Glock, IV atto

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Glock,
IV atto
testo e fotografie di
Matteo Brogi
Glock 17 Gen 4 cal. 9x21 mm
A r m i
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Se i tiratori mancini hanno lamentato a
lungo una scarsa attenzione di Glock per
la loro condizione, la quarta generazione di
semiautomatiche del produttore austriaco
risolve questa critica. Introducendo una serie
di ulteriori modifiche che portano questa famiglia di armi al punto più alto della sua maturit
La Glock modello 17, nata
nel 1982, è giunta alla quarta
generazione
A sinistra: la
tacca della Gen
4 non si discosta da quella
tradizionale
Glock, registrabile in alzo e
deriva e fornita
di profilo bianco
a incorniciare
la finestra di
traguardo
L
Adestra:la volata
dell’arma; l’adozione
della nuova molla
ha imposto leggere
modifiche al carrello
per contenere il nuovo
gruppo di recupero. Sul
dust cover, nella parte
anteriore del fusto in polimero, è stata ricavata
già dalla Gen 3 una scina
per l’applicazione di vari
tipi di accessori tattici
Nuova impugnatura
La seconda innovazione che caratterizza
la Gen 4 riguarda la trama (texture)
dell’impugnatura,
che in passato è
stata già oggetto
di modifiche e
migliorie. Anzitutto
cambia la conformazione delle cuspidi cui è demandato il compito di
creare attrito tra la
mano dell’operatore e l’arma. Quelle
nuove (chiamate
Polymids da
Sopra: il nuovo caricatore mantiene la struttura di quello tradizionale con l’accoppiata di lamierino
e polimero. Può essere utilizzato
anche sulle Glock precedenti
Glock), presentano una forma piramidale mutuata da quella della versione RTF2
del 2009 ma con il vertice piatto, così da
non essere eccessivamente brutali con
il palmo della mano (la RTF2 nasce per
essere usata indossando guanti tattici e
presenta quindi caratteristiche estreme)
e i vestiti durante il porto. Permangono
le scanalature anatomiche sulla parte anteriore dell’impugnatura e i solchi lineari
sulla parte anteriore della guardia del
Glock 17 Gen 4 cal. 9x21 mm
Il salto tecnologico del nuovo disegno, se
paragonato alle precedenti evoluzioni,
è sicuramente significativo. Riguarda,
infatti, alcune caratteristiche in grado
di modificare la sostanza del disegno
e la reale fruibilità dell’arma. La prima
modifica sostanziale riguarda l’adozione
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Miglioramenti
significativi
di una nuova molla e della relativa guida.
Viene sostituito il classico guida-molla in
plastica con la molla elicoidale a sezione
circolare con un nuovo componente
metallico su cui s’innestano due molle
telescopiche a spire schiacciate che
forniscono un’area di lavoro assai più
estesa che non la precedente. Il nuovo
gruppo, monolitico, pesa una decina di
grammi in più del precedente ma non
influisce sul peso complessivo dell’arma in quanto, per ospitarlo, è stato
necessario realizzare delle fresature sul
carrello e modificare il punto di contatto
con la culatta; interventi che, in definitiva, hanno sottratto tanto materiale
quanto ne è stato aggiunto. L’intervento
è stato pensato per ridurre il rinculo
dell’arma, già di per sé contenuto grazie
alle caratteristiche di resilienza del fusto
in polimero, che è in grado di assorbire
e smorzare una componente significati
della forza che si sviluppa al momento
dello sparo.
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a pistola di Gaston Glock continua a essere un fenomeno in
grado di condizionare il mercato e
il concetto moderno di semiautomatica.
La quarta generazione dell’arma è stata
presentata dagli ingegneri austriaci nel
2010 allo Shot Show, la fiera americana
che ogni anno anticipa novità e tendenze
di mercato. Inizialmente predisposta per
i modelli 17 e 22 (allestimenti standard
in calibro 9 mm e .40) ha coinvolto, nello
stesso anno, i modelli compact (19 e 23),
sub compact (26 e 27) e Competition
(34 e 35) negli stessi calibri. L’adeguamento della linea alle nuove caratteristiche
è poi andato avanti tanto che, nel 2012,
sono stati presentati anche gli allestimenti
20 e 21 Gen 4.
Sotto:il mirino del nuovo modello
17 è dotato di punto bianco di riferimento per facilitarne l’acquisizione; la sua larghezza è leggermente
inferiore a quella dei mirini precedentemente montati
Glock 17 Gen 4 cal. 9x21 mm
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grilletto. Ma c’è ben di più... Gen 4
introduce il sistema MBS (Modular
Back Stap) che consente di variare la
dimensione del dorsalino dell’impugnatura stessa. A differenza di altre pistole,
dove il dorsalino può legittimamente
dirsi intercambiabile, in questo caso
l’arma nasce con una data impugnatura di
dimensioni standard cui possono essere
sovrapposti in alternativa i due dorsalini
presenti nella confezione di vendita.
Andando questi a sovrammettersi a un
dorsalino già esistente mediante due
scanalature allo scopo predisposto,
necessitano di una spina di fissaggio
più lunga rispetto a quella comunque
presente sull’arma (e che va a bloccare
il sistema di scatto). I dorsalini presentano spessori di 2 e 4 millimetri così
da accomodare praticamente tutte le
mani. È evidente che l’impiego di questi
accessori supplementari va a modificare
la distanza relativa del grilletto (trigger
reach). Con questa operazione Glock
ha voluto dare un seguito a quella che
è la tendenza di mercato e che un’arma
modulare di taglio operativo non poteva
trascurare.
La nuova conformazione dell’impugnatura ha messo i progettisti austriaci
nella condizione di lavorare anche
sul pulsante di sgancio del caricatore.
Questo, infatti, sempre mantenuto a
dimensioni molto contenute per evitare
sganci involontari in contesti operativi o
agonistici, ha dovuto subire un significativo sovra-dimensionamento così da
essere raggiungibile anche utilizzando
il dorsalino Large, quello più spesso. La
sua lunghezza è quindi più che raddoppiata e – caratteristica degna di nota – il
nuovo pulsante è diventato reversibile,
così da accontentare i tiratori mancini
che fino a ora Glock ha forse trascurato. La reversibilità del pulsante ha
imposto la realizzazione di una modifica
al caricatore, che adesso presenta un
incavo in più per il suo bloccaggio; ne
consegue che i nuovi caricatori possono
ancora essere impiegati sulle precedenti
versioni della pistola ma che questo non
può dirsi per i caricatori pre-Gen 4: non
possono essere bloccati se la sicura è
spostata sul lato destro del fusto. Se da
un lato si tratta di una conquista quasi
Glock modello 17 cal. 9x21IMI
Costruttore: Glock, Austria,
eu.glock.com
Importatori:Bersaglio Mobile,
tel. 0522 518.344, HYPERLINK
“http://www.bersagliomobile.
com” www.bersagliomobile.com;
Bignami, tel. 0471 803.000,
www.bignami.it; ; Paganini,
fax 011 835.418, www.paganini.it
Modello: 17
Tipo:pistola semiautomatica a
chiusura geometrica
Calibro:9x21 IMI
Caricatore:bifilare da 17 colpi
Sistema di scatto:Safe Action
Percussione:percussore lanciato
Organi di mira: tacca registrabile,
mirino sostituibile con profili
bianchi
Sicurezze:sicura automatica al
grilletto, al percussore, alla catena di
scatto
Lunghezza canna:114 mm
Lunghezza totale:185 mm
Materiale del fusto: polimero
Finitura:Tenifer nera opaca
Peso:705 grammi
A sinistra: La nuova
molla a due stadi
presenta un profilo
delle spire schiacciato
in grado di offrire una
resistenza di molto
superiore al rinculo del
carrello; lo si percepisce nella prova a fuoco,
dove il modello 17 Gen
4 risulta molto più morbido del precedente
Le cuspidi della Gen 4, garantiscono
una presa eccellente in tutte le condizioni d’impiego; sulla parte destra
del fusto è visibile l’alloggiamento
della sicura reversibile
epocale per l’arma Glock, dall’altro è una
miglioria che contraddice parzialmente
quel concetto di totale intercambiabilità
dei componenti tra le armi di diversa
generazione finora perseguito.
Modular Back Strap system, pulsante di
sgancio-caricatore maggiorato e reversibile, Dual Recoil Spring e nuova trama
Rough Textured Frame super grippante... non è forse un caso che la Generazione 4 delle pistole Glock si presenti
proprio con 4 nuove caratteristiche
tecniche. Il marchio austriaco ha voluto
festeggiare il suo planetario successo
commerciale con un’arma aggiornata
alle richieste contemporanee.