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RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017/ Inps, in calo
del 22,2% le nuove pensioni erogate (ultime notizie
live e news, oggi 12 gennaio)
Pubblicazione: giovedì 12 gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: giovedì 12 gennaio 2017, 12.47
Redazione
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RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017 E RITA,
ULTIME NOTIZIE. INPS: IN CALO LE NUOVE
PENSIONI EROGATE (-22,2% IN UN
ANNO) L’Inps ha diffuso oggi i dati dell’Osservatorio
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Vinchiaturo (dati INGV in ...
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sul monitoraggio dei flussi di pensionamento e dai
numeri non si può non notare l’effetto della riforma delle
pensioni che ha agganciato l’età pensionabile
all’aspettativa di vita. Infatti dal primo gennaio dello
scorso anno c’è stato un aumento di 4 mesi del requisito
anagrafico per accedere alla pensione un “gradino” di
non poco conto per le donne (da 63,9 a 65,7 anni).
Dunque le nuove pensioni erogate dall’Inps sono scese
del 22,2% in un anno, passando da circa 570.000 a poco
accedono alla pensione coloro che sono stati bloccati nei primi mesi.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017 E RITA, ULTIME NOTIZIE. "L'ALTERNATIVA" A
OPZIONE DONNA CON IL PART-TIME La riforma delle pensioni non ha reso possibile la proroga di
Opzione donna. E a pagarne di più il prezzo sono le italiane nate nel 1959, dato che le ultime a poter
accedere sono quelle nate nel 1958 con almeno 35 anni di contributi. Una di loro ha però scritto un post
Codice abbonamento:
trattamenti di anzianità (da più di 157.500 a circa
112.500). L’Ansa fa anche notare che il calo è stato meno accentuato nel secondo semestre dell’anno poiché
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più di 440.000, con un calo più accentuato nei
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sulla pagina Facebook del gruppo “Opzione donna proroga al 2018” per condividere una scelta fatta:
“Buongiorno a tutte care amiche, voglio condividere con voi la scelta che ho fatto di lavorare a part-time
dal 1 Gennaio. La mia idea era di poter andare in pensione con O.D., essendo nata ad Aprile 59 non sono
rientrata, ho pensato che con la pensione avrei rinunciato a circa 1/3 dello stipendio, quindi la stessa quota
l’ho ridotta sulle ore di lavoro, passando da 36 a 24 ore settimanali, ed ora la settimana è molto più leggera.
Forse questa testimonianza può far riflettere, meglio un po di stipendio in meno e un po di tempo in più”.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017 E RITA, ULTIME NOTIZIE. LA SENTENZA DELLA
CORTE COSTITUZIONALE PER LE CASSE PREVIDENZIALI La Corte Costituzionale ha bloccato
una piccola riforma delle pensioni riguardanti le casse previdenziali. Il Governo Monti le aveva infatti
obbligate a ridurre i propri “consumi intermedi”, riversando i risparmi ottenuti nelle casse dello Stato. La
Consulta ha riconosciuto illegittima questa seconda richiesta, perché in contrasto con l’articolo 3 della
Costituzione limitando la libertà economica dei cittadini e perché viola i diritti previdenziali, nonché il
principio del buon andamento della Pa. Per la Cassa nazionale dei dottori commercialisti è una vittoria
importante, che vale tuttavia anche per le altre casse di previdenza private, che potranno chiedere anche
loro di far sì che i risparmi ottenuti vadano a vantaggio degli iscritti e non dello Stato.
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RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017 E RITA, ULTIME NOTIZIE. PACIFICO (ANIEF):
ELIMINARE DAL BILANCIO INPS TUTTO LO STATO SOCIALE Marcello Pacifico aveva già
segnalato come la riforma delle pensioni del 2011 non abbia fatto altro che portare a un nuovo sistema di
calcolo che porterà i giovani ad avere assegni molto bassi una volta lasciato il lavoro dopo molti anni di
contributi versati. “Il fatto che l’Inps sia in difficoltà non può giustificare un gap così alto rispetto al
passato. Certamente, se proprio si deve andare a tagliare, allora si inizi dagli assegni pensionistici di quei
politici che a fronte di pochi anni, a volte giorni, di mandato parlamentare percepiscono vitalizi altisonanti”,
ha detto il Presidente dell’Anief, secondo cui “occorre eliminare dal bilancio Inps tutto lo stato sociale, che
pesa tantissimo, per oltre due terzi, dalle uscite dell’ente nazionale di previdenza”. RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017 E RITA, ULTIME NOTIZIE. I CONTRIBUTI FIGURATI
PER MATERNITÀ E CONGEDO PARENTALE. I contributi figurativi possono essere davvero
importanti per chi, magari grazie alla riforma delle pensioni, vuole aumentare le proprie chance di
lasciare il lavoro. Il Sole 24 Ore ricorda i casi in cui è possibile fare domanda per ottenerli in caso di
maternità o congedo parentale. Nello specifico, la maternità obbligatoria in costanza di rapporto dà diritto a
conteggiare ai fini pensionistici i periodi passati a casa, purché si abbia già almeno un contributo
settimanale in tutta la vita assicurativa. Nel caso di maternità obbligatoria con periodi extra-rapporto,
occorre però avere almeno cinque anni di contribuzione in costanza di rapporto di lavoro. È possibile
presentare anche domanda nel caso di congedo parentale, sempre che si abbia un contributo settimanale
utili per il diritto e la misura della pensione.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017 E RITA, ULTIME NOTIZIE. LA RITA PER EVITARE
LE PENALIZZAZIONI DELL’APE. La riforma delle pensioni, insieme all’Ape, ha portato la novità
della Rita, ovvero la Rendita integrativa temporanea anticipata, che può consentire a coloro che hanno un
fondo aperto nella previdenza complementare di andare in pensione in anticipo, fino a tre anni e sette mesi
rispetto ai requisiti di legge, tra l’Ape. Di fatto utilizzando la Rita, i futuri pensionati vedrebbero annullarsi o
Codice abbonamento:
però avere 260 settimane di contributi. In questo caso, a fronte di un onere è possibile avere fino a 60 mesi
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nella propria vita assicurativa. Nel caso in cui il congedo parentale sia extra rapporto di lavoro, occorre
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ridursi la decurtazione del proprio assegno necessaria a rimborsare il prestito bancario ricevuto tramite
l’Ape. Ovviamente andando ad attingere nei propri risparmi. In buona sostanza, quindi, attraverso la Rita è
possibile evitare il prestito bancario o diminuirne l’ammontare, vendendo però scendere il proprio fondo
pensione. Inoltre sulla Rita si godrà di una tassazione agevolata che dal 15% potrà arrivare anche al 9% a
seconda dell’anzianità presso il fondo complementare. Resta tuttavia da capire con quali modalità
funzionerà la richiesta della Rita: tutto è rimandato, come nel caso dell’Ape, ai decreti attuativi.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017E RITA, ULTIME NOTIZIE. LE PENALIZZAZIONI
PREVISTE PER IL PENSIONAMENTO ANTICIPATO Con l’arrivo del nuovo anno può essere
interessante ricapitolare, in base alle novità della riforma delle pensioni, quali sono gli strumenti di
pensionamento anticipato che gli italiani si troveranno di fronte, e se prevedono delle penalizzazioni, grazie
anche a un “riassunto” di pensionioggi.it. I canali di uscita sono in tutto nove. Il primo è l’ottava
salvaguardia per gli esodati, che non prevede penalizzazioni (per chi vi può accedere). Niente penalizzazioni
anche per chi usa il cumulo dei periodi contributi o è nato nel 1952 e può godere della deroga prevista dalla
Legge Fornero. Così come coloro che svolgono lavori usuranti , rientrano tra i lavoratori precoci cui è
garantita Quota 41 o hanno diritto di accedere all’Ape social. Passando invece alle modalità di
pensionamento anticipato che prevedono una penalizzazione, si ricorda l’Ape volontario (restituzione del
prestito), Opzione donna (ricalcolo contributivo dell’assegno) e anche la Rita, la quale di fatto va a erodere i
propri accantonamenti nella previdenza complementare.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017, ULTIME NOTIZIE. POLETTI CONTRO LA LEGGE
FORNERO: HA PENALIZZATO I GIOVANI Giuliano Poletti ieri è intervenuto al Senato per
un’informativa dopo le sue dichiarazioni sui giovani italiani all’estero che hanno scatenato non poche
polemiche, fino ad arrivare alla richiesta delle dimissioni del ministro. Il quale, oltre a scusarsi nuovamente,
ha voluto analizzare la situazione dell’occupazione giovanile, puntando anche il dito contro la riforma delle
pensioni targata Fornero. Poletti ha infatti detto che “le prospettive di lavoro dei giovani in Italia sono state
fortemente compromesse dalla grande crisi del 2008”. E ha poi aggiunto che anche la riforma Fornero ha
tolto opportunità ai giovani, perché “ha fortemente innalzato l'età di pensionamento”. Qualcuno potrebbe
fare notare che il ministro non ha fatto molto per risolvere questo problema, dato che i requisiti
pensionistici non sono stati cambiati e si è solo trovato il modo per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro
per alcune categorie di italiani, in alcuni casi con una penalizzazione da scontare sulla pensione.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017, ULTIME NOTIZIE. BOERI CONTRO LA CGIL: NON
HA USATO I VOUCHER SOLO CON I PENSIONATI Per Tito Boeri i voucher lavoro non sono stati
usati dalla Cgil solo per dei pensionati a Bologna. In un’intervista a Repubblica, il Presidente dell’Inps parla
di “ipocrisia” nel recente dibattito sui buoni lavoro e dice che dai dati dell’Istituto nazionale di previdenza
sociale risulta che “nell'ultimo anno la Cgil ha investito 750 mila euro in voucher; non si tratta quindi né
solo di Bologna né solo di pensionati. Anche altri sindacati hanno massicciamente usato questi strumenti, ad
esempio la Cisl ne ha utilizzati per un valore di 1 milione e mezzo di euro”. Per Boeri servono dei correttivi
sui voucher, ma sarebbe sbagliato cancellarli. Con dei limiti e dei tetti riguardo ai limiti di utilizzo mensile o
annuale sarebbe possibile, secondo Boeri, scoprire abusi di questo strumento, anche con maggiori controlli.
RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017, ULTIME NOTIZIE. LO SQUILIBRIO PERICOLOSO
PER LE PENSIONI DEGLI ITALIANI nche gli ultimi dati Istat diffusi ieri mostrano che la
disoccupazione giovanile resta un problema che ancora è difficile contrastare. Tuttavia occorre farlo per
non veder vacillare anche il sistema pensionistico. La Lombardia, come ha detto l’assessore all’Istruzione,
Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, rappresenta una sorta di “isola felice”, ma non si può non notare che
“a fronte di un aumento dei pensionati, diminuisce il numero dei lavoratori che versano contributi
previdenziali”.“Il quadro è preoccupante ma reale. In questa situazione - ha detto ancora Aprea - Regione
Lombardia e la giunta Maroni, quindi anche con il mio assessorato, ha dimostrato di saper utilizzare al
meglio tutti i fondi europei a disposizione. Abbiamo fatto un ottimo lavoro”. C’è chi non dimentica però che
con la riforma delle pensioni targata Fornero il problema si è aggravato: se i lavoratori vanno in pensione
più tardi lasciano meno spazio all’occupazione giovanile.
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