Le associaz incontrano Addio all`Unione Si cercano

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I SABATO 31 DICEMBRE 2016 I IL CITTADINO DI MONZA E BRIANZA I 17
VIMERCATE
PIAZZALE MARCONI Attualmente sono a disposizione del pubblico 300 posti auto sul totale di 450
Autosilo riaperto
solo a metà
Dopo le vacanze
il vero esame
di Anna Prada
Ha ripreso a funzionare il posteggio pluriplano di piazzale Marconi, riaperto otto giorni fa dopo
una prima valutazione tecnica che
ha mantenuto il presidio delle transenne sulla sola porzione centrale
della struttura, quella in corrispondenza del pilastro a rischio di cedimento. Due terzi dei posti auto, circa 300 su 450 complessivi, in superficie così come nei due piani sotterranei, sono dunque tornati disponibili al pubblico. Sono rimasti a
uso libero anche gli stalli di superficie che affacciano su via Bakhita e
su via Santa Sofia, normalmente a
pagamento e che, fin dalla prima fase di emergenza, erano stati sottratti temporaneamente al ‘gratta e
sosta’. L’esame effettivo dello stress
di domanda sull’offerta comunque
ridotta di sosta si avrà soltanto tra
una decina di giorni, quando studenti e pendolari riprenderanno a
frequentare la stazione, lasciando
l’auto in sosta nelle vicinanze, e
quando anche i tanti uffici della zona riapriranno i battenti.
Intanto, per rendere agibile buona parte del posteggio, l’off limits
precauzionale è scattato tutto attorno alla zona considerata a rischio dagli esperti: al primo piano
sotterraneo è stata delimitata l’area
attorno al sistema trave-pilone che
mercoledì 14 dicembre aveva dato
segni di cedimento, con fessurazione tra la trave e il soffitto di almeno
4-5 centimetri. In corrispondenza al
piano secondo sotterraneo e in superficie, la medesima porzione di
posteggio è preclusa ai veicoli. Polizia locale e il condominio proprietario del posteggio hanno provveduto
a riorganizzare le corsie di percorrenza sotterranee e di superficie, e
le relative indicazioni segnaletiche,
per ripristinare il sistema di circolazione all’interno del posteggio.
Palazzo Trotti sta inoltre valutando di procedere con l’installazione di ‘portali limitatori di sagoma’ in corrispondenza dell’accesso
al parcheggio, per sbarrare l’ingresso ai veicoli troppo pesanti ed
escludere così ogni eventuale
stress statico dovuto al peso in eccesso. n
La zona transennata in superficie del parcheggio di piazzale Marconi Foto Prada
IN CORSO LE PERIZIE
La Frigerio appalti pagherà
le spese di ripristino
Si attende l’esito della perizia tecnica affidata a
uno studio d’ingegneria vimercatese per individuare le
cause del collasso del calcestruzzo del pilone, e del
correlato cedimento della trave in acciaio, per conoscere quali opere di ripristino sarà necessario apportare e
quantificare la spesa per realizzarle. I costi saranno a
carico dei proprietari del posteggio: in testa la Frigerio
appalti di Cornate d’Adda, costruttrice del complesso
di piazzale Marconi e dal 2012 in concordato preventivo, e poi il Comune di Vimercate e alcuni singoli privati.
Nessun rischio di latitanza per la Frigerio appalti, nono-
stante la società si trovi in liquidazione, come ha assicurato al Cittadino la scorsa settimana lo stesso liquidatore giudiziale Marco Colombo, poiché la spesa è sorta
nell’ambito della liquidazione concorsuale e costituisce
pertanto un credito prededucibile, che viene prima di
tutti gli altri. Prospettiva consolatoria, almeno questa,
per Palazzo Trotti che, altrimenti, avrebbe dovuto anticipare risorse pur di mettere in sicurezza in tempi brevi
la struttura. Resterà poi da valutare ogni altro scenario
aperto dalla perizia su un posteggio che conta solo
quindici anni di vita, forse pochi per ipotizzare una fisiologica fatiscenza dello stabile. Dall’esame tecnico
approfondito dovrebbero emergere valutazioni anche
sui materiali usati in fase di costruzione, sulla regolarità
di esecuzione dei lavori e del calcolo statico. n A. Pra.
SARTINI ACCELERA Polemiche dal Pd
REPLICA Parla Nava
TERRITORIO Incontro con l’amministrazione
Addio all’Unione
Si cercano scorciatoie
«Fino al 2018
Vimercate resta,
come da Statuto»
Le associazioni
incontrano il sindaco
Vimercate cerca l’uscita dall’Unione dei Tre Parchi senza
strappi, ma non senza dettare
qualche condizione. Da una decina di giorni il sindaco Francesco
Sartini ha confermato ai colleghi
di Carnate e Ornago la scelta di
ritirare Vimercate dall’ente sovracomunale avviato a metà
2014, il segretario generale di Vimercate ha già rassegnato le dimissioni dagli incarichi nell’Unione e prima di Natale i 3 amministratori dell’Unione hanno incontrato il Prefetto di Monza per definire le procedure di gestione della
crisi, in particolare per le funzioni
della Polizia locale condivise tra i
3 Comuni. Se si segue un percorso
ordinario la data della separazione di Vimercate dall’Unione sarebbe la fine dell’anno amministrativo, l’1 gennaio 2018. Ma Sartini alla fine della scorsa settimana ha indicato anche un’alternativa più rapida. «Ma non sarà semplice, perché ogni Comune ha le
sue prerogative e non è detto che
poi coincidano con quelle degli altri – commentava in settimana il
sindaco di Vimercate -. È proprio
lo stesso problema che ha frenato
finora l’Unione». La proposta di
Sartini al presidente dell’Unione,
il sindaco di Carnate, è di collaborare perché sia arrivi allo scioglimento entro l’1 luglio seguendo
«un percorso – ha scritto Sartini che permetta a ciascun comune
di ricostituire i propri servizi interni per valutare se e quali servizi mettere in gestione associata».
Una posizione che però all’opposizione suona come ricattatoria e
la capogruppo Pd Mariasole Mascia attacca: «Il sindaco sta cercando di mettere nell’angolo Carnate perché gli faciliti il percorso
di disfacimento, optando per una
più rapida risoluzione consensuale. Ed è inaccettabile che a
questo scopo venga utilizzata
persino la funzione del segretario
di Vimercate che, prestandosi al
ricatto del proprio sindaco, rassegna dall’oggi al domani le dimissioni dall’Unione, garantendo la
prosecuzione delle funzioni in
una fase transitoria solo qualora
Carnate accetti la risoluzione
consensuale. Se così sarà e se da
questo comportamento dovessero risultarne danneggiati i servizi
ai cittadini, non esiteremo a prendere tutti gli opportuni provvedimenti». n M. Ago.
di Gabriele Galbiati
«Per il momento sono io il Presidente dell’Unione e farò rispettare
fino in fondo quanto è previsto dallo Statuto ». È con queste parole che
il sindaco di Carnate, Daniele Nava
commenta la volontà di uscire dall’Unione da parte di Vimercate nel
prossimo mese di luglio. Una volontà che secondo il primo cittadino
carnatese cozza però con lo Statuto
dell’ente sovracomunale che riporta invece come data di uscita l’1
gennaio 2018. «Se dovesse arrivare
la rescissione degli accordi da parte
di Vimercate entro il mese di giugno, l’uscita avverrebbe soltanto a
partire dal prossimo anno, non esistono altre date possibili ed in veste
di presidente dell’Unione farò rispettare questa cosa». Nava ha infine chiuso il suo commento sulla situazione dell’Unione dei Tre Parchi
con una riflessione: «Se non c’è più
volontà di andare avanti in questo
percorso è inutile insistere da parte
nostra. L’importante è che gli uomini e le donne coinvolti in questo
processo si comportino da uomini e
donne di istituzione, consci del peso che hanno le proprie azioni e
consapevoli delle loro conseguenze». n
di Martino Agostoni
Si rinnova la collaborazione
tra Palazzo Trotti e le associazioni vimercatesi. Prima di Natale
l’Amministrazione comunale ha
invitato in municipio i rappresentanti dei numerosi gruppi attivi a Vimercate, un’occasione
per incontrare il nuovo sindaco a
5 Stelle Francesco Sartini e conoscere la linea che sarà tenuta dal
Comune per i prossimi anni. «È
stato un incontro proficuo e molto partecipato – scrive in un comunicato l’Amministrazione comunale - che ha gettato la basi di
una rinnovata collaborazione
con le associazioni con l’obiettivo di valorizzare al meglio le loro
peculiarità e rispondere meglio
ai loro bisogni e alle loro esigenze.
Partecipazione attiva alla gestione, cura del bene pubblico e
coinvolgimento delle associazioni e dei comitati presenti sul territorio sono la traduzione in realtà di uno dei principali punti del
mandato dell’Amministrazione
comunale». Per le associazioni
che usano come sede oppure per
le proprie attività spazi munici-
Un momento dell’incontro
pali c’è stata la conferma che proseguirà la disponibilità del Comune a mettere a disposizioni i propri locali. E per conoscere meglio
le esigenze di gruppi e comitati,
come pure raccogliere nuove richieste, all’incontro le associazioni sono state invitate a compilare un questionario entro il 22
gennaio disponibile online sul sito comunale.
Il questionario oltre a raccogliere alcune informazioni sulle
attività delle associazioni, chiede
una valutazione sull’uso dei locali comunali e quindi dà spazio per
formulare richieste al Comune
come supporto alle proprie attività. n