Rassegna Stampa - IlGiornaledellaProtezionecivile.it

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Rassegna Stampa
03-01-2017
NORD
ARENA
03/01/2017
24
Dopo l`incendio seiu famiglie sono senza un tetto = Mazzantica, sei famiglie
sono rimaste senza casa
4
Zeno Martini
ARENA
03/01/2017
32
BRESCIAOGGI
03/01/2017
19
BRESCIAOGGI
03/01/2017
19
BRESCIAOGGI
03/01/2017
19
Polizia locale Stop al servizio associato con Bussolengo
6
L.b.
Deposito di gas, bivio decisivo
7
Redazione
A Monno le fiamme divorano una cascina
8
Redazione
Incendi dolosi, piaga senza fine: bruciano i boschi della Valcamonica = Corteno
martoriato dai criminali del fuoco
9
Lino Febbrari
BRESCIAOGGI
03/01/2017
21
BRESCIAOGGI
03/01/2017
21
BRESCIAOGGI
03/01/2017
25
CORRIERE DEL VENETO
VENEZIA E MESTRE
03/01/2017
10
GAZZETTA DI MANTOVA
03/01/2017
23
GAZZETTINO PADOVA
03/01/2017
18
GAZZETTINO ROVIGO
03/01/2017
14
GIORNALE DI BRESCIA
03/01/2017
15
GIORNALE DI BRESCIA
03/01/2017
15
GIORNALE DI BRESCIA
03/01/2017
19
GIORNALE DI BRESCIA
03/01/2017
23
GIORNALE DI VICENZA
03/01/2017
33
GIORNO VARESE
03/01/2017
38
MESSAGGERO VENETO
03/01/2017
30
MESSAGGERO VENETO
03/01/2017
33
NAZIONE LA SPEZIA
03/01/2017
48
Roncadelle c`è un palcoscenico per sostenere i paesi colpiti dal terremoto
10
Redazione
Studenti e volontari: Gottolengo scopre il suo tesoro umano
11
Redazione
Non solo monumenti Adesso l`arma azzurra ha una piazza dedicata
12
Redazione
Più militari e rispetto delle regole Terrorismo? Massima attenzione
13
Davide Tamiello
La Torre di Ostiglia torna a suonare dopo anni di silenzio
14
Redazione
Soliodarietà per Arquata
15
A.b.
Solidarietà in azione a Stienta per le zone colpite dal terremoto C`è molto da fare 16
M.sca.
Incendio divora caseggiato in Val Dorena Indagini in corso
17
Redazione
Terre arse, facile preda del fuoco: altri 30 ettari di bosco andati distrutti
18
Redazione
Un ponte con Cascia undici roulotte per i terremotati
19
Emmanuele Andrico
Gicom: gli auguri dei volontari
20
Redazione
Pericolo incendi, Altopiano in allerta
21
Gerardo Rigoni
Scoppia incendio nel garage Distrutte cinque automobili
22
Redazione
Fuochi in riva al mare
23
Viviana Zamarian
Il comitato chiede un sito provvisorio per l`opera di Amalteo
24
Piero Cargnelutti
Barca a fuoco, il peggio evitato per caso = Sul motoscafo si sviluppa un incendio
25
Rischia grosso l`Azzurra Yachting
Redazione
PREALPINA
03/01/2017
11
PREALPINA
03/01/2017
18
PROVINCIA DI COMO
03/01/2017
35
PROVINCIA DI LECCO
03/01/2017
33
SECOLO XIX LA SPEZIA
03/01/2017
22
TRENTINO
03/01/2017
10
Infarto sugli sci, rianimato in pista
26
Redazione
Anziano intossicato dal monossido in cantina
27
M.m.
Si fa poco per la sicurezza Litigano Comune e volontari
28
Redazione
Camminata in val Fabiolo Alla ricerca degli spiriti
29
Redazione
Incendio distrugge motoscafo
30
Silva Collecchia
Allora nel 2017 proviamo a cercare di essere felici = Ora proviamo ad essere
davvero felici
31
Flavia Angeli
TRENTINO
03/01/2017
17
TRENTINO
03/01/2017
32
VOCE DI MANTOVA
03/01/2017
11
500 sedi pubbliche collegate con la fibra
32
Redazione
Incendio causato da un razzo
33
Redazione
3 gennaio 1117: il grande sisma a Verona e a Cremona. A Mantova il Po si alzò
in cielo
34
Paolo Bertelli
I
Rassegna Stampa
ADIGE
03/01/2017
23
ADIGE
03/01/2017
36
ALTO ADIGE
03/01/2017
18
CORRIERE DEL TRENTINO
03/01/2017
6
CORRIERE DEL VENETO
VICENZA
03/01/2017
9
CORRIERE DEL VENETO
VICENZA
03/01/2017
10
CORRIERE DEL VENETO
VICENZA
03/01/2017
10
CORRIERE DELL'ALTO
ADIGE BOLZANO
03/01/2017
CORRIERE DELLA SERA
MILANO
03/01/2017
CRONACAQUI TORINO
03/01/2017
03-01-2017
Fiamme a Rumo e Casteinuovo
35
Redazione
Una rete di volontariato
36
Redazione
Messo in sicurezza il rio Stetter
37
Redazione
Bosco in fiamme Allarme in val di Non
38
Redazione
Fuoco sull`Altopiano vicino al bosco Paura e allarme per la siccità
39
B.c.
Rossano, boato fortissimo ma era solo un petardo Lieve scossa di terremoto
40
J.l.
Due principi di incendio in pieno centro Anziano bloccato: salvato dai servizi
sociali
41
J.l.
5
Il Colle continua a bruciare. Pompieri, necessario l`elicottero = Vasto incendio
boschivo sul Colle Ci vorranno giorni per spegnerlo
42
Luigi Ruggera
4
San Silvestro dei roghi Circondato e picchiato = Occupazioni, spaccio e
aggressioni Io picchiato nell`inferno di via Gola
43
Andrea Galli
10
Incendia camper per scommessa. Il piromane brucia altre 12 auto = Incendia un
45
camper e finisce in manette Una scommessa
Massimiliano Rambaldi
CRONACAQUI TORINO
03/01/2017
10
I piromani salutano il 2017 con un nuovo raid. Una decina di mezzi bruciati in
appena 72 ore
46
Philippe Versienti
CRONACAQUI TORINO
03/01/2017
18
GAZZETTINO PORDENONE
03/01/2017
6
GAZZETTINO PORDENONE
03/01/2017
16
GAZZETTINO VENEZIA
MESTRE
03/01/2017
3
GIORNO MILANO
03/01/2017
41
GIORNO MONZA BRIANZA
03/01/2017
44
MESSAGGERO VENETO
GORIZIA
03/01/2017
29
MESSAGGERO VENETO
PORDENONE
03/01/2017
36
PICCOLO
03/01/2017
15
PICCOLO GORIZIA
03/01/2017
24
PICCOLO GORIZIA
03/01/2017
25
PROVINCIA PAVESE
03/01/2017
13
RESTO DEL CARLINO
ROVIGO
03/01/2017
49
STAMPA AOSTA
03/01/2017
39
STAMPA CUNEO
03/01/2017
49
Il Politecnico e Nagoya alleate nei monitoraggi
47
Redazione
Alpini, l`adunata si chiude in utile
48
Valentina Silvestrini
Ecco il cittadino dell`anno
49
Redazione
Il nuovo prefetto: l`ex base va alleggerita = Il Prefetto: Sì, l`ex base va alleggerita 50
Michele Fullin
Il falò degli antagonisti in via Gola Tradizione (illegale) di Capodanno
51
Marianna Vazzana
Un numero bianco in caso di neve, città divisa in quattro
52
Fabio Luongo
Tre fuochi epifanici a Romans
53
Redazione
Protezione civile, 100 mila euro per la sede
54
M. P.
Paese vecchio e senza domani
55
Francesco Iori
Tutto pronto a Romans per i fuochi epifanici
56
E. C.
Un rogo doloso vicino al porto innescò nel 1990 una tradizione
57
Antonio Boemo
Ponti, esposto in procura sulla convenzione
58
Redazione
Un`auto per la Protezione civile. Villanova del Ghebbo in festa
59
Gianpietro Valarini
Sciatore colpito da infarto, salvato dai pisteur
60
Redazione
Al via i lavori di ripristino del tratto di sentiero Tortone "mangiato" dall`ultima
piena
61
Andrea Giaccardi
STAMPA TORINO
03/01/2017
42
STAMPA TORINO
03/01/2017
43
adnkronos.com
02/01/2017
1
adnkronos.com
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
Poli-Giappone per il sisma
62
Redazione
Niente pioggia e neve ma sul Piemonte arriva il gelo
63
Redazione
Verona, in fiamme tetto di un caseggiato: abitazioni evacuate
64
Redazione
La Spezia, barca in fiamme sul fiume Magra
65
Redazione
Infarto sulla pista da sci, salvato - Lombardia
66
Redazione
II
Rassegna Stampa
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
ansa.it
02/01/2017
1
Servizi di Media Monitoring
P.a: 509 sedi trentine collegate in fibra ottica nel 2016 - Trentino AA/S
03-01-2017
67
Redazione
Freddo e vento, ma tempo resta asciutto - Piemonte
68
Redazione
Prosegue incendio boschivo sopra Bolzano - Cronaca
69
Redazione
Sisma, monitoraggio Basilica San Nicola - Piemonte
70
Redazione
Fiamme distruggono motoscafo da 12 mt - Liguria
71
Redazione
Lillianes, bruciati 4.500 mq di incolti - Valle d`Aosta
72
Redazione
Migrante incendia presepe, arrestato - Cronaca
73
Redazione
Anziano trovato morto in casa a Torino - Piemonte
74
Redazione
Sotto controllo incendio sul Colle - Trentino AA/S
75
Redazione
Arrestato piromane,`era una scommessa` - Piemonte
76
Redazione
Infarto su sci, salvato da soccorritori - Valle d`Aosta
77
Redazione
III
03-01-2017
Pag. 1 di 2
Dopo l`incendio seiu famiglie sono senza un tetto = Mazzantica, sei famiglie sono rimaste
senza casa
[Zeno Martini]
Dopo à ïñåïñÃþ sei famiglie sono senza un tetto MARTINI PAG 24 Mazzantica, sei famiglie sono rimaste senza casa
L'incendio è divampato da un camino, si è propagato nei sette appartamenti avvolgendo parte del tetto. Due alloggi
erano vuoti: gli inquilini erano all'estero in ferii Zeno Martini Non poteva iniziare peggio il nuovo anno, per sei famiglie,
in totale una ventina di persone, residenti a Mazzantica: sono rimaste senza casa, costrette a cercare riparo a casa di
parenti e genitori. E gli sfollati avrebbero potuto essere anche di più, se due famiglie non si fossero trovate all'estero
per le vacanze. Un inizio d'anno terribile, per colpa di un incendio che, intomo alle 19.30 di domenica primo gennaio,
si è sviluppato nella prima palazzina arandone e rossa della lottizzazione residenziale Boscoriondo, in via Aie, a
poche centinaia di metri dalla frazione di Raldon. Le fiamme, che sono divampate da un camino, si sonopoco tempo
allargate, interessando sette appartamenti del complesso residenziale, di recente co struzione. All'interno di questi
alloggi vivono sei nuclei familiari. Fortunatamente quella sera due di essi, una famiglia di origine rumena e un'altra
polacca, erano fuori casa. Erano partiti da qualche giorno per trascorrere le festività natalizie nei rispettivi Paesi di
origine, Romania e Polonia appunto. Ma fra un paio di giorni, la famiglia polacca farà ritorno, avverte il sindaco,
Pierluigi Giaretta, accorso subito in via Aie, e quindi dovremo trovare una soluzione temporanea per alloggiare i
componenti, che sono già stati avvisati dell'incendio. ALLOGGI INAGIBILI. Nessuna delle sei famiglie può infatti per
ora tornare a vivere in quegli appartamenti. I vigili del fuoco di Verona e Bovolone sono intervenuti con oltre trenta
operatori e sette automezzi per spegnere le fiamme. E hanno subito dichiarato inagibili i sette alloggi, che hanno
subito danni strutturali ingenti. Motivo per cui i quattro nuclei familiari presenti sono stati immediatamente evacuati.
ILTETTO NON CÈ PIÙ. II danno più grave riguarda il tetto: tutti i sette alloggi sono rimasti senza. I vigili del fuoco
hanno dovuto infatti scoperchiarne una parte per poter domare le fiamme, che si sono sviluppate sulla copertura e
che hanno poi avvolto il sottotetto. La parte del tetto non scoperchiata dai trenta pompieri in azione, è andata
completamente distrutta dal fuoco. I vigili hanno dovuto lavorare per ore per avere ragione delle fiamme e limitare il
rogo, evitando che prendesse fuoco l'intera palazzina. Sono intervenuti con sette mezzi da Verona e Bovolone, di due
turni: quello diurno e quello notturno. Alle 23 di domenica sera i trenta pompieri erano ancora alle prese con gli idranti
per scongiurare che il casolare prendesse fuoco completamente. Hanno raggiunto il tetto con due autoscale, dalle
quali hanno iniziato a domare le fiamme. E da centinaia di metri di distanza, fino all'alba di ieri, si è potuto vedere il
fumo nero che si sollevava dal palazzo. I pompieri sono rimasti sul posto per tutta la notte per tenere sotto controllo le
parti degli alloggi andati in fumo, in modo che non si riattivassero le fiamme dai focolai. Anche ieri mattina i vigili del
fuoco di Verona hanno continuato a tenere monitorata la situazione. Nel frattempo sul posto sono arrivate le quattro
famiglie sfollate, che avevano trascorso la notte a casa di parenti. I pompieri hanno accompagnato i quattro
capifamiglia dentro le loro abitazioni, per recuperare quanto si poteva e che non era andato arso, in particolare scarpe
e vestiti. In questo modo gli inquilini hanno potuto rendersi conto con i loro occhi delle conseguenze dell'incendio.
Abbiamo contattato subito, ancora domenica sera, le quattro famiglie, per capire se avevano necessità di essere
ospitate, racconta il sindaco, Pierluigi Giaretta, che è proprio residente a Mazzantica, ed è arrivato sul posto subito
dopo lo scoppio dell'incendio, rimanendo fino a notte fonda accanto a vigili del fuoco e carabinieri della radiomobile
della Compagnia di Legn
ago. I venti inquilini sono stati accolti da genitori e parenti, spiega Giaretta, e posso dire che il lavoro dei vigili del
fuoco è stato eccellente: devo rin graziarli per quanto hanno fatto, e per essere riusciti a salvare buona parte delle
case. IL CAMINETTO. Tutto è iniziato da un caminetto acceso: la canna fumaria ha preso fuoco e da qui le fiamme si
sono propagate alle abitazioni vicine. Tuttavia i tecnici dei vigili del fuoco stanno ancora vagliando le varie ipotesi per
Estratto da pag. 24
4
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capire esattamente il motivo che ha scatenato l'incendio. I residenti non si erano nemmeno accorti di quanto stava
accadendo sopra le loro teste, dice sempre Giaretta, sono stati i vicini che abitano di fronte ad accorgersi che dal tetto
uscivano le fiamme e a dare l'allarme, avvisando subito le famiglie che in quel momento si trovavano nelle loro case.
Per fortuna, la solerzia del vicinato ha fatto sì che le quattro famiglie, genitori e figli, uscissero subito, evitando che nel
bilancio dell'incendio ci fossero anche feriti e intossicati da fumo. Ora si dovranno fare le perizie, individuando
chiaramente la causa che ha provocato l'incendio. Interverranno poi le assicurazioni, tramite le polizze scoppio e
incendio stipulate per questo immobile, che dovranno risarcire i danni. E serviranno mesi per rendere nuovamente
agibili le abitazioni. Per parecchio tempo non saranno infatti in grado ad accogliere le sei famiglie evacuate per le
quali, nel frattempo, verranno individuate soluzioni alternative. UrrCAPIU.IllUgUtíbLUppldLUUUIIIfc;lllLdatíld:llfc
llLdVlgHIUtíl IUULU UDÌ IL) II ILfc-l Vfl lUUIdVUI dl IUU lUlldIdlIUlItí I vigili del fuoco di Verona e Bovolone sono
intervenuti con sette meza per spegnere le fiamme SERVIZIO DIENNEFOTO -e fiamme dentro gli appartamenti e sul
tetto vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte luattro le famiglie che in quel momento erano negli appartamenti tit_org- Dopo l'incendio seiu famiglie sono senza un tetto - Mazzantica, sei famiglie sono rimaste senza casa
Estratto da pag. 24
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Pag. 1 di 1
PASTRENGO
Polizia locale Stop al servizio associato con Bussolengo
[L.b.]
PASTRENGO Polizia locale Stop al servizio associato conBussolengo II consiglio comunale di Pastrengo ha votato
all'unanimità il recesso della convenzione per la gestione in forma associata del servizio di polizia locale e protezione
civile con il Comune di Bussolengo. La convenzione è stata stipulata nel 2014, ha spiegato il sindaco Gianni Testi.
Dopo un periodo di prova ora si procede alla rescissione della convenzione approvata anche dal Consiglio comunale
di Bussolengo. L'unico vigile in forza a Pastrengo ora tornerà a svolge re le sue mansioni qui da noi. Alcune di queste
sono aggiuntive rispetto a quelle che svolge la polizia municipale di Bussolengo. Ora per il nostro Comune si stanno
valutando altre modalità di funzioni associate che potrebbero coinvolgere più Comuni e una macro area. Il consiglio
ha anche approvato la ratifica della deliberazione di giunta relativa alla variazione al bilancio di previsione 2016-2018
per far fronte a interventi in ambito culturale e sociale, ai versamenti obbligatori dell'Iva e a piccole manutenzioni. L.B.
-tit_org-
Estratto da pag. 32
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03-01-2017
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Il Comitato Civico Salute e Ambiente vigila in attesa del verdetto del Consiglio di Stato
Deposito di gas, bivio decisivo
[Redazione]
CAPRIANO. 11 Comitato Civico Salute e Ambiente vigila in attesa del verdetto del Consiglio di Stato Quello appena
iniziato sarà un anno cruciale per il Comitato Civico Salute e Ambiente di Capriano, fermo oppositore del maxi
deposito di stoccaggio di metano in progetto nelle viscere del Monte Netto. Un'operazione bocciata da cittadini, ente
locale e Regione, ma ancora all'ordine del giorno: il Òàã del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall'esecutivo
uscente e la partita è aperta. Almeno fino al giudizio del Consiglio di Stato a cui si è appellato il Comune. Il verdetto
sul deposito dove dovrebbero essere stoccati 630 milioni di metri cubi di gas è atteso entro l'estate. Fino ad allora
continuerà la campagna di mobilitazione e informazione del Comitato Civico Salute e Ambiente. Si tratta solo di una
delle sfide che abbiamo affrontato nel 2016 - dice il pre sidente del comitato Salvatori Fierro -, alcune delle quali, con
elevata criticità, hanno preteso il nostro massimo impegno perché grande era la posta in palio: il nostro ambiente. Sul
deposito di metano, Fierro osserva: niente nuove, buone nuove: ü ricorso al Consiglio di Stato ha solide basi
giuridiche e ci lascia ben sperare anche il fatto che l'azienda proponente, la Gdf Suez, non ha chiesto più incontri con
il Comune. La sostenibilità economica, ovvero il rapporto fra costi e ricavi, è sempre stato uno de punti più delicati del
progetto. C'è poi la questione della rivalutazione in termini più stringenti del rischio sismico di Capriano attraversato da
una faglia fonte di micro-terremoti che potrebbe inficiare le conclusioni dello studio sulla sicurezza del deposito di
metano. Per un anno che si chiude, se ne apre un altro, ricco di incognite. Per il 2017 la criticità maggiore è
rappresentata dalla Tav e dalla deviazione per Montichiari con fermata a servizio dell'aeroporto D'Annunzio: 32
chilometri di binari pronti abypassare la città, bucando alcune delle aree cruciali per l'equilibrio agricolo e ambientale.
Oltre ai 50 milioni l'anno di danni per l'area gardesana del Lugana - ammonisce Fierro -, ci sarebbero da aggiungere
quelli per le colture di pregio. Per noi l'unica opzione resta quella di potenziare il tracciato ferroviario esistente. ALFA.
Salvatore Fierro del Comitato -tit_org-
Estratto da pag. 19
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L'altro fronte
A Monno le fiamme divorano una cascina
[Redazione]
ÉÅ ÉÉÉ À ÉÉ É AMonno le fiamme divorano una cascina Non ci sono solo le aree forestali a fare in questi giorni i
conti con gli incendi di un inverno paurosamente siccitoso. Sempre ieri, attorno alle 14 un altro rogo ha
completamente distrutto una cascina sul territorio di Monno. Il fabbricato rurale si trovava a fianco della mulattiera che
porta nella zona della Dorena, e i Vigili del fuoco di Ponte di Legno, affiancati anche in questo caso dai volontari della
protezione civile, sono riusciti a domare le fiammemeno di tré ore di lavoro. Al momento non si conoscono le cause
che hanno mandato in fumo il piccolo stabile agricolo. L.FEBB. Monna: la cascinainfiamme -tit_org-
Estratto da pag. 19
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Pag. 1 di 1
Incendi dolosi, piaga senza fine: bruciano i boschi della Valcamonica = Corteno martoriato
dai criminali del fuoco
[Lino Febbrari]
Incendi dolosi. piaga senza fine: bruciano i boschi della Valcamonica OFEBBRARI PAG19 ( EMERGENZA INCENDI.
Approfittando della lunga s'iccità è scattata l'offensiva dei piromani Corteno martoriato dai criminali del fuoco Venti
ettan di abeti, lanci e pascolo andati in fumo in un territorio già colpito in passato dai roghi dolosi Lo spegnimento sarà
completato soltanto stamattina Lino Febbrari Venti ettari di abetaia in fumo: un'altra ferita profonda per un'area già
colpita anni addietro dai criminali del fuoco. In un paio d'ore le fiamme alte anche decine di metri hanno divorato abeti
rossi, macchie di larici, sottobosco e pascoli d'alta quota. La prima colonna di fumo è stata vista salire dai monti di
Corteno Golgi poco dopo le 11 di ieri, in un luogo impervio sopra la frazione di Galleno, alcune centinaia di metri sotto
la strada intercomunale che dalla Guspessa conduce prima nella zona del Padrio e poi aTrivigno, nel comune di
Tirano. LA SICCITÀ è sicuramente una concausa del disastro ambientale: da più di un mese non piove e il terreno
non è ricoperto dalla neve: c'è solo uno strato di brina nelle fa sce in ombra. Ma come quasi sempre succede, dietro
agli incendi boschivi c'è la mano dell'uomo, che ogni volta distrugge porzioni più o meno vaste di un territorio su cui
per decine di anni resteranno solo moncherini carbonizzati a testimoniare lo scempio dei piromani. Toccherà alle
indagini delle forze dell'ordine definire con esattezza le cause dell'ennesimo scempio, anche se è difficile coltivare
dubbi sulla sua origine dolosa. Prima però bisognerà spegnerlo del tutto. Fino al tardo pomeriggio di ieri, prima che il
buio calasse e impedisse il proseguimento delle operazioni di spegnimento, sul luogo hanno lavorato una quarantina
di uomini fra vigili del fuoco appartenenti ai distaccamenti di Edolo, Tirano e Vezza d'Oglio e volontari delle squadre
antincendio della protezione civile di Corteno, Malonno e Tirano. Gli aiuti all'operazione di salvataggio sono arrivati
fortunatamente anche dal cielo grazie a un Canadair, che ha rifornito il serbatoio calandosi sul pelo del lago d'Iseo a
Pi- sogne, e a un elicottero della Regione che ha riempito la benna in un invaso artificiale dell'Enel. I DUE VELIVOLI
hanno smesso di sganciare bombe d'acqua poco prima del tramonto, e sul posto per la notte sono rimaste alcune
squadre per evitare che il fronte del fuoco non si avvicini troppo alle cascine che si trovano numerose sia sul versante
carmino, sia su quello valtellinese. Stamane all'alba l'intervento riprenderà in forze e poi si procederà con la bonifica.
Un impegno gravoso, questo, perché nelle abetaie le braci si insinuano in profondità, e seguendo l'intrico delle radici
le fiamme si possono quindi estendere sotto terra per spuntare poi all'improvviso parecchi metri più distante,
vanificando il lavoro del personale delle squadre di soccorso. L'abetaia di Corteno Golgi ha continuato a bruciare per
ore e ore -tit_org- Incendi dolosi, piaga senza fine: bruciano i boschi della Valcamonica - Corteno martoriato dai
criminali del fuoco
Estratto da pag. 19
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03-01-2017
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Roncadelle c`è un palcoscenico per sostenere i paesi colpiti dal terremoto
[Redazione]
RONCADELLE CE UN PALCOSCENICO PER SOSTENERE I PAESI COLPITI DAL TERREMOTO L'associazione
Don Chisciotte di Roncadelle sta raccogliendo fondi in favore di Preci, il Comune in provincia di Perugia messo in
ginocchio dal sisma. La mia miglior nemica è il titolo della commedia messascena giovedì alle 21 al teatro Aurora
dalla compagnia Secondo Piano. L'ingresso è a ofíerta libera e il denaro raccolto sarà affidato alla Protezione Civile di
Roncadelle e Ca- stelmella. L'iniziativa benefica può essere sostenuta anche con un versamento sul conto corrente:
l'Iban è IT 4808735 11208 051000510338. -tit_org- Roncadelleè un palcoscenico per sostenere i paesi colpiti dal
terremoto
Estratto da pag. 21
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I riconoscimenti civici
Studenti e volontari: Gottolengo scopre il suo tesoro umano
[Redazione]
LA CERIMONIE I riconoscimenti civici Studenti e volontari: Gottolengo scopre è suo tesoro umano Consegnate 40
borse di studio e le benemerenze alle associazioni Studenti ad alto profitto e volontari di lungo corso.
L'Amministrazione civica di Gottolengo ha voluto riunire e premiare le migliori risorse umane del paese. Il Teatro
Zanardelli ha fatto da comice durante le feste di fine anno della cerimonia di consegna delle benemerenze ai gruppi
sociali e delle borse di studio. Siete una ricchezza per la comunità, ha anermato il vicesindaco Alberto Agazzi
rivolgendosi ai giovani e ai volontari del Gruppo Impegno Cultura e Sport Anziani, del la Pro loco e della Protezione
Civile. Agazzi è stato a sua volta premiato dal sindaco Giacomo Massa per la sua capacità di valorizzare e motivare
l'associazionismo solidale. Anche il parroco don Arturo Balduzzi ha avuto parole di riconoscenza per i volontari, che
silenziosamente tendono sempre e comunque la mano al prossimo. Dopo i riconoscimenti sono state consegnate 40
borse di studio. Quattro riconoscimenti speciali sono stati appannaggio di Siria Pia Di Blasio, Marco Gatta e Lucia
Sanfilippo. Damiano Brescianini Gadaldi nell'area umanistico-artistica e Michela Vignoni nel comparto tecnicoscientifico hanno ricevuto invece un attestato di merito per i lavori di ricerca nell'ambito scolastico. G.B.M. Fotografia
di gruppo per volontari e studenti di Gottolengo -tit_org-
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Non solo monumenti Adesso l`arma azzurra ha una piazza dedicata
[Redazione]
Non solo monumenti Adesso Ãàãòà azzurra ha una piazza dedicata In Valgobbia gli ex militari dell'arma azzurra si
soni dati da fare per sostenere le diverse forme del volontariato locale; in Valsabbia, invece, hanno ottenuto una
dedica che sa di uffìcializzazione e che se da un lato fa memoria, dall'altro mette fine a una situazione di precarietà
causata dalla natura. In sintesi, da qualche giorno lo slargo che ospita il monumento all'aeronautica è ufficialmente
diventato piazza degli Avieri, e l'intitolazione ha fissato un altro punto fermo di una storia iniziata il 27 febbraio del
1918, quando nel corso della Prima guerra mondiale I pilota italiano Raúl Simonini era precipitato sulla località
Fontane di Sabbio mentre pilotava il suo velivolo Sp3 sta transitando su località Fontane di Sabbio Chiese. Fu
necessario attendere gli anni Settanta del secolo scorso perché, a ricordo dell'episodio, il nucleo valsabbino della
sezione di Salò dell'associazione Arma aeronautica posasse all'esterno del municipio un'ala di marmo. L'opera rimase
al suo posto fino al dicembre del 2004; poi, il terremoto che colpì Garda e Valsabbia rese inagibile il municipio e
costrinse a togliere l'ala dalla sua collocazione. E PASSATO ancora qualche anno, cinque per l'esattezza, dalla
rimozione; poi,collaborazione col Comune l'Arma aeronautica ha ricollocato il fregio in marmo, monumento al
sacrificio di Raúl Simonini, nel giardino che da accesso a Sabbio a fianco di via XX Settembre. E adesso, proprio alla
fine del 2016, l'ente locale ha fatto la scelta dal significato multiplo di intitolare lo slargo adiacente al monumento
piazza degli Avieri: Questo non solo per fare memoria storica di quel tragico evento, ma anche per dire grazie al
maresciallo Pompeo Giottoli della sezione Aeronautica di Salò, a Giovanni Coibrelli, capogruppo degli avieri
valsabbini nel 2009, e a Renzo Guerra, sabbiense, attuale capogruppo degli avieri oltre che vicepresidente della
sezione salodiana, e a tutti gli associati dell'Arma perché - commentano in municipio - dal 2009 si stanno prendendo
cura non solo del monumento ma anche del giardino e degli spazi adiacenti a piazza degli Avieri, da allora sempre
puliti e in ottime condizioni. M.PAS. Sabbio Chiese ha dedicato una piazza del paese agli avieri -tit_org- Non solo
monumenti Adessoarma azzurra ha una piazza dedicata
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03-01-2017
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Più militari e rispetto delle regole Terrorismo? Massima attenzione
[Davide Tamiello]
^ II nuovo prefetto Boffi: porterò la famiglia, spero che mio figlio impari il dialeti VENEZIA Cercheremo di alleggerire
Cona, ma questo dipenderà anche dalle scelte a livello centrale e da quanto decideranno i vari Comuni del territorio.
L'eredità è di quelle che pesano e il nuovo prefetto di Venezia, Carlo Boffi, romano di 62 anni, lo sa bene. Il suo
predecessore, Domenico Cuttaia, se ne è andato da Venezia con un unico cruccio: non essere riuscito a sciogliere il
nodo della ex base militare, che oggi accoglie quasi 1500 profughi. Ho parlato a lungo con Cuttaia, è un amico e lo
stimo molto - racconta - mi ha spiegato che è stata una scelta dolorosa, ma necessaria. Era molto più pericoloso
lasciare che questi migranti circolassero in maniera indiscriminata. Intanto, il capo della polizia, il prefetto Franco
Gabrielli, con una circolare ha invitato questure e prefetture a accelerare le pratiche di espulsione in caso di rifiuto
della richiesta di asilo. Sì è vero - continua Boffi - questa attività verrà coordinata dal comitato per l'ordine e la
sicurezza pubblica, ci saranno specifici piani operativi di cui avrà competenza tecnica il questore. Sarà necessa- Chiè
Carlo Boffi, roma no, 62 anni, è ßß nuovo prefetto di Venezia. In Veneto è già stato prefetto di Beltuno tra il 2009 e II
2010 Attualmente era vice capo del Dipartimento dei vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e
direttore centrale della Protezione Civile Ha svolto' intera carriera al ministero e nel 2007 fu commissario di
Casatnuovo, comune scbito per camorra ria la massima collaborazione di tutte le forze di polizia. Sarà necessario,
anche, che si aprano dei tavoli intemazionali con i governi dei paesi dell'Esodo. Questo è il problema più grave spiega Boffi - Senza accordi è impossibile rimpatriare, non possiamo certo lasciarli sulla spiaggia. Sembra assurdo,
ma la primavera araba, in un certo senso, ha avuto conseguenze negative per chi aveva bisogno di un interlocutore in
paesi come la Siria e la Libia. Espulsioni veloci a parte, però, si continuerà a perseguire la cosiddetta accoglienza
diffusa. Ma non imporremo nulla, dovremo condividere le scelte con i sindaci. So - precisa Boffi - che è impossibile
accontentare tutti, ma proveremo a prendere delle scelte che ottengano il più largo consenso possibile. Il ruolo del
prefetto è quello di fare da mediatore tra le scelte centrali, non sempre condivise, e quelle territoriali. Sempre in
materia di immigrazione, a livello nazionale si parla di un possibile incremento dei Cie. A Venezia e in Veneto ce ne
sarà mai uno? In questo momento - aggiunge il prefetto, che ha già annunciato che Venezia continuerà a coordinare
l'attività di tutte le prefetture venete in materia di immigrazione - non è una questione allo studio. Nei prossimi giorni
studieremo le indicazioni del governo. Le parole chiave, per Boffi, dovranno essere tré: immigrazione, sicurezza,
antiterrorismo. Un piccolo passo l'abbiamo ottenuto: nel 2017 Venezia avrà no militari per le operazioni di sicurezza e
controllo, io in più rispetto all'anno scorso. Terrorismo? L'attenzione c'è, soprattutto per una delle città più belle del
mondo che ovviamente si può pensare possa essere un obiettivo. Però non abbiamo avuto nessun segnale specifico
su Venezia. Con l'anno nuovo, il proposito del prefetto è molto più generale: Far rispettare le regole. Con attenzione,
anche, al turismo: Ma la questione dei flussi la lascio nelle mani del sindaco, è sua competenza, dice. Una città che
per Boffi, prefetto di Belluno fino al 2010, significa anche un ritomo alle origini. Ho parenti veneziani - spiega - voglio vi
vere qui e trasferirò presto anche la mia famiglia. Ho un bimbo di sei anni, spero che prenda subito lezioni di véneto e
che mi parli presto in dialetto veneziano. Io? - scherza alla fine - Per me è un po' più facile, ho già imparato il
bellunese. Davide Tamlello RiPRODUZIONE RISERVATA Migranti Rimpa
tri più veloci, servono accordi con i paesi di origine. Niente Cie -tit_org-
Estratto da pag. 10
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03-01-2017
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La Torre di Ostiglia torna a suonare dopo anni di silenzio
[Redazione]
OSTIGLIA Dell'antico castello di Ostiglia ci sono pervenute tré Torri, due delle quali, quella dell' Orologio e la
Campanaria di Santa Maria in Castello con il relativo camminamento di collegamento, sono aperte al pubblico. Da
alcuni giorni, dopo il terremoto del 2012, è stata ripristinata la campana della Torre Campanaria che suona il rintocco
di mezzogiorno. Contestualmente è stato riparato anche l'orologio della Torre civica che suonerà i rintocchi delle ore
dalle 8 del mattino, fino alle 22.00. Un intervento - spiega il vice sindaco Omero Vinciguerra - che consente di
valorizzare il nostro patrimonio storico, riprendere antiche tradizioni e regalare anche ai turisti (spesso stranieri), che
in tanti attraversano il paese in bicicletta dall'argine Po, un patrimonio vivo. Ad agosto 2014 l'amministrazione ha
partecipato al bando di Regione Lombardia per "Progetti di valorizzazione del patrimonio culturale conservato negli
istituti e luoghi della cultura, in vista di Expo 2015" grazie al quale è stato assegnato al Comune un contributo a fondo
perduto di 300 mila euro e parte di questi fondi sono stati utilizzati per l'integrazione dello spazio espositivo del Museo
delle Torri Medievali, Le strutture risalgono al ÕØ secolo, con successivi rimaneggiamenti e ristrutturazioni e
all'interno sono custoditi ma teriali di interesse storico-archeologico, dall'affresco con rappresentazione della Sacra
Famiglia (XVI-XVII secolo), ai frammenti di epigrafi del XVH-XVIII secolo, al meccanismo dell'orologio di Palazzo
Foglia (XIX-XX secolo) e quello della torre, del XIX secolo. Sono inoltre esposte riproduzioni di cartoline dell'antico
ponte di barche sul Po. -tit_org-
Estratto da pag. 23
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03-01-2017
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AGNA Donazione a favore dei terremotati
Soliodarietà per Arquata
[A.b.]
AQNA Donazione a favore dei terremotati Solidarietà per Arquata (n.b.) Agna comune solidale: durante le festività
natalizie, l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Piva, ha deliberato una donazione a favore delle
popolazioni dell' Italia Centrale, provate dal terremoto dello scorso anno. La somma stabilita è di 3.331 euro e la
ragione del particolare importo deciso dal governo locale viene spiegata dallo stesso primo cittadino. "Å' un gesto di
sostegno per il comune di Arquata del Tronto duramente colpito dal recente sisma. Simbolicamen te abbiamo
devoluto 1 euro per ogni abitante di Agna e quindi 3.331 euro di contributo per la ricostruzione, alla quale tutti noi
come comunità stiamo dando un mano" racconta il sindaco. "A metà gennaio tra l'altro sarò in visita ufficiale ad
Arquata dal sindaco Alenadro Petrucci" aggiunge Piva. Il comune del Conselvano è stato attivo fin dall'estate scorsa
verso le regioni terremotate grazie all'impegno del locale gruppo di Protezione Civile. -tit_org-
Estratto da pag. 18
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03-01-2017
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Solidarietà in azione a Stienta per le zone colpite dal terremoto C`è molto da fare
[M.sca.]
Solidarietà in azione a Stienta per le zone colpite dal terremoto C'è molto da fare (M.Bar.) Stienta, solidarietà in moto.
Anche la Polisportiva Stientese e la Porto Viro Sportiva sono coinvolte nella catena di solidarietà che unisce Sdenta
(con parte del Polesine e dell'Emilia) ai paesi colpiti dal terremoto. L'iniziativa è nata dall'iniziativa della Meccanica
Luppi che, grazie al contatto con un gruppo di Mirandola (in provincia di Modena e già ferita dal terremoto dell'Emilia),
ha portato aiuti alle popolazioni vittime del recente sisma. L'ultima tappa è stata una consegna a un ospizio per
portare pannoloni, acqua, beni di prima necessità e prodotti per l'igiene. C'è bisogno un po' di tutto, sono piuttosto
abbandonati, ha spiegato Mario Luppi. Abbiamo portato anche una roulotte, completamente stivata e, facendo un
"porta a porta", abbiamo cercato di dare un aiuto alle popolazioni. L'azione si è concentrata soprattutto nella zona
vicino ad Ascoli Piceno. C'è ancora molto da fare e occorre la solidarietà di tutti. Tra le aziende ed enti che si sono
mossi finora ci sono: Pizzeria "Luca", Sicell, Cimi di Stienta, Ipermercati Rossetto, avvocato Ghirelli, studio dentistico
Bernini, Pneutest, Meccanica Pico di Mirandola, le ragazze del Porto di Albarella, Pubblix, officine Barbieri di
Scortichino, officine Roncarati di Bondeno, autofficina Milani di Stienta, Siderpol, Tassinari di Ferrara, Marco Zani,
Ezio Brugagnoli, Hulka, Pranzo Schiavon, Anna Bertuzzo di Vicenza. L'obiettivo è di donare completamente quanto
ricaviamo, viene tutto documentato e consegnato direttamente a chi ne necessita, ha concluso Luppi. Il prossimo giro
è previsto per metà gennaio, con un carico di acqua e viveri. Un particolare ringraziamento viene, inoltre, espresso a
Tiziano Zampini e Robby Avanzi che si sono mossi verso le zone colpite. La roulotte carica di provviste e di beni di
prima necessità inviati nelle zone terremotate vicino ad Ascoli Piceno e distribuiti "porta a porta" Auo.groaiïiteco tit_org- Solidarietà in azione a Stienta per le zone colpite dal terremotoè molto da fare
Estratto da pag. 14
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03-01-2017
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Incendio divora caseggiato in Val Dorena Indagini in corso
[Redazione]
MONNO. L'allarme è scattato nel primo pomeriggio di ieri, per un fabbricato rurale andato in fiamme nella zona della
Val Dorena, proprio sulla strada silvo-pastorale che da Monno porta nella località montana dell'alta Valle, a circa tré
chilometri dall'abitato. Nonostante l'intervento velocissimo dei Vigili del fuoco di Ponte di Legno e della Protezione
civile del paese, l'edificio è stato avvolto dalle fiamme ed è andato completamente distrutto. Ma il rogo ha intaccato
anche il bosco e il pascolo circostante l'abitazione, con i volontari che hanno faticato non poco ad arginare e a
spegnere del tutto l'incendio. Solo dopo più di un paio d'ore di lavoro le squadre hanno avuto la meglio sulle fiamme e
sono riuscite a mettere in sicurezza l'area. Indagini in corso. -tit_org-
Estratto da pag. 15
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03-01-2017
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Terre arse, facile preda del fuoco: altri 30 ettari di bosco andati distrutti
[Redazione]
Terre arse, facile preda del fuoco: altri 30 ettari di bosco andati distrutt In azione anche elicotteri e canadair per
spegnere le fiamme, al lavoro per ore Procivil e pompieri CortenoGolgi I pascoli sono secchi, i boschi arsi, la terra
screpolata dall'assenza di acqua e neve, da troppe settimane. La situazione ideale per lo sviluppo di incendi. Anche
ieri la Vallecamonica è stata terra di fiamme e fumo, per tutta la giornata. Due i fronti, uno molto consistente a Corteno
Golgi, sul crinale con la Valtellina, l'altro più contenuto in Val Dorena a Monno. Al lavoro. Le squadre della Protezione
civile e dei Vigili del fuoco sono state impegnate perore, dopo l'allarme lanciato dopo le undici, con l'avvistamento
delle prime colonne di fumo. Un pomeriggio di roghi, che hanno bruciato oltre trenta ettari di boschi di pino, abete e
lárice, sopra la frazione di Doverio. Le volute verso il cielo hanno superato anche i 12 metri e, vista la zona impervia,
per spegnere le fiamme si sono alzati in volo anche tré elicotteri e due canadair, che hanno fatto la spola per tutto il
pomeriggio. Ma le difficoltà sono state enormi, vista la scarsità d'acqua in zona: per questo sono state anche montate
due vasche mobili, che purtroppo non sono bastate ad arginare le fiamme. Baite. Il fuoco ha accerchiato pure un
gruppo di baite e seconde case, protette solo dall'intervento tempestivo dei volontari, che sono riusciti a mettere in
sicurezza la zona, con le fiamme che hanno solo lambito alcune abitazioni. 11 tuoco ha corso parecchio, arrivando a
sconfinare in Valtellina, verso Trivigno in territorio comunale di Tirano, dove anche lì sono intervenuti Vigili del fuoco e
Protezione civile. L'incendio è partito dalla strada forestale di Doverio, sopra la località Caprena, per questo si ipotizza
che all'origi ne possa esserci una distrazione di qualcuno (l'accensione di un fuoco o un mozzicone), ma non sono
neppure escluse cause dolose. Nonostante gli sforzi di una trentina di uomini della Protezione civile di Malonno,
Edolo, Corteno e Sonico, del Gicom e di una quindicina di Vigili del fuoco di Edolo e Vezza, le fiamme non sono state
domate e, in serata, si estendevano ancora, ma più sul lato Valtellinese. Per questo già oggi, con le prime luci
dell'alba, il Gicom e la Protezione civile saliranno di nuovo a Doverio, per verificare lo stato del rogo. // II rogo è partito
dalla strada forestale di Doverlo, forse accidentalmente ma non si esclude il dolo Le fiamme. Il vasto incendio
divampato a Corteno Golgi Elicotteri. In azione per spegnere I rogo canadair ed elicotteri -tit_org-
Estratto da pag. 15
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03-01-2017
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Un ponte con Cascia undici roulotte per i terremotati
[Emmanuele Andrico]
In risposta all'appello raccolti beni e caravan per affrontare le difficoltà dell'inverno Quella che unisce Borgo San
Giacomo e Cascia è una storia di sofferenza e solidarietà, di distruzione e rinascita, di sconforto e speranza. È la
storia di un'amicizia, più forte anche del terremoto. Domenica 30 ottobre mi squilla il telefono - racconta Giorgio
Zanetti - a chiamarmi è ü maresciallo Antonio Mattei, residente a Cascia e amico dei tempi della naja: Giorgio, siamo
rimasti senza casa. Potresti trovarmi una roulotte? Abbiamo cercato ovunque in zona, ma non si trova più nulla.
Giorgio non perde tempo e immediatamente si attiva per aiutare l'amico in difficoltà. Non sapendo dove trovarla ho
cercato sul pcrete. Nel frattempo a Cascia la voce si sparge e con essa aumentano le richieste di aiuto. La ricerca di
Giorgio si trasforma in un passaparola e presto, le roulotte destinate ai ter- remotati diventano undici. Camperisti e
campeggiatori si uniscono in una gara di solidarietà, tutte disponibili a trasportare i mezzi fino a Cascia a spese
proprie, dando origine a una grande staffetta. Anche la comunità gabianese decide di dare il proprio contributo. La
Caritas di Borgo San Giacomo mette a disposizione una stanza in cui raccogliere qualsiasi tipo di bene possa servire
alle popolazioni. Qui Fioretta Brognoi, Chiara Pizzamiglio, Paola Vigani e Antonio Milanesi, per un'intera settimana
smistano l'enorme quantità di mercé raccolta. Così, il 12novembreunconvoglio composto da due furgoni colmi di
vestiti, viveri e generi di prima necessità, e sei roulotte (le altre hanno raggiunto Cascia nei giorni precedenti) parte da
Borgo San Giacomo alla volta dell'Umbria. Siamo partiti sabato notte, ali,30 e tornati domenica alla stessa ora - ha
spiegato Zanetti - 1.100chilometrie24ore.Con me c'erano: Samuele Suardi, Antonio Milanesi, Elisabetta Zontin, Chiara
Pizzamiglio, Paola Vigani, Danio Bonalda e suo figlio Gabriele, oltre ai traini delle roulotte. Giunti a Cascia, i generosi
gabianesi e i loro compagni di viaggio, hanno avuto modo di toccare con mano la gravita della situazione. Dopo il
pranzo, offerto dagli abitanti del posto, siamo ripartiti per far ritomo a casa ha concluso Giorgio. - Sono davvero molte
le persone che ci hanno aiutato e che vorrei ringraziare: l'AC Lumezzane, nelle persona del presidente Veronica
Cavagna, ci ha donato 15 sdraio, borse, giubbotti, sacche e altro materiale. Baiguera Gomme di Borgo San Giacomo
ci ha regalato e montato gli pneumatici per una roulotte; le ditte Famavit di Gerolanuova e Tomasoni Meccanica di
Borgo San Giacomo ci hanno prestato i furgoni. Un enorme ringraziamento va a tutte quelle persone che hanno
contribuito e reso possibile tutto questo. Cosi, seppure nella tragedia, il paese di Santa Rita è stato teatro di un
autentico miracolo, un miracolo scaturito dall'amicizia tra Giorgio e Antonio, amicizia che ora unisce indissolubilmente
le comunità di Borgo San Giacomo a quella di Cascia. // EMMANUELE ANDRICO Una gara di solidarietà ha
permesso di rispondere in tempi stretti alla richiesta di aiuto dei senza casa -tit_org-
Estratto da pag. 19
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03-01-2017
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BRENO
Gicom: gli auguri dei volontari
[Redazione]
Fine e inizio d'anno speciali per i 38 gruppi di protezione civile Gicom della Valcamonica: mentre L->l'allerta incendi
permane arancio in tutta la zona, gli auguri per centinaia di volontari sono arrivati dal cielo, dall'ultraleggero del Centro
volo nord. Nella sala operativa Gicom in Comunità montana c'era Roberto Galli, che ha coordinato l'operazione da
terra mantenendo il collegamento con tutte le strutture, testando il ponte radio e la radio di bordo; in volo c'era Gianni
Bonafìni. Tutti i gruppi hanno risposto via radio agli auguri nei vari punti stabiliti per l'appuntamento. -tit_org-
Estratto da pag. 23
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Sterpaglie bruciano al limitare del bosco in contrada Zaibena su un 'area di 1500 mq . Due ore di lavoro per i vigili del fuoco
Pericolo incendi, Altopiano in allerta
[Gerardo Rigoni]
ROGO A GALLIO. Sterpaglie bruciano al limitare del bosco in contrada Zaibena su un 'area di 1500 mq. Due ore di
lavoro per i vigili del fuoco Pericolo incendi. Altopiano in allerti L'assenza di precipitazioni e la particolare conformità
del suolo fanno salire l'allarme Caminofiamme a Conco Gerardo Rigoni Due ore di battaglia con scintille, fuoco e fumo
per domare le fiamme sprigionate in contrada Zaibena a Gallio. È stato solo grazie alla prontezza di alcuni abitanti
della contrada e alla velocità di intervento delle squadre dei vigili del fuoco di Asiago che le fiamme partite da una
zona di sterpaglie non abbiano raggiunto il sottobosco provocando un incendio boschivo che non sarebbe stato di
facile spegnimento. L'incendio si è scatenato nella tarda serata di domenica in un pascolo sopra la contrada Zaibena.
I vigili del fuoco asiaghesi, intervenuti con due automezzi, hanno impiegato due ore a domare le fiamme, sviluppatesi
su 1550 mq. Le conseguenze sarebbero potute essere assai più gravi se le fiamme fossero entrate nel soprastante
bosco. Quello del primo gennaio è solo l'ultimo di una serie di roghi di sterpaglie che hanno visto i vigili del fuoco di
Asiago in costante allerta per il rischio di incendi boschivi. Almeno una decina sono stati spenti solo in questo periodo
natalizio. Dall'inizio della siccità (le ultime precipitazioni registrate alla stazione Arpav di Asiago risalgono al 26
novembre) gli incendi boschivi e prativi superano i quaranta interventi dei vigili del fuoco. Altri sono stati spenti da
cittadini privati. Ma la causa è sempre da attribuire alla mano dell'uomo. O per incuria colposa o per dolo l'uomo è
sempre da indicare tra le cause dei roghi di questi giorni che spesso vengono scatenati da mortaretti o da mozziconi
di sigaretta gettati accesi. Questo, quando l'accensione dei focolai non è voluta. Al resto ci pensa la grande siccità che
incombe da oltre un mese sull'Altopiano portando sterpaglie, ramaglie e erba secca ad essere altamente infiammabili.
Abbiamo tutti le antenne alzate - conferma il sindaco galliese Emanuele Munari -. Questa perdurante siccità ha messo
in allarme non solo le Amministrazioni comunali e le polizie locali ma anche gli stessi cittadini consapevoli di come
basti un niente perché i nostri boschi prendano fuoco. Abbiamo ancora tutti presente il vasto incendio nella zona del
Portule dell'anno scorso. E credo che nessuno voglia rivivere quei momenti terribili, quindi raccomandiamo massima
attenzione con qualsiasi cosa che possa scatenare fuochi; dalle ceneri delle stufe alle sigarette e petardi. Le alte
temperature e le siccità sono fattori che ci portano a vegliare sui nostri boschi - aggiunge Diego Rigoni, assessore al
patrimonio asiaghese -. L'attenzione non cala mai proprio per evitare situazioni critiche che possono degenerare. Il
rischio di incendi ai limiti dei boschi è che poi le fiamme vadano sottoterra seguendo il fitto reticolo di piccoli anfratti e
di radici tipici del sottosuolo boschivo - prosegue Rigoni -. Il problema di questo tipo di incendio è che possa restare
quiescente e rianimarsi anche a distanza di giorni e a decine di metri di distanza dai principali focolai originari; basta
che si alzi il vento e il danno, per centinaia di miglia la di euro, è fatto. Intorno alle 12 di ieri a Conco di sopra i vigili del
fuoco di Asiago sono intervenuti per spegnere il rogo di una canna fumaria di una stufa. Dal 26 novembre ultimo
giorno di pioggia sono stati 40 gli interventi dei vigili del fuoco -tit_org-
Estratto da pag. 33
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03-01-2017
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Scoppia incendio nel garage Distrutte cinque automobili
[Redazione]
Bardello INCENDIO nel garage di un'abitazione: bruciano cinque automobili, completamente distrutte dalla furia delle
fiamme. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto con diversi mezzi, hanno domato l'incendio - che ha danneggiato anche
il tetto dell'edificio - in un paio d'ore. L'area è stata messa in sicurezza. -tit_org-
Estratto da pag. 38
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03-01-2017
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Fuochi in riva al mare
[Viviana Zamarian]
A Ugnano appuntamento giovedì alle 16.30 di Viviana zamarian UGNANO Sarà acceso in riva al mare. E dal mare
arriverà la Befana. A Lignano si stanno ultimando i preparativi per il fuoco epifanico sulla sabbia in programma giovedì
5. Alle 16.30, nel piazzale di fronte alla Terrazza a mare, si terrà l'esibizione del circolo musicale "L. Garzoni" di Li
gnano. Il gruppo alpini offrirà a tutti il dolce tradizionale dell' Epifania alle 17. Seguiranno poi l'arrivo della Befana a
cura della Pro Loco lignanese e, alle 17.30, l'accensione della foghera sempre a cura delle penne nere della località.
Venerdì 6 nella cripta del duomo, alle 16, si svolgerà il concerto dell'Epifania con l'orchestra da Camera del Friuli
Venezia Giulia e con il baritono Giorgio Caoduro sotto la direzione di Romolo Gessi.. Continuano così le iniziative
natalizie nella riviera friulana che hanno richiamato già migliaia di visitatori da tut ta la Regione e d'Oltralpe. Grande
successo per il presepe di sabbia, quest'anno dedicato al terremoto del Friuli del 1976, che resterà visitabile fino al 29
gennaio. Sarà inoltre possibile ammirare alla Terrazza a mare la mostra "Ri...nascere II sacro quotidiano" del pittore
Sergio Favotto. (v.z.) Falò epifanico in spiaggia anche quest'anno a Lignano -tit_org-
Estratto da pag. 30
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03-01-2017
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Il comitato chiede un sito provvisorio per l`opera di Amalteo
[Piero Cargnelutti]
Ð comitato chiede un sito provvisorio per Popera di Amalteo di Piero Cargnelutti IGEMONA Un confronto serio per il
futuro dell'opera del Pomponio Amalteo. I lacunari dell'Amalteo, che nel corso del 2016 hanno fatto bella mostra di
loro a Villa Manin nell'ambito dell'esposizione "Memorie Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli", realizzata
dalla Regione in occasione quarantennale del terremoto, tornano al centro dell'attenzione dopo che ü comitato San
Giovanni dell'Amalteo ha invitato recentemente le autorità, tra cui la Regione, il Comune, e la Sovrintendenza a
riprendere in considerazione la vo lontà di rendere visibili le 36 tavole oggi salvate dal terremoto e un tempo appese
nella chiesa di San Giovanni in Brolo, non ancora ricostruita. Al di là del successo del quarantennale - dice Mauro
Vale, presidente del comitato - i temi che riguardano l'edificio e il relativo soffitto, così come la fruibilità di un
patrimonio che viene tuttora tenuto sotto chiave, restano ancora aperti. Per tale motivo il comitato intende organizzare
nei primi mesi del 2017 un confronto al quale inviterà l'amministrazione comunale, la Soprintendenza, la Regione, il
mondo accademico e tutti coloro che hanno a cuore l'arte, la cultura e la storia di Gemona. Nei mesi scorsi, il
Comitato aveva attivato l'iniziativa [email protected] promossa dal governo italiano e finaliz zata a finanziare opere
architettoniche e storielle italiane e alla quale ben 140 mila persone avevano partecipato inviando il loro sostegno
della ricostruzione del San Giovanni a Gemona. Al momento, si è in attesa di risposte dal Ministero, ma negli scorsi
mesi i lacunari dell'Amalteo sono stati visitati da ben 600 bambini delle scuole primarie con "Nei luoghi del terremoto",
promossa dalla Soprintendenza. Ora, per il comitato, oltre che individuare delle risorse per una ricostruzione
dell'ultimo edificio storico non ancora ricostruito, l'obiettivo è far sì che le 36 tavole siano rese nubili: Siamo contrari afferma Vale - a ipotesi scriteriate di sistemazione delle opere in spazi e modalità inadeguati e proponiamo la
musealizzazione provvisoria delle tavole superstiti negli spazi del museo civico di palazzo Elti. -tit_org- Il comitato
chiede un sito provvisorio peropera di Amalteo
Estratto da pag. 33
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03-01-2017
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Barca a fuoco, il peggio evitato per caso = Sul motoscafo si sviluppa un incendio Rischia
grosso l`Azzurra Yachting
L'allarme lanciato da un passante ha evitato danni peggiori
[Redazione]
Barca a ftioco, iï peggio evitato per case L'allarme immediato ha scongiurato gravi danni nel rimessaggio di Manolo
Cacciatori SERVIZIO ÿ)À pagina 12 Sul motoscafo si sviluppa un incendk Rischia grosso l'Azzurra Yachting U allarme
lanciato da un passante ha evitato danni peg gioì -FIUMAREnA- LA SEGNALAZIONE di un passante e il tempestivo
intervento dei vigili del fuoco del distaccamento Sarz^ana - Val di Magra hanno permesso che i danni di un incendio in
una darsena avvenuto in piena notte siano stati circostritti ad una sola imbarcazione. E' stato davvero provvidenziale
l'intervento di quel passante: c'era infatti il rischio che le fiamme si estendessero ad altri natanti e ai mezzi che si
trovavano nel rimessaggio. Un motoscafo di 12 metri, sul quale si è sviluppato il rogo, ha subito però ingenti danni. Su
quell'incendio stanno cercando di fare chiarezza gli accertamenti dei vigili del fuoco e le indagini dei carabinieri della
stazione di Ameglia che non escudono alcuna pista. Il motoscafo che si trova custodita in secca da alcuni mesi,
sembra che sia stato controllato recentemente dal proprietario che avrebbe ammesso di aver lasciato alcune batterie
accese. Una disattenzione che avrebbe potuto causare un corto circuito quindi essere la causa del rogo. L'INCENDIO
si è sviluppato la sera tra domenica e ieri attorno alle 23,20 nel rimessaggio Azzurra Yachting di Fiumaretta di cui è
titolare Manolo Cacciatori, imprenditore molto conosciuto in modo particolare a Carraia dove vive, fratello della
celebre ex pallavolista nazionale Maurizia. Il natante invece è di proprietà di un imprenditore spezzino. L'altra sera,
dopo la segnalazione di un passante che si è accorto delle fiamme, è subito intervenuta la squadra dei vigili del fuoco
con cinque operatori e un'autopompa serbatoio. Nel frattempo dalla centrale della Spezia era partita
un'autobotteappoggio per il rifornimento idrico. I VIGILI del fuoco hanno inizia to subito l'opera di spegnimento, nel
frattempo però il rogo aveva causato ingenti danni al motoscafo. I pompieri infatti sono stati costretti ad operare alcuni
tagli alla carena dell'imbarcazione per consentire le operazioni di spegnimento durate molte ore. Lievi danni per il
calore sono stati causati anche alle imbacazione che si trovavano vicino al motoscafaco. Sul posto sono intervenute
pattuglie dei carabinieri della stazione di Ameglia che stanno svolgendo le indagini, e successivamente del
commissariato di Sarzana. Manolo Cacciatori il proprietario del rimessaggio L'AZZURRA Yachting di Fiumaretta è di
proprietà di Manolo Cacciatori, imprenditore molto conosciuto in modo particolare a Carrara dove vive, e fratello della
celebre ex pallavolista nazionale Maurizia II rogo si è sviluppato su una imbarcazione di 12 metri: sulle cause stanno
facendo accertamenti vigili del fuoco e indagando i carabinieri II proprietario II natante in secca da mesi è stato
controllato di recente dal proprietario, un imprenditore spezzino Nessuna pista, per il momento, è esclusa -tit_orgBarca a fuoco, il peggio evitato per caso - Sul motoscafo si sviluppa un incendio Rischia grossoAzzurra Yachting
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03-01-2017
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IN VALLE D ' A O S TA
Infarto sugli sci, rianimato in pista
[Redazione]
IN VALLE Soccorsi tempestivi: il sessantaseienne di Pavia è stato poi operato in ospedale PAVIA - Uno sciatore di
66 anni residente in provincia di Pavia è stato salvato da un arresto cardiaco sulle piste di fondo di Brusson, in Val
d'Ayas, non lontano da Aosta. L'uomo è stato sottoposto a una manovra di rianimazione cardiopolmonare (massaggio
cardiaco e defibrillatore semiautomatico) da parte dei pisteurs secouristes del Foyer du fond, coadiuvati - via telefono
- dall'infermiera della Centrale unica di soccorso. Sul posto è giunto l'elicottero della Protezione civile: il medico
rianimatore del 118, coadiuvato dalle guide alpine, ha applicato la procedura di soccorso avanzato con defibrillatore.
Lo sciatore, preso in carico dal pronto soccorso dell'ospedale Panni di Aosta, è stato sottoposto a un intervento di
emodinamica e sarà ricoverato in terapia intensiva. Particolarmente pesante, intanto, il bilancio degli infortuni della
serata di San Silvestro sulle piste del Cunéese: sono stati 74 infatti gli interventi nell'ospedale da campo allestito nella
conca di Pratonevoso, dove oltre 25mila persone si so no ritrovate per festeggiare il Capodanno. Nessun caso grave,
solo una decina le persone trasferite in ospedale a Mondovî. Per la maggior parte si è trattato di feriti a seguito di
cadute, con 4 codici rossi per coma etilico di giovanissimi. Tra i feriti una ragazza raggiunta a una coscia da un razzo
pirotecnico. Molte anche le persone che a seguito dei botti hanno riportato abrasioni e bruciature superficiali,
soprattutto agli arti. Dramma sfiorato Ý BrUSSOn foto Redazione) Aria buona. Várese sul) -tit_org-
Estratto da pag. 11
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Anziano intossicato dal monossido in cantina
[M.m.]
Anziano intossicato dal monossido in cantine CREMENAGA - Un anziano è rimasto intossicato dal monossido di
carbonio ieri sera nella sua casa di via Vittorio Veneto. Fortunatamente l'uomo non è in pericolo di vita, ma nella notte
è stato sottoposto a ossigenoterapia in camera perbarica. All'origine dell'incidente pare ci sia il malfunzionamento
della caldaia. A lanciare l'allarme, intorno alle 21, è stata la moglie dell'uomo, anche lei accompagnata
precauzionalmente all'ospedale di Luino ma che per fortuna non ha inalato la sostanza che spesso si rivela fatale.
Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile e dei vigili del fuoco di Luino, giunti
sul posto insieme con ambulanza e automedica del 118, il pensionato, di circa 70 anni, era sceso in cantina, dove è
collocata la caldaia dell'appartamento. E quando è risalito in casa ha cominciato a sentirsi male. Nausea, mal di testa:
sintomi che hanno subito preoccupato la moglie, la quale ha immediatamente chiamato il 112. Un'intuizione che
probabilmente ha salvato la vita al marito, ricoverato d'urgenza al Pronto soc corso di Luino. Dove poi è stata portata
anche la donna, le cui condizioni non destano preoccupazione. In via Vittorio Veneto sono poi arrivati anche i tecnici
dell'Ats (l'ex Asi) per valutare, insieme con i pompieri, l'eventuale sequestro (totale o parziale) dell'alloggio. Nella
stessa serata, poi, i vigili del fuoco luineso sono intervenuti a Porto Valtravaglia per l'incendio del tetto di una casa di
corte in piazza Imbarcadero (nella foto Redazione). Pare che I rogo sia partito dalla canna fumaria e che non abbia
interessato anche i locali sottostanti. M.M. -tit_org-
Estratto da pag. 18
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03-01-2017
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Si fa poco per la sicurezza Litigano Comune e volontari
[Redazione]
Si fa poco per la sicurezza Liticano Comune e volontari Albavilla II Controllo del Vicinato accusa l'Amministrazione di
non ascoltarli La Casteinuovo replica W.SSSSM II tema sicurezza infiamma gli spazi facebook ed il Gruppo di
Controllo del Vicinato del paese attacca l'amministrazione perché, a loro modo di vedere, si è fatto troppo poco in
questi due anni. Oggetto del contendere è la "Consulta della Sicurezza" creata circa due anni fa. Il sindaco Giuliana
Casteinuovo sottolinea di non avere ricevuto proposte o richieste di convocazione. La Consulta della Sicurezza ha
prodotto solo un opuscolo informativo, direi decisamente troppo poco - spiega Stefano Maesani del Controllo del
Vicinato - Da un anno e mezzo non si riunisce e le prime quattro riunioni sono state tutte incentrate sull'opuscolo che
si poteva realizzare in breve tempo seguendo delle linee guida. Maesani è tranciante nel suo giudizio: Mi sembra si
sia vo luto creare qualcosa di artificioso, un fantoccio da mettere in mostra, il cui unico scopo era appunto far crede si
lavorasse sul tema. La cosa che ci ha colpito è poi l'iniziativa dell'amministrazione di mettere in bilancio 1.500/1.700
euro per un'associazione da fuori paese come se non ci fossero realtà sul territorio in grado di operare, non parlo di
noi ma per esempio dei carabiniericongedo o della protezione civile. Peraltro quando dopo i furti di computer alle
medie consigliamo di ripristinare la videosorveglianza, dal costo di 800 euro, ci fu detto che non c'erano soldi, ora ne
appaiono il doppio. Concorda Lohana Sartori che della consulta fa parte in rappresentanza del controllo del vicinato:
Noi abbiamo avanzato anche delle proposte e attendevamo si entrasse nel vivo della discussione. Solo ora, dopo le
lamentele, è stata convocata una consulta per gennaio. La consulta tra le altre cose, doveva incentivare il controllo
del vicinato, promessa assolutamente disattesa. Noi abbiamo fatto tutto da soli. Il primo cittadino Giuliana
Casteinuovo parte dai 1.500 euro messi in bilancio: Abbiamo messo questi soldi dicendo che potevano essere
utilizzati per Brianza Sicura, ma è una ipotesi, una delle tante che si vogliono valutare. La consulta è stata convocata
in più occasioni e se dal Controllo del Vicinato si avanzavano proposte e si chiedeva la convocazione non avrei avuto
problemi a convocarla ancora. Per quanto riguarda la sicurezza stiamo portando avanti un progetto anche con altri
comuni. C. M. Ciufiana Casteinuovo -tit_org-
Estratto da pag. 35
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03-01-2017
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Camminata in val Fabiolo Alla ricerca degli spiriti
[Redazione]
Forcola Torna anche quest'anno la camminata in vai Fabiolo, la Valle degli spiriti, organizzata dalla Pro loco La
Caurga, gli Amici della Val Fabiolo insieme alla Protezione civile. L'appuntamento è per sabato 7 gennaio e prevede
lo spostamento lungo la caratteristica vai Fabiolo alle spalle dell'abitato di Sirta, accompagnati dalle leggende della
tradizione, nate un tempo anche grazie alla particolare confor- Camminatavai Fabiolo Alla ricerca degli spiriti mazione
della valle. Ci si ritrova alle 16,15 ßç piazza alla Sirta per incamminarsi poi verso la mulattiera dove sono previste una
serie di tappe prima dell'arrivo, alle 18,30 a Sostila; mentre alle 21 è prevista la cena nella sede poliftmzionale di via
Asilo. La serata offre una bella occasione di ammirare e conoscere nei dettagli l'antico sito sopra Forcola. Anche
attraverso la pubblicazione del libro "Su per la Valle alla ricerca di antiche leggende", volto alla raccolta e alla
conservazione delle leggende, nate dalla fantasia popolare, che caratterizzano la Val Fabiolo. S.Ghe..Ä ðâã
Niolteandi -tit_org-
Estratto da pag. 33
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SECOLO XIX LA SPEZIA
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INDAGINI DEI CARABINIERI DOPO IL TEMPESTIVO INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO A FIUMARETTA
Incendio distrugge motoscafo
[Silva Collecchia]
INDAGINI DEI CARABINIERI DOPO IL TEMPESTIVO INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO A FIUMARET1
Incendio e motoscafi Danni ad altre imbarcazioni nel centro di rimessaggio "Azzurra" sul Magr SILVA COLLECCHIA
PAURA l'altra sera a Fiumaretta per un motoscafo che si trovava all'interno della darsena "Yachting Azzurra" distrutto
da un incendio. L'allarme è scattato alle 23,40 quando un passante ha visto le lingue di fuoco alzarsi dal rimessaggio
e ha chiamato i pompieri. L'imbarcazione, di proprietà di un imprenditore spezzino, ha subito danni ingenti. Sulle
cause del rogo stanno indagando i carabinieri di Sarzana che non escludono alcuna ipotesi. Sembra però che
l'incendio possa essere partito da un corto circuito ad alcune batterie. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco
del vicino distaccamento di Sarzana che hanno immediatamente cercato di spegnere le fiamme. Un'operazione che è
subito apparsa difficile visto il rogo che aveva interessato già gran parte dell'imbarcazione da 12 metri custodita in
secca all'interno di un rimessaggio lungo il fiume Magra. Mentre i pompieri lavoravano cercando di delimitare il fuoco,
dalla centrale spezzina di via Antoniana è partita un'autobotte in appoggio per il rifornimento idrico. Il rischio era infatti
che il rogo potesse propagarsi alle vicine imbarcazioni della darsena alcune delle quali hanno subito danni provocati
dal calore dell'incendio. Ma se l'intervento dei pompieri di Sarzana non fosse stato tempestivo, le fiamme avrebbero
causato un disastro nel rimessaggio di proprietà di Manolo Cacciatori, fratello della ex palleggiatrice della Nazionale di
pallavolo femminile, Maurizia. I vigili del fuoco hanno lavorato ore per avere la meglio sull'incendio. Aun certo punto
hanno dovuto addirittura praticare alcuni tagli alla carena dell'imbarcazione per consentire le operazioni di
spegnimento. Una volta domato il rogo, è stato necessario provvedere alla bonifica dell'area per la messa in sicurezza
della darsena. Per ricostruire l'accaduto al lavoro sono i carabinieri che l'altra sera sono subito intervenuti sul posto e
raccolto le testimonianze del gestore della darsena sul fiume Magra e dell'imprenditore spezzino proprietario del
motoscafo. Sulle cause che hanno provocato l'incendio nessuno si sbilancia. Molti dei residenti alla foce del Magra,
soprattutto quelli più anziani, quando hanno visto le fiamme levarsi dalla sponda del fiume, hanno ricordato i terribili
momenti dei primi anni Novanta, quando numerose imbarcazioni ormeggiate nella zona erano state date alle fiamme.
@ BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L'INCHIESTA II rogo potrebbe essere stato causato da un corto circuito
Vigilili del fuoco al lavoro per domare l'incendio su un motoscafo a Fiuma retta -tit_org-
Estratto da pag. 22
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rinnovamento Segue dalla prima
Allora nel 2017 proviamo a cercare di essere felici = Ora proviamo ad essere davvero felici
[Flavia Angeli]
C'è chi è nato, chi si è sposato, chi si è laureato, chi si è realizzato con un lavoro, chi ha vinto qualche medaglia o
qualche premio, chi ha visto la guarigione da qualche malattia, dunque molte persone sono grate per i bei momenti
vissuti nel 2016. Per contro invece c'è qualcuno che è venuto a mancare segnando un vuoto importante, c'è chi ha
perso tutto per il terremoto, chi ha subito violenza, chi ha fallito la propria impresa, chi ha perso il lavoro, chi è stato
segnato da una malattia, ed ecco che per molti altri il nuovo anno viene visto come la salvezza con l'auspicio che si
verifichi il rovescio della medaglia rispetto a quello appena vissuto. E invece il nuovo anno non sarà diverso da quello
passato, noi saremo esattamente uguali, se non con un anno in più sulle spalle nella nostra storia da raccontare,
qualche ruga in più da accarezzare, solo il nostro spirito e il nostro modo di agire potrà essere diverso e segnare la
differenza, ma qui ci vuole un grande impegno fra la gente per far sì che questo accada. Mi piace riprendere il
bellissimo messaggio di Papa RINNOVAMENTO Allora nel 2017 proviamo a cercare di essere felici di Flavia Angeli
Arriva il momento del cambio d'anno, infiniti auguri che arrivano da tutte le parti e con lo stesso significato, tante cose
belle per tutti. In realtà l'anno che se ne è andato non per tutti assume lo stesso significato. SE6UEAPAGINA10
Segue dalla prima ORA PROVIAMO AD ESSERE DAVVERO FELICI Francesco sulla felicità che possiamo trovare in
qualsiasi cosa ci accada, bella o brutta essa sia, quasi che tutto ciò che ci capita, arrivi per farci testare, rafforzare,
irrobustire, sempre pronti per andare avanti per vivere questa vita che è degna di essere vissuta con sentimento.
Fondamentalmente siamo felici quanto ne siamo convinti di esserlo, ma spesso ci dimentichiamo che c'è anche
bisogno di sforzarsi di esserlo e per farlo è sufficiente incominciare a sorridere e lo si può fare ogni mattino al
risveglio, ringraziando Dio per questa grande possibilità che abbiamo che è la vita. A essere felice ce lo insegna chi,
per svariate cause, si trova a vivere la disabilità e con grande prova di coraggio affronta la vita con il sorriso. Ho
impresso nella mente quel giorno mentre percorrevo la ciclabile con la mia bici e a un certo punto mi sono trovata
davanti un ragazzo che sbracciava per far correre la sua sedia a rotelle: che grinta ho visto in quel giovane! E chi può
poi lamentarsi? Quel ragazzo mi ha fatto capire molte cose, una fra queste è che l'importante è non arren dersi mai,
qualsiasi cosa succeda nella nostra vita, si trova sempre la giusta via per andare avanti. Ecco che l'anno nuovo può
assumere quel giusto significato di risveglio delle sensibilità, perché assieme si può costruire un mondo migliore
anche se risulta difficile e utópico poter contaminare allo stesso modo certe menti impegnate in altro, visto che
viviamoun contesto sociale mondiale profondamente segnato da instabilità e conflitti. Ed è per questo che dobbiamo
vivere ignorando le nostre belle piazze blindate, ammirando i blocchi di cemento anti intrusione, subire i controlli in
metropolitana, in aeroporto, nei luoghi importanti. E poi, immancabilmente, accade ancora qualcosa in qualche parte
della terra, più o meno vicino, di davvero terribile, e ci si chiede se mai ci sarà un modo per metter fine a tutto questo?
Con la pace nel mondo, con il rispetto delle religioni e dei popoli, in poche parole con il rispetto dell'altro. Flavia Angeli
-tit_org- Allora nel 2017 proviamo a cercare di essere felici - Ora proviamo ad essere davvero felici
Estratto da pag. 10
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03-01-2017
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500 sedi pubbliche collegate con la fibra
Trentino Network ha intensificato il programma per cablare le strutture pubbliche in provincia
[Redazione]
500 sedi pubbliche collegate con la fibr; Trentino Network ha intensificato il programma per cablare le strutture
pubbliche in provine II 2016 di Trentino Network all'insegna del potenziamento della rete per gli enti pubblici. Sono
oltre 500 i collegamenti diretti in fibra ottica delle amministrazioni pubbliche in Trentino. In linea con gli obiettivi del
Piano Industriale la società di sistema si è fecalizzata sul potenziamento della rete e sulla gestione delle utenze
pubbliche. E sono sempre di più le sedi dell'Amministrazione collegate direttamente in fibra ottica alla rete dorsale,
facendo del Trentino l'area con la più alta densità nazionale di sedi collegate con la tecnologia del futuro. Questo ha
consentito di portare già nel 2016 i 100 Megabit per secondo in tutte le sedi della Provincia connesse in fibra. Il
Presidente di Trentino Network Alessandro Zorer però ricorda che l'obiettivo che ci ha dato la Provincia per il 2017 è
ancora più sfidante, ossia di potenziare anche le utenze collegate in rete radio con oltre 50 Megabit per secondo e
portare 1 Gigabit alle principali sedi della pubblica amministrazione, come già avviene per gli Ospedali e per i data
center pubblici. A fine 2016 le sedi della pubblica amministrazione trentina collegate direttamente in fibra ottica hanno
superato le 500 unità. In particolare sono 509 totali con un incremento di 188 sedi rispetto all'anno precedente. Il
risultato è stato ottenuto in seguito all'attuazione delle azioni strategiche indicate nel piano triennale 2016-2018 di
Trentino Network approvato dalla Giunta Provinciale nell'ottobre scorso. In particolare, delle 188 sedi citate 86 sono
sedi comunali, 42 sedi scolastiche, 19 biblioteche e le ri manenti fanno riferimento a sedi di protezione civile, uffici
dell'agenzia del lavoro, comunità di valle e catasto. Il piano triennale riporta di base un'importante decisione:
incrementare ulteriormente i servizi di telecomunicazione verso gli enti pubblici al fine di risponderemaniera adeguata
alla crescente richiesta di connettività da parte delle utenze di tutti i comparti della pubblica amministrazione, a
supporto del corretto funzionamento dei servizi e applicazioni telematiche ad oggi in uso e sempre più necessari, Uno
dei servizi che richiede più banda è ad esempio la videosorveglianza, con sempre più telecamere di sicurezza
connesse alla rete pubblica. Aumenta la rete in fibra otticadel Trentino -tit_org-
Estratto da pag. 17
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03-01-2017
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Incendio causato da un razzo
I carabinieri cercano i responsabili del rogo di Tremosine. Tanti gli interventi dei vigili del fuoco
[Redazione]
I carabinieri cercano i responsabili del rogo di Tremosine. Tanti gli interventi dei vigili del fuo( È ormai certa l'origine
colposa dell'incendio che la notte di Capodanno ha bruciato diversi ettari di bosco a Tremosine, poco sopra Limone e
quindi il lago di Garda. Un rogo devastante che ha tenuto impegnata anche una squadra di vigili del fuoco di Riva e
che si poteva vedere da molta distanza, addirittura dall'altro versante del lago. I pompieri di Arco, impegnati in quel di
Ronzo Chienis nello spegnimento di un altro rogo nel bosco, provocato da una lanterna lanciata nel cielo, hanno
immortalato il rogo di Tremosine a centinaia di metri di distanza in linea d'aria. I vigili del fuoco di Arco, poi, sono
dovuti uscire la notte di San Silvestre per domare l'incendio di alcuni cassonetti di un'isola ecologica ad Arco, rogo che
ha sprigionato fiamme alte e una spessa colonna di fumo. Insomma, una notte - quella di Capodanno - che i nostri
"angeli custodi" di Riva e Arco ma anche degli altri corpi della zona hanno trascorso al lavoro, fuori della caserma, per
mettere in sicurezza le varie situazioni di pericolo e vegliare, così, sull'incolumità dei cittadini. L'impegno più gravoso è
stato certamente quello di Tremosine dove il rogo ha assunto dimensioni notevoli arrivando persino a minacciare delle
abitazioni (alcune villette) situate in località Bazzanega. Tutto fortunatamente e per bravura dei vigili del fuoco si è
risolto senza conseguenze drammatiche ma rimane il grande danno ambientale provocato dalle fiamme che hanno
distrutto ettari di vegetazione. I carabinieri di Limone stanno cercando i responsabili materiali di quanto accaduto e il
sospetto è che ad innescare le fiamme possa essere stato qualche mortaret to o similare esploso durante i
festeggiamenti per l'arrivo dell'anno nuovo senza tenere conto dell'alto rischio incendio dovuto anche alla siccità. Sul
Garda, in questi giorni, erano ospiti (e lo sono ancora) moltissimi turisti, soprattutto germanici, e dunque tutte le ipotesi
vengono vagliate dalle forze dell'ordine che potrebbero essere vicini all'individuazione dei responsabili. (gl.m.) Il rogo
di Tremosine fotografato dalle montagne di Ronzo Chienis -tit_org-
Estratto da pag. 32
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03-01-2017
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ANNI FA L INTENSISSIMO T E R R E M OTO DELLA IANURA A DA N A
3 gennaio 1117: il grande sisma a Verona e a Cremona. A Mantova il Po si alzò in cielo
[Paolo Bertelli]
900 ANNI FA ÙNTENSISSIMO TERREMOTO DELLA PIANURA PADANA di Paolo Bertelli Cinque anni fa il
Mantovano viveva il dramma del terremoto, con case danneggiate e distrutte, palazzi inagibili e il patrimonio storico e
artistico colpito in maniera assai seria. Eppure l'epicentro non fu, almeno per le scosse di maggiore entità, nel
Mantovano. Ma le onde si smiche non si fermano di fronte ai confini provinciali. Allo stesso modo esattamente
novecento anni fa avvenne il grande sisma in tutto il nord Italia. Epicentro Verona, probabilmente Isola della Scala, e,
forse, anche Cremona con un secondo sisma evidentemente legato al primo. In A FLAGELLO... A flagello
terraemotus Ubera nos Domine. Ricorrono i 5 anni del grande sisma del 2012 (qui accanto il crollo della parte
sommitale del campanile di Santa Barbara). Ma anche i 900 anni dal terremoto del 1117 che, secondo le fonti, fu
tortissimo con epicentro a Verona e poi a Cremona. Mantova in mezzo, con testimonianze (c'è da credere romanzate)
che il Po si alzò in cielo lasciando vuoto l'alveo, come una sorta di strada. Come richiesta di protezione sulla città è la
Madonna del Terremoto, edificata nel 1754 come conseguenza di un "miracolo" avvenuto in occasione del sisma del
1693. città vi furono certamente pesanti danni (si quantifica la scossa in magnitudo 6.7), ma tra gli effetti di maggior
sorpresa è certamente quello del fiume Po, le cui acque furono viste sollevarsi rispetto all'alveo. Ecco cosa scrisse
l'Amadei nella sua Cronaca: Anno 1117 - Crebbero quest'anno le vessazioni date dall'Imperadore Enricoa Papa
Pascale II, costretto a ritirarsi nella Puglia, e tant'oltre andarono gli eccessi delle rapine e de' sacrilegi colla
introduzione in Roma di Maurizio, vescovo portoghese, antipapa spalleggiato ed adorato dall'Imperadore, che Iddio,
sdegnatesene fecesi señare con inusitati gastighi di replicato tremuoto, massimamente in italia, per cui diroccarono le
case o vedevansi ingoiati gli abitanti coli'aprirsi della terra. Spaccaronsi i monti, inaridironsi i fiumi, e leggesi nelle
storie essersi il Po veduto sollevato per modo in alto dal vento sotterraneo, che con inaudito prodigio ni osservata una
strada fra la terra e l'acqua, lungamente pendendo a fiore dell'onde tumescenti. Finalmente tomo il fiume con tanto
rumoroso scroscio nel suo alveo, che lo strepito sentissi molto da lungi. Ovviamente la giustificazione per il "rivoltarsi"
della natura avviene attraverso la bassa politica degli uomini che offende Dio (e avremmo allora da temere molto per
altri sismi). L'evento, come detto, avvenne il 3 gennaio 1117 (ore 22) con epicentro verosimilmente nei pressi di Isola
della Scala. Verona fu pesantemente colpita, tanto che crollò l'anello estemo dell'Arena, mentre chiese e conventi
ebbero gravissimi danni, tanto da essere sostanzialmente ricostruiti nelle linee attuali. Ma danni si ebbero dal Trentino
fino alla Toscana, dalla laguna di Venezia fino al Piemonte. Ne seguì un intenso sciame sismico; e un nuovo sisma
ebbe come epicentro Cremona il 4 gennaio. SANTUARIO La "Madonna del Terremoto" e il crollo della sommità del
campanile di Santa Barbara nel 2012 -tit_org-
Estratto da pag. 11
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INCENDI
Fiamme a Rumo e Casteinuovo
[Redazione]
INCENDI In entrambi i casi roghi domati dai vigili del fuoco Vigili del fuoco al lavoro nel pomeriggio di ieri in alta valle
di Non, dove un incendio ha minacciato i boschi sopra l'abitato di Rumo. Le fiamme hanno aggredito una porzione di
bosco nei pressi della località Stablei, a monte dell'omonima malga. Un punto non raggiungibile dai mezzi, con il
locale corpo dei vigili del fuoco volontari che hanno potuto contare sul fondamentale apporto del vigili del fuoco
permanenti con l'elicottero. Dal cielo con numerosi sorvoli e scariche d'acqua è stato possibile avere la meglio sulle
fiamme, che in tutto hanno interessato un'area non superiore alla sessantina di metri quadrati. Non è ancora stato
possibile accertare le cause dell'Incendio: l'Ipotesi al momento più accreditata è quella legata alla possibilità che
qualche escursionista abbia gettato a terra un mozzicone di sigaretta che, con il clima secco di queste settimane, ha
innescato In pochi istanti l'Incendio. Sul posto gli accertamenti, oltre che dai vigili del fuoco, sono stati curati dal
personale della forestale e dai carabinieri. Sempre nel pomeriggio, altro allarme incendio, questa volta In Valsugana:
a Casteinuovo i volontari del locale corpo sono stati allertati per una canna fumaria in fiamme. Fortunatamente però al
loro arrivo i vigili del fuoco non hanno dovuto fare altro che verificare lo stato del camino e metterlo in sicurezza: dopo
qualche fiammata, l'allarme era subito rientrato. -tit_org-
Estratto da pag. 23
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VALMNON
Una rete di volontariato
[Redazione]
Contro povertà e disagio, il coordinamento NICHOLAS CHINI VAL DI NON - La crescente povertà e le numerose
situazioni di disagio che esistono anche nel nostro territorio necessitano di interventi di sostegno mirati, coordinati da
una regia comune. Per questo la Comunità della Val di Non ha promosso la creazione della uRete della Solidarietà,
coinvolgendo le varie organizzazioni che sul territorio combattono la povertà: Corpo Volontari Protezione Civile,
Cedas Alta Valle, Cedas Mezzolombardo, CarlthasCles -Fondo, Croce Rossa, Associazione La Quercia, le Unità
pastorali della valle, CasaZambias (Kaleidoscopio), la Cooperativa II Lavoro e la Cooperativa l'Aquilone. All'Interno
della Rete convivono le molteplici competenze professionali, ed in questo quadro si inseriscono le associazioni di
volontariato, che con i loro volontari affiancano gli operatori istituzionali. Obiettivo dell'assessore alle politiche sociali
Carmen Noldin era quello di creare un luogo di raccordo delle varie esperienze associative, in particolare per le attività
di fornitura di pacchi viveri, vestiario, generi di prima necessità, punto di ascolto per situazioni di fragilità anche in
stretto raccordo con II servizio sociale. I primi risultati della collaborazione fra associazioni sono già visibili: in termini
di sostegno, potenziamento del pacchi vive ri e distribuzione del vestiario, ma anche nell'ambito degli sportelli di
ascolto in Alta Valle dei volontari dell'associazione Cedas. Inoltre, dalla conoscenza reciproca e dalle esperienze e
vicinanza delle persone in difficoltà, si è costituito uno degli strumenti importanti di osservazione che permettono una
maggior capacità di lettura di un territorio. La sfida che si è aperta è quella di sentirsi chiamati a sviluppare insieme al
servizio pubblico sociale pensieri e azioni intorno a quest'area, in ottica di cambiamento anche culturale, con un
passaggio dalla beneficenza-assistenza alla promozione di diritti e opportunità per le persone. L'esperienza del
progetto Riuso creativo ne è un esemplo virtuoso. Ð recupero, la selezione, il riciclaggio e il riutilizzo di tessuti e
biancherie per la casa, ha dato vita ad un laboratorio sartoriale dove riparare i capi recuperabili e loro sistemazione
(lavaggio, igienizzazione e stireria) e contemporaneamente creare e realizzare nuovi articoli con materiale acquisito. È
stato previsto un corso di taglio e cucito per le persone inserite nel progetto coadiuvate da una tutor con risorse
proprie delle cooperative. Nell'ambito del progetto sono stati creati manufatti di alta qualità e personalizzati di vario
genere che spaziano dagli articoli per l'infanzia, biancheria per la casa e da letto, idee regalo per la cucina e la casa in
generale, borse e coperte patchwork. I progetti sono stati gestiti da un forte raccordo In rete tra cooperative sociali II
Lavoro - Aquilone e Casa Zambiasi (Kaleidoscopio). Questo progetto, oltre die favorire l'occupazione femminile, la
socializzazione e la formazione di persone che presentano difficoltà di inclusione sociale e lavorativa, ha portato al
coinvolgimento di cittadini del territorio e del inondo dell'associazionismo. Per il futuro - spiega l'assessore Noldin-le
potenzialità di sviluppo delle attività di tale progetto sono sicuranìeiiteconcrete e realizzabili attraverso 11
coinvolgimento di enti e strutture sul territorio, un progetto che vede un vero investimento sociale di un territorio, un
investimento sulle persone che rischiano di trovarsi senza nessuna protezione. Inoltre, dare un lavoro anche
temporaneo, significa dare fiducia e dignità a una famiglia e nel contempo poter dare l'opportunità di essere utili
all'Intera collettività. La Noldin con alcuni rappresentanti del volontariato -tit_org-
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sarentino
Messo in sicurezza il rio Stetter
[Redazione]
SARENTINO Messo in sicurezza ilrioStetter L'Ufficio sistemazione bacini montani Nord dell'Agenziaprovincialeperla
Protezione Civile ha portato a termine il programma di interventi per lamessa in sicurezza del rioStetter. Per I corso
d'acq u a è stato corn pi uto un investimento complessivo di 1,925 milioni. Grazie agli interventi ègarantita la sicurezza
dasmottamenti dell'abitatodi Ponticino e della strada statale della Val Sarentino. -tit_org-
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ELICOTTERO AL LAVORO
Bosco in fiamme Allarme in val di Non
[Redazione]
ELICOTTERO AL LAVORO Bosco in fiamme Allarme in vai di Non TRENTO Nuovo allarme boschivo ieri in Trentino.
Dopo U vasto incendio la notte di San Silvestro a Tremosine che ha impegnato anche i vigili del fuoco di Riva, ieri un
altro rogo boschivo è divampato a Rumo, in valle di Non. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, intervenuti anche
con l'elicottero. Le fiamme sono state subito domate. -tit_org-
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Fuoco sull`Altopiano vicino al bosco Paura e allarme per la siccità
[B.c.]
Incendi Fuoco sull'Altopiano vicino al bosco Paura e allarme per la siccità VIGENZA La sua fortuna è stata quella di
svegliarsi annusando l'odore di bruciato in casa. Se la 25enne avesse infatti continuato a sonnecchiare, ieri mattina, si
sarebbe svegliata probabilmente tra le fiamme già in gran parte dell'appartamento e non solo limitate ad un mobiletto.
Si è risolto con danni relativamente limitati il principio di incendio che si è registrato in via Battaglione Framarin a
Vicenza, in un appartamento al secondo piano di un condominio. Pare che ad innescare il rogo sia stato il
malfunzionamento di un alimentatore elettrico, probabilmente surriscaldato. È stata la stessa giovane che occupava
l'appartamento a chiamare i vigili del fuoco dopo essersi messa salvo, dopo aver sentito il forte odore scaturito dal
legno di un mobiletto che bruciava. Quell'odore che i pompieri, intervenuti, hanno spazzato via con un
motoventilatore: così infatti, spento il principio di incendio, gli operatori hanno i locali invasi da fumo e fuliggine.
Operazioni, queste, che sono durate circa due ore. Sempre i vigili del fuoco, ma del distaccamento di Asiago, sono
stati impegnati la sera di domenica primo genna io in contrada Zaibena a Gallio per il rogo che ha interessato della
sterpaglia e che si stava velocemente propagando al sottobosco. Gli operatori, dato il contesto, sono intervenuti con
due automezzi. Non è stato semplice ne rapido avere ragione delle fiamme che hanno interessato una superiice di
circa 1500 metri quadrati, anche perché è stato necessario controllare che non vi fossero focolai, per escludere ogni
possibilità che le fiamme ripartissero in modo incontrollato. Quanto alle cause sono in corso di accertamento ma di
certo non si tratta di un episodio isolato: negli ultimi giorni dell'anno non sono mancati in diverse località incendi a
sterpaglie, tanto che i Comuni dell'Altopiano di Asiago hanno emesso ordinanze di divieto assoluto di bruciare
ramaglie o verde di qualunque genere, ma anche di accendere fuochi nelle vicinanze di boschi o comunque creare
situazioni rischiose per l'innescarsi ed estendersi di roghi. A cominciare da botti e fuochi d'artificio per festeggiare
l'arrivo del nuovo anno. Di sicuro la siccità di questo periodo non aiuta, anzi, è terreno fertile per sviluppare le fiamme.
E non a caso nei giorni scorsi la Regione Veneto ha dichiarare lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi
per i temtori comunali a rischio. E il Vicentino non fa accezione. B.C. Ý RiPROOUZiONE RISERVATA Fumo Si è
svegliata e ha sentito l'odore del fumo in casa: giovane di 25 anni in salvo é ÿñ ðòÈÆïÄý SiS-tit_org- Fuoco sull
Altopiano vicino al bosco Paura e allarme per la siccità
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Rossano, boato fortissimo ma era solo un petardo Lieve scossa di terremoto
[J.l.]
Possano, boato fortissimo ma era solo un petardo Lieve scossa di terremoto POSSANO VENETO Attimi di paura a
Rossano Veneto nella tarda serata di domenica a causa di una forte esplosione sentita in buona parte del paese.
Numerose le chiamate ai vigili del fuoco di Bassano che si sono precipitati in forze, accompagnati anche da
un'ambulanza, nella zonacui lo scoppio è awenuto, ovvero a ridosso del cimitero lungo via stazione, a Rossano. Una
volta sul posto i pompieri hanno controllato anche l'intemo di alcune aziende presenti nell'area interessata, senza però
rilevare danni o situazioni allarmanti. Dopo un'ulteriore verifica della zona, comunque, sembra che l'esplosione sia
stata causata da un grosso petardo, fatto esplodere con modalità particolari e grazie alle quali il rumore dello scoppio
è stato amplificato a tal punto da far pensare ad un qualcosa di ben più grave. Sull'episodio non è escluso che
possano emergere nei prossimi giorni ulteriori dettagli arrivando ad identificare gli autori di quella che sembra, a tutti
gli effetti, una bravata. E in serata, ieri, i bassanesi hanno anche sentito la lieve scossa di terremoto (1,7) proprio con
epicentro Bassano, scatenandosi sul web. J.I.. -tit_org-
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Due principi di incendio in pieno centro Anziano bloccato: salvato dai servizi sociali
[J.l.]
Weekend di emergenze MASON Giornata intensa, ieri, per i vigili del fuoco impegnati in numerosi interventi. Tré i
principi d'incendio spenti dai pompieri in poche ore tra Bassano e Mason Vicentino. Nel primo caso a prendere fuoco
una lavatrice in un'abitazione adiacente a Parco Ragazzi del 99, a pochi passi dal centro. Ð rogo, prontamente notato
dai residenti, è stato domato dai vigili del fuoco costretti a spostarsi, in serata, a Mason Vicentino dove le fiamme
sono divampate invece da una canna fumaria parzialmente ostruita. Non solo: i pompieri sono intervenuti poi a casa
di un anziano bassanese che dopo essere caduto, nella serata di domenica, non era più riuscito ad alzarsi.
Fondamentale la chiamata effettuata dalle persone incaricate di portargli il cibo alle quali l'uomo non aveva risposto. I
vigili del fuoco hanno così aperto la porta di casa permettendo di soccorrerlo e di portarlo quanto prima al San
Bassiano. J.L. RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-
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CORRIERE DELL'ALTO ADIGE BOLZANO
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Il Colle continua a bruciare. Pompieri, necessario l`elicottero = Vasto incendio boschivo sul
Colle Ci vorranno giorni per spegnerlo
[Luigi Ruggera]
Il Colle continua a bruciare. Pompieri, necessario l'elicottero Un incendio sta tenendo occupati da due giorni i vigili del
fuoco di Bolzano sul Colle: le fiamme interessano circa due ettari di una zona impervia e inaccessibile, sopra il
sentiero Bosco dei bricconi. Impossibile andarci a piedi, occorrono gli elicotteri. (Foto Klotz/Rensi) a pagina 5 Vasto
incendio boschivo sul Colle Ci vorranno giorni per spegnerlo Località impervia, può intervenire solo l'elicottero. Rogo
forse causato da un ragazì BOLZANO Un incendio boschivo sta tenendo occupati da due giorni i vigili del fuoco di
Bolzano sul Colle: le fiamme interessano circa due ettari di ima zona impervia e inaccessibile, al Colle, sopra il
sentiero Bosco dei Bricconi, in località Colle di Villa. Essendo impossibile intervenire a piedi, i vigili del fuoco sono
dovuti ricorrere all'intervento dell'elicottero, dell'azienda privata Elikos, convenzionata con la Provincia: per tutta la
giornata di ieri l'elicottero ha fatto la spola tra un bacino d'irrigazione situato sul Colle e il luogo dell'incendio, a un
chilometro e mezzo di distanza, trasportando con una benna 800 litri d'acqua alla volta, per un totale di circa settanta
voli. Abbiamo spento per prima le fiamme a monte, che causavano un denso fumo spiega il pilota Marco Kostner. Il
fumo si notava infatti da tutta la conca bolzanina. Ieri sera la situazione era sotto controllo, ma le fiamme non erano
state comunque completamente domate. Durante la notte, dunque, la zona è stata costantemente monitorata da un
gruppo di vigili del fuoco, mentre oggi riprenderanno i voli dell'elicottero antincendio, a partire dalle 8. L'acqua di
spegnimento utilizzata dall'elicot- tero viene miscelata con un liquido ritardante di color rosso, da una parte per
migliorarne l'effetto estinguente e dall'altra per prevenire un nuovo possibile innesco. Persistono ancora degli ultimi
piccoli focolai nel sottobosco, in particular modo nell'humus e nelle radici. Non è dunque da escludere la possibilità
che possano svilupparsi nuovi incendi, e siamo preoccupati anche dalle previsioni meteo, che indicano per le
prossime ore un forte vento e ancora nessuna precipitazione spiega il capo intervento Roland Meraner. Abbiamo
quindi posato una tubazione sul posto, per poter intervenire all'occorrenza e provvedere a spegnere sul nascere
questi nuovi incendi nella zona. Potrebbero volerci ancora alcuni giorni per far rientrare l'allarme. Assieme ai vigili del
fuoco del corpo permanente di Bolzano, sono presenti sul posto anche i volontari di Laives e di Bolzano città (gruppo
del Colle) ed i funzionari della Forestale. Si è inoltre alzatovolo, per un monitoraggio aereo della situazione, anche
l'elicottero della Guardia di Finanza. L'incendio si era sviluppato verso le 17 di Capodanno, quando erano giunti alla
centrale provinciale d'emergenza numerose chiamate di cittadini di Bolzano che avevano notato le fiamme. Sulle
cause, quasi certamente accidentali, sono in corso le indagini della Forestale. Stiamo indagando su una pista: un
ragazzo si sarebbe perso ed avrebbe deciso di accendere un fuoco per farsi vedere, senza poi spegnerlo del tutto.
Stiamo verificando questa Ipotesi e per ora non abbiamo conferma spiega Martin Schöpf, direttore dell'Ispettorato
forestale di Bolzano. Nessuna richiesta di intervento, per trovare il presunto escursionista smarrito, era comunque
giunta al soccorso alpino del Cnsas. L'incendio, fortunatamente, non ha provocato feriti. Luigi Ruggera
RIPRODUZIONE RISERVATA Pericolo Vasto rogo sul Colle, sopra Bolzano, da due giorni. La zona impervia rende
difficili gli interventi dei pompieri. Oggi sarà la giornata decisiva. -tit_org- Il Colle continua a bruciare. Pompieri,
necessarioelicottero - Vasto incendio boschivo sul Colle Ci vorranno giorni per spegnerlo
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L'inferno di via Gola La denuncia di un cittadino
San Silvestro dei roghi Circondato e picchiato = Occupazioni, spaccio e aggressioni Io
picchiato nell`inferno di via Gola
Il racconto di una vittima delle violenze d'inizio anno. I residenti: basta, siamo prigionieri
[Andrea Galli]
L'inferno di via Gola La denuncia di un cittadino San Silvestre) dei roghi Circondato e picchiato Barricate di vecchi
mobili dati alle fiamme, resistenza contro i vigili del fuoco arrivati per spegnere gli incendi, e anche pestaggi contro chi
si opponeva alla violenza e alla follia. Un italiano, poi finito in ospedale, ha denunciato alla polizia di essere stato
circondato e malmenato. Indaga la Digos. L'uomo, intorno alle 2 del primo gennaio, aveva cercato di convincere i
presenti, scesi in strada per una specie di festa organizzata dai centri sociali, a smetterla con la devastazione e i
roghi. Come ri sposta, l'avevano picchiato. Gli abitanti: Quartiere fuori controllo, cosa si aspetta a intervenire?. In via
Gola abusivi, balordi e decine di spacciatori che controllano il territorio. a pagina 4 Galli Occupazioni, spaccio e
aggressioni Io picchiato nell'inferno di via Gola> II racconto di una vittima delle violenze d'inizio anno. I residenti:
basta, siamo prigionie Che cosa si aspetti a intervenire su larga scala e non a campione, con operazioni mirate e non
con isolate incursioni nella zona di via Gola, ancora non si sa. Di contro alla posizione tutt'altro che periferica, in una
geografia alla fine ridotta il quartiere vede piccM di occupazioni abusive, decine di spacciatori di droga, pressioni dei
centri sociali che si oppongono a prescindere agli sgomberi degli irregolari e al ripristino dell'ordine pubblico. E infatti,
in via Gola, accade di tutto. Alle due di notte di domenica, all'angolo con via Pieni, è stata creata una barricata con
vecchi mobili, poi incendiati; sono arrivati i vigili del fuoco, aggrediti e respinti a bottigliate; in più un italiano, che
adesso ha voluto raccontarsi al Corriere dopo aver presentato denuncia alla polizia.è stato circondato e picchiato. E il
terzo Capodanno di fila che in strada succede di tutto. C'erano si i mobili ma erano anche stati presi pezzi di un vicino
cantiere. Alcune persone si erano arrampicate e li avevano strappati dai ponteggi. Tutto era servito per accendere
l'incendio. Io mi sono avvicinato per dire di smetterla, ma quelli che ho trovato erano completamente ubriachi,
nemmeno riuscivano a capire le mie parole. Se ricordo bene erano in grandissima parte stranieri, forse nordafricani e
forse gli stessi che gestiscono la droga. Allora l'italiano aveva azzardato un'altra via, cercando della gente sobria.
L'aveva agganciata e nel gruppo, pare, c'erano anche dei connazionali. Aveva riformulato la stessa richiesta, per
cortesia smettiamola di sfasciare il quartiere, e come risposta l'avevano assalito, tirandogli un pugno e sbattendolo sul
marciapiede. La violenza era stata accompagnata da insulti: Fatti i e... tuoi. Sull'aggressione indaga la Digos. Da
tempo i residenti stanno facendo mille tentativi, spesso vani. Ce ne sono alcuni molto coraggiosi, che sfidano i ras del
quartiere con esposti e con denunce. Qualcuno, sfinito, ha aperto un contratto con società di sicurezza perché una
macchina con la guardia resti parcheggiata davanti ai condomìni, così da scoraggiare le presenze. Presenze che, nel
caso degli spacciatori, an- ziehe diminuire crescono in un'esibito, plateale e offensivo controllo del territorio che
comincia dai ponti sul Naviglio. I caseggiati popolari, di proprietà dell'Aler, hanno situazioni estreme, incancrenite,
tremende. Con il loro atteggiamento di protezione di chiunque, osservano gli abitanti, i centri sociali altro non fanno
che garantire l'impunità sia a quei balordi che vivono negli alloggi-covi, sia agli stessi venditori di droga. E siamo solo
in inverno, figurarsi le scene in primavera ed estate. Domenica, secondo la rico- Sui Navigli Ancora violenze nel
fortino di via Gola, terra di abusivi, balordi e spacciatori. Domenica nel corso di una festa dei centri sociali per salutare
il 2017, sono state create barricate con vecchi mobili 1 mobili sono stati incendiati. 1 vigili del fuoco, intervenuti più
volte, sono stati respinti a bottigliate Nel co
rso della nottata, un gruppo di persone ha anche accerchiato e picchiato un italiano che cercava di opporsi Le
barricate Nella notte di Capodanno, militanti del centro sociale Cuore in Gola hanno creato delle barricate con vecchi
mobili a cui poi hanno dato fuoco ostacolando infine l'intervento dei vigili del fuoco (foto presa da Facebook) struzione
degli investigatori, era in corso una specie di festa degli antagonisti Cuore in Gola per accogliere il 2017. Dice di
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nuovo quell'italiano: Da un lato c'è una progressiva mancanza di rispetto verso il bene pubblico; dall'altro non c'è
affatto l'intenzione di contrastare una quotidianità divenuta ormai abuso e sopruso. Mi domando, davvero, il motivo
dell'assenza di interventi netti e radicali. In via Gola, è giusto ricordarlo, la notte del primo gennaio è stato impedito ai
pompieri di spegnere un incendio con fiamme che, come raccontato dagli abitanti che hanno chiamato i vigili del
fuoco, avevano già raggiunto i secondi piani, lambendo pericolosamente i balconi e le finestre dei palazzi. Andrea
Galli La testimonianza È I terzo Capodanno consecutivo che qui succede di tutto: sono ubriachi e spacciatori -tit_orgSan Silvestro dei roghi Circondato e picchiato - Occupazioni, spaccio e aggressioni Io picchiato nell inferno di via Gola
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Incendia camper per scommessa. Il piromane brucia altre 12 auto = Incendia un camper e
finisce in manette Una scommessa
Preso Valentino Morelli, 46 anni, disoccupato Indagini per capire se abbia agito altre volte
[Massimiliano Rambaldi]
L'attacco è avvenuto nella notte a Nichelino Incendia un camper e finisce in manette Una scommessa Preso Valentino
Morelli, 46 anni, disoccupato Indagini per capire se abbia agito altre volte Voleva dimostrare di avere coraggio
sufficiente per incendiare dei veicoli. Aveva anche scommesso con chi gli diceva che le sue erano solo parole e che
non avrebbe mai dato seguito a quello che prometteva. E invece la scorsa notte Valentino Morelli, 46 anni,
disoccupato di Torino, ha mantenuto la "promessa", dando fuoco ad un camper parcheggiato a Nichelino, all'angolo
tra via Di Nanni e via Diaz. Il rogo ha praticamente distrutto il mezzo, propagandosi anche ad altri due veicoli che
erano posteggiati accanto: una Fiat Punto e un Dobló. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno fermato
le lingue di fuoco prima che distruggessero completamente anche le auto vicine. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri in vía XXV Aprile, non molto lontano dal punto dove il camper era parcheggiato. Per lui le accuse sono di
danneggiamento aggravato e incendio. Aveva il giubbotto intriso di gasolio, liquido molto probabilmente usato
dall'uomo per appiccare il rogo. L'abito è stato posto sotto sequestro per i riscontri del caso. Ascoltato dai carabinieri,
l'uomo non avrebbe chiarito con chi avrebbe messo in atto la scommessa e se dietro ci fosse in "palio" del denaro.
Ipotesi più che probabile visto che l'uomo è formalmente senza un impiego. Per ora però non ci sono certezze su
questo fronte. Le indagini dei militari ora proseguono a 360 gradi cercando di capire se il 46enne sia o meno
responsabile di altri roghi che hanno colpito negli ultimi tempi veicoli parcheggiati nella provincia torinese. Per il
momento, è escluso un collegamento con l'altro incendio che si è sviluppato sempre la scorsa notte a Carignano, in
frazione Tetti Pautasso, dove è andata a fuoco un'auto parcheggiata. L'uomo è infatti stato bloccato dai carabinieri
intorno alla mezzanotte e mezza, poco dopo aver dato fuoco al camper, mentre il rogo dell'auto è stato spento dai
vigili del fuoco alle 2. Fondamentale per la cattura del piromane è stata l'attenzione di un agente della polizia
municipale di Torino fuori servizio, che passava nella zona di via Di Nanni e dopo l'esplosione dell'incendio ha notato
allontanarsi l'uomo in tutta fretta. Ha quindi chiamato i carabinieri, spiegando verso quale direzione l'uomo si era
dileguato, consentendo ai militari di intercettano poco dopo in via XXV Aprile. Valentino Morelli, stando alle
ricostruzioni, non ha opposto resistenza, ma la questione della scommessa messa in piedi per incendiare veicoli resta
centrale. Gli investigatori vogliono capire se sia stato un caso isolato oppure se ci siano stati in passato altri accordi
con terze persone per innescare roghi a danno di auto parcheggiate. Massimiliano Rambaldi -tit_org- Incendia camper
per scommessa. Il piromane brucia altre 12 auto - Incendia un camper e finisce in manette Una scommessa
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IL CASO Raffica di colpi tra Torino e la prima cintura: gli ultimi roghi segnalati in Barriera di Milano
I piromani salutano il 2017 con un nuovo raid. Una decina di mezzi bruciati in appena 72 ore
[Philippe Versienti]
IL CASO Raffica di colpi tra Torino e la prima cintura: gli ultimi roghi segnalati in Barriera di Milano I piromani salutano
il 2017 con un nuovo raid Una decina di mezzi bruciati in appena 72 ore -> Un mese dopo l'ultima notte da incubo le
fiamme hanno ripreso a distruggere le auto e a gettare nel panico interi quartieri e comuni. Una decina sono i veicoli
bruciati nelle ultime 72 ore tra Torino e la prima cintura, Talmente tante da non far pensare all'impresa di un piromane
solitario. A Nichelino e Carignano le ultime due segnalazioni. Ieri in via Diaz angolo via di Nanni, a Nichelino, è
bruciato un camper. Era da poco passata la mezzanotte. Un'ora e mezza dopo i vigili del fuoco sono intervenuti a
Carignano per una seconda chiamata, per un mezzo bruciato in frazione Tetti Pautasso. La lunga serie di roghi ha poi
interessato anche Torino con l'incendio di via Goliardo angolo via Mercadante, nel quartiere Barriera di Milano, e il
doppio colpo di corso Palermo e via Bergamo, in zona Aurora. Misteriosa, invece, la segnalazione su un rogo in
piazza Crispi. L'auto non è stata ritrovata. Peggio ancora è andata la notte prima di Capodanno con una serie di
incendi dolosi, come è stato appurato dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine che sono intervenuti. Gli incendi sono
avvenuti in via Milano, a Settimo Torinese, in corso Svizzera e in via Macedonia a Grugliasco. In quest'ultimo caso,
documentato dalle immagini, è andata completamente distrutta una Fiat 500 parcheggiata davanti al civico 50.1
residenti sono stati svegliati dal clacson della vettura che suonava senza sosta. Sui numerosi casi indagano i
carabinieri che ora attendono la relazione dei vigili del fuoco sull'origine degli incendi. Vista la distanza tra i luoghi in
cui si sono verifìcati gli incendi non è da escludere che ad agire non sia stata solo una persona, magari una banda.
Oppure qualcuno che si diverte ad incendiare le auto e a ruggire, sperando sempre di farla franca. Era da un mese
che dormivamo tranquilli - raccontano dal quartiere Borgo Vittoria -. Ma ora abbiamo di nuovo paura. Proprio la
circoscrizione TRA CARIGNANO E VIA GOTTARDO La funga serie di roghi ha interessato anche Torino con
l'incendio di via Gottardo angolo via Mercadante, nel quartiere Barriera di Milano, e il doppio colpo di corso Palermo e
via Bergamo, in zona Aurora. Misteriosa, invece, la segnalazione su un rogo in piazza Crispi. L'auto non è stata
ritrovata Cinque è stata tra le più bersagliate dell'ultimo anno. Con la zona attorno al cantiere del passante ferroviario,
letteralmente in balia di un folle. Difficile, infatti, pensare ad un caso dato il numero di incendi scoppiati nel giro di sei
mesi. Gli ultimi due a inizio dicembre in corso Venezia, tra via Cervino e piazza Baldissera, con quattro macchine
coinvolte. E solo tra corso Venezia, via Lisa, via Randaccio e via Gulli sono bruciati una dozzina di veicoli da aprile a
novembre (quattro solo in via Lisa, altri tré in via Gulli). Gli ultimi due a fine novembre quando le fiamme hanno colpito
un camper parcheggiato vicino ad un'abitazione. Almeno sei le auto andate a fuoco vicino alla stazione Fossata
mentre quattro sono i colpi messi a segno in via Palli e via Massari. Philippe Versienti -tit_org-
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TERREMOTO A TOLENTINO
Il Politecnico e Nagoya alleate nei monitoraggi
[Redazione]
TERREMOTO A TOLENTINO II Politecnico e Nagoya alleate nei monitoraggi - 11 Politecnico di Torino e l'Università
progetto con finalità meramente di Nagoya in Giappone hanno sot- scientifiche ha come scopo 1 approtoscritto un
accordo di cooperazione fondimento del comportamento deistrategica con il Comune di Tolen- le strutture attraverso
un momtotino per lo studio e il monitoraggio 10 dinamico che sarà eseguito della Basilica di San Nicola a seguito con
tecnlche non-mvasive. del terremoto. I docenti delle due università hanno già fatto una serie di sopralluoghi nelle zone
colpite dal sisma dell'agosto scorso, per individuare strutture di interesse storico-artistico danneggiate o
potenzialmente vulnerabili che possano essere oggetto di studi condivisi. Tra queste, la Basilica di San Nicola. Il tit_org-
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(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 93.63.248.154
Alpini, l`adunata si chiude in utile
[Valentina Silvestrini]
PENNE NERE II Comitato organizzatore ha chiuso l'iter del raduno nazionale: è stato un reco Alpini, radunata si
chiude in utib In cassa alla fine sono nmasti 140mila euro che sono stati versati alla sezione di Pordenoy, Valentina
Sllvestrlnl PORDENONE L'adunata dei record, anche nei conti, Pordenone 2014 rimarrà nella storia dell'Associazione
nazionale alpini (Ana) anche per la velocità con cui si è chiuso definitivamente l'iter organizzativo e il conto
economico. Il passaggio conclusivo, ovvero l'accredito alla sezione pordenonese dell'associazione dei circa 140mila
euro risparmiati e lo scioglimento del comitato organizzatore dell'adunata (Coa), si è tenuto nei giorni scorsi nella sala
giunta del Comune, a soli due anni e mezzo dal raduno delle penne nere: un primato mai raggiunto prima, visto che
fino ad ora la migliore performance era stata ottenuta a Bergamo quando lo scioglimento del Comitato era avve nuto
in poco più di tré anni. Per l'ultimo passaggio di ieri, erano presenti rappresentanti dell'attuale e della precedente
amministrazione, rispettivamente il vicesindaco Eligio Grizzo e l'allora primo cittadino Claudio Pedrotti, a cui ieri l'Ana
ha consegnato la tessera di socio aggregato. Presenti anche i mèmbri del Coa, anzitutto il presidente Nino Geronazzo
nonché Giovanni Gasparet ex presidente della sezione pordenonese dell'Ana e "padre" dell'87ma Adunata. Si è
riusciti a chiudere definitivamente il capitolo di Pordenone 2014 entro l'anno dopo aver incassato dall'Agenzia delle
Entrate il rimborso di credito iva pari a 48mila euro, avvenuto a inizio dicembre. Denaro che si va a sommare ai soldi
accantonati in bilancio, avanzi attivi che sono stati il risultato di una oculata gestione grazie al lavoro gratuito dei tanti
volontari. Ma anche frutto dei ricavi ottenuti dalla vendita di materiale e beni ai comitati organizzatori delle successive
adunate (Aquila e Asti). Per un totale di circa 140mila euro che verranno trasferiti all'Ana di Pordenone, sezione ora
presieduta da Ilario Merlin e che conta 72 gruppi disseminati in tutta la provincia. Il denaro sarà utilizzato o per
potenziare la Protezione civile dell'Ana (ad esempio per l'acquisto di mezzi e strumentazione) o sarà devoluto per
finanziare un'opera sociale. Un'adunata dei record, quella di Pordenone, che rimarrà negli annali dell'associazione per
record di presenze e per la qualità dell'organizzazione, ma anche nella memoria dei pordenonesi: ci sono volute ben
tré candidature prima di riuscire a "strappare" il raduno alle altre città e portarlo nel Friuli Occidentale. riproduzione
riservata ADUNATA Chiuso l'iter della sfilata nazionale degli alpini che nel 2014 si è tenuta in città È stata un record IL
COMITATO Due anni emezzp per archiviare l'evènto -tit_org- Alpini, l'adunata si chiude in utile
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CASARSA
Ecco il cittadino dell`anno
[Redazione]
CASARSA Ecco il cittadino dell'anno CASARSA - (al.co.) Il ciclista Enrico Gasparotto è il cittadino dell'anno 2016. Il
riconoscimento gli verrà attribuito sabato 14 gennaio in occasione della tradizionale cerimonia al teatro Pasolini;
un'iniziativa di Forum democratico e Pro Casarsa con il sostegno dell'amministrazione comunale. Gasparotto, 34 anni,
originario di Casarsa, ha inanellato nel corso della sua carriera una serie importante di allori. Professionista dal 2005,
ha vinto il titolo nazionalelinea nello stesso anno e due edizioni della Amstel Gold Race, nel 2012 e nel 2016. Il
Diploma Humanitas è stato invece assegnato dalla giuria, a quarant'anni dal terremoto, al gruppo di concittadini (una
sessantina) che in comitato spontaneo presero parte ai soccorsi e alla prima ricostruzione a di Castemovo. Il premio
Giovane talento è stato assegnato a Federico Morello, 20 anni, diplomato all'istituto d'arte di Cordenons, che fin da
piccolo si diletta a fare l'inventore. L'ultimo suo brevetto è un portaombrelli con lucchetto, già prodotto in alcuni
esemplari. -tit_org- Ecco il cittadino dell anno
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Il nuovo prefetto: l`ex base va alleggerita = Il Prefetto: Sì, l`ex base va alleggerita
[Michele Fullin]
Il nuovo prefetto: lex base va alleggerita Boffi: Arrivano altri 10 soldati sul territorio Diventano 110 II prefetto Boffi: Lo
Stato ha deciso di incrementare da 100 a 110 I numero dei militari distaccati sul nostro territorio e migliorare il
controllo sia su punti fissi che in mobilità. Fullin a pagina ili L'INCONTRO Nel 2017 dieci militari in più per il controllo
del territorio: diventano ÏÑ Prefetto: SU'ex base va alleggerita Puma grana nel giorno della presentazione ufficiale di
Boffi Si è insediato a Ca' Corner il 30 dicembre e già sapeva che la base di Conetta è una mina vagante. Ieri, il
prefetto Carlo Boffi ha dovuto affrontare la prima grana, con i disordini nell'ex base dopo la morte della ragazza
ivoriana. Nato a Roma, 63 anni, Boffi si definisce "Tosco-Romano-Vene- to" e vanta una notevole esperienza
operativa nell'ambito della polizia (è stato capo della Polfer e della Stradale) e poi dei vigili del fuoco e della
Protezione civile. Speriamo di riuscire al più presto ad alleggerire la presenza nell'ex base - spiega - ma come dice il
mio amico e predecessore Domenico Cuttaia, Conetta è stato il male minore. Nel senso che sarebbe stato molto
peggio lasciar vagare tutta quella gente per le città senza alcuna sorveglianza. Al più presto faremo delle riunioni per
vedere la possibilità di una diversa distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo. All'alleggerimento di Conetta
dovrebbe contribuire anche la definizione delle pratiche più veloce per distinguere i profughi dai clandestini, che
vanno espulsi. Il capo della polizia - specifica - ha diramato alle prefetture una circolare in cui si chiede di accelerare
l'identificazione e l'espulsione degli irregolari. Poi, però, è tutta una questione di accordi intemazionali, senza i quali
non si va da nessuna parte. E con la Libia e la Siria ad esempio, non ci sono. In materia di sicurezza, il prefetto Boffi
porta anche una buona notizia: Lo Stato ha deciso di incrementare da 100 a 110 il numero dei militari distaccati sul
nostro territorio e migliorare il controllo sia su puna fissi che in mobilità. Sui rapporti con gli enti locali, spesso difficili in
una realtà come il Veneto, Boffi ha messo le mani avanti: Sarò un leale collaborato re delle autorità locali, cercando di
risolvere i problemi quando le visioni del Governo e del parlamento non coincidano con le loro. Il mio è un metodo
basato sul confronto, perché con i sindaci è necessario il dialogo, visto che sono loro poi ad essere considerati
responsabili delle loro comunità, nel bene e nel male. Un accenno infine a Venezia, città che dice di amare da
sempre. Mio bisnonno - racconta - era di Verona e mia nonna di Venezia. Mia madre mi ha portato moltissime volte a
visitare quella che senza dubbio è la città più bella del mondo. Un luogo che per me rappresenta un onore e un
traguardo importante. Mi auguro che mio figlio di 6 anni impari al più presto ad esprimersi anche in veneziano, dialetto
che amo per la sua musicalità. Il prefetto ha avuto modo - da turista - di verificare sul campo anche i disagi derivanti
dall'invasione di 25 milioni di persone l'anno. La soluzione al problema non è semplice - conclude e la lascio volentieri
al sindaco. Con il Comune c'è già un'intesa collaudata soprattutto sul fronte della contraffazione e cercheremo di
allargarla al più generale rispetto delle regole. Michele Fullin riproduzione riservata GLI IRREGOLARI Ora c'è l'ordine
di espellerli ÄÑÏÒÀ Spero che mio figlio impari il veneziano PREFETTO Carlo Boffi (Fotoattualità) -tit_org- Il nuovo
prefetto:ex base va alleggerita - Il Prefetto: Sì,ex base va alleggerita
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Il falò degli antagonisti in via Gola Tradizione (illegale) di Capodanno
Pompieri presi a bottigliate. Tre anni fa, lo stesso fuoco in strada
[Marianna Vazzana]
Ð falò degli antagonisti in via Gola Tradizione (illegale) di Capodanno Pompieri presi a bottigliate. Tré anni fa, lo
stesso fuoco in strada di MARIANNA VAZZANA - MILANO - IL FALÒ in via Gola? Non è una novità. Anzi, si potrebbe
dire che nella strada a ndosso del Naviglio Pavese sia una tradizione (illegale) di Capodanno. Sono intervenuto anche
tré anni fa: c'era lo stesso fuoco in strada, racconta un vigile del fuoco intervenuto la notte del 1 gennaio per spegnere
le fiamme. La notizia ha fatto scalpore, tra i raid vandalici che hanno scaldato più del dovuto la prima notte dell'anno.
Scintille non gradite per salutare il 2017, da aggiungere a quelle che hanno incenerito l'albero di Natale in piazza le
Ferrara a Corvetto e a quelle provocate dai colpi di mazza contro i vetri della portineria di via Pascarella 20 a Quarto
Oggiaro. Sembra impossibile che qualcuno possa permettersi di accendere un rogo così, come nulla fosse, in mezzo
a una strada a due passi dai Navigli. Eppure così è. In via Gola le fiamme si sono sollevate verso il cielo intomo alle 2.
Bruciati vecchi mobili all'angolo con via Fichi. Opera dei militanti del centro sociale affacciato sulla strada. Un modo
per scaldarsi, mentre intorno l'alcol scorreva a fiumi. UN'AUTOPOMPA dei vigili del fuoco è intervenuta per domare il
fuoco. Sembrava finita. Invece il rogo è ricomparso poco dopo e ha costretto i pompieri a effettuare un nuovo
intervento. Stavolta, è accorso un automezzo di volontari di Pieve Emanuele. Peccato che i vigili del fuoco siano stati
respinti dai sedicenti antagonisti con una pioggia di bottigue. E, verso le 4 in via Gola è approdata un'autobotte
direttamente dal Coman do di via Darwin, poco distante. Sono sceso a parlare coi ragazzi - racconta il vigile del fuoco
intervenuto -, volevo evitare che la situazione degenerasse. Le brad erano poche,fuoco era quasi spento, non c'era
più una situazione di pericolo. Quindi ci siamo allontanati per dedicarci alle emergenze, come incendi in appartamenti
e incidenti: è stata una notte di super lavoro. TRÉ SONO SCESO A PARLARE COI RAGAZZI HO VOLUTO EVITARE
CHE LA SITUAZIONE DEGENERASSE, SPIEGA UN POMPIERE -tit_org-
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GIORNO MONZA BRIANZA
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IL PIANO PREDISPOSTO IN COLLABORAZIONE CON LA PROTEZIONE CIVILE. DISOCCUPATI ARRUOLATI COI VOUCHER
Un numero bianco in caso di neve, città divisa in quattro
[Fabio Luongo]
IL PIANO PREDISPOSTO IN COLLABORAZIONE CON LA PROTEZIONE CIVILE. DISOCCUPATI ARRUOLATI COI
VOUCHER Un numero bianco in caso di neve, città divisa in quatti -USSONE- UN NUMERO BIANCO da chiamare in
caso di emergenza, 20 mezzi già pronti a uscire e sale già accumulato in abbondanza nel magazzino del municipio. E
poi città suddivisa in 4 settori per una maggiore tempestività di intervento, nonché una classificazione delle strade da
ripulire in base alla loro importanza per il traffico. Finora il clima ha teso al primaverile, ma il Comune si prepara
comunque ad affrontare l'eventuale allarme maltempo con un apposito Piano Neve, approntato con la collaborazione
della Protezione Civile locale: obiettivo non farsi cogliere impreparati da possibili nevicate nelle prossime settimane. E
già stato affidato a 4 ditte il servizio di sgombero neve e spargimento sale per tutta la stagione invernale: le aziende
hanno obbligo di reperibilità e pronto intervento 24 ore su 24 su richiesta del Comune. Complessivamente saranno 12
i mezzi spazzaneve sul territorio in caso di nevicata - spiegano dall'Amministrazione - con lame dimensionate alla
larghezza della carreggiata su cui intervenire. A questi si affiancheranno 8 mezzi spargisale. A disposizione anche un
numero bianco a cui rivolgersi per segnalazioni e richieste di intervento: basterà chiamare lo 039/7397350. La priorità
nella pulizia delle strade andrà alle vie d'accesso alla stazione Fs, al municipio, alle Poste, alle scuole, alle farmacie,
alla sede Asl e ai luoghi di interesse culturale. Per ognuno dei 4 settori in cui è stata suddivisa Lissone è stata poi
individuata una serie di vie da sgomberare per prime, per il collegamento verso le strade centrali. Al tempo stesso sottolinea l'assessore ai lavori pubblici Marino Nava - il Piano di intervento sarà declinato anche in base al giorno di
emergenza. Se nevicasse di domenica, chiederemo che si faccia tutto il possibile per garantire un accesso sicuro alle
scuole già nella mattinata di lunedì; se la neve cadesse di sabato è ragionevole credere che vi sarà un sensibile
afflusso verso le chiese. Il nostro modus operandi sarà quindi intelligente, pensando alle esigenze dei cittadini, per
garantire loro il minimo disagio possibile. In caso di necessità verranno arruolate anche persone disoccupate
utilizzando i voucher per lavoro temporaneo. Fabio Luongo FOCUS______ La base operativa Base della squadra del
Comune il magazzino di via Leopardi, dove è stoccato il sale di cui è stata dotata anche la Protezione Civile. IN
AZIONE In servizio venti mezzi e otto spargisale La priorità nella pulizia delle strade andrà alle vie d'accesso alla
stazione Fs al municipio alle Poste, alle scuole alle farmacie alla sede Asl e ai luoghi di interesse culturale -tit_org-
Estratto da pag. 44
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Tre fuochi epifanici a Romans
[Redazione]
Giovedì sera, stando agli esperti, farà freddo, ma il cielo sarà sereno e allora sul territorio di Romans sono già partiti i
preparativi per allestire e dare alle fiamme i tradizionali fuochi della vigilia dell'Epifania, sia nel capoluogo che nelle
frazioni di Fratta e Vers a. Ad anticipare tutti sarà ancora la piccola frazione di Fratta, dove la fugarela allestita nel
cortile della casa canonica da Cesare Visintin col sostegno di altri compaesani verrà accesa alle 17.30, assieme alla
Befana, che anche quest'anno sarà collocata in cima a] covone. Solitamen- te la fugarela di Fratta vede presenti molti
bambini, cui i residenti offriranno bevande calde e dolci. Dopo Fratta sarà la volta di Versa, che accenderà il suo falò
alle 18, a fianco della chiesetta della Beata Vergine Lauretana. Ad allestirla saranno i componenti del locale Circolo
ricreativo sportivo e filodrammatico, che come ogni anno offriranno ai presenti vin brulé e altri prodotti tipici del luogo.
Per ultimo, alle 18.40, sarà il capoluogo Romans ad accende re il Pan e vin, innalzato nell'area vicino allo stadio
Calligaris dal gruppo di ricerca I Scussons col sostegno della squadra della Protezione civile e del gruppoAnaAldo
Bamaba. -tit_org-
Estratto da pag. 29
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Protezione civile, 100 mila euro per la sede
[M. P.]
Si avvicina il completamento della nuova sede della protezione civile di Zoppola. La Regione, infatti, ha stanziato 100
mila euro a favore dell'opera: questi fondi dovranno essere integrati dall'amministrazione comunale. Il contributo, in
ogni caso, è decisivo per la conclusione dei lavori, che verranno portati a termine entro la fine del 2017. Una volta
realizzata la struttura in via Manteghe, la zona diventerà il punto strategico del territorio in caso di emergenze. Oltre
alla futura sede della protezione civile, infatti, nella via si trovano anche la sede del gruppo alpini di Zoppola e il
palazzetto dello sport. Questo, in caso di necessità, consentirà di avere le due principali sedi operative a distanza di
pochi metri, senza contare l'importanza della struttura sportiva nell'eventualità di dover ospi tare cittadini in caso di
calamità naturali. Il completamento del centro di protezione civile, quindi, concluderà un percorso di rilievo. Non
soltanto: l'attuale sede dei volontari si trova all'ingresso di un'area agricola e spesso, in caso di precipitazioni superiori
alla media, si allaga. Anche per questo, il sindaco Francesca Papáis è soddisfatta. Andiamo ad aggiungere un altro
tassello - dice - al sistema di gestione delle emergenze: è un risultato importante, che abbiamo perseguito con
impegno. Una volta realizzata la sede della protezione civile, avremo creato il principale punto strategico e operativo
del comune in caso di emergenze. E' fondamentale, in situazioni di calamità, poter essere operativi al massimo
dell'efficienza e lavorare con rapidità. Nelle prossime settimane, gli uffici concluderanno l'iter necessario per avviare la
fase finale dei lavori, (m.p.) -tit_org-
Estratto da pag. 36
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Paese vecchio e senza domani
[Francesco Iori]
PAESE VECCHIO E SENZA DOMANI di FRANCESCOIORI Anno nuovo, vecchia Italia. In tutto: dalla politica
all'economia, dalla cultura alla società. Ma in particolare nella demografia, specchio di un Paese in via di implosione.
La fotografia di famiglia proposta dall'Istat a fine 2016 delinea uno scenario inquietante, perché per riuscire a
modificarlo servirebbero scelte di respiro che la classe dirigente del Belpaese invece continua a ignorare, preferendo
allegramente ripiegarsi sulla mediocre gestione del giorno per giorno. Un dato su tutti: per ogni 100 giovani ci sono
161 anziani; in Europa siamo la nazione con il più alto tasso di invecchiamento, secondi solo alla locomotiva
Germania. Non è un fenomeno passeggero. Negli ultimi quattro anni gli ultrasettantenni sono aumentati di mezzo
milione, i nuovi nati sono diminuiti del 16 per cento. Per il terzo anno consecutivo il saldo demografico chiude con il
segno meno, e vistoso: solo nel biennio conclusivo della Grande Guerra si era verificato un simile flop. Già oggi si
avvertono le prime scosse di un vero e proprio terremoto sociale, destinato a diventare catastrofico se si lasceranno
andare le cose: da una domanda di sanità e assistenza più estesa e diversificata in conseguenza dell'allungamento
della vita media, a un sistema pensionistico condannato al collasso, a un mercato del lavoro che - per non penalizzare
la produzione - avrà bisogno di aprirsi per anni a nuove braccia straniere venendo a mancare quelle interne. Senza
immigrati, la popolazione in età lavorativa, quella tra i 20 e i 70 anni, diminuirebbe addirittura di trecentomila persone
l'anno: un'emorragia che finirebbe per diventare letale. Come lo sarebbe, d'altra parte, un ingresso di massa privo di
filtri adeguati: bene ha fatto il neo ministro degli Interni Marco Minniti a chiarire che si tratta di un problema ben più
complesso di una semplice questione di ordine pubblico; concetti ribaditi dal presidente Sergio Mattarella nel discorso
di fine anno. Ma non è solo questione di frontiere. Una volta erano i figli a farsi carico dei padri invecchiati, i nipoti dei
nonni. Oggi tocca agli anziani pren dersi sulle spalle i giovani in forme diverse ma egualmente pesanti: dal tenerli in
casa con sé magari assieme alle rispettive famiglie perché i ragazzi hanno un lavoro precario oppure non ce l'hanno
del tutto; al dover dividere con loro una già magra pensione, che comunque bastava quando era per uno o per due,
ma diventa inadeguata se va spartita per quattro o più. Per non parlare dei paesini periferici che si spopolano per
assenza di giovani: cosi chiudono scuole, uffici postali, farmacie, negozi. Restano i vecchi, finché durano; ma è una
comunità che muore. Così l'Italia si trasforma in un Paese vecchio, e senza domani. Che per evitare il declino avrebbe
bisogno di una politica altra rispetto a quella dell'eterno rinvio e delle polemiche a oltranza. Come un progetto per la
famiglia sul modello di quello dei Paesi di democrazia più matura: a partire da servizi di sostegno alla prima infanzia e
alle coppie con figli. Un mercato del lavoro vero e non drogato, sia nelle fasce di alta specializzazione che in quelle
generiche. Un sistema fiscale meno esoso e fe roce specie per i meno abbienti; inclusa la selva oscura delle accise e
delle addizionali che fanno lievitare i costi delle bollette. Percorsi di accoglienza e inclusione per gli immigrati che
vengono per costruirsi un futuro, senza considerarli solo come forza lavoro di bassa macelleria. Insomma, un Paese
capace di guardare al futuro, anziché marcire nel presente. Come fa notare un demografo del valore di Gianpiero
Dalla Zuanna, la demografia può contribuire a costruire l'agenda della buona politica; ma questo può accadere solo se
la politica ha a cuore lo sviluppo armonico delle generazioni, piuttosto che la ricerca del facile consenso e i titoli del
telegiornale delle otto. Senza accorgersi che intanto sul grande schermo del Paese stanno scorrendo i titoli di coda.
La fotografìa dell'Istatè impietosa, con un'Italia imbottita di anz
iani e con giovani privi di prospettive. Se non cambia rapidamente qualcosa sarà la rovina -tit_org-
Estratto da pag. 15
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Tutto pronto a Romans per i fuochi epifanici
[E. C.]
'""""" üsiranoaap; Tutto pronto a Romans per i fuochi epifanie La tradizione delle "fugarele" si rinnoverà giovedì sera
anche nelle frazioni di Fratta a Versa ROMANS Giovedì sera, stando agli esperti del meteo, farà freddo ma il cielo
sarà sereno e allora, col conforto delle previsioni, sul territorio comunale di Romans sono già partiti i preparativi per
allestire e dare alle fiamme i tradizionali fuochi della vigilia dell'Epifania, sia nel capoluogo che nelle frazioni di Fratta e
Versa. Ad anticipare tutti sarà anche stavolta la piccola frazione di Fratta, dove la "fùgarela", allestita nel cortile della
casa canonica di o Cesare Visintin col sostegno di altri compaesani, verrà accesa alle 17.30, assieme alla Befana,
che anche quest'anno verrà collocata e sacrificata in cima al covone. Solitamente la "fùgarela" di Fratta vede presenti
molti bambini, cui i residenti offriranno bevande calde e dolci. Dopo Fratta sarà la volta della frazione di Versa, che
accenderai! suo falò alle 18, a fianco della chiesetta della Beata Vergine Lauretana. Ad allestirla saranno i componenti
del locale Circolo ricreativo sportivo e filodrammatico, che come ogni anno offriranno ai presenti vin brulé e atri
prodotti tipici del luogo, offerti dalla comunità locale. Per ultimo, alle 18.40, sarà il capoluogo Romans, ad accendere il
suo "Pan e vin", innalzato nell'area accanto alo stadio "F.lli Calligaris" dal gruppo di ricerca "I Scussons, col sostegno
della squadra comunale della Protezione civile e del locale gruppo Ana "Aldo Barnaba", che non mancheranno di
offrire agli spettatori, minestrone, vin brulé e altro. (e.c.) L'accensione, tré anni fa, del falò di Versa É êß 5 -tit_org-
Estratto da pag. 24
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Un rogo doloso vicino al porto innescò nel 1990 una tradizione
[Antonio Boemo]
La storia dei presepi a Grado parte da molto lontano. Ma quella che si aggancia all'esposizione esterna vera e
propria, con la mostra che anche quest'anno andrà avanti fino a domenica, risale al 1989 quando per la prima volta i
Portatori della Madonna realizzarono un grande presepe all'interno di un casone posizionato in un'aiuola dell'attuale
piazza Marinai d'Italia. È quello spazio vicino al porto che diede il là alla mostra sui presepi. Era una realizzazione
molto ammirata che andò letteralmente in fumo, bruciata dal fuoco. Durante la notte fra il 5 e il 6 gennaio 1990, infatti,
qualche vandalo lanciò un lume a petrolio che, ancora all'epoca, servivano a indicare i lavori stradali, all'interno del
casone di canne. Ma da quell'incendio dolo- un rogo doloso vicino al porto innescò nel 1990 una tradizione so scaturì
la scintilla che diede vita a tutto il resto. Il presepio dei Portatori, insomma, è diventato il simbolo della rassegna
grádese ed è ubicato in porto sopra una chiatta galleggiante. Allora c'era solo quello. Nel 1998 si aggiunse quello del
Villaggio Primero che era stato edificato l'anno prima e in quell'anno nacque la prima vera rassegna grazie
all'associazione di ventìcinque operatori denominata "Grado Inverno" presieduta da Marco Angelini. Alla prima
edizione parteciparono otto presepi, oltre a quello della basilica: quello dei Portatori della Madonna e poi l'Advs, i
marinai dell'Anmi, i Graisani de Palù, l'associazione culturale La Bavisela, l'asilo parrocchiale e la scuola media.
L'anno dopo si aggiunsero quelli della Protezione civile e della Sogit. A dare una svolta definitiva alla rassegna ci
pensò l'Azienda di promozione turistica. L'espansione fu incredibile: non solo in centro storico, anche in altre zone
della città. Poi le visite guidate, i presepi a Barbana, la creazione di un percorso per la visita dei presepi anche della
Bassa friulana, soprattutto Aquileia dove era stata creata un'altra rassegna. Fino all'edizione di quest'anno, con arrivi
anche dall'estero, (an.bo.) -tit_org-
Estratto da pag. 25
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Ponti, esposto in procura sulla convenzione
Sul tavolo del magistrato l'incarico da 300mila euro assegnato dalla Provincia a Eucentre
[Redazione]
Sul tavolo del magistrato l'incarico da ÇÎÎò à euro assegnato dalla Provincia a Eucentre La convenzione da ÇÎÎò à
euro tra la Provincia ed Eucentre, per il monitoraggio dei ponti della provincia di Pavia, è finita sul tavolo del
magistrato. Un cittadino che abita nei pressi del ponte della Becca ha presentato un esposto in procura per chiedere
che il magistrato faccia luce su alcune presunte anomalie. La prima è che Eucentre, la fondazione che si occupa di
rischio sismico, è legata al nome di Gian Michele Calvi, che l'ha fondata e che risulta ancora indagato nell'ambito
dell'inchiesta aperta, un anno fa, proprio sui lavori del ponte della Becca. Va detto, però, che Calvi (che è stato
direttore di Eucentre) da mesi non ha più alcun incarico nella fondazione, che è ora presieduta da Riccardo
Pietrabissa e diretta da Fabio Germagnoli (il direttore scientifico è invece Rui Pinho), La convenzione stipulata tra la
Provincia, presieduta da Vitto rio Poma, ed Eucentre prevede, come detto, una spesa di ÇÎÎò la euro per "fotografare"
lo stato di 300 ponti, tra piccoli e grandi, che sovrastano fiumi e torrenti. Su una di queste infrastrutture il ponte della
Becca, appunto - è ancora in corso un'indagine per quattro persone, il progettista Calvi e tré fùnzionari della provincia,
per le accuse di truffa e falso: la procura, attraverso il magistrato Paolo Mazza, sta conducendo accertamenti sui
lavori per quasi 10 milioni di euro fatti fare in quattro anni con il criterio della somma urgenza. Nell'esposto si chiede al
magistrato di verificare, a integrazione dell'indagine già in corso, l'utilizzo di altri soldi pubblici per la convenzione con
Eucentre. Il presidente Poma non rilascia dichiarazioni, ma dagli uffici provinciali fanno sapere che si tratta di risorse
destinate alla progettazione tecnica e che Eucentre è un centro di ricerca di natura pubblica, avendo tra i propri soci
fondatori l'Università di Pavia, il Dipartimento di protezione civile nazionale, lo luss e l'Istituto nazionale di Geofisica e
Vulcanologia. (m.ßo.) Il presidente della Provincia Vittorio Poma sul ponte della Becca -tit_org-
Estratto da pag. 13
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Un`auto per la Protezione civile. Villanova del Ghebbo in festa
[Gianpietro Valarini]
Un'auto per la Protezione civile Villanova del Ghebbo in festa - VIllANOVA DEI GHEBBO - SOLO UN ANNO di vita ed
è già inserita a pieno titolo nel distretto RO-5 dei gruppi di protezione civile di Lendinara, Costa, Lusia, Fratta e Badia.
Questo è il veloce traguardo che ha reso protagonisti i volontari del gruppo di protezione civile 'San Michele' di
Villanova del Ghebbo. Non poteva essere migliore occasione per festeggiare la prima giornata della protezione civile
che si è svolta nei giorni scorsi. Sono intervenuti il sindaco Gilberto Desiati, il coordinatore locale Gianni Beghetto e
l'assessore comunale Massimo Bordin. Sono più di venti i volontari che hanno aderito al gruppo. La vice coordinatrice
Cri stina Dal Martello ha evidenziato che è possibile entrare a far parte dell'associazione o partecipare alla
esercitazioni mensili. Don Andrea Lovato ha benedetto l'auto che è stata donata al gruppo locale, una Fiat Punto. Il
dono da parte della famiglia Menardo. Gianpietro Vaiarmi II sindaco Gilberto Desiatiat ' CCTi o -tit_org- Un auto per la
Protezione civile. Villanova del Ghebbo in festa
Estratto da pag. 49
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In azione con il defibrillatore a Brusson
Sciatore colpito da infarto, salvato dai pisteur
[Redazione]
In azione con il defibrillatore a Brusson Uno sciatore di 66 anni, residente in provincia di Pavia, è stato salvato con il
defibrillatore dopo un arresto cardiaco sulle piste di fondo di Brusson, alle 11,30 di ieri. L'uomo è stato sottoposto a
manovra di rianimazione cardiopolmonare (massaggio cardiaco e defibrillatore semiautomatico) da parte dei pisteur
secouriste del Foyer du fond, con il supporto via telefono di un'infermiera della Centrale unica. Soccorso dall'elicottero
della protezione civile, l'uomo non era però stabile: il medico rianimatore del 118, coadiuvato dalle guide alpine, ha
proseguito nella procedura di soccorso avanzato con il defibrillatore. Una volta stabile, lo sciatore è stato portato in
elicottero all'aeroporto Gex e al pronto soccorso dell'ospedale Parmi di Aosta, dove è stato operato per un intervento
di emodinamica ed è ricoverato in terapia intensiva. Fondisti a Brusson -tit_org-
Estratto da pag. 39
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A Savigliano
Al via i lavori di ripristino del tratto di sentiero Tortone "mangiato" dall`ultima piena
[Andrea Giaccardi]
ASavigliano Al via i lavori di ripristino del tratto di sentiero Tortone "mangiato" dall'ultima piena óæ ANDREA
GIACCARDI SAVIGLIANO I lavori di messa in sicurezza dei torrenti che scorrono in Savigliano hanno evitato il
peggio: a fine novembre, nei giorni in cui il Cunéese era alle prese con l'esondazione di Tanaro e Po, il Mellea ha
toccato i livelli raggiunti durante l'alluvione del maggio di sette anni fa. Ma questa volta, senza conseguenze. Anche il
Maira è stato addomesticato, ma in alcuni tratti la violenza dell'acqua ha eroso parte delle sponde, mangiando un
tratto del sentiero Tortone, frequentato da ciclisti, podisti e joggers. Oggi iniziano i lavori di recupero del tracciato: il
sindaco Claudio Cussa spiega: Con la dichiarazione dello stato di emergenza, i lavori urgenti possono essere
commissionati tramite ordinanza. Le ditte dovranno spo stare dei massi, ricostruire la sponda del torrente e riaprire il
sentiero, che fino alla conclusione dei lavori non è praticabile, almeno in quel tratto. Costo stimato: 20 mila euro. A 2
km dalla piscina L'area interessata si trova a circa due chilometri dal piazzale della piscina comunale (dove parte il
tracciato): 80 metri sono stati portati via dall'acqua. All'indomani dell'esondazione, il gruppo comunale della Protezione
Civile, che si occupa della manutenzione del percorso che arriva fino a Vottignasco, ha delimitato una zona rossa a
rischio erosione facilmente aggirabile camminando sul bordo del campo confinante, rientrando sul tracciato un
centinaio di metri dopo le transenne. Amato da ciclisti e joggers II tratto del sentiero Tortone che corre lungo il Maira
ed è stato eroso dalla piena del torrente -tit_org- Al via i lavori di ripristino del tratto di sentiero Tortone mangiato dall
ultima piena
Estratto da pag. 49
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Poli-Giappone per il sisma
[Redazione]
II Politecnico di Torino e l'Università di Nagoya (Giappone) hanno sottoscritto un accordo di cooperazione strategica
con il Comune di Tolentino per lo studio e il monitoraggio della Basilica di San Nicola a seguito del terremoto. I docenti
delle due università hanno già fatto una serie di sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma dell'agosto scorso, per
individuare strutture di interesse storico-artistico danneggiate o potenzialmente vulnerabili che possano essere
oggetto di studi condivisi. Tra queste, la Basilica di San Nicola. Il progetto, con finalità meramente scientifiche, ha
come scopo l'approfondimento del comportamento delle strutture attraverso un monitoraggio dinamico che sarà
eseguito con tecniche non-invasive. Tutte le spese relative ai sopralluoghi, all'acquisto, trasporto e messa in opera
della strumentazione saranno a carico degli atenei. Il Politecnico svolgerà l'attività sotto la direzione scientifica del
professor Donato Sabia, l'Università di Nagoya sotto quella del professor Takayoshi Aoki. i danni a Tolentino -tit_org-
Estratto da pag. 42
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Niente pioggia e neve ma sul Piemonte arriva il gelo
[Redazione]
Le previsioni meteo Niente pioggia e neve ma sul Piemonte arriva I gelo L'alta pressione che è stata protagonista
delle condizioni meteo di fine anno sta cedendo, ma in Piemonte e su tutto il Nord-Ovest d'Italia l'arrivo di aria artica
dalle regioni del Nord-Est europeo avrà come effetto solo temperature più fredde, con minime anche a meno 5 in
pianura e massime tra 3 e 5 gradi, a partire dalla metà della settimana. Molto scarse le precipitazioni, che saranno
limitate a qualche fiocco di neve ad alta quota, in particolare ai confini con la Francia e la Svizzera. Il bilancio delle
nevicate resta quindi in forte deficit dopo un autunno che ha fatto registrare - come conferma il rapporto dell'Arpa
(Agenzia regionale per la protezione ambientale) - alcune anomalie: temperature di 1,2 gradi più alte della media,
addirittura più 1,6 per le massime. Si è invece verificato un surplus del 29% di pioggia, dovuta soprattutto all'alluvione
di fine novembre. -tit_org-
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Verona, in fiamme tetto di un caseggiato: abitazioni evacuate
[Redazione]
Pubblicato il: 02/01/2017 08:29Oltre 30 vigili del fuoco di Verona e Bovolone, con sette automezzi, hannolavorato la
notte scorsa per spegnere un incendio divampato, ieri intorno alle19.30, sul tetto di un caseggiato in via Aie ad
Oppeano (Verona). Sono statievacuati tutti gli appartamenti del complesso.TweetCondividi su WhatsApp
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La Spezia, barca in fiamme sul fiume Magra
[Redazione]
Pubblicato il: 02/01/2017 08:58Incendio ad un'imbarcazione custodita in secca all'interno di una rimessa, sulfiume
Magra. E' successo nella tarda serata di ieri in località Fiumaretta,alla Spezia. In fiamme un motoscafo di circa 12
metri, andato distrutto. Susegnalazione di un passante che ha notato il rogo e il fumo denso provenire daun
rimessaggio posto lungo il corso del Magra, attorno alle 23.30 l'interventodei vigili del fuoco del comando provinciale
della Spezia.Sul posto la squadra del distaccamento Val di Magra con cinque operatori eun autopompa serbatoio
mentre, oltre ad un autobotte in appoggio per ilrifornimento idrico proveniente dalla centrale. Per lo
spegnimentodell'incendio si è reso necessario praticare alcuni tagli alla carena perconsentire le operazioni. Ingenti i
danni riportati dalla barca che si sonoestesi, seppure in modo lieve e per via del calore, anche ad alcuneimbarcazioni
limitrofe. Sul posto anche polizia e carabinieri, per chiarire lecause e per le indagini del caso. Il sito è stato bonificato
dai vigili delfuoco e messo in sicurezza.TweetCondividi su WhatsApp
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Infarto sulla pista da sci, salvato - Lombardia
[Redazione]
(ANSA) - AOSTA, 2 GEN - Uno sciatore di 66 anni residente in provincia di Paviaè stato salvato da un arresto
cardiaco sulle piste di fondo di Brusson, in Vald'Ayas (Aosta). L'uomo è stato sottoposto a una manovra di
rianimazione cardiopolmonare(massaggio cardiaco e defibrillatore semiautomatico) da parte dei pisteurssecouristes
del Foyer du fond, coadiuvati - via telefono - dall'infermieradella Centrale unica di soccorso. Sul posto è giunto
l'elicottero della Protezione civile: il medicorianimatore del 118, coadiuvato dalle guide alpine, ha applicato la
proceduradi soccorso avanzato con defibrillatore. Lo sciatore, preso in carico dal pronto soccorso dell'ospedale Parini
diAosta, è sottoposto a un intervento di emodinamica e sarà ricoverato in terapiaintensiva.
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P.a: 509 sedi trentine collegate in fibra ottica nel 2016 - Trentino AA/S
[Redazione]
(ANSA) - TRENTO, 2 GEN - A fine 2016 erano 509 le sedi della pubblicaamministrazione trentina collegate
direttamente in fibra ottica, con unincremento di 188 sedi rispetto al 2015. Il risultato - sottolinea la Provincia - è stato
ottenuto in seguitoall'attuazione delle azioni strategiche indicate nel piano triennale 2016-2018di Trentino Network
approvato dalla Giunta provinciale nell'ottobre scorso. Inparticolare, delle 188 sedi, 86 sono comunali, 42 scolastiche,
19 biblioteche ele rimanenti fanno riferimento a sedi di protezione civile, uffici dell'agenziadel lavoro, comunità di valle
e catasto. "L'obiettivo che ci ha dato la Provincia per il 2017 è ancora più sfidante,ossia di potenziare anche le utenze
collegate in rete radio con oltre 50Megabit per secondo e portare 1 Gigabit alle principali sedi della
pubblicaamministrazione, come già avviene per gli ospedali e per i data centerpubblici", afferma il presidente di
Trentino Network, Alessandro Zorer.
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Freddo e vento, ma tempo resta asciutto - Piemonte
[Redazione]
(ANSA) - TORINO, 2 GEN - L'alta pressione che è stata protagonista dellecondizioni meteo di fine anno sta cedendo,
ma in Piemonte e su tutto ilnord-ovest, l'arrivo di aria artica dalle regioni del nord-est europeo avràcome effetto solo
temperature più fredde, con minime a -5 in pianura e massimetra i 3 i 5 gradi, da metà settimana. Molto scarse le
precipitazioni, limitatea qualche fiocco di neve sulle quote più alte, ai confini con la Francia e laSvizzera. Il bilancio
delle nevicate resta quindi in forte deficit dopo unautunno che ha fatto registrare - lo conferma il rapporto di Arpa
(Agenziaregionale per la protezione ambientale) - un'anomalia di 1.2 gradi in più,nella temperatura media, +1.6 nelle
massime. Surplus del 29% di pioggia,concentrata sopratutto nell'alluvione di fine novembre.
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Prosegue incendio boschivo sopra Bolzano - Cronaca
[Redazione]
(ANSA) - BOLZANO, 2 GEN - Sono in corso i lavori di spegnimento di un incendioboschivo, scoppiato ieri sul Colle,
una montagna che sovrasta Bolzano. Il rogo,ben visibile dalla città, si è sviluppato in una zona impervia
edinaccessibile, rendendo impossibile un intervento nelle ore notturne. La zonadell'incendio è stata così tenuta sotto
controllo sul posto da una squadra divigili del fuoco e questa mattina con le prime luci dell'alba si sono alzati involo gli
elicotteri che stanno volando senza sosta. La nuvola di fumo coprel'intera conca bolzanina.
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Sisma, monitoraggio Basilica San Nicola - Piemonte
[Redazione]
(ANSA) - MACERATA, 2 GEN - Il Politecnico di Torino e l'Università di Nagoya(Giappone) hanno sottoscritto un
Accordo di cooperazione strategica con ilComune di Tolentino per lo studio e il monitoraggio della Basilica di
SanNicola a seguito del terremoto. I docenti delle due università hanno già fattouna serie di sopralluoghi nelle zone
colpite dal sisma dell'agosto scorso, perindividuare strutture di interesse storico-artistico danneggiate opotenzialmente
vulnerabili che possano essere oggetto di studi condivisi. Traqueste, la Basilica di San Nicola. Il progetto, con finalità
meramentescientifiche, ha come scopo l'approfondimento del comportamento delle struttureattraverso un
monitoraggio dinamico che sarà eseguito con tecnichenon-invasive. Tutte le spese relative ai sopralluoghi,
all'acquisto, trasportoe messa in opera della strumentazione saranno a totale carico del Politecnico edell'Università
giapponese. La strumentazione installata rimarrà di loroproprietà e sarà rimossa alla conclusione del programma di
ricerca.
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Fiamme distruggono motoscafo da 12 mt - Liguria
[Redazione]
(ANSA) - LA SPEZIA, 2 GEN - I vigili del fuoco della val di Magra sonointervenuti la notte scorsa per un incendio
scoppiato a bordo di un motoscafoda 12 metri in secca nel rimessaggio di Fiumaretta. Sul posto cinque vigili delfuoco,
un'autopompa e un'autopompa. per cercare di domare le fiamme è statonecessario praticare alcuni tagli alla carena.
Le operazioni di spegnimento ebonifica sono tutt'ora in corso. Sul posto sono presenti sia la Polizia che iCarabinieri
per le indagini del caso, che dovranno però attendere il completospegnimento dell'incendio e la messa in sicurezza
del sito.
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Lillianes, bruciati 4.500 mq di incolti - Valle d`Aosta
[Redazione]
(ANSA) - AOSTA, 02 GEN - Un incendio si è sviluppato nella serata del primogennaio a Lillianes, in località Mattet.
Sono bruciati circa 4.500 metriquadrati di incolti in un'area adibita a terrazzamenti. Le operazioni dispegnimento sono
iniziate verso le 19. Le cause del rogo sono al vaglio delNucleo antincendi boschivi del Corpo forestale valdostano,
intervenuto sulposto insieme ai vigili del fuoco e ai forestali di Pont-Saint-Martin. E' incorso la fase di bonifica.
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Migrante incendia presepe, arrestato - Cronaca
[Redazione]
(ANSA) - FOGGIA, 2 GEN - Un ragazzo di 25 anni, originario del Gambia, inregola con il permesso di soggiorno, è
stato arrestato in flagranza di reatodai carabinieri dopo aver incendiato il presepe allestito nel cortile dellaparrocchia
della Madonna del Rosario, in via Guglielmi, a Foggia. Il migrante,da circa due anni in Italia e senza fissa dimora,
avrebbe giustificato il gestoperché musulmano e, per tale ragione, avrebbe voluto distruggere i simbolicristiani. E'
accusato di danneggiamento, incendio e resistenza a pubblicoufficiale. Il giovane ha appiccato il rogo dopo aver
mandato in frantumi con unbastone la teca contenente una statua della Madonna. E' stato lo stesso parrocodella
chiesa a bloccarlo e ad avvisare i militari che sono subito intervenuti.Il cittadino del Gambia, in preda ad una visibile
ed accentuata alterazionepsico-fisica, ha opposto resistenza ai carabinieri, che sono comunque riuscitia bloccarlo e a
portarlo in carcere.
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Anziano trovato morto in casa a Torino - Piemonte
[Redazione]
(ANSA) - TORINO, 2 GEN - Un uomo di 86 anni ha perso la vita nella suaabitazione in via Benevento 41 a Torino, nel
quartiere Vanchiglietta. Gliagenti di polizia sono al lavoro per ricostruire le cause della tragedia. Sullecause della
morte al momento le ipotesi più accreditate sono suicidio oincidente domestico. Sul corpo dell'anziano, infatti, sono
state riscontratealcune ustioni che fanno pensare a un piccolo incendio propagatosi dalfornello. I medici del 118,
chiamati dai vicini di casa e giunti sul postoinsieme ai vigili del fuoco, non hanno potuto fare altro che constatare
ildecesso.
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Sotto controllo incendio sul Colle - Trentino AA/S
[Redazione]
(ANSA) - BOLZANO, 2 GEN - E' sotto controllo l'incendio boschivo scoppiato ieripomeriggio sul Colle, una montagna
che sovrasta Bolzano. Dalle prime luci delgiorno sta volando un elicottero per spegnere il rogo. Come informa il
Corpopermanente dei Vigili del fuoco del capoluogo altoatesino, l'elicottero nelfrattempo ha effettuato una cinquantina
di voli, scaricando ogni volta 800litri d'acqua sulla vegetazione in fiamme. Nel frattempo i pompieri stanno posando tre
condotte d'acqua verso la zonadell'incendio, che interessa una zona molto impervia e difficilmenteraggiungibile. Il
cessato allarme potrebbe arrivare solo tra qualche giorno.
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Arrestato piromane,`era una scommessa` - Piemonte
[Redazione]
(ANSA) - NICHELINO (TORINO), 2 GEN - Un uomo di 47 anni, disoccupato, è finitoin manette dopo che la notte
scorsa ha incendiato un camper in via Di Nanni aNichelino. Potrebbe essere lui ad aver provocato gli incendi di auto e
campernegli ultimi giorni. Il piromane è stato notato da un agente della poliziamunicipale fuori servizio e fermato dai
carabinieri con i vestiti ancoraintrisi di gasolio. L'incendio dal camper si era propagato a una Fiat Punto e aun Dobló. Il
47enne ha raccontato ai militari di aver appiccato il fuoco perscommessa.
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Infarto su sci, salvato da soccorritori - Valle d`Aosta
[Redazione]
(ANSA) - AOSTA, 02 GEN - Uno sciatore di 66 anni residente in provincia diPavia è stato salvato da un arresto
cardiaco sulle piste di fondo di Brusson,in Val d'Ayas (Aosta). L'uomo è stato sottoposto a una manovra di
rianimazione cardiopolmonare(massaggio cardiaco e defibrillatore semiautomatico) da parte dei pisteurssecouristes
del Foyer du fond, coadiuvati - via telefono - dall'infermieradella Centrale unica di soccorso. Sul posto è giunto
l'elicottero della Protezione civile: il medicorianimatore del 118, coadiuvato dalle guide alpine, ha applicato la
proceduradi soccorso avanzato con defibrillatore. Lo sciatore, preso in carico dal pronto soccorso dell'ospedale Parini
diAosta, è sottoposto a un intervento di emodinamica e sarà ricoverato in terapiaintensiva.
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