Non siano “AUGURI” fatti con tanta leg

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Transcript Non siano “AUGURI” fatti con tanta leg

N. 42 – DICEMBRE 2016
Registrazione del tribunale di Udine al n. 26/06 del
12/06/2006 - Periodico annuale
Editore Parrocchia B. Vergine Annunziata
Via Garibaldi 11 - 33030 Flaibano - Tel. 0432.869110
Direttore resp.: Flavio Vidoni
Impaginazione: Andrea Picco, Marco Benedetti
Stampa Arti Grafiche Friulane
IMOCO Spa - 33034 Fagagna (UD)
Augurandoci Buon Natale non possiamo non pensare al
grande Amore che ha portato il Figlio di Dio a vivere con
noi sulla terra. La sua venuta è stata un grande atto d’amore verso tutta l’umanità.
A conclusione del Sinodo sulla famiglia il Papa ha scritto
un importante documento sull’Amore: “Amoris laetitia- la
letizia dell’amore”. Non è facile averlo tra mano, leggerlo, studiarlo, meditarlo e poi praticarlo. Mi permetto, come augurio di Natale, di sottolineare qualche punto che ci
aiuti a comprendere sempre meglio il significato dell’Amore e trovare in esso il più bel frutto: l’Amato.
1)L’AMORE E’ PREGHIERA. Chi ama, prega. Come
poter raggiungere tutti gli uomini? Grande è il mondo,
eppure la preghiera che ci unisce a Dio ci fa raggiungere
ogni angolo del mondo, ogni necessità di tanti e vari popoli, i cuori di tante persone anche che non conosciamo e
impegniamo Dio ad intervenire con la sua bontà e generosità perché tutti abbiano il bene che desiderano. Chi ama
prega per tutti. Non sono certo senza gioia le suore di
clausura che con una vita di preghiera spandono del bene
su tutti.
2)AMORE E’ GIOIA NEL MATRIMONIO. Con uno
sguardo abbastanza semplice ci accorgiamo che l’amore è
il vero fondamento del matrimonio. Quest’anno abbiamo avuto esperienza di giovani che si sono uniti in matrimonio e lo hanno fatto con tanta gioia. E noi ci siamo
uniti alla loro felicità. Chi cerca la vera gioia pensa a
costruire una bella famiglia fondata sull’amore. Chi
l’ha già fondata, cerca di consolidare il matrimonio con
più nuovo e sincero amore. Quanto si sbaglia se si cerca la felicità percorrendo altre strade e abbandonando la
strada del matrimonio! Purtroppo succede! Ma ecco
l’impegno di tutti nel far in modo, anche con l’aiuto
della preghiera, che le famiglie vivano sempre solide
nell’amore.
3)L’AMORE SI FA DONO. L’amore non si chiude in
sé stesso ma si apre al dono della vita. E siamo convinti, constatiamo la felicità deli sposi quando viene al
mondo una nuova creatura. E a questa felicità vi partecipa tutto il paese con il suono delle campane. Vogliamo credere che l’egoismo che restringe il numero dei
figli non abbia il sopravvento sull’amore.
4)L’AMORE UNISCE. Viviamo in comunità, facciamo parte di uno stesso paese, non possiamo ignorarci
gli uni e gli altri. E’ bello il primo giorno dell’Anno,
giornata della pace, trovarci tutte le varie associazioni o
Non siano “AUGURI” fatti con tanta leggerezza e senza significato.
Vogliono significare Grazia di Dio e Pace,
doni che il bimbo Gesù è venuto a portare agli uomini di buona volontà. Giungano questi auguri a tutti i parrocchiani vicini e lontani, ai cari emigranti, a tutti
coloro che prendono in mano questo
giornalino. Siano auguri che si prolunghino per tutto il 2017.
1
gruppi con i propri labari o insegne alla messa augurale; è
un segno che tutti lavoriamo e preghiamo per il bene di
tutti. Ogni gruppo fa qualcosa di buono per il bene del paese. E la gioia cresce. Se ci sono individualismi, rancori,
odi, se non ci si ascolta e non ci si parla non ci può essere
“l’AmorisLaetitia” la gioia dell’amore.
Siamo a Natale; lasciamo che vinca l’amore nel nostro
cuore in pace con Dio, vinca l’amore nelle nostre famiglie, vinca l’amore nel nostro paese; letizia e pace ci
sarà anche nel mondo intero.
Giuseppe Brochetta Parroco
CATECHISMO
Anche quest’anno abbiamo iniziato catechismo con entusiasmo. I ragazzi sono sempre contenti e presenti. Noi catechisti cerchiamo di fare il possibile per trasmettere loro
la preghiera, il perdono, distinguere il bene dal male, l’importanza dell’eucarestia nella loro vita e crescita personale
con gli insegnamenti di Gesù. Il nostro impegno verso i
ragazzi è anche quello di capire che tutti questi insegnamenti li ascolteranno partecipando alla S. Messa ogni domenica. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno dato la
loro disponibilità nel garantire la continuità dell’oratorio
del sabato. Chiunque lo desiderasse stare con i bambini ,è
ben accetto.
LE CATECHISTE.
a a
1 -2 ELE
Suor Felicissma— Le Preghiere
Doris
3a ELE
Suor Rosa –
Prima Confessione
Annamaria
4a ELE
Tuccio - Parroco
Prima comunione
a
5 ELE
Eleonora —
Crescere con Gesù
Michela
1aMEDIA
Graziella —
Non lascatevi rubare
Cristina
la speranza
2 a -3 a
Ana
Gesù è con noi
MEDIA
1a SUP
2 SUP
3^-4^ SUP
Rita e Loretta
Attilia — Renata
Cristina– Giulia–
Andrea
Dov’è il tuo tesoro
sarà anche il tuo cuore
Io e Dio
In cammino verso la
cresima
L’anno 2015/2016 gli animatori avevano proposto di aprire l’oratorio di domenica mattina prima della Messa; ci
abbiamo provato per un anno per richiamare alla Messa i
ragazzi, ma la cosa non ha funzionato e quindi ritorniamo
a tenere aperta la struttura il sabato mattina dopo catechismo.
Cosa è l’oratorio?
L'oratorio è un binocolo che ti fa sembr ar e più vicino il
luogo dove devi arrivare, la meta della tua vita: trovare la
tua strada. Si, perché la tua strada c'è già ma Dio non ci ha
dato in dotazione i navigatori per la vita. Il binocolo però
si: se vedi la strada vicina, è anche più facile raggiungerla.
Senza binocolo rischi di finire nel fosso, fuori strada.
L'oratorio è una di quelle luci della strada. O meglio,
tu dovresti essere come una di quelle luci, che illuminano
la strada anche quando è buio. La strada non è solo in oratorio ma anche a casa, a scuola, con gli amici, eccetera. Fai
luce, mi raccomando, usando le cose scritte qui. Di gente
2
I fanciulli dell’oratorio con i loro lavoretti
che vuole il buio ce n'è già troppa, ahinoi. Anzi, perchè
non inviti questi tenebrosi a fare un salto in oratorio?
Ah, dimenticavo: non spegnerti.
L'oratorio è crescita, quella giusta. Tr ovar e la tua
strada, il tuo posto, la tua vocazione. Che è sinonimo di
educazione. Che è guarda caso sinonimo di felicità.
L'oratorio è ascoltare e comprendere. E chi non ne
ha bisogno? Tutti noi abbiamo una storia. Ma c'è qualcuno che si interessa di noi, a cui possiamo raccontare la
nostra storia? E che capisca questa storia? La ricerca, in
realtà, è meno difficile di quanto pensi: Uno c'è sempre.
E forse anche più di noi.
L'oratorio è contare fino a dieci pr ima di dir e una
cavolata. Anche se quell'idea che no appena sentito mi
fa... non lo sopporto, quello mi fa... uno, due, tre, ...
L'oratorio è incontrarsi. Tr amite il cellular e e tr amite Facebook non incontri un bel niente. Sai, hanno inventato gli smile per trasmettere le emozioni tramite i
messaggini. In parte ce l'hanno fatta, ma siamo ben lontani dall'adrenalina di un incontro atteso o dallo sguardo
che dice più di cento parole. Che ne dici? :-)
L'oratorio è giocare di squadra. Nessuno può mai
farcela da solo, in nessun ambito della vita: né da piccoli, né tantomeno da grandi. Siamo una squadra, giochiamo per fare gol tutti assieme. Neanche Di Natale è capace di segnare in solitaria partendo dalla propria porta.
L'oratorio è sorriso. Il sor r iso della per sona che abbracci quando arrivi, o del bambino a cui per scherzo
rubi trionfante una delle scarpe. Il sorriso di chi si è
sbucciato il ginocchio, ma ti sorride se gli dici, sconsolato, che gli resta solo l'amputazione della gamba. Dice-
va Madre Teresa che se conoscessimo la potenza di un
solo sorriso potremmo cambiare il mondo. Inizia a cambiare te stesso e fai un sorriso adesso, davanti al monitor.
Fatto? Renditi conto: hai sorriso al tuo schermo, ad un
grumo di pixel. Sei inequivocabilmente un pirla. Ma non
stai meglio? Figurati quando sorridi ad una persona...
L'oratorio è serenità. Quella ser enità che ti fa dir e
"che bello" ogni volta che osservi ciò che in oratorio accade. Che bello, sembra quasi un luogo fuori dal mondo.
Che bello!
L'oratorio è amore. Bingo, la par ola più abusata dei
nostri giorni! Vedere bambini che pur non essendo in classe insieme si abbracciano perché hanno vinto un gioco,
ragazzi che fanno la pace dopo un diverbio, animatori che
si spendono come non mai per bambini di cui non conoscono nemmeno i nomi dei genitori ti fa dire: perché? Evi-
dentemente ci deve essere qualcosa di importante, sarebbe irrazionale legarlo.
L'oratorio è felicità, per tutte le cose scr itte in questa pagina. L'oratorio è fatto da persone allegre. Quelli
sempre seri avranno l'aria da figo... ma oltre all'aria, di
figo hanno ben poco: loro non si abbassano a sorridere
ad un monitor. Tu come vuoi essere?
L'oratorio è solo un cortile, o una sala. Eppur e c'è
tutto questo. Noterai che non si tratta solo del "luogo
dove giocano i bambini", anzi.
Siamo un gruppo di animatori, pieni di entusiasmo,
convinti che insieme potremo crescere divertendoci, vi
aspettiamo.
Graziella
IO SONO ME STESSO... E I 90 ANNI DI
SUOR UMBERTINA
“Il suo nome era Pezzettino. Tutti i suoi amici erano gran- to e ringraziato il Signore per il dono della vita di Suor
di e coraggiosi e facevano cose meravigliose. Lui invece Umbertina e per averla mandata in mezzo a noi. Già,
era piccolo e di sicuro era un pezzetto di qualcuno, pensa- perché la sua allegria, la sua bontà la sua pazienza e la
va, un pezzetto mancante. Molto spesso si chiedeva di chi sua grinta sono di aiuto e di esempio per tutti. La sua
fosse il pezzettino e un bel giorno decise di scoprirlo.” E’ presenza per noi, che la “viviamo” ogni giorno, è come
così che comincia il viaggio alla scoperta di noi stessi. Un un raggio di sole, una ventata di positività. E’ appassioviaggio lungo un intero anno di scuola nel quale ci faremo nata, si sa, di giardinaggio e lo stesso amore che dedica
guidare proprio da quel piccolo pezzettino di carta lungo ai suoi fiori lo mette nelle carezze e nelle parole di conil mare, le montagne e il cielo. Conosceremo personaggi forto che regala ai bambini e agli adulti. Una collana di
incredibili come ad esempio Quello-Che-Corre, Quello- fiori è stata proprio il simbolo con il quale alla fine delChe-Nuota, Quello-Forte, per scoprire, alla
la Messa, abbiamo voluto renderle omagfine, dopo molte peripezie che…
gio insieme ai canti e alle parole
Meraviglia!…Non siamo un
di gratitudine che tutti le
pezzo mancante di nessuhanno dedicato. E’ stano ma siamo sempliceto commovente vemente noi stessi, uniderla seduta in
ci, irripetibili e
mezzo alla navata
straordinari
così
con la chiesa grecome siamo! Quemita di gente, a
sto in soldoni è il
ripercorrere tutte
percorso scelto da
le tappe più signifinoi insegnanti per quecative della sua vita
sto nuovo anno insieme.
fino all’arrivo qui a
Un percorso che punta allo
Flaibano. I suoi occhi lucidi
sviluppo dell’identità attraverso il
e il suo sorriso allegro nascosto
riconoscimento di se stessi per
dalle mani portate timidamenI “grandi” della scuola dell’infanzia di Flaibano
poter vivere serenamente le rete al viso ci sono rimasti nel
lazioni in famiglia, a scuola e nella comunità. L’anno sco- cuore. I bambini poi sono stati bravissimi nelle settimalastico è così cominciato tra storie, disegni, racconti, gio- ne precedenti, sia a mantenere il segreto dei preparativi,
chi, passeggiate e feste significative come la consueta Ca- sia ad imparare la poesia che le hanno dedicato a fine
stagnata.
Messa. Parole che riassumono pienamente ciò che lei è
Oltre a tutto questo però vogliamo ricordare un altro even- per loro e per noi. E allora Grazie Suor Umbertina!
to che in modo speciale ha coinvolto i bambini, le suore, Grazie davvero! Perché per noi sei veramente speciale.
le insegnanti e tutta la comunità di Flaibano: il 90° com- Speriamo di averti regalato un momento felice come
pleanno di suor Umbertina! Ebbene sì, avete capito bene, tanti altri che ci aspettano ancora insieme a te! Evviva
proprio 90 anni compiuti il 3 ottobre e festeggiati insieme La vita!
a tutta la comunità domenica 9 ottobre con la Santa Messa
e a seguire il brindisi in Oratorio. Insieme abbiamo pregaLisa Burello
3
LA NOSTRA CHIESA PARROCCHIALE
“Finchè si può, ogni paese ha la propria chiesa parrocchiale (parrocchiale perché presieduta da un sacerdote parroco).Noi veneriamo in modo particolare questa chiesa come nostra chiesa, perché è il luogo dove noi celebriamo il
sacrificio, riceviamo i sacramenti, ascoltiamo la Parola di
Dio, qui formiamo comunità e cresciamo come popolo di
Dio, ci amalgamiamo come le pietre son tenute assieme
dal cemento formando così un’unica e bella costruzione.
Una chiesa viva fatta di anime, di persone tenute insieme
dalla carità. E’ piena e ricca di significato questa festa
della chiesa: è qualcosa che mi commuove pensando a
questa comunità che io son indegnamente chiamato a presiedere.
Quanto vorrei che la comunità fosse veramente viva, non
mancassero delle pietre! La chiesa correrebbe il rischio
di crollare se ci fossero tanti vuoti. Sentiamoci TUTTI
responsabili nel tenere su questa chiesa viva. Fino a che
c’è il parroco, ci sono le suore e nel popolo di Dio ci sono
animatori e catechisti, lettori e sostenitori dei canti, consiglieri pastorali, il consiglio economico, persone che stanno vicino, che danno una mano in tanti lavori e attività,
che si interessano dei vari problemi, che frequentano abitualmente e che soffrono per il motivo che altri non frequentano, persone generose che fanno delle offerte per il
bene di questa nostra chiesa e chi dedica ore di lavoro per
il decoro della chiesa….” (stralcio dell’omelia del parroco don Giuseppe Brochetta, nel giorno della festa della
nostra chiesa, domenica 13 nov. 2016).
Propongo, partendo dalle parole del parroco che probabilmente avete già letto, una breve riflessione che ha la pretesa di sensibilizzare i miei concittadini su un tema importante come quello della partecipazione alla vita della nostra parrocchia.
Mentre ascoltavo queste parole “in diretta” mi sono venute in mente tante cose udite nel quotidiano e negli ultimi
tempi in paese: “vado a Messa a … (fuori paese) – Non
vengo a Messa qui perché dura troppo! – Noi andiamo a
Messa a…(fuori paese) perché il parroco non ci piace
(oppure l’incontrario: ci piace il parroco don Tal dei Tali
che celebra la Messa a…) – Qui non mi piace l’orario
della Messa!” e sinceramente potrei continuare con altre
frasi e motivazioni varie intercettate qua e là.
Non voglio e non è assolutamente mia intenzione giudicare niente e nessuno; so benissimo che a tutti può capitare
qualche volta di dover “emigrare” per poter partecipare
alla Messa della domenica, ma mi chiedo (e vi chiedo) se
veramente ci rendiamo conto di cosa significa per la nostra comunità questa vera e propria fuga dalla nostra chiesa di Flaibano. E’ un impoverimento di vaste proporzioni
a livello umano, spirituale e personale. Credo sarebbe onesto da parte di tutti “pensare” un attimo a tutte quelle persone che si danno da fare in e per la parrocchia, mettendoci impegno, capacità,dedizione, sacrificando il proprio
tempo per il bene non solo della chiesa vera e propria ma
di tutta la comunità! A partire dal parroco per andare giù4
giù fino a tutti coloro che con lui collaborano e l’elenco
ce l’avete sopra. Queste persone meritano tutte quante il
rispetto e la gratitudine della comunità, e queste due
componenti si materializzano con la nostra presenza
domenicale. E’ impor tante il lavor o che fanno e sono
TUTTI volontari!Non vengo a chiedere un grazie, chiedo un atto di buona volontà, atto a riconoscere l’impegno di tanti parrocchiani coinvolti e la cui unica gratifica è il vedere il proprio impegno apprezzato da tutti.
Innegabile poi che per vivere ( possibilmente bene) in
una comunità,si inizia e si passa principalmente dall’incontro tra le persone, che si vedono, si salutano, si accolgono, si parlano e si ascoltano, discutono, creano e si
entusiasmano stando insieme e,forse con un po’ di fatica, alla fine riescono perfino a capirsi e a condividere la
vita e l’esistenza di ognuno. Se veramente vogliamo,
desideriamo che la nostra comunità sia migliore dobbiamo partire da questo. Dobbiamo incominciare col ritrovarci alla Messa della domenica tutti insieme, qui a
Flaibano. Converrete con me che sono stupendi quei
“campanelli” di persone che si formano all’uscita di
chiesa dopo la Messa. Nella mia, nella tua, nella nostra bellissima chiesa. Chi è nato qua può capirmi forse
un po’ di più di chi è arrivato da fuori: il Battesimo, la
Una casula: regalo per le feste della Madonna
Prima Comunione, la Cresima e poi le tante (tante) belle
esperienze che chi più chi meno hanno sperimentato e vissuto tanti di noi flaibanesi qui in questa chiesa. Questa è
casa mia, casa tua, casa nostra…E’ CASA DI TUTTI! Qui
abbiamo anche salutato tanti nostri concittadini, forse pure
nostri cari, che hanno terminato questo pellegrinaggio
terreno per tornare alla casa del Padre. E infine il pensiero
corre anche ai tantissimi emigranti che hanno lasciato
questa comunità per andare incontro al proprio destino
lontano dal luogo natio, li vediamo ritornare in paese per
partecipare alla Messa della coscrizione, alla Messa della
nostra patrona Santa Filomena…Vi è mai capitato di cogliere la loro dose di nostalgia? Soprattutto nelle persone
un po’ più avanti con gli anni? Nostalgia anche della LORO chiesa.
FACCIAMO TUTTI UNO SFORZO, TUTTI INSIEME:
REGALIAMOCI A VICENDA LA GIOIA DELL’INCONTRO…IN PARROCCHIA,CHE E’ APERTA SEMPRE… SOPRATUTTO LA DOMENICA.
Grazie a tutti per l’infinita pazienza che avete avuto
nell’arrivare fin qui…! E grazie di cuore per quel che farete.
Ivan Rota
Pellegrinaggio a
Medjugorie
Da mercoledì 29 marzo a
sabato 1 Aprile 2016
La macchina organizzatrice del pellegrinaggio è già in moto, sono già aperte le
iscrizioni e si ricorda che la partenza avverrà dalla Piazza di Flaibano la mattina di
Mercoledì 29 Marzo 2016
Ivan Rota
Consiglio Pastorale
Due parole che possono suscitare pensieri come: roba da
preti! No, grazie....Che si arrangino...Gli dai un dito e ti
prendono tutto il braccio...Son simpri chei! Non ho tempo...Mah, perché? Booh...Che cos'é mai? Oppure: che
bello!!! QUALCUNO pensa e lavora per TUTTI NOI!!
Potrei anch'io farne parte e dare IL MIO CONTRIBUTO.
Ho delle IDEE e PROPOSTE: potrei dedicare un po' del
mio TEMPO. Che cos'è in poche parole il Consiglio Pastorale? Non é altro che un gruppo di persone che hanno
a cuore le necessità della comunità parrocchiale, degli
ammalati, delle persone in difficoltà. Tale gruppo si riunisce in Oratorio a Flaibano circa 5 volte all'anno insieme
al nostro parroco Don Giuseppe Brochetta per parlare dei
vari bisogni della comunità cristiana e per far sì che si
possa essere vicini il più possibile alle diverse esigenze
dei parrocchiani e della chiesa. Ad esempio ci sarebbe la
necessità di affiancare alla figura del sacrestano qualcuno
che possa supportarlo nel suo incarico. Anche in occasione dei funerali altre persone potrebbero affiancarsi per
rinforzare il gruppo delle persone che cantano e che recitano le preghiere per i defunti. Anche in altre occasioni ci
sarebbe bisogno di dare supporto a quelle brave persone
che già si occupano da tempo della pulizia della chiesa,
del rendere la chiesa più accogliente e preparata in occa“Il Vangelo è il libro della misericordia di Dio, da
leggere e rileggere, perchè quanto Gesù ha detto e
compiuto è espressione della misericordia
del Paese”
Papa Franceso
sione delle diverse festività o ricorrenze (Natale, Pasqua, Il Perdon dal Rosari, la Festa della Famiglia, la
Festa del Ringraziamento,ecc…). Gli incontri del Consiglio Pastorale si svolgono così: si inizia sempre con la
preghiera, tenendoci per mano perchè siamo tutti fratelli, invocando così l'aiuto di Dio nostro Padre. Alle volte
recitiamo dei Salmi, leggiamo un pezzo di Vangelo e
facciamo un momento di riflessione sulle parole ascoltate e ci accorgiamo con stupore che, anche se scritte da
2000 anni, sono ancora attuali, al passo con i nostri
tempi: sembra impossibile, invece è proprio così!!!
In quest'anno del Giubileo della Misericordia Papa
Francesco ha aperto molte porte sante nelle chiese di
tutto il mondo. Queste porte possono rappresentare anche i nostri cuori. APRIAMOLI!!!!! E come diceva il
nostro santo Papa Giovanni Paolo II: “NON ABBIATE
PAURA”. SPALANCHIAMO LE PORTE DEL NOSTRO CUORE E FACCIAMO ENTRARE QUELLA
BREZZA DEL MATTINO COSI' PURA E CARICA
D'AMORE INFINITO CHE SI CHIAMA DIO.
Madinelli Anna Maria
Di Marco Doris
Per chi volesse può trovare il bollettino parrocchiale anche online sul sito internet
g2pf.it
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CRONACA PARROCCHIALE
Può darsi che mi ripeta piochè gli avvenimenti dell’anno più andare di giorno: chi l’ha detto?
o meno sono sempre quelli; tuttavia è sempre utile sapere Sono feste anche i giorni 26 e 27 (sabato e domenica),
cosa può essere successo durante quest’anno.
quindi 3 giorni di festa di seguito. Che siano state troppe?
E’ iniziato l’Avvento il sabato sera 28 Novembr e e la E non solo per il parroco!
popolazione, soprattutto con l’accensione dell’albero natali- E si va verso la fine dell’anno cercando di spedire i giorzio in Piazza, inaugura le varie illuminazioni del Natale. C’è nalini. Approfitto per raccomandare ai cari emigranti di
anche il parroco che, dopo due mesi di riposo in casa del farmi avere gl’indirizzi esatti perché c’è sempre qualche
clero, riprende un po’ le sue attività e con una preghiera dà bollettino che ritorna indietro. Quelli del Luxemburgo
una benedizione all’albero. Certo, è bello sentire già l’atmo- vengono invece mandati tutti a Domenico Picco il quale
sfera delle feste, ma ad esse sentiamo il bisogno di preparar- con molta buona volontà s’impegna poi portarli a destici spiritualmente: è questo che vuole il periodo dell’avven- nazione. “Cos ì -dice- ho l’occasione di andare a trovare i
to.
flaibanesi”.
In clima di preghiera ci prepara la Novena dell’Immacolata 31 Dicembre: TE DEUM dell’ultimo dell’anno: gr ae poi la sua festa nell’8 Dicembre. Inizia l’anno santo della zie, o Signore, anche per questo anno. Sono stato 4 volte
misericordia. In quella festa si è voluto ricordare i 40 anni all’ospedale, ma son sempre venuto a casa. Ed anche i 2
trascorsi qui a Flaibano come parroco (ingresso il 30 No- mesi in “casa del clero” han giovato a mettermi un po’ in
vembre 1975). Dopo la messa solenne non è mancato il mo- salute.
mento di ristorazione con un buon minestrone e altro. Alla 1° Gennaio: Inizia il 2016 e com’è or mai tr adizione
sera non è mancato neanche quest’anno l’ormai tradizionale celebriamo la messa solenne nella “giornata della pace”
concerto tenuto dal gruppo di San Michele al Tagliamento: con la presenza di vari gruppi e associazioni. Al termine
musica “gospel” che ha tenuto vivo il pubblico creando un della messa c’è stato un bel discorso augurale del sindaclima di entusiasmo. E’ stato organizzato, come chiusura co. Poi “ Auguri, Auguri ” in canonica con uno spuntino
dell’attività annuale, dalla “Pro Flaibano”. A questa associazione tante grazie.
15 Dicembre: Inizia la Novena di pr epar azione al Natale. Per forza di cose, alla sera alle 6 si deve mettere assieme
Messa e preghiere della Novena; il canto del “Missus” tiene
il posto della lettura del Vangelo.
21 Dicembre: Mentr e i bambini dell’asilo han fatto la
loro recita e festa nella palestra comunale la domenica precedente ( 20 Dicembre) , i fanciulli della scuola fanno oggi
il corteo “AuxFlambeaux” dalla scuola al presepio in piazza
della chiesa e dopo una breve sosta lì, vanno tutti in chiesa
per esibirsi nei canti Natalizi (uno per classe) diretti dalle
maestre Letizia e Giuliana. Naturalmente la chiesa si riempie con tutti i genitori e parenti: è così una festosa manifestazione.
Natale: Natur almente pr eceduto da confessioni ( Don
Valentino ha confessato qui) e da tanti preparativi, anche
del presepio che viene realizzato soprattutto all’ultimo moFesta dellla Pace
mento, ecco giungere il Natale. La messa di mezzanotte non
ha avuto quest’anno una recita dei ragazzi; ci si è preparati sotto il portico dato anche un sole che si poteva dire pricon una Veglia di preghiere con letture e canti: si è pregato maverile.
bene intanto che man mano si riempiva la chiesa. I canti Anche l’Epifania trascorre con le solite tradizioni. C’è
della Messa sono stati sostenuti dal gruppo di ragazze di 1^ superiore dirette da
Attilia e Andrea Ferro. Riesce bene anche la messa
solenne delle 11 con un bel
numero di chierichetti, con
il suono dell’organo con il
quale Consuelo accompagna i canti natalizi tradizionali cantati da tutta la gente; non c’è pienone come di
notte perché c’è questa abitudine che quando si va a
messa di notte non occorre
Festa della famiglia: le coppie che hanno festeggiato significativi traguardi
6
CRONACA PARROCCHIALE
stato il “Fogoron” preparato dagli Alpini ; io non ho partecipato per ragioni di salute ( si sente la vecchiaia!)
Festa della famiglia: Si celebr a nella domenica 10 Gennaio. Si cerca di prepararla bene. Certo non c’è quella ressa
per le confessioni quando 3-4 confessori nel pomeriggio lavoravano continuamente e neanche non si va in chiesa
mezz’ora prima per paura di rimanere senza posto nei banchi. Si son contate 109 comunioni. Ha presieduto e predicato
Mons. Ivan Bettuzzi, arciprete di Codroipo che ha saputo
attirare l’attenzione con una splendida omelia; hanno concelebrato Don Galdino e Don Claudio. Le coppie dei vari decenni o lustri erano tutte rappresentate e volentieri hanno
ricordato le loro tappe importanti di matrimonio. Nel centro
sociale si sono poi ritrovate, anche con parenti, per uno spuntino in cui non è mancato un buon minestrone. E’ una festa,
sempre stata cara e partecipata, che non si deve lasciar perdere.
14-15 Gennaio: Due giorni di r ichiamo della Missione
Giovani. Vengono Don Gianmaria e Don Corrado ed incontrano i vari gruppi di ragazzi (anche nelle scuole) e giovani.
Io non ho seguito molto, ma la partecipazione è stata buona.
San Giovanni Bosco: Lo si celebr a il sabato 30 Gennaio
con la messa pre-festiva a Sant’Odorico (da tempo ormai
non si fa messa pre-festiva qui a Flaibano). Si porta lì la sta-
La lavanda dei piedi fatta ai rappresentanti delle associazioni
tua di San Giovanni Bosco. Celebra Mons. Marco di San
Daniele e c’è una discreta partecipazione di ragazzi. Poi fanno festa con pastasciutta nel nuovo oratorio di S. Odorico.
Carnevale è breve: intanto si celebra la giornata per la vita il
7 Febbraio con una messa più animata. Sono presenti 3 bambini nati l’anno scorso 2015 (dicono che potevano essere 7,
altri non son potuti venire), non è mancato uno spuntino nel
centro sociale, non tanto per i bambini , quanto per i grandi.
10 Febbraio: Inizia pr esto la Quar esima quest’anno, si
può dire in pieno inverno. Tuttavia c’è una buona partecipazione alla funzione delle Ceneri, sebbene alle 8 di sera. Un
po’ meno partecipazione invece alle messe del mercoledì e
venerdì con una breve riflessione e il canto del “Miserere”.
Sono funzioni che ci richiamano l’impegno in Quaresima di
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pregare di più e di riflettere sulla parola di Dio. La Via
Crucis viene celebrata ogni domenica pomeriggio. Si cerca di animare con segni e interventi vari le messe domenicali.
20 Febbraio: A livello di gemellaggio c’è un collegamento (per me misterioso) tra Bettembourg e Flaibano. Si
possono vedere e sentire insieme le orchestre di Sedegliano e Bettembourg e sentire discorsi, anche del nostro sindaco Picco Luca che parla a Bettembourg e lo vediamo
direttamente qui.
3-4 Marzo: Di nuovo ci sono i missionar i Don Gianmaria e Don Corrado per il richiamo della Missione Giovani.
La sera del 4 Marzo viene presentato nel centro sociale
mai così gremito il libro “La tedesca”, storia che interessa
anche Flaibano durante la Seconda Guerra Mondiale.
12 Marzo: Cena del povero per la car itas che sostiene
il gemellaggio della diocesi con la diocesi dell’Eritrea.
Vengono Don Luigi Gloazzo e Paolo Zenarolla rispettivamente direttore e vice direttore della Caritas. Si raccolgono 947 euro. Grazie!
18 Marzo: Si anticipa la festa di San Giuseppe con la
messa in San Giovanni perché poi il 19 sera è già Domenica delle palme. C’è la solita buona partecipazione e clima di festa, dopo la messa con artigiani, alpini, gente varia. Nell’indomani poi, festa degli anziani con il solito
schema: messa, intrattenimento, pranzo, gioco della tombola, tutto nella palestra comunale. E’ sembrato meno
gente eppure anziani ce ne sono tanti nel nostro paese.
20 Marzo: Inizia la settimana santa. Con l’ulivo in mano si fa la processione e si sente aria di primavera. A termine della messa si distribuisce un sacchetto contenente
un ramoscello d’ulivo benedetto da portare a casa come
augurio di Buona Pasqua.
24 Marzo: Dato che non ci sono quest’anno i fanciulli
di 1^ comunione, alla cerimonia della “ Lavanda dei piedi” partecipano adulti rappresentanti delle varie associazioni: una cerimonia assai significativa dove il parroco si
è sentito servitore di tutta la comunità. Dopo la messa un
gruppo di persone continua l’adorazione preparata da
Suor Rosa e Ivan; e si è pregato fino ad ora tarda.
Venerdì e Sabato Santo: Gior nate in cui le campane
tacciono; c’è ancora qualche ragazzo che tiene la tradizione di suonare per il paese col “scrasolon”. E’ bello sentire
questo rumore anche se i trattori che passano per le strade
fanno più rumore. Si celebra la liturgia delle ore al mattino (belle per chi vuole pregare) e alle 3 del pomeriggio la
funzione liturgica con l’adorazione della croce. La Via
Crucis alla sera si celebra a S. Odorico; non si va per le
vie del paese perché il tempo è incerto e freddo. Sono
sostenute dai ragazzi della cresima e altri lettori, mentre
celebrante è il diacono Don Cesare che alla fine tiene una
sentita predica della Passione. Sabato Santo, dopo le preghiere liturgiche, si addobba la chiesa; grazie a chi ha dato
una mano in modo che già prima di mezzogiorno tutto è
pronto. Io nel pomeriggio confesso un po’ a Sedegliano e
poi un’ora a Coderno; qui viene il parroco di Sedegliano.
La veglia Pasquale: Alle 21 è sostenuta nel canto dalle
ragazze di prima superiore. Non ci sono quest’anno le
diapositive durante le letture; per il resto si svolge tutto
CRONACA PARROCCHIALE
linearmente e si termina con tanti auguri alle 11, cioè mezzanotte perché cambia l’ora.
E la Pasqua è sempr e bella anche se il tempo è nuvoloso;
una bella messa solenne con 9 chirichetti e il suono dell’organo ed anche nell’indomani, Pasquetta, il tempo non invita
ad andare nei prati; ci s’accontenta dei capannoni dei festeggiamenti.
Quarant’ore: Quest’anno ancor a più r idotte: solo un po’
di ore di adorazione il venerdì e il sabato. Vi partecipa tuttavia il venerdì sera un gruppo di giovani della forania con
Don Davide e sabato in mattinata i fanciulli della dottrina.
L’ottava di Pasqua, in Albis, sempre una domenica solenne.
E’ invitato Don Ilario Virgili a celebrare la messa con 3 battesimi (due di Coderno) e riesce bene a chiusura delle feste
pasquali. Nel pomeriggio si espone il SS.mo per tre ore e
nella funzione vespertina si canta il Te Deum a chiusura di
tutte le feste pasquali.
24 Aprile: Si celebr a comunitar iamente il sacr amento
dell’Unzione dei malati. Anche il parroco sente il bisogno di
riceverlo. Per questo viene Don Galdino a celebrare.
1° Maggio: Un gr uppetto di ministr anti (chir ichetti) è
pronto per andare a Udine per la loro festa. Ma il tempo piovoso sconsiglia di partire; difatti a Udine hanno celebrato
solo la messa in Duomo senza manifestazioni esterne alle
quali ci si teneva tanto. La primavera tarda infatti a farsi
avanti; di solito al mattino si registrano soltanto 6-7 gradi.
5-6 Maggio: Altr i due giorni di r ichiamo della MissioneGiovani. I missionari Don Gianmaria e Corrado dicono di
essere soddisfatti per la partecipazione e per l’interesse dei
ragazzi.
8 Maggio: Festa dell’Ascensione: niente pr ime comunioni; ormai si è deciso che i fanciulli faranno la prima comunione in quarta elementare anziché in terza, quindi aspetteranno il prossimo anno. Intanto fanno oggi pomeriggio la
prima confessione.
18 Maggio: Cosa è successo? Seguivo a distanza l’ambulanza che portava all’ospedale mia sorella. A Cisterna mi
accorgo all’ultimo momento che
c’è una macchina ferma davanti
(mi pareva andasse avanti). Cerco
di sterzare a sinistra; non ce la faccio e prendendo le ruote della macchina davanti, la mia macchina si
ribalta come appoggiata sul fianco.
Sono giunti gli aiuti, poiché eravamo in tre in macchina, io, Teresina
e la badante Flora. Questa l’han
portata a San Daniele ma hanno
riscontrato solo una buona paura.
Teresina con l’ambulanza ed io, più
privilegiato, con l’elicottero veniamo portati al pronto soccorso di
Udine. Dopo visite, raggi e accertamenti ci hanno mandati a casa la
sera stessa. Sia ringraziato il Signore piochè tutti e tre non avevamo
fatto niente.
Restano le conseguenze: sono senza macchina ed ora innanzi devo
aver bisogno di altri. Ringrazio di cuore tutti quelli che mi
sono stati vicini e tutti quelli che si sono prestati per portare servizio, dar da mangiare a mia sorella in ospedale,
poiché vi è stata ricoverata fino al 7 giugno.
29 Maggio: Si è ter minato il gior no precedente l’anno
di dottrina ed oggi si celebra il Corpus Domini con grande
solennità. Sempre belli i pannelli infiorati in giro alla
piazza; ci si accorge che è una festa solenne ed anche i
tanti forestieri che passano ammirano questi bei lavori. Il
SS.mo sacramento, sotto il baldacchino, è portato dal diacono Don Cesare Zanelli, mentre il parroco attende il ritorno della processione in chiesa.
31 Maggio: Chiusura del mese di Maggio: per vari motivi è stato uno dei più miseri. Anche in quest’ultima sera
c’era poca gente; non si è usciti di chiesa per la preghiera
davanti all’Immacolata dell’asilo a causa della pioggia.
24 Giugno: Festa di San Giovanni. Si celebra la messa
alle 9 nella sua chiesetta. Devo farmi portare in macchina
sia perché non ce l’ho, sia perché mi fanno male i piedi e
non ho voglia di camminare tanto. Così per altre circostanze.
4 Luglio: Inizia l’Estate Insieme:sono iscr itti 68
fanciulli/e e ci sono una ventina di animatori. Auguri che
tutto vada bene. Terminerà il 23 luglio.
10 Luglio: Gli alpini fanno la lor o festa annuale, r imandata dall’ultima domenica di giugno per ragioni organizzative: messa nel S. Giovanni e pranzo nell’area dei
festeggiamenti.
Sagra di S. Filomena: Inizia la novena il 4 agosto. Il
sabato 6 fanno festa i coscritti del “6”; c’è il piacere di
sventolare le bandiere delle varie classi. Il giorno 9 si fa
festa con i migranti, chiamata ormai “festa dei popoli”
anche perché a Flaibano, con tante badanti, c’è gente che
proviene da tante parti del mondo. Si fa la messa in
S.Giovanni e festa in piazza. Verso le 10 la pioggia fa
terminare la festa.
11 Agosto: Il giovedì pr ima di S. Filomena c’è il pelle-
Pellegrinaggio a Schio
8
CRONACA PARROCCHIALE
Chei dal “6”
grinaggio parrocchiale. Io non ho partecipato, tutto è stato
organizzato da Ivan Rota; con una piena corriera di 50 persone si va a Schio (VI) per venerare Giuseppina Bakhita, la
santa di colore che tanto ha sofferto come schiava in Africa;
comperata poi da un signore di Venezia ottenne la libertà e la
possibilità di farsi suora delle canossiane. Visse a Schio, aiutando tutti dove morì nel 1947. Ha accompagnato spiritualmente il pellegrinaggio Don Valentino e così tutti han avuto
la possibilità di fare le proprio devozioni.
14 Agosto: La festa: è pr eceduta nei giorni avanti da var i
scampanottii. Sostengono i canti ed anche la “missa de Angelis” le sorelle Venier di Gradisca; celebra Don Ilario Virgili, direttore spirituale del seminario, insieme con il parroco e
Don Galdino. Don Ilario accompagna anche la processione
che percorre Via Indipendenza, volge verso Via Divisione
Julia, imbocca Via Carducci e ritorna per Via Cavour e piazza. Termina ancora Don Ilario con due fervorose parole che
lasciano nel cuore di tutti un desiderio che queste belle feste
non abbiano a morire e sostengano la nostra vita cristiana. Io
ho aspettato il ritorno della processione in chiesa. La festa si
chiude qui in canonica con un bicchiere ai suonatori della
banda, ai portatori degli stendardi e della Santa e a tutti coloro che volevano stare un momento in compagnia.
15 Agosto: Festa dell’Assunta annunciata con i fuochi
artificiali a mezzanotte. C’è la messa solenne in onore della
Madonna purtroppo non tanto frequentata, eppure è la più
bella festa della Madonna. Nel pomeriggio, avendo trovato
buona gente che mi ha portato, ho potuto andare a Marano
per la festa triennale della Madonna della salute. Qui si chiudono i festeggiamenti con grande successo anche perché nelle varie sere c’è stato sempre bel tempo, eccetto un po’ di
pioggia la prima sera.
Dopo il Ferragosto la vita è più calma, anche per me che ho
bisogno di riposare ; ma star tanto fermi anche ci si annoia.
29 Agosto: In or ator io ci sono bambini dell’asilo per due
settimane ; l’organizzazione è dovuta al “Circolo genitori”.
In settembre c’è gente che partecipa ai pellegrinaggi di Madonna di Rosa (7 Settembre) e a Madonna di Screncis di
Bertiolo (13 Settembre) dove ho presieduto la messa.
11 Settembre: Messa con la benedizione degli zainetti.
Abbiamo provato questa iniziativa come inizio dell’anno
scolastico. Abbiamo invitato i fanciulli a messa con i loro
zaini. Non erano molti anche perché tanti non sapevano
dell’iniziativa: speriamo meglio il prossimo anno. Voleva
essere un augurio ed una preghiera per l’inizio del nuovo
9
anno scolastico
14 Settembre: Diver si partecipano con altr i paesi alla
fiaccolata fino a Mereto a favore dei terremotati. Si conclude con la pastasciutta all’amatriciana. E sono state raccolte generose offerte.
Ottobre: Mese del r osar io. Si celebr a come sempr e la
messa alle 6 di sera e si recita il rosario un quarto d’ora
prima, alle 5.45. Di solito c’è poca partecipazione a differenza degli anni scorsi.
15 Ottobre: Non mi r innovano la patente causa le varie
malattie ed ora sono senza macchina e senza patente. Devo raccomandarmi alle anime buone per avere qualche
passaggio.
16 Ottobre: Messa d’inizio dell’anno catechistico e si
dà il “mandato” ai catechisti. Per l’occasione si è visto a
messa qualche fanciullo di più..
28 Ottobre: Per don del rosar io: si celebr a la pr ocessione dopo la messa facendo il giro della piazza. I fanciulli partecipano tenendo in mano un palloncino che poi in
piazza, dopo l’invito del parroco li lasciano partire per il
cielo con un evviva ed un battimani. I palloncini portavano con loro in alto le preghierine preparate dai fanciulli di
dottrina: bella idea e ben realizzata.
Ricorrenze dei santi e dei morti. Si celebr ano le solite
liturgie senza però la processione al cimitero; ci si trova
Processione dal Perdon
CRONACA PARROCCHIALE
direttamente alle tre in cimitero per il rosario, la predica e la
benedizione delle tombe. Oltre tutte le funzioni ci sono in
questi giorni 3 funerali: è stata proprio la settimana dei morti.
3-4 Novembre: Ancor a i missionar i Don Gianmar ia e
Don Giovanni incontrano i vari gruppi di ragazzi e giovani.
27 Novembre: Con l’ultima domenica di Novembr e si
celebra la giornata del ringraziamento e si chiude l’annata
agricola. C’è da notare che, finito di mangiare pere e mele,
granoturco e soia, le noiose cimici hanno invaso le nostre
case. Per il resto l’annata è andata bene, non abbiamo avuto
tempesta e sia ringraziato il Signore. Meritava il granoturco
essere pagato meglio, ma questo non dipendeva dal Signore!
I bambini liberano le preghiere
Rue Flaibano a Bettembourg
Nel paesino di Fennange, delizioso borgo alla periferia
della cittadina lussemburghese di Bettembourg, la strada
d’ingresso a una nuovissima lottizzazione porta, dallo
scorso mese di giugno, il nome di Flaibano. Più o meno
verso la metà della “Rue Flaibano”, si apre una grande
piazza sulla quale si affacciano, da un lato e dall’altro,
nuove e belle case a schiera: è la “Place Ezio Picco”. Sì, la
cittadina che già da 27 anni è gemellata con Flaibano, ha
non solo dedicato una delle sue nuove strade a una delle
sue due località gemelle (l’altra è la portoghese Valpaços), ma anche al principale promotore del gemellaggio
di parte flaibanese, il sindaco che nel 1989 sottoscrisse
l’atto di amicizia.
L’inaugurazione ufficiale di “Rue Flaibano” e di “Place
Ezio Picco” ha avuto luogo giovedì 23 giugno, Festa nazionale nel Gran Ducato del Lussemburgo, alla presenza
di numerose autorità e con una folta partecipazione di abitanti del quartiere ma non solo. Era presente anche una
delegazione flaibanese guidata dal sindaco Luca Picco e
composta dai consiglieri comunali Mauro Pettoello, presidente della Commissione per il gemellaggio, e dott. Luca
Picco (jr.); dalle figlie di Ezio Picco, Carla e Stefania anche in rappresentanza del fratello Lorenzo; da rappresen-
Le autorità Flaibanesi a Bettembourg per l’inaugurazione
della strada
10
tanti di diverse
associazioni flaibanesi
(Ana,
Afds, Protezione
civile,
Gruppo
sportivo eccetera)
con i loro labari.
La cerimonia di
inaugurazione è La Rue Flaibano a Bettembourg
stata preceduta da una Messa celebrata in lingua italiana nella chiesetta di Fennange, organizzata dal deus ex
machina del gemellaggio bettemburghese con Flaibano,
Domenico Picco, in suffragio dei flaibanesi deceduti
nel Gran Ducato.
L’occasione è stata propizia per dare una nuova e ulteriore spinta a una attività di scambi mai interrotta che
ha visto, in questi 27 anni, i diversi sodalizi, e a suo
tempo anche le scuole, a lungo impegnati sui due fronti
con diverse attività. Tra i prossimi reciproci impegni,
va segnalata la presenza di boy scout di Flaibano, assieme a colleghi dei maggiori centri vicini (Codroipo e
San Daniele in primis) per alcuni giorni a Bettembourg,
prima di affluire nella capitale Città del Lussemburgo
per il Jamboree (raduno) mondiale del 2017; sull’altro
fronte, una mostra di sculture di un importante artista
bettemburghese a Flaibano, in occasione della inaugurazione della Casa degli Alpini (in via Cavour, Borc di
Scjedin), edificio che una emigrata flaibanese di seconda generazione a Bettembourg , Diana Bizzaro, per la
cronaca moglie dell’attuale sindaco Laurent Zeimet, ha
regalato al Comune di Flaibano.
In vista poi della probabile fusione del Comune di
Flaibano con i vicini Comuni di Sedegliano e Mereto di
Tomba, il sindaco Luca Picco ha tenuto ad assicurare
gli amici lussemburghesi che ciò non andrà a incidere
negativamente sulla tenuta del gemellaggio, che per la
comunità di Flaibano «resterà sempre una questione
fondamentale».
Flavio Vidoni
Associazione genitori
Buongiorno,
volevo fare un saluto a tutti i lettori del bollettino parrocchiale da parte del nuovo direttivo dell' Associazione Genitori
Flaibano cosi composto: Presidente (Gallucci Felice), Vice
Presidente (Della Mea Monica), Segretaria (Bizzaro Manuela), Revisore dei Conti (Simi Silvana), Cannata Angelo, Vidoni Alessio, Pettoello Mauro, Carrer Monica, Di Filippo
Francesco, Picco Amo, Del Degan Barbara ed Anita Michelutti.
In questo anno molto impegnativo per le numerose attività
svolte, siamo stati supportati e sopportati in maniera eccellente sia dal Comune sia da tutte le Associazioni Comunali
con cui abbiamo collaborato.
Questo connubio e l'aiuto di tutte le famiglie associate, ci
hanno permesso di svolgere numerose attività ed acquistare
materiale scolastico per i nostri bimbi.
Volevo inoltre ricordare che l'AGF non ha scopo di lucro e
possono partecipare a tutte queste attività solamente le famiglie iscritte che annualmente versano una quota di iscrizione
di 15 euro (a famiglie non a bambino).
Oltre alle quote associative, abbiamo altre entrate che derivano da piccoli contributi che la Proloco e la Banca ci
destinano annualmente.
Siamo riusciti negli ultimi anni a vincere due bandi regionali i cui fondi sono stati interamente destinati per abbattimento rette centri estivi e pre/post accoglienza e per acquisto di materiale scolastico.
Per quanto riguarda le nostre due principali attività sportive (sci ed equitazione), ci sono ancora posti per iscriversi
al corso di sci che inizierà a breve e sconti per lezioni di
equitazione. Negli ultimi due anni alcuni bambini che
hanno voluto scoprire l'equitazione tramite i nostri centri
estivi, hanno raggiunto eccellenti risultati a livello nazionale.
Dopo la breve illustrazione delle nostre attività, auguriamo a tutti un sereno Natale ed un 2017 pieno di soddisfazioni.
Il Direttivo dell'AGF
Protezione civile
La Protezione Civile di Flaibano, punto di riferimento per
tutta la nostra comunità e non solo.
Questa è la semplice ma efficace rappresentazione del
Gruppo, di grande importanza per tutti Noi cittadini della
comunità Flaibanese, poiché sempre presente nelle molteplici iniziative locali, nei territori limitrofi e oltre.
I Volontari sono trentacinque, i quali con passione e dedizione partecipano in maniera pro-attiva durante le varie
attività e manifestazioni. Con la loro presenza e padronanza del territorio, indossando la divisa, si “trasformano” in
punti fondamentali garantendo la sicurezza nelle varie
occasioni. Essi sono persone preparate ad affrontare le
situazioni più critiche e pronte per ogni evenienza.
Ricoprono un ruolo di prestigio investendo il proprio tempo libero a disposizione della comunità, garantendo la
buona riuscita degli eventi e il mantenimento del territorio
locale. La Protezione Civile di Flaibano è attiva durante
tutto il periodo dell’anno attraverso attività programmate
(circa una decina ogni anno) quali, per citarne alcune: pulizia dei boschi e manutenzione
del territorio, presenza costante durante gli
appuntamenti organizzati dalle varie Associazioni, supportandole nella gestione organizzativa per la popolazione. Le iniziative
della Protezione Civile sono sempre rivolte
al coinvolgimento di tutta la comunità.
Una
nota
particolare
all’iniziativa
“un’amatriciana solidale” organizzata lo
scorso Settembre in collaborazione con i
gruppi di Mereto e Sedegliano. Sono stati
raccolti oltre 3.000 Euro che serviranno a
supporto dell’opera “Friuli Venezia Giulia”
che verrà realizzata nella zona colpita dal
sisma in centro Italia.
Doveroso riservare alcune parole per i Volontari che si
rendono disponibili a fronte di emergenze nazionali.
Queste persone, costantemente addestrate e formate con
corsi specifici, possiedono le qualifiche attraverso le
quali sono convocate dal dipartimento nazionale di Protezione Civile.
Il gruppo di Flaibano è stato presente in tempi recenti a
supporto delle popolazioni colpite dal sisma. Un grazie
di cuore a tutti questi uomini e donne che dimostrano
coraggio e forza di volontà.
Essere membro del gruppo si traduce in valore per i
Volontari che con grande spirito di sacrificio, impegno
e dedizione hanno saputo ottenere importanti soddisfazioni personali e grazie a questo danno la possibilità
alle nostre popolazioni di mantenere alto il Valore di
cui tutti Noi siamo parte attiva.
Ivano Picco
consigliere comunale delegato alla Protezione Civile
Amatriciana solidale con l’aiuto della protezione civile.
11
CELSO CESCUTTI
Anche se “Il Nuovo Liruti”, ovvero il Who Is Who delle celebrità friulane di tutti i tempi e in tutti i campi del sapere gli
ha dedicato diverse pagine, non sono molti i corregionali di
oggi a conoscere il poeta ed eclettico intellettuale flaibanese
Celso Cescutti e la sua opera. Ed è stato proprio per rinverdirne la memoria che nello scorso mese di giugno, in occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla sua scomparsa, la
comunità locale, dove sono ancora numerose le persone che
lo ricordano, gli ha dedicato due giorni di celebrazioni con
varie iniziative di grande rilievo, organizzate da un comitato
appositamente istituito dall’Amministrazione comunale e
dalla Pro loco, in collaborazione con la Provincia di Udine e
la Banca di Credito Cooperativo del Friuli Centrale.
Ma chi era Celso Cescutti? Oltre che poeta, era un artista
eclettico, studioso di varie discipline, naturalista ed esoterico, viaggiatore e narratore. Era nato a Flaibano il 6 maggio
1877 nella stessa casa dove morì il 13 giugno 1966.
Di famiglia agiata, diplomatosi geometra agrimensore, ha
potuto vivere da benestante, dedicandosi alle attività che più
gli piacevano. La sua arte poetica, in lingua friulana, la
espresse negli anni di gioventù. Nel 1911 pubblicò la sua
prima silloge,
“Primevere”.
Inariditasi la
vena poetica
con la prima
guerra mondiale, nel corso
della maturità
si limitò a raccogliere i propri versi ordinandoli secondo un criterio
Il pavimento della chiesa in memoria di
“stagionale”
Celso: fece fare il nipote Nicolò Cescutti
per pubblicarli
in altri tre libretti: “Roses di pradarie” , che si ispira all’estate, nel 1921; “Inzalidis d’autun lis fueis a colin” nel 1926 e
“Nêv e fantasiis. Realtât e Puisiis” nel 1929. Abbandonata la
poesia, Celso Cescutti si dedicò a materie ben più impegnative, quali la metapsichica, la filosofia, l’astronomia, pubblicando almeno sette saggi su tali argomenti. Appassionato di
musica e canto, nel corso degli Anni Trenta del Novecento
compose i testi, in italiano e in friulano, di un vasto numero
di villotte, romanze, serenate, inni.
Le celebrazioni cescuttiane di Flaibano sono state aperte giovedì 16 giugno nel locale Centro sociale, con la presentazione del volume “Robis di fruts. Poesie di Celso Cescutti”,
libro ponderoso edito dal Comune e dalla Pro loco di Flaibano, che raccoglie, in stampa anastatica, tutti e quattro i volumetti pubblicati a suo tempo dal poeta (oggi in pratica introvabili se non in pochissimi esemplari), preceduti da una presentazione del curatore Flavio Vidoni, in cui trovano posto la
biografia di siôr Celso (così il nostro personaggio era chiamato in paese), la descrizione dei suoi quattro libri e delle
opere che essi contengono, la spiegazione della poetica e
della filosofia che le permeano, l’illustrazione delle critiche
(buone e non buone) che negli anni hanno accompagnato
l’uscita di quei lavori, la descrizione delle villotte da lui
12
composte e i commenti del curatore su quelle che ha ritenuto essere le poesie più significative e rappresentative
della personalità del poeta. Il volume è stato presentato
dal prof. Rienzo Pellegrini dell’Università di Trieste, profondo conoscitore delle opere di Cescutti e autore, tra l’altro, della scheda a lui dedicata dal Nuovo Liruti.
L’indomani, venerdì 17 giugno, il paese ha accompagnato
la cerimonia di dedicazione al poeta della piazza antistante la sua casa natale, situata di fronte alla chiesa parrocchiale. La cerimonia ha segnato anche l’inaugurazione
della mostra, ospitata nella stessa casa Cescutti, di manoscritti e altre opere d’ingegno di “sior Celso”, nonché di
alcuni oggetti che gli appartennero, tra i quali anche una
motocicletta coeva della Sachs che lo portò in giro per
tutta Europa. A seguire, nel cortile e nella casa natale del
poeta è andato in scena lo spettacolo teatral-musicale del
Teatro Incerto “Celso”, tratto da un testo di Flavio Vidoni,
di e con Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi,
con la partecipazione del coro femminile Euterpe diretto
da Fabrizio Fabris. Lo spettacolo ha attraversato la vita, a
volte avventurosa, di Celso Cescutti e le sue opere letterarie e proposto alcuni aneddoti raccontati dalla stessa voce
del poeta, grazie a una registrazione ritrovata nella casa di
famiglia.
C e l s o e r a il primo di tre figli maschi del farmacista Vincenzo e di Rainelde, una Pirona di Dignano al
Tagliamento: Onorio, morto nella Grande guerra, e Silvio e c’erano anche due femmine, Teresa e Valentina.
Egli trascorreva buona parte dell’anno, in genere da
ottobre ad aprile, nella sua abitazione udinese, dove
poteva fruire di un impianto di riscaldamento, mentre
ai primi tepori primaverili si installava nella grande
casa avita di Flaibano, situata scenograficamente a chiudere lo spazio meridionale della piazza principale del
paese. Non si sposò mai, viveva con una governante. Pur
di natura generosa, possedeva un carattere alquanto
chiuso, introverso. Amava molto lo studio e nutriva
una curiosità vivissima per molti campi del sapere.
Giunto alla maturità, Cescutti definiva «robis di
fruts» (roba da ragazzi) il suo poetare, essendo passato a interessarsi di materie ben più impegnative. In casa
Cescutti, a Flaibano, il nipote medico dottor Nicolò
Cescutti prima e ora il pronipote dottor Vincenzo
Inaugurazione della piazza in onore di Celso
hanno conservato e conservano diversi manoscritti dello
zio Celso, per lo più di argomento spiritualistico, filosofico. Non mancano comunque alcune poesie inedite. S oprattutto si conserva la nutrita biblioteca del poeta.
Per un certo tempo, dopo la Grande guerra, Celso Cescutti compose un vasto numero di villotte, romanze, serenate, inni che affidava al maestro udinese Giuseppe Zorzi,
che li musicava seguendo peraltro i suggerimenti melodici
impartiti dallo stesso autore. Ma anch’egli, dilettante e autodidatta, si dedicò alla composizione soprattutto di musica
sacra, tra cui alcune Messe e diversi inni, tra i quali un Inno
dai Ladins e dai Furlans. Tra le sue opere in lingua italiana va ricordato l’opuscolo «Luci ed armonie e nostalgiche memorie dal Paese di Gesù. Ritmi poetici sul Pellegrinaggio del 7 – 8 – 934 nella Palestina» pubblicato
alla fine degli anni Trenta del Novecento.
Celso Cescutti, libero da assillanti impegni di lavoro, fu
un grande viaggiatore. Visitò quasi tutta l’Europa utilizzando diversi mezzi di locomozione, ma soprattutto la sua
motocicletta, mezzo di cui fu pioniere in Friuli, raggiungendo il Circolo Polare Artico e la Russia. Per tutta l’esistenza
godette di una salute invidiabile, ammalandosi soltanto
verso la soglia degli 85 anni. Quando morì, ne aveva da
poco compiuti 89.
Flavio Vidoni
FESTA DELLA
FAMIGLIA
Com’è tradizione, celebriamo la nostra
bella FESTA DELLA FAMIGLIA, la Domenica dopo l’Epifania, cioè l’8 gennaio
2017.
Presiederà la Messa il sac. Ilario Virgili,
direttore spirituale del Seminario e sarà
accompagnata dalla cantoria di Passons.
A tutti l’invito d’una festosa partecipazione accostandosi ai Sacramenti, in particolare a quelle coppie che celebrano particolari ricorrenze in questo anno 2017 (10
– 20 – 25 – 30 – 40 – 50 e più anni di matrimonio!)
AFDS
Per la sezione locale AFDS, il 2016 ha avuto il momento
più importante il giorno della annuale Festa del dono e
dell’Assemblea che ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo.
Quest’anno si è svolta sabato 30 aprile e, a differenza degli anni precedenti, a San Odorico.
Questi i risultati delle votazioni:
Presidente: Luca Del Degan
Rappresentante dei donatori: Severino Benedetti
Consiglieri: Giulia Benedetti; Gaia Cepparo; Stefano Cividino; Moris Cruciatti; Loris Macasso; Atos Pecile; Fabiano Picco; Saverio Picco e Gianni Tomadini
Revisori dei conti: Roberto Pettoello; Paolo Pezzetta e
Gualtiero Picco
Un gruppo consolidato, ed un mix tra giovani e meno giovani donatori, che potrà sostenere al meglio l’attività della
Sezione di Flaibano-San Odorico.
Non serve rimarcare la sempre maggiore necessità di sangue che i Centri Sanitari regionali richiedono. Molte e
nuove patologie sono guaribili con l’uso massiccio di
emoderivati, ma la materia prima sta diminuendo. Anche
il 2015, a livello provinciale, segna un calo nelle donazioni sia di sangue intero che di plasma, quest’ultima donazione sempre più caldeggiata dai Centri trasfusionali. Lo
sforzo che ci chiede l’associazione Provinciale è quello di
cercare di aumentare la frequenza nella donazione, sempre
nei limiti del rispetto della propria salute e di quella di
coloro che riceveranno il prezioso dono. Certo non aiuta
la compilazione di un nuovo, lungo, dettagliato e fiscale
questionario pre-dono, e neppure un aumento del prelievo
per uniformarci alle certificazioni previste dalle leggi europee. Ma questa è una sfida anche per noi donatori che, a
discapito di tutto ciò, volontariamente e con il massimo
13
disinteresse, offriamo il nostro sangue per coloro che ne
hanno estremo bisogno.
Per sopperire a questo calo, nel nostro piccolo, cerchiamo di promuovere la nostra attività in molte occasioni.
Partecipando alle attività che coinvolgono l’associazionismo comunale, promuovendo serate sanitarie informative (vedi la serata del 26 maggio organizzata dal
Comune di Flaibano alla presenza del Presidente Peressoni), fissando donazioni collettive trimestrali, promuovendo la prenotazione delle donazioni (tramite telefonata oppure on-line tramite “Il portale del dono”) e,
dopo il successo del 2015, rinnovando l’appuntamento
con l’autoemoteca. Quest’ultimo avvenuto il 27 agosto
presso gli Impianti Sportivi ed al quale ha partecipato
un nutrito gruppo di donatori, con plauso da parte della
dottoressa del centro trasfusionale, e simpatizzanti.
Queste attività hanno permesso nel 2015 un aumento
delle donazioni locali che si sta riflettendo anche nel
2016. Di questo ringraziamo tutti i donatori storici, ma
soprattutto i nuovi arrivati che, in questi ultimi due anni, sono più che raddoppiati. Segno che il valore del
dono del sangue è ancora e sempre più sentito nella
nostra comunità.
La nostra porta è sempre aperta, anche solo per ricevere
informazioni o suggerimenti. Per coloro che vogliono
saperne di più, possono consultare il Portale web
dell’associazione (www.portaledeldono.it) oppure scrivere alla e-mail sezionale [email protected]
La Sezione AFDS Flaibano-SanOdorico augura a tutti
un Sereno natale ed uno splendido 2017
AFDS SEZ. FLAIBANO-SAN ODORICO
PRO FLAIBANO 20 anni di Frico
La Pro Flaibano ha festeggiato quest’anno i “20 anni di Frico”;
Sembra lontano quel 1996, quando tutto è cominciato: nasce
l’idea, una ventina di donne coinvolte nel progetto, la cucina
di Marta e Gianni, (gestori della trattoria “ Al Buon Arrivo” )
messa a disposizione, i consigli di Marta su come
“interpretare” l’antica ricetta trasmessa oralmente dalle nonne, ed ecco nascere per la prima volta il “Frico alle Erbe”; il
risultato è sembrato subito ottimo e, sulle ali dell’entusiasmo,
poco dopo nascono il frico classico e il frico piccante.
La nuova proposta gastronomica viene fatta alla sagra ad
agosto 1996 segnando anche un altro fatto storico: in cucina
arrivano per la prima volta le donne (nella cucina della sagra,
fino a quell’anno, a cucinare erano quasi tutti esclusivamente
uomini).
Il Frico di Flaibano viene accolto bene ma molto timidamente; viene visto con curiosità, ma vende poche porzioni. L’anno
dopo si decide di riproporlo visto che non richiede l’impiego
di molte risorse ( alla prima sagra erano 2 donne con 2 fornelli); ma, con molta sorpresa il frico quadruplica la produzione e le donne passano a sei, l’anno dopo raddoppia ancora; un’impennata di successo che arriva fino ai giorni nostri
dove l’impegno e la dedizione coinvolge oramai una quarantina di donne e una decina di uomini con una media di
20.000 porzioni anno.
Per questo motivo, dopo venti anni la Pro Flaibano ha voluto
ringraziare con una bella festa, onorati anche dalla presenza
del Presidente dei cuochi del Friuli Germano Pontoni, con
riconoscimenti a tutte le cuoche e i cuochi che cucinano con
amore e dedizione il frico di Flaibano, quelli che per vari problemi hanno dovuto allontanarsi, quelli che non ci sono più,
perché è grazie al loro amore per la cucina al loro orgoglio, al
loro intenso lavoro ai fornelli che possiamo vantare il successo che molti ci invidiano.
L’attività è stata anche quest’anno intensa: Pascute tai pras,
Fieste dal 3 avril con l’esilarante spettacolo “Felici ma Furlans”, Sapori Pro Loco” a Villa Manin di Passariano, Folkest a
Flaibano con il gruppo “Maurizio Geri Swingtet, i tradizionali
festeggiamenti di Santa Filomena che hanno visto
un grande successo di
visitatori con un picco
raggiunto nella serata
“Cabaret sotto le stelle”, “Friuli DOC” in
piazza Castello a Udine , “ Un Biel Vivi” a
Colloredo di Montalbano, l’”incuintri de
sierade” con il gruppo
friulano “Carantan”,la
collaborazione con il
Comune per la realizzazione di eventi culturali, associativi, istituzionali, l'aiuto alle
associazioni locali sia in termini economici, che mettendo a disposizione molte attrezzature e strutture
in dotazione alla Pro Loco.
Poi, come ogni anno, abbiamo organizzato due gite
per tutti i soci: siamo stati in sul LAGO MAGGIORE
(Villa Taranto, Isole Borromee, Lago’Orta e Monte Sacro)
nella gita di 3 giorni e a POLA E ISOLE BRIONI nella
gita di 1 giorno; un modo per stare insieme, arricchirsi della storia, arte, tradizioni e gastronomia dei
luoghi visitati.
L’appuntamento culturale del 2016 è stato la celebrazione del poeta ed eclettico intellettuale flaibanese Celso Cescutti; abbiamo, assieme al Comune di
Flaibano pubblicato il libro “ Robis di Fruts” contenente i sui quattro volumi di poesie, abbiamo proposto una mostra multimediale allestita dal Nicola e
Silvio Cescutti e proposto lo spettacolo nella casa
del poeta con il Teatro “Incerto” ed il gruppo musicale “Euterpe”. La grande valenza culturale dell’evento ci ha visto orgogliosi protagonisti della riscoperta e valorizzazione del nostro compaesano Celso
Cescutti.
Per essere protagonisti in Regione e nel nostro Comune, abbiamo bisogno di un aiuto da parte di tutti,
giovani e non, lavoratori e pensionati, per poter
continuare a realizzare tutta l’attività attuale e futura, realizzare idee nuove con apporto di giovani
idee; Il volontariato non è un impegno quando c’è il
gusto di stare assieme, di organizzare e partecipare
a manifestazioni che incontrano il piacere; dal 1
gennaio chiedi di diventare socio della Pro Flaibano
dandoci le tue idee e quello che puoi del tuo tempo;
ti aspettiamo!
La Pro Flaibano augura a tutti i soci attuali, a quelli futuri,
alle loro famiglie, ed alla popolazione tutta, un sereno Natale e un Buon Anno.
Foto di gruppo dei collaboratori della Pro Flaibano
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Gruppo Sportivo Flaibano
Se il 2015 per il Gruppo Sportivo Flaibano è stato un anno
di grazia, il 2016 ci ha lasciato qualche rammarico. La
Prima Squadra, che ha partecipato al suo primo Campionato di Eccellenza, non è riuscita a mantenere la categoria
soccombendo nello spareggio Play-out giocato contro
l’ISM Gradisca. Tutti coloro che hanno visto l’incontro
non hanno potuto non notare la superiore capacità di gioco dei gialloneri di Mister Rossi, oltretutto dimostrata per
buona parte del Campionato ed al cospetto di giganti del
calcio regionale. Ma il calcio, purtroppo, è anche questo.
Non sempre premia una buona annata e lascia l’amaro in
bocca all’ultima occasione. Si aggiunge la sconfitta della
Coppa Italia Eccellenza contro il Vesna, finale che comunque il Gruppo del Presidente Picco non avrebbe mai
immaginato di riuscire a raggiungere alla prima occasione.
Il responso del campo è stato accettato ed ha spronato ulteriormente la società per riprendere il Campionato in Promozione con ambizioni di ben figurare. L’ossatura della
squadra, con qualche nuovo innesto, è stata mantenuta ed
a dirigerla è stato chiamato Mister Pino
Cortiula, allenatore esperto e focoso,
come l’ambiente giallonero.
Sempre buone notizie ci portano i ragazzi della squadra Juniores Regionale
che, seppur non vincendo lo spareggio
per il titolo regionale contro la Trieste
Calcio, hanno avuto la meglio sul Tricesimo vincendo per il secondo anno
consecutivo il proprio girone. Anche la
nuova Stagione Sportiva fa ben sperare.
Oltre ai ragazzi del Settore Giovanile
che partecipano ai Campionati Esordienti-Giovanissimi –Allievi all’interno del Consorzio con le Società calcistiche limitrofe, dulcis in fundo segna-
Pedale
Flaibanese
Dopo le visite ai Santuari di Castelmonte
nel 2014 e del M.S.Lussari nel 2015,
l’ASD Pedale Flaibanese con i suoi atleti,
i dirigenti e le loro famiglie, ha scelto
quest’anno come meta del pellegrinaggio,
la visita al Santuario di Barbana, nella
laguna di Grado, per i dovuti ringraziamenti di fine stagione agonistica conclusasi bene e senza infortuni. E’ stata una
bellissima giornata anche se iniziata con
la pioggia, dopo la messa è uscito il sole
ed i ragazzi, al ritorno, hanno potuto concluderla addirittura con un bagno sulla
spiaggia, deserta, di Grado, era il 2 Ottobre!!
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liamo l’attività sportiva, gestita direttamente, delle categorie Piccoli Amici e Pulcini che, grazie al grande lavoro di dedicati dirigenti della società, permettono di
rallegrare i sabati pomeriggio flaibanesi vedendo giocare, scorrazzare, ridere e divertirsi un nutrito gruppo di
bambini che diventeranno i futuri beniamini gialloneri.
Inoltre il Gruppo Sportivo sostiene l’attività della Ginnastica Femminile, oramai appuntamento consolidato
per il movimento sportivo femminile locale che si svolge tutti i martedì e giovedì nella palestra comunale, ed
il Gruppo “Pense a la Panse” che ogni venerdì si ritrova
in palestra per svolgere attività fisica, ma soprattutto
per divertirsi in compagnia.
Abbiamo raccontato della nostra attività che portiamo
avanti grazie all’aiuto e la passione di nostri compaesani e non. Ringraziando tutti coloro che in qualsiasi modo, dai dirigenti ai tifosi agli sponsor, sostengono il
Gruppo Sportivo, auguriamo a tutta la Comunità un
Buon Natale ed un prospero 2017.
GRUPPO SPORTIVO FLAIBANO
In onore di suor Umbertina nel giorno del suo 90° compleanno
Ogni giorno Signore ti benedico…
Oggi, 9 ottobre 2016, nella nostra comunità di Flaibano abbiamo
festeggiato il compleanno di suor UMBERTINA: 90 anni, compiuti il 3 ottobre scorso e dei quali ben 72 sono di vita religiosa.
Ci siamo uniti in rendimento di lode al Padre nella celebrazione
Eucaristica, spezzando il Pane insieme ai fratelli e ringraziandolo per la vita ricevuta e spesa nel servizio della missione educativa.
Un momento della messa
A suor Umbertina il sindaco ha fatto omaggio di un presente per
necessità personali della suora. Durante la s. Messa il gruppo
musicale parrocchiale ha cantato rendendo la celebrazione molto suggestiva e alla fine i bimbi e le insegnanti della scuola materna hanno “regalato” (con molto entusiasmo) una bellissima
poesia alla festeggiata.
Dopo la santa Messa ci siamo ritrovati tutti in oratorio “san Domenico Savio”, per un momento di fraternità e di festa insieme
alla comunità e l’immancabile taglio della torta. Il rinfresco è
stato offerto dai genitori della scuola e la festa organizzata dalla
Suor Umbertina così ringrazia il Signore per le 90 primavere:
“Ti benedico Signore nella mia vita e ti rendo grazie con tutto
il cuore, perché sei Tu che mi hai creato e ti sei preso cura di
me fin da quando, ancora informe, mi hanno visto i tuoi occhi. I miei giorni erano già fissati e tutto era già scritto nel tuo
libro. Benedici il Signore anima mia e quanto è in me benedica il suo santo nome.
Egli mi accompagna da sempre, mi corona di grazie, mi perdona nella sua infinita misericordia. Egli ricolma di beni i miei
giorni e mi rinnova giorno per giorno come un’aquila che nella
sua giovinezza vola alla scoperta del mondo.
Ti ringrazio mio Signore per avermi chiamato alla vita religiosa e per avermi accompagnato e sostenuto in questi anni
vissuti cercando di esserti fedele sempre, con tanto amore
verso di te e verso i fratelli che mi hai dato la gioia d’incontrare lungo il mio cammino e che con me hanno condiviso un
pezzo di strada.
AMEN”
Suor Rosa e Ivan Rota
POESIA PER SUOR UMBERTINA
Oggi dedichiamo questa poesia
alla suora più buona che ci sia.
Umbertina infatti è proprio speciale,
chi la conosce sa quanto vale!
Quando arrivi ogni mattina
lei ti accoglie sulla panchina.
Lavorando con il suo chiacchierino
osserva attenta ogni bambino
e se una lacrima ti scende dal viso,
lei la fa sparire con un sorriso.
Trasmette a tutti tanto calore
Perché il suo cuore è pieno d’amore.
Felice, allegra e spensierata
risolve tutto con una risata
e se ogni tanto scompare un pochino,
non preoccuparti, la trovi in giardino!
Semina, bagna, zappa e rastrella
Per ricordarti che la vita è bella.
Per tutto questo la ringraziamo
E con lei oggi festeggiamo.
Apriamo le braccia, muoviamo le dita,
BUON COMPLEANNO! EVVIVA LA VITA!
Il taglio della torta surante la festa
parrocchia. Erano presenti il sindaco di Flaibano Luca Picco, gli
assessori Cinzia Peres e Renato Gubian, il parroco don Giuseppe Brochetta, le insegnanti della scuola dell’infanzia “don A.
Marioni” insieme ai bimbi e genitori oltre naturalmente ai flaibanesi. E’ stata una bella festa in onore di una bella persona, benvoluta da tutta la comunità.
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Zavagni Lidia festeggia 90 anni con i suoi figli
Zootropolis - EI 2016
Ebbene si, anche quest'anno è giunto il momento di raccontarvi l'ultima fantastica avventura dell'Estate Insieme 2016. Le
tre settimane di intenso impegno, divertimento (e caldo) si
sono svolte dal 4 al 23 luglio e ovviamente, come sempre, non
ci siamo fatti mancare nulla tra nuove attività, nuovi bans e
nuovi giovani animatori pronti a mettersi in gioco in ogni situazione.
Abbiamo costruito l'esperienza di quest'anno sul recente film
d'animazione della Disney intitolato "Zootropolis", che racconta la storia della piccola coniglietta Judy Hopps che, da
poco realizzato il grande sogno di diventare agente di polizia,
si rende conto che la vita in città all'interno di un corpo di
polizia dominato da animali grandi e grossi, non è affatto facile. Decisa comunque a dimostrare che tutti possono raggiungere i propri obiettivi se ci credono davvero, si lancia nella
risoluzione di un caso di misteriose sparizioni, obbligando con
un ricatto Nick Wilde, una volpe loquace, truffaldina ma molto meno ingenua, a collaborare con lei. Insieme riescono a
dimostrare al mondo di Zootropolis che le "etichette" non esistono e che ogni individuo (animale, nel nostro caso) ha una
personalità che non dipende dai pregiudizi creati dagli altri,
ma che si costruisce da sé durante il corso della vita.
La ricchezza morale e allo stesso tempo la semplicità di questo film ci ha permesso di trovare delle tematiche molto importanti su cui far riflettere i ragazzi attraverso testimonianze,
storie ma soprattutto attraverso l'insegnamento che la nostra
Fede, con l'aiuto di Gesù ci permette di dare. Di questi tempi è
sempre più necessario far capire ai ragazzi quanto sia importante superare i pregiudizi, aiutarsi, realizzare i propri sogni e
non dubitare mai né delle proprie capacità né di quelle degli
altri, perché ogni persona ha un grande valore. Tutto ciò permette a ragazzi e ovviamente anche agli animatori di riflettere, ridere e crescere assieme, con la speranza che tutto
ciò che si fa e che si dice venga conservato come un prezioso
tesoro nel nostro piccolo cuore.
Il grande numero di ragazzi che partecipano ogni anno non
può far altro che rendere noi animatori onorati e allo stesso
tempo orgogliosi di riuscire a portare gioia e divertimento
sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di mettersi
in gioco e di affrontare ogni situazione senza perdersi d'animo. Non bisogna dimenticare infatti le nuove giovani menti
che si sono unite quest'anno al gruppo, che continua ad essere
forte e unito anche durante i momenti di difficoltà in cui ci
si imbatte non solo durante le tre settimane estive, ma durante tutto il percorso di organizzazione (ed educazione)
che si compie assieme da marzo in poi, per poter creare
un'avventura che vale sempre la pena di vivere.
L'apporto continuo di idee ha reso possibile introdurre non
solo giochi super divertenti per i ragazzi ma anche nuove e
fantastiche attività; Touch Rugby, per esempio, ha permesso ai più piccoli di sfogarsi e di scoprire uno sport tendenzialmente sottovalutato (o addirittura sconosciuto), mentre
le novità tra i Senior sono state Cosplay, che consisteva nel
costruirsi una maschera (o un'armatura) ispirata ai supereroi moderni, Creiamo in Rosa, attività preferita specialmente dalle ragazze, che con prodotti naturali hanno potuto
realizzare prodotti di bellezza e, infine, Sgangs che ha permesso ai ragazzi che hanno partecipato di diventare padroni
del palco, facendo ridere tutti con delle brevi gag molto
simpatiche. Ovviamente non sono mancati i grandi classici
come l'attività di Bricolage per i Senior e Tappi di Sughero
e Murales per gli Junior.
Tra divertimento, gioia, balli, bans e sorrisi le tre settimane
sono passate velocissime, culminando con l'evento forse
più atteso (anche se con un po' di dispiacere), quello della
serata finale, che regala sempre tanta felicità; questo soprattutto grazie non solo agli animatori, ma anche a tutte
quelle persone, parenti, amici, nonni, cuochi, genitori ai
quali va un ringraziamento speciale perché danno un contributo notevole nell'organizzazione e nella realizzazione di
un momento così magico.
Siamo arrivati quindi al momento dei saluti e colgo l'occasione di ringraziare tutti coloro che anche quest'anno hanno
contribuito alla realizzazione di questo Estate Insieme. Nonostante i tanti impegni, tra lavoro, esami di terza media,
maturità, università e quant'altro tutti gli animatori si sono
impegnati in un modo o nell'altro a mettere insieme i pezzi
di un puzzle che ogni anno si arricchisce sempre più, raggiungendo quasi la soglia della perfezione. Un ringraziamento particolare va a Don Brochetta, che in un modo o
nell'altro è sempre presente e che anche se non ce lo dice,
ci vuole un gran bene.
Con la speranza che anche l'esperienza educativa di quest'anno rimanga nei ricordi e nei cuori di tutti, ci aspettano
tante altre avventure da vivere insieme e non ci resta che
sperare che luglio 2017 arrivi presto!
Rosa Plos
Animatori e ragazzi/e dell’Estate Insieme in posa per la foto di rito
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Consiglio Economico Parrocchiale
Noi membri del Consiglio Economico Parrocchiale, oltre
alla gestione economica, ci occupiamo anche della manutenzione degli edifici della Parrocchia nonché delle proprietà e oggetti di sua pertinenza, cercando di risolvere i
vari problemi che di volta in volta si presentano e calibrando le disponibilità economiche con le differenti necessità.
Il nostro operato è dunque fondato su un costante monitoraggio sui beni parrocchiali per intervenire il più possibile
per tempo, prevenendo danni peggiori, e dunque spese
maggiori.
Così dopo aver constatato l'aggravarsi delle condizioni del
tetto basso sul lato nord della chiesa di Santa Maria Annunziata a causa delle continue infiltrazioni d'acqua da
molti anni a questa parte, abbiamo pertanto optato per la
sistemazione e per un intervento di impermeabilizzazione.
Dopo aver richiesto i preventivi a diverse ditte, l'appalto è
stato assegnato all'artigiano edile Luca Righini di Flaibano, il quale in società con la Ditta Edil Tim di Fagagna, ha
iniziato i lavori dopo aver ottenuto le varie autorizzazioni.
Agli inizi del mese di marzo, nel rispetto delle norme di
sicurezza che sono severe, è stata eretta l'impalcatura lungo tutto il perimetro nord dell'edificio. Ci è stato subito
evidente di dover ottimizzare le risorse e gli strumenti da
approntare e così abbiamo ritenuto opportuno tinteggiare
la stessa facciata, a cui era stata addossata l'impalcatura.
Detto e fatto. Nel giro di pochi giorni, dopo aver seguito
la dovuta e consueta procedura burocratica, i lavori sono stati assegnati, con le opportune garanzie di una esecuzione in tempi brevi e a regola d'arte, alla Ditta
“Domini e Berton” di Vidulis di Dignano, la stessa che
eseguì in precedenza, l'imbiancatura della Chiesa Parrocchiale di Sant'Odorico. Per questa tranche di lavori,
la Pro Loco di Flaibano ha dato un contributo di mille
euro, fatto che desta la nostra gratitudine e siamo a ringraziare a nome della parrocchia intera.
La nostra attività non è finita perchè stiamo valutando,
risorse permettendo, la tinteggiatura della facciata ovest
dell'edificio stesso – per intenderci quella con l'entrata
principale -, per la prossima primavera. Confidiamo di
poter realizzare anche questo prossimo traguardo, con
l'aiuto di tutti.
Resoconto finanziario dei lavori:
Sistemazione tetto:
Artigiano Luca Righini
euro 9.267,56 iva compresa
Edil Tim Fagagna
“ 4.922,48 “
“
Tinteggiatura:
Domini e Berton Vidulis
“ 4.675,00 “
“
Pratiche varie:
Studio Cruciatti – Minisini
“ 216,20 “
“
Roberto P. (Cons. Econ. Parr.le)
Anagrafe Parrocchiale
ABBIAMO SUONATO LA CAMPANA
Cressatti Raimondo morto a Nancy
(Fr) il 22 febbraio 2016. Era della
classe 1930.
Montegani Iside v. Picco deceduta
in Bettemburg il 29 luglio all’età di
85 anni.
Castellano Antonio, nato nel 1942,
deceduto a Toronto (Canada) il 9
aprile 2016.
Zavagni Mercedes, morta a Mamer
(Lussemburgo) il 3 marzo 2016.
Era nata nel 1938.
Del Degan Nerina, nata nel 1934,
deceduta in ottobre 2015 a Valencia Cividino Domenico, di anni 90
(Spagna).
( classe 1926) deceduto in Canada
il 13 agosto 2016.
Picco Wilma morta a Firenze all’età Picco Donata ( Maria Donada), nata
di 85 anni, il 12 marzo 2016.
nel 1940 e deceduta in Lussembur- Picco Renzo, abitava a Codroipo,
go il 28 luglio 2016.
deceduto a S. Daniele il 1/9/2016.
18
Anagrafe Parrocchiale: chiamati alla casa del Padre
Gasparini Giovanni deceduto a
San Daniele il 15 dicembre 2015
per insufficienza cardiaca all’età
di 79 anni.
Vanzetti Franco, ultimamente
aveva la residenza a Codroipo;
morì all’ospedale il primo maggio
2016 all’età di 72 anni. Ha voluto
che i funerali si celebrassero a
Flaibano.
Mazzega Maria in Zanini deceduta dopo lunga malattia all’ospadaCeroi Dario, più volte ricoverato
le di San Daniele il 21 dicembre
all’ospedale di San Daniele per
2015. Aveva 73 anni.
l’incrudelirsi della sua malattia,
ivi morì il 9 giugno 2016. Aveva
77 anni.
Giovannato Lidia vedova Doratti,
morì nella sua abitazione in piazza
monumento il 26 dicembre 2015,
Picco Rosina in D’Agostini morì
all’età di 82 anni.
improvvisamente nella sua abitazione di via Indipendenza il primo
luglio 2016. Aveva 76 anni.
Bevilacqua Annamaria vedova
Zambano morì all’ospedale di San
Daniele il 22 marzo 2016, dopo
lunga e dolorosa malattia. Aveva Pettoello Antonio di anni 88, morì
all’ospedale di Gemona il 8 luglio
70 anni.
2016.
19
Candoni Annamaria, ved Picco,
deceduta nella sua casa di Via Garibaldi dopo lunghe sofferenze il
30 ottobre 2016 all’età di 77 anni.
Picco Emilia vedova Bizzaro morta il 31 ottobre 2016, nell’ospedale S.Daniele all’età di 92 anni,
dopo una serena vecchiaia.
Ferro Ignazio dopo breve malattia
è deceduto all’ospedale di
S.Daniele il 3 novembre 2016
all’età di 78 anni.
Di Bernardo Elia, deceduto all’
Ospedale si San Daniele dopo una
settimana di malattia il sabato 3
dicembre 2016 all’età di 84 anni.
Anagrafe Parrocchiale
SONO DIVENTATI
FIGLI DI DIO CON
IL BATTESIMO
HANNO CELEBRATO
NOZZE CRISTIANE
In parrocchia
Picco Giovanni di Gianluca e di
Amato Elena nato a San Daniele il
17-11-15 e battezzato il 03-04-16.
Amato Aurora di Andrea e di Calice Francesca, nata il 16-01-16 e
battezzata il 03-07-16.
Cosolo Andrea di Rive d’Arcano Romano Simone da Villaorba di
con Pigoni Martina da Udine ,
Basiliano con Picco Milena da
sposati il 10 settembre 2016.
Flaibano, sposati il 24 settembre
2016.
In parrocchia
Fuori parrocchia
Amato Maria Nicole di Andrea e
di Calice Francesca nata a san Daniele il 03-11-12 e battezzata il
03-07-16.
Picco Edith di Denis e di Peleson
Sara nata a San Daniele il 13-0516, battezzata a Flaibano il 02-102016.
Dissegna Nicola da Gradisca di
Sedegliano con Rota Maila di
Gradisca di Sedegliano, sposati
l’1 ottobre 2016 .
20
Picco Alberto da Flaibano con
Piovesana Serena da Pozzalis di
Rive D’Arcano sposati a Madrisio di Fagagna il 24/09/2016.