- Caprarola - parrocchia di Caprarola

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VIA F. NICOLAI, 35- TEL. 0761/646048 — 0761/1767957 - CELL.3280594105 - ANNO XXXI –N. 357— Gennaio 2017
Sito della parrocchia www.parrocchiacaprarola.it - canale yuotube:www.youtube.com/user/rimimmo?feature=mhee
AUGURI!!! BUON ANNO DI SPERANZA A TUTTI
Trova il tempo..
Trova il tempo di pensare.
Trova il tempo di pregare.
Trova il tempo di ridere. È la fonte del potere. È il più grande potere sulla Terra. È la
musica dell’anima.
Trova il tempo per giocare.
Trova il tempo per amare ed essere amato.
Trova il tempo di dare È il segreto
dell’eterna giovinezza È il privilegio dato
da Dio La giornata è troppo corta per essere
egoisti. Trova il tempo di leggere.
Trova il tempo di essere amico.
Trova il tempo di lavorare E’ la fonte della
saggezza. E’ la strada della felicità. E’ il
prezzo del successo. Trova il tempo di fare
la carità E’ la chiave del Paradiso.
Il giorno più bello? Oggi
L’ostacolo più grande? La paura
La cosa più facile? Sbagliarsi
L’errore più grande Rinunciare
La radice di tutti i mali? L’egoismo
La distrazione migliore? Il lavoro
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento
I migliori professionisti? I bambini
Il primo bisogno? Comunicare
La felicità più grande? Essere utili agli altri
Il mistero più grande? La morte
Il difetto peggiore? Il malumore
La persona più pericolosa? Quella che
mente
Il sentimento più brutto? Il rancore
Il regalo più bello? Il perdono
Quello indispensabile? La famiglia
La rotta migliore? La via giusta
La sensazione più piacevole? La pace interiore L’accoglienza migliore? Il sorriso
La miglior medicina? L’ottimismo
La soddisfazione più grande? Il dovere
compiuto La forza più grande? La fede
La cosa più bella del mondo? L’amore.
Cosa puoi fare per promuovere la pace nel
mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia.
Sono come una piccola matita
nelle Sue mani, nient’altro.
È Lui che pensa. È Lui che scrive.
La matita non ha nulla
a che fare con tutto questo.
La matita deve solo poter essere usata.
S.Madre Teresa di Calcutta
Il papa Francesco
nell’udienza del 21
Dicembre 2016 ha
rivolto a tutti gli
auguri di Buon
Natale insieme ad
una
riflessione
sulla
speranza
cristiana che dovrebbe
guidare
sempre la nostra
vita,
soprattutto
nel nuovo anno
che iniziamo.
Accogliamo le sue
parole come augurio di speranza per
il nuovo anno
2017.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
….«Ecco la Vergine concepirà e darà
alla luce un figlio,
a lui sarà dato il
nome di Emmanuele»
e anche «Un germoglio
spunterà dal tronco
di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici» . In questi brani traspare il senso del Natale:
Dio adempie la promessa facendosi uomo; non
abbandona il suo popolo, si avvicina fino a spogliarsi della sua divinità. In tal modo Dio dimostra la sua fedeltà e inaugura un Regno nuovo,
che dona una nuova speranza all’umanità. E
qual è questa speranza? La vita eterna. Quando
si parla di speranza, spesso ci si riferisce a ciò
che non è in potere dell’uomo e che non è visibile. In effetti, ciò che speriamo va oltre le nostre
forze e il nostro sguardo. Ma il Natale di Cristo,
inaugurando la redenzione, ci parla di una speranza diversa, una speranza affidabile, visibile e
comprensibile, perché fondata in Dio. Egli entra
nel mondo e ci dona la forza di camminare con
Lui: Dio cammina con noi in Gesù e camminare
con Lui verso la pienezza della vita ci dà la forza di stare in maniera nuova nel presente, benché faticoso. Sperare allora per il cristiano significa la certezza di essere in cammino con Cristo
S. ANTONIO ABATE 2017
S. Antonio Abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a
Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, a vent'anni ascoltando le parole di
Gesù rivolte al Giovane ricco…”Va vendi quello che hai dallo ai poveri, poi
vieni e seguimi”...abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di
80 anni, dedicato alla preghiera e alla penitenza: morì, infatti, ultracentenario
nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini
e bisognosi di tutto l'Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il
consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant'Atanasio, che contribuì a farne conoscere l'esempio in tutta la Chiesa. Per due volte lasciò il suo
romitaggio. La prima per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da
Massimino Daia. La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà
verso il Conciliio di Nicea. Nell'iconografia è raffigurato circondato da donne
procaci (simbolo delle tentazioni) o animali domestici (come il maiale), di cui
è popolare protettore. A lui furono dedicate tante opere per i poveri durante il
medioevo.
verso il Padre
che ci attende.
La speranza mai
è ferma, la speranza sempre è
in cammino e ci
fa camminare.
Questa speranza, che il Bambino di Betlemme ci dona, offre una meta, un
destino buono al
presente, la salvezza all’umanità, la beatitudine a chi si
affida a Dio
misericordioso.
San Paolo riassume tutto questo con l’aspresione:
«Nella
speranza siamo
stati salvati» .
Cioè,
camminando in questo
mondo,
con
speranza, siamo
salvi. E qui possiamo farci la domanda, ognuno di noi: io cammino con speranza o la
mia vita interiore è ferma, chiusa? Il mio
cuore è un cassetto chiuso o è un cassetto
aperto alla speranza che mi fa camminare
non da solo, con Gesù? Nelle case dei cristiani, durante il tempo di Avvento, viene
preparato il presepe, secondo la tradizione
che risale a san Francesco d’Assisi. Nella
sua semplicità, il presepe trasmette speranza; ognuno dei personaggi è immerso in
questa atmosfera di speranza. Prima di tutto
notiamo il luogo in cui nacque Gesù: Betlemme. Piccolo borgo della Giudea
dove mille anni prima era nato Davide, il
pastorello eletto da Dio come re d’Israele.
Betlemme non è una capitale, e per questo è
preferita dalla provvidenza divina, che ama
agire attraverso i piccoli e gli umili. In quel
luogo nasce il “figlio di Davide” tanto atteso, Gesù, nel quale la speranza di Dio e la
speranza dell’uomo si incontrano. Poi guardiamo
Maria, Madre della speranza. Con il suo “sì” ha
aperto a Dio la porta del nostro mondo: il suo
cuore di ragazza era pieno di speranza, tutta animata dalla fede; e così Dio l’ha prescelta e lei ha
creduto alla sua parola. Colei che per nove mesi
è stata l’arca della nuova ed eterna Alleanza,
nella grotta contempla il Bambino e vede in Lui
l’amore di Dio, che viene a salvare il suo popolo
e l’intera umanità. Accanto a Maria
c’è Giuseppe, discendente di Iesse e di Davide;
anche lui ha creduto alle parole dell’angelo, e
guardando Gesù nella mangiatoia, medita che
quel Bambino viene dallo Spirito Santo, e che
Dio stesso gli ha ordinato di chiamarlo così,
“Gesù”. In quel nome c’è la speranza per ogni
uomo, perché mediante quel figlio di donna, Dio
salverà l’umanità dalla morte e dal peccato. Per
questo è importante guardare il presepe!
E nel presepe ci sono anche i pastori, che rappresentano gli umili e i poveri che aspettavano il
Messia, il «conforto di Israele» e la «redenzione
di Gerusalemme» . In quel Bambino vedono la
realizzazione delle promesse e sperano che la
salvezza di Dio giunga finalmente per ognuno di
loro. Chi confida nelle proprie sicurezze, soprattutto materiali, non attende la salvezza da Dio.
Mettiamoci questo in testa: le nostre sicurezze
non ci salveranno; l’unica sicurezza che ci salva
è quella della speranza in Dio. Ci salva perché è
forte e ci fa camminare nella vita con gioia, con
la voglia di fare il bene, con la voglia di diventare felici per l’eternità. I piccoli, i pastori, invece
confidano in Dio, sperano in Lui e gioiscono
quando riconoscono in quel Bambino il segno
indicato dagli angeli. E proprio il coro degli angeli annuncia dall’alto il grande disegno che quel
Bambino realizza: «Gloria a Dio nel più alto dei
cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» . La speranza cristiana si esprime nella lode
e nel ringraziamento a Dio, che ha inaugurato il
suo Regno di amore, di giustizia e di pace…..
Sarà veramente una festa se accoglieremo Gesù,
seme di speranza che Dio depone nei solchi della
nostra storia personale e comunitaria. Ogni “sì” a
Gesù che viene è un germoglio di speranza. Abbiamo fiducia in questo germoglio di speranza, in
questo sì: “Sì, Gesù, tu puoi salvarmi, tu puoi
salvarmi”.
Buon Anno di speranza a tutti!
FESTA 15-17 GENNAIO 2017
12-13-14 GENNAIO: Triduo di preparazione Ore 16,30 Rosario e S. Messa al Sacrario.
15 GENNAIO: FESTA PUBBLICA DI S. ANTONIO
Ore 7,00 S. Messa al Sacrario con LA BENEDIZIONE
DEL PANE DI S. ANTONIO.
Ore 9,00 S. Messa al Duomo.
Ore 9,45 In p.za Vignola BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI
Ore 10,00 SOLENNE PROCESSIONE in onore di S. ANTONIO ABATE accompagnata dalla Banda di Caprarola
Ore 11,30 nella Chiesa del Duomo Solenne Celebrazione
Eucaristica
17 GENNAIO: FESTA LITURGICA DI S. ANTONIO ABATE al SACRARIO MESSE ORE 9-11,15-17,00
cSito della Parrocchia: www.parrocchiacaprarola.it
Sito della Parrocchia: www.parrocchiacaprarola.it
CALENDARIO
Gennaio 2017
31 Dic. S. S. Silvestro I papa Ore 9,00 esposizione
del Sacramento ORE 16,30 al duomo Te Deum di ringraziamento.
1 D. Maria SS. Madre di Dio. Giornata Mondiale
della Pace. Esposizione santissimo Ore 16,30 preghiera e S.Messa
2 L. Ss. Basilio e Gregorio
3 M. S. Genoveffa Ore 17,30 al Duomo Recital dei
ragazzi dell’oratorio “Xmas, Oh, yes”
4 M. S. Ermete
5 G. S. Amelia
6 V. Epifania del Signore. Ore 16,30 Processione
del Bambinello. S. Messa CONCERTO Coro Parrocchiale ore 18 la Duomo
7 S. S. Raimondo
8 D. Festa del battesimo del Signore. Ore 12 celebrazione dei battesimi al duomo
9 L. S. Giuliano . Ore 21 Catechesi per adulti
10 M. S. Aldo Riprende la catechesi dei ragazzi e
l’Oratorio
11 M. S. Igino. Ore 9-12 Esposizione santissimo al
Duomo. Oratorio
12 G. S. Modesto Al sacrario Triduo di S. Antonio A
13 V. S. Ilario. Comunione agli ammalati. Ore 15 al
Duomo catechesi per adulti Triduo S. Antonio
14 S. S. Felice. Triduo
15 D. Seconda Domenica tempo ordinario Festa
pubblica di S. Antonio abate Ore 9,45 benedizione degli animali Processione di S. Antonio Abate (vedi programma della festa)
16 L. S. Marcello Ore 21 Catechesi adulti
17 M. S. Antonio Abate festa religiosa
Ore 9,00 ore 11,00 ore Oratorio 17 S. Messa al sacrario.
18 M. S. Liberata. Ore 9-12 Esposizione Santissimo
al Duomo Oratorio
19 G. S. Mario Ore 10 Incontro Caritas
20 V. SS. Sebastiano e Fabiano. Ore 15 catechesi
adulti al duomo
21 S. S. Agnese
22 D. Terza Domenica tempo ordinario
23 L. S. Emerenziana ore 21 catechesi adulti
24 M. S. Francesco di Sales Oratorio
25 M. Conversione di S. Paolo. Ore 9-12 Esposizione santissimo al Duomo
26 G. SS. Tito e Timoteo
27 V. S. Angela Merici Ore 15 catechesi adulti
28 S. S. Tommaso d’Acquino Inizio del Corso per i
fidanzati ore 18,00 sala parrocchiale
29 D. Quarta Domenica tempo ordinario
30 L. S. Martina Ore 21 catechesi adulti
31 M. S. Giovanni Bosco. Oratorio
PRESEPE CARITAS
Grazie alla Caritas della parrocchia che ha
allestito un presepe a grandezza naturale
nella cantina di Palazzo Restituti in piazza P.
Cuzzoli, che è possibile ancora visitare fino
alla festa del battesimo del Signore con gli
orari del manifesto. E’ un tentativo riuscito
molto bene per farci ricordare come si viveva
la vigilia del Natale nella nostre famiglie alcuni anni fa, anche con le belle parole di Ezio
Bruziches.
Le offerte che si accoglieranno andranno per
le iniziative della Caritas nella nostra comunità per questo nuovo anno in cui oltre i pacchi
per le famiglie in difficoltà la Caritas ha in
mente l’aiuto per i disabili e la mensa della
Piccola Casa della Misericordia. Grazie anche a tutti coloro che in questo Natale hanno
contribuito con offerte o doni alle varie iniziative della carità. Speriamo che tutto questo ci
renda più aperti agli altri soprattutto a coloro
che si trovano maggiormente in difficoltà.
Grazie alle signore della Caritas del loro impegno e del loro esempio di generosità.
La pace come cammino
di don Tonino Bello
A dire il vero non siamo molto abituati a
legare il termine pace a concetti dinamici.
Raramente sentiamo dire:ù "Quell'uomo si
affatica in pace", "lotta in pace", "strappa la
vita coi denti in pace"...
Più consuete, nel nostro linguaggi, sono
invece le espressioni: "Sta seduto in pace",
"sta leggendo in pace","medita in pace" e,
ovviamente, "riposa in pace".
La pace, insomma, ci richiama più la vestaglia da camera che lo zaino del viandante.
Più il comfort del salotto che i pericoli della
strada. Più il caminetto che l'officina brulicante di problemi. Più il silenzio del deserto
che il traffico della metropoli. Più la penom-
bra raccolta di una chiesa che una riunione di sindacato. Più il mistero della
notte che i rumori del meriggio. Occorre forse una rivoluzione di mentalità
per capire che la pace non è un dato,
ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno.
Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo. La pace richiede lotta,
sofferenza, tenacia. Esige alti costi di
incomprensione e di sacrificio. Rifiuta
la tentazione del godimento. Non tollera atteggiamenti sedentari.
Non annulla la conflittualità. Non ha
molto da spartire con la banale "vita
pacifica". Sì, la pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino
in salita. Vuol dire allora che ha le sue
tabelle di marcia e i suoi ritmi, i suoi
percorsi preferenziali ed i suoi tempi
tecnici, i suoi rallentamenti e le sue
accelerazioni. Forse anche le sue soste.
Se è così, occorrono attese pazienti. E
sarà beato, perché operatore di pace,
non chi pretende di trovarsi all'arrivo
senza essere mai partito, ma chi parte.
Col miraggio di una sosta sempre
gioiosamente intravista, anche se mai su questa terra s'intende - pienamente
raggiunta.
1° gennaio 2017 : Giornata Mondiale della Pace
Messaggio. Papa Francesco: La non-violenza stile di una politica per la pace
Alla fine di un anno lacerato e frantumato d alla vio lenza, il q uar to messaggio di papa Francesco per la
Giornata mondiale della pace, mette al
centro una questione cruciale che non
ha alternative: la "non violenza".Non
violenza praticata «come strategia di
costruzione della pace», nella quale si
giocano i rapporti interpersonali, sociali
e internazionali. Impegno possibile e
via praticabile che non è patrimonio
esclusivo della Chiesa cattolica ma è
proprio di molte tradizioni religiose. Quello
che ha prodotto già risultati e avuto già i
suoi esempi storici con i successi ottenuti
dal Mahatma Gandhi nella liberazione
dell’India, da Martin Luther King contro la
discriminazione razziale fino a Madre Teresa di Calcutta, a Leymah Gbowee e mi-
gliaia di donne liberiane, che - come è
ripreso nel messaggio - hanno organizzato incontri di preghiera e protesta non
violenta ottenendo negoziati di alto
livello per la conclusione della seconda
guerra civile in Liberia. Una strategia
pragmatica infine che certamente per i
cristiani - ricorda papa Francesco ha un modello evangelico esplicito,
in Cristo stesso che «ci offre un
"manuale"» di questa strategia della
pace nelle Beatitudini…. La costruzione della pace mediante la non
violenza attiva «è elemento necessario e coerente con i continui sforzi
della Chiesa per limitare l’uso della
forza attraverso le norme morali,
mediante la sua partecipazione ai
lavori delle istituzioni internazionali», ha rilevato il Papa invitando a
«diventare persone che hanno bandito
dal loro cuore, dalle loro parole e dai
loro gesti la violenza». E ha assicurato
«che la Chiesa cattolica accompagnerà
ogni tentativo di costruzione della pace
attraverso la nonviolenza».
Corso di catechesi per i fidanzati in preparazione al matrimonio
Inizia l’ultimo Sabato di gennaio e precisamente il 28 gennaio alle ore 18,00 alla
sala Parrocchiale, il corso di catechesi in
preparazione al sacramento del matrimonio per tutti i fidanzati della nostra comunità. Il corso è aperto a tutte le coppie di
fidanzati, in particolare i a quelle che intendono celebrare il sacramento entro il
nuovo anno 2012, è una buona occasione,
soprattutto se presa con tempo e con calma, per porsi tante domande riguardo la
vita matrimoniale, la scelta di fede del
sacramento, l’impegno futuro della famiglia e dei figli.
Queste parole del papa Giovanni Paolo II
in occasione dell’incontro nazionale
della famiglie svoltosi a Roma il 20 ottobre 2001, ci danno il senso di quello che
la Chiesa pensa a proposito del matrimonio. Dice il papa: “ Dio crede fermamente nella famiglia. Fin dall’inizio,
creando il genere umano a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina, ha voluto collocare al centro del
suo progetto la realtà dell’amore tra
uomo e donna. Lo sviluppo armonico
e il progresso di un popolo dipendono
in larga misura dalla sua capacità di
investire sulla famiglia, garantendo a
livello legislativo, sociale e culturale la
piena ed effettiva realizzazione delle
sue funzioni e dei suoi compiti. Care
famiglie, voi siete chiamate ad essere
protagoniste del futuro dell’umanità,
plasmando il volto di questo nuovo
millennio”.
Appuntamento quindi per tutte le coppie il 25 gennaio alle ore 18,00 alla
sala parrocchiale per l’iscrizione e
l’inizio della parte finale del cammino
di fidanzamento in vista del sacramento del matrimonio scelta di vita e di
fede cristiana per essere nel mondo il
segno e la presenza di Dio Creatore e
Salvatore.
SPETTACOLO
DEI RAGAZZI DELL’ORATORIO
Nei giorni precedenti e seguenti il Natale i
ragazzi dell’Oratorio sono stati ammalati a
letto con l’influenza e per questo non hanno
potuto fare la rappresentazione natalizia che
avevano preparato con l’aiuto degli educatori e delle mamme. Per questo, sperando
che col nuovo anno si siano tutti rimessi,
vorremmo proporre comunque il recital
preparato, per il giorno 3 gennaio alle ore
17,30 al Duomo. Sarà un giorno feriale ma
ma varrà la pena di partecipare oltre che per
il buon messaggio che il recital propone,
anche per dare soddisfazione ai ragazzi che
si sono impegnati nella preparazione dello
spettacolo. Per questo l’invito è rivolto a
tutti il 3 gennaio alle ore 17,30 al duomo per
assistere alla rappresentazione. Le offerte
che raccoglieremo andranno per i terremotati insieme alle altre già raccolte nel mercatino il 18 dicembre che sono state oltre 700
euro. Grazie per i bei lavoretti preparati e
per la generosità dei ragazzi che hanno offerto i loro giocattoli.
Telefoni Parrocchia: 0761/646048 - 0761/ 1767957 Cell. 3280594105
Email [email protected] Sito della parrocchia: www.parrocchiacaprarola.it
email [email protected]
Questo notiziario parrocchiale è stato finito di stampare il 27.12.2016 ed è stato messo a disposizione nelle chiese di Caprarola. E’ ad uso esclusivo della comunità cristiana di Caprarola. Chi volesse contribuire con
articoli ed offerte si può rivolgere al parroco. Per eventuali lettere l’indirizzo è quello dall’Ufficio parrocchiale in via F. Nicolai, 35 oppure quello della posta elettronica [email protected]