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PARROCCHIA S. LUCIA – AUGUSTA
@mail: [email protected]
www.parrocchiasantaluciaugusta.it
Calendario parrocchiale
Gennaio – marzo 2017
Avvento – Natale … e dopo
Carissimi
abbiamo vissuto insieme intensamente l’inizio dell’anno liturgico con il tempo d’avvento
ridestando in noi tutti il desiderio gioioso della venuta del Salvatore.
L’abbiamo atteso vegliando, pregando, compiendo il bene, scrutando i segni dei tempi, scoprendo
all’interno della nostra storia la presenza di quel Dio che ormai è rimasto per sempre “con noi”.
Abbiamo celebrato il S. Natale in cui abbiamo rinnovato la nostra disponibilità ad accogliere il
nostro Dio che sempre viene.
L’annuncio che risuona a Natale non è una semplice bella notizia. È proclamazione stupita di un
evento che si compie oggi, nella celebrazione, un evento di nascita di Gesù, del cristiano, della
Chiesa. Insieme con il Natale di Cristo, la Chiesa celebra il suo natale e il natale di ogni cristiano.
Non siamo spettatori di un evento, ma lo viviamo, vi prendiamo parte.
Nel Natale di Cristo avviene un mirabile scambio:
“Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventi Dio” (Sant’Ireneo)
“Dio si è fatto ciò che siamo per renderci partecipi di ciò che egli è” (Cirillo di Alessandria)
Celebrare l’Eucarestia specialmente per questo periodo di Natale significa entrare in un nuovo stile
di vita, vale a dire la vita dei figli di Dio:
- comportarsi come lui 1Gv 1,6
- rompere con il peccato 1Gv 3,3
- praticare la giustizia 1Gv 3,10
- osservare i suoi comandamenti, soprattutto quello dell’amore (1Gv 3,18-20.23-24)
L’apparizione della grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare
l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e pietà,
nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e
salvatore Gesù Cristo (Tt 2,11-13)
Per vivere il Natale bisogna come Maria concepire e generare Cristo nel proprio cuore.
“Che giova infatti sapere che il Verbo sia disceso in questo mondo se non nasce in me? (Origene)
Ogni giorno il Cristo nasce in chi lo accoglie con l’ascolto e l’obbedienza.
In questo modo il natale non è legato a un giorno, e l’intera storia dell’uomo diventa un tempo di
gestazione che culmina con la nascita del Cristo totale.
Ed eccoci a riprendere il nostro cammino nell’ordinarietà del tempo liturgico.
Ma ancora S. Giovanni ci viene incontro per introdurci ad una realtà che autentifica il nostro
cammino.
1Gv 2,15
La vocazione cristiana è impegno a vivere nel mondo a servizio dell’uomo, per testimoniare Cristo
e portarne ai fratelli il messaggio di salvezza, ma senza confondersi con il mondo, senza accettare i
suoi compromessi e i suoi modelli di comportamento, negazione di quello spirito di umiltà, di
povertà, di carità che deve animare la vita del credente.
Solo il cuore che si svuota del mondo, delle sue proposte di vita transitorie e della bramosia di
possesso dei suoi beni effimeri, può essere riempito dell’amore del Padre.
1
Il discepolo di Gesù non sarà mai accettato dal mondo, e il rifiuto che le forze del male nutrono per
i credenti è logica conseguenza di una scelta di vita: essi non appartengono al mondo e questo
non può accettare chi si oppone ai suoi principi e alle sue scelte.
I credenti, a motivo della loro elezione e per la scelta di vita fatta a favore di Cristo, sono
considerati estranei e nemici. La loro esistenza è una continua accusa alle opere perverse del
mondo e un rimprovero eloquente a chi è malvagio. Per questo l’uomo di fede è odiato e respinto.
Il mondo respinge i discepoli perché non sono i suoi.
Esso non ama se non ciò che è suo, ciò che non turba la sua pace, non smaschera la sua alterigia e
non lo pone sotto accusa per il suo conformismo.
Ma, se per chi segue la logica dell’amore, Cristo rimane segno di contraddizione, è pur vero che
tanta opposizione diventa criterio di autenticità e di solidità per i discepoli di Cristo.
Ti basta la mia grazia (2Cor 12,9) ci ricorda infine S. Paolo.
Occorre vivere nella sua grazia.
Luogo privilegiato in cui veniamo in contatto con la sua Grazia è la celebrazione dei misteri cristiani
che sono “incontri nel tempo con Gesù Cristo” presente nella sua Chiesa fino alla fine dei tempi.
Attraverso la liturgia, il popolo di Dio prende parte all’opera stessa di Dio.
Celebrare una liturgia significa incontrare Dio: lasciarlo operare, ascoltarlo, rispondergli.
Un dialogo di questo tipo si esprime sempre per mezzo di gesti e di parole.
Durante la celebrazione il tempo diventa tempo per Dio, “diventiamo contemporanei di Gesù”.
Egli penetra nel mio tempo e nella mia vita con la sua presenza che è salvezza e perdono, con la
forza dirompente della sua risurrezione.
La Domenica è il fulcro del tempo cristiano in cui celebriamo la resurrezione di Cristo, e ogni
domenica è una piccola Pasqua. Ogni celebrazione è come un appuntamento d’amore che Dio
scrive nella nostra agenda: chi ha provato l’amore di Dio vi partecipa volentieri; chi a volte non lo
sente, ma vi partecipa lo stesso, mostra a Dio la propria fedeltà.
Traccia per la condivisione
-
l’Avvento ed il Natale di quest’anno è stato una celebrazione che si è aggiunta alla mia
esistenza o qualcosa di nuovo è entrato nella mia vita facendomi più cristiano?
Come sta crescendo la mia vita di figlio di Dio nella comunione con lui … che mi dà la forza
di vincere il male?
La mia partecipazione alle celebrazioni liturgiche sono un’occasione di maturazione di fede,
d’incontro con Cristo, di trasformazione della mia vita? … oppure …
2
Gennaio
Lunedì 9
ore 9.00
Incontro Catechiste 1° Media e A.C.R.
ore 17.00
A SR Anniversario Dedicazione Cattedrale a seguire Celebrazione Eucaristica
ore 18.30
Incontro A.C.G.
ore 19.30
Ultreya
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Martedì 10
ore 18.00
Assemblea comunitaria presso C. Caritas inaugurazione prefabbricato Arcivescovo
e Sindaca
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Mercoledì 11
ore 18.30
Incontro parroco con equipe Iniz. Cristiana
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Giovedì 12
ore 18.30
Incontro Leaders cellule
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Venerdì 13
ore 18.30
Adorazione Eucaristica vocazionale con Ministri Straordinari della Comunione
per Corso Nuova Vita.
ore 20.00
Incontro Giovani e Campo Base
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Sabato 14
Corso Nuova Vita
ore 15.30
1° e 2° A.C.R. al C. Caritas – 3° A.C.R. al C. Utopia
Sabato alternativo A.C.G.
ore 17.00
Cursillos
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Domenica 15
Giornata Mondiale dei Migranti e Rifugiati
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Lunedì 16
ore 18.30
Incontro A.C.G. – Parroco col 4° superiore
ore 18.30
Scuola di Teologia
ore 19.30
Ultreya
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Martedì 17
ore 18.30
Rientro Corso Nuova Vita – Iniz. Cristiana tutta ed assemblea parrocchiale
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Mercoledì 18
dal 18 al 25 Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
ore 9.00
Caritas parrocchiale col parroco
ore 18.45
Incontro padrini cresima
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Giovedì 19
ore 18.45
Incontro Genitori e figli 5° Elem.
ore 19.00
Co.Ca.
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Venerdì 20
ore 18.30
Lectio divina – Catechiste
ore 20.00
Incontro Giovani e Campo Base
3
Sabato 21
ore 15.30
1° A.C.R al C. Caritas – 2° e 3° A.C.R. al C. Utopia
ore 17.00
Cursillos
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Domenica 22
Pranzo “Cursillos”
ore 16.00
Clan Agesci Augusta 4°
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Lunedì 23
ore 9.00
Incontro Catechiste 3° - 4° -5° Elem.
ore 18.30
A.C.G. Incontro di preghiera per la pace
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Martedì 24
ore 18.30
Catechesi su Amoris laetitia con Genitori 1° media
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Mercoledì 25
ore 16.00
Incontro Caritas Cittadina presso Centro Caritas
ore 18.45
Catechesi Genitori e figli 4° Elem.
ore 18.30
Incontro Parroco e Missionari del Vangelo
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Giovedì 26
ore 18.30
Incontro Gruppo Liturgia e Ministri Straordinari della Comunione
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Venerdì 27
ore 18.30
Liturgia penitenziale comunitaria – Cellule
ore 20.00
Incontro partecipanti 6° viaggio a Bafatà
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Sabato 28
ore 9.00-12.00
Ritiro a Canicattini Bagni per Cursillos con S. Messa Arcivescovo
e Mandato. A conclusione pranzo comunitario
ore 15.30
1° -2°-3°A.C.R. al C. Utopia
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Domenica 29
ore 9.30
Mandato pastorale per Bafatà
ore 11.00
A.C.R. Festa della pace
ore 16.00
Incontro Equipe Campo Base col parroco
ore 17.00
Incontro Gruppo Coppie
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Lunedì 30
ore 18.30
A.C.G. – Incontro 3° sup. col parroco
ore 18.30
Scuola di teologia
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Martedì 31
ore 18.30
Consiglio Pastorale: La dimensione sociale della fede. La Quaresima
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Febbraio
Mercoledì 1
ore 18.30
Cellulone
4
Giovedì 2
Inizio Cursillos uomini
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Venerdì 3
ore 18.30
Adorazione per Cursillos uomini
ore 20.00
Incontro A.C.G. con Florindo Colella
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Sabato 4
ore 15.30
1° A.C.R. al C. Caritas – 2° e 3° A.C.R. al C. Utopia
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Domenica 5
ore 20.00
Rientro Cursillos Augusta
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Lunedì 6
ore 9.00
Catechiste 1° Media
ore 18.30
Incontro A.C.G. – 2° Sup. col parroco
ore 19.30
Ultreya accoglienza
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Martedì 7
ore 18.30
Catechesi comunitaria: Verso la Quaresima
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Mercoledì 8
Inizio Cursillos donne
8-9 Partecipazione Convegno Chiese del sud a Napoli
“Chiesa e lavoro: quale futuro per i giovani del Sud?”
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Giovedì 9
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Venerdì 10
ore 18.30
Adorazione vocazionale Cursillos donne
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Sabato 11
Partenza per Bafatà gruppo Pastorale (11-19)
ore 15.30
1° e 3° A.C.R. al C. Utopia – 2° A.C.R. al C. Caritas
ore 18.00
Cellule tutte al C. Utopia
ore 20.00
Rientro Cursillos donne a S. Corrado - Siracusa
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Domenica 12
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Lunedì 13
ore 18.30
Incontro A.C.G.
ore 18.30
Scuola di teologia
ore 19.30
Ultreya
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Martedì 14
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Mercoledì 15
ore 18.45
Al C. Caritas Genitori e figli 4° Elem. “Roveto ardente”
5
Giovedì 16
ore 18.45
Incontro Genitori e figli 5° Elem.
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Venerdì 17
ore 18.30
Lectio divina
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Sabato 18
ore 15.30
1° A.C.R. al C. Caritas-2° e 3° A.C.R. al C. Utopia
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Domenica 19
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Lunedì 20
ore 9.00
Incontro Catechiste 3° Elem.
ore 18.30
A.C.G.
ore 19.30
Ultreya
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Martedì 21
ore 18.30
Incontro Genitori e figli 1° media con catechesi parrocchiale
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Mercoledì 22
ore 18.30
Incontro Leaders Cellule
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Giovedì 23
Dal 23 al 25 partecipazione a Firenze “Seminario Nazionale Pastorale Sociale
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Venerdì 24
ore 18.30
Liturgia penitenziale comunitaria
ore 20.00
Incontro A.C.G. col parroco e Florindo
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Sabato 25
ore 15.30
Carnevale comunitario A.C.R.
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Domenica 26
ore 17.00
Incontro Giovani coppie
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Lunedì 27
ore 18.30
Scuola di teologia
Martedì 28
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Marzo
Inizio Quaresima
Mercoledì 1
Le Sacre Ceneri
ore 16.30
Rito delle Ceneri con i Bambini
ore 18.30
S. Messa con rito delle Ceneri
6
L’amore fraterno è la presenza di Dio nel mondo
Agli uomini di Dio sono affidati l’annuncio e i sacramenti nutrimento della fede nella strada della vita.
“La condivisione rende il Padre presente”.
Dov’è Dio nel mondo?
“La misericordia non avrà mai fine” (1Cor 13,1-12).
La misericordia è credere fermamente nell’amore del Padre, vivendo da figli e da fratelli.
Ma Dio dov’è nel mondo? Spesso non sembra presente. Eppure c’è un luogo dove si fa trovare.
(Mc 6,45-52)
Dopo la moltiplicazione dei pani Gesù ordina ai discepoli di imbarcarsi per Betsaida mentre lui sale sul
monte a pregare.
“Fattosi sera la barca era in mezzo al mare e lui solo sulla terra. Vedendoli provati nel remare, infatti il
vento era loro contrario sulla quarta veglia nella notte viene verso di loro camminando sul mare e voleva
oltrepassarli. Essi pensarono che era un fantasma e alzarono un grido. Tutti infatti lo videro e furono
turbati. Egli disse: “Coraggio, Io sono, non temete”. E salito che fu sulla barca, cadde il vento
Essi rimasero oltremodo stupiti, infatti non avevano capito il fatto dei pani perché il loro cuore era indurito.
Dunque la condizione dei discepoli è simile alla nostra oggi: da soli sulla barca, simbolo della Chiesa, in
mezzo alle difficoltà e Gesù non c’è. Che cosa c’entra l’episodio dei pani con il rischio di affondare?
La moltiplicazione dei pani è il concreto amore fraterno, la condivisione, che ci permette di fare la
traversata: la barca, la notte, il mare, la tempesta, la fatica, il vento contrario, il terrore e l’illusione dei
fantasmi, per la calma e l’approdo sono tutte metafore dell’esistenza.
Dobbiamo fare una traversata piena di difficoltà, sospesi nella notte tra la terra ed il cielo, con l’abisso
sotto, preda della morte.
Navigando verso l’altra riva
In che modo arrivare all’altra riva, come Gesù ci ha ordinato? Proprio al termine della notte, dopo le 5 del
mattino, quando non sono neppure più lucidi ma disperati, i discepoli vedono uno camminare sulle acque,
simbolo del grande desiderio dell’uomo di vincere la morte.
Il Signore ci cammina sopra, la calpesta, loro gridano di spavento, certi che sia uno spettro, non la realtà. I
discepoli cioè non credono che sia possibile vincere la tempesta, né la morte. Che lui che le ha vinte sia
un’illusione e reali le loro paure.
Coraggio, Io sono. Non temete ci dice.
La prima parola di Gesù è “coraggio”, perché la paura è mancanza di fede. E aggiunge “Io sono” che è il
nome di Dio. Solo con loro sulla barca e cade il vento. L’evangelista annota: “Essi rimasero oltremodo
stupiti, infatti non avevano ancora capito il fatto dei pani, perché il loro cuore era indurito”.
Il pane di cui abbiamo bisogno, capace di vincere le paure e sedare le tempeste è “Io sono”, il nostro amore
fraterno è la presenza di Dio in questo mondo, fortissima, che vince ogni male e la morte. Siamo noi gli
incredibili di fronte alla realtà di Dio.
Solo la condivisione ci salva.
A noi l’amore fraterno sembra una piccola cosa, ma non è così. È davvero potenza di Dio che salva il mondo.
Restiamo preda della tempesta perché appesantiamo il cuore con altre illusioni. Per non indurire il cuore
dobbiamo invece ricordare il suo amore con l’Eucarestia.
Dio si fa pane per noi e ci insegna a vivere in comunione, da fratelli.
Il ricordo della storia comune con Dio, attraverso la Parola e i sacramenti, ci fa palpitare il cuore e ci insegna
a vivere. Se uno mi ama, io e il Padre verremo a lui (Gv 14,23).
Tutto il resto non ci salva ci fa perdere.
Traccia per la condivisione
1) Come aiutare i nostri ragazzi ad essere più familiari con la parola di Dio? Lectio divina quotidiana.
2) La vita sacramentale è partecipata dai nostri ragazzi?
Quali difficoltà, come aiutarli? In particolare per la partecipazione alla S. Messa alla Domenica e le
confessioni.
3) “Vivere la fraternità” come concretizzarla!
7