GIOVEDI` 29 DICEMBRE 2016 Ritrovo dei Soci partecipanti a

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Transcript GIOVEDI` 29 DICEMBRE 2016 Ritrovo dei Soci partecipanti a

GIOVEDI’
29 DICEMBRE 2016
***
Ritrovo dei Soci partecipanti
a BUCCINO.
Incontro con i responsabili
locali per i
Saluti istituzionali.
Primo contatto con la Città.
Buccino è un pittoresco comune della valle del
Sele sorto sull'antica città di Volcei. La sua posizione
geografica è particolarmente felice essendo situata
su una collina posta tra i fiumi Tanagro e Platano che domina la Valle del Sele. Il terribile terremoto del 1980 ha
rappresentato un'occasione unica e fortunatamente sfruttata dalla Soprintendenza archeologica di Salerno per
conciliare il piano di ricostruzione con il recupero delle vestigia antiche di Volcei creando un progetto ambizioso e
innovativo ovvero il parco archeologico urbano. Il centro storico di Buccino, infatti, si sviluppa interamente sopra
il centro antico di Volcei sovrapponendosi perfettamente e conservando lo stesso perimetro di mura e lo stesso
impianto stradale. Antico e moderno, quindi, si fondono e chi attraversa il centro storico potrà soffermarsi a
guardare gli antichi mosaici delle terme piuttosto che i resti dell'antico tempio pagano.
Come tutti i paesi del circondario il castello domina l'abitato. La difesa è stata l'ossessione principale del medioevo
e le incursioni dei saraceni richiedevano una attenta vigilanza. Il castello di Buccino risale al XII secolo d.C. ed è
composto da una massiccia torre quadrata, (il mastio), e da una cinta muraria difesa ai quattro lati da torri circolari.
VENERDI’
30 DICEMBRE 2016
***
Partenza in autobus
per le GROTTE DI
PERTOSA – AULETTA
visita in barca con guida.
Trasferimento a Caggiano,
nella Terra dei TEMPLARI.
Pranzo a Caggiano.
Nel pomeriggio
visita guidata al
CASTELLO NORMANNO
DEL GUISCARDO
Il lavorio incessante della natura da 35
milioni di anni, ha creato quella che oggi è una magica
esperienza: le Grotte dell’Angelo a Pertosa. Il sito delle
Grotte dell’Angelo attrae ogni anno migliaia di
visitatori che scelgono questo luogo per diversi aspetti
che vanno dall’interesse naturalistico, speleologico a
quello archeologico che ne fanno uno dei siti più
importanti della penisola. Oggi è possibile seguire ed
ammirare i tragitti che si snodano per circa 3000 metri
sotto l’imponente mole del massiccio degli Alburni. Il
tratto iniziale delle Grotte è invaso dalle acque del
fiume Negro, un fiume proveniente dalle più recondite
profondità che offre un affascinante ed inconsueto
viaggio in barca fino a raggiungere un piccolo approdo
dal quale ci si inoltra nelle viscere della terra immersi
in un silenzio magico.
L’ambiente è surreale, cunicoli, gallerie e
caverne si aprono dinanzi all’occhio del
visitatore che indugia sulle superfici circostanti
scoprendo come gruppi di stalattiti e stalagmiti
si modellano di volta in volta in forme
misteriose.
Caggiano è un comune italiano di circa 3.000 abitanti, della Provincia di Salerno. Il toponimo Caianus si
originò dal comunissimo praenomen Caius, portato da qualche patrizio romano.
Nell’XI secolo l’Italia meridionale venne conquistata dai Normanni guidati da Roberto il Guiscardo. A
Caggiano, il loro arrivo, intorno al 1070 fu segnato dal rafforzamento delle fortificazioni preesistenti e dalla
costruzione di un castello, sul sito di precedenti opere fortificate. Il luogo aveva infatti notevole importanza
a controllo delle vie verso la Calabria e la Puglia, percorse dai pellegrini diretti in Terra Santa.
Intorno al castello si sviluppò quindi un piccolo borgo, primo nucleo dell’attuale abitato, con alcune dimore
ed altri edifici che ben presto ottenne il titolo di università feudale. Nel XII secolo i Templari vi eressero una
mansio in contrada “Sant’Agata”, mentre l’ordine degli Ospitalieri (il futuro Ordine di Malta) gestiva
l’ospedale dedicato a San Giovanni. Con la soppressione dei Templari nel 1312 anche la mansio di Caggiano
fu ceduta agli Ospitalieri.
Il primo signore di Caggiano di cui si abbia notizia è un certo Guglielmo de Cauciciano, citato in un atto di
donazione del 1092 conservato nell’archivio della Badia di Cava. Da questi la signoria passò al figlio Roberto,
che in un primo momento vi associò anche i fratelli Guglielmo e Omfrida, e successivamente al figlio di
Roberto, Ruggero. Nel 1246 i fratelli Roberto e Guglielmo, presero parte alla congiura di Capaccio contro il
ghibellino Federico II di Svevia e a favore del guelfo Carlo I d’Angiò: con il fallimento della congiura i fratelli
dovettero rifugiarsi a Roma, mentre il feudo di Caggiano venne loro confiscato e nel 1250 alla morte di
Federico II, venne attribuito all’illustre medico salernitano Giovanni da Procida. In seguito alla vittoria di
Carlo d’Angiò su Manfredi di Svevia a Benevento nel 1266 il feudo fu nuovamente restituito Roberto di
Cauciciano, figlio dello spodestato Guglielmo, insieme ai casali di Sant’Angelo Le Fratte e di Salvitelle. Nel
1284 il feudo passò a Mattia Gesualdo, che aveva sposato Costanza, ultima discendente legittima della
famiglia dei Cauciciano.
Museo Archeologico: In questo edificio è narrata la
storia di Buccino a partire dal III millennio a. C.,
essendo l'area del comune già abitata nel neolitico,
fino alla sua romanizzazione. Tutti gli aspetti della
vita di un antico abitante di Volcei sono
documentati, armi, vasi, utensili e una interessante
collezione di gioielli appartenuta ad una
sacedotessa. Molto suggestiva è l'ultima sala dove
è stata ricostruita l'antica sala dei banchetti facente
parte dell'area sacra situata in località S. Stefano. In
questo ambiente del museo è stato portato il
mosaico a tessere che faceva da pavimento, il più
antico tra quelli scoperti in Italia. Una stella a sei
punte è situata al centro e ai quattro angoli sono
raffigurati dei delfini nell'atto di saltare fuori
dall'acqua. Una serie di onde stilizzate fanno da
cornice al disegno. Sui mobili in legno fedelmente
ricostruiti sono stati posizionati gli arredi tipici di
ogni banchetto ritrovati nelle varie tombe. La
struttura museale è situata nell'ex convento degli
Eremitani di S.Agostino risalente al 1476 e
progettato dall’architetto Natale di Ragusa.
Suggestivo è il suo chiostro delimitato da 23
colonne con capitelli corinzi decorati a motivi
vegetali, provenienti da un tempio romano.
SABATO
31 DICEMBRE 2016
***
Visita guidata al
PARCO ARCHEOLOGICO
URBANO –
TERME – CASTELLO –
MUSEO GIGANTE
La nascita dell'ordine si colloca nella Terra santa al
centro
delle
guerre
tra
forze
cristiane
e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta
nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta
erano percorse da pellegrini provenienti da tutta
Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per
difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi
ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un pugno di
cavalieri decise di fondare il nucleo originario
dell'ordine templare, dandosi il compito di assicurare
l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che
continuavano a visitare Gerusalemme. L'ordine venne
ufficializzato
nel 1129,
assumendo
una
regola monastica, con l'appoggio di Bernardo di
Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti,
che contraddistinse l'Ordine templare negli anni
della sua maturità, fu sempre fonte di perplessità in
ambito cristiano. I templari erano identificabili per la
loro sopravveste bianca, alla quale in seguito si
aggiunse una distinta croce rossa, ricamata sul lato
sinistro.
Parco Archeologico Urbano dell’antica Volcei: Poichè il centro
storico di Buccino si sviluppa interamente sopra il centro
antico di Volcei sovrapponendosi perfettamente e
conservando lo stesso perimetro di mura e lo stesso impianto
stradale è stato impossibile creare un'area archeologica
distinta e per questo i resti riportati alla luce sono sempre
accessibili e incastonati nell'abitato medioevale. Antico e
moderno si fondono armonicamente. Da visitare le botteghe
romane del centro storico risalenti al I sec a.C. ; le mura lucane
del V sec. a.C. ; il foro antico; i mosaici delle terme, l’area sacra
con necropoli di Santo Stefano, dedicata, nel III sec. a.C. al
culto dell’acqua
SABATO
31 DICEMBRE 2016
***
Visita ai…
prodotti locali
A Buccino, in mezzo a una natura
rigogliosa,
c'è
il
ristorante
agriturismo IL RUSCELLO. Il cuoco
Mario prepara ogni giorno i piatti
tipici della tradizione salernitana con
ingredienti di stagione reperiti in loco.
I profumi delle carni alla brace e delle
torte fatte in casa già si sentono
prima di varcare le soglie del locale.
Il menù presenta ricette contadine
ripescate dal ricettario di famiglia.
Qui potete trovare i sapori di una
volta e i piatti cucinati con tutta la
lentezza di cui hanno bisogno: il
risultato
è
un
sapore
unico.
L'agriturismo è a conduzione familiare
e grazie all'accoglienza del personale
di sala e di cucina, ciascuno si sentirà
un po' come a casa propria.