Cartilla Nº - Hogares Nuevos

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Cartilla N
Dicembre 2016
Celebrare la famiglia in famiglia.
“Rallegratevi sempre nel Signore. Ve lo ripeto, rallegratevi. Vivete sempre uniti, condividete le
preoccupazioni degli altri, amatevi come fratelli, siate misericordiosi ed umili” (Fil 4,4; Pt 3,8). “È
bello interrompere la routine con la festa, non perdere la capacità di celebrare in famiglia, di
rallegrarsi e di festeggiare le belle esperienze” (Amoris Laetitia 226).
P. Ricardo E. Facci
LA FAMIGLIA
Lei: Oggi stiamo festeggiando
entra non aver paura,
non spaventarti che non mordono
siamo pochi ma buoni.
Lui: Vieni e prenditi una coppa,
che c’è posto per un’altra sedia,
lascia che ti presenti,
alla mia gente, alla mia famiglia.
Tutti e due: Vedi,
parlano tutti insieme,
e poi,
bisticciano per un mese,
ma quando le cose vanno male,
sono sempre al tuo fianco.
Coro: Voglio brindare per la mia
gente semplice,
per l’amore brindo per la famiglia
Lei: Se ti tirano un tappo,
o passando ti calpesta un
bambino,
in fondo è solo,
una segno di affetto.
Lui: Già ti stai abituando,
è solo gente estroversa,
quando gridano non spaventarti
arriva solo il cibo.
Tutti e due: Già lo vedi,
mangiano tutto e poi,
a soffrire la dieta un’altra volta
ma non ti dicono mai di “no”,
se gliene offri ancora.
Coro: Voglio brindare per la mia
gente semplice,
per l’amore brindo per la famiglia
Lei: Sta iniziando il ballo,
lasciate tutto e andiamo in pista,
che la zia dirà un’altra volta,
che la nipote è un’artista.
Lui: Vedi che te lo dicevo,
alla fine è andata bene,
come dice il nonno,
in fondo ci amiamo.
Tutti e due: Vedi questo continua
e sono le tre, e domani a
mangiare quello che avanza, per
tutti loro con il cuore io canto
questa canzone.
Coro: Voglio brindare per la mia
gente semplice,
per l’amore brindo per la famiglia.
Voglio brindare per la mia gente
semplice, di cuore brindo per la
famiglia.
Parole finali: Insieme a loro,
la nostra famiglia, vogliamo
brindare perché questa classe di
amore non muoia mai. Auguri.
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(Dúo
Pimpinela)
In genere, la grande famiglia si riunisce nelle feste di fine anno, che si celebrano in tutto il mondo, per commemorare il
mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio e della Maternità di Maria, identificati come Natale e Capodanno.
Le culture sono il frutto della fede. E in questa cultura, sono meravigliosamente inquadrate le riunioni e le feste familiari.
Non sarà forse che stiamo perdendo la fede e di conseguenza la cultura occidentale?
Sappiamo molto bene, riguardo a queste feste, che la società occidentale, della quale siamo parte, ha svuotato il loro
contenuto. A molti non infastiditeli domandandogli cosa celebrano a Natale! E se lo sanno, in parecchi di loro il brindisi è molto
freddo, carente di significato profondo, che è ringraziare Dio per averci salvato in suo Figlio Gesù Cristo. Inoltre, il brindisi familiare,
si carica di tutto il senso nella misura in cui abbiamo brindato, prima di tutto, col Corpo e Sangue di Cristo.
Ma è importante che non si perda o si recuperi la celebrazione familiare. È fondamentale che i membri della famiglia, si
dispongano a preparare e vivere intensamente queste feste (mi duole molto, pensare alle famiglie che non possono organizzare la
festa, perché vivono in appartamenti o case di quartiere molto piccole... prego perché nasca creatività).
Non tutte le culture celebrano allo stesso modo. Alcuni con la neve, altri col caldo, alcuni in modo semplice, ma intenso,
altri con più luci e rumore. Descrivo un modo: la condivisione familiare si prepara per tempo... i nonni sono il centro... gli uomini
cucinano le carni, le donne preparano gli antipasti, le insalate, i dolci... tutto in famiglia. I cugini condividono in relazione alle loro
età, non manca chi usa lo chignon della nonna come se fosse un clacson, stringendolo con la mano e facendo un suono speciale
con la bocca. Nella mia infanzia e adolescenza, le feste cominciavano familiarmente molto presto, dopo una colazione rapida, e si
condivideva fino alle ore piccole... in un momento la casa rimaneva quasi vuota perché si partecipava alla Santa Messa, sia Natale
che Capodanno o Epifania. Per Natale il brindisi in Parrocchia, poi in famiglia. Le feste familiari di Natale e Capodanno, non
lasciavano spazio perché qualcuno progettasse di andare in un’altra parte, sia per condividere o per ballare. Tutto in famigl ia.
Come dice la canzone, bisogna lavorare perché questo “non muoia mai”.
L’uomo oggigiorno ha trovato il valore del “tempo libero”, ma ha perso il senso della festa. La festa è molto diversa
dall’avere un giorno di ferie, o divertirsi o passeggiare. Non si capisce come oggi si frammentino i membri di una famiglia dietro i
divertimenti nei quali si paga per entrare sommersi in ambiti che talvolta sono contro natura. Stare in festa è dove uno sta comodo,
dove se la passa bene... si cerca in altri ambiti, sarà che in famiglia non si sta comodi? Di fronte al fatto che i figli a mezzanotte
scelgono il divertimento piuttosto che la festa, uno si può chiedere: Perché scambiare la festa con antri nei quali i decibels sono
superiori a quelli che un essere umano può sopportare? Scambiare l’incontro con le persone della famiglia con relazioni anonime?
Scambiare la pace familiare con luci stroboscopiche, che rappresentano una delle forme di tortura del mondo? Da cosa cercano di
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evadere? In fondo, le domande potrebbero moltiplicarsi. Ascoltavo in un negozio, “con la mia signora andiamo in tal posto, perché
i figli hanno i loro progetti...” L’individualismo ha invaso tutti gli aspetti delle nostre famiglie.
Curiamo molto il senso della festa, e anche la celebrazione nell’ambito familiare. Perfino nelle nostre comunità di
consacrate e sacerdoti desideriamo che non si perda mai l’incontro comunitario e lo stile familiare, più dei propri impegni d i queste
date.
Con anticipo si prepara la festa. Questo implica lavoro, è che nella vita quotidiana “lavorare e preparare una festa vivono
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della stessa radice, in modo che se una si spegne, l’altra si secca” . Questo fa sì che tutto il tempo di preparazione faccia gioire
della festa, specialmente, quello che questa implica: l’incontro con la famiglia. Cominciamo a godere, come la volpe del Principino,
che dice: “Se vieni, per esempio, alle quattro del pomeriggio; già dalle tre io comincerò ad essere gioioso. Quanto più si avvicina
l’ora, tanto più mi sentirò felice. Alle quattro mi sentirò agitata e inquieta, scoprirò così quello che vale la felicità. Ma se vieni ad
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un’ora qualsiasi, non saprò mai quando preparare il mio cuore...” .
Che nelle feste di fine anno, sappiamo brindare profondamente perché Dio venne fino a noi a salvarci, e anche che
brindiamo per questo regalo che il Signore ci fece, il fatto di poter farlo con la famiglia. “Voglio brindare per la mia gente semplice,
per l’amore brindo per la famiglia. Voglio brindare per la mia gente semplice, di cuore brindo per la famiglia”.
Preghiera
Signore Gesù,
che ogni festa familiare ci trovi sempre insieme a Te,
che Tu sia quello che ci convoca, ci unisce de aiuta a godere della celebrazione,
e se con qualcuno siamo lontani per certe differenze,
dacci la grazia di perdonare.
Che ogni festa in famiglia ci regali l’allegria di vivere in Te,
che ogni membro della famiglia ti scopra,
sapendo che tutto quello che gli facciamo è come se lo facessimo a Te,
che siamo coscienti che tu brindi con ognuno,
con la Coppa nella quale ci contieni nel tuo Sangue salvatore.
Gesù, non mancare nelle nostre feste familiari. Abbiamo bisogno di Te. Amen.
Lavoro di coppia
1.- Come ci prepariamo per l’incontro con la nostra famiglia nelle prossime feste?
2.- L’organizzazione della festa ha l’accento solo sulle cose materiali o diamo priorità alle cose spirituali?
3.- Propongo che si organizzi tutta la festa natalizia e del nuovo anno, a partire dalla benedizione della mensa, fatta in coro dai
figli o dai nipoti più piccoli, fino alle parole illuminanti del brindisi. Mettere l’ora della Messa di Mezzanotte o di fine anno, tra le
celebrazioni con priorità, come deve essere.
Lavoro di sostegno (da farsi in comunità)
1.- Diamo corso nella nostra famiglia all’individualismo che cerca di distruggere tutti gli aspetti della vita familiare?
2.- Nella società attuale, si distingue chiaramente il divertimento dalla festa? O si confondono i due termini?
3.- Cosa fare perché la festa sia festa in ognuna delle nostre famiglie?
1.- J. Pieper, “Una teoría de la fiesta”, Rialp, Madrid 2006, pág 13; 2.- Saint Exupéry, El Principito, cap. XXI ;
3.- https://www.youtube.com/watch?v=sU6rk29OIgg
Auguro a tutti i membri dell’Opera Hogares Nuevos, un Natale vissuto in famiglia, con chiara
coscenza che Gesù nasce in ogni focolare dalla generosità di Maria Regina della Famiglia, che ce
lo regala come nel primo Natale. Che tutto il 2017 sia occasione perché ogni Hogar Nuevo, sia
segno luminoso dell’amore di Dio.
8 al 21 de junio de 2017, Viaje-peregrinación a Polonia (Cracovia, Minas de sal de Wieliczka, Santuario
de la Misericordia, Santa Faustina, Santuario de San Juan Pablo II, Czestochowa, Auschwitz, Wadowice); Austria:
Viena; Bosnia y Herzegovina (Medjugorje); Italia (Santuario Padre Pío). Itinerario sujeto a modificaciones.
Informes: Silvana y Gustavo (Mundo Viajes) Tel: + 54 353 - 4524298 [email protected] (Pronto se
informará contactos por países o regiones)