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Dic 2016 - Gen 2017
ACLI line
L A NEWSLET TER DEL SISTEMA ACLI PIEMONTE
PER UNA
NUOVA
STAGIONE DI
RILANCIO
di Massimo Tarasco
Siamo giunti al termine di un anno associativo molto intenso per
il nostro Sistema Aclista Regionale, sia per le diverse vicende
sociali e politiche che hanno investito l’intero Paese, sia per la
situazione interna della nostra Associazione, dopo l’impegnativa
stagione congressuale dei mesi passati.
Come ha dichiarato recentemente Chiara Saraceno: ”Il Paese è
fermo, i segnali di ripresa ancora molto timidi e incerti. In compenso
le disuguaglianze sono in aumento: tra ricchi e poveri, tra giovani e
anziani, tra chi ha più figli e chi non ne ha, tra territori. L’Italia si colloca
così tra i Paesi più diseguali all’interno dell’Unione Europea. Si consolida
il fenomeno della povertà nonostante il lavoro, specie su base
familiare. Perché un solo reddito da lavoro non basta per una famiglia,
specie se numerosa, se è molto modesto o precario…”. Economisti e
Istituzioni che per lungo tempo hanno salutato con favore le politiche
di deregolamentazione del lavoro, hanno dovuto riconoscere
che non vi sono evidenze sufficienti per sostenere che tali politiche
favoriscano le assunzioni. Tutto ciò porta a dire che il lavoro non si
crea per legge o con semplici slogan, ma coinvolgendo tutte le realtà
presenti nell’attività lavorativa, dall’impresa al lavoratore, alle stesse
forze sociali. Perché solo insieme si può dare una spinta propulsiva a un
lavoro vero, qualificato e capace di guardare avanti,
per creare stabilità e progresso economico e sociale.
Al nostro interno nell’ultimo Consiglio Nazionale ACLI
di fine novembre è stata presentata la situazione
economica e finanziaria di tutto il sistema aclista,
dove le politiche di risanamento, purtroppo inevitabili,
devono essere portate avanti con le politiche di
ACLIline - ACLI PIEMONTE
www.aclipiemonte.it
CREARE E
SVILUPPARE
LAVORO IN
PIEMONTE
di Antonio Sansone ,
Segretario Generale FIM CISL Piemonte .
La situazione dell’economia
piemontese soffre ancora
della crisi e di una ripresa
ancora debole, frastagliata,
e instabile.
Il consolidamento della crescita, dipende
dalla ripresa di consumi e investimenti;
l’orafo di Valenza, la rubinetteria nel
Piemonte orientale, l’enomeccanica
astigiana e l’automotive torinese ne sono
direttamente collegati. La trasformazione
dell’economia dipende dai fattori abilitanti
legati
all’innovazione
tecnologica,
organizzativa e sociale, nonché dalla
capacità di rendere attrattivo il territorio.
Per la creazione di lavoro, le tendenze
legate al paradigma di industria 4.0
aprono una nuova e feconda stagione
di creazione d’impresa e lavoro che
incrocia capacità innovativa, creatività
e nuovi modelli organizzativi. Uno degli
effetti dell’economia digitale, non sempre
positivi, riguarda l’accentuata esigenza
di mobilità di merci e persone; un grosso
impulso sta avendo il settore della
logistica, anche in rapporto ai recenti
insediamenti di grandi imprese dell’ecommerce, quali Amazon, in Piemonte;
è un settore in espansione che ha, però,
bisogno di qualche elemento regolatorio
per evitare di costruire pericolose sacche di
sfruttamento. Un altro spazio di creazione
d’impresa è l’artigianato digitale, che
consente a mestieri tradizionali e di
prossimità di potersi affacciare su un
mercato potenzialmente internazionale
utilizzando il web, i social network e la
manifattura additiva. La crisi di risorse del
welfare pubblico e la parallela crescita di
1
dalla prima pagina
PER UNA NUOVA STAGIONE DI RILANCIO
sviluppo attraverso gli investimenti mirati. In questo percorso le ACLI
devono dare gli indirizzi e le linee, consegnando l’operatività alle
singole realtà del nostro Sistema, perché le ricadute sono alla fine
sempre sulla tenuta associativa nei territori.
Occorre fortemente rilanciare iniziative di sviluppo associativo: il
tesseramento, i Circoli, le nuove modalità aggregative, i promotori
sociali volontari, le campagne su tematiche sociali (lavoro, povertà…),
le iniziative di autofinanziamento, …tutto ciò che permette di dare
“pensiero e anima” associativa, fondamentali per il superamento
della fase attuale e per dare “politicità” ai nostri Servizi e alle nostre
Imprese. Inoltre occorre pensare e proporre nuove attività di vera
sinergia fra i prodotti dei nostri Servizi (a partire dal Patronato e dal
CAF), puntando sul Welfare Generativo come abbiamo iniziato a
confrontarci a livello Regionale.
In questa fase ritengo sempre di più sfidante e strategico il ruolo
del Regionale, sia come supporto e sinergia con le Province e sia
come raccordo con il Nazionale. Tutto ciò può funzionare quando il
rapporto fiduciario è caratterizzato dalla trasparenza e tempestività
delle comunicazioni…solo così si costruisce vera corresponsabilità !
Il prossimo anno sarà pertanto molto impegnativo per le nostre ACLI
a tutti i livelli dell’Associazione, sia per gli avvenimenti del contesto
sociale e politico, sia per gli sviluppi e decisioni interne al nostro Sistema
Aclista , che potremo affrontare, e superare, solo se saremo davvero
capaci di fare “gioco di squadra” in modo determinato e coeso.
…AUGURI PER UN NUOVO ANNO DI PACE E SERENITA’…
Massimo Tarasco
Presidente ACLI Piemonte
Parte il percorso congressuale
dell’USAcli Piemonte
Con le Olimpiadi e le Paralimpiadi, celebrate a Rio de Janeiro ad Agosto scorso, per tutto il
mondo sportivo, si è concluso il quadriennio olimpico.
Entro la prima parte del prossimo anno, le Federazioni, gli Enti riconosciuti dal Coni e lo stesso
Coni andranno al rinnovo delle cariche istituzionali.
Per l’ USAcli sarà il XV Congresso Nazionale e si celebrerà a Roma dal 24 al 26 marzo 2017;
Il tema del congresso sarà: “LO SPORT CHE VOGLIAMO…: interetnico, semplice, educativo,
popolare, accogliente, sociale, partecipato, e/oppure..…..”; I Consigli Provinciali e Regionali
possono scegliere tra i diversi aggettivi, o anche altri, secondo le sensibilità di ciascuno.
Per il Piemonte, i Congressi
Provinciali e Regionale
sono
programmati
secondo il calendario
riportato nella tabella.
In
preparazione
dei
congressi Provinciali, le
Associazioni e le Società
Sportive affiliate saranno
chiamate a svolgere le
Assemblee per eleggere i
propri delegati, secondo
i calendari definiti dalle
rispettive sedi provinciali.
Fausto Costero
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Creare e sviluppare
lavoro in Piemonte
un welfare negoziale e mutualistico,
aprono opportunità per economia
della cura e della condivisione; esiste
uno spazio di impresa sociale per cura
dei figli, assistenza ad anziani, social
housing e sostegno all’istruzione:
sono solo alcuni esempi di un settore
che può crescere analizzando i
bisogni sociali e offrendo soluzioni
mutualistiche a costi accessibili.
Vi è, poi, l’opportunità dell’economia
sostenibile, applicata al settore della
mobilità, che può essere foriera di
sviluppi paralleli e complementari
all’offerta pubblica, costruendo
un modello di sharing economy
che faccia i conti con la necessità
di tutelare l’ambiente e ovviare
alle risorse calanti per il trasporto
pubblico locale. Alcuni esempi in
questa direzione possono essere il
car sharing e il car pooling, visti in
un’ottica di integrazione ed efficienza
del servizio pubblico; in certi orari
e per fasce di utenti specifiche si
può aprire uno spazio economico.
Si pensi ai piani di mobilità casa –
lavoro, previsti dal decreto Ronchi del
1998; in molti casi un servizio di car
pooling può realizzare spostamenti
personalizzati, efficaci e con risorse
minori. Oppure all’offerta di car
pooling negli orari serali e notturni, a
chiamata o su percorsi scarsamente
frequentati e causa di inefficienza
per il trasporti pubblico locale. Un
ulteriore accenno può essere fatto
alla gestione dell’ultimo miglio nelle
forniture di prodotti per il commercio
situato nei centri storici; lo sviluppo
di veicoli elettrici e la realizzazione
di piattaforme di stoccaggio e
distribuzione, possono realizzare
opportunità di lavoro e sostenibilità
ambientale ed economica. Lo sviluppo
del lavoro generato da Industria
4.0 può rilanciare la manifattura
piemontese, si sappia intercettare gli
80 miliardi del piano UE Horizon 2020
e le risorse stanziate nel piano del
Governo. Un’innovazione che si fondi
sui fattori abilitanti di tecnologia –
organizzazione –persone può favorire
processi di rientro in Piemonte di
attività collocate all’esterno, giocando
la competitività sulla qualità e sulla
capacità sartoriale verso i clienti.
Sono semi di speranza per creare
sviluppo e occupazione con al centro
la persona, le sue competenze e i
talenti utili a partecipare alla crescita
dell’economia territoriale.
Antonio Sansone
Segretario Generale FIM CISL Piemonte
ACLIline - ACLI PIEMONTE
Misericordia: La parola che genera
A margine dell’incontro di formazione e spiritualità ad ASTI
L’ascolto, il dialogo ed il riconoscimento dell’altro hanno guidato il
nostro impegno formativo in questi ultimi anni facendoci scoprire e
praticare la speranza come frutto di una relazione viva. Non si spera
mai da soli e solo per sé. La speranza supera le paure e vive grazie alla
fiducia che sappiamo riporre gli uni negli altri.
Ci siamo proposti, in questo nuovo impegno formativo, di capire e
sperimentare come esprimere generatività.
Diventare generativi vuol dire imparare noi stessi un altro modo di
vivere che permetta e consenta a tutti di vivere sviluppando in pieno
le proprie capacità. Dare così un senso alla vita di tutti e così pienezza
alla nostra.
Ad Asti nel primo incontro di formazione Mons. Sebastiano Dho ci ha
guidati nel capire ciò che è all’origine del nostro impegno di credenti:
“la PAROLA che GENERA”. “ Ambedue i termini sono carichi, si potrebbe
dire pregnanti, di significato umano e cristiano perché qui si tocca quasi con mano la realtà profonda di ogni essere
umano, a prescindere da ogni professione religiosa poiché si tratta di una realtà che precede ogni libera responsabile
decisione dell’interessato; cristiano perché scorrendo anche molto affrettatamente la Bibbia, la PAROLA domina
letteralmente la storia d’amore tra Dio e l’uomo dall’inizio della creazione ( Gen.1,2) alla conclusione( Ap.22.)”
Ancora Dho dice “L’uomo, tutti gli uomini senza alcuna eccezione, sono,
volenti o nolenti, viventi di fatto prima di ogni loro possibile scelta o consenso,
perciò la questione in gioco non è religiosa o meno, ma esistenziale; si può
asserire tranquillamente che siamo tutti di fatto, anzi ci troviamo “generati”.
L’uomo però, chiunque egli sia, ha il grande dono di dare senso alla sua
esistenza ricevuta in modo assolutamente gratuito ed in particolare di
cooperare in modo determinante a comunicare a sua volta questo dono ad
altri, esercitando così la sua più grande responsabilità in piena libertà”. E qui
sta la nostra capacità, sostenuta anche dall’associazione in cui crediamo, di
saper leggere i segni dei tempi, se vogliamo vivere da cristiani nel mondo. E
il giubileo della Misericordia, appena concluso ne è un esempio e un invito.
Perché Misericordia è parola generativa. Sembra appartenere a un lessico
un po’ pio e di parte, ma in realtà, nella sua sostanza, è l’unica alternativa
alla cultura dell’indifferenza o del dominio. Significa: lasciarsi toccare il cuore.
Chi ha il cuore indurito non è miscredente, è semplicemente disumano.
Misericordia è la risposta generativa che Papa Francesco ha offerto al mondo
per affrontare la questione delle diseguaglianze. Noi abbiamo l’ossessione
delle relazioni simmetriche, ma la simmetria non può esistere nelle relazioni
umane: esiste solo in astratto! L’astrazione è in realtà molto pericolosa, perché
impone una equivalenza che di fatto non c’è e non assicura affatto la libertà
dal dominio, anzi! Le relazioni vive non sono mai alla pari o perché siamo
adulti e bambini, giovani e anziani, o perché siamo capaci di fare una cosa e meno un’altra. Semplicemente perché
siamo diversi! L’unica alternativa è perciò la misericordia, via di concreta alternativa a quella astratta delle procedure.
La misericordia assume la disuguaglianza per promuovere il più debole. E non come paternalistico mezzo di controllo
(aiuto in cambio di sottomissione), ma come via di capacitàzione (ciascuno sia messo in condizione di esprimere le
proprie capacità), perché tutti possano portare il loro contributo al mondo: là dove c’è debolezza, una fragilità, io non
domino, ma sollevo, accolgo. Per accompagnare e lasciarmi accompagnare.
Perché misericordia non è un valore, o un principio, ma un movimento di reciprocità, che “salva” chi lo offre e chi lo
riceve. Che cambia tutti, che immette qualcosa di nuovo nel mondo, al di là della misura stretta del contratto. Che
genera! Non siamo gli autori della misericordia, ma solo i mediatori. E possiamo esserlo solo se riconosciamo di essere
noi per primi bisognosi: “Sono amato, dunque esisto; sono perdonato, quindi
rinasco a vita nuova; sono stato ‘misericordiato’, quindi divento strumento di
misericordia” (Misericordia et Misera 16).
Nell’incontro di Asti Johnny Dotti ha ripreso questi temi fondamentali, e nello
stesso tempo ha introdotto a quelle che sono risposte concrete, operative,
sociali, economiche capaci di generatività.
Ps Appena corretti invieremo le relazioni integrali di Mons. Dho e di Johnny
Dotti.
Mario Tretola
ENTE ACLI ISTRUZIONE PROFESSIONALE
ACLIline - ACLI PIEMONTE
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Assemblea soci EnAIP a
Omegna
Lo scorso 16 dicembre l’assemblea dei soci di EnAIP Piemonte si è riunita per il
tradizionale incontro di fine anno a Omegna. La seduta del mese di dicembre è
stata introdotta, sin dal primo anno di mandato (2005) dall’attuale presidente di
EnAIP Piemonte, Luca Sogno: «L’idea - spiega - fu quella di introdurre un momento
assembleare che andasse al di là dei passaggi istituzionali quali l’approvazione
del bilancio o di qualche altra deliberazione di rilievo, un momento in cui, fuori
dalle formalità burocratiche, ci si potesse confrontare sul cammino compiuto in
un anno formativo e guardare alle sfide future». Così è stato anche in occasione
dell’incontro del 16 che, in più, aveva una location
inusuale: non sala riunioni di via del Ridotto a Torino,
ma la saletta al primo piano del centro formativo
di Omegna in piazza Mameli. Una scelta certo non
casuale: «All’inizio di questo anno formativo – riprende
Sogno – abbiamo ricollocato due dei nostri 17 centri:
quello di Biella e, appunto, quello di Omegna. La
scelta di riunirci in riva al Lago d’Orta, oltre che
regalarci un panorama suggestivo, è stato utile per
raccontare a tutti i soci come, nella concreta gestione quotidiana del nostro ente,
siamo in grado di affrontare le novità e di aggiornare le nostre strutture. A Omegna,
come a Biella, l’inadeguatezza delle precedenti ubicazioni dei nostri centri
formativi ci ha indotto a trovare soluzioni alternative e ad attrezzarle con celerità
ed efficienza in modo da non creare disagi o soluzioni di continuità nell’attività
didattica». E non è stato certamente un compito facile per i responsabili di centro
e del settore logistica organizzare il trasloco di aule e laboratori. Per Omegna
parliamo di attività che, nello scorso anno formativo, hanno riguardato ben 409
allievi per un totale di 9.268 ore corso erogate. L'attività spaziava dai corsi diurni
biennali per ragazzi in obbligo di istruzione, a quelli pomeridiani e serali per adulti,
agli apprendisti. I corsi per ragazzi e ragazze sono stati ad indirizzo Estetica ed
Acconciatura, quelli per adulti andavano dall'Aiutante di Segreteria, al Tecnico
Informatico, al Collaboratore Polivalente oppure a quelli di breve durata di
Lingue, CAD, Paghe e Contributi, Lis, Conduzione del Carrello Elevatore. Si sono
attivati corsi per i Volontari ed i Capisquadra della Protezione Civile del VCO e di
Abilitazione all'Esercizio Autonomo alla Professione di Acconciatura. Quest'anno,
nella nuova sede di piazza Mameli saranno ripresentati gli stessi corsi con alcune
novità. All’interno dello stesso Centro EnAIP inoltre sono presenti un Circolo ACLI
e US ACLI, che valorizzano così l’esperienza anche in modo unitario associativo.
La redazione
Nuova sede zonale delle ACLI
presso il MOVICENTRO di Cuneo
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Piazza Statuto 12 - 10122 TORINO
tel. 011/5212495
fax 011/4366637
mail: [email protected]
ACLIline è il nuovo strumento di informazione
e di collegamento del sistema associativo
delle ACLI Regionali del Piemonte. L’obiettivo
è quello di poter dotare il nostro essere e fare
associativo di un foglio agile, di facile lettura
e fotocopiabile con facilità nelle nostre sedi
territoriali per distribuirlo nei circoli, nelle
sale d’attesa dei nostri servizi, nelle nostre
iniziative. Il file in formato pdf puo’ essere
scaricato dal sito delle ACLI Piemonte oppure
richiesto inviando una mail a redazione@
aclipiemonte.it ACLIline non è un periodico e
non ha carattere giornalistico.
Finanziato dalla Campagna 5x1000
“Un uomo che non si
interessa dello stato non
lo consideriamo innocuo,
ma inutile; e, benché
soltanto pochi siano in
grado di dedicarsi alla
politica, tutti noi siamo
in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo
la discussione come un
ostacolo sulla strada
dell’azione politica, ma
come indispensabile
premessa ad agire
saggiamente....”
Tucidide
filosofo greco V sec
In una bella atmosfera di festa si è svolta, venerdì 16 dicembre alle 18, l’inaugurazione della nuova sede zonale delle
ACLI presso i locali del Movicentro, in piazzale della Libertà a Cuneo (piazza della Stazione ferroviaria).
A dare il benvenuto ai numerosi convenuti, la musica coinvolgente del gruppo di allievi della sezione musicale del
Liceo “Ego Bianchi” del capoluogo, che ha proposto numerosi brani, suscitando i calorosi applausi dei presenti.
Presentato da Mario Piccioni, direttore artistico e gestore di Radio 103, ha poi preso la parola il presidente provinciale
delle ACLI cuneesi, Marco Didier, che ha sottolineato come la nuova apertura costituisca un investimento economico
non indifferente per l’associazione, che però vuole guardare al futuro e continuare la sua azione sociale in mezzo
alla gente. Infatti, grazie ai nuovi spazi, di proprietà del Comune di Cuneo a cui le ACLI corrispondono un affitto di
2.400 euro annuali, sarà possibile far meglio conoscere le attività e i servizi dell’associazione, avere maggiore visibilità,
in un luogo centrale, facilmente accessibile, con ampia possibilità di parcheggio, dove passano molte persone
che potrebbero essere interessate ai servizi offerti dalle ACLI. Di seguito è intervenuto il sindaco di Cuneo, Federico
Borgna, che ha ringraziato le ACLI per aver accolto la sfida a portare avanti un servizio (5 addetti che svolgeranno
pratiche di patronato, assistenziali, fiscali, turismo e accoglienza) che va ad affiancarsi a quello inaugurato qualche
mese fa dal Comune, con l’apertura di una farmacia ed ha annunciato che l’area del Movicentro sarà coinvolta
nel “Piano periferie” del Governo, grazie al quale sarà possibile attivare spazi di “social food” in cui valorizzare le
eccellenze del territorio. La benedizione dei locali è stata impartita dall’accompagnatore spirituale delle ACLI, don
Flavio Luciano e poi si è proceduto con il taglio del nastro, seguito dalla visita ai locali
in cui sono state esposte opere pittoriche degli alunni dell’Ego Bianchi e da un gustoso
rinfresco preparato dalla cooperativa sociale Gesac delle ACLI di Cuneo. Hanno
presenziato all’inaugurazione: il vice sindaco Serale, le assessore Giordano e Aragno,
il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Giandomenico Genta, e
il Maresciallo De Biasio in rappresentanza del Comandante Rocco dei Carabinieri di
Cuneo. Hanno fatto pervenire il loro saluto e augurio alle ACLI provinciali per la nuova
apertura: il senatore Andrea Olivero, già presidente provinciale e nazionale delle ACLI, e
il Presidente Consiglio di Amministrazione OGR-CRT S.c.p.a, Giovanni Quaglia.
La Redazione
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