Notiziario Natale 2016 - Parrocchia di Piamborno

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Transcript Notiziario Natale 2016 - Parrocchia di Piamborno

ORARI SANTE
MESSE
PARROCCHIE “S. FAMIGLIA E S. VITTORE”
PIAMBORNO DI PIANCOGNO
E “ANNUNCIAZIONE DI MARIA” COGNO DI
PIANCOGNO
LUNEDì h 6,30
Chiesa casa di riposo [Pb]
h 18,00 Cimitero [Cg]- estivo
h 18,00 Chiesa San Filippo [Cg] - invernale
MARTEDì h 8,45 h 18,00 MERCOLEDì h 17,00 h 18,00 Chiesa San Filippo [Cg]
Chiesa parrocchiale [Pb]
Chiesa Casa di riposo [Pb]
Chiesa San Filippo [Cg]
GIOVEDì h 8,45
Chiesa San Filippo [Cg]
h 18,00
Chiesa parrocchiale [Pb]
h 20,00
Cimitero [Pb] giu-lug-ago
VENERDì h 8,15 h 18,00 Chiesa parrocchiale [Pb]
Chiesa San Filippo [Cg]
SABATO h 17,00 e vigilia h 18,00 dei festivi
Chiesa Casa di riposo [Pb]
Chiesa parrocchiale [Cg]
DOMENICA h 8,00 e festivi h 9,30 Chiesa parrocchiale [Pb]
Chiesa parrocchiale [Cg]
Chiesa parrocchiale [Pb]
Chiesa parrocchiale [Cg]
Chiesolina [bettolino - Pb]
h 11,00 h 18,00 h 19,00 PARROCCHIA S. FAMIGLIA e
S. VITTORE MARTIRE
via XI febbraio, 10
25052 Piamborno di PIANCOGNO [Bs]
don Rosario Mottinelli,
parroco di Piamborno e Cogno
Abitazione: via XI febbraio, 18
25052 Piamborno di PIANCOGNO [Bs]
Tel. 0364 - 45237
E-mail [personale]
[email protected]
don Ettore Gorlani,
vicario parrocchiale di Piamborno e Cogno
Abitazione: via Roma, 7
25052 Cogno di PIANCOGNO [Bs]
tel. 0364-45024 cell. 338 - 3902761
Email [personale]
[email protected]
PARROCCHIA ANNUNCIAZIONE
DI MARIA
via Roma, 7
25052 Cogno di PIANCOGNO [Bs]
E-mail : [email protected]
Segreteria oratorio di Piamborno
referente Sig. Enrico Sanseveri
per prenotazione spazi, luoghi,
attrezzature e cose pratiche..
[martedì-giovedì-sabato h. 9.00 -11,00]
Telefono 340-0515733
E-mail : [email protected]
Sito internet: www.parrpiamborno.com
INDICE
EDITORIALE DEL PARROCO
4
6
8
MIsericordia e ripresa dell’annodi don Rosario
Notiziario Natale 2016
Consiglio Pastorale Parrocchiale
COMUNITÀ E PROPOSTE
32 Santi bresciani nell’anno della
misericordia
DIARIO COMUNE
CALENDARIO
10 Intervista ad Anna
12 Pellegrini a piedi
13 Cresime e comunioni
34 Calendario pastorale da Natale in poi
40 Calendario Battesimi
ANAGRAFE
DIARIO - PIAMBORNO
14 Quattro squadre fantastiche di pallavolo
15 Forza... Venite gente
16 Don Riccardo Benedetti
17 Sedici anni con gioia!
DIARIO - COGNO
18 Cena del povero
18 Tutti noi possiamo e dobbiamo
essere missionari
19 Nuovo capitolo per la scuola di Cogno
PARLIAMO DI
22 È finito il giubileo delle misericordie?
24 Il giubileo finisce il giubileo continua
FINESTRA APERTA
25 Fondazione Rizzieri
26 40’anni Alfa Liscio
27 Campo OMG
28 Cimiteri
30 Il valore dell’insegnamento della
religione cattolica (IRC) per tutti
39 I battesimi dei nuovi nati
41 I nostri defunti
CREDITI
Il direttore responsabile è ADRIANO BIANCHI,
giornalista. Autorizzazione del Tribunale Ordinario di
Brescia numero 5/2016 del 23 febbraio 2016.
Copertina a cura di DOMENICO Fostinelli.
La copertina di questo numero natalizio, reca l’immagine
del bassorilievo ligneo di Piero Sandrini (2003) posta
in S. Filippo (Cogno) con la rappresentazione della
Natività
La redazione presieduta da don ROSARIO Mottinelli
è costituita da alcuni collaboratori di Piamborno e
Cogno: Domenico Fostinelli, Alberto Bellicini, Moira
Rivadossi, Vincenza Belotti, Lucrezia Scalvenzi, Mario
Martini, don Ettore Gorlani.
La GRAFICA e l’IMPAGINAZIONE è proposta da
BRUTTI MA BRAVI.
Stampato presso LITOS
(BS)
S.R.L., via Pasture 3 , Gianico
editoriale
Misericordia e ripresa dell’anno
di don Rosario
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Dio stesso, che in forma
umana si è avvicinato agli uomini, fino a toccare la
Sua terra, è cresciuto nel grembo verginale e puro
di una giovane di poco più di 14 anni. Da allora
ha voluto essere e restare con gli uomini e per gli
uomini. Ebbene Gesù, non merita uno sguardo
ancora più sorpreso e indicibilmente ammirato? La
super-luna e Gesù…una cosa e una persona, un essere
muto e creato e un Vivente regalatoci da Dio, per
avere da Lui il paradigma della nostra vita.
Quanta differenza!
Don Rosario al monte delle Beatitudini
Ho guardato anch’io, come penso, molti di voi, la
super-luna che la sera del 14 novembre si stagliava
verso le ore 20:00, sopra i cieli della Valle e rifletteva
il suo chiarore su questo lembo di terra che stava
sotto di lei. E’ bello guardare la luna, quanti artisti
hanno trovato in lei ispirazione e occasione di canto
e poesia. Per vederla così, passeranno almeno 34 anni.
Per me e per altri, non sarà dato di esserci ma di
percepirla con gli occhi del dopo-morte.
Mentre alzavo gli occhi dicevo a me stesso: “Ma c’è
ogni mese un plenilunio, perché ogni mese non alziamo gli
occhi per contemplarla?” Quella sera però era speciale,
perché nel suo “viaggio” attorno alla terra era alla
minima distanza, per cui più luminosa del solito, più
grande del solito…
Una luna più vicina, allarga i cuori, rende lo sguardo
poetico e contemplativo… tuttavia è un astro, un
satellite, una semplice creatura…
Quanto annuncio del Volto di Dio, presente nella
misericordia di Gesù, in questo anno Santo! Quanti
segni deposti, luoghi aperti, pellegrinaggi, proposte,
per tener vivo il nocciolo del Cristianesimo!
Il giubileo della Misericordia si è chiuso, ma la
proposta del Vangelo continua. I segni esterni
potrebbero scolorirsi e sbiadire, ma l’azione di
Dio che sempre è all’opera, non scompare, non ha
tempo…perché il “mestiere di Dio” è sempre e solo
questo: abbracciare tutti gli uomini che ha creato
perché lo riconoscano come Padre e si amino da
Figli, volendo che “si sentano”, non solo “siano”
formalmente, fratelli.
Perché mai dovremmo accogliere con gioia un Dio
che si avvicina agli uomini ??? Mi piace usare le
parole di un padre della chiesa antica che scrive:
“Dio, cacciato da un’anima che trasgredisce i suoi precetti,
la consegna ai suoi nemici, i quali, dopo averla indotta a
fare il male, la devastano completamente. Una casa, non
più abitata dal padrone, rimane chiusa e oscura, cadendo
in abbandono; di conseguenza si riempie di polvere e di
sporcizia. Nella stessa condizione è l’anima che rimane
priva del suo Signore. Prima tutta luminosa della sua
presenza e del giubilo degli Angeli, poi si immerge nelle
tenebre del peccato, di sentimenti iniqui e di ogni cattiveria.
Povera quella strada che non è percorsa da alcuno e non è
rallegrata da alcuna voce d’uomo! Essa finisce per essere il
ritrovo preferito di ogni genere di bestie. Povera quell’anima
in cui non cammina il Signore, che con la sua voce ne
allontani le bestie spirituali della malvagità! Guai alla terra
priva del contadino che la lavori! Guai alla nave senza
timoniere! Sbattuta dai marosi e travolta dalla tempesta,
andrà in rovina.
pag _4
editoriale parroco
Superluna fotografata da Pianborno, 14-11-2016
Guai all’anima che non ha in sé il vero timoniere, Cristo!
Avvolta dalle tenebre di un mare agitato e sbattuta dalle
onde degli affetti malsani, sconquassata dagli spiriti maligni
come da un uragano invernale, andrà miseramente in
rovina. Guai all’anima priva di Cristo, l’unico che possa
coltivarla diligentemente perché produca i buoni frutti dello
Spirito! Infatti, una volta abbandonata, sarà tutta invasa da
spine e da rovi e, invece di produrre frutti, finirà nel fuoco.
Guai a quell’anima che non avrà Cristo in sé! Lasciata
sola, comincerà ad essere terreno fertile di inclinazioni
malsane e finirà per diventare una sentina di vizi.
Il contadino, quando si accinge a lavorare la terra, sceglie gli
strumenti più adatti e veste anche l’abito più acconcio al
genere di lavoro. Così Cristo, re dei cieli e vero agricoltore,
venendo verso l’umanità, devastata dal peccato, prese un
corpo umano, e, portando la croce come strumento di lavoro,
dissodò l’anima arida e incolta, ne strappò via le spine
e i rovi degli spiriti malvagi, divelse il loglio del male e
gettò al fuoco tutta la paglia dei peccati. La lavorò così col
legno della croce e piantò in lei il giardino amenissimo dello
Spirito. Esso produce ogni genere di frutti soavi e squisiti
per Dio, che ne è il padrone”.
La luna e le Stelle, si sono affacciate sulla grotta
di Bethlehem, ma per vedere un nuovo fulgore:
quello del Figlio di Dio, fattosi Bambino. Anche
gli Angeli, i pastori, …si sono avvicinati. Anche te
ed io, ogni anno siamo sollecitati a ri-prenderlo in
seria considerazione. Canteremo con l’adesione del
cuore e non solo per tradizione culturale le parole
di questo antico canto di origine francese che dice:
“Un gaudio ineffabile il mondo inondò” ? Lo canteremo
insieme a voce spiegata, o sommessamente??? Nella
notte o all’alba, nel giorno o nella sera: l’importante
è che il nucleo della festa entri in noi e ci confermi
nella fede di Dio, più vicino e più bello della pur
bella super-luna.
Auguri di buon Natale a tutti.
don Rosario
(Dalle «Omelie» attribuite a san Macario, vescovo
n° 28; P.G. 34, 710-711 in ufficio delle letture del
mercoledì 34° settimana del tempo ordinario)
pag _5
NOEL NOEL
Noel, Noel chiara luce nel ciel
Nella grotta divina è nato Gesù
Brillò in ciel un nuovo fulgor
Nella grotta a Betlemme è nato Gesù
Rit. Noel Noel, Noel Noel
Insieme adoriamo il bimbo Gesù
Noel, Noel cantan gli angeli in ciel
Pace annunciano in terra è nato Gesù
Un vivo chiaror giù dal ciel balenò
E ai rapiti pastori una voce parlò
Rit.
Noel, Noel le campane del ciel
Suonan liete e festose:è nato Gesù
Lucente in ciel una stella spuntò
Ed un gaudio ineffabile il mondo inondò
Rit.
Notiziario Natale 2016
DALLA “VOCE DI PIAMBORNO” E “7 CAMMINI DI COGNO”...
LA CRONACA PAGINA PER PAGINA DI UN “PARTO” DIFFICILE
Ho sotto gli occhi gli ultimi numeri dei due notiziari
delle nostre parrocchie di Piancogno del 2013-14:
che differenza di stile e impostazione!
“7 camini Cogno” con un numero unico annuale,
una lunga cronaca con i profili di tutti i defunti,
conosciuti e stimati personalmente da don Pietro, le
lettere di saluto e ringraziamento personali, la bella
veste grafica a colori.
“La voce di Piamborno” con tre numeri annuali, più
snella, ma ancora in bianco e nero e con molte pagine
di verbali, elenchi, calendari, ma una bella varietà di
articoli, formativi, di cronaca, aperti anche alla Valle
e dintorni. Che compito impossibile dev’essere
stato arrivare ad unirli: abitudini, impostazione, stile,
redazione, frequenza....
...ALLA “VOCE DELLA COMUNITÀ - PIAMBORNO E COGNO”
LA NOVITÀ E LA CRESCITA DEL NUOVO NOTIZIARIO DELLE DUE PARROCCHIE
Poi ho sfogliato i sei numeri del notiziario delle due
parrocchie unite, per volontà del Vescovo Luciano,
nella persona dell’unico parroco, don Rosario.
E’ stato come veder nascere e crescere un bambino!
Per quattro numeri si è conservata nel titolo la vecchia
denominazione dei due precedenti “bollettini”: in
quelli dell’autunno e Natale 2014, all’inizio ci sono
molte pagine di testo senza foto, ma poi si spalancano
le novità e si attira la curiosità: il diario delle due
Parrocchie, con articoli brevi, belle fotografie a
colori, la varietà di iniziative, l’apertura della “finestra
aperta” e gli immancabili calendari con l’anagrafe di
nati, morti e matrimoni.
Nei due numeri successivi le pagine di testo,
formazione, verbali, bilanci, calendari, si trovano in
fondo, senza immagini e colori e qualche pagina in
“bianco” per chiudere in fretta con la tipografia.
Ma il bello viene dopo il concorso che ha premiato il
nuovo titolo “La voce della Comunità - Piamborno e
Cogno”. Il numero di pagine si riduce, rendendo più
pratico (e meno costoso) il notiziario, le copertine
del nostro Domenico si allargano alla fantasia, si torna
a sfruttare l’ultima di copertina per belle immagini,
ancora qualche articolo un po’ lungo, ma almeno con
qualche immagine a colori che alleggerisce. Non
siamo ancora alla perfezione, ma la strada è aperta....
pag _6
IL NODO DELLA DISTRIBUZIONE E LE SPESE PER PAGARE IL NOSTRO NOTIZIARIO
Tra tante novità positive, resta una differenza che
non si è ancora riusciti a superare: il “nodo” della
distribuzione e come pagare almeno le spese del
notiziario.
Don Adriano Bianchi, direttore responsabile del
nostro notiziario e della “Voce del Popolo” invitato
a incontrare la redazione, aveva toccato anche i
punti delicati: a chi va portato il notiziario? Come
coprire le spese? Far un abbonamento? Accogliere la
pubblicità? Ha lasciato la risposta alle comunità, ma le
visioni sono opposte, per una tradizione pluriennale
e molto difficile da superare.
A Piamborno si distribuiva a tutti lasciando
il contributo libero, a Cogno i volontari della
distribuzione offrivano il “bollettino” solo a chi dava
un’offerta minima. Il suggerimento di don Adriano
e di buon senso è che il notiziario, come forma di
evangelizzazione, arrivi in tutte le famiglie.
Così si è tentato, pur continuando a passare da tutti,
di chiedere un’offerta ma di dare il notiziario anche
a chi pur non essendo in casa, lo gradirebbe. Gli esiti
però sono stati diversi, tanti quanti sono i volontari
che lo distribuiscono. Ognuno interpretando a suo
modo e secondo le abitudini - le indicazioni ricevute.
Con l’ultimo numero sono restate invendute
centinaia di copie, e alcuni che lo avrebbero voluto
hanno dovuto richiederlo ai sacerdoti.
Allora, nel ringraziare tutti i volontari distributori e chi
li coordina, si fa appello ad una maggiore uniformità,
tra le due parrocchie e tra diversi distributori, oltre
che, a chi risiede nelle vie più abitate, di offrirsi per
dare una mano a chi deve distribuire più di cento
copie, per alleggerire l’impegno, comunicando la
disponibilità a Franca Baccanelli della Chiesolina per
Piamborno e Salvatore Gheza per Cogno.
Certo, dover passare di casa in casa, più volte, in
orario che consenta di trovare qualcuno, non è
sempre facile, richiede pazienza e collaborazione e
comprensione da parte di tutti.
Se qualcuno fosse in difficoltà chieda aiuto: alcune
zone hanno ricevuto il notiziario anche con 15-20
giorni di ritardo dall’uscita, alcuni stranieri che lo
avrebbero accolto, non l’hanno avuto, etc...
Alla fine di è deciso di offrire questo numero a tutte
le famiglie di Piamborno e Cogno, anche a chi non
lo pagherebbe, almeno a Natale si può provare, anche
a costo di trovarne qualcuno nella carta.
Per le prossime volte chiederemo ancora un contributo a tutti, a Piamborno e Cogno, tranne
a coloro che ci fanno avere la “richiesta di Abbonamento” che garantisce loro la consegna per
tutto l’anno e facilita sia il numero di copie da stampare, sia i volontari/ie che lo distribuiscono…
Proviamo anche questa modalità. Speriamo che tutti possano gradirlo e accoglierlo!
pag _7
editoriale parroco
IL PUNTO DOLENTE: CHI PAGA E CHI NO. SERVONO NUOVI VOLONTARI
LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE DELLE NOSTRE PARROCCHIE E LA BUSTA
ALLEGATA
PER LE NECESSITÀ DELLE PARROCCHIE - PER IL NOTIZIARIO
LE NOSTRE PARROCCHIE HANNO BISOGNO DI AIUTO ECONOMICO:
Se vuoi, specifica con crocetta “X” la, o le finalità, preferita/e:
1)
Alla parrocchia di PIAMBORNO per i lavori in
chiesa e restauro organo
2)
Alla parrocchia di COGNO per mutuo fotovoltaico e
attività scolastiche
Per il NOTIZIARIO :“La Voce della Comunità”
3)
Piamborno-Cogno
Chi volesse ricevere i tre numeri 2017, del NOTIZIARIO, senza dover dare di volta in volta
un contributo e favorire così sia la conoscenza di quante copie stamparne sia aiutare chi li
distribuisce, è invitato a mettere la s ua offe rta minima di € 10,00 e scrivere in stampatello:
cognome, nome, via e n° civico . Lo consegneremo nella cassetta della posta senza disturbare.
ABBONAMENTO 2017, tre numeri. Portare a:
COGNOME
VIA.
……………………………………………………………………………..
………………………………………………………..
n° Civico,
NOME
………………………
PAESE
……………………………………………………………..
……………………………………………………...
La busta allegata ha tre diciture:
1. per la parrocchia di Piamborno,
2. per la parrocchia di Cogno,
3. per il Notiziario.
I bilanci di tutte due le parrocchie piangono per il
“profondo rosso”. A Piamborno, per i noti lavori
strutturali alla chiesa parrocchiale, che ha portato a
dover aprire un secondo mutuo di 250.000 € per
far fronte ai pagamenti. Si era sperato in una grande
adesione delle numerose aziende e attività del paese
(e dintorni), coinvolgendo tutti i commercialisti della
zona, alla possibilità - unica - del Ministero dei Beni
culturali di detrarre totalmente dalle tasse da versare,
l’offerta alla parrocchia, ma solo un’azienda e pochi
privati hanno aderito. Tutti in fallimento?? Nessuno
ha un minimo di utile su cui pagare le tasse dovute?
Si conoscono le difficoltà e la crisi, ma non si pensava
che fosse così e anche le Banche e fondazioni
interpellate non hanno aderito, solo la Cassa Padana
ha dato un contributo.
Tra l’altro negli ultimi consigli per gli affari
economici, confidando in questa super-possibilità, ci
eravamo illusi di poter passare, già da questo autunno,
ai lavori del riscaldamento (a pavimento rialzato in
legno sotto i banchi non costerebbe una cifra (vedi
Cividate), ma dovremo aspettare tempi migliori e
inverni più miti.... E c’è anche l’organo da pagare,
oltre alla rata mensile del mutuo di 1.600 € che
abbiamo già iniziato a pagare.
Anche Cogno, pur avendo goduto per anni di
“rendita” si trova in difficoltà: il calo delle nascite, la
crisi, il persistere di campanilismi, hanno accresciuto
l’impegno già notevole per la Scuola Paritaria, fiore
all’occhiello della parrocchia, costringendoci ad
aprire un fido bancario.
Allora si torna alla “vecchia” maniera, visto che non
arrivano eredità e che di “grandi donatori” non se
ne trovano.
Un modo semplice e ordinario è di solito l’offerta
(l’elemosina durante la S. Messa). Se ogni bambino
e ragazzo offrisse 50 cent. e ogni adulto 1,00 o
2,00 €, chi può anche 5,00 o 10,00 €, già qualcosa
cambierebbe, giacché queste stesse scarseggiano
(di media a Piamborno 170,00 € e a Cogno 96,40
€ settimanali)
Allora siamo costretti a chiedere l’offerta a tutte
le persone “normali” delle nostre parrocchie, alle
famiglie, ai nonni e alle nonne, anche ai bambini e
ragazzi, all’amministrazione comunale, per quanto
possibile - e anche alle aziende locali o di imprenditori
originari delle nostre comunità che hanno a cuore la
loro Chiesa.
La busta allegata allora serve, sotto Natale, a
dimostrare che siamo ancora “buoni”, non solo con i
nostri missionari, le diverse associazioni e fondazioni,
ma anche per le nostre “vecchie” parrocchie, che ci
hanno dato la fede con il battesimo e, per chi ancora
crede, la alimentano continuamente con l’Eucaristia,
il perdono dei peccati e gli altri sacramenti.
Anche chi non crede può e deve collaborare: non
fosse che per il prezioso e unico “servizio sociale”
che parrocchie, oratori, gruppi sportivi, caritas e
missionari, fanno per bambini, ragazzi, giovani, adulti
e anziani, senza richiedere la fede o certificati a
nessuno. Provate solo a immaginare come andrebbe
a finire senza tutte queste attività.
Da ultimo anche per il bollettino, fatta la scelta, per
ora, di non adeguarsi al “mercato” pubblicitario,
anche per non appesantire troppo i soliti sponsor, si
chiede il corrispettivo di un paio di caffè o una pizza,
per i più generosi di una cena, per poter continuare
ad offrire un notiziario sempre più qualificato e bello
per tutti.
Allora, al vostro buon cuore.... e Buon Natale del
Signore Gesù a tutti.
pag _8
Pagine a cura di don Ettore
editoriale parroco
SINTESI DEL LAVORO DEI CPP (consiglio pastorale parrocchiale) di Pb e Cg nel 2016
Con una ulteriore sintesi del prezioso lavoro delle
verbalizzatrici, dei Consigli Pastorali Parrocchiali,
diamo conto del lavoro svolto nel 2016. I membri
sono stati convocati in seduta congiunta il 26/8
(all’inizio del nuovo anno pastorale) e il giovedì 17
novembre, altra volta con i membri delle singole
parrocchie. (certo poco rispetto ai tre o quattro
incontri che si dovrebbero fare!).
Cosa si fa in questi incontri ? Si parla, talvolta in
modo più acceso altre in modo più sereno e pacato,
per aiutare i sacerdoti - il parroco e don Ettore
– e suggerire quanto possa essere visto, fatto e
valutato, a livello pastorale. Il componenti del CPP,
come “consiglieri” dovrebbero presentare questioni,
proposte e suggerimenti, non solo a titolo personale,
ma avendo il polso dell’animo dei parrocchiani.
All’inizio di ogni incontro nella preghiera iniziale, è
stata fatta una breve catechesi sul tema del progetto
missionario della diocesi, documento che dovrebbe
servire a re-impostare le nostre parrocchie, così
che il primato dell’Evangelizzazione - essenza
della “chiesa”-, divenga sempre più tale per ogni
parrocchia.
Il C.P.P. ha, ad esempio, vagliato il nuovo titolo del
Notiziario, perché sia mezzo di conoscenza e di
annuncio ai parrocchiani, accogliendo tra la ventina
di proposte arrivate (alcune anche ben motivate)
quello che ora è nelle vostre mani: “LA VOCE
DELLA COMUNITA”- Piamborno e Cogno, così
da, “depositarlo” e farne la registrazione al tribunale,
secondo le disposizioni delle leggi civili, vigenti.
Non sono mancati poi i momenti necessari per
armonizzare le varie proposte con un calendario il
più possibile condiviso e programmato per tempo,
per le varie proposte e attività. Se infatti con anticipo
si fissano date, è possibile preparare meglio il tutto e
non lasciarsi travolgere dagli eventi all’ultimo minuto.
A Piamborno ad esempio, il centenario della
dedicazione della chiesa parrocchiale, appena fatta
oggetto di grossi interventi strutturali e antisismici,
era giusto che venisse celebrato: è venuto il
vicario generale - mons. Mascher - insieme a tutti
i rappresentanti delle ditte che hanno lavorato, nel
contesto della festa patronale. Il Consiglio nel parlare
di questo intervento è maturato nella consapevolezza
dell’aspetto economico gravoso per gli anni a venire
(Chiesa e Organo). Alcuni membri hanno poi
avviato la “commissione” del C.O.R. Consiglio
dell’ORatorio a Piamborno, che sta risolvendo
alcuni problemi organizzativi e di impostazione.
L’anno Santo della misericordia, come descritto in
articolo a parte, ha visto molte proposte che hanno
messo in rilievo, dato la possibilità di riscoprire e
suggerire come vivere le opere di misericordia: dai
drappi, alla predicazione quaresimale, ai pellegrinaggi.
A Cogno è emersa la necessità di avere più volontari
disponibili sia per il “bar dell’oratorio” soprattutto
di sera, che per le pulizie. E’ stata programmata la
settimana educativa, a fine gennaio, per il particolare
legame storico della parrocchia con don Bosco e i/
le Salesiani/e, coinvolgendo anche i parrocchiani
di Piamborno. Si è ricordato che Anna dal Perù,
tornata per alcuni mesi in Italia, avrebbe potuto essere
una bella occasione per testimonianze e iniziative
benefiche …
Don Rosario e don Ettore vi promettono per il
2016/2017 di convocarvi di più e fare meglio!
pag _9
il diario
Intervista ad Anna
ANNA MENOLFI _ UNA VITA SPESA TRA I
POVERI DEL PERÙ
Ora in Italia per alcuni mesi ha voluto condividere i suoi
sentimenti, le sue preoccupazioni e le sue gioie durante la
Cena del povero a Cogno il 28 ottobre.
Chi ha potuto partecipare alla serata ne è uscito
profondamente colpito e arricchito nel cuore.
Per chi non c’era vogliamo riportare una parte del
toccante discorso fatto da Anna mentre scorrevano sullo
schermo le foto della “sua gente”, dei “suoi luoghi”, della
“sua vita”.
Nonostante l’avvenimento si inserisca nell’ottobre
missionario di Cogno, abbiamo deciso di inserire questo
articolo nel Diario comune perché la ricchezza di questa
esperienza è patrimonio di tutti.
Ora vi lasciamo alle parole di Anna di una semplicità
disarmante.
“Se sono in missione adesso non è per merito mio ma è frutto
di un cammino iniziato con l’OPERAZIONE MATO
GROSSO, qui in Italia quando avevo 17 anni, lavorando
insieme ad alcuni amici per i poveri dell’America Latina. Oltre
a tanti amici incontrati durante i vari campi di lavoro, una delle
persone più importanti per me e che sempre mi ha guidato in ogni
scelta è stato Padre Giorgio, un sacerdote di Faenza missionario
in Perù. L’esempio della sua vita tutta spesa tra i poveri e tra i
giovani, sulle orme di Padre Ugo, e l’esempio della sua fedeltà
fino alla morte, mi spingono ancora adesso a essere fedele e a
prendere più sul serio l’O.M.G.
Sapete che sono in Perù da 12 anni, nella parrocchia di Uco
dove è parroco Padre Fabio Sem di Sondrio. Tutte le varie
attività che possiamo fare insieme agli altri volontari italiani
ogni anno nella parrocchia di Uco sono in gran parte sostenute
dall’aiuto economico che arriva da tanti amici di Piancogno e
della Valcamonica. Per questo vi ringrazio!
Andando a Huacchis desideravo provare a fare una vita più
semplice, più vicina alla gente, ai bambini, ai vecchietti…ed
essere a loro disposizione senza la pretesa di risolvere chissà
che problema di povertà. Zaino in spalla e via… uscire di casa
anche se a volte non ne ho voglia, anche se a volte piove…
cammino…arrivo nelle loro case dove mi accolgono con tanto
affetto e riconoscenza. Faccio per loro ciò che posso.
Devo dire che resto sempre molto commossa davanti alla loro
vita: vedere le condizioni di miseria e di precarietà mi sconvolge
di Piamborno e Cogno
e vorrei non abituarmi mai - ma lasciare che mi sconvolgano
sempre per ricordarmi che io sono ancora troppo ricca e che non
posso permettermi di lamentarmi di nulla. Ecco perché per
me stare a Huacchis, vicino ai miei vecchietti e tra i bambini
dell’oratorio è una grandissima fortuna, sono molto contenta e
non sceglierei un’altra vita. Desiderare una vita per gli altri è il
sogno che l’O.M.G. mi ha regalato e mi ha dato la possibilità di
vivere. La vita e la morte di tante persone per questo stesso sogno
mi hanno portato, soprattutto negli ultimi mesi, a voler scegliere
qualcosa di più serio, ad essere aperta a qualsiasi cambiamento, a
non volermi attaccare alle mie sicurezze (la mia casa a Huacchis,
la mia gente) ma lasciarmi scombussolare. Proprio in questo
periodo arriva la proposta di Padre Ugo “…C’è bisogno di te a
Chuquibambilla, c’è un orfanotrofio con 30 bambini, una casa…
un po’ di terra…”.
Nascono in me tanti pensieri: come faccio a venire via da
Huacchis, lasciare la gente, la vita fatta finora, le persone care con
cui ho vissuto a Uco, come faccio ad andare così lontano… Non
sono mai stata in un orfanotrofio… Sarò capace di stare con i
bambini? Sarò capace di amarli come una mamma?
So che devo solo chiudere gli occhi, buttare via i pensieri e fidarmi.
Desidero obbedire, lasciarmi scombussolare, non volere nelle mie
mani la mia vita, per dire: NON CONTO IO… ma vorrei
far contare e mettere al centro di tutto DIO, in un mondo che
invece lo ELIMINA da tutto. Non ho alcuna certezza… Voglio
fidarmi… Non sarà facile fare questo passo. Ho bisogno di sentire
che anche voi ci siete; che mi accompagnate. E’ importante per me
non sentirmi da sola. GRAZIE PER TUTTO CIO’ CHE
FATE SEMPRE.
Anna Menolfi
La gioia delle prime Comunioni in Perù
pag _10
Dove vivi in Perù?
Vivo in un paese che si chiama Huacchis e fa parte
della parrocchia di Uco sulle Ande, a 3.480 m slm.
Perché hai deciso di andare in Perù?
Perché volevo conoscere la gente che da tempo
aiutavo con l’Operazione Mato Grosso e volevo
aiutarla in prima persona.
Che emozioni provi nell’aiutare i bambini?
I bambini mi riempiono di allegria, semplicità e
gioia.
Cosa ti ha ispirato ad andare in Perù?
Voler conoscere le nostre missioni e la gente che vive
più poveramente.
Che piatto tipico avete in Perù?
Cebiche (pesce cotto nel limone), cuy (porcellino
d’India) e tocush (patate lasciate a fermentare per
circa un mese in un pozzo nel terreno e poi fatte
seccare al sole).
Cosa ti piace del Perù?
Il paesaggio immenso e vario, la gente semplice, la
vita scandita dalla natura.
Da quanti anni aiuti i bambini in Perù?
12 anni.
Cosa fai durante il giorno?
Cammino, di casa in casa, portando col mio zaino
generi alimentari ai vecchietti e alle famiglie più
povere. Poi raduno i bambini nel pomeriggio per
giocare, e ogni sabato e domenica per fargli vivere
dei momenti di allegria, devozione, aiuto agli altri
e cercare così di mettere nei loro cuori dei valori
buoni. In alcuni periodi aiuto alcune famiglie nel
raccolto delle patate.
Ti manca la tua famiglia quando sei in Perù?
Si,molto; soprattutto Pietro mio nipotino.
Com’è nata dentro di te questa scelta di vita?
E’ nata poco a poco, dietro al desiderio di vivere la
mia vita regalandola agli altri, anche a costo di alcune
rinunce.
Com’è la vita in Perù per voi missionari e per
i peruviani?
La maggior parte della gente che io conosco
e che vive sulle Ande fa una vita molto dura e
faticosa,legata all’allevamento degli animali e dalla
coltivazione della terra. Per noi missionari non
diario comune
Intervista ad Anna dei bambini di 4^ elementare di
Cogno, premiata dal Centro Servizi Volontariato-Bs.
è sempre facile,ci sono varie rinunce e poche
comodità e dobbiamo essere sempre disponibili
a farci carico dei problemi degli altri, in ogni
momento.
Con che cosa giocano i bambini e le
bambine?
Soprattutto con i palloni, le trottole e le biglie.
Giocano insieme, in strada (non ci sono macchine),
per ore e ore; solo pochissime bambine hanno
bambole, Barbie,…
Già da piccola pensavi di voler diventare
missionaria?
No, pensavo di avere una mia famiglia.
Qual è l’esperienza più bella che hai vissuto?
Accompagnare i bambini a prepararsi per la loro
Prima Comunione.
Cosa ti rende felice?
Aiutare gli altri.
&
LA SOLIDARIETÀ CHE ABITA A SCUOLA
Anna con uno dei “suoi bambini”
pag _11
Pellegrini a piedi
DA CIVIDATE ALL’EREMO PASSANDO PER LE CLARISSE
Sabato 22 ottobre le parrocchie di Cogno e Piamborno sono state invitate a partecipare ad un breve pellegrinaggio,
possibilmente a piedi, alla chiesa giubilare dell’Eremo dei santi Pietro e Paolo di Bienno.
Accompagnati dai nostri sacerdoti, il parroco don Rosario ed il suo collaboratore don Ettore, abbiamo voluto
chiudere questo Anno Santo dedicato da Papa Francesco alla misericordia divina, offrendo la possibilità di beneficiare
dell’indulgenza plenaria. Per ottenere la quale Papa Francesco invitava i fedeli a compiere un breve pellegrinaggio
ad una delle porte sante (tra cui quella dell’Eremo di Bienno) ed a soddisfare le note condizioni: la confessione, la
partecipazione alla santa Messa con S. Comunione,e la preghiera secondo le intenzioni del Papa, il distacco da ogni
colpa anche veniale, un atto di “carità”….sulla scìa delle opere di misericordia.
Il ritrovo per il pellegrini di Cogno e Piamborno è stato a Cividate Camuno presso la cappella dei Beati Giuseppe e
Mosè Tovini; da qui ci siamo inerpicati per la mulattiera detta delle “Cròte” che rapidamente porta al paese di Bienno.
Una prima sosta è stata fatta al monastero delle Clarisse per la recita dell’Ora Media a cui è seguita una breve ma
interessante testimonianza personale di suor Chiara Letizia da 27 anni presente a Bienno. Per chi non lo sapesse le
Figlie di Santa Chiara hanno una caratteristica del tutto particolare, appunto la stabilità. Suor Chiara Letizia ha fatto il
suo ingresso nel monastero di Bienno da 28 anni, praticamente poco dopo il termine dei lavori di costruzione e lì è
rimasta fino ad oggi.
Successivamente i pellegrini hanno varcato la soglia della chiesa dell’Eremo dove hanno potuto completare il percorso
giubilare, con la recita di un Rosario comunitario e la possibilità di confessione grazie alla presenza di numerosi
sacerdoti.
Avendo lasciato l’auto a Cividate quasi tutti hanno ridisceso il colle a piedi; qualcuno ha avuto la fortuna di incrociare
un castagno nel pieno della sua maturazione nel bosco sottostante l’Eremo. Dunque si è tornati a casa più leggeri nello
spirito ma appesantiti da molte castagne di ottima qualità.
Sabrina Balzarini
pag _12
pag _13
&
UN PONTE CON IL PERÙ UNISCE LE DUE COMUNITÀ NELLA PREPARAZIONE AI
SACRAMENTI
Era ormai un anno fa, quando Monica e Francesco padrini, si dirigono verso la chiesa portando fra le
hanno fatto a noi catechiste, ai ragazzi e quindi mani la candela, appoggiata su una base a forma di
anche alle famiglie la proposta di regalare ai bambini fiore, che hanno preparato tutti insiemi in oratorio; la
di Huacchis un paio di scarpe in occasione della candela è accesa per significare la continuità della luce
primavera 2016 della loro prima comunione … e da della Fede che li ha accompagnati dal giorno del loro
questa proposta è nato un ponte tra noi e Huacchis. Battesimo.
Un ponte che ci ha permesso di crescere, di unirci, di La chiesa è già piena di gente, nei banchi riservati
vivere con più intensità, la preparazione ai sacramenti ai ragazzi ci sono già i loro genitori, nonni e parenti
che le scorse domeniche i nostri ragazzi hanno che li aspettano. Tutta la celebrazione si svolge in
ricevuto.
modo, oseremmo dire, perfetto: il rito della Cresima,
Un ponte che ci ha fatto crescere perché guardando l’omelia semplice ma ricca di spunti di meditazione,
e ascoltando le immagini del Perù abbiamo la grande emozione della Prima Comunione e quindi
potuto aggiungere alla nostra vita un ingrediente le fotografie finali. Tutti sono felici e soddisfatti.
indispensabile per essere cristiani : la carità!!! Regalare Cari genitori, sapete che potrebbe essere così tutte
un paio di scarpe ai bambini di Huacchis nella le domeniche con i vostri figli? Gesù ha sgridato i
missione dell’O.M.G. dove vive Anna ci ha aiutato a suoi apostoli che volevano tener lontani i bambini da
rinunciare a qualcosa di nostro, a riflettere sulle tante Lui dicendo: “lasciate che i bambini vengano e Me”
cose superflue che ci tentano.
e voi genitori cosa fate? Li lasciate andare da Gesù o
Un ponte che ci ha unito, come parrocchie di Cogno li allontanate?
e di Piamborno, in un’unica comunità. Per tre martedì
Le catechiste di Piamborno
sera, poiché Anna è in Italia per alcuni mesi, ci siamo
Palmina, Mariateresa, Roberta e Simona
trovati all’oratorio di Piamborno, 35 ragazzi di
Piamborno più 15 ragazzi di Cogno con le rispettive Cogno, 13 novembre
catechiste, alcuni genitori, i don, con Anna che ci ha Eccoci arrivati al giorno dei santi sacramenti per i
aiutato a prepararci ai sacramenti ripassando insieme nostri bambini … ops volevamo dire ragazzi!!!
in modo semplice la vita di Gesù, imparando un nuovo Già la sera prima eravamo entrati nel clima grazie
“modo” di pregare (costruendo il fiore e la preghiera alle prove, alle confessioni e alla scenetta preparata
per il giorno della Prima Comunione); seguendo un egregiamente da tutti i papà, che hanno per i loro figli,
po’ lo stile che si usa in Perù con i bambini.
rappresentato l’Ultima Cena di Gesù. Dopo tanta attesa
Insomma questo ponte è stato una bell’occasione e preparazione è andato tutto per il meglio. Grazie
vissuta con entusiasmo da ogni ragazzo (e adulto!!!) anche alla bellissima omelia tenuta da Don Roberto
per poter arrivare a ricevere i sacramenti arricchendo Domenighini che ha celebrato la messa in sostituzione
i nostri tradizionali incontri del catechismo.
del Cardinal Re, che non ha potuto presenziare per
problemi di salute. La chiesa era veramente colma
Piamborno, 6 novembre
e i nostri ragazzi erano tutti emozionati: sono stati
Oggi è il grande giorno in cui i nostri ragazzi nati bravi a svolgere il rispettivo compito assegnato
nell’anno 2005, ad eccezione di due più grandicelli, per l’animazione della messa e hanno vissuto con
riceveranno il Sacramento della Cresima e della Prima trepidazione ogni momento della celebrazione. Per
Comunione. Il tempo meteorologico è pessimo: riprendere le parole di Don Roberto auguriamo ai
piove a dirotto, ma le nostre ragazze e i nostri ragazzi nostri ragazzi, i “nuovi cristiani”, di essere davvero
sono splendidi; è una forte commozione vederli tutti fuoco, come simboleggia il lumino acceso su ogni
compunti, seduti in oratorio in semicerchio con alle banco, che riscalda e illumina il cammino cristiano
spalle le loro madrine o i padrini, anch’essi emozionati che ancora ci piacerebbe continuare a condividere
per il ruolo che sono chiamati a svolgere. Quindi arriva con loro.
l’Abate Generale di Monte Oliveto Maggiore, Padre Grazie di cuore a tutti … ai ragazzi in primis, alle
Diego Rosa e fa una amichevole prima conoscenza famiglie, ai don, al coro e a tutti quelli che hanno
con i ragazzi, porgendo loro la domanda più facile partecipato a render maggiormente coinvolgente la
che si può fare ai cresimandi: “quali sono i Doni cerimonia.
dello Spirito Santo?” e alle risposte esatte dei ragazzi
I catechisti di Cogno
rimane pienamente soddisfatto. E’ l’ora dell’inizio
Paola, Emy, Mara
della Santa Messa, i ragazzi in fila, accompagnati dai
diario comune
Cresime e Prime Comunioni
il diario
di Piamborno
Quattro squadre fantastiche di pallavolo
TRA PREMIO FAIR PLAY E AGONISMO SETTIMANALE
Anche quest’anno la pallavolo rientra nelle attività proposte dal G.S.O. Piamborno, sono infatti quattro le squadre che
partecipano ai campionati promossi dal C.S.I. di Vallecamonica e sono:
UNDER 12
atlete del 2007/2006
Allenatori/dirigenti:
Paolo, Denise, Tommy, Francesco, Rossana
Orario allenamento:
Giovedì dalle 18,15 alle 20,15
Venerdì dalle 19,00 alle 20,30
UNDER 14
atlete del 2005/2004
Allenatori/dirigenti:
Livia, Giulia, Federico
Orario allenamento:
Mercoldì dalle 18,00 alle 20,00
Venerdì dalle 19,00 alle 20,30
allieve Fair Play
OPEN FEMMINILE
atlete dal 1996 e precedenti
Allenatori/dirigenti:
Paolo, Giulia
Orario allenamento:
Martedì dalle 20,45 alle 22,45
allieve under 12
OPEN FEMMINILE
atlete dal 1998 e precedenti
Allenatori/dirigenti:
Paolo
Orario allenamento:
Venerdì dalle 20,45 alle 22,45
atlete under 14
pag _14
open femminile
Forza... venite gente
Sabato 22 Ottobre il nostro oratorio ha ospitato il
gruppo teatrale di Artogne “Attori per caso” che ha
messo in scena un musical interessante sia dal punto
di vista artistico che dal punto di vista educativo.
“Forza venite gente” interpretato dalla camaleontica
Delia e dai suoi ragazzi è una reinterpretazione del
famoso spettacolo “Forza venite gente“ sulla vita di
San Francesco d’Assisi.
In questi ultimi anni sono stati numerosi e differenti
nel genere gli spettacoli ed eventi ideati e realizzati
da questo gruppo teatrale artognese che, non solo
ha la finalità di sviluppare capacità artistiche, ma
soprattutto vuole essere un’opportunità per i giovani
di condividere momenti di crescita personale in un
contesto dove ognuno possa liberamente esprimere
la propria personalità, vivere emozioni, superare
timidezze ed esorcizzare paure e timori. Attraverso
il teatro sentirsi liberi di essere sé stessi.
…già… liberi di essere se stessi!
Non è forse questo un importante messaggio
pedagogico che il musical “Forza venite gente” ci
offre? Questo figliolo che ha fatto una scelta di vita
diversa da quella che il padre aveva immaginato e
programmato per lui, ha scelto di essere sé stesso
ascoltando il suo cuore toccato dall’amore verso
Dio. Quante volte noi genitori non rispettiamo
l’identità dei nostri figli, non vediamo o meglio non
vogliano vedere la loro unicità, non permettiamo
loro di far emergere i loro talenti in qualsiasi
ambito dal sociale, scolastico, religioso, sportivo.
Indubbiamente ogni genitore è convinto di fare
e dare il meglio per il proprio ragazzo (…il mio
figliolo si è tolto le vesti;…io che ho fatto arrivare
da Parigi i migliori velluti per lui...) ma quante
volte questa nostra amorevole sicurezza di fare il
“giusto” corrisponde a ciò che è scritto nel D.N.A.
e nel CUORE dei nostri figli ?
Chiara Gelsomini
open maschile
pag _15
diario
SAN FRANCESCO RIPROPONE LA SUA
VICENDA TRA NOI
Pb
In totale sono circa 60 atleti tra maschi e femmine,
che si cimentano in questa attività sportiva con alterne
fortune, qualche volta si vince, altre si perde.
La cosa che però ci interessa maggiormente è l’aspetto
associativo ed educativo delle nostre attività e a tal
riguardo, ricordo che nel mese di aprile, una nostra
squadra, che partecipava al campionato allieve e che
quest’anno purtroppo si è sciolta, ha partecipato
al meeting regionale del C.S.I. Lombardia e si è
aggiudicata l’ambìto premio FAIR PLAY, premio
attribuito alla squadra più corretta ed educata.
Gli allenamenti di tutte le nostre squadre si tengono
presso la palestra delle scuole elementari mentre le
partite - tranne che per la squadra Under12 che gioca
nella stessa palestra il sabato pomeriggio - hanno
luogo presso il palaVi.Bi la domenica pomeriggio/
sera.
Come sempre siamo alla ricerca di nuovi allenatori/
educatori che si mettano in gioco per seguire una
delle nostre squadre. Ultimamente c’è stata una new
entry (Livia) che si è impegnata a seguire la squadra
delle Ragazze (Under 14) e sta lavorando e crescendo
assieme a loro.
Anche alcuni atleti e papà (Tommy, Federico,
Francesco) hanno dato la loro disponibilità, per il
momento ad aiutare, e chissà che un domani…
Sempre costante la partecipazione dei genitori nelle
categorie giovanili alle partite sia in casa che in
trasferta e soprattutto bravi ad incoraggiare le ragazze.
Un grazie ai nostri sponsor che ci permettono di
partecipare ai vari campionati e un invito a venire ad
incitarci durante le nostre partite.
Ciao
Paolo Merla
Don Riccardo Benedetti
UN RICORDO - UNO SPETTACOLO A VENT’ANNI DALLA SCOMPARSA
Nato il 7 luglio 1949 a Ponzano, frazione di Marone, entrò
in seminario nell’anno 1960 e nel giugno 1973 venne
ordinato sacerdote a Brescia. Un mese dopo l’ordinazione
ricevette dal vescovo l’incarico di curato presso la
parrocchia di Piamborno, dove ha trascorso due anni
del suo ministero (estate 1973- estate 1975). Di questo
breve tratto della sua vita ho dei ricordi personali. Come
catechista ho presente il germe di unità pastorale nata
tra la nostra parrocchia e quella di Erbanno a livello dei
cosiddetti incontri di Magistero, ritiri e organizzazione
di campi estivi. La conoscenza di lui, però, si è fatta più
approfondita in occasione della mia prima esperienza di
animatrice dei campi estivi a Croce di Salven, dove si
alternavano due turni: uno per sole ragazze e l’altro per
i ragazzi della durata di tre settimane ciascuno. Qui ho
potuto cogliere in lui una persona semplice, schiva, con
sulle labbra sempre un sorriso spontaneo, di poche parole
ma essenziali. Rammento che, in quei giorni, don Riccardo
faceva la spola con la sua “850” tra la casa vacanze e la
parrocchia, perché non gli era consentito la permanenza
continua in Croce di Salven; nonostante questo dalla sua
bocca non è mai uscita una parola di lamentela.
Nell’estate 1975, quando si prospettava la possibilità di
essere colleghi nella Scuola Media di Piamborno, dove
don Riccardo insegnava già Religione, lui, quasi in punta
di piedi se n’è andato.
Nel settembre 1975 ricevette dal Vescovo il doppio
incarico, di parroco a S. Faustino Bione e curato ad
Agnosine in Val Sabbia. Dopo una breve esperienza
presso la fraternità dei Piccoli Fratelli di Gesù a Grenay
in Francia, nell’aprile 1979 venne nominato parroco di
Turano, Bollone e Persone, in Valvestino sul Garda.
Nel 1980 partì missionario in Venezuela, prima
destinazione Quebrada Arriba, poi si spostò nella zona
mitica dell’El Dorado..
che dominava allora a El Dorado, a Tumeremo: atti di
violenza, soprusi, razzismo, sfruttamento, ingiustizie.
In mezzo a tutto questo degrado appariva l’umanità di
don Riccardo fatta di semplicità e di umiltà, il suo ideale
da povero coi poveri sul modello di Gesù Cristo, la sua
preoccupazione di ridare dignità agli sfruttati, il suo
coraggio nel combattere le ingiustizie non fermandosi
neppure di fronte a campagne diffamatorie e accuse nei
suoi confronti. In un secondo momento gli attori ci hanno
introdotto nel suo ultimo viaggio: l’escursione fatale alle
cascate di Aponwao con un gruppo di giovani. Abbiamo
rivissuto le forti emozioni, i sentimenti di impotenza e di
ribellione quali potevano essere quelli di una madre con
i suoi cinque figlioletti, di una giovane con in braccio
la sua bimba di sette mesi e di una ragazza di quindici
anni. Sembrava proprio di trovarsi su quella canoa il cui
motore si è fermato, partito e poi di nuovo fermato; di
provare quegli attimi di speranza posti in quella corda
della salvezza lanciata, per poi piombare nel terrore nel
vedere spezzarsi il legno a cui era stata fissata. Si aveva
l’impressione di sentire realmente le voci che provenivano
dalla riva che gridavano di gettarsi in acqua essendo
prossimi alle cascate.
Con poche bracciate il giovane missionario avrebbe
potuto salvarsi, invece scelse di rimanere in un tenero
abbraccio di amore e condivisione con quei bambini
e le loro madri che non avevano nessuna possibilità di
salvezza, scomparendo insieme a loro nelle rapide del
fiume. Seguì il salto di 120 m. nelle acque vorticose di
una cascata rumorosa e in quel 17 agosto 1995 si compì
l’ultimo atto di un cammino che si è fatto gratuità, offerta,
dono e sicuramente un “Tuffo in Cielo” , titolo dello
spettacolo presentato nella nostra sala teatrale in ricordo
del missionario don Riccardo Benedetti.
Vincenza B.
“Un tuffo in Cielo”
L’ultimo tratto della vita di
don Riccardo l’abbiamo
potuto rivivere la sera del 15
ottobre, mese missionario,
nella rappresentazione teatrale
del Gruppo “TIAGO” di
Marone svolta presso la sala
del nostro oratorio.
Mediante
una
semplice
scenografia
costituita
da
alcune sedie, una quindicina
di giovani, con i loro gesti e
le loro espressioni, ci hanno
immersi, dapprima, nel clima
pag _16
Sedici anni con gioia!
Con Gioia” che da ben sedici anni si trova tutti i
sabati pomeriggio in Oratorio a Piamborno per le
prove dalle ore 15 alle ore 16.
Subito ci siamo impegnati per preparare la Santa
Messa del 2 ottobre; un appuntamento importante
perché rappresentava il giorno dell’inizio dell’anno
catechistico, il cinquantesimo anniversario della
consacrazione di Suor Serena, ma soprattutto
celebrava la festa degli Angeli custodi e dei nonni
che con affetto vegliano sui loro tanto amati nipoti.
Abbiamo voluto sottolineare il profondo legame
che unisce queste due generazioni chiedendo al
Maestro Luca Faccanoni, direttore della Schola
Cantorum e organista, di unirsi a noi e di animare
insieme questo momento significativo per la nostra
parrocchia.
Scelte le canzoni che meglio si adattavano alla
liturgia, abbiamo cominciato separatamente le
prove per poi ritrovarci insieme per verificare che
fossimo pronti a questa insolita unione (che don
Rosario ha definito durante l’omelia “quasi un
miracolo”): e così è stato!
La grande professionalità del Maestro Luca, la
saggezza dei membri della Schola Cantorum, e
l’entusiasmo dei ragazzi del nostro Coro, hanno
fatto sì che il canto di lode a Dio sia stato una
Piamborno canta con gioia insieme alla Schola
Cantorum
perfetta cornice al momento di gioia comunitario
e ha fatto crescere in noi la speranza che questa
collaborazione possa essere ripetuta in altre
occasioni.
Altri impegni si sono susseguiti nelle settimane
successive; primi fra tutti i due “Open Day” che
abbiamo organizzato, quest’anno anche a Cogno,
per far conoscere la nostra proposta canora e
passare insieme un allegro pomeriggio fra canti,
risate e merenda.
Novità di quest’anno è stato l’allestimento di una
piccola mostra fotografica dove abbiamo esposto
alcuni dei momenti più significativi di questi sedici
anni e molti, ormai grandi, laureati, sposati e persino
già genitori, si sono potuti rivedere ripensando con
simpatia al periodo passato insieme.
Ora stiamo preparando i canti per le festività
natalizie che saranno accompagnati, oltre che dalla
musica della chitarra come nostro solito, anche da
tre bravissimi musicisti: Deborah al flauto, Francesco
al violoncello e Noemi al clarinetto.
Se volete far partecipare i vostri bambini alla nostra
attività vi aspettiamo in Oratorio dove potrete
ammirare anche “l’Albero di Natale Musicale”
realizzato dai nostri coristi per augurarvi con affetto
BUON NATALE!!!!!
Roberta Pellegrini
un momento dell’open day presso l’oratorio di Cogno
pag _17
Pb
Dopo la pausa estiva è ricominciata lo scorso
Donsettembre l’attività del Coro “Piamborno Canta
diario
PIAMBORNO CANTA CON GIOIA IN DUETTO CON LA SCHOLA CANTORUM
il diario
Cena del povero
Tutti noi possiamo e
dobbiamo essere missionari
Anna Menolfi tra noi
LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
CON COLAZIONE APERITIVO E
CASTAGNATA
Nell’ambito del mese missionario, il 28 ottobre si è
svolta la tradizionale cena del povero.
Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di poter
ascoltare dalla viva voce di Anna Menolfi la sua
esperienza in Perù (l’articolo lo potete trovare in
altra pagina di questo notiziario).
Di fronte a più di 150 persone, che han condiviso
un pasto semplice a base di riso e fagioli, Anna ha
raccontato un po’ di sè. E’ stata una serata molto
toccante: durante il suo discorso, che accompagnava
il susseguirsi di fotografie del Perù, l’attenzione di
tutti i presenti, bambini compresi, era totale e non si
sentiva altro che la sua voce che risuonava nel buio e
nel silenzio quasi irreale.
L’Oratorio di Cogno ha organizzato colazione e aperitivo
equo-solidale, castagnata e tombolata. Il ricavato alla
“nostra” missionaria Anna Menolfi.
Durante il mese missionario i bambini di Cogno hanno
partecipato all’ORA DELLA SOLIDARIETA’:
un momento di divertimento e di coinvolgimento nella
preparazione di alcuni lavoretti (segnalibri, fermagli, addobbi natalizi, borse, cerchietti)
che verranno venduti in una apposita bancarella in modo
da poter raccogliere dei fondi da consegnare ad Anna per
la sua missione.
Moira Rivadossi
la sala dell’oratorio gremita di persone in attesa di
ascoltare la testimonianza di Anna
la bancarella allestita dai bambini durante la cena del
povero
di Cogno
La parrocchia di Cogno ha celebrato la Giornata
missionaria mondiale, lo scorso 23 ottobre, in modo
veramente intenso e partecipato.
Dopo aver “rotto il ghiaccio” con l’edizione dello scorso
anno, anche quest’anno è stata riconfermata la colazione in
oratorio, con bevande e dolci fatti in casa a base di prodotti
del commercio equo-solidale. Contemporaneamente
sono state allestite le due bancarelle di vendita torte e
prodotti “del Sud del Mondo”.
Nel pomeriggio è stata la volta della castagnata con
tombolata, che ha visto la partecipazione di famiglie
con bambini. E per finire, dopo la messa delle ore 18 la
giornata si è conclusa con un aperitivo equo-solidale.
Il ricavato di tutte queste iniziative (al netto della vendita
dei prodotti equo-solidali che è andata alla Bottega del
terzo Mondo “La Tapioca” di Darfo) verrà consegnato
ad Anna Menolfi, la “nostra” missionaria in Perù, che
essendo tra noi quest’anno, ci ha veramente toccato con la
sua testimonianza durante la messa delle 9,30. “Tutti noi
possiamo e dobbiamo essere missionari”, ci ha ricordato
Anna. Inutile dire “Brava! Che coraggio!”... ma tocca
ad ognuno di noi mettersi in gioco, ognuno secondo
le proprie capacità, o secondo il proprio carisma, come
direbbe san Paolo.
E già alcuni frutti si stanno raccogliendo: un gruppo di
bambini si ritrova ogni lunedì in oratorio per “l’ora della
solidarietà”, dedicando un po’ del proprio tempo per fare
dei lavoretti che saranno poi venduti per aiutare i più
bisognosi.
Salvatore Gheza
la sala dell’oratorio in occasione della giornata missionaria
pag _18
Nuovo capitolo per la Scuola di Cogno
Il cambio di direzione, occasione per diverse novità
“A scuola con gioia! Affinché la scuola non sia solo il
luogo dell’apprendimento, ma anche del divertimento”.
Questo è il motto con cui la Scuola Cattolica “Maria
Ausiliatrice” di Cogno ha iniziato l’Anno Scolastico
2016/2017: un anno di grandi speranze e di piccole
rivoluzioni che ha voluto essere l’occasione per
il rilancio dell’istituto, sia attraverso una serie di
interventi di rinnovamento e caratterizzazione sia
con la riscoperta di quell’ispirazione autentica che,
nell’ormai lontano 2002, portò alla sua nascita.
Per chi non conosce la realtà della Scuola Cattolica
di Cogno forse è opportuno fare un passo indietro,
pur senza dilungarsi troppo. Basti comunque sapere
che la presenza di una scuola paritaria – specifico,
non privata – di matrice cattolica, sul territorio di
un Comune esteso e popoloso come Piancogno
è senz’altro una ricchezza. Ne è testimone anche
l’attuale Amministrazione Comunale, che con grande
impegno supporta la nostra piccola ma dinamica
scuola e ne condivide i progetti, le idee, le innovazioni.
Anzi, per noi essere piccoli è un bene, un vantaggio,
poiché solo quando si ha una dimensione contenuta
è possibile mantenere un’impostazione elastica,
flessibile e garantire quindi quel clima di accogliente
familiarità che da sempre ci caratterizza e ci rende,
ancor oggi, l’unica scuola primaria cattolica della Valle
Camonica, oltre che la prima.
SCUOLA PRIVATA, PUBBLICA, PARITARIA?
L’eterna diatriba tra scuola pubblica e privata
È bene anche precisare “non privata”, poiché la
scuola paritaria è pubblica tanto quella statale: è
infatti aperta a tutti, soltanto è gestita da un ente
diverso dallo Stato. Nel nostro caso specifico
è la Parrocchia di Cogno, di cui la scuola è una
costola, un’emanazione, un prolungamento. La scuola,
infatti, nasce proprio per la volontà della Parrocchia
e di quest’ultima incarna i valori, i princìpi e
l’insegnamento evangelico, oltre che l’impegno morale
e culturale di dare seguito ad una realtà storica, quella
dell’istruzione, che sin dai primi decenni del secolo
scorso è stata presente nel paese, proprio all’interno
dell’edificio che ancor oggi ci ospita: l’ex convitto
Olcese. Anche l’intitolazione a “Maria Ausiliatrice”
è un segno del legame con il passato e la Madonna
cui erano devote le suore salesiane che gestivano la
residenza operaia e le opere scolastiche, è la stessa che
ancor oggi è ispirazione e protezione della Scuola che
orgogliosamente porta il suo nome.
Sull’eterna diatriba tra la scuola pubblica e la scuola
privata è stato scritto di tutto ed è pertanto inutile
dilungarsi sull’argomento, anche perché saremmo
fuori tema.
pag _19
Co
Cosa sono in verità questi prodotti e qual è il loro valore aggiunto? Il commercio equo e solidale è nato in
Europa negli anni 70 dalla volontà di persone di varia estrazione sociale (laici, missionari, lavoratori, turisti)
che soggiornando nei paesi del Sud del Mondo verificavano le condizioni di ingiustizia e sfruttamento
a cui erano sottoposte le popolazioni locali. Si iniziò allora a favorire la crescita di cooperative e aziende
agricole in America Latina, Asia, Africa, India, Sud est Asiatico basate su criteri di equità e partecipazione.
Ora la realtà del commercio equo e solidale (o “fair trade” com’è conosciuto nel mondo anglosassone)
conta 96.000 volontari in tutta Europa, 3.000 “Botteghe del Mondo” sparse su tutto il territorio della
Comunità Europea (500 solo in Italia) e 97 canali di importazione.
Nonostante questi numeri da grande impresa, vengono garantite la dignità del lavoro, la sostenibilità
dell’ambiente, la solidarietà. I prezzi cioè non vengono fissati in base alle logiche delle Borse e dei mercati
internazionali, ma in base ad accordi tra produttori e importatori, garantendo così “il giusto prezzo” e
condizioni di vita dignitose. Inoltre una parte dei proventi viene reinvestita in progetti a forte impatto
sociale (scuole, strade, ospedali, corsi di formazione) di cui beneficia l’intera comunità. Tutta la filiera è
certificata con un marchio di garanzia che certifica il rispetto dei criteri di trasparenza, equità, democrazia,
solidarietà e rispetto dell’ambiente. La critica che spesso viene fatta è che questi prodotti forse costano un
po’ di più degli altri, ma ad una attenta verifica si può obiettare che il loro valore aggiunto supera di gran
lunga l’eventuale differenza di prezzo rispetto ai prodotti della grande distribuzione.
diario
Prodotti equo-solidali: questi sconosciuti
Nuovo capitolo per la Scuola di Cogno
Un’ “altra scuola” o quella “tradizionale”
Idee, imitazioni e novità della scuola di Cogno
La novità di quest’anno
Ciò che possiamo personalmente testimoniare è che la
scuola di Cogno, come tutte le paritarie, non è “un’altra
scuola” ma la stessa di quella “tradizionale”, solo impostata
in modo diverso, con numeri e tempi diversi, ma con lo
stesso obiettivo: provvedere all’istruzione e all’educazione
delle nuove generazioni ed infondere in loro, oltre che
l’insegnamento didattico, i valori della convivenza civile,
della cultura e della pace.
Così come nello Stato, il fondamentale aspetto che
caratterizza la proposta dell’offerta formativa di Cogno
è il principio di integralità della persona, considerata
nella sua dimensione fisica, psichica, emotiva, sociale e
religiosa ed in continua crescita intellettuale e morale.
In questa Scuola, tuttavia, la visione dell’essere umano
e tutti i principi educativi messi in atto al suo interno
sono inscindibilmente legati al Vangelo. Questo è l’aspetto
caratterizzante e fondamentale, il “quid” che differenzia
questa, da tutte le altre scuole del territorio: non sono
quindi la retta, la mensa o i compiti a scuola che ci
contraddistinguono, ma l’impostazione, l’appartenenza, il
carisma e la ferma volontà di essere e rimanere cattolici.
Vi sono poi anche i molti altri aspetti connessi alla vita
di una istituzione scolastica, che deve inevitabilmente fare
i conti con la “concorrenza”. Non è infatti un segreto
che molte scuole statali del territorio abbiano, nel corso
degli anni, “copiato” le offerte della scuola di Cogno e
quelle che un tempo erano innovazioni ed esclusività, ora
sono divenute prassi: tempo pieno, settimana corta, mensa
interna, eccetera. Non potendo più contare su questi
“bonus” per rilanciare la scuola è stato gioco forza agire
in modo differente e quanto attuato quest’anno è stato
dunque una vera e propria scommessa, da un lato utile
anche per dare libero sfogo alla fisiologica necessità di
stare al passo coi tempi.
Come qualcuno avrà già avuto modo di scoprire, la
principale innovazione di quest’anno è “La Scuola
del Bello”: un progetto pluriennale che, lasciando
sostanzialmente invariato l’ordinamento didattico, si sta
concretizzando in un percorso di riordino formativo e
strutturale. Oltre ad aver ripulito e “rinfrescato” le aule e
gli ambienti, adattato e ricollocato alcuni locali, spostato
la statua interna della Madonna in un luogo più consono
e tante altre piccole cose, la sostanziale novità è stato il
proporre, accanto all’insegnamento tradizionale, momenti
di costruttivo divertimento per i bambini, organizzati sotto
forma di laboratorio ludico/didattico e con una forma
continuativa che copre l’intero anno. In poche parole,
si è semplicemente provveduto a “riscrivere” la formula
dei laboratori facoltativi adattandola all’offerta formativa
globale. Ciò è avvenuto semplicemente incentivando la
riscoperta dei valori dell’arte, della musica e della cultura
spirituale e fisica, completando così, a nostro modo,
l’intervento attuato da “La Buona Scuola” del Ministero.
“La Scuola del Bello” è un percorso strutturato e
diversificato, adatto a tutti perché tarato su diverse fasce
d’età, e organizzato in tre attività laboratoriali – arte, musica
e sport – che si svolgono all’interno dei locali della Scuola,
nel cortile o in palestra guidate da docenti specializzati,
accuratamente selezionati tra le eccellenze del territorio
e coadiuvati dalle nostre docenti. Questa proposta, che
si svolge nelle due ore del giovedì pomeriggio ed è
liberamente accessibile a tutti. Le attività sono pensate
appositamente per far conoscere agli alunni il “bello” insito
nelle cose, nella vita, nell’arte e nella cultura, divertendosi
ed imparando allo stesso tempo. Anzi, praticando le
attività sotto una guida preparata e specifica, i bambini
hanno anche modo di scoprire e coltivare i propri talenti
artistici o sportivi e, contemporaneamente, approfondire
quelle materie che, purtroppo, dispongono di una sola ora
alla settimana ma che costituiscono invece la base per la
crescita culturale, spirituale e fisiologica di ogni individuo.
La soddisfazione nel vedere la quasi totalità delle famiglie
aderire alla proposta è stata davvero enorme, addirittura
insperata. Tuttavia, poiché è giusto tener conto delle
esigenze di tutti, a chi per vari motivi non ha desiderato
aderire è stata comunque mantenuta la possibilità di
restare a scuola per dedicarsi ad altre attività, con l’ausilio
delle insegnanti, oppure di avere il pomeriggio libero.
Oltre ai laboratori, davvero numerose sono le molte
altre risorse della Scuola e le iniziative attivate a sostegno
e completamento del progetto. La grande aula di
informatica, completamente rinnovata, è un po’ il fiore
all’occhiello dell’istituto e che con grande soddisfazione
è già stata utilizzata per aderire alle iniziative sul coding
e pensiero computazionale di “Programma il Futuro”,
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Nuovo capitolo per la Scuola di Cogno
La scuola del bello
In chiusura, un invito rivolto in particolare alle
famiglie i cui figli frequentano l’ultimo anno della
Scuola dell’Infanzia, che a breve saranno chiamate a
scegliere una Primaria cui iscriversi, per conoscerci
personalmente, per illustrare nel dettaglio la nostra
offerta formativa, le proposte ed i servizi, oltre che
per presentare il personale e mostrare le strutture, gli
ambienti e le strumentazioni della Scuola, abbiamo
organizzato due Open Day ed un Open Night,
cercando di soddisfare le necessità lavorative di tutti.
Per aiutarvi in questa difficile ma importante scelta vi
aspettiamo:
- Sabato 17 dicembre 2016 dalle 10.00 alle 12.00
e dalle ore 14.00 alle 16.00
- Mercoledì 4 gennaio 2017 dalle 17.00 alle
19.00
- Sabato 14 gennaio 2017
dalle 10.00 alle
12.00 e dalle ore 14.00 alle 16.00
Poiché molte sono le “leggende” che circolano
sulla retta, è bene anticipare che il contributo di
frequenza scolastica annuo richiesto dalla nostra
scuola è accessibile a tutti (costa meno di un anno
di asilo) ed è calcolato in base all’autocertificazione
per scaglioni di reddito. Parte dei costi possono essere
inoltre compensati dai contributi regionali della
“dote-scuola”. Ovviamente l’invito è esteso a tutti,
le porte della Scuola sono aperte a chiunque desideri
farci visita e anche dare una mano e dedicarci un po’
del suo tempo. Nel frattempo vi invitiamo a visitare
il nostro sito www.scuolacattolica.org e la pagina
Facebook
www.facebook.com/scuolacattolicacogno.
A nome di tutto l’Istituto,
il nuovo direttore dott. Andrea Richini
i bambini della Scuola Cattolica “Maria Ausiliatrice”
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diario
INFO - OPEN DAY - ISCRIZIONI
Co
proposta lanciata dal MIUR in collaborazione con il
CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per
l’Informatica.
Altro punto a favore è la vicinanza con la Biblioteca
Comunale, regolarmente frequentata dalle Classi
che non hanno che salire le scale per trovarsi in un
ambiente altrettanto accogliente e familiare che
speriamo frequentino anche in orario extrascolastico.
Altra proposta di quest’anno è il progetto d’istituto
per l’insegnamento dell’alfabeto Braille a tutti gli
alunni, qualificante per favorire l’inclusione scolastica
ed attuato, sotto forma di attività ludico-didattiche,
in collaborazione con l’educatrice specializzata del
Centro Non Vedenti di Brescia. Si potrebbe parlare
molto altro ancora: le uscite didattiche ed i viaggi
di istruzione mirati a valorizzare il territorio, lo
spettacolo natalizio, la partecipazione alla rassegna
canora “Cogno d’Oro”, la collaborazione con le
varie istituzioni e le Forze dell’Ordine del territorio
oltre che le realtà del paese, le attività pre, inter e post
scuola, la Scuola Estiva e davvero tantissimo altro ma
è necessario concludere.
parliamo
di
È finito il giubileo delle misericordie?
I SEGNI E I GESTI DELLE NOSTRE PARROCCHIE
Quest’anno della Misericordia, iniziato in Centrafrica, con l’apertura della prima Porta Santa nella cattedrale di Bangui,
seguita da Roma e poi dalle cattedrali di tutto il mondo, è continuato tutto l’anno a Roma e nelle diocesi con segni e
incontri con tutte le categorie, dai catechisti, operatori di misericordia, sacerdoti e laici, giovani con la GMG a Cracovia,
i venerdì della Misericordia, i santi (Padre Pio e Leopoldo Mandic, Faustina Kowalska e Madre Teresa di Calcutta tra i più
famosi, oltre ai nostri Ludovico Pavoni e Padre Giovanni Fausti) ha avuto tra gli ultimi segni quello per i carcerati, i poveri e
disagiati. Anche le nostre parrocchie hanno avuto molte occasioni (almeno 14+4) per viverlo; le ricordiamo:
- I 4 Pellegrinaggi: con alcuni giovani e ragazzi abbiamo partecipato dal 23 al 25 aprile al Giubileo dei ragazzi, tre
rappresentanti erano anche a Cracovia alla Giornata Mondiale della Gioventù un bel gruppo di coppie e adulti al
pellegrinaggio parrocchiale a Roma e Orvieto il 4 settembre quando Madre Teresa di Calcutta è stata fatta Santa.
Infine per dare a tutti la possibilità dell’indulgenza giubilare con numerosi pellegrini siamo saliti a piedi dalla Chiesetta dei
Santi di Cividate, alle Clarisse di Bienno e alla chiesa giubilare dell’Eremo con abbondanti confessioni e preghiere.
- I 14 drappi della misericordia, in molti luoghi significativi dei nostri paesi;
Le 7 opere di misericordia corporale:
Dar da mangiare agli affamati
Dar da bere agli assetati
Vestire chi è nudo
Alloggiare pellegrini/forestieri
Visitare gli ammalati
Visitare i carcerati
Seppellire i morti
Sabato 12 marzo Mensa casa riposo – volontari pasti a Piamborno
Martedì 28 aprile Fonti Acquedotto a Piamborno e Fontana a Cogno
Sabato 19 novembre Raccolta S. Martino
Venerdì Santo 25 marzo K-pax - Casa Cotone a Cogno
Domenica 5 marzo fuori dall’Ospedale Esine (Pellegrinaggio del Beato)
Sabato 7 maggio festa patronale S.Vittore a Piamborno
Lunedì 2 maggio e giovedì 2 giugno Messe ai cimiteri di Piamborno e Cogno
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Le 7 opere di misericordia spirituale:
Consigliare i dubbiosi
Insegnare agli ignoranti
Richiamare i peccatori
Consolare gli afflitti
17 aprile e 18 maggio al Centro Anziani Piamborno e Cogno
Domenica 13 marzo Biblioteca Comunale a Cogno
Sabato 5 Marzo 24 h. misericordia - Confessioni a Cogno
Giovedì 11 febbraio Casa Riposo Piamborno–Messa e
Unzione Infermi
Domenica 8 maggio I confessioni in parrocchiale Piamborno
Perdonare le offese
Sopportare con pazienza le persone moleste Lunedì 27 giugno inizio Grest-Oratori di Piamborno e Cogno
Infine quello che tutti, sani e ammalati, giovani e anziani, ricchi e poveri possiamo fare:
Pregare Dio per i vivi e i morti
Lunedì 2 maggio e giovedì 2 giugno Messe ai cimiteri di
Piamborno e Cogno
Carissimi sacerdoti, le dolorose notizie che ci giungono ormai da diversi giorni riguardo alle popolazioni
colpite dal terremoto oltre che il continuo appello all’accoglienza che ci viene dai profughi
richiedenti asilo in Italia e presenti anche nel territorio bresciano, sono tra le situazioni che in questo
momento interpellano la società civile e la stessa comunità cristiana a un rinnovato impegno di
solidarietà. Mi sento in dovere anzitutto di ringraziarvi per quanto già si sta facendo in Diocesi, nel limite
del possibile, a favore di chi è nel bisogno. Nello stesso tempo rinnovo l’invito a rendersi disponibili
al sostegno e all’accoglienza. Da parte della Diocesi sono garantiti l’aiuto e l’assistenza della Caritas
Diocesana, alla quale è possibile rivolgersi per qualunque esigenza sul piano operativo.
Grato per quanto ancora sarà possibile fare, vi abbraccio e vi benedico.
Luciano Monari
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parliamo di
Il 19 novembre al termine della raccolta di san Martino abbiamo esposto l’ultimo drappo alla nostra Caritas
parrocchiale, ma non è finita perchè con la prima domenica di avvento e la Giornata del Pane abbiamo
ripreso con “Dar da mangiare agli affamati” con la raccolta viveri per la nostra Caritas. Il papa nella
lettera “Misericordia et misera” e il vescovo in un breve scritto ci invitano a “Lasciare il segno”. Vedremo
se l’abbraccio con la misericordia che in tanti abbiamo sperimentato continuerà a trasformarsi in gesti e segni
concreti.
Il giubileo finisce... il giubileo continua
MISERICORDIA ET MISERA LETTERA DI PAPA FRANCESCO AL TERMINE DELL’ANNO SANTO
Dopo la chiusura del giubileo a Roma nella domenica
di Cristo Re dell’Universo Papa Francesco ha consegnato
una lettera sulla Misericordia, icona della Chiesa,
“Misericordia et misera”, in cui afferma che “La
misericordia non può essere solo una parentesi nella vita
della Chiesa”, perché l’incontro tra Gesù e l’ adultera è
l’”icona” dello stile del cristiano. Il Giubileo finisce, il
Giubileo continua e Papa Francesco afferma che “questo
è il tempo della misericordia”, e auspica una conversione
pastorale che metta al centro i poveri e l’ascolto della
gente. “Le nostre comunità si aprano a raggiungere quanti
vivono nel loro territorio perché a tutti giunga la carezza
di Dio attraverso la testimonianza dei credenti” e chiede
di superare la tentazione di fermarsi alla “teoria della
misericordia” al posto di vivere la pratica che “si fa vita
quotidiana di partecipazione e di condivisione”.
Tra le novità del documento, c’è la facoltà per tutti i
sacerdoti di concedere l’assoluzione dal “procurato peccato
di aborto” (travisata da molti mezzi di comunicazione), la
proroga del servizio dei “Missionari della misericordia”, la
proposta di dedicare una domenica alla promozione
della Bibbia e di istituire una Giornata mondiale dei
poveri, nella XXXIII domenica del tempo ordinario.
Il papa ha ricordato che “In una cultura spesso dominata
dalla tecnica, sembrano moltiplicarsi le forme
di tristezza e solitudine in cui cadono le persone, e
anche tanti giovani” e per superare l’incertezza del futuro
la misericordia è l’unico antidoto a “malinconia,
tristezza e noia, che lentamente possono portare alla
disperazione”. Ha ribadito il No a chi “promette una facile
felicità con paradisi artificiali” e il SI alla misericordia
come “vento impetuoso e salutare” che non può lasciare
indifferenti, perché cambia la vita, come tutti abbiamo
sperimentato nell’anno appena trascorso.
Ora “è tempo di guardare avanti” con una “conversione
pastorale” nella liturgia, nei sacramenti, nella catechesi,
nell’ascolto della Parola di Dio, nella cura e nella
preparazione dell’omelia. “È mio vivo desiderio che
la Parola di Dio sia sempre più celebrata, conosciuta e
diffusa”, scrive il Papa proponendo una domenica dedicata
“interamente” alla Bibbia, con iniziative di “creatività”
pastorale tra cui “la diffusione più ampia della lectio
divina”.
La riconciliazione. “Il sacramento della riconciliazione ha
bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana”,
raccomanda Francesco prorogando il ministero dei 1.142
“Missionari della misericordia” inviati nelle diocesi del
mondo durante il Giubileo. “Noi confessori”, aggiunge
fornendo accurate disposizioni per lo svolgimento del
ministero, abbiamo “la responsabilità di gesti e parole che
possano giungere nel profondo del cuore del penitente,
perché scopra la vicinanza e la tenerezza del Padre che
perdona” - anche “nei casi più complessi”.“Tutti abbiamo
bisogno di consolazione”, scrive Francesco evocando uno
dei momenti più originali del suo Giubileo: la Veglia per
asciugare le lacrime. In un momento di “crisi” come il
nostro, la “forza consolatrice” deve andare prima di tutto
alle “nostre famiglie”, le cui situazioni vanno valutate
da parte del sacerdote con “un discernimento spirituale
attento, profondo e lungimirante”, come si raccomanda
nell’Amoris Laetitia. Anche il rito delle esequie va
difeso dalla tendenza “a banalizzare la morte fino a farla
diventare una semplice finzione, o a nasconderla”.
“Termina il giubileo e si chiude la Porta Santa , ma la
porta della misericordia del nostro cuore rimane sempre
spalancata” continua il Papa (n. 16), abbiamo imparato
che Dio si china su di noi perché anche noi possiamo
imitarlo nel chinarci sui fratelli. .. La Porta Santa che
abbiamo attraversato ci ha immesso nella via della
carità... che permette di incontrare tanti fratelli e sorelle
che tendono la mano perché qualcuno la possa afferrare
per camminare insieme. Voler essere vicini a Cristo
esige di farsi prossimo verso i fratelli, “perché niente
è più gradito al Padre se non un segno concreto
di misericordia” e continua (n 18) “E’ il momento
di dare spazio alla fantasia della misericordia per
dare vita a tante nuove opere frutto della grazia.. Tanti
segni concreti sono stati realizzati in quest’Anno Santo:
comunità, famiglie e singoli credenti hanno riscoperto la
gioia della condivisione e della solidarietà.
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Adattamento da M. Michela Nicolais
sulla “La Voce del Popolo”
finestra aperta
al territorio
Questa rubrica riporta fatti ed eventi legati al territorio. A chi viene chiesto di scrivere, viene lasciata la diretta
responsabilità dei contenuti.
Sono trascorsi 90 anni dalla istituzione dell’ “Opera
Pia“ denominata “Ricovero Rizzieri – Pian di
Borno” . Le finalità dell’opera con il suo regolamento
furono inserite nello Statuto datato 28 dicembre
1926. Un breve cenno storico.
Questa istituzione fu voluta e fondata dalla signora
Giovanna Rizzieri fu Fiorino, con testamento
olografo del 23 febbraio 1919, pubblicato e
depositato negli atti del notaio De Michelis il 15
settembre 1919. Con tale atto la signora Giovanna
Rizzieri lasciava parte del suo cospicuo patrimonio
alla Congregazione di Carità di Pian di Borno
con l’intento di istituire un ricovero per anziani
ed invalidi in un edificio al centro del paese di sua
proprietà. L’Opera Pia fu eretta in Ente Morale
con decreto del Ministro degli Interni il 19 marzo
1925. Nell’articolo 2 dello Statuto del tempo ne
sono ratificate le finalità che consistevano nel
provvedere, nei limiti dei propri mezzi, al ricovero,
mantenimento ed assistenza dei poveri di ambo i
sessi inabili al lavoro …. L’ispirazione che dettò alla
signora Giovanna Rizzieri questo proposito, fu il suo
grande spirito di carità cristiana che, l’allora parroco
di Pian di Borno, il rev. Arciprete don Tommaso
Scalvinelli portò a compimento.
Dopo 90 anni di lodevole servizio alla Comunità
tutta, siamo a onorarla con un ricordo. La struttura
ha subito nel tempo varie opere di ammodernamento
fino ad arrivare ai nostri giorni. Ora è denominata
“Fondazione Giovannina Rizzieri” ed è una
organizzazione non lucrativa di utilità sociale
(ONLUS).
Nel rispetto degli interessi espressi dalle tavole
fondative e dagli statuti originari, la Fondazione
Giovannina Rizzieri, svolge la propria attività nel
settore dell’assistenza alle persone, sia come ospiti sia
in forma aperta all’esterno, in stato di autosufficienza
o non autosufficienza, che si trovino in particolari
condizioni di bisogno per la loro salute o che siano
incapaci di procurarsi in tutto o in parte i normali
e vitali mezzi di cura. E’ doveroso ricordare che un
forte sostegno alle attività delle figure professionali di
assistenza, è profuso da un folto gruppo di volontari
che con il loro impegno quotidiano rendono
l’ambiente più familiare e sostenibile agli ospiti. La
strada intrapresa è sicuramente nelle intenzioni della
nostra “Fondatrice e Benefattrice” che da lassù ci
benedice.
Aldo Fedriga
Questa l’ala più nuova della Fondazione, con la
“Chiesa sussidiaria del Risorto”:
si celebra abitualmente
il lunedì alle 6,30 del mattino,
il mercoledì e il sabato/prefestive alle h.17,00
pag _25
finestra aperta
Fondazione Rizzieri:
90° anniversario
40’anni Alfa Liscio
LA STORIA DI UN’AMICIZIA
INTERVISTA A DOMENICO F.
E’ nel 1976 che Domenico Fostinelli dà inizio a questa
avventura.
Domenico da sempre a contatto con la musica, grazie
al papà Beppe, e consigliato da suor Rosetta, coinvolge
i suoi due fratelli Carlo e Diego e tre amici Davide
Bonino, Massimo Cominelli e Michele Zani, creando
così l’orchestra.
All’inizio alcuni strumenti sono “fatti in casa”
successivamente vengono sostituiti da strumenti veri.
Dopo pochi anni al gruppo si aggiunge la voce femminile
di Loretta.
Nel 1983 viene inciso un disco in vinile a 45 giri con
le due canzoni “Una ragazza in due” e “Scatta pedala e
vai”.
L’Alfa Liscio nel 1987 partecipa ad un concorso nazionale
organizzato dall’Orchestra Raoul Casadei e lo vince (la
finale fu alla “Ca’del liscio” di Ravenna).
Prima degli anni ‘90 dell’orchestra hanno fatto parte
anche altri componenti, tra i quali l’indimenticabile
Ivan Squaratti, morto prematuramente.
Se a Cogno dici musica pensi ai Fostinelli, per questo il
passo per l’ultimo fratello di Domenico, (Romy) è stato
breve. La stessa sorte da pochi anni ha portato nel gruppo
anche il nipote Alessandro (terza generazione Fostinelli).
Passano gli anni ed i primi sei componenti dell’orchestra
rimangono al loro posto, mentre le cantanti si alternano
più volte, per arrivare ad oggi ad avere come regina del
palco Mariella.
Oggi che su tanti palchi la musica è proposta con
l’ausilio di basi musicali possiamo essere orgogliosi della
nostra Orchestra, che è rimasta come allora, suonando e
cantando dal vivo.
Giovanni Bonafini
Come e perché si è scelto questo nome?
Può sembrare banale, ma il motivo principale per cui
abbiamo scelto questo nome è perché “suona bene” alla
pronuncia... è esteticamente bello! Poi con un pizzico di
spavalderia giovanile abbiamo a volte sottolineato come
il nome ALFA evocasse dei primati: è la prima lettera
dell’alfabeto greco ed è il nome che viene dato alla stella
più brillante di una costellazione.
Perché la scelta di suonare e cantare il liscio?
Il liscio era il diretto discendente delle canzoni popolari,
anche quelle dei nostri paesi. Noi abbiamo respirato
questa musica fin dalla nascita, ed è stato entusiasmante
poterla suonare e riproporre anche in chiave più moderna.
Le nostre radici sono in queste melodie e non certo nella
musica commerciale d’importazione.
Come erano i primi strumenti?
I nostri primi strumenti, visti oggi farebbero tenerezza!
Le percussioni erano un campionario di pentolame e
coperchi, e l’amplificazione era affidata a una vecchia
radio a valvole. Poi ci organizzammo con la raccolta
di ferro, carta e stracci... e con qualche soldino fu un
traguardo meraviglioso poter comperare il primo vero
amplificatore con tanto di microfono!
Chi era stato il primo autista quando dovevate
muovervi, visto che per anni siete stati minorenni?
A noi ragazzini minorenni venne in aiuto Cri Cri, un
grande amico a cui dobbiamo tanta riconoscenza. Lui
si offrì come autista del furgone per il trasporto degli
strumenti. Una simpatia innata, un grande ‘raccontabarzellette’ che in seguito si rivelò anche un ottimo
cantante melodico.
Come avete fatto a partecipare al concorso
nazionale organizzato dall’orchestra Casadei?
La partecipazione al concorso indetto da Raoul Casadei
avvenne quasi per caso. Ci presentammo decisi a ben
figurare, ma certo senza cullare sogni di vittoria. Invece
quella sera, fra decine di orchestre arrivate da tutta
Italia, estraemmo dal cilindro un’esibizione perfetta
e vincemmo tutti i premi in palio. Il ricordo più caro
per me, rimane la commozione di mio papà quando gli
annunciammo la notizia della vittoria.
Oltre alla Vallecamonica in quali altre località
avete suonato?
Sono molti i luoghi al di fuori della Valle che ricordiamo
con affetto. Abbiamo stretto belle amicizie in tanti anni
di concerti in Val di Sole. Più volte siamo stati accolti
con calore nella terra svizzera, a Wattwil e a Zurigo.
Abbiamo suonato a Ravenna e a Cesenatico nella patria
del liscio. Poi memorabili serate a suon di musica e di
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Campo OMG
SEI FAN DELL’ALFA LISCIO SE…
… al termine dell’intervista, conoscevi la
risposta di almeno 4 domande.
QUANDO LAVORARE PER I POVERI
FA NASCERE AMICIZIE SPECIALI E
RIEMPIE IL CUORE DI FELICITÀ
Nei giorni 29-30-31 ottobre e 1 novembre noi
ragazzi dell’OPERAZIONE MATO GROSSO
del gruppo Valcamonica abbiamo organizzato un
campo di lavoro. L’oratorio di Cogno, che ci ha
generosamente ospitato, si è riempito di più di 160
ragazzi, provenienti da tutta Italia, desiderosi di
regalare i loro giorni di vacanza scolastica lavorando
per i poveri. Durante queste giornate siamo passati
nei comuni compresi tra Cividate, Lovere e la Val
di Scalve a raccogliere ferro, indumenti e oggetti
da mercatino; abbiamo realizzato diversi lavori nel
verde, verniciature di ringhiere e vari sgomberi.
Tutto il ricavato è destinato al sostegno delle
numerose missioni che l’OMG ha in America
Latina. Chi non ci conosce sarà rimasto sbalordito
nel vederci in giro, coi vestiti sporchi di lavoro, con
i nostri furgoni sgangherati dalle 7.30 del mattino
alle 19,00…qualcuno avrà pensato “Chesti ché iè
mach!”. Eppure in un mondo come quello di oggi,
dove siamo sempre più educati all’egoismo, al
pensare a sé, all’apparire bene agli occhi degli altri,
vedere così tanti giovani che donano tempo libero,
fatica, sudore e soldi (tutte le spese del campo
sono autotassate) per gli altri, fa BENE… lancia
un messaggio chiaro: OGNUNO DI NOI PUO’
FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI.
Certo la buona realizzazione di questo campo di
lavoro è stata resa possibile grazie all’aiuto di tante
persone… don Rosario che ci ha autorizzato, don
Ettore che ci ha accolto in casa sua e ha condiviso
con noi alcuni momenti, il Comune di Piancogno
sempre collaborativo, i volontari dell’oratorio che
sono sempre stati disponibili a farsi in quattro per
risolvere ogni problema tecnico e a farci star bene, i
negozi che ci hanno regalato generi alimentari per
il vitto del campo, le numerose famiglie che hanno
ospitato tanti di noi a pranzo e chi ci ha dato la
possibilità di lavorare… Sono stati davvero giorni
bellissimi, dove ancora una volta abbiamo scoperto
che la fatica fatta insieme, per gli altri, fa nascere tra
le persone un’amicizia speciale e riempie il cuore
di vera felicità. A TUTTI GRAZIE e…ALLA
PROSSIMA!
Il nostro gruppo si trova tutti i lunedì e giovedì
sera...chi volesse contattarci per qualsiasi lavoro:
Diego 347/1806325.
Alfa Liscio Festa dello sport, 1979
Alice
pag _27
finestra aperta
prosecco a Valdobbiadene.... L’elenco sarebbe ancora
lungo.
Molti ragazzi creano band musicali.
Cosa suggerite loro?
Ai giovani potremmo suggerire, senza ergerci a
consiglieri, di lasciarsi sempre guidare dalla passione
e dall’entusiasmo e di non interrompere mai lo
studio della musica: non si finisce mai di imparare.
È noto che ascoltare musica dà grandi benefici... Ma
suonarla ne regala molti di più. Suonate e cantate
quello che piace a voi, senza dannarvi per piacere a
tutti. L’arte non strizza l’occhio ai gusti degli altri.
In primavera ci sarà una serata in cui saranno
ricordati questi 40 anni; alcune notizie in
anteprima?
Stiamo gettando le basi per questa serata evento,
magari in occasione delle feste patronali. Sarà un
racconto in musica, con cui ripercorreremo le
tappe di quella che è stata, per noi, un’avventura
entusiasmante e una lunga storia di amicizia fraterna.
Cimiteri
OPERAZIONE MATO GROSSO
Wikipedia lo definisce un movimento di volontariato
educativo missionario che svolge un insieme di attività
in America Latina, volte ad educare e a favorire i più
bisognosi. Sebbene sia formalmente aconfessionale,
cioè privo di una precisa identità politico-religiosa,
le attività dell’OMG in missione sono principalmente
caratterizzate da uno spirito cristiano cattolico.
E’ quindi un movimento difficilmente etichettabile
che non si appoggia su una struttura definita, ma è
vivo e pulsante grazie solamente al volontariato.
L’OMG nasce nel 1967 quando don Ugo de Censi,
durante un campeggio in Val Formazza (Ossola),
propone ai ragazzi di Arese di andare ad aiutare padre
Pedro Melesi, missionario in Brasile (precisamente
nello stato del Mato Grosso), a costruire un centro
giovanile.
Dopo questa prima missione nell’estate del 1967, al
rientro in Italia i giovani sentirono il desiderio di
proseguire la loro attività e iniziarono ad organizzarsi
in gruppi, a partire da Arese, per continuare ad aprire
nuove spedizioni sostenendole con il ricavato dei loro
lavori.
Da allora l’OMG ha continuato a crescere mantenendo
questo spirito volontaristico e anarchico rispetto a
qualsiasi potere, e parallelamente sono cresciuti anche
i progetti che ora non riguardano solo il Brasile ma
si allargano anche ad altri paesi dell’America Latina
quali Perù, Bolivia ed Ecuador.
l motore dell’OMG è l’ Italia dove sono presenti circa
130 gruppi che raccolgono fondi attraverso varie
attività quali raccolta carta e ferro, lavoretti vari, e
soprattutto campi di lavoro durante i weekend per i
quali non solo non chiedono alcuna ricompensa per il
loro impegno, ma addirittura pagano di tasca propria
gli spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro,
permettendo così che ogni euro raccolto vada a favore
dei progetti del gruppo.
Omg in oratorio
FINALMENTE SI PARTE CON QUELLO
DI COGNO, SEGUIRÀ SUBITO DOPO
PIAMBORNO
Solitamente si dice che i cimiteri siano la carta d’identità
di un paese.
Rispettare e dare dignità al luogo dove riposano coloro
che ci hanno preceduto e hanno posto le basi di una
comunità, è segno di civiltà oltre che di riconoscenza.
Per tale motivo l’Amministrazione Comunale ha
programmato di mettere mano alle strutture cimiteriali
di Piamborno e Cogno, in alcuni aspetti ammalorate,
allo scopo di migliorarne e valorizzarne la fruibilità.
Il progetto realizzato risulta essere un primo lotto
funzionale di un più ampio programma di interventi,
volti alla riorganizzazione dei due camposanti e finanziati
dai fondi messi a disposizione dal Consorzio dei Comuni
B.I.M. di Vallecamonica.
Relativamente al cimitero di Cogno sono in programma
opere di manutenzione straordinaria che riguardano
prevalentemente il viale centrale.
L’attuale pavimentazione, costituita da beole di porfido
posate ad “opus incertum”, risulta ormai sconnessa e
poco consona all’ambiente, verrà infatti sostituita con
lastre di granito fiammato e completata con nuovi
cordoli in granito.
Si provvederà inoltre al potenziamento della rete
di smaltimento delle acque meteoriche, nonché
all’adeguamento dell’impianto di illuminazione; un
nuovo “catafalco” in serizzo antigorio prenderà il posto
dell’attuale, in conglomerato di cemento ormai fatiscente.
Un secondo lotto di lavori riguarderà la cappella,
bisognosa di un intervento generale di restauro.
Le principali criticità della struttura cimiteriale di
Piamborno sono rappresentate da percorsi pedonali
disomogenei ed ammalorati, da una scarsa illuminazione
e da un carente sistema di captazione delle acque di
scorrimento superficiale; i serramenti in alluminio a
chiusura della cappella per le celebrazioni sono ormai
vetusti e fatiscenti.
Il selciato del viale centrale, in virtù del valore affettivo e
simbolico legato alla sua posa, sarà ripristinato cercando
di recuperare gli attuali elementi lapidei e, solo ove
necessario, integrato con nuovi ciottoli di fiume.
Una guida centrale in granito fiammato consentirà
agevolmente di raggiungere l’area centrale del cimitero
che sarà ripavimentata con lastre di pietra, previa
demolizione e sostituzione dei solai di copertura degli
ossari comuni; gli attuali cordoli in calcestruzzo saranno
sostituiti da nuovi elementi in granito bocciardato.
La cappella per i riti religiosi dovrà poi essere rinnovata,
dotata di idonei serramenti e affiancata da un locale
pag _28
per la custodia dei paramenti e degli oggetti sacri;
l’area antistante, occupata da panchine utilizzate dai
fedeli, sarà coperta da una pensilina con struttura
in acciaio.
Un nuovo altare con mensa in serizzo e supporti in
metallo sarà posto al centro della cappella, mentre,
sulla parete di fondo, verrà applicato un rivestimento
metallico intagliato e retroilluminato.
Gli interventi in fase di attuazione consentiranno
dunque il recupero e la valorizzazione delle strutture
cimiteriali mediante l’uso di materiali tipici del
territorio.
finestra aperta
Ing. Federico Santicoli
cimitero di Piamborno
cimitero di Cogno
pag _29
Il valore dell’Insegnamento Religione Cattolica
(I.R.C.) per tutti…
Nonostante il notiziario di primavera (pag.41-42 del marzo
2016) presentasse in più lingue, il valore dell’Insegnamento
della Religione Cattolica, per gli italiani , per i cattolici, per i
ragazzi di altre fedi che abitano in Italia, si assiste a stranezze
che meravigliano non poco!
1) Ci sono famiglie i cui ragazzi vanno a catechismo, ma che
non frequentano l’ora di religione scolastica, scegliendo così di fare
un’ora di meno, con la scusante di concentrarsi su altre materie
per lo studio.
2) Altre che non la scelgono per il fatto che sia opzionale.
3) Altre ancora che confondono piani, stile e finalità col dire: “
Se va già a catechismo perché un’ora ancora, anche a scuola ?”
4) Ancora: “ E’ un doppione: queste cose le ho già “ sentite”
a scuola, perché farlo anche a catechismo”…o viceversa…
Anche dall’incontro con qualche insegnante di religione delle
nostre scuola : infanzia Cogno e Piamborno, Primaria di
primo grado ( elementare) statale a Piamborno e paritaria
cattolica a Cogno, e primaria di secondo grado (medie)
a Piamborno, (ma ciò che segue vale anche per gli istituti
superiori), ritengo necessario ribadire alcune cose che superino
confusione, ignoranza e scelta di comodo. Leggiamo allora con
cura questa paginetta. Grazie.
don Rosario
All’interno del dibattito pubblico sulla “Buona scuola”
indetto dal governo, anche l’insegnamento della
religione cattolica (IRC) sta diventando uno dei temi
particolarmente sentito: sia da chi lo sostiene sia da chi lo
vorrebbe eliminare. Di conseguenza pare utile suggerire
qualche orientamento sui modi in cui l’IRC possa essere
ripensato e riproposto dentro il clima scolastico attuale,
senza cambiarne la conformazione concordataria.
Un primo aspetto per pensare il valore dell’IRC
nella scuola di oggi è rapportarlo alla catechesi.
L’IRC è una forma di catechesi esercitata a scuola, come
molti pensano?
La risposta è negativa. Infatti, la nuova “Intesa” fra lo
Stato e la Chiesa cattolica (siglata nel DPR 175/2012)
ribadisce che l’IRC “E’ impartito nel rispetto della
libertà di coscienza degli alunni, secondo indicazioni
didattiche che devono essere conformi alla dottrina della
Chiesa e collocarsi nel quadro delle finalità della scuola”.
Questo, molto semplicemente, segnala il fatto che l’IRC
va impartito in maniera non confessionale, in modo da
presentare i contenuti della materia in modo scolastico,
non catechetico. In questo senso frequentare l’IRC
potrebbe essere utile come formazione culturale anche
a chi, pur non essendo cattolico, vuole comprendere la
società e la cultura in cui vive.
Inoltre, interpretato in questo modo, l’IRC non contrasta
affatto con l’idea della tolleranza religiosa o della laicità
dello Stato e anzi potrebbe diventare un laboratorio di
tolleranza e di promozione della laicità secondo i valori
propri della cittadinanza repubblicana.
Un secondo aspetto per ripensare l’IRC è quello di fare in
modo che non venga etichettato come un’ora in meno da
fare a scuola. Anche se la legge permette di non avvalersi
dell’IRC uscendo da scuola, la comunità cristiana non
può accettare come educativa l’idea che imparare qualcosa
in più e fare nulla di scolastico abbia lo stesso valore. In
questo senso, soprattutto come genitori che vivono il
mondo della scuola, potremmo non solo promuovere la
partecipazione all’IRC, ma impegnarci anche a sostenere
le altre tre opzioni possibili ed alternative all’IRC: lo
studio assistito, lo studio non assistito e l’ora di attività
alternativa all’IRC. Questo, forse, potrebbe educare molti
studenti a modificare l’immagine che si fanno, su spinta
della comodità, dell’IRC come un’ora superflua o inutile
alla loro formazione scolastica.
Un terzo aspetto per ripensare l’IRC può essere collegato
al suo valore di promozione dell’intelligenza in materia
di spiritualità. L’IRC, infatti, può concorre anche alla
formazione religiosa degli alunni, ma alla maniera che è
propria della scuola. A scuola ogni materia può formare
religiosamente un alunno che sia disponibile in tal senso.
Ogni volta che qualsiasi docente insegna ai suoi alunni
ad utilizzar intelligenza e ragione per comprendere le
pag _30
pratiche di vita religiosa, in una scuola che forma il
religioso dell’umano sviluppando l’intelligenza e il
suo esercizio critico.
Questi sono solo alcuni dei modi con cui si può
cogliere qualche occasione per ripensare il valore
scolastico dell’IRC oggi. La speranza è che le
comunità cristiane siano pronte, in nome della fede
del Signore di ogni uomo e donna, a promuovere
accettazione della diversità, l’entusiasmo dell’imparare
e la spiritualità dello studio.
Il Responsabile Diocesano per l’IRC: Luciano Pace
finestra aperta
meraviglie del creato, in un qualche modo li aiuta
a formarsi anche religiosamente e cristianamente.
La fede cristiana, infatti, non va a nozze con l’essere
creduloni, ma con la meraviglia davanti al modo
in cui Dio ha fatto l’universo. Per cui l’IRC può
promuovere la formazione spirituale dei ragazzi
non tanto perché l’insegnante propone di pregare
in aula o di fare messa a scuola. Piuttosto, attraverso
l’attività di studio della dottrina cattolica secondo
le indicazioni didattiche con cui va impartito nei
diversi ordini e gradi di scuola, l’IRC sviluppa
l’intelligenza degli studenti in ambito religioso,
promuovendo l’accoglienza e la tolleranza verso
alunni di altre culture e religioni. In questo, l’IRC si
inserisce, in comunione con tutte le altre discipline
e senza diventare motivo di conflitti o contrasti sulle
L’albero realizzato da ragazzi di varie fedi a Piamborno in
Oratorio, segno di speranza e di integrazione
pag _31
comunità
e proposte
Piamborno e Cogno
Santi bresciani nell’anno della misericordia
Santo Ludovico Pavoni
Lodovico Pavoni nacque a Brescia l’11 settembre 1784 in
una nobile famiglia cittadina, primo di 5 figli. La sorella
Paolina lo dirà “pio e mortificato fin dalla fanciullezza
e sollecito nella carità verso i poveri sia in città come
ad Alfianello”, dove la famiglia Pavoni aveva una casa
signorile e dei possedimenti. Incominciava gli studi
superiori nel Monastero di San Domenico, dove ebbe
ad insegnante padre Domenico Ferrari, poi vescovo
bresciano, continuandoli probabilmente presso il palazzo
vescovile dove, chiuso dal 1797 il seminario, venivano
impartite lezioni per i chierici.
Diventato sacerdote il 21 febbraio 1807, si dedicò
all’apostolato giovanile svolgendo anche la funzione
di segretario del Vescovo di Brescia mons. Gabrio
Maria Nava. Si trattava di un sodalizio vivo, efficace,
nell’ambito del quale la disponibilità del vescovo si univa
alla vocazione del giovane sacerdote per l’educazione
giovanile, in senso sia oratoriano-formativo, sia
professionale e anche imprenditoriale.
Nel 1812 aprì uno “oratorio per i ragazzi e i giovani
più emarginati”, di seguito nel 1821 diede vita in San
Barnaba ad un “Collegio d’arti”, che per loro fu casa e
luogo di preparazione al lavoro. Nel 1842 accolse anche
i sordomuti. Nel 1825 il numero di giovani interni ed
esterni del Collegio giunge a 45; ad oltre 50 nel 1839
e a più di 70 nel 1845. La prima officina interna fu la
calzoleria. La seconda, la più importante, la Tipografia. In
particolare, con il laboratorio tipografico, riconosciuto
come la prima scuola grafica in Italia, promosse
un’attività editoriale e libraria, che si svilupperà come
editrice Ancora.
Altri importanti ruoli ebbe il Pavoni nella vita diocesana
bresciana come deputato alla Fabbrica del Duomo
nuovo, nel sostegno nel 1842 all’impianto in Brescia della
Compagnia di Gesù e nel 1845 dell’Istituto delle Figlie
del sacro Cuore di Gesù fondato da Teresa Eustochio
Verzeri e in altre opere e istituzioni. Lo stesso don Bosco
entrerà in contatto con l’esperienza pavoniana sul finire
del 1849 e ai primi del 1850, ricavandone preziose
indicazioni per la sua futura iniziativa religiosa e sociale
oggi diffusa in tutto il mondo.
Per continuare la sua opera, l’8 dicembre 1847 Pavoni
fondò la Congregazione religiosa dei Figli di Maria
Immacolata detta pure dei “Pavoniani”. Morì il 1° aprile
1849 a Saiano, a 12 chilometri da Brescia, dando la vita
per portare in salvo i suoi ragazzi dalle violenze delle
Dieci giornate.
La Chiesa ha riconosciuto le sue virtù eroiche il 5
giugno 1947 e il 14 aprile 2002 Giovanni Paolo II lo ha
proclamato beato.
Oggi la Congregazione da lui fondata continua il suo
carisma educativo in diverse città d’Italia: a Brescia,
Genova, Lonigo (Vi), Milano, Montagnana (Pd), Monza,
Roma, Sarno (Sa), Susà di Pergine (Tn), Tradate (Va) e
Trento. E’ presente anche in Spagna, Brasile, Colombia,
Messico, Eritrea e Filippine.
Tutto, questo, fino alla solenne Canonizzazione dello
scorso ottobre 2016 a Roma, il più recente dono di Papa
Francesco, alla Chiesa bresciana.
Giovanni Gregorini
pag _32
Santi bresciani nell’anno della misericordia
padre Giovanni Fausti, Beato “martire”
Le stesse del ‘gesuita’ Giovanni Fausti, nato a Marcheno (Bs)
il 9 ottobre del 1899, vice provinciale dell’Albania, e dei suoi
compagni di martirio, fucilati il 4 marzo del 1946 dietro il
cimitero di Scutari. Precursore del dialogo islamo- cristiano,
il gesuita, di origini bresciane, aveva insegnato filosofia
all’università di Scutari e, dopo aver imparato la lingua
albanese, aveva studiato approfonditamente l’islam proprio
per avviare un dialogo serio tra le comunità e per dar vita alla
Lega “Amici oriente islamico”, diffusa in Italia e all’estero.
Dopo essere rientrato in Italia e dopo una severa malattia
polmonare, padre Fausti era tornato in Albania nel 1942
quando i suoi superiori gli avevano affidato il compito di
Rettore del Pontificio Seminario di Scutari e dell’annesso
Collegio Saveriano. Solo un anno dopo si era trasferito a
Tirana lasciando l’incarico a un confratello albanese, padre
Daniel Dajani, che verrà arrestato e ucciso con lui. L’idea è
quella di assistere gli italiani e gli albanesi, sia cristiani che
musulmani, coinvolti nella tragedia della Seconda Guerra
Mondiale. Accusato di essere un politicante, traditore della
nazione, viene prima arrestato e poi ucciso insieme con padre
Daniel, e altri confratelli e seminaristi gesuiti.
La repressione contro i cattolici, ma anche contro gli ortodossi
e i musulmani, fu durissima. Nonostante le atrocità e le
torture, i cristiani continuavano a non rinnegare la propria
fede. Gridavano: “Viva il Papa, viva l’Albania, viva CristoRe”.
Al termine della persecuzione restavano in Albania, appena
33 sacerdoti vivi, molti di loro sopravvissuti a torture e lavori
forzati, come ha raccontato al Papa il neo cardinale, don
Ernst Simoni. Il papa dopo la sua testimonianza si è messo in
ginocchio davanti a questo sopravvissuto.
a cura di Sr. Serena, da ‘Famiglia Cristiana’
pag _33
comunità e proposte
«Non separerò mai il mio gregge dalla Santa Sede», aveva risposto
monsignor Frano Gjini, a Enver Hoxha, dittatore del Paese, che gli
chiedeva di staccarsi da Roma e costruire una Chiesa patriottica
albanese. Proprio per questo fu torturato e, nel 1948, condannato a
morte e ucciso. «Viva Cristo Re,Viva l’Albania», furono le sue ultime
parole davanti al plotone che lo stava fucilando.
Calendario Pastorale da Natale in poi
RITIRI AVVENTO - ICFR ADO E GIOVANI (medie superiori e confessioni giovani)
Venerdì 16/12
dalle 16,30 alle 18,30
Ritiro ICFR 4 e confessioni a Cogno (+confessore forestiero)
dalle 20 alle 22
con i genitori ICFR 6 e 7 (1° e 2° M°) Preado 2003/4 Pb&Cg a Cogno (confessori: don Pt Parzani e don Arturo)
Lunedì 19/12
dalle 18 alle 22
Martedì 20/12
dalle 14,30 alle 16,30
ore 20,30
Giovedì 22/12
ore 20,30
Pb&Cg III m. e superiori Ado 2003/2/1/0
(partenza dall’oratorio di Cogno all’Annunciata)
Ritiro ICFR 4 e confessioni a Piamborno
(+confessore forestiero)
giovani e adulti: adorazione e lit. penitenziale in Parrocchia a
Cogno (+confessore forestiero)
giovani e adulti: adorazione e lit. penitenziale in Casa di Riposo
Piamborno (+confessore forestiero)
RITIRI AVVENTO ADULTI
Mercoledì 14/12
dalle 20 alle 22
ritiro per gli adulti all’Eremo di Bienno
Sabato 17/12 ore 16,30
S. Messa per i “Figli in cielo” all’Eremo di Bienno
Lunedì 19 /12
dalle 15 alle 16,30 ritiro adulti e confessioni a Piamborno in Casa di riposo
Martedì 20/12
dalle 9 alle 15
ritiro per le donne all’Eremo di Bienno
EVENTI, CONCERTI E SPETTACOLI DI NATALE
Domenica 11/12
ore 16.00
Santa Lucia a Piamborno (Piazza Comune)
Lunedì 12/12
ore 14,30
Santa Lucia a Cogno (Scuola M. Ausil.)
Sabato 17/12
ore 20,30
Natalissima 2016 in Teatro a Piamborno
Domenica 18/12
ore 16,00
fiaccolata tra i presepi (Pro Loco)
Giovedì 22/12 ore 20,30
spettacolo di Natale della Scuola Maria Ausiliatrice di Cogno
Venerdì 23/12
ore 20,45
concerto natalizio “Coro S. Filippo” in chiesa parr. Cogno
CALENDARIO LITURGICO
NATALE DEGLI SPORTIVI in parrocchiale a Piamborno
Giovedì 15
ore 19,30
Venerdì 16
inizio novena del Natale
Invitatorio all’inizio delle Messe: “Venite adoriamo” (Regem Venturum)
Domenica 18/12 IV di Avvento nelle messe delle 9,30 e 11: Benedizione “Bambinelli” per i presepi
CONFESSIONI ABITUALI:
A Piamborno:
A Cogno
ogni sabato e prefestivo prima della S. Messa in C.D.R dalle 16,00 alle 16,45
ogni domenica sera dalle 17,30 alle 18,00
pag _34
CONFESSIONI DI NATALE 2016, ADULTI E GIOVANI
Bambini, ragazzi e adolescenti sono già nei ritiri (vedi sopra)
Celebrare il perdono divino
Il sacramento della Riconciliazione celebra la misericordia del Padre già accordata al peccatore che si pente e
dona la forza per riprendere più spedito il cammino. La liturgia del sacramento esprime questa doppia realtà,
specialmente nella celebrazione collettiva - meglio preparata e comunitaria.
Confessioni di Natale nei giorni precedenti la vigilia:
A PIAMBORNO:
Lunedì 19/20
dalle 15 alle 16,30
ritiro per adulti, adorazione, vespro e confessioni (dE e dR)
in Casa di riposo
Martedì 20
dalle 9,30 alle 11,30
anziani e ospiti in casa di Riposo
Giovedì 22
dalle 16 alle 18 in Parrocchia Piamborno (dR)
alle 20,30 adorazione e liturgia penitenziale con confessioni in Casa
di Riposo per giovani e adulti (+confessore forestiero)
mattina
visita ammalati, confessioni e comunioni Natalizie a
Piamborno (dR e dE)
Venerdì 23
A COGNO:
Martedì 20
ore 20,30 adorazione e liturgia penitenziale in Parrocchia per giovani e adulti
(+confessore forestiero)
Giovedì 22
mattina
visita ammalati, confessioni e comunioni Natalizie a Cogno (dR)
dalle 16 alle 18 in Parrocchia (dE)
SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE
Sabato 24 Vigilia di Natale
dalle 8 alle 11,30
dalle 14,30 alle 16,45
ore 17,00
dalle 22,00 alle 23,30
A COGNO:
dalle 8,45 alle 11:30
dalle 20 alle 21,30 ore 22,00 ore 24,00 lodi (dR) e Comunione in Parrocchia a Piamborno
e confessioni
confessioni per tutti in Casa di riposo Pb
(+conf. forestiero don Ivo Panteghini)
Messa nella Vigilia di Natale (d. Ivo) per ospiti,
personale e parenti
(+conf. forestiero don Ivo Panteghini)
lodi (dE) a Cogno in parrocchia, seguono confessioni
(+conf. forestiero don Ivo Panteghini)
in parrocchia (+conf. forestiero don Ivo Panteghini)
Messa nella notte Santa in parrocchia a Cogno
Messa della Notte Santa in parrocchia a Piamborno
Domenica 25 S. Natale orario festivo della solennità S. Messe
ore 8,00 e 11
ore 9,30 e 18
Lunedì 26 S. Stefano
ore 9,30 e 11
ore 8,00 e 11,00
ore 9,30 e 18
in parrocchia a Piamborno-sospesa la Messa alla chiesolina
in parrocchia a Cogno
anniversari di matrimonio
nelle S. Messe (avvisare i sacerdoti)
S. Messe a Piamborno
S. Messe a Cogno
pag _35
calendario
A PIAMBORNO:
VACANZE NATALE 2016: proposte medie – adolescenti e giovani
Superiori:
dal 27 al 29 dicembre
Uscita Adol. a Fussen - MONACO di Baviera - Innsbruck (€ 165)
Medie:
29 e 30 dicembre
Campo Medie a Croce di Salven (€ 60)
Venerdì 30 dicembre S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe – Titolare della parrocchiale di Piamborno
ore 8,00 a Piamborno
ore 18,00 a Cogno
Sabato 31 dicembre S. Silvestro fine anno civile, vigilia della solennità di Maria SS Madre di Dio
ore 8,00
Lodi e Comunione in Parrocchia a Piamborno
ore 17,00
Messa a Piamborno in CDR con “Te Deum” di ringraziamento
ore 18,00
Messa a Cogno con “Te Deum” di ringraziamento
ore 21,00
Veglia di fine anno all’Eremo di Bienno
2017: Anno del Signore
MESE DI GENNAIO
Solennità di S. Maria Madre di Dio
Domenica 1 gennaio 2017 solennità di S. Maria Madre di Dio, Giornata della pace e Capodanno
ore 11,00
S. Messa in parrocchia a Piamborno (sospesa alle 8)
ore 9,30 e 18 S. Messa in parrocchia a Cogno
ore 19,00
S. Messa alla Chiesolina
Solennità dell’EPIFANIA del SIGNORE CELEBRAZIONI
(sospese le comunioni agli ammalati del 1° giovedì e 1° venerdì di Gennaio: già portate a Natale)
Giovedì 5 gennaio 2017 Vigilia dell’Epifania sospesa le messa delle 8,45 in S. Filippo
ore 17
Messa a Piamborno in CDR
ore 18
Messa a Cogno
Venerdì 6 Epifania del Signore
ore 8 e 11
S. Messa in parrocchia a Piamborno
ore 9,30 e 18 S. Messa in parrocchia a Cogno
ore 19,00
S. Messa alla Chiesolina
ore 15,00
Celebrazione della S. Infanzia: Processione Re Magi e bacio a Gesù
Bambino, offerte per i Bambini poveri del mondo
(ore 14,30 ritrovo e prove in chiesa a Piamborno genitori
ICFR 1
Piamborno e Cogno)
Domenica 8 gennaio BATTESIMO DI GESU’
Messe con orario festivo e battesimi
Il Vescovo incontra i Giovani della Valle oggi a… (h. ?)
pag _36
SETTIMANA EDUCATIVA da Domenica a Domenica
Sabato 28 gennaio
ore 20,30
Concerto degli Amici della Lirica in chiesa parrocchiale a Cogno
Festa di don Bosco: Pranzo e giornata in Oratorio a Cogno
Domenica 29 gennaio
Martedì 31 gennaio Memoria di San Giovanni Bosco
Giovedì 2 febbraio 1° giovedì del mese (comunione malati di Cogno al mattino)
Festa della presentazione di Gesù al tempio – Benedizione Candele
ore 18,00
S. Messa a Cogno
S. Messa a Piamborno e presentazione gruppi dei sacramenti
ore 20,00 Venerdì 3 febbraio 1° venerdì del mese (Comunione malati Piamborno al mattino)
S. Biagio benedizione della gola nelle S. Messe
dalle 8,00 alle 11 Lodi, Messa e Adorazione a Piamborno
dalle 18,00 alle 21 S. Messa e Adorazione a Cogno Parrocchiale
Sabato 4 febbraio
ore 18,30
11° ediz. “Passeggiando con la Luna”, in memoria di Mauro
Reghenzani, caspolata notturna non competitiva organizzata dal
Gruppo Mav, Montagna Avventura Vita, in collaborazione con il
nostro Oratorio. A seguire ricca cena nella casa vacanze M. Nodari
Domenica 5 febbraio Giornata della vita
Sabato 11 febbraio Madonna di Lourdes e giornata del malato: S. Messe prefestive
ore
ore
ore
ore
Sabato 18 febbraio
14,30
16,30
17,00
18,00
ore 20,30
Rosario, unzione malati e benedizione Eucaristica a Cogno
in Casa di Riposo Rosario con e per gli Ammalati e ospiti. Segue…
S. Messa (l’unzione comunitaria dei malati è spostata ad altra data)
S. Messa a Cogno
nel teatro del nostro oratorio, il Gruppo Musica Insieme Lab
presenterà il musical scritto a più mani “Tra sindaci, geni e pistola”,
realizzato con lo scopo di valorizzare alcune “bòte” camune
Domenica 26 febbraio Domenica di Carnevale
Itinerario di FEDE in PREPARAZIONE al MATRIMONIO CRISTIANO all’eremo di Bienno
da sabato 18 febbraio (ore 20-22) all’8 aprile. Iscrizione al 0364-40081
QUARESIMA 2017
Mercoledì 1 marzo - Inizio della quaresima LE CENERI (astinenza e digiuno)
ore 17,00
CDR Piamborno
ore 18,00
Cogno (Parrocchiale)
ore 20,00
Piamborno (Parrocchiale)
Domenica 5 marzo - I di Quaresima
Inizia la preghiera quaresimale davanti alle scuole, prima delle lezioni
Lunedì 20 marzo San Giuseppe
ore 18,00
animazione S. Messa papà a Cogno (PBCcG)
Giovedì 23 marzo - Metà Quaresima LA VECCHIA
Sabato 25 marzo ANNUNCIAZIONE - Festa titolare della parrocchiale Cogno
ore 11,00
S. Messa solenne (?)
ore 18,00
S. Messa prefestiva (della domenica)
pag _37
calendario
al mattino preghiera e imposizione delle Ceneri per la Scuola Cattolica di Cogno
Domenica 16 aprile 2017 Santa PASQUA
Domenica 7 maggio
I confessioni ICFR 3
Lunedì 8 maggio San Vittore patrono Pb
Sabato 13 maggio Centenario della Madonna di Fatima (1917-2017)
PROPOSTE ADO-PREADO E GIOVANI ESTATE 2016/17
Proposte Medie
I media ASSISI
Pasquetta 17-18-19 aprile 2017 € 185 – iscrizioni con € 50 entro l’11 febbraio
II media ROMA EXPRESS
Palme 7-8-9 aprile € 160 – iscrizioni con € 50 entro l’11 febbraio
III media TORINO e don Bosco dal 29-30 aprile all’1 maggio – quota e iscrizioni da definire
Proposte per Giovani
Domenica 8 gennaio
il Vescovo incontra e saluta i giovani della Valle a Darfo (?)
Venerdì 13 gennaio
ore 21 a Edolo in San Giovanni
Venerdì 10 febbraio
ore 21 a Darfo in San Faustino
Giovedì di Quaresima con il Vescovo Luciano in Cattedrale a Brescia
9 – 16 – 30 marzo alle 20,30 (partenza ore 17,30)
Sabato 8 aprile veglia delle Palme in Città
Giornate spiritualità
dal 22 al 24 aprile per giovani all’Eremo con il Vescovo Luciano
TERRA SANTA
dal 7 al 14 agosto - quota € 1.050 iscrizioni da definire
Per Ado Superiori: Campo CSI in Albania?
PROPOSTE ESTATE 2017
Campo Animatori (per Grest Cogno e Piamborno) a Croce di Salven
Scuola estiva
Grest 2017 Cogno e Piamborno, (3 - 21 luglio)
Campi Estivi Elementari a Croce di Salven Medie (da definire)
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I battesimi dei nuovi nati
I battesimi di Piamborno
Minolfi Nicole
di Ruben e Filippi Elisa
ê 23-3-2016
battezzata il 23-10-2016
I battesimi di Cogno
Corbelli Samuel
di Diego e Francesca Denami
ê 28/06/2016
battezzato il 25/09/2016
anagrafe
“LE FOTO DEI BATTEZZATI E DEI DEFUNTI, SE SI HA PIACERE CHE SI PUBBLICHINO,
VANNO CONSEGNATE LIBERAMENTE DAI FAMILIARI ALLA REDAZIONE .
VERRANNO VOLENTIERI INSERITE NELLE PAGINE DEL NOTIZIARIO MA SENZA ALCUNA
ALTRA DIDASCALIA CHE NON SIANO DATI ESSENZIALI ANAGRAFICI, PER ESIGENZE
DI ORDINE TIPOGRAFICO”
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Calendario battesimi
anno pastorale 2016/2017
Lunedì 26 dicembre (S. Stefano) ore 14,30 a Cogno
ore 16,00 a Piamborno
Domenica 8 Gennaio 2016
ore 11,00 nella Messa a Piamborno
ore 14,30 a Cogno
Domenica 5 febbraio (giornata della Vita) ore 9,30 nella Messa a Cogno
ore 14,30 a Piamborno
Domenica 26 febbraio ore 11,00 a Piamborno nella Messa
ore 14,30 a Cogno
NEL TEMPO PENITENZIALE DI QUARESIMA NON SONO OPPORTUNI I BATTESIMI
(cfr. Direttorio Bs)
Lunedì 17 aprile (Pasquetta) ore 9,30 nella Messa a Cogno
ore 11,30 a Piamborno (dopo la Santa Messa)
Domenica 21 maggio
ore 11,00 a Piamborno nella Messa (pellegrinaggio ad Ardesio)
ore 14,30 a Cogno
Domenica 25 giugno
ore 9,30* nella Messa a Cogno (o ore 18,00*)
ore 14,30* a Piamborno (o ore 16.30*)
Domenica 23 luglio
ore 11,00 a Piamborno nella Messa
ore 14,30* o ore 16,30* a Cogno
Domenica 27 Agosto
ore 9,30* nella Messa a Cogno (o ore 18,00*)
ore 14,30* a Piamborno (o ore 16.30*)
(* il primo che prenota determina l’orario preferito, anche per altri che si aggiungessero.)
N.B. : Recarsi dal parroco entro i primissimi mesi dalla nascita per concordare la data tra quelle proposte….
e che dovrebbe avvenire quanto prima.
…ritirare il sussidio per il padrino o madrina, così da fare per tempo, una scelta idonea Concordare l’incontro nella casa
della famiglia, per la preparazione catechetico-liturgica, possibilmente con la presenza del padrino/madrina…
Il BATTESIMO, infatti indica l’orientamento, che fin dall’inizio, i genitori prendono, pensando ad esso come un dono
importante per i loro figli… E’ segno di coerenza inserirli nella chiesa non solo anagraficamente, ma vitalmente, durante
gli anni dell’infanzia e della scuola d’infanzia, anche iscrivendoli all’Ora di religione scolastica, che pur essendo un
approccio culturale, non va snobbato, né dalle famiglie non cristiane che vivono in Italia e - a maggior ragione - da chi
si sente Cristiano. Per dei “battezzati”, non partecipare poi, all’itinerario di iniziazione cristiana, (catechismo genitori e
figli - ICFR) e graduale presenza attiva alle Messe festive e delle solennità è una grande incoerenza!
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I nostri defunti
I nostri defunti di Piamborno
DEFUNTI 2016
Bertocchi Pietro
ê 13/3/1926
† 18/10/2016
Rugginenti Luisa (Gemma)
ê 13/12/1942
† 28/10/2016
Gheza Filomena
ê 19/9/1930
† 25/10/2016
Belotti Felice
ê 30/11/1932
† 2/11/2016
Ghiroldi Federico
ê 18/10/1929
† 20/11/2016
anagrafe
31 Orsignola Santa
32 Gaioni Pietro
33 Bertocchi Pietro
34 Andriollo Luigi
35 Gheza Filomena
36 Torquati Giuseppe
37 Rugginenti Gemma
38 Belotti Felice
39 Piazzola Angela
40 Ghiroldi Federico
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I nostri defunti di Cogno
DEFUNTI 2016
17. Zani Mario
18. Pelamatti Giacomina
19. Alemanni Ermelinda
Zani Mario
ê 18/12/1940
† 31/10/2016
Pelamatti Giacomina (Mina)
ê 23/6/1959
† 25/11/2016
Battista Menolfi
ê 13/10/1932
† 18/08/2016
(e non il 18/09/2016, come nel
notiziario dell’ ottobre 2016)
Ci scusiamo vivamente dell’errore
non voluto.
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Gianfranco Pandocchi
ê 22/08/1944
† 03/04/2016
(e non nato il 22/08/1948, come
nel notiziario dell’ ottobre 2016)
Ci scusiamo vivamente dell’errore
non voluto.
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