella
Azzurra Roma, la Smil Roma
Centro, la Fortitudo Cisterna, il
Ferentino Basket e la Virtus
Basket Aprilia si sono confrontate tra divertimento, lealtà e
sport. La kermesse agonistica,
che si è conclusa lo scorso week
end, si è disputata nel pallone
tensostatico di via Respighi e
nella palestra della scuola media
Giacomo Matteotti di Aprilia.
Le squadre, divise in due gironi
da cinque formazioni ognuno, si
sono incontrate con formula
all’italiana nelle prime due giornate e scontri diretti per le cinque finali. I circa 130 bambini,
componenti dei diversi club,
hanno dato vita ad un torneo
all’insegna della sportività e dell’allegria e con una produzione
di un ottimo basket.<<Abbiamo
voluto organizzare questo torneo
per dare modo alle squadre partecipanti di confrontarsi e misurarsi con realtà diverse. Una
sana competizione che si verifica in questo tipo di gare fa crescere i piccoli atleti sia dal punto
di vista tecnico che da quello
umano- commenta il presidente
della Virtus Basket Aprilia
Roberto Lupelli- abbiamo inserito questo torneo all’interno
delle festività natalizie per tenere in allenamento i bambini visto
che qualche giorno più tardi
avrebbero ripreso a giocare nei
vari campionati di appartenen-
za>>. La vittoria della prima
edizione è stata appannaggio
della SMG Latina che ha sconfitto di misura, in una finale
appassionante,
il
Liceum
Indians Basket School. Il premio
Fair Play se lo è aggiudicato la
Virtus Velletri. Tutti i bambini
partecipanti sono stati premiati
dalla Befana, da Aprilio, dal vice
presidente della federazione
Gaetano Laguardia e dall’Assessore per le Attività Produttive
Vittorio Marchitti. <<E’ andato
tutto bene. Siamo molto soddisfatti della riuscita della manifestazione. Vedere tutti quei bambini divertirsi e giocare in un
ambiente familiare era uno degli
obiettivi che ci eravamo fissati
di raggiungere - conclude il
massimo dirigente apriliano
Roberto Lupelli - Ringrazio tutte
le società partecipanti, i collaboratori e il numeroso pubblico
presente sulle tribune. Tutti
hanno partecipato con sincero
entusiasmo>>. Ora la Virtus
Basket Aprilia, sempre molto
attenta al settore giovanile, è
impegnata nell’organizzazione
del 14° Torneo di Pasqua.
La velocità di Fiorenzo Palli
Fiorenzo Palli nasce a Aprilia
in provincia di Latina il 27
Dicembre 1991.La sua passione inizia all’età di 13 anni
quando gli venne una minimoto Polini che diede inizio alla
sua avventura nel mondo dei
motori con risultati discreti
grazie al suo papà Lorenzo
un’ex pilota di go-kart e motocrooss.Dopo 3 anni di minimoto ci fu il passaggio di categoria nella 125 Sport Production,che fece per ben 4 anni e
nel 2011 arrivò 5^ assoluto
con 3 podi al Trofeo del Centauro,nel 2012 arrivo nella
Top Ten della Coppa Italia
Velocità con buoni risultati
grazie alla professionalità e
l’esperinza del meccanico
Gennaro Citarella che lo portò
a conquistare il 4^ posto al
Mugello.Dopo un periodo di
pausa ricominciò una nuova
avvenutura grazie a una persona speciale Fabrizio Russo che
l’ho avvicinò al mondo ohvale,dove partecipò a sole 3 su
12 gare della prima edizione
Primo Trofeo TORM 2016
organizzato da Dorso San di
Aprilia in collabboraione con
il Circuito Internazionale il
Sagittario di Latina che mettono a disposizione le loro moto
a noleggio 110cc monomarcia
completamente tutte uguali
con la stessa potenza di motore.Il TORM è un trofeo aperto
a tutti sia uomini e donne di
qualsiasi età,peso e altezza
anche bambini e ragazzi che
vogliono DIVERTIRSI in
pista e si disputa una gara al
mese a partire dal 22 gennaio
al Sagittario di Latina fino a
finire al mese di dicembre,lo
spirito di questo trofeo è basato sul divertimento e una sana
competizione sportiva.L’obiettivo di Fiorenzo per questo
TORM 2017 è solamente uno
“vincerlo e divertirsi” visto
che solo con 3 gare disputate
nel 2016 è arrivato in campionato 13^ su più di 70 piloti.Per
tutti quelli che voglioni informazioni sul Trofeo possono
andare a visitare il sito
WWW.MOTOBANNATI.IT
oppure mandare un’e-mail a
[email protected].
IL GIORNALE DEL LAZIO
12 - 26 GENNAIO 2017
SPORT
Dal 6 all’11 dicembre scorsi si
sono svolti i 94^ Campionati italiani assoluti di pugilato, sul ring
del Palasport “Italcementi”, il più
importate evento pugilistico dell’anno. Dopo aver vinto i vari tornei regionali, ben 203 sono stati
gli atleti a staccare il pass per i
Campionati, che hanno premiato i
migliori pugili Elite d’Italia.
Ancora una volta l’atleta di Aprilia, Marziali Alessandro, si conferma essere ai vertici della sua categoria di peso (Welter al limite dei
69 chilogrammi) e conquista per la
4^ volta la medaglia di bronzo,
dopo aver già vinto due ori e due
argenti alle fasi finali della chermesse nazionale, dove quest’anno
ha partecipato per la decima volta.
Il giorno 6 dicembre nel cuore di
Bergamo, ha suonato il primo
gong; oltre ad Alessandro Marziali
(che partecipa per il gruppo sportivo fiamme oro), nella sua categoria di peso, erano iscritti altri 15
pugili. Negli ottavi di finale il
pugile pontino incrociava i guantoni con Vasile Gori, Campione
Regionale del Veneto: dopo due
riprese condotte in netto vantaggio
dal pugile di Aprilia, il match è
stato interrotto nel corso del terzo
round per una ferita al sopracciglio riportata dal suo avversario,
pagina 49
94^ Campionati italiani assoluti di pugilato
che con una schivata un po’ troppo
bassa era andato ad urtare il gomito di Marziali.
La vittoria del match viene aggiudicata al pugile apriliano e anche
se, fino a quel momento, era in
netto vantaggio di punti, il verdetto ufficiale risultava essere di vittoria per intervento medico a
causa di ferita. Nei quarti di finale
Marziali era opposto a Salah
Rafik, già Campione Regionale
del Piemonte; il match è risultato
essere molto sentito dai due pugili,
gli stessi spesso non riuscivano ad
esprimere il loro miglior pugilato,
tanto che al termine della seconda
ripresa il match era in parità. È al
terzo round che Alessandro Marziali, con gran lena, si porta in
netto vantaggio, seppure nella
parte finale dell’incontro, a causa
di una testata, il sopracciglio
dell’Apriliano si apre; sembra l’epilogo di questi Campionati italiani per l’atleta di Aprilia, che viene
sottoposto sul ring a controllo del
medico, il quale autorizza comunque a proseguire l’incontro. Con le
sue lunghe leve, Marziali tiene a
distanza il pugile piemontese che
continua ad avanzare con la testa
pericolosamente bassa, tanto da
indurre l’arbitro dell’incontro a
richiamarlo ufficialmente. La let-
tura dei cartellini vede il nostro
pugile in vantaggio e si aggiudica
la vittoria staccando il pass per la
semifinale del 9 dicembre. L’aria
era molto tesa, poiché la ferita di
quasi 5 centimetri al sopracciglio
destro di Alessandro, non era stata
chiusa adeguatamente e questo
preoccupava un pò tutti, o quasi,
perchè il pugile di Aprilia era
determinato a far bene nonostante
tutto.
Il suo avversario, Simone Giorgetti, Campione Regionale della
Toscana, sicuramente aveva lavorato e studiato tutto nei minimi
senza però essere mai un richiamato ufficialmente.
Finisce la prima ripresa con un
Marziali in crescendo che manda
più volte a vuoto il pugile toscano
e rientra con bei colpi dritti al
volto, ma nonostante ciò, il giudizio degli arbitri lo vede sotto di un
punto.
La seconda ripresa inizia benissimo per il pontino: in un minuto e
mezzo ha messo a segno diverse
serie di colpi al volto e al corpo
mentre il suo avversario non è mai
riuscito a portare a termine nessuna azione. A questo punto dell’in-
Marziali Alessandro
dettagli: agire in modo da far
riaprire il taglio al sopracciglio del
nostro pugile, al fine che il match
venisse interrotto per intervento
medico e conquistare così una vittoria che sulla carta lo vedeva nettamente sfavorito.
Infatti già dalla prima ripresa, il
pugile toscano aggredisce scompostamente Alessandro, che,
molto lucido, lo tiene lontano con
jab e diretti al volto. Giorgetti
spesso non trova il bersaglio e
quindi, per arrivare al suo scopo,
nei corpo a corpo, usa la testa sperando di poter riaprire la ferita dell’avversario; non ci riesce e viene
ripetutamente richiamato dall’arbitro per queste gravi scorrettezze,
contro il pugile apriliano è sicuramente avanti nel punteggio dei
giudici, ma ad un minuto e 41”
della seconda ripresa un’ennesima
testata ricevuta dal suo avversario
lacera la fronte del nostro pugile, il
sangue esce copioso, il match
viene sospeso, interviene il medico che non riesce a fermare la fuoriuscita di sangue e non autorizza
a proseguire il match. Il verdetto
quindi viene assegnato al pugile
toscano, che vince per intervento
medico.
“La semifinale”- come ci racconta
Alessandro- “è stata qualcosa di
inaccettabile: il mio avversario è
stato molto scorretto, ha usato la
testa per colpire e non le mani, ma
questo era preventivato fin dalla
prima ripresa. L’arbitro dell’incontro, non è stato all’altezza di
dirigere una semifinale dei Campionati Italiani, non ha fatto nulla
per sanzionare il comportamento
del mio avversario che, oltre a colpire me, ha offeso con il suo comportamento la Noble Art.
Vedersi sfuggire in questo modo
l’accesso alle finale dei Campionati Italiani Assoluti e, chi può
saperlo, probabilmente anche un
altro oro, proprio non lo digerisco!!! Avrei preferito perdere contro un avversario bravo e forte, ma
così contro un pugile molto scorretto mi fa proprio rabbia.
Concludendo vediamo le cose
positive di questi 94° Campionati
Italiani Assoluti di Pugilato: ancora una volta salgo sul podio portando a casa la quarta medaglia di
bronzo, e se forse a qualcuno non
basta, io, in ogni medaglia conquistata, ci vedo dentro tutto: i miei
sacrifici, le mie rinunce, le mie
vittorie e soprattutto ci vedo tutte
le persone che mi sono state vicino
e si sono adoperate affinchè io
potessi ancora una volta salire sul
podio!!! Grazie a tutti Voi.
ASD JUDO APRILIA - LA CULTURA DELLO SPORT !!
Non poteva finire un anno pieno
di soddisfazioni e risultati in un
modo migliore: 25 passaggi di
cintura ………e l’arrivo di
Babbo Natale che nel suo sacco
ha portato dei regali a tutti quanti! Una festa riuscita, dove la
serietà e l’emozione dell’esame
di cintura si sono trasformati in
allegria ed entusiasmo all’arrivo
di Babbo Natale!! I nomi dei 25
atleti che sono riusciti a conquistare la cintura superiore:
Cintura gialla:
TRAPANI GIORGIO, MIHOC
ALEXANDRU, TARANU ALEXANDRU,
INFANTI
ANDREA, MATTEOLI GIOVANNI PAOLO, MATTEOLI
ANTONIO MATTEO, ARGENTINO ALESSIO, ORLANDO
CARMINE, MIHOC ISABELLA, CIORNEA TUDOR, CHELARU
ALEXANDRU
ADRIAN,
CROITORESCU
ALESSIO EMIL, SERBAN
DENISSA LORENA IONELIA,
PEPE LORENZO, GRECH
SAMUELE, BARES GRETA,
SANNAI DANIELE;
Cintura arancione: IENCIU
DAVID, MESSINA RICCARDO, BALLOK DAVID, MOGA
DIEGO, MESSINA MATTIA,
DONZELLA OSCAR;
Cintura verde: FLOROAIA
MIHAIL;
Cintura blu: UWADIEGWU
BENEDICT.
“Sono molto soddisfatto - dice il
M° Silviu Paraschivoiu – dell’anno 2016 non solo dal punto
di vista dei risultati delle gare
FIJLKAM (Federazione Italiana
Judo Lotta Karate Arti Marziali)
,— 10 medaglie d’oro , 7 meda-
glie d’argento e 12 medaglie di
bronzo nelle gare regionali,
nazionali e internazionali – ma
anche dal punto di vista della
qualità del lavoro svolto e dal
fatto che tanti genitori hanno
capito che cos’è il JUDO e tutti i
benefici psico – fisici che il
nostro sport può dare: insegna il
rispetto delle regole e la disciplina, favorisce la socializzazione,
migliora l’equilibrio mentale e
fisico del bambino, sviluppa le
capacità motorie, migliora l’ela-
sticità, la resistenza, la forza e la
velocità, permette al bambino di
scaricare le energie represse. A
tutti questi valori educativi e fisici si aggiunga anche il fatto che
il JUDO è uno sport Olimpico
dal 1964 e l’Italia all’ultima
Olimpiade di Rio in Brasile ha
portato a casa una medaglia
d’oro (Fabio Basile) e una medaglia d’argento (Odette Giuffrida). Parlando dei nostri atleti –
continua il M° Silviu Paraschivoiu – vorrei fare notare la
costanza, la serietà e l’impegno
con cui si allenano, anche se non
tutti a livello agonistico. Ogni
passaggio di cintura è una tappa
di un delicato percorso di maturazione personale e collettiva
condiviso con tutti i compagni di
allenamento. Il nostro compito
come tecnici ,come insegnanti
sportivi è di trovare , tramite il
JUDO, la giusta strada verso la
maturità fisica e socio-educativa
dei nostri atleti, perché il JUDO
non è soltanto agonismo ma è
anche un metodo dilettantistico
per superare dei limiti fisici e
psichici e può essere un trampolino positivo per qualsiasi altro
sport. Per questo non a caso che
l’UNESCO e il CIO hanno
dichiarato il JUDO la migliore
formazione psico – fisica dai 4 ai
21 anni considerandolo lo sport
più completo.
Per il 2017 gli obbiettivi sono
tanti, iniziando anche subito, a
fine Gennaio con il Gran Prix dei
Cadetti (15-17 anni) e degli
Juniores (18-20 anni) a Lignano
Sabbiadoro e subito dopo a Febbraio con il Campionato Italiano
Assoluto al PalaPellicone al Lido
di Ostia e sono sicuro che anche
quest’anno avremo delle grandi
soddisfazioni a livello agonistico, pre-agonistico e anche dilettantistico.
Vorrei ringraziare tanto i due
invitati della Federazione: il giudice internazionale di gara, GIUSEPPINA CARIA e ARMANDO FORTINI e non per ultimo
tutti i presenti: genitori , parenti
o amici che ci hanno aiutato
nella riuscita della festa in una
atmosfera piena di calore e di
entusiasmo che ci rende ottimisti
per il futuro del Judo apriliano e
vi invitiamo (a chi è ancora indeciso) nella Palestra della Scuola
“Grazia Deledda” a provare gratuitamente (cell.328/0819004)
per una settimana questo bellissimo sport – arte che è il JUDO.
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