icardi esclusivo

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Transcript icardi esclusivo

www.gazzetta.it
giovedì 5 gennaio 2017 anno 121 - numero 4 euro 1,50
ICARDI ESCLUSIVO SCHWEINSTEIGER
ZAZA, DEPAY...
6
INTER
Schweinsteiger, 32 anni (Manchester United),
Zaza, 25 (West Ham), Depay, 22 (Manchester United)
TUTTO!
Mauro Icardi,
23 anni. E’ in Italia
dal 2011, arrivato
alla Samp dal
Barcellona. Gioca
nell’Inter dal 2013:
ha segnato 68 reti
UNDICI AFFARONI
(QUASI) GRATIS
Il tedesco è il sogno del Milan
Pepe e Ivanovic per la difesa Juve
E all’Inter piace Joao Moutinho
GROSSI, LONGO ALLE PAGINE 6-7
14
ITURBE-MANIA
TORO, IN 10MILA
PER IL DEBUTTO
BRAMARDO A PAGINA 14
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
«Con Pioli l’aria
è cambiata: 3°posto
alla nostra portata,
non possiamo farcelo
sfuggire. E con
Suning arriveranno
scudetti e Champions
Aspetto Gagliardini:
un altro fratello
nerazzurro»
INTERVISTA DI MATTEO BREGA ALLE PAGINE 2-3
16
23
IL LUTTO
A MONTECARLO
DA NON
PERDERE
1 Il Milan e i soldi cinesi:
i 100 milioni della caparra
pagati dalle Isole Vergini
9 771120 506000
70 1 0 5>
BIANCHIN A PAGINA 9
Addio Pascutti
L’eroe scudetto
del Bologna ‘64
di Bernardini
Guardate
Rosberg
che fa il pieno
alla... Ferrari
SCHIANCHI
A PAGINA 16
A PAGINA
23
2 Juve, altalena Dybala
Il rinnovo si farà
ma manca ancora la data
LAUDISA A PAGINA 10
3 Sci, la Coppa fa 50 anni
Senoner e l’esordio:
«Killy, gobbe e Aga Khan»
BATTAGGIA, POLI ALLE PAGINE 26-27
Iturbe ha esordito nell’amichevole vinta 1-0 col Monza
18
CONTE BATTUTO
DAL TOTTENHAM
SI FERMA A 13
BOLDRINI ALLE PAGINE 18-19
w
IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi
Samp, Ferrero spiega l’acquisto di
Bereszynski: «Io avevo chiesto di comprare
Benassi, ma la linea era disturbata».
2
Primo piano R Il personaggio
A TU PER TU CON...
1
«CON DE BOER IL CLIMA ERA DIVENTATO
INSOPPORTABILE: ORA L’ARIA È CAMBIATA
IL TERZO POSTO È ALLA NOSTRA PORTATA:
SAREBBE UN ERRORE FARSELO SFUGGIRE»
L’INTERVISTA
di MATTEO BREGA
INVIATO A MARBELLA (SPAGNA)
I
l freddo italiano è sospe­
so dentro una favola an­
dalusa. L’Inter prepara
la ripresa del campiona­
to in un resort sulle col­
line intorno Marbella. I 20 gra­
di sembrano anche di più
quando si entra nel giardino
dell’hotel. La piscina sostiene
questa sensazione, l’abbiglia­
mento di giocatori e staff la
conferma. Mauro Icardi si pre­
senta in pantaloncini, magliet­
ta a maniche corte e una felpa
arrotolata intorno al collo. Giu­
sto per proteggere la gola da
qualche refolo di vento.
L’escursione termica non è un
pensiero attuale: i 10­12 gradi
in meno che si troveranno a
Udine saranno affrontati gra­
dualmente da venerdì sera.
Adesso si pensa a lavorare per
limare la distanza dal terzo po­
sto.
Icardi, la rimonta per arrivare in
Champions è davvero possibile?
«Sì, non lo dice solo l’ambizio­
ne di questa società. Ma lo dice
anche l’andamento di dicem­
bre. Abbiamo vinto tre partite
di fila e trovato l’equilibrio».
Quale avversaria la preoccupa
di più tra Roma, Napoli, Milan,
Fiorentina e Atalanta?
«Nessuna. Nutro un sincero ri­
spetto per tutte le squadre riva­
li, ma dobbiamo pensare solo a
noi stessi. Dipende solo da noi
il futuro, saremo gli artefici del
nostro destino. E poi a maggio
ne riparleremo».
Cinque punti non sono poi così
tanti…
«È proprio da quello che dobbia­
mo ripartire. Il terzo posto è lì, al­
la portata, e sarebbe un imperdo­
nabile errore farselo sfuggire».
Cosa avete assorbito del pessimo girone di ritorno dello scorso campionato?
«Dobbiamo esser consapevoli
di quello che abbiamo fatto
l’anno scorso. Dopo aver fatto
un ottimo girone di andata, ab­
biamo perso la concentrazione
e il ritmo buttando via tutto già
a gennaio. Questo ci deve ser­
vire per capire che serve alle­
narsi e giocare con la stessa
mentalità degli ultimi tempi
per non cascare nuovamente in
quegli errori».
Con Pioli su cosa state lavorando?
«Soprattutto sulla testa, sulla
concentrazione. Anche perché
tutto parte dalla testa. E non
possono reggere attenuanti fi­
siche in questo periodo, siamo
solo a gennaio, manca ancora
metà stagione».
A proposito di Pioli, cosa è cambiato con il suo arrivo?
Mauro Icardi è nato
a Rosario il 19 febbraio
1993. In Italia dal 2011,
è arrivato alla Samp
dal Barça e gioca
all’Inter dal
2013 GETTY
CHI GIOCAVA MENO
NON RIUSCIVA
NEPPURE A GIOIRE
CON IL GRUPPO
SU FRANK DE BOER
EX ALLENATORE INTER
LA SUA INTER
È ALLA QUARTA
STAGIONE
CON LA MAGLIA
NERAZZURRA
PARTENDO
DALLA TESTA
HA RIDATO
FIDUCIA A TUTTI
SU STEFANO PIOLI
ALLENATORE INTER
2013-2014
PRESENZE 23
9
22
SERIE A
EUROPA LEAGUE
COPPA ITALIA
1
GOL 9
Icardi
«NUOVA INTER
GRAZIE PIOLI
E CON SUNING
SCUDETTI
E CHAMPIONS»
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
CONTENUTO
PREMIUM
2
3
4
5
6
 1 Icardi con Zhang Jindong e Stefano Pioli GETTY  2 Il primo gol con la maglia nerazzurra, alla Juventus
il 14 settembre 2013 AFP  3 La prima tripletta in Serie A, il 14 settembre 2014 nel 7-0 al Sassuolo AFP
 4 L’attaccante con la moglie-agente Wanda Nara e la figlia Francesca ANSA  5 L’argentino e Luca Toni,
vincitori a pari merito della classifica marcatori 2014-15 ANSA  6 L’ultimo gol, alla Lazio il 21 dicembre GETTY
«Ha cambiato la mentalità del­
l’Inter, ha ridato fiducia a tutti,
anche a coloro che giocavano
poco con De Boer e che nono­
stante la svolta in panchina
continuano a giocare meno».
rio. E noi abbiamo commesso
questo errore troppe volte. Per
questo dobbiamo pensare a
una gara alla volta».
Ha percepito la grandezza del
progetto di Suning?
Era necessario dare un segnale «Sì, chiaramente. Ed è emozio­
nante sentirsi così coinvolto.
insomma...
«La situazione con De Boer era L’obiettivo della proprietà è
diventata insopportabile. I gio­ quella di tornare in Champions,
catori meno utilizzati erano il torneo che compete all’Inter e
davvero scontenti e non parte­ che ti offre la miglior visibilità
cipavano con molta voglia mondiale. D’altronde è la storia
nemmeno alle esultanze, ai nerazzurra che lo dice. Con
momenti di gioia del gruppo. Moratti è stato così, con il presi­
Adesso con Pioli l’aria è cam­ dente Thohir c’era l’intenzione
biata, anche chi gioca poco si e adesso con la famiglia Zhang
sente coinvolto nel progetto e arriverà un ulteriore rilancio. Il
progetto di ripor­
ha piacere di far
tare il club ai ver­
parte di questo
IL BILANCIO
tici si basa sulla
gruppo».
grande passione
e sulla grande
Eppure anche
voglia di Su­
con Pioli siete rining».
masti in 29, solo
adesso qualcuno
È pronto ad accolascerà la squa- i gol di Icardi
gliere nuovi camdra come Melo, in Serie A, i primi
pioni?
Jovetic...
«Ogni acquisto è
«La testa coman­ 10 dei quali erano
da il corpo. L’al­ arrivati con la Samp sempre ben ac­
cetto nella fami­
lenatore ha tro­ nel 2012-13
glia interista. La
vato le corde giu­
ste per tenere tutti coinvolti an­ proprietà intende portare a Mi­
che se ogni weekend ci sono 18 lano giocatori fantastici che
scontenti. Ora toccherà a lui e aiuteranno tutti a scalare le po­
alla società scegliere come sizioni della classifica e ad an­
muoversi sul mercato in uscita. dare avanti in Europa. Però noi
Ma quel che conta è che adesso calciatori dobbiamo restare
ci sentiamo davvero tutti sulla concentrati, pensare al campo,
stessa barca e tutti sono dispo­ tenere il gruppo unito per por­
nibili per lottare per la causa tare la squadra al terzo posto
quest’anno. Così aiuteremo Su­
dell’Inter».
ning nell’ambizioso progetto di
Gennaio sembra giocare a vo- riportare l’Inter in cima all’Ita­
stro favore: Udinese, Chievo, lia prima e all’Europa poi».
Palermo e Pescara. Può essere
un vantaggio per la corsa alla Gabigol ha segnato un gol decisivo, seppure in amichevole: coChampions?
«Non dobbiamo pensarla me procede l’inserimento?
così, commetteremmo lo «È normale che la gente si at­
stesso errore dell’andata. tendesse di più da lui, si era cre­
Mi ricordo, si leggeva il ata un’immensa aspettativa
calendario e si pensava di quando è arrivato in estate. Pe­
vincerle tutte sulla carta. rò il calcio italiano non guarda
Poi abbiamo perso punti. La tanto i giovani, chiede subito ri­
sposte. Invece lui ha bisogno di
Serie A non ti perdona…».
tempo per lavorare e lo sta fa­
cendo molto bene ogni giorno».
Si spieghi, in che senso?
«Quando dai fiducia all’avver­
sario, è dura poi ribaltare la Lei ha 23 anni ma non sembra
partita. Qualsiasi sia l’avversa­ averci impiegato molto ad am-
71
2014-2015
PRESENZE 48
GOL 27
22
Capocannoniere
Serie A
4
bientarsi...
«Ma per me è diverso. Io sono
cresciuto calcisticamente in Ita­
lia, la mia carriera l’ho costrui­
ta qui. Per Gabriel invece è di­
verso, è tutto diverso. La diffe­
renza tra me e lui sta in questo».
Ancora più giovane è Pinamonti,
classe 1999: rivede un piccolo
Icardi in lui?
«Vedo un ragazzo umile, che
parla poco, che si applica e che
ascolta. Tutte qualità quando
hai quell’età. Quando ha gioca­
to contro lo Sparta Praga in Eu­
ropa League gli ho consigliato
di non strafare, di giocare come
se fosse in Primavera, altrimen­
ti sarebbe stato peggio. E ha fat­
to un assist per il primo gol di
Eder».
Possiamo immaginare una coppia Icardi-Pinamonti?
«Sarebbe bello giocare insieme
in futuro! È più maturo della
sua età e tra qualche tempo for­
se lo avremo in squadra con noi
con più continuità».
Lei si sente più maturo dei 23 anni che porta?
(scoppia a ridere, ndr) «Me lo
dicono i compagni e sono d’ac­
cordo. Mi dicono che dimostro
30 anni di testa. Aver lasciato la
mia casa a 13 anni per trasferir­
mi a Barcellona ha accelerato il
processo che continua ancora
oggi. Mi sento maturo non solo
in campo, ma anche in tutti gli
aspetti della vita quotidiana».
UNA SIGLA SULLA FASCIA
La fascia è personalizzata:
MI9, Mauro Icardi 9 GETTY
2
Si può puntare allo scudetto
l’anno prossimo?
«Si lavora per questo, per ac­
corciare la distanza dalla Juve
che ha vinto gli ultimi 5 cam­
pionati. L’obiettivo della socie­
tà e della squadra è quello».
Come si immagina tra dieci anni? Magari con un po’ di scudetti
e una Champions sul comodino?
«Me lo auguro davvero di poter
alzare tanti trofei con la maglia
dell’Inter. Mi auguro anche di
poterlo fare in meno di dieci an­
ni. Quando ho deciso di venire
all’Inter l’ho fatto perché sono
interista e perché volevo vince­
re tanto con questa maglia.
Quindi sì, mi vedo con qualche
scudetto e almeno una Cham­
pions».
Recentemente il procuratore di
Jovetic ha espresso un certo disappunto sui rapporti tra Stevan e lei, sostenendo che le formazioni non le faceva l’allenatore ma il capitano.
«Non si può pensare che un
giocatore scelga chi far gioca­
re, è una cosa che non esiste. Io
non ho mai fatto la formazio­
ne. Altrimenti l’allenatore a co­
sa serve?».
Pare strano, ma l’Argentina non
la convoca: rimpiange di aver ri-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«CHE EMOZIONE SENTIRSI COINVOLTO IN UN PROGETTO
COME QUELLO DI ZHANG: NOI PENSIAMO AL CAMPO
MA IN MENO DI DIECI ANNI MI IMMAGINO TANTI TROFEI»
DA GABRIEL CI
SI ASPETTA MOLTO
MA LUI STA
LAVORANDO BENE
SU GABIGOL
ATTACCANTE INTER
È UMILE, PARLA
POCO E SI APPLICA
IO E LUI INSIEME?
IN FUTURO, CERTO
SU ANDREA PINAMONTI
ATTACCANTE INTER
SOGNO DI GIOCARE
PER L’ARGENTINA
FARÒ DI TUTTO
PER CONVINCERLO
SU EDGARDO BAUZA
C.T. DELL’ALBICELESTE
2016-2017
PRESENZE 23
GOL 16
GOL 16
16
14
1
1
SE ARRIVERÀ, SARÀ
IL BENVENUTO: UN
ALTRO FRATELLO
NERAZZURRO
SU ROBERTO GAGLIARDINI
CENTROCAMPISTA ATALANTA
2015-2016
PRESENZE 34
33
10
Sembra che la proprietà dell’Inter voglia dare un’impronta più
italiana alla squadra: cosa ne
pensa?
«Credo che la nazionalità dei
giocatori sia poco importante.
Quel che conta è che abbiano
cuore, anima e piedi buoni.
L’importante è vincere. Stori­
camente l’Inter è caratterizzata
dal fatto di avere giocatori stra­
nieri. Ecco perché questa ipote­
tica svolta sembra una noti­
zia».
Conosce Gagliardini?
«Non di persona, l’ho visto gio­
care. Se dovesse arrivare, sarà
il benvenuto, lo accoglieremo
davvero volentieri. Sarebbe un
altro fratello nerazzurro».
18
36
fiutato la Nazionale?
«Se sono diventato questa per­
sona e questo calciatore, lo de­
vo all’Italia. Ma il mio sogno è
quello di vestire la maglia del­
l’Argentina, per questo non so­
no pentito di aver rifiutato
l’Italia. Il mio obiettivo è conti­
nuare a giocare bene e segnare
per far cambiare idea al c.t. ar­
gentino. Detto questo sono
consapevole di essere ancora
giovane e che l’Albiceleste pog­
gia sui più forti attaccanti del
mondo. Vivo la situazione con
grande tranquillità».
5
2
4
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A R Mercato
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL CAMPO
LA TRATTATIVA
Ex compagni che si ritrovano: Claudio Caniggia e Stefano Pioli, insieme nel Verona 1988-89 GETTY
Roberto Gagliardini, 22 anni, qui esulta con la maglia dell’Atalanta. In attesa dell’Inter LAPRESSE
Pioli illuminato
«Sono contento
vedo le luci,
niente ombre»
E Gagliardini
andrà all’Inter
con l’arrivo
di Zhang
1Il bilancio
dell’allenatore:
«Il triangolare
vinto mi ha fornito
spunti di lavoro»
Matteo Brega
INVIATO A MARBELLA (SPAGNA)
«I
l duro lavoro batte
sempre il talento che
non lavora abbastan­
za». Stefano Pioli srotola con
convinzione il suo mantra poco
prima di lasciare lo stadio.
Martedì la sua prima Inter del­
l’anno ha mostrato che il lavoro
fisico può oscurare la superio­
rità tecnica. Contro la squadra
di casa e il Marbella, entrambe
iscritte alla Segunda B spagno­
la (la nostra Lega Pro), ha subi­
to tre gol in 90’ rincorrendo
sempre gli avversari.
TESTA I carichi di lavoro di que­
sti giorni obbligano a ripulire le
riflessioni di pancia. Il trofeo è
stato vinto per differenza reti,
ma la sostanza è che gli spunti
lasciati in eredità sono poco
mediatici e molto concreti. Pio­
li continuerà a lavorare soprat­
tutto sulla testa. «La nostra at­
5
cate. I 20 gradi di Marbella
hanno aiutato a lavorare al
mattino e al pomeriggio su uno
dei 7 campi del centro sportivo
che in questi giorni sarà utiliz­
zato anche da Feyenoord, Bo­
russia Dortmund e Borussia
Mönchengladbach. Pioli ha pu­
re constatato di persona lo sta­
to di avanzamento del recupe­
ro di Medel che ha svolto una
parte della seduta con la squa­
dra e ha visto Nagatomo, Mi­
randa e Kondogbia (doppietta
per il francese in partitella) re­
cuperati dai piccoli acciacchi di
questi giorni. Ad assistere alla
giornata di lavoro una ventina
di tifosi che grazie a Driver (fa­
miglia Pirelli) ha seguito la
squadra in questi giorni.
tenzione si riversa principal­
mente sull’aspetto mentale,
perché da lì possiamo andare a
lavorare sugli aspetti tattici e
tecnici. E per questo motivo il
test è servito, mi ha fornito IL PESO E’ OK Pioli è soddisfat­
spunti su cui intervenire. Ho le to dei primi giorni di ritiro.
idee ancora più chiare per ren­ «Molto, davvero, ma lo ero già
dere questa squadra più soli­ alla Pinetina quando i giocatori
da». Sicuramente l’abitudine a si sono presentati in perfetta li­
mantenere l’attenzione va alle­ nea di preparazione rispetto ai
nata. Indubbio che non possa compiti che gli avevamo forni­
essere un triangolare come to prima di Natale – ha spiegato
quello di martedì
—. E anche a li­
a farlo, eppure
vello di peso i da­
DOPO LE FESTE
Pioli si specchia
ti erano nella
pure davanti a «I giocatori si sono
norma, tutti in
questi dettagli.
regola». Segnali
presentati in
di come tutto il
LUCI «Ho detto perfetta linea, il
gruppo abbia
che contro Li­ peso è nella norma»
chiuso l’anno
nense e Marbella
con l’atteggia­
ho visto solo luci «Non guardo al
mento mentale
e niente ombre
di chi vuole ri­
perché comun­ calendario, ma
prendere subito
que quei novanta soltanto alla partita
la corsa verso il
minuti mi hanno con l’Udinese»
terzo posto dopo
fornito spunti su
le tre vittorie
cui insistere in questi giorni e consecutive di dicembre. A
nei prossimi – ha aggiunto ­. Ci gennaio, poi, il calendario po­
sono situazioni su cui dobbia­ trebbe anche sorridere. «Ma io
mo lavorare decisamente me­ non lo conosco – scherza l’alle­
glio». Ieri mattina, per esem­ natore —. Io conosco solo la
pio, l’allenatore ha provato due prossima avversaria, l’Udine­
linee di difesa a quattro per af­ se». E ieri sera un paio d’ore di
frontare il possesso palla avver­ alleggerimento a cena tutti in­
sario sull’esterno con conse­ sieme ospiti dello sponsor del
guenti movimenti ad allungare trofeo vinto martedì.
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e ad accorciare in base alle gio­
1L’ufficialità slitta
a inizio settimana.
L’atalantino:
«Sarebbe
un bel salto»
INVIATO A MARBELLA
L’
affare Gagliardini­In­
ter si chiuderà a inizio
settimana. Nessun in­
toppo, nessun inserimento
di altre squadre, nessun ri­
pensamento della proprietà
Suning. Solo una serie di ne­
cessità tecniche per chiude­
re l’operazione a livello bu­
rocratico. D’altra parte, do­
po aver trovato l’accordo tra
le parti, le strade dei prota­
gonisti sono andate di pari
passo. La sintonia tra Ata­
lanta e Inter per trovare un
accordo che soddisfacesse
tutti non è mai venuta me­
no. E così sarà.
ARRIVA SUNING A sblocca­
re il tutto saranno il ritorno a
Milano dell’a.d. Liu Jun e del
consigliere Zhang Steven. Il
potere di firma del numero
due del club determinerà la
positiva conclusione dell’af­
ni, si registrano novità dal fron­
te Jovetic. Ieri pomeriggio il
montenegrino ha fatto il punto
della situazione con il suo
agente a Marbella. L’offerta del
Siviglia lo convince. Gli andalu­
si lo prenderebbero in prestito
senza obbligo di riscatto. Ma
dalla Cina stanno arrivando
sontuose offerte per lui e per
l’Inter a tal punto da far slittare
la sua cessione. Suning per
questo motivo si è preso alme­
no 48 ore di tempo prima di ac­
cordare il suo trasferimento in
Spagna perché vuole capire se
il giocatore accetterebbe il pas­
saggio a Oriente.
fare. All’Atalanta andranno 2
milioni per il prestito, 23 per il
riscatto e una serie di bonus fi­ SANTON E MIANGUE Molto
no a 3 milioni nel corso dei meno fragoroso, ma ormai in
prossimi anni. Al giocatore in­ fase di definizione il passaggio
vece verrà sottoposto un quin­ di Felipe Melo al Palmeiras. Il
quennale da 1,5 milioni a sali­ brasiliano andrà a giocare la Li­
re. Una volta superato questo bertadores con i campioni bra­
passaggio, potrà sostenere le siliani. Giornata di riflessione
visite mediche. A questo punto sul fronte Gnoukouri e su quel­
il suo arrivo ritardato fa scivo­ lo di Miangue, le cui cessioni a
lare tutta la tabella di marcia. sono ancora da incastrare con
Gagliardini ieri si è allenato an­ le varie esigenze. Timidamente
cora a Zingonia e
si muove qualco­
così sarà oggi. La
sa anche intorno
IN USCITA
sua frase rila­
a Ranocchia. Ol­
sciata a Premium Jovetic ieri ha
tre a Palermo e
aveva schiarito
Sassuolo, magari
un po’ la situa­ incontrato il suo
inserendo nella
zione: «Sarebbe agente: l’ipotesi
trattativa un ac­
sicuramente un Siviglia è gradita
cenno ad Acerbi
bel salto». In
per luglio, sono
questi giorni di Ma i nerazzurri
arrivate un paio
apparente calma
di manifestazio­
ha lavorato so­ preferirebbero
ni di interesse
prattutto l’uffi­ cedere il giocatore
dalla Francia per
cio legale dell’In­ in Cina
il centrale. San­
ter che ha tradot­
ton,
infine,
to il contratto in cinese e prepa­ aspetta ancora di sciogliere le
r a t o i d o c u m e n t i c h e riserve per il suo trasferimento
certificassero il regolare inseri­ alla Sampdoria: i blucerchiati
mento nel solco del Fair Play Fi­ lo vorrebbero in prestito, lui
nanziario ’Uefa. A questo punto preferirebbe la cessione defini­
il dubbio più grosso riguarda tiva. Ferrero, in caso di manca­
l’Atalanta: Gasperini lo farà to arrivo di Santon, potrebbe
giocare contro il Chievo?
chiedere in alternativa Mian­
gue.
JOVETIC Con il mercato in en­
m.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
trata concentrato su Gagliardi­
IL FUTURO INCERTO
Gabigol, speranze di restare: «Nerazzurri meravigliosi»
1Il brasiliano è sempre più integrato, Pioli
lo ha proposto come trequartista: davanti
tanti partiranno e lui potrebbe rimanere
INVIATO A MARBELLA
G
abigol inizia a familiariz­
zare con l’Inter e anche
con i mezzi di informa­
zione. La buona partita giocata
martedì – gol e impegno anche
nei compiti senza palla – è un
buon segnale in vista del 2017.
Un segnale anche che il vento
intorno al suo futuro potrebbe
essere cambiato. «Giocare con
l’Inter è meraviglioso – ha di­
chiarato a Inter Channel – in
qualsiasi ruolo. Spero di conti­
nuare così e per questo il gol se­
gnato mi riempie di gioia». Il
ragazzo cresce, si adegua, as­
sorbe come una spugna. E’
quello che Stefano Pioli gli ha
chiesto fin dal primo giorno:
impegno costante in settimana
per velocizzare l’apprendimen­
to del calcio italiano in maniera
tale da poterlo utilizzare nelle
gare ufficiali. «Per giocare qui
serve esperienza», ha commen­
tato lo stesso Gabriel arrivato a
tre gol nei test amichevoli.
LAVORO La consapevolezza di
dover lavorare costantemente è
un buon inizio per conquistarsi
la conferma immediata. Infatti,
alla luce delle ultime settima­
ne, il programma della sua ge­
stione è un po’ cambiato. Se ai
primi di dicembre sembrava
chiaro che il brasiliano dovesse
essere prestato per andare a
giocare con continuità, adesso
potrebbe restare in un reparto
che può alleggerirsi numerica­
mente. Pioli martedì lo ha te­
stato da trequartista alle spalle
di Palacio. Rodrigo è una prima
punta diversa da Icardi, ma i
dettami dell’allenatore sono
stati i medesimi. Il brasiliano
ha accorciato sul campo, è ve­
nuto incontro alla palla e ha
cercato di smistare sugli ester­
ni. Molto probabilmente il pas­
so più complicato sarà proprio
questo: abituarsi a giocare spal­
le alla porta in caso di necessi­
tà. Ma se dovesse comprendere
l’importanza di imparare un
nuovo modo di rendersi utile,
ecco che si potrebbe aprire a
una conferma. Con Jovetic,
Biabiany e Palacio (forse) in
uscita, Gabriel avrebbe la possi­
bilità di trovare più spazio.
Gabriel Barbosa, in primo piano, con Miranda e Eder GETTY
FRATELLO JOAO A Marbella il
brasiliano è uno dei più attivi in
campo. E non solo quando si
tratta di usare il pallone, ma an­
che nei test atletici. «Scortato»
quasi sempre da Joao Mario, di­
venuto ormai una sorta di fra­
tello, Gabriel ha percepito l’im­
portanza di calarsi nel gruppo
con umiltà per potersi giocare
le sue carte. A dicembre sem­
brava che l’Inter volesse aprire i
canali con Bologna e Genoa in
Italia oppure con la Liga. Ora
invece tutto si è immobilizzato:
a gennaio Gabigol può restare.
m.b.
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6
Serie A R Mercato
Infelici o scaduti
Da Zaza a Pepe
e da Depay
a Schweinsteiger
Gli scontenti
valgono un tesoro
I RECORD
3
 le presenze di Sirigu con la
maglia del Siviglia in questa
stagione: 2 in campionato e 1 in
Coppa del Re. Il portiere sardo
ha militato per 5 anni nel Psg
522
 i minuti giocati da Alberto
Moreno da agosto con il
Liverpool. Il terzino sinistro non
ha convinto Klopp dopo la
deludente annata scorsa
4
 le stagioni disputate da Joao
Moutinho con il Monaco. Il suo
contratto con il club francese
scade nel 2018, ma potrebbe
trasferirsi già da gennaio
zino destro serbo veste da più
di otto anni la maglia del Chel­
sea. Ora però con i Blues non
trova più spazio da titolare e
ancora meno ne troverà se, co­
me appare probabile, Conte
riuscirà a rinforzare il reparto
difensivo. Il suo contratto è in
scadenza. La Juventus potreb­
be farci un pensierino già da
questa sessione di mercato.
Lorenzo Grossi
Davide Longo
C’
è chi ha il con­
tratto in scaden­
za e non vede
l’ora di cambiare
aria e chi cerca
quello spazio che nel club at­
tuale non gli è concesso. Ci so­
no campioni esperti che pos­
sono regalare gli ultimi ba­ PEPE Per il difensore centrale
gliori di una carriera sfolgo­ portoghese, questa sarà l’ulti­
rante ed ex promesse che ma stagione con la maglia del
inseguono un rilancio, gioca­ Real Madrid, visto che non rin­
noverà il con­
tori con cartelli­
tratto in scaden­
ni milionari ma
I BIG
za. Ma in attesa
tentati dal pre­
di sapere se ve­
stito e annuncia­ Il difensore del Real
ramente volerà
ti parametri ze­
in Cina oppure
ro che possono non rinnoverà: sarà
se la Juventus
liberarsi con Cina o qualche club
potrà sperare di
qual che mese di di A ci penserà?
prelevarlo a pa­
anticipo. La lista
rametro zero a
dei giocatori Il tedesco
giugno, per Pepe
scontenti per­
la realtà parla di
ché «dimentica­ non ha mai legato
una serie di in­
ti» dai rispettivi con Mou. E lui ama
fortuni che lo
allenatori e po­ tanto l’Italia ...
stanno tenendo
tenziali colpi di
mercato già in questo mese di lontano dal terreno di gioco da
gennaio è eterogenea e contie­ troppo tempo, senza poter es­
sere a disposizione di Zidane.
ne nomi interessanti.
SALVATORE SIRIGU Dopo 5
anni al Psg , il portiere sardo è
stato ceduto la scorsa estate in
prestito al Siviglia con diritto
di riscatto. In Spagna ha colle­
zionato solo 3 presenze. Il Ca­
gliari sogna di riportarlo nella
sua terra natia, visto anche il
recente scontro tra Storari e la
società a seguito dell’esclusio­
ne contro il Sassuolo.
BRANISLAV IVANOVIC Il ter­
La situazione
Trattative
fino alle 23
di martedì 31
 Il mercato, aperto il 3,
chiude alle 23 di martedì
31 gennaio. Gli svincolati
con contratto scaduto
entro il 30 giugno 2016
potranno firmare
entro il 31 marzo; quelli
svincolati dal 1° luglio in
poi, entro il 28 febbraio
ATALANTA
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
Stendardo
(d, Pescara),
Pinilla (a, Genoa)
 OBIETTIVI
Maxsø (d,
Nordsjaelland),
Neto (c, Gent,
foto), Orsolini
(a, Ascoli)
BOLOGNA
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
Morleo (d, Bari)
 OBIETTIVI
Cerci (a, Atletico
Madrid),
Biabiany
(a, Inter),
Gilardino (a,
Empoli), Budimir
(a, Sampdoria),
Martinez
(a, Torino), Josué
Sá (d, Vitoria
Guimaraes),
Caldirola (d,
Werder Brema)
HOLGER BADSTUBER Un difen­
sore centrale molto talentuo­
so ma anche molto sfortunato.
La rottura del legamento cro­
ciato del ginocchio destro lo
ha tenuto lontano dal campo
per quasi due anni. Da settem­
bre ha giocato pochissimo
(217 minuti). Ancelotti ha da­
to l’ok alla cessione. Interessa
al Manchester City di Guar­
diola, che lo ha già allenato in
Baviera.
CAGLIARI
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Gabriel (p, Milan),
Chichizola
(p, Spezia),
Cigarini (c, Samp),
Andreolli
(d, Inter),
Gilardino (a,
Empoli, foto),
Yao (d, Inter)
CHIEVO
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Duarte (d,
Espanyol), Grassi
(c, Atalanta, foto),
Ciano (a,
Cesena), Ramirez
(a, Nacional),
Nicastro
(a, Perugia)
10 milioni
GIOVANI DA RILANCIARE
E CAMPIONI AFFERMATI
IN UN 4-3-3 COMPETITIVO
 Per tutti gli 11 giocatori
selezionati abbiamo indicato
età, squadra, ruolo, anno di
scadenza del contratto e
ingaggio netto. Il costo del
cartellino dipende dall’età e
dalla situazione contrattuale.
ALBERTO MORENO
ETÀ 24 anni
SQUADRA Liverpool
RUOLO Terzino sinistro
SCADENZA CONTRATTO 2019
INGAGGIO 3 milioni
MINUTI GIOCATI 522
3 milioni
artellino 8 m
del c
ilion
sto
i
Co
HOLGER BADSTUBER
ETÀ 27 anni
SQUADRA Bayern
RUOLO Difensore centrale
SCADENZA CONTRATTO 2017
INGAGGIO 1,5 milioni
MINUTI GIOCATI 217
0
SALVATORE SIRIGU
ETÀ 29 anni
SQUADRA Siviglia (in prestito dal Psg)
RUOLO Portiere
SCADENZA CONTRATTO 2018
INGAGGIO 3 milioni
MINUTI GIOCATI 269
PEPE
ETÀ 33 anni
SQUADRA Real Madrid
RUOLO Difensore centrale
SCADENZA CONTRATTO 2017
INGAGGIO 5 milioni
MINUTI GIOCATI 924
2 milioni
BRANISLAV IVANOVIC
ETÀ 32 anni
SQUADRA Chelsea
RUOLO Terzino destro
SCADENZA CONTRATTO 2017
INGAGGIO 5 milioni
MINUTI GIOCATI 672
ALBERTO MORENO È l’unico
terzino sinistro nella rosa del
Liverpool ma Klopp, pur di
non farlo giocare, mette al suo
posto fuori ruolo Milner. Per
lui solo 522 minuti: ostraci­
smo giustificato da una stagio­
ne, quella scorsa, pessima. Il
dubbio in questi casi è il solito:
è così o è quello che incantava
CROTONE
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Mbaye
(d, Bologna),
Floccari
(a, Bologna),
Budimir
(a, Sampdoria),
Gerson (c,
Roma), Faragò
(c, Novara),
Gnoukouri
(c, Inter), Ely (d,
Milan), Vinicius
(d, Lazio), Yao (d,
Inter), Seck (d,
Roma), Parigini
(a, Chievo)
EMPOLI
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Thiam (a, Paok)
Grassi (c,
Atalanta), Ganz
(a, Verona), Coda
(a, Salernitana,
foto), Nicastro
(a, Perugia)
al Siviglia?
MORGAN SCHNEIDERLIN Due
anni fa al Southampton, il
francese era considerato uno
dei centrocampisti migliori
d’Europa: aveva conquistato
la nazionale (15 presenze dal
2014) e lo United lo aveva pa­
gato 34 milioni. Con i Red De­
FIORENTINA
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Zaza
(a, West Ham),
Calleri (a, West
Ham), Gabbiadini
(a, Napoli), Laxalt
(c, Genoa, foto
a destra), Costil
(p, Rennes),
Zampano
(d, Pescara)
vils di Van Gaal non ha con­
vinto, Mourinho non lo ha
mai preso in seria considera­
zione (238 minuti in totale,
11 in Premier in 3 presenze).
Contratto in scadenza nel
2019: è una scommessa di
quelle che possono pagare pa­
recchio. Già accostato al Mi­
lan nelle scorse settimane, po­
GENOA
 ARRIVI
Morosini (a,
Brescia), Beghetto
(c, Spal), Pinilla
(a, Atalanta)
 PARTENZE
Rincon
(c, Juventus),
Pavoletti
(a, Napoli)
 OBIETTIVI
Hernanes
(c, Juventus), Dezi
(c, Perugia), Bisoli
(c, Brescia), Borja
(a, Atletico
Nacional), Pinilla
(a, Atalanta),
Carmona
(c, Atalanta)
INTER
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Gagliardini
(c, Atalanta),
Lucas Leiva
(c, Liverpool),
Luiz Gustavo
(c, Wolfsburg),
L. Diarra (c,
Marsiglia), Badelj
(c, Fiorentina),
Darmian
(d, Manchester
United), Criscito
(d, Zenit)
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Sono 11 affaroni
1Ivanovic potrebbe stuzzicare la
25 milioni
0
Juve. Jesé piace tanto alla Roma,
Moutinho all’Inter. Sirigu e Cerci
poco felici: l'esterno a Bologna?
BASTIAN SCHWEINSTEIGER
ETÀ 32 anni
SQUADRA Manchester United
RUOLO Centrocampista
SCADENZA CONTRATTO 2018
INGAGGIO 9 milioni
MINUTI GIOCATI 4
in campo appena 4 minuti in
Coppa di Lega, «Così magari si
trova una squadra», disse ai
giornalisti). Un paio di mesi fa
i tabloid inglesi scrissero che il
Manchester sarebbe stato di­
sposto a versargli 11 milioni di
euro pur di fargli accettare il
trasferimento già a gennaio.
Discorso suggestivo, special­
mente per il Milan che spesso
lo aveva cercato in passato. Ha
32 anni, più di 500 partite e 3
lustri di carriera da professio­
nista, e adora l’Italia: infatti si
è sposato a Venezia con Ana
Ivanovic, la tennista che ha
appena abbandonato l’agoni­
smo.
12 milioni
MEMPHIS DEPAY
ETÀ 22 anni
SQUADRA Manchester United
RUOLO Ala sinistra
SCADENZA CONTRATTO 2019
INGAGGIO 3,5 milioni
MINUTI GIOCATI 134
15 milioni
JOAO MOUTINHO
ETÀ 30 anni
SQUADRA Monaco
RUOLO Centrocampista
SCADENZA CONTRATTO 2018
INGAGGIO 2 milioni
MINUTI GIOCATI 1.213
SIMONE ZAZA
ETÀ 25 anni
SQUADRA West Ham (in prestito dalla Juve)
RUOLO A�accante
SCADENZA CONTRATTO 2020
INGAGGIO 3,5 milioni
MINUTI GIOCATI 571
MORGAN SCHNEIDERLIN
JOAO MOUTINHO Il fresco
campione d’Europa con il Por­
togallo veste la maglia del Mo­
naco dal 2013. Il suo contratto
scade tra un anno e mezzo.
Non ha giocato pochissimo,
ma ha perso il posto da titola­
re. A 30 anni può dare ancora
JUVENTUS
 ARRIVI
Rincon
(c, Genoa)
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Tolisso (d, Lione),
Luiz Gustavo
(c, Wolfsburg),
N’Zonzi
(c, Siviglia)
LAZIO
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Paloschi
(a, Atalanta),
El Ghazi (a, Ajax),
Eder (a, Inter),
Ntep (c, Rennes),
Cafu
(c, Ludogorets,
foto)
18 milioni
ETÀ 23 anni
SQUADRA Psg
RUOLO A�accante
SCADENZA CONTRATTO 2021
INGAGGIO 2,7 milioni
MINUTI GIOCATI 368
molto. 21 presenze in questo
primo scorcio di stagione. Pia­
ce all’Inter.
BASTIAN SCHWEINSTEIGER
Di lui si sa tutto, compreso che
Mourinho non lo sopporta,
che lo ha sottoposto a umilia­
zioni pubbliche (prima fuori
rosa, poi reintegrato e messo
MILAN
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Deulofeu
(a, Everton),
Storari
(p, Cagliari, foto)
NAPOLI
 ARRIVI
Pavoletti
(a, Napoli, foto),
Leandrinho
(a, Ponte Preta)
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
nessuno
4
 gli unici minuti in stagione che ha potuto
giocare Bastian Schweinsteiger con il
Manchester United e peraltro in Coppa di Lega
PALERMO
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Mbaye
(d, Bologna),
Andreolli
(d, Inter), Wague
(d, Udinese),
Grassi
(c, Atalanta),
Carmona (c,
Atalanta), Faragò
(c, Novara), Bailly
(p, Celtic), Dionisi
(a, Frosinone)
CLEMENT GRENIER
ETÀ 25 anni SQUADRA Lione
RUOLO Trequartista
CONTRATTO 2018 INGAGGIO 1,5
Talento cristallino, potenziale crac:
l’ingaggio che percepisce non è
basso, ma potrebbe valerne la pena.
MATHIEU DEBUCHY
ETÀ 31 anni SQUADRA Arsenal
RUOLO Terzino destro
CONTRATTO 2019 INGAGGIO 3
Nel 2015 era nazionale, poi infortuni a
raffica. Nel 2016 in prestito secco
(Bordeaux), quest’anno possibile il bis.
JOHN OBI MIKEL
ETÀ 29 anni SQUADRA Chelsea
RUOLO Centrocampista
CONTRATTO 2017 INGAGGIO 4
Zero presenze in stagione al Chelsea,
in scadenza di contratto, la Cina lo
tenta con un contratto stratosferico.
ALESSIO CERCI
ETÀ 29 anni SQUADRA Atl. Madrid
RUOLO Attaccante
CONTRATTO 2017 INGAGGIO 2,2
Nel via vai dalla Spagna dovrebbe
essere il momento del ritorno.
Bologna in pole: trattativa complessa.
SIMONE ZAZA Dopo appena
sei mesi in Inghilterra, l’attac­
cante azzurro vorrebbe già
tornare in Italia. Con la ma­
glia del West Ham ha disputa­
to appena 11 partite ufficiali.
Era sbarcato a Londra ad ago­
sto, in prestito dalla Juve per
una stagione, fortemente vo­
luto dal tecnico Bilic, che però
poi ha ammesso pubblica­
mente che non lo avrebbe fat­
to più giocare per evitare di
far scattare l’obbligo di riscat­
to. Genoa e Fiorentina lo han­
no già puntato, ma nella corsa
potrebbe inserirsi il Milan.
JESE' RODRIGUEZ
ETÀ 27 anni
SQUADRA Manchester United
RUOLO Centrocampista
SCADENZA CONTRATTO 2019
INGAGGIO 5 milioni
MINUTI GIOCATI 238
LE ALTRE OCCASIONI
DALL’ESTERO
JESÉ RODRIGUEZ Quest’estate
è passato dal Real Madrid al
Psg, con il quale ha disputato
368 minuti in campo. La Ro­
ma è fortemente interessata
all’attaccante spagnolo, ma
sull’ex Real c’è anche il Las
Palmas (dove è nato), anche
se questo club non sembra in
grado di pagargli un ingaggio
così alto (circa 3,5 milioni net­
ti a stagione).
25 milioni
trebbe accettare il prestito.
7
PESCARA
 ARRIVI
Stendardo
(d, Atalanta),
Bovo (d, Torino)
Cerri (a, Spal)
 PARTENZE
Aquilani
(c, Sassuolo)
 OBIETTIVI
Cubas (c, Boca),
Budimir
(a, Sampdoria),
Mandragora
(c, Juventus),
Ledesma
(c, svincolato),
Gilardino
(a, Empoli),
Faraoni
(d, Udinese)
ROMA
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
Iturbe (a, Torino)
 OBIETTIVI
Jesé (a, Psg),
El Ghazi
(a, Ajax), Sanson
(c, Montpellier),
Torreira
(c, Sampdoria),
Musonda
(c, Chelsea),
Gomez
(a, Atalanta,
foto a destra),
Pellegrini
(c, Sassuolo),
Defrel
(a, Sassuolo)
LUCAS LEIVA
ETÀ 29 anni SQUADRA Liverpool
RUOLO Centrocampista
CONTRATTO 2017 INGAGGIO 3,5
Miniderby di mercato tra Inter e
Milan per un giocatore esperto:
quantità e personalità non mancano.
CHRIS SMALLING
ETÀ 27 anni SQUADRA Man. United
RUOLO Difensore centrale
CONTRATTO 2019 INGAGGIO 3
Fisico statuario e velocità, ha 27
presenze con la nazionale inglese.
Mou non lo vede: prestito possibile
MEMPHIS DEPAY Ala sinistra
di 22 anni. Parabola inspiega­
bile per uno dei giovani più
promettenti degli ultimi anni.
Contratto fino al 2019, altra
scommessa potenzialmente
da urlo. Con Mourinho ha to­
talizzato 134 minuti in 5 mesi.
Il Nizza lo corteggia da tempo
per ripetere l’operazione Balo­
telli e provare a vincere la Li­
gue.
RACHID GHEZZAL
ETÀ 24 anni SQUADRA Lione
RUOLO Ala destra
CONTRATTO 2017 INGAGGIO
In scadenza a giugno, a parametro
zero sarà un affare strepitoso:
qualcuno potrebbe pensarci prima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SAMPDORIA
 ARRIVI
Bereszynski
(d, Legia
Varsavia, foto)
 PARTENZE
Eramo
(c, Benevento)
 OBIETTIVI
Verre
(c, Pescara),
Santon (d, Inter),
Lasagna
(a, Carpi)
SASSUOLO
 ARRIVI
Aquilani
(c, Pescara)
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Ranocchia
(d, Inter), Cigarini
(c, Samp, foto),
Montini
(a, Monopoli),
Lazzari (c, Spal),
Machin
(c, Trapani)
TORINO
 ARRIVI
Iturbe (a, Roma)
 PARTENZE
nessuno
 OBIETTIVI
Castro (c,
Chievo), Donsah
(c, Bologna),
Hiljemark (c,
Palermo), Poli (c,
Milan), Simunovic
(d, Celtic),
Vida (d, Dinamo
Kiev, foto)
UDINESE
 ARRIVI
nessuno
 PARTENZE
Peñaranda
(c, Malaga)
 OBIETTIVI
Faragò
(c, Novara, foto),
Joao Pedro
(d, Palmeiras),
Medina
(c, L. Asuncion)
8
Serie A R L’uomo in più
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1Lo spagnolo
6 DOMANDE A...
SUSO
è insostituibile per
il tecnico. Abate lo
sottolinea: «E’
andato a Genova, si
è messo in luce e
cresce ancora. Ma
non si accontenti...»
NATO IL 19 NOVEMBRE 1993
A CADICE (SPAGNA)
RUOLO CENTROCAMPISTA
ALTEZZA 176 CM PESO 70
Cresciuto nelle giovanili
del Cadice, nel 2010 viene
acquistato dal Liverpool
con cui esordisce il 23
settembre 2012. Nel luglio 2013
va in prestito all’Almeria: 33
presenze (e 3 gol). Torna poi al
Liverpool prima di passare a
costo zero al Milan nel gennaio
2015. Prestato al Genoa, in
estate è rientrato alla base
Alessandra Gozzini
MILANO
N
ella foto del primo gior­
no rossonero Suso posa­
va di fianco a Salvatore
Bocchetti (e a Destro, Paletta,
Antonelli, altri colpi del merca­
to) e quel giorno, il 5 febbraio
del 2015, Suso era considerato
un giovanotto di qualità ma dal
talento ancora tutto da dimo­
strare. Bocchetti era invece
considerato molto utile alla
causa, tanto da fare il suo esor­
dio da titolare appena cinque
giorni dopo l’arrivo a Milanel­
lo. Per vedere Suso all’opera i
tifosi dovettero invece aspetta­
re la primavera quando Inzaghi
lo scelse titolare nel derby del
19 aprile finito senza gol. Boc­
chetti chiuse la stagione con
nove presenze, sette da titolare,
prima di prendere atto della vo­
lontà del Milan di non riscattar­
lo dallo Spartak Mosca. Suso
decise invece insieme alla so­
cietà che era opportuno un pe­
riodo di ambientamento in Ita­
lia, e il Genoa gli offriva la pos­
sibilità. Di cederlo solo in pre­
stito, e di non aggiungere
clausole favorevoli ai rossoblù,
fu invece scelta solo di Galliani.
Se Bocchetti è stato uno dei
tanti di passaggio, Suso è tor­
nato e si è affermato come rife­
rimento rossonero.
STORIA Quel giorno le parole
di Suso, che fu l’ultimo dei nuo­
vi a parlare, furono le più altiso­
nanti: «Mi piacerebbe un gior­
no scrivere la storia di un club
così grande». Si pensò che non
gli mancasse la fiducia: il Milan
faticava con Inzaghi e non era
certo tra i favoriti per tornare
subito in Europa. Oggi si può
ammettere che Suso aveva ra­
gione: ha aggiunto un trofeo al­
la bacheca del Milan e nel­
l’azione decisiva per pareggiare
la Juventus c’è il suo piede che
crossa per la testa di Bonaven­
tura. Prima Suso aveva somma­
to diciassette presenze in cam­
pionato, unico sempre presente
insieme a Donnarumma. E se­
condo a Gigio è anche in un’al­
tra classifica di merito: Suso ha
la media voto del 6,44, dunque
ampiamente sopra la sufficien­
JESUS
FERNANDEZ
PADRE AGENTE DI SUSO
«In rossonero
per molti anni
È decollato
con Montella»
L’orgoglio del papà si trova
anche su WhatsApp: la foto
del profilo di Suso senior è il
figlio che bacia la
Supercoppa appena
conquistata. Jesus
Fernandez è importantissimo
per Suso jr: è una specie di
padre-agente, comunque un
consigliere ascoltatissimo.
 Che cosa è stato decisivo
nella crescita di suo figlio?
«Sicuramente la fiducia
dell’allenatore. Montella è
molto importante per Suso: il
suo gioco è un po’ spagnolo».
LIVERPOOL
ALMERIA
LIVERPOOL
MILAN
GENOA
MILAN
2012-2013
2013-2014
2014-gen 2015
gen 2015-gen 2016
gen 2016-giu 2016
dal giugno 2016
Se il Milan è la novità...
«Suso ha sorpreso tutti»
IL MIO SOGNO
È DI FARE LA
STORIA IN QUESTO
CLUB COSÌ GRANDE
SUSO
5 FEBBRAIO 2015
za, e a precederlo c’è solo super
Donnarumma con 6,47. «Io non
mi sorprendo, so quello che
valgo e anche al Genoa avevo
fatto bene» confessava qualche
giorno fa Suso a Marca. «Al
2017 chiedo la convocazione in
nazionale. Per il futuro stiamo
anche trattando il rinnovo del
contratto: credo che si farà, io
non mi immagino altrove. Mi
trovo benissimo con Montella,
un allenatore che non ha paura
di scommettere sui giovani».
INSOSTITUIBILE Suso è dun­
que un insostituibile, più per
scelta che per necessità: Mon­
tella è più che soddisfatto del
suo rendimento, e questo giu­
stifica in gran parte il fatto che
sia stato titolare in sedici uscite
su diciassette. E’ vero anche che
l’attuale vice è un Honda fuori
giri: da qui, e dalla partenza di
Luiz Adriano, l’esigenza di in­ altro, il padre­agente. Suso se­
tervenire con l’ingaggio di un nior arriverà a Milano a metà
esterno che giochi prevalente­ della prossima settimana, altro
mente a destra. Quelle sono le indizio della volontà di portare
zone di Suso, consapevole che avanti il discorso del prolunga­
al Milan si gioca
mento contrat­
anche battendo
tuale. Suso non è
LA CIFRA
la concorrenza
stupito ma i com­
degli altri. La sfi­
pagni sì e lo spie­
da potrebbe op­
ga Abate a Milan
porre due conna­
Tv: «Nessuno si
zionali: con Deu­
aspettava questo
lofeu Suso è sta­
Suso, dobbiamo
to compagno in le partite in questo
essere sinceri.
tutte le nazionali campionato
Bisogna rendere
giovanili della
onore a questo
Spagna, dall’Un­ per Suso, unico
ragazzo che è an­
der 17 all’Under sempre presente
dato a Genova e
21, con partico­ con Donnarumma
si è messo in lu­
lare ammirazio­
ce, ha fatto belle
ne per l’Under 19 che vinse il ti­ prestazioni ed è tornato molto
tolo europeo. L’eventuale nuo­ più maturo. Sta crescendo mol­
vo innesto non turba Suso, rac­ to ma nessuno si deve accon­
contato da chi lo conosce tentare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
probabilmente meglio di ogni
17
 Fino alla vittoria in
Supercoppa…
«L’ho vista da casa, è stata
emozionante perché il Milan
non vinceva un titolo da
diversi anni ed è bello che
Suso sia stato così
importante per riuscirci».
 In Spagna sono tornati ad
accostare Suso Jr a David
Silva.
«Sì, il paragone ci può stare.
Forse Suso si può
considerare anche più forte
se ci riferiamo al gioco di
gambe».
 Dunque non sarebbe un
problema l’eventuale arrivo
di Deulofeu, o di un altro
giocatore che giochi nella
stessa zona del campo?
«Certo che no. Con Deolofeu
sono giocatori differenti, a
cominciare dal fatto che uno
è sinistro e l’altro è destro. In
generale, ogni acquisto che
migliori la squadra non è mai
un problema, anzi è una cosa
buona».
 Perché suo figlio non
teme la concorrenza o
perché vede un futuro
altrove?
«La prima. Suso non si
muoverà dal Milan per
diversi anni».
 E’ vero che state
trattando il rinnovo?
«Vero. Sarò a Milano il 12
gennaio».
a.g.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MERCATO
Attesa per Deulofeu. Bacca dice no a 30 milioni cinesi
1Si aspetta la risposta dell’Everton
per l’esterno. Il colombiano rifiuta il
triennale proposto dal Beijing Guoan
MILANO
I
l fax non ha inviato rispo­
sta. Due giorni fa il Milan
aveva trasmesso nella sede
dell’Everton una proposta for­
male: il documento inviato
conteneva la richiesta di presti­
to con diritto di riscatto di Ge­
rard Deulofeu, ventiduenne
esterno d’attacco della squadra
inglese. Con Koeman, l’allena­
tore, Deulofeu ha toccato i
campi della Premier in undici
occasioni, e solo quattro volte
da titolare. L’Everton si era op­
posto alla richiesta di prestito
secco, ma deve invece ancora
replicare all’aggiunta rossone­
ra del diritto di riscatto. Il si­
lenzio non induce il Milan a
pensare troppo positivo, in
ogni caso il club rossonero ha
scelto di aspettare ancora e di
non affrettare la controparte
con un ultimatum: il club at­
tenderà una risposta almeno
per qualche altro giorno. Deu­
lofeu è al momento l’unico can­
didato al ruolo di vice Suso, e
se l’affare non si concretizzerà
il Milan dovrà inventarsi una
nuova soluzione, non proprio
semplicissimo senza soldi in
cassa e con il saldo del mercato
che deve fare rigorosamente
zero.
BACCA, NO ALLA CINA Ad ogni
sessione di mercato non man­
cano le pretendenti per Carlos
Bacca. In estate soprattutto il
West Ham, oltre alle avance di
Arsenal e Psg, aveva provato a
strapparlo al Milan offrendo 30
milioni di euro, la stessa cifra
che nell’estate 2015 i rossoneri
avevano versato al Siviglia.
Ora le sirene per l’attaccante
colombiano arrivano dal­
l’Oriente. Un paio di ricchissi­
me società della China Super
League hanno sondato diretta­
mente l’entourage del numero
settanta rossonero per cercare
di portarlo in Asia. L’offerta
principale è arrivata diretta­
mente da Pechino, con il
Beijing Guoan (in passato alle­
nato dall’ex milanista Zacche­
roni) che sarebbe stato pronto
a offrire un triennale da 10 mi­
lioni di euro, pur di convincere
Gerard Deulofeu, 22 anni,
in azione con l’Everton REUTERS
Carlos Bacca, 30 anni, seconda
stagione in rossonero ANSA
Bacca a sbarcare nella capitale
cinese. Interpellato in merito a
possibili sviluppi di mercato
l’agente del bomber colombia­
no, Sergio Barila, ha subito
chiuso le porte alle offerte pro­
venienti dalla China Super Le­
ague: «Carlos sta bene al Milan
e vuole restare a Milano. Sono
arrivate alcune offerte dalla Ci­
na ma il suo obiettivo è quello
di continuare a vincere con il
club rossonero». Parola fine
dunque al tormentone Bacca.
O forse no. Qualora qualche
big europea (Arsenal in pri­
mis) dovesse tornare alla cari­
ca, Carlos potrebbe ascoltare
con maggior interesse le offer­
te rispetto a quanto fatto con le
proposte provenienti dalla Ci­
na. Ma a quel punto si trove­
rebbe davanti il muro Milan.
Gozzini-Schira
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R La trattativa infinita
LE TAPPE
LA SVOLTA
IL 5 AGOSTO
5 AGOSTO
Il preliminare con Sino-Europe
Fininvest firma il preliminare di
vendita per il 99,93% del Milan con
Sino-Europe Sports Management.
I rappresentanti sono Li Yonghong,
presidente, e «David» Han Li.
Estromessa la cordata rappresentata
dagli advisor Galatioto e Gancikoff.
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
AGOSTO
La prima caparra
Alla firma, Sino-Europe versa 100
milioni come caparra. Marco Fassone
viene scelto come a.d. Il Milan è
valutato 740 milioni, compresi i 220 di
debiti. L’operazione viene considerata
la principale ragione di affidabilità
di una cordata di cui si sa molto poco.
4 DICEMBRE
La prima intervista
Han Li, direttore esecutivo di SES,
concede la prima intervista della
cordata alla Gazzetta: «Faremo
grande il Milan, gli investitori ci sono.
Haixia è tra gli investitori. Nessuno
conosce Li Yonghong? Ha sempre
mantenuto un basso profilo»
7 DICEMBRE
Il rinvio del closing al 2017
Il closing, previsto per il 13 dicembre
dopo alcuni rinvii, viene spostato
al 3 marzo 2017 con un comunicato
di Fininvest e Sino-Europe. Il cambio
di programma viene spiegato con
la mancanza delle autorizzazioni
cinesi all’esportazione di capitali.
9
13 DICEMBRE
La seconda caparra
Sino Europe, con un giorno di ritardo,
paga la seconda caparra da
100 milioni a Fininvest. Viene
confermata la presenza di istituti
come Huarong e Bank of Guangzhou,
vicini a SES. Ieri si è capito da dove
proveniva quel denaro.
Milan, 100 milioni dalle Isole Vergini
1I cinesi hanno pagato Fininvest grazie a un prestito dal paradiso fiscale. E per il closing si tenta l’anticipo
Luca Bianchin
@lucabianchin7
T
ortola è un paradiso e un
paradiso fiscale. La prima
definizione è buona per il
turismo ­ e qui c’entra poco ­, la
seconda ha un legame col Mi­
lan. «Calcioefinanza.it» ieri ha
pubblicato un documento di
33 pagine che spiega da dove
provengono i 100 milioni ver­
sati il 13 dicembre da Sino­Eu­
rope Sports Management a Fi­
ninvest come seconda caparra
per l’acquisto del Milan. Sino­
Europe li ha avuti da un con­
tratto firmato da Rossoneri
Sport Investment, società crea­
ta da SES che controllerà il Mi­
lan, con Willy Shine Interna­
tional Holdings Limited, sog­
getto inedito in questa vicen­
da. Willy Shine è una società
con sede a Tortola, la più gran­
de delle Isole Vergini, che ha
prestato 100 milioni alla cor­
data cinese in trattativa con
Silvio Berlusconi. La prima
spiegazione è la più semplice:
le Virgin Islands sono scelte da
molti businessmen per la tassa­
zione (molto bassa) e la segre­
tezza (molto alta). Se ne parlò
anche nella trattativa tra
WILLY SHINE?
SONO SOLDI
DI HUARONG
Nelle foto qui a fianco, lo
storico incontro tra Silvio
Berlusconi e Li Yonghong
e tre estratti del
documento di «Calcio
e finanza». In piccolo,
la prima pagina del
contratto. Nelle immagini
grandi, la mail di Huarong
come riferimento di «Willy
Shine» e le firme.
Per Rossoneri Sport,
Chen Huashan
Thohir e Moratti: la Internatio­
nal Sports Capital, la società di
Thohir che controllava l’Inter,
era stata costituita da Padnall
Enterprises Limited, a sua vol­
ta gestita da due trust delle Iso­
le Vergini.
CHE È SUCCESSO Il documento
è interessante anche perché
come uomo di riferimento di
Willy Shine viene citato Ken
Chiam, il cui contatto è una
mail di Huarong. Che signifi­
ca? Molto probabilmente Li
Yonghong, in mancanza del­
l’autorizzazione del governo
all’esportazione di capitali dal­
la Cina e nell’esigenza di trova­
re in 24 ore i 100 milioni da
versare a Fininvest, si è rivolto
a Huarong, istituto finanziario
di proprietà dello stato cinese.
Huarong non fa parte di SES
ma da agosto è vicino alla cor­
data e a dicembre ha prestato
100 milioni a Li Yonghong. In
cambio ha avuto in pegno Ros­
soneri Champions, società co­
stituita e posseduta da Sino­
Europe, e altre garanzie legate
al patrimonio di Li. Invece, ov­
viamente, non c’è legame di­
retto tra Willy Shine e Finin­
vest, che ha trattato e avuto de­
naro soltanto da SES.
IL TALISMANO
1Aspettando Pavoletti e Milik, Dries resta l’arma decisiva
di Sarri. La firma sino al 2020, intanto, è sempre più vicina
Gianluca Monti
NAPOLI
D
MOMENTO MAGICO Difficile,
anzi impossibile rinunciare a
lui in questo periodo. Di conse­
guenza, Sarri non ha dubbi
sulla scelta del centravanti per
Napoli­Samp e non ne avrà
neppure per le prime due gare
del girone di ritorno contro Pe­
re il denaro per completare
l’acquisto del Milan, sarà lui a
determinare la data del clo­
sing. A proposito, nelle ultime
ore si è saputo che Sino­Europe
sta tentando di anticipare la
chiusura di questa storia dal 3
marzo a febbraio. Un’operazio­
ne che darebbe più tempo al
mercato e, forse, più serenità
extra­campo al Milan.
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CHAMPIONS A MARZO
Gol da punta e rinnovo
Il momento è magico:
Mertens-Napoli a vita
ue interrogativi e una
certezza hanno animato
le feste dei tifosi del Na­
poli. Quando rientra Milik?
Quando sarà pronto Pavoletti?
In attesa di avere risposte defi­
nitive (l’ex genoano al massi­
mo andrà in panchina con lo
Spezia in Coppa Italia martedì
prossimo, il polacco lunedì sa­
rà da Mariani per l’ultimo con­
trollo) nessuno si è però preoc­
cupato più di tanto perché a fa­
re da «supplente» c’è Dries
Mertens. Otto i gol nelle ulti­
me tre partite con la tripletta
di Cagliari, il poker al Torino e
il gol del momentaneo vantag­
gio in casa della Fiorentina.
Anche al Franchi è stato prota­
gonista assoluto: prima ha
portato il Napoli sul 2­1 e poi si
è procurato all’ultimo secondo
utile il rigore del pareggio.
L’ANTICIPO La conferma che i
100 milioni sono arrivati da un
prestito lascia qualche dubbio
su una trattativa da sempre
complessa. Più certezze invece
sul ruolo di Chen Huashan, che
ancora una volta ha firmato i
documenti per Li Yonghong.
Chen è un suo amministratore,
un fiduciario più che una figu­
ra centrale nell’operazione: sa­
rà sempre Li Yonghong a cerca­
Dries Mertens, 29 anni, belga, al Napoli dalla stagione 2013-14 GETTY
scara e Milan. Mertens non la­
scerà spazio a Gabbiadini (il
Wolfsburg resta favorito per
accaparrarselo ma occhio al
Southampton) se non in Cop­
pa Italia, manifestazione nella
quale il belga è squalificato.
Manolo potrà mettersi in mo­
stra nella competizione trico­
lore e per qualche scampolo di
partita in campionato, al resto
dovrà pensarci ancora Dries. Il
«falso nove» è ormai il vero pe­
ricolo per le difese avversarie
perché da un mesetto circa ha
ritrovato anche la miglior con­
dizione fisica. Il momento è di
quelli magici, sotto tutti i punti
di vista. L’investitura dei tifosi
della sua nazionale quale mi­
glior calciatore belga del 2016
e la visita prima di Natale del­
l’amico De Bruyne (con il qua­
le Mertens ha cenato a Palazzo
Petrucci illustrando al talento
del City una a una tutte le bel­
lezze del golfo di Napoli) han­
no certificato il fatto che ora
Dries gode anche in patria di
una considerazione assoluta.
CLAUSOLA VARIABILE Per i
napoletani, invece, è un idolo
ormai da tempo e per molto
tempo si avvia a rimanere tale.
Il rinnovo fino al 2020 è cosa
fatta e sarà annunciato a gior­
ni, se non a ore. Mertens gua­
dagnerà 2,25 milioni di euro
all’anno più bonus (pare facil­
mente raggiungibili così da far
schizzare lo stipendio verso
l’alto). Nel contratto sarà inse­
rita una clausola rescissoria,
che dovrebbe essere valida so­
lo per l’estero e a partire dal­
l’estate 2018, sul cui valore si
sta discutendo in modo serrato
(sarà comunque variabile, più
alta il primo anno e più bassa
nel 2019). Dunque, Mertens
che a maggio compirà tren­
t’anni, si legherà in pratica a
vita al Napoli. Del resto, il rap­
porto con il club è molto saldo.
EX PRECARIO De Laurentiis
stravede per lui anche se il se­
greto di questa seconda giovi­
nezza è Maurizio Sarri. Mer­
tens centravanti è una sua in­
tuizione, mai in carriera Dries
aveva giocato da punta unica e
con nessun altro allenatore ha
segnato tanto. Da quando c’è
Sarri sulla panchina del Napo­
li, poi, Mertens non è più deci­
sivo soltanto quando parte
dalla panchina. Anzi, le cose
migliori le ha fatte vedere da
titolare e soprattutto ora che
ha avuto maggiore continuità
di impiego. Ecco perché i na­
poletani sperano che la sua se­
rie vincente non si interrompa
almeno fino a quando Pavolet­
ti e Milik non saranno al me­
glio.
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Bagarini online
per il Real Madrid
La Procura indaga
1Esauriti i tagliandi
casalinghi, per
l’andata in Spagna
ci saranno pacchetti
a prezzi calmierati
NAPOLI
I
eri sono andate esaurite
le ultime scorte dei
56.000 biglietti a dispo­
sizione dei tifosi del Napoli
per assistere alla sfida di
Champions League del 7
marzo con il Real (alcuni ab­
bonati debbono far valere
ancora il loro diritto di pre­
lazione, ndr). Intanto, però,
la Procura di Napoli ha av­
viato una indagine per fare
luce sulle modalità fraudo­
lente di rivendita on line dei
preziosi tagliandi. Si tratta
di un’inchiesta conoscitiva:
al momento non ci sono in­
dagati e non è stato ipotizza­
to un reato preciso. I pm De
Simone e Capuano e il pro­
curatore aggiunto Piscitelli
vogliono capire come mai su
alcuni siti erano già disponi­
bili biglietti di Curve e Di­
stinti prima ancora che ini­
ziasse la vendita e per quale
motivo ancora adesso sia
possibile acquistare su inter­
net i tagliandi per la partita
(a prezzi ritoccati verso l’al­
to) visto che i biglietti sono
nominali ed è vietato il cam­
bio utilizzatore. L’inchiesta
avviata dai magistrati napole­
tani non ha nulla a che vedere
con l’esposto presentato nei
giorni scorsi dal Codacons alla
Procura di Milano. Per l’andata
a Madrid, il club azzurro trami­
te 7 agenzie di viaggi metterà a
disposizione dei pacchetti a
prezzi calmierati con voli e bi­
glietti del settore ospiti.
NISIDA E SAN PAOLO Oggi al­
cuni calciatori del Napoli (Se­
pe, Mertens, Hamsik e Pavolet­
ti) faranno visita ai minori de­
tenuti nel carcere di Nisida alla
presenza del ministro della
Giustizia, Andrea Orlando. Di­
sagi per i lavori appena iniziati
al San Paolo: la chiusura di
gran parte della tribuna stampa
costringerà il Napoli a spostare
sabato sera alcuni abbonati per
permettere ai giornalisti di rac­
contare la sfida con la Samp.
L’Ussi Campania ha reso noto
che si sta adoperando per ga­
rantire ai cronisti le migliori
condizioni possibili di lavoro.
g.m.
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Lo stadio San Paolo ANSA
10
Serie A R Mercato
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Dybala sull’altalena
Il rinnovo si farà,
ma manca la data
1La Juve dà appuntamento per martedì, però l’agente,
che deve definire dei dettagli col club, è ancora in Uruguay
LE CIFRE
5
 milioni netti (più importanti
bonus che gli permetterebbero
di toccare quota 7): è la cifra
che Paulo Dybala guadagnerà
con il nuovo contratto
2020
 l’anno in cui scadrà l’attuale
contratto dell’attaccante
argentino; la Juventus punta a
rinnovarlo per un altro anno con
un adeguamento dell’ingaggio
4
 le reti realizzate in questa
stagione: 3 in campionato e 1 in
Champions League; Dybala non
segna dal 15 ottobre, doppietta
in Juventus-Udinese
Carlo Laudisa
@carlolaudisa
S
ono tutti d’accordo: Pau­
lo Dybala prolungherà
con la Juve sino al 2021.
Ma quando? Questo è il punto
nevralgico di una vicenda che
il club di corso Galileo Ferraris
(a ragione) considera a lieto fi­
ne, nonostante i rappresentan­
ti della Joya aspettino ancora
la fumata bianca su alcuni det­
tagli a latere del contratto del
giocatore. Non a caso l’a.d.
bianconero Beppe Marotta ha
appena annunciato il deal che
prevede un riconoscimento si­
gnificativo al mancino di Cor­
doba. Ricordiamo che nel­
l’estate 2015 Paulo s’è guada­
gnato un ingaggio da 2 milioni
netti più premi a stagione sino
al 2020. Adesso la società di
Andrea Agnelli è disposta a più
che raddoppiargli la retribu­
zione: la scaletta prevede una
base fissa da 5 milioni netti più
importanti bonus che gli per­
metterebbero di toccare anche
quota 7 milioni. Un target evi­
dentemente di poco inferiore
allo stipendio di Gonzalo Hi­
guain, mister 90 milioni.
LE VACANZE Come da copione
in questi giorni il jet set argen­
tino ha festeggiato il nuovo an­
no sulle spiagge uruguaiane di
Punta del Este. E lì Pierpaolo
Triulzi, agente del giocatore, è
di casa con Gustavo Mascardi,
l’impresario che sta da tempo
combattendo una dura lotta
Paulo Dybala,
23 anni,
alla seconda
stagione
alla Juventus.
È stato
acquistato
dal Palermo
per 40 milioni
di euro ANSA
con Maurizio Zamparini, presi­
dente del Palermo che andò a
pescare il gioiello bianconero
nell’Instituto di Cordoba. Già
due estati fa la Juventus si è
smarcata dalle questioni rima­
ste appese tra il giocatore e il
club siciliano. Ma in sede di
rinnovo ricompaiono determi­
nati impegni pregressi, con ef­
fetti chiaramente collaterali
sull’intesa vera e propria tra i
dirigenti juventini e l’attaccan­
te sudamericano.
IL TIRA E MOLLA Così Beppe
Marotta ha accelerato la prati­
ca. E nei giorni scorsi ha indi­
cativamente dato appunta­
mento ai rappresentanti della
Joya per l’inizio della prossima
settimana: preferibilmente il
10 gennaio, martedì. Ma da
Punta del Este non intendono
fare le valigie a occhi chiusi.
Per questo motivo Triulzi met­
te nel conto che il suo sbarco a
Torino possa slittare (per ora)
almeno di una settimana. Dal
buen retiro sudamericano arri­
vano messaggi positivi: «Non
ci sono dubbi: l’accordo si fa­
rà». Il tono è conciliante, inec­
cepibile dal punto di vista di­
plomatico. Eppure il balletto
delle date lascia aperte le porte
a qualche spiffero.
GLI SPAURACCHI La Juve si fa
forte del solido rapporto co­
struito con il diretto interessa­
to. Nonostante negli ultimi me­
si si siano rincorse le voci su un
ingresso in scena del Real Ma­
drid. È vero che la grazia otte­
nuta da Florentino Perez per il
mercato estivo (condonata la
squalifica) mette le ali alle tra­
me più costose per i Blancos,
ma Zidane non può fare la col­
lezione di stelle: chi gioca? Il
management bianconero sa
bene che l’assennato Paulo
preferisce piuttosto ritagliarsi
un posto da grande proprio a
Torino, dove tutti lo coccolano
come il miglior talento della
rosa. Con questi presupposti
l’ottimismo collettivo è più che
giustificato, ma per giocatori
di questa levatura è bene non
dare mai nulla per scontato.
Ecco perché Marotta ha fretta
di chiudere anche le questioni
di contorno. Non ballano tanti
soldi, ma va trovata una solu­
zione intelligente per tutti.
Senza dimenticare mai che i
campioni d’Italia sono quotati
in borsa.
VITA DA ATLETA
Dybala con amici e fidanzata a Capodanno
E Paulo sta bene
anche a tavola
Grazie a Messi...
1La Joya ha ascoltato i consigli
del nutrizionista di Leo in Friuli
Higuain? Mai un consulto per lui
Filippo Conticello
Q
uesta premura di Paulo, la voglia matta
di correre accanto al Pipita, si basa su
solide ragioni: i muscoli tornati a posto
dopo lo stiramento alla coscia e – dato
da non sottovalutare – l’alimentazione. Sì,
perché la buona forma di Paulo Dybala è be­
nedetta anche da Giuliano Poser, più guru che
medico. È il nutrizionista di Sacile, vicino a
Pordenone, in cui i campioni fanno la fila: un
tempo Baggio e Del Piero, più di recente Mes­
si, che superò le crisi di vomito viaggiando in
Friuli. Ebbene, Paulo ad agosto ha citofonato
allo studio Poser, un consulto per individuare
quali alimenti siano più «tossici», infiammino
i tendini, frenino le performance. Il risultato è
che anche da questo punto di vista Dybala è
risultato un fenomeno: ottimo metabolismo,
niente dieta specifica, ma solo generiche indi­
cazioni in attesa di rivedersi a fine stagione.
L’ASSIST Di solito c’è mezza nazionale argen­
tina in processione a Sacile, ma non Higuain e
pazienza se su quei chili di troppo si scrivono
fiumi di inchiostro. Non è detto che non suc­
cederà, ma per ora il Pipita non è entrato nel
giro. Certo è che il metodo funziona: così tra
limitazione di zuccheri e carne, uso di vitami­
ne e integratori naturali, Dybala è tirato a lu­
cido anche a tavola. Merito di un assist (ali­
mentare) d’autore: pare che il consiglio sia ar­
rivato da Leo in persona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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EMERGENZA
Fasce ristrette, Allegri «costretto» a Licht-Evra
1Con Dani Alves e Alex Sandro k.o.,
in caso di difesa a quattro i terzini
sarebbero solo Lichtsteiner e il francese
Fabiana Della Valle
@FabDellaValle
D
all’abbondanza alla qua­
si emergenza il passo è
breve. Colpa degli infor­
tuni, che hanno lasciato a Mas­
similiano Allegri uomini conta­
ti sulle fasce. A inizio stagione
c’era il 3­5­2 e un grande affol­
lamento sulla destra: Dani Al­
ves, Lichtsteiner e Cuadrado,
tutti in lizza per un posto da ti­
tolare sulla stessa corsia, con lo
svizzero utilizzato prevalente­
mente in campionato vista la
sua esclusione dalla lista
Champions. A sinistra c’è sem­
pre meno concorrenza e una
gerarchia più definita: Alex
Sandro titolare (dopo Higuain,
è stato il giocatore più utilizza­
to fino a questo momento: 22
presenze) ed Evra ormai retro­
cesso al ruolo di rincalzo, con la
variante dell’utilizzo come ter­
zo centrale di difesa quando a
sinistra mancava Chiellini (Al­
legri predilige un mancino in
quella posizione).
ta del 2016 con il Milan: Cua­
drado può fare l’esterno alto
ma si trova meno a suo agio nel
ruolo di terzino. In caso di 4­3­
1­2 o 4­3­3, quindi, le scelte di
Allegri saranno obbligate: gio­
cherà la coppia più esperta, Li­
chtsteiner ed Evra.
LA STRANA COPPIA Somman­
do le presenze dei due in questa
SCELTE OBBLIGATE Adesso la stagione, si arriva a quota 25
situazione si è capovolta: Dani (12 Lichtsteiner e 13 Evra). In­
Alves è fermo da
sieme dall’inizio
più di un mese
li abbiamo visti
L’ULTIMA
(27 novembre,
una sola volta,
Genoa­Juventus, I due hanno giocato Juventus­Udine­
frattura compo­
se 2­1. Questo
sta del perone insieme dall’inizio
perché Allegri
della gamba sini­ una sola volta e
preferisce alter­
stra) e in Super­ hanno chiuso il
nare un esterno
coppa si è incep­ 2016 con una brutta più offensivo con
pato anche Alex prova con il Milan
uno che copre di
Sandro (trauma
più. A proposito
distrattivo ai
di Evra, dall’In­
flessori della coscia destra). Se ghilterra arrivano voci di un
la caverà più velocemente ri­ suo ritorno allo United a genna­
spetto al connazionale, ma co­ io (c’è anche un post di Rio Fer­
munque non ce la farà per la ri­ dinand: «Ho sentito che torni
presa del campionato. Così do­ qui...»). Il francese è legato ai
menica sera col Bologna Allegri bianconeri fino al 2018 ma la
avrà solo tre opzioni, che si ri­ Juventus tendenzialmente ac­
ducono a due nel caso in cui de­ contenta i giocatori quasi a fine
cida di confermare la difesa a contratto come lui. Al momen­
quattro come nell’ultima parti­ to però non è arrivata alcuna ri­
chiesta da parte di Evra. Licht­
steiner invece è in scadenza a
giugno, ma la Juventus ha
un’opzione unilaterale per il
rinnovo, esercitabile entro que­
sto mese. Dopo le baruffe estive
(lo svizzero era stato tentato
dall’Inter) e l’esclusione dalla
Champions ora sembra tornato
il sereno e, vista anche l’emer­
genza, Licht difficilmente par­
tirà a gennaio.
Stephan Lichtsteiner, 32 anni,
sesta stagione alla Juventus, nel
2016-17 12 gare e un gol LAPRESSE
Patrice Evra, 33 anni, è alla
Juventus dall’estate 2014, nel
2016-17 13 gare e 0 gol LAPRESSE
DANI SCALPITA Tornando al
campo, Lichtsteiner ed Evra
hanno giocato insieme 90 mi­
nuti abbondanti in Supercop­
pa: Patrice ha sostituito l’infor­
tunato Alex Sandro e quella è
stata la chiave della partita,
perché Suso ha cominciato a
spingersi più avanti, facendo
male alla Juventus. I due terzi­
ni hanno chiuso il 2016 con pre­
stazioni sottotono e puntano a
riscattarsi nel nuovo anno. In­
tanto Dani Alves (che non è an­
cora rientrato a Vinovo) ha po­
stato un video in cui si allena
duramente, con la frase:
«Quando gli altri parlano, tu la­
vori sodo». L’obiettivo è rientra­
re prima dei due mesi e mezzo
previsti.
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GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
12
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Serie A R L’obiettivo
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL MERCATO
IL SUO RENDIMENTO NEI TOP CLUB
WOLFSBURG
MANCHESTER CITY
2007-2011
PRESENZE
GOL
PRESENZE
GOL
PRIMA STAGIONE 2007/08
28
ROMA
Gennaio 2011-2015
%REALIZZATIVA
8
Dal 2015
%REALIZZATIVA
PRESENZE
PRIMA STAGIONE* 2010/11
13,5
GOL
%REALIZZATIVA
PRIMA STAGIONE 2015/16
2
15
8,7
31
32
SECONDA STAGIONE 2011/12
23,6
30
14
11,9
18
13
ROMA
16,9
*Campionato
in corso
26
INFO GDS - DATI OPTA
Dzeko sfida Icardi
Al tavolo della Roma
ha voglia di fare tris
1Il bosniaco insegue il titolo di cannoniere e crede nei ricorsi:
il2° anno per lui è vincente. Come in Germania e Inghilterra
cannonieri che Icardi gli ha
sottratto appena prima del pe­
riodo natalizio. L’argentino, in­
ROMA
fatti, adesso è in testa con 14
a ragazzo era sopranno­ gol, seguito ad una sola lun­
minato «il Lampione». ghezza dal bosniaco e dall’az­
Per un (futuro) centra­ zurro Belotti. Quanto basta
vanti del calcio moderno, non perché la caccia ricominci già
esattamente un complimento, domenica prossima a Genova,
ma chi glielo
anche perché c’è
diede in qualche
da dare retta alla
CHE NUMERI
modo inconscio
sentenza pro­
dovette percepi­
mulgata prima
re in quel ragaz­
di Juve­Roma
zo alto e magro
dal suo c.t.
anche l’idea del
Bazdarevic:
fare luce. Perché
«Pjanic vincerà
a Edin Dzeko in le reti segnate da
lo scudetto, ma
fondo, come a Dzeko in questa
Dzeko sarà il ca­
tutti i calciatori
pocannoniere
chiamati a esse­ stagione: 13 in
della Serie A».
re decisivi, è campionato e 5 in
CONFERME Il
quello che viene Europa League
pronostico non
chiesto: illumi­
nare. E il centravanti della Ro­ sorprende più di tanto, visto
ma lo fa alla sua maniera: se­ che – superato il periodo di ac­
climatamento – il centravanti
gnando gol.
bosniaco nei campionati mag­
CACCIA A ICARDI Per questo giori è riuscito sempre a brilla­
Dzeko vorrebbe subito rimet­ re. Ad esempio, se nella prima
tere la chiesa al centro del vil­ stagione al Wolfsburg (2007­
laggio. Ovvero, riprendersi il 08) aveva segnato 8 gol in 28
primo posto nella classifica dei presenze, in quella successiva
Massimo Cecchini
D
18
le reti arrivarono a 26 in 32 ap­
parizioni. Dopo il passaggio
al Manchester City, la storia
si è ripetuta in modo analo­
go: prima annata (2010­
2011) da 2 gol in 15
presenze, seconda da
14 in 30 apparizioni,
anche se con un giro­
ne di ritorno disputa­
to col freno a mano ti­
rato rispetto all’inizio
di quella stagione.
CHE TITOLI A proposi­
to, al di là del fascino
dei numeri personali,
quelle seconde sta­
gioni di Dzeko al Wol­
fsburg e al City hanno porta­
to al migliore dei risultati pos­
sibili: due vittorie nei rispetti­
vi campionati che hanno
avuto dimensioni storiche.
Inutile dire che la Roma
conti parecchio nei corsi e
ricorsi, visto che l’attuale
(prolifica) stagione giallo­
rossa ha ancora tutte le po­
tenzialità per diventare scu­
dettata, sempre che la Juven­
tus rallenti la sua marcia al
vertice del campionato.
Il bosniaco
Edin Dzeko,
30 anni GETTY
tornare nel «suo» Las Palmas
Il belga favorito nel casting
Andrea Pugliese
SECONDA STAGIONE* 2016/17
19,7
A Trigoria
dubbi su Jesé
Musonda ok
1Lo spagnolo preferirebbe
8
*Arrivato
a metà
campionato
SECONDA STAGIONE 2008/09
13
PERCENTUALI Certo, le per­
centuali realizzative delle se­
conde stagioni in Germania e
Inghilterra sono state superiori
all’attuale (23,64 al Wolfsburg,
19,72 al Manchester City e
16,88 alla Roma), ma l’esito è
sufficientemente rassicurante
per puntare in alto. Non a caso
Dzeko, oltre ai 13 gol segnati in
campionato, ne ha realizzati
anche 5 in Europa League. In­
somma, se ai primi di gennaio il
suo bottino complessivo è già
di 18 reti, ci sono tutti i presup­
posti perché la sua possa diven­
tare una stagione storica.
DA SHEVA A RAMOS D’altron­
de, a 30 anni, il centravanti bo­
sniaco comincia ad avere an­
che l’eta giusta per guardare
indietro e tracciare un provvi­
sorio bilancio, anche se solo di
colleghi che lo hanno colpito.
Perciò Dzeko lo ha fatto recen­
temente in una intervista a Ro­
ma Tv, dove ha ricordato come
da ragazzo sia cresciuto nel mi­
to di Shevchenko («secondo
me era il migliore in tutti i sen­
si»); come il giocatore più forte
con cui abbia giocato sia Silva
(«Fa delle cose incredibili con i
piedi: ogni palla che riceve non
ha problemi a controllarla e a
ridartela») e come il difensore
più forte con cui abbia mai avu­
to a che fare abbia la faccia e la
ruvidezza di Sergio Ramos
(«Ci ho giocato contro diverse
volte ed è uno dei migliori al
mondo»). Per ritrovarlo da av­
versario, però, Dzeko sa bene
che occorrerà riportare in fret­
ta i giallorossi ai massimi livel­
li. Forse non sarà mai così «cat­
tivo» come vuole Spalletti, ma
la Roma ha bisogno dei suoi
gol per tornare a pensare in
grande, o quanto meno per
tornare nell’Europa che
conta. La Juve e Icardi so­
no avvisati.
C
i sarà da aspettare la sfida di Genova di
domenica, poi forse la Roma muoverà
qualcosa. Quasi impossibile però che
sia un re o una torre, molto più semplice un
alfiere o al massimo un cavallo. Quella della
Roma sarà quasi una partita a scacchi, in at­
tesa della mossa giusta. Del resto, con le di­
sponibilità economiche a disposizione, il d.s.
Massara può far poco per tenere testa agli al­
tri club che si stanno rinforzando. Dalla Spa­
gna, intanto, il presidente del Siviglia Castro
ieri ha detto: «Ho chiesto ai Re Magi di non
far partire Monchi». Tentativo quasi vano.
DERBY EL GHAZI Dopo Genova, dunque.
Quella è la linea di demarcazione, almeno
per arrivare all’esterno d’attacco che dovrà
sostituire il vuoto lasciato da Iturbe, passato
al Torino. Il belga Musonda continua a essere
il favorito. Un po’ per i costi ridotti, un po’ per
la formula, un po’ per il talento ammirato due
stagioni fa nella Youth League. Con lui resta
viva anche la pista che porta allo spagnolo
Jesé («Ha bisogno di giocare, facile che lasci
il Psg», ha ammesso ieri Emery), anche se
qualche dubbio lo ha suscitato la sua «prefe­
renza» al Las Palmas, che però difficilmente
può permettersi di coprire il suo ingaggio. A
Trigoria questo atteggiamento ha però fatto
riflettere sulla possibile operazione. Intanto
il d.s. dell’Ajax, Marc Overmars, ieri ha detto:
«El Ghazi ci è stato chiesto da due squadre
italiane, è possibile che vada via». Le due
squadre sono Roma e Lazio, per un mini­der­
by di mercato di cui parliamo qui sotto.
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Da sinistra Jesé, 23 anni
e Charly Musonda, 20
L’INTRIGO
Ed è derby per El Ghazi: la Lazio prova il sorpasso
1La Roma s’è mossa per prima, ma ora
il club di Lotito pare vicino alla chiusura
Djordjevic via: può arrivare Paloschi
Stefano Cieri
INVIATO A FORMELLO (ROMA)
D
al derby sul campo a
quello di mercato. Si
profila un testa a testa
tra Lazio e Roma per Anwar El
Ghazi, l’esterno olandese di
origine marocchina dell’Ajax.
«Due club ci hanno chiesto
Anwar, entrambi italiani ma
non voglio rivelare quali. Posso
dire che c’è la possibilità che il
giocatore lasci l’Ajax già a gen­
naio, ma ne sapremo di più nei
prossimi giorni». Così ieri Marc
Overmars, d.s. del club di Am­
sterdam. Il dirigente non rivela
i nomi delle società interessa­
te, ma che si tratti delle due
formazioni romane non ci sono
dubbi.
TESTA A TESTA La Roma è
piombata per prima sul gioca­
tore, poi ha (e sta continuando
a farlo) monitorato altre piste,
ma non ha abbandonato que­
sta ipotesi. L’interesse della La­
Anwar El Ghazi, 21 anni,
esterno offensivo dell’Ajax GETTY
zio si è invece concretizzato ne­
gli ultimi giorni, a partire dalla
cena a Dubai del 30 dicembre
tra il d.s. Tare e il procuratore
del calciatore Jorge Mendes.
L’Ajax valuta il giocatore 9 mi­
lioni, potrebbe lasciarlo partire
in prestito oneroso (a 1 milio­
ne) con riscatto obbligatorio a
8. Ma preferirebbe cederlo a ti­
tolo definitivo, magari conce­
dendo un piccolo sconto sul
prezzo. I prossimi giorni saran­
no decisivi, ha fatto sapere
Overmars. E in effetti qualcosa
si sta muovendo. L’interesse
della Lazio pare più concreto. I
biancocelesti vogliono tutelar­
si in caso di cessione di Keita.
Ma, anche a prescindere da
questa eventualità, hanno ne­
cessità di rinforzare il settore
degli esterni offensivi. Le prin­
cipali alternative all’etserno
dell’Ajax sono il franco­algeri­
no Boudebouz del Montpellier
e il brasiliano del Ludogorets
Cafu. Ma al momento si tratta
di piste che non sembrano ave­
re molta consistenza.
PALOSCHI NEL MIRINO Intan­
to il club di Lotito sta lavoran­
do anche sul fronte centravan­
ti. Il serbo Djordjevic è infatti
in uscita. Il Lione lo ha richie­
sto e i due club stanno trattan­
do. La richiesta della Lazio par­
te da una cifra che si aggira sui
7­8 milioni, ma può scendere
fino a 5 milioni, anche perché
due anni e mezzo fa il centra­
vanti serbo arrivò a parametro
zero: la plusvalenza sarebbe
insomma assicurata. Con Djor­
djevic in uscita, la Lazio avreb­
be la possibilità di acquistare
un nuovo centravanti da af­
fiancare a Immobile. Il candi­
dato principale resta l’atalanti­
no Paloschi, verso il quale c’è il
gradimento del tecnico Inza­
ghi. Con il club bergamasco,
peraltro, la società di Lotito sta
trattando anche la cessione a
titolo definitivo del portiere
Berisha (attualmente in presti­
to alla società nerazzurra). Un
giro che potrebbe coinvolgere
anche l’altro portiere Sportiel­
lo. Infine, Morrison può torna­
re in Inghilterra, al Wigan.
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14
Serie A R Orgoglio granata
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1
2
ALLA ROMA 6,5 MILIONI
Riscattato
Iago Falque:
«È il regalo
più bello»
Fabrizio Turco
TORINO
I
3
 1 Il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic, 47 anni  2 L’esterno Juan Manuel Iturbe, 23, in azione  3 La splendida cornice di pubblico ieri allo Stadio Olimpico Grande Torino IPP
Il primo Iturbe
non si scorda mai:
10mila per il Toro
1Spettacolo di tifo all’Olimpico. Obi piega il Monza,
debutta l’attaccante. Cairo: «Juan grande rinforzo»
Francesco Bramardo
TORINO
D
ipendesse dall’entusia­
smo del popolo granata
il Torino sarebbe già in
Europa League. Purtroppo per
Mihajlovic invece, c’è ancora il
Sassuolo da affrontare in tra­
sferta, e tutto un girone di ri­
torno. E la ripresa dopo la sosta
non è mai semplice, come ha
evidenziato l’amichevole con­
tro il Monza (Serie D) vinta dai
granata per 1­0 con gol di Obi
nel primo tempo senza brillare.
L’amichevole contro i dilettanti
lombardi doveva essere una fe­
sta, e festa è stata, almeno per
il pubblico che ha risposto al­
l’omaggio del presidente Cai­
ro, stadio Olimpico Grande To­
rino aperto e gratuito, fin oltre
le aspettative. Esaurita la tribu­
na ovest mezz’ora prima della
partita, per motivi di sicurezza,
si sono spalancati i cancelli del­
la Maratona per gli oltre dieci­
mila tifosi accorsi sugli spalti.
metro vicino allo zero e con battuto in cerca della condizio­
Martinez e Maxi Lopez più im­ ne conservando per domenica i
pegnati a mettersi in mostra, gol pesanti.
inseguendo inutilmente la via
del gol, che a giocare di squa­ SENZA LIMITI Lontano da To­
dra. Capita l’antifona al 32’ rino Urbano Cairo, il presiden­
Iturbe è andato a prendersi una te ha affidato a internet il salu­
punizione nella zona meno to ai due acquisti ufficiali di
congeniale del campo e col si­ giornata, il riscatto di Iago Fal­
nistro ha alzato a giro la palla que e l’ingaggio di Iturbe, in
un paio di metri sopra la tra­ prestito con diritto di riscatto,
versa, ha perso un pallone a dalla Roma. A proposito del­
centrocampo, ha subito un pa­ l’attaccante paraguaiano, ma­
io di falli e recuperato un paio glia numero 19, contratto fino
di palloni da mediano vero da­ al 2021, presentazione previ­
vanti alla difesa. Tanta sostan­ sta dopo il Sassuolo, così il pre­
za e buona volontà in attesa di sidente Cairo: «Iturbe è un at­
oliare i meccanismi con i nuovi taccante completo, un esterno
compagni e smaltire la ruggine dalle riconosciute capacità.
accumulata a Roma in panchi­ Crediamo che abbia tutte le
na. Utile se non
qualità per poter
già a Sassuolo
essere un inne­
IL FUTURO
nella ripresa,
sto di grande
contro il Milan
spessore nel no­
giovedì in Coppa
stro organico: le
Italia.
sue aspettative
sono identiche
TRIDENTE Il To­
alle nostre, la vo­
ro nei primi 45’ l’anno in cui scadrà
lontà è quella di
ha schierato la il contratto di
fare sempre me­
formazione mi­
glio, senza porsi
gliore del mo­ Iturbe con il Torino: limiti. A nome di
mento (assenti l’esterno ha scelto
tutta la società
per inf luenza la maglia numero 19
accolgo dunque
Castan e Gustaf­
Juan con il più
son, allenamento differenzia­ cordiale benvenuto: buon lavo­
to per Baselli e Vives, Bovo già ro e tantissime soddisfazioni».
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a Pescara, Aramu a un passo
dalla Pro Vercelli). Granata
con il modulo tipo, 4­3­3 con
TORINO-MONZA
1-0
Ljajic, Belotti e Iago Falque in
attacco e con Obi che al 31’ in MARCATORE Obi al 31’p.t.
tuffo di testa trova il gol con TORINO 1° T. (4-3-3) Hart; Zappacopallone servito da Iago Fal­ sta, Rossettini, Moretti, Barreca; BeValdifiori, Obi; Iago Falque,
que nell’area piccola. Adem nassi,
Belotti, Ljajic. All. Mihajlovic.
Ljajic ha regalato alcune gioca­ TORINO 2° T. (4-2-4) Padelli; De Silvete da applausi, un colpo di tac­ stri, Ajeti, Benedetti, Avelar; Rosseti
co smarcante per Belotti, tanta (23’s.t. D’Alena), Lukic; Iturbe, Martibuona volontà. Il «Gallo» si è nez, Maxi Lopez, Boyé.
2021
ITURBO Cori per Belotti, ap­
plausi per Hart, fino all’uscita
sul campo per il riscaldamento
pre­gara di Iturbe. L’ex romani­
sta, con i tifosi più piccoli a far
da cornice a due passi dal tun­
nel degli spogliatoi, è stato sa­
lutato dalla Maratona e dai
primi scatti dei fotografi in
granata. Iturbe ha fatto il
debutto davanti al proprio
pubblico nella ripresa di
Torino­Monza, 45’ con a
fianco compagni a corto
di confidenza con il pallo­
ne anche tra di loro, un undici
inedito per lo schema, un 4­
2­4 che avrebbe dovuto favo­
rire la spinta di Lucas Ma­
nuel sulla corsia di destra. Co­
sì non è stato. Iturbe non è ap­
parso tra i più brillanti, non il
solo nel pomeriggio con termo­
l riscatto come regalo di
compleanno. Iago Fal­
que ieri ha compiuto 27
anni e Urbano Cairo ha volu­
to fargli il dono più atteso: il
riscatto dalla Roma, in cam­
bio di 6,5 milioni versati con
sei mesi d’anticipo rispetto
alla scadenza naturale del
prestito. «Questo per me è
un giorno speciale e questo è
il regalo più bello che potessi
ricevere», ha detto lo spa­
gnolo a Sky nel ringraziare il
presidente. Da ieri Iago Fal­
que ha troncato anche for­
malmente i legami con la ga­
lassia giallorossa per tinger­
si tutto di granata, un colore
che si accosta bene alle sue
caratteristiche. Lo dicono i
numeri, a partire da quegli 8
gol e 3 assist in 15 partite di
campionato, lo confermano
i segnali d’affetto manifesta­
ti nei primi 6 mesi al Toro.
FELICITA’ «Oltre ad essere
un calciatore dalle qualità
importanti e in grado di of­
frire un ottimo rendimento,
Iago è un ragazzo solare che
si è subito inserito a meravi­
glia nel nostro gruppo ­ sono
le parole di Cairo ­. In più di
un’occasione, anche pubbli­
camente, ha manifestato il
desiderio di poter giocare in
una squadra come il Toro e
in un ambiente come quello
granata che per lui sono così
congeniali. E dunque la sua
felicità è la nostra». Iago, in­
tanto, guarda avanti: «Itur­
be ci potrà dare tante cose
nella nostra rincorsa all’Eu­
ropa. Il mio obiettivo in ter­
mini di gol? Spero di supera­
re quota 13 raggiunta nel
Genoa». E per non smentirsi,
il ragazzo di Vigo ha messo
lo zampino anche ieri confe­
zionando l’assist per il gol di
testa di Obi che ha deciso
l’amichevole col Monza.
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Iago Falque, 27 anni GETTY
LOTTA PER LA SALVEZZA
Il Pescara non si ferma: in arrivo il talento Cubas
1L’argentino del Boca (opzionato dalla
Juve) è a un passo: prestito con diritto di
riscatto a 4 milioni. Vicino anche Budimir
Alessandro Russo
I
l Pescara ridisegna la squa­
dra a pochi passi dalla ri­
presa del campionato. Nel
giorno della firma del difenso­
re Cesare Bovo prelevato dal
Torino (ha siglato un contratto
fino al giugno 2018 con opzio­
ne per un’altra stagione in caso
di salvezza), il club abruzzese
alza le marce per chiudere altri
colpi. In dirittura c’è Andres
Cubas, centrocampista del Bo­
ca Juniors, un classe 1996 se­
gnalato come uno dei migliori
talenti sudamericani. Mediano
alto 165 centimetri, si è fatto
notare già con la maglia del Bo­
ca e della nazionale under 20
argentina. Qualità e tecnica
sotto osservazione da tempo,
nonostante in questa stagione
stia trovando poco spazio alla
Bombonera.
GRADIMENTO JUVE I dirigenti
del Pescara stanno lavorando
ad un accordo sulla base di un
Adrián Andrés Cubas, 20 anni,
centrocampista argentino GETTY
prestito oneroso sui 250 mila
euro con diritto di riscatto fis­
sato a 4 milioni. Una operazio­
ne con vista sulla Juventus che
aveva opzionato il giocatore
argentino (assieme a Rodrigo
Bentacurt) nell’operazione che
ha riportato Carlitos Tevez in
Argentina prima del recenti
sbarco in Cina. Cubas a Pescara
avrebbe così la possibilità con­
creta di giocare con continuità
e mettersi magari in mostra da­
vanti agli occhi della Juve. La
diplomazia è al lavoro con fi­
ducia, ma gli affari con Angeli­
ci non sono mai scontati fino
alle firme sui contratti. Cubas
in biancazzurro conferma tra
l’altro una Juventus molto atti­
va col Pescara, al quale ha ap­
pena mandato in prestito l’at­
taccante Cerri (ieri l’ufficiali­
tà), pronto a rafforzare la bat­
teria degli attaccanti di
Massimo Oddo e dove sta per
ritornare anche Mandragora.
Dove invece non arriverà pro­
babilmente l’altro juventino
Thiam che i bianconeri sono
pronti a dirottare in prestito ad
Empoli.
ALTRE MOSSE Un Pescara atti­
vo e vigile alle migliori occasio­
ni possibili in tutti i reparti. Il
tecnico Oddo ha evidenziato
infatti l’esigenza di dare mag­
giore peso all’attacco con un
bomber che possa aumentare
(di molto) le potenzialità del
reparto. Il casting aperto è or­
mai di lunga durata e in rampa
va segnalato anche il ventise­
ienne austriaco Deni Alar dello
Sturm Graz, proposto agli
abruzzesi come soluzione last
minute. Il presidente Sebastia­
ni però ha idee precise e da
tempo ha avviato contatti im­
portanti in attesa che in Serie A
parta un valzer delle punte con
effetto domino. Piace sempre il
croato ex Crotone Budimir (in
uscita dalla Sampdoria), ma
restano calde le piste per arri­
vare a uno tra Gilardino, il gra­
nata Maxi Lopez o Paloschi
(che potrebbe salutare l’Ata­
lanta). Sono pedine top utili al­
la lotta per la permanenza in
Serie A del Pescara.
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Calcio R
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL BLOG DELLA SERIE A
1BOLOGNA, TEST VERSO LA JUVE (l.a.) Il Bologna, in ritiro a Catania, disputerà oggi alle
15 un’amichevole con la Sicula Leonzio (serie D). Prova generale prima della sfida alla Juve,
Donadoni potrà valutare Rizzo e Maietta, rientrati dagli infortuni patiti prima della sosta.
dra a Pescara. La prossima
settimana, salvo cambia­
menti, la presentazione.
1Ieri il primo giorno di lavoro in sede per il nuovo dirigente
del club viola, ritornato a casa. La società: «Avrà compiti
di rappresentanza e di sviluppo delle attività sociali»
GRAZIE A TUTTI Le prime
parole «Antonio» le affida al
canale tematico. «Ormai qui
ho passato quasi metà degli
anni della mia vita – dice a
Violachannel – ed è un bel
ritorno. Ringrazio la pro­
prietà per l’opportunità e
spero di ricambiare nel mo­
do migliore come ho sempre
cercato di fare. Ricordi?
Tanti, si torna indietro nel
tempo ed è molto piacevole
essere nei luoghi dove hai
cercato di fare qualcosa di
concreto e positivo».
Antognoni riabbraccia
la sua cara Fiorentina
«Farò del mio meglio»
Giovanni Sardelli
FIRENZE
L’
orologio torna indie­
tro nel tempo e le lan­
cette si fermano sopra
un colore, il viola. Giancarlo
Antognoni è tornato a casa.
Lo ha fatto ieri, a metà mat­
tinata, varcando il cancello
dello stadio ed infilandosi
nella sede della Fiorentina
«E’ cambiato tutto, quando
giocavo venivo qui a pren­
dere i materiali sportivi.
Ora è bellissima la sede»,
scherza il nuovo dirigente,
scelto dalla proprietà per es­
sere rappresentata al me­
glio. Nessuna denominazio­
ne specifica della carica, del
resto imprigionare «la Luce»
in una rigida e singola cate­
goria sarebbe riduttivo. Ma
una spiegazione arrivata diret­
tamente per voce della società:
«Antognoni lavorerà in stretto
contatto con la presidenza,
avrà compiti di rappresentan­
za, sia sportiva sia aziendale, e
di collaborazione allo sviluppo
delle attività sociali e promo­
zionali». Lui che nella Fiorenti­
na ha fatto di tutto, partendo
dalla quindicina d’anni come
calciatore (341 partite, 61 gol).
Stella ed unico 10 di un passa­
to, parlando di squadra, glorio­
so solo a tratti: non sempre la
Viola era in grado di lottare per
i vertici, anzi. Giancarlo però,
nel cuore di tifosi e cittadini di
Firenze, ha sempre vinto lo
scudetto: scegliendo di restare
con loro a vita.
PAROLE E RIUNIONI Dopo gli
annunci, ieri è stato il giorno
del nuovo inizio. Prima di arri­
vare al Franchi, un saluto agli
amici veri. Da Furio Valcareggi
(figlio di Ferruccio e procura­
tore di Giaccherini) ad Aldo
Firicano passando per Paolo
Bacciotti, straordinario motore
della benefica Fondazione
Tommasino Bacciotti Onlus.
Verso le undici l’arrivo in sede:
fuori giornalisti e fotografi,
dentro tra gli altri il consigliere
Gino Salica ed il d.g. Andrea
Rogg. Strette di mano, saluti,
visione degli uffici e riunioni.
Dopo la pausa pranzo, ancora
sede. Gli auguri reciproci di
buon lavoro con Pantaleo Cor­
vino (che resterà assoluto ed
unico riferimento di tutta
l’area tecnica) ed ancora pro­
grammazione dei prossimi
passi. Probabilmente sabato il
nuovo abbraccio con Andrea
Della Valle, mentre domenica
Antognoni non seguirà la squa­
Giancarlo Antognoni, 62 anni, ieri mattina in sede alla Fiorentina
ORMAI QUI HO
PASSATO METÀ
DEGLI ANNI
DELLA MIA VITA
Pessina-A.Russo-Schira
I
l Genoa ha il nuovo
bomber: ieri la fumata
bianca per Pinilla che
firmerà il contratto per 1 an­
no e mezzo e oggi sosterrà le
visite mediche. I rossoblù a
centrocampo continuano a
cercare Hernanes (Juve),
l’alternativa è Dezi (Peru­
gia) perché il Chelsea dice
no per Chalobah. Stretta per
Zammarini del Mantova
(può andare al Pisa).
MOSSE CAGLIARI Il presi­
dente Giulini cerca un difen­
sore: salgono le quotazioni
di Andreolli (in scadenza
con l’Inter), che piace anche
al Sassuolo. Anche Yao può
arrivare in prestito, scendo­
no le quotazioni di Miangue.
In mezzo offensiva per Ciga­
rini (Samp, duello col Sas­
suolo).
KALINIC-CINA La Fiorenti­
na aspetta nella prossima
settimana la decisione di Ka­
linic, che è orientato a dire
no alla proposta cinese. In
caso di addio della punta il
d.s. Corvino valuta Zaza e
Calleri (West Ham).
ALTRI AFFARI Il Sassuolo ha
fatto passi avanti per Ranoc­
chia soprattutto nel caso di
via libera ad Acerbi­Leice­
ster. L’Empoli ha pratica­
mente chiuso per il prestito
di Thiam dalla Juve. Bittante
finirà al Frosinone. Il Bolo­
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Mauricio Pinilla, 32 anni, cileno
SULLE DIFFERENZE
COL PASSATO
SQUADRE
Alberto Aquilani, 32 anni, e la nuova maglia
1La Quattrociocche:
«Tifosi del Pescara
massa di ignoranti»
Aquilani riparte
Ma è la moglie
a fare più rumore
1L’esterno: «Non bado
JUVENTUS
ROMA
NAPOLI
LAZIO
MILAN
ATALANTA
INTER
TORINO
FIORENTINA
UDINESE
CHIEVO
GENOA
SAMPDORIA
CAGLIARI
BOLOGNA
SASSUOLO
EMPOLI
PALERMO
CROTONE
PESCARA
PT
42
38
35
34
33
32
30
28
27
25
25
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23
20
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14
10
9
9
PARTITE
SASSUOLO
«A
Pescara avevo sposato il progetto,
non è andata e quando è arrivata
la chiamata del Sassuolo non ci ho
pensato due volte». Il Sassuolo ha presentato
ieri il neoacquisto Alberto Aquilani, arrivato
in neroverde in prestito dopo un’esperienza in
Abruzzo, ma a togliere la scena ai buoni pro­
positi di Aquilani è stata la polemica innescata
dalla moglie del giocatore, l’attrice Michela
Quattrociocche.
SU FACEBOOK La Quattrociocche su Facebook
ha definito i tifosi del Pescara «una massa di
ignoranti» e ha difeso la scelta di Aquilani di
trasferirsi «in un club – recitava il post poi ri­
mosso – che ha puntato su di lui». Lo stesso
Aquilani, in odor di debutto domenica contro
il Torino («Sto bene»), aveva liquidato senza
entusiasmi i suoi sei mesi in Abruzzo impu­
tando a «scelte tecniche» il suo limitato minu­
taggio, e dicendosi felice della chance emilia­
na. «Gruppo di qualità e un allenatore che co­
nosco. Possiamo fare bene», ha detto Aquila­
ni. Pescara­Sassuolo si giocherà il 22 e c’è
attesa per la pronuncia del Coni, che deciderà
sul ricorso con cui il Sassuolo contesta lo 0­3 a
tavolino dopo l’andata contro gli abruzzesi.
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al mercato. Contento
per Gagliardini»
RETI
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26
35
32
33
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
19ª GIORNATA
Stefano Fogliani
DRAGOWSKI K.O. Domeni­
ca la Fiorentina gioca a Pe­
scara. Partita trappola, te­
muta per mille motivi. Con
gli abruzzesi incapaci finora
di vincere una singola parti­
ta di campionato sul campo.
L’allenamento di ieri, il ter­
zo dell’anno, ha continuato
a registrare i progressi di
Borja Valero. Assente invece
Dragowski. Il portiere po­
lacco, infortunatosi due
giorni fa, si è sottoposto agli
esami strumentali al ginoc­
chio destro: confermata la
lesione di secondo grado
del legamento collaterale
esterno. Dragowski dovrà
utilizzare un tutore per 3­4
settimane, lo stop si aggire­
rà sui due mesi.
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CLASSIFICA
per Orsolini. Thiam è dell’Empoli. La Samp tratta
per Santon. Cagliari: c’è anche Cigarini in ballo
gna continua a trattare Budimir
con la Samp (ci sono anche Cro­
tone e Pescara) ed è possibile
uno scambio con Oikonomou.
Per l’esterno è lotta a due tra
Cerci (manca l’accordo col gio­
catore. c’è l’ok dell’Atletico) e
Biabiany (Inter). Ferrari è vici­
no al rinnovo (altrimenti può fi­
nire al Sassuolo o all’Udinese a
zero). L’Atalanta stringe per Or­
solini dell’Ascoli per il centro­
campo. Il Chievo tratta Duarte,
esterno dell’Espanyol, e Grassi
(Atalanta, c’è anche l’Empoli).
Per l’attacco idee Ciano (Cese­
na) e Nicastro (Pescara, è a Pe­
rugia), su cui c’è anche l’Empo­
li. In uscita Festa andrà alla
Spal. La Samp ha ufficializzato
Bereszynski (Legia), si muove
per Santon (Inter) e Lasagna
(Carpi), Silvestre può rinnova­
re e Pereira è a un passo dal
Benfica per 3 milioni. Il Croto­
ne si muove per Mbaye (Bolo­
gna, c’è anche il Palermo), da­
vanti sondato Floccari (Bolo­
gna). Hiljemark (Palermo) pia­
ce allo Spartak Mosca (c’è pure
il Torino).
RISPETTO A
QUANDO GIOCAVO,
ADESSO È TUTTO
DIVERSO
SUI TRASCORSI IN VIOLA
DA GIOCATORE E DIRIGENTE
1ALTRE TRATTATIVE L'Atalanta fa passi avanti
Pinilla al Genoa
Sassuolo: sprint
per Ranocchia
15
SABATO 7 GENNAIO
EMPOLI-PALERMO
ore 18
NAPOLI-SAMPDORIA
ore 20.45
DOMENICA 8 GENNAIO, ore 15
UDINESE-INTER
ore 12.30
CHIEVO-ATALANTA
GENOA-ROMA
LAZIO-CROTONE
PESCARA-FIORENTINA
SASSUOLO-TORINO
MILAN-CAGLIARI
ore 18
JUVENTUS-BOLOGNA
ore 20.45
MARCATORI
14 RETI Icardi (1, Inter).
13 RETI Dzeko (1, Roma); Belotti (1, Torino).
11 RETI Mertens (1, Napoli).
10 RETI Higuain (Juventus).
9 RETI Bernardeschi (2, Fiorentina);
Immobile (2, Lazio).
8 RETI Kalinic (1, Fiorentina); Salah (Roma);
Iago Falque (2, Torino); Thereau (1, Udinese).
7 RETI Borriello (Cagliari); Callejon (Napoli);
Nestorovski (Palermo).
6 RETI Kessie (2, Atalanta); Simeone
(Genoa); Bacca (2, Milan); Perotti (6, Roma);
Muriel (1, Sampdoria).
5 RETI Kurtic (Atalanta); Falcinelli (Crotone);
Pjanic (Juventus); Keita (Lazio); Suso (Milan);
Hamsik e L. Insigne (Napoli); Defrel
(Sassuolo); Ljajic (1, Torino); Zapata
(1, Udinese).
4 RETI Destro e Verdi (Bologna); Sau
(Cagliari); Birsa (Chievo); Perisic (Inter);
Mandzukic (Juventus); Lapadula (Milan);
Milik (Napoli); Quagliarella (1) e Schick
(Sampdoria); Baselli e Benassi (Torino);
Fofana (Udinese).
Coccole Conti
«M’interessa
solo l’Atalanta»
Matteo Spini
BERGAMO
L
a missione di Andrea Conti si chiama
Atalanta, almeno fino all’estate. Ieri,
l’esterno destro ha incontrato i tifosi al­
l’Atalanta Store e ne ha approfittato per parla­
re di sé, dell’amico Gagliardini, della squadra,
del futuro. Con una promessa: «Sicuramente
fino a giugno non si parlerà di Conti da un’al­
tra parte». I pensieri del ventiduenne lecche­
se, ora, sono dipinti di nerazzurro, nonostan­
te le sirene di mercato: «Penso solo al campo
e a fare bene con questa maglia: fino a giugno
resto sicuramente e ciò non significa che poi
andrò via. Le attenzioni di certi club non pos­
sono che fare piacere e sono uno stimolo per
migliorarsi, ma ora non mi interessano».
OBIETTIVI Viceversa, il suo amico
Gagliardini è a un passo dall’Inter:
«Per me è un fratello, siamo cre­
sciuti insieme. Non so cosa succe­
derà: se dovesse andarsene, sa­
rei dispiaciuto, ma anche
contento per lui, perché
sarebbe un grande pas­
so», continua Conti.
Che, poi, parla degli
obiettivi stagionali:
«Proveremo a ripeterci:
con la salvezza in tasca,
vogliamo puntare ad ar­
rivare più in alto possibi­
le. Domenica c’è il Chievo
e non sarà facile, perché è
una squadra che costruisce le
salvezze in casa. Poi, ci sarà la
Juve e giocheremo per vincere e
riscattare la partita di campiona­
to: la Coppa Italia è un obiettivo».
Chiusura di Conti tra bilanci e de­
sideri: «Il 2016 è stato un anno da
incorniciare per me. Nazionale e
Mondiale? Sogni
molto grandi per il
momento....».
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16
Serie A R L’addio
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1
2
3
4
Leggende
in Paradiso
GIACOMO BULGARELLI
 BOLOGNA DAL ‘59 AL ‘75
Centrocampista, campione
europeo ‘68 e capitano del
Bologna dello scudetto 1964.
È morto nel 2009 a 68 anni
 1 Ezio Pascutti con la fascia di capitano del Bologna al Dall’Ara
 2 Un gol in tuffo rubando il tempo a Burgnich  3 Con Giuseppe
Signori nel 2000  4 Dopo un gol in Nazionale RCS/PEGASO/BATTAIA
fSCOMPARE A 79 ANNI UN MITO ROSSOBLÙ
CAMPIONE D’ITALIA NEL 1964
Bologna piange
Pascutti il Cattivo
Dominò tante aree,
amò una sola città
Andrea Schianchi
N
on era soltanto un gioca­
tore, ma l’ultimo verso
di una poesia che il ri­
cordo rende ancora più strug­
gente. «... Perani, Bulgarelli,
Nielsen, Haller, Pascutti». Il Bo­
logna del 1964, il Bologna gui­
dato in panchina da quel genio
di Fulvio «Fuffo» Bernardini, il
Professore che costruì una spe­
cie di miracolo calcistico e con­
quistò lo scudetto battendo nel­
lo spareggio l’Inter di Helenio
Herrera. E vincere contro gli
squadroni di Milano e di Tori­
no, allora ancor più che adesso,
era davvero complicato: anche
se eri più forte, e il Bologna lo
era; anche se giocavi meglio
degli avversari, e il Bologna
giocava meglio di Inter, Milan e
Juve, prima o poi succedeva
qualcosa che rompeva l’incan­
tesimo. Ma Bernardini non si
fece intimidire, e nemmeno i
suoi ragazzi, Pascutti in testa.
Lui era il coraggio, la grinta, la
forza. Lui era l’uomo che si but­
tava contro il nemico senza pa­
ura, e a tratti poteva apparire
addirittura dissennata quella
sua azione che da sinistra lo
portava verso il centro, trasci­
nandosi dietro i difensori che
per fermarlo si aggrappavano
persino alla sua maglia. Pascut­
ti era potente, imprevedibile,
inarrestabile. Intuirne i gesti e
le finte non era da tutti. E oggi
che se n’è andato, a 79 anni, do­
po una lunga e penosa malat­
tia, Bologna, la sua Bologna, e
tutta l’Italia del pallone si sen­
tono più sole. Dov’è volato
quell’uomo che indossava la
maglia rossoblù numero 11 e lo
trovavi sempre nel cuore del­
HELMUT HALLER
 BOLOGNA DAL ‘62 AL ‘68
Ala tedesca: dopo sei anni
in Emilia, passò alla Juventus.
È morto in Germania
nel 2012 a 73 anni
HARALD NIELSEN
 BOLOGNA DAL ‘61 AL ‘67
Punta danese, argento
a Roma ‘60: dopo sei anni
al Bologna, passò all’Inter.
È morto nel 2015 a 73 anni
l’area avversaria a far battaglia
con i terzini e con gli stopper, e
lo riconoscevi per via di quella
chierica in testa che gli dava
un’aria da ragioniere mica da
goleador? Non resta che alzare
lo sguardo e aguzzare la vista:
se le nuvole, all’improvviso, si
aprono e fanno strada, vuol di­
re che sta passando Pascutti.
CLIMA Friulano di nascita, di
Mortegliano in provincia di
Udine per la precisione, era in
realtà bolognese d’adozione. A
18 anni era arrivato sotto le
Due Torri e, come spesso capita
a chi sbarca da quelle parti, non
se n’era mai allontanato. Sa­
ranno stati i tortellini, le risate
sotto i portici, le strette di mano
con i tifosi, gli abbracci, quel
clima famigliare che tanto lo
proteggeva, gli amici che lo cir­
condavano d’affetto e lo face­
PARIDE TUMBURUS
 BOLOGNA DAL ‘59 AL ‘68
Stopper del Bologna di
Bernardini, giocò anche a
Vicenza e al Rovereto.
È morto nel 2015 a 76 anni
vano sentire bolognese tra i bo­ per lui una punizione esempla­
lognesi: saranno state queste re, sull’aereo del ritorno i parla­
cose a fare di Pascutti uno dei mentari nemmeno gli rivolsero
personaggi più amati di quella la parola, soltanto un deputato
squadra mitica. Eppure la sua comunista di Reggio Emilia, un
non è stata una carriera facile, vecchio partigiano, gli strinse
bollata da parole a volte ingiu­ la mano e gli disse: «Io il caz­
ste. Il Cattivo, lo chiamavano. zotto glielo avrei mollato, a
La gente, quando andava in tra­ quel farabutto!».
sferta, lo fischiava e gridava
tanto che lui, per difendersi, si CORAGGIO Pascutti dovette
metteva i tappi nelle orecchie e combattere per il resto della vi­
non pensava a nient’altro che a ta con quell’etichetta. E lo fece
a modo suo: se­
prendere il pallo­
gnando. Di gol
ne a fare gol. Tut­
L’IDENTIKIT
con il Bologna ne
to era nato per
realizzò 142, «e
un episodio ac­
senza mai calcia­
caduto a Mosca
re un rigore» ag­
nell’ottobre del
giungeva con or­
1963. La Nazio­
goglio. Andò in
nale sf idava
rete per dieci ga­
l’Unione Sovieti­ I gol di Pascutti nel
ca, la trasferta Bologna, in 336 gare re consecutive
nel 1963, record
diventò una spe­
battuto da Bati­
cie di vetrina po­ tra 1955 e 1969.
stuta nel 1994.
litica. Sull’aereo In Nazionale 17
Con l’Italia colle­
degli azzurri sa­ presenze e 8 reti
zionò 17 presen­
lirono anche
venti parlamentari. In campo, ze e realizzò 8 reti. Partecipò a
dopo pochi minuti, Pascutti due edizioni sfortunate dei
s’involò verso la porta dell’Urss Mondiali: quella del 1962 in Ci­
e venne falciato da tale Dubin­ le e quella disastrosa del 1966
skij. Ezio si alzò di scatto, prese in Inghilterra (ricordate la Co­
l’avversario per il collo e levò il rea del Nord?). Lui era il «coc­
pugno, ma senza colpirlo. Il co» del c.t. Edmondo Fabbri,
russo fece la sceneggiata, si che lo preferiva a Corso e Riva.
buttò a terra e l’arbitro abboc­ Non aveva la fantasia del Sini­
cò: cartellino rosso per Pascut­ stro di Dio, non aveva la poten­
ti. L’Italia perse 2­0 e la colpa za di Rombo di Tuono, ma il co­
della sconfitta ricadde tutta raggio non gli mancava. E nem­
sull’attaccante del Bologna. meno lo spirito da attaccante
Brera, che qualche tempo pri­ operaio, prima al servizio degli
ma lo aveva definito il miglior altri e poi di se stesso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
numero 11 del mondo, chiese
142
1Giocava con l’11, punta potente
e grintosa. Con l’Urss l’episodio
che gli «costò» il soprannome
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ONLINE
LA COLLANA
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI
La vignetta
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PAULO DYBALA
Attaccante della Juve
 Che squadra mamma
mia! I vincitori di oggi.
@PauDybala_JR
di Stefano Frosini
CONI
Comitato Olimpico Italiano
 Leggenda dello sport
italiano, mito dello #slittino.
Buon compleanno al
campione Armin Zöggeler!
@Coninews
ANDREA BERTOLACCI
Centrocampista del Milan
 Freddo non ti temiamo!
Pronti per una nuova
giornata di allenamenti!
@acmilan
@Bertolacci
Il brasiliano ha tecnica, ma è anarchico
GABIGOL PIACE AI BIMBI: INTER, TIENILO
IL COMMENTO
di SEBASTIANO
VERNAZZA
Twitter: @SebVernazza
Q
uanto piace agli interisti
Gabriel Barbosa Almeida, per
brevità chiamato Gabigol. C’è
chi ha messo in dubbio la
sincerità delle ovazioni che a San
Siro hanno accompagnato i suoi rari
ingressi in campo, chi neppure
velatamente le ha interpretate come
mezze prese in giro, ma ci
dissociamo da tali malizie. L’euforia
per il brasiliano ci sembra sincera
perché Gabigol entusiasma i
bambini, e in fondo gli adulti tifosi
sono soltanto dei bimbi cresciuti. Gli
under 12 vedono in «Gabi» il calcio
così come dovrebbe essere, un
gioco. Non sono oppressi da
sovrastrutture tattiche, sono attratti
dalla purezza della tecnica.
Nei pochi minuti che Stefano Pioli
gli ha concesso in coda a Inter­Lazio
prima di Natale, Gabigol ha fatto
due cose da «pazzoide» del prato
verde. Si è lanciato in una discesa
tutta finte e doppi passi, senza
spostare la palla, e si è esibito in un
passaggio di rabona a Brozovic. La
rabona, il tocco del pallone
incrociando le gambe, è un colpo
proibito. Se lo possono permettere i
grandi o gli anarchici. Diego
Maradona era il sommo profeta del
gesto. In Italia, nel calcio degli Anni
Settanta, il rabo­brevetto l’aveva
Giovanni Roccotelli, ma l’ex ala
destra di Cagliari, Ascoli e Cesena
neppure sapeva come si chiamasse e
parlava di «incrociata», all’italiana.
La rabona non fa prigionieri: chi la
pratica è animato da spavalderia e
incoscienza ed è destinato a
primeggiare o a fallire.
E qui sta il punto. Che cosa ne sarà
di Gabigol? Riuscirà a sfondare nel
calcio italiano, ammesso che da noi
rimanga e non venga smistato in
prestito altrove? Le motivazioni
sembra averle, a giudicare dalla
voglia di Serie A che traspare dalle
sue dichiarazioni. E l’altra sera,
nell’amichevole in Spagna, ha
festeggiato la prima rete interista ­
non banale, un pallonetto sul
portiere ­ come se avesse segnato in
partita vera. Comprendiamo le
perplessità di Pioli. Tatticamente
parlando il brasiliano è un
selvaggio, non è pronto per giocare
in pianta stabile dentro un
campionato super organizzato come
il nostro. Si è formato nel futsal, il
calcio a cinque brasiliano, tutto
basato su uno contro uno, magie di
suola e di tacco. Va addestrato al
servizio della squadra. Serviranno
tempo, pazienza e tolleranza.
Bisognerà lavorarci su, come si dice
in questi casi. Crediamo che ne
valga la pena e non soltanto perché
sul ragazzo venuto dal Brasile sono
stati investiti 30 milioni di euro.
Sarà importante però non togliergli
la gioia della tecnica pura, l’azzardo
che mai ti aspetteresti, e amen se
non tutte le rabone verranno col
buco: gli «ooohh» dei bambini non
hanno prezzo. E poi ricordiamoci di
Coutinho, simil­Gabi ex Inter,
diventato qualcuno, sì, ma al
Liverpool in Premier League.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I 50 anni della Coppa del Mondo
IL SEGRETO DELLO SCI? LA BANDIERA
ma aveva avuto l’intuizione che gli
altri avevano sposato con
entusiasmo.
L’ANALISI
di GIANNI
MERLO
C
inquant’anni fa, il giorno
della Befana, nasceva la
Coppa del Mondo di sci
alpino a Berchtesgaden, sotto il
nido dell’Aquila, in Germania.
L’idea originale era frullata nella
testa di Serge Lang, giornalista di
ciclismo dell’Equipe, che suggeriva
allo sci di copiare il principio di una
manifestazione a tappe come il
Tour de France, che nel
dopoguerra, fino al 1960, si correva
con squadre nazionali. La
federazione internazionale di sci ne
aveva discusso durante i mondiali
estivi in Cile nel 1966. Al tavolo
della trattativa c’erano Marc
Hodler, il presidente federale, Lang,
Honorè Bonnet, francese, Bob
Battie, statunitense e Sepp
Sulzberger, austriaco. Lang era
l’unico laico in un campo di tecnici,
Nei primi anni dell’avventura
l’organizzazione era molto
familiare e tutto era saldamente in
mano a Lang, uomo per certi versi
geniale e dal carattere a tratti
spigoloso. Lui gestiva il calendario,
che all’inizio era stato nelle mani
del Consiglio della Federsci
mondiale, e portò la sua creatura
ad uno standard mondiale grazie
anche al fatto che alcuni campioni
avevano fatto da apripista
importanti. Ad esempio Jean
Claude Killy, che nella prima
edizione vinse 12 gare su 17 in
discesa, gigante e slalom, poi Karl
Schranz per arrivare a Gustavo
Thoeni e alla Valanga Azzurra del
1974.
In quegli anni i dirigenti
fortunatamente non si fecero
sedurre dalle sirene della aziende
produttrici di sci che avrebbero
voluto mandare in pensione il
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
Pier Bergonzi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Andrea Di Caro
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
Testata di proprietà de “La Gazzetta
dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2017
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
Urbano Cairo
CONSIGLIERI
Marilù Capparelli,
Carlo Cimbri,
Alessandra Dalmonte,
Diego Della Valle,
Veronica Gava,
Gaetano Miccichè,
Stefania Petruccioli,
Marco Pompignoli,
Stefano Simontacchi,
Marco Tronchetti Provera
17
principio di squadre nazionali per
sostituirle con club sponsorizzati. E’
stato il segreto del successo.
Alberto Tomba avrebbe avuto lo
stesso seguito se avesse corso solo
per la Rossignol? Probabilmente
no, perché lui era diventato il
traino di un Paese, come Stenmark
era diventato la bandiera svedese.
Era stato lanciato un tour
professionistico negli Stati Uniti
seguendo il concetto dei club
industriali, ma era fallito subito.
Nel 1986 Lang, dopo una furiosa
lite con gli austriaci, fu pensionato
e alla guida del Comitato Coppa del
Mondo fu chiamato l’italiano Erich
Demetz, che ha reso
l’organizzazione più professionale
ed ha mantenuto questa carica fino
al 2014, quindi per 28 anni. Lui
sostiene che la Coppa ha sempre
bisogno di leggere novità, di
adeguamenti: «Ma non deve
inseguire lo spettacolo esasperato,
perché è un errore dimenticare le
radici da cui si è partiti».
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ARIANNA ERRIGO
Scherma
 A Roma inizia il ritiro
con la nazionale di fioretto
femminile! Per preparare
Algeri(14/15 gennaio)
@aryerri
NICCOLÒ GITTO
Pallanuoto
 Primo allenamento
dell’anno finito! Meglio
nascondere i #pandori
sott’acqua.
@nicco12gitto
La dittatura delle statistiche
CORSA E AUTORETI
NUMERI AMBIGUI
LA ROVESCIATA
di ROBERTO
BECCANTINI
L’
anno vecchio consegna al
nuovo un dato che
sgonfia i luoghi comuni,
specialità del Paese.
Correre serve, sì, a patto
di non enfatizzarne gli effetti. In
caso contrario, campione d’inverno
sarebbe il Napoli che, secondo i
maniaci della falcata, nel girone
d’andata ha pedalato più di tutti. E
subito dopo, il Chievo: la squadra,
cioè, più anziana del circo. Quasi
un ossimoro. Insomma: né diavolo
né acqua santa, il calcio maratona,
come certifica, al di là della partita
in meno, il sesto posto della
tirannica (e «pigra»?) Juventus. Tra
le ultime, inoltre, figura proprio
quell’Atalanta che, fino ai primi di
dicembre, avevamo cantato e
decantato come la più bella del
reame.
In fondo alla classifica ­ sia chiaro:
a «questa» classifica ­ il Genoa di
Ivan Juric e la Sampdoria di Marco
Giampaolo. Ecco: se immagino un
calcio statico, di posizione, fatico a
pensare alla Samp del derby. Lo
stesso dicasi del Genoa che, per un
tempo, cancellò la Juventus. E
parlare di eccezioni non ha senso:
basta sfogliare l’album della
stagione.
E allora? Ci risiamo, con
l’ambiguità dei numeri venerati e
venerabili. Che il 2017 diventi una
bilancia più serena sulla quale
pesare, senza enfasi, l’eccesso di
statistiche che ci tiene prigionieri.
Conta «come» si corre, e non
«quanto». Elementare, Watson: sì,
ma spesso lo dimentichiamo.
L’ingorgo di cifre è una dittatura in
nome della quale le analisi hanno
toccato picchi imbarazzanti.
Spogliamole pure, le partite, senza
però arrivare a trasformarne lo
studio in morbose autopsie.
Siamo tutti chirurghi, siamo tutti
golosi di tabelle. Gli attaccanti
della generazione di Gigi Riva,
tanto per fissare dei confini ­ e dei
EDIZIONI TELETRASMESSE
RCS Produzioni Milano S.p.A. - Via R. Luxemburg
- 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel.
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Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia Cyprus
rimorsi ­ avrebbero diritto a un
cospicuo risarcimento per
l’assassinio dell’autorete, esercizio
che ha alterato la «morale» del gol ­
di alcuni, almeno ­ e il morale degli
autori, scaltri nel far fruttare, in
sede di mercato, persino la più
goffa e plateale delle carambole.
Fu il Mondiale del 1998, in Francia,
a spingere la Camelot di Joseph
Blatter, fresco (e non ancora fosco)
presidente della Fifa, a varare una
sanatoria che riducesse l’incidenza
delle sponde e privilegiasse la
direzione del tiro, comunque. Alla
svolta, un po’ storica e un po’
comica, contribuirono non poco le
scommesse, il cui giro miliardario ­
in lire, all’epoca ­ era appeso a
troppe variabili, a troppe
sfumature. Detonatore, un gol­
autogol di Davor Suker in Croazia­
Giamaica. Spostava il titolo di
capocannoniere. Scesero in piazza
molti allibratori, non solo Gabriel
Batistuta e Christian Vieri, scalzati
dal podio più alto.
Per tacere degli assist, distribuiti
con una generosità tale da rendere
invidioso il basket, lo sport che ne
ha forgiato ed esportato il
significato. L’assist è un passaggio
smarcante che va a referto nel caso
in cui il beneficiato lo trasformi in
canestro. In parole povere, è una
cosa seria. Molto seria. Non
paragonabile, dunque, alla malizia
confusa di un corner o alla banalità
di un «ricciolo» laterale.
Seria, come la suggestione dei
chilometri coperti, come quelle reti
sulla cui paternità si sono spaccati
almanacchi ed esperti, alla ricerca,
un secolo fa, del minimo cavillo
(dalla carezza di un alluce al
fruscio di una coscia) e, oggi,
insensibili addirittura a flipper così
grotteschi, a traiettorie così drogate
per non strappare un sorriso ai
contemporanei (e un moccolo alle
«vittime»).
La quantità è Golia, la qualità è
Davide. Il duello coinvolge, divide,
chiama alle armi equilibrati,
squilibrati ed equilibristi. «Creda a
me: non creda a nulla»: evviva Leo
Longanesi.
PREZZI D’ABBONAMENTO
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ITALIA
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La Gazzetta dello Sport Digital Edition ISSN 2499-4782
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18
Mondo R Inghilterra
LE PAGELLE di BOLD
ERIKSEN FA DUE ASSIST, CHE FORZA WANYAMA
MATIC TIENE, DAVID LUIZ SPARISCE IN AREA
TOTTENHAM
7,5
CHELSEA
IL MIGLIORE
5
IL MIGLIORE
DELE
ALLI
NEMANJA
MATIC
6,5
8
Fino al primo gol è un fantasma. La
rete cambia la sua serata e quella
del Tottenham. Fa il bis allo stesso
modo. Riuscirà il Real a strapparlo
agli Spurs? (Sissoko s.v.)
Il serbo tiene su la squadra da solo.
Recupera, rilancia, cerca di dare
ordine. Il problema è che pochi lo
seguono. Lotta fino all’ultimo.
Esemplare.
LLORIS 6,5 Una sola parata, ma
decisiva, ad inizio ripresa.
DIER 6,5 Dalle sue parti naviga
Hazard, non uno qualsiasi. Alla fine,
se la cava.
ALDERWEIRELD 7 Alza subito la
voce con Costa. Non sbaglia una
mossa.
VERTONGHEN 6,5 Recuperato
dopo l’infortunio, offre un contributo
importante di esperienza.
WALKER 7 Avanzato sulla linea del
centrocampo, impone la sua
prestanza fisica e dà il via alle due
reti.
WANYAMA 7 Forza della natura
prestata al calcio. Impressionante.
DEMBELE 6,5 Un rientro
importante: lavora come un mulo e
inventa qualche guizzo come lo
slalom del primo tempo.
WINKS 6 Cambio tattico, per
aggiungere qualcosa in copertura.
ROSE 6,5 Gli manca qualcosa nello
sprint iniziale, ma controlla Moses
senza problemi.
ERIKSEN 7 I gol del match sono
figli dei suoi assist. Sfiora la rete
due volte. Protagonista.
KANE 5,5 Il tridente gli toglie l’aria.
Oscurato da Alli (Son s.v.).
ALL. POCHETTINO 8 Schiera la
squadra a specchio e il risultato gli
dà ragione: stavolta è più bravo di
Conte.
COURTOIS 6 I gol sono imparabili.
Sicuro su due botte degli Spurs.
AZPILICUETA 5 È l’imputato
numero uno sui gol di Alli, ma è
abbandonato al suo destino.
LUIZ 5 Domanda da un milione di
sterline: dov’era nei due cross di
Eriksen? Anche lui male.
CAHILL 5,5 Nel primo tempo sta
per combinarla grossa e si salva
placcando l’avversario.
MOSES 5,5 Stavolta la corsa e lo
spirito di sacrificio non bastano:
sbaglia diversi passaggi
(Batshuayi s.v.).
KANTE 5,5 Perde tre contrasti nel
primo tempo: record per uno come
lui. Serata grigia (Fabregas s.v.).
ALONSO 6 Fa il suo dovere e cerca
anche di aiutare l’attacco.
WILLIAN 5,5 Conte si affida a lui
per riaprire la partita, ma non è
serata di miracoli.
PEDRO 6 Soffre sul piano fisico, ma
ha il merito di non mollare mai.
COSTA 5 Il grande flop della serata:
un tiro alla luna, molti contrasti
persi.
HAZARD 5,5 L’occasione divorata
all’inizio si presta al solito gioco: e se
avesse segnato?
ALL. CONTE 6 Trova lungo la sua
strada un collega ispirato. Cerca di
scuotere la squadra in tutti i modi.
Di più non poteva fare.
6
CHILD 6
BESWICK 6
ATKINSON Troppo tollerante in alcuni momenti, estrae in
ritardo il primo cartellino giallo, ma le decisioni cruciali
sono sostanzialmente giuste.
Chelsea speronato
Vendetta Tottenham
Doppietta di Alli
e Conte si ferma a 13
Stefano Boldrini
CORRISPONDENTE DA LONDRA
LA GUIDA
I
E sabato 14
c’è il «derby»
con Ranieri
l ragazzo che vuole ripu­
diare il suo cognome e por­
ta il nome sulla maglia
mette fine alla cavalcata stra­
ordinaria del Chelsea. Dele Alli
è il giustiziere dei Blues in una
notte che il popolo degli Spurs
ricorderà per un bel pezzo.
Non cancellerà mai l’amarezza
per il 2­2 del 2 maggio 2016 al­
lo Stamford, che consegnò il ti­
tolo al Leicester, ma sbarrare la
strada verso il quattordicesimo
successo di fila della banda di
Antonio Conte rappresenta un
risarcimento danni non da po­
co. Il paradosso è che l’impresa
del Tottenham salva il primato
di 14 vittorie consecutive del­
l’Arsenal a cavallo tra due sta­
gioni, tra il febbraio e l’agosto
2002: un regalo ai nemici stori­
ci degli Spurs. È il bello del cal­
cio.
CLASSIFICA
Chelsea 49; Liverpool 44; Man.
City, Tottenham 42; Arsenal 41;
Man. Utd 39; Everton 30; Wba
29; Bournemouth 25; Stoke e
Southampton 24; Burnley 23;
Watford e W.Ham 22; Leicester
21; Middlesbrough 19; Palace
16; Sunderland, Swansea 15;
Hull 13.
PROSSIMO TURNO
Sabato 14 gennaio, ore 16:
Tottenham-West Bromwich
(ore 13); Burnley-Southampton;
Hull-Bournemouth;
Sunderland-Stoke; SwanseaArsenal; WatfordMiddlesbrough; West HamCrystal Palace; LeicesterChelsea (ore 18.30). Domenica
15 gennaio: Everton-City (ore
14.30); United-Liverpool (ore 17)
LA MOSSA TATTICA Ed è anco­
ra più bello, per chi ama il foot­
ball nelle sue profondità, pren­
dere nota che dietro all’exploit
del Tottenham c’è stata una
mossa tattica: la scelta di Po­
chettino di fronteggiare il Chel­
sea nel suo terreno preferito,
con l’utilizzo del modulo 3­4­3.
La formula «a specchio» ha sor­
preso i Blues. Costretta a fare i
conti con una rivale schierata
allo stesso modo, la squadra di
Conte si è persa. Nel primo
tempo ha sofferto. Nella ripre­
sa la reazione d’orgoglio ha
prodotto dieci minuti iniziali di
fuochi d’artificio, ma proprio
nel momento migliore, è arri­
vato il raddoppio degli Spurs.
Un gol letale, che ha messo de­
finitivamente in ginocchio la
capolista. Il 2­2 del Liverpool a
Sunderland attenua il peso di
questo ko. Il Chelsea ha ora cin­
que punti di vantaggio sui Re­
ds, ma occhio alla risalita del
Tottenham: gli Spurs ora sono
terzi. Il campionato è vivo e lot­
ta con noi.
AVVIO Ad un certo punto del
primo tempo, le cose da ricor­
dare sono due: il litigio Diego
Costa­Pedro che dura due mi­
nuti abbondanti e il gesticolare
in panchina degli allenatori.
Tottenham­Chelsea fatica a de­
collare perché dopo la marato­
na delle feste natalizie i musco­
li sono stanchi e questo derby
di Londra ha un carico di ten­
TOTTENHAM
2
CHELSEA
0
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORE Alli al 46’ p.t. e 9’ s.t.
TOTTENHAM (3-4-3)
Lloris; Dier, Alderweireld,
Vertonghen; Walker, Wanyama,
Dembele (dal 29’ s.t. Winks), Rose;
Eriksen, Kane (dal 47’ Son), Alli
(dal 41’ s.t. Sissoko)
PANCHINA Vorm, Trippier,
Wimmer, Davies
ALLENATORE Pochettino
AMMONITI Wanyama e Rose per
gioco scorretto, Alli per
comportamento non
regolamentare
CHELSEA (3-4-3)
Courtois; Azpilicueta, Luiz, Cahill;
Moses (dal 40’ s.t. Batshuayi),
Kanté (dal 34’ s.t. Fabregas),
Matic, Alonso (dal 20’ s.t. Willian);
Pedro, Costa, Hazard
PANCHINA Begovic, Ivanovic,
Zouma, Chalobah
ALLENATORE Conte
AMMONITI Pedro e Cahill per
gioco scorretto
ARBITRO Atkinson
NOTE spettatori 31.491. Tiri in
porta 2-2. Tiri fuori 7-9. Angoli 1-6.
In fuorigioco 1-2. Recuperi: 2’ p.t.;
4’ s.t.
sione fuori dal normale. Il co­
pione è scontato: gli Spurs at­
taccano, i Blues cercano di col­
pire con le ripartenze. Il 3­4­3
di Pochettino funziona in dife­
sa e a centrocampo, ma fatica a
decollare in attacco, dove Alli
gira a vuoto e Kane si ritrova
quasi soffocato dal tridente
inedito. Solo Eriksen si muove
in scioltezza. Il danese gioca
nella sua posizione abituale e
per lui rispetto al solito cambia
ben poco. Hazard divora l’1­0
dopo appena cinque minuti.
Errore madornale per il belga:
peserà non poco nella serata
dei Blues. Ma Diego Costa va
ancora peggio: si capisce quan­
do riceve il pallone da Hazard
al 35’ e il tiro del centravanti
spagnolo è completamente
sballato. Il migliore del Chelsea
è Matic: lotta e governa. Kante
perde qualche contrasto, stret­
to nella morsa Wanyama­Dem­
bele. I Blues vanno a scarta­
mento ridotto: le urla e i richia­
mi di Conte cercano di scuotere
la squadra, ma cadono nel vuo­
to. Eriksen è l’uomo più lucido
degli Spurs. Sfiora il palo con
una sassata e in pieno recupe­
ro, servito da Walker, vede una
luce al centro dell’area. Il cross
è perfetto: Alli, fino a quel mo­
mento inesistente, supera in
elevazione Azpilicueta e infila
il pallone all’incrocio. Il calcio è
questo: sei fuori corsa per qua­
1Gli Spurs cancellano il 2-2 che costò il titolo 2016. Lo stop
dei Blues meno amaro per il pari del Liverpool che resta a -5