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PRIMO PIANO
Migliora la condizione economica delle famiglie. Adesso ci
hanno più centesimi da spendere.
Claudio Cadei
Il primo da processare sarebbe Grillo
Beppe Grillo ha proposto un tribunale popolare contro le
bufale. Ma il primo ad essere giudicato dovrebbe essere
proprio lui, visto che di bufale e di panzane ne ha sempre
diffuse a piene ani, come quando disse che i cellulari cuociono le uova o che i vaccini e i test contro il cancro sono
inutili e che l’Aids non esiste o che le mammografie sono
fatte per creare malati. Grillo ha accusato Rita Levi Montalcini di furto del premio Nobel, ha dato spazio sul suo sito
all’esistenza delle scie chimiche, ai microchip impiantati
sottopelle e ai computer che emettono radiofrequenze che
controllano il cervello. Ha sostenuto che in Europa ci fossero
28 lingue ufficiali, che «la crescita non dà posti di lavoro ma
li toglie», che in Italia ci siano 30 milioni di persone sotto
la soglia di povertà, che i musei vaticani sono del comune
di Roma e così via. Grillo è il re delle bufale, è ora pretende
di esserne anche il giudice supremo.
Vitale Longo
Grillo si riposa lontano dalla povertà
Fantastico Beppe Grillo: dopo aver registrato i suoi auguri di Natale, in cui sostiene che il rimedio è la povertà,
è partito in aereo per Malindi, in Kenia, una delle mete
turistiche più esclusive. Dove avrà avuto modo di riflettere sulla triste vita dei miliardari e sulla decadenza
della civiltà occidentale. Lo attendiamo, al ritorno dalle
meritate vacanze, sempre più battagliero e pronto per
lanciare il paese verso nuovi orizzonti e nuove mete (di
povertà, ovviamente).
Luca Sambuco
Mediobanca si è incartata da sola
In Mediobanca assistiamo adesso a una sorta di legge
del contrappasso: fu infatti per proteggere le «sue»
aziende da invasioni politiche che Cuccia portò in consiglio i francesi (di Lazard e Lehman); fu per consentire
a un «capitalismo smidollato» (copyright Cingolani)
di far da contrappeso al partito stato, che Cuccia inventò innumerevoli schemi di incroci, partecipazioni,
piramidi, tutti con Mediobanca al centro, che oggi potrebbero esser usati per conquistarla dall’interno. Le
cause, a cercarle, ci sono: ma invece di considerarle,
va in scena l’eterno autodafé del nostro capitalismo
senza capitali.
Virman Pattarini
Il prezzo della tranquillità
Si apprende da ItaliaOggi del 3 gennaio che il cervello
delle donne cambia durante la gravidanza. Recenti
studi rivelano che nell’apparato cerebrale delle signore
in attesa si ridurrebbe la zona delle relazioni sociali.
Ma dunque -viene da chiedersi- quanti figli tocca fare
per avere un po’ di silenzio?
Lucio Sironi
Il costo dei salvataggi bancari
La vulgata sul costo del salvataggio delle banche tedesche che continua a circolare in Italia (anche veicolata
da ministri che dovrebbero sapere some stanno le cose)
è un falso. Essa infatti somma gli interventi in danaro
fresco (144,2 miliardi di euro totale 2008-2013) e le
garanzie prestate (139,8 pari il 5,11 per cento del pil
al picco, ridottesi nel 2013 a 3,4 miliardi, 0,1 per cento
del pil). In Italia, gli interventi in equity sono stati
solo 7,95, quelli come garanzia 85,68 (5,5 per cento
del pil) che però sono lì ancora oggi (81,68 miliardi,
5,2 per cento del pil). Il paragone inoltre equipara fatti
avvenuti in due regimi regolamentari diversi, ovvero
prima e dopo l’Unione bancaria. A questa, è vero, manca ancora un pezzo: ma certe polemiche non sono un
incentivo a creare il quid di fiducia in più necessario
a completarla.
Mario Rossi
Metro di Roma aperto di notte
A Roma le stazioni della metropolitana saranno aperte di
notte per ospitare i clochard. Ecco perché sono gli unici a
cui piacciono.
Pierre de Nolac
13
PERISCOPIO
COMMENTI
Zuckerberg pronto a candidarsi contro Trump. I sondaggi
lo danno favorito.
Filippo Merli
Venerdì 6 Gennaio 2017
DI
PAOLO SIEPI
Non attribuiamo i guai di
Roma
all’eccesso di popolazioR
ne.
n Quando i romani erano solo
due,
uno uccise l’altro. Giulio
d
Andreotti.
A
bellezza? No, è soltanto il finto libero mercato
che abbiamo scelto di non regolare, nella speranza che alla fine si regolasse virtuosamente
da solo. Con il solito risultato del laissez-faire,
rendere pochi ricchi sempre più ricchi e tutti
gli altri più poveri, anche di vera informazione.
Curzio Maltese. ilvenerdì.
Dopo il diploma all’Accademia
di
d Belle Arti e qualche comparsata,
io incontrai Visconti. Di Lus
chino
ero innamorato alla greca.
c
Un
U amore viscerale e profondo.
Mi
Essendo monogamo sono piuttosto geloso.
M impregnavo della sua granPaolo Gentiloni, premier. Un giorno da dezza e della sua superbia e, in cambio, lui
mi offriva affetto. Era colto, altero, rabbioso,
pecora. Radio Rai1.
complesso. Mi affidò la scenografia di Un tram
Trovato un cucchiaio su Marte. Come sem- chiamato desiderio, trascorremmo insieme
pre, quando cerchi una forchetta. Spinoza. il anni meravigliosi. Tra noi c’era una comunicazione profonda. Franco Zeffirelli, regista
Fatto.
(Malcom Pagani). il Fatto.
La fortuna aiuta gli audaci. E a noi, chi ci
I Caroselli li giravo con Ugo
pensa? Enrico Vaime, Gli amori finiscono,
Gregoretti che è stato uno dei
non preoccuparti. Aliberti editore.
miei maestri. Ne abbiamo fatto uno con protagonista una
Se una mattina io camminassi
mammina molto tenera, affetsulle acque del fiume Potomac, i
tuosa, dolce. La interpretava Laura
titoli del mattino seguente sarebura Antonelli
prima di diventare Laura Antonelli. Era una
bero: «Il presidente non sa nuoragazza di una semplicità, bella ma di una
tare». Lyndon B. Johnson, ex
bellezza quieta, bella anche dentro. Le avrepresidente degli Stati Uniti.
b
sti pronosticato qualunque tipo di evoluzione
Dite un po’, non sarebbe una figata riunire in salvo quella erotica. Nel senso che le sue tette
una grande sala la Susanna Camusso, i cobas, perfette non suscitavano pensieri carnali, ma
Gotor, quei birichini del manifesto, con Bersa- l’idea che un giorno sarebbe stata una mamni e Speranza, e certamente Paolo Flores, più ma ideale e avrebbe allattato serenamente i
Rodotà, poi alcuni economisti che so io, qualche suoi figli. Gianni Amelio, regista (Antonio
Asor Rosa, il dottor Davigo in rappresentanza D’Orrico). Sette.
della superba categoria, frotte di giornalisti
L’invenzione linguistica è guardata con
che vanno per la maggiore, un po’ di banchieri,
un Comitato insegnanti deportati accoccolato sospetto nelle case editrici. Anzi, che dico, è
rigorosamente nelle poltronissime, poi, sul più cancellata. I libri sono standardizzati, pianibello, esce il direttore con la grande orchestra ficati dagli editor. Ho avvertito i primi segni
e gli suona a tutti: «Babbo Natale non esiste». del collasso quando è venuta meno la civiltà
della conversazione. Per quanto mi riguarda,
Andrea Marcenaro. Il Foglio.
la letteratura veniva da lì. Alberto Arbasino,
Si dice che Trump sia uno che non conosce scrittore (Marco Cicala). ilvenerdì.
il mondo. Beh, certo, in politica estera è un po’
Io sono il solo contemporaneo che sono riudebole. Ma anch’io non sapevo niente di Formula 1. Poi ho vinto i Mondiali. Lui è uno che scito a far lavorare. Gli altri se la sono quasi
impara in fretta. E poi, scusi, mi pare che negli sempre data a gambe invocando la qualità delultimi anni gli Stati Uniti le abbiano sbagliate la vita, uno sciopero dei trasporti, una pesante
tutte, o no? Che senso c’era a far la guerra a influenza, una piccola emicrania, dei giorni da
Putin? L’embargo con la Russia! E noi cretini, recuperare, delle feste religiose o civili, delle
in Europa, che siamo andati dietro, con la Mer- vigilie e dei domani di feste, della comuniokel. Puoi girarla come vuoi, ma io mi fido più ne del piccolino, dei funerali della nonna, del
di un imprenditore che negozi con Putin che matrimonio di un cugino, di un’interruzione
di un politico professionista. Flavio Briatore di corrente, dell’attesa dell’idraulico, delle
uova di Pasqua, degli acquisti di Natale, di
(Gian Antonio Stella). Sette.
una riunione di delegati, di un corso di inglese,
Quando Renzi ha detto a Bep- di un colloquio e via dicendo. Philippe Boupe Severgnini «Piacentini ha vard, Journal drôle et impertinent. J’ai
p
llicenza di uccidere», intendeva lu, 1997.
dire che ho un mandato politico
d
C’è un racconto di Borges, Storia dei due
molto forte perché, se la burocram
zzia è l’ufficio complicazioni affari che sognarono, che è una metafora grandissisemplici e la tecnologia l’ufficio semplificazioni ma sulla felicità da trovare sotto casa. Inutile
affari complicati, è chiaro che la seconda at- viaggiare, girare tanto: bisogna girare intortaccherà la prima, che si difenderà. Abbiano no a noi stessi. Un’altra cosa da fare con la
corretto licenza di uccidere con licenza di de- felicità è non confinarla negli attimi: tentare
cidere. Diego Piacentini, commissario per d’allungarla come un elastico, il più possibile.
la digitalizzazione della p.a. (Massimo Si- E un’altra ancora è sapere che ognuno ce l’ha
già dentro: deve solo scalpellarla, come Michederi). Corsera.
langelo che vedeva la bellezza nella pietra e la
La geniale invenzione del cosiddetto bail- sbozzava e gli veniva fuori il Mosè. Roberto
in, previsto in Europa per gestire i fallimenti Vecchioni, cantautore (Francesco Battibancari prossimi venturi, coinvolgendo nei fal- stini). Sette.
limenti i risparmi depositati in banca, forse
Il 24 febbraio avrò una figlia.
potrà costituire una soluzione bancaria ma, se
Con lei nascerà anche un nuovo
davvero applicato, sarà per certo il detonatore
C
padre. Dovrò imparare il mestiedi future incontrollabili crisi sociali e politiche.
p
Giulio Tremonti. Il Foglio.
rre. Dopo mesi di studi sugli abbinamenti con le consonanti del
b
cognome. Non potendo usare i nomi esotici che
Su ogni euro di pubblicità investiti in rete, cognome
85 centesimi vanno a due soli player: Google e vanno ora di moda… Jenns… Geffers… AbFacebook. Questi giganti e altri, come Youtube, biamo optato per Martina. Enrico Brignano,
non solo incamerano miliardi di profitti, men- attore (Vittorio Zincone). Sette.
tre editori e autori s’impoveriscono, ma godono
anche di enormi privilegi, non pagano le tasse
Vittoria mi ha in pugno. Non sa che mi
dove e come dovrebbero e non sono responsabi- ci sono messo io. Roberto Gervaso. Il
li legalmente di quanto pubblicano, per giunta Messaggero.
creano pochissimi posti di lavoro. È l’economia,
© Riproduzione riservata
Vi ricordate il ministero della cultura popolare che controllava la stampa? Ma sì, dai,
quello inventato da Benito Grillo. Jena. La
Stampa.