1 Vittorio Alfieri Libertà e autonomia della scrittura

Download Report

Transcript 1 Vittorio Alfieri Libertà e autonomia della scrittura

1
T16
[Del principe e delle
lettere,
libro III, cap. I]
da V. Alfieri, Del principe e
delle lettere, a cura di G.
Bàrberi Squarotti, Serra e
Riva, Milano 1983.
5
10
15
20
Vittorio Alfieri
Libertà e autonomia della scrittura
• la grande letteratura può nascere
solo in un contesto di indipendenza
economica
Nel brano qui riportato, Alfieri sostiene un ideale di scrittore puro e
libero da ogni condizionamento esterno, fedele solamente alla
verità e alla necessità della propria opera. Ciò rende del tutto
sconsigliabile l’aspirazione a servirsi della scrittura per vivere, dato
che sarebbe in ogni caso necessario venire a patti con il potere e con le idee dominanti, rinunciando alla
propria autonomia. In questo modo l’attività di scrittore deve essere nei fatti riservata ai ricchi o a coloro che
riescono, non essendolo, a garantirsi con altre occupazioni il necessario per vivere. È una concezione
aristocratica ed elitaria, ignara dei condizionamenti comunque attivi su chi scrive, e ignara della nuova
dimensione sociale della scrittura (laica e borghese) che con l’Illuminismo si stava affermando.
Lo scrivere è una necessità di bisogno1 in molti; e questi per lo più non possono essere veramente scrittori2 né io li reputo tali; lo scrivere è una necessità di sfogo in alcuni; e questa, ben
diretta, modificata e affatto scevra di ogni altro bisogno, può spingere l’uomo ad essere quasi
che un Dio.
Spessissimo però accade (pur troppo!) che i sommi ingegni nascono necessitosi3 di pane.
Né io certamente imprendo qui a fare l’apologia dei ricchi; i quali anzi, per lo più nascono di
assai meno robusta natura, così di corpo come d’ingegno: vorrei bensì persuadere e convincere gli scrittori tutti che non possono essi mai ottenere gloria verace con fama intatta4 e durevole, né quindi mai cagionare utilità vera e massima nei loro lettori, se il loro scrivere non
riesce alto, veridico, libero ed interamente sciolto da ogni secondo meschino fine. Parlando
io dunque ai grandi ingegni (ma ai soli e pochi grandissimi) che per ingiustizia di fortuna si
trovano esser nati poveri, dico loro che, se vengono a conoscere se stessi in tempo,5 debbono
da prima, ove sia possibile, con qualunque altra arte migliorare la loro sorte, per poi potersi,
per mezzo della indipendenza,6 valere del loro ingegno liberamente. E di ciò gli scongiuro,
per quel sommo utile che dai loro scritti ne può ridondare7 agli uomini tutti e per quella purissima gloria che ad essi ne dee ridondare. Ma se non possono assolutamente procedere nel
modo su divisato,8 li consiglio a desistersi dalla impresa dello scrivere e a cercare altri mezzi
per campare, ché tutti,9 in ogni tempo e governo, riescono a ciò più atti che non il mestier
delle lettere. In una parola, in somma, io dico che all’ingegno dee bensì la ricchezza servire,
ma non mai alla ricchezza l’ingegno.10
1 una necessità di bisogno: cioè una necessità che nasce dal bisogno di lavorare per guadagnarsi da vivere.
2 non possono…scrittori: perché, scendendo
a patti con le richieste della committenza, è inevitabile che lo scrittore non disponga liberamente
del suo ingegno e di quella necessità di sfogo
di cui Alfieri parla subito dopo.
3 necessitosi: bisognosi.
4 intatta: senza ombre.
5 se vengono…tempo: se fin da giovani (in
tempo) prendono consapevolezza della loro inclinazione letteraria.
6 indipendenza: economica e sociale.
7 può ridondare: può ritornare a vantaggio.
8 su divisato: sopra indicato.
9 tutti: i mezzi per campare.
10 all’ingegno…l’ingegno: il benessere economico deve essere utile a chi sia dotato di ingegno, ma l’ingegno non deve servire a procurarsi
ricchezza.
Esercizi
ANALIZZARE
INTERPRETARE E APPROFONDIRE
La libertà intellettuale
Intellettuali e potere
1
Quali sono i requisiti che Alfieri ritiene necessari per un
intellettuale? A quale modello di intellettuale fa
riferimento?
2
Come viene motivata la concezione elitaria della cultura,
completamente avulsa dai bisogni pratici?
Luperini, Cataldi, Marchiani, Tinacci
3
Condividi la posizione di Alfieri? La trovi attuale?
il nuovo LA SCRITTURA E L’INTERPRETAZIONE - EDIZIONE ARANCIONE
[G. B. PALUMBO EDITORE]