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savona provincia
IL SECOLO XIX
BROKER ACCUSATO DI RICICLAGGIO PER CONTO DEL GRUPPO IMPRENDITORIALE SAVONESE
Orsero, soldi all’estero
arrestato al confine
l’uomo dei misteri
TOMMASO FREGATTI
MARCO GRASSO
LO HANNO arrestato al confine
con la Svizzera e per i giudici
esiste un concreto «pericolo di
fuga», legato all’inchiesta sui
fondi esteri del gruppo Orsero.
Angelo Bonanata, 60 anni,
commercialista genovese che
vive e lavora a Monaco, è un fiduciario che amministra milioni di euro, schermati da scatole cinesi con sede in paradisi
fiscali di cui lui, solo formalmente, risulta amministratore
e prestanome per conto di
clienti facoltosi. Tra i fondi gestiti, secondo la Guardia di Finanza milioni di euro, ci sono
anche le società offshore riconducibili alla famiglia Orsero.
Gli industriali liguri del settore
della frutta, a loro volta, sono
coinvolti in un’indagine che riguarda 91 milioni usciti dalle
casse di Banca Carige finiti all’estero e mai più rientrati.
L’uomo dei misteri, arrestato
pochi giorni prima di Natale
dalle Fiamme Gialle al confine
tra Como e Chiasso. L’accusa
nei suoi confronti è di riciclaggio. Gli investigatori sono arrivati a lui seguendo un flusso di
capitali disseminati in decine
di società che porta dall’Italia,
passa attraverso Monaco e arriva in Svizzera. A mettere nei
guai il commercialista sono
due intercettazioni, che per la
Procura fanno riferimento a
due diversi episodi di riciclag-
gio. Nella prima conversazione
viene fatto il nome di Bonanata
da un’altra persona coinvolta
nelle indagini: «Sta portando
150milaeuroagliOrsero».Ilsecondo dialogo, tra Bonanata e
la moglie, viene catturato attraverso un’intercettazione
ambientale nella macchina del
professionista: «Mi hanno
chiesto di trasferire 600mila
euro». Il tono del fiduciario è
preoccupato, perché l’operazione sarebbe «rischiosa». In
più la disponibilità del contante non c’è e dovrebbe essere reperita da un conto a Londra.
Tutti questi elementi sono
stati al centro di un interrogatorio durato circa due ore, che
si è svolto ieri davanti al pubblico ministero Silvio Franz.
L’arresto, effettuato dal nucleo
di polizia tributaria guidato dal
colonnello Maurizio Cintura e
con il coordinamento del pm
Silvio Franz, è motivato dal sospetto che il professionista potesse essere in procinto di lasciare l’Italia. «Siamo in grado
di charire tutto. Siamo convinti
che alcune ipotesi avanzate
non abbiamo fondamento»,
spiegano i legali Giovanni Dominiconi e Silvio Romanelli.
L’inchiesta del nucleo di po-
Angelo Bonanata è stato ascoltato ieri in Procura
lizia tributaria, guidato dal colonnello Maurizio Cintura, nasce da uno dei filoni dello scandalo finanzario Carige. Fra le
operazioni finite al vaglio degli
inquirenti c’è un fido di 91 milioni di euro, concesso agli Orsero senza praticamente garanzie. Quei soldi non sono mai
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La registrazione delle presenze al distaccamento di Capo Mele al centro delle verifiche
L’interno dell’area militare
denti della base logistica del
distaccamento di Capo Mele
ad Andora avrebbe riferito al
proprio legale e denunciato.
Gli avvocati del sottoufficiale
hanno poi compilato la denuncia inviata alla Guardia di
Finanza e finita alla Procura
militare di Verona. Denuncia
finita sul tavolo del sostituto
procuratore Luca Sergio che
ha aperto un fascicolo d’indagine disponendo verifiche
e accertamenti delegando gli
stessi finanzieri del gruppo
di Savona che nei mesi scorsi
hanno concluso il loro rapporto consegnando il dossier
alla Procura militare. Ora il
pm Luca Sergio sarà chiamato a valutare i verbali della
dozzina di addetti della base
di Andora sentiti come persone informate sui fatti. E
quindi dovrà decidere se archiviare le denunce o andare
avanti. Denunce presentate
NUOVO TENTATIVO DI ABBANDONO DELLA DESTINAZIONE ALBERGHIERA
Hotel in fuga, El Chico vuole lo svincolo
Richiesta al Comune. L’opposizione: «Così si uccide il turismo varazzino»
SILVIA SIMONCELLI
VARAZZE. Il noto hotel El
Chico ha chiesto lo svincolo
alberghiero e l’opposizione
attacca: «La giunta ha ucciso
il turismo varazzino, ormai
persino le strutture più prestigiose non vedono altra
possibilità se non puntare
sulla trasformazione».
Già discussa in consiglio
comunale, la pratica per la
richiesta di svincolo presentata dalla famiglia De Gasperis, da 53 anni proprietaria e
gestrice dell’hotel a quattro
stelle, si è chiusa con un rifiuto. Ma, nonostante l’El
Chico non potrà che proseguire nell’attività ricettiva,
in città si è sollevato un polverone. E torna all’ordine del
giorno anche il taglio netto
dato dalla guida Michelin alle strutture varazzine consigliate, per il 2017 ridotte da
8 a 4. A essere sotto accusa è
ritornati indietro e sono stati
sparpagliati tra società estere
del gruppo. Un reticolo di società che ora, con l’arresto dell’amministratore, i finanzieri
stanno cercando di ricostruire.
Aeronautica, nelle denunce i maxi-straordinari
ore di straordinari, soprattutto nei mesi estivi, da non
passare inosservata a chi poi
ha deciso di prendere carta e
penna e di presentare una
denuncia insieme ai propri
avvocati ritenendosi vittima
di stalking e mobbing “con le
stellette”.
Denunce contenenti anche
dubbi e perplessità sulle modalità di registrazione delle
presenze, riferite all’ingresso
e all’uscita del personale e alla presenza sul posto di lavoro. Tutte valutazioni e scenari che almeno un sottoufficiale tra la ventina di dipen-
L’hotel el Chico di Varazze
la politica turistica della
giunta Bozzano. «La città
manca di una strategia chiara e definita – interviene Paola Basso di Varazze la tua
Città -. E’ arrivato il momento di cambiare rotta e mettere in campo investimenti
mirati. Fino ad oggi abbiamo
visto presentare mero in-
trattenimento, non inserito
in un quadro generale che
incentivi la promozione. In
un panorama simile, gli operatori non possono che sentirsi abbandonati». «Siamo
davanti a segnali indiscutibili di un totale fallimento in
campo turistico – rincalza il
capogruppo di Amo Varaz-
VERTICE A VADO
VADO. Messa in sicurezza
INDAGINE DELLA PROCURA MILITARE SU UN PRESUNTO CASO DI MOBBING CON LE STELLETTE
ANDORA. Una tale mole di
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Autorità portuale,
le opere urgenti
per “integrare”
la piattaforma
Per la Procura di Genova, Angelo Bonanata
gestiva milioni di euro su fondi offshore
IL CASO
GIOVEDÌ
29 DICEMBRE 2016
ze, Gianantonio Cerruti -. Invece di farsi domande, i nostri amministratori colpevolizzanoglialbergatori,descrivendoli come poco
intraprendenti e non disposti a investire. In realtà è la
loro non politica che sta uccidendo la città. A dimostrarlo sono anche i dati sulle presenze estive che hanno
visto Varazze in coda all’intero Savonese, con un misero più 0,57% a fronte della
media del 4,92%».
Letta dall’opposizione come chiaro segnale di depressione del settore ricettivo locale, la richiesta di svincolo
per l’El Chico viene motivata
dai De Gasperis parlando di
una presa di posizione contro la legge Ruggeri sulla salvaguardia degli alberghi:
«Abbiamo semplicemente
tentato di riacquistare i diritti sulla nostra proprietà».
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anche ai carabinieri su presunti incidenti domestici
(cadute) all’interno del distaccamento che già negli
anni scorsi era stato al centro
di esposti anonimi. Dove il
personale può usufruire anche di spiagge nei pressi della
base e di alloggi e foresterie
riservati sempre a militari in
missione e autorizzati. L’attuale comandante Rubino (le
denunce riguardano la gestione precedente) si è limitato a dire che non vi sono
stati trasferimenti o sequestri all’interno della base.
A. P.
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del torrente Segno, trasferimento degli abitanti dell’area Gheia e strada alternativa urbana a via Tento e
Trieste. Ieri il presidente
della nuova Autorità portuale di sistema del Mar Ligure
Occidentale Paolo Emilio Signorini e il membro del comitato di gestione Rino Canavese hanno incontrato il
sindaco di Vado Monica Giuliano per far un cronoprogramma dei primi interventi
legati alla piattaforma Apm
previsti il prossimo anno.
«Un incontro operativo e
molto produttivo – spiega il
sindaco Giuliano - per rivedere l’accordo di programma del 2008. Abbiamo stabilito gli interventi prioritari e
già la settimana prossima
faremo il cronoprogramma.
Partiremo dalle perizie delle
abitazioni della Gheia per
stabilire una somma, dal
momento che l’operazione
dei nuovi fabbricati sull’area
soprannominata S16 non è
mai partita. Per la messa in
sicurezza del Segno parliamo di un investimento di
dieci milioni di euro». Oltre
a questi interventi che saranno i primi a partire, mentre i cantieri della piattaforma e di opere accessorie come il sovrappasso vanno
avanti, si è anche parlato del
casello di Bossarino e del
fronte mare, tutti temi che
verranno rimodulati nell’aggiornamento del vecchio accordo di programma.
Domani a Genova ci sarà
la prima riunione del Comitato dei gestione della nuova Authority composto da
Francesco Parola indicato
dalla Regione, il sindaco di
Genova Marco Doria, Rino
Canavese indicato dal sindaco di Savona e Dominico Napoli per la Capitaneria di
porto.
E. R.
VADO LIGURE
Il Comune spenderà 20mila euro
per nuove telecamere di sorveglianza
VADO. Ventimila euro per la
sostituzione di 11 telecamere
di videosorveglianza, in qualche caso i nuovi e più sofisticati occhi elettronici andranno
ad affiancare quelli esistenti.
È l’investimento che il Comune mette in campo con risorse
da bilancio 2016 per garantire
non solo l’ammodernamento
del sistema ma anche livelli di
sicurezza e di indagine più efficienti. In qualche caso, come
nella zona di via Piave e nella
frazione delle Murate, le nuove telecamere affiancheranno
le vecchie e questo accadrà
anche per altri punti di osservazione lungo l’Aurelia.
A. AM.