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24 dicembre 2016 delle ore 10:07
Il Presepio di Jimmie Durham accende il Natale
al Madre. Ed entra nella collezione permanente
del museo, con l'annuncio del "Matronato alla
Carriera" per l'artista
Nella Sala Clemente del Madre, è stata
presentata al pubblico l’opera Presepio (2016)
di Jimmie Durham (Arkansas, 1940) artista,
scrittore e attivista politico che, negli ultimi
anni, trascorre frequenti periodi a Napoli.
L’opera, concepita e realizzata appositamente
per il museo campano d'arte contemporanea, è
entrata contestualmente a far parte della
collezione permanente nell’ambito del progetto
"Per_formare una collezione", avviato nel
2013. Il direttore Andrea Viliani, presentando
l’opera realizzata da Durham, è intervenuto
dicendo: «Celebriamo l’inizio delle prossime
festività natalizie con l’introduzione in
collezione di un’opera straordinaria, che
Jimmie Durham ha realizzato in questi ultimi
anni a Napoli. Presepio rispecchia in ogni
dettaglio la sua ricerca artistica e nello stesso
tempo è testimonianza di come Jimmie Durham
e Mariateresa Alves - partner nella vita e sul
lavoro - stiano vivendo profondamente Napoli
». E ancora: «Il presepe è una rappresentazione
che nei secoli si è sempre arricchita di un pezzo
della contemporaneità e nel tempo non ha
rinunciato ad introdurre, personaggi, tecnologie
che rendevano il presepe attuale», ha aggiunto
il Presidente della Fondazione Donnaregina
Pierpaolo Forte. In particolare, Durham riflette
sull’uso e sulla selezione dei materiali, dal
legno alla pietra, di cui l’uomo, nella sua storia,
si è appropriato, per interpretarli a seconda del
bisogno e che sono principali costituenti del
Presepio. Come l’asse recuperato in Molise da
una segheria, la quercia dove si svolge la scena
della natività, oppure le pietre, che provengono
dal Vesuvio, non usate come elementi di
costruzione ma riconosciuti nella loro natura,
liberati dalla loro associazione concettuale e
dalla grandiosità progettuale, seguendo una
visione in cui la materia non va asservita
all’architettura ma possiede un valore di per sé,
degna di costituire essa stesso il monumento,
l’opera. I personaggi che animano il paesaggio,
essenziale e delineato dalla plasticità della
pietra e del legno, sono quelli tradizionali, come
la sacra famiglia, il dormiente Benino, l’angelo
messianico che si staglia sulla grotta e ne
illumina l’evento con luminescenza cromatica,
custode e annunciatore della sacralità. La scena
è fedele alla tradizione ma raccontata
utilizzando le peculiarità tattili, cromatiche e
olfattive dei materiali, che assumono la potenza
grafica di una scultura polimaterica. A
conclusione, l’annuncio del Matronato alla
Carriera conferito a Jimmie Durham, il secondo
dopo quello elargito a Mimmo Jodice, nel 2014.
La cerimonia si terrà nella primavera 2017 e
sarà accompagnata da una Laudatio in onore
dell’artista, tenuta da Carolyn ChristovBakargiev. (Anna Di Corcia)
Jimmie Durham Presepio, 2016, materiali vari.
In comodato a Madre-Museo d’arte contemporanea
donnaregina, Napoli. Foto di Amedeo
Benestante
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