La strategia di Cem per il 2017: portare la

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I
I SABATO 31 DICEMBRE 2016 I IL CITTADINO DI MONZA E BRIANZA
VIMERCATE
RIFIUTI L’assemblea di Cem Ambiente ha approvato il budget per l’anno prossimo
SPETTACOLI
La strategia di Cem per il 2017:
portare la differenziata al 77%
di Martino Agostoni
Con l’anno nuovo l’Ecuo sacco
si allarga, punterà a far crescere ulteriormente la raccolta differenziata ma saluterà anche Vimercate.
Prima di Natale si è riunita l’assemblea dei soci Cem Ambiente Spa dedicata all’approvazione del budget
per il 2017, il momento per discutere
e conoscere le strategie e gli obiettivi del prossimo anno dell’azienda
dei servizi ambientali attiva tra 59
Comuni del vimercatese e nord-est
milanese. E quest’anno è stata anche l’occasione per conoscere l’indirizzo di gestione del nuovo amministratore unico di Cem, Antonio
Colombo, eletto a metà novembre,
e, nello specifico, per Vimercate per
valutare le prospettive dell’ultimo
anno in cui userà i servizi di Cem,
dopo la conferma del sindaco Francesco Sartini di non rinnovare fino
al 2025 il contratto tra Comune e
Cem che scadrà l’anno prossimo.
L’Ecuo sacco comunque resterà in
uso a Vimercate per l’intero 2017,
un anno che, secondo l’intervento
del neo amministratore di Cem, sarà il migliore per il progetto dei sacchi con i codici a barre pensati per
ridurre sempre più la frazione secca indifferenziata. «Per il 2017 puntiamo – ha detto Colombo – al consolidamento dei risultati ottimi ottenuti in questi primi anni di speri-
«
L’Ecuo sacco di Cem
ha ottenuto risultati
eccellenti e verrà usato
anche nel corso
del prossimo anno
mentazione. Quello che ci attende è
un’ulteriore estensione del progetto Ecuo Sacco, che nel 2017 sarà introdotto in altri 8 Comuni oltre ai 21
sui quali è attivo». In totale nel 2017
saranno circa 315mila le persone
che useranno gli Ecuo Sacco, circa il
60% del bacino d’utenza di Cem, e
l’obiettivo principale resta il miglioramento raccolta differenziata che
oggi è al 74% in media tra i Comuni
con l’Ecuo Sacco: «Per il prossimo
anno – prosegue Colombo – puntiamo al conseguimento di una percentuale di raccolta differenziata
media superiore al 77% su tutti i Comuni e a una produzione annua di
rifiuto secco residuale più contenuta, di circa 50 kilogrammi pro capite, quando oggi siamo oltre 75 Kilogrammi pro capite».
A livello aziendale è stata presentata all’assemblea una previsione di ricavi di 58 milioni di euro «va-
lutati con la consueta ottica di prudenza gestionale» ha precisato
l’amministratore, e di costi per 57,8
milioni di euro «come previsto dalle
strategie aziendali di un budget di
previsione orientato al sostanziale
pareggio economico». Colombo ha
quindi sintetizzato le strategie
chiave della società per il 2017 in
cinque punti: assieme alla volontà
di incentivare al massimo la raccolta differenziata, si intende operare
per lo sviluppo di formule innovative per la valorizzazione dei rifiuti,
poi aumentare il rapporto qualitàprezzo dei servizi erogati, contenere le tariffe pagate dai soci e quindi,
ad esclusione di Vimercate che sta
uscendo da Cem, avviare il nuovo
contratto di servizio con i Comuni
soci e, per la seconda metà dell’anno, il nuovo affidamento dei servizi
di raccolta rifiuti alla società aggiudicataria della gara. n
MUST Gli studenti della scuola superiore al museo di Vimercare per curare la mostra che finirà a febbraio
Alternanza scuola - lavoro
Mostra di Manzù per il Floriani
di Gloria Viscardi
Continua l’avventura dei ragazzi del Floriani
che stanno svolgendo l’Alternanza Scuola Lavoro prevista dalla normativa al Museo MUST di
Vimercate. Sono stati gli 11 studenti dell’Istituto
vimercatese a curare nei minimi dettagli la mostra di Giacomo Manzù, da novembre a febbraio
visitabile nelle sale del museo di Vimercate. La
mostra, “Manzù. L’accento sull’arte”, è l’ultimo
fiore all’occhiello del museo, e ha radunato a Vimercate pezzi di arte e storia provenienti da collezioni sparse in tutta Italia, dalla Galleria d’Arte
moderna e contemporanea di Roma, dal MaGa di
Gallarate, dalla collezione di Ubi Banca, dalla galleria d’arte moderna di Bergamo e varie collezioni provate. Gli alunni del Floriani si sono occupati di tutte le attività di sorveglianza della sala e
delle opere, hanno supportato attivamente lo
svolgimento dei laboratori per bambini e adulti
organizzati al termine del tour delle creazioni
dell’artista e hanno seguito il controllo della customer satisfaction, e cioè dei livelli di soddisfazione del visitatori. Sempre in ambito di Alternanza, i ragazzi che si occupano di grafica pubblicitaria saranno impegnanti nella realizzazio-
I ragazzi del Floriani al Must
ne delle prossime campagna del museo e spot da
promuovere sui social. « Nei prossimi mesi torneranno anche i 56 studenti dell’ Einstein di Vimercate che hanno iniziato a collaborare con il
museo già dall’anno scorso» conclude il MUST. n
Il palco al teatro di Oreno
Presentato
il cartellone
“Palcoscenici”
a Oreno
Per la prossima stagione teatrale anche Oreno sale sul palcoscenico della Provincia. È stato presentato prima di Natale “Palcoscenici”, il
cartellone promosso dal circuito
Teatrale di Monza e Brianza nato
nel 2006, che conta 12 Comuni aderenti per un totale di 15 sale coinvolte, tra cui TeatrOreno di Vimercate.
E in particolare lo storico palcoscenico orenese rientra nel programma di promozione del teatro sul territorio e nel circuito dei circa 350
spettacoli che saranno proposti nel
2017 in Brianza, ma anche nella sezione dedicata alle scuole. Sono 9
quest’anno le sale coinvolte da “Il
Teatro Scuola”, un’iniziativa che ha
ottenuto dalla Regione un finanziamento di 29mila euro che permette
alla Provincia di confermare il sostegno ai teatri con spettacoli dedicati alle scuole. Questo specifico
cartellone ha per il 2017 82 spettacoli in programmazione per avvicinare gli studenti al mondo del teatro, un’esperienza a cui nella scorsa
stagione hanno partecipato 29.968
studenti per un totale di 270 scuole
coinvolte. Palcoscenici proporrà a
partire da metà gennaio e in 15 diversi teatri brianzoli oltre 350 spettacoli. n M. Ago.
PERSONAGGIO Durante un’azione partigiana nel 1944 ad Arcore venne arrestato dai nazifascisiti e condannato a 30 anni di carcere
Se n’è andato a 89 anni Felice Carzaniga
Sfiorò la morte quando era partigiano
di Anna Prada
Fu tra quei giovani italiani che,
apparecchiata loro dalla storia la
scelta tra il giogo soffocante e indegno della dittatura e la lotta per la
libertà, non ebbero esitazioni e
scelsero quest’ultima e combatterono, per tutti, anche a costo delle
loro vite. Felice Carzaniga negli anni di lotta partigiana la morte la
sfiorò davvero, sopravvisse e fu testimone silenzioso di quel valor civile che alla città di Vimercate è valso la Medaglia d’argento riconosciutale nel 2009 per il ruolo svolto
nella Resistenza al nazifascismo.
Carzaniga, vimercatese, classe
1927, se n’è andato a 89 anni, in questi giorni di festa, lasciando la moglie Rachele e il figlio Claudio. L’ultimo saluto gli è stato tributato in
Santuario lunedì di Santo Stefano; a
vegliarlo il drappo dell’Anpi listato a
lutto. Membro del Fronte della gioventù per l’indipendenza nazionale
e per la libertà, Carzaniga partecipò
a diverse azioni partigiane, fino al
secondo attacco del 29 dicembre
1944 al campo di aviazione di Arcore dove perse la vita Iginio Rota, comandante del primo distaccamento della 103esima Brigata Garibaldi.
Primo dei sei martiri vimercatesi a
cadere sotto il fuoco nazifascista in
quei giorni: i rastrellamenti guidati
dalla soffiata di due spie fasciste
portarono all’arresto degli altri
componenti del commando. Il 29
gennaio 1945 il Tribunale militare
straordinario di guerra di Milano
condannò a morte sei vimercatesi:
Carlo Levati fu il solo a sfuggire l’arresto e fu condannato in contuma-
cia; gli altri cinque furono fucilati
alla schiena la mattina del 2 febbraio 1945 ad Arcore. La pena capitale
fu convertita in trent’anni di carcere per Felice Carzaniga ed Enrico
Assi in ragione della loro minore
età, non avendo ancora compiuto i
18 anni. Così ricorda Levati, scomparso nel 2012, nel bel libro “Ribelli
per amore della libertà”: «I miei
compagni erano stati trasferiti dalle carceri di Monza a quelle di San
Vittore a Milano. Gli interrogatori
avvennero nelle carceri di Monza
da parte della squadra politica. Nonostante l’uso dei soliti sistemi,
cioè violenza e tortura, i partigiani
non svelarono nulla di quello che
sapevano. La fedeltà ai loro ideali e
la coscienza di essere nel giusto
diedero ai miei compagni la forza di
resistere a quella tremenda prova».
Felice Carzaniga
Dopo il 25 aprile fecero rientro in
città e presero parte alla Liberazione. È ancora Levati a ricordarlo: «Finalmente il 27 aprile rientrarono in
bicicletta i giovani condannati a
trent’anni: due del Fronte della Gioventù (Enrico Assi e Felice Carzani-
ga) e due dell’Oratorio (Carlo Verderio e Angelo Nava) con Dario Motta:
tutta la gente del paese era ad accoglierli. Erano migliaia ad aspettarli
e tutti volevano dimostrare il loro
affetto e la fiducia in questi ragazzi
che tanto avevano rischiato». n