Tasso di disoccupazione

Download Report

Transcript Tasso di disoccupazione

Capitolo II.
Un viaggio attraverso il libro
Di che cosa parla questa lezione?
• Produzione, disoccupazione e inflazione
• Legge di Okun e curva di Phillips
• Breve, medio e lungo periodo
2
1. La produzione aggregata
• Contabilità nazionale (definisce i concetti
adottati e indica come costruire le misure
corrispondenti)
• Simon Kuznets e Richard Stone (Premi Nobel
per l’economia)
3
1.1. Pil: produzione e reddito
La misura principale della produzione aggregata nella
contabilità nazionale è chiamata prodotto interno lordo(Pil).
Non è la sola, ma è la variabile più conosciuta e più utilizzata per
misurare la dimensione economica di un paese.
Esistono
tre
modi
il Pil di una economia:
equivalenti
4
di
definire
1.1. Pil: produzione e reddito
1. Valore dei beni e dei servizi finali prodotti in una
economia in un dato periodo di tempo (vengono
esclusi i beni intermedi)
2. Somma del valore aggiunto in una economia in un
dato periodo di tempo
3. Somma dei redditi dell’economia in un dato periodo di
tempo
• imposte indirette
• redditi da lavoro
• reddito da capitale o profitto
5
1.1. Pil: produzione e reddito
IMPRESA SIDERURGICA
(IMPRESA 1)
IMPRESA AUTOMOBILISTICA
(IMPRESA 2)
• Ricavi
100€ • Ricavi
200€
• Costi
80€ • Costi
170€
Salari
• Profitti
80€
Salari
70€
Acquisto
di acciaio
100€
20€ • Profitti
30€
N.B. Produzione e Reddito sono sempre uguali
6
1.2. Pil nominale e Pil reale
Pil nominale: somma della quantità dei beni finali valutati al
loro prezzo corrente
La crescita del Pil nominale dipende da due fattori:
- crescita della produzione (in termini di quantità) nel tempo
- aumento dei prezzi dei beni nel tempo
7
1.2. Pil nominale e Pil reale
Pil reale: somma delle quantità di beni finali valutati a prezzi
costanti
Il Pil reale permette di misurare la produzione e le sue variazioni
nel tempo, escludendo l’effetto di prezzi crescenti
8
1.2. Pil nominale e Pil reale
Nel 2015, il Pil nominale nella UE è stato di 13.400 miliardi di
euro mentre nel 1980 di 2.598. Tuttavia la produzione
aggregata (in termini di quantità) nel 2015 non è stata di
cinque volte più alta che nel 1980.
La differenza dipende dall’aumento dei prezzi registrato
durante il periodo.
9
1.2. Pil nominale e Pil reale
I termini Pil nominale e Pil reale hanno molti sinonimi:
- il Pil nominale è anche chiamato Pil a valori o a prezzi correnti;
- il Pil reale è anche chiamato Pil a prezzi costanti, Pil in termini
di beni, Pil aggiustato per l’inflazione, Pil ai prezzi del 2009
(se l’anno in cui il Pil nominale e il Pil reale sono posti uno uguale
all’altro è il 2009).
10
1.2. Pil nominale e Pil reale
Per costruire il Pil reale, dobbiamo moltiplicare il numero di
auto in ogni anno per uno stesso prezzo. Per esempio, se si usa
il prezzo di un’auto nel 2009 come riferimento, otterremo il Pil
reale ai prezzi del 2009.
11
N. Auto
Prezzo Auto
PIL Nominale
PIL Reale
(prezzi 2009)
2008
10
20.000
200.000
240.000
2009
12
24.000
288.000
288.000
2010
13
26.000
338.000
312.000
Incremento PIL nominale 2009 = (288-200)/200 x 100 
Incremento PIL reale
2009 = (288-240)/ 240 x 100 
44%
20%
Incremento PIL nominale 2010 = (338-288)/288 x 100 
Incremento PIL reale
2010 = (312-288)/ 288 x 100 
17%
8%
12
1.2. Pil nominale e Pil reale
Il Pil nominale e il Pil reale possono differire enormemente:
13
1.3. Pil: livello o tasso di crescita?
€Yt= Pil nominale al tempo t
Yt= Pil reale al tempo t
Crescita del Pil al tempo t: tasso di crescita del Pil reale al tempo t:
Yt  Yt 1 
Yt 1
Espansione: periodo di crescita positiva
Recessione: periodo di crescita negativa (per convenzione
quando si registrano almeno due trimestri consecutivi di crescita
negativa)
14
2. Il tasso di disoccupazione
Forze di lavoro: somma degli occupati e dei disoccupati
Forze di lavoro
L
=
= Occupati +
Disoccupati
N
+
U
Tasso di disoccupazione: rapporto tra il numero di disoccupati
e le forze di lavoro
Tasso di disoccupazione
u
= disoccupati/ forze di lavoro
=
U
/
L
15
2. Il tasso di disoccupazione
Come calcolare il tasso di disoccupazione?
 Elenchi dei disoccupati
Misura poco affidabile: i paesi con sussidi di disoccupazione
generosi registrano un più elevato numero di disoccupati
 Sondaggi alle famiglie
Il calcolo del tasso di disoccupazione si basa su interviste
mensili a un campione di famiglie (Labour Force Survey –
Lfs; in Italia: Rilevazione sulle forze di lavoro)
16
2. Il tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione varia considerevolmente nel tempo e
nello spazio, sia in risposta a recessioni ed espansioni, sia come
conseguenza di differenti mercati del lavoro.
17
2. Il tasso di disoccupazione
- Occupato: persona che ha un lavoro al momento dell’intervista
- Disoccupato: persona che non ha lavoro, ma è in cerca di occupazione
-Fuori dalla forza lavoro: persona che non ha un lavoro e NON è in cerca di
occupazione
- Popolazione in età lavorativa o popolazione attiva: Forza lavoro +
Fuori dalla Forza lavoro
- Lavoratori scoraggiati: in presenza di elevata disoccupazione, alcuni
lavoratori senza occupazione smettono di cercare ed escono dalla forza lavoro
- Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e il totale della
popolazione in età lavorativa (Forza lavoro/Popolazione attiva)
- Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e il totale della popolazione
in età lavorativa (Occupati / Popolazione attiva)
18
3. Il tasso di inflazione
Inflazione: aumento del livello dei prezzi
Tasso di inflazione: tasso a cui il livello dei prezzi aumenta
nel tempo
Deflazione: riduzione del livello dei prezzi. Corrisponde a un
tasso di inflazione negativo
19
3. Il tasso di inflazione
Due misure principali del livello dei prezzi:
1. deflatore del Pil
2. indice dei prezzi al consumo (in Europa i macroeconomisti
usano un ulteriore indice, l’indice armonizzato dei prezzi al
consumo, IAPC)
20
3. Il tasso di inflazione
Il deflatore del Pil (Pt) permette di calcolare il prezzo medio
dei beni finali prodotti in una economia
PIL nominale €Yt
Pt 

PIL reale
Yt
Il deflatore del Pil è un numero indice: il suo livello viene
scelto arbitrariamente – uguale a 1 per l’anno base
Il tasso di variazione del deflatore del Pil rappresenta il tasso
di inflazione
( Pt  Pt 1 )
Pt 1
21
3. Il tasso di inflazione
L’indice dei prezzi al consumo misura il livello dei prezzi medi
al consumo ed esprime il costo in valuta (euro, ad esempio) di un
determinato paniere di consumo di un tipico consumatore
urbano
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è un numero indice: il suo
livello è scelto arbitrariamente
Il tasso di variazione dell’IPC rappresenta il tasso di inflazione
22
3. Il tasso di inflazione
 l’indice dei prezzi al consumo e il deflatore del Pil mostrano
andamenti simili nel tempo
 vi sono però delle eccezioni, che sono generalmente dovute
all’aumento del costo delle importazioni
23
3. Il tasso di inflazione
Perché gli economisti si preoccupano dell’inflazione?
 Durante le fasi inflattive, non tutti i prezzi e i salari aumentano
proporzionalmente. L’inflazione influenza la distribuzione del
reddito
 L’inflazione crea altre distorsioni economiche (incertezza,
fiscal drag, … )
 I pro e i contro dei diversi tassi di inflazione verranno discussi
quando parleremo della politica monetaria
24
4. Produzione, disoccupazione e inflazione
Le tre variabili descritte finora (produzione, disoccupazione e
inflazione) sono collegate tra loro. Gli economisti considerano
due relazioni:
 La legge di Okun: mette in relazione (negativa) la crescita
della produzione e le variazioni del tasso di disoccupazione
 La curva di Phillips: mette in relazione (negativa) il tasso di
disoccupazione e l’inflazione
25
Legge di Okun (Stati Uniti, 1960-2014)
pendenza: - 0,4
intercetta orizzontale: 3%
26
Legge di Okun (Italia, 1970-2014)
pendenza: - 0,07
intercetta orizzontale: 4%
27
Curva di Phillips (Stati Uniti, 1960-2014)
intercetta orizzontale: 6%
28
Curva di Phillips (Italia, 1970-2014)
intercetta orizzontale: 8,5%
29
5. Breve, medio e lungo periodo
(tempo storico)
Il livello di produzione aggregata è determinato da:
 la domanda di beni nel breve periodo, cioè nell’arco di qualche
anno
 il livello di tecnologia, lo stock di capitale e la dimensione della
forza lavoro nel medio periodo, cioè nell’arco di un decennio
 altri fattori come il sistema educativo, il tasso di risparmio e la
qualità del governo nel lungo periodo, cioè nell’arco di qualche
decennio o più
30