taccuino - Investire Oggi

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GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Dele Alli salta a due metri dalla
porta e segna di testa
il secondo gol del Tottenham
anticipando nello stacco
Azpilicueta e Moses
Le facce
della partita
E POCHETTINO VA...
Ormai alla terza stagione alla
guida del Tottenham (un 5°
e un 3° posto), Mauricio
Pochettino continua a
convincere tifosi e critici EPA
RE DEI BOMBER
I gol di Diego Costa,
rantacinque mi­ capocannoniere in
sce Willian al po­
nuti, ma basta
sto di Alonso: Pe­
un colpo per di­ Premier. Dele Alli è
dro si sposta sul­
ventare protago­ a quota 10 (come
la corsia sinistra
nista. Dicono Harry Kane)
e il brasiliano va
che sono situa­
a completare la
zioni abituali per i campioni: linea d’attacco. Un gesto corag­
Alli, scoperto da Franco Baldini gioso, ma non porta cambia­
nel MK Dons, appartiene sicu­ menti. Il Tottenham gestisce
ramente a questa categoria.
bene il risultato e Alli cerca il
tris: sarebbe stato forse troppo
EPILOGO L’avvio di ripresa del per il Chelsea.
Chelsea è da squadra di razza.
Costa costringe Lloris a spor­ CONTE Antonio Conte è quasi
carsi le mani. Hazard non è senza voce: «La gara è stata
preciso nella deviazione di te­ equilibrata nel primo tempo.
sta sul cross di Alonso. Moses Incassato il primo gol, siamo
cade all’ingresso in area dopo tornati in campo più determi­
un contrasto con Dembele, ma nati e abbiamo messo sotto il
non è rigore. Il Tottenham ri­ Tottenham, ma proprio nel no­
parte e all’improvviso, con stro momento migliore, è arri­
un’azione fotocopia del primo vata la seconda rete di Alli. Le
gol, raddoppia. Walker appog­ sconfitte fanno sempre male,
gia a Eriksen, il danese vede ma io l’ho ripetuto più volte:
un’altra luce e ancora una volta per arrivare lontano bisogna
Alli, di testa, supera tutti: 2­0. lavorare. È l’unica strada che
Lo sguardo di Conte è incredu­ conosco».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
lo. L’allenatore italiano inseri­
SVIZZERA
 Massimo Cellino ha venduto
il 50% delle sue quote del
Leeds ad Andrea Radrizzani,
imprenditore italiano 42enne,
co-fondatore della sport
media agency MP e Silva. Le
quote — riporta il sito della
società inglese che gioca in
Championship (seconda
divisione) — sono state
acquistate tramite Aser Group
Holding. L’obiettivo è riportare
in Premier, dopo 13 anni, il
club campione d’Inghilterra nel
1992 e retrocesso nel 2004 per
problemi finanziari. «Voglio
portare stabilità attraverso un
programma a lungo termine di
investimenti — ha detto
Radrizzani — Spero in una
crescita sostenibile e non farò
nulla che possa mettere a rischio
il futuro del club. Sono entusiasta
della sfida e lavorerò al fianco di
Massimo e di chiunque si trovi in
questo club per rendere il Leeds
una società di successo». Cellino
per tre volte è stato sospeso
dalla federcalcio inglese, l’ultima
sanzione lo scorso mese per aver
violato le norme sugli agenti in
occasione della cessione di
McCormack al Fulham. Il Leeds è
5° in Championship.
ARGENTINA
BRASILE
 LUGANO (p.l.g.) «Spero che i
miei ragazzi siano un po’ più
bravi di quanto ero io. Non ero
un campione e sapevo che
dovevo fare più degli altri». Si
presenta così ai media, con
modestia e simpatia, il nuovo
allenatore del Lugano Paolo
Tramezzani. Dopo cinque anni
come assistente di De Biasi con
la nazionale albanese, il 46enne
ha l’obiettivo di mantenere la
formazione della Svizzera
italiana, attualmente terzultima,
nella massima divisione
(retrocede solo l’ultima).
Ingaggiato dal presidente italiano
del Lugano, Renzetti, Tramezzani
sostituisce l’esonerato Manzo, ex
calciatore milanista. Fiducioso,
nonostante sia alla prima
esperienza da primo allenatore, il
reggiano ha dichiarato di avere
tra le mani un buonissimo
Lugano. Il campionato elvetico
riprenderà dopo la sosta
invernale il 4 febbraio.
Cellino cede
il 50% del Leeds
a Radrizzani
RABBIA CONTE
Dopo 13 successi di fila, cade
il Chelsea: il Tottenham
merita. Una sconfitta che
niente toglie a una stagione
fin qui straordinaria AFP
14
TACCUINO
CHAMPIONSHIP
GRANT
CHE TESTA
Due gol identici: cross di
Eriksen, colpo di testa di Dele
Alli che batte Courtois.
Il 20enne inglese sta vivendo
un periodo magico AP
Rosario Central Atl. Paranaense:
nuova squadra Cabral arrestato
di Montero
per omicidio
 Paolo Montero è il nuovo
allenatore del Rosario
Central. Ad annunciarlo è lo
stesso club argentino su
Twitter. Il 45enne ex centrale
della Juventus ha firmato un
contratto di 18 mesi.
L’uruguaiano negli ultimi anni
ha allenato il Boca Unidos,
serie B argentina, e il Colòn,
lasciato a fine dicembre. Il
Rosario Central ha vinto il
campionato argentino
quattro volte (l’ultimo trionfo
è del 1986-87). Nel 1995 è
riuscito anche a vincere la
Coppa Conmebol, equivalente
sudamericana dell’Europa
League.
 Luciano Cabral, 21enne
argentino in forza all’Atletico
Paranaense, è stato arrestato
nel sud della provincia di
Mendoza con l’accusa di
omicidio. Cabral, assieme al
padre e a un altro ragazzo di 17
anni, sarebbe rimasto coinvolto
nell’assassinio di un 27enne
durante una rissa in strada nella
città di General Alvear, capitale
della provincia argentina.
L’omicidio si è consumato all’alba
di capodanno, con la giovane
vittima che sarebbe stata
lapidata. L’ex Argentinos Juniors,
nazionalizzato cileno, si è
consegnato alle autorità
accompagnato da un avvocato.
SPAGNA / COPPA DEL RE
James fa felice Zidane
Il Real asfalta il Siviglia
DIEGO IMPRECISO
Diego Costa ha avuto una sola
buona occasione per segnare,
verso la fine del primo tempo:
ma il destro dal limite è finito
lontanissimo dalla porta GETTY
19
 Basta l’attacco di scorta a
Zinedine Zidane per ipotecare
la qualificazione ai quarti di
finale della Coppa del Re. Il
Real Madrid ha sconfitto 3-0
il Siviglia al Bernabeu
nell’andata degli ottavi e
adesso alla squadra di
Sampaoli servirà più di
un’impresa per ribaltare la
situazione. Il Real era privo di
Ronaldo, Bale e Benzema (il
francese è rimasto in
panchina per tutta la gara),
ma l’assenza dei tre campioni
non si è sentita. Il merito è
stato soprattutto di James
Rodriguez, autore di una
doppietta: il colombiano ha
sbloccato l’incontro all’11’ e
James Rodriguez, 25 anni GETTY
Lugano presenta
Tramezzani
Obiettivo salvezza
Paolo Tramezzani, 46, Lugano
poi ha siglato il terzo gol dei
blancos al 44’ su calcio di rigore.
Tra le due reti di James era
arrivato il timbro di Varane. Le
altre due punte schierate da
Zidane erano Morata e Asensio,
che a metà ripresa ha lasciato il
posto a Isco. Nella ripresa il
Siviglia ha abbozzato una
reazione ma senza successo.
Stasera si completerà il
programma degli ottavi di finale
di Coppa del Re con la
complicata sfida del Barcellona
sul campo dell’Athletic Bilbao.
COPPA DEL RE, OTTAVI DI
FINALE, ANDATA - Martedì:
Osasuna-Eibar 0-3, ValenciaCelta 1-4, Deportivo-Alaves 2-2,
Las Palmas-Atletico 0-2. Ieri:
Alcorcon-Cordoba 0-0, Real
Sociedad-Villarreal 3-1 (Willian
Jose, Vela, Oiarzabal, Trigueros),
Real Madrid-Siviglia 3-0 (James
Rodriguez 2, Varane). Oggi, ore
21.15: Athletic Bilbao-Barcellona.
20
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Serie B R La storia
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
La Mantia: a Vercelli
c’è il tronista del gol
Ecco i bomber
che arrivano
dalla Lega Pro
1Due anni fa finì in D e sembrava perso, ora l’esplosione
duo Sensi­Diawara: «Ancora
oggi quando ci ripenso mi sem­
bra pazzesco. Già si vedeva che
avevano grandi qualità. Spero
di raggiungerli un giorno in Se­
rie A». Per la prossima stagione
lo segue già il Chievo.
S
cusate il ritardo. Andrea
La Mantia è il volto emer­
gente fra i goleador italia­
ni della Serie B. A 25 anni, alla
prima vera esperienza in B
(aveva giocato 12 minuti con il
Frosinone nella stagione 2009­
10), ha lasciato il segno. Sette
reti (4 delle quali partendo dal­
la panchina) nel girone d’anda­
ta, impreziosite dalla doppietta
che ha steso il «suo» Frosinone
prima di Capodanno.
LA SCALATA Romanista cre­
sciuto nel mito di Totti, ha come
modelli Pazzini e Drogba. E
proprio con il Pazzo si è incro­
ciato in campionato il 22 otto­
bre: «E’ stato emozionante gio­
carci contro. In settimana gli
avevo fatto i complimenti e a fi­
ne partita mi ha voluto ringra­
ziare di persona: è anche un
campione di umiltà». Andrea ha
le spalle larghe: «Colpa di papà
Mario. Da ragazzo mi incitava,
adesso è diventato il mio più
grande critico. Dovrebbero fil­
marlo, è uno spettacolo vederlo
mentre guarda le mie partite. Si
agita, urla e a volte mi insulta
pure». La Mantia è esploso tar­
di. Errori di gioventù o poca fi­
ducia da parte degli allenatori?
Andrea fa mea culpa: «Mi man­
cava fiducia nei miei mezzi. So­
no maturato molto negli ultimi
due anni e sono arrivato in B al
momento giusto. Merito del d.s.
Varini che ha creduto in me». E
ALM10, come l’hanno ribattez­
zato alla Pro, non vuole fermar­
si qui: «Punto alla doppia cifra».
E pensare che due anni fa col
San Marino era retrocesso addi­
rittura in D. Andrea era il cen­
travanti di una squadra che in
mezzo al campo schierava il
Andrea La
Mantia, 25
anni, ha
segnato 4 dei
suoi 7 gol
stagionali in
Serie B
partendo
dalla
panchina.
A sinistra la
fidanzata
Silvia
Raffaele,
26 anni
LAPRESSE
COSENZA IN LOVE La svolta
nell’estate 2015, quando il suo
agente Fabrizio Ferrari sceglie
di portarlo al Cosenza. Andrea
inizia a segnare a raffica. Oltre
alle 13 reti in Calabria, trova an­
che l’amore di...una catanzare­
se: «All’inizio era strano. Lei ve­
niva anche allo stadio a veder­
mi, ma poi ho iniziato a segnare
(un gol anche nel derby con il
Catanzaro ndr) e i tifosi cosenti­
ni se ne sono dimenticati. Non
so se a Catanzaro la pensano al­
lo stesso modo (ride ndr)». Lei è
la bellissima Silvia Raffaele, no­
ta influencer e ex tronista della
trasmissione di Canale 5 «Uo­
mini e Donne». Una coppia gla­
mour e molto apprezzata sui so­
cial. E magari non è un caso che
La Mantia sia esploso anche
grazie al suo amore: « Silvia è il
mio talismano: da quando stia­
mo insieme ho segnato 17 gol.
Mi sostiene sempre e la riempio
di attenzioni». Attenzioni ma
non solo: anche le reti sono tut­
te per lei. «Quando faccio gol
esulto mimando il cuoricino.
L’esultanza è nata per gioco, ma
adesso la devo fare sempre.
Sennò si arrabbia». Tatuaggi
(«il più importante è un’ancora
con scritto family») e musica le
sue passioni: «Amo suonare e
cantare. Mi esibisco spesso con
gli amici al Karaoke. Pezzo for­
te? A Berlino davanti a 2mila
persone una volta ho cantato
Wonderland degli Oasis». Ora
con i suoi gol fa cantare e urlare
di gioia i tifosi della Pro...
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MERCATO B E LEGA PRO
Chiosa al Novara
Il Pisa vuole il bis
Comi va alla Pro
1Brescia: in arrivo Terranova,
anche grazie alla fidanzata Silvia: «Lei è il mio talismano»
Nicolò Schira
21
nuovo d.s. a Terni; Succi dall’India
al Forlì, il Parma cerca Munari
LITTERI, 10 GOL
E’ stato il trascinatore della
scorsa stagione del Cittadella:
15 reti e promozione
ZIGONI, 6 GOL
Con 11 centri ha contribuito
alla corsa della Spal verso la
B, dove si sta confermando
IORI, 5 GOL
Centrocampista dalla rete
facile: 5 la stagione scorsa
col Cittadella, quota già
eguagliata in metà annata di B
I
l Novara prende il difensore centrale
Chiosa (era a Perugia) in prestito dal To­
rino e sorpassa proprio gli umbri nella
corsa al centrocampista Scozzarella (Trapa­
ni). Comi (Carpi) firma con la Pro Vercelli:
arriva in prestito con obbligo di riscatto in ca­
so di salvezza. Il Perugia si consola con gli
arrivi del portiere Brignoli (Leganes) e del
centrocampista Fazzi (Crotone).
PISA AL LAVORO Molto attivo anche il nuovo
Pisa della famiglia Corrado: per la difesa la
prima scelta è Blanchard (Carpi), mentre a
centrocampo è testa a testa col Bari per Vacca
(Foggia). Il Brescia è a un passo da Terranova
(Sassuolo). Nuovo direttore sportivo a Terni:
arriva Danilo Pagni (ex Arezzo) che ha subito
confermato in panchina Benny Carbone.
Tentativo del Bari per Parigini (Chievo). In
Lega Pro il Forlì piazza il colpo Succi (Chen­
naiyin) in attacco. Donnarumma (Lecco) e
Ambrosini (Como) verso Mantova. Il Parma
in pressing per Munari (Cagliari). Gargiulo
(Empoli) va a Prato. Tris Pontedera: in arrivo
Montella (Pisa) e il duo Spighi­Grassi dalla
Spal. Ancona attivissimo. Il sogno è il ritorno
di Surraco (Ternana). Trattative aperte per
Liviero e Del Sante (Juve Stabia) e per il por­
tiere Anacoura (Casertana). Sarno vuole la­
sciare il Foggia che ha preso Deli (Paganese).
Il Taranto cerca l’esterno sinistro difensivo
del Torino Primavera Alessio Benedetti e il
portiere Nikita Contini (Carrarese). Il Fondi
ha preso Mattia Cecconello, svincolatosi dal­
la Lucchese.
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LA SITUAZIONE
NICASTRO, 5 GOL
10 centri con la Juve Stabia,
poi è passato in B al Perugia:
ha già punito Spal e Verona
La classifica di B alla fine del girone di andata: Verona
p. 41; Frosinone 38; Benevento (-1) e Spal 36; Cittadella
34; Carpi 32; Perugia 30; Entella e Bari 29; Spezia e
Novara 28; Ascoli e Brescia 27; Vicenza 25; Salernitana
e Pro Vercelli 24; Latina 23; Cesena 22; Pisa e Avellino
21; Ternana 20; Trapani 13. Si tornerà in campo con il
seguente programma. Sabato 21 ore 15 BresciaAvellino (1-1), Carpi-Vicenza (2-0), Cittadella-Bari (2-1),
Entella-Frosinone (0-2), Latina-Verona (1-4), PisaTernana (0-1), Spal-Benevento (0-2) e Trapani-Novara
(2-2); domenica 22 ore 15 Ascoli-Pro Vercelli (1-1), ore
17.30 Salernitana-Spezia (1-1); lunedì 23 ore 20.30
Perugia-Cesena (1-1).
Lega Pro R L’intervista
Di Masi: «Alessandria,
hai tutto per andare in B»
lato un investimento redditizio.
E non solo perché ha già fatto
14 gol, più di quanto ci aspet­
tassimo. Lui è un vero uomo
squadra, un esempio, un gran­
de professionista che ci mette
grande impegno anche in alle­
namento».
1Il presidente dei grigi, primi in classifica: «Gonzalez è il condottiero.
PROGETTI Fuori dal campo, il
2017 si prospetta ricco di novi­
tà: la società è in continua evo­
luzione e per il vecchio Mocca­
gatta è previsto un robusto re­
styling. «Stiamo lavorando
molto sul merchandising per
coinvolgere tutto il territorio.
In città ora si vede anche il gri­
gio e a scuola non si parla più
solo di Juve, Milan e Inter, ma
anche dell’Alessandria. Per
quanto riguarda lo stadio, ab­
biamo avuto l’ok dalla giunta e
a fine campionato partiranno i
lavori che riguarderanno quasi
tutto l’impianto». Sarà una base
indispensabile per arrivare ad
essere una società modello:
«Qualche errore l’ho commesso
anche io — conclude Di Masi
—, all’inizio ho cambiato qual­
che allenatore di troppo e que­
sto vuol dire che ho sbagliato a
scegliere. Ma ora c’è un’aria
nuova, abbiamo cambiato tutto
il settore giovanile e come spes­
so dico puntiamo a salire sul
terzo gradino del podio del Pie­
monte dopo la Juve e il Torino
di cui sono un grande tifoso».
Puntiamo al podio del Piemonte dopo la Juventus e il “mio” Torino»
Matteo Pierelli
N
on è facile giudicare il
2016 dell’Alessandria. E’
più la gioia per la grande
cavalcata in coppa Italia, culmi­
nata con la semifinale contro il
Milan, o la delusione per la
mancata promozione in B? Da
quelle parti si tende a guardare
il bicchiere mezzo pieno, tanto
è vero che la squadra è ripartita
alla grande, senza piangersi ad­
dosso, e adesso guida il Girone
A con 5 punti di vantaggio sulla
seconda (la Cremonese), con la
ciliegina del miglior attacco e
della miglior difesa.
GUIDA SOLIDA Da quasi 4 anni
i grigi sono guidati da Luca Di
Masi, imprenditore torinese nel
settore dell’abbigliamento che
si è avvicinato all’Alessandria
quasi per caso: è stato colpito
dalla passione degli ultrà visti
in un autogrill, ha cominciato
ad andare in curva e poi ha
comprato il club che ora sogna
di portare in B dopo 42 anni.
«La coppa Italia resta uno
splendido episodio che ci ha
fatto conoscere al grande pub­
blico — dice — e che resterà
nella storia del club. Detto que­
sto, ora è il momento di salire in
B. Abbiamo tutte le possibilità
di farlo: la squadra è competiti­
va e ha un grande carattere,
l’allenatore Braglia è bravo e
l’ambiente merita la categoria
superiore». Per raggiungerla, ci
sarà anche qualche operazione
di mercato a gennaio. «Siamo
abbastanza a posto — continua
Di Masi —, ma credo che ci sa­
ranno un paio di innesti. Pe­
scheremo fra i giovani: serve
un terzino destro e un esterno
d’attacco. Certo, se ci sarà qual­
che occasione la prenderemo al
volo, ma la cosa più importante
è che terremo tutti i più forti: ce
Luca Di Masi,
40 anni, guida
l’Alessandria
dal 6 febbraio
2013
ANSA
li chiedono in continuazione,
ma non li vendiamo». L’uomo
simbolo dell’Alessandria è un
argentino che è arrivato dalla
vicina Novara la scorsa estate:
«Si, se proprio devo sceglierne
uno vado su Pablo Gonzalez:
non è costato poco, ma si è rive­
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LA GUIDA
Samb, Sanderra nuovo tecnico
Spostata Pro Piacenza-Siena
 (d.b.) Stefano Sanderra è il nuovo allenatore della
Samb: per l’ex Viterbese contratto fino al 30 giugno 2017.
Il 50enne romano rimpiazza il dimissionario Ottavio
Palladini. Nello staff tecnico anche il fratello Luca. Intanto
Pro Piacenza-Siena, gara della 19ª giornata rinviata per
nebbia, sarà recuperata il 25 gennaio anziché il 18.
LA SITUAZIONE GIRONE A Alessandria p. 50;
Cremonese 45; Livorno 42; Arezzo 39; Lucchese (-1) e
Renate 32; Giana, Viterbese e Piacenza 30; Siena* e Como
29; Olbia 28; Pistoiese 25; Carrarese 22; Tuttocuoio 21;
Pontedera 20; Pro Piacenza* 19; Lupa Roma 18; Prato 13;
Racing Club 12. (*una gara in meno). Domenica 22, ore
14.30 Olbia-Pontedera (0-0) e Pistoiese-Prato (2-2); ore
16.30 Carrarese-Livorno (0-1), Cremonese-Pro Piacenza
(3-2), Siena-Arezzo (1-2) e Tuttocuoio-Lupa Roma (2-1); ore
20.30 Alessandria-Lucchese (1-0), Como-Giana (3-1),
Piacenza-Renate (1-1) e Racing Club-Viterbese (1-3).
GIRONE B Venezia p. 42; Pordenone 41; Padova e Parma
39; Reggiana 37; Gubbio 35; Bassano 33; Samb 31; Feralpi
Salò 29; Santarcangelo 27; AlbinoLeffe 26; Maceratese (3) 24; Südtirol e Ancona 23; Lumezzane 22; Teramo,
Modena e Forlì 19; Mantova 18; Fano 16. Domenica 22,
ore 14.30 Bassano-Ancona (2-1), Fano-AlbinoLeffe (1-1),
Gubbio-Lumezzane (1-0), Parma-Santarcangelo (0-0) e
Teramo-Pordenone (1-3); ore 18.30 Feralpi Salò-Südtirol
(2-1), Forlì-Padova (0-2), Maceratese-Modena (0-0),
Mantova-Sambenedettese (3-1) e Reggiana-Venezia (1-1).
GIRONE C Matera, Juve Stabia e Lecce p. 43; Foggia 41;
Cosenza e Francavilla 33; Fondi (-1) e Fidelis Andria 29;
Catania (-7) 28; Siracusa 27; Casertana (-2) e Monopoli 26;
Paganese 23; Messina 21; Akragas 20; Taranto 19;
Reggina 18; Catanzaro e Melfi (-1) 17; Vibonese 15. Sabato
21, ore 14.30 Fondi-Catania (1-1), Francavilla-Messina (1-1),
Siracusa-Taranto (0-0); ore 16.30 Lecce-Melfi (3-1),
Reggina-Akragas (2-2), Vibonese-Foggia (0-3); ore 18.30
Cosenza-Matera (2-3); ore 20.30 Casertana-Paganese (10), Juve Stabia-Monopoli (1-0); lunedì 23 ore 20.45
Fidelis Andria-Catanzaro (0-3, Rai Sport).
22
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Formula 1 R Verso la nuova stagione
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
Sospensione Mercedes
La Ferrari segna un gol,
ma resta in svantaggio
Seb Vettel, 29
anni, durante
il GP di
Abu Dhabi
GETTY IMAGES
1Maranello ha spinto la Fia al divieto ai sistemi idraulici che variano l’altezza da terra. Una soffiata?
Di sicuro ha impiegato un anno a comprenderlo e non è ancora al passo nella progettazione «creativa»
IL CASO
Influenzava
l’aerodinamica
ora è off limits
La soluzione Mercedes FILISETTI
 L’origine della vicenda è
stata l’invio, da parte della
Ferrari, di una lettera con
una richiesta di chiarimenti a
Charlie Whiting (Fia) in
merito alla liceità del
funzionamento del sistema
idraulico della sospensione
anteriore della Mercedes
2016. La Federazione ha
chiarito a tutti i team il
divieto di adottare sistemi
per variare dinamicamente
le altezze da terra delle
monoposto, ritenendo che
tale dispositivo più che
ridurre gli scuotimenti degli
elementi sospesi (telaio)
rispetto alle irregolarità
della pista, influenzi
l’aerodinamica. L’intento
della Ferrari era per quello
di avere riferimenti — e limiti
regolamentari — chiari e
capire la liceità della
soluzione usata dai rivali.
Pino Allievi
I
l Mondiale 2017 non è an­
cora cominciato e già la
Ferrari ha messo a segno
un colpo importante, che toglie
un po’ di potere alle rivali più
pericolose, Mercedes e Red
Bull. Come? Con una lettera
nella quale chiedeva alla Fia
delucidazioni sul modo di agire
sulla nuova macchina in mate­
ria di sospensioni. In parole
semplici, la domanda redatta
da Simone Resta, capo progetto
della 688, è questa: è possibile
utilizzare sospensioni così da
variare l’altezza da terra delle
macchine? La risposta di Char­
lie Whiting, responsabile tecni­
co Fia è stata un no secco: «Nes­
sun sistema che abbia influen­
za sull’aerodinamica della vet­
tura deve considerarsi legale».
Per cui Mercedes e Red Bull,
che nel 2016 hanno utilizzato
sistemi idraulici che agivano
appunto sull’altezza da terra
per avere vantaggi in fatto di
velocità massima e aderenza,
dovranno farne a meno.
AMBIGUITÀ Il quesito Ferrari
voleva spazzare dubbi sulle pie­
ghe di un regolamento sempre
ambiguo e variamente inter­
pretabile. Se Mercedes (che
presenterà la W08 il 23 febbra­
io) e Red Bull hanno seguito la
strada che le ha portate ad ave­
re le monoposto più competiti­
ve del 2016 lasciandosi indietro
una Ferrari smarrita è perché la
Fia aveva dato l’ok: è certo che i
relativi direttori tecnici avesse­
ro posto domande in proposito,
prima di gettarsi su un percorso
non facile di sperimentazione.
PROGRESSI La Mercedes da
metà campionato in poi ha in­
fatti cominciato a mostrare ve­
locità, in zone al di fuori del­
l’uso del DRS, davvero elevate.
E la Red Bull, improvvisamen­
te, col suo assetto «rake», a cu­
neo, ha guadagnato una tenuta
di strada impressionante nei
tratti lenti e misti, garantendosi
una velocità massima in rettili­
neo — quando il posteriore si
abbassava — che ha stupito tut­
ti, avendo lo stesso motore del­
la lentissima Renault ufficiale.
Da qui il dubbio che entrambe
utilizzassero le sospensioni per
scopi che non fossero solo di
ammortizzare la vettura ma di
variatore di assetto.
DIETROFRONT Ha fatto quindi
bene la Ferrari a richiedere un
chiarimento. Dal quale forse
non si aspettava che la Fia
smentisse se stessa. Possibile
che il nutrito staff tecnico che la
Federazione si porta appresso
ai GP non se ne fosse accorto
prima? Per Whiting — che a
suo tempo aveva scandalosa­
mente giudicato illegale il siste­
ma mass dumper usato dalla
Renault per un anno e mezzo e
pure lo scivolo miracoloso della
Brawn, ma solo a Mondiale ac­
quisito per il team di Ross —, si
tratta di una figuraccia clamo­
rosa che si può giustificare in
tre modi: 1) non era al corren­
te; 2) ha sottovalutato la cosa;
3) non ha capito come agivano
le sospensioni incriminate.
INCAPACITÀ In tutti i casi, si
tratta di mancanza o trascura­
tezza grave, che ha legalmente
dato vantaggi a qualcuno, salvo
ROSBERG E LA ROSSA PAPARAZZATI
Nico Rosberg dal benzinaio: l’iridato 2016 è stato pizzicato a
Montecarlo da Dario Marchetti, pilota (1° a Daytona) e
collaudatore Ducati, con LaFerrari e la felpa... della Mercedes
poi dichiarare ora che quei van­
taggi non erano stati acquisiti
nel rispetto delle norme. Ma è
ancora più indecente che la Fia
si sia mossa solo su segnalazio­
ne della Ferrari. Tutto ciò non
significa che Mercedes e Red
Bull abbiano rubato, perché la
Fia ha sempre passato al vaglio
le rispettive macchine, autoriz­
zandole a correre. Né c’è da
pensare che i vantaggi ottenuti
siano stati dell’ordine del se­
condo a giro, ma in un paio di
decimi. Il che avrebbe ugual­
mente permesso alla Mercedes
di dominare. Ma è a livello con­
cettuale che restano i dubbi sul­
l’operato di una Fia che non è
spesso in grado di controllare le
regole che lei stessa redige ed
emana.
RITARDO Resta poi da capire
come mai la Ferrari abbia im­
piegato tanto a comprendere, e
a mettere in discussione, un si­
stema chiacchierato per tutto il
2016. Perché solo a fine Mon­
diale? Ha avuto qualche soffia­
ta? E, in generale, perché la
Ferrari è sempre indietro nello
studio di soluzioni originali
quanto sul filo del rasoio, che
comunque danno vantaggi sino
al momento in cui la Fia non le
blocca? Quando Maurizio Arri­
vabene parla di creatività da at­
tivare si riferisce appunto a
questo e non solo. Basteranno
le forze nuove promesse a Ma­
ranello a generare questa crea­
tività che altrove è frutto della
bravura, della furbizia e del­
l’enorme esperienza di gente
che naviga in F.1 da decenni? Il
nodo della Ferrari futura è qui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TACCUINO
ECCLESTONE
«Sì a Schumi jr. in F.1»
 Bernie Ecclestone strizza
l’occhiolino a Mick
Schumacher, il figlio di
Michael: «Se come bravura si
avvicina anche solo a suo
papà, perché no? Sarebbe un
bene per la Formula 1 se uno
Schumacher fosse ancora al
via». Poi si dice dubbioso sul
fatto che i nuovi regolamenti
possano penalizzare la
Mercedes: «Il vantaggio che
hanno di motore è ancora
gigantesco. Per questo deve
essere introdotto il prima
possibile un nuovo
regolamento sui motori».
DAKAR
Barreda che vittoria
 Joan Barreda (Honda)
domina la 3a tappa da
Tucuman a San Salvador de
Jujuy, con distacchi abissali:
13’29” a Sam Sunderland
(Ktm), 16’30” a Pierre Renet
(Honda). Toby Price (Ktm), ex
leader, ha chiuso 9° a 22’51”,
Alessandro Botturi (Yamaha)
20° a 36’27”. Ritiro per Jacopo
Cerutti per un infortunio alla
mano sinistra. In generale
Barreda è 1° con 11’20” su
Sunderland, Botturi 18°. Nelle
auto dominio Peugeot: 1°
Peterhansel, con 1’54” su Sainz
e 3’08” su Loeb. In classifica le
posizioni dei tre della Peugeot
sono ribaltate: comanda Loeb.
24
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Ciclismo R L’evento
L’ORGANICO: 25 ATLETI
ULISSI LEADER, C’È GANNA
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
COSÌ IL TEAM UAE ABU DHABI
Confermati
Matteo Bono, Valerio Conti, Kristijan
Durasek (Cro), Alberto Rui Costa (Por),
Roberto Ferrari, Marko Kump (Slo),
Louis Meintjes (Saf), Sacha Modolo,
Matej Mohoric, Manuele Mori,
Przemyslaw Niemiec (Pol), Simone
Petilli, Jan Polanc (Slo), Diego Ulissi
(nella foto), Federico Zurlo.
Nuovi
Darwin Atapuma (Col), Andrea Guardini,
V. S. Laengen (Dan), Marco Marcato,
Ben Swift (Gb), Yousif Mirza (Uae)
Neoprofessionisti
Simone Consonni, Filippo Ganna,
Edward Ravasi, Oliviero Troia.
Dirigenti
General Manager: Giuseppe Saronni
Team manager: Carlo Saronni
Direttori sportivi: Orlando Maini,
25
Marco Marzano, Simone Pedrazzini,
Daniele Righi, Mario Scirea, Bruno
Vicino.
Responsabile sanitario, preparazione
e prestazioni: Roberto Corsetti
Biciclette
Colnago C60, gruppo Campagnolo
Qui Abu Dhabi, l’ultima frontiera
1Si svela la prima formazione degli Emirati nel WorldTour, che ha raccolto l’eredità
della Lampre. Grande Moschea sulla maglia, e codice etico interno per i comportamenti
DOV’È
IRAN
BAHREIN
QATAR
Dubai
Abu Dhabi
EMIRATI
OMAN
ARABI UNITI
ARABIA
SAUDITA
GDS
Luca Gialanella
INVIATO AD ABU DHABI
(EMIRATI ARABI UNITI)
L
a fittissima nebbia che av­
volge incredibilmente
Abu Dhabi al mattino si
dissolve quando «il nostro so­
gno diventa realtà. C’è tutta la
nazione dietro questo team
WorldTour, è un onore. Il pro­
getto è almeno triennale, e non
riguarda solo il ciclismo, ma la
mobilità, il benessere dei citta­
dini». Matar Suhail Al Yabhou­
ni Al Dhaheri, titolare di una
società di investimento immo­
biliare, è il presidente del Te­
am Uae Abu Dhabi: nasce la
prima formazione degli Emira­
ti Arabi Uniti (da qui la sigla
Uae) nel massimo circuito
mondiale, con il gruppo diret­
to da Beppe Saronni che dopo
quasi trent’anni con la Lampre
della famiglia Galbusera ripar­
te dal Golfo Arabico. L’idea,
elaborata grazie a Mauro Gia­
netti, era in gestazione per il
2018: la fine della pista cinese
per Saronni l’ha anticipata.
NOVITÀ La storia si fa nella na­
zione che in appena due anni è
diventata l’ultima frontiera del
ciclismo. Prima l’Abu Dhabi
Tour, organizzato con RCS
fLA STORIA
Mattia Bazzoni
B
radley Wiggins e Robert
Marchand hanno una ca­
ratteristica in comune:
entrambi detengono un Re­
cord dell’ora. La differenza è
che il secondo potrebbe essere
il bisnonno del primo. All’in­
credibile età di 105 anni, 69 in
più del Baronetto, l’instancabi­
le vecchietto francese ha peda­
lato ieri per 60 minuti nel velo­
dromo parigino di Saint Quen­
tin en Yvelines, coprendo una
distanza di 22,547 km. Per la
categoria «105 anni in su» (isti­
tuita appositamente dall’Uci) è
record. Anche perché il sor­
prendente Marchand, lo spor­
tivo più vecchio del mondo, è
stato finora l’unico a cimentar­
si nella prova. Indossata la tuti­
Sport, che per la terza edizione
dal 23 al 26 febbraio entra nel
WorldTour, sarà trasmesso in
177 Paesi (Vietnam compreso)
e avrà una carovana pubblici­
taria sul modello­Giro. Ora la
squadra­top, con Ulissi, Rui
Costa, Meintjes, Swift, Guardi­
ni e i neopro’ Ganna, Conson­
ni, Ravasi, sulle bici di Colna­
go. E il sogno diventa triplo per
l’arrivo di Yousef Mohamed
Mirza, 28 anni, il «Pistolero»
degli Emirati per il modo di fe­
steggiare le vittorie alla Conta­
dor. Primo emiratino nel Worl­
dTour, per Mirza si possono
aprire le porte di una storica
convocazione per il Giro d’Ita­
lia 100.
SIMBOLO La nazione, del re­
sto, i corridori l’avranno cucita
addosso. Sulla maglia ci sono
la bandiera stilizzata e il nome,
anche sulla schiena. «Siamo la
Nazionale degli Emirati —
spiega emozionato Saronni —
e la corsa di Abu Dhabi diventa
per noi importante quanto il
Giro. Più passano i giorni e più
mi rendo davvero conto di
quanto il ciclismo sia popolare
in queste zone. L’altra sera ho
visto la pista ciclabile illumina­
ta (ce n’è una lunga 40 km,
ndr), le famiglie che pedalava­
no, le luci di sicurezza sulle bi­
ci. E capisci la portata del pro­
getto sociale: c’è una visione
globale che va oltre la semplice
squadra di ciclismo. Lo dico ai
miei ragazzi: noi dobbiamo es­
sere affamati in ogni gara. Qui
ci sono orgoglio e responsabili­
tà».
PROGETTO La presenza di Aref
Al Awani, segretario generale
dell’Abu Dhabi Sports Council,
il nostro Coni per intenderci,
mette il sigillo sull’iniziativa. E
se pensiamo che tra i viali albe­
rati che costeggiano le strade
sin dal confine con Dubai, i
giardini impeccabili e le palme
della capitale si è raggiunto il
60% di piste ciclabili in affian­
camento alle strade per le au­
«UN GRANDE
PROGETTO
SOCIALE CHE VA
OLTRE IL TEAM»
GIUSEPPE SARONNI TEAM MANAGER
to, e tra due anni si potrà girare
tutto Abu Dhabi (un quinto
dell’Italia: Piemonte, Lombar­
dia e Veneto insieme) in bici­
cletta, ecco qual è il cuore del­
l’iniziativa. Che avrà altri due
traguardi: un velodromo e
l’obiettivo «una bici in ogni ca­
sa».
ATTENZIONE La maglia della
città più ricca del mondo, 600
mila abitanti e un Pil da quasi
centomila dollari a testa, porta
stilizzata sul fronte e sul retro
il profilo della Grande Mo­
schea in marmo bianco di Car­
rara, alta 115 metri, che può
contenere 40 mila persone ed
è uno dei simboli del Paese.
Proprio questo ha suggerito un
elenco di raccomandazioni
(non scritte), una sorta di co­
dice etico interno, per il com­
portamento dei corridori: at­
tenzione a un uso corretto dei
social, alle fotografie «postate»
e all’ambientazione, soprattut­
to a situazioni in cui siano evi­
denti gli alcolici o le donne. So­
no norme di buonsenso che ri­
chiederanno compostezza an­
che nei momenti di
celebrazione delle vittorie sul
podio. «Questa è una squadra­
nazione», ripete Saronni. E Fi­
lippo Ganna, 20 anni e terzo
neopro’ più giovane del Worl­
dTour, aggiunge: «Per me il ci­
clismo è stato finora diverti­
mento, ma la fase del gioco è
finita. Adesso non è più uno
scherzo. Si inizia a lavorare».
Da oggi ritiro a Terracina, nel­
lo stesso albergo dove andava
Pantani. Ulissi debutta al
Down Under in Australia il 17,
Ganna in Argentina il 23. Buon
viaggio.
In alto Matar
Suhail Al
Yabhouni Al
Dhaheri: è il
presidente del
Team Uae Abu
Dhabi. Nella
foto grande,
da sinistra:
Mirza, Rui
Costa,
Mohoric,
Ganna,
Guardini e
Meintjes
sfoggiano la
nuova maglia
in un grande
albergo di Abu
Dhabi con
l’Albero di
Natale sullo
sfondo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marchand, 105 anni e un’ora da 22,547 km
«E vi dico che avrei potuto fare anche meglio»
na gialla e viola, è scattato alle
16.02 accompagnato dal tifo di
un migliaio di persone, com­
preso il pluricampione france­
se Sylvain Chavanel. Allo scoc­
care dell’ora è sbottato: «Avevo
male alle braccia, non alle
gambe. Non ho visto il segnale
degli ultimi dieci minuti, altri­
menti sarei andato più forte».
Poi ha prenotato un ristorante:
«Faccio festa con gli amici».
Mica male.
STAR Marchand non è nuovo a
queste imprese. Nel 2012, a
101 anni, aveva ottenuto ad Ai­
gle (Svizzera) il record dell’ora
dei centenari: 24,251 km, poi
portati a 26,927 nel 2014.
Quell’anno, per il 103° comple­
anno, ha scalato i 9 km del Col­
le Marchand, nell’Ardeche, a
lui dedicato. Nel 2016 invece si
Robert Marchand in azione ieri a Saint Quentin en Yvelines REUTERS
1Nuovo primato per il francese. «Se ne
farò un altro a 107 anni? Per nascere
9 mesi, ma per morire bastano 30”...»
è «limitato» a un’uscita «cele­
brativa» con gli amici. Distan­
za? 26,927 km. Il quotidiano
LeMonde ha azzardato: «In
Francia è senza dubbio più ce­
lebrato di Wiggins». Lui dopo il
primo record si era schermito:
«Non sono un campione, ma la
prova che a 100 anni si può fare
altro che restare in poltrona a
giocare a carte». Del resto, in
poltrona non ci è mai stato. Na­
to il 26 novembre 1911 ad
Amiens, nella Somme, Mar­
chand è sopravvissuto a due
guerre mondiali, vissuto in Ve­
nezuela e Canada e fatto un po’
di tutto, dal pompiere al taglia­
legna. Ha anche aderito al par­
tito comunista e sostenuto il
Fronte Popolare, la coalizione
di sinistra al potere in Francia
con Léon Blum nel 1936. La bi­
ci è arrivata tardi, cioè solo nel
1978, dopo boxe ginnastica e
sollevamento pesi. Ma nella
sua Mitry­Mory, 20.000 abi­
tanti non lontano da Parigi, è
diventato subito una star.
SEGRETO La domanda è: dove
ha trovato l’elisir della giovi­
nezza? «Ha la capacità respira­
toria di un 50enne e il cuore
che arriva a 140 battiti al minu­
to, quando la soglia a questa
età è 115» ha spiegato Véroni­
que Billat, la fisiologa che lo se­
gue. Marchand ogni giorno fa
un’ora di stretching e tra i 10 e
i 20 km in bici. Legge molto,
ma soprattutto non smette mai
di sorridere. Ieri si è congedato
così: «Un nuovo record a 107
anni? Lo sapete, servono nove
mesi per nascere, ma basta
mezzo minuto per morire..».
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26
Sci R Coppa del Mondo
L’ANNIVERSARIO
SI INIZIÒ IL 5 GENNAIO 1967 A BERCHTESGADEN
Il 5 gennaio di 50 anni fa a Berchtesgaden (Ger)
uno slalom inaugurò la coppa del Mondo. Vinse
l’austriaco Heini Messner e il miglior italiano fu
Carlo Senoner, in gara da campione del mondo, 5°
a 1”27. Oggi a Zagabria si festeggia il mezzo secolo,
una celebrazione iniziata ieri all’estrazione dei
pettorali dello slalom maschile, sulla pista innevata
dalla Cattedrale alla piazza Jelacic, in centro
L’INTERVISTA
di MARISA POLI
A
quella prima gara
della storia di coppa
del Mondo, il 5 gen­
naio di cinquant’an­
ni fa a Berchtesga­
den, Carlo Senoner si presentò
da campione del mondo di sla­
lom. Aveva conquistato l’oro a
Portillo, alla vigilia di Ferrago­
sto del 1966, «quella fu la prima
gara di coppa del Mondo, per
noi era solo uno slalom come gli
altri. Il giornalista e manager
Serge Lang aveva avuto l’idea di
assegnare i punti ai primi 10 (25
per il vincitore) e fare una classi­
fica a fine stagione, ma per noi,
in pratica, non era cambiato
niente». Prima c’erano il trofeo
dell’Hahnenkamm a Kitzbuehel,
il trofeo del Lauberhorn a Wen­
gen, il trofeo Arlberg­Kandahar
con Murren, Sestriere, Chamo­
nix, St. Anton, Garmisch, oltre
alla 3Tre di Madonna di Campi­
glio dove si gareggiava dal 1950,
a Adelboden dal 1955. Poi le
tappe furono riunite. Quel gior­
no Senoner aveva da poco com­
piuto 23 anni, già al culmine di
una carriera che l’ha visto esor­
dire in nazionale a 16 anni.
Che sciatore era?
«Sono nato discesista, sono fini­
to slalomista. In realtà facevo
tutto, poi nel 1964 ai campionati
italiani sull’Abetone mi sono rot­
to le gambe, undici fratture in
tutto, e quando ho ricominciato
a dicembre sono ripartito dallo
slalom».
Com’era la coppa del Mondo mezzo secolo fa?
«L’organizzazione della nostra
federazione era buona, soldi
non ce n’erano, ma i materiali,
gli hotel, tutto il resto sì. Aveva­
mo una piccola diaria per i gior­
ni di gara, 1500 lire al giorno,
per tutti uguale. Solo la Francia
aveva già un sistema di pool,
erano dieci anni avanti».
50
di Coppa
ORO MONDIALE
 Carlo Senoner in azione a
Portillo nel 1966, quando
diventò campione del mondo di
slalom. Iniziò da discesista e si
ritirò a soli 25 anni. Ora ha due
hotel in Val Gardena
ANNI
Non è un caso che sia stato un
francese, Jean Claude Killy, a vincere le prime coppe.
«Austriaci e i francesi erano i più
forti. Poi c’eravamo noi e i tede­
schi, le altre nazioni erano in ga­
ra con atleti singoli, erano di se­
conda categoria. La Francia è ri­
masta forte per anni, ora c’è la
Norvegia, che a quei tempi quasi
non esisteva nello sci».
SENONER E
IL PRIMO SLALOM
«KILLY, LE GOBBE
E L’AGA KHAN»
Preparazione per le gare?
«Da metà aprile ai primi di set­
tembre eravamo tutti a casa. Poi
si riprendeva, ci convocavano
per la presciistica, facevamo tut­
ta la preparazione fisica all’aper­
to, tutti insieme: salti nei prati,
FU 5° AL DEBUTTO: «NIENTE SOLDI, SOLO DIARIA
DI 1500 LIRE. LE PISTE? NOI SPERAVAMO NELLA
NEVE FRESCA, ALTRIMENTI SI BALLAVA...»
corse. A Bormio, all’Alpe di Siusi
o a Bressanone. A novembre co­
minciavamo a mettere gli sci a
Cervinia o allo Stelvio».
L’AGA KHAN
GAREGGIAVA PER
L’INGHILTERRA: ERA
TRA I MIGLIORI
AGA KHAN
PRINCIPE ISMAILITA
THOENI E’ STATO
UN GRANDE
MA STENMARK
IL MIGLIORE
INGEMAR STENMARK
PLURICAMPIONE SVEDESE
Il contorno era lo stesso?
«Era tutto completamente diver­
so, eravamo davvero una fami­
glia. In genere al venerdì si face­
va il gigante, al sabato la discesa,
lo slalom era alla domenica. E le
premiazioni si facevano dopo
l’ultima gara, partecipavano tut­
ti gli atleti, perché si doveva ren­
dere onore al vincitore. Era una
logica precisa: si festeggia e si ri­
parte, amici come prima. Pecca­
to non ci sia più questa festa, ora
alla premiazione partecipano a
malapena i primi tre, gli altri so­
no già andati via».
Perché ha smesso così presto?
«Io ho smesso nel 1968, dopo i
Giochi Grenoble, non avevo an­
CARLO
SENONER
NATO IL 24 OTTOBRE 1943
A SELVA DI VAL GARDENA
CAMPIONE DEL MONDO
A PORTILLO 1966
Carlo Senoner si ritirò nel 1968
dopo i Giochi di Grenoble
(partecipò anche a quelli ‘60). Oro
mondiale a Portillo ‘66 in slalom
cora 25 anni. Ma ero entrato in
nazionale a 15, a 16 gareggiavo
a Adelboden, Chamonix, Kitz­
buehel. Nella mia prima volta a
Wengen c’era ancora Toni Sailer.
Avevo 16 anni ai Giochi di
Squaw Valley. Quando nel 1964
mi sono infortunato, ho comin­
ciato l’attività di albergatore, ho
aperto una pensione, lo “Cha­
let”. Volevo assicurarmi un lavo­
ro per il futuro. Poi ho avuto la
fortuna di vincere l’oro in sla­
lom, a Portillo. Di soldi non se ne
parlava, nello sci, io mi ero spo­
sato e dopo Grenoble mia mo­
glie mi disse: torna a casa che
qui c’è un lavoro. Ora a “Chalet”
ho aggiunto Portillo e ogni tanto
c’è qualche cileno che si ferma e
mi chiede il motivo di quel no­
me, in mezzo alle Dolomiti».
ha messo tutta l’Italia sugli sci,
da nord a sud. Lo conosco bene e
ci facciamo sempre due risate
quando ci incontriamo, peccato
si veda poco nel giro delle nostre
gare. Ci vorrebbe uno così, non
abbiamo più avuto un trascina­
tore così, ha sciolto la durezza
dello sci e ha coinvolto tutti».
Chi sono stati i più grandi?
«Thoeni è stato un grande. Per
me però Stenmark è stato il mi­
gliore, nessuno ha vinto quello
che ha vinto lui. E non l’hanno
fatto partecipare ai Giochi di Sa­
Era un tifoso di Tomba?
«Un grandissimo, ai suoi tempi
SLALOM UOMINI
LA FESTA È A ZAGABRIA
KRISTOFFERSEN INSIDIA
LA COLLINA DI HIRSCHER
Simone Battaggia
H
irscher­Kristoffersen, atto
terzo. La gara del cin­
quantenario, stanotte sul­
la collina Sljeme a Zagabria, dif­
ficilmente uscirà da questo cano­
vaccio. I due si sono spartiti 13
degli ultimi 15 slalom disputati
in Coppa del Mondo. Kristoffer­
sen è avanti 9 a 4, due a uno in
questa stagione — e a Levi non
ha gareggiato perché in rotta
con la federazione sul tema
sponsor — ma in Croazia non ha
mai vinto. Anzi, è sotto 3­0. Le
ragioni sono anagrafiche, il nor­
vegese ha solo 22 anni e in due
delle scorse tre stagioni, sulla
Sljeme non si è gareggiato per
mancanza di neve. Nel 2015 uscì
nella seconda manche dopo aver
chiuso la prima al decimo posto,
mentre nel 2013, a 18 anni, fu
15°.
POTENZA ED EQUILIBRIO Hir­
scher, invece, ha vinto le ultime
tre edizioni, nel 2012, 2013 e
2015. Il pendio di Sljeme, lun­
ghissimo — le manche sfiorano
il minuto — e non eccessivamen­
te inclinato —, si adatta alla sua
potenza, alla sua capacità di cre­
are velocità. Rispetto a due anni
fa, però, Kristoffersen è nel pie­
no della maturazione. «Henrik
ha un grande equilibrio — sotto­
linea Angelo Maina, responsabi­
le gara di Rossignol —, è stabile
e preciso e anche fortissimo di
testa».
RAZZOLI ROTTO Nell’avvio di
stagione, l’Italia si è presa due
dei quattro posti sui podi lasciati
liberi dai due tiranni: Moelgg è
stato terzo a Levi, Gross a Ma­
donna di Campiglio. I risultati,
insomma, arrivano, anche se la
squadra non sta vivendo un mo­
mento di salute. A iniziare da
Giuliano Razzoli, che nel 2010 a
Zagabria vinse e lanciò così la
sua corsa all’oro olimpico di Van­
couver. «Razzo non è ancora al
top — sottolinea Stefano Costaz­
za, responsabile azzurro degli
slalomisti —. Fa piccoli passi ma
ancora non ci siamo, non riesce a
uscire dall’infortunio (si ruppe il
crociato del ginocchio destro nel
gennaio scorso a Kitzbuehel e a
fine novembre si è procurato una
contusione alla stessa articola­
zione, ndr). Su neve facile se la
cava, ma a Zagabria si gareggia
di notte e la pista è davvero lun­
ga. Con lui puntiamo alla qualifi­
ca. La schiena di Stefano Gross
1
RSorteggio show in
piazza con Tomba
e tanti campioni
Oggi manche alle
14.45 e 18 in tv
non è migliorata, anzi. Ha sciato
un po’ il 28, il 2 e ha fatto un giro
e mezzo il 3 gennaio, ma la sua
situazione va affrontata dai me­
dici, anche solo per poter gareg­
giare negli slalom di gennaio.
Manfred Moelgg (a Zagabria se­
condo nel 2010, dietro a Razzoli,
ndr) sta andando forte, può pun­
tare in alto. Ma anche Thaler sa
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
CONTENUTO
PREMIUM
gli viene consegnato tanto oro,
platino e diamanti quanto pesa.
Ci diceva: “devo tornare a casa e
mettere su qualche chilo…”».
Le piace ancora la Coppa?
«Certo, ora è solo diverso perché
con i soldi è diventato un lavoro.
Quelli che partecipano adesso
alla Coppa sono fortunati. Han­
no manager, skiman, devono so­
lo pensare ad allenarsi e a sciare
bene. Noi dovevamo montarci
gli sci, limarli, fare tutto. Seguo
ancora tutto, sono appena stato
a Madonna di Campiglio, ho se­
guito gli slalom di Zagabria, re­
sta una passione. Dei nostri se­
guo tutti, da Fill a Innerhofer».
Piste preferite?
«A Kitzbuehel sono stato quinto,
a Zermatt ho vinto. Alla fine ho
imparato che ti piace la pista do­
ve vai bene. Ma nella discesa di
Squaw Valley c’era un salto in
cui si atterrava sul piano, io pro­
prio non riuscivo ad affrontarlo.
Se mi spostavo in avanti cadevo,
se ci provavo più indietro lo stes­
so, ho chiesto che mettessero un
altro al mio posto».
A Madonna di Campiglio ha visto
Hirscher e Kristoffersen?
«Sono davvero bravi, uno più fi­
sico, l’altro più moderno. Ma
tutto il sistema è diverso, i trac­
ciati sono più belli, gli sci lo stes­
so. E con le piste non c’è confron­
to. Per noi c’erano tutte gobbe,
c’era da sperare nella neve fre­
sca, almeno non si ballava così
tanto».
Scia ancora?
«Sì, mi sono fermato solo per
Natale. Dopo le Feste riparto.
Spesso scio con i clienti storici,
ora non c’è più il cronometro che
mi aspetta, posso sciare come
voglio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
rajevo perché era un professio­
nista, per aver firmato un con­
tratto con una marca di giacche
a vento. Come se gli altri invece
non lo fossero stati. Per dire, ai
miei tempi gareggiava l’Aga
Khan e le ditte di abbigliamento
e di sci gli regalavano di tutto».
TOMBA HA MESSO
GLI SCI AGLI
ITALIANI: QUANTE
RISATE CON LUI
Quell’Aga Khan?
«Sì, Karim. Gareggiava per l’In­
ghilterra. Era bravo, finiva sem­
pre nei 25. Era sempre con noi,
perché parlava bene l’italiano, ci
diceva: “Sto con voi così spero
che i giornalisti non mi ricono­
THOENI E TOMBA
CAMPIONI AZZURRI
2
3
IL RIENTRO
La Vonn sulla neve
Torna in gara
il 14 a Altenmarkt?
 1: l’austriaco Marcel Hirscher.
 2: Alberto Tomba saluta il
pubblico.  3 Stefano Gross oggi
in gara PENTAPHOTO
Slalom uomini a Zagabria (ore
14.45 e 18). Pettorali: 1. Khoroshilov,
2. Gross, 3 Myhrer, 4 . Moelgg, 5.
PIU’ COPPE VINTE: 6
PER L’AUSTRIACA PROELL
(a.a) L’austriaca Annemarie
Moser Proell (nella foto) è l’atleta
che ha vinto più Coppe, 6: le
prime 5 consecutive dal 1970-71
al 74-75, poi 78-79. Quattro ne ha
vinte Lindsey Vonn (Usa, 07-10/
11-12); 3 Petra Kronberger (Aut),
Vreni Schneider (Svi) e Janica
Kostelic (Cro)
Neureuther, 6. Hirscher, 7. Kristoffersen, 12. Thaler, 22. Razzoli, 39. Tonetti,
40. Ballerin, 43. Sala, 52. Ronci,
Coppa del Mondo (14 prove): 1. Hirscher (Aut) 713; 2. Jansrud (Nor) 482;
3. Pinturault (Fra) 465; 12. Moelgg
196.
Coppa slalom (3 prove): 1. Hirscher
(Aut) 260; 2. Kristoffersen (Nor) 200;
3. Moelgg 146; 5. Gross 105.
IN TV Dir. RaiSport, Eurosport 1.
Patrick Riml, d.t. Usa, conferma che
Lindsey Vonn potrebbe tornare in
gara la prossima settimana, 2 mesi
dopo l’operazione al braccio destro
per l’incidente di novembre in
Colorado. L’olimpionica, 4 Coppe del
Mondo, è reduce dagli allenamenti in
Colorado e nel fine settimana arriverà
in Europa. In calendario il 14 e 15
gennaio sono previste discesa e
combinata ad AltenmarktZauchensee, poi Garmisch e a Cortina
in vista dei Mondiali di St.Moritz (619/2). Riml dice che Lindsey per
«ritrovare il feeling con la neve ha
bisogno di allenarsi ma presto
gareggerà».
HUETTER STOP (c.r.) Stagione finita
per Cornelia Huetter: l’austriaca,
seconda in discesa a Val d’Isère, ieri
in allenamento si è lesionata il
crociato anteriore e il menisco del
ginocchio destro.
SCI DI FONDO
Ustiugov: poker
da superman
Stavolta è fuga
De Fabiani 15°
Sergey Ustiugov, 24 anni russo, 9 vittorie in Coppa del Mondo AFP
1Tour de ski: il russo vince anche
la 15 km tl ad inseguimento e lascia
Sundby a 42”: ora 3 tappe finali in Italia
ne? Di sicuro il Tour che tende a
premiare il fondista più com­
pleto, sta esaltando le qualità di
ultimo dominatore del Sergej, che tuttavia per sentirsi
fondo, Sergey Ustiu­ sicuro di vincerlo sull’Alpe del
gov, dice che lo sta fa­ Cermis, dovrà accumulare an­
cendo per rimediare all’in­ cora vantaggio, dovrà incre­
giustizia dei sei compagni mentare i 42” rispetto al vichin­
fermati per doping dalla Fis go che è più esperto e di Tour ne
prima del Tour de ski che sta ha già vinti 3 di fila se non fosse
dominando da imbattuto co­ che una squalificato doping lo
me mai in 10 edizioni del ha privato in estate di quello
passato. Aggiunge che non si del 2015. Sundby ammette che
sentiva bene all’inizio della all’inizio recuperare 27” gli
15 km ad inseguimento in sembrava molto più facile ma
skating e si voltava indietro che alla fine s’è sentito frenato
nel timore che Martin Sun­ dagli sci, sotto la nevicata di
dby lo raggiungesse, ma che Oberstdorf che ha reso certo
respinto l’aggancio se n’è an­ più complicata la gara. Per tutti
dato di gran carriera dando ma non per il russo. Il poker
proprio tutto di sé, e crollan­ storico è riuscito, inaspettata­
do felice sulla linea del tra­ mente, ma potrebbe ancora
guardo. Il
non bastare al­
24enne russo
l’incredibile Usti­
CHI E’
di stanza a
ugov per diven­
Davos, è tutto Un dominio in tutte
tare il re del
racchiuso in
Tour. Con la Nor­
q u e s t i t r e le specialità:
vegia ad insegui­
flash: anche neanche il detentore re, il russo sarà
se ne ha gi può stargli dietro
capace di vincer­
vinte 4 su 4 di
le proprrio tutte?
tappe della Sergey: «Pensavo
Uomini. 15 km tl
rassegna di
ins.: 1. Ustiugov (Rus)
fondo che da potesse prendermi»
37’58”5; 2. Sundby
domani vivrà Dedicato ai sei russi
(Nor) a 37”2; 3. Hargli atti conclu­ esclusi per doping
vey (Can) a 1’08”8; 4.
sivi e decisivi
Cologna (Svi) a
in Italia, tra Dobbiaco e Val 1’09”6; 5. Heikkinen (Fin) a 1’45”; 15. De
di Fiemme. L’orso sbarca for­ Fabiani a 3’24”1; 28. Salvadori a 5’25”3;
te di un vantaggio di 42” sul 41. Di Centa a 7’42”3; 44. Rastelli a
norvegese detentore uscen­ 8’08”2. Tour (4/7): 1. Ustiugov (Rus)
te e di oltre un minuto sugli 1h52’18”1; 2. Sundby (Nor) a 42”2; 3.
(Can) a 1’18”8; 4. Cologna (Svi)
altre tre inseguitori, Harvey, Harvey
a 1’24”6; 4. Heikkinen (Fin) a 2’00”; 6.
Cologna ed Heinkkine, che Hellner (Sve) a 2’02”6; 15. De Fabiani a
lamenta un gap di 2 minuti 3’39”1; 28. Salvadori a 5’40”3; 41. Di
esatti. Francesco De Fabiani centa a 7’57”3; 44. Rastelli a 8’23”2.
è 15° a 3’39”, Giandomenico CdM: 1. Sundby (Nor) 728; 2. Krogh
Salvadori ad oltre 5’ e Gior­ (Nor) 455; 3. Ustiugov (Rus) 450; 22.
gio Di Centa che ha il doppio Pellegrino 126; 25. De Fabiani 110.
Donne. 10 km tl ins.: 1. Nilsson (Sve)
degli anni (44) di De Fabiani 27’42”7; 2. Weng (Nor) a 1”7; 3. Oesta quasi 8’. Distacchi abissali, berg (Nor) a 1”8; 4. Parmakoski (Fin) a
incolmabili. E dire che que­ 42!4; 5. Diggins (Usa) a 1’47”5; 23.
sto Tour era stato disegnato Debertolis a 4’04”2; 29. Brocard a
per tenere gli sciatori in una 4’33”2; 30. Brocard a 4’34”4; 37. Stuerz
situazione sul filo (in verità a 6’09”8; 47. Scardoni a 9’48”3. Tour
(4/7): 1. Nilsson (Sve) 1h1’029”; 2. Weng
tra le donne, le prime 4 sono (Nor) a 6”7; 3. Oestberg (Nor) a 11”8; 4.
divise da meno di un minuto Parmakoski (Fin) a 57”4; 5. Digigns
e la svedese Stina Nilsson si (Usa) a 2’02”5; 23. Debertolis a 4’19”2;
sta rivelando, con la sua tri­ 29. De Martin a 4’48”2; 30. Brocard a
pletta, durissima avversaria 4’49”4; 37. Stuerz a 6’24”8; 47. Scardoper le ambiziose norvegesi ni a 10’03”3. CdM: 1. Weng (Nor) 832;
2. Oestberg (Nor) 766; 22. Debertolis
Weng ed Oestberg).
121.
Stefano Arcobelli
PIU’ COPPE MASCHILI: 5
PER HIRSCHER E GIRARDELLI
(a.a) Con le ultime 5 edizioni
vinte, Marcel Hirscher (in foto)
contende a Marc Girardelli (Lus)
la leadership. Gustavo Thoeni è
l’azzurro che ha vinto più Coppe
del Mondo con 4 (70-73 e 74-75),
una Piero Gros (73-74) e Alberto
Tomba (94-95). Di Stenmark il
record di precocità: 20 anni.
scano”. Per il suo popolo è un
Dio, nello sci era uguale a noi.
Ha smesso nel 1967, ma l’anno
dopo è venuto a Grenoble all’ar­
rivo, per salutarci. Aveva solo un
problema, verso marzo».
Quale?
«Finiva sempre prima la stagio­
ne per tornare a casa, per la sua
legge (è il 49° Imam dei musul­
mani Ismailiti Nizariti, una ven­
tina di milioni tra India e Paki­
stan, considerato discendente
diretto di Maometto) ogni anno
a Karachi c’è la cerimonia in cui
dare il meglio». Ieri in occasione
della cerimonia dei pettorali del
50°, sono accorsi anche 18 gran­
di sciatori vincitori di Coppa tra
cui Killy, la Moser­Proell, Girar­
delli, Tomba e i Kostelic
TRIONFI
RECORD
E STELLE
PIU’ VITTORIE: STENMARK 86
POI MAIER 54 E TOMBA 50
(a.a) Lo svedese Ingemar
Stenmark ha vinto 86 (su 1651)
gare di Coppa, seguito da
Hermann Maier (Aut, in foto) 54 e
Alberto Tomba 50; 4° Girardelli
46, 5° Hirscher 41. Italiani: 15°
Gustavo Thoeni 24, 31° Ghedina
13, 33° Gros 12, poi Rocca 11,
Blardone 7, Innerhofer e Paris 6.
VITTORIE ROSA: VONN A 76
LA COMPAGNONI È A 16
(a.a) Lindsey Vonn (Usa, foto) è
prima per le vittorie femminili
con 76 (su 1543 gare): a 10 dal
record di Stenmark. Moser Proell
(Aut) 62, Vreni Schneider (Svi)
55. La miglior italiana è Deborah
Compagnoni a 16, seguita da
Isolde Kostner 15, poi Karen
Putzer 8 e Denise Karbon 4.
L’
APERTO O CHIUSO? Cadrà
Ustiugov oppure riuscirà a
rimanere imbattuto, a que­
sto punto, a 3 tappe dalla fi­
Domani: a Dobbiaco 5 km tl D; 10 km tl
U. Sabato, Lago Tesero (Val di
Fiemme): 10 km tc D, 15 km tc U. Domenica: 9 km tl D e U scalata Cermis.
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28
Basket R Nba
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Da Malone
al fenomeno
Hayward
Utah balla
a ritmo Jazz
I RECORD
22-14
 Il record attuale dei Jazz,
vale il quinto posto nella
Western Conference e il primo
nella Northwest Division davanti
ad Oklahoma
95.1
 E’ la media punti subita dalla
squadra di coach Snyder che la
posiziona al primo posto tra le
difese della Lega. E’ quarta per
punti concessi per possesso
77.8
 E’ la percentuale nel tiro da
due punti tenuta dal centro
Rudy Gobert, il lungo francese
di 216 cm., soprannominato per
la sua altezza la «Torre Eiffel»
Karl Malone, oggi 53 anni EPA
MARETTA AI NUGGETS
Denver k.o.
Tensione
tra il coach
e Gallinari
I
Massimo Oriani
S
tockton to Malone. E’ sta­
to il mantra di anni di
basket ad altissimo livel­
lo nella città del lago salato. La
coppia dal pick and roll più de­
vastante nella storia della Nba
ha avuto solo la sfortuna di toc­
care l’apice del suo splendore
nell’era sbagliata, quella domi­
nata da Michael Jordan, che
per due volte di fila, nel ‘97 e
nel ‘98, gli negò la gioia del­
l’anello. Da allora gli Utah Jazz
hanno vissuto una lunga fase di
transizione. Un solo sprazzo, la
finale di conference del 2007
persa con gli Spurs. L’ultima
vittoria in una partita di playoff
risale ormai al 2010, quando
eliminarono al 1° turno Den­
ver. Da allora solo lotteria, con
qualche prima scelta che ora
però inizia a dare dividendi.
FARO «M’importa solo lottare
per il titolo, non la città dove
giocherò o cosa offra al di fuori
del campo». Le parole di Gor­
don Hayward fanno sperare la
dirigenza dei Jazz. Perché è lui
la stella, il faro di questo grup­
po capace di salire nelle prime
posizioni della Western Confe­
rence, con il ritorno ai playoff
dopo 5 anni quasi garantito.
Tennista mancato (in estate ha
vinto un torneo di beneficienza
a Salt Lake City, esibendosi poi
in doppio con l’ex pro’ Mark
Philippoussis), l’ala piccola
bianca, manuale di fondamen­
tali, plasmata al college di But­
ler da coach Brad Stevens, oggi
ai Celtics, diventerà free agent
in estate e sono in molti a pre­
vedere un ritorno dall’allenato­
Gordon Hayward, 26 anni, ala di 203 cm, uscito dal college di Butler, viaggia alla media di 22.4 punti AP
1Dopo le finali del 1997 e 1998 con Karl e Stockton,
un lungo calo. Ora la risalita grazie all’ala di Indiana
con la passione per il tennis e alla migliore difesa
re che lo ha lanciato, al punto
che nella partita di martedì
notte a Boston, i tifosi del Gar­
den gli hanno riservato applau­
si (irritando non poco l’attuale
pari ruolo biancoverde Jae
Crowder), nella speranza di in­
graziarselo. Utah farà carte fal­
se per non perderlo però, e per
questo i successi di questa sta­
gione possono essere un tram­
polino per il futuro, per convin­
cere il 26enne dell’Indiana (il
cui tiro da metà campo allo sca­
dere nella finale Ncaa del 2010
fece tremare Duke) a restare.
TORRE EIFFEL Le vittorie arri­
vano grazie alla difesa, la mi­
gliore della lega per punti subi­
ti (95.1 a gara), terza per per­
centuale al tiro degli avversari
(43.2%) e quarta per punti
concessi per possesso (1.012),
ancorata nel mezzo dell’area
dalla «Torre Eiffel», al secolo
Rudy Gobert, centro francese
di 2.16 che peraltro si fa sentire
anche in attacco. Ha infatti
chiuso dicembre con il 77.8%
su azione, terzo miglior mese
nella storia dietro ai due (no­
vembre ‘72 con l’80.6% e mar­
zo ‘73 col 78) di un certo Wilt
Chamberlain. Quello dei Jazz è
un roster con un solo All Star, il
35enne Joe Johnson, che però
si è ormai lasciato alle spalle i
giorni migliori, e tanti giovani.
Da Derrick Favours a Rodney
Hood, Trey Burke e Dante
Exum, coi veterani George Hill
e Boris Diaw a far da chiocce.
In panchina, il 50enne Quin
Snyder, cresciuto alla scuola di
Krzyzewski a Duke, già assi­
stente di Ettore Messina al
Cska Mosca nel 2012­13, il cui
basket essenziale è una delizia
per gli occhi.
EREDI Stockton oggi fa il papà
di 6 figli (David aveva iniziato
la stagione al Cedevita Zaga­
bria di Pozzecco prima di venir
tagliato), dopo aver assaggiato
la panchina da vice della squa­
dra femminile di Montana Sta­
te dove giocava la figlia Lind­
say. Malone gestisce una ditta
di trasporti di legname (occa­
sionalmente si mette pure alla
guida, una delle sue passioni),
Jeff Hornacek allena i Knicks,
Greg Foster fa l’assistente ai
Bucks, mentre Bryon Russell,
l’uomo che Jordan spinse o non
spinse, a seconda delle versio­
ni, nel tiro che decise le finali
‘98, vive in California e pensa
di diventare allenatore. Coach
Jerry Sloan, a 74 anni, ha re­
centemente reso pubblica la
sua battaglia col Morbo di
Parkinson. Quei Jazz sono pas­
sati alla storia. Ora tocca agli
eredi.
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n una Western Confe­
rence dove l’ottava (Sa­
cramento) ha un bilan­
cio di 15 vinte e 19 perse,
per puntare ai playoff non
serve uno squadrone. Per
questo la 3a sconfitta conse­
cutiva di Denver (ora 14­
21), arrivata proprio contro
i Kings 113­120 al Pepsi
Center, non è andata giù a
coach Mike Malone, che ha
accusato i veterani di non
essere abbastanza leader.
«Siamo la peggior difesa
della Nba, una barzelletta
— ha detto il tecnico —.
L’approccio che abbiamo
partita dopo partita per fer­
mare gli avversari è imba­
razzante. Non abbiamo lea­
dership, non sento nessuno
che parla, che si prende re­
sponsabilità, che fa un passo
avanti. Lo hanno fatto solo
due giovani, li applaudo, ma
il compito dovrebbe spetta­
re ai veterani».
REPLICA Gallinari, che as­
sieme a Wilson Chandler,
arrivato con l’ex Olimpia dai
Knicks nell’inverno 2011, è
quello con la più lunga mili­
tanza ai Nuggets, ha replica­
to: «Non sono d’accordo, co­
sì come nessuno degli altri
veterani, non è questo il pro­
blema della squadra». Gallo,
24 punti e quattro rimbalzi
in 33’ contro i Kings, ha poi
aggiunto: «Dobbiamo farne
un punto d’orgoglio e inver­
tire la rotta». Con 109.6
punti concessi per ogni 100
possessi, Denver è 28a su 30
per «defensive efficiency»,
ed è terzultima per percen­
tuale concessa col 47%.
m.o.
Danilo Gallinari, 28 anni AP
CHAMPIONS LEAGUE
Avellino e Sassari ok, Venezia crolla in Israele
1 Sidigas qualificata. Finale caldo in Sardegna: un tifoso spinge Ukic, rissa sfiorata, interviene la Polizia. Varese, altra sconfitta
D
ue vittorie e due sconfit­
te è il bilancio delle 4
italiane. Vince Sassari
in volata sull’Aek con un finale
scaldato da un tifoso sardo del
parterre che mette le mani ad­
dosso ad Ukic scatenando un
parapiglia sedato dall’inter­
vento della Polizia. Successo
anche per Avellino ad Ostenda
che con Ragland e Randoph
sugli scudi si qualifica aritme­
ticamente per il turno succes­
sivo. Vanno ko invece Venezia
e Varese. La Reyer, senza To­
nut e Hagins (influenza), per­
de in Israele contro il Maccabi
Rishon scontando. la seratac­
cia al tiro di Haynes (3/14) e
McGee (0/11 da 3). Varese,
senza Avramovic e Pelle feb­
bricitanti, cade ancora in casa:
stavolta a Masnago passano i
lettoni del Ventspils che dila­
gano nella ripresa sul +18.
EUROLEGA DONNE Settima giornata Girone A: Praga-Famila Schio 74-73
MACCABI RI.
79
OSTENDA
73
SASSARI
80
VARESE
82
VENEZIA
61
AVELLINO
78
AEK
78
VENTSPILS
88
(25-19, 41-33; 60-51)
(16-24, 34-40; 50-62)
(26-24, 51-42; 64-60)
(19-18, 37-46; 59–72)
MACCABI RISHON: Ben
Chimol 20 (6/15, 1/3), Richard
13 (3/7, 2/5), Hanochi (0/1 da
3), McCrea 24 (9/12), Kadir 7
(3/9); Nekrashevich, Levi (0/1,
0/2), Zalmanson 11 (5/6),
Thomas 4 (2/3). All.: Shivek.
UMANA VENEZIA: Haynes 9
(1/7, 2/7), McGee 4 (2/4, 0/11),
Viggiano 9 (1/3, 1/5), Peric 2
(0/3, 0/1), Ortner 4 (2/7); Ejim
6 (2/3), Bramos 8 (2/3, 1/3),
Visconti 5 (0/2, 1/3), Ress 14
(0/2, 4/6), Criconia. N.e.: Filloy.
All.: De Raffaele.
TELENET OSTENDA: Djordjevic 8
(1/3), Salumu (0/1 da 3), Gillet 10
(0/1, 2/6), Kesteloot (0/1), Katic
16 (6/8); Keselj 9 (1/6, 2/4), Newbill
3 (1/3, 0/1), Walden 12 (1/4, 1/1),
J.Kuridza 3 (0/1, 1/2), Boukichou 10
(5/7), Mwema 2 (1/1, 0/1). All.:
Gjergja.
SIDIGAS AVELLINO: Ragland 14
(3/5, 2/8), Obasohan 5 (1/2),
Thomas 14 (5/13, 1/5), Leunen 12
(1/2, 3/5), Cusin 2 (1/4); Fesenko 6
(3/4), Randolph 9 (4/7, 0/1), Green
11 (3/4 da 3), Zerini 5 (1/1, 1/2),
Severini (0/1 da 3). All.: Sacripanti.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI:
Monaldi 3 (0/2, 1/1), Bell 14 (1/2,
4/5), Lacey 11 (2/3, 1/2), Sacchetti
5 (1/4, 1/3), Lydeka 5 (2/4);
Johnson-Odom 8 (1/2, 2/3), D’Ercole,
Savanovic 12 (6/9, 0/2), Stipcevic 13
(3/3, 1/4), Lawal 9 (4/10). N.e.:
Devecchi, Ebeling. All.: Pasquini.
AEK ATENE: Ukic 16 (1/4, 4/6),
Ivanovic 5 (1/1, 1/2), Larentzakis 9
(3/4, 1/5), Sakota 13 (3/5, 2/7),
Mavroeidis 6 (3/11); Elonu 5 (2/3),
Dixon 18 (4/5, 2/7), Skoulidas (0/1 da
3), Williams 6 (3/4, 0/4),
Tsalmpouris. All.: Zdovc.
OPENJOBMETIS VARESE:
Bulleri 2 (0/1 da 3), Johnson 22
(2/5, 4/6), Eyenga 21 (5/11, 3/8),
Kangur 3 (1/2, 0/1), Anosike 12
(6/9); Maynor 8 (1/6, 2/2),
Cavaliero (0/1 da 3), Canavesi 2,
Ferrero 12 (1/3, 3/5). All.: Caja.
VENTSPILS: Deane 5 (1/5, 0/3),
Campbell 16 (3/7, 2/4), Zelionis 12
(4/6, 1/1), Janicenoks 12 (3/3,
2/4), Zakis 9 (4/5, 0/1); Leimanis
3 (1/1), Jakovics 7 (0/1, 1/1), Ziedinis
3 (0/1 da 3), Skele 7 (2/4, 1/1),
Gulbis 14 (1/4, 4/9). All.: Muiznieks.
ARBITRI: Vojinovic (Mon),
Bijedic (Bos), Maricic (Ser).
NOTE – T.l: Mac 14/18, Ven 14/17.
Rimb.: Mac 44 (McCrea 13), Ven
40 (Ejim, Viggiano 7). Ass.: Mac
18 (Richard 6), Ven 13 (Haynes
5). Progr.: 5’16-13, 15’ 32-27, 25’
51-38, 35’ 71-55. Max vant.: Mac
18 (79-61), Ven 4 (2-6).
ARBITRI: Viator (Fra), Michaeledis
(Svi), Nedovic (Slo).
NOTE - T.l.: Ost 23/28, Ave 10/12.
Rimb.: Ost 35 ( Boukichou 8), Ave 30
(Thomas 5). Ass.: Ost 15 (Salumu 5),
Ave 16 (Thomas 4). F. tecn.: Djordjevic
20’’16’’, Gjergja 20’40’’, Salumu 24’05’’
. Usc. 5f.: Cusin 34’30’’ (56-67). Max
vant.: Ost 3 (15-12), Ave 15 (47-62).
ARBITRI: Zurapovic (Bos), Proc
(Pol), Zashchuk (Ucr).
NOTE - T.l.: Sas 10/15, Ate 8/9.
Rimb.: Sas 31 (quattro con 4), Ate 36
(Mavroeidis 10). Ass.: Sas 15
(Stipcevic 5), Ate 19 (Ukic 6). F. ant.:
Lydeka 22’23” (51-47). Usc. 5f.:
Larentzakis 39’45” (77-75). Max
vant.: Sas 9 (69-60), Ate 9 (2-11).
ARBITRI: Glisic (Srb),
Anastopoulos (Gre), Collin (Fra).
NOTE - T.l.: Var 14/20, Ven 17/23.
Rimb.: Var 28 (Anosike 1a), Ven 37
(Campbell 7). Ass.: Var 16 (Maynor 5),
Ven 20 (Campbell 7). F. tec.: Maynor
18’53”, Caja 30’16”, Jakovics 30’45”,
Cavaliero 33’08”. Usc. 5f: Zelionis 35’37”
(70-83), Kangur 39’34” (78-87). Max
vant.: Var 3 (19-16) Ven 18 (60-78).
LA GUIDA
 Risultati 11a giornata Champions
Fiba. Girone B: M.Rishon-Venezia
79-61; Oradea-LeMans 60-79;
Pinar-Saratov 78-65. Class:
LeMans 8 vinte-3 perse; Venezia,
Pinar 7-4; Kataja 6-5; Oradea,
M.Rishon 5-6; Saratov 4-7; Khimik
2-9. Girone C: NeptunasOldenburg 69-73; Usak-R.Radom
96-76; Asvel-Paok 70-56; VareseVentspils 82-88. Class: Asvel 9-2;
Neptunas 8-3; Oldenburg 7-4;
Ventspils 6-5; Paok 5-6; Usak 4-7;
R.Radom 3-8; Varese 2-9. Girone
D: Ostenda-Avellino 73-78. Class:
Tenerife 9-2; Avellino 8-3; Utena,
Strasburgo 7-4; Ostenda, Cibona
4-7; M.Leks 3-8; Mornar 2-9.
Girone E: Partizan-Szolnoki 77-67;
Ludwisburg-Charleroi 88-66;
Sassari-Aek 80-78. Class: Besiktas
9-2; Ludwisb. 8-3; Partizan 7-4;
Aek 6-5; Sassari 5-6; Charleroi,
Zielona 4-7; Szolnoki 1-10.
 FORMULA Le prime 4 e le 4
migliori quinte di ciascuno dei 5
gironi si qualificano per la fase a
eliminazione diretta.
Basket & volley R
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
In volo sulla via Emilia
«LORENZETTI
ERA PIÙ
PSICOLOGO,
PIAZZA PIÙ
TATTICO»
Luca Vettori, 25 anni,
a Modena dal 2014
TARANTINI
«AL NUOVO
PRESIDENTE
FIPAV CHIEDO
PIÙ EDUCAZIONE
SPORTIVA»
LUCA VETTORI
ARGENTO A RIO 2016
Dusan Vukcevic segna la tripla decisiva a 3” dalla fine dell’ultimo derby. A sinistra Stefano Mancinelli
LA SFIDA DI BOLOGNA
L’INTERVISTA
Basket-city
ritrova il derby
sette anni dopo
Festa per 9mila
1Domani tutto esaurito per Virtus-Fortitudo.
Mancinelli c’era nel 2009: «Che passione»
I RECORD
58-45
 E’ il bilancio dei precedenti
103 derby a favore della Virtus
su tutti i fronti: serie A (stagione
regolare+playoff), coppa Italia,
Supercoppa italiana ed Eurolega
44
 E’ il massimo punteggio
individuale in un derby stabilito
da Carlton Myers il 29/4/1997 in
F-V 95-80, gara-3 di semifinale
playoff (la F vinse 3-0)
10
 E’ il primato di derby giocati
nell’arco della stessa stagione.
Accadde nel 1997/98: 2 di
campionato, 1 di coppa Italia, 2
di Eurolega, 5 di finale-scudetto
9-1
 E’ il record migliore (90% di
vittorie) di un coach nella storia
del derby: appartiene a Dan
Peterson nel quinquennio 197479, sempre sulla panchina Virtus
all’Unipol Arena di Casalecchio
di Reno, sono attesi 9mila tifosi
per un incasso stimato sui
300mila euro. L’impianto della
Virtus torna al tutto esaurito
come ai bei tempi delle finali­
scudetto. La febbre per il bi­
glietto ha contagiato vecchi e
nuovi tifosi che hanno fatto file
notturne fuori dalle rivendite.
Il rilancio tecnico delle due
squadre ha favorito questo ri­
gurgito di fede. La Virtus guida
il girone Est venendo da otto
vittorie di fila, la Fortitudo è
quarta e punta forte alla pro­
mozione sfiorata sei mesi fa.
Questo derby entra comunque
nella storia: è il primo che si di­
sputa in A­2
DUE SUPERSTITI Tra il 2009 ed
oggi è cambiato il mondo. Di
Andrea Tosi
quell’ultima sfida tutto bolo­
gnese sono rimasti solo due su­
uemilaottocentoquaran­ perstiti: coach Matteo Boniciol­
ta (2840) giorni dopo li, che lo vinse sulla panchina
Bologna ritrova il suo virtussina, e l’ala Stefano Man­
derby, sparito dal calendario da cinelli, ex azzurro, capitano di
quella domenica di oltre sette 33 anni, due scudetti all’attivo
anni fa. Era il 29 marzo 2009, al con la Effe dove è tornato l’esta­
PalaDozza si giocava a mezzo­ te scorsa, passando per Milano,
giorno un Gmac Fortitudo­La Cantù e Torino. Il Mancio ha al­
Fortezza Virtus chiuso sul 74­ l’attivo 11 derby (6 vittorie­5
75 grazie alla tripla vincente di sconfitte il suo bilancio), con
Dusan Vukcevic,
un high di 18
guardia serbo­
punti e tanti ri­
LA CHIAVE
greca della V ne­
cordi . «Il mio
ra, infilata a 3” Virtus capolista,
primo derby, nel
dalla fine. Quel
marzo 2002 con­
canestro mandò Fortitudo dietro:
tro la Virtus del
in archivio l’edi­ entrambe puntano al Grande Slam fu
zione numero ritorno in serie A
uno shock: fi­
103, nessuno
nimmo a ­31 —
avrebbe mai im­ L’ala biancoblù e il
rievoca —. Ho
maginato che sa­
ancora in mente
rebbero occorsi suo coach Boniciolli
l’ultimo
di
più di sette anni sono i superstiti
Vukcevic ma an­
per vedere il der­ dell’ultima edizione
che quello di
by successivo.
Pozzecco che fe­
Nel frattempo la Fortitudo è re­ ce il gesto del sigaro a Tanjevic
trocessa due volte di fila, anche e quelli con Smodis e Savic, due
per inadempienze, fallita e ri­ autentici “animali da derby”.
sorta sotto diversi stemmi, la Certo, non siamo ai livelli di 15
Virtus invece ha contenuto il anni fa quando circolavano
declino fino alla caduta in A­2 grandi campioni ma credo che
dell’anno passato. Mentre pas­ la passione sia rimasta intatta,
savano gli anni e i risultati di se possibile anche più forte di
entrambe peggioravano sem­ allora. Il derby per me è felicità,
pre, si diceva che Basket­city, il massimo per un cestista. E co­
l’appellativo di Bologna, da me sempre sarà una sfida aper­
sempre città dei canestri, era tissima. Non conta la classifica,
ormai scomparsa, defunta, fini­ contano solo le motivazioni. La
ta.
Virtus gioca meglio, noi siamo
più discontinui ma saremo
ANIME Invece è bastato ritro­ pronti a giocare fino in fondo».
vare le due anime cestistiche Difficile spiegare il derby a chi
della Dotta nello stesso campio­ non l’ha mai vissuto prima.
nato, seppure al piano di sotto «Entrando in campo — chiosa
rispetto alla serie A, terreno na­ Mancinelli — citerò ai miei
turale dei loro confronti, per ri­ compagni la famosa massima
trovare lo spirito antico della di Gianluca Basile: “qui dentro
sfida che ha diviso la città in o hai coglioni o sei un coglio­
guelfi e ghibellini. Domani sera ne”, Non c’è una via di mezzo»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(ore 20.45; diretta Sky Sport 2)
D
«Modena è ora,
devi rialzarti
Il mio rinnovo?
Vedremo...»
1Vettori: «Stiamo risolvendo i problemi
Al 2017 non chiedo trofei, ma tante finali»
TACCUINO
MERCATO
Monza brasiliana
In arrivo Vissotto
(giu.ma.) Il Gi Group Monza
potrebbe ingaggiare
l’opposto brasiliano
Leandro Vissotto Neves
(cinque stagioni in Italia tra
il 2006 e il 2012 con Latina,
Taranto, Trento e Cuneo),
classe 1983, in attesa del
rientro del croato Ivan Raic
(out da inizio stagione per
infortunio alla schiena).
COPPA CEV
Piacenza facile 3-0
Oggi tocca a Trento
(a.a) Nell’andata dei
sedicesimi di finale di
Coppa Cev vittoria per
Piacenza che supera il Tirol
Innsbruck 3-0 (25-21, 2522, 25-12). Oggi alle 18.30
tocca alla Diatec Trento in
Finlandia contro
l’Hurrikaani Loimaa. Le
gare di ritorno sono in
programma il 18 gennaio.
DONNE: COPPA ITALIA
Andata dei quarti:
c’è Busto-Novara
Questa sera alle 20.30 si
gioca l’andata dei quarti di
finale di Coppa Italia (la
final four è in programma il
4 e 5 marzo con sede
ancora da stabilire).
Domenica alle 17 il ritorno.
Programma (ore 20.30):
Modena-Casalmaggiore;
Scandicci-Bergamo;
Bolzano-Conegliano; Busto
Arsizio-Novara.
Davide Romani
D
League e infine lo scudetto. E
una volta lì tutto può succede­
re».
Capitolo mercato. Vettori è in
scadenza di contratto con Modena.
«E’ ancora presto, non ho fretto
di decidere il mio futuro. Mi fa
piacere se dei miei compagni di
squadra hanno già rinnovato
(Holt e Rossini fino al 2020,
con un altro anno Petric e Nga­
peth, ndr) ma io, per ora, prefe­
risco stare pazientemente al
mio posto. Più avanti vedremo
(si parla di un possibile interes­
samento di Trento, ndr)».
Da Lorenzetti a Piazza. Un cambio d’allenatore e di filosofia.
«La squadra è lo specchio del­
l’allenatore. La squadra con An­
gelo aveva una grande impron­
ta. Con Piazza stiamo imparan­
do e abbracciando la sua filoso­
fia. Angelo aveva più un
approccio mentale alle cose,
c’era una grande preparazione
psicologica. Con Roberto c’è un
lavoro più tecnico e tattico».
a una partenza lanciata a
un finale di 2016 con il
freno a mano tirato. La
nuova Modena targata Piazza,
dopo l’avvio convincente con la
vittoria in Supercoppa e 8 vitto­
rie di fila in regular season, ha
iniziato a zoppicare con 6 vitto­ La pallavolo sta vivendo anche la
rie nelle successive 10 giornate vigilia dell’elezione federale. Da
e altri punti lasciati per strada. atleta cosa chiede al nuovo prePer Modena, Lu­
sidente federale,
ca Vettori è pun­
Magri o CattaLA CHIAVE
to di forza in
neo?
campo e pilastro
«Di pensare ai
nello spogliato­
giovani e all’edu­
io. «Il campanel­
cazione sportiva
lo d’allarme è
per uno sport
suonato. Dobbia­
che non escluda
mo trovare la gli ace di Luca
ma che apra. In
chiave per uscire Vettori in 17
secondo luogo,
da queste situa­
visto che i calen­
zioni. Dobbiamo giornate di
dari non si riesce
sapere gestire i campionato: una
ad alleggerirli,
momenti anche media di 2 a gara
che si investa sul­
quando il nostro
la ricerca medica
servizio non è efficace».
per evitare il proliferare di pro­
blemi fisici».
Lascia un 2016 ricco di vittorie...
«Un anno pieno di soddisfazio­ Da atleta di alto livello è portato
ni. Sia personali che con il club. a viaggiare spesso. Come si poSi sono portati al loro culmine ne rispetto al dilagare di atti terpercorsi importanti. Con Mo­ roristici?
dena abbiamo raggiunto lo scu­ «Limitare le proprie libertà sa­
detto (oltre alla Coppa Italia, rebbe una sconfitta, si farebbe
ndr) dopo lo sconfitta dell’anno il gioco dei terroristi. Ma è diffi­
prima in finale. In Nazionale cile non avere paura».
poi dopo un inizio d’estate non
brillantissimo ci siamo trovati Luca Vettori e Matteo Piano soraggiungendo uno splendido no i fondatori della web radio
argento olimpico».
“brodo di becchi”. Siete stati
protagonisti di un messaggio
E ora? Champions League ed Eu- scritto negli spogliatoi del Palaropeo?
Panini a Elisa che vi ha risposto
«Adesso sono focalizzato su con un video...
questo nuovo anno. Ma penso «Una cosa personale che poi è
alla giornata. Il primo passo è diventata di dominio pubblico.
raggiungere più finali possibili Un simpatico incontro tra musi­
e questa squadra ha la forza per ca e sport nello stesso impian­
farlo. Prima la Coppa Italia a fi­ to».
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ne gennaio, poi la Champions
34
30
Tennis R In esibizione a Perth
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
I RECORD
I TORNEI
24
Cade Serena:
88 errori gratuiti
Giorgi e Vinci ok
 La classifica attuale del
tedesco Zverev. E’ alto 1.98 per
86 chili. Il 17 ottobre 2016 ha
raggiunto il 20° posto, sua
miglior classifica
8
 I non ancora 22enni nei 100:
Kyrgios (Aus, 13), Zverev (24),
Edmund (Gb, 45), Coric (Cro, 48),
Khachanov (53), Fritz (Usa, 76),
Medvedev (99), Nishioka (Gia 100)
Serena Williams, 35 anni
2
 Zverev e uno dei due under 21
ad aver già vinto un torneo Atp
(San Pietroburgo), l’altro è il
russo vero Khachanov
(Chengdu)
A sin. il tedesco Zverev, 19 anni
A destra Medvedev, 20 GETTY-AFP
Zverev batte il suo mito Federer
I Fab Four hanno già un erede
1Il tedesco si impone dopo tre tie-break. La gente ha tifato per vederli in campo il più
possibile. La nuova generazione avanza col trio russo Khachanov, Rublev, Medvedev
Riccardo Crivelli
C’
era una volta un bam­
binetto di quattro anni
che scorazzando felice
per gli spogliatoi del torneo di
Amburgo finì per inciampare
nelle caviglie di uno spocchio­
setto giovanotto svizzero di no­
me Roger, con uno strano chi­
gnon e ancora qualche brufolo
su una faccia da teenager. Un
sorriso, una fugace carezza e
un ricordo indelebile: «E’ stato
il primo personaggio pubblico
che abbia mai incontrato dal vi­
vo». Parole e musica di Sasha
Zverev, che allora, anno di gra­
zia 2001, non aveva ancora pre­
so in mano una racchetta
(l’avrebbe fatto l’anno dopo)
nonostante due genitori tenni­
sti di buon livello quando la
Russia si chiamava ancora
Unione Sovietica, ma poi tra­
sferitisi in Germania con la ca­
duta del muro. Soprattutto,
nell’innocenza di quell’età, non
avrebbe potuto immaginare
che 15 anni dopo quel ventenne
con i capelli strani sarebbe di­
ventato Federer, cioè il più
grande di sempre e che lui sa­
rebbe cresciuto nel suo mito, fi­
no a diventarne uno dei compa­
gni favoriti nel training durante
i tornei.
GENERAZIONE I libri e la mito­
logia sono pieni di storie di figli
putativi che si mangiano meta­
foricamente i padri, di allievi
che oscurano i maestri. E allo­
ra, pur senza forzare il signifi­
cato di una vittoria in un’esibi­
zione come la Hopman Cup, i
13.785 del Centrale di Perth
(record di sempre per la mani­
festazione) forse hanno assisti­
to alla tappa fondamentale di
un cambio di generazione stori­
co, perché come era già succes­
so ad Halle in giugno, Zverev
non ha tremato di fronte alla
montagna e in tre tie break
spettacolari ­ 7­6 (1) 6­7 (4) così: «Cosa pensi che stia facen­
7­6 (4) ­ ha rafforzato la con­ do?». Ecco, se questo exploit
vinzione sua, e del mondo, che servirà a renderlo più sicuro
dopo i Fab Four toccherà a lui, mentalmente e se nel frattem­
russo di Germania con un’am­ po abbandonerà qualche atteg­
mirazione particolare per Stich giamento del resto comprensi­
e non per Becker, dettare le re­ bile per un diciannovenne, tipo
gole dalla testa della classifica. le schermaglie amorose su Fa­
Il successo non
cebook con la
conta per le stati­
Svitolina, molla­
SUI SOCIAL
stiche (l’evento è
ta per un’altra,
organizzato dal­ Famose le sue
da numero 24 si
l’Itf e non dal­
ritroverà presto
l’Atp, dunque le schermaglie
lassù: «Affronta­
sfide dirette re­ amorose su
re Roger è incre­
stano 1­1), ma Facebook con la
dibile, ti mette
chi ha assistito a Svitolina, mollata
una pressione e
un allenamento per un’altra...
un nervosismo
tra loro due il
che non provi
primo dell’anno
contro nessuno,
racconta di un Roger messo al­ ma contro di lui riesco sempre a
l’angolo; e in ogni caso la parti­ dare più di quello che ho e gio­
ta in Australia è stata così bella co partite incredibili».
che quando Sasha è andato a
servire sul 6­5 sotto nel terzo RIVOLUZIONE RUSSA Zverev e
set, dal pubblico qualcuno gli uno dei due under 21 ad aver
ha gridato di volere un altro tie già vinto un torneo Atp (San
break e lui, freddo, ha risposto Pietroburgo), l’altro è il russo
vero Khachanov (Chengdu),
che a Doha perde la sfida dei
bombardieri contro Karlovic
(16 ace a 14)ma senza mai con­
cedere palle break, ma da lune­
dì sarà numero 51, miglior clas­
sifica di sempre. Oggi i russi
hanno un trio di campioni in er­
ba da tempi eroici (quelli di Ka­
felnikov e Safin, per intender­
ci). E se Rublev deve ancora ar­
rivare, da Chennai s’alzano gli
squilli di tromba di Daniil Me­
dvedev, vent’anni, nessuna pa­
rentela con il finalista di Parigi
1999, numero 300 a inizio 2016
e oggi già 99 e destinato a sali­
re. Non è un talentone natura­
le, ma dall’alto di un bell’1.98
batte come una furia e ha etica
lavorativa, tanto da essere emi­
grato ad Antibes per migliora­
re. Lui, appassionato di calcio e
del Bayern, preferisce l’erba
perché sostiene di essere un
grande ribattitore. Ha una car­
riera davanti per dimostrarlo.
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Murray fatica (2 ore e 23’), Djokovic
avanza spedito a Doha. A Auckland
crolla Serena Williams condannata
da 88 errori gratuiti, a Brisbane e
Shenzen avanti Vinci (ora la
Pliskova più forte) e la Giorgi
(Wang).
DOHA (cemento, 1.201.000 €).
Secondo turno: Djokovic (Ser) b.
Zeballos (Arg) 6-3 6-4; Verdasco
(Spa) b. Goffin (Bel) 6-1 7-6 (6);
Almagro (Spa) b. Kohlschreiber
(Ger) 7-6(5) 7-6(6); Stepanek (Cec)
b. De Greef (Bel) 6-3 6-2; Berdych
(Cec) b. Vesely (Cec) 7-6 (5) 1-6 6-1;
Karlovic (Cro) b. Khachanov (Rus) 76 (3) 7-6 (3); Tsonga (Fra) b. Brown
(Ger) 6-1 6-3.
AUCKLAND (cemento, 242.000 €).
Secondo turno: Brengle (Usa) b.
S.Williams (Usa) 6-4 6-7(3) 6-4
BRISBANE (cemento). Uomini
(425.000 €), 2° t.: Thompson (Aus)
b. Ferrer (Spa) 4-6 7-5 7-5; Nishikori
(Giap) b. Donaldson (Usa) 4-6 6-4 63; Wawrinka (Svi) b. Troicki (Ser) 76 (5) 6-4. Donne (970.000 €), 2° t.:
Kerber (Ger) b. Barty (Aus) 6-3 2-6
6-3; Kuznetsova (Rus) b. Aiava (Aus)
6-4 6-3; VINCI b. Doi (Giap) 6-4 6-2.
CHENNAI (cemento, 434.000 €).
Secondo turno: Medvedev (Rus) b.
Lu (Taiw) 6-4 6-3; Kovalik (Slk) b.
Cilic 7-6(5) 5-7 7-5.
SHENZEN (cemento, 728.000 €).
Secondo turno: Siniakova (Cec)
b.Halep (Rom) 6-3 4-6 7-5; GIORGI
b. Zheng (Cina) 6-7 (5) 7-5 6-4.
HOPMAN CUP Francia-G.Bretagna
3-0; Svizzera-Germania 2-1.
VIA ALLA RIABILITAZIONE
Kvitova, taglia
sull’aggressore
 Migliorano le condizioni di
Petra Kvitova, la due volte
campionessa di Wimbledon
ferita alla mano sinistra
(quella di gioco) da un
aggressore dopo una rapina
in casa il 20 dicembre e poi
sottoposta a intervento
chirurgico. Karel Tejkal, il
portavoce della campionessa
ceca, ha detto che la Kvitova
ha cominciato a fare esercizi
di riabilitazione con la mano
ferita, ma è presto per
pronunciarsi sui tempi di
recupero. Messa una taglia
sull’aggressore.
Atletica R Gli addii
Ashton e Brianne Eaton, si ritira la «multi» coppia
1Il decatleta oro a Londra 2012 e Rio
2016 e l’eptatleta bronzo all’ultima
Olimpiade lasciano insieme l’attività
A
shton Eaton più veloce
di Usain Bolt. L’oro del
decathlon alle ultime
due edizione dei Giochi (a
Londra 2012 e Rio 2016) ha
annunciato il proprio ritiro con
un messaggio sul suo sito e sui
social. E lo ha fatto bruciando
il velocista giamaicano che la­
scerà dopo i mondiali di Lon­
dra del 2017. Entrambi però lo
fanno all’apice della carriera
dopo aver migliorato i record
del mondo delle rispettive di­
scipline. E il campione delle
multi discipline lo ha fatto ma­
no nella mano con la propria
compagna, la moglie Brianne
Theisen, bronzo a Rio nell’ep­
tathlon.
NUOVA VITA I due, che si sono
conosciuti all’Università del­
l’Oregon e si sono sposati nel
luglio 2013 (matrimonio offi­
ciato dall’allenatore Harry
Marra) hanno dato l’annuncio
insieme. «È il momento del
mio ritiro dall’atletica». Così il
28enne campione americano
sul proprio sito e sui social ha
comunicato la decisione an­
dando oltre su twitter: «Devo
tutto al decathlon. Ho fatto
tutto quello che potevo fare.
Grazie per aver reso il periodo
più bello della mia vita. Mi riti­
ro, è ora di fare qualcosa di
nuovo — che conclude —. Ho
dato gli anni fisicamente mi­
gliori della mia vita alla ricerca
e al miglioramento dei miei li­
miti in questo sport. Se li ho
raggiunti? Sinceramente non
sono sicuro che nessuno lo fa
davvero».
UOMO DEI RECORD Il colosso
di Portland, oltre ai due ori
olimpici, vanta due titoli di
campione del mondo di deca­
thlon e tre titoli di campione
mondiale indoor di eptathlon.
È il primatista mondiale del
decathlon, stabilito nel 2015,
con 9.045 punti, e dell’epta­
thlon indoor (6.645 punti). A
rendere onore al campione ci
sono anche i rivali di tante sfi­
de. Come Trey Hardee, argen­
Ashton Eaton, 28 anni, e la moglia Brianne Theisen, 30 ACTION IMAGES
to nel decathlon a Londra
2012. «Ha portato la bandiera
del Decathlon americano in ci­
ma all’Everest».
PER LA MOGLIE Nel conclude­
re il suo messaggio sui social,
Ashton, che si è avvicinato al
decathlon ammirando il cam­
pione ceco Roman Sebrle (oro
ad Atene e primatista del mon­
do dal 2001 fino al record di
Ashton nel 2015) ha voluto
usare parole dolci per la mo­
glie Brianne (per lei oltre al
bronzo olimpico anche due ar­
genti iridati nell’eptathlon e un
oro e un argento mondiale in­
door nel pentathlon). «Non ho
mai visto un tale livello di forza
sostenuto per tanto tempo. Ti
amo». Se Ashton ha lasciato al­
l’apice massimo della carriera,
per la canadese sono diverse le
motivazioni che ha deciso di
dire basta perché esausta men­
talmente. «Non sono mai stata
così felice di finire qualcosa
nella mia vita. Non volevo de­
cidere a fine stagione presa
dalla stanchezza nervosa e al­
lora ho preso qualche mese di
pausa. Ma con l’avvicinarsi
della nuova stagione non c’era­
no gli stimoli».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1CANOTTAGGIO, POSTIGLIONE ALLENATORE DELL’ANNO IN LITUANIA Gianni
TUTTENOTIZIE
IPPICA / A DUBAI
Via al Carnival
da 41 milioni
di dollari
 Oggi scatta all’avveniristico
ippodromo di Meydan il Dubai
Carnival con un montepremi
pazzesco, che cresce di anno
in anno. Merito della passione
per i cavalli degli sceicchi, che
non lesinano iniezioni
finanziarie per rendere
sempre più attraente la loro
passione. Quest’anno si
arriverà a 41 milioni di dollari:
11 messi in palio durante i
primi 10 convegni e 30
durante la notte finale della
World Cup (la corsa più ricca
del mondo con 10 milioni di
dollari, di cui sei al vincitore)
del 25 marzo. Giusto per
rendere l’idea, nel 2017 la
prova più povera metterà in
palio ben 100mila dollari.
Oggi si comincia con sei
corse che saranno seguite in
diretta su Unire tv a partire
dalle 16.05: in pista ci sarà
anche il nostro fantino
Antonio Fresu che tempo fa si
è trasferito negli Emirati.
L’ippodromo di Meydan AP
Tande più forte del vento
Bravo Colloredo: è nono
1La tappa del 4
Trampolini a
Innsbruck con un
solo salto e tra le
polemiche
Christian Reichel
L
BIATHLON: COPPA
La Oberhofer
si ferma:
aspetta figlio
Lieta novella per Karin
Oberhofer, in attesa di sapere
se avrà il bronzo olimpico di
Sochi a sprint: la 31enne
altoatesina diventerà mamma
in estate e si ferma. Il bronzo
nella staffetta mista ai Giochi
2014 e nel quartetto rosa ai
Mondiali di Nove Mesto 2013,
nella mass start e staffetta
mondial a Kontiolahti 2015 e 3
podi individuali di Coppa del
Mondo) è felice: «Ringrazio
tutte le persone che mi sono
vicine, la Fisi e la squadra con
cui ho condiviso molte gioie in
questi anni. Il biathlon è una
parte fondamentale della mia
vita, adesso mi attende un
periodo più importante, ci
rivedremo presto in pista».
Oltre a Karin a Oberhof, per la
ripresa di Coppa del Mondo,
mancherà Nicole Gontier (in
Ibu Cup). Domani nella sprint
(14.15) e poi nella pursuit e
mass start ci saranno
Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi,
Alexia Runggaldier e Federica
Sanfilippo. Oggi (14.15,
Eurosport) nella sprint uomini
Hofer, Windisch, Montello e
Bormolini. Infine la slovacca
Brzno-Orsblie sostituirà la
Russia per i Mondiali jrs.
Karin Oberhofer, 31 anni
Postiglione ha ricevuto il premio di allenatore dell’anno in Lituania. Un argento nel doppio
maschile e un bronzo nel doppio femminile per l’ex c.t. azzurro con gli equipaggi lituani a Rio
SALTO CON GLI SCI
a terza tappa del 4
Trampolini sul Bergisel
di Innsbruck è stata
condizionata dal vento in­
stabile e da diverse interru­
zioni, tanto da spingere alla
fine la giuria a sospenderla
dopo la prima manche (du­
rata quasi due ore) per man­
canza di visibilità. S’è arrab­
biato l’olimpionico svizzero
Simon Amman: «E’ stato
uno scherzo bizzarro far di­
sputare questa gara. Il se­
maforo ha traballato in un
modo come non l’ho mai vi­
sto». Lo staff austriaco ha
perfino vietato al giovane
Daniel Huber di entrare in
pista e la giuria l’ha poi
squalificato. L’Austria ha ie­
ri vissuto una giornata nera
cominciando già dalla pri­
ma mattina: un virus gastro­
intestinale ha colpito metà
squadra, Michael Hayböck
BASEBALL
 PARMA SPONSOR Annunciato
dal presidente Paolo Zbogar e dal
d.s. Maurizio Renaud il nuovo
sponsor del Parma: si tratta di
Parma Clima, impresa cittadina che
si occupa di impianti di
riscaldamento. L’accordo è per il
2017 con opzione sul 2018.
BOXE
VALENTINO PROFESSIONISTA
DEBUTTO IL 24 FEBBRAIO
(r.g.) Fissato al 24 febbraio, il
battesimo al professionismo del
leggero Mirco Valentino, iridato
2009, argento europeo 2011, tre
volte ai Giochi (2004-2008-2012),
opposto a Francesco Acatullo (9-71) tre volte sfidante al tricolore,
rivale di tutto rispetto. In
programma la prima difesa di
Gianluca Ceglia (13-3) contro
Marco Siciliano (13-3) nei leggeri.
Diretta RaiSport dalle 22.30.
 TRICOLORE SUPERPIUMA (r.g.)
Il 28 gennaio a Frosinone si
assegna il vacante tricolore
superpiuma tra il locale Alessandro
Micheli (6-0-1) al primo tentativo e
Daniele Limone (15-4-1) ex
campione piuma (2013). In
cartellone il gallo Giodi Scala (10-3)
e il mediomassimo Serhiy
Demchenko (16-11-1).
 LINARES-CROLLA (i.m.) La
Matchroom annuncia il 25 marzo a
Manchester (Gb) la rivincita del
mondiale Wba-Wbc dei leggeri fra il
campione Jorge Linares (Ven, 41-3)
e Antony Crolla (Ing, 31-5-3), quello
del 24 settembre terminato ai punti
è stato uno match più belli del 2016.
IPPICA
 IERI 6-2-9-5-4 Ad Aversa (m
1660): 1 Ramona k d’Ete (V. Luongo)
1.15.5; 2 Top dei Model; 3 Never Gar;
4 Record Regal; 5 Sorens Petit; Tot.:
1,55; 1,29, 1,74, 3,04 (8,26). Quinté:
1.367,64; quarté 96,32; tris: 42,66.
 OGGI QUINTÉ A
CASTELLUCCIO A Foggia (inizio
convegno alle 15.10) scegliamo Rag
Runner (1), Solar Ring Va (15),
Rieccola Om (2), Tundrass (5),
Nalbandian Grey (14) e Targa Sf (4).
 SI CORRE ANCHE Trotto:
Albenga (15.45) e Palermo (15.25).
31
Sebastian Colloredo, 29 anni, friulano, era stato 9° nel 2013 AP
ha pure dovuto rinunciare alla
terza tappa, gli stessi problemi
hanno anche condannato il te­
desco Severin Freund a saltare
la competizione. È anzi entrato
in scena Stefan Kraft, ma dopo
il 18° posto la lotta alla vittoria
per l´austriaco sembra persa:
«Non mi rassegno, a Bischo­
fshofen può ancora succedere
tutto», ha affermato il 23enne.
RECUPERO Ma in realtà sarà
durissimo recuperare i 16.6
punti nei confronti del grande
trionfatore di ieri: il salto fino a
128.5 metri è bastato infatti a
Daniel Andre Tande per vince­
re. Un colpo che per lui vale tri­
plo: oltre alla seconda vittoria
di fila (dopo la prodezza di
Garmisch­Partenkirchen a Ca­
podanno) il norvegese ha an­
Galoppo: Napoli (15.50).
Il 24enne centro del Leicester e
dell’Inghilterra — 26 caps — ha subito
l’ennesimo grave infortunio, stavolta a
un ginocchio, e dovrà star fuori sei
mesi. Oltre al Sei Nazioni, salterà
l’attesissimo tour dei Lions in Nuova
Zelanda.
 BEFFA MOGLIANO (i.m.) Mogliano,
come Rovigo le settimane scorse, non
conosce il regomaneto e viene
“beffato” dal giudice sportivo. Il ricorso
per gioco violento ai danni di Mattia
D’Anna nell’ultimo match d’Eccellenza
contro Viadana non è stato preso in
considerazione, perché firmato da un
dirigente (Antonio Bassotto) invece
che dal presidente e legale
rappresentante Antonio Corò.
Ammesso, ma non accolto, il ricorso
sul presunto placcaggio pericoloso di
Diego Del Nevo sul capitano Marco
Filippucci.
LOTTA
 ADDIO MESA (r.r.) Il cubano
Candido Mesa, primo medagliato
mondiale di grecoromana, è morto a
52 anni per insufficienza renale. Fu
bronzo nell’82 e 83, trionfò in Coppa
del Mondo nell’83 e dominò nella
massima categoria ai Panamericani
dove battè nella libera anche
l’americano Bruce Baumgartner.
NUOTO
 SERIE B (al.f.) Assegnati i titoli
italiani a squadre della serie B. Uomini:
1. N. Milanesi 11.189, 2. Olimpic Nuoto
Na 11.086, 3. Aurelia 11.051. Donne: 1.
Aurelia 10.673, 2. Florentia Nc 10.638,
3. Swim Pro Ss9 10.545.
RUGBY
GINOCCHIO KO, STOP TUILAGI
L’INGLESE SALTERÀ IL 6 NAZIONI
(i.m.) Stagione finita per Manu Tuilagi.
SCI NAUTICO
 AZZURRINI (m.l.) Al via oggi sul lago
Los Morros (Santiago del Cile) i
Mondiali jrs discipline classiche
(slalom, figure, salto e combinata). In
gara fino a domenica atleti di 21
ATLETICA
GOLF
Dopo l’attentato
la 10 km di Nizza
cambia percorso
Westner si suicida
Nel ‘96 il sudafricano
vinse la World Cup
(d.m.) La Promclassic (10 km,
dove sono previsti 5000
runner) in programma a Nizza
(Fra) domenica, cambia
percorso. In seguito alle
disposizioni
dell’amministrazione comunale
(niente manifestazioni sulla
Promenade des Anglais, sede
dell’attentato terroristico che ha
colpito Nizza, fino al 14 luglio
2017), la dieci chilometri si
svilupperà nel centro cittadino.
L’arrivo avverrà in prossimità
del Palazzo dei congressi e
dell’Esposizione Nice Acropolis.
In seguito ai gravi fatti di
Berlino e Istanbul, per garantire
lo svolgimento dell’avvenimento
ci saranno imponenti misure di
sicurezza.
Wayne Westner, 55enne golfista
sudafricano vincitore della
World Cup 1996 con Ernie Els, si
è suicidato ieri nella propria
casa di Pennington, lungo la
costa del Natal (Saf). La polizia è
stata allertata dalla moglie, che
da una prima ricostruzione si
era barricata nel bagno di casa
insieme al figlio. «Sembra
volesse vedere la moglie — ha
dichiarato una portavoce della
polizia —, poi si è sparato».
Westner aveva vinto 14 tornei
pro, compreso il Dubai Desert
Classic 1993 dell’European Tour,
e per due volte l’Open del
Sudafrica, nel 1988 e 1991,
sempre a Durban. Nei Major, il
miglior piazzamento è stato il 34°
all’Open Championship 1993.
che preso il comando sia del
Torneo (dove sente il fiato
del polacco Kamil Stoch,
+1.7 punti) che nella Cop­
pa del Mondo.
CADUTA Stoch è ieri caduto
nella prova, si è lamentato
di dolori alla schiena per poi
fornire una vera prodezza
con il quarto posto. Nella
prima manche è caduto
l’austriaco Florian Alten­
burger subendo un colpo di
frusta cervicale. Ottima la
prestazione di Sebastian
Colloredo, che ha chiuso al
9° posto: non gli riusciva dal
febbraio 2013 a Klingen­
thal. L’azzurro aveva deciso
di saltare le prime due tappe
del Torneo, ma questo risul­
tato ora lo rilancia.
Risultati 4 trampolini (3a tappa a
Innsbruck, hs 130): 1. Tande (Nor)
125.7 p. (128.5 m), 2. Johansson
(Nor) 123.1 (133), 3. Klimov (Rus)
119.1 (127), 4. Stoch (Pol) 117.4
(120.5), 5. Stjernen (Nor) 117.1
(122.5), 6. Kot (Pol) 117.0 (121), 7.
Zyla (Pol) 116.7 (121) e Fettner (Aut)
116.7 (120), 9. Colloredo (Ita) 114.4
(122.5), 10. Kasai (Gia) 114.3 (125.5);
18. Kraft (Aut) 103.3 (116); 44.
Insam (Ita) 84.0 (106).
Class. 4 trampolini (3 tappe su
4): 1. Tande (Nor) 710.3, 2. Stoch
(Pol) 708.6, 3. Kraft (Aut) 693.7, 4.
Zyla (Pola) 686.7, 5. Fettner (Aut)
671.1, 6. Eisenbichler (Ger) 669.0, 7.
Kot (Pol) 665.5, 8. Leyhe (Ger)
651.2., 9. P. Prevc (Slo) 648.0, 10.
Klimov (Rus) 647.7; 52. Colloredo
114.4; 58. Insam 84.0
Coppa del Mondo (10/27): 1. Tande
(Nor) 632, 2. D. Prevc (Slo) 596, 3.
Stoch (Pol) 533, 4. Kraft (Aut) 504,
5. Kot (Pol) 383; 34. Colloredo 29.
Oggi (ore 16.45, diretta Eurosport)
qualificazioni all´ultima tappa a
Bischofshofen che va in scena
domani (ore 16.45, diretta Eurosport).
Nazioni tra cui gli azzurri
selezionati dal tecnico federale
Riccardo Casilli: Edoardo Marenzi,
Vincenzo Riolo, Beatrice Pirri,
Ginevra Buonopane e Greta
Tagliati.
SPORT INVERNALI
 BOB, BERTAZZO ALL’ESORDIO
Il 2017 comincia con il debutto in
Coppa del mondo stagionale per
Simone Bertazzo, che è ai nastri di
partenza delle gare di Altenberg, in
Germania. Oltre a Bertazzo
convocati Omar Sacco, ha
convocato: Costantino Ughi,
Francesco Costa, Lorenzo Bilotti,
Mattia Variola e Federico Comel.
 SKELETON, GASPARI AL VIA
Mattia Gaspari, il numero uno dello
skeleton azzurro, comincia la
stagione di Coppa del mondo, a
partire dal weekend di Altenberg,
in Germania. Il debutto è per
sabato alle 9.30 sull’impianto
tedesco.
TAMBURELLO
 SERIE A INDOOR (an.me.) Parte
sabato il campionato maschile
indoor di serie A con cinque
squadre: Monalese (At), Noarna
(Tn), Ragusa, Cunico (At) e Firenze.
Campioni uscenti il Castellaro
(maschile), che ha rinunciato al
campionato.
VELA
 JOYON VERSO IL RECORD
(r.ra.) Francis Joyon impegnato con
il trimarano Idec Sport nel
tentativo di record del giro del
mondo in equipaggio senza scalo è
a metà della traversata ( 11.120 le
miglia percorse). Idec è in
vantaggio di circa 1100 miglia
rispetto a Banque Populaire V
detentore del record dal 2012.
 MURA (e.m.) Gateano Mura,
impegnato nel giro del mondo in
solitario e senza scalo con un Class
40 sulla rotta Gibilterra-Gibilterra
ha annunciato ieri il suo ritiro. Nel
pit stop a Fremantle (Australia) i
danni subiti da Italia nell’urto con
un oggetto alla deriva il 9 dicembre
si sono rivelati più gravi del
previsto. Mura abbandona dopo 65
giorni, 6 ore e 38 minuti di
navigazione.
EFFETTO OLIMPICO
Rio, record
di turisti:
6,6 milioni
P
roprio cinque mesi do­
po la cerimonia d’aper­
tura olimpica, il Brasile
e Rio festeggiano record e
incertezze. Come verrà uti­
lizzato il Parco Olimpico? E
chi gestirà il Maracanã? So­
no alcune delle domande
che si pongono i cittadini
della città che ospitò l’ulti­
ma Olimpiade.
CIFRE L’ultimo budget diffu­
so sui Giochi raggiunge gli
11 miliardi e mezzo di euro
al cambio attuale. «Sono sta­
ti i Giochi meno cari fin da
Sydney 2000 e sono avvenu­
ti proprio in un momento di
crisi dell’economia brasilia­
na. Il Comitato Organizzato­
re ha speso 2 miliardi 800
milioni di dollari, meno di
Londra 2012. È un esempio
per altri Giochi. I Giochi a
Rio hanno migliorato so­
prattutto la mobilità urbana.
Oggi la metropolitana arriva
fino a Barra (cuore dei Gio­
chi, ndr)», sottolinea Mario
Andrada, direttore di comu­
nicazione di Rio 2016.
TURISMO RECORD Nell’an­
no olimpico e paralimpico
sono entrati in Brasile 6 mi­
lioni e 600 mila turisti stra­
nieri, 4,8% in più rispetto al
2015. Dati del Ministero del­
lo Sport. Per un apporto di 6
miliardi 200 milioni di dol­
lari all’economia: 6,2% di
più del 2015. L’Argentina è la
campionessa di turisti in
Brasile nel 2016: 2 milioni
100 mila, seguita dagli Stati
Uniti, con circa 600 mila. Poi
vengono Cile, Paraguay,
Uruguay, Francia, Germa­
nia, Italia, Inghilterra, Por­
togallo e Spagna. Il Ministe­
ro del Turismo non sa finora
precisare le cifre degli italia­
ni entrati in Brasile nel peri­
odo.
MARACANÀ’ Il futuro del
Maracanà, teatro delle aper­
ture e chiusure olimpiche e
paralimpiche oltre le finali
del calcio, è incerto. Il com­
plesso, che include pure il
Maracanãzinho (palasport
dove si disputò la pallavolo
olimpica, uno stadio di nuo­
to e un altro di atletica), ap­
partiene allo stato di Rio, in
crisi economica, ma fin dal
2013 viene gestito da un
consorzio privato che lo
vuol mollare. Nei prossimi
giorni potrà avere dei nuovi
amministratori. Il campo da
golf olimpico viene gestito
dalla Confederazione Brasi­
liana di questo sport. Fin da
settembre ci si giocano tor­
nei a livello nazionale e re­
gionale. Il Parco Olimpico
della Barra è ora sotto re­
sponsabilità del Ministero
dello Sport. I carioca atten­
dono ancora quando verrà
utilizzato nuovamente per
le gare.
Mauricio Cannone
L’apertura dei Giochi a Rio
32
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL FATTO
DEL GIORNO
L’ECONOMIA
DEBOLE
IL CALO DEGLI ENERGETICI
VARIAZIONE % 2016/2015 DEI PREZZI AL CONSUMO
Alimentari
(inclusi alcolici)
+0,2
Abitazione
+0,8
Energetici
-5,6
Comunicazioni
-0,9
Tabacchi
+2,1
Altri beni
+0,5
durevoli
+1,0
non durevoli
+0,1
semidurevoli
TOTALE BENI
Ricreazione,
cultura e cura
persona
+0,7
Trasporti
+0,6
Vari
+0,5
+0,3
TOTALE SERVIZI
+0,6
-0,6
INDICE GENERALE
-0,1
Fonte: Istat. Dati Provvisori
IL MAGGIOR PESO DEI BENI RISPETTO AI SERVIZI DETERMINA IL -0,1% IN BASE AL CALCOLO ISTAT
Se siamo in deflazione
dobbiamo preoccuparci
e che cosa ci aspetta?
1Per tutto il 2016 il costo della vita è diminuito: non accadeva dal 1959
In controtendenza con l’Europa. Anche la crisi demografica tra le cause
di GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
L’Istat ha certificato che
l’Italia vive in deflazione.
Nonostante un’impennata
dei prezzi a dicembre, deter­
minata dai rincari del petro­
lio, la nostra media­prezzi
nell’anno 2016 è stata di un
­0,1% rispetto al 2015. I te­
deschi invece viaggiano con
un’inflazione aumentata,
rispetto al 2015, di mezzo
punto. E l’area europea sta
addirittura al +1,1 annuale
a dicembre. È un altro segno
della crisi che attraversia­
mo: produzione scarsa, do­
manda scarsa, fiacchezza
generale. L’impennata di di­
cembre non conta nemme­
no: l’aumento dei prezzi
energetici è considerato in­
flazione cattiva, l’inflazione
buona essendo quella deter­
minata dai consumi. Cioè il
denaro che circola e che sti­
mola la produttività.
1
È meglio essere travolti
dall’inflazione o dalla deflazione? Mi ricordo gli
Anni 70, con l’inflazione al
20% e tutti che gridavano.
Un po’ di inflazione ci vuole, e
infatti la Banca centrale ha il
compito di tenere ferma l’in­
flazione intorno al 2%, senza
sorpassare questo limite né
verso il basso né verso l’alto. Il
governatore Mario Draghi
non è ancora riuscito nel com­
pito dato che l’inflazione è
molto bassa in tutta l’area. Co­
me mai un’inflazione, diciamo
al 2%, è considerata positiva?
Perché chi produce si sente
motivato dalla speranza che i
prezzi della merce che vende
tendano a salire. E perché il
consumatore è spinto a com­
prare oggi invece che domani,
dato che domani il bene desi­
derato costerà qualcosa in più.
2
La deflazione invece...
Se so che quello che vo­
glio comprare domani
costerà meno e dopodomani
ancora meno, aspetterò a
comprare. E a furia di aspetta­
re, chi produce avrà difficoltà
a vendere. Chi produce avrà il
morale basso per questo moti­
vo: pagherà gli stessi stipendi
ogni mese, ma la sua merce
verrà valutata sempre meno.
La deflazione spinge all’iner­
zia. Se nessuno vuole compra­
re più niente, si ferma tutto.
3
Non siamo a questo punto, vero?
No, ma per chi ha debiti
la deflazione rappresenta una
vera e propria calamità. Ho
preso in prestito i soldi anni fa
in un momento in cui con
quella somma potevo compra­
re, mettiamo, tre cose. Devo
restituirli domani quando con
quella somma potrei compra­
re non tre, ma quattro cose. In
altre parole, sto restituendo
denaro che nel frattempo si è
rivalutato. Rimessa netta. E
l’Italia deve fare i conti con un
debito di 2.300 miliardi di eu­
ro.
LA CHIAVE
Secondo l’Istat nell’anno
appena terminato i prezzi
sono calati dello 0,1%
rispetto al 2015.
In Germania invece
l’inflazione è aumentata
4
Che si può fare?
Il petrolio sta a circa 58
dollari il barile. Per noi è
un’inflazione cattiva, ma po­
trebbe far entrare un po’ di uti­
li in Paesi come la Russia che
forse aiuterebbero, compran­
do, le nostre esportazioni. An­
che Trump potrebbe aiutare le
esportazioni verso gli Stati
Uniti, aumentando i tassi d’in­
teresse e indebolendo l’euro.
Questo se si limiterà a mettere
dazi sulle importazioni cinesi
e non su quelle provenienti dal
resto del mondo. Per il resto,
di tutte le cause che deprimo­
no la nostra economia, io cre­
do che la più importante sia
quella demografica, perché
chi mai avrà bisogno di
comprare cose (salotti, au­
tomobili, abiti) se non i gio­
vani. Quindi i dati della de­
flazione ci rimandano ad
altre statistiche, che faccia­
mo sempre finta di non ve­
dere: in Italia ci sono 144
anziani ogni 100 giovani, e
nel 2050, continuando così,
ci saranno 280 anziani ogni
100 giovani. L’Italia è prima
in Europa per il numero di
ottantenni, avendo supera­
to la Svezia, che era prima
per numero di ottantenni
fin dal 2005. L’Italia è an­
che quarta per l’aspettativa
di vita di questi ottantenni
(9,5 anni), dopo Francia,
Spagna e Lussemburgo. In
tutta Europa due ottanten­
ni su tre sono donne. Il mi­
nistero della Salute ha di re­
cente comunicato che se in
Italia non nasceranno più
figli di quanti non ne nasca­
no attualmente, nel 2050
ben l’84% degli italiani sarà
formato da anziani inattivi.
Dati altrettanto scoraggian­
ti tra i professionisti: i pro­
fessionisti italiani hanno
un’età media di 43,5 anni. I
più vecchi sono i professori
universitari ordinari (età
media 59,6), seguiti dai
prefetti (54,3) e dai dipen­
denti dei ministeri (53,2).
Gli insegnanti hanno un’età
media che oscilla tra i 50 e i
50,8 anni, i giornalisti 49, i
diplomatici 44,3, i poliziot­
ti 43,5, i contadini 43, gli
estetisti e i parrucchieri 39.
A parte i cosiddetti «lavora­
tori somministrati» (35,9),
i più giovani sono i militari
(37,7) che non producono.
Del resto il 62,5% degli ita­
liani di 18­35 anni vive con i
genitori e solo un terzo di
questi lavora. Cioè una po­
polazione che dovrebbe es­
sere la più attiva sta, in real­
tà, ferma.
5
All’estero la situazione
è altrettanto grave?
È grave, ma non come
da noi. Sto ai dati contenuti
nel blog di Asia Times tenu­
to da un ignoto Spengler.
«A oggi, il 20 per cento del­
la popolazione dei Paesi
sviluppati ha più di sessan­
t’anni, ma a metà del secolo
circa il 40% della popola­
zione dei Paesi sviluppati
avrà più di sessant’anni, se­
condo lo scenario dell’Onu.
I mercati dei capitali sono,
nella loro essenza, le perso­
ne anziane che prestano de­
naro alle persone giovani.
Se queste diventano poco
numerose, ecco che le occa­
sioni di investimento si ri­
ducono e quindi si riduce il
rendimento dell’economia
reale e finanziaria».
33
LA BANCA CENTRALE
La Fed valuta
l’effetto Trump
«Incertezza
sui conti Usa»
N
on manca la voglia di
stupire al leader in
pectore degli Stati Uniti,
Donald Trump: il tycoon asse­
gna il ruolo di assistente spe­
ciale del presidente all’afroa­
mericana Omarosa Manigault,
42 anni, pastore della chiesa
battista ed ex concorrente pro­
prio del reality show di Trump,
The Apprentice. Trovata che
non commuove la Banca cen­
trale Usa (Fed), convinta che
esista «considerevole incertez­
za» sull’impatto che l’ammini­
strazione Trump potrebbe ave­
re sull’economia statunitense.
Per la Fed, la politica economi­
ca di Trump potrebbe portare a
una accelerazione del rialzo
dei tassi negli Stati Uniti.
PRIORITÀ Ma la risposta del
presidente sembra in un’altra
nomina, che strizza l’occhio al
mondo dell’alta finanza Usa:
Jay Clayton, avvocato di Wall
Street che ha avuto tra i propri
clienti Goldman Sachs e Bar­
clays Capital, sarà il prossimo
presidente della Securities and
Exchange Commission, la Con­
sob americana. «Avrà un ruolo
importante nel liberare la forza
della nostra economia nel crea­
re posti di lavoro, incoraggian­
do gli investimenti nelle azien­
de Usa», spiega una nota. E, del
resto, cresce la preoccupazione
nel vicino Messico per l’effetto
che avranno le politiche della
Casa Bianca sull’economia lo­
cale: mentre riecheggia la mi­
naccia di Trump alla General
Motors (tasse e dazi se non pro­
duce negli Usa), la Ford ha spo­
stato nel Michigan il progetto
di una fabbrica da 2800 posti di
lavoro prevista in Messico. La
moneta messicana è crollata ai
minimi storici rispetto al dolla­
ro. E Obama? Riunisce i demo­
cratici al Congresso e chiede di
difendere la sua riforma sani­
taria («Raccontate le storie di
chi ne ha beneficiato»). Ma
Trump, che vuole eliminare
l’Obamacare, rilancia: «Rim­
piazzarlo è una priorità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Donald Trump, 70 anni AP
34
AltriMondi R
IL NOME È TOP SECRET
Turchia, killer
ancora in fuga
«Identificato»
 Altri colpi d’arma da fuoco
in un ristorante ieri sera a
Istanbul: nel clima di
minaccia costante, si era
subito pensato a un altro
attentato. Falso allarme: in
realtà era soltanto una
sparatoria dopo una lite, con
un paio di feriti. La Turchia
anche ieri ha continuato a
dare la caccia all’uomo che
ha ucciso 39 persone nella
discoteca Reina la notte di
Capodanno. Dopo le tre
diverse piste seguite nei
giorni scorsi e tutte smentite,
ieri le autorità turche hanno
annunciato di aver
identificato l’attentatore, ma
non hanno rivelato nome, età
e provenienza. È salito intanto
a 40 il numero di presunti
fiancheggiatori fermati a
Smirne. Il presidente
Erdogan, nel giorno in cui lo
stato d’emergenza disposto
dopo il tentato golpe è stato
prorogato di tre mesi, ha
parlato al Paese: «Lo scopo
principale degli attacchi
terroristici è quello di
distruggere il nostro
equilibrio, non cederemo a
questo gioco». Novità anche
da Berlino. La pistola con cui
Anis Amri ha ucciso l’autista
polacco al quale ha rubato il
camion è la stessa con cui ha
ferito uno dei poliziotti nella
sparatoria di Sesto San
Giovanni. È il responso della
perizia balistica. Vanno avanti
le indagini: è stato fermato a
Berlino un tunisino di 26 anni
che la sera prima della strage
al mercatino di Natale ha
cenato con Amri in un
ristorante della metropoli
tedesca. Dal Belgio è invece
emerso che il terrorista è
passato anche da Bruxelles
durante la fuga verso l’Italia.
Il night club Reina blindato AP
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Sparatoria a Napoli
Bimba di dieci anni
ferita in un mercato
1Nel quartiere
1Bocciatura alla linea del governo
Francesco Rizzo
sui nuovi centri di identificazione
I comuni: «Gli stranieri lavorino»
I
DINAMICA E l’ombra del racket
si allunga anche su questa vi­
cenda. Tutto sarebbe comincia­
to con un primo confronto tra
un giovane “esattore” di un clan
e il titolare di una bancarella di
borse e pellami, gestita ­ come
tante ­ da senegalesi, a volte an­
che al soldo della camorra. I se­
negalesi non vogliono pagare. Il
ragazzo sarebbe quindi tornato
con quattro o cinque complici,
forse armati di bastoni, accen­
dendo uno scontro nel quale,
NOTIZIE TASCABILI
RISCHIA FINO A 20 ANNI DI CARCERE
La partenza dei migranti da Cona (Ve) ANSA
Caos migranti
No M5S ai Cie
in ogni regione
Forcella il raid
degli uomini
del racket. Colpiti
anche 3 senegalesi
l mercato nei dintorni di
piazza Mancini, a Napoli,
era entrato nella cronaca
nera più volte, di recente. In ot­
tobre, otto arresti fra gli uomini
del clan Mazzarella (tra loro, il
figlio 26enne del boss France­
sco Rinaldi, detto ‘o pascià): im­
ponevano ad ambulanti e nego­
zianti buste di cellophane ad un
prezzo maggiorato rispetto a
quello di mercato o capi di abbi­
gliamento di marchi fasulli “for­
niti” dai clan. In novembre, fini­
vano in manette tre giovani di
un’altra famiglia, con addosso
420 euro di “pizzo” e un revol­
ver nascosto nelle mutande. Ed
è lì che ieri, in una sparatoria,
sono rimasti feriti tre senegale­
si, due lievemente e uno, più
grave, alla gamba, in un aggua­
to che fa parlare soprattutto per
la sorte di una bimba di 10 anni,
italiana, figlia di un commer­
ciante, colpita accidentalmente
da un proiettile che le ha trapas­
sato un piede. Tutto negli attimi
da far west di un mezzogiorno
al mercato, a Forcella.
LE POLEMICHE
S
ESTENDEREMO
IN CITTÀ GLI
IMPIANTI DI VIDEO
SORVEGLIANZA
VINCENZO DE LUCA
GOVERNATORE CAMPANO
tutto d’un tratto, compare una
pistola. Partono i colpi ­ non si
sa da quale mano ­ tra i feriti c’è
la bimba, che in ospedale rac­
conterà: «All’improvviso non ho
capito più nulla, ho sentito un
gran dolore e sono caduta».
Nella folla c’è chi rimane a terra
anche dopo la fine della spara­
toria, per timore che l’aggres­
sione ricominci. Arriva la poli­
zia, cerca invano i bossoli, se­
taccia le telecamere della zona
alla ricerca di immagini che
spieghino la dinamica dell’ag­
guato. Simile a quello avvenuto
alla vigilia di Natale, quando al­
cuni extracomunitari vennero
violentemente aggrediti nella
stessa zona. Più tardi, il sindaco
di Napoli Luigi de Magistris
chiederà di potenziare le forze
dell’ordine: «C’è bisogno di più
uomini, donne e mezzi e di più
efficacia nella prevenzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La polizia
nel quartiere
napoletano di
Forcella, dove
è avvenuto
l’agguato:
ferita anche
una bambina
ANSA
ono stati trasferiti all’Hub di Bologna ­
un “nodo” di smistamento regionale ­
100 dei migranti che risiedevano nel
centro di prima accoglienza di Cona (Vene­
zia), dove è esplosa una rivolta per la morte di
una giovane ivoriana (ma restano 1300 per­
sone e le polemiche per le condizioni di vita).
Cresce però la tensione: per Forza Italia, in
Emilia Romagna vengono ospitati oltre 2 mila
migranti in più del previsto. Proprio mentre il
progetto del Viminale di riaprire i centri di
identificazione ed espulsione degli stranieri
irregolari in ogni Regione e di assegnare 2,5
migranti ogni mille residenti, causa nuove di­
visioni. Attualmente ci sono quattro Cie attivi,
a Roma, Torino, Brindisi e Caltanissetta (era­
no nove un anno fa), per un totale di 359 po­
sti: ieri, con un appello, sindaci e governatori
regionali si sono ribellati al progetto del Vimi­
nale, chiedendo che i migranti lavorino gra­
tuitamente. «Il ministro degli Interni Minniti
ci metta in condizioni di obbligare a lavori uti­
li le persone che arrivano nel nostro Paese»,
insiste il presidente della Toscana, Enrico Ros­
si. Proprio mentre arrivano le bacchettate dei
prefetti, perché «i comuni che accolgono i mi­
granti, a oggi, sono davvero troppo pochi»,
circa 2.600 su 8 mila, secondo l’associazione
sindacale dei funzionari prefettizi.
SPRECHI Contro la riapertura dei Cie si schie­
rano la Caritas («Sono costosi, inefficaci e non
riescono a identificare le persone e, nei casi
previsti dalla legge, rimpatriarle») ma anche
l’M5S: «Non farebbero altro che alimentare
sprechi, illegalità e mafie con pesanti multe»,
si legge in un post sul blog di Beppe Grillo.
Voci critiche anche nel Pd («Meglio strutture
piccole e sicure», sottolinea la presidente del­
la Regione Friuli Venezia Giulia Debora Ser­
racchiani). E la Lega torna a chiedere «respin­
gimenti anche con l’uso della forza».
IL CODICE ETICO
A MELEGNANO, NEL MILANESE: INVIATA TASK FORCE
Svolta garantista
Grillo smentisce
«La solita bufala»
Ospedale la dimette, perde il bimbo
Indagini sul caso della donna incinta
 La procura di Lodi ha aperto un’inchiesta e il ministro Lorenzin ha
inviato una task force all’ospedale di Melegnano (Milano) dove una
donna incinta ha perso il proprio bambino: si era recata poco prima
in ospedale accusando dolori addominali ma è stata rimandata a
casa dopo le visite. Poche ore dopo è tornata al pronto soccorso del
Vizzolo Predabissi perché perdeva sangue ma, sottoposta a un parto
cesareo d’urgenza, ha perso il feto. La donna, Simona Othman, 32
anni, e i suoi familiari, hanno chiesto che si accerti la verità. Il bimbo
sarebbe dovuto nascere tra un paio di settimane. Si difende la
direzione dell’ospedale: «L’azione dei sanitari coinvolti nell’accaduto
stata tempestiva e sono state osservate le procedure». Anche la
Regione Lombardia ha nominato una commissione di verifica.
 La svolta garantista è «un’altra
bufala» dei media. Così Beppe
Grillo difende il codice di
comportamento del Movimento
5 Stelle (91% di sì fra i grillini che
hanno votato) e ricorda: «Nel
Movimento 5 Stelle già al primo
grado di giudizio si prevede
l’espulsione. Nel Pd non
resterebbe quasi più nessuno».
Il caso a Melegnano (Milano)
LE PREVISIONI
MESSA IN SICUREZZA
DIRETTORE D’ORCHESTRA
Uccise un palestinese a terra
Condannato soldato israeliano
Epifania al gelo
Attesa la neve
al Centro Sud
Basilica di Norcia
Facciata salvata
da una «gabbia»
Addio in Francia
al maestro Pretre
Stella del podio
 Nel marzo scorso a Hebron (città in Cisgiordania) fece fuoco
contro un assalitore palestinese già neutralizzato e ferito a terra,
uccidendolo: ieri la Corte marziale di Tel Aviv ha riconosciuto
responsabile di omicidio colposo il sergente israeliano Elor Azaria,
20 anni. La sentenza sarà pronunciata il 15 gennaio e Azaria rischia
fino a 20 anni di carcere, anche se la difesa ha già annunciato che
farà appello. «È un giorno duro e doloroso per tutti noi», ha detto il
premier Benyamin Netanyahu, favorevole ad una grazia. Centinaia
di ultrà di destra si sono scontrati con la polizia, invocando la
liberazione di Azaria. Per l’Autorità palestinese, doveva invece essere
processato «un regime che consente l’uccisione di palestinesi».
 Si annuncia una Befana gelida:
neve al Centro Sud e maltempo
che durerà fino a domenica.
La Protezione Civile invita
a limitare gli spostamenti
soprattutto nelle Regioni dove la
neve è rara: Ancona, Pescara,
Bari, Lecce, Avellino tra le città
che dovrebbero imbiancarsi.
Tempo sereno al Nord (ma 4° a
Torino, 2° a Milano e Venezia).
 La facciata della basilica
di San Benedetto di Norcia,
in Umbria, è stata messa in
sicurezza. È stata infatti
posizionata la seconda «gabbia»
nella parte posteriore della
struttura, rimasta in piedi dopo
il terremoto dell’anno scorso
(mentre il resto della chiesa è
quasi interamente crollato).
La struttura, alta 18 metri per 22
 Si è spento ieri Georges
Pretre, uno dei più celebri
direttori d’orchestra al mondo.
Francese, 92 anni, stimatissimo
da Maria Callas che amava farsi
dirigere da lui, è stato direttore
musicale dell’Opera di Parigi e
direttore principale della Vienna
Symphony. Per 50 anni legato
alla Scala di Milano fino all’ultimo
concerto dello scorso febbraio.
L’israeliano Elor Azaria, 20 anni, al suo arrivo in tribunale LAPRESSE
La «gabbia» sulla facciata ANSA
tonnellate di peso, ha lo scopo
di impedire ulteriori crolli
e di avviare la successiva
ricostruzione della basilica.
Si potranno inoltre recuperare
in condizioni di sicurezza le
opere rimaste sotto le macerie.
AltriMondi R
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Gabbani zen
Un filosofo
a Sanremo:
«Dopo Amen
c’è il Karma»
GLI OMAGGI
Napoli, due anni
senza Pino Daniele
Canzoni e ricordi
1Raduni e concerti
celebrano l’artista
morto nel 2015.
La figlia sui social:
«Ti cerco nel cielo»
F
1Dal trionfo tra i giovani nel 2016
alla gara coi big: «Stavolta suono»
orientale e spero di far riflette­
re sul nostro modo di vivere».
Nazareno Orlandi
G
abbani, ce lo può dire: si
è stufato di suonare
Amen? «Lo ammetto, un
po’ sì (ride, ndr), ma non mi so­
no mai posto il problema di re­
stare etichettato con questa
canzone: prevale ancora l’emo­
zione di sentire le persone che
la cantano sotto al palco. L’ho
portata in giro per tutto l’anno
e ha avuto una bella vita radio­
fonica». Da perfetto sconosciu­
to, cresciuto tra il negozio di
strumenti musicali dei genitori
a Carrara e i club frequentati
con la sua band o da solista,
Francesco Gabbani, 34 anni, ha
vinto l’ultimo Festival di Sanre­
mo tra le nuove proposte con
un brano­tormentone: disco di
platino e nove milioni di clic su
YouTube. Un anno dopo e cen­
tinaia di complimenti in più,
Carlo Conti gli ha dato un’altra
chance, stavolta tra i big. E a
scatola chiusa, Gabbani ha già
vinto il premio per il titolo più
originale del Festival 2017.
«Occidentali’s Karma», si intitola. Sta insistendo sul filone della
spiritualità?
«Ma in realtà non esiste questo
filone. Per me Amen era soltan­
to una parola che fa parte della
cultura italiana, seppur pog­
giata su quella cristiana. Nel
nuovo pezzo, indago il rappor­
to tra cultura occidentale e
Perché un tema come il karma
invece che l’amore a Sanremo?
«Sono molto attratto e affasci­
nato dal poter pensare in un
modo più orientale, potrei dire
più “zen”, mentre faccio i conti
con la quotidianità e i valori del
nostro sistema. Simpatizzo per
il Giappone e la Cina che non
ho mai visitato, resto però del­
l’idea che della cultura degli al­
tri siamo soltanto turisti».
Si sente un po’ filosofo?
«Non ero un grandissimo stu­
dente al classico, ho approfon­
dito certi temi da solo e mi è ri­
masto come modo di analisi.
Sono molto riflessivo: cerco di
capire il perché delle cose».
Testo impegnato, ma la musica?
«Il sound non è lontano da
Amen, che poi è quello che mi
rappresenta meglio: mi vedre­
te anche suonare la chitarra, si
sentirà un po’ di più nel pezzo».
UN PRONOSTICO?
VINCE SERGIO.
INTANTO IO MI
ALLENO IN BICI...
FRANCESCO GABBANI
CONCORRENTE SANREMO 2017
Francesco Gabbani, 34 anni, vincitore di Sanremo giovani nel 2016
La seconda volta all’Ariston come se la immagina?
«Ho una spinta d’inerzia positi­
va. La vivo come un’altra op­
portunità per far ascoltare ciò
che scrivo. Potrò dirmi soddi­
sfatto se alla fine della settima­
na mi sentirò sereno e se il pez­
zo andrà bene in radio. È anco­
ra più importante perché tra gli
autori c’è anche mio fratello».
È diventato famoso e ha condiviso il palco con molti grandi artisti: quanto si è emozionato con
Franco Battiato?
«Una gioia grandissima aprire
un concerto del maestro: per
me è un riferimento. Ma l’emo­
zione più forte è stato il duetto
con Anastacia a Carpi in I be­
long to you. Non mi aspettavo
una persona così semplice».
Ha scritto un pezzo per il nuovo
album di Mina e Celentano.
«Lo canta Adriano: gli è piaciu­
to e ha mantenuto il mio arran­
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
21/3 - 20/4
ARIETE
7
Nonostante un
cicinìn di probabili
nostalgie e
di qualche noia,
potete quagliare,
avviare, sbrigare.
Ma suinamente
siete troppo
ansiosi: calmi.
21/4 - 20/5
TORO
21/5 - 21/6
GEMELLI
6
Lo stress c’è,
specie se siete
al lavoro. Ma anche
la famiglia «pesa».
Stringete i denti,
non il collo di chi
rompe.
La fornicazione
ripaghicchia.
22/6 - 22/7
CANCRO
7+
La giuria popolare
di amici e clienti
decreta il vostro
successo. Siete
oltretutto motivati
e altruisti, dolci
e facce di glutei,
suinamente
più fattivi. Uau.
5,5
Gli impicci
e le divergenze
aleggiano. Calmate
gli scleri. E se
qualche costrizione
arrivasse,
mostratevi furbi.
Fornicazione
sbiaditina.
23/7 - 23/8
LEONE
8
Le vostre
soddisfazioni sono
ad ampio raggio,
nel lavoro e nel
privato. Pure
il saldo bancario
rassicura e voi
siete fighi. Oltre
che muy suini.
24/8 - 22/9
VERGINE
6
Qualche cupezza
c’è, forse perché
la Luna minaccia
spese. O perché
dovete resettare
qualcosa.
Ma il fiuto v’aiuta.
Pure fornicando.
Ottimo.
23/10 - 22/11
SCORPIONE
23/11 - 21/12
SAGITTARIO
22/12 - 20/1
CAPRICORNO
21/1 - 19/2
ACQUARIO
20/2 - 20/3
PESCI
Gli zebedei si
gonfiano non poco.
Fors’anche per
via di certi rapporti
interpersonali
e finanziari
stressanti.
Sudombelico
fantasiosino, però.
Siete un cicinìn
sfigopedanti, ma
grazie a metodo e
ordine producete
molto,
in ogni ambito.
Fornicazione tanta
e decisamente
inconsueta.
Potete seminare
con creatività
e successo,
non solo nel lavoro.
L’amor vi fa da
ricostituente per
il còr, il sex
procura brividi
suini intenserrimi.
Lavoro e rapporti
stressano,
forse deludono,
magari vi tagliano
gli zebedei a
spicchi come
i pompelmi. E la
fornicazione is very
utopic. Pazienza.
Sport, lavoro e
svaghi riescono
bene, grazie
a grinta, faccia
di glutei, fascino.
Vostri, ovviamente.
L’amore v’estasia.
E c’è vita suina
congrua.
Tutto vi procura
serenità e
conforto, oggi,
anche in fatto
di soldi. L’amor è
un caleidoscopio
d’emozioni,
il sudombelico
espleta alacrelly.
GAZZA
METEO
a cura di 3BMETEO.COM
7
OGGI
Milano
MAX 10°
MIN 4°
7,5
Roma
MAX 10°
MIN 4°
6
DOMANI
Milano
MAX 3°
MIN -2°
Roma
MAX 4°
MIN 1°
7+
7
DOPODOMANI
Milano
Roma
MAX 3°
MIN -4°
MAX 3°
MIN -3°
lash mob dei fan con­
vocati su Facebook in
cui si invitano i parteci­
panti a «portare le chitarre,
il vino, le voci» (stasera alle
19 in piazza del Plebiscito,
seguito da un «silent par­
ty»); ma anche concerti, in­
contri tra “cultori” che can­
tano Terra mia e canzoni
nelle fermate del metrò e
della funicolare. Già da ieri
Napoli ricorda Pino Danie­
le, scomparso per un infarto
due anni fa, il 4 gennaio
2015, a 59 anni. E sulla fac­
ciata dell’edificio di Santa
Maria La Nova, nei vicoli del
centro storico dove è cre­
sciuto l’artista, è tornata la
chitarra Paradise, un copia
di quella usata dal cantante.
Mentre a Magliano (Grosse­
to), in Maremma, già da ieri
mattina è cominciato il via vai
dei fan davanti alla cappella
che ospita le ceneri di Pino Da­
niele: la gente lascia fiori, bi­
glietti scritti a mano e lumini.
POST Intanto, con un lungo
post su Instagram, la figlia del
cantante, Sara, ricorda il pa­
dre: «Sono due anni ormai che
l’unica cosa che cerco guardan­
do il cielo sei tu (...). Però sai,
penso sia arrivato il momento
di realizzare che non torni più.
Sarai sempre per noi l’ultima
nota di una canzone che non
doveva finire».
Murales con il volto di Daniele
giamento. Vorrei incontrarlo».
Si sbilanci. Chi vince Sanremo?
«Sergio Sylvestre. Dico lui, per­
ché ha un impatto emotivo im­
portante sul palco».
E il cast le piace?
«È variopinto. Mi dispiace che
ci sia poco del mondo alternati­
vo. E mi mancano le band. Ma
Carlo avrà fatto le scelte giuste
in base alle canzoni».
È vero che si sta preparando al
Festival andando in bici?
«In salita, soprattutto. Mi piac­
ciono gli sport individuali. Ap­
pena posso scappo sulle mie Al­
pi Apuane e cerco i più bei per­
corsi da fare in mountain bike».
Verrebbe da dire che ha ancora
tanto da pedalare. Se la sente?
«Sto sciogliendo i muscoli, mi
sento ancora al riscaldamento
della mia carriera da artista».
JANET MAMMA CINQUANTENNE
Il primo figlio a cinquant’anni (e al terzo marito). Un maschietto
per Janet Jackson: ha dato alla luce Eissa, il bimbo che
aspettava da Wissam Al Mana, il milionario del Qatar sposato
quattro anni fa. Nello scorso aprile, a causa della gravidanza,
la popstar (51 anni a maggio) sorella di Michael Jackson, aveva
cancellato il tour mondiale con cui avrebbe promosso l’album
«Unbreakable» uscito nel 2015 a sette anni dall’ultimo lavoro.
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CONSIGLI
23/9 - 22/10
BILANCIA
6-
35
IL FILM
«BIANCANEVE»
COME CAMBIA
IL SAPORE
DI UNA FIABA
Rilettura della fiaba dei
fratelli Grimm, con Julia
Roberts e Lily Collins:
la perfida regina chiude
la bella figliastra nel
palazzo ma Biancaneve
scopre comunque le
autentiche condizioni del
reame. Oltre a incontrare
un giovane principe e sette
nani briganti. Dirige Tarsem
Singh, diventato famoso con
i video dei Rem («Losing my
religion») e al cinema, nel
2000, con «The Cell».
DA VEDERE STASERA
SU RAI UNO ALLE 21.25
LO SPORT IN TV
CAlCIO
JUvENTUs - NApOlI
Serie A (replica)
16.30 - SKYSPORT1
TOTTENHAm CHElsEA
Premier League (replica)
18.15 - SKYSPORT3
HOCKEY
GHIACCIO
TAmpABAY-NAsHvIllE
NHL
01.30 - FOXSPORTS
sAlTO CON sCI
CAGlIARI - sAssUOlO
Serie A (replica)
00.30 - RAISPORT2
COppA DEl mONDO
4 trampolini. HS 140.
Da Bischofshofen, Austria
16.30 - EUROSPORT
BAsKET
COppA DEl mONDO
HS 130 maschile. Da
Innsbruck, Austria (replica)
20.15 - RAISPORT1
BROsE BAmBERG BARCEllONA
Eurolega
20.00 - FOXSPORTS
ARIZIONA - UTAH
NCAA
04.00 - FOXSPORTS
BIATHlON
sCI AlpINO
COppA DEl mONDO
Slalom speciale maschile.
Da Zagabria, Croazia
14.45 - RAISPORT1
COppA DEl mONDO
Sprint Maschile.
Da Oberhof, Germania
14.00 - EUROSPORT
COppA DEl mONDO
Slalom speciale maschile.
Da Zagabria, Croazia
18.00 - EUROSPORT,
RAISPORT1
GOlF
slITTINO
ITAlIAN OpEN
PGA European Tour
(replica)
18.30 - SKYSPORTPLUS
COppA DEl mONDO
Doppio. 1ª manche
Da Koenigsee, Germania
11.30 - EUROSPORT
COppA DEl mONDO
Doppio. 2ª manche
Da Koenigsee, Germania
12.30 - EUROSPORT
COppA DEl mONDO
Singolo f. 2ª manche .
Da Koenigsee, Germania
15.30 - EUROSPORT
TENNIs
ATp BRIsBANE
Da Brisbane, Australia
06.00 - EUROSPORT
WTA sHENZHEN
Da Shenzhen, Cina
06.00 - SUPERTENNIS
WTA BRIsBANE
Da Brisbane, Australia
07.30 - SUPERTENNIS
WTA BRIsBANE
Da Brisbane, Australia
10.00 - SUPERTENNIS
AUsTRAlIA sTATI UNITI
Hopman Cup
10.30 - EUROSPORT
ATp DOHA
Da Doha, Qatar
16.00 - EUROSPORT2
WTA sHENZHEN
Da Shenzhen, Cina
05.00 - SUPERTENNIS
36
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT