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PARROCCHIA S. AGATA - VIA VERRI 2 - ORNAGO – MB - TEL 039.6010684 - 335.8181633
www.cpmariamaddalena.it - [email protected]
- [email protected]
2016 - n. 52 – ANNO A – S. NATALE
SABATO
24.12
NATALE
VII FERIA PRENATALIZIA DELL’ACCOLTO
16.00 Santuario S. MESSA VIGILIARE DI NATALE
17.30 PARROCCHIA S. MESSA DELLA LUCE
23.00 Parrocchia S. MESSA SOLENNE DELLA NOTTE DI NATALE
Isaia 2,1-5 – Galati 4,4-6 Giovanni 1,9-14
Salmo 2 – “Oggi la luce risplende su di noi”
DOMENICA
25.12
NATALE DEL SIGNORE – MESSA SOLENNE DEL GIORNO DI NATALE
11.00 Isaia 8,23b-9,6a – Ebrei 1,1-8a - Luca 2,1-14
Salmo 95 - “Oggi è nato per noi il Salvatore”
17.00 in Santuario S. MESSA SOLENNE DEL GIORNO DI NATALE
LUNEDÌ
26.12
OTTAVA DI NATALE – S. STEFANO, primo martire
10.00 Atti 6,8-7,2a; 7,51-8,4 – 2Timoteo 3,16; 4,1-8 – Matteo 17,24-27
Salmo 30 - “Signore Gesù, accogli il mio spirito”
17.00 in Santuario S. MESSA
MARTEDÌ
27.12
9.00 S. Messa – OTTAVA DI NATALE – S. GIOVANNI, apostolo ed evangelista
1Giovanni 1,1-10 – Romani 10,8c-15 – Giovanni 21,19c-24
Salmo 96 - "I tuoi amici, Signore, contempleranno il tuo volto”
(DON DOMENICO PEREGO)
MERCOLEDÌ
28.12
9.00 Liturgia della Parola - OTTAVA DI NATALE – SS. Innocenti, martiri
Geremia 31,15-18.20 – Romani 8,14-21 – Matteo 2,13b-18
Salmo 123 - "A te grida, Signore, il dolore innocente”
GIOVEDÌ
29.12
ore 9.00 S. Messa – OTTAVA DI NATALE
Michea 4,1-4 – 1Corinzi 1,1-10 – Matteo 2,19-23
Salmo 95 - "Gloria nei cieli e gioia sulla terra”
()
VENERDÌ
30.12
9.00 Liturgia della Parola – OTTAVA DI NATALE
Michea 4,6-8 – 2Corinzi 1,1-7 – Luca 11,27b-28
Salmo 95 – “Lode a te, Signore, re di eterna gloria”
SABATO
31.12
OTTAVA DI NATALE
16.00 Santuario S. MESSA VIGILIARE
18.00 Parrocchia S. MESSA VIGILIARE – CANTO DEL “TE DEUM”–
Giovanni 20,19-23
DOMENICA
01.01.2017
OTTAVA DI NATALE – NELLA CIRCONCISIONE DEL SIGNORE
10.00 Numeri 6,22-27 – Filippesi 2,5-11 - Luca 2,18-21
Salmo 66 - “Dio ci benedica con la luce del suo volto”
15.00 in parrocchia PREGHIERA PER LA PACE e INVOCAZIONE ALLO SPIRITO
17.00 in Santuario S. MESSA
“In questa città io ho un popolo numeroso”
dice il Signore (Atti 18,10)
Ai fedeli della Chiesa Ambrosiana
e a tutti gli abitanti della città metropolitana e delle terre di Lombardia
Carissimi,
Papa Francesco viene a Milano il 25 marzo 2017, solennità dell’Annunciazione della Beata
Vergine Maria per il ministero che gli è stato affidato di confermare nella fede i suoi fratelli (Lc
22,32).
In questa terra, laboriosa fino alla frenesia e forse incerta fino allo smarrimento, generosa fino allo sperpero e forse intimorita fino alla spavento, sentiamo il bisogno e domandiamo la grazia di essere confermati in quella fede che gli Apostoli ci hanno trasmesso e che attraversa i secoli fino a noi.
Ci incamminiamo verso l’evento della visita papale con il desiderio che non si riduca ad esperienza di una emozione intensa e passeggera: sia piuttosto una grazia che conforti, confermi,
orienti la nostra fede, nel nostro cammino verso la Pasqua, in preghiera con Maria e offra ragioni
e segni per la speranza di tutti gli uomini e le donne della nostra terra.
Aspettiamo la vista di Papa Francesco quale compimento della “visita pastorale feriale” in atto nella nostra diocesi, che si propone di intuire il passo che il Signore ci chiede per continuare a
irradiare la gioia del Vangelo: sarà pertanto utile riprendere Evangelii Gaudium e la Lettera
Pastorale Educarsi al pensiero di Cristo, perché sia maggiormente conosciuta e approfondita
e perché diventi realmente “anima” della vita delle comunità, attraverso proposte di preghiera,
per esempio in momenti di prolungata adorazione, iniziative di formazione, per esempio in occasione di catechesi per adulti e della predicazione speciale nei quaresimali. Siamo in cammino per
custodire e far risplendere i tratti di una Chiesa umile, disinteressata e beata, come Papa Francesco stesso ha raccomandato alla Chiesa Italiana, nel Convegno ecclesiale di Firenze.
Ci prepariamo a ringraziare il Papa per il dono del Giubileo straordinario della Misericordia annunciato in Misericordiae vultus. Avremo cura che l’abbondante effusione di grazie, sperimentata da molti, continui a portare frutto nel vivere il sacramento della riconciliazione nelle nostre
chiese e nelle chiese penitenziali (in coerenza con quanto ci chiede il Papa nella lettera apostolica Misericordia et misera, in cui sono richiamati anche altri aspetti importanti del cammino
successivo al Giubileo). A questo proposito sarà opportuno che in ogni chiesa siano decisi e pubblicati orari di presenza assicurata del confessore e potrà essere fruttuoso che il sacramento della confessione sia celebrato anche in forma comunitaria, come ha sperimentato il clero in Duomo, in occasione della festa di san Carlo. A nessuno manchi mai l’offerta della misericordia del
Padre che rigenera la vita e nutre la speranza.
Dobbiamo insistere sulla conversione missionaria delle nostre comunità e la responsabilità
della testimonianza di cui deve farsi carico ogni battezzato. “Ho un popolo numeroso in questa città” rivela il Signore all’apostolo scoraggiato (cfr At 18,10). I passi che le comunità decidono durante la visita pastorale devono orientare il cammino di tutti verso il campo che è il
mondo, con le opere di misericordia e le parole che ne rivelano l’origine e il senso. L’Arcivescovo
porterà il Santo Chiodo per le strade della diocesi durante le Via crucis di Quaresima per accompagnarsi alle comunità in cammino nel segno della Pasqua, con l’annuncio dell’amore fino alla fine che conforma ai sentimenti e alla mentalità di Cristo, al punto da rendere possibile essere
misericordiosi come è misericordioso il Padre. Nessuno deve lasciarsi rubare la gioia
dell’evangelizzazione (EG 83), che diventa conversazione quotidiana, educazione alla fede nelle
famiglie, pratica ordinaria negli affetti, nel lavoro, nella festa. Un “popolo numeroso” ha bisogno
del Vangelo e questa nostra città lo invoca con segni e linguaggi molteplici.
Il programma della visita di Papa Francesco è stato pubblicato: l’intensità di quella giornata
rivela l’affetto del Papa e il suo desiderio di raggiungere tutti e noi tutti vogliamo prepararci a ricambiare l’affetto e a farci raggiungere dalla sua parola. Vogliamo tutti essere presenti, non pretendendo il privilegio di essere i primi, i vicini, i preferiti, ma desiderando la grazia di essere benedetti dentro il popolo numeroso che questa città esprimerà in quell’occasione.
Milano, Solennità dell’Immacolata, 2016
Il Consiglio Episcopale Milanese
CELEBRAZIONI DI FINE E PRINCIPIO ANNO
31 DICEMBRE SABATO
1 GENNAIO DOMENICA
ore 16.00 in Santuario
ore 18.00 in parrocchia
ore 15.00 in parrocchia
S. MESSA vigiliare e di ringraziamento
S. MESSA vigiliare e di ringraziamento
PREGHIERA PER LA PACE
PAPA FRANCESCO - UDIENZA GENERALE - Mercoledì, 21 dicembre 2016
La Speranza cristiana - 3. Il natale di Gesù, sorgente della speranza
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Abbiamo da poco iniziato un cammino di catechesi sul tema della speranza, quanto mai adatto al tempo di Avvento. A guidarci è stato finora il profeta Isaia. Oggi, a pochi giorni dal Natale, vorrei riflettere in modo più
specifico sul momento in cui, per così dire, la speranza è entrata nel mondo, con l’incarnazione del Figlio di
Dio. Lo stesso Isaia aveva preannunciato la nascita del Messia in alcuni passi: «Ecco la Vergine concepirà e
darà alla luce un figlio, a lui sarà dato il nome di Emmanuele» (7,14); e anche «Un germoglio spunterà dal
tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici» (11,1). In questi brani traspare il senso del Natale:
Dio adempie la promessa facendosi uomo; non abbandona il suo popolo, si avvicina fino a spogliarsi della sua
divinità. In tal modo Dio dimostra la sua fedeltà e inaugura un Regno nuovo, che dona una nuova speranza
all’umanità. E qual è questa speranza? La vita eterna.
Quando si parla di speranza, spesso ci si riferisce a ciò che non è in potere dell’uomo e che non è visibile. In
effetti, ciò che speriamo va oltre le nostre forze e il nostro sguardo. Ma il Natale di Cristo, inaugurando la redenzione, ci parla di una speranza diversa, una speranza affidabile, visibile e comprensibile, perché fondata in
Dio. Egli entra nel mondo e ci dona la forza di camminare con Lui: Dio cammina con noi in Gesù e camminare
con Lui verso la pienezza della vita ci dà la forza di stare in maniera nuova nel presente, benché faticoso. Sperare allora per il cristiano significa la certezza di essere in cammino con Cristo verso il Padre che ci attende. La
speranza mai è ferma, la speranza sempre è in cammino e ci fa camminare. Questa speranza, che il Bambino
di Betlemme ci dona, offre una meta, un destino buono al presente, la salvezza all’umanità, la beatitudine a
chi si affida a Dio misericordioso. San Paolo riassume tutto questo con l’espressione: «Nella speranza siamo
stati salvati» (Rm 8,24). Cioè, camminando in questo mondo, con speranza, siamo salvi. E qui possiamo farci
la domanda, ognuno di noi: io cammino con speranza o la mia vita interiore è ferma, chiusa? Il mio cuore è un
cassetto chiuso o è un cassetto aperto alla speranza che mi fa camminare non da solo, con Gesù?
Nelle case dei cristiani, durante il tempo di Avvento, viene preparato il presepe, secondo la tradizione che risale a san Francesco d’Assisi. Nella sua semplicità, il presepe trasmette speranza; ognuno dei personaggi è immerso in questa atmosfera di speranza.
Prima di tutto notiamo il luogo in cui nacque Gesù: Betlemme. Piccolo borgo della Giudea dove mille anni prima era nato Davide, il pastorello eletto da Dio come re d’Israele. Betlemme non è una capitale, e per questo è
preferita dalla provvidenza divina, che ama agire attraverso i piccoli e gli umili. In quel luogo nasce il “figlio di
Davide” tanto atteso, Gesù, nel quale la speranza di Dio e la speranza dell’uomo si incontrano.
Poi guardiamo Maria, Madre della speranza. Con il suo “sì” ha aperto a Dio la porta del nostro mondo: il suo
cuore di ragazza era pieno di speranza, tutta animata dalla fede; e così Dio l’ha prescelta e lei ha creduto alla
sua parola. Colei che per nove mesi è stata l’arca della nuova ed eterna Alleanza, nella grotta contempla il
Bambino e vede in Lui l’amore di Dio, che viene a salvare il suo popolo e l’intera umanità. Accanto a Maria c’è
Giuseppe, discendente di Iesse e di Davide; anche lui ha creduto alle parole dell’angelo, e guardando Gesù
nella mangiatoia, medita che quel Bambino viene dallo Spirito Santo, e che Dio stesso gli ha ordinato di chiamarlo così, “Gesù”. In quel nome c’è la speranza per ogni uomo, perché mediante quel figlio di donna, Dio
salverà l’umanità dalla morte e dal peccato. Per questo è importante guardare il presepe!
E nel presepe ci sono anche i pastori, che rappresentano gli umili e i poveri che aspettavano il Messia, il «conforto di Israele» (Lc 2,25) e la «redenzione di Gerusalemme» (Lc 2,38). In quel Bambino vedono la realizzazione delle promesse e sperano che la salvezza di Dio giunga finalmente per ognuno di loro. Chi confida nelle
proprie sicurezze, soprattutto materiali, non attende la salvezza da Dio. Mettiamoci questo in testa: le nostre
sicurezze non ci salveranno; l’unica sicurezza che ci salva è quella della speranza in Dio. Ci salva perché è forte
e ci fa camminare nella vita con gioia, con la voglia di fare il bene, con la voglia di diventare felici per
l’eternità. I piccoli, i pastori, invece confidano in Dio, sperano in Lui e gioiscono quando riconoscono in quel
Bambino il segno indicato dagli angeli (cfr Lc 2,12).
E proprio il coro degli angeli annuncia dall’alto il grande disegno che quel Bambino realizza: «Gloria a Dio nel
più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14). La speranza cristiana si esprime nella
lode e nel ringraziamento a Dio, che ha inaugurato il suo Regno di amore, di giustizia e di pace.
Cari fratelli e sorelle, in questi giorni, contemplando il presepe, ci prepariamo al Natale del Signore. Sarà veramente una festa se accoglieremo Gesù, seme di speranza che Dio depone nei solchi della nostra storia personale e comunitaria. Ogni “sì” a Gesù che viene è un germoglio di speranza. Abbiamo fiducia in questo germoglio di speranza, in questo sì: “Sì, Gesù, tu puoi salvarmi, tu puoi salvarmi”. Buon Natale di speranza a tutti!
COMUNITÀ PASTORALE S. MARIA MADDALENA
ORARI MESSE e BATTESIMO
BELLUSCO
CAVENAGO
MEZZAGO
ORNAGO
S. MARTINO
S. GIULIO
ASSUNTA
S. AGATA
SANTUARIO
SABATO
18.00
18.00
17.00
20.30
16.00
DOMENICA
8.00 – 9.30 - 11.15
8.30 - 11.00
8.00 - 11.15
10.00
17.00
FERIALI
8.00
9.00
*8.15
**9.00
16.00
BATTESIMO
ULTIMA DOMENICA - 16.00
1^ DOMENICA - 16.00
3^ DOMENICA - 16.00
2^ DOMENICA - 16.00
* È sospesa in occasione di funerale. ** LUNEDÌ, MERCOLEDÌ, VENERDÌ: Liturgia della Parola
UNZIONE DEGLI INFERMI
Riferimento a don Gianni e don Ernesto
AMMALATI:
Riferimento a don Ernesto
AMMALATI GRAVI E IN FINE VITA:
Riferimento a don Gianni
FUNERALI:
Riferimento a don Gianni e diacono Crivelli
ROSARIO E VEGLIA DEFUNTI IN CASA:
Riferimento a Volontarie della Parrocchia
DON VALERIO – PARROCO
SABATO dalle ore 15.30 alle 17.30 riceve, anche senza appuntamento, a BELLUSCO presso la segreteria parrocchiale: PIAZZA DELLA CHIESA, 1. GIOVEDÌ dalle ore 9.30 alle 10.30 a ORNAGO.
DON VALERIO - Parroco
DON GIANNI
DON MARCO
DON ANDREA
VIRGINIO
DON ERNESTO
-
Vic. Past.
Vic. Past.
Vic. Past.
Diacono
Residente
Bellusco
039.623034 cell 335.8181633
Ornago
039.6010684
Cavenago 02.9501010 cell 338.8443090
Mezzago
039.623842 cell 333.1863493
Bellusco
cell 333.2606193
Cavenago 02.95019494 cell 320.9435637
Santuario 039.6010459 cell 338.2822280
IN PARROCCHIA MERCOLEDÌ-VENERDÌ
IN SANTUARIO MARTEDÌ
SABATO
BELLUSCO
1° e 3°
2°
4°
2°
3°
ORNAGO
CAVENAGO
CONFESSIONI
ORE 8.00 - 9.00 SABATO
ORE 8.30 - 9.45
ORE 8.00 - 9.30 GIORNI FERIALI ORE 15.00 - 15.45
ORE 10.00 - 11.30
ORE 15.00 - 15.45
CATECHESI ADULTI
mercoledì del mese
lunedì del mese
giovedì del mese
martedì (10 gennaio)
giovedì del mese
GIOVEDÌ
LUNEDÌ e VENERDÌ
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
ore
ore
ore
ore
ore
8.30
21.00
21.00
21.00
21.00
catechesi biblica
ministri straordinari dell’Eucaristia
Gruppo seminario
catechesi biblica, il vangelo di Marco
catechesi: Liturgia eucaristica
SEGRETERIA PARROCCHIALE
dalle 9.30 alle 11.00 - Don Valerio, il parroco, è presente dalle 9.30 alle 10.30.
dalle 17.00 alle 18.00
MOVIMENTO TERZA ETÀ
OGNI GIOVEDÌ
TERZO GIOVEDÌ
incontro dalle ore 14.00 in oratorio.
catechesi aperta a tutti gli adulti alle 14.30 in oratorio.
IN SANTUARIO:
ALLA FONTANELLA:
OGNI GIORNO prima della celebrazione della S. Messa.
19 di OGNI MESE ore 20.30 partendo dalla parrocchia.
1°
2°
3°
4°
ANNO
ANNO
ANNO
ANNO
S. ROSARIO
CORSI CATECHESI INIZIAZIONE CRISTIANA 2016-2017
2010
2009
2008
2007
5° ANNO 2006
6° ANNO 2005
DOMENICA
DOMENICA
DOMENICA
SABATO
SABATO
SABATO
SABATO
DOMENICA
3^ DEL MESE - GIANLUIGI
15.00
AVVENTO - ANNAMARIA-DONATA 10.00
FRANCESCA - ALESSANDRA
11.00
VALENTINA - DONATA
10.00
LIA
11.00
MELISSA – SIMONA - LAURA
10.30
ENRICA – GABRIELLA - NORA
10.30
ANNAMARIA - GIOVANNI
11.00
–
–
–
–
–
–
–
–
16.00
11.00
12.00
11.00
12.00
12.00
12.00
12.00
IN ORATORIO
IN CHIESA-CASA VERRI
IN CASA VERRI
IN ORATORIO
IN ORATORIO
IN ORATORIO
IN ORATORIO
IN CASA VERRI
PREADOLESCENTI – ADOLESCENTI – 18/19ENNI - GIOVANI
2^ e 3^ MEDIA:
ADOLESCENTI:
18-19ENNI:
GIOVANI: a BELLUSCO
VENERDÌ
DOMENICA
DOMENICA
20.30 – 21.30
17.15 – 18.30
18.15 – 19.30
IN
IN
IN
IN
ORATORIO
ORATORIO
ORATORIO
ORATORIO
CARITAS ORNAGO
VIA S. GIOVANNI BOSCO 1
2° SABATO del mese: RITIRO INDUMENTI – 4° SABATO del mese: DISTRIBUZIONE