Ma molti non garantiscono professionalità e sicurezza

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Transcript Ma molti non garantiscono professionalità e sicurezza

anno
2013
2014
2015
2016
RTA*
St. Pl.
3 (85)
3 (85)
4 (400)
4 (400)
HOTEL
St. Pl.
50 (2859)
51 (2926)
51 (2926)
51 (2926)
AFFITTACAMERE
St. Pl.
35 (315)
36 (325)
41 (400)
46 (466)
B&B
St. Pl.
100 (513)
101 (527)
122 (637)
141 (733)
UAAUT**
St.
Pl.
394 (1202)
416 (1305)
532 (1707)
615 (2002)
*RTA: residenze
turistico alberghiere
**UAAUT: unità abitative
ad uso turistico come Airbnb
St. = strutture
Pl. = posti letto
cromasia
IL BOOM
DI B&B
E AFFITTACAMERE
A TRIESTE
la polemica
«Ma molti non garantiscono
professionalità e sicurezza»
La presidente di Federalberghi Lipanje punta il dito contro le tante irregolarità
«Personale inadatto, incassi in nero e ospiti non registrati: settore danneggiato»
Il giardino di una casa vacanze in città. In alto turiste in piazza Unità
‘‘ ‘‘
Gli ALBERGHI
e i residence
le regole
da seguire
Nessuna
new entry registrata
negli ultimi dodici mesi
A vigilare
sul rispetto delle norme
Comune e associazioni
munque è molto attento - prosegue la presidente - e B&B non
in regola sono stati già bloccati.
La nostra associazione accoglie
e valorizza solo chi è in regola.
C'è una nuova legge ad esempio - aggiunge - che obbliga i titolari vivere all'interno del B&B
e ad accogliere gli ospiti negli
stessi spazi. Ai nostri associati
chiediamo subito di vedere l'au-
torizzazione comunale e visitiamo anche le abitazioni, a garanzia che sia tutto ok. L’ospite ha
diritto ad essere accolto come si
deve. Io stessa sono proprietaria di un B&B - conclude Ercoli
Piazzi - e dico sempre che una
volta andavo in giro per il mondo, adesso viene il mondo a casa mia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Personale non presente o
inadatto, incassi in nero e
ospiti non registrati, con i
conseguenti rischi sul fronte
della sicurezza. Il fenomeno
dei B&B e delle case vacanze
sta dilagando negli ultimi anni a Trieste, ma molti non rispettano le regole, comportamenti che stanno pesantemente danneggiando il settore».
Un’autentica requisitoria.
C’è un doppio problema di
professionalità e di legalità
che deve essere denunciato.
Ne è persuasa Cristina Lipanje, presidente di Federalberghi del capoluogo giuliano, che non usa mezzi termini per descrivere quella che a
suo dire è una categoria di
strutture ricettive fuori controllo. «Posso citare un dato
nazionale molto eloquente continua - il 65% in Italia non
dichiara i propri guadagni.
Anche a Trieste poi mi raccontano situazioni dove l'accoglienza non è adeguata,
chiavi di appartamenti lasciati nei bar, dove i turisti devono andare a prenderle, o appuntamenti dati per ricevere
clienti, dove i proprietari non
si sono mai presentati e non
hanno mai risposto alle telefonate».
«E ancora - prosegue l’imprenditrice - B&B dove c'è
l'obbligo di residenza da parte del gestore che non viene
rispettato. Le residenze sono
fittizie, distribuite tra parenti, oltre al fatto che spesso i
turisti sono lasciati soli, il personale non c'è. E mentre negli hotel la Guardia di Finanza può entrare per eseguire i
controlli, non è così semplice
soprattutto nelle case affittate, mancano strumenti adatti
a una verifica attenta e puntuale di chi non è in regola».
Cristina Lipanje punta poi
La presidente di Federalberghi Cristina Lipanje
‘‘ ‘‘
le chiavi
al bar
la tassa
di soggiorno
Numerose
residenze sono fittizie
distribuite tra parenti
Difficili i controlli
da parte della Guardia
di finanza
Cosa accadrà
quando verrà introdotta?
Pagheranno solo
gli onesti e non quelli
che non dichiarano
i turisti alloggiati
l'attenzione in particolare su
due aspetti, la sicurezza e la
futura tassa di soggiorno.
«Sentiamo in continuazione
gli allarmi e i controlli per la
paura del terrorismo, e molti
titolari di strutture di questo
tipo omettono la registrazione degli ospiti con la questura, sempre per non dichiarare gli incassi. Questo - sottoli-
nea - comporta anche un problema di sicurezza a livello
generale, per tutta la città,
non si sa chi siano le persone
che si fermano a dormire,
perché magari non vengono
richiesti i documenti, non
vengono registrati e comunicati, e in questo particolare
momento non è un dettaglio
da sottovalutare».
E per prenotare ci si affida a booking.com
Un bus in città
Cani e gatti in un giardino
‘‘ ‘‘
il trasporto
pubblico
ste».
Non è da meno una splendida villa in Costiera, con
tanto di accesso al mare,
prezzo simile per «fantastica
gli amici
animali
La vicinanza
alle fermate dei bus
tra le carte vincenti
In molti
aprono le porte
ai cani e ai gatti
villa di 220 mq con terrazzino privato sul mare con doccia calda. Cinque camere da
letto suddivise su tre piani,
tre bagni, quattro terrazze
con vista mare e ampio soggiorno vetrato con fantastica
vista sul golfo, cucina e barbeque». Stesso prezzo anche
per un ampio appartamento
«Le prenotazioni? Nel nostro caso arrivano quasi tutte attraverso il
sito booking.com, che permette di far trovare al viaggiatore le
tariffe più convenienti». Ratka, di origini serbe, si occupa da tempo
della gestione del B&B PortoVecchio in Borgo Teresiano. «Ormai
tutti si affidano a portali di quel tipo, perché si tratta di un metodo
rapido e facile per scegliere la propria camera. Più in generale
lavoriamo quasi esclusivamente con internet, anche per i soggiorni
che vengono riservati direttamente dai nostri canali online». Ma chi
sono i clienti abituali? «La maggior parte sono turisti stranieri, in
particolar modo austriaci. Possiamo dire che da marzo in poi, per
tutta la bella stagione, abbiamo un afflusso continuo. Tantissimi aggiunge - sono turisti diretti in Croazia, che abitualmente si
fermano per una o due notti a Trieste». Da gennaio a marzo invece
non si registrano “pienoni”, ma gli affari si recuperano soprattutto
nel corso dell'estate. (mi.b.)
nella palazzina recentemente rinnovata del Tergesteo.
«Appartamento unico per la
sua posizione, dimensione,
distribuzione degli spazi, vi-
sta suggestiva e comfort offerti. A due passi da piazza
Unità D'Italia - si precisa - è
sito in Palazzo Tergesteo,
ubicato in una zona nel cuo-
La presidente di Federalberghi ricorda poi come le tariffe applicate da B&B e case
vacanze ultimamente, non si
discostino poi molto da quelle applicate da tanti hotel,
con la differenza che gli alberghi forniscono servizi e professionalità certificate.
«Chi pensa di risparmiare,
magari poco, spesso non sa a
cosa va incontro e le segnalazioni di disservizi e disagi
non mancano. Pensiamo
inoltre - conclude - al prossimo futuro, quando verrà introdotta la tassa di soggiorno.
Pagheranno solo gli onesti e
non quelli che non dichiarano i turisti alloggiati, con la
conseguenza che ci sarà anche un cospicuo guadagno in
meno nelle casse del Comune».
mi.b.
re pulsante della vita triestina».
Alcuni annunci poi sono
particolarmente fantasiosi,
come quello di Massimo,
che propone una casa intera
a Muggia per 6 persone, costo 25 euro a notte e l'invito:
«Coppie, famiglie, amici e
piccoli amici pelosi! Venite
pure da me, sono una casa
accogliente, comoda e ricercata, con giardino, wifi e parcheggio, e disto pochi minuti
dal mare. Il suo proprietario,
Maxi, sarà contento di informarvi su cosa vedere a Trieste, Muggia e in Slovenia, e
se lo vorrete anche di accompagnarvi! Vi dico un segreto:
se sarete fortunati potrete vedere a pochi passi da voi la famiglia di cerbiatti andare alla
ricerca delle loro piante preferite, ma shhh che sennò
scappano!».
(mi.b.)
18
Trieste cronaca
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
di Riccardo Tosques
«Abbiamo avviato una trattativa con la Saba per acquisire
una parte del posteggio coperto: se tutto va bene, garantiremo ai clienti le prime due ore di
parcheggio
completamente
gratis». Piero Coin, il nuovo amministratore unico del centro
commerciale Il Giulia, è in fermento per la sua nuova
“creatura”. Il 47enne veneziano - uscito formalmente, va
precisato, dall’omonimo Gruppo Coin -, dopo aver acquisito
in toto le quote della Iulia srl (la
società gestita da tre imprenditori milanesi che aveva già in
carico Il Giulia), non intende
perdere tempo. E pur essendo
arrivato ufficialmente da poco
alla guida del centro, dimostra
di esserere già bene informato
sulle problematiche della struttura di via Giulia.
Coin, più precisamente, pare avere in mente come affrontare uno dei grandi problemi
del centro commerciale: l’elevato costo del ticket dell’attiguo parcheggio coperto. Attualmente, infatti, i prezzi non sono affatto concorrenziali soprattutto se teniamo conto, ad
esempio, che il Montedoro
Shopping Center di Muggia
non fa pagare nemmeno un
cent ai propri clienti. Come si
evince dalle tariffe esposte dalla Saba la tariffa base da 55 minuti prevede una spesa pari a 1
euro, quella giornaliera, invece, ammonta a 12 euro. Attualmente la tariffa “fino a due ore”
ha un costo di 2 euro, che salgono esattamente al doppio in caso di quattro ore di sosta.
Cifre fortemente contestate
da diversi commercianti interpellati dopo la notizia dell’arrivo di Coin alla guida del centro
commerciale. «In quest’epoca
di crisi economica la gente cerca di risparmiare anche il singolo euro, quindi è impensabile
applicare simili tariffe per venire a fare degli acquisti qui», è
stato il leitmotiv dei commercianti. «Sappiamo bene che
questo è un problema, motivo
per il quale stiamo cercando di
trovare una soluzione», racconta Piero Coin.
In corso c’è una vera e propria trattativa con Saba Parcheggi, l’operatore industriale
specializzato nella gestione dei
posteggi, legato al brand Saba
Aparcamientos, il gruppo internazionale presente in cinque
Paesi europei e del Sud America che conta qualcosa come circa 200mila posti auto distribuiti in più di 370 parcheggi. Lo
scopo della trattativa tra Coin e
Saba è presto detto: «Vorrei raggiungere un accordo per comperare una parte dei posti auto.
L’obiettivo finale è quello di
consentire ai nostri commercianti di garantire le prime due
ore di parcheggio gratis ai clien-
brevi
ortofrutta
Mercato all’ingrosso
chiuso sabato
■■ Il Comune di Trieste
informa che, per il previsto
mancato arrivo della merce
dai luoghi di produzione,
sabato prossimo (giorno
dopo la festa dell’Epifania) il
Mercato ortofrutticolo
all'ingrosso di via Ottaviano
Augusto 12 sarà chiuso in via
straordinaria, sia per le
contrattazioni commerciali
che per il pubblico
consumatore.
acegasapasamga
Il superlavoro
per ripulire il centro
Un’immagine del centro commerciale Il Giulia: Piero Coin, il nuovo proprietario, sta trattando con la Saba per acquisire parte del posteggio coperto
Caroparcheggi al Giulia
Coin lancia la contromossa
Trattative tra nuova proprietà e Saba Italia per acquisire parte del multipiano
«Tariffe troppo elevate. Puntiamo a rendere gratuite le prime due ore di sosta»
sanità
le novità
Dalla rivoluzione del ticket fino ai lavori di riqualificazione
Il ticket per le quattroruote al
centro commerciale Il Giulia
costa: la tariffa base da 55 minuti
prevede infatti una spesa di 1
euro, quella giornaliera ammonta
a 12. Il ticket “fino a due ore”
costa invece due euro
I lavori di riqualificazione del
Giulia, che dovrebbero partire a
giugno per concludersi dopo circa
un anno, prevedono un
investimento complessivo di
5 milioni di euro. Il centro rimarrà
comunque sempre aperto
«Oggi a gestire il centro
commerciale c’è una famiglia
con nome e cognome, mentre
prima i proprietari hanno
pensato di gestire il Giulia da
lontano. Ma per superare la crisi
bisogna investire». Parola di Coin
ti. Sappiamo che Saba deve fare degli investimenti sul parcheggio, vediamo se riusciamo
a trovare un accordo».
Oltre al discorso dei parcheggi, Coin ha cercato di analizzare la situazione del centro e dei
suoi immediati dintorni. «Tutto il polo ex Dreher è andato degradandosi, soprattutto negli
ultimi dieci anni con lo svuotamento dell’ex immobile Telecom e il dimezzamento dell’organico da parte della Regione
presente negli edifici attigui».
Coin parla di «un vero e proprio
vuoto pneumatico venutosi a
creare nell’area, fattore che rende il mio compito ancora più
difficile». I lavori di riqualificazione del Giulia, che dovrebbe-
ro partire a giugno per concludersi dopo circa un anno, prevedono un investimento complessivo pari a 5 milioni di euro. «Credo che questa possa essere la testimonianza di grande
novità rispetto alla gestione degli ultimi 8-9 anni: oggi a gestire il centro commerciale c’è
una famiglia con nome e cognome, mentre prima i proprietari non si sono mai esposti. Anzi. Hanno erroneamente pensato di gestire il Giulia da lontano. Capisco che si sia venuta a
creare una situazione complessa in seguito alla crisi commerciale che ha colpito anche Trieste, ma per superare la crisi bisogna investire». Particolare interesse ricopre il cronoprogramma dei lavori che da giugno coinvolgeranno a scaglioni
gli spazi interni ed esterni. «Il
centro rimarrà sempre aperto conclude Coin - si lavorerà a
stralci. L’auspicio è che a metà
del 2018 Il Giulia possa presentarsi con una veste del tutto
nuova».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Centri commerciali nel mirino dei grillini
Sotto accusa i contratti di affitto “capestro” imposti ai negozianti. «Anche la Procura sta indagando»
Cristian Sergo
■■ Una trentina di addetti in
più, venti contenitori
“straordinari” in grado di
ospitare 20mila litri di rifiuti e
172 ore di lavoro
complessivo. Sono solo
alcuni numeri che
fotografano l’attività messa
in campo da
AcegasApsAmga tra San
Silvestro e il primo gennaio
per ripulire la città, in
particolare l’area di piazza
Unità che ha ospitato la
grande festa all’aperto, nel
minori tempo possibile.
Dall'1.30 fino alle 7.30 del
primo giorno dell’anno si è
concentrata la pulizia più
massiccia del centro
cittadino: dallo spazzamento
alla raccolta di rifiuti da terra,
come bottiglie, bicchieri e
avanzi di piccoli fuochi
d'artificio.
Mentre a Trieste la grande distribuzione si riorganizza e rilancia
con la nuova proprietà del
“Giulia”, sul piano politico il
Movimento 5 Stelle attacca ancora una volta il sistema dei centri commerciali, mettendo nel
mirino la tipologia dei contratti
che queste realtà imporrebbero
ai commercianti che intendano
aprire un'attività al loro interno.
Come sottolinea il consigliere
regionale Cristian Sergo, «secondo gli inquirenti alcuni contratti
di locazione hanno una falsa
qualificazione giuridica: si tratta di affitti di ramo d'azienda,
ma dovrebbero essere normali
contratti di locazione commerciale. Un sistema utilizzato in
tutta Italia, che non tutela i piccoli imprenditori e i loro dipendenti». Ed ecco l’esempio. I pentastellati fanno riferimento al
Tiare Shopping di Villesse. Secondo Sergo, sebbene non risultino procedimenti giudiziari in
corso, «non lasciano spazio all'
immaginazione le conclusioni
della Procura e del Nucleo di Polizia tributaria di Gorizia, a seguito dell'esposto presentato da
Barbara Nadale», imprenditrice
nel campo dell'abbigliamento
che nel 2013 ha aperto un negozio all'interno del Tiare. Il nego-
zio avrebbe avuto ripetuti problemi all'impianto fognario e
ciò avrebbe spinto la commerciante a cercare un concordato
con la proprietà del centro commerciale e quindi a non pagare
più i canoni di affitto previsti dal
contratto.
«Per questo le è stato intimato di lasciare il locale - evidenzia
Sergo - ma di non toccare le migliorie apportate agli impianti e
alla struttura. Spese affrontate
con investimenti personali di
centinaia di migliaia di euro», visto che il negozio era stato consegnato a Nadale al grezzo,
«non rifinito dal punto di vista
dell'impiantistica e senza vetrine». Per Sergo, «sulla natura del
contratto si è espressa in maniera inequivocabile la Polizia tributaria di Gorizia attestandone
la falsa qualificazione giuridica.
Il contratto è poi definito "capestro" dalla Procura di Gorizia
(sebbene liberamente sottoscritto dalle parti e dunque senza risvolti di tipo penale, ndr),
perché contenente clausole vessatorie, che già in altre parti
d'Italia sono oggetto di indagini
e processi». Il grillino annuncia
un'interrogazione in Parlamento, perché «i contratti basati in
tutta Italia sulla cessione di ra-
Servizi assistenziali
spostati al Maggiore
■■ Da martedì prossimo il
servizio di Continuità
Assistenziale dell'AsuiTs sarà
attivo all'ospedale Maggiore,
nella zona dell'ex pronto
soccorso. Il servizio
garantisce l'assistenza
medica per quei problemi
per cui non si può aspettare
l'apertura dell'ambulatorio
del proprio medico di
famiglia o pediatra. Il medico
può effettuare visite
domiciliari, prescrivere
farmaci per terapie non
differibili o necessari alla
prosecuzione della terapia,
rilasciare certificati di
malattia in casi di stretta
necessità e per un periodo
massimo di tre giorni,
proporre il ricovero in
ospedale. Per usufruire del
servizio si chiama il 118,
comunicando con
l'infermiere della centrale
che raccorda il medico del
servizio con il cittadino.
mo d'azienda sono irregolari: il
Tiare non avrebbe mai segnalato l'inizio di una sua attività
commerciale al Comune di Villesse, sebbene nell'atto notarile
stipulato con Barbara Nadale si
dichiarasse in possesso di una
Segnalazione certificata di inizio attività. Com'è possibile che
un'attività mai avviata venga affittata a un altro imprenditore?». Sergo tocca anche il tema
dei dipendenti: «Con la cessione del ramo d'azienda, in caso
di chiusura dell'attività commerciale, il centro commerciale
dovrebbe ricollocarli in un altro
dei negozi presenti al suo interno. Ma ciò non avviene e le persone vengono spesso licenziate,
con tutte le conseguenze che
questo comporta per le famiglie
e per le casse pubbliche in termini di ammortizzatori sociali».
(d.d.a.)
Trieste cronaca
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 IL PICCOLO
19
Tregua Regione-Comune su Porto vecchio
Faccia a faccia tra Serracchiani e Dipiazza. Intesa su cronoprogramma e modalità di spesa dei 50 milioni stanziati da Roma
di Gianpaolo Sarti
Le strette di mano, gli auguri e
l'auspicio di una "proficua"
collaborazione. Per Debora
Serracchiani e Roberto Dipiazza il 2017 si è aperto sotto una
buona stella: quella del Porto
Vecchio. La presidente della
Regione e il sindaco di Trieste
ieri hanno fissato un primo
cronoprogramma per avviare
le opere sostenute dal maxi finanziamento del governo Renzi. Ci sono 50 milioni di euro in
ballo e ora si deve decidere come e quando spenderli.
I due hanno le idee piuttosto chiare. Serracchiani ha deciso innanzitutto di sottoscrivere un protocollo operativo
tra Regione, Comune, Autorità
portuale e ministero dei Beni e
delle Attività Culturali, in modo da definire la fase progettuale e attuativa degli interventi. In particolare, come già stabilito in sede ministeriale, i lavori riguarderanno la viabilità
(3 milioni e 500 mila euro), il
Polo museale (25 milioni), il
trasferimento in Porto vecchio
dell'Icgeb (12 milioni), il recupero dell'Ursus (5 milioni e
500 mila), il restauro della "Locanda" (800 mila) e la riqualificazione delle banchine (3 milioni e 200 mila euro).
Il protocollo servirà a chiarire anche «chi fa cosa»: la Regione intende accordasi con il sindaco su quale sarà, in futuro, il
ruolo del Comune, vale a dire
il "soggetto attuatore" dei lavori. La governatrice, dal canto
suo, ha anche messo a disposizione gli uffici tecnici regionali
di Fvg Strade per affiancare
quelli municipali così da progettare la nuova viabilità. «Abbiamo ottenuto delle risorse
importanti dal governo precedente - ha rilevato la presidente della giunta - per passare a
un'operatività concreta su
una parte di Trieste che rappresenta il futuro non solo della città, ma dell'intera regione.
Per questo abbiamo inteso im-
primere un'accelerazione che
possa essere coerente con
quello che poi sarà il progetto
complessivo del riuso di Porto
Vecchio. Sta andando avanti
uno dei più grandi regali che la
Regione fa alla città di Trieste e
al Friuli Venezia Giulia, cioè il
recupero di un'area importante. È un lavoro di squadra, in
cui la Regione ha fatto il suo e
in tempi direi piuttosto veloci,
grazie anche all'attenzione del
governo».
la sede
Uti a palazzo Galatti
«Chiederemo che palazzo Galatti,
già sede della Provincia, diventi
sede dell'Uti». Lo annuncia il
sindaco Roberto Dipiazza a
margine dell'incontro con la
presidente Debora Serracchiani, in
cui si è parlato anche
dell'organizzazione delle Unioni
territoriali intercomunali. Il 12
gennaio è prevista una riunione
con l'assessore regionale
competente, Paolo Panontin, «per
sciogliere anche alcuni nodi molto
semplici», ha anticipato proprio
Serracchiani. Tra cui, appunto la
sede. «Se la domandano siamo
pronti a concederla», ha affermato
la presidente. «L'Uti giuliana sta
già lavorando - ha spiegato la
governatrice - compreso il piano di
sviluppo». (g.s.)
la polemica
Sotto l’amministrazione, niente. Il gruppo comunale del Pd
ha atteso l’inizio anno per fare
un bilancio del Dipiazza Ter. «In
sei mesi (un decimo del mandato) la giunta Dipiazza ha lavorato poco e male: molti annunci e
ordinanze ideologiche, e zero
progetti di sviluppo per Trieste,
svilendo continuamente il ruolo del Consiglio comunale e delle opposizioni», attacca la capogruppo Fabiana Martini. L’immagine che ne esce è quella di
una giunta del fare nulla. O quasi. «Per il 2017 auspichiamo più
serietà, concretezza e disponibilità alla collaborazione per il bene della città. Finora non abbiamo visto granchè», aggiunge
l’ex vicesindaca durante la conferenza stampa assieme agli altri. È questo, in sintesi, il giudizio espresso dai consiglieri del
Pd di Trieste.
«Siamo disponibili a collaborare con il sindaco Dipiazza e la
sua giunta per il bene della città,
ma solo se verremo messi davanti a un’idea di sviluppo per
Trieste, che fino ad oggi è completamente mancata. Abbiamo
sentito solo annunci e visto
qualche intervento spot. Manco
solo l’ordinanza per accendere
le luci quanto tramonta il sole»,
«Cioè del governo Renzi prima - ha evidenziato - e poi
adesso, ancora, del ministro
Franceschini. Stiamo quindi
andando avanti per predisporre tutti gli atti che ci permetteranno di impiegare i 50 milioni».
Soddisfatto Dipiazza, che
abbozza una data. «Credo che
nel giro di 30-40 giorni avremo
il protocollo per partire». E,
sottolineando «l'ottimo» rapporto con la Regione, ha pun-
Debora Serracchiani e Roberto Dipiazza a colloquio a margine del vertice su Porto Vecchio
Il gruppo consiliare dem
Il Pd spara ad alzo zero sulla giunta
«Ideologica, debole e inconcludente»
ironizza Martini. Il primo banco
di prova sarà il nuovo regolamento della polizia locale bocciato da 7 circoscrizioni su 7. Il
vicecapogruppo Giovanni Barbo ha evidenziato che «la giunta
Dipiazza sembra impegnata a
fare opposizione alla Regione e
al governo nazionale più che a
governare la città, per la quale si
è limitata a produrre poche ordinanze in modo confuso e a volte
irresponsabile. Di risultati ne
abbiamo visti pochi, e va ricordato che il sold out nelle strutture ricettive in questo periodo di
feste è il terzo consecutivo, ed è
frutto di un importante lavoro
‘‘
La capogruppo
martini
Noi vogliamo
collaborare ma manca
del tutto un’idea di
sviluppo per Trieste
Abbiamo avuto solo
annunci e interventi spot
Fabiana Martini
svolto dalla precedente amministrazione».
Antonella Grim, segretaria regionale del partito, si è soffermata su due temi: la Ferriera e il
Porto vecchio. «Spero che nel
2017 il sindaco la smetta di
prendere in giro i cittadini e i lavoratori dello stabilimento, perché la superficialità e la legge-
rezza con le quali è stato trattato
il tema della chiusura dell’area a
caldo sono preoccupanti - spiega Grim -. Auspico che Dipiazza, invece di fantasticare su improbabili ricollocamenti dei lavoratori, inauguri finalmente
una stagione di confronto serio.
È inoltre necessario ritrovare serietà anche nell’utilizzo dei 50
milioni di euro stanziati dal governo per Porto Vecchio, che è
l’unico vero luogo di sviluppo
per Trieste, e sul quale in sei mesi non è stato fatto nulla». Laura
Famulari parla di «scellerate decisioni» e di inquietanti segnali:
«Su molti temi delicati la giunta
Rossi apre il dossier sul “caso Malabotta”
Lettera a dirigenti e funzionari comunali per capire dove l’iter della donazione si sia inceppato
di Massimo Greco
Alle spalle di Franca Malabotta il celebre dipinto di Arturo Nathan
«Malabotta». Come risponde
al cellulare, Giorgio Rossi ha
già percepito quale sarebbe
stata la “grana” giornaliera. E,
coerente al personaggio, l’ha
già presa per le appuntite corna: «Ho scritto una lettera un
certo numero di dirigenti e funzionari, per capire cosa sia successo e soprattutto come sia
potuto succedere. Io non ne sapevo niente». Il caso Malabotta
si spalanca così sulla scrivania
dell’assessore alla Cultura: una
donazione fatta nell’agosto
2015, senza che due condizioni
- la catalogazione e la mostra siano state osservate. Franca
Flenga Malabotta, vedova
92enne di uno dei maggiori collezionisti triestini, lasciata senza neppure una telefonata di
auguri per un anno e mezzo:
nonostante la donazione riguardi 21 opere d’arte e ammonti a una stima di 350 mila
euro. Non c’è che dire: efficienza e bon ton. Complimenti agli
chef.
La vicenda corre lungo il crinale tra le due giunte Cosolini
e Dipiazza. L’esecutivo Cosolini compila tutte le carte ma poi
non va al closing dell’operazio-
ne. La squadra Dipiazza subentra in giugno e, a quanto pare,
resta ignara dell’eredità. Ieri
Rossi legge la reprimenda di
donna Franca e corre ai ripari:
la missiva, che si apre con un
“carissimi” di vaga ascendenza
paolina, raggiunge il direttore
dell’Area cultura Fabio Lorenzut, il direttore dei Civici musei
Nicola Bressi, la posizione organizzativa del museo Revoltella Susanna Gregorat. Rossi non
sceglie a caso. Lorenzut è stato
addirittura il “rogante” dell’atto di donazione; Bressi è il responsabile della musealità comunale, molto versato nelle
tualizzato che «quando si lavora assieme nell'interesse del
territorio i risultati si raggiungono». Perché il Porto Vecchio, consegnato al Comune,
«è patrimonio della città, è un
ambizioso progetto per tutta
la regione e solo uniti possiamo raggiungerlo». Una partita, ha fatto sapere lo stesso Dipiazza, che il diretto interessato e la presidente fin qui hanno voluto gestire «in silenzio,
sia da una parte che dall'altra,
perché l'accordo tra noi era di
stare zitti e risolvere i problemi. Infatti, a inizio anno, ci siamo subito incontrati. Lei è in
gamba, io altrettanto. E i risultati si vedono».
È rimasto sostanzialmente
fuori dal tavolo, per il momento, l'annoso tema della Ferriera: «Ogni istituzione svolge il
suo ruolo - ha chiosato Serracchiani - a volte le opinioni possono essere diverse, ma per
quanto mi riguarda la collaborazione tra noi sarà sempre utile e fattiva».
©RIPRODUZIONERISERVATA
si è mossa facendosi guidare
esclusivamente dall’ideologia,
come sulle unioni civili, sui
provvedimenti contro l’accattonaggio, sulla commemorazione
della promulgazione delle leggi
razziali, sul Gioco del rispetto:
hanno fatto fare a Trieste svariate figuracce, varando provvedimenti ideologici e spesso privi
di fondamento giuridico. È il
frutto dell’incapacità di mettere
in campo politiche di inclusione e coesione sociale».
I consiglieri Valentina Repini
e Igor Svab si sono concentrati
in particolare sul lavoro svolto a
favore della comunità slovena,
ricordando che «il dialogo con
alcuni assessori della giunta, in
particolare Angela Brandi per la
parte relativa alle scuole, è difficile». Repini ha annunciato la
volontà di chiedere l’introduzione dell’insegnamento in lingua
slovena nel nido e nella scuola
dell’infanzia di Prosecco. La segretaria del Pd di Trieste, Adele
Pino, presenti all’incontro, ha
messo il dito nella piaga dell’Uti
Giuliana. «L’atteggiamento negativo del Comune di Trieste sta
danneggiando anche gli altri territori e che rischia di creare seri
problemi al lavoro di questi enti».
(fa.do.)
collezioni scientifiche; la Gregorat, una volta pensionata
Maria Masau Dan, sarebbe stata immediata “destinataria”
della liberalità Malabotta, in
quanto la più alta in grado nel
museo triestino di maggiore
prestigio.
Adesso Rossi vuole venire a
capo di una vicenda, di cui, per
la verità, è l’ultimo terminale.
«Inutile fare indagini o inchieste o trovare capri espiatori. Ed
è anche inutile determinare se
le colpe siano attribuibili alla
giunta Cosolini o a quella Dipiazza. Il mio obiettivo è pratico: recuperare il tempo perso.
Capire dove si siano fermate le
carte, ovviare rapidamente alle
storture dell’iter burocratico,
invitare Franca Malabotta in
Comune per ripristinare rispetto e collaborazione».
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20
Trieste cronaca
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
Fugge dopo l’investimento, lo fermano ubriaco 24 ore dopo
Un agente della polizia locale
Prima provoca un incidente e
fugge. Il giorno dopo senza
minimamente immaginare
che gli agenti della polizia locale avevano identificato la
sua auto, si rimette alla guida
e per giunta ubriaco. E viene
fermato. G.G. sono le iniziali
dell’automobilista, protagonista dell’incredibile performance. «Un’altra storia a lieto fine grazie all’impegno de-
gli operatori della Polizia locale» come fanno sapere dall’ufficio comunicazioni dei vigili.
Tutto è iniziato in viale
D’Annunzio. Due gioni fa era
stato segnalato un incidente
stradale tra un’autovettura
Ford Focus e uno scooter
Aprilia Scarabeo. Il conducente dell'autovettura, noncurante di quanto accaduto, non si
era fermato e aveva prosegui-
to la sua corsa.
Dopo aver svolto accurate
indagini gli agenti della polizia locale che avevano condotto i rilievi di legge, sono
riusciti a risalire all’identità
del conducente della Ford Focus, un uomo, G.G. le sue iniziali, che invitato a presentarsi presso la caserma San Sebastiano, aveva nella circostanza rilasciato alcune dichiara-
zioni riguardo la dinamica
dell'incidente del giorno precedente. Così all’automobilista sono stati contestati alcuni verbali per inosservanza
dell'obbligo di fermarsi dopo
aver causato un incidente1,
per non aver segnalato il cambio di corsia.
Ma dopo poche ore, il colpo di scena. Nel pomeriggio
una pattuglia in servizio sul
territorio ha notato in transito lungo la via Revoltella un
veicolo che circolava senza
aver in funzione le luci di posizione. È stato intimato lo
stop: con sorpresa degli operatori è emerso che l'uomo alla guida, è G.G., lo stesso che
solamente il giorno precedente dopo aver causato l' incidente in viale D'Annunzio,
era scappato. Non solo. G.G.
è risultato positivo alla prova
dell'etilometro, con il valore
di 2,513. Alla fine il veicolo è
stato posto sotto sequestro ai
fini della confisca.
Spacciavano ai minorenni sotto San Giusto
In cella tre stranieri che vendevano dosi di hashish tra Scala dei Giganti e il piazzale di Montuzza. Denunciati due complici
di Corrado Barbacini
Spaccio di droga a cielo aperto.
Coinvolti nuovamente dei cittadini stranieri (due clandestini e un richiedente asilo). Tra i
clienti parecchi minorenni. Il
nuovo luogo degli scambi di
hashish era stato trovato sulla
Scala dei Giganti, che da via Silvio Pellico sale fino a San Giusto. I profughi-pusher operavano nei diversi anfratti della scalinata. La droga, come hanno
accertato gli investigatori della
squadra Mobile, la vendevano
soprattutto ai minorenni. Gli
stessi ragazzini che pochi mesi
prima avevano comperato
l’hashish sul molo Audace. E
ancora gli stessi che poi - dopo
la prima retata degli investigatori diretti da Marco Calì - si
erano spostati in via della Geppa, via Ghega e via Milano: i
luoghi dove nello scorso dicembre era stata messa a segno la seconda retata.
Ora è scattata la terza inchiesta, coordinata dal pm Federico Frezza. In carcere raggiunti
da un provvedimento di arresto ritardato (vale a dire tecnicamente effettuato pochi giorni fa, ma concretizzato solo l’altra sera) sono finiti due cittadini pakistani. I nomi sono quelli
di Bilal Hazrat e di Fayaz Ali,
entrambi 27 anni. Sono accusati di spaccio anche a minorenni di non modiche quantità di
droga. Oggi compariranno davanti dal gip Laura Barresi per
l’interrogatorio di garanzia. Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Isabella Passeri e
Alessandra Devetag. Si tratta di
irregolari a tutti gli effetti in
quanto non compaiono in alcun programma di accoglienza dell’Ics o della Caritas. Si sa
solo che sono giunti in Italia
qualche anno fa e, nonostante
i decreti di espulsione, non se
ne sono mai andati. O meglio
Due agenti della Squadra mobile indicano il luogo usato dagli stranieri per lo spaccio di hashish sulla Scala dei Giganti (Foto Lasorte)
‘‘ ‘‘
le indagini
della mobile
gli “uffici”
dei pusher
L’arresto è
scattato per due pakistani
e un afghano sorpreso
vicino alla stazione
con mezzo chilo di droga
nascosto nello zainetto
Gli incontri
con i baby clienti
avvenivano
anche in via Donota
e nelle aree giochi
vicine alla cattedrale
nessuno è mai riuscito a espellerli. Di fatto sono giuridicamente dei fantasmi.
Il terzo arresto è stato messo
a segno alcuni giorni fa. In carcere è finito Ibrahim Afridi, 22
anni. È un richiedente asilo. È
ritenuto dagli investigatori della Squadra mobile il corriere
della droga. Gli agenti lo hanno
“beccato” nei pressi della sta-
zione ferroviaria. Nel suo zainetto messo sulle spalle aveva
nascosto circa mezzo chilo di
hashish che, da quanto appreso, era andato a comprare nei
pressi di Trento. Era la droga
che avrebbe dovuto in qualche
modo sostituire, almeno in
parte, quella sequestrata nelle
operazioni precedenti.
I due pakistani arrestati
Una settimana fa le prime condanne
Le prime pene per lo spaccio sul Molo Audace sono arrivate lo scorso
28 dicembre. Si tratta del patteggiamento a un anno e sei mesi a
carico di Ibrahim Hussani Said, 21 anni sentenziato dal gip Luyigi
Dainotti. Pena che dopo l'ok del pm Federico Frezza, di fatto sarà
convertita nell'esplusione dal territorio nazionale in quanto,
contestualmente, il profugo - accusato assieme a 15 altri pusher
appunto di cedere le dosi di hashish ai ragazzini - nell’occasione ha
rinunciato come suggerito dall'avvocato difensore Marco Fazzini
alla richiesta d'asilo. Patteggiamento a un anno e due mesi per
Mazullah Ahmadi e Rashed Khan Angerani, entrambi afghani. Gli
altri nomi sono quelli degli afghani Zahedullah Akhonzada, 23 anni,
Ian Mohammad, 23, Romal Ahmadi, 19, Ramin Safi, 19, Ullah Nasir,
23, Said Sadat Kazemi, 25, Urmat Ullah, 23, e Shapor Haidar, 25,
degli iracheni Ahmad Barzan Fatah, 19, e Ihad Mahmud, 19,
dell'italo-bulgaro Assen Bertali, 26, e del pakistano Faisal Shanzad,
31. Sei di questi saranno processati con rito abbreviato il prossimo
22 febbraio. Per gli altri - che hanno fatto perdere le tracce - è stato
chiesto il rinvio a giudizio.
Buona
Epifania!
spacciavano “on the road”, secondo il solito collaudato sistema applicato sia sul molo Audace che poi nelle altre location cittadine. Risultano infine
denunciati altri due afghani.
che, da quanto si è saputo, facevano le sentinelle all’inizio
della Scala dei Giganti. Ma
“vendevano” anche in via di
Donota, a Montuzza, nelle
aree giochi dei bambini e infine in corso Italia. Succedeva
quasi ogni giorno dopo la scuola: arrivava il pusher e consegnava le bustine a fronte del
pagamento. Un scambio alla
luce del sole, davanti a ttti. La
scena, fotografata dagli investigatori della Mobile, era simile
alla distribuzione dei volantini
o delle cartoline pubblicitarie.
Ed era - esattamente la stessa che pochi mesi prima avevano
fotografato in via della Geppa e
anche sul Molo Audace. Prima
c’era stato l’abboccamento,
poi l'indicazione di aspettare
più avanti il pusher che he andava a prendere la roba nascosta in un’aiuola. Così per decine di volte.
Ma c’è di più. Il nome di Bilal
Hazrat compare anche nell’inchiesta su via della Geppa. E
proprio per quegli episodi il
pakistano è stato rinviato a giudizio assieme ad altri sette pusher in parte anche afghani richiedenti asilo. Comparirà in
aula - da arrestato per questa
vicenda - il prossimo 24 gennaio. Da mercoledì, ad ogni modo, questo vero e proprio nuovo market dell’ hashish a cielo
aperto messo in piedi per l’appunto dai “superstiti” delle
vecchie retate è stato finalmente chiuso. A comprare “il fumo” sono state nelle scorse settimane almeno un centinaio di
persone, in larga misura triestini tra cui moltissimi minorenni, persino di 14 anni .
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Trieste cronaca
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 IL PICCOLO
21
Ilnegozio
venneaperto
nellontano1957
dallafamiglia
Cohenche negli
anniOttanta
fula prima
aportare incittà
legrandifirme
di Silvio Maranzana
Armani e Ferré, Valentino e
Missoni, Cavalli e Krizia, Iceberg e Ralph Lauren: non tutti
negli Anni Ottanta del secolo
scorso erano già brand nella
top list mondiale del fashion.
Nella maggior parte dei casi si
trattava di giovani stilisti emergenti, ma il fiuto e l’animo
commerciale della famiglia
Cohen fecero sì che questi
grandi nomi della stile sbarcassero a Trieste e in particolare
nella boutique di Galleria Tergesteo che originariamente alzava l’insegna “Rosjo” per mutare poi il proprio nome in
quello attuale de “Il bagaglio”
con recente trasferimento nella vicina via San Nicolò, rappresentando per decenni un punto di riferimento per l’alta moda in città.
La storia sessantennale del
negozio, aperto a Trieste nel
lontano 1957, è ora ad una nuova svolta: in questi giorni apparirà sulle vetrine l’annuncio
della vendita straordinaria, tra
un mese e mezzo circa vi sarà
la chiusura e la boutique accessibile a tutti in qualsiasi momento dell’orario di apertura
chiuderà per trasformarsi nel
giro di qualche giorno in
“LabBagaglio”, un concept studio che aprirà al piano di un altro palazzo della stessa via e, ricevendo in particolare su appuntamento, «porterà per mano il cliente - così viene riferito
- alla ricerca di un nuovo stile
di vita, di un nuovo modo di arredare, di allestire e di far vivere il luogo dove passiamo molte ore della nostre giornata».
Componenti di arredamento e
accessori per la casa dunque,
tessuti e altro, oltre che abbigliamento. Una “parabola” di
un’attività commerciale che
potrebbe divenire sintomatica
di altri processi di evoluzione e
diversificazione imprenditoriale in un’epoca in cui le vendite
di ogni genere si fanno sempre
più tramite web.
Per comprendere il ruolo
storico-economico della famiglia e il suo successo bisogna risalire ai capostipiti, Sabatino e
Giulia Cohen che all’inizio gira-
Da sinistra in
senso orario
mamma e figlia
davanti alle
vetrine, il
negozio Il
Bagaglio in via
San Nicolò e
alcune clienti
negli anni
Sessanta
all’interno
della Galleria
Tergesteo
Dall’alta moda in Tergesteo
alle consulenze su misura
Dopo 60 di attività tra la Galleria e via San Nicolò chiude la boutique Il Bagaglio
Le tre titolari daranno vita ad un “concept studio” dedicato a design e lifestyle
Le tre sorelle imprenditrici Valentina, Simonetta e Giulia
vano i mercatini rionali vendendo foulard, seta, stoffe e
scarpe, generi fatti provenire
dalla capitale della seta di quel
tempo, Como. Nel 1957 l’apertura del negozio triestino con il
backstage di un duro lavoro al
servizio della moda e dell’eleganza rappresentato dai frequenti viaggi soprattutto a Milano e a Parigi, nelle grandi
maison per accrescere il pro-
prio know-how. Così l’alta moda e il design entrano a far parte dello stile della boutique triestina e le grandi firme fanno la
propria comparsa in città. Le
signore eleganti fanno anche
la fila in Galleria Tergesteo per
conoscere e provare i capi delle ultime collezioni. Dalla coppia il timone dell’attività viene
brevemente ereditato dalla figlia Rosanna che però scompa-
La cucina dei veleni “incorona” Morgan
Il patron della Chimera di Bacco vince la sfida tv dei “4 Ristoranti”. Critiche sul web per il saluto «da Trst»
di Furio Baldassi
Luca Morgan
Incomincia con un “Siamo a
Trst” che fa salire la pressione a
200 a tanti triestini, finisce con
battutine al curaro tra ristoratori che confermano una certa
rissosità cittadina. Ma dentro,
sopra e sotto “Quattro ristoranti”, il seguitissimo programma
di Alessandro Borghese su Sky,
rimanda comunque l’immagine, bella, della città, che solo
una nostra certa ipersensibilità
genetica può negare.
Per la cronaca, vince Luca
Morgan . La sua “Chimera di
Bacco” ha almeno un’incollatu-
ra di vantaggio sui “Fiori”, di
Giovanna Saletù mentre Edy
Supp, che in molti indicavano
ieri su facebook come il vincitore morale, porta il suo “Antico
Spazzacamino” al terzo posto e
Matteo Tugliach chiude il lotto
al quarto posto con “C’era una
volta”.
Giusto, sbagliato? È dal luglio scorso, quando comparve
in città il furgone nero della
produzione del programma,
che i triestini si interrogano sulle loro scelte. Poi, a cose fatte, si
scopre che il casting ha interessato almeno 45 ristoranti e che
molti hanno detto no. In quat-
tro hanno almeno avuto coraggio. Con risultati alterni.
Dice il vincitore Morgan:
«Sull’abbinamento dei locali
non nego anch’io una certa perplessità, erano troppo eterogenei e diversi l’uno dall’altro.
Detto questo, però, era una gara, e in gara si va per vincere.
Dicono che sono stato troppo
cattivo? Io non sono cattivo, sono severo. Ma d’altro canto la
cucina è una caserma, ho lavorato anche con chef stellati e so
cosa vuol dire. Ci sono orari,
piatti, clienti da rispettare, sennò non vai da nessuna parte».
Non accetta, Morgan, nean-
che insinuazioni velate su un
certo approccio aggressivo voluto dal format. «A me hanno
detto più e più volte di comportarmi naturalmente, ed è quello che ho fatto. Alla fine, forse,
sono stato quello che ha recitato meno...Ma il programma è
vero!».
Al di là delle votazioni , “4 Ristoranti” ha costituito per i protagonisti anche l’occasione di
conoscersi meglio. Tra una pasta e una bistecca, un impiattamento da Michelin e una proposta più rustica, si sono sviluppati anche dei rapporti di reciproca stima. «Non ho difficol-
re prematuramente per cui sale rapidamente in plancia la
terza generazione: dapprima
le due figlie più grandi Valentina e Simonetta, poi seguite anche dalla più giovane: Giulia.
Arrivano però anche i momenti difficili e il negozio dapprima si sposta in piazza della
Borsa, poi rientra in Tergesteo
per trasferirsi infine in via San
Nicolò. Esplode la crisi economica, molti brand si riconvertono, gli esercizi commerciali
si moltiplicano, le grandi catene internazionali fanno il vuoto attorno a sè. Ma le tre sorelle, che da decenni ormai navigano nel mondo dell’alta moda, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di rivisitare il
core business della propria attività. Ora offriranno consulenza dedicando uno spazio della
propria attività anche all’organizzazione di cerimonie, l’allestimento di matrimoni, la realizzazione di eventi senza dimenticare le clienti più esigenti in fatto di abbigliamento.
«Siamo cresciute nel mondo
della moda grazie a nostra
mamma Rosanna, che per anni ci insegnato, introdotto e
guidato in questo ambiente,
dove non si vive di improvvisazione - dicono Valentina, Simonetta e Giulia - Le mode cambiano, lo stile e l’eleganza rimangono, questa riconversione di pari passo con i tempi è
per noi una grande sfida, ma
insieme sappiamo di poter dare un contributo ai clienti affezionati e a quelli nuovi che vorranno sostenerci in questa avventura».
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tà alcuna a dire - commenta ancora il vincitore - che da Edy ho
mangiato la Ljublianska più
buona della mia vita, e mi pare
che Borghese fosse della stessa
idea. Quello che va detto va detto».
Ma veniamo alla frase incriminata, quella con Trst. Borghese l’ha di sicuro proclamata
in buona fede, unito in questo
a milioni di italiani che ignorano la nostra storia e i nostri nervi scoperti.
Sembrava un divertissiment
ma non si è rivelato tale, tanto
che il conduttore, subissato si
proteste sul sito fb, ha anche
chiesto scusa. Pare, però, che la
produzione, in fase di montaggio fosse stata avvisata della
“scivolosità” della frase e sia andata avanti comunque. Un’occasione persa.
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Trieste cronaca
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 IL PICCOLO
il romanziere
Quando Stendhal dormiva in un albergaccio
■■ Nel 1830 Stendhal, il grande scrittore de
“Il Rosso e il Nero”, fu console di Francia a
Trieste per qualche mese: presto, però, fu
trasferito in quanto sgradito alle autorità
austriache. Fra le colpe attribuite al
console-romanziere quella di aver
alloggiato all’albergaccio dell’Aquila nera.
AWaterloo
ilmarchese
Carignani
soggiornòtra
lestesse mura
incuil’imperatore
trascorsela notte
primadell’epica
sconfitta
LE PICCOLE AMBASCIATE
DI TRIESTE
LA PRINCIPESSA
I cinque anni triestini di Carlotta del Belgio
■■ Nel 1859 si trasferì a Trieste la
principessa del Belgio, Carlotta, la
celeberrima moglie di Massimiliano
d'Asburgo. La coppia visse nel castello di
Miramare sino al 1864, quando partì per il
Messico, dove lui trovò la morte e lei la
follia.
Il riposo del console
nella casa di Napoleone
Le voci “triestine” di Francia, Belgio, Austria e Monaco
di LILLI GORIUP
«Rappresentare l’Austria in
Friuli Venezia Giulia è gratificante, poiché è stata l’Austria a
rendere grande questa terra, e
il nostro consolato ha l’onore
di essersi insediato nel palazzo
della Camera di commercio,
edificato dagli Asburgo», afferma Sabrina Strolego, superimprenditrice giuliana con radici
friulane e console di Austria a
Trieste. È la fondatrice e amministratrice delegata della Ergolines Lab srl all’interno
dell’area Science park. I cavalli
sono la sua passione e ha pure
la patente per pilotare aerei.
Come console ha in piedi diversi progetti: «Stiamo organizzando un convegno sulla multiculturalità di Trieste, in occasione del trecentesimoo compleanno di Maria Teresa d’Austria: grazie a lei la nostra divenne una
delle prime città al
mondo
con totale
libertà di
culto».
Anche
sul piano
economico abbondano le iniziative: «Negli scorsi giorni era
qui il rappresentante dell’ufficio commerciale austriaco di
Padova: gli è stato presentato il
Porto vecchio come possibilità
d’investimento, in quanto
sbocco “naturale” dell’Austria.
In passato abbiamo creato una
collaborazione tra start up austriache e italiane nell’area di
ricerca assieme alla Camera di
commercio e alle Confindustrie. La nostra Camera di commercio ha inoltre stipulato un
accordo sull’alternanza scuola-lavoro con la Carinzia». Una
grande soddisfazione per la
console è stato assistere «al fervore dei giovani in occasione
della “pitching battle” che abbiamo organizzato a luglio in
area di ricerca. È un format austriaco in cui start-up italiane e
austriache gareggiano fra loro:
in quei contesti si vede come
l’entusiasmo non ha nazionalità».
Da Vienna tiriamo dritto in
direzione nord-ovest fino a
Bruxelles. In Belgio, cuore
dell’Europa occidentale c’è la
sede principale del Parlamento europeo e si parlano per metà il francese e per metà lingue
germaniche. Dal 1711 al 1790 è
stato dominio asburgico e nel
FRANCIA
Il Regnum Francorum è reso grande da Carlo Magno (742-814), che
lo eleva a impero nel corso di un piccolo rinascimento. Morto lui, però, la disgregazione è alle porte. Nel 987 le terre francesi passano
definitivamente sotto i conti di Parigi, separando la loro storia da
quella imperiale tedesca. Eterna rivale dell’Inghilterra, dopo la
Guerra dei cent’anni la Francia diventa uno dei primi stati europei in
senso moderno, abbandonando il feudalesimo in direzione dell’assolutismo (15°sec). Nel 1789 è di nuovo la Francia a far girare le lancette della storia: inizia l’età contemporanea. Con la rivoluzione.
7.
‘‘
La passione
per i cavalli
L’imprenditrice
Strolego ama cavalcare
e pilotare gli aerei
AUSTRIA
Carlo Magno fonda qui l'Ostmark, margine estremo tra Sacro romano impero e oriente. Nel 1278 diventa dominio del re di Germania,
Rodolfo I d'Asburgo. Nel Cinquecento, con una politica di alleanze
matrimoniali, gli Asburgo creano un impero "su cui non tramonta
mai il sole", che comprende mezza Europa, tra cui Fiandre, Paesi
bassi e Spagna. Il Settecento è il secolo di Maria Teresa, l'Ottocento
di Franz Josef. Sulla monarchia il sole tramonta però nel 1914: dopo
l'omicidio di Sarajevo e la guerra fratricida, gli esperimenti democratici non funzionano, e l'Austria è annessa alla Germania nazista.
Da sinistra, in senso orario,
Christia Chiaruttini Leggeri,
Sabrina Strolego,
Guido Carignani
e Aldo Pianciamore
MONACO
BELGIO
È il secondo più piccolo stato al mondo, dopo il Vaticano. Stretto tra
Alpi francesi e Costa azzurra, è dominio di Genova fino al 1297. Poi
passa ai Grimaldi, ricca famiglia genovese, che sempre riesce a difendersi dalla repubblica di Genova, dai Savoia e dalla Francia, fatta eccezione per i periodi rivoluzionario e napoleonico (1793-1815), in cui
Monaco è francese. Oggi sul trono c'è un Grimaldi, Alberto II, figlio di
Ranieri III e di Grace Kelly. Si parlano francese, italiano e monegasco.
Il quartiere più noto è Montecarlo, per i casinò e la bella vita.
Il territorio belga si costituisce in epoca carolingia come contea di
Fiandra. Fiorisce nel Medioevo: comunica con Inghilterra e Scandinavia; attira mercanti dall’Italia; edifica libere città. Le sue vicissitudini
politiche sono intricate. Indipendente, francese, poi spagnolo per alleanze matrimoniali, unito ai Paesi bassi olandesi, insanguinato dalle
guerre tra protestanti e cattolici, passato sotto l’Austria e rivoluzionario nel 1789, come Stato esiste dal 1830. La contesa tra fiamminghi,di lingua olandese, e valloni, di lingua francese, resta irrisolta.
1857 una principessa del Belgio, Carlotta, sposò Massimiliano d’Asburgo. A rappresentare
il paese della birra artigianale e
del cioccolato, oggi, c’è il marchese Guido Carignani di Novoli, imprenditore e per dieci
anni amministratore delegato
dei quotidiani il Piccolo e del
Messaggero veneto. «Ricordo
con piacere il lavoro a stretto
contatto con il console generale di Milano - racconta - -. Il
console, giovane e dinamico,
ha avviato un rapporto intenso
Guido Carignani il consolato è
una tradizione di famiglia: sua
madre, la marchesa Etta Carignani di Novoli, figlia dell'imprenditore Guido Segre, è stata
console di Francia dal 1995 al
2000, oltre che presidente dell'
Associazione italiana delle
donne dirigenti d'azienda, imprenditrice, Cavaliere alla legione d’onore di Francia e
Grande ufficiale della repubblica italiana. Allo scoccare del
millennio, le è succeduta Christia Chiaruttini Leggeri: «Sono
tra imprenditori italiani e belgi; ci furono momenti di grande vitalità». Continua: «Amo il
Belgio, l'ho visitato quasi tutto.
Una volta ero ospite proprio
del console generale di Milano, nella piana di Waterloo, e
scoprii che tra quelle stesse
mura dormì Napoleone il giorno prima della sconfitta. È stato un momento denso di significato. Il paese che conosco io è
tranquillo e sereno e mi dispiace che di recente sia stato teatro di attività terroristiche». Per
23
diventata console in grazia della marchesa, che ha lasciato
per i troppi incarichi che ricopriva - spiega -. Ho ereditato il
suo ufficio e, assieme ad altre
due persone al mondo, oggi
faccio solo il console onorario.
Questa non è la sede di
un’azienda, insomma; l’affitto
è pagato dallo Stato francese
mentre io ci metto le strutture». Bilingue grazie allinfanzia
trascorsa in Francia al seguito
del padre, la professoressa
Chiaruttini Leggeri ha insegna-
Ladocente
Chiaruttini
Leggeri
ungiorno
sitrovò inufficio
unomicida
appenauscito
diprigione
incercadi denaro
to per anni Francese al polo
universitario di Gorizia. Oggi
traduce per una casa editrice
di Vicenza, Mareverticale: «Soprattutto biografie di famosi
navigatori francesi del primo
Novecento, uomini e donne
che hanno compiuto imprese
incredibili, armati solo di bussola, corde di canapa e vele di
lino. Mi fanno rivivere i racconti di mio padre su Alain Gerbault, che fece il giro del mondo in solitario, in barca a vela».
In regione ci sono circa 1500
italo-francesi: «Sono i discendenti dei migranti dalla Carnia
- continua la professoressa -.
La Francia durante le due guerre ha avuto milioni di morti e
ha stipulato accordi con il governo italiano per ripopolarla:
dopo il '18, alle famiglie friulane disposte a migrare, lo Stato
francese offriva la possibilità di
diventare proprietarie delle terre che lavoravano. È successa
una cosa simile dopo il '45, ma
nel settore metallurgico. A partire dagli anni '70 e '80, sono
poi iniziati i ritorni dei nipoti di
quei migranti».
Il lavoro è tanto e la console
ci tiene a ringraziare le tirocinanti di Traduttori e interpreti
che l'aiutano. Il consolato è anche un approdo per i cittadini
francesi in difficoltà, personaggi stravaganti compresi: «Un
giorno vidi oscurarsi la porta:
entrò una specie di Rasputin,
in pastrano militare e sacco di
juta in spalla, che voleva da me
i soldi per scappare in Sud
America». La console, assecondando il losco figuro, ha chiamato l'ambasciata francese,
che le ha risposto: «È un pazzo,
appena uscito di galera per
omicidio, non lo contraddica!». Per fortuna tutto è finito
per il meglio, ma da quel giorno la console non lascia più le
forbici dell'ufficio in vista.
Al termine del nostro viaggio
approdiamo in Costa azzurra,
dove solo di sfuggita incontriamo Aldo Pianciamore, intento
a lasciare per sempre il suo ufficio: «Posso parlare come uomo
d'esperienza, come siciliano a
Trieste o come maestro per i
giovani che vogliono avviarsi
alla carriera finanziaria - scherza -. Ma come console del principato di Monaco sto per andare in pensione: il prossimo
compleanno saranno 81. Il
consolato da quest'anno è
chiuso, sto finendo di sbrigare
le ultime pratiche».
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il traguardo
della pensione
Dopo l’addio
di Pianciamore la “casa”
dei monegaschi chiuderà
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Trieste provincia
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
muggia
Spray sulla lapide
dei partigiani
Anche il concerto
dà “fastidio”
Un fagiano: un suo “collega” è in terapia all’Enpa dopo essere finito sulla terrazza della Genertel a Roiano
Sparviere maldestro
resta “incastrato”
nella stazione dei bus
La scritta sulla lapide a Muggia
◗ MUGGIA
Il rapace è finito nella struttura di piazzale Foschiatti a Muggia
Si è ferito all’occhio mentre stava inseguendo un piccione
di Riccardo Tosques
◗ MUGGIA
Un folle inseguimento terminato con un ematoma
sull’occhio e qualche giorno
di riposo forzato. Protagonista della vicenda è uno splendido esemplare femmina di
sparviere, vittima di troppo
impeto nei confronti di un...
piccione. Attratto dalla possibile preda il rapace è finito
“intrappolato”
all’interno
della stazione delle autocorriere di piazzale Foschiatti.
L’inatteso arrivo del piccolo falco nel cuore del centro
cittadino rivierasco non è ovviamente passato inosservato: alcune segnalazioni hanno infatti allertato l’Enpa
(l’Ente nazionale protezione
animali) e i vigili del fuoco. E
proprio grazie al fondamentale intervento dei vigili del
fuoco, vista l’altezza e l’ampiezza della stazione, un volontario dell’Enpa è riuscito
a catturare lo sparviere, impaurito e un po’ intontito.
Un salvataggio certo non facile ma realizzato grazie
all’ottima sinergia di pompieri e volontari della protezione animali.
L’uccello è stato prontamente ricoverato nel Centro
recupero animali dell’Enpa a
Trieste, in via Carlo de Marchesetti. Il medico veterinario dell’ente, Marco Lapia,
ha trovato il rapace debilita-
Interapia
all’Enpa anche
unfagiano
recuperato
sullaterrazza
diviaStock
dellaGenertel
eun gabbiano
conun’ala rotta
to, constatando un leggero
gonfiore all’occhio frutto del
probabile impatto dovuto
all’inseguimento del piccione. «La prognosi è senz’altro
buona e appena l’animale
avrà riacquistato buone condizioni psicofisiche verrà rimesso in libertà», racconta la
presidente dell’Enpa Trieste
Patrizia Bufo.
Soddisfatto l’assessore alla
Polizia locale di Muggia Stefano Decolle: «Faccio i miei
complimenti ai vigili del fuoco e ai volontari dell’Enpa
che hanno messo brillantemente in atto le procedure
per l’ottimo salvataggio del
bel volatile che speriamo
possa tornare presto a volare
alto nei nostri cieli». In queste settimane gli interventi
dell’Enpa nei confronti dei
volatili è stata piuttosto intensa. Ad esempio è andata
meno bene la prognosi per lo
sparviere, sempre femmina,
recuperato il 22 dicembre
scorso in zona via Flavia:
l’animale, con una frattura
all’ala, non recente, non potrà più riacquistare la libertà
tornando a volare, ma resterà ospite permanente della
struttura di via de Marchesetti. In terapia all’Enpa anche
un bellissimo fagiano recuperato dai volontari, su segnalazione dei dipendenti
della Genertel, sulla terrazza
di via Stock, un recupero decisamente particolare motivato probabilmente dall’arrivo dell’animale dai vicini boschi di Piscianzi.
Fortunatamente il fagiano, ancora leggermente debilitato, riacquisterà tra qualche settimana la libertà. Sempre qualche giorno fa è stato
inoltre compiuto un intervento di recupero nei confronti di un gabbiano con
un’ala gravemente ferita.
L’intervento in questo caso è
stato richiesto da due turisti
di Viterbo, in visita a Trieste,
accortisi delle condizioni del
volatile. Il gabbiano, recuperato in via dei Vigneti, è stato
quindi sottoposto a un delicato intervento chirurgico: si
sta riprendendo piuttosto bene e a breve potrà essere liberato.
Lo sparviero recuperato nella stazione autocorriere di Muggia (foto Enpa)
da martedì
entro febbraio
Amianto Infopoint
L’orario degli uffici
Elettricità e gas
Bonus prorogato
L’Associazione europea Rischi
Amianto ricorda che martedì 10 e
17 gennaio sarà aperto al
pubblico l’Amianto Infopoint
Trieste nell’ex reparto di
Rianimazione del Maggiore
(piano terra, corridoio lato
destro, ingresso in via della Pietà
2/1). L’orario di accesso è dalle
9.30 alle 12 (tel. 040–3992262).
Mercoledì 11 e 18 gennaio, con lo
stesso orario, sarà invece aperto
l’Amianto Infopoint Muggia nella
sede dello Spi-Cgil di via Mazzini 3
(tel. 040-271086).
L’Autorità per l’energia elettrica,
il gas e il sistema idrico ha
definito alcune misure
transitorie per la richiesta di
rinnovo del bonus energia. Nello
specifico, la determina
dell’Autorità dispone che i
termini ultimi per la
presentazione delle domande di
rinnovo dei bonus in scadenza al
31 gennaio e al 28 febbraio
previsti - rispettivamente - per il
31 dicembre 2016 e per il 31
gennaio, siano prorogati al 28
febbraio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Offensiva anti giochi in spiaggia a Sistiana
L’appello del comitato “L’altra Baia”: «Si tuteli Castelreggio. Stop a beach volley e moto d’acqua»
di Ugo Salvini
◗ DUINO AURISINA
Bagnanti allo stabilimento di Castelreggio, nella baia di Sistiana
Caratterizzare il futuro Castelreggio con una forte impronta di rispetto per l’ambiente evitando costruzioni superflue, realizzazioni di impianti
sportivi «che ne altererebbero
la vocazione al silenzio e al riposo, garantendo così ai frequentatori uno spazio di benessere».
Torna alla ribalta a Duino Aurisina, stavolta su iniziativa del
Comitato “L’altra Baia”, il tema
della storica struttura della baia
di Sistiana, che da tempo attende di conoscere il suo futuro. Ar-
gomento tanto più importante
in vista delle elezioni amministrative, che si svolgeranno nel
Comune oggi guidato dal sindaco, Vladimir Kukanja, nella
prossima primavera. «Riteniamo prioritario tutelare l’ambiente e il paesaggio - scrive in
un documento indirizzato per
primo allo stesso Kukanja, Egle
Tarasic, in qualità di portavoce
del Comitato - in quanto, essendo lo spazio a disposizione piuttosto ridotto e l’affluenza nei
mesi estivi molto massiccia, risulta fondamentale operare
con equilibrio per evitare ammassamenti. Sarebbe utile - ag-
giunge - costruire cabine murarie per evitare l’insorgere di
muffe, evitando l’uso di materiali sintetici per i percorsi pedonali».
Tarasic esprime poi un parere negativo sull’ipotesi di realizzare campi di beach volley «in
contrasto con la natura della
spiaggia - sottolinea - in quanto
formata da ciottoli e in pendenza verso il mare. Le attività sportive - insiste - mal si concilierebbero con la ristrettezza degli
spazi e il bisogno di tranquillità». Logica conseguenza un secco no all’eventuale presenza di
moto d’acqua e di mezzi per lo
Vandali in azione a Muggia. Ieri
sono state scoperte due scritte
contro i partigiani e gli sloveni in
due distinte zone della cittadina: la prima lordatura è stata effettuata ai danni della lapide bilingue dedicata alla memoria
dei partigiani nell’ex piazzale Alto Adriatico. Con lo spray nero è
stata vergata una scritta ingiuriosa sotto ai 37 nomi dei muggesani morti durante la Resistenza. Il
monumento con la stella rossa,
che reca la scritta “Gloria eterna
ai caduti per la libertà”, contiene
anche la traduzione in sloveno
del ricordo dei caduti antifascisti. Un dettaglio non di poco
conto visto che a qualche centinaio di metri in linea d’aria, nel
duomo di Muggia, è stato invece
preso di mira un volantino bilingue, posto nell’atrio del luogo di
culto, che promuoveva il concerto in programma domenica
all’interno del duomo stesso. La
parte in sloveno del volantino è
stata annerita e sostituita con
una frase che inneggiava al solo
utilizzo della lingua italiana. Il
concerto di domenica, alle
15.30, è organizzato dall’associazione degli sloveni del Comune
di Muggia “Kiljan Ferluga” e prevede l’esibizione del gruppo vocale Gallina di Lubiana. Basita il
sindaco di Muggia Laura Marzi:
«La mia sensazione è che si tratti
di azioni compiute da persone
differenti, azioni per le quali provo disgusto». Marzi attribuisce
la lordatura della lapide dei partigiani «a un gruppo di ragazzi
che vigliaccamente hanno compiuto questo gesto sporcando la
memoria di persone, molti dei
quali forse giovani come loro,
che hanno dato la vita perché
questi cretini potessero vivere liberamente». La scritta sulla lapide del piazzale ex Alto Adriatico
è stata già prontamente ripulita.
Rimosso anche il volantino.
(tosq.)
sci nautico. Per la piscina, Tarasic propone «l’utilizzo di acqua
di mare con ricambio continuo
in modo da poter evitare l’uso
di antimicotici e antialghe»,
concludendo con l’auspicio
che «nella sistemazione del verde si usi solo flora autoctona».
Sull’argomento Castelreggio va
anche registrata la presa di posizione del capogruppo del PdL
Massimo Romita, che ha presentato un’interrogazione nella
quale interroga il sindaco e l’assessore competente per sapere
«a che punto sono la situazione
della nuova gara, i previsti lavori nella Baia di Sistiana, in particolare per ciò che riguarda la
scalinata, il parcheggio e lo stesso Castelreggio, e come intende
procedere l’amministrazione
comunale per la gestione 2017
dello stabilimento».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
25
Trieste AGENDA
■ I NOSTRI FAX Trieste 040.37.33.209 ■ 040.37.33.290 ■ LE NOSTRE MAIL [email protected][email protected][email protected] ■
solidarietà
Pranzo da chef
per i meno abbienti
Il ristoratore Emilio Cuk, con la
collaborazione dell’Associazione
cuochi Trieste ripropone domani
alle 11.30, il classico pranzo nella
mensa dei frati di Montuzza
destinato ai meno abbienti.
Un’iniziativa benefica che,
complice una crisi economica
che non sembra conoscere
pause, conosce anno dopo anno
un successo crescente ed è
sempre più affollata.
Nell’edizione passata la
struttura era stata frequentata
da una novantina di persone, tra
immigrati, principalmente
dell’Est europeo e anziani. Ma
arrivano in numero crescente
anche residenti locali che, è il
caso di dirlo, non riescono più a
mettere insieme il pranzo con la
cena.
Gente che per pochi minuti
riesce a dimenticare la triste
quotidianità, in un raro
momento di socializzazione.
L’esperienza serve anche ad
annotare la tipologia dei
bisognosi, sempre più variegata.
Perchè la congiuntura, cosa che
sembrava impossibile non
troppi anni orsono, ha toccato
anche le classi medie, senza
dimenticarsi chi è reduce da
divorzi devastanti o magari
single con figli.
Nella gestione ordinaria, la
mensa dei frati di Montuzza
deve far fronte
quotidianamente ad almeno
80-90 richieste di pasti caldi,
con la tendenza a salire. Offerte
nobilitate in quest’occasione
dalla presenza ai fornelli della
crema dei cuochi professionisti
locali: saranno una mezza
dozzina, oltre ai volontari che
servono ai tavoli, e promettono
il massimo, sia pur nell’ambito
di un menù basico che rispetta
anche le differenze religiose,
nella diversità e varietà dei
piatti.
(f.b.)
epifania ortodossa » i riti
oggi
Regali per i bimbi
al Mercato coperto
Il lancio della Croce in mare il 6 gennaio 2016 per celebrare l’Epifania dei greco ortodossi
Lancio della Croce per i greci
E i serbi festeggiano il Natale
Fine settimana solenne per le due comunità religiose che vivono a Trieste
A San Nicola la benedizione delle acque. Sette funzioni a San Spiridione
di Ugo Salvini
Domani la “Theophania” per
i greci, sabato il Natale per i
serbo ortodossi. Questo fine
settimana sarà ancora una
volta un momento di particolare solennità per le due grandi comunità che vivono a Trieste. Domani i fedeli greci rivivranno la secolare tradizione
della benedizione delle acque, il cui momento culminante è in programma a mezzogiorno, sul molo Audace,
dal quale il padre rettore della
chiesa di San Nicola, Gregorio
Miliaris, lancerà in acqua il
crocifisso, per simboleggiare
il battesimo di Gesú, che sarà
poi recuperato dai coraggiosi
che si getteranno nelle fredde
acque del golfo per ottenere
una particolare indulgenza
valida per l’anno appena iniziato. Sabato invece, due settimane dopo i cattolici, in virtù
dello slittamento di data dovuto al fatto che la chiesa ortodossa continua a utilizzare il
calendario giuliano e non
quello gregoriano, i serbi di fede ortodossa celebreranno il
Natale.
Per quanto riguarda i greci,
il termine “Epifania” significa
manifestazione; in Grecia
l’Epifania
è
chiamata
“Theophania” ovvero il giorno dell’apparizione di Dio. La
celebrazione rappresenta e
simboleggia il nascere della
luce. In questo giorno l’acqua
è purificata. Le funzioni inizieranno alle 10, quando, nella
chiesa di san Nicola, padre
Gregorio celebrerà la divina liturgia. Alle 11.15 benedizione
delle acque all’interno della
chiesa, poi alle 12 partenza
della processione per raggiungere il molo Audace.
Un detto popolare greco ricorda che, se una persona
esprime un desiderio il giorno
dell’Epifania, questo si avvererà perché in questo giorno il
cielo è aperto. Nelle città greche è anche il giorno in cui i
preti vanno nelle case e dan-
no la benedizione del nuovo
anno con acqua santa e con
un mazzo di basilico fresco.
In greco “basil” deriva da basileios (reale) e, secondo la tradizione, è la pianta cresciuta
presso la croce su cui fu crocifisso Cristo.
Questi gli orari delle funzioni nella chiesa dei serbo ortodossi di via San Spiridione: domani alle 9 liturgia della vigilia, alle 18 i vespri. Sabato alle
10 solenne liturgia del Natale,
alle 18 i vespri. Domenica alle
9 sinassi della Santa Vergine,
alle 18 i vespri. Lunedì, alle 9,
liturgia di Santo Stefano con il
requiem solenne.
La Befana quest’anno arriva - in
anticipo - anche al Mercato
coperto. Oggi, dalle 10.30 alle 13
in via Carducci alcune simpatiche
vecchine itineranti doneranno a
tutti i bambini presenti piccoli
regali e dolcetti offerti dagli
operatori del 1° livello
commerciale. Alcune hostess,
che vestiranno per l’occasione i
panni della vecchia con la scopa,
agghindate obbligatoriamente
con tanto di cappellaccio, nasi
finti, abiti sdruciti e scarpe rotte,
si sposteranno all’interno del
mercato per farsi fotografare
assieme ai piccoli visitatori e li
omaggeranno, com’è tradizione
in occasione dell’Epifania, con
piccoli regali e dolcetti. L’invito
alla prima edizione dell’evento, a
ingresso libero, è per tutti i
piccoli e i loro genitori.
«La sinergia tra gli operatori del
1° livello commerciale – spiegano
gli organizzatori - ha portato
all’ideazione di quella che
rappresenta solo la prima di una
serie di iniziative di animazione
che puntano a rilanciare e far
conoscere al pubblico le nuove e
moderne realtà commerciali
ospitate al primo piano
(raggiungibile anche attraverso
scale mobili) dello storico
edificio, da sempre per tutti i
triestini vivace sinonimo di
operosità e commercio. In quello
che si presenta agli occhi dei
visitatori come un centro
commerciale in miniatura si
affacciano proposte che – nel
solco della tradizione – vedono
operare giovani imprenditori e
nuove attività che offrono
articoli e prodotti artigianali:
dalle bomboniere
all’oggettistica alla merceria,
passando per abbigliamento,
fiori e piante, bigiotteria,
profumi ed essenze, artigianato
etnico e costumi, anche a
noleggio».
(g.t)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nuove casette per “Befane in piazza”
Torna il mercatino in piazza Sant’Antonio. All’opera anche il cuoco anti-sprechi
di Francesco Cardella
Dopo San Nicolò e Natale, arriva anche il mercatino della Befana: si è aperto ieri “Befane in
piazza” - prima edizione assoluta per Trieste, a cura dell’agenzia Flash -, allestito fino a domenica 8 gennaio in collaborazione con il Comune nella consueta sede di piazza Sant’Antonio
(dalle 10 alle 22). Una ventina le
casette di legno, poco più di
una sorta di “sequel” di quanto
seminato dall’inizio delle festività, giocando su prodotti artigianali, offerte enogastronomiche e sulla concomitante aper-
‘‘
la cucina
del riciclo
Nevio Lupi
creerà prelibatezze
dagli avanzi di cibo
portati dai cittadini
E per i piccoli dolciumi
e un laboratorio culinario
tura dei saldi in città.
Le novità? “Befane in piazza”
sembra puntare su due elementi chiave: il pubblico dei più piccoli e quello dei buongustai. Il
secondo aspetto appare sulla
carta il più probante, grazie alle
proposte di Nevio Lupi, lo chef
stellato triestino di scuola francese, la cui cucina abiura sprechi e prova a (ri)accogliere gusti
e sapori della tradizione. Su
questa tavolozza lo chef Lupi
cercherà di caratterizzare la
passerella dell’Epifania, accogliendo nel suo stand chiunque
pensi di vivere una cucina sana,
economica e non per questo
priva di gusto. Come? Basta presentarsi da lui in piazza
Sant’Antonio, dalle 15 alle 16,
dotati di avanzi o piccole porzioni di cibo e apprendere sul
campo come creare pietanze
degne, per il palato e le tasche.
E al di là delle proposte da riciclo, la cucina di chef Lupi porta
alla ribalta anche un piatto da fine feste, ovvero una fonduta
con formaggio Raclette e patate, forse ultimo peccato calorico prima dei buoni propositi da
prova bikini, da accompagnare
magari con una birra o del vino
bianco.
Il cartellone di “Befane in
piazza” punta a conquistare anche i bambini, con intrattenimento, giochi e animazione da
piazza corredati dal dono di dolciumi, caramelle e da un ap-
Anche oggettistica artigianale nel mercatino “Befane in piazza” (Lasorte)
puntamento specifico ancora
in chiave culinaria, programmato dalle 15 alle 16 di sabato,
sempre alla corte di chef Lupi,
da titolo “Mani in pasta”. La Be-
fana non si farà attendere, anzi,
ce ne saranno tre a gironzolare
domenica pomeriggio tra le casette di piazza Sant’Antonio.
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26
Agenda
IL GIORNO
■ IL SANTO
Amelia
■ IL GIORNO
È il 5º giorno dell’anno, ne restano
ancora 360
■ IL SOLE
Sorge alle 7.46 e tramonta alle
16.34
■ LA LUNA
Si leva alle 11.43
■ IL PROVERBIO
Chi non vuol perdere eviti di giocare.
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
ORE DELLA CITTÀ
MATTINA
amici del cuore
in via delle torri
■■ L’unità mobile
dell’Associazone Amici del
Cuore stazionerà in via delle
Torri oggi e il 7/1 dalle9 alle 13. Il
personale paramedico sarà a
disposizione della cittadinanza
per effettuare la misurazione
della pressione arteriosa, dei
valori del colesterolo e della
glicemia.
POMERIGGIO
concerto cappella musicale
beata vergine del rosario
■■ Alle 17.30 nella chiesa Beata
Vergine del Rosario a Trieste,
solennità dell’Epifania con
esecuzione della “Messa per il
Santissimo Natale” a 9 voci e
due violini di Alessandro
Scarlatti, ad opera della cappella
musicale della chiesa, diretta da
Elia Macrì.
A lezione di presepe in piscina
Amici del Presepio al luna park alle 16
■ Piscina Aquamarina
palazzo vivante
La rievocazione della Natività
Da domani a domenica, dalle 15,30 alle 18.30, si potrà assistere alla “Rievocazione della Natività” nella sala appositamente attrezzata a Palazzo Vivante, in largo Papa Giovanni
XXIII, 7, sede dell’associazione Opera
Figli del Popolo. Il particolarissimo
“Presepe parlante” della Repubblica
dei ragazzi racconta le fasi che hanno
preceduto la nascita di Gesù, dall’Annunciazione a Maria fino alla fino alla
nascita del bimbo. I visitatori seduti su
comode poltroncine assistono al racconto della Natività in sette scene e 13
quadri, mediante un continuo cambio
di luci e meravigliose melodie.
La “Rievocazione” dura 14 minuti e
viene ripetuta ogni 20 minuti.
A contorno del Presepio, nelle sale di rappresentanza del
palazzo, si può visitare una mostra di quadri “natalizi”,, realizzata dagli artisti triestini dell’associazione “Rivel Art”.
Presepio parlante da domani a domenica
■ Largo Papa Giovanni XXIII, 7
CINEMA
TRIESTE
AMBASCIATORI
www.triestecinema.it
Sing
15.45, 17.45, 19.45, 21.45
... dopo Minions e Cattivissimo me
ARISTON
www.aristoncinematrieste.it
Il cliente
16.00, 18.30, 21.00
di A. Farhadi, film della critica.
THE SPACE CINEMA
Centro Commerciale Torri d’Europa
Per gli orari sempre aggiornati di tutti i
migliori films in programmazione visita il
sito www.thespacecinema.it
FELLINI
www.triestecinema.it
Lion
16.30, 18.45, 21.00
Nicole Kidman, Dev Patel, Roony Mara.
GIOTTO MULTISALA
www.triestecinema.it
Florence
15.45, 17.45, 19.45, 21.45
Meryl Streep, Hugh Grant, R. Ferguson.
Paterson
15.30, 17.30, 19.40, 21.45
di Jim Jarmusch con Adam Driver.
Collateral beauty
16.00, 20.00, 21.45
Will Smith, Kate Winslet, Helen Mirren.
Medico campagna
17.45
François Cluzet (Quasi amici).
NAZIONALE Multisala
www.triestecinema.it
Assassin’s Creed 15.30, 17.40, 19.50, 22.00
Michael Fassbender, Marion Cotillard.
Il GGG - Il grande gigante gentile
15.30, 17.40, 19.50, 22.00
di Steven Spielberg
Passengers
15.30, 17.40, 19.50, 22.00
Jennifer Lawrence, Chris Pratt
Oceania
15.30, 17.15
Rogue one: a Star Wars story 19.15, 21.30
Mister Felicità 16.30, 18.20, 20.10, 22.00
SERA
alcolisti
anonimi
■■ Al gruppo alcolisti anonimi
di via Pendice Scoglietto, 6 si
terrà una riunione alle 19.30. Se
l’alcol vi crea problemi
contattateci. Ci troverete ai
seguenti numeri di telefono:
040-577388, 366-3433400,
334-3400231, 333-3665862.
Gli incotri di gruppo sono
giornalieri.
DOMANI
doppio laboratorio
in via tominz
■■ Doppio appuntamento,
domani, con la Befana al Museo
di Storia naturale di via Tominz,
4. Alle 10 laboratorio “Nero
come il carbone!”. (Costo 5 euro,
più uno di ingresso al museo,
info e prenotazioni:
333-2032448. Alle 15 sarà la
volta della caccia al tesoro
proposta dall’Associazione
didattica museale “I doni della
Befana”, dai 5 anni in su. Costo 5
euro più uno di ingresso, adulti 2
euro più uno. Info: a
[email protected]
ritrovo ex allievi
villaggio sereno
■■ Gli ex allievi villaggio sereno
teatro pellico
santa claus village
Continuano in Riva Ottaviano Augusto, gli appuntamenti a margine del Santa Claus Village, il luna park tematico
aperto fino a domenica 8 gennaio.
Mentre continua a dare bella mostra di sé il presepio collocato all’ingresso del parco, di fronte alla stazione Rogers, l’associazione triestina
Amici del Presepio organizza una dimostrazione pratica di come si realizza iun presepe. L’appuntamento è alle 16 in una sala della piscina Aquamarina (location scelta per le avverse
condizioni meteo). Alcuni soci
dell’associazione mostreranno come
si lavora il polistirene per poi ricoprirlo con la tecnica del gesso. L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti gli interessati.
Intanto sul sito www.lunaparkitaly.com è possibile
scaricare i biglietti promozionali per il Santa Claus Village.
conversazione
religiosa in radio
■■ Alle 16 conversazione
religiosa su
www.radiocitytrieste.it dal titolo
“La nascita del Cristo Logos nel
cuore dell’uomo”. Conduce
Giorgio Micheli. Ospiti in studio
Elsa Zibai e Graziella Atzori.
VARIE
ricordo di stewart
al circolo generali
■■ Si apre oggi al
Circolo Assicurazioni
Generali il nuovo ciclo di
appuntamenti
organizzati dalla
giornalista Liliana Ulessi,
nella nuova sede di via
Filzi 23. Temi diversi, un
unico titolo “I giovedì
con Liliana Ulessi”. Apre
la rassegna, oggi alle 18
(accesso al pubblico
dalle 17.30), con
l'augurio di un “Buon
anno con il cinema”, il
giornalista Umberto
Bosazzi con “Jimmy
Stewart, l’America che
abbiamo voluto amare”,
un ricordo del celebre
attore di cinema e teatro
James Stewart, un’icona
del Novecento
cinematografico
vincitore di due Oscar.
omaggio a battisti
al bobbio
■■ Seconda serata
dedicata a Lucio Battisti,
oggi alle 20.30 al teatro
Bobbio, con lo
spettacolo “Canto Libero
- Omaggio alle canzoni di
Battisti e Mogol” della
triestina Good Vibrations
Entertainment. Sul
palco, Fabio Rosso voce,
Giovanni Vianelli piano,
Emanuele “Graffo”
Grafitti e Luigi Di Campo
chitarra, Alessandro Sala
basso, Jimmy Bolco
batteria, Marco
Vattovani percussioni,
Luca Piccolo tastiere e
Joy Jenkins e Michela
Grilli cori, ospiti Katy
Maurel e Marco Castelli.
Alessandro Siani, Elena Cucci.
Masha e Orso, nuovi amici
15.20
nazionale matinèe
Domani alle 11 a solo € 4,50
Sing, Oceania, GGG, Assasin’s Creed,
Masha e Orso
Super
via Paduina - viale XX Settembre
Miss Peregrine
La casa per bambini speciali 15.30, 19.30
di Tim Burton con Eva Green, Judi Dench.
Sully
17.40, 21.45
di Clint Eastwood con Tom Hanks.
In scena il “Goodbye” a Trieste
della radio americana nel 1954
di Annalisa Perini
Uno spaccato di Trieste sul finire del Governo Alleato, portato in scena in un evento che
mescola teatro e musica. È nato da un’idea di Leonardo Zannier, che ne firma il testo e la
regia, e del maestro Walter Grison, che dirigerà “The 1000
Streets Orchestra”, lo spettacolo “Goodbye Trieste” che sarà in scena al Teatro Pellico
domani alle 20.30. Ne sarà protagonista lo stesso Zannier, affiancato dagli attori Sara Dolce e Matteo Cernuta e dalla
cantante Elina Oganjan. L’orchestra eseguirà alcuni fra i
più celebri brani della storia
della musica d’oltreoceano.
«“Goodbye Trieste” - spiega
Leonardo Zannier - mescola
fatti reali e un pizzico di fiction per far rivivere gli ultimissimi giorni, nell’autunno del
1954, della Radio americana
in città, l’American Forces Radio Station, e della sua Orchestra Swing. Nello spettacolo
proprio a quest’ultima sarà affidata un’inaspettata missione. I nostri eroi riusciranno a
portarla a termine?».
«Alla fine della Seconda
guerra mondiale - prosegue
l'artista - la situazione politica
e territoriale di Trieste non era
affatto risolta e questo costrinse gli organi delle Nazioni Unite ad affidare momentaneamente la sorte della città a un
Governo Militare Alleato. Furono soprattutto i soldati americani a portare in città molto
del loro stile di vita, tra moda,
cibo, bibite, feste, celebrazio-
Sing
14.50, 16.45, 20.40, 22.10
Collateral beauty
16.45, 20.30, 22.20
Mister Felicità 16.45, 18.45, 20.40, 22.30
Assassin’s Creed
17.45, 20.00
Assassin’s Creed in Digital 3D
22.20
Il GGG - Il grande gigante gentile
14.50, 17.00, 18.30
Lion - La strada verso casa
14.45, 18.30, 19.45
Passengers
15.30, 22.15
Oceania
14.45
CERVIGNANO
GORIZIA
TEATRO P.P. Pasolini
KINEMAX
Ingresso unico 5 €
Oceania
Il Grande Gigante Gentile
15.30
17.45, 20.00
MONFALCONE
Multiplex Kinemax
www.kinemax.it
Info 0481-712020
Informazioni tel. 0481-530263
Oceania
15.00
Collateral beauty
17.00, 20.30, 22.10
Il medico di campagna 15.20, 18.40, 21.45
Il GGG - Il grande gigante gentile
15.10, 17.30, 19.30
Paterson
17.15, 19.50, 22.00
ni e tanta musica. Molti di loro
in patria suonavano per diletto o per professione e a Trieste
nacquero spontaneamente
svariate orchestre jazz in cui
spesso trovavano spazio anche musicisti triestini appassionati del genere».
Cantante, attore, presentatore, ma anche rugbista fino
all’osso, Leonardo Zannier ha
fatto della sua poliedricità un
suo punto di forza. Ha collaborato con i teatri Stabili di Trieste in varie produzioni. Presente nel cast di “Pronto,
mama?” prodotto da La Contrada, è attualmente impegnato nella tournée del suo spettacolo “Jack Calcagno, un americano a Trieste”, commedia
musicale ambientata fra l’Italia e gli States.
“The 1000 Streets Orchestra” è stata fondata invece
nell’autunno del 2015 da un
gruppo di musicisti di estrazione sia classica che jazzistica, provenienti dal Conservatorio Tartini, allo scopo di far
rivivere le atmosfere musicali
che erano tipiche della Trieste
VILLESSE
Poveri ma ricchi
22.40
Rassegna Ricomincio da 3! MAR 10.01
Animali fantastici e dove trovarli
18.00, 21.00
Lingua originale!
MER 11.01
Collateral Beauty (sub)
14.00
UCI CINEMAS
www.ucicinemas.it
tel. 892960
New! Sing
14.30, 17.00, 20.00, 22.15
Animazione
New! 3D Assassin’s Creed
19.30
Fantascienza
New! Asssassin’s Creed
14.45, 17.30, 22.40
Fantascienza
New! Collateral Beauty
15.00, 18.00, 20.20, 22.40
Drammatico
Il GGG - Il grande gigante gentile
14.40, 17.40
Passengers
17.10, 19.50, 22.30
Mister Felicità 15.30, 17.10, 20.10, 22.30
Masha e Orso - Nuovi amici
14.00, 15.20, 16.40
Paw Patrol
14.00
Oceania
14.30, 17.00, 20.10
Miss Peregrine - La casa
dei ragazzi speciali
19.50, 22.40
TEATRI
TRIESTE
Teatro STABILE
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
www.ilrossetti.it
tel. 040-3593511
POLITEAMA ROSSETTI - SALA ASSICURAZIONI GENERALI. 20.30 Cuisine & Confessions turno M, 1h e 30’.
Teatro la contrada
040-948471
www.contrada.it
TEATRO BOBBIO. Oggi alle 20.30 Il mio
canto Libero - omaggio a Battisti.
Venerdì 6 gennaio alle 20.30 Luci della Ribalta con Antonio Salines e Marianella
Bargilli, regia di Giuseppe Emiliani. 2 h con
intervallo.
Agenda
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 IL PICCOLO
si ritrovano domani, alla santa
messa delle 18.30 nella chiesa
della Beata Vergine del
Soccorso (S. Antonio vecio).
Dopo la celebrazione ci si
fermerà nella casa parrocchiale
per farsi gli auguri di buon anno.
museo ferroviario
di campo marzio
■■ Si informa che il Museo sarà
aperto al pubblico anche
domani dalle 9 alle 13. Il Museo,
sito in via Cesare 1 è anche
normalmente aperto al pubblico
tutti i mercoledì, sabati e
domeniche dalle 9 alle 13.
VARIE
italo-americana
corsi di inglese
■■ L’Associazione Italo
Americana Fvg informa che
sono aperte le iscrizioni per i
corsi di inglese della sessione
inverno 2017 per ragazzi e
adulti. Gli orari e i prezzi sono
consultabili sul sito
www.aia-fvg.blogspot.com. I
corsi iniziano la settimana del 9
gennaio.
chiusura organizzazione
tutela consumatori
■■ L’Otc, organizzazione tutela
consumatori, resterà chiusa fino
all’8 gennaio.
chiusura associazione
cittaviva
■■ L’Associazione Cittaviva di
via S. Giorgio 9 resterà chiusa al
pubblico fino all’8 gennaio.
scuola di ballo arianna
“open week”
■■ Dal 9 al 13 gennaio, una
settimana di lezioni gratuite alla
sabato alla tripcovich
❙❙ I biglietti (gratuiti ma con obbligo
di ritiro) per il concerto “United Together”, che sabato alle 18.30 vedrà
alla Tripcovich la European spirit of
Youth Orchestra e la Landesjugendblasorchester di Graz, sono a disposizione ancora oggi all’infopoint di
Promoturismo in via dell'Orologio 1,
con orario 9-13 e 14-18. Sabato i biglietti saranno distribuiti all’ingresso della Tripcovich dalle 12 alle 15.
degli anni ’50. Diciannove musicisti affiancati alla voce da
Elina Oganjan, con la direzione di Walter Grison, si propongono di onorare la tradizione
orchestrale americana attraverso una grande cura della
forma e un attento studio dei
dettagli. Un repertorio, il loro,
che si declina attorno a quello
tipico delle big band, dai classici dello swing della prima
metà del ’900 (Duke Ellington,
Count Basie, Glenn Miller) fino ad arrivare ai brani tipici
delle per big band “moderne”
Teatro DEI FABBRI
Oggi replica alle 16.30 La gatta con gli stivali con Enza De Rose, Francesco Godina e
Valentino Pagliei. Regia di Elena Husu. Durata 55’.
Teatro Miela
MIELA MUSIC-LIVE. Sabato, ore 21.30:
Klezroym, un lavoro d’incontro tra diverse
culture musicali (mediterranea, mediorientale, italiana), un suggestivo ponte sonoro
tra musica klezmer e jazz contemporaneo.
Ingresso € 15. Prevendita tutti i giorni dalle
17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it
MONFALCONE
TEATRO COMUNALE
www.teatromonfalcone.it
Martedì 10, mercoledì 11 gennaio Sorry,
Boys di e con Marta Cuscunà.
Venerdì 13 gennaio Manuel Tomadin clavicembalo, in programma Weckmann, Froberger, Reincken, Bach, Galuppi, Alberti,
Platti, Vivaldi.
Biglietti: Biglietteria Teatro, Ert/Ud, Biblioteca Monfalcone, prevendite Vivaticket e
www.vivaticket.it.
scuola di ballo Arianna. Info:
333-2581566.
corsi di informatica
col circolo auser
■■ Il Circolo Auser di via
Pasteur 41/d comunica che sono
aperte le iscrizioni ai corsi di
informatica di primo livello di
base e per tutte le età adatto a
chi si avvicina per la prima volta
al pc o a chi desidera rivedere le
proprie conoscenze. Adatto
anche a chi vuole familiarizzare
con il nuovo Windows 10 e come
corso di aggiornamento.
riapertura
piscina greif
■■ La Fit&Sports srl in
collaborazione con la asd Vigili
del Fuoco Tergeste organizzano
alla piscina dell’hotel Greif corsi
di nuoto per neonati e bambini,
adulti, fitness in acqua, corsi per
gestanti, ginnastica dolce per
anziani in acqua e palestra,
pilates, zumba e tonificazione.
Info: 040-2477866.
laboratorio di pittura
del benessere
■■ Lunedì 9 gennaio
domenica
BAMBINI
Sopra un concerto dell’Esyo, sotto
un ritratto di Leonardo Zannier
(Gordon Goodwin’s Big Phat
Band, Phil Collins Big Band,
Michael Bublè Orchestra), arricchito da standard jazz e bossa nova (Errol Garner, Carlos
Jobim), colonne sonore e musical (Henry Lloyd Webber,
George Gershwin, Henry Mancini), senza disdegnare il jazz
più moderno e la fusion (Weather Report, Herbie Hancock)
e alcuni adattamenti per big
band di brani funk e pop (Earth Wind and Fire, Beach
Boys).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
basovizza
Centro didattico
naturalistico
Ritorna “BoscoInsieme”,
l’iniziativa a cura del Corpo
forestale regionale e coordinata dal
Centro didattico naturalistico di
Basovizza con la collaborazione
delle Stazioni forestali di Trieste e
di Gemona del Friuli. Questa
edizione prevede l’apertura
straordinaria del Centro didattico
naturalistico di Basovizza da oggi a
domenica 8 gennaio con orario
9-17. Gli agenti forestali resteranno
a disposizione dei visitatori per
illustrare le esposizioni all’interno
del Centro e per presentare alcune
riprese realizzate per studiare le
popolazioni dei grandi predatori
nei boschi del Friuli Venezia Giulia,
mediante la tecnica del
fototrappolaggio.
LABORATORI
ALL’IMMAGINARIO
■■ Per festeggiare la
Befana e chiudere le
feste con una
spolverata di scienza,
l’Immaginario
Scientifico, a Grignano,
rimarrà aperto domani
e domenica dalle 10
alle 18. Oltre a
sperimentare con la
scienza mettendoci
letteralmente le “mani
sopra”, il museo
organizza speciali
laboratori dedicati alla
simpatica vecchietta e
visite al planetario alla
scoperta delle comete.
Domani, alle 11 e alle 15,
i bambini da 5 a 10 anni
potranno partecipare
al laboratorio
“Scienziati della
domenica - Befana a
propulsione”: aiutiamo
la Befana a decollare
utilizzando materiali
semplici piccoli
strumenti e sfruttando
il moto e la
propulsione. Per i
laboratori il costo è di 7
euro a persona, con
prenotazione tramite
form online sul sito
www.immaginarioscie
ntifico.it.
Domenica 8 gennaio
durante l’orario di
apertura del museo, il
planetario Cosmo
diventerà teatro di un
viaggio astronomico
speciale: ogni ora, dalle
10 alle 18, si potrà
partire alla scoperta
delle comete. Il costo è
di 3,50 euro (2,50
ridotto).
Open day all’Accademia di tango
Open Day alla GB Tango Academy di Trieste domenica 8
gennaio, con la presentazione della nuova stagione di corsi, a ingresso gratuito. Tutti potranno provare diverse lezioni ala scuola del maestro Guillermo
Berzins.
Le dimostrazioni si terranno nelle
due sale, a partire dalle 9 per proseguire nell’arco di tutta la giornata. Posso
partecipare sia persone che già ballano
sia chi vuole muovere i primi passi.
In particolare dalle 19.30 spazio al
corso Tango principianti assoluti, lezione di prova suggerita per chi non ha
mai frequentato un corso di tango e
per l’occasione saranno presenti tutti i
maestri dell'accademia.
La GB Tango Academy si trova in viale XX Settembre 3.
per informazioni telefonare al 3383129489, mail: info@
GBTANGO.it o su Facebook: www.facebook.com/GBTangoAcademy.
Open Day GB Tango Academy domenica dalle 9
■ viale XX Settembre 3
sistiana
27
riprendono gli incontri del
Laboratorio di pittura del
benessere all’associazione
FormaMentis in via Pastrovich 1
(comprensorio ex-opp padiglione M). Info e
prenotazioni: 347-3303015.
associazione per la difesa
del malato
■■ L’Associazione per la difesa
del malato, rimarrà chiusa per
ferie. L’attività riprenderà
venerdì 13 gennaio, inoltre
comunichiamo il nuovo orario di
apertura. Venerdì 16-18.
PICCOLO ALBO
■■ Mi chiamo Ivan Jurica e il 30
novembre, nel parcheggio di
Marina San Giusto ho perso un
documento molto importante, il
libretto della navigazione. Chi lo
avesse trovato è pregato di
contattarmi al numero
+385-993029488.
■■ Tommaso di 9 anni ha
perso, il 28 dicembre, il
portafoglio in cui conservava i
propri risparmi assieme ad
alcuni scontrini. Il portafoglio è
scuro con righe verdi/gialle,
chiuso con il velcro. Se l’aveste
trovato, telefonate gentilmente
alla nonna, tel. 333-9306077.
■■ Chi avesse rinvenuto
collana di perle di cristallo su filo
nero spezzato, in via
Commerciale 95, caro ricordo.
Tel. 040-415456. Ricompensa.
■■ Smarrito Smarthphone
Nokia nero con il vetro rotto il
31/12. Tel. 389-9668916.
■■ Cerco testimoni
dell’investimento di mia figlia da
parte di un bus della Trieste
Trasporti il 19/12 alle 17.45 in via
Gallina 3. contattare
334-1852947.
Corsa della Bora e la S1Dog
Si svolgerà domani la seconda edizione de “La Corsa della
Bora”, competizione di trail running che porterà a correre
lungo i sentieri del Carso triestino un migliaio di atleti provenienti da tutta Italia e da altri Paesi
quali Slovenia, Austria, Norvegia, Germania, Repubblica Ceca, Stati Uniti, India e Belgio: i partecipanti si alterneranno sulle tre distanze in programma: S1
Half-21km con 400 m di dislivello, S1
Trail-57km con 2500 e la novità di questa edizione, l'Ipertrail di ben 164 chilometri e con 5500 metri di dislivello, percorribile anche in team o in staffetta.
Da non perdere l’evento collaterale
alla Corsa, una passeggiata nella natura, senza classifica, da completare insieme al proprio cane: si tratta della prima edizione di S1Dog,
in programma domani alle 10.30 a Portopiccolo. Per informazioni: 3939472772, iscrizioni sul posto (quota di 15 euro).
Corsa della Bora e S1Dog domani mattina
■ Sistiana e Portopiccolo
SCUOLE
comprensivo
campi elisi
■■ Mercoledì 11 gennaio alle 17
nell’aula magna della scuola de
Morpurgo (scala Campi Elisi 1)
sarà presentata la scuola
secondaria di primo grado
Lionello Stock. Sarà attivo un
servizio di animazione per i
ragazzi.
ELARGIZIONI
❙❙ In memoria di Aldo Antolli per
l’anniv. (5/1) da Luciana 25 pro Ail.
stasera
Al Bowling di Duino un lungo viaggio nella musica dance in memoria di Roby Quala
A undici anni dalla prematura
scomparsa (era l’ottobre 2006), la
figura di Roby Quala, al secolo
Roberto Faggiani, deejay e
organizzatore di eventi
popolarissimo tra gli anni ’70 e ’90
a Trieste e in tutta la regione,
verrà ricordata con una speciale
serata opitata dalle 22.30 nella
sala dance del Bowling di Duino
con il patrocinio di Radio
Company. Parteciperanno tutti gli
amici e collaboratori che negli anni
hanno lavorato o collaborato con
Quala. Sarà un viaggio attraverso
la musica dance di quattro decadi
(70-80-90-2000) e in consolle si
alterneranno Sandro Orlando,
Fabio Del Bello e Sputnik con
l’animazione di Alex Bini. «Il
“Memorial Roby Quala” – spiega
Marino Covelli, titolare del locale
con la moglie Gabriella e assieme a
Roberto Russo proprietario di
Radio Mare, emittente dove Quala
aveva lavorato a lungo come
responsabile marketing - è nato
dalla richiesta continua da parte
di tutti gli amici e conoscenti di
Roby».
La discoteca ospitata sotto il
Bowling, prima Koala e poi Happy
Paradise, a metà anni Ottanta era
stata sede della Dj Competion,
sfida tra deejay ideata da Quala
che ha visto passare tutti i futuri
disc-jockey e la cui giuria era
composta da Daniele Marchesan,
Orio Di Brazzano, Fabio Sparago,
Dario Diviacchi, Walter Omari,
Andrea Fracasso, lo stesso Quala e
molti altri, alcuni dei quali
saranno presenti alla serata.
«Voleranno tanti ricordi –
aggiunge Bini –, anche per la
presenza dei familiari, ma sarà
una serata di divertimento grazie
alle selezioni dei dj,
rigorosamente in vinile». «Il nome
Quala – ricorda Covelli - nasce al
Gradualis quando lavorava in
coppia con Marchesan: li
chiamavano i Blues Brothers». «La
forza di Quala – aggiunge Orlando
– era l’intuito nel riconoscere
immediatamente il talento di
quelli che sarebbero diventati dei
personaggi: era eccezionale nel
creare dal nulla un evento». «Tutti
i dj passati attraverso la
competition sono diventati grandi
professionisti – riprende Bini -:
Quala ha permesso a molti di
iniziare a lavorare nel mondo dello
spettacolo e ha lasciato un grande
vuoto per il suo grandissimo
animo». «Il suo marchio di
fabbrica - conclude Orlando -? Una
frase che era solito dire: “E che
problema xe?”». Info e
prenotazioni allo 040208362 o
040208238,
www.bowlingduino.it.
Gianfranco Terzoli
28
Segnalazioni
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
RUBRICA
L’INTERVENTO
di ANTONELLA CAROLI*
ANIMALI
Il Masterplan di Italia Nostra PANCREATITE
“timone” per Porto vecchio INNESCATA ANCHE
DA UN SOLO PASTO
I
n questi giorni dovrebbe essere stato definito il passaggio al
Comune di Trieste delle aree del Porto vecchio a seguito dell'
emendamento inserito dal senatore Francesco Russo nella
Legge di stabilità 2014. Il governo, tramite una delibera del Cipe
(Comitato interministeriale per la programmazione economica), ha stanziato 50 milioni di euro da spendere nell'arco di sei
anni per l'avvio dei lavori di riqualificazione del Porto vecchio. Il
finanziamento fa parte del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020
e precisamente del Piano stralcio "Cultura e Turismo" previsto
dalla delibera del Cipe n. 3/2016. Delibera che inquadra il recupero del Porto vecchio tra gli «interventi di grande spessore volti
al recupero di strutture dismesse e degradate di grande valore
culturale».
Il Masterplan di Italia Nostra, redatto nel 2013, è stato fondamentale in tale assegnazione. Infatti nella scheda ministeriale si
indicano le linee guida del Masterplan, considerato strumento
direttorio per il Porto vecchio e si fa evidente riferimento alla corposa documentazione che lo compone e che ne sta alla base. Infatti nella Scheda d'intervento si dichiara che l'intervento sul
Porto vecchio, per cui sono stati stanziati 50 milioni di euro finalizzati al restauro e alla valorizzazione dell'area «prende le mosse
dal Masterplan elaborato da Italia Nostra che si prefigge l'obiettivo strategico del recupero funzionale e strutturale dell'ambito
del Porto vecchio...» e aggiunge alla fine del documento che «gli
utilizzatori finali (dei fondi)... dovranno assumere l'impegno di
attuare le previsioni del Masterplan». Si dice che «nella prima fase d'intervento si procederà con la messa in sicurezza di tutti gli
edifici e che gli interventi sui magazzini e i manufatti storici saranno di recupero funzionale secondo criteri edilizi di restauro
leggero...». Si raccomanda la tutela architettonica stabilita nel
2001 affinché l'area non diventi
un qualsiasi waterfront e mantenga l'identità del distretto storico
portuale. Per il riutilizzo dell'area
si deve provvedere alle opere di
infastrutturazione e ai sottoservizi. A questo proposito nel documento si fa riferimento a quanto
già ipotizzato da Portocittà. L'attuazione degli interventi non dovrà inoltre avvenire attraverso un
concessionario unico.
Considerato che storicamente
il Porto vecchio è stato luogo di
sperimentazioni, di applicazione di brevetti, di nuove tecnologie
e di nuovi materiali costruttivi, il Masterplan propone la collaborazione scientifica di studiosi internazionali (Comitato scientifico internazionale attivo dal 2010), di competenze specifiche da
individuare nell'Università di Trieste e nell'Area Science Park,
per applicazioni di tecniche e di materiali ecosostenibili.
A seguito della nuova situazione giuridica del Porto vecchio,
alcune parti del Masterplan andranno modificate. Quindi esso
sarà modificato nella parte in cui sarà necessario farlo, ai sensi
del Decreto del commissario del Governo nella Regione Friuli
Venezia Giulia del 26 gennaio 2016, in virtù del quale è stato stabilito lo spostamento di parte del Punto Franco del Porto vecchio in altri siti, nonché ai sensi delle intese intercorse fra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, l’Autorità Portuale e
il sindaco di Trieste, in accordo a loro volta con le altre istituzioni
interessate, così come è stata concordata la cosiddetta
“dividente” del territorio del Porto vecchio. Per gli effetti di tale
accordo la linea di costa rimane in capo all'Autorità di sistema
portuale e al Demanio, con la continuità del regime di Porto
Franco, mentre la rimanente parte del territorio viene sdemanializzata e trasferita al patrimonio del Comune di Trieste. Il Masterplan potrà diventare il punto di partenza su cui confrontarsi
e Italia Nostra Nazionale, a nome del presidente nazionale Marco Parini, è pronta a offrire la propria collaborazione e le competenze nei tavoli tecnici istituzionali.
*referente Porto vecchio - Italia Nostra Nazionale
di FULVIA ADA ROSSI
Finegil Editoriale S.p.A.
Divisione Nord-Est
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE:
Presidente:
Carlo De Benedetti
Amministratore delegato:
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Consigliere preposto alla
divisione Nord-Est:
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Consiglieri:
Gabriele Acquistapace, Fabiano Begal, Lorenzo Bertoli, Pierangelo Calegari, Antonio Esposito, Domenico Galasso, Roberto Moro, Marco Moroni, Raffaele Serrao, Roberto Bernabò.
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1, DCB Trieste.
Prezzi: Italia € 1,30, Slovenia €
1,70, Croazia KN 13, gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo: Slovenia € 0,90, Croazia KN 7)
Il Piccolo - Tribunale di Trieste
n. 629 dell’ 1.3.1983
se tale quota diventa carente il
risultato è una presenza
eccessiva di glucosio nel sangue.
Si può trattare di una malattia
genetica o acquisita, più
frequente nelle femmine che nei
maschi (si consiglia sempre la
sterilizzazione delle cagne
intere che presentano questo
problema, perché gli estrogeni
possono esserne la causa);
l’obesità è un fattore favorente
negli animali come nelle
persone. Gli animali ammalati
di diabete presentano sete
eccessiva con conseguente
abbondante urinazione, nel
cane più che nel gatto un
aumento della fame, spesso
cataratta bilaterale, nel gatto
diarrea e vomito. La patologia
viene rilevata con esami di
laboratorio su sangue e urina; la
terapia richiede la
somministrazione giornaliera di
insulina mediante iniezione
sottocutanea.
Di nuovo insieme quelli della cockeria della Ferriera
politica/1
Il Pd cerchi
nuove aggregazioni
■ Ma chi sono i giovani vecchi?"
Mi chiese preoccupato un giovane serio. "Sono quelli che si adeguano facilmente ai riti dei più
vecchi senza portare la loro visione del mondo e le loro speranze". I giovani non hanno vissuto
le esperienze delle precedenti
generazioni e tendono a distaccarsene, per recidere il cordone
ombelicale con la famiglia,
com'è naturale che sia. Vogliono
scoprire la realtà con i loro occhi,
trovare qualcosa per la quale
valga la pena di lottare, senza i
condizionamenti di chi li ha preceduti e la militanza nei partiti di
oggi, avendone viste la delusione delle generazioni precedenti
e la lontananza dai problemi dei
giovani. Sanno bene che andare
in piazza a gridare "Lavoro, lavoro" non basta per materializzarlo. Gli ideali di sinistra per loro
sembrano un mix di retorica e di
conquiste in parte già ottenute
come il welfare, che aiuta però
solo chi già lavora o è anziano.
Nonostante ciò, molti s'impegnano, ma nel volontariato. Resta
però la necessità di legare questo entusiasmo nascosto e la
"sfrontatezza" della gioventù
con l'esperienza di chi ha già vissuto altre storie per cercare as-
LE FARMACIE
fondato nel 1881
l'insufficienza pancreatica e il
diabete mellito. L'insufficienza
pancreatica è dovuta a una
perdita della capacità
funzionale della parte esocrina
superiore al 90%. In alcuni casi è
una patologia ereditaria. I cani
colpiti presentano
dimagrimento a dispetto di un
appetito esagerato, con feci di
consistenza diarroica e di
colorazione generalmente
chiara con odore rancido. I
risultati dei test di laboratorio
sono normali e solo uno
specifico del sangue chiamato
Tli è in grado di rilevare la
patologia. Una volta identificato
il problema la terapia è
sostitutiva, basata sulla
somministrazione di enzimi
pancreatici. Se a essere colpita è
la parte endocrina, la patologia
che si manifesta è il diabete
mellito; nel nostro organismo
infatti viene prodotta una
quantità fisiologica di insulina, e
album
Normale orario di apertura: 8.30-13 e 16-19.30
Direttore responsabile: ENZO D’ANTONA
Vicedirettore: ALBERTO BOLLIS
Ufficio centrale e Attualità: ALESSIO RADOSSI (responsabile), ROBERTA GIANI (vicario); Cronaca di
Trieste e Regione: MADDALENA REBECCA; Cronaca di Gorizia e Monfalcone: MAURIZIO CATTARUZZA;
Cultura e spettacoli: ALESSANDRO MEZZENA LONA; Sport: ROBERTO DEGRASSI
I
n questo periodo di festa
anche cani e gatti possono
avere assunto quantità
abnormi di cibo, a volte anche
inadatto, quali a esempio dolci o
insaccati cotti.
L'ingestione di alimenti grassi
può causare un leggero e
“innocente” sovrappeso ma in
casi eccezionali anche una grave
patologia quale è la pancreatite.
Tale malattia può anche essere
causata dall’ingestione di un
singolo pasto abbondante ricco
di grassi. I sintomi possono
essere aspecifici e comparire
qualche giorno dopo; possono
esserci vomito, mancanza di
appetito, perdita di peso,
debolezza e abbattimento,
letargia, diarrea e dolore
addominale. Oltre alla
pancreatite questo organo, che
è una ghiandola annessa
all’intestino composta di due
parti, può essere colpito anche
da altri due problemi:
Aperte anche dalle 13 alle 16: Capo di piazza
Santin 2 già Piazza Unità 4 040365840; largo
Piave 2 040361655; piazza della Borsa 12
040367967; via Brunner 14 angolo Stuparich
040764943; piazza Garibaldi 6 040368647; via
Cavana 11 040302303; via dell'Orologio 6 angolo
via Diaz 2 040300605; via Dante 7 040630213;
via Fabio Severo 122 040571088; via Ginnastica 6
040772148; via Oriani 2 (largo Barriera)
040764441; via Giulia 1 040635368; via Roma 16
angolo via Rossini 040364330; via Giulia 14
040572015; via Belpoggio 4 angolo Lazzaretto
Vecchio 040306283; via Stock 9 Roiano
040414304; Aurisina (solo su chiamata telefonica con ricetta medica urgente) 040200121; Muggia - P.le Foschiatti 4/A 0409278357.
Aperte anche dalle 19.30 alle 20.30: piazza Garibaldi 6 040368647; piazza Giotti 1 040635264;
via Oriani 2 (largo Barriera) 040764441; via
Brunner 14 ang. Stuparich 040764943.
In servizio notturno dalle 19.30 alle 8.30: via
Brunner 14 angolo via Stuparich, 040764943.
Per la consegna a domicilio dei medicinali,
solo con ricetta urgente, telefonare al numero 040-350505 Televita
www.ordinefarmacistitrieste.gov.it
■ ■ Come ogni anno gli ex lavoratori della cokeria della Ferriera di Servola si sono ritrovati in un
locale cittadino per rivivere in un momento di serenità gli intensi anni trascorsi insieme nello stabilimento e per raccontarsi le novità successe nell’anno appena trascorso.
sieme nuove strade su cui trovare un consenso più ampio. Matteo Renzi aveva tentato aveva
cercato di aumentarlo attorno
alle proposte del Pd, ma alcuni
errori durante il percorso e le
difficoltà oggettive di questo periodo l'hanno limitato. Restano
così legati al Pd pensionati e dipendenti pubblici, che sono poco stimolati a sperimentare su
stessi il rinnovamento necessario per creare lavoro, sempre più
diverso dal passato.
La priorità di Renzi ora è la ricerca sia di aggregazione interna
sia di proposte non divisive che
possano portare più elettori at-
L’ARIA CHE RESPIRIAMO
Valori di biossido di azoto (NO2) µg/m3
Valore limite per la protezione della salute umana µg/m3 240
media oraria (da non superare più di 18 volte nell’anno)
Soglia di allarme µg/m3 400 media oraria
(da non superare più di 3 volte consecutive)
Muggia
µg/m3
46,1
........................................................................................................................................................
ViaCarpineto
µg/m3
56,0
........................................................................................................................................................
PiazzaVolontari giuliani
µg/m3
37,4
Valoridella frazionePM10 delle polverisottiliug/m3
(concentrazionegiornaliera)
PiazzaVolontari
giuliani
µg/m3
19
........................................................................................................................................................
3
ViaCarpineto
µg/m
21
........................................................................................................................................................
Muggia
µg/m3
23
Valoridi OZONO (O3)µg/m3 (concentrazione oraria)
Concentrazioneoraria di «informazione»180ug/m3
Concentrazioneoraria di «allarme»240 µg/m3
ViaCarpineto
µg/m3
75
........................................................................................................................................................
Basovizza
µg/m3
74
........................................................................................................................................................
TAXI
Radiotaxi
040-307730
........................................................................................................................................................
TaxiAlabarda
040-390039
........................................................................................................................................................
TaxiAeroporto www.taxiaeroporto.it-0481-778000
........................................................................................................................................................
TaxiDuinoAurisina www.taxisistiana.it-3276630640
torno a un progetto per le prossime elezioni nazionali.
In periferia servono, però progetti d'interesse locale e persone
credibili in grado di trovare un
consenso intergenerazionale,
anche in previsione delle prossime elezioni regionali e locali,
forse vicine. Per queste si potrebbero aprire nuovi scenari per il
centrosinistra tanto da prevedere candidature non di stretta appartenenza al PD.
Serve quindi la capacità di guidare il partito e di coordinarsi con
chi riterrà di far parte di un'alleanza di centrosinistra. I risultati
di questa segreteria regionale
sono stati purtroppo molto deludenti e non si vede come questa
possa perseguire questi obiettivi
e cambiare rotta dopo le recenti
pesanti sconfitte, senza che sia
stato dato da tanto tempo un
segnale di aver compreso il giudizio degli elettori.
Aureo Muzzi
membro Assemblea provinciale del
Partito democratico
politica/2
Migranti, Serracchiani
su nostre posizioni
■ È ufficiale, possiamo ascrivere i Democratici nella cerchia dei
IL PICCOLO
50 ANNI FA
5 gennaio 1967
a cura di Roberto Gruden
■ Scriveva ieri un lettore, chiedendo come mai in America e a Torino,
ad opera della Fiat, si fabbricano
macchine con motore elettrico, per
ridurre rumori e veleni degli scappamenti, mentre a Trieste si sostituiscono i tram con gli autobus.
■ I lavori esterni della nuova chiesa di Santa Rita, in via Locchi, sono
praticamente ultimati. Una volta
aperto al culto, il nuovo tempio sarà elevato a parrocchia, staccandosi dalla chiesa della Beata Vergine
del Soccorso (S. Antonio Vecchio).
■ Va in scena questa sera all'Auditorium la commedia "I lunatici" di
Thomas Middleton e William Roley, per la traduzione e la regia di
Luca Ronconi. Ad interpretarla,
nei ruoli dei protagonisti, Valentina Fortunato e Sergio Fantoni.
■ In base a quanto si è appreso,
ammonterebbe ad una somma superiore ai 130 milioni di lire, cifra
record per la nostra città, la vincita
nei 26 botteghini del Lotto per
l'uscita del "28" sulla ruota di Palermo dopo ben 124 settimane di attesa.
■ Viene fatto osservare che appaiono del tutto illeggibili, dopo 49
anni, le lettere sulla lapide fatta
murare per iniziativa del Podestà
Valerio sullo stabile di viale XX Settembre 43, dove fu esposto il primo tricolore il 4 novembre 1918.
Segnalazioni
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 IL PICCOLO
populisti. Il vice segretario nazionale del Pd dichiara, riguardo ai
richiedenti asilo "Chi non si adegua non ha diritto ad alcuna forma di accoglienza..." Chi delinque deve essere allontanato...” I
democratici sono diventati populisti alla stregua di chi loro prima
additivano come tali. Da diversi
anni tutti i partiti e movimenti di
Destra, sono apostrofrati come
populisti, xenofobi, razzisti e chi
più ne ha più ne metta... perché
sostengono che il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo (sono pur sempre clandestini), in
uso nel nostro Paese non è adeguato. Io stesso in una nota scrivevo che, pur di non ammettere
le carenze di questo sistema, si
dà del razzista a chiunque sostenga i diritti calpestati dei cittadini
italiani. In realtà sono tanti i diritti negati agli italiani e tantissimi
sono quelli ceduti ai clandestini...
In realtà, gli italiani, oltre a percepire una sorta di inferiorità di trattamento nei confronti dei richiedenti asilo, si sentono anche minacciati (a volte lo sono in realtà)
nelle loro libertà personali e collettivele, specie se come i triestini si trovano nelle vicinanze di un
confine presidiato in modo insufficiente. Abbiamo sostenuto per
primi la necessità di avere un
comportamento rigido nei confronti di chi delinque, proponendo l'allontanamento dalla nostra
nazione.
Le tesi sostenute oggi dal presidente della Regione Serracchiani, sono le stesse tesi sostenute
da noi. Sono le stesse tesi che ci
portano a dire che, chi non vuole
restare può tornare casa sua a
meno che non esista un reale rischio della incolumità personale.
Ma sappiamo già che questi sono
solo il 10% dei nostri ospiti. Condividiamo con lei, che chi delinque deve essere allontanato dal
nostro territorio, condividiamo
con lei che dobbiamo aiutarli a
casa loro... tutte cose dette e ri
dette da noi di Destra, ma siamo... razzisti. Ora i fatti sono chiari. Oggi, come allora, noi abbiamo e abbiamo avuto sempre ragione... quindi.
Ignazio Vania
coordinatore provinciale
Azione nazionale Trieste
religioni
L’Islam
non è pacifico
■ Tullio Cappelli Haipel, nella
sua segnalazione pubblicata il 30
dicembre u.s., sostiene che
l’ostentazione del pericolo rappresentato dalla espansione
dell’Islam in Europa sarebbe uno
strumento con cui alcune perverse “menti occidentali” cercherebbero di “infettare con idee sovversive i cervelli” di coloro che
ignorerebbero la vera natura
dell’Islam che, secondo lui, condannerebbe la violenza e l’omicidio.
Secondo me ad essere tratti in
inganno sono invece quelli che,
come lui, sono stati indotti a credere al pacifismo dell’Islam, da
chi ha interesse a favorire
l’espansione islamica in Europa.
Basta leggere alcuni versetti del
Corano per rendersi conto come
l’Islam sia tutt’altro che pacifico.
Ad esempio nel versetto 32 della
5^ Sura il Corano condanna l’omicidio, ma precisa, che è invece
concesso uccidere coloro che
“spargono corruzione sulla terra”, come ad esempio coloro che
rifiutano di accogliere la fede in
Allah (4^ Sura, versetto 89). Circa
i miscredenti, il Corano è più che
esplicito, imponendo ai propri
seguaci di considerarli quali
“inveterati nemici” (4^ Sura, versetto 101) e di “combatteteli finché il culto di Allah regni sovrano” (2^ Sura, versetto 193).
Cappelli attribuisce la paura e
l’avversione nei confronti della
diffusione dell’Islam in Europa a
ideologie razziste o addirittura
naziste, evidentemente ignorando che anche Karl Marx era giun-
LETTERA DEL GIORNO
Turismo, a Miramare servizi igienici indecorosi
D
omenica 1 gennaio siamo andati a fare una
passeggiata a Miramare. C’era tanta gente,
tantissimi turisti. Avendo avuto una
necessità ho pensato di usare la toilette all’inizio
del viale di accesso, in prossimità della caserma
dei carabinieri. Ho trovato i servizi in uno stato
indescrivibile di sporcizia e imbrattamento di ogni
tipo, i cestini (capienti) erano straccolmi e
sbordanti di ogni genere di cose!
Aspettando di entrare sentivo i commenti delle
persone che uscivano: terribile . . .orrendo . .
.sporchissimo! Come persona e abitante di questa
bellissima città mi sono vergognata. Ora rivolgo
un’appello al Sindaco o ad un suo collaboratore:
uscite dalla foresta di luci di piazza Unità in una
giornata festiva e visitate questi posti, sentirete i
commenti dei visitatori e vi renderete conto
personalmente dello stato delle cose, magari vi
vergognerete anche un pò.
Marisa Prodan
to alla conclusione, che...“Il Corano divide il mondo in credenti e
non credenti” e che... “l’Islam
disprezza le nazioni dei non credenti e crea un continuo conflitto
tra i musulmani e i non credenti”.
Klavdij Cibic
ciò che non va
C’è la tabella ma non il traghetto
nuovo governo
Referendum,
esito ignorato
■ A leggere la conferenza stampa di fine anno del presidente del
Consiglio sorge il dubbio che Gentiloni ed il Pd non abbiano compreso appieno quanto è avvenuto con il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. Rivendicare la continuità di un governo fotocopia con quello precedente nella formazione sia dei
ministri che dei sottosegretari,
lodare e promuovere una Boschi
madrina della riforma della Costituzione appena bocciata, ma soprattutto magnificare le riforme
e le politiche del governo Renzi,
assicurando di volerne seguire le
tracce, stanno ad indicare la volontà di non tenere in alcun conto l'esito della consultazione.
Perché almeno una cosa può essere chiara: alla stragrande maggioranza di quel quasi 70% di
cittadini che vi hanno partecipato gliene fregava poco o nulla
della sostanza del referendum,
l'avvenimento era l'occasione
per esprimere un giudizio nei
confronti di Renzi e delle sue politiche ed il giudizio è stato drastico, una sberla di quasi 20 punti di
distacco tra il no e il sì.
Ora avere la pretesa da parte di
questo Governo di ripercorrere
la strada del precedente può significare soltanto, metaforicamente parlando, mettere un dito
nell'occhio a quegli oltre 19 milioni di italiani che hanno votato no
con il risultato che nella prossima tornata elettorale nazionale
(prima o dopo si dovrà pur votare) il PD subirà un ulteriore salas-
■ ■ Il 2 gennaio scorso è questa l’indicazione che appariva sullo
schermo multimediale del Comune posizionato in viale Miramare. Peccato che i traghetti ormai partano da Venezia.
Paola Tomasi
so di sostenitori a favore di altre
forze politiche, d'altronde come
già pesantemente verificatosi
nelle recenti votazioni regionali
e locali.
Giorgio Marangoni
urgenze
Rifiuto di ricovero
e d’ascolto
■ Sono il parente più stretto, fra
quelli viventi in città, di T.E., una
signora sostanzialmente disabile
che vive da sola. Siamo entrambi
ormai anziani, anche se non nelle
stessa misura e nei giorni precedenti, in vista delle festività ma
anche per il rapido deteriorarsi
delle sue condizioni fisiche, avevo preso l’abitudine di farle visita
quotidianamente.
Nel pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno sono passato a salutarla e, aprendo con le chiavi di
cui fortunatamente possiedo
GLI AUGURI DI OGGI
gli auguri di oggi
IL PICCOLO pubblica gratuitamente foto d’epoca dei lettori che festeggiano una lieta ricorrenza:
■ COMPLEANNI
50/60/65/70/75/80/85/90 e oltre
■ ANNIVERSARI DI NOZZE
25º/30º/40º/50º/55º/60º e oltre
Le foto devono pervenire al giornale almeno
una settimana prima del giorno in cui se ne
desidera la pubblicazione, accompagnate
dalle seguenti indicazioni: tipo di ricorrenza
(compleanno o anniversario), nome, cognome e telefono del mittente; i nomi del festeggiato e chi gli fa gli auguri. Foto e dati possono essere comunicati in tre modi:
■ Consegna a mano al Piccolo, in via di
Campo Marzio 10, Trieste
■ Via e-mail: [email protected]
■ Per posta, indirizzando: Il Piccolo-Anniversari, via di Campo Marzio 10, 34123 Trieste
Per ricorrenze diverse da quelle indicate, il
servizio viene equiparato a pubblicità a pagamento. Rivolgersi alla Manzoni, via di Campo
Marzio 10,Trieste, tel. 040-6728311.
copia, l’ho trovata sul pavimento
del corridoio, incapace di rialzarsi. Non era la prima volta che succedeva ma quel giorno, mentre
cercavo di rimetterla in piedi,
prese ad urlare dal dolore. Privo
di competenze mediche e temendo che la caduta avesse potuto
provocare danni, mi sono rivolto
al “118”. Dopo un’ora d’inutile
attesa ho richiamato. Stavolta mi
ha risposto una voce femminile a
cui ho nuovamente descritto l’accaduto; quando la mia interlocutrice ha capito di quale caso si
trattava, qualità e tono del dialogo sono repentinamente degenerati.
Sembra che la mattina di quello
stesso giorno la solita badante
albanese, a mia insaputa, avesse
già richiesto un intervento ma
che mia cugina avesse poi rifiutato il ricovero e questo avesse indispettito la gentilissima operatrice, che non mi ha più dato modo
di dire ciò che dovevo dire: che
non ero al corrente della prima
richiesta, che se ci fossi stato non
le avrei permesso di rifiutare il
ricovero e che, infine, la situazione era radicalmente peggiorata.
Dopo aver quasi gridato che loro
non potevano «star dietro ai capricci» ha interrotto la comunicazione. A quel punto non mi restava che il “113” il cui operatore,
per quanto incredulo, alla fin fine
è riuscito a trarmi d’impaccio.
Posso capire il disappunto
dell’operatrice per quello che le
circostanze potevano far sembrare un capriccio; non posso capire
il tono collerico di chi è preposto
ad un compito così delicato né il
rifiuto perentorio di assolverlo.
Dino De Marco
ater
Niente fondi
per via Grego
■ L’assessore Maria Grazia Santoro, responsabile dell’edilizia
pubblica regionale, aveva promesso prima dell’incarico del
sindaco Dipiazza che verranno
sostituiti tutti i serramenti e le
maniglie di plastica del complesso Ater di via Grego. La signora
Santoro aveva annunciato lo
stanziamento sul Piccolo ma la
promessa non è stata a tutt’oggi
mantenuta. Dovevano essere
350.000 euro circa. Noi inquilini
abbiamo ancora i serramenti in
ferro, guarnizioni che non reggono più, maniglie che si rompono
di continuo, infiltrazioni d’acqua
e continui spifferi d’aria.
Roberto Bona
commercio
Divani
“retrattili”
■ Nell’ottobre scorso decidiamo di sostituire due divani. Prima di rivolgerci a una delle tante
ditte che pubblicizzano i loro prodotti a prezzi assolutamente con-
AI LETTORI
■ Scrivere, non superando
le 30 righe da 50 battute
l’una, con il computer o a
macchina; firmare in modo
comprensibile, specificando
indirizzo e telefono.
■ La redazione si riserva il
diritto di tagliare le segnalazioni lunghe.
■ Le lettere anonime o poco
leggibili non saranno pubblicate.
■ Il giornale di norma non
PINA
Grazie, sei la mamma e la nonna che
tutti vorrebbero! Auguri per gli 80
da Demetrio, Elvira, Mauro e Sofia
PATRIZIA
Auguri per le tue 60 candeline da
chi ti vuole bene
pubblica le lettere di chi non
vuole fare apparire la propria firma.
29
correnziali, entriamo in un importante negozio di Trieste che vanta storia, tradizione e prodotti di
qualità. Come si può resistere a
tanta tentazione? Ci troviamo
così impreparati, davanti a una
scrivania per farci scrivere un
preventivo per la scelta fatta. Un
divano a tre posti da cm. 202 con
letto incorporato, assieme a uno
fisso da cm. 182, rifiniture top,
valore complessivo € 3.100 vengono acquistati d'impulso, lasciando un acconto di € 1.000.
Consegna prevista tra circa 40
giorni e conferma delle misure,
telefonicamente, al rientro al domicilio. Le nuove dimensioni,
purtroppo, per questioni logistiche diventano due divani da cm.
162, conservando inalterati tutti i
parametri della prima scelta impulsiva. La differenza è che invece di una lunghezza di cm. 384
siamo dovuti scendere a complessivi cm. 324, una riduzione di
60 cm. di stoffa, cuscini, telaio,
meccanica, materasso e quant’altro.
Pubblicizzo per evitare che ad
altri succeda quanto accaduto a
me, che per non richiedere un
nuovo preventivo ho dovuto corrispondere € 3.082 rispetto ai €
3.100 rinunciando a cm. 60 di
prodotto finito equivalente a un
risparmio di ben... € 18!
Giorgio Mogorovich
RICORDO
Di Ragogna
triestino purosangue
■ Agli inizi degli anni '80, insieme a un amico, avevo costituito
un Triestina Club intitolandolo al
nostro grande concittadino Umberto Saba. Nella sede, in un bar
del centro, stavamo organizzando la prima trasferta in Romagna
dove la Triestina avrebbe incontrato la domenica successiva il
Forlì. "Bonasera, scuseme, xe
ancora un posto libero per domenica?" Conobbi così Dante di Ragogna, che ci accompagnò in una
giornata gelida ad incontrare
una squadra che, come noi, nutriva una qualche speranza del salto in Serie B (peraltro non avvenuto per entrambe). Persona discreta e riservata si divertì, comunque, alla lotteria, ai witz e alle cantate quasi ininterrotte con preponderanza dell'inno U-NIO-NE
del compianto Damiano Vitale
che accompagnarono il viaggio
di ritorno in quanto la partita finì
0-0, con sollievo di tutti.
Dovemmo attenderlo per il rituale delle interviste e, a metà viaggio, fermarci per consentirgli di
dettare via telefono il servizio
per Il Piccolo, incluso un trafiletto nei nostri confronti.. Ci rivedemmo successivamente svariate volte quando in Provincia ebbi
la delega allo Sport e in occasione del Trofeo Rocco a Forni dove,
talvolta, potei dargli una mano.
Non ne seguì una vera amicizia
ma un rapporto di buona conoscenza e stima sì. Da qualche anno ci si sentiva per telefono, specialmente in occasione di lettere
mie o sue nelle Segnalazioni riguardanti la Triestina o i colpi di
mano di Udine a danno di Trieste.
Già perché lui, di origine friulana,
era un triestino purosangue e
difendeva come poteva la sua
città e la Triestina; spesso si aveva l'impressione di aver visto un'
altra partita perché, comunque
andasse, qualche lato positivo
dell'incontro lo trovava. Non avevo mai pensato alla sua bella età;
un anno fa, scherzando, mi disse
"go passà i otanta". Trieste ha
perso un triestino devoto ai suoi
colori e la sua dipartita non poteva avvenire in un contesto più
appropriato visto che, ancorché
sofferente, aveva deciso di non
rinunciare all'incontro con il Mestre, fatto questo che peggiorò il
suo stato. Piace sognare che
adesso, lassù, faccia qualche palleggio col Paròn e gli altri giocatori del grande passato della Triestina.
Bruno Cavicchioli
IL PICCOLO GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
30
MOSTRE
I grandi maestri
dell’arte italiana
ancora alla ribalta
nel nuovo anno
Cagnacci, “Maddalena penitente”
Da Michelangelo a Sebastiano
del Piombo, passando per Monet, Vermeer e Rembrandt: il
2017 sarà per l'arte europea un'
occasione per riscoprire i grandi maestri, con i principali musei del Vecchio Continente che
si preparano ad accogliere e diffondere bellezza. Alla National
Gallery di Londra saranno gli artisti italiani ad accendere la passione per l'arte: si inizia il 15
febbraio con l'esposizione (per
la prima volta in Gran Bretagna
in oltre 30 anni grazie al prestito concesso dal Norton Simon
Museum di Pasadena) di una
delle principali tele di Guido
Cagnacci, “La Maddalena penitente”, nella quale l'artista barocco ritrae Maria Maddalena
con uno stile unico, mostrandola piena di grazia e sensualità.
Dal barocco si passa poi al Rinascimento, con la mostra
“Michelangelo e Sebastiano”
(dal 15 marzo), dedicata a due
giganti del nostro patrimonio
culturale: il pubblico potrà scoprire l'amicizia e la collaborazione tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo attraverso
due delle opere a cui lavorarono insieme, la “Pietà” di San
Francesco a Viterbo e “La resurrezione di Lazzaro”, dipinta per
la cattedrale di Narbonne.
A Parigi il Louvre offre come
sempre al visitatore l'imbarazzo della scelta, con tre mostre
organizzate in contemporanea
(dal
22
febbraio).
Da
“Masterpiece from the leiden
collection. The age of Rembrandt” che presenta una selezione
di capolavori di pittori olandesi
del XVII secolo (tra cui la più
grande collezione privata di
opere di Rembrandt, tra tele e
disegni) a “Vermeer and the
masters of genre painting”, che
attraverso alcune importanti
opere di Vermeer racconta come il suo enigmatico genio pittorico si formò anche in relazione agli artisti della sua epoca, fino a “Valentin de Boulogne.
Beyond Caravaggio” in cui si testimonia come il pittore Valentin de Boulogne abbia raccolto,
pur trasformandola con un
nuovo senso del malinconico e
del grandioso, l'eredità del maestro italiano.
I linguaggi contemporanei
saranno protagonisti alla Berlinische Galerie di Berlino che,
lungo tutto l'anno (a partire da
domani), proporrà nell'esposizione “12x12” i lavori di 12 artisti affermati ed emergenti che
hanno recentemente richiamato l'attenzione su di sé con un
uso innovativo del film e del video.
Il libro
Fragiacomo, l’artista per caso
che fece della pittura poesia
Un volume di Andrea Baboni nella collana edita dalla Fondazione CRTrieste
di MARIANNA ACCERBONI
P
iù di 400 pagine con tantissime tavole a colori
per raccontare uno dei
notevoli interpreti del paesaggio veneto tra l'ultimo quarto
dell'800 e il primo del '900:
Pietro Fragiacomo, triestino
di nascita ma vissuto a Treviso e a Venezia, dove aveva frequentato l'Accademia di Belle Arti e dov'era morto nel
1922 a sessantasei anni. Un
poeta del vedutismo veneto
di fine Ottocento, ma non solo, al quale aveva saputo imprimere una svolta grazie anche al frequente medium dello scatto fotografico, che attualizzava le intuizioni ottiche e la prassi del Guardi e del
Canaletto. Innovazione iniziata nel 1882/'83 con il capolavoro "Venezia povera", di
poco successivo al suo debutto ufficiale nel mondo dell'ar-
te, datato 1880. Un uomo dallo sguardo acuto e dalla fisionomia prettamente mitteleuropea, Fragiacomo, di poche
parole e riservato, che del paesaggio sapeva cogliere essenzialmente la luce e il silenzio,
traducendo in un sensibilissimo e personale rapporto luce-colore l'intima comprensione del dato reale.
A questo artista dalle frequentazioni, dai riconoscimenti critici e dalle quotazioni internazionali, che aveva
viaggiato in Francia, Germania, Costantinopoli e Giappone, la Fondazione CRTrieste
dedica la diciottesima monografia della sua Collana d'Arte, diretta dal professor Giuseppe Pavanello. Una ricerca
affidata ad Andrea Baboni,
maggior specialista della catalogazione delle sue opere di
Fragiacomo, cui si deve la ricostruzione della biografia
“Cielo e laguna”, olio su tela dipinto da Pietro Fragiacomo del 1889
dell'artista e l'accurato e interessante saggio pubblicati
nell'elegante volue dalla copertina bianca, ormai un
must elitario per l'arte della
nostra città.
Nello specifico, un lavoro
che - precisa Baboni - ha contribuito a organizzare e approfondire la dispersa documentazione sul pittore: dalle
tesi di laurea di Liviana Rossi
e Anna Pellizzari alle mostre e
pubblicazioni di Paolo Campopiano e soprattutto al ritrovamento, studio e riordino di
materiale di eredi, comprendente appunti, disegni e lastre fotografiche con cui Fragiacomo documentava luci,
scorci di paesaggi e figure per
la sua pittura.
Malinconia e intimismo caratterizzano il linguaggio di
questo "artista per caso" che,
di umili origini e molto portato per la meccanica, aveva
studiato per divenire fabbro,
attività che svolse a Treviso
da giovanissimo dopo il diploma, ma che abbandonò ben
presto a causa di un diverbio
con il capo officina; intrecciando quindi in modo inusitato le competenze tecniche
con l'approfondito studio del
disegno e con l'abilitazione
all'insegnamento di tale disciplina, svolti all'inizio solo al fine di migliorare la propria posizione professionale. Poi però prevalse la passione per il
disegno, produzione particolarmente interessante ma poco nota, di cui il volume riporta numerosi e significativi
esempi, tra i quali un notevole corpus acquistato nel '34
dalla famiglia Grimani e ap-
Romanzo
Libro
❙❙ “La città interiore” di Covacich
nelle librerie il 18 gennaio
Siintitola “La cittàinteriore”il nuovo
romanzodelloscrittore triestino Mauro
Covacichche arriverà nelle librerieil18
gennaioeditoda Lanave di Teseo
PREMIO
❙❙ Tutti gli eccessi di Lemmy
nella “Sottile linea bianca”
Dopola morte di Lemmy,voce e anima
deiMotörhead,una nuova edizione
dell’autobiografia“La sottilelineabianca”
pubblicatadaBaldini&Castoldi
❙❙ Il Museo Egizio di Torino
ricorda Mario Tosi
Un premiodelMuseo Egizio di Torino
dedicato aMario Tosi«per la
comunicazionedell'antico» dedicato a
giovaniweb designere laureati
Mistero presepi
da Giotto a noi
Una storia attuale tra tradizione e mito
di MASSIMO NARO
L
Tre opere del
pittore Pietro
Fragiacomo,
nato a Trieste
ma vissuto tra
Treviso e
Venezia: qui
accanto,
“Trieste, Molo
San Carlo
(Piroscafi e
barche)”
dipinto attorno
al 1890; sopra,
“Silenzio” che
l’artista
realizzò
attorno al 1887;
partenente al Museo Revoltella.
Così Fragiacomo s'iscrisse
per un anno, nel 1878, all'Accademia, seguendo la scuola
di prospettiva e quella di paesaggio, in cui il docente alternava le lezioni in aula allo studio dal vero, portando a dipingere il gruppetto dei suoi
studenti tra le calli di Venezia.
En plein air, secondo la lezione degli impressionisti che,
nati e palesatisi all'orizzonte
europeo tra il 1860 e il 1870,
operavano soprattutto all'
aperto, catturando dal reale
in particolare la valenza e
l'emozione delle luce.
Ma la passione per la pittura si consolida in Fragiacomo
grazie all'incontro con il pittore Giacomo Favretto, abile
cantore del quotidiano delle
classi umili di Venezia, nei
confronti del quale sboccia
una profonda amicizia, che
s'interromperà solo nel 1887
con la morte prematura di
quest'ultimo. Perdita che gettò nello sconforto Fragiacomo, il quale tuttavia in precedenza si era legato di profonda amicizia anche con Ettore
Tito, grande protagonista della stagione pittorica veneziana di quegli anni assieme a
Guglielmo Ciardi, Luigi Nono, Filippo Carcano e altri.
Il volume fa il punto - anche attraverso la catalogazione cronologica di buona parte delle opere dell'artista, l'antologia critica, il regesto delle
esposizioni e la bibliografia
dal 1880 al 2016 - sull'evoluzione di questo affascinante e
mite artista, che da un osservatorio privilegiato quale Venezia e attraverso i suoi viaggi
e i suoi contatti, aveva captato le istanze e le tendenze artistico-culturali della sua epoca, passando dall'influenza
di Guglielmo Ciardi all'interesse per il simbolismo e il divisionismo, per la secessione
monacense (di cui fu socio),
per il vedutismo nordico e
l'Art Nouveau. Capace di liberarsi dalla tradizione e dal
provincialismo per aprirsi al
nuovo, divenendo in tal modo protagonista significativo
non solo della pittura veneta,
che seppe interpretare, in linea con le avanguardie coeve, anche attraverso l'espressionismo.
Da ciò i prestigiosi premi e
riconoscimenti a livello europeo e i molteplici acquisti dei
suoi lavori da parte dei reali
italiani. Anche se, uomo semplice, continuò fino all'ultimo, grazie alla passione per la
meccanica, a riparare nei
giardini della Giudecca, dove
viveva, i giocattoli dei bambini dei suoi amici.
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a tradizione presepiale è
ingarbugliata come un gomitolo di fili variopinti,
tutti annodati però tra di essi. Risalire al primo presepe - sia stato esso composto da statuine
più o meno grandi o da personaggi in carne e ossa come nelle
sacre rappresentazioni tardomedievali - rimane impresa ardua.
Il tam tam del sentito dire attribuisce indebitamente l'invenzione del presepe "vivente" a
san Francesco d'Assisi, il quale
piuttosto fu il primo a celebrare
la messa di Natale non più all'interno di una sontuosa cattedrale
o di una solenne chiesa abbaziale, bensì dentro una vera e propria stalla, per riportarsi "sine
glossa", fisicamente oltre che
spiritualmente e sacramentalmente, a Betlemme. Ciò avvenne pochissimi anni prima della
sua morte, nel Natale del 1223, a
Greccio. Dentro la stalla, come
racconta il suo primo biografo,
Tommaso da Celano, il santo fece collocare sulla mangiatoia la
mensa eucaristica e fece celebrare la messa, a cui egli stesso partecipò coi paramenti del diacono. Tutt'attorno un bue e un asino, e la gente di quella contrada,
appunto pastori e massaie.
Perciò nessuno in bella posa
nei panni della Madonna e di
san Giuseppe, nessun Neonato
in fasce a vagire nella notte di
Greccio. Nella mentalità di san
Francesco, ancora medievale,
più che l'umanità del Cristo doveva essere esaltata l'umiltà di
Dio in Lui rivelatasi. L'umanità
stessa del Verbo, la sua incarnazione, venivano intese e celebrate come segno dell'umiltà divina, per dire che Dio per primo,
in Colui che il santo chiamava durante la sua predica natalizia
- il "Bimbo di Betlemme", si "capovolge" (come ha detto lo scorso 22 dicembre il Papa, facendo
gli auguri alla sua Curia in Vaticano), si abbassa, s'immerge
nella povertà più radicale, autorizzando così il ribaltamento di
ogni sacrale convenzione umana.
Tuttavia qualche anno dopo,
tra il 1297 e il 1300, Giotto trasfigurerà - negli affreschi della Basilica di Assisi - la stalla in una
più decorosa sagrestia e in seguito altri insigni maestri della pittura rinascimentale - come Benozzo Gozzoli - riporteranno la
messa di Natale di san Francesco, pur sempre accompagnato
dall'asino e dal bue, nella cornice delle splendide architetture
della loro epoca.
Possiamo, dunque, concludere che semmai la tradizione del
nostro presepe sorge dopo san
Francesco, con l'avvento dell'
Umanesimo e nei secoli del Rinascimento, in cui la rivalutazione dell'umano e la rinascita delle arti si esprimeranno a vari livelli, nell'artigianato non meno
che nei capolavori dei grandi autori, nella devozione popolare
come nell'erudizione più raffinata.
Due grandi maestri dell’arte hanno raccontato la notte di san Francesco a
Greccio dentro una vera stalla: sopra Giotto, sotto Benozzo Gozzoli
‘‘
L’invenzione
di Francesco
Da tempo
si attribuisce al santo
d’Assisi la creazione
del presepio. Lui, invece,
fu il primo a celebrare
la messa di Natale
Forse all'inizio di tutto ciò sta
la vicenda di san Gaetano Thiene, vissuto a cavallo tra Quattro
e Cinquecento. Fu ordinato presbitero il 30 settembre 1516 a Roma e nel Natale di quell'anno
(proprio cinquecento anni fa),
egli, raccolto in preghiera a Santa Maria Maggiore, dov'era ed è
custodito un frammento della
"culla" in cui - secondo antichis-
sima credenza - Gesù sarebbe
stato adagiato, ebbe una visione: la Madonna, davanti alla cui
statua egli stava inginocchiato,
si chinò verso di lui per mettergli
tra le braccia il Bambinello.
L’esperienza mistica si replicò
nella festa dell'Epifania, durante la celebrazione della messa,
come il santo scrisse a una monaca bresciana con cui era in
corrispondenza epistolare. La visione di san Gaetano è figlia del
suo tempo: l'umanità, quella attuale, rappresentata dal santo,
viene coinvolta nel rapporto diretto con il Verbo incarnato,
prende contatto con Lui, è resa a
Lui contemporanea. Se poi si tiene conto che san Gaetano avrebbe trascorso in seguito alcuni anni a Napoli, allora l'uso di approntare presepi - in cui tra i pastori antichi fanno capolino anche personaggi contemporanei
- comincia a ritrovare il bandolo
di una matassa che resta comunque intricata.
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