Campobasso - Quotidiano Del Molise

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* IL QUOTIDIANO DEL MOLISE + IL MESSAGGERO euro 1,20
REGIONE MOLISE - NON ACQUISTABILI SEPARATAMENTE
FONDATO DA GIULIO ROCCO
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350 - EURO 1,20*
INTERNET: www.quotidianomolise.com
Frattura all’assembela del Pd:
“Piace l’ipotesi Mattarellum”
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE VIA S. GIOVANNI IN GOLFO
86100 CAMPOBASSO - TEL. 0874.484623 - FAX 0874.484625
Sanità
Degenza
Mistero fitto
infermieristica sul ritrovamento
a Larino
del cadavere
e Venafro
di un cacciatore
A disposizione posti letto
funzionali 24 ore su 24.
SERVIZIO A PAGINA 2
Morrone. Ucciso da 2 colpi di fucile
SERVIZIO A PAGINA 3
Aveva 69 anni e proveniva
dalla provincia di Frosinone.
SERVIZIO A PAGINA 21
Campobasso ‘seppellito’ dalla Vis Pesaro: finisce 4-0. E Aliberti continua con il silenzio stampa
Campobasso
Il destino
della don Milani
si decide oggi
in commissione
Movimento Consumatori
al fianco dei genitori.
SERVIZIO A PAGINA 5
Serie D
I granata
di Del Grosso
fanno a metà
col Vasto
SERVIZI A PAGINA 24
Eccellenza
Il Riccia esulta
al ‘Cannarsa’
Tre Pini, 8 gol
alla Cliternina
SERVIZI ALLE PAGINE 22 e 23
SERVIZI ALL’INTERNO
2
Attualità
PRIMO
PIANO
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
E’ al quinto posto per il basso indice di mortalità (0,66%) nell’intervento di bypass aortocoronarico
Cardiochirurgia, la Cattolica
scala la classifica nazionale
Carlo Maria De Filippo
Nei giorni scorsi sono stati
presentati i risultati del programma nazionale Esiti
2016 (PNE) - sviluppato da
Agenas per conto del Ministero della Salute che dà
conto del complesso quadro delle cure erogate da
Sud a Nord Italia. Il PNE attraverso una serie indicatori
di volume, esito/processo e
ospedalizzazione, è il più
autorevole strumento operativo a disposizione delle
regioni, delle aziende e de-
Assemblea del Pd a Roma
Frattura: il Mattarellum
potrebbe garantire
una buona governabilità
ll presidente Frattura ha commentato ieri la relazione
di Matteo Renzi che ha aperto l’assemblea nazionale
del Pd all’Hotel Ergife di Roma. Analizzando le ragioni
della sconfitta al referendum sulle riforme costituzionali che ha segnato il suo destino da premier, Renzi ha
ammesso la batosta. Il Pd riparte però da elezioni anticipate e dal ritorno alla legge elettorale del Mattarellum, per il quale Renzi chiede una chiara manifestazione di assenso alle altre forze politiche. “Renzi – ha dichiarato Frattura - oggi ha condiviso con il Partito democratico l’analisi del voto referendario con grande coraggio e piena onestà intellettuale e politica e ha aperto una nuova fase, riconoscendo negli errori che abbiamo commesso i punti da cui ripartire. Molto bene
l’espressione pressoché unanime della nostra Assemblea sulla proposta di andare subito al voto con il Mattarellum, sistema elettorale che in passato ha già garantito governabilità al Paese. È una scommessa di chiarezza: noi da Molise ci siamo. Il Pd con Renzi è pronto
per affrontare la sfida per l’Italia. Avanti uniti” - conclude Frattura.
Frattura e Renzi all’assemblea nazionale del Pd
Oggi consiglio
generale della Cisl
Si riunisce oggi a Vasto il Consiglio generale di Abruzzo
e Molise della Cisl nella sala convegni dell’Hotel Plaza. Il
Consiglio è un occasione per fare il punto sulla situazione poltiica ed economica del Paese, dell’Abruzzo e del
Molise. I lavori,
con inizio previsto
alle ore 10.30 si
apriranno co la relazione introduttiva di maurizio Spina, segretario generale Cisl Abruzzo Molise, mentre
le conclusioni
sono affidate a
Giovanni Luciano,
segretario nazioGiovanni
nale confederale
Luciano
del sindacato.
gli operatori per il miglioramento delle performance e
per l’analisi dei profili critici. Attraverso questa analisi il cittadino ha a disposizione dei dati assolutamente oggetti, forniti del Ministero della salute, per valutare le performance di una
realtà ospedaliera. E’ uno
dei più autorevoli “indicatori
d’eccellenza” della sanità
italiana, che non si presta
ad interpretazioni. Un dato
che può essere interpretato come valutazione della
qualità clinica di uno specifico intervento chirurgico è
la mortalità a 30gg dopo intervento di bypass aortocoronarico. Nel 2016 l’Agenas, per conto del Ministero della Salute, ha reso noto
i dati della mortalità a 30gg
dopo intervento di bypass
aortocoronarico. La Fondazione di Ricerca “Giovanni
Paolo II” di Campobasso si
è classificata al sesto posto
su tutte strutture ospedaliere italiane con un indice di
mortalità pari allo 0,66% a
fronte di una media nazionale del 2,36%. La valutazione si riferisce all’intero
processo assistenziale
ospedaliero e post-ospedaliero e riguarda in particolare l’attività del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, diretto dal dottor Carlo
Maria De Filippo. L’intervento by-pass aorto-coronarico
è indicato per alleviare i sintomi anginosi, quando questi resistono alla terapia
medica, e dà risultati migliori delle cure mediche
nel prolungare la sopravvivenza dei pazienti con malattia coronarica avanzata.
È peraltro una procedura
molto diffusa e poco rischiosa: i rischi potenziali
sono essenzialmente condizionati da fattori legati
allo stato generale di salute del paziente. È l’intervento cardochirurgico più eseguito al mondo e la mortalità a breve termine può
rappresentare quindi un ottimo indicatore della qualità dell’attività delle strutture di cardiochirurgia. “Un risultato per noi molto importante” commenta il Direttore Generale della Fondazione “Giovanni Paolo II” dot-
Mario Zappia
tor Mario Zappia “un riconoscimento di rilievo nazionale che ci onora, frutto di un
lavoro di squadra multidisciplinare, tra cardiochirurghi,
cardiologici, anestesisti, chirurghi vascolari e altri professionisti, che ogni giorno
lavorano insieme. La Fondazione raggiunge l’eccellenza perché tutte le varie
discipline contribuiscono al
conseguimento di questi risultati. Naturalmente un
plauso particolare va all’equipe cardiovascolare.”
E’ la richiesta della Flc-Cgil agli enti locali e al governo regionale
Scuola, uscire dall’emergenza
e aprire le porte al confronto
CAMPOBASSO. La FLC
Cgil torna a denunciare la
situazione che ha portato
al “caos scuole” in tutta le
regione determinato dalla
“pessima gestione delle
criticità collegate all’edilizia
scolastica”. Il sindacato
della scuola afferma che,
in assenza di ogni interlocuzione, la Giunta regionale il 29 novembre scorso ha
approvato una delibera sulle “linee guida per il completamento dell’organizzazione della rete scolastica”,
nella quale si ripercorrono
le tappe sulle proposte
avanzate lo scorso anno, e
si ripropongono sostanzialmente i criteri sulla condivisione delle scelte; la previsione di una equilibrata
distribuzione sul territorio
dell’offerta formativa; di
evitare sovrapposizioni e
duplicazioni dei percorsi
formativi; l’individuazione
dei Poli Tecnico Professionali; l’eliminazione delle offerte che non abbiano raccolto adesioni sufficienti;
l’integrazione con l’offerta
formativa professionale e
con quella terziaria di carattere accademico e non accademico.
“A parte l’oscurità di quest’ultimo punto e di altre
questioni di merito che occorre approfondire – afferma la Cgil - per il resto ci
sarebbero le basi per iniziare un ragionamento sull’offerta formativa da garanti-
re agli studenti molisani.”
La FLC, in questa direzione, pone interrogativi. “Il
problema – si afferma in
una nota - è che non è pensabile discutere di come
riorganizzazione la rete
scolastica, con tutte le
implicazioni conseguenti,
a ridosso dell’inizio delle
iscrizioni nelle scuole di
ogni ordine e grado. Infatti,
a partire dal prossimo 16
gennaio, e fino al 6 di febbraio, si apriranno le iscrizioni per il 2017-18 e le
scuole stanno già effettuando i loro open day, per
informare famiglie e studenti sulle peculiarità della propria offerta formativa.
Ma non solo: la discussione sul dimensionamento
scolastico dovrebbe avvenire avendo contezza delle
strutture da adibire ad edificio scolastico.
Come si fa a programmare l’offerta formativa se
non si è in grado nemmeno di gestire l’emergenza,
tra assenze di certificazioni e scuole obbligate ai
doppi turni?”
Il sindacato afferma di
aver chiesto la costituzione
di un tavolo permanente di
coordinamento tra tutti i
soggetti coinvolti, che contribuisse a risolvere le criticità per partire successivamente con una programmazione su scale regionale e provinciale, sulla base
di un nuovo piano di dimen-
sionamento scolastico.
“Non siamo stati ascoltati
– ancora la Cgil - con il risultato che aumenta in tutta la regione il malcontento per una gestione fallimentare del sistema
d’Istruzione, accentuata
dall’evidente assenza di
una qualsiasi programmazione in materia (basti pensare che manca anche l’Assessore all’Istruzione).
La Cgil chiede agli Enti
locali ed alla giunta regionale, in primo luogo, “di
fermarsi e non aggiungere
altri pasticci a quelli già fatti. La situazione della scuola molisana è sotto gli occhi di tutti: istituti sottodimensionati con presenza
di pluriclassi, mancanza di
programmazione regionale
dell’offerta formativa territoriale, duplicazione di indirizzi, edifici scolastici non
a norma ed altri nuovi e inesorabilmente vuoti. Il tutto
in un contesto, lo ricordiamo, dove il numero di alunni è diminuito nell’ultimo
anno di ben 1000 unità.
Siamo ora a 39000 studenti che frequentano le
scuole pubbliche molisane.” “Si esca prima dall’emergenza – prosegue la
Federazione dei lavoratori
della conoscenza - Immediatamente dopo, come
abbiamo più volte sollecitato, si inizi una vera discussione su tutto il sistema
d’Istruzione e formazione
regionale, che coinvolga
davvero Istituzioni, parti
sociali e quanti la scuola la
vivono ogni giorno.
Discutere di dimensionamento scolastico in questa
situazione, a ridosso delle
vacanze natalizie e delle
iscrizioni degli alunni, ci
sembra un modo poco serio di affrontare questioni
di tale importanza che, invece, andrebbero poste al
centro del dibattito politico
regionale.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FONDATO NEL 1998
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Attualità
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
PRIMO
PIANO
3
Il commissario ad acta Frattura: “Assicureremo appropriatezza al nostro sistema”
Sanità, riorganizzazione nel vivo
A Larino e Venafro l’Unità di degenza infermieristica con posti letto funzionali h24
CAMPOBASSO. Il Commissario ad acta a presidente della giunta regionale, Paolo di Laura Frattura
detta i prossimi passi che
si muoveranno intorno ai
nosocomi di Venafro e Larino, con il processo di riorganizzazione della sanità
molisana. Un processo che,
iniziato nel 2007 con il piano di rientro dal debito ed
il commissariamento del
Molise, ridisegna un sistema sanitario regionale in
continua evoluzione, in
base alle diverse risultanze ottenute presso i tavoli
ministeriali. “Nel processo
di riorganizzazione della
sanità molisana – dichiara Frattura - un nuovo servizio che qualifica e arricchisce l’offerta regionale,
rappresentando una risposta confacente ai nuovi bisogni espressi in campo
sanitario. Domani nel presidio di Larino e, subito
dopo, mercoledì 21, in
quello di Venafro, aprirà
l’Unità di degenza infermieristica. “Con l’attivazione dell’Udi, unità di degenza infermieristica, un nuovo passo nella riqualifica-
zione della rete ospedaliera: entriamo nel vivo
del processo di riorganizzazione”, dichiara il
presidente. “Dotiamo –
prosegue – il nostro servizio sanitario regionale di un’area di cure a
bassa intensità clinica
di tipo intermedio con
posti letto funzionali
h24, gestito da personale infermieristico.
Con l’Udi centreremo
tre obiettivi determinanti per garantire ai
cittadini molisani una sanità di qualità, efficiente e ap-
propriata: saranno ridotte
le giornate di degenza
ospedaliera inappropriata nelle strutture
per acuti; limiteremo gli
ingressi a carattere definitivo in strutture di residenza sanitaria assistita e favoriremo,
aspetto di sostanziale
importanza, l’integrazione tra strutture
ospedaliere e territoriali”, spiega Frattura.
“Contestualmente –
anticipa ancora – sarà
attivato l’ambulatorio
infermieristico per i pazienti deambulanti che
hanno necessità di inter-
venti infermieristici, come
la terapia iniettiva, la gestione delle medicazioni e
la fornitura di materiale sanitario. Così rispondiamo
con efficienza alle nuove
esigenze della nostra sanità. Dopo la messa a regime della Rsa – conclude il
commissario ad acta - con
l’attivazione del secondo
modulo da 20 posti letto,
per un totale di 40, martedì a Larino l’apertura dell’Udi alle ore 16. A Venafro,
il giorno seguente, mercoledì 21 dicembre, sempre
alle ore 16.”
Sono 4mila e 500 gli assistiti in regione. Lo scorso anno quasi duemila nuovi accessi
CAMPOBASSO. Emergono risultati positivi per il
Molise dal primo Rapporto
Nazionale sulla Salute
Mentale, documento che illustra nel dettaglio i principali dati sull’utenza, sulle
attività e sul personale dei
servizi dedicati.
Dal rapporto presentato
nei giorni scorsi presso la
sede del Ministero della
Salute a Roma, è emerso
che nel corso di tutto il
2015 gli italiani che hanno
ricevuto assistenza per disturbi mentali sono stati
quasi un milione, divisi tra
i servizi specialistici territoriali ed ospedalieri. In Molise le persone assistite a
vario genere hanno toccato quota 4.500.
“Il Dipartimento ministeriale – si legge in una nota
diramata dalla Direzione
generale della Salute della
Regione Molise - ha redat-
Salute mentale, il Molise esiste
I dati del primo Rapporto nazionale
to il Rapporto partendo dai
dati del Sistema Informativo della Salute Mentale
(SISM), strumento obbligatorio, alimentato dalle
strutture aziendali e controllato dalle Amministrazioni regionali. Buone notizie per la Regione Molise:
dalle evidenze è effettivamente emerso che innanzitutto il SISM è ormai a regime da alcuni anni rispondendo così alle richieste
del flusso LEA dedicato al
tema, garantendo il completo conferimento dei
dati. Oltre che a rilasciare
un’attendibile dimensione
del fenomeno, grazie a
questo sistema di monito-
raggio risulta in maniera
obiettiva che i Servizi
ASReM distribuiti tra Campobasso, Isernia e Termoli,
hanno buone performance,
per molti indicatori al di
sopra della media nazionale”. Nel complesso i Servizi
territoriali nazionali hanno
erogato più di 10 milioni di
prestazioni, in media 13,5
per ogni utente seguito. In
Molise per ogni utente
adulto la stessa media sale
a 15,5 prestazioni, per un
totale complessivo di quasi 70mila prestazioni erogate nel 2015, indice a sostegno della buona continuità terapeutica dei DSM
molisani.
“La Regione –viene sottolineato - è quindi tra le prime quattro regioni d’Italia
(l’unica del Sud) a garantire la continuità assistenziale nel 63% dei dimessi
ospedalieri. Nel corso del
2015, in Italia sono stati
369.569 i pazienti entrati
in contatto per la prima volta con i Dipartimenti di Salute Mentale. In Molise il
dato ha fotografato che
1.937 sono state le persone che hanno avuto accesso ai DSM per la prima volta, e di questi per la maggior parte hanno età superiore ai 40 anni. Un buon
indicatore, che testimonia
come i Servizi regionali si-
ano attrattivi, anche
grazie alle politiche
di promozione svolte a livello regionale.
Le analisi ministeriali hanno ribadito con
i dati che il fulcro
dell’assistenza è
senza dubbio il Centro di Salute Mentale: il 75% dell’utenza è assorbita dai CSM, il
resto è ripartito sui reparti
ospedalieri, sulle strutture
residenziali e semiresidenziali e sul domicilio”. Il Rapporto ha anche testimoniato come chi soffra di disturbo mentale abbia per il solo
24% del totale una stabile
occupazione. In questo
senso la Direzione Generale per la Salute della Regione Molise finanzia un
progetto specifico di inserimento lavorativo rivolto
agli utenti psichiatrici, organizzato insieme alle Associazioni degli utenti e dei
familiari, oltre che con i Dipartimenti.
E’ piaciuto a tal punto che è stata anche ‘’prelevata’ l’insegna posta all’ingresso
La magia de ‘Il Villaggio di Natale’
Sfoghi, riflessioni e tante, tantissime soddisfazioni
“Ero triste l’altra notte. E sì,
perché era appena trascorsa la serata del 16, quella
che tutti aspettavano per
l’inaugurazione de “Il villaggio di Natale”, quella che noi
organizzatori per primi attendevamo da oltre due mesi,
da quando abbiamo iniziato
a lavorare al progetto (lavorare sì, perché a pensarci
avevamo cominciato già un
anno fa, quando eravamo
nello stesso luogo, in Villa dei
Cannoni, e immaginavamo
qualcosa di più grande di
quello che, comunque in
maniera soddisfacente, per
noi, per gli espositori e per i
visitatori, eravamo riusciti ad
ottenere con soli 6 banchetti, in cui si erano alternati 10
hobbisti), quella in cui anche
la pioggia, attirata dalla sce-
nografia allestita, ha deciso
di farci visita, trattenendosi
a lungo con noi.
E qualcosa di più grande, questo non lo si può negare, lo abbiamo realizzato;
mai soddisfacente abbastanza per chi, come noi,
vive la realizzazione dei propri eventi con la massima
passione, per chi come noi
riesce ad offrire tanto, ma sa
che avrebbe potuto dare
molto di più se solo non vivessimo in Molise, una regione che politicamente è assente, se non quando c’è da
aumentarsi gli stipendi, da
garantirsi i vitalizi, da anticiparsi i propri immeritati
compensi, a scapito di centinaia di famiglie che questo
Natale lo trascorreranno
come un giorno qualsiasi, se
non peggio, dato che il tutto
stride ancor di più in un periodo in cui tutti corrono a
fare acquisti, a svuotare i
banchi dei supermercati per
riempire i frigoriferi, e magari per buttare, nei giorni successivi, la roba che inevitabilmente esubera le reali necessità. Questo è il Molise in
cui “la parola data” non ha
più un senso, dove tanti pensano solo ai propri interessi,
e dove più di qualcuno “parla male degli altri perché non
può parlare bene di se stesso”. E’ il Molise di quelli che,
abituati a lavorare in strada,
nel momento in cui gli si offrono situazioni al chiuso o
all’aperto, molto più coinvolgenti e meglio organizzate di
quelle a cui sono abituati, comunque trovano da ridire. E’
il Molise di chi ti assicura di
essere presente con un proprio intervento che, oltre a
portare lustro alla tua manifestazione porta anche pubblicità al proprio appuntamento annuale, e che però
poi, all’ultimo momento, si
tira indietro. E’ il Molise di chi
si vanta di essere a capo di
un’orchestra di ben 16 elementi e poi ti si presenta con
4/5 musicisti che, se raccolti
per strada, certamente
avrebbero dato più brio alla
serata. E’ il Molise del tipografo che, nonostante sia
stato “imboccato con il cucchiaino”, dicendogli in che
ordine stampare le quattro
pagine di 5000 pieghevoli,
riesce ad inserirle in ordine
sparso e senza logica alcuna, ed è quindi costretto a ri-
stamparli, consegnandoteli
solo il giorno prima dell’inaugurazione. E’ il Molise degli
attacchini che, di un manifesto studiato nei minimi particolari dal grafico, non sono
capaci di far combaciare le
due metà che compongono
la stampa. E’ il Molise di
espositori che aprono in ritardo i propri stand o che
prendono l’impegno di essere presenti tutti i giorni e poi,
solo per puro caso, si scopre
che in alcuni non verranno.
E’, insomma, Il Molise di
quelli che “guardano la pagliuzza nell’occhio dell’altro,
ma a cui non fa comodo accorgersi della trave che hanno nel proprio. E’ il Molise,
soprattutto, di gente che sottoscrive un impegno per la
fornitura di 15 banchetti coperti su tre lati con teli trasparenti, e ne fornisce altri
coperti solo dietro e pochissimo lateralmente e di colore “verde accampamento
rom”, come qualcuno ha definito il nostro Villaggio su
Facebook. Brutta cosa l’invidia! Sono contento, però, di
questo paragone; da questo
si capisce che i molisani almeno non sono razzisti, visto
il via vai costante di visitatori nel nostro Villaggio.” A parlare così è Silvio Giorgio, dell’associazione “Il villaggio
della cultura”, che ha ideato, creato e in buona parte
autofinanziato l’evento più
visitato di questo Natale in
città.
E, a continuare, è Marica
Mastropaolo, Presidente dell’associazione. “Sono felice
oggi. E’ domenica, e fuori c’è
il sole, anche ieri c’è stato.
Lo aspettavamo ed è arrivato. Non deve essere molisano il sole perché lui, “la parola data”, la mantiene. E,
anche grazie a lui, la gente
si è vista in giro. E la gente
sa scegliere, la gente ha gusto, ed ecco che, a distanza
di poche centinaia di metri,
ti accorgi di come un evento
possa essere vincente su un
altro. Tra sabato pomeriggio
e ieri sera, al “Villaggio di Natale”, sono passati già 750
bambini, che moltiplicati per
i genitori ed aggiunti alla gente attirata da luci e melodie,
portano ad un numero di visitatori pari a 3000 (tremila).
Una buona media per così
poco tempo.
Si pensi solo che l’anno
scorso, in occasione dello
stesso evento, sono transitati dal Villaggio 5000 persone in sei giorni. Quest’anno
l’evento ha una durata maggiore quindi… No, a noi non
piace sparare numeri, non ci
interessano i titoli ad effetto
(spesso non rispondenti alla
realtà), noi i conti li faccia-
mo alla fine di ogni evento.
All’ingresso del Villaggio
l’insegna, sì proprio quella
che ci è stata rubata, e che
stiamo cercando di sostituire in fretta. Ci viene da pensare che qualcuno, visto il
risultato che stiamo ottenendo, abbia voluto tenere con
sé un pezzo di questa manifestazione, come si fa quando si va in qualche sito archeologico e si cerca di
asportare un reperto anche
piccolo. Lungi da noi l’idea
che sia stato qualcuno a cui
non va giù il nostro successo. L’insegna posta all’ingresso di un tunnel luminoso (bello davvero, niente a
che vedere con il classico
albero illuminato); alcuni
gnomi di legno che vi indicano la via. Sulla sinistra,
uscendo, un’aiuola con gli
Alberi di Natale Alternativi,
creati da alcune scuole del
capoluogo; un po’ più avanti
due cuccioli di Akita, razza
giapponese di cani, tanto
belli quanto dolci. E, ancora,
le sagome della renna, dello
scoiattolo, del coniglio, dell’orso polare, dell’ermellino,
del gufo e di una famiglia di
pinguini.
E 15 banchetti ben illuminati, allestiti con grazia, con
gente sorridente ad esporre
le proprie creazioni, tutte autenticamente molisane. E la
musica, di sottofondo o proveniente dal Palaeventi, in
cui ogni sera si svolgono uno
o due spettacoli. Ed infine
eccola, la mèta più ambita
dai piccoli, dalle ragazze e
anche da qualcuno “diversamente giovane”. La Casetta
di Babbo Natale dove Lui, in
compagnia di due belle follette, accoglie gli ospiti, che
entrano per una foto ricordo
o per consegnargli la letterina dei desideri.
Sono felice oggi. Sono felice perché la gente sa dove
andare se vuole divertirsi, se
vuole comprare cose belle a
costo onesto, se vuole sorseggiare una cioccolata calda o un vin brulè, se vuole
passeggiare in un ambiente
caldo, accogliente, rilassante ma, soprattutto, umano.
Dov’è questo posto? In Villa
dei Cannoni, alle spalle del
Municipio (non davanti, mi
raccomando; ci denuncereste per pubblicità ingannevole).
E, se proprio non sapete
dove sia, non chiedete ma
chiudete… sì, chiudete gli occhi e pensate ad un posto
come quello descritto. Un
elfo vi prenderà per mano e
vi guiderà lì, proprio lì dove
volete andare, al “Villaggio di
Natale”. Alle spalle del Municipio, mi raccomando.
Buon Natale a Tutti.”
Campobasso
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
VIA S. GIOVANNI IN GOLFO - 86100 CAMPOBASSO - TEL. 0874.484623
I genitori attendono la proposta definitiva dal sindaco. Pascale (FI): “Termini subito il disagio”
Don Milani, è il giorno decisivo
In Commissione anche il Movimento Consumatori: “Riaprire scuola di via Leopardi”
In Commissione Lavori
Pubblici, prevista questa
mattina, si decidono le sorti
degli alunni della ‘Don Milani’. Un confronto che vedrà
la partecipazione di una
componente ulteriore: il Movimento Consumatori che,
con una delegazione di genitori ed operatori commerciali del quartiere Vazzieri,
verrà ascoltato dal sindaco
e dalla Commissione consiliare in seduta sui problemi
delle scuole. “La delegazione esprimerà la posizione
dei cittadini che chiedono un
intervento sollecito ed esaustivo per mettere in condizione di riaprire la Scuola ‘Don
Milani’ in sicurezza al più
presto possibile, affinchè la
struttura resti importante nel
quartiere”.
Una presa di posizione che
è stata accompagnata dai
fatti. E’partita, come noto,
una raccolta firme (davanti
alla chiesa Mater Ecclesiae)
che verranno presentate proprio al primo cittadino nel
corso dell’incontro di questa
mattina a a Palazzo San
Giorgio. Firme e preoccupazioni, dunque, dato che in
zona i piccoli esercizi dall’attuale situazione ricaverebbero un danno non indifferente, a tal punto da metterne a
rischio la sopravvivenza.
“Nuovo Cinema Campobasso”
Fraulein, questa sera
va in scena la magia
di una fiaba d’inverno
Dopo la brillante esperienza di ‘Noi e gli altri’ la scorsa
estate in villa de Capoa, MoliseCinema torna nel capoluogo
regionale per un altro evento promosso dall’assessorato alla
Cultura del Comune di Campobasso. Nell’ambito di “Natale In… cantato”, oggi e martedì 20 dicembre è in programma la minirassegna dal titolo “Nuovo Cinema Campobasso”, una panoramica sul cinema italiano con opere prime e
cortometraggi, e uno spazio dedicato ai più piccoli con la
proiezione (martedì 20 alle 17) di ‘Inside out’film d’animazione che ha sbancato ai botteghini nel 2015, diretto da
Pete Docter, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Disney. Questa sera alle 20:30 “Fraulein. Una
fiaba d’inverno” di Caterina Cerone, commedia delicata con
un inedito Christian De Sica. Con l’attore romano anche
Lucia Mascino, Therese Haener, Irina Wroma, Maximilian
Mazzotta. Il film sarà preceduto dal cortometraggio ‘Giro di
giostra’ di Massimiliano Davoli, con Michele Riondino, Tea
Falco, Pippo Del Bono. Interviene e incontra il pubblico Massimiliano Davoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
“Dovesse materializzarsi
l’ipotesi chiusura per questi
esercizi - spiegano i consumatori - ne deriverebbe non
solo un danno economico
per gli esercenti ma per tutte le microeconomie del
quartiere nel suo insieme.
Per tutti questi motivi - concludono - ci uniamo alle preoccupazioni delle famiglie,
per una solidarietà non solo
morale ma fondata sulla condivisione piena del problema dando la nostra disponibilità ad una collaborazione
per il bene comune”.
Collaborazione che i genitori della Don Milani vorrebbero estendere all’amministrazione, se dalla Commissione verrà fuori una proposta definitiva. In pole, nonostante le proteste, c’è l’ipo-
tesi trasferimento degli alunni del Liceo Artistico, ma non
sono esclusi colpi di scena.
Intanto, resta forte la pressione dell’opposizione a Palazzo San Giorgio. Dopo civici e M5S, anche Forza Italia,
con il consigliere Alessandro
Pascale, fissa paletti e scadenze. “Credo che senza il
raggiungimento degli obiettivi indicati - esordisce - l’am-
ministrazione dovrebbe dimettersi subito dopo la scadenza del 15 gennaio. E’stato promesso qualcosa di importante alle famiglie: non è
possbile tradirli ancora. Eppure - conclude - vista la gestione sfoggiata fino a questo momento, nutro forti
dubbi sulla capacità di questa amministrazione comunale”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli è stato intitolato lo spazio antistante la sede della Curia
Diocesi e Comune omaggiano
la memoria di monsignor Di Filippo
opera al ser- monianze presso l’Auditovizio della rium Celestino V. Mentre alle
comunità cit- ore 18:30 è stata celebrata
tadina. L’ar- una Santa Messa di commec i v e s c o v o morazione, nel decimo anniBregantini versario della dipartita al Cieha presen- lo di mons. Di Filippo, presziato la ceri- so la Cattedrale della
monia di inti- Ss.Trinità a Campobasso.
t o l a z i o n e Sono passati 10 anni da
Il momento
dell’intitolazione
alla presen- quando mons. Ettore Di Fiza del Clero lippo, arcivescovo emerito
Con la denominazione diocesano, del vescovo di della diocesi di Campobasso
“Largo Mons.Ettore Di Filip- Sulmona–Valva mons. Ange- – Bojano ha fatto il suo ripo” sabato scorso è stato lo Spina, del Sindaco di Cam- torno presso Dio. Spentosi
intitolato lo spazio antistan- p o b a s s o
presso Civite l’immobile sede della cu- A n t o n i o
tella del
ria in via Mazzini a Campo- Battista di
Tronto (TE)
basso al vescovo emerito di autorità cidove era
Campobasso–Boiano. Per il vili, militari
nato, nelsuo alto profilo biografico e dei fedeli
l’abbazia di
Ettore Di Filippo, arcivesco- della città.
Montesanvo di Campobasso dal 28 Immediatato, al confiOttobre 1989 al 21 Novem- m e n t e
ne tra la diobre 1998, illustre personali- dopo una ricesi di Teratà religiosa, si è particolar- f l e s s i o n e
mo e di San
Mons. Di Filippo e Papa Wojtyla
mente distinto per la sua con testiBenedetto
del Tronto il 18 dicembre
2006 Mons. Ettore Di Filippo è tornato alla casa del Padre. Arcivescovo di Campobasso-Bojano, è stato una
presenza dinamica nel panorama diocesano e regionale
degli anni ’90. Un periodo segnato da cambiamenti in città e in regione, l’affacciarsi
verso il secondo millennio
rendeva frizzante di interessi e di nuovi orizzonti l’aria
diocesana. Dallo spirito imprenditoriale, formatosi alla
scuola della comunicazione
americana, per anni cappellano sulle navi che conduvcevano gli emigranti in tutto il mondo, don Ettore aveva lo sguardo della lungimiranza pastorale, cercando di
applicare le metodologie pastorali che il Concilio Vaticano II proponeva al mondo
cattolico per lottare contro
un imperante secolarismo.
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Attualità
CAMPOBASSO
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
REPORTAGE. Il riposo tra sporcizia e umidità, la doccia al Cardarelli e la speranza di una casa
Da 5 anni dorme in auto
Vivo grazie all’amico Tony
Da quasi 5 anni è costretto a dormire in macchina. Al
gelo del rigido inverno campobassano o durante le afose giornate estive. Per fare
la doccia si reca all’ospedale Cardarelli, mentre a pranzo e a cena è ospite, ormai
da anni, di un amico. Quella
che stiamo per raccontare è
la storia di Giovanni Gianfagna, 48enne di Campobasso. Alla quale si intreccia
quella di Tony Perrella, l’amico di sempre grazie al quale
riesce a sopravvivere. E’ proprio quest’ultimo che ci ospita nella sua abitazione di
Fontana Vecchia per portarci a conoscenza di quello che
sta vivendo Giovanni.
“Il mio amico – parte subito Tony che ha voglia di sfogarsi e di rendere nota la situazione – a cui offro pran-
darsi. Abbiamo effettuato numerose
richieste agli organi competenti affinché qualcosa si
muovesse: principalmente per ottenere una piccola
casetta popolare,
un’abitazione dignitosa che possa
toglierlo dalla strada. Ma tutti gli appelli sono caduti
Giovanni con l’amico Tony
nel vuoto. Io ho un
problema alle
zo e cena da anni, dorme in gambe – prosegue Tony Perun’auto, tra umidità ed inset- rella – sono invalido civile e
ti. Nessuno sembra interes- percepisco 800 euro di pensarsi al suo caso e, purtrop- sione. Io e mia moglie non
po, ha numerosi problemi di riusciamo più ad andare
salute, causati soprattutto avanti, ma garantiamo prandal freddo. La macchina in zo e cena a Giovanni quoticui dorme non è funzionan- dianamente che diversate e pertanto non può riscal- mente resterebbe digiuno.
Non abbiamo aiuti da nessuno e oltretutto siamo anche
preoccupati perché la zona
è abbastanza pericolosa e
non vorremmo che gli accadesse qualcosa durante la
notte. Non mi spiego come
nel 2017 possano esserci
ancora persone costrette a
dormire in auto”. “Lo scorso
anno – accenna timidamente Giovanni – stavo per per-
Doppia laurea da 110 e lode,
auguri ad Alessia e Jonathan
Hanno concluso brillantemente il proprio percorso di studi presso l’Università del Molise Alessia Iademarco e Jonathan Pannunzio. Venerdì si sono laureati in Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione facendo registrare entrambi una votazione
di 110/110 e lode. Ad Alessia e Jonathan le congratulazioni e gli auguri da
parte di parenti e amici a
cui si aggiungono quelli
della redazione de Il Quotidiano del Molise.
L’auto in cui dorme
“L’anno scorso
sono stato
in pericolo di vita
e ora senza
una residenza
rischio il carcere”
dere la vita”. “E lo abbiamo
salvato noi – interviene nuovamente l’amico Tony. Lo
abbiamo portato immediatamente in ospedale dopo che
aveva accusato un malore,
causato da un improvviso
abbassamento di pressione”.
“Una ventina di giorni fa –
riprende Giovanni con tono
dimesso – ho scritto nuovamente ai servizi sociali ed ho
compilato le pratiche necessarie per ottenere un alloggio popolare, ma mi hanno
detto che devo attendere le
graduatorie. Intanto, però,
senza una casa, rischio il carcere, perché senza fissa dimora. Il tribunale di sorveglianza vuole conoscere la
residenza per la relazione e
per l’affidamento in prova.
La Questura fa quel che può
e devo dire che ho ricevuto
aiuto e sostegno dalle forze
dell’ordine”.
“Nel 2017 – riprende Tony,
ma il suo tono invece è perentorio – è costretto a fare
la doccia in ospedale. Infine
– puntualizza – sono rammaricato del fatto che dopo
tutti i sacrifici che facciamo
io e mia moglie non abbiamo ricevuto nemmeno una
lettera di ringraziamento
come cittadini. Sono dieci
anni che garantiamo il vitto
a Giovanni”.
“Vorrei solo una casa – riprende il discorso Giovanni
che da dal 2012 dorme in
auto – per riacquistare la dignità”. Mentre ci accompa-
Lo scantinato in cui
ha dormito per anni
Giovanni Gianfagna
(Alle spalle il castello Monforte)
gna a vedere quello che è
stato per anni la sua abitazione, uno scantinato, e la
macchina dove attualmente
dorme, ci racconta che è separato e che dal 2005 al
2008 ha dormito in ospedale. Al Cardarelli ora ci va solo
per la doccia. Nello scantinato ci tiene le sue poche cose,
ma per qualche anno ha dormito anche lì. Tra sporcizia e
umidità. Abbandonato quel
luogo tetro ci dirigiamo verso l’auto, il suo attuale dormitorio. Che si trova alle spalle delle case popolari di Fontana Vecchia. Lo spettacolo
non è dignitoso per un essere umano. Ma Giovanni al
momento non ha altro. E non
perde la speranza di poter
uscire fuori da questa situazione. Quando gli chiediamo
una foto per l’articolo, esprime un desiderio: “Vorrei il
Castello Monforte sullo sfondo”. Accontentato. La speranza di Giovanni è che la
sua città possa aiutarlo.
IR
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Lo studioso ha ripercorso la storia raccontando aneddoti curiosi e particolari sconosciuti
Bojano negli antichi itinerari
Gentile: “In epoca medievale il territorio molisano era rilevane per le comunicazoni”
BOJANO. Lo studioso Oreste Gentile ha ripercorso la
storia di Bojano negli antichi itinerari raccontando
aneddoti curiosi e particolari sconosciuti. “Bojano,
fondata dai Safini/Sabini/
Sabelli/Sanniti tra i secoli
X-IX a. C. alle falde settentrionali del massiccio del
Matese, svolse un ruolo di
primaria importanza nel
corso della Storia, soprattutto nel periodo compreso
tra il X-IX secolo a. C. ed il
XIII secolo. I tratturi permisero la migrazione (ver sacrum) dei giovani Safini/
Sabini/Sabelli/Sanniti verso i territori prescelti per
dare origine alle nuove popolazioni: Piceni, Marrucini,
Vestini, Equi, Marsi, Peligni,
Carecini, Frentani, Pentri,
Irpini, Caudini e Lucani. Lo
sviluppo della città di Bojano fu favorito fin dalla sua
fondazione (X-IX a. C.), da
uno dei tratturi che attraversavano da occidente ad
oriente il territorio della attuale regione Molise e consentivano la transumanza
stagionale delle greggi dagli altipiani dell’Abruzzo alle
coste adriatiche ed alla pianura dauna. Il tracciato del
tratturo denominato Pescasseroli-Candela, come
vedremo, raccordandosi a
nord con gli altri percorsi,
permise di costruire la via
consolare Minucia: passando per la città di Bojano, collegava la città peligna di Corfinio, posta sulla
via consolare Valeria, con
la città di Brindisi. Bojano,
in osco Bovaianom, in latino Bovianum, fu la cittàmadre, la capitale dei Pentri fino alla conquista romana; 2^ capitale della Lega
Italica in occasione della
guerra sociale (I sec. a. C.),
colonia, municipio e sede
di diocesi episcipale durante il dominio romano. Con
il dominio dei Longobardi,
Bojano fu capoluogo di uno
dei gastaldati (anno 667)
nel ducato di Benevento e,
successivamente, di uno
dei 6 gastaldati nel ducato
di Benevento istituiti nei
territori che avrebbero costituita la regione Molise.
Con i Franchi, i gastaldati
divennero contee e, con il
dominio dei Normanni,
Bojano accrebbe la sua
importanza avendo esteso
i confini della omonima
contea inglobando i territori pertinenti alle contee di
Venafro, Isernia, Trivento,
parte di quella di Larino e
con 2 feudi: Serracapriola
in provincia di Foggia e Castelvolturno in provincia di
Caserta. Nell’anno 1142 la
Contea di Boiano fu denominata Contea di Molise.
Molise, per ricordare la famiglia comitale Molinis,
Molisio originaria del feudo
normanno di Moulins. La
contea di Molise, con capoluogo Boiano, fu protagonista di tutti gli avvenimenti
che videro impegnati i suoi
titolari in conflitto con i re e
gli imperatori presenti all’epoca nell’Italia centro
meridionale. La sua decadenza iniziò con il dominio
Boiano
degli Angioini. In considerazione del suo ruolo, Bojano fu presente negli itinerari e nella più antica cartografia. La più antica carta geografica che rappresenta la città di Bojano in
base alle coordinate geografiche calcolate all’epoca, è la Geografia di Tolomeo (I sec. d. C.). Si deve
ad un console romano la
costruzione della via Minucia che interessava i territori interni della penisola
italica con un percorso parallelo alla via Appia, alla
via Latina/Casilina ed alla
via litorale adriatico. Secondo Radke (1981), il costruttore della via Minucia dovrebbe essere scelto tra: M.
Minucio Rufo console nel
221 a. C., Quinto Minucio
Rufo console nel 197 a. C.
e Q. Minucio Thermus console nel 193 a. C.. Radke
propende per M. Minucio
Rufo. La via Minucia fu ricordata da Cicerone (106
– 43 a. C.), da Orazio (65 –
8 a. C.) e da Strabone (p.
60 a. C. - c. 20 d. C.) che
scrisse: Ci sono due vie che
partono da Brendesion: la
prima è una mulattiera che
passa attraverso il territorio dei Peucezi chiamati
Pedicli e poi attraverso
quello dei Dauni e dei Sanniti fino a raggiungere a
Beneventum. Su questa via
c’è la città di Egnatia e poi
Celia, Netium, Canusium
ed Herdonia. L’altra via,
passa per Taranto, volge un
pò verso sinistra, allungando l’itinerario di circa un
giorno. E’ chiamata via Appia ed è maggiormente praticabile per i carri. La prima,
ricordata da Strabone
come una mulattiera era la
via Minucia che oggi si
identifica con la S. S. Appulo Sannita 17. La via consolare Minucia (1) fu disegnata nella Tabula Peutingeriana (Itineraria picta/dipinto) le cui edizioni furono
stimate all’anno 170 ed all’anno 365. Bojano si localizza e si identifica con Bo-
biano (2 torri) ed è posto ad
oriente della catena appenninica e non lontano (a sinistra) da Hercul Rani
(Campochiaro). Le località
poste sulla via consolare
Minucia e riportare nella T.
P., sono nell’ordine: Corfinio, Sulmona, Campo di
Giove, Castel di Sangro, bivio Fòrli del Sannio, Isernia,
Santa Maria del Molise,
Bojano, Campochiaro, Sepino, Ariano Irpino. Da Bobiano si originava una altra
via (2) che lo collegava con
adcanales (Baranello), e
con: ad pyr (Campolieto),
Geronum (Gerione-Casacalenda) e Teneapulo (S. Paolo Civiate). Bobiano/Bojano era collegato anche con
la costa del mare Adriatico
con un percorso che seguiva il tracciato del tratturo
Matese-Centocelle, oggi
identificabile con la odierna S. S. 87 Sannitica. Nella città di Bojano, all’inizio
di via Francesco Cavadini
l’iscrizione Strada S. Agostino per Napoli e Termoli testimonia l’esistenza della
via che collegava la capitale dei Sanniti Pentri con il
territorio dei Sanniti Frentani, con la costa adriatica ed
il territorio die Dauni. Una
via precursora dell’attuale
S. S. 647 “Bifernina”, da
Bojano a Termoli. All’epoca
della T. P., il tracciato da
Bobiano/Bojano raggiungeva nell’ordine: adcanales
nei pressi di Baranello (CB),
l’odierna taverna Cortile nei
pressi di Campobasso,
dove incrociava il trattuto
Castel di Sangro-Lucera, ad
pyr presso Campolieto
(CB), Geronum/GerioneCasacalenda (CB) e teneapulo/San Paolo Civitate
(FG). In epoca medievale il
territorio della regione Molise, già pertinente alle popolazioni italiche dei Sanniti Pentri e dei Sanniti
Frentani, svolse un ruolo di
primaria importanza per le
comunicazioni tra il nord ed
il sud della penisola italica.
Le cronache dell’epoca longobarda, ricordano l’esistenza di una via che facilitava le comunicazioni tra la
città di Spoleto, capoluogo
dell’omonimo ducato, con
la città di Benevento, capoluogo dell’omonimo ducato-principato, e da qui, con
la Via Sacra Langobardorum, si poteva raggiungeva
il santuario di Monte Sant’Angelo. La via dei 2 Ducati, in epoca federiciana, fu
testimone della ribellione
del conte Tommaso di Celano e delle contessa Giuditta, titolare della contea
di Molise. Fu utilizzata per
il trasferimento degli eserciti dell’imperatore e dei ribelli fedeli al conte da Rocca Boiano, l’odierna Civita
Superiore di Bojano, e dalla città di Bojano, capoluogo della contea di Molise,
al castellum di Rocca Mandolfi ed a Celano, capolugo della omonima contea.
Con l’avvento degli Angioini iniziò il lento declino della città di Bojano: la contea
di Molise non più data in
feudo e fu amministrata
dalla corte reale”.
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LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Grazie alla ricercatrice Marianna Iafelice è stato possibile ripercorrere le tappe della sua vita santa
Padre Raffaele, l’uomo e la fede
Interessante seminario di studi a S. Elia a Pianisi sulla figura del religioso
di Maria Sa
eale
Savveria R
Reale
Altro appuntamento di
rilievo, inserito nell’ambito
del bicentenario della nascita di Padre Raffaele da
Sant’Elia a Pianisi, è stata
l’interessante conferenza,
tenuta sabato scorso, presso la Chiesa dei Cappuccini di Sant’Elia a Pianisi,
dalla ricercatrice Marianna
Iafelice.
In sostanza la studiosa e
collaboratrice dei Frati Minori Cappuccini, soffermandosi sulla vita di Padre
Raffaele da Sant’Elia a Pianisi, ha evidenziato come la
testimonianza di santità di
questa figura non possa
prescindere dal contesto
sociale, culturale e religioso del suo paese natio e del
territorio dove la sua vocazione religiosa è nata e si è
concretizzata.
Tenendo conto del contesto anche storico in cui ha
vissuto (1816-1901), il
Monaco Santo – come lo
chiamavano i suoi concittadini - ha avuto un ruolo indispensabile nel suo tempo diventando punto di riferimento per la popolazio-
ne, la Chiesa locale e le
stesse autorità della nascente Italia unita. La Iafelice ha ricordato, infatti,
come sia stato faticoso ma
fondamentale mantenere
aperto il Convento di Sant’Elia a Pianisi durante il
difficile periodo della soppressione. Era l’epoca in
cui le autorità civili imponevano ai frati di abbandonare il luogo dove vivevano,
dove avevano vissuto per
anni in comunità, obbligandoli spesso a lasciare anche il vestiario, prescrivendo addirittura di lasciare il
mantello o il numero di calze o maglie da portare via;
o, dopo aver confiscato la
gran parte degli alimenti
della dispensa, assegnandogli solo qualche porzione
residua. “Immaginiamo il
trauma di questi uomini,
che, abituati a pregare, a
lavorare insieme, all’improvviso venivano messi
fuori dal Convento. Con i
cappuccini di Sant’Elia a
Pianisi però l’autorità civile non era riuscita nel suo
intento perché la popolazione era rimasta fedele
Il monumento a padre Raffaele
alla guida di Padre Raffaele”. Come noto, la missione del Monaco Santo, oltre
a mantenere viva la presenza religiosa dei frati
cappuccini nel suo paese
natio, ha avuto una profonda efficacia caritativa anche nel territorio regionale.
Incisiva la sua permanenza a Campobasso, nella
Chiesa della Libera, allorquando, durante il suo ministero, si dedicò soprattutto ai malati e ai carcerati.
La studiosa ha poi rimarcato come oggi sia essenziale partire dal messaggio
di coerenza e di umiltà della figura di Padre Raffaele
per offrire ai giovani, attraverso la sua povertà, la sua
obbedienza, il suo stile
umile e sobrio, un esempio,
un richiamo a valori e atteggiamenti che non sono
“fuori moda” e di cui le nuove generazioni hanno particolarmente bisogno. ”Iconograficamente - ha precisato la Iafelice - la figura
del cappuccino classico, si
affianca, al di là della spiritualità, alla coerenza, alla
fede, al profondo rispetto
per tutti. Una meravigliosa
ed esplicativa testimonianza del vincolo dei fedeli alla
figura dei frati ci è data proprio nel periodo della soppressione. Nei paesi dove
c’erano i cappuccini, i cittadini supplicavano le autorità civili, scrivendo commoventi lettere, affinchè
non fossero chiusi i Conventi, perché i frati erano
un insostituibile punto di
riferimento, in quanto so-
Un momento
dell’incontro
stenevano in tutto la popolazione, non solo per conforto spirituale ma anche
venendo incontro alle esigenze di altro ordine. Va
preso atto che i cappuccini
erano diversi dai secolari;
ciò che li caratterizzava era
un saper fare, un approccio diretto con la gente
molto spontaneo. I sacerdoti, più distaccati, erano
chiamati, in ragione di una
forma giuridica della parrocchia, a gestire terreni e
possedimenti, più che alla
cura dell’assistenza spirituale dei fedeli, che si affidavano volentieri ai
cappuccini”.Di tale identità
francescana era pervasa la
spiritualità di Padre Raffaele che, come affermato
dalla studiosa, è percepibile anche oggi entrando nella chiesa conventuale dove
il cappuccino ebbe celesti
visioni della Vergine. La sobrietà, la discrezione e
l’umiltà di questo frate, in
un mondo come il nostro,
condizionato dal desiderio
di possedere, accaparrare,
da un forte protagonismo,
ci fanno cogliere il messaggio della sua santità.
Nel ringraziare Marianna
Iafelice per essersi così
appassionata alla figura
dell’illustre frate santeliano, Padre Aldo Broccato,
vice postulatore e guardiano del Convento, ha commentato con soddisfazione: “Era un rischio parlare
di Padre Raffaele ai santeliani, ma la dottoressa Iafelice, con competenza e
passione, ha accattivato
l’attenzione dei presenti,
che hanno seguito la conferenza fino alla conclusione, ricordando altresì che
il patrimonio umano spirituale del loro santo concittadino va custodito e tramandato gelosamente,
perché continui ad essere
punto di riferimento per il
paese e per la Chiesa che
presto ne riconoscerà la
venerabilità”.
Presente alla conferenza
anche Padre Luciano Lotti,
che nel salutare la comunità, sempre molto accogliente nei suoi riguardi, ha
ribadito il suo impegno,
anche se da lontano, nel
portare avanti lo studio avviato su Padre Raffaele
negli anni scorsi. “Marianna, che produce biografie
sulla vita dei frati, conduce trasmissioni a tema, si
è molto entusiasmata di
fronte a questa figura che
è veramente ed ancora attualissima. Mi auguro – ha
poi concluso - che avremo
altre occasioni, come la ricorrenza della vestizione di
Padre Pio a Sant’Elia a Pianisi, per far conoscere il
Monaco Santo più approfonditamente ed oltre i confini della Provincia Monastica”.
Spedino Moffa Trio
a Kalenamatrice
Dopo la spettacolare performance su Rai Uno, che
ha visto Giuseppe
“Spedino” Moffa
Trio ospiti del programma “Music
Quiz” condotto da
Amadeus, il gruppo riccese si esibirà, il prossimo 27
dicembre, a Casacalenda per una
serata musicale di
beneficenza “Kalenamatrice. Organizzata dall’Associazione “Per non
dimenticare”, la
serata è stata promossa per finalità solidaristiche. L’intero ricavato infatti
sarà donato alle popolazioni terremotate. Appuntamento alle ore 20,30 presso CineTeatroK. La prevendita presso la tabaccheria Continelli
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LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N.350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Si sono qualificati come rappresentanti, consegnato le presunte ‘ordinazioni’ e riscosso compensi
Truffate due attività commerciali
I malviventi hanno approfittato dell’assenza dei titolari e ingannato i dipendenti
Truffe messe a segno in
due attività
commerciali.
Si sono qualificati come
rappresentanti di prodotti commerciali, approf ittando
dell’assenza
Trivento
CASTELMAURO. L’amministrazione comunale sostiene il Comitato Regionale “Pro- Terra del Molise”.
Nell’ottobre del 2015 è stato costituito tale Comitato,
organizzazione non lucrativa di utilità sociale, la cui
finalità è realizzata attraverso l’intervento dei promotori nei seguenti settori:
danni in agricoltura provocati da animali selvatici.
Tali finalità sono rivolte a
Pianificazione
magistrale
da parte
dei malviventi
nendo il compenso falsamente pattuito. Il tutto è riuscito grazie ad una buona
finzione e trucchi telefonici. Gli importi sottratti con
furbizia non sarebbero stati
così elevati, ma quello che
fa maggiormente preoccupare è la pianificazione
messa a segno dai delinquenti: conoscevano bene
le attività commerciali, i
Castelmauro. Contro i danni in agricooltura da animali selvatici
Il Comune aderisce al comitato
regionale Pro-Terra del Molise
garantire agli operatori del
settore agricolo della Regione Molise assistenza e
soluzioni risolutive per danni provocati dalla fauna
Nozze d’oro
per Luigi e Nina
Luigi Scarano e Nina Ciafardini hanno festeggiato il
loro 50esimo di matrimonio. Un traguardo importante,
raggiunto grazie alla autenticità dei sentimenti e delle
emozioni, vissute da quel 18
dicembre
1966. Tanti auguri da parte
dei familiari ed
amici. Auguri e
complimenti
anche dalla redazione de “Il
Quotidiano del
Molise”.
10
dei titolari. Ai dipendenti
hanno consegnato le “presunte” ordinazioni, otte-
selvatica.
Un comitato nato come
strumento per dare voce
alle aziende agricole, ai
danneggiati dell’incidentistica stradale ed a tutti coloro che si sono imbattuti
nella fauna selvatica e nei
danni da essa prodotti (cinghiali, lupi, caprioli e gazze,
così come indicati dalla legge regionale n. 6 del 1983).
Il comitato, nello specifico,
contesta l’assenza dei pagamenti a titolo di risarcimento danni subiti dalla
fauna selvatica; chiede di
stanziare in bilancio i fondi
necessari per garantire il
ristoro dei danni prodotti
Comunicato della Polizia locale
Anticipati i mercati
del 25 e del 1°
Mercato domenicale anticipato per le festività natalizie. L’ufficio municipale della Polizia locale fa sapere che
il mercato del 25 dicembre e del 1 gennaio, vengono
anticipati al venerdì precedente e rispettivamente del 23
e 30 dicembre.
Decisioni prese tenendo in considerazione dell’afflusso maggiore di cittadini durante il periodo di feste, che
potrebbe creare problemi alla regolare circolazione.
dalla fauna selvatica; promuove un’azione di sinergia istituzionale per forni-
nomi dei titolari e, soprattutto, sapevano quando
non trovarli. Tutti indizi che
ora sono al vaglio degli inquirenti. Il consiglio per tutti
e, in maniera particolare,
alle fasce più vulnerabili,
quali anziani, di dare la
massima attenzione e di
diffidare di offerte o iniziative che poi si dimostrano
vere e proprie truffe.
re un’adeguata soluzione
al sovrannumero dei cinghiali presenti nel territorio
regionale; sollecita l’intervento legislativo regionale
rispetto alla normativa vigente, tenendo conto delle
proposte acquisite dagli
aderenti che sono sottoposte, di volta in volta, alle istituzioni regionali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Terza laurea
per Maria Elena
Confetti rossi per Maria Elena. “Sei stata grande – la
dedica - hai lavorato duro e fatto parecchi sacrifici per
prendere
questa terza e
meritata laurea, siamo fieri
di te! Complimenti Dottoressa.
Tantissimi Auguri dalla famiglia e dagli amici”. Auguri anche dalla redazione de “Il
Quotidiano del
Molise”.
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Nell’incontro di sabato al Comune rassicurazioni in tal senso dall’assessore regionale Carlo Veneziale
Isernia, nessuna vendita in vista
per la Camera di commercio
Nessuna vendita in vista
per i locali della sede isernina della camera di commercio, né alcuno spettro
di futura chiusura. Il distaccamento dell’ente camerale molisano rimarrà a Isernia, semmai ciò che si sta
valutando sarebbe la possibilità di mettere in affitto
parte dell’immobile. È
quanto, in sintesi, è stato
riferito dall’assessore regionale alle Attività produttive, Carlo Veneziale, nel
corso dell’incontro convo-
In provincia più di 500 nascite
Punto nascite, Pastore:
“Va potenziata
la funzionalità”
In seguito all’incontro sulla sanità e sull’ospedale Veneziale svoltosi venerdì sera
a Isernia, dal proprio profilo
Facebook è intervenuto anche il dottor Lucio Pastore,
medico in forze al Pronto
soccorso dell’ospedale Isernino. Il medico concentra
l’attenzione sul Punto nascite, facendo presente che in
Lucio
passato presso la struttura
Pastore
sanitaria isernina “i parti
erano nella media di 800 l’anno con un basso indice
di cesarei”. Poi, sostiene, fu “progressivamente destrutturato il reparto di ostetricia e ginecologia”. Inoltre, il
medico del ‘Veneziale’, sottolinea che “attualmente in
provincia di Isernia ci sono più di 500 nascite l'anno.
Tuttavia l’utenza preferisce strutture extraprovinciali. La
vera volontà politica dovrebbe essere quella di creare
le condizioni di funzionalità di quella struttura offrendo personale, mezzi e strutture correlate”. Secondo
Pastore, chiedere semplicemente una deroga al Balduzzi non è la soluzione. “Ma – commenta – forse la
vera volontà è quella di dismettere l’ospedale Veneziale e come al solito si parte dal punto nascita”.
cato dall’assessore comunale alle Politiche sociali
Pietro Paolo Di Perna. Incontro svoltosi sabato presso il Comune, al quale hanno partecipato anche il sindaco d’Apollonio, il segretario del sindacato Csa Feliciantonio Di Schiavi, il consigliere regionale Vincenzo
Niro, il presidente della Provincia di Isernia Lorenzo
Coia, l’ex presidente della
Camcom di Isernia Pasqualino Piersimoni, alcuni consiglieri dell’amministrazione comunale e alcuni dei
dipendenti della sede pentra della Camera di commercio. Al termine dell’incontro, è stato siglato un
documento con cui il Comune di Isernia si impegna
a mettere in atto tutte le
eventuali iniziative necessarie a scongiurare il depo-
tenziamento dei servizi offerti dall’ente camerale
pentro. Tuttavia, come riportato anche da un sito
locale d’informazione on
line, l’assessore Veneziale
ha fatto presente che al
momento non è in agenda
alcuna chiusura della sede
isernina, semmai si sta valutando la possibilità di tra-
Carlo
Veneziale
Camera di Commercio
d’Isernia
sferire gli uffici presso il
palazzo della Provincia. Allo
stesso tempo, c’è la possibilità di chiedere alla governance camerale di incrementare i servizi offerti sul
territorio pentro, anche se
occorre fare i conti con il
taglio di dei fondi nazionali
del 50% previsto per il
2017. Una questione che
secondo l’esponente della
Giunta regionale potrebbe
essere affrontata in considerazione del fatto che,
non essendo stata approvata la riforma costituzionale, la gestione del setto-
re del Turismo e del marketing territoriali resta in capo
alle Regioni. E si potrebbero utilizzare, in parte, i fondi a ciò destinati. Inoltre,
Veneziale ha riferito di aver
parlato col presidente di
Camcom Molise, Poalo Spina, che avrebbe fatto presente come non sia ritenuta utile ai fini di incrementare la liquidità un’ipotesi di
vendita dei locali della sede
pentra, ma semmai si potrà valutare la possibilità di
dare in affitto parte dell’immobile.
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Durante la notte scorsa rubata un’auto, delle bici e generi alimentari
A San Lazzaro, i garage
del quartiere nel mirino dei ladri
Garages del quartiere
San Lazzaro nel mirino dei
ladri. Nella notte scorsa
numerosi locali, a quanto
pare almeno una ventina,
sono stati svaligiati e ripuliti di tutto quel che c’era
all’interno. Nel bottino figu-
rerebbero, infatti, un’auto e
alcune biciclette, ma anche
attrezzi da lavoro e perfino
prodotti alimentari. Tra questi, conserve, salsicce, salumi, formaggi e olio d’oliva. In un caso sarebbero
stati sottratti circa 80 litri
d’olio, travasati all’interno
di alcune bottiglie rubate in
un garage vicino. Ad accorgersi dei furti sono stati i
proprietari che, ieri mattina, hanno notato, chi dalla
strada che dalle finestre di
casa, che le saracinesche
e i portoni del proprio garage erano aperti. Sulla vicenda indaga la Polizia,
che avrebbe rinvenuto all’interno di uno dei locali
svaligiati una torcia, probabilmente utilizzata dai ladri.
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Festività, i Carabinieri avviano
l’operazione ‘Natale sicuro’
Per prevenire ogni tipo di reato
Prevenzione dei reati e controllo del territorio, il Comando provinciale dei Carabinieri predispone l’operazione
‘Natale sicuro’, che prevede un monitoraggio capillare
dell’area pentra durante tutto il periodo delle festività.
“L’operazione – spiegano dall’Arma – avrà l’obiettivo di
contrastare in modo particolare i reati di maggior allarme sociale, quali furti, rapine, truffe e spaccio di stupefacenti, e vedrà impegnate tutte le Stazioni dislocate sul
territorio che agiranno in sinergia con le unità di pronto
intervento dei Nuclei operativi e radiomobile dipendenti
dalle Compagnie di Isernia, Venafro ed Agnone. Inoltre
saranno impiegate pattuglie del Nucleo investigativo, che
in borghese e a bordo di auto civetta vigileranno in particolare su abitazioni isolate, attività commerciali, uffici
postali e istituti bancari. Le attività saranno anche concentrate per prevenire ed eventualmente reprimere reati in materia ambientale, contro la salute pubblica e in
materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”. Proprio per tale
motivo con gli uomini dell’Arma territoriale di Isernia collaboreranno anche reparti speciali, come il Nucleo operativo ecologico – N.o.e. per il contrasto ad ogni forma di
inquinamento ambientale, il Nucleo antisofisticazione e
sanità – N.a.s. che si occuperà del controllo sui prodotti
alimentari che saranno messi in commercio durante
questi giorni, nonché il Nucleo ispettorato del lavoro –
N.i.l, che si occuperà della tutela e della prevenzione degli
infortuni sul lavoro. “I controlli dei militari – sottolineano
dal Comando provinciale – saranno svolti a trecentosessanta gradi al fine di garantire il massimo della sicurezza durante le festività che statisticamente fanno, purtroppo, registrare un aumento delle attività illegali con
particolare riferimento ai reati predatori, a cui con queste operazioni si tenterà di porre un freno. Anche quest’anno per aumentare la percezione di sicurezza e favorire un maggior dialogo con la cittadinanza e gli esercenti locali verranno impiegate pattuglie a piedi. Tutte le
unità dell’Arma saranno radiocollegate con le Centrali
operative, che garantiranno la presenza di personale
altamente specializzato per rispondere a tutte le richieste di aiuto che dovessero pervenire dai cittadini o dai
vacanzieri, attraverso il numero unico di emergenza
112”.
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ISERNIA
Cultura
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
Il molisano Lino Miniscalco, straordinario interprete della coppia strumentale piffero-zampogna
Il Signore delle Ciaramelle
Ha suonato per Riccardo Muti, per la Rai, per Mediaset e in molte nazioni del mondo
Quando si pensa ai
pie rispetto a quelle
suoni di Natale, il pensietradizionali, medianro va inevitabilmente alle
te sopratutto l’inserizampogne e alle ciaramento di chiavi che
melle, strumenti musicali
hanno sensibilmenche in Molise godono di
te modificato lo strugrande tradizione. Non a
mento portandolo in
caso, sono molisani quasostanza a diventare
si tutti i più importanti
una zampogna con
suonatori oggi attivi in
‘triplo chanter’. Il
Italia. Fra coloro che, in
frutto della sua cremodo specialistico, si ciatività come artigiamentano sia con la zamno ha preso il nome
pogna che con la ciaradi sordellina molisamella, il più apprezzato è
na e trae origine dalsenz’altro Lino Miniscalla zampogna zoppa
co, un virtuoso di questi
di cui Lino, attualstrumenti, l’unico che li
mente, è uno degli
suona entrambi con la
interpreti superstiti
medesima elevata maeessendo stata di fatstria. Se qualcuno ha
to, la zoppa, generaldubbi in proposito, l’inmente soppianvito ad ascoltare il Cd
tata dalla zampoRiccardo Muti e Lino Miniscalco (Milano 1999)
“Contado, la terra del
gna con chiave.
canto” (2005) di cui Miniscalco è l’autentico mattatore Eccelle in particolare quale suonatore di ciaramella,
(non me ne vogliano gli altri interpreti) e dove dimostra tradizionalmente chiamata biffera. Ha più volte suonato
ineguagliabili capacità tecnico-esecutive in tutti i brani la ciaramella solista sotto la direzione di Riccardo Muti
del disco: Antidotum, Brigante Maligno, Volturno, Spal- (Teatro alla Scala, Ravenna Festival). Svolge intensa atlata molisana, Dormi dormi, Contado, Santa Lucia, La tività di concertista sia come solista che insieme alla
ballata del lupino, Cicirinella. Per dare una ulteriore mi- moglie Ivana Rufo e con il noto gruppo di musica popolasura della sua eccellenza, mi limito a ricordare come (ac- re Il Tratturo».
compagnato dalla zampogna di Piero Ricci) Lino MiniQuesta la versione in inglese della medesima scheda:
scalco abbia suonato la ‘ciaramella solista’ sotto la dire- «Virtuoso of the ciaramella and of the zampogna (Italian
zione di Riccardo Muti, in opere prodotte dal “Teatro alla bagpipes). He also plays other ethnic instruments, as well
Scala”. Ha inoltre tenuto concerti con la etnoband “Il Trat- as the clarinet, the oboe, the sax and the flute. Skilled
turo” in varie nazioni del mondo: USA, Gran Bretagna, maker of bagpipes, he has created a model that has broaSpagna, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Bosnia ed Er- der potential in comparison to traditional ones. This was
zegovina, Bulgaria, Polonia, Turchia, Argentina. Senza di- possible thanks to the insertion of two keys on the inmenticare le sue partecipazioni a programmi televisivi strument which makes it possible to reach a wider comcondotti da Mara Venier, Osvaldo Bevilacqua, Michele pass of melodic notes and harmonic combinations. His
Mirabella e Licia Colò.
new instrument, essentially with three chanters thanks
Ciò che fa di Miniscalco un musicista dal valore ag- to the keys, the Sordellina Molisana springs from the origiunto è la matrice genetico-geografica. Difatti, è nato e ginal zampogna zoppa and Lino is one of the few zamvive a Castelnuovo al Volturno, piccola località dell’area pogna zoppa players still using this kind of instrument.
mainardica, nota per un’antichissima civiltà musicale Skilled player of the ciaramella (traditionally called biffelegata alle zampogne e alle ciaramelle. I castelnovesi, ra) he has played this instrument at the Teatro alla Scada secoli, sono apprezzati zampognari. Il nonno di Lino, la, under the direction of Riccardo Muti. Requested as
ad esempio, ha suonato fin oltre i cento anni d’età ed è pipe maker, teacher and concert player, Lino usually plays
stato per decenni il protagonista del Natale a Roma, in as soloist, with his wife Ivana Rufo and with the well
Piazza Navona, immortalato con la sua zampogna in known folk group Il
immagini di fotografi famosi. Lino è, quindi, cresciuto in Tratturo».
Lino Miniscalco
e la moglie
La sor
dellina. A
un universo sonoro fatto di ance e legni armoniosi; è vissordellina.
Ivana Rufo
suto in un contesto culturale che ne ha favorito e pla- metà degli anni Noin Bulgaria
(settembre 2014)
smato l’impareggiabile qualità artistica.
vanta, Lino Miniscalco
No
tizie dal w
eb. Sul sito internet www.bagpipe.it è pre- ha ideato e sperimenNotizie
web.
sente, in italiano e inglese, una scheda che lo riguarda: tato con successo un innovativo tipo di
«Lino Miniscalco. Virtuoso della ciaramella e della zam- cornamusa, un evoluto ‘aerofono a otre’
pogna. Suona anche altri strumenti etnici, nonché il cla- chiamato sordellina molisana. Di tale strurinetto, l’oboe, il sax, il flauto. Abile costruttore di zampo- mento, in una tesi di laurea del 2009, si
gne, ne ha ideato un modello che ha possibilità più am- è interessato Carlo Massarelli (Politecnico di Torino) che così lo descrive:
«la sordellina molisana, zampogna
di Lino Miniscalco, musicista e costruttore molisano che, partendo
dalle misure di una ‘28 zoppa’ priva di chiave, ne ha modificato il
canneggio interno, la posizione e
il numero dei fori, realizzando una
zampogna cromatica munita di
chiavi sul chanter destro e sul bordone maggiore. [...] La modifica
più interessante apportata da Miniscalco consiste nell’introduzione
sul chanter destro di una chiave
che, consentendo l’occlusione di
un foro aggiunto superiormente a
quelli previsti dal modello classico, estende la scala fino al sesto
Lino Miniscalco in Polonia
(gennaio 2012)
grado (Mi5). Altra caratteristica è
l’introduzione di
una
seconda
chiave, montata
sul bordone, che
ne incrementa
l’estensione fino
alla nota di Fa4».
Un articolo in
cui si descrive
questa particolare cornamusa è
stato pubblicato
da Mauro Gioielli,
nel 1999, sul trimestrale Utriculus. Lo stesso
Gioielli, alcuni
giorni fa, me ne
ha gentilmente inviato copia e me
ne ha riassunto i
contenuti in una
mail che qui trascrivo: «Per
ideare e perLino Miniscalco
fezionare la sordellina molisana,
in Francia
Miniscalco è partito da una
(luglio 2006)
zampogna di tipo
zoppa (ossia
priva di chiave),
modello ventotto, modificandola per le proprie esigenze di innovazione. Le canne sonanti sono state ritoccate nelle dimensioni e nelle camerature interne. È stata aggiunta una
chiave al chanter destro, in alto, e una seconda chiave
al bordone sonoro che è stato anche fornito di due fori
digitabili posteriori da usare col pollice sinistro, pertanto
ha smesso d’essere una canna monofonica per trasformarsi in una canna a modulazione di suono: una sorta
di terzo chanter in grado di emettere quattro note. Il chanter destro (minore) è inoltre stato dotato di doppio foro
per l’anulare; il chanter sinistro (maggiore), di doppio foro
per l’indice. Il bordone minore è muto. Le canne sonore
della zampogna a tre chanter e doppia chiave di Lino
Miniscalco hanno le seguenti estensioni: chanter destro,
Fa# Sol Sol# La La# Si Do Do# Re Mi; chanter sinistro,
Re Mi Fa# Sol Sol# La; terzo chanter, Re Re# Mi Fa. In
alcuni esemplari, per comodità di maneggio e d’uso, Miniscalco ha fornito il terzo chanter di soli due fori digitabili; la canna, quindi, emette tre note: Re Re# Mi».
Giuseppe Mignogna
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Disturba i clienti di un locale
e finisce per mettersi nei guai
L’episodio in una nota attività alle porte di Venafro. L’uomo
è stato intercettato e bloccato dai Carabinieri di Presenzano
di Mar
co FFusco
usco
Marco
Un quarantenne di Presenzano fa in incandescenza in un noto locale alle
porte di Venafro, lungo la
statale 85 Venafrana. Molti clienti, per paura, abbandonano i propri tavoli e fuggono via. Tra i clienti di quel
locale anche una coppia di
Venafro. “Abbiamo avuto
veramente paura- dichiara
la coppia. Abbiamo visto
quest’uomo in uno stato
molto alterato.” A quanto
pare, il locale a quell’ora
era già pieno di clienti,
pronti per consumare una
deliziosa pizza. Quel locale, nei fine settimana, viene preso d’assalto da clienti provenienti anche dal Molise e, in modo particolare,
dai vicini centri di Sesto
Campano, Venafro e Alto
Casertano. Diverse sarebbero le testimonianze raccolte dai militari dell’Arma
del posto che sarebbero
intervenuti tempestivamente in un secondo momento. Questo l’episodio.
Intorno alle ore 20 il quarantenne di Presenzano si
sarebbe presentato nel locale alle porte di Venafro,
già molto agitato e poco
lucido. L’uomo cominciava
a rompere bottiglie, e a procurare danni al rinomato
locale ubicato nel territorio
di Presenzano, a pochissimi chilometri da Sesto
Campano e Venafro. Un ristorante-pizzeria molto frequentato da venafrani.
Mentre qualche cliente,
come detto, preferiva abbandonare il locale per evitare il peggio, qualcuno
chiedeva l’intervento dei
Carabinieri. Il quarantenne
a quel punto si allontanava dal locale e a bordo della sua auto si dileguava
senza lasciare traccia. Raggiungeva la vicina Vairano
Scalo e iniziava a inveire
contro i clienti di un noto
bar lungo la statale. Nel
frattempo da Presenzano
giungevano i Carabinieri
allertati dai clienti presi di
mira dall’uomo. I militari
dell’Arma riuscivano a bloccare il quarantenne prima
che combinasse qualche
altro guaio. L’uomo era in
uno stato di grande agitazione. A quel punto si ren-
In agenda numerose mozioni e interpellanze delle opposizioni
Variazione di bilancio, domani Consiglio
comunale in prima convocazione
Ultimo consiglio comunale del 2016: la presidente
del consiglio Stefania Di
Clemente ha fissato l’assise civica per domani 20 dicembre a partire dalle ore
18,30, in prima convocazione. Se non ci fossero i
numeri, la seconda convocazione è stata fissata per
il 22 dicembre, sempre alla
stessa ora. Argomenti di finanza pubblica oggetto di
discussione per il consiglio
comunale. Gli argomenti da
deliberare sono: Art. 175,
comma 4, del D.Lgs.n. 267
del 18 agosto 2000 - Ratifica variazione al bilancio di
previsione finanziario
2016-2018 adottata in via
d'urgenza dalla Giunta Comunale con atto n. 161 del
10/11/2016. Art. 166 e
176 D.Lgs. 18/8/2000 n.
267 - Comunicazione prelievo dal fondo di riserva
effettuato dalla Giunta Comunale. Questi i due argomenti in agenda. I consiglieri si cimenteranno anche con le interpellanze e
le mozioni, tutte firmate dal
consigliere di opposizione
Alfonso Cantone. Interpellanze: Erogazione anticipazione CC.DD.PP. di cui all’art.32 del D.L. 24/04/
2014 n.6, del D. MEF. 15/
07/2014 Piano Ammortamento – Chiarimenti; Nota
Consigliere
Cantone
n.13432 del 27/08/2015;
Debiti fuori bilancio – Chiarimenti. Mozioni: Dotazione
di defibrillatori nel Comune
di Venafro ; Deviazione traffico su via Campania. Il
consiglio comunale di domani, l’ultimo del 2016,
sarà anche occasione per
il sindaco di Venafro Antonio Sorbo per fare un bilancio dell’amministrazione
comunale. Il 2017 si presenterà con non poche criticità, come quella dell’inquinamento atmosferico
che ha spinto il prefetto di
Isernia a adottare un provvedimento d’urgenza, con
la deviazione del traffico su
via Campania che non convince molto i cittadini. La
questione ambientale dunque al centro delle polemiche che non accennano a
diminuire in città.
deva necessario l’intervento dell’Ambulanza del Servizio 118. I sanitari provvedevano a trasferire l’uomo
presso il vicino Ospedale di
Sessa Aurunca per le cure
del caso. Intanto i Carabinieri della Stazione di Vairano Scalo provvedevano a
ritirare la patente al quarantenne di Presenzano e
a sequestrare la sua auto.
Bagno di folla per l’iniziativa
Esito positivo
per i Pomeriggi d’autunno
nella Venafro Antica
Si sono appena conclusi i “Pomeriggi d’Autunno nella Venafro Antica”, promossi da “I Venafrani per Venafro” per far conoscere ed apprezzare storia, cultura, peculiarità, personaggi, dialetto e giochi di strada di un
tempo. L’esito dell’iniziativa è senz’altro positivo vista
l’entusiastica partecipazione di tanti. Ed in chiusura non
è mancato il momento gradevole per il palato, grazie
alla disponibilità di talune signore che hanno offerto ai
presenti dolci e liquori fatti in casa, quanto mai squisiti. Iniziativa quest’ultima che ha ribadito la ricchezza
ed il piacere di ritrovarsi, socializzando in maniera semplice ed utile.
E chiudiamo col “Pomeriggio” conclusivo nel centro
storico di Venafro. Si è svolto nella sede del Parco regionale dell’Ulivo sulla piazzetta della Ss. Annunziata e
si è parlato prevalentemente dei giochi di strada di una
volta, da “ Mazz’ e piuz’ “ alle “Belle statuine”, da “
Uall’ ciuoppch’ “ a “Papiett’ “, da “ L’ vericcie’ “ a “Briant’
e suldat’ “ a tant’altri divertimenti e passatempi popolari di fanciulli e ragazze dei decenni andati. “Il tutto -è
stato asserito da chi ha ricordato quanto avveniva un
tempo su strade, piazze e vicoli- in assoluta armonia
ed amicizia, sempre col sorriso sulla bocca e divertendosi un mondo con tutti gli altri”. Prossima iniziativa de
“I Venafrani” nella primavera del nuovo anno con la proiezione de “La legge é legge”, l’indimenticabile film con
Totò e Fernandel girato nel 1957 a Venafro col coinvolgimento dell’intero paese e dei suoi abitanti, che sarà
piacevolissimo rivedere e ricordare.
I presepi allestiti nelle chiese come
valore aggiunto al centro storico
Ogni singola realizzazione risulta suggestiva e significativa
Tutti i luoghi di culto nel periodo ospitano presepi per
offrire al fedele l’immagine visiva della Natalità. Ed ogni
singola realizzazione risulta
quanto mai particolare, bella, coinvolgente e significativa. Quanti hanno lavorato
per realizzarli si sono adoperati al massimo dando il
meglio di se, per cui andrebbero segnalati tutti i presepi
e i loro artefici. Ribadite perciò bellezza e suggestione di
ogni singolo presepe, segna-
liamo alcuni di quelli approntati a Venafro partendo dalla Basilica di San Nicandro e con l’intesa di proporne nei
prossimi giorni altri presenti
nelle diverse chiede cittadine. In Basilica, dove sono custoditi i resti mortali del Patrono San Nicandro che ricordiamo è anche Protettore dell’intera Diocesi d’Isernia/Venafro, ne sono stati
realizzati due, assai differenti per concezione ed allestimento ma entrambi partico-
lari : uno è situato sotto l’altare principale, in modo da
essere ammirato nel corso delle funzioni religiose, l’altro sul pianerottolo antistante il pozzetto della Santa
Manna ed immediatamente prima della Cripta col Sarcofago del Santo Patrono. Quest’ultimo ha tutti i personaggi in terracotta, il che conferisce un aspetto unico
alla realizzazione ; l’altro presenta componenti più classici ma ugualmente da apprezzare. Per quanti credono,
il Natale è “Il Presepe”, simbolo di fede, sentimenti e
partecipazione !
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LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Oggi alle 12 a palazzo San Francesco la firma del protocollo d’intesa fra Università e Comune
Mezzogiorno di... Storia
Dopo la seduta del Senato Accademico il sindaco e il Rettore suggelleranno l’atto
di Vitt
orio Labanca
Vittorio
AGNONE. Ore 10.30 si
scrive la storia di Agnone.
Questa volta a firmarla
sono il sindaco di Agnone
Lorenzo Marcovecchio ed il
Rettore dell’Università del
Molise Giammaria Palmieri. Nell’aula consiliare i due
protagonisti firmeranno il
protocollo d’intesa che lega
l’Università all’Atene del
Sannio. L’Università degli
Studi del Molise avrà una
propria sede e organizzerà
attività culturali, scientifiche, formative e di orientamento ad Agnone. Decisiva, per il raggiungimento
dell’importante risultato, la
visita effettuata il 23 novembre scorso, dal Rettore
Gianmaria Palmieri accompagnato dal Prorettore Marco Marchetti, dal Direttore
Generale Valerio Barbieri e
da un nutrito gruppo di do-
centi e tecnici dell’Ateneo molisano. Una delegazione al massimo
livello che ha potuto visitare le strutture che
l’Amministrazione comunale di Agnone e
che ha espresse il volere di poter iniziare a
partire già dai primi
mesi del 2017, le attività dei vari dipartimenti universitari. L’ex convento dei Filippini è stato individuato come
possibile sede di rappresentanza e di front office dell’Ateneo. Convegnistica, attività di formazione,
seminari, azioni orientamento per gli studenti,
summer schools. Queste
alcune delle aree nelle quali si concretizzerà la presenza dell’Università ad Agnone, la quale assumerà un
ruolo significativo anche
nell’ambito del Centro Studi per le Aree Interne inaugurato lo scorso mese di
aprile dal Presidente della
Repubblica, Mattarella.
Grande la soddisfazione
dell’Amministrazione comunale che vede oggi realizzare un processo più volte intrapreso, e altrettante
interrotto, durante almeno
l’ultimo decennio. “A nome
di tutta la Comunità cittadina – ha detto il sindaco
Lorenzo Marcovecchio che
ha accolto la delegazione
universitaria insieme al vicesindaco Linda Marcovecchio e altri rappresentanti
di Giunta e del Consiglio–
esprimo la più viva soddisfazione per ciò che si va
concretizzando e sentimenti di gratitudine nei
confronti del Magnifico Ret-
tore prof. Gianmaria
Palmieri per le diverse
idee ed azioni, estremamente positive e
concrete, in procinto
di essere messe in
campo e anche per le
parole ascoltate dall’intero staff di vertice
che abbiamo avuto
l’onore di ospitare”. In
effetti, dopo la visita
condotta dal responsabile della Biblioteca Nicola Mastronardi alle strutture (ex Convento dei Filippini e palazzi San Francesco
e Bonanni), l’intera delegazione si è espresse più che
positivamente circa l’idoneità di Agnone ad ospitare le attività universitarie
progettate. “La concretezza
della azione dell’Ateneo –
concluse il primo cittadinosi è felicemente incontrata
con la ferma volontà del-
l’Amministrazione di portare velocemente avanti il
processo di costruzione di
questa collaborazione. Il risultato è che in soli sei
mesi, dalle idee si sta effettivamente passando ai
fatti”. Visti i leggeri lavori di
adeguamento di cui necessita l’ex convento dei Filippini, che ovviamente non
intaccheranno nulla della
memoria storica e della
sacralità del luogo ove morì
San Francesco Caracciolo,
all’UniMol è stata prospettata la possibilità di usufruire di un primo ufficio di
rappresentanza presso Palazzo San Francesco. Un
front office che funzionerà
con personale UniMol in
loco in determinati giorni
della settimana”. Ed oggi
tutto diventa realtà e per
Agnone sarà davvero una
svolta epocale.
Incontro col Prefetto di Isernia, il sindaco di Agnone, il Vescovo di Trivento ed i responsabili della Casa di Riposo
‘San Bernardino’ ha un futuro?
Convocato tavolo tecnico in merito
‘La Befana’
a San Berardino
AGNONE. Riuscirà la Befana (Clemente Zarlenga) a
portare il suo sorriso per il
25 anno agli anziani di San
Bernardino il prossimo 6
gennaio?. Riusciranno gli
oltre cento Babbi Natale
dell’Associazione Kerres il
23 dicembre prossimo a
portare caramelle e un momento di felicità ai vegliardi della casa di riposo che
dall’inizio del prossimo
anno dovrebbe chiudere i
battenti?. Oggi, 19 dicembre, saranno i bimbi della
Scuola Primaria “San Marco” che con i loro canti e
poesie a dar vita, come
consuetudine,al “Natale
con gli Anziani ospiti della
casa di riposo di San Bernardino”. Tutti sperano che
qualcosa alla fine si possa
fare per scongiurare il trasloco degli ospiti e garanti-
re il futuro dei lavoratori e
degli assistenti perché
l’edificio non è stati ristrutturato nei tempi opportuni
così come disposto dai vari
sopralluoghi dei Nas nei
tempi scorsi. Il Vescovo di
Trivento ha avuto un colloquio l’altro giorno con il responsabile della Cooperativa che gestisce la Casa
per gli Anziani. Lo stesso
Presule sta facendo tutto il
possibile per trovare escamotage affinchè venga
scongiurata la chiusura.
Intanto anche la parte politica-amministrativa non
sta con le mani in mano. Ad
inizio della prossima settimana proprio sull’argomento San Bernardino è
stato convocato un tavolo
tecnico presso la Prefettura di Isernia. Probabilmente tra martedì e mercoledì
il rappresentante di Gover-
no colloquierà col sindaco
di Agnone, con il Vescovo di
Trivento, i responsabili della casa di riposo che gestisce la struttura e alcune
sigle sindacali per comprendere lo status quo del
problema e l’eventuale da
fare. Ad oggi la casa di riposo di San Bernardino,
che ospita 45 anziani e dà
Agnone, il Cral dell’ospedale
‘Caracciolo’ fa spesa a Norcia
AGNONE. Il Cral dell’Ospedale San Francesco Caracciolo pensa ai terremotati e lo fa confezionando i pacchi
dono natalizi per i suoi iscritti con buona parte dei prodotti provenienti da Norcia. Un modo, anche se simbolico, per contribuire al rilancio dell’economia di una zona
distrutta e che ha bisogno di tutti. “La cosa che più ci ha
commosso –ha detto il presidente del Cral ospedaliero,
Giacinto Carfagna- è stato il pianto di un imprenditore
che non ha potuto soddisfare la nostra richiesta di alcune prodotti come le lenticchie di Castelluccio di Norcia
da inserire nel pacco dono, perché ha ancora la sua impresa agricola completamente paralizzata. Prodotto questo poi acquistato da un’altra azienda del norciano”. Un
pacco natalizio che contiene le lenticchie; i “coglioni di
mulo” (“un insaccato di carne magra di maiale –spiegano i produttori- confezionato solo nella zona di Norcia, la
cui origine storica sembra legata al consumo di insaccati di carne di mulo in Abruzzo. Vengono chiamati così
perché il mulo per secoli ha aiutato i montanari dell’Appennino nei trasporti più pesanti e su per i sentieri più
impervi, ed anche per la caratteristica forma ovoidale”);
la polenta ai porcini ed anche dei formaggi, una bottiglia
di vino, ed un panettone. “Abbiamo confezionato 210
pacchi –conclude Carfagna- per una spesa di oltre quattromila e cento euro. Una piccola somma che vuole rappresentare un piccolo aiuto per l’economia di una zona
che trascorrerà un Natale davvero in tristezza e difficoltà”.
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lavoro a 16 operatori socio
sanitari, necessita di nuove opere infrastrutturali e di
una serie di certificazioni
per l’ammontare di
155mila euro. Economie
che non si sa dove attingere e che per questo mettono a repentaglio la sopravvivenza della struttura nata
nel 1970 come Casa di Riposo. Alcuni lavori sull’antico edificio sono stati fatti, ma pare quelli anche
prescritti dai Nas sono stati “dimenticati” nonostante
alcune proroghe concesse
non solo dagli stessi organi di polizia, ma anche dall’ex amministrazione comunale di Agnone. L’ultimo dei
quali porta proprio la data
del 31 dicembre 2016
come termine ultimo per
eseguire i lavori previo chiusura dello stabile. Si attende ora l’esito dell’importante incontro per comprendere, nonostante il tempo risicato, se San Bernardino
potrà avere ancora un futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Le ricerche, andate a buon fine, sono durate quasi sei ore
Via arti e mestieri
Si allontana di casa,
apprensione per un 89enne
Sono durate quasi sei ore
le operazioni di ricerca di
fatte scattare dai familiari
un anziano allontanatosi,
nella notte tra sabato e
domenica, dalla sua abita-
zione nella zona artigianale
Termoli. Una scomparsa non
volontaria in quanto l’uomo
di 89 anni, G.d.R. le iniziali,
è affetto dal morbo di Alzheimer. L’allarme è stato lancia-
to intorno alle 21, poco prima che l’uomo approfittasse di un momento di distrazione dei familiari per uscire
di casa facendo perdere le
proprie tracce. Sulle stesse
si sono messi subito a lavorare I Vigili del Fuoco di Termoli, di Campobasso e i Carabinieri, coadiuvati nell’intervento da un’unità cinofila. Le ricerche si sono fortu-
natamente concluse nel corso della nottata, quando l’uomo, infreddolito e visibilmen-
te scosso, è stato individuato in via Arte e Mestieri e ricondotto a casa.
I chiarimenti sulle criticità evidenziate dai consiglieri Ciarniello, Di Brino, Di Michele e Marinucci
Illuminazione, la replica del sindaco
Sbrocca all’opposizione: “Comprendo il disagio e sollecito i dirigenti dei settori ad intervenire”
Dopo circa due mesi e
mezzo è sopraggiunta la risposta del primo cittadino,
Angelo Sbrocca, all’interrogazione presentata il 2 settembre scorso dai consiglieri Annibale Ciarniello, Antonio Di Brino, Nicolino Di Michele e Paolo Marinucci, attraverso cui gli stessi chiedevano lumi all’amministrazione in merito alla precaria e/
o carente manutenzione o
assente illuminazione pubblica sul territorio comunale.
L’attenzione dei consiglieri di
minoranza era rivolta in particolare a ben cinque criticità che a tutt’oggi insistono
sul suolo comunale e che –
secondo gli stessi – “necessitano di attenzione da parte dell’amministrazione in
quanto esiste il concreto ri-
schio di sinistri stradali anche mortali, come già verificati sul nostro territorio”. Entrando nello specifico, la prima duplice situazione ad essere attenzionata è stata
quella sia del mancato riposizionamento dei due lampioni rimossi oltre due anni
fa lungo via Venezia, in prossimità dell’incrocio con via
Firenze e via del Mare, e sia
mancata manutenzione dell’impianto di illuminazione
presente su viale San Francesco in prossimità della rotatoria di via Cardarelli / viale Santa Maria degli Angeli,
ove i pali dell’illuminazione
pubblica sono inclinati per
via di un cedimento del terreno sottostante il basamento di sostegno degli stessi,
oltre che un palo sulla stes-
La Misericordia
risponde presente
La Misericordia risponde presente a numerose iniziative di solidarietà. Questa volta i volontari dell’associazione guidata dal governatore, Romeo Faletra, hanno
condiviso la campagna di Telethon dedicata alla lotta e
alla ricerca sulle malattie genetiche. In piazza Monumento è stato allestito un banchetto: un piccolo contributo per ricevere uno squisito cuore di cioccolato e contribuite alle attività della Fondazione. Un modo per augurare un sereno Natale con un valore in più.
18
sa rotatoria. Su questi due
punti il sindaco ha fatto sapere, sulla scorta delle informazioni acquisite dalla dirigenza del settore lavori pubblici, “che gli interventi sono
già previsti nel progetto esecutivo di riqualificazione ed
adeguamento normativo degli impianti di pubblica illuminazione curato da n”ENEL
SOLE” Srl”. Altra criticità segnalata dai consiglieri “la
precaria, se non assente, illuminazione pubblica sulla
strada via Ticino che collega
alla Contrada Ponticelli verso il territorio di San Giacomo degli Schiavoni”. Su questo punto il primo cittadino
ha replicato: “nessun intervento è stato mai program-
mato dalle precedenti amministrazione, ragione per cui
non sono previste nell’immediato opere di ampliamento,
ma il relativo fabbisogno potrà essere inserito nella programmazione futura”. Ciarniello, Di Brino, Di Michele e
Marinucci sono poi intervenuti sulla carenza di pali di
illuminazione pubblica sul
prolungamento di via Sangro
che ricollega a via Volturno
(che costeggia il campo sportivo di San Pietro) per poi arrivare all’incrocio con via Tevere / via Biferno. Su questo
punto Sbrocca evidenzia
come l’intervento in questione “rientra nel progetto di riqualificazione della via Sangro, inserito nel programma
triennale delle opere pubbliche”. Ultimo ma non meno
importante il punto dell’interrogazione riguardante il
mancato allaccio di energia
elettrica per assenza di contatori limitrofi rispetto all’impianto di illuminazione pubblica presente nelle aree verdi adiacenti via Fortore.
“Quanto segnalato – ha fatto sapere il sindaco – è da
imputarsi alla mancata acquisizione, in via definitiva,
al patrimonio comunale delle opere realizzate nell’ambito dell’accordi di programma del 28 luglio 2008 stipulato tra il Comune e la società Ima Srl, non così di richiedere l’allaccio dell’impianto
di illuminazione alla rete
Enel. La risposta del sindaco si conclude con queste
parole: “Comprendo il disagio degli abitanti e la condizione di pericolo per la viabilità, ed è per questo che sollecito i dirigenti dei settori comunali, che leggono la presente per conoscenza, a porre in essere senza ulteriori
indugi, i dovuti interventi risolutivi, quantificandone il
fabbisogno finanziario.
Quanto alle opere realizzate
con l’Accordo di Programma
citato, verificate le certificazioni di rito, l’ufficio procederà ad acquisirle immediatamente al patrimonio indisponibile del Comune, indi ai
necessari, urgenti allacciamenti alla rete di servizio”.
La solidarietà scende in campo
Successo per il ‘Torneo Telethon’
Quando si parla di sport e
di Telethon una cosa è certa, a scendere in campo, e a
vincere, è sempre la solidarietà. È successo anche a
Termoli, dove a interpretare
al meglio questo prezioso binomio sono stati gli allievi
dei plessi di Difesa Grande
e della Schweitzer della Scuola Secondaria di I grado di
Termoli, protagonisti, anche quest’anno del consueto
torneo promosso per raccogliere fondi da donare a Telethon. Una partita di pallavolo duplice funzione, sia a
raccogliere fondi destinati alla ricerca e sia a fare sensibilizzazione tra i ragazzi. Ad impreziosire il tutto la vendita di dolcetti natalizi realizzati, nell’ambito dei laboratori
orientati all’inclusione predisposti dalla Scuola, dagli gli
alunni con l’aiuto dei docenti, dei collaboratori e delle
famiglie, e poi venduti al banchetto allestito nella mattinata del 17 dicembre nei pressi della chiesa di Santa
Maria degli Angeli, a Difesa Grande, dove si è svolto anche il concerto di Natale dei ragazzi della scuola secondaria di I grado, diretti dal professor Nicola Palladino.
Termoli, il battesimo
di Christian Battista
Un giorno importante lungo il percorso di vita cristiana, quello fondato sui valori più veri che proiettano alla
bellezza dell’esistenza. Oggi, nella chiesa del Crocifisso di Termoli il piccolo Christian Battista ha ricevuto il
sacramento del Battesimo. I migliori auguri dai genitori
David e Maria, dalla sorellina Cloe, dai padrini Giovanni e Grazia,
dai nonni,
dagli zii, dai
cugini, dai
parenti e dagli amici.
Con la benedizione del
Signore impartita dal
parroco don
Elio Moretti.
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
TERMOLI
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Soddisfazione dal responsabile marketing: “Una partecipazione che ha un valore rilevante”
Studenti Unimol da Del Giudice
Visita allo stabilimento per i giovani di Scienze e Tecnologie alimentari di Campobasso
Gli studenti del corso di
laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi del Molise
hanno visitato lo stabilimento Del Giudice di Termoli. I giovani, accompagnati dai docenti, in tutto
60 persone, sono arrivati in
autobus da Campobasso
con l’obiettivo di conoscere le tecniche produttive
degli alimenti freschi, le
metodologie di etichettatura ed i protocolli di sicurezza alimentare adottati. Nel
corso della mattinata hanno visitato la centrale del
latte, il caseificio, l’area
della catena del freddo dedicata allo stoccaggio di
latte e derivati. Ad accoglierli in azienda e scortarli
nei vari settori dell’impresa,
l’operatore specializzato:
Pierluigi Evangelista che è
rimasto a disposizione degli studenti per l’intera mattinata. Molte le domande
dei giovani, anche dettagliate, sui processi produttivi delle materie prime, la
trasformazione del latte, la
preparazione dei vari alimenti. Non sono mancate
richieste di informazioni
sull’ultima linea senza lattosio presentata dall’azien-
da: Delì, dedicata a coloro
che soffrono di intolleranze alimentari o che prediligono un’alimentazione più
leggera. “La visita dell’Università del Molise ci ha
riempito di soddisfazione –
ha commentato Erika Del
L’autonomia e il ruolo del Cosib
‘Niente soldi per lo sviluppo’
stra regione negli ultimi tre
anni non è riuscita ad aggiudicarsi nessuna delle risorse previste nell’ambito
del programma europeo di
finanziamenti Horizon
2020. Ben il 70% delle risorse totali a disposizione
dell’Italia, pari a quasi 83
milioni di euro, è andato in
sole quattro regioni. Di questi fondi oltre 58,5 milioni
sono stati utilizzati per l’innovazione, ovvero messi a
disposizione delle start-up
più innovative.I dati emergono dall’analisi annuale di
Aster, il consorzio emilianoromagnolo per la ricerca e
il trasferimento tecnologico
alle imprese. Ironia della
sorte a capo del gruppo di
lavoro che esegue l’indagine vi è un molisano, il termolese Antonio Renna
esperto di fondi europei e
data-analytics. Nella relazione, inoltre, emerge come
le regioni meno attive, ma
che sono riuscite comun-
Delegazione di S. Maria Imbaro
visita il nostro Borgo Antico
Una delegazione composta da settanta pensionati
provenienti da Santa Maria
Imbaro, paese di 2000 abitanti sito in Val di Sangro,
accompagnati dalla sindaca Mariella Di Nunzio sono
venuti ieri a Termoli per visitare il nostro caratteristico Borgo Vecchio. A fare da
Cicerone, come in altre tante occasioni il presidente
dell’Archeoclub di Termoli
Oscar De Lena, il socio della stessa associazione Raffaele Bassani e, per la prima volta, un gruppo di
quattro studenti dell’Istitu-
to Tecnico “Boccardi”: Davide Guidotti, Donatella
Colavita, Diana Arghir e
Brikena Curumi studenti di
Amministrazione, Finanza
e Marketing del quarto e
quinto anno che, in relazione al progetto Scuola-Lavoro, sono stati coinvolti in
questo tour turistico per migliorare le loro conoscenze
storiche della nostra città in
modo da poter diventare in
futuro possibili guide turistiche. Dopo un visita alla
Cattedrale e alla sua cripta dove il presidente dell’Archeoclub De Lena ha illu-
te guidate nello stabilimento ricordando anche l’importanza della partecipazione al concorso “Il Valore
del latte” che, da ben 26
anni, portiamo avanti per
diffondere proprio tra i giovanissimi l’importanza di
un’alimentazione sana,
nutriente ed equilibrata”.
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L’incontro si è tenuto a Guglionesi
La riflessione di Antonello Barone: “Criticità anche sulla ricerca”
Pochi progetti presentati,
nessuno finanziato e zero
fondi ottenuti. Il Molise che
non esiste, per davvero, è
quello di un tessuto imprenditoriale e di ricerca capace di progettare e attrarre
risorse per fare innovazione e sviluppo industriale.
Mentre le piccole e medie
imprese di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e
Lazio fanno incetta di finanziamenti europei per la ricerca e lo sviluppo, la no-
Giudice, responsabile
marketing e pubbliche relazioni dell’azienda -. Gli
studenti hanno mostrato
attenzione e grande interesse per la nostra realtà
e, questo, non può che inorgoglirci. Rinnoviamo, ancora, l’invito all’ateneo molisano così come a tutte le
scuole di prenotare le visi-
strato loro i fatti più salienti legati alla storia millenaria della nostra città, gli
ospiti sono stati affidati, a
gruppi di 15-20 persone,
ad ogni studente e il tour è
proseguito al Castello, alla
Rejiecelle e per i vicoli e le
piazzette del borgo. Scorci
della nostra Termoli che,
siamo certi, sono stati anche argomento del lauto
pranzo che il gruppo ha
consumato in un ristorante della città, ovviamente le
nostre specialità eno-gastronomiche.
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que a portare a casa qualche euro, sono il vicino
Abruzzo, con cinque progetti finanziati per poco più di
tre milioni di euro, il Friuli
Venezia Giulia, la Sardegna
e la Sicilia. La notizia ha un
sapore ancora più amaro se
si legge in controluce con le
priorità che la politica regionale è chiamata ad affrontare in queste settimane.
Ovvero il tentativo generoso, ma forse inutile, di salvare quello che resta, soprattuto in termini occupazionali, di un apparato industriale inefficiente, improduttivo, scarsamente innovativo, affatto orientato alla
ricerca e allo sviluppo e
dunque anacronistico. Lo
sforzo è comprensibile, ma
appare velleitario. Arginare
l’onda della crisi industriale prodotta dalla globalizzazione, con le sue drammatiche ricadute in termini occupazionali, è impossibile
utilizzando vecchie logiche
e paradigmi ormai obsoleti. L’attenzione e l’energia
vanno probabilmente concentrate altrove. Diviene
prioritario preparare un
nuovo terreno di gioco e
non tentare di salvarne uno
ormai non più utilizzabile.
Occorre favorire la costruzione di un ecosistema sociale, accademico e imprenditoriale capace di affrontare gli stravolgimenti in
atto nel sistema della produzione e della commercializzazione globale dei beni
e dei servizi. Un ecosistema
che guardi alla ricerca e all’innovazione come principale strategia in grado di
L’Agenzia del Demanio
con Cittadinanzattiva
per il riuso immobili
GUGLIONESI. L’Agenzia del Demanio è intervenuta al
convegno che si è tenuto al Palazzo Massa di Guglionesi, in Molise, per illustrare le iniziative e gli strumenti
a disposizione di amministrazioni e cittadini per il riuso
degli immobili pubblici. Durante l’incontro l’Agenzia
e Cittadinanzattiva hanno infatti richiamato obiettivi e
contenuti del protocollo d’intesa firmato anche con
la Fondazione Patrimonio Comune di ANCI, con il quale i tre partner mirano proprio ad avviare progetti per il
recupero e la valorizzazione di beni pubblici abbandonati. Cittadini e amministrazioni locali, con il supporto dell’Agenzia,
possono infatti attivare iniziative per sottrarre al degrado edifici e spazi pubblici,
utilizzando strumenti
quali gli articoli 24 e
26 dello Sblocca Italia (D.L. n. 133/2014), l’art. 56 bis
del D.L. 69/2013 sul federalismo demaniale e l’art.
190 del Dlgs 50/2016, il cosidetto “baratto amministrativo”. Non da ultime, le opportunità di riuso socioculturale e turistico degli immobili del Decreto legge
“turismo”, l’83 del 2014, che in Molise si concretizzerà
con la valorizzazione di beni situati lungo gli itinerari e i
cammini storici, ambientali e religiosi tra i quali i Tratturi, la Ciclovia Adriatica e la rete dei Cammini d’Europa.
Al convegno sono intervenuti anche i rappresentanti
delle istituzioni territoriali e dell’Ente Nazionale per il
Microcredito.
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garantire un nuovo ciclo di
crescita. Se la riforma regionale dei distretti industriali, da troppo tempo rinviata,
può avere ancora un senso,
va incardinata in questa
prospettiva. Occorrono visione, risorse umane, relazioni nazionali e globali per
poter iniziare a imitare i migliori standard e accelerare l’inizio di un processo che
non può più essere rimandato.
C’è bisogno di un luogo
che si faccia carico di questa nuova missione: mettersi alla guida di questo cambio di visione, tracciando
così l’unica rotta per offrire
ancora un senso alla nostra
autonomia regionale. Un
player decisivo in questo
nuovo contesto può essere
il Cosib? Probabilmente sì,
ma a patto che esso sappia
uscire dal suo antico perimetro burocratico e divenire qualcosa di completamente altro e contemporaneo.
Sarebbe utile che la classe dirigente, non solo politica, della regione apra fin
da subito una riflessione
che concretizzi questa ipotesi. Altrimenti il Molise continuerà a esistere come
mera entità amministrativa,
ma senza i fondi necessari
per creare sviluppo, occupazione e benessere per i
suoi residenti. Sopravvivere
agli effetti della quarta rivoluzione industriale, appare
questa una delle sfide prioritarie che dobbiamo affrontare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Morr
one del Sannio. L’uomo sarebbe stato attinto da due colpi di fucile, indagano i carabinieri
Morrone
Battuta di caccia mortale
Mistero sul ritrovamento del cadavere di un 69enne del Frusinate
Un tragico episodio si è
consumato nel pomeriggio
di ieri in agro di Morrone del
Sannio. Un uomo di 69
anni, Cesare Sperati residente a Paliano nel frusinate è stata trovato morto intorno alle ore 16.30, nel
corso di una battuta di caccia. Fatale per il cacciatore
i due proiettili accidentalmente esplosi dalla doppietta sovrapposta – una
classica arma da caccia che l’uomo aveva con sé.
Da una prima ricostruzione
avanzata dai Carabinieri
della Compagnia di Larino,
coordinati dal Comandante Raffaele Iacuzio, è da
escludersi che i colpi pos-
sano essere partiti da un
‘altra arma, così come l’ipotesi che quanto avvenuto
possa essere l’epilogo di
un drammatico
gesto
volontario. L’ipotesi che
prende corpo, quindi, è che
si sia trattato di un incidente, fatto questo confermato anche dagli altri compagni di caccia di Sperati, primi a dare l’allarme e ascoltati nella serata di ieri dagli inquirenti. La dinamica
dell’incidente più accreditata è che l’uomo, come
sovente accade, avesse già
l’arma carica e con il colpo
in canna pronto a colpire,
colpo che è esploso quando l’uomo, scivolando, nel-
“Come il tempo ci cambia”
Viaggio itinerante
per il libro
di Laura Colabella
Colletorto
Tre appuntamenti per presentare un libro che sprigiona emozioni. Si intitola ‘Come il tempo ci cambia’ e racconta la storia e le esperienze di Laura Colabella. Il suo
paese, Bonefro, sempre nel cuore e un volume denso
di significati ora in distribuzione, edizioni Nuova Prhomos. Prima iniziativa domani alle 17.30 nella sala del
covento di Santa Maria delle Grazie di Bonefro. Il programma prevede i saluti del sindaco, Nicola Giovanni
Montagano, gli interventi della relatrice, Carolina Mastrangelo e dell’autrice, le letture di Nicolina Di Grappa
e l’accompagnamento musicale al vibrafono di Roberto Di Marzo. Si continua mercoledì 21 dicembre alle
12.15 con un incontro al Liceo scientifico di Santa Croce di Magliano. Sempre mercoledì 21 dicembre la presentazione si svolgerà alle 18.30 nella chiesa del Purgatorio di Colletorto. Il programma sarà moderato dal
giornalista, Andrea Nasillo con i saluti della Presidente
del Consiglio comunale, Lucia Di Camillo e gli interventi
dell’autrice e del parroco, don Michele Di Leo. Tanti gli
spunti di riflessione e di approfondimento offerti dal
volume di Laura Colabella. «Si può vivere una vita intera in funzione degli altri, solo per non deluderli? È possibile essere felici ignorando per molti, troppi anni, i
nostri desideri più veri e profondi? La risposta forse è
nella storia di Laura, protagonista di ‘Perché il tempo ci
cambia’, un romanzo fluido e avvincente da leggere tutto
d’un fiato.
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la caduta tra i rami della
boscaglia ha attivato il grilletto. Sentiti i due colpi gli
altri cacciatori si sono subito diretti in direzione dello sparo, ma al loro arrivo,
nonostante la celerità dei
soccorsi medici del 118,
per la vittima non c’è stato
nulla da fare. Sul posto oltre ai Carabinieri di Larino,
anche i Vigili del Fuoco, che
hanno espletato tutte le
formalità di rito in attesa
che il medico legale Mauro
Ciavarella dell’Università
di Foggia. completasse la
ricognizione cadaverica
esterna e tutti gli accertamenti utili a fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto. La notizia, ovviamente, ha fatto subito il giro
della piccola comunità, preoccupata nei primi minuti
dalla possibilità che il cacciatore coinvolto potesse
essere del posto. Ed il fatto che la tragedia abbia
coinvolto una persona proveniente da fuori nulla toglie al bilancio di questa
tragica domenica.
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Grandi sacrifici che hanno portato altrettante soddisfazioni
Citta dell’Olio, 22 anni di esperienza
nelle parole di Pasquale Di Lena
Il 17 dicembre scorso
l’associazione Città dell’Olio ha compiuto 22 anni.
Il frutto di questo percorso,
si spera ancora lungo, è
stato raccontato con la solita cura ed il solito entusiasmo dall’agronomo larinese Pasquale Di Lena, ideatore e promotore delle città dell’olio e presidente
onorario dell’Associazione.
Era un mattino freddo quel
17 dicembre del 1994 a
Larino, quando nella sala
conferenze del Palazzo ducale, l’allora sindaco della
città frentana, Alberto Malorni, salutava i sindaci che
via via arrivavano da Venafro, Montenero di Bisaccia,
Poggio Sannita, Lucito, Colletorto, Termoli, Rotello,
Bonefro, Roccavivara, Montorio, Montelongo, Santa
Croce di Magliano, Guglionesi, Petacciato, Portocannone, Ururi e altri comuni
del Molise o dalle Camere
di commercio e amministrazioni provinciali di Campobasso e Isernia; da Massalubrense e San Lorenzello in Campania o da Imperia in Liguria, dalla Toscana, dalle Marche, dalla vicina Puglia, e, perfino da
Seneghe nel Montiferru in
Sardegna.
E, poi, dall’Umbria guidati dal sindaco di Trevi, Carlo Antonini, che, poche ore
dopo verrà applaudito Presidente dell’Associazione
Nazionale Città dell’Olio.
Un applauso caloroso davanti a testimoni d’eccezione, l’allora parlamentare
molisano, il giornalista Federico Orlando, per lungo
tempo vice di Indro Montanelli e Ro Marcenaro, il
grande disegnatore che, all’Associazione, ha dedicato il logo, la famosa olivina
che ancora l’accompagna,
riportata sulla bandiera e,
soprattutto, per segnalare
una città dell’olio sulla tabella di entrata di uno dei
trecento e più paesi che
sono il cuore e l’anima dell’ANCO.
Fuori freddo, ma dentro
la sala dell’antico Palazzo,
tanto calore e tanta emozione per la nuova “creatura” che non poteva nascere che a Larino, l’antica
capitale dei Frentani e da
sempre capitale dell’olio,
con le sue tre varietà autoctone, prima fra tutte la
“Gentile di Larino”, che rappresenta 1/3 dell’olivicoltura molisana. Una scelta,
Larino, concordata e sostenuta dall’Enoteca Italiana,
che, grazie al Presidente
Riccardo Margheriti, aveva
dato vita, nel 1987, alla
prima delle Associazioni
caratterizzata da una identità enogastronomica, le
Città del Vino, nata da
un’idea di Elio Archimede
di Asti, ideatore e promotore di iniziative importanti
nel campo del vino e fondatore di quella stupenda
rivista Barolo&Co. che ha,
poi, diretto per trent’anni.
Sono passati già 22 anni
da quel lontano 17 dicembre e le Città dell’Olio, nelle mani del Presidente
Lupi, sono cresciute di numero ed hanno inciso con
le tante iniziative sulla diffusione della Cultura e dell’immagine dell’olio e non
poche scelte, anche politiche, soprattutto riferite al
paesaggio e all’ambiente
segnati dall’olivo e alla qualità dell’extravergine italiano.
Una stupenda avventura
che ha dato non poco, anche attraverso la sua iniziativa di dar vita a un’Associazione dei paesi dell’olio
del Mediterraneo, all’immagine che vive oggi l’olio
sul mercato globale e alle
sue potenziali fortune, solo
se i governi e, per quanto
riguarda l’Italia, anche le
Regioni, e il mondo della
professionalità agricola, lavorano per tenere uniti gli
olivicoltori e dare ad essi
pari dignità e possibilità di
rapporti con gli altri soggetti della filiera. Solo se si dà
all’olivicoltura una pro-
grammazione capace di
aiutare questo fondamentale comparto a sfruttare le
straordinarie potenzialità e,
non ultima, una strategia di
marketing fondamentale
se si vogliono dare risposte
di reddito e di condizioni di
vita ai bravi olivicoltori e
non rischiare di perdere definitivamente un patrimonio di professionalità e di
valori fortemente legati alla
tradizione che, scelte all’insegna della presunta modernità, possono solo imbrattare ma non sostituire.
Lunga vita a te Associazione Nazionale Città dell’Olio con tutta la mia gratitudine al già presidente
Antonini, a chi ora la presiede e la dirige, Lupi e Balenzano e tutti i componenti della Presidenza e del
Consiglio direttivo, alle brave collaboratrici, ai coordinatori regionali, ai soci tutti, con un pensiero all’olivo
e all’olio e alle tante virtù
che coltura e cultura continuano ad esprimere, sapendo che rappresentano
benessere per l’umanità,
come pure per l’ambiente,
il paesaggio, il territorio nel
suo insieme, un bene comune che ha bisogno di
amici veri per essere difeso dall’assalto di chi lo vuole solo rubare e distruggere.
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21
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016 - ANNO XIX - N. 350
REDAZIONE CAMPOBASSO
Rossoblù in partita per mezz’ora. Poi si scatena il Pesaro ed è notte fonda
PESARO. Tre goleade subite nelle diciassette giornate del girone di andata. Figuracce che si moltiplicano
e colori onorati poco: questa è la versione del Campobasso che è andata in
scena anche ieri a Pesaro.
La Vis umilia la squadra di
Novelli con una facilità disarmante, preoccupante. E
il risultato del ‘Benelli’, pieno di tifosi locali, assume
proporzioni vergognose,
fino al 4-0 finale. Una prestazione insufficiente: Fazio
e soci sono stati in partita
solo per mezz’ora. Poi il
nulla, il buio più assoluto.
In questo modo, si rischia
davvero il baratro.
Non trova, dunque, regali
sotto l’albero di Natale incassando un preventivabile, ma pesantissimo, ko sul
campo della lanciatissima
formazione di Sassarini. E
bisogna pure aggiungere
che la squadra di Novelli è
fortunata perché la zona
playout rimane cinque punti più giù, nonostante i quattro schiaffoni presi in pieno
volto. Una bruttissima abitudine quella di incassare
reti come fossero monetine:
qualche settimana fa il San
Nicolò aveva passeggiato a
Selvapiana vincendo per 51, il Matelica col minimo
Il Campobasso subisce la terza goleada dopo l’1-5 col S. Nicolò e il 4-0 di Matelica
sforzo aveva sotterrato i rossoblù con quattro reti senza subirne. E ieri la nuova
sconfitta con quattro gol di
scarto. Il tris è servito.
Come accade spesso
quest’anno, il Campobasso
se la gioca per trenta minuti, senza tra l’altro rischiare
quasi nulla. Nessuna occasione, è vero, ma una gestione del pallone ordinata.
Il problema è che al primo
gol che si becca tutto si sfascia: è il 35’ quando Rossoni porta in vantaggio il
Pesaro sfruttando la punizione da sinistra di Ridolfi,
il difensore dovrasta gli avversari e segna. Il vantaggio viene legittimato subito
dai padroni di casa, a un
passo dal raddoppio con Ridolfi che si divora il 2-0 davanti a Palumbo.
Novelli sostituisce tra i
due tempi l’acciaccato Corbo facendo entrare Frezzi.
Ma si capisce immediatamente che sarà l’ennesimo
pomeriggio nero. Un paio di
occasionissime di Costantino e Ridolfi fanno da campanelli d’allarme prima del
bis costruito da Mureno,
autore di un calcio di puni-
zione perfetto che va ad insaccarsi nell’angoletto. I tre
punti sono ormai in tasca
per i biancorossi.
Corre invece il 65’ quando il cannoniere Costantino
infilza per la terza volta Palumbo mettendo dentro un
cross perfetto di Ridolfi che
aveva approfittato di una
caduta di Esposito. Il match
è praticamente chiuso, il
pallone è quasi sempre in
possesso della Vis, che continua ad attaccare e realizza con Ridolfi, che salta
Esposito e Palumbo prima
di fare il 4-0. Altri commen-
ti sarebbero superflui. Anzi,
aggiungiamoci l’incoraggiante ingresso di uno de-
gli ultimi arrivati, l’attaccante ’96 Martiniello, la traveref
sa gli ha detto ‘no’.
efffe
Voltaio ieri è stato
impiegato in attacco
VIS PESAR
O
PESARO
4
CAMPOBASSO
0
VIS PESAR
O: Stefanelli, Rossoni, Mureno, Grieco,
PESARO:
Gennari, Paoli (78’ Del Pivo), Comi (76’ Bugaro), Raparo, Costantino (72’ Falomi), Ridolfi, Tedesco.
ALL.: Sassarini
CAMPOBASSO: Palumbo, Corbo (46’ Frezzi), Kimpala, Fazio, Torvic, Esposito, Vitelli (67’ Martiniello), Tini,
Fioretti, Grazioso (76’ D’Aversa), Voltasio.
ALL.: Novelli
ARBITR
O: Fabio Tucci di Ostia Lido
ARBITRO:
Assist
enti: Cesarano di Castellammare di Stabia e
Assistenti:
D’Ambrosio di Torre Annunziata.
MAR
CA
TORI: 35’ Rossoni, 65’ Mureno, 69’ CostantiMARCA
CAT
no, 75’ Ridolfi.
No
Notte: ammoniti Palumbo (C), Paoli (V). Presenti circa
duemila spettatori con sparuta rappresentanza ospite.
22
17^ giornata
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
SPORT
23
La promessa estiva: “Divertire la gente”. Ma troppe volte si sono divertiti gli avversari...
E il silenzio si fa assordante
Aniello Aliberti prosegue imperterrito con il silenzio stampa
CAMPOBASSO. La promessa di Aliberti e di Novelli, in sede di presentazione, era stata la seguente: “Obiettivo numero uno,
scendere in campo e divertire innanzitutto le persone”. In realtà, in questo
girone di andata si sono
divertite spesso gli avversari, altro che tifosi rossoblù, grazie alle imbarcate
che hanno fatto arrossire
la piazza. A questo punt la
questione è capire quali
siano i reali progetti dell’ex presidente della Salernitana, che finora non ha
certamente creato entusiasmo. Anzi, quel poco
che c’era si è disperso
completamente.
E il silenzio stampa che
prosegue la dice lunga
sull’atteggiamento di
‘apertura’ che la proprietà ha verso la stampa e
verso i sostenitori del
Campobasso. I pochi tifosi allo stadio? Oggettivamente vero, ma almeno
garantire di non andare
incontro a figuracce lo si
può pretendere o è una
richiesta esagerata?
Per la terza partita consecutiva non c’è stato
dunque spazio per le doCAMPOBASSO. La Fermana si laurea campione
d’inverno all’ultima curva.
I ‘canarini’, battendo nettamente la Jesina, sono
saliti a quota 35 punti,
scavalcando il San Nicolò,
che non è riuscito ad andare oltre il pareggio sul
campo della Civitanovese.
Dunque, cambia ancora
padrone il modesto girone
F. Anche perchè non si
corre molto lassù: la Vastese ha pareggiato, uno
0-0 che non muta granché le cose per la squadra di Colavitto. Bene la
Vis Pesaro, ora a meno
due dal primo posto con
Aliberti
La chiusura
riscontrata
verso i media
dura ormai
da tre gare
Ma a quale
scopo?
mande dei giornalisti. E
chissà per quanto durerà,
considerando l’ormai politica del ‘riccio’ adottata.
Quando, invece, proprio
nei momenti difficili andrebbe chiesto l’appoggio
del maggior numero di
componenti possibile. Chi
ci perde non è certo la
stampa, che va avanti anche senza le parole dei
rossoblù. Ma la società
stessa, oltre che la squadra: affrontare con questo
clima l’intero girone di ritorno è rischioso, anche
perché il mercato invernale non ha certo rinforzato
l’organico, che ha perso i
due elementi di maggiore
qualità, ovvero Meduri e
Gulin.
Per quel che riguarda il
post gara di Pesaro, bisogna accontentarsi delle
quattro parole del mister
del Pesaro Sassarini: “Abbiamo fatto molto bene,
siamo continuamente in
crescita. Nulla da dire ai
miei. Non ci nascondiamo, vedremo dove saremo a giugno. L’obiettivo è
arrivare tra le prime cinque, se saremo lì a giocarcela e non ci tireremo certamente indietro. Uno dei
nostri migliori pregi? Noi
teniamo palla, facciamo
correre molto gli avversari, ho visto Fioretti che
pure è un ottimo attaccante che ha corso tantissimo
ma quando doveva ripartire non ne aveva”.
Novelli
Soddisfatto
l’allenatore
del Pesaro,
Sassarini:
“Abbiamo
fatto molto
bene”
Sassarini
Pari del San Nicolò a Civitanova. Sammaurese sempre più su
La Fermana si laurea campione
d’inverno, delusione Matelica
aggancio alla Vastese annesso. Mentre continua a
deludere la vera favorita
per la vittoria finale: il Matelica, incapace di superare davanti al proprio pubblico il Pineto. I marchigiani sono quinti a quattro
lunghezze dalla Fermana
capolista.
Prosegue invece la marcia di avvicinamento ai
playoff da par te della
Sammaurese, vincente
contro il Monticelli e ora
un gradino più su dell’Olympia Agnonese, appunto scavalcata. A metà
graduatoria restano Jesina, Monticelli e Campobasso, tutte sconfitte ieri
e tallonate dal San Marino (3-1 al Castelfidardo).
Guadagna un buon pareg-
La Sammaurese
gio la Civitanovese per distaccare di due punti la
zona playout, dove è piena bagarre. In effetti, tol-
to il Chieti che ha regalato i primi tre punti a tavolino all’Alfonsine, cinque
squadre sono racchiude
in due punti e non è escluso che qualcuna di queste
possa rimontare risucchiando le formazioni che
attualmente sembrano al
sicuro.
SERIE D - GIRONE F
17^ giornata
Chieti
0
Alfonsine
3
Civitanovese
1
San Nicolò
1
Fermana
3
Jesina
0
Matelica
0
Pineto
0
Monticelli
1
Sammaurese
2
Ol. AAgnonese
gnonese
0
Vastese
0
Recanatese
3
Romagna C.
2
San Marino
3
Castelfidardo
1
Vis Pesaro
4
Cam
pobasso
Campobasso
0
Sq
uadre
Squadre
Fermana
San Nicolò
Vastese
Vis Pesaro
Matelica
Sammaurese
Ol. AAgnonese
gnonese
Jesina
Monticelli
Cam
pobasso
Campobasso
San Marino
U.S. Civitanovese
Romagna C.
Castelfidardo
Pineto
Alfonsine
Recanatese
Chieti (-1)
P
35
34
33
33
31
28
27
23
22
22
21
19
17
17
17
17
15
0
G
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
16
V
11
9
9
9
9
8
7
6
4
6
5
4
4
4
4
4
3
0
N
2
7
6
6
4
4
6
5
10
4
6
7
5
5
5
5
6
1
P
4
1
2
2
4
5
4
6
3
7
6
6
8
8
8
8
8
15
Gf
29
32
31
30
32
20
21
20
18
18
28
19
12
17
21
22
20
9
Pr
ossimo turno 8-0
1-20
17
Prossimo
8-01-20
1-201
Cam
pobasso
Campobasso
pobasso-Pineto
Chieti-Vastese
Fermana-San Nicolò
Matelica-Alfonsine
Monticelli-Castelfidardo
Ol. AAgnonese
gnonese
gnonese-Romagna C.
Recanatese-Jesina
San Marino-Civitanovese
Vis Pesaro-Sammaurese
Gs
16
14
13
16
19
12
18
23
16
23
28
24
22
22
31
23
32
44
24
17^ giornata
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
Poche emozioni sul campo: le squadre hanno badato più a non prenderle
Agnonese, 0-0 e pienone
I granata e la Vastese non si fanno male. Civitelle gremito di gente
di Mar
co F
usco
Marco
Fusco
Cornice straordinaria al
Civitelle I tifosi della Vastese offrono un colpo
d’occhio d’eccezione sulle tribune. La giornata granata non tradisce le aspettative, coreografia d’altri
tempi. E veniamo al match. Mister Del Grosso rivoluzione la squadra, tiene in panchina l’ultimo arrivato, Ragatzu e si affida
ai fratelli Guerra per tentare di mettere in crisi la
compagine vastese. Fuori
anche Demoleon, al suo
posto Gentile in un ruolo
inedito. Sul fronte opposto
Campanella e Manzo gli ex
di turno.
PRIMO TEMPO
Approccio perfetto alla
gara per gli uomini di Del
Grosso che al primo affondo sfiorano il gol, Russo rimedia in angolo su Margarita. La tensione sul volto
dei ventidue giocatori in
campo si taglia con un coltello. Si ha paura di sbagliare in campo, lo spetta-
Campanico risolve
una mischia
OL
YMPIA A
GNONESE
OLYMPIA
AGNONESE
0
VAS
TESE
ASTESE
0
OL
YMPIA A
GNONESE: Campanico, Gentile, Litterio
OLYMPIA
AGNONESE:
(73’ Ragatzu), Di Lollo, Cassese,, Rullo, Margarita, Peijc,
Guida (89’ D’Ambrosio), W. Guerra, N. Guerra (73’ Navarro).
ALL.: Del Grosso.
VAS
TESE: Russo, Manisi, Mensah, Tafili, Allocca, CamASTESE:
panella, Cosenza, Manzo, Romano( 60’ Galizia), Fiore,
Felici(86 Colitto).
ALL.: Colavitto,.
ARBITR
O: Fontani di Siena, assistenti Baldini di PiARBITRO:
stoia e Gallorini di Prato.
No
Notte: Giornata granata. Clima gelido. Oltre 1000 gli
spettatori. Ammoniti: Tafili, Cassese, Allocca, Fiore, W.
Guerra, Ragatzu
colo manca del tutto. Minuto 14 Felici nel cuore
dell’area granata, girata
ma toppo centrale la sua
conclusione per impensierire Campanico. Ritmi alti,
le due squadre si affrontano a viso aperto, ma in
mezzo al campo troppi errori su entrambi i fronti
nella costruzione della
manovra. Minuto 29 Mar-
LA PAGELLA
Difesa sugli scudi, Di Lollo
bravo nella costruzione
CAMP
ANICO 6. Pomeriggio tranquillo per l’estremo di
CAMPANICO
casa che si sporca i guantoni solo per qualche comoda
uscita.
GENTILE 6,5. Si rende utile alla causa assicurando a
Del Grosso tanto movimento, buona copertura in difesa
e inserimenti efficaci in zona offensiva. Non ha affatto
deluso nella posizione di Demoleon.
LITTERIO 6,5.
6,5 Gioca in linea con Rullo e Cassese e lo
fa dall’alto della sua esperienza sbagliando pochissimo
Dal 73’
e garantendo la giusta protezione a Campanico. (Dal
Ragatzu s.v
s.v.. Del Grosso lo butta nella mischia a 20 minuti dalla fine. Troppo poco per incidere sul risultato).
DI LLOLL
OLL
O7
OLLO
7.. Ha giocato una quantità industriale di palloni. Rincula sempre con cognizione di causa, mette paura a Russo su alcune conclusioni dalla distanza. Gioca
da leader e si vede.
CASSESE 6,5. Se gli attaccanti abruzzesi non vanno in
gol, i meriti sono anche i suoi. Accorto nelle chiusure,
bravo a non perdere ma la posizione.
RULL
O 6,5. Guida la difesa con il piglio giusto questa
ULLO
volta, facendo dimenticare a tutti le sue ultime uscite,
un po’ sotto tono.
MAR
GARIT
A 6,5. Comincia ad entrare nei meccanismi
ARITA
MARG
tattici di Del Grosso con costrutto. Pericoloso in alcune
conclusioni, può solo migliorare.
PEIJC 6,5. Lavora bene in zona mediana, sporca spesso l’azione avversaria e offre anche qualche assist efficace agli attaccanti.
GUID
A6
GUIDA
6. Ha giocato a sprazzi. Primo tempo da dimenticare, nella ripresa ha vivacizzato il gioco offensivo
Dal 89 D’Amgranata con qualche spunto interessante. (Dal
br
osio s.v
brosio
s.v..).
W. GUERRA 7. Giocatore universale. Dai suoi piedi le
cose migliori della partita per l’Agnone. Nella ripresa
occupa la sua mattonella senza cedere un millimetro agli
avversari.
N. GUERRA 6,5. Qualcosa in meno rispetto al derby di
Campobasso, ma resta un giocatore utile per il gioco granata.
garita ci prova su calcio
piazzato dal limite, il portiere ospite si distende e
respinge. Margarita accusa un colpo su un contrasto, colpito da Allocca. Il direttore fa proseguire ma
poi si accende una mischia in campo, solo ammonizione per Allocca. Per
proteste finisce sul taccuino dell’arbitro anche Cassese. La partita si mantiene su binari di massimo
equilibrio. Primo tempo
che termina senza emozioni degne di nota. Le due
difese non hanno concesso spazi agli attaccanti.
Portieri poco impegnati, lo
zero a zero rispecchia fedelmente quanto accaduto in questa prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO
Gli allenatori non cambiano. Stessi schieramenti del primo tempo. Primo
tentativo è della Vastese
ma la conclusione di Manzo è sbilenca e si perde abbondantemente sul fondo.
Minuto 58 Litterio tenta la
battuta dai 25 metri ma
tira di destro che non è il
suo piede e si vede. Difficile sfondare per vie laterali, pochi varchi per gli at-
taccanti. Minuto 67 Di Lollo su punizione obbliga
Russo alla difficile deviazione in angolo. Capovolgimento di fronte, va via
Fiore, pennellata in area
Felici di testa manda alto.
Minuto 70 Guida ben servito da Gentile, controlla
dal limite e carica il destro,
Russo respinge con qualche patema. Mister Del
Grosso rischia e manda in
campo Ragatzu che prende il posto di Litterio. Fuori Nicola Guerra e dentro
Navarro. Sembra una partita a scacchi. Nessuna
concessione allo spettaco-
lo. Occasionissima per
l’Agnone: minuto 80 Gentile spedisce in porta Margarita che si aggiusta il
pallone sul sinistro ma coglie solo l’esterno della
rete da posizione molto,
ma molto vantaggiosa.
Graziato Russo! Finale al
cardioplamo per i tifosi
granata. In pieno recupero Margarita va sul fondo
crossa al centro Russo respinge con difficoltà, sulla ribattuta ci prova D’Ambrosio ma il portiere ospite devia ancora ma è tutto
inutile, D’Ambrosio era in
fuorigioco. Triplice fischio
del mediocre signor Fontani di Siena e Agnone e Vastese portano a casa un
punto che profuma
di…Natale. E già, proprio
così. Le due squadre non
affondano i colpi, tutte e
due paurose di sbagliare.
L’Olympia Agnonese chiude il girone di andata con
27 punti, confermandosi
tra le squadre elite del torneo. Un buon punto senza
dubbio per i ragazzi di Mister Del Grosso, conquistato al cospetto di un avversario forte, che punta
decisamente alla vittoria
del campionato.
Il portiere Russo
salva su Guida
(foto Cdp Number
One)
NOVANTUNESIMO
Del Grosso: “Abbiamo
provato a vincere la gara”
L’Olympia Agnonese
chiude il girone di andata con un pareggio
che conferma tutto
quello di buono che è
stato scritto sulla compagine di mister Del
Grosso in queste prime diciassette partite
della stagione. “Abbiamo fatto la partita, cercando di vincerla- ci
dichiara mister Del Grosso. Abbiamo costruito diverse
occasioni, ma la Vastese è
una squadra forte, compatta”.
Mist
er rim
pianti?
Mister
rimpianti?
“Nessun rimpianto, fino a
questo momento abbiamo
disputato un ottimo torneo.
Mi rimane sul groppone
solo la partita di Pesaro.
Per il resto i ragazzi sono
stati bravi. Ora il girone di
andata è finito. Con il girone di ritorno inizia un nuovo campionato per noi. Subito avremo in casa La Romagna Centro che ha cambiato diversi giocatori. Dobbiamo non smarrire la strada giusta, quella che ci ha
portato a mettere da parte
un bel bottino per la salvezza diretta”.
15^ giornata
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
SPORT
25
Tre Pini Matese esagerato: 8-1 alla Cliternina. Convincono Sesto e Pietramontecorvino
Riccia, colpo a Termoli
I biancorossi firmano il blitz nel finale con Del Zingaro e Morrone
Città di Termoli
Olimpia Riccia
0
2
CITT
A’ DI TERMOLI: Melfi, Lorito, Ronzitti, Pezzotta (80’
CITTA
D’Aprile), Scapone, Cagiono, Caruso (78’ Ciavarra), Buonavoglia, Koffi, Polzella, Gagliano (90’ Del Casale)
ALL.: Precali
OLIMPIA RICCIA: Tronca, Ciccotelli, Di Cillo, Del Zingaro G., Di Criscio, D’Urso, Marsilio, Spatola, Sillay, Morrone, Del Zingaro M.
ALL.: D’Amico
MAR
CA
TORI: 77’ Del Zingaro M., 80’ Morrone.
MARCA
CAT
TERMOLI. Battuta d’arresto per il Termoli che si fa suIl Termoli
Polisportiva Gambatesa
Sesto Campano
1
3
POL. G
AMBA
TESA: Capobianco, Bruno, Santoro, ManGAMBA
AMBATESA:
cini, Conte (75’ Del Re), Di lallo L., Cappelletti (60’ Pizzuto), Salinno, Di Virgilio, Vinciguerra (35’ Toschez), Cucciniello
ALL.: Salinno
ANO: Russo, Silvestri, Giunti, PatriarUS SES
TO CAMP
SEST
CAMPANO:
ca, Cecchino, Papa, Rufo, Cambio, Capaccione, Maeziale, Rossi
ALL.: Cecchino
MAR
CA
TORI: 13’ Santoro, 25’ Capaccione, 30’ MarziaMARCA
CAT
le, 35’ Rossi.
GAMBATESA. “Così non va, se perdiamo anche quando siamo in vantaggio, c’è qualche cosa da correggere”.
E’ l’amaro sfogo di fine gara del presidente del Gambatesa Rosario Conte, dopo aver accusato la sconfitta contro il Sesto Campano che non gli va proprio giù per come
è maturata. Perché il Gambatesa è passata anche in vantaggio con un bel colpo di testa di Santoro, servito alla
perfezione da Salinno, ma non ha saputo capitalizzare
al meglio il gol iniziale, perché poi si è scomposto e ha
dato spazio al Sesto di recuperare con Capaccione che
approfitta di una mischia dentro l’area di rigore con la
palla impazzita che viaggia da una parte a l’altra e termina sui piedi dell’attaccante sestese che deve solo
appoggiarla alle spalle del portiere Capobianco. Il gol del
pari invece di stimolare il Gambatesa a una pronta risposta, mette le ali al Sesto Campano che osa nella metà
campo della squadra nero verde, e al termine trova anche il gol del vantaggio con Marziale, che approfitta di
una mischia. I ragazzi di Salinno quasi non credono ai
propri occhi, e cercano di organizzarsi, ma il Sesto Campano come affonda colpisce, ma questa volta è il direttore di gara a favorire la pressione sestese, che assegna
un calcio di rigore da ‘moviola’: sul dischetto Rossi non
sbaglia. Si va al riposo sul doppio vantaggio del Sesto
Campano. Nella ripresa il Gambatesa ci prova in tutti i
modi di accorciare il divario e rimettere in piedi la gara,
ma non ci riesce, perché tra gli errori degli attaccanti e
la generosità del reparto difensivo sestese, alla fine Cecchino e compagni portano a casa tre punti importanti.
perare al Cannarsa dal Riccia bisognosa di punti salvezza. Le attenuanti per la
Sq
uadre
P
G
V
N
P
Gf
Gs
Squadre
15^ giornata
sconfitta rientrano nelle parMacchia
36
15
11
3
1
47
6
tenze di ben cinque elementi Campodipietra
3
Vastogirardi
31
15
9
4
2
41
14
che la dirigenza giallorossa
0
Isernia F.C. (-1)
31
15
9
5
1
32
14
cercherà di colmare duran- Spinete
U.S.
Venafro
31
15
9
4
2
29
12
C.
Termoli
0
te il periodo di fermo per le
Tre Pini Sp. Matese
27
15
8
3
4
39
21
festività natalizie.
Olimpia Riccia
2
Guglionesi
27
15
8
3
4
26
15
La cronaca abbastanza
Isernia
0
Sesto Campano
25
15
6
7
2
25
18
scarna, parla di un primo
Città di Termoli
22
15
6
4
5
24
22
Guglionesi
0
tempo alquanto voglioso del
Alliphae
20
15
6
2
7
22
22
Termoli e con una buona re- Macchia
4
Olimpia Riccia
17
15
5
2
8
23
36
sistenza del Riccia che si è
Pol. Gambatesa
16
15
5
1
9
28
34
Alliphae
0
resa anche pericolosa sulle
Campodipietra C.
16
15
4
4
7
30
37
fasce con Del Pietramontecorv. 3
U.S. Cb 1919
14
15
4
2
9
14
33
Zingaro Mau- Cb 1919
0
Spinete
13
15
4
1
10
15
41
ro pronto a in- Pol. Gambatesa 1
Pietramontecorvino
5
15
1
2
12
13
42
filarsi tra le
Cliternina
5
15
1
2
12
11
51
maglie difen- Sesto Campano 3
sive gialloros- Tre Pini Matese 8
Pr
ossimo turno 8-0
1-20
17
Prossimo
8-01-20
1-201
sa. Nella ripre- Cliternina
1
Campodipietra-Vastogirardi
Macchia-Sesto Campano
sa la gara
C. Termoli-Alliphae
Olimpia Riccia-Tre Pini Matese
Venafro
0
cambia volto
Guglionesi-Spinete
Pol. Gambatesa-Cb 1919
0
quando il Ric- Vastogirardi
Isernia-Pietramontecorv.
Venafro-Cliternina
cia approfitta
di una dormita generale della difesa del rimettere sui binari giusti il risultato. Gagliano e Polzella
Termoli, Del Zingaro senza faticare più di cercano di portare scompiglio nella retroguardia del Rictanto può spedire la sfera alle spalle del cia, ma il portiere Tronca non corre pericoli fino alla terportiere Melfi.
mine della partita, anzi è Melfi che si deve chinare per la
La reazione della squadra di Precali c’è, seconda volta dentro la propria porta quando Morrone
ma più con la volontà che con il ragiona- segna il secondo gol che chiude la partita a favore del
mento razionale di un collettivo che vuole Riccia.
ECCELLENZA
Pietramontecorvino
Campobasso 1919
3
0
Tre Pini Matese
Cliternina
8
1
PIETRAMONTECOR
VINO: Colanero, Barbetta, MaffioPIETRAMONTECORVINO:
la (61’ Danese), Vannella, Cercone, De Stasio, Longo,
Corsano, Tarantino (75’ Marino), Marracino, De Battista (87’ Sauchelli)
ALL.: Torre
CAMPOBASSO 1
919: Pescolla, Pellegrino (46’ D’Ad19
dario), Liuzzi, Cioffi, Damiano, Ciarlariello, Marajo, Pirozzolo, Paduano, Di Froscia, Zantonini
MAR
CA
TORI: 15’ De Battista, 67’ De Stasio, 89’ SauMARCA
CAT
chelli.
TRE PINI MA
TESE: Avicolli, Cristillo (58’ Varricchione),
MATESE:
Vecchio, Carpentino (46’ Guzzo), Di Baia, Cisterna, Milone (70’ Marra), Fasci, Ricci, Napoletano, Ginestra
ALL.: Palazzo
CLITERNINA: De Benedictis, Liberatore, Marinucci, Paolucci, Verzella, Cordianni, Regoli, Spognardi, Gaspari,
Di Vito, Di Tata.
CA
TORI: 5’ Carpentino, 14’ Napoletano, 19’ GineMAR
MARCA
CAT
stra, 36’ Napoletano, 60’Gaspari , 60’ Guzzo, 75’ Marra, 80’ Napoletano, 82’ Ricci.
PIETRAMONTERCOVINO. Il pareggio con il Sesto Campano sette giorni prima è stato interpretato dagli addetti ai lavori come un cambio consistente, in positivo
naturalmente, del Pietramontecorvino, che regola il
Campobasso 1919 con un secco 3 a 0 che non ammette attenuanti, anche se la squadra campobassana
ha combattuto su ogni palla. La gara si mette subito
bene per la compagine dauna allenata da Torre: De
Battista recupera palla nella mediana del campo del
Campobasso 1919 e si presenta solo davanti a Pescolla
che non può nulla.
Il Campobasso 1919 non ci sta, spinge sull’acceleratore e con Zantoni prima e Paduano poi non riesce ad
approfittare per far male il portiere Colanero. Nella ripresa la gara non muta, la squadra di Torre alla ricerca
del gol sicurezza e il Campobasso 1919 pronto a ripartire per colpire di contropiede, ma oltre alla bravura
del portiere di casa Colaneri ci si mette anche l’arbitro,
perché il gol segnato da De Stasio era viziato da carica
sul portiere, a nulla sono servite le rimostranze dei ragazzi rossoblu. Sul 2 a 0 il Pietramontercorvino gioca
sul velluto, ma deve sudare le proverbiali sette camicie
per chiudere i varchi agli attaccanti del Campobasso
1919, che quando ci riesce non ne approfitta, così sia
Zantoni che Paduano esaltano il portiere di casa Colanero. Sulla spinta finale del Campobasso 1919, il Pietramontecorvino ne aprofitta per colpire di contropiede a partita oramai terminata quando Sauchelli spinge la palla alle spalle di Pescolla per siglare il tris per la
sua squadra.
PIEDIMONTE MATESE. Quando il direttore di gara segnala ai contendenti che può bastare, il tabellone dei
risultati segna 8 gol per il Tre Pini e 1 per la Cliternina.
Partita a senso unico, con la squadra campana alla ricerca del gol e quella molisana alla strenua difesa di
ridurre al minimo i danni. Ma la squadra di Palazzo apre
le danze quando il cronometro non fa neanche cinque
giri, perché Carpenito fa capire subito alla Cliternina quale
sarà l’andamento della gara. A gonfiare la rete alle spalle di De Benedictis solo dopo una manciata di minuti è
Napoletano, che si ripete poco più tardi per la doppietta
e nel finale di gara per il tris personale, con l’intermezzo
del gol di Ginestra, tanto è il monologo della squadra di
Palazzo che allo scadere
della prima frazione di gioco il poker è servito. Nella ripresa c’è il sussulto della Cliternina con Gaspari, ma i
sogni di rimettere in discussione la partita viene subito
smontato da Guzzo e rafforzato da Marra, fino a gonfiare il risultato ancora con
Napoletano e infine con Ricci. Cliternina che accusa il
Marco Palazzo
colpo, anche sul piano della
classifica perché viene agganciata dal Pietramontecorvino vittorioso sul Campobasso 1919.
15^ giornata
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
SPORT
27
Guglielmi apre le danze prima del riposo, Cefaratti (doppietta) e Cappelletti arrotondano
Poker del Campodipietra
La squadra di Lorenzo Viglione manda al tappeto lo Spinete
Campodipietra
Spinete
4
0
CAMPODIPIETRA CAL
CIO: Fratangelo 6,5, Leccese 6,5,
CALCIO:
Meo 6,5, Bredice 6,5, Lombardi 6,5, Antoniani 7, Moffa
V. 7 (65' Moffa D. 6), Borrelli 6,5, Cefaratti 8 (60' Cappelletti 7), Zurlo 6,5, Guglielmi 7,5 (72' Cordisco 6).
ALL.: Viglione 7.
SPINETE: Doganieri 5,5, Mercuri 4, Di Bartolomeo 5,5
Ianniruberto 5, Rossini 5,5 Diamente 5, Palermo 5 (60'
Barile 6), Lapenna 6, Fraraccio 5,5 (42' Di Sisto 5), Rossetti 5, Cornacchione 5 (72' Ciamarra 6).
ALL.: Calabrese 5.
ARBITR
O: Matarese di Termoli 6.
ARBITRO:
Assist
enti
Assistenti
enti: De Gregorio di Isernia 6 e Del Balso di Campobasso 6.
MAR
CA
TORI: 42’ Guglielmi, 53’ e 56’ Cefaratti, 62’ CapMARCA
CAT
pelletti.
di FFederico
ederico P
appalar
di
Pappalar
appalardi
CAMPOBASSO. Presso il campo Acli di Selvapiana, si
affrontano Campodipietra e Spinete: le squadre si trovano appaiate a quota 13 punti e sono alla ricerca di una
vittoria importante per tirarsi fuori dalla zona rossa della
classifica. La partita comincia con poche emozioni: le
squadre sbagliano molti passaggi e le occasioni, nei primi minuti, scarseggiano. La prima azione degna di nota
arriva alla metà della prima frazione: Valentino Moffa,
servito da Guglielmi, sfiora il palo con il colpo di testa.
Poco dopo, è sempre Moffa ad andare vicino al gol con
un pericoloso tiro-cross. Al 31' il signor Matarese di Termoli estrae il
rosso diretto ai danni di Mercuri, per
aver pronunciato qualche parola di
troppo. La partita, così, si mette in
discesa per il Campodipietra, ma lo
Spinete ha l’occasione per passare
avanti con un tiro deviato di Fraracci. I rossoblu si riaffacciano in avanti
con Zurlo, ma Doganieri è bravo a
respingere in corner sulla conclusione da fuori area; dal corner seguente, sugli sviluppi di uno splendido
schema, nasce il gol di Guglielmi, il
quale non lascia scampo a Doganieri con un destro secco. Al 44' Guglielmi, dopo un’azione solitaria, ha
anche l’opportunità per raddoppiare, ma la sua conclusione termina
ampiamente al lato. All’inizio della ripresa, i ragazzi di
Viglione vanno alla ricerca del secondo gol e lo trovano al
53', grazie alla bella girata di capitan Cefaratti. Lo Spinete prova a reagire con la punizione calciata da Lapenna,
ma Fratangelo è attento. Al 56' i casalinghi si rendono
protagonisti con un’altra bella azione, nella quale Moffa
serve Cefaratti, che spinge in rete da due passi e mette a
segno la doppietta personale. Il Campodipietra non si ferma e si rende ancora pericoloso con Antoniani, il suo tiro,
però, finisce sull’esterno della rete. Poco più tardi, i rossoblu calano il poker con l’appena entrato Cappelletti,
bravo a sfruttare al meglio l’assist di Guglielmi. Al 65' lo
Il Campodipietra
Spinete prova a segnare il gol della bandiera con Cornacchione, il quale, innescato in profondità da Lapenna, conclude fuori. Il Campodipietra gestisce la partita e va vicino al quinto gol con Cappelletti e Borrelli, ma la partita
termina col risultato di 4-0. Vittoria fondamentale per la
squadra di Viglione, che guadagna punti e morale, grazie
ad un’ottima prestazione; per lo Spinete, sicuramente condizionato dall’inferiorità numerica per due terzi della partita, arriva la terza sconfitta di fila, che mette in evidenza
le difficoltà difensive della squadra: infatti, in queste ultime tre gare, la squadra di Calabrese ha subito ben 15
reti.
Di Chiro e compagni ok sul Biccari. Senza reti la sfida tra Campomarino e Fwp Matese
Santeliana e Baranello col tris
I planisini battono il Vulcania ribaltando il momentaneo vantaggio di Cresci
Santeliana
Vulcania
3
1
SANTELIANA: Granata, Pasquale, Di Domenico, Barbieri, Tizzani (70’ Pietracupa), Pirci, D’Addario, Totaro (88’ Co.:
lavita), Luciano (80’ Mobilia), Bangura, Del Zingaro L. ALL
ALL.:
Cordone (squalificato).
VUL
CANIA: Villano, Camuso M. (70’ Aurilio W.), Zarone
VULCANIA:
(60’ Aurilio T.), Marino, Pastore, Supino, Cresci, Buco, Ci.: Di Petrillo.
relli, Compagnone, Pacitto. ALL
ALL.:
ARBITR
O: Scarati di Termoli (Di Pietro–Quaranta).
ARBITRO:
MAR
CA
MARCA
CATTORI: 20’ Cresci (V), 57’ Luciano (S), 65’ Bangura (S), 75’ Totaro (S).
No
Notte: ammoniti Totaro, Pasquale e Di Domenico (S); Supino, Pastore ed Aurilio T. (V).
SANT’ELIA A PIANISI. La Santeliana chiude nel migliore
dei modi il 2016 imponendosi per 3-1 su una Vulcania che
parte forte, ma cede alla distanza. I campani riescono a
passare in vantaggio al 20’ con Cresci che – rimesso in
gioco dopo un’incertezza di un difensore planisino – supera Granata. Il gol subito rianima i ragazzi del presidente
Garofano che si fanno pericolosi con un tiro dalla distanza
di Totaro su traversone di Tizzani. Nella ripresa, però, al
57’ arriva la rete del pareggio. Il consolidato schema su
calcio piazzato che vede coinvolti Pirci prima e poi Totaro
porta ad un assist per Luciano che si gira e spedisce in
fondo al sacco. Otto minuti più tardi, Totaro ispira Tizzani
che mette al centro e Bangura di testa sigla il sorpasso.
Passano altri dieci minuti e la Santeliana chiude definitivamente i conti. Tizzani è ancora una vota assist man per
Totaro che conferma il suo momento felice e mette di piede in fondo al sacco. La Santeliana così agguanta all’undicesimo posto a quota 17 punti la Maronea e per iniziare il
ritorno – nel prossimo anno – andrà ad ospitare l’Fwp
Matese. Per la Vulcania il 2017 partirà così come si è chiuso
il 2016. Ossia a Castelmauro.
Campomarino
Fwp Matese
0
0
CAMPOMARINO: Aceto (75’ Mancini), Bello, Gianquitto,
Iamascia, Mattarocchia, Di Labbio, Graziaplena, Pegno,
.: Melchiorre.
Glave, Di Vito, Polenta (60’ Silvestri). ALL
ALL.:
FWP MA
TESE: Di Lullo, Bisceglia, Cabula, Maselli, FurMATESE:
no, Del Giudice, Santangelo, Ingenito (70’ Tudovshi), Mon.: Rossi.
taperto, Savoia, Riccio. ALL
ALL.:
ARBITR
O: De Michele di Termoli (Mainolfi–Palazzo).
ARBITRO:
CAMPOMARINO. Un punto a testa ed un tempo per parte senza gol nel tabellino (ma ben due legni, uno per parte). Campomarino ed Fwp Matese chiudono con un risultato ad occhiali un match in cui le notevoli qualità tecniche di entrambe le contendenti finiscono per sbattere contro le condizioni non proprio felici del terreno di gioco bassomolisano. Nel primo tempo l’occasione più clamorosa
ce l’ha – per i bassomolisani – Di Vito (peraltro ben contenuto da Savoia e Del Giudice pronti a fare la spola sui suoi
rientri) che supera un’avversario e batte di prima intenzione, andando però a cogliere il palo. Nella ripresa, invece,
a provare ad uscire fuori con forza sono i campani che
colpiscono una traversa con Montaperto, peraltro ben contenuto dal granatiere Di Labbio messogli alle calcagna dal
tecnico di casa Melchiorre.
Ritrovato il bandolo della matassa e con l’unica preoccupazione per l’infortunio di Aceto – gonfiore al ginocchio
su cui gli finisce addosso Montaperto, anche se non dovrebbe trattarsi di nulla di grave – sul finale provano a
farsi pericolosi con Polenta e poi con Glave (che fallisce
un rigore in movimento). Sesti (a 24) i bassomolisani e
settimi (a 23) i campani al giro di boa e con una striscia di
risultati utili alle spalle (tre gli adriatici, cinque i loro antagonisti di giornata), con il nuovo anno i campomarinesi ospiteranno il Biccari, mentre per l’Fwp Matese ci sarà la trasferta in casa della Santeliana.
Baranello
Biccari
3
1
BARANELL
O: Manocchio A. (I), Muttillo, Pascarella G.,
BARANELLO:
Niro L., Paolantonio, Niro A. (60’ Di Paolo), Di Chiro E. (63’
Pascarella R.), Cutillo, Venditti (83’ Tamburro), Carroccio,
.: Di Chiro E.
Barone. ALL
ALL.:
BICCARI: Silvestre G., Moccia N., Ciampi, Checchia G.,
Moccia A., Figliola (75’ Marino A.), Silvestre M. (46’ Di Falco), Zerrilli, Munno (46’ Checchia A.), Bianco, Silvestre D.
ALL
.: Di Franco.
ALL.:
ARBITR
O: De Castro di Campobasso (Marinelli–Grano).
ARBITRO:
MAR
CA
MARCA
CATTORI: 10’ Venditti (B), 47’ Paolantonio (Bar.), 60’
Di Chiro E. (Bar), 85’ Silvestre D. (Bic.).
BARANELLO. Immediato riscatto del Baranello che dimentica il ko di Piedimonte Matese ed infila il quinto successo nelle ultime sette gare avendo la meglio su un Biccari che arriva al match forte del successo ottenuto nel
turno precedente sul Bojano. Per i pugliesi però la gara si
fa subito in salita perché al 10’ Massimiliano Venditti è
bravo (e fortunato) nell’andare ad incocciare un tiro del
player manager Di Chiro e spedire il pallone in fondo al
sacco. Lo stesso centravanti di casa – poco dopo – colpisce un doppio palo e così il primo tempo termina sull’1-0.
Nella ripresa, però, dopo appena due minuti i baranellesi
mettono il match in ghiacciaia. Il corner di Antonello Niro
va a pescare Paolantonio che prende l’ascensore ed infila
in fondo al sacco.
A chiudere definitivamente i conti ci pensa lo stesso
player manager Di Chiro che, su lungo rilancio, si fa trovare al limite e scarica di prima intenzione in fondo al sacco.
Il Biccari prova a reagire e trova il gol della bandiera con
Donato Silvestre. Poi, sul finale, è Tamburro ad avere due
chance per portare i suoi sul 4-1, senza però finalizzarle.
Ora sia il Baranello che il Biccari potranno ritemprarsi un
po’ le forze con la sosta natalizia.
28
15^giornata
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
Pasqualone regala la vittoria alla Fc Molise. Buon pareggio a Castelmauro per il Cerce
Bojano, pari casalingo
I matesini fermati sullo 0-0 dal Roccasicura. La Frentania a +5
Bojano
Roccasicura
0
0
BOJ
ANO 62: Giancola, Minotti, Romano, TerracciaBOJANO
no (60’ Manfredi), Sabatino, Mastropietro, Pinelli,
Pace, Colalillo (67’ Tasillo), Mauriello (78’ Sabbatino),
Di Camillo.
ALL
.: Torraco.
ALL.:
ROCCASICURA: Piscitelli, Di Tullio, Petrecca, Succi
(65’ Bucci), Leva, Lombardi C. (I), Padula (85’ Oula),
Lombardi C. (II), Giancola, Vacca, Ercolano (75’ Di Pietrantonio).
ALL
.: Milano.
ALL.:
ARBITR
O: Aurisano di Campobasso (Verrino–Bibbò).
ARBITRO:
No
Notte: espulso, nel Bojano, al 67’ Minotti per doppia
ammonizione e al 78’ Manfredi per condotta non regolamentare. Ammoniti Romano (B); Padula e Di Tullio (R).
BOJANO. Un dicembre dal saldo ampiamente negativo. In tre turni il Bojano riesce a rimediare solo due
punti e chiude al terzo posto il girone d’andata impattando – per il match del quindicesimo turno – per 0-0
contro il Roccasicura, che conquista il secondo risultato utile consecutivo (dopo il successo interno con la
Maronea il pareggio di ieri al Colalillo). La gara – disputata su un campo abbastanza pesante anche per
Maronea
Frentania
1
3
MAR
ONEA: Di Bello, Pasciullo P., Petolillo, Pasciullo C.,
MARONEA:
Iovine, Pasciullo M. (90’ Gallo), Antenucci (86’ D’Angelo
A.), Palma, Di Blasio, D’Ottavio (77’ Rossi), Moscufo.
ALL
.: Lallopizzi.
ALL.:
FRENT
ANIA: Badanesi, Siena, Valente, Rendina, TroiaFRENTANIA:
no, Pazienza, Micucci, Vatavu (65’ Costantino), Messinese, Cacchione (78’ Di Lello), Gabrielli.
ALL.: Tanga.
ARBITR
O: Delli Carpini di Isernia (Iannantuono–DogaARBITRO:
nieri).
MAR
CA
TORI: 10’ Di Blasio (M), 41’ Vatavu (F), 70’ CoMARCA
CAT
stantino (F), 88’ Di Lello (F).
No
Notte: espulsi nella Maronea, entrambi per doppia ammonizione, al 49’ Petolillo e al 65’ Palma. Ammoniti Rendina (F).
MONTEFALCONE NEL SANNIO. Quarto successo consecutivo, serie positiva che tocca i sette turni (cinque
successi e due pari, tra novembre e dicembre mai una
sconfitta) e titolo di campione d’inverno con un giro di
boa a 34 punti. La Frentania infligge il secondo stop consecutivo ad una buona Maronea che, a fine gara, ha più
di un motivo di rammarico con il direttore di gara Delli
Carpini. In avvio sono i ragazzi di Lallopizzi a partire forte
e a portarsi in vantaggio con Di Blasio che, lanciato dalle retrovie, si invola verso l’area e supera Badanesi. Lo
stesso centravanti avrebbe l’opportunità di raddoppiare, ma non la sfrutta e così, pian piano, la Frentania rientra. Messinese che aveva avuto già un’occasione al 2’
venendo stoppato da Di Bello ci prova con un tiro dal
limite senza grande fortuna dopo che, sugli sviluppi di
un corner, Siena di testa aveva messo di poco fuori all’incrocio dei pali.
Poi a provarci è Vatavu che al 41’ trova il pari su lancio
di Vatavu con un bel tiro ad incrociare. Nella ripresa, complici anche le due espulsioni, i padroni di casa si disuniscono e l’istantanea più evidente è il retropassaggio preso con le mani da Di Bello che costa il calcio di punizione a due in area che Costantino finalizza. La Maronea
cerca il pari, ma finisce per sbilanciarsi e, in contropiede, su lancio di Gabrielli, Di Lello con un lob da applausi
chiude i conti. Per entrambe – ora – la possibilità di rifiatare un po’ e – con il nuovo anno – alla prima di ritorno
la Maronea sarà ospite l’8 gennaio dell’Fc Molise, mentre per la Frentania ci sarà la sfida in casa del Bojano
per un vero e proprio big match.
via delle intemperie meteo
degli ultimi giorni – vede le
due squadre provare a troSq
uadre
P
G
V
N
P
Gf
Gs
Squadre
15^ giornata
vare la giusta inerzia per
Frentania
34
15
10
4
1
36
16
portare a casa il match, ma Baranello
3
Boys Jelsi
32
15
10
2
3
24
11
senza grandi conclusioni in
1
Bojano
29
15
8
5
2
25
13
porta nel primo tempo. Nel- Biccari
Roccasicura
26
15
8
2
5
19
17
Bojano
0
la ripresa – complici anche
Vulcania
25
15
7
4
4
22
17
le due espulsioni – il Boja- Roccasicura
0
Fwp Matese
24
15
6
6
3
22
17
no finisce con il doversi rinCampomarino
0
Campomarino
23
15
5
8
2
22
18
tanare nella propria area di
Molise
22
15
6
4
5
22
13
0
rigore ed è il Roccasicura, Fwp Matese
Roseto
22
15
7
1
7
23
18
a quel punto, che prova a Castelmauro
2
Baranello
22
15
7
1
8
23
22
mettere al meglio la testa
Santeliana
17
15
5
2
8
27
29
Cercemaggiore
2
fuori avendo anche una
Maronea
17
15
5
2
8
19
31
1
gran bella occasione con Maronea
Castelmauro
16
15
3
7
5
18
19
Vacca sul finale. Il numero Frentania
3
Biccari
15
15
4
3
8
22
30
dieci ospite supera anche Molise
Real San Martino
5
15
1
2
12
17
33
1
Giancola ma finisce per inCercemaggiore
3
15
0
3
12
17
54
0
cepparsi e graziare i propri Roseto
avversari.
Real San Martino 0
Pr
ossimo turno 8-0
1-20
17
Prossimo
8-01-20
1-201
Per il Bojano, a questo Boys Jelsi
2
Baranello-Roccasicura
Molise-Maronea
punto, ci sarà un altro esaBojano-Frentania
Real San Martino-Cercemaggiore
Santeliana
3
me di quelli importanti conCampomarino-Biccari
Roseto-Boys Jelsi
1
tro la Frentania a domicilio. Vulcania
Castelmauro-Vulcania
Santeliana-Fwp Matese
Il Roccasicura ora quarto a
26 punti proverà a Baranello a dare continuità ai ri- sta natalizia – di mettere ulteriore benzina nelle gamsultati dell’ultimo periodo, cercando – durante la so- be.
PROMOZIONE
Fc Molise
Roseto
1
0
FC MOLISE: Petrone, Lombardi E., Leone, Lombardi
R., Pasqualone, Camarda, Amorosa, Gianfagna, Franciosa, Cannavina, Del Grosso (80’ Muccino).
ALL
.: Mitro.
ALL.:
ROSET
O: Curci V., Ronca, Santillo, Ianzito A., Ianzito
OSETO:
M., Di Munno, Casoli (46’ Curci D.), Colucci, Di Gioia,
De Palma, Palumbo.
ALL
.: Figliola.
ALL.:
ARBITR
O: Vasile M. di Isernia (Tomeo–De Fabiis).
ARBITRO:
MAR
CA
TORE: 46’ pt Pasqualone.
MARCA
CAT
No
Notte: al 90’ l’Fc Molise fallisce un rigore (il primo con
Giafagna traversa, ripetuto il secondo parato da Amorosa). Espulso al 77’ Ronca (R) per doppia ammonizione. Ammoniti Franciosa (FCM) e Curci V. (R).
CAMPOBASSO. L’Fc Molise pone uno stop alla serie
di due sconfitte consecutive e chiude l’anno in bellezza superando un Roseto che, ancora una volta, paga
dazio in trasferta e non riesce a dare continuità ai successi interni, coi pugliesi che, però, a fine partita hanno da ridire – e non poco – nei confronti dell’operato
del direttore di gara.
Dopo un avvio all’insegna del predominio territoriale
con tre ghiotte occasioni, di cui una (clamorosa) creata dall’under Del Grosso che trova sulla sua strada un
Curci superlativo, i grigiorossi di Mitro passano in vantaggio nel recupero del primo tempo con Pasqualone
che, di testa, spedisce in fondo al sacco un bel corner
di Amorosa.
Nella ripresa i padroni di casa controllano al meglio
la contesa e, con gli ospiti in dieci per l’espulsione di
Ronca, cercano di sigillare il match, trovando anche al
90’ un rigore su Franciosa (peraltro particolarmente
contestato dagli ospiti).
Dagli undici metri va Gianfagna che colpisce la traversa, ma il direttore di gara ordina la ripetizione. Mitro
cambia esecutore, ma Amorosa si fa ipnotizzare da
Curci.
Ed i pugliesi proseguono nelle loro rimostranze poco
dopo per l’interruzione di un’azione a loro favorevole
nell’esiguo – secondo i rosetani – tempo di recupero
concesso. Ora, su entrambi i fronti, si vivrà quella che
è la sosta natalizia. Col nuovo anno, alla ripresa, per la
prima di ritorno sia l’Fc Molise che il Roseto avranno
un match interno: i primi contro la Maronea, i secondi
con la seconda della classe Boys Jelsi Metalzilembo.
Castelmauro
Cercemaggiore
2
2
CAS
TELMA
UR
O: Sedile, Pasciullo, Palazzo, Cissè, CaCASTELMA
TELMAUR
URO:
ruso, Ruffini, Trolio (46’ Aufiero), Consiglio, Caputo, Impicciatore, Manzo (60’ Bracone).
ALL
.: Esposito.
ALL.:
CER
CEMA
GGIORE: Splendido, Sangiovanni, Princic,
CERCEMA
CEMAGGIORE:
Polzella N., Di Marco, Lepore (53’ Sabatino, 90’ Rispoli), Tedeschi, Carpinelli, Cannavina, Augelli, Ibekwe.
ALL
.: Sacco.
ALL.:
ARBITR
O: Bruscino di Campobasso (Di Falco–GriguoARBITRO:
li).
MAR
CA
TORI: 1’ Impicciatore (Cas.), 62’ Caputo (Cas.),
MARCA
CAT
72’ Tedeschi (Cer.), 80’ Carpinelli (Cer.)
No
Notte: ammoniti Princic e Ibekwe (Cer.).
CASTELMAURO. Secondo pareggio consecutivo e testimonianza delle buone qualità alla base di un organico profondamente mutato dal mercato di riparazione.
Il Cercemaggiore conquista un punto in casa di un
Castelmauro che doveva riscattarsi dopo il ko di Jelsi e
che finisce per mangiarsi le mani per non essere riuscito a capitalizzare il doppio vantaggio con poco più
di trenta minuti da giocare. Il match – per il team di
Esposito – pare andare in discesa dopo appena un
minuto con il calcio piazzato di Impicciatore che, di
testa, ha un altro paio di occasioni per raddoppiare
non capitalizzando. Per i cercesi, invece, a farsi vedere è Tedeschi. Per ironia della sorta è proprio di testa
che arriva il raddoppio dei padroni di casa al 62’ con
Caputo.
Ma – da quel momento – il Cercemaggiore prende
pian piano possesso del terreno di gioco ed al 72’ realizza il gol del momentaneo 2-1 con Tedeschi, autore
di una bella sortita in solitaria sulla destra. Passano
altri otto minuti e gli uomini di Sacco trovano la rete
del definitivo pari con un tiro dal limite di Carpinelli. Gli
ospiti, peraltro, avrebbero anche l’opportunità per un
clamoroso sorpasso, ma Augelli a porta vuota fallisce
il possibile gol del successo. Per il Cercemaggiore, ora,
la sosta sarà l’occasione per rendere ancora più solidi
i meccanismi del gruppo e presentarsi al rientro – il
prossimo 7 gennaio a San Martino in Pensilis – con
l’obiettivo di abbandonare l’ultima posizione. Il Castelmauro, con il nuovo anno, avrà il match con il Biccari,
importante snodo per provare ad uscire dalla zona rossa.
30
I numeri della domenica
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Lunedì 19 dicembre 2016
Gir
one A
one B. Il Ferrazzano sconfitto a Trivento
Girone
A.. Il Vairano allunga sul Pozzilli. Gir
Girone
Il big match termina in parità
Nessun vinvicitore nello scontro di alta classifica (C) tra il Mirabello e l’Ururi
PRIMA CA
TEGORIA
CATEGORIA
GIR
ONE A
GIRONE
RISUL
TATI E CLASSIFICA
RISULT
A. Mignano - FFornelli
ornelli
B. V
airano - R
occara
vindola
Vairano
Roccara
occaravindola
Forulum - Mont
er
oduni
Monter
eroduni
N. Rioner
o - C. V
airano
Rionero
Vairano
Pozzilli - A
ese
A.. Capriat
Capriatese
R. Prata - FF.. Cerri
Rufrae Pres. - FFossaceca
ossaceca
Riposa: Car
pinone Calcio
Carpinone
3-0
3-1
5-0
1-7
0-2
2-2
1-1
P
26
21
20
19
16
15
15
14
13
12
10
9
8
7
4
G
10
11
10
10
10
10
11
8
10
10
10
11
9
11
10
Com
prensorio V
Comprensorio
V..
Pozzilli 1
967
1967
Forulum
Bo
ys V
airano
Boys
Vairano
Rufrae Presenzano
For
titudo Cerri
ortitudo
A. Mignano
Fossaceca
Car
pinone Calcio
Carpinone
US FFornelli
ornelli
A. Capriat
ese
Capriatese
Roccara
vindola
occaravindola
Real Prata
Mont
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oduni
Monter
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N. Rioner
o
Rionero
GIR
ONE B
GIRONE
RISUL
TATI E CLASSIFICA
RISULT
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S. P
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Campobasso
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Donk.. A
Agnone
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Caro
Pol. FFerrazzano
errazzano
Car
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Caro
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Nord
S. Angelo Limosano
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Maf
alda Calcio
Mafalda
Tre Ar
chi Ripalimosani
Archi
Chiauci
Cam
pobasso Calcio
Campobasso
P
21
20
19
19
18
18
16
14
13
12
12
8
8
7
6
2-2
5-0
5-0
2-0
4-1
4-2
0-1
G
11
9
9
10
10
10
10
10
10
10
10
10
11
11
11
GIR
ONE C
GIRONE
RISUL
TATI E CLASSIFICA
RISULT
Altilia Sann. - Q. TT.. Chieuti
2-0
F. Larino - V
olturino
3-0
Volturino
Alber
ona C. - Ripabo
tt
oni
2-1
Alberona
Ripabott
ttoni
Gruppo GSM - TTermoli
ermoli 20
16 1 - 2
201
Mirabello - U
ruri Calcio
1-1
Ururi
Por
alf. 4 - 0
orttocannone - Macchia V
Valf.
R. Gildone - Casalnuo
2-0
Casalnuovvo
Riposa: Angioina Colle
Collettor
ortto
P
Mirabello
29
Ururi Calcio
25
Quattr
o TTorri
orri Chieuti
19
Quattro
Casalnuo
er
otar
o 17
Casalnuovvo Mont
Monter
ero
taro
Real Gildone
17
Macchia V
alf
or
16
Valf
alfor
orttore
Fiamma Larino
15
Angioina Colle
13
Collettor
ortto
Alber
ona Calcio
13
Alberona
Por
13
orttocannone
Gruppo GSM
12
Altilia Sannium
11
Termoli 20
16
9
201
Volturino
4
Ripabo
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oni FC
4
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ttoni
G
11
10
11
10
10
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10
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10
10
9
10
10
11
Gir
one A.
A Cinque squadre lottano per la vetta. Gir
one C. Matrice e Kalena a braccetto
Girone
Girone
Cercepiccola sempre più leader
La squadra molisana supera con autorità la rivale pugliese di San Marco La Catola
SECOND
A CA
TEGORIA
SECONDA
CATEGORIA
GIR
ONE A
GIRONE
RISUL
TATI E CLASSIFICA
RISULT
GIR
ONE B
GIRONE
RISUL
TATI E CLASSIFICA
RISULT
CEP Cast
ello - Mont
2-1
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Montener
enero
ener
o
o - Miranda
1-1
Sisto
D. De Sist
Masseria L. C. - Sepino
8-2
R. Car
ceres - G. Macchiagod. 1 - 2
Carceres
Sant’Angelo - Sp. La Pie
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Pietra
Sassinor
o - Ala Fidelis
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Riposa: Gio
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-
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Reds
Cer
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polie
2 -2
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S. G. in Galdo - R. Gambat
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C. Dauni - M. Pie
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ella
2-1
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Giovvani Mor
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o
Sisto
Sant’Angelo
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Carceres
Sassinor
o
Sassinoro
P
24
23
22
22
22
15
14
13
10
8
6
4
0
G
10
10
10
10
10
10
10
9
8
9
10
11
10
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cepiccola
Cercepiccola
Casali Dauni
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San Mar
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Marco
Catola
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or
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La Seconda Baranello
Morgia Pie
tracat
ella
Pietracat
tracatella
Real Gambat
esa
Gambatesa
Acli Calcio CB
Reds
Cam
polie
Campolie
polietto
P
28
25
25
24
22
16
15
15
11
8
8
7
3
3
G
11
10
10
11
11
11
11
11
11
11
11
11
11
11
GIR
ONE C
GIRONE
RISUL
TATI E CLASSIFICA
RISULT
Kalena - A
ccademia B.
Accademia
Oratino - TTorella
orella del Sannio
Castr
opignano- Munxhufuni
CastropignanoMatrice - Mundimitar
Mont. P
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o
Pe
Salcito
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ara - Guar
dialf
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vivara
Guardialf
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Tre Colli R
otello - FFossalt
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ese
Ro
ossaltese
3-2
2-3
4-0
6-1
3-3
0-2
2-1
-
P
Matrice
27
Polisp. K
alena
27
Kalena
Guar
dialf
iera
22
Guardialf
dialfiera
Mundimitar
18
Tre Colli R
otello
18
Ro
Rocca
viv
ara
15
occaviv
vivara
G. Castr
opignano
13
Castropignano
Fossalt
ese
10
ossaltese
Munxhufuni
10
Salcit
o
9
Salcito
Oratino
8
Montagano P
etrella
8
Pe
Torella del Sannio
7
Accademia Britannica (-1) 3
G
11
11
9
11
11
10
10
9
11
11
10
11
10
5