Fraternità 2 - Frati Cappuccini San Nazzaro della Costa in Novara

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Transcript Fraternità 2 - Frati Cappuccini San Nazzaro della Costa in Novara

FRATERNITÀ
Lettera agli amici di San Nazzaro - Novara
Anno 1 n. 1 - Dicembre 2016
Dio si dona ogni giorno
Le Fonti francescane ci descrivono il
presepe che S. Francesco, tre anni prima della morte, volle celebrare a Greccio. “Vorrei rappresentare il Bambino
nato a Betlemme, e in qualche modo
vedere con gli occhi del corpo i disagi
in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come
fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”.
L’amico Giovanni preparò com’era
desiderio del Santo… e il racconto prosegue con la descrizione della festa, i
frati e la gente con le lampade, la notte
chiara come il giorno…
In realtà il cuore del presepe di Greccio è la celebrazione dell’Eucaristia: “Il
sacerdote celebra solennemente l’Eucaristia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata
prima. Francesco canta con voce forte
e dolce, limpida e sonora il Vangelo”.
Nella Prima Ammonizione Francesco
propone una relazione molto profonda
tra l’Incarnazione di Gesù e l’Eucaristia: “Ecco, ogni giorno Egli si umilia,
come quando dalla sede regale discese
nel grembo della Vergine; ogni giorno
viene a noi in apparenza umile; ogni
giorno discende dal seno del Padre
sopra l’altare nelle mani del sacerdote.
E come ai santi apostoli apparve in
vera carne, così ora si mostra a noi nel
pane consacrato; e come essi con lo
sguardo fisico vedevano solo la sua
carne ma, contemplandolo con gli occhi della fede, credevano che egli era
Dio, così anche noi, vedendo pane e
vino con gli occhi del corpo, vediamo e
fermamente crediamo che il suo santissimo corpo e sangue sono vivi e veri”.
Nella Lettera ai frati, Francesco scrive: “L’umanità trepidi, l’universo intero tremi, e il cielo esulti, quando
sull’altare, nelle mani del sacerdote, è
il Cristo figlio di Dio vivo. O umiltà
sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di
Dio, così si umili da nascondersi, per
la nostra salvezza, in poca apparenza
di pane!”. E continua con parole che
desideriamo porgervi come augurio di
un Santo Natale: “Guardate l’umiltà di
Dio, e aprite davanti a Lui vostri cuori;
umiliatevi anche voi, perché egli vi
esalti. Nulla, dunque, di voi, tenete per
voi; affinché vi accolga tutti Colui che
a voi si dà tutto”.
Auguri a tutti affinché nel Natale
sappiamo accogliere la presenza di Dio
che a noi si dona ogni giorno e sappiamo diventare dono per gli altri.
Buon Natale!
fr. Luca Margaria
Bisogno di Natale
Il Natale non è un punto di arrivo ma di partenza.
Natale non è un "punto a capo". Natale è “due punti”...
Dobbiamo tutti prendere coscienza
con lucidità e determinazione che a
Natale non si arriva, dal Natale si
parte.
Per troppi cristiani tutto finisce a
Natale, mentre tutto dovrebbe cominciare da lì: conta il giorno dopo
Natale. Gesù è venuto non perché
tutto restasse come prima, ma perché
cambiasse la vita di tutti. Natale è
rinascere noi e far nascere un mondo
nuovo.
Natale è qualcosa di nuovo che
nasce dentro di noi, nel nostro cuore,
nel santuario della nostra libertà. E'
il nostro cuore che fiorisce, che guarisce e che fa di noi le vere luci di
Natale, le vere stelle di Natale.
Natale è lasciarsi soprattutto incontrare da Gesù col cuore aperto
perché ci rinnovi la vita.
Prepararsi al Natale con la preghiera, la carità e la lode, con un
cuore aperto a lasciarsi incontrare
dal Signore che tutto rinnova.
E’ l'invito che noi frati di san Nazzaro prima di tutto rivolgiamo a noi
stessi e poi a tutti coloro che frequentano la nostra comunità.
Cominciamo un nuovo cammino,
un cammino di Chiesa … verso il
Natale. Andiamo incontro al Signore, perché il Natale non è soltanto
una ricorrenza temporale oppure un
pag. 1
ricordo di una cosa bella: Il Natale è
di più. Il Natale è un incontro! E
camminiamo per incontrarlo: incontrarlo col cuore, con la vita; incontrarlo vivente, come Lui è, incontrarlo con fede e nella fede.
E più che essere noi ad incontrare
il Signore è importante lasciarci incontrare da Lui.
Quando noi soltanto incontriamo il
Signore, siamo noi i padroni di questo incontro; ma quando noi ci lasciamo incontrare da Lui, è Lui che
entra dentro di noi, è Lui che ci rifà
tutto di nuovo, perché questa è la
venuta, quello che significa quando
viene il Cristo: rifare tutto di nuovo,
rifare il cuore, l’anima, la vita, la
speranza, il cammino. Noi siamo in
cammino per incontrare il Signore e
principalmente per lasciarci incontrare da Lui! Ma occorre fede e cuore aperto.
Cuore aperto, perché Lui incontri
me! E mi dica quello che Lui vuol
dirmi, che non sempre è quello che
io voglio che mi dica! Lui è il Signore e Lui mi dirà quello ha per me,
perché il Signore non ci guarda tutti
insieme, come una massa. No!
Ci guarda ognuno in faccia, negli
occhi, perché l’amore non è un amore astratto: è amore concreto!
(continua a pagina 2)
Prime impressioni da Kilkenny di f. Alberto
Mi trovo a Kilkenny da ormai quasi un mese e neppure me ne sono
accorto! Già: l’atmosfera tranquilla
della cittadina di provincia e la regolarità della vita della fraternità mi
hanno davvero fatto perdere la cognizione del tempo. Sono giunto a
Kilkenny la sera del 31 ottobre, dopo
una breve sosta alla comunità di
Raheny, presso Dublino, dove sono
stato condotto da due frati che mi
hanno prelevato all’aeroporto e le
due ore di viaggio che separano Dublino dalla mia destinazione. Sono
stato subito bene accolto dai frati e
novizi. Il nostro convento è abbastanza grande, con un’ala riservata ai
novizi che sono attualmente tre: un
irlandese, un inglese e un sudafricano. Il resto della fraternità è composto da frati irlandesi cinque in tutto,
due frati polacchi, di cui uno è vice
maestro dei novizi e un italiano. La
chiesa è molto frequentata per la santa messa (se ne celebrano due una
alle 10,30 e una alle 17,40), per la
preghiera personale, e non da ultimo,
per le confessioni: è un servizio che
viene offerto un po’ per tutta la città
e l’area circostante. La gente di Kilkenny è cordiale e riservata ad un
tempo; nella città non è difficile che
la gente si conosca, considerando
che la popolazione consta di soli
25.000 abitanti. La tradizione religiosa è molto forte soprattutto nelle
persone più anziane che frequentano
la nostra chiesa per lo più; ma si sente l’influsso religioso un po’ in tutta
la società, se si considera che oltre il
90% delle scuole è retto da diocesi e
istituti religiosi; tuttavia i giovani
sembrano alla ricerca di nuove forme
forse più incisive rispetto ai problemi della vita di oggi; il disagio giovanile è infatti facilmente percepibile
anche in una città così piccola.
Per quello che mi riguarda, da subito ho potuto iniziare a lavorare,
BISOGNO DI NATALE
(da pagina 1)
Da persona a persona: il Signore, persona, guarda me, persona. Lasciarci
incontrare dal Signore è proprio questo: lasciarci amare dal Signore, come ci
ricorda continuamente papa Francesco.
In questo cammino verso il Natale ci devono aiutare alcuni atteggiamenti: la
perseveranza nella preghiera, pregare di più; l’operosità nella carità fraterna,
avvicinarci un po’ di più a quelli che hanno bisogno; e la gioia nella lode del
Signore. Dunque: la preghiera, la carità e la lode, con il cuore aperto perché il
Signore ci incontri.
E non manchi mai lo stupore nel sentirsi amati e cercati da questo Dio che
non si stanca mai di venire e di “bussare” alla nostra porta.
Non abbiamo paura di lasciarci trovare, così come siamo.
Una simpatica leggenda nordica: “Ai tempi di re Erode, la notte in cui nacque Gesù, gli angeli portarono la buona notizia ai pastori. C’era un pastore
poverissimo, tanto povero che non aveva nulla. Quando i suoi amici decisero
di andare alla grotta portando qualche dono, invitarono anche lui. Ma lui
disse: "Io?" Ma gli altri tanto dissero e fecero, che lo convinsero. Così arrivarono dove era il bambino, con sua madre e Giuseppe. Maria aveva tra le braccia il bambino e sorrideva vedendo la generosità di chi offriva cacio, lana o
qualche frutto. Scorse il pastore che non aveva nulla e gli fece cenno di avvicinarsi. Lui si fece avanti imbarazzato. Maria, per avere libere le mani e ricevere i doni dei pastori, depose dolcemente il bambino tra le braccia del pastore
che era a mani vuote”.
Il Signore che nasce possa colmare tutta la nostra vita per farci portatori di
un Dono sempre nuovo, il più bello di tutti.
fr. Roberto Donà
pag. 2
andando il giorno dopo, 1 novembre
a celebrare la S. Messa presso una
comunità di Suore non lontana dalla
nostra casa; così come ho già più
volte celebrato la S. Messa domenicale presso un piccolo ospedale e, il
venerdì presso l’ospedale maggiore,
dove i frati svolgono servizio settimanale. Sembra che il guardiano Fr.
Terence, con una certa praticità tutta
irlandese, fosse ansioso di farmi sperimentare da subito le diverse forme
di apostolato cui i frati sono dediti.
Così devo ringraziare Fr. Begnignius, che mi ha lasciato campo libero introducendomi nell’ambito ospedaliero. Oltre alla celebrazione della
S. Messa, ho quasi subito dovuto
affrontare il confessionale, con il
comprensibile timore connesso alla
modesta conoscenza e pratica della
lingua; e devo dire di non avere trovato poi tutta quella difficoltà che
immaginavo. Già nei primi giorni di
permanenza sono stato inviato ad un
”Wake”, ovvero alla veglia funebre,
che in Irlanda, insieme al funerale,
riveste una grande importanza: si
prega, dicendo il S. Rosario, come
del resto anche in Italia, ma si parla
anche e anche forte, e si mangia e
bene, confortandosi vicendevolmente, e tutto alla presenza della salma,
come per far ancora partecipare il
defunto alla vita familiare, per un’ultima volta.
Così il servizio ospedaliero con la
S. Messa e il giro per la S. Comunione al mattino e la visita ai malati con
un piccolo dialogo e la benedizione
al pomeriggio mi ha dato l’opportunità di venire a contatto con i problemi reali della gente, conoscendone
un po’ di più l’inclinazione profondamente religiosa, ma anche il realismo e la giovialità che traspare dalla
risposta rituale alla domanda sulla
salute: “not too bad” (“non troppo
male”). Il servizio ai malati si completa con la celebrazione settimanale
ad una casa di riposo a Callan, a 15
Km da Kilkenny. La vita di fraternità
è scandita dalla preghiera dal lavoro
e dai pasti, nonché dal dialogo cordiale che si intavola spesso su vari
argomenti, anche se devo dire che
fin’ora sto più ad ascoltare tentando
di capire che mettermi a fare discorsi. E’ anche il motivo per cui dedico
una parte della giornata allo studio
della lingua.
Il bilancio di questo primo mese è
positivo, segnato dal lavoro regolare
e dalla vicendevole comprensione.
Spero in un prosieguo davvero fecondo di iniziative che Dio ci vorrà
sicuramente ispirare.
Un saluto a tutti!
fr. Alberto Vaccaneo
[email protected]
mo pensato di provare a farne nascere uno anche a Novara, visto che la
cura pastorale del Cimitero ci da
l’occasione di incontrare, ascoltare
tante sofferenze, tanto dolore.
Ci ritroviamo una volta al mese
come dal programma affisso in molte Chiese o riportato qui sotto.
• La preghiera nella spiritualità di
S. Pio da Pietrelcina (ultima domenica del mese alle 15,30)
Non possiamo dimenticare gli appuntamenti quotidiani con la Liturgia delle Ore e l’Eucaristia.
La formazione
dei volontari
Secondo concorso
dei Presepi
Dopo il bel successo dello scorso
anno, proponiamo alle famiglie di
Novara il Secondo concorso dei Presepi. Ci sembra importante che le
famiglie preparino, amino il presepe
così da metterlo nuovamente al centro della festa di Natale.. Tradizionalmente si fa risalire questa prima
rappresentazione a san Francesco
d’Assisi col presepe di Greccio. E le
Fonti francescane ci raccontano proprio questo episodio.
Ma il preparare il presepe nella
proprio casa, al di là della tradizione,
esprime al meglio la realtà di un Dio
che sceglie di condividere con tutti
noi, con l’umanità, il cammino faticoso e bello sulla terra. Il presepe
nella sua semplicità ci ricorda che
Gesù si è incarnato per ciascuno di
noi, e vive con noi, nella nostra casa,
ci accompagna nella vita quotidiana.
Per le iscrizioni al Concorso puoi
ritirare in fondo alla Chiesa di San
Nazzaro il modulo necessario, oppure
puoi
andare
sul
sito
www.cappuccininovara.it dove troverai il format per l’iscrizione. Tra
Natale e l’Epifania passeremo a visitare i presepi nelle case e il 6 gennaio, dopo la S. Messa delle 16,30
saranno proclamati i vincitori.
Ti aspettiamo!
Figli in Paradiso
E’ il nome di una associazione fondata da una mamma pugliese che nel
marzo 2009 ha perso il figlio in un
incidente stradale. Virginia decide di
non fermarsi al suo dolore immenso,
ma di camminare con gli altri genitori feriti dalla stessa situazione. Da
quel giorno la condivisione del dolore e l’ascolto diventano l’impegno di
Virginia e dell’associazione da lei
fondata. E’ vero che esistono in Italia tante altre associazioni, altri gruppi con lo scopo di sostenere con la
condivisione, l’ascolto e la preghiera, il cammino di chi ha perso, con il
figlio, parte di se stesso, la propria
fiducia nella vita.
Padre Roberto ha già animato
gruppi simili in Veneto e così abbia-
Il Roveto ardente
e gli appuntamenti di preghiera
Quando leggerai queste righe l’esperienza del Roveto ardente, i 4
appuntamenti che abbiamo vissuto in
Avvento, si sarà conclusa.
E’ stato un cammino molto bello,
intenso, profondo… un’ora di preghiera passata ogni volta velocemente… Canti, riflessioni, canoni, Parola
di Dio, adorazione Eucaristica…
Grazie Signore Gesù!
Come il Roveto ardente, nella nostra Chiesa abbiamo la grazia di poter vivere mensilmente diversi appuntamenti di preghiera:
• Venerazione della Croce nello
spirito di Taizé (pr imo vener dì
del mese alle 21)
L’idea di fondo è quella di passare
dal bisogno, dalla richiesta di pane,
vestiario, ecc… alla persona, vista
come fratello e sorella, come ci insegna il Vangelo e qual è l’esperienza
dei santi. S. Francesco d’Assisi nel
lebbroso incontra il fratello, forse il
Signore, certamente incontra se stesso, nel più profondo di sé. Ciò che
gli sembrava amaro, gli diventò dolce. E’ la trasformazione profonda di
se stesso, anche dei propri sensi.
A parte le esperienze trasformanti
che il Signore ci può dare improvvisamente, noi comuni mortali ci dobbiamo impegnare e faticare ogni
giorno. Ecco lo scopo della formazione, del confronto, del camminare
insieme.
Quest’anno vorremmo far nascere
il “Centro francescano d’Ascolto”
con un lavoro di equipe e accompagnati da psicologi. La formazione
prevede 6 incontri ogni 15 giorni, il
lunedì pomeriggio con inizio il 23
gennaio 2017. L’iscrizione è a numero chiuso ed è necessario un primo colloquio con i frati.
Abbiamo organizzato al momento
altri due incontri per tutti i volontari
e per gli aspiranti, sempre con tematica nella linea dell’ascolto.
I relatori invitati sono Daniela Melis (Caritas di Novara) per sabato 14
gennaio 2017 e Livio Ferrari, fondatore del Centro francescano di
Ascolto di Rovigo, animatore del
volontariato carcerario a livello nazionale, per sabato 28 gennaio 2017.
Ti aspettiamo
per camminare insieme.
Buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie. Il Signore ci doni pace!
pag. 3
Preghiere
ORARIO DELLE CELEBRAZIONI
SAN NAZZARO E CAPPELLA CIMITERO
(dal quaderno in Chiesa)
Giorni feriali
Domenica e Giorni festivi
7.30
8.30
7,30
8,30
9,10
9,30
10,30
15,45
16,10
16,30
Lodi mattutine
S. Messa (Cimitero)
17.45 S. Rosario
18.10 Vespri
18.30 S. Messa
Gesù, abbiamo bisogno di te, non
lasciarci mai!
Gesù grazie per tutto ciò che mi
hai dato. Aiutami a trovare pace.
Signore Gesù, tu sei stato testimone di gioia, ma anche di lacrime versate su questa collina, qui, in questo
luogo di silenzio, dove due cuori un
giorno sono diventati uno solo, qui
dove la speranza è stata l’unico motivo per cui andare avanti, qui dove
le nostre mani si sono unite, qui dove tutto parla di noi… qui chiedo a
te Gesù di vegliare su di lei, affinché
la serenità ritorni nel suo grande
cuore…
Caro Gesù, aiutaci!
Signore Gesù prego per la mia
famiglia e per tutti i defunti che hanno sperato in te. Grazie Gesù.
Proteggi e illumina d’amore la
mia famiglia!
Mio Signore ti prego con tutte le
mie forze, ti supplico, per favore,
fammi uscire da questa condizione di
paura, terrore, odio e miseria che mi
perseguita da cinque anni. Perché
proprio a me? Aiutami, mi sento solo, disperato e ormai privo di forza.
Mi sto impegnando al massimo, oltre
ogni limite umano, ti prego, abbi
pietà di me e di tutta la mia famiglia.
Signore ti ringrazio per tutto quello che stai facendo. E’ tanta la sofferenza ma aiutaci a stare felici nel
mondo. Grazie Signore.
Signore abbi cura dei miei genitori, in particolare di mio padre.
S. Messa
S. Messa (Cimitero)
Lodi mattutine
S. Messa
S. Messa (Cimitero)
S. Rosario
Vespri
S. Messa
CONFESSIONI E ASCOLTO
Entrando in Chiesa, sul confessionale di sinistra, suonare il campanello col
nome del confessore desiderato, oppure in caso di sua assenza suonare
4 volte il campanello più in basso.
I frati sono disponibili per il colloquio e l’accompagnamento spirituale.
L’ANGOLO DELLA CARITA’
Il titolo “l’angolo” non vuol dire che la carità è messa in un angolo, anzi…
vuol dire semplicemente che ogni volta cercheremo di tener desto lo sguardo
su ciò che sentiamo importante per la nostra fraternità ed è riconosciuto e
condiviso da tanti novaresi: la carità, l’attenzione in favore di chi ha bisogno,
di chi fa fatica a sopravvivere nella povertà.
Il convento offre ogni giorno un pasto caldo a chi è nel bisogno, ogni settimana, in aiuto alla parrocchia di S. Agabio, c’è la distribuzione di una borsa
viveri alle famiglie bisognose e ogni 15 giorni la distribuzione dei vestiti
(solo uomini).
Sovente noi frati siamo soltanto il tramite di tanto bene che ci viene donato:
la gente e le famiglie di Novara, i gruppi e le associazioni, alcune scuole, le
comunità di suore, il Banco alimentare direttamente o attraverso convenzioni
con le mense aziendali, alcune Fondazioni… A tutti diciamo grazie a nome di
chi riceve questi doni e dei nostri volontari e tutti incoraggiamo sempre alla
condivisione, a continuare a fare il bene.
E’ un vero insieme
di mani che ricevono, che offrono, che
si intrecciano nel
bene.
Tra l’altro fare il
bene, essere generosi, attenti ai bisogni
degli altri, fa bene.
Alla sera si è contenti, si dorme meglio e a volte si da senso a un dolore, alla solitudine, alla fatica di vivere. Ci
sono famiglie che in ricordo dei loro cari (a volte una giovane mamma, o un
figlio…) si incontrano di tanto in tanto in convento e poi offrono quanto raccolto quella sera per la necessità dei nostri missionari a Capo Verde o nel resto del mondo.
A tutti il nostro grazie di cuore e l’incoraggiamento affinché, insieme e nel
nome del Signore e di S. Francesco, non smettiamo di fare il bene!
Il Signore benedica tutti e vi accompagni ogni giorno. Buon Natale!
PER INFORMAZIONI E CONTATTI
Frati Minori Cappuccini - Convento di San Nazzaro
Viale della Rimembranza, 2 - 28100 Novara
Telefono 0321 392795 - Email: [email protected] - www.cappuccininovara.it
Per le iniziative in favore dei poveri, per le attività e la vita dei frati, per le Missioni, per il convento:
Bonifico su Conto bancario intestato a “Provincia di Alessandria dei Cappuccini - Convento di Novara”
IBAN: IT 16V05 0341 0106 0000 0002 0240 (BPN Agenzia 06)
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