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SENTINELLA
SENTINELLA
La
Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?” La
sentinella risponde: «Viene il mattino,
poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!».
(Is 21,11-12)
Giornale della Parrocchia di Sant’Agata - Gallipoli - anno VIII - n° 2 - 8° gennaio 2017
Versione online sul sito della Parrocchia: www.cattedralegallipoli.it
B AT T E S I M O D E L S I G N O R E
Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire
su di lui. (Mt 3,13-17)
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al
Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io
che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da
me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli
lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco,
si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio
discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed
ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio
mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
don Piero DE SANTIS
Termina oggi, con la festa del
Battesimo, il tempo delle manifestazioni di Gesù: a Natale
si è manifestato ai poveri, rappresentati dai pastori; all'Epifania si è manifestato alle
genti; oggi, ricevendo da Giovanni l'immersione nel
Gior-dano, egli si manifesta al popolo di Israele. Il battesimo
è la prima occasione in cui Gesù, uomo maturo, entra sulla
scena pubblica: egli non si mostra protagonista di gesti straordinari nè di un insegnamento, bensì uomo pienamente solidale con gli uomini peccatori. Il cammino intrapreso da Gesù
fin dall'inizio del suo ministero è segnato dall'abbassamento,
dall'umiltà, dalla misericordia per gli uomini, ed è cosi che
egli narra Dio (cfr. Gv 1,18).
Giovanni il Battista ha iniziato la propria predicazione con il
grido: «Convertitevi, perche il regno dei cieli è vicino» (Mt
3,2), e a questo suo invito aderiscono molti giudei i quali,
avendo deciso nel loro cuore di cambiare mentalità e di produrre frutti di conversione, si fanno immergere da lui nel
fiume Giordano. II profeta è esigente: non basta il gesto rituale del battesimo per trovare salvezza di fronte al giudizio,
non è neppure sufficiente vantare la propria identità di figli
di Abramo (cfr. Mt 3,9-10). No, occorre un comportamento
che mostri concretamente la volontà di rompere con il peccato e di intraprendere una vita nuova... Chi accoglie questa
predicazione? Non i farisei, non la casta sacerdotale, non
quelli che si pensavano giusti, ma uo-mini e donne che si
sentivano peccatori o che erano manifestamente in stato di
peccato, raffigurati nel vangelo dal binomio «pubblicani e
prostitute» (Mt 21,32). Possiamo immaginare una fila di persone tra le quali anche quelle «segnate a dito» che vanno da
Giovanni per essere immerse nel Gior-dano: ebbene, in quella
fila si mette anche Gesù, che Gio-vanni ha appena annunciato è definito «più forte di me, colui che battezzava in Spirito santo e fuoco» (cfr. Mt 3,11)! Questo recarsi di Gesù da
Giovanni per essere battezzato apparirà azione scandalosa
persino per i cristiani delle prime generazioni, alcuni dei quali
cercheranno di minimizzare l'evento fino quasi a dimenticarlo. Eppure tutti e quattro i vangeli ce lo testimoniano con
chiarezza: Gesù si associa ai peccatori nel chiedere a Giovanni il battesimo. L'altro si oppone con risolutezza - «Io ho
bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?» - ma
Gesù ribatte: «Lascia fare per ora!», invitandolo a compiere
insieme la volontà di Dio, la sua giustizia: e la giustizia di Dio
è quella particolare coerenza con cui egli intende realizzare
la sua misericordia verso i pecca-tori, il suo disegno universale di salvezza. Giovanni allora acconsente e si sottomette
al volere di Gesù, il quale a sua volta si sottomette a lui nel
battesimo.
Proprio nel momento in cui Gesù risale da quell'acqua carica dei peccati dell'umanità, «si aprono i cieli ed egli vede lo
Spirito di Dio scendere come colomba su di lui. Ed ecco una
voce dal cielo: "Questi è il mio Figlio 1'amato, nel quale ho
posto la mia gioia"». Cosi si compiono le Scritture (cfr. Sal
22,7; Gen 22,1; Is 42,1) e la voce del Padre attesta che la
sua giustizia si è realizzata: Dio voleva vedere Gesù così, in
mezzo ai peccatori, e proprio in quell'atto di abbassamento
voleva riempirlo di Spirito Santo. E' in questa inattesa epifania
che ci è dato di cogliere l'unità dell'azione di salvezza di Dio:
il Padre opera attraverso il Figlio Gesù Cristo, conferendogli
tutta la potenza dello Spirito.
La festa del battesimo di Gesù è per noi anche memoria del
nostro battesimo e, nel contempo, della voce di Dio rivolta a
ciascuno di noi: «Tu sei mio figlio!». Ognuno di noi è figlio di
Dio, ed è causa della sua gioia se, riconoscendosi peccatore,
intraprende il cammino di conversione, di ritorno a lui; su
ognuno di noi scende e riposa lo Spirito Santo se sappiamo
invocarlo e apprestare tutto per accoglierlo. E cosi che possiamo sentirci figli di Dio, capaci di gridargli «Abbà, Papa
amato!» (cfr. Mc 14,36; Rm 8,15; Gal 4,6) e di vivere delle
energie dello Spirito: energie nascoste che pure non cessano
di mostrarsi efficaci nella nostra vita, energie più forti del
peccato e, come vedremo un giorno, più forti anche della
morte.
n. 2 - 8 GENNAIO 2017 - pag. 2
La
SENTINELLA
DAL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
PER LA GIORNATA DELLA PACE
La nonviolenza: stile di una politica per la pace
Più potente della violenza
4. La nonviolenza è talvolta intesa nel senso di resa, disimpegno e
passività, ma in realtà non è così. Quando Madre Teresa ricevette
il premio Nobel per la Pace nel 1979, dichiarò chiaramente il suo
messaggio di nonviolenza attiva: «Nella nostra famiglia non abbiamo bisogno di bombe e di armi, di distruggere per portare pace,
ma solo di stare insieme, di amarci gli uni gli altri […] E potremo
superare tutto il male che c’è nel mondo».[7] Perché la forza delle
armi è ingannevole. «Mentre i trafficanti di armi fanno il loro lavoro, ci sono i poveri operatori di pace che soltanto per aiutare una
persona, un’altra, un’altra, un’altra, danno la vita»; per questi
operatori di pace, Madre Teresa è «un simbolo, un’icona dei nostri tempi».[8] Nello scorso mese di settembre ho avuto la grande
gioia di proclamarla Santa. Ho elogiato la sua disponibilità verso
tutti attraverso «l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella
non nata e quella abbandonata e scartata. […] Si è chinata sulle
persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce
ai potenti della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi
ai crimini – dinanzi ai crimini! – della povertà creata da loro stessi».[9] In risposta, la sua missione – e in questo rappresenta migliaia, anzi milioni di persone – è andare incontro alle vittime con
SETTIMANA IN
PA R R O C C H I A
Appuntamenti
d a l 9 a l 15 gennaio
LUNEDÌ9 GENNAIO
Ore 17.00: Consiglio d’Amministrazione Confraternita dell’Immacolata.
Ore 19.15: Consiglio d’Amministrazione Confraternita dell’Immacolata.
Ore 20.00: Consiglio d’Amministrazione Confraternita S. Maria della Neve.
MARTEDÌ10 GENNAIO
Ore 17.30: Consiglio d’Amministrazione Confraternita delle Anime.
Ore 18.30: Lectio divina. Segue la S. Messa e
l’Adorazione eucaristica.
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO
Ore 18.30: Inizio dell’ottavario in onore di San
Sebastiano.
VENERDÌ13 GENNAIO
Ore 19.00: Incontro dei Ministri straordinari
dell’Eucaristica.
Ore 19.30: Consiglio d’Amministrazione Confraternita del SS. Rosario.
DOMENICA15 GENNAIO
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Orario Sante Messe:
Sant’Agata: ore 10,00 – 18,30
Santa Teresa: ore 8,00
San Francesco d’Assisi: ore 7,00 – 17,30
Mercoledì, Giovedì e Venerdì non ci sarà la S.
Messa delle ore 9.00 in Cattedrale.
Battezzati in Cristo, sono figli di Dio
7 gennaio 2017
Felice Abbate e Andrea Delle Donne
8 gennaio 2017
Giorgio Karol Cortese e Alessandra Forte
generosità e dedizione, toccando e fasciando ogni corpo ferito,
guarendo ogni vita spezzata. La nonviolenza praticata con decisione e coerenza ha prodotto risultati impressionanti. I successi
ottenuti dal Mahatma Gandhi e Khan Abdul Ghaffar Khan nella
liberazione dell’India, e da Martin Luther King Jr contro la discriminazione razziale non saranno mai dimenticati. Le donne, in particolare, sono spesso leader di nonviolenza, come, ad esempio,
Leymah Gbowee e migliaia di 3 donne liberiane, che hanno organizzato incontri di preghiera e protesta nonviolenta (pray-ins) ottenendo negoziati di alto livello per la conclusione della seconda
guerra civile in Liberia. Né possiamo dimenticare il decennio
epocale conclusosi con la caduta dei regimi comunisti in Europa.
Le comunità cristiane hanno dato il loro contributo con la preghiera insistente e l’azione coraggiosa. Speciale influenza hanno
esercitato il ministero e il magistero di san Giovanni Paolo II. Riflettendo sugli avvenimenti del 1989 nell’Enciclica Centesimus
annus (1991), il mio predecessore evidenziava che un cambiamento epocale nella vita dei popoli, delle nazioni e degli Stati si realizza
«mediante una lotta pacifica, che fa uso delle sole armi della verità
e della giustizia».[10]
Gradini di santità
«Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono
compiaciuto» (Mt 3,17)
Per un atto di amore i miei genitori hanno donato a me il
meglio di loro stessi: la vita.
E tu, Dio della vita, non hai voluto essere da meno.
Un giorno hai deciso di darmi il meglio di te stesso:la tua
vita.
E nel segno sacramentale del battesimo ho cominciato a
vivere come tuo figlio adottivo, insieme a tanti altri tuoi
figli, nella grande famiglia che è la Chiesa.
Fa', o Signore, che io riesca a far crescere dentro di me
questa tua vita fino a condurla alla perfezione, così che
sia splendore della tua in modo visibile.
Vivo nella speranza che, come ti sei compiaciuto guardando il volto, le parole e le azioni di Gesù, tu possa un
giorno guardarmi e sorridermi compiaciuto perché non ho
deturpato la vita che mi hai dato, ma l'ho resa adulta e
piena di opere, degne della mia condizione di figlio e soprattutto degne di te, che sei il mio ineffabile Padre.
Amen
Averardo Dini - La Parola pregata