aprilia - parte la mensa per i poveri

Download Report

Transcript aprilia - parte la mensa per i poveri

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.23
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
APRILIA - PARTE LA MENSA PER I POVERI
pagina 2
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 3
L’asse Aprilia-Latina per le prossime elezioni che si terranno l’8 gennaio. Obiettivo: piazzare quattro consiglieri su 12
RIVOLUZIONE CIVICHE PONTINE
Intervista in esclusiva al candidato di Aprilia Pasquale De Maio. Se avesse vinto il sì
al referendum le elezioni non ci sarebbero state perché l’ente provincia sarebbe stato abolito
di Riccardo Toffoli
“Puntiamo ad avere 4 consiglieri provinciali”. Queste le parole
che dice in esclusiva ai lettori de
Il Giornale del Lazio, Pasquale
De Maio in vista delle elezioni
provinciali che si terranno l’8
gennaio prossimo. Elezioni di
secondo grado perché a votare
saranno solo i consiglieri comunali e i sindaci. Se avesse vinto
il sì al referendum costituzionale, le province sarebbero state
cancellate e le relative competenze sarebbero passate ai
comuni e alla regione. Con la
vittoria del no, la provincia
rimane come ente istituzionale e
quindi, come prevede la nuova
normativa Delrio, va a rinnovo
del Consiglio provinciale. Le
liste civiche apriliane, per l’occasione, hanno costruito una
rete politica con le altre realtà
provinciali simili, in particolare
Latina guidata dal civico
Damiano Coletta. E’ proprio
l’asse Aprilia-Latina, quindi il
nord pontino, ad essere la vera
novità delle elezioni del nuovo
Consiglio provinciale. Rimane,
invece, al suo posto il presidente della provincia Eleonora
Della Penna che a differenza del
Consiglio provinciale che si rinnova ogni due anni, rimane sulla
poltrona di presidente per quattro anni. Anche se la maggioranza consiliare dovesse cambiare.
Abbiamo quindi, rivolto qualche
domanda al consigliere della
lista Forum Pasquale De Maio
che è candidato nella lista delle
civiche pontine.
Perché una lista che raggruppi tutte le liste pontine?
“In questo periodo le liste civi-
che che sempre di più governano i Comuni della provincia di
Latina e che sono scontente
delle politiche degli enti superiori, si sono coalizzate per dare
delle novità alla provincia. Tutto
ruota sull’asse Aprilia-Latina a
cui, insieme ad altre civiche del
territorio che si sono avventurate in questo nuovo percorso
politico, hanno aderito anche
singoli consiglieri di Comuni
guidati da partiti politici, parlo
ad esempio del contributo fattivo di Maria Innamorato di
Cisterna e di alcuni consiglieri
di San Felice Circeo”.
Una scelta imposta dal risultato referendario?
“Oggi c’è un buco legislativo
sull’ente provincia. La riforma
Delrio era stata votata sull’onda
dell’abolizione dell’ente provincia che doveva passare a referendum costituzionale. Ora, con
la vittoria del no al referendum,
la provincia rimane come ente
istituzionale e bisogna nuovamente legiferare per darle competenze nuove e rappresentanza.
Se avesse vinto il sì, invece, la
provincia sarebbe stata abolita e
sarebbe stata completata la
riforma con le competenze assegnate tra Comuni e province.
Ora tocca al Parlamento legiferare nuovamente per capire ruoli
e rappresentanza delle province”.
Lei era già stato candidato alle
provinciali di due anni fa, ma
per un voto non è stato eletto.
Cosa è cambiato da allora?
“E’ vero. Per la mia elezione
sarebbe bastata una percentuale
minima, un voto di un Comune
anche piccolo della provincia di
Latina. Le cose ora sono molto
cambiate. Innanzitutto abbiamo
creato una rete più solida con gli
altri movimenti civici pontini. In
particolare con Latina che offrirà ben quattro candidati in lista.
Per Aprilia sono l’unico candidato. Va aggiunto che attualmente ci sono due Comuni commissariati in provincia di Latina.
Ciò significa che le percentuali
degli altri Comuni saranno maggiori. Noi puntiamo ad avere
quattro consiglieri su 12. Per noi
sarebbe un importante traguardo
perché in questo modo avremmo la possibilità di contare
all’intero dell’assise provinciale
nelle politiche di governo”.
Dal punto di vista programmatico cosa porterete avanti?
“La lista nasce dal malcontento
verso le politiche degli organi
superiori che non conoscono le
realtà dei singoli territori. Il
nostro obiettivo è spalmare in
maniera equa le risorse economiche provinciali, anche se
sono sempre più esigue, in tutto
il territorio provinciale ed evitare come è successo in tutti questi anni, che i finanziamenti
vadano troppo spesso ad avvantaggiare alcuni Comuni piuttosto che altri”.
Come gruppo consiliare,
appoggerete il presidente
Eleonora
Della
Penna?
“E’ una domanda che ci porremo una volta eletti, valuteremo
il programma e si deciderà”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 4
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Inaugurato anche il Palazzo comunale di piazza Bersaglieri
APRILIA - PARTE LA MENSA PER I POVERI
EIl sindaco:
IL“cambiamento
DORMITORIO
COMUNALE
di rotta rispetto al passato. Siamo un modello per gli altri Comuni”
E’ stata inaugurata la mensa
dei poveri. Una realtà importante per una città di 70 mila
abitanti. Venerdì 16 la cerimonia di inaugurazione avvenuta
daco Antonio Terra- sei anni
fa eravamo il fanalino di coda
dei Comuni del nostro distretto. Fondi che non si trovavano, alcuni Comuni che non ci
volevano come capofila. Oggi
siamo diventati un fiore
nei locali di via Lione, dove
attualmente ha la sede la
mensa, alla presenza del sindaco Antonio Terra che ha
tagliato il nastro, insieme
all’assessore regionale Enrico
Forte e all’assessore alle politiche sociali Eva Torselli. “Il
cambiamento di passo rispetto
alle amministrazioni passate è
stato notevole –ha detto il sin-
all’occhiello di tutti i Comuni
e un modello per loro. Negli
ultimi anni abbiamo investito
tantissimo sul settore sociale.
In attesa che la Fondazione
Come Noi apra la mensa,
abbiamo deciso di avviare
questo punto grazie ai fondi
del piano di zona, più un piccolo contributo comunale”. La
mensa per i poveridi via Lione
di Riccardo Toffoli
è aperta solo per la cena. Nonostante i posti a sedere siano
limitati, sono garantiti 50 pasti
al giorno. I posti a sedere sono
invece 35. Questo ha fatto sì
che la mensa aprisse alle
18.30 e chiudesse alle 20, di
modo da garantire più turni.
La mensa è associata all’emergenza freddo con l’apertura del dormitorio pubblico
all’autoparco di viale Europa.
“E’ difficile per un pubblico
realizzare qualcosa –ha detto
l’assessore Eva Torselli- ma
quest’amministrazione lo sta
facendo”. Nel progetto che
attualmente, con i fondi messi
a disposizione, sarà operativo
fino alla fine di giugno, vi
operano le associazioni Alfa,
Croce Rossa, Fondazione
Come Noi, R2 di Cisterna, Cb
Rondine, Anc, il Banco Alimentare, Principi Eventi e
Agpha. Non tutte operano
sulla mensa, ma la rete delle
associazioni prende in carico
entrambe le strutture: la
mensa per i poveri e il dormitorio comunale. Il rito religioso di inaugurazione è stato
officiato da don Alessandro
Saputo, parroco della parrocchia dello Spirito Santo di
Aprilia.
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
INAUGURAZIONE DEL PALAZZO
COMUNALE DI PIAZZA BERSAGLIERI
Il 13 dicembre il sindaco ha inaugurato la Residenza Municipale
distaccata di Piazza dei Bersaglieri, struttura interessata da
significativi interventi di riqualificazione generale, ristrutturazione ed efficientamento energetico.
L’opera pubblica è stata cofinanziata con fondi europei nell’ambito del Plus Aprilia Innova (Por
Fesr 2007/2013). Il finanziamento ottenuto dal Comune di Aprilia
ha permesso il rifacimento completo dello stabile e l’isolamento
termico cosiddetto a cappotto
sulle facciate con pannelli di 12
cm di spessore, tale da portare
l’edificio all’attuale classe energetica A+. Sulla facciata ovest
della sede municipale è stato
installato inoltre un impianto
fotovoltaico in grado di produrre
28 kwatt di energia elettrica. Ciò
non solo rende l’intera struttura
autosufficiente dal punto di vista
energetico, ma anche in attivo,
producendo più del fabbisogno.
Alla cerimonia del taglio del
nastro hanno preso parte il Sindaco di Aprilia Antonio Terra, rappresentanti della Giunta e del
pagina 5
Al Comune di Aprilia la piena
proprietà dei locali dell’ex scuola di
Via Inghilterra, la sentenza della
Corte di Appello di Roma
Si rende noto che nella causa presso la Corte di Appello di Roma, I Sezione Civile, promossa dal Comune di Aprilia nei confronti di Co.Ge.Im. Srl
e di Sardaleasing Spa, volta ad ottenere l’accertamento della inesistenza
di un proprio debito nei riguardi delle suddette società, rappresentato dai
canoni di locazione di alcune unità abitative site in Aprilia in Via Inghilterra (corrispondenti con i locali precedentemente adibiti a plesso di
Consiglio Comunale, il Segretario Generale e i dirigenti dell’Ente. In rappresentanza della Regione Lazio, su delega del Presidente Nicola Zingaretti, sono intervenuti i Consiglieri Regionali Enrico Forte e Rosa Emilia Giancola.
“Gli interventi facenti parte del
Plus – ha commentato il Sindaco
– hanno impegnato gli uffici tecnici, che hanno saputo gestire un
progetto imponente volto a restituire ai cittadini servizi qualificanti per una comunità. Penso
all’Asilo Nido, a Culturaprilia e
sicuramente all’intervento più
bello a mio avviso, che è quello di
riqualificazione del Giardino dei
Sorrisi. Oggi visitiamo l’ultimo
degli edifici interessati dai lavori
finanziati da fondi europei e
vediamo un Comune proiettato
verso la modernità, con un
impianto geotermico, pannelli
solari termici, impianti di illuminazione a led intelligenti controllate da microprocessori (con
sistema domotico). A conclusione
di tutti i lavori, possiamo tracciare un bilancio più che positivo
dell’esperienza del Plus. Abbiamo una struttura collaudata che sa
utilizzare i finanziamenti, sa
gestire i progetti e sa rendicontare in modo conforme alle rigide
regole. Su queste solide basi,
siamo pronti per candidare il
Comune di Aprilia a nuovi fondi
europei per il prossimo triennio”.
Al momento inaugurale che ha
visto anche l’intervento religioso
del Parroco di Santa Maria Madre
della Chiesa Don Mauro, è seguita una breve visita all’interno
degli uffici della sede municipale
di Piazza dei Bersaglieri.
Scuola Primaria, oggi sita nella vicina via Amburgo), in origine locati al
Comune di Aprilia da parte della società Flavia 82 s.coop. arl, il Giudice
d’Appello con sentenza del 2 dicembre 2016 n. 7342 ha accolto la
domanda del Comune di Aprilia nei confronti di Sardaleasing, acquirente degli immobili di Flavia 82, dichiarando la nullità degli atti di vendita.
La Corte, in particolare, ha enunciato il principio secondo il quale, a
seguito della risoluzione della convenzione con Flavia 82, pronunciata
dal Consiglio di Stato, tutti i beni realizzati da quest’ultima ritornano in
proprietà piena del Comune di Aprilia.
Tale pronunzia costituisce, tra l’altro, un importante precedente giurisprudenziale che sarà utilizzato negli ulteriori giudizi che vedono il
Comune di Aprilia contrapposto alla società Sardaleasing, al Comune di
Roma e alla stessa Flavia 82.
Appresa la notizia, il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha espresso soddisfazione per gli importanti effetti che conseguono da questo pronunciamento, atteso che in primis ciò comporterà un concreto arricchimento del
patrimonio comunale per il riconoscimento della piena proprietà di beni
immobili.
Non ultimo, anche in relazione alla recente transazione posta in essere
per i canoni di locazione non erogati negli anni, nel corso della settimana entrante il Sindaco e gli uffici legali dell’ente comunale valuteranno
attentamente gli effetti della sentenza sull’atto transattivo.
pagina 6
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 7
Il mental Coach motivazionale Francesco De Silvestri, collabora con aziende, imprenditori, liberi professionisti, sportivi e privati
FELICI E VINCENTI IN OGNI SITUAZIONE
Come mai alcune persone
raggiungono sempre i loro
obiettivi e tante altre no?
Come sviluppare le qualita’ e
le capacita’ che sono dentro
di noi? Cosa fa la differenza
nella nostra vita? E’possibile
vivere ogni giorno felicemente?
Per dare una risposta a queste e
tante altre domande che ci
poniamo ogni giorno, e’ nato
AnimaMente.
AnimaMente, e’uno studio
professionale comodo ed accogliente che si trova ad Aprilia
nella centrale via Rossetti
n.11, dove il Mental coach
motivazionale Francesco De
Silvestri, Master in P.N.L. per
business e life, partendo dall’unicita’ dell’individuo, opera
un cambiamento ed una trasformazione, che migliora ed
amplifica le potenzialita’ che
sono dentro ognuno di noi. SI,
grazie alla magia e alla potenza della P.N.L.,oggi e’ possibile vincere ogni sfida e diventare il protagonista della tua vita
per andare in direzione di qualcosa che sia realmente tuo. Il
Mental Coach Motivazionale
Francesco De Silvestri risveglia in te l’entusiasmo sopito, e
ti conduce per mano verso traguardi che consideravi impossibili. Con speciali sessioni di
Coaching individuali, imparerai a rafforzare la fiducia in te
stesso e ad abbandonare cio’
che ti limita, e ad assumere il
controllo della tua vita.
Smettila di arrenderti, ed elimina rapidamente dalla tua
vita ogni tipo di problema.
Sbarazzati di fobie, ansie,
dipendenze, vieni a scoprire
come e’ facile rimuovere definitivamente gli ostacoli che ti
impediscono di raggiungere la
felicita’ il benessere e la prosperita’. Da’ nuova linfa alla
tua mente con un percorso di
liti, incomprensioni e incomunicabilita’ Sii un vincente in
ogni situazione. Diventa una
persona speciale.
Vieni a scoprire un nuovo
mondo……..il Tuo!!! Ricorda
che il modo migliore di essere
altruisti, e’ avere cura di se
stessi! nVuoi conoscere e
Il Mental Coach Motivazionale Francesco De Silvestri
(a destra) con John La Valle scrittore, autore
e presidente di N.L.P. Society (a sinistra)
cazione per aziende e professionisti.
Coach Master P.N.L. in Life.
Esperto in Terapia di Coppia
Specializzato in Tecnica rapida
per Fobie Ansie e Dipendenze
Specialista in Motivazioni per
il raggiungimento degli obiettivi personali.
Qualificato in strategie e performance che ti permetteranno
di individuare e superare ogni
ostacolo nella tua vita.
Il Mental Coach Motivazionale Francesco De Silvestri
(a destra) con il genio creativo della P.N.L.
Richard Bandler (a sinistra)
crescita personale studiato
apposta per te. Cambia in
meglio la tua comunicazione
Impara a gestire i tuoi stati
emozionali. Liberati dallo
stress e dalle convinzioni limitanti. Vivi il tuo rapporto di
coppia felicemente Abbandona
imparare le tecniche e le strategie di P.N.L. piu’ potenti? Le
stesse tecniche e strategie che
hanno cambiato la vita a milioni di persone nel mondo?
Le stesse che che usano tutti i
grandi imprenditori di successo?
Animamente
di Francesco De Silvestri
Mental Coach motivazionale
Via Rossetti 11 Aprilia(LT)
TEL.393.1188157
Coach Master P.N.L. in Business.Specializzato in Formazione Consulenza e Comuni-
VANTAGGIO
SPECIALE:
Prima Consulenza
OMAGGIO
AnimaMente:
ogni istante
e’ un nuovo inizio!
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 8
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Focus sui conti dell’azienda municipalizzata approvati nello scorso Consiglio comunale
APRILIA - ASAM UN DEBITO DA
7 MILIONI E MEZZO DI EURO
Non risolto il contenzioso di 3 milioni di euro di fatture non liquidate nel 2009, altro accertamento Irap per 380 mila euro. La quasi
totalità dei 6 milioni e 800 mila euro di contributi comunali vanno a finire in stipendi del personale. Critico il settore tecnologico
di Riccardo Toffoli e Giorgio Cardella*
Un piccolo focus per i nostri lettori sui numeri del bilancio dell’Asam, la Multiservizi che da anni si occupa di
sociale e tecnologico per conto del Comune di Aprilia.
Ciò che emerge dai numeri è una situazione che in parte
si è risolta, almeno non c’è il debito fumoso di qualche
anno fa e un quadro, critico, ma ben delineato. Rimangono però, molti problemi che sono ben lontani dal risolversi. Il primo nodo, quello più urgente, riguarda il tecnologico. Un settore sempre più in crisi dovuto ai pochi
investimenti e alla riduzione delle risorse umane per un
impegno che è veramente tanto in una città molto vasta.
Cosa farà l’amministrazione comunale del settore tecno-
logico? E’ una domanda a cui per ora, non è data una
risposta ufficiale. Altri nodi sono economici, eredità di
un tempo passato e relativamente recente che non vengono chiusi: i debiti con gli istituti previdenziali, alcuni
accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Una situazione
economica molto difficile, soprattutto se si pensa che su
6 milioni e 800 mila euro di fondi comunali che vengono dati all’azienda per operare, ben 6 milioni e 200 mila
euro vengono utilizzati per pagare gli stipendi dei dipendenti.
COS’È ASAM
Servizi sociali alla persona, servizi tecnologici e servizi
strumentali rappresentano il core dell’Azienda Speciale
Aprilia Multiservizi creata agli inizi degli anni duemila
per dare una struttura organica a settori importanti per la
comunità locale in passato gestiti attraverso il sistema di
cooperative che aveva in più occasioni dimostrato chiari
segni di inadeguatezza.
Nel delicato settore dei servizi sociali si passa dalla
gestione del Centro Diurno Disabili “Giardino dei Sorrisi”, al Servizio di assistenza per l’integrazione scolastica
degli alunni disabili della scuola dell’obbligo, ai laboratori degli apprendimenti per alunni con difficoltà specifiche per giungere ai servizi di assistenza domiciliare e
al centro per anziani fragili, settori questi dove l’intervento di una struttura pubblica è indispensabile, ed oneroso, per alleviare le sofferenze dei soggetti interessati.
Per quanto riguarda i servizi tecnologici e strumentali
alla manutenzione degli edifici pubblici e delle scuole si
affianca la manutenzione delle strade urbane ed extraurbane oltre alla cura della pubblica illuminazione e degli
impianti semaforici per arrivare alla gestione dei parcheggi e del verde urbano. Si tratta di servizi la cui efficacia ed economicità per le casse comunali è strettamente legata ad un’adeguata disponibilità di investimenti che
nel corso degli anni sono mancati non consentendo al
personale in forza di svolgere nel migliore dei modi le
mansioni affidate.
IL BILANCIO DELL’AZIENDA
Il bilancio 2015 chiude sostanzialmente in pareggio
dopo un 2014 che vedeva un rosso pari ad oltre un milione di euro e su cui avevano pesantemente inciso una
serie di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate
per gli anni dal 2003 al 2009. L’azienda al 31 dicembre
2015 presenta un elevato livello dei crediti pari ad euro
7.220.082 somme dovute all’Azienda Speciale Aprilia
Multiservizi dal Comune di Aprilia che a fine anno doveva ancora corrisponderle per i lavori effettuati ben
7.183.051 con un netto incremento rispetto al 2014.
Sono gli stessi amministratori a rilevare che l’incremento dei crediti è determinato dal mancato pagamento di
alcune rate del contributo del 2015 da parte del Comune
di Aprilia con la conseguenza che per far fronte alla
gestione ordinaria dell’azienda, i fondi necessari sono
stati prelevati dalle risorse che negli anni passati erano
state messe a disposizione per estinguere i debiti previdenziali accumulate negli anni e che avevano dato origine all’intervento della Corte dei Conti e all’apertura di
un indagine penale da parte della magistratura. Tra le
somme dovute dal Comune di Aprilia all’Asam risultano
lavori contestati dall’amministrazione comunale nel
2009 per un totale di oltre 3.000.000 di euro, oggetto di
un contenzioso che ancora oggi non trova soluzione. Per
quanto riguarda i debiti l’Asam alla data del 31 dicembre 2015 vanta una rilevante esposizione pari a
7.533.884 dovuti per la quasi totalità agli istituti previdenziali che devono ancora ricevere ben 6.636.768 nonostante il riconoscimento nel 2010 da parte del Consiglio
Comunale dei debiti accumulati nei confronti dell’INPDAP per il mancato versamento dei contributi dal 2003
al 2010. Dal punto di vista economico per le casse comunali l’azienda è costata nel 2015 ben 6.800.000 euro utilizzati per la quasi totalità per far fronte agli oneri del
personale pari a quasi 6.200.000 euro per un totale di
230 unita lavorative a tempo indeterminato. Tra gli elementi che hanno inciso negativamente un ennesimo
accertamento dell’Agenzia delle Entrate in tema di Irap
che inciso per ben 380.000 per maggiore imposta, sanzioni ed interessi. Critica la situazione del settore tecnologico che nel corso del 2015 è riuscito ad evadere ben
2.470 richieste di intervento delle quali 1.000 provenienti dagli istituti scolastici. Accanto alla mancanza di risorse per l’acquisto dei materiali ma soprattutto per la mancanza degli investimenti necessari per realizzare gli
interventi richiesti che non consentono di passare da una
situazione emergenziale sia in centro che in periferia.
*dottore commercialista
DICEMBRE2016
2016- 10
- 10GENNAIO
GENNAIO2017
2017
2222DICEMBRE
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 9
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 10
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
L’amministrazione ha stanziato 400 mila euro di fondi comunali per ammodernare il centro Alzheimer
APRILIA - AL VIA LA RISTRUTTURAZIONE DEL CENTRO SADA
Lo ha annunciato il sindaco durante il concerto di solidarietà dell’11 dicembre scorso
di Riccardo Toffoli
“Abbiamo concentrato gli sforzi
sul sociale e impegnato il 20%
del bilancio su questo settore.
Per la ristrutturazione dell’ex
Cral come centro Alzheimer
abbiamo approvato il progetto
definitivo con un impegno economico, sforzo del solo bilancio
comunale, di 400 mila euro”.
Queste le parole del sindaco
Antonio Terra annunciate durante il concerto annuale per la solidarietà a favore dei malati di
Alzheimer nella struttura, gestita
dalla Multiservizi, dell’ex Cral
di via delle Margherite. Domenica 11 Dicembre si è tenuta presso il Centro Sada ex Cral la settima edizione del Concerto di
Solidarietà Pro - Alzheimer, promossa dall’Associazione Alzheimer Aprilia Onlus in collaborazione con l’Associazione Culturale Diapason. Oltre allo spessore artistico dell’orchestra della
nota scuola di musica guidata
dal Maestro Enrico Raponi, che
ha allietato i partecipanti alla
manifestazione sulle note di
‘Life on Mars?’ e ‘Rosalina’, e
del coro della stessa diretto da
Dora Nevi, quest’anno, a dare
ancora maggiore rilevanza all’evento è stato il contributo del
Maestro Baritono Cristian Germàn Alderete e il Coro Artistico
“Arturo Toscanini”. Tantissimi i
presenti, una mattinata vissuta
nello spirito della solidarietà e
della voglia di esserci per dare
un segnale forte di vicinanza alle
persone colpite da demenza di
Alzheimer e demenze correlate e
alle loro famiglie. Molte le autorità intervenute, il Sindaco Antonio Terra, l’Assessore ai Sevizi
Sociali Eva Torselli, il consigliere Provinciale Gianni Bafundi, il
direttore dell’Azienda Speciale
Aprilia Multiservizi Fabio Biolcati Rinaldi e in rappresentanza
dell’Arma dei Carabinieri era
presente il Comandante della
Stazione di Aprilia Michele Piccione. Il presidente di Alzheimer
Aprilia Onlus Giovanni Piantadosi ha ringraziato vivamente gli
intervenuti, familiari, soci,
sostenitori, professionisti, associazioni, centri sociali anziani,
Avis e CRI. Ha ricordato che
l’associazione, lavora in sinergia
con i distretti socio sanitari del
territorio a tutela dei diritti del
malato e dei loro familiari, il
lavoro svolto nel corso dell’anno, i progetti attuati e quelli che
verranno attuati durante l’anno
prossimo. Il Sindaco Terra ha
pronunciato parole di incoraggiamento verso i volontari dell’associazione ed ha annunciato
l’imminente ristrutturazione del
Centro Diurno Alzheimer, attraverso uno stanziamento di 400
mila euro, approvato il 2 dicembre scorso con Delibera di giunta n. 352/2016. L’ammodernamento del centro permetterà di
rendere pienamente funzionale
la struttura e di migliorarne la
fruibilità da parte delle persone.
E’ stata una mattinata intensa. Il
presidente Giovanni Piantadosi
ha mostrato con orgoglio il lavoro svolto dagli ospiti del centro
che hanno realizzato con le loro
mani gli addobbi natalizi. Opere
di pasta, incollate e dipinte a
mano, alberi decorati per l’occasione e per vivere con la giusta
passione sociale queste feste
natalizie. Il sindaco di Aprilia ha
voluto ricordare gli impegni
assunti dall’amministrazione in
termini di bilancio per un centro
che sarà completamente ristrutturato e modernizzato e quindi,
più accogliente per tutti gli ospiti presenti. Attualmente al centro
Alzheimer del Cral vengono
seguite circa 15 persone con una
lista d’attesa che nel tempo si è
fortemente ridotta grazie all’impegno della Multiservizi sul
sociale, degli operatori e dei
volontari. Quindi gli ospiti vengono aiutati a combattere una
delle più difficili malattie, con
piccoli lavori di manualità e con
la socializzazione. A coordinarli
la dottoressa Francesca Russo e
tanti altri collaboratori che ogni
giorno fanno il loro lavoro con
passione e molto impegno.
“Siamo molto sensibili a questo
tipo di situazioni –ha detto il sindaco Antonio Terra- la nostra
amministrazione aiuta come
possibile. Quest’anno la ristrutturazione del centro Sada è un
impegno economico del bilancio
comunale. 400 mila euro di
fondi nostri che non è facile trovare negli altri Comuni”.
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 11
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 12
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Lino Palladinelli per la prima volta ad Aprilia realizzerà il presepe vivente nell’area di fronte all’Agpha in via Aldo Moro
LA PASSIONE DEL PRESEPE INFIAMMA APRILIA
I maestri infioratori hanno ideato un presepe sotto la fontana del mercato coperto mentre l’Aiap
fa sfoggio dei suoi gioielli nella sala Manzù della biblioteca comunale
di Riccardo Toffoli
Tante le bellissime novità di questo
Natale. Per la prima volta nella storia
di Aprilia la Proloco presieduta da
Lino Palladinelli ha realizzato il “villaggio della natività” in via Aldo
Moro, di fronte all’Agpha Raggio di
Sole che ha messo a disposizione l’area. Si tratta di un vero e proprio presepe vivente con oltre 40 persone recitanti e 8 casette, pecore, capre, vitelli e
l’immancabile asino e bue. Nel villaggio aperto a tutti, specialmente ai più
piccoli, si potranno trovare i lavori di
un tempo: il fornaio, chi fa la pasta, il
fabbro, il boscaiolo, , la fruttivendola e
tanti altri mestieri che possono essere
visti dal vivo. Il tutto coordinato sotto
l’arte di Pietro Negri. La rappresentazione vivente si terrà nei giorni 24
dicembre dalle 23 alle 2, 25 dicembre
dalle 9 alle 12, 26 dicembre dalle 9 alle
12 e dalle 15 alle 20. È possibile visitare però l’area dal 12 dicembre al 6
gennaio dalle 16 alle 19. All’evento
coordinato dall’associazione Proloco
di Aprilia, hanno partecipato anche
l’associazione Mestieri & Tradizioni, il
comitato di quartiere Carroceto, il
quartiere Isole, il Comitato Grandi
Eventi, la Fattoria De Luca Massimo
che ha messo a disposizione gli animali, l’azienda Aurora Imballaggi, l’azienda agricola F.lli Rossi, l’associazione Agpha, il comitato di quartiere Agroverde, l’azienda agricola Boca, l’impresa edile di Amerena
Roberto, l’impresa Mov. Terra di Mastropietro Adriano, l’azienda agricola di Torreti Serafino, GL Impianti
di Gentile Lucio, il ristorante pizzeria Isole e la carrozzeria Pigliapoco. Parteciperanno anche il tenore Maurizo Ceccarelli e il cantante Giorgio Sharon. Particolare anche il tappeto di fiori rappresentante il presepe che
è stato realizzato sotto la fontana del mercato
coperto di Aprilia, ex piazza delle Erbe. Il presepe con
la capanna, la sacra famiglia, il bue e l’asinello, i re
magi e le pecore, sono stati realizzati dai maestri infioratori della città iscritti nel libro mondiale del Guiness
dei Primati. Inoltre particolare e tradizionale la mostra
alla biblioteca comunale di piazza Marconi promossa
dall’Aiap Presepi….amo in Aprilia. In vetrina i bellis-
simi presepi realizzati dai bravissimi soci dell’associazione apriliana che portano con i loro presepi Aprilia
nelle più belle realtà natalizie d’Italia. Quest’anno un
esclusivo presepe ricorda la città di Aprilia, a seguito
dei bombardamenti del secondo conflitto bellico quando in piedi rimase solo la statua di San Michele e i
pochi ruderi della chiesa.
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 13
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 14
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
L’evento promosso dal Comitato Grandi Eventi venerdì 9 dicembre
GIORNATA DI SOLIDARIETÀ AD AMATRICE
Tante realtà di Aprilia nel campo di Torrita allestito per i terremotati
Un abete di Natale, un presepe,
animazione e musica. Sono
stati i doni che Aprilia ha portato nel campo di Torrita di
Amatrice, campo in cui operano tra i tanti gruppi della Protezione Civile, l’Alfa di Aprilia.
Torrita di Amatrice è una piccola frazione dove è stato allestito un campo per i terremotati. C’è il tendone dell’Alfa
dove operano moltissimi
volontari provenienti dal territorio dei Castelli Romani e
della nostra città. Qui i residenti rimasti, consumano i pasti,
specialmente il pranzo prima di
riprendere le loro attività lavorative. I volontari fanno tutto e
il possibile mentre i cuochi
della Federazione Italiana Cuochi preparano i piatti del gior-
no. Venerdì 9 dicembre una
delegazione apriliana accompagnata da tre volontari dell’Alfa di Aprilia coordinati da
Marco Moroni, si è recata a
Torrita per consegnare l’albero
di Natale, il presepe e regalare
alcune ore di musica e di animazione. L’albero è stato allestito sul lato destro dell’entrata
del tendone, sotto il presepe e
vicino a molti regali per i bambini e per gli adulti. Le associazioni che hanno partecipato
sono state: Sensazioni Eventi e
Animazione, Diapason, Ago
Filo e Fuselli, Lo Scrigno, The
Sciuby’s,
Kammermusik,
Rekord Premiazioni e School
Comix. Sensazioni Eventi e
Animazione con Andrea Virgini e Robert Sibu hanno animato il mondo dei bambini, sia
quelli più piccoli sia quelli più
grandi, con giochi, divertimento e un Babbo Natale che ha
regalato a tutti dei pensieri.
Urbano Tesei ha donato l’albero di Natale e alcune decorazioni, altre decorazioni sono
state realizzate a mano da Ago
Filo e Fuselli e dallo Scrigno
appositamente. Kammermusik
con il Maestro Riccardo Toffoli e il gruppo canoro The
Sciuby’s con il Maestro Dora
Nevi hanno allietato il pranzo
con musiche tratte dal repertorio italiano e delle più belle
colonne sonore nonché intermezzi di opere. School Comix
ha portato materiale per i più
piccoli. All’interno infatti del
tendone è stata allestita un’area
dove i bambini possono disegnare, fare i compiti e giocare.
La Diapason ha raccolto dei
fondi per fornire il campo di
alcune necessità e comprare
dei giocattoli. Il tutto è stato
coordinato dal Comitato Grandi Eventi di Aprilia che ha promosso l’iniziativa. Un momento per far conoscere alcune
delle più belle realtà di Aprilia
in un campo dove operano tanti
volontari della nostra città, per
essere vicino anche in questo
periodo di festività e per essere
solidali con tutti i volontari
che, ogni giorno,
continuano a dare
speranza in quelle
zone colpite dal
terremoto. Al termine della giornata è stata consegnata una targa
ricordo, realizzata
da Rekord Premiazioni, al capo
campo
Nicola
Guardati a ricordo
della giornata e
per
augurare
buone festività
dalla città di Aprilia.
Prima riunione il 2 dicembre scorso
APRILIA - I COMITATI DI QUARTIERE SI RIUNISCONO
L’obiettivo è creare sinergia per far fronte alle problematiche comuni
Per la prima volta i comitati di quartiere presenti nel territorio apriliano hanno avviato un confronto
sul ruolo che sempre più attivamente sono chiamati a svolgere all’interno della società quali soggetti in grado di stimolare una forte partecipazione attiva della cittadinanza e un indispensabile punto di
riferimento per il territorio.
Nel corso della riunione del 02 dicembre 2016 svolta presso la sede del Comitato di Quartiere di
Aprilia Nord un primo nucleo di dieci quartieri tra cui Aprilia Centro, Montarelli, Aprilia Nord,
Toscanini, Quartiere Primo, Carroceto, Isole, Agroverde e Campoleone hanno discusso sul ruolo da
essi svolti, sulle prospettive future evidenziando le criticità che sono quotidianamente chiamati ad
affrontare nello svolgimento della loro attività.
I comitati di quartiere possono, anzi dovranno rappresentare lo strumento per promuovere la partecipazione spontanea dei cittadini alla cura dei beni comuni. Oggi, i comitati di quartiere autonomamente e con risorse proprie organizzano molteplici attività a beneficio della collettività, basti pensare alle innumervoli feste di quartiere che assicurano nel periodo estivo a tutti gli apriliani importanti
momenti di svago.
Non solo, oggi sempre di più sono i comitati di quartiere che si rendono parte attività nella cura dei
parchi pubblici, cura che in molti casi si trasforma in una vera e propria riqualificazione urbana.
Attraverso le strutture dei comitati di quartiere i cittadini si sentono coinvolti in attività collettive indispensabili per ampliare quella partecipazione dal basso che rappresenta l’essenza delle nuove comunità locali. Nel corso della riunione del 02 dicembre si è affrontato il tema legato alle feste svolte
dalle singole realtà ed in particolare la questione degli elevati costi amministrativi da sostenere tra cui
i costi amministrativi, la SIAE e i diritti di segreteria per le varie pratiche da inviare agli enti pubblici. Ancora le complessità delle procedure amministrative che sempre più complesse richiedono la
necessità di rivolgersi a professionisti con un ulteriore aggravio dei costi. Si è deciso di coordinarsi
al fine di individuare un calendario dei festaggiamenti che eviti inutili sovrapposizioni e di richiedere ai fornitori delle c.d. luminarie un preventivo unico per tutti i comitati di quartiere.
Un primo passo per costruire quella rete tra i comitati di quartiere necessaria per migliorare l’operato di queste organizzazione che sempre di più stanno diventando un centro di riferimento per la
comunità. Il prossimo appuntamento è fissato per il 26 gennaio 2017 dove accanto a questo primo
nucleo di partecipanti si aggiungeranno agli altri comitati presenti in città al fine di assicurare il pieno
coinvolgimento di tutte le realtà presenti nel nostro territorio.
ANGELO SUPPA
COMITATO DÌ QUARTIERE TOSCANINI
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 15
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 16
La proposta del Pd di Aprilia
“I TRIBUTI IN MANO ALLA NUOVA STRUTTURA
DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE”
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
12^ FESTA DELL’ANZIANO ABRUZZESE
PREMIO GRAN SASSO PER GLI STUDENTI
A garanzia dei diritti del consumatore e dell’efficienza del servizio
di Alessandro Mammucari*
Aprire una nuova stagione per quanto
riguarda le tasse locali andando incontro
alle difficoltà dei contribuenti apriliani e
porre le basi per una gestione pubblica
efficace della riscossione dei tributi in
grado di assicurare un
volume crescente di
risorse abbattendo la
piaga dell’evasione
fiscale. Con l’approvazione del decreto
fiscale che ha introdotto la rottamazione
delle cartelle esattoriali è stato previsto in
sede di conversione la
possibilità per i
comuni, come Aprilia, di prevedere la
rottamazione degli
accertamenti emessi
fino al 31 dicembre
2016 nei confronti dei
contribuenti locali.
Per questo riteniamo
fondamentale optare
per questa possibilità consentendo ai contribuenti apriliani di adempiere al loro
dovere ed evitando di dover sostenere i
costi legati ad una gestione dei tributi
caratterizzata dalla cattiva esperienza dell’Aser, chiudendo definitivamente una stagione tragica per tutti noi.
Ulteriore proposta che avanziamo sempre
sul versante dei tributi locali è l’adesione
alla nuova struttura pubblica che l’Agenzia
delle Entrate sta costruendo per gestire
tutte le fasi della gestione della fiscalità
locale evitando la stagione degli onerosi
affidamenti a soggetti privati che non
garantiscono una gestione ottimale delle
nostre tasse. La nuova data chiave nel
calendario della riscossione dei tributi
locali diventa il 1° luglio prossimo entro
quel giorno, i Comuni potranno decidere
di affidare alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione la raccolta di IMU, TASI e
degli altri loro tributi, con una differenza
rilevante rispetto a oggi.
Infatti, il Comune di Aprilia potrà affidare
al nuove ente pubblico non solo la riscossione coattiva, ma anche quella volontaria
ovvero nel nuovo scenario disegnato dal
testo del decreto approvato i Comuni
avranno facoltà di chiedere al nuovo ente
di occuparsi di tutte “le attività di accertamento, liquidazione e riscossione, spontanea e coattiva, delle entrate, tributarie o
patrimoniali”. Ulteriore elemento positivo
è rappresentato da fatto che il nuovo ente
pubblico economico strumentale, sarà sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del
ministro dell’Economia e delle finanze e al
monitoraggio dell’Agenzia stessa e nel
rapporto con i contribuenti, il nuovo ente si
conforma ai principi dello statuto dei diritti del contribuente, con particolare riferimento a quelli di trasparenza, leale collaborazione e tutela dell’affidamento e della
buona fede, nonché agli obiettivi di cooperazione rafforzata fisco-contribuente, riduzione degli adempimenti, assistenza e tutoraggio del contribuente. Chiudere una stagione negativa per la nostra città e valutare le potenzialità della nuova struttura pubblica che verrà messa a disposizione dei
comuni per gestire una funzione di estrema
delicatezza per la nostra collettività quale
quella della gestione dei tributi locali. Solo
attraverso un efficiente servizio di riscossione delle imposte si potrà garantire una
maggiore equità fiscale e maggiori investimenti comunali
*SEGRETARIO DEL PARTITO
DEMOCRATICO DI APRILIA
Venerdì 9 dicembre, nel bellissimo
salone della Parrocchia di San
Michele in Piazza Roma ad Aprilia,
l’Associazione abruzzese ha riunito
gli anziani per gli auguri natalizi.
Erano presenti il Sindaco Antonio
Terra, di origine abruzzese e il Presidente del Consiglio Bruno Di
Marcantonio, abruzzese di Montorio al Vomano.
Monsignor Franco Marando, Arciprete Parroco di San Michele, ha
fatto gli onori di casa.
Il presidente Sergio Iezzi e i consiglieri hanno accolto gli anziani
intervenuti, unitamente ad una rappresentanza di alunni vincitori del
Premio Gran Sasso, riservato agli
studenti apriliani e giunto ormai
alla nona edizione con il sostegno
della Banca di Credito Cooperativo
di Roma.
.
Nel corso della serata sono state
ammirate le creazioni artistiche
della Scuola di ricamo, aperta da
diversi anni e presente con i caratteristici tomboli. In chiusura, applausi agli alunni della 4B – Plesso
Deledda - accompagnati dall’Insegnante Carolina Ursini, che hanno
presentato la favola delle “Tre
Melarance” e all’alunna Laura Cicconi della 2H – media Pascoli –
accompagnata dalla Professoressa
Gledis Baravelli, che ha letto la
composizione risultata vincitrice e
riferita al terremoto del 2009.
Il prossimo appuntamento sarà la
26^ Festa in onore di San Gabriele,
fissata per domenica 26 febbraio
nella chiesa di Bellavista. E’ prevista anche la pubblicazione di un
opuscolo a ricordo del 25° dell’Associazione.
NUOVA DATA PER NATALE
IN CASA CUPIELLO
La A.T.C.L. E IL TEATRO FINESTRA COMUNICANO CHE LO SPETTACOLO “NATALE IN
CASA CUPIELLO” annullato per MOTIVI di
salute di Luigi De Filippo è STATO PROGRAMMATO PER IL 26 APRILE 2017 AL TEATRO
EUROPA DI APRILIA.
I Biglietti precedentemente acquistati rimangono
validi. I possessori del singolo biglietto che non
vogliono più assistere allo spettacolo possono
chiedere il rimborso dove e’ stato acquistato il
biglietto.
Dal giorno 20 Dicembre al 15 Gennaio 2017.
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 17
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 18
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Nasce WhatsAprilia, servizio gratuito di messaggistica
istantanea tramite l’applicazione per smartphone WhatsApp
E’ stato attivato il 12 dicembre 2016, in via sperimentale, un nuovo servizio gratuito di comunicazione istituzionale con i cittadini, attraverso la popolare applica-
zione di messaggistica istantanea WhatsApp.
Il servizio, denominato
WhatsAprilia, sarà attivato al
numero in dotazione all’ente
comunale 335.1205426.
Per iscriversi al servizio fornito dal Comune di Aprilia è
necessario scaricare sul proprio smartphone l’App gratuita WhatsApp. Successivamente è sufficiente che l’utente salvi il numero di telefono 335.1205426 sulla
rubrica del proprio smart-
phone e, tramite WhatsApp,
invii allo stesso numero il
messaggio di testo: “Attiva
Iscrizione”. Per disattivare il
servizio è sufficiente inviare
il messaggio di testo: “Disat-
tiva Iscrizione”.
I messaggi sono inviati in
modalità broadcast, a totale
garanzia della tutela della
privacy dei cittadini iscritti e
il servizio è solo di ricezione,
cosiddetto no reply. Le
modalità del servizio sono
dettagliate sul sito istituzionale del Comune di Aprilia.
Già diversi Comuni d’Italia
hanno attivato servizi analoghi di messaggistica istantanea per comunicare direttamente con i cittadini.
L’Amministrazione di Aprilia aggiunge un nuovo strumento di comunicazione per
informazioni di pubblica utilità e notizie di interesse
generale afferenti la Città,
istantaneo e di ultima generazione, al fine di implementare ulteriormente le possibilità di comunicazione con i
cittadini, usufruendo di
mezzi tradizionali ma anche
innovativi e sempre più di
largo uso come il web.
L’augurio del Vescovo
Marcello Semeraro per il Natale 2016
Arriva il Santo Natale, una festa che ci è
molto cara anzitutto perché a noi cristiani
ricorda la nascita di Gesù: «Oggi è nato per
voi un Salvatore» (Lc 2,11). Questa festa è
anche incisa nella nostra carne e nella
nostra storia: ci riempie di tanti sentimenti,
emozioni, ricordi, affetti. L’augurio per il
Santo Natale giunga, dunque, cordiale e
affettuoso, ma anche davvero «cristiano».
Quest’anno celebriamo la festa avendo
ancora nelle orecchie l’eco dell’inno del
Giubileo: misericordes sicut Pater,
misericordiosi come il Padre (cfr Lc 6,36).
Vi propongo, allora, un testo di sant’Agostino che mi pare riesca a collegare molto
bene il tema della Misericordia con quello
della nascita del Signore. All’inizio del suo
Discorso n. 207 leggiamo: «Poteva esserci verso di noi infelici misericordia maggiore di quella
che indusse il Creatore del cielo a scendere dal cielo e il Creatore della terra a rivestirsi di un corpo
mortale? Quella stessa misericordia indusse il Signore del mondo a rivestirsi della natura di servo,
di modo che pur essendo pane avesse fame, pur essendo la sazietà piena avesse sete, pur essendo
la potenza divenisse debole, pur essendo la salvezza venisse ferito, pur essendo vita potesse morire?». Questo testo molto ricco e bello ci aiuta a tenere congiunti i due momenti della storia della
salvezza: la nascita di Gesù e la sua morte sulla Croce. In una parola: il mistero pasquale. È l’orizzonte entro cui dobbiamo contemplare l’umiltà del Bambinello e considerare la povertà della
capanna di Betlemme. Agostino però aggiunge: «tutto questo l’ha fatto per saziare la nostra fame,
per alleviare la nostra arsura, per rafforzare la nostra debolezza, per cancellare la nostra iniquità e
per accendere la nostra carità». Sembra quasi l’elenco delle classiche opere di misericordia. Queste parole, pertanto, ci aiutano a coniugare l’augurio per il Santo Natale con quello per il nuovo
anno, che sta per avere inizio. L’augurio è che ogni giorno riusciamo a tenere accesa la carità. Sia
la festa del Natale non soltanto un’occasione per accendere le luminarie nelle nostre strade, o l’albero di Natale nelle nostre case, ma soprattutto la festa che ci permette di tenere accesa la nostra
carità.
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 19
Aprilia - Riqualificazione e pedonalizzazione dell’area antistante il mercato
coperto (ex Piazza Erbe), dalla Regione il cofinanziamento di 400 mila euro
Ha avuto esito positivo la candidatura del Comune di Aprilia
all’Avviso pubblico regionale
per l’adeguamento di spazi e servizi legati ad attività ed eventi
culturali e ricreativi nell’ambito
delle Città di Fondazione. Per
effetto di ciò, l’Amministrazione
Comunale ha ottenuto un finanziamento regionale pari a circa
400 mila euro, utili per la radicale riqualificazione dell’area anti-
Aprilia per l’11% (pari a 48.950
euro) e dalla Regione Lazio per
l’89% (pari a 396.050 euro).
L’ipotesi progettuale era finalizzata alla ristrutturazione e riqualificazione dell’area relativa alla
piazza del mercato per favorire la
conoscenza, il recupero e la valorizzazione di uno spazio urbanistico storico della Città di Fondazione, nonché per creare un
luogo qualificato e multimediale
dalla caserma dei Carabinieri,
dalle arcate murate del mercato,
dalla facciata laterale della sede
municipale e sul lato opposto da
due edifici residenziali. Attualmente svolge la funzione di parcheggio, prevalentemente al servizio del mercato coperto.
L’area, pertanto, non è concepita
come piazzetta per l’aggregazione sociale, ma possiede tali
potenzialità per diventare uno
rivitalizzare l’area
attraverso un insieme
sistematico di opere
finalizzate alla realizzazione di uno
spazio polifunzionale a più alta valenza
culturale. Non ultimo, il progetto propone di far riemergere, per quanto possibile, anche alcune
stante il mercato coperto (ex
Piazza delle Erbe), in pieno centro storico.
Il progetto comunale prevede un
importo complessivo di 445 mila
euro, cofinanziato dal Comune di
per eventi artistici e culturali.
L’area oggetto dell’intervento è
situata in prossimità di Piazza
Roma; di forma rettangolare
allungata con accesso da Via
Rossetti, è delimitata, oltre che
spazio urbano di qualità. L’intento del progetto, che prevede la
riqualificazione e la pedonalizzazione della piazza, nonché la
creazione e lo sviluppo di uno
spazio multimediale, è quello di
caratteristiche architettonicourbanistiche originali dell’epoca
di Fondazione.
Il Sindaco di Aprilia Antonio
Terra, anche in rappresentanza
dell’Amministrazione, esprime il
proprio plauso agli uffici tecnici
comunali per l’impegno profuso
nell’elaborazione del progetto
per la piazza del mercato coperto, la cui candidatura per l’accesso ai finanziamenti regionali ha
avuto un esito favorevole.
pagina 20
IL GIORNALE DEL LAZIO
Come da tradizione si è svolto giovedì 8 dicembre presso il Teatro Europa
BANDA MUSICALE “LA PONTINA” CITTÀ DI APRILIA
IL CONCERTO DI NATALE
DIRETTO DAL MAESTRO PAOLO FORCONI
di Noemi Reali
Il Concerto di Natale eseguito dalla
“Banda Musicale La Pontina” è un appuntamento immancabile.
Giovedì 8 dicembre il Teatro Europa era
tutto esaurito. Un intrattenimento musicale di due ore assolutamente popolare, il
pubblico può fruire della buona musica
senza pagare un biglietto d’ingresso. Ci
dicono che siamo alla 26a edizione. Dal
1995 la “Banda” è diretta dal maestro
Paolo Forconi. Non possiamo ricordare
chi l’ha preceduto. L’indimenticabile e
storico maestro fondatore Romeo Brandani (1981-1990 anno della morte) e il Maestro Giuseppe Insolia (1991 -1994). La
banda cittadina è stata ricostituita ne
1981. La denominazione attuale: Banda
Musicale “La Pontina” Città di Aprilia, risale al 1987
La “Banda” ha un organico di circa 40 elementi, di
sesso maschile e femminile, con un età che varia dai 12
agli 80 anni. Ha un impegno di circa 15 servizi l’anno
che si alternano in servizi religiosi, patriottici o feste
popolari. L’8 dicembre con il Concerto di Natale, la
banda viene ripagata dei sacrifici di un anno dai calorosi e spontanei applausi del pubblico. Il programma
del concerto 2016: marcia di apertura: Monviso (Massimo Boario). 1. Air For Winds (Andrè Waignein). 2.
Pierrot in Festa (di Mariano Bartolucci). 3. Pavane in
Blue (di Tedd Huggens), solisti: Luca Corvitto (tromba) Luciano Fumi (sax contralto). 4. Moolight Serenade (di Glenn Miller). 5. A Sentimental Selection, Solista: Federico Bello (tromba). Dopo la pausa il concerto è ripreso. 6. Rossiniana (di Umberto Tucci). 7. Sogni
Dorati (di Vicenzo Giorgi), Solisti: Salvatore Cocola
(tromba) Renato Biolcati Rinaldi (clarinetto). 8. Il Postino (di Luis Bacalov), Solista: Roberto Guadagno (sax soprano). 9 The Cream of Clapton (di Eric Clapton). 10. The Story of Demiss Roussos (di Demis Roussos). 11. Bianco
Natale. Il concerto si è concluso come da tradizione con l’Inno di Mameli (Il Canto degli Italiani) tutto il pubblico
in piedi a cantare sulle note della Banda Musicale La Pontina – Città di Aprilia.
Foto di Gianfranco Compagno
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 21
Altre due ricette per i lettori de Il Giornale del Lazio preparate dagli chef apriliani
NATALE APRILIANO IN CUCINA: LE NOVITÀ E IL MENÙ DA ASPORTO
Marco Degli Schiavi crea la pizza “Agrifoglio” per il Giornale del Lazio
di Riccardo Toffoli
e Andrea Virgini
Continuiamo il nostro viaggio tra
i sapori del Natale. Nello scorso
numero avevamo raccontato
come sono cambiati i gusti degli
apriliani in cucina. La tavola
rossa del Natale è sempre imbandita di tante pietanze, ma i cibi
sono più ricercati e spariscono
alcune classiche tradizioni come
ad esempio l’anguilla. Le preferenze degli apriliani vanno sui
panettoni piuttosto che i pandori,
sui torroni al cioccolato piuttosto
che il bianco, sulle produzioni
artigianali piuttosto che sulle
confezioni industriali. Permane
l’usanza di riunirsi in famiglia
per la cena e il pranzo di Natale
spesso associati ad un menù di
pesce, nonché il pranzo di Santo
Stefano a base di carne. Gli apriliani non badano a spese per i
menù delle feste e puntano sulla
qualità dei prodotti, spesso si
rivolgono ai negozi specializzati
per abbinare la pietanza ad un
buon vino. Quindi avevamo suggerito due ricette, il panettone di
Manduca e un buonissimo primo
piatto dello chef Marco Davi. Su
questo numero pubblichiamo
altre due “ricette” natalizie,
entrambe proposte da chef apriliani. Prima però, un’ultima
curiosità: il menù da asporto. C’è
chi va a ristorante anche la vigilia
e per il pranzo di Natale. C’è chi
rimane a casa e cucina, ma c’è
anche chi rimane a casa ed ordina
al ristorante il menù. “Sono
diversi anni che facciamo questo
tipo di servizio –ci spiegano dal
bar pasticceria La Mimosa- e
abbiamo sempre un successo
strepitoso. Si tratta spesso di
famiglie numerose che non posso
cucinare per tante persone e allora decidono di ordinare a noi il
menù. Se si tratta di famiglie
numerose, facciamo servizio a
domicilio, altrimenti vengono a
ritirarli direttamente qui al locale”. Esistono menù da asporto di
qualsiasi tipo: a base di pesce, a
base di carne ma sempre con gli
immancabili piatti delle feste
come le lenticchie e il cotechino.
LA PASTIERA DELLA
PASTICCERIA
“LA MIMOSA”
Storica pasticceria apriliana guidata dallo chef Giuseppe Randisi
con Alessandro, Cinzia, Grazia,
Valentina, Fabrizio e Simona.
Pasta frolla:
500 gr farina
200 gr zucchero
200 gr burro
3 uova
1 pizzico di buccia d’arancia
Composto:
550 gr di grano cotto
400 gr di latte
800 gr ricotta
750 gr zucchero
8 uova
3 tuorli
1 bustina di vaniglia
2 fiale di fior d’arancio
200 gr cubetti di cedro
1 cucchiaio di burro
Impasto con farina tipo 1, semi di
ghia e lievito madre. Tempo di
maturazione 36 ore. Tutti grani
italiani.
Per la frolla:
Impastare tutti gli ingredienti
insieme. Con l’impasto, rivestire
una teglia.
INGREDIENTI
Mozzarella di bufala campana
doc, guanciale delle montagne
siciliane, melograno del nostro
territorio, gorgonzola dolce dop.
Per il composto:
In un pentolino, mescolare e portare ad ebollizione il grano cotto,
con il latte e il burro, finché non
diventa cremoso. Frullare il tutto,
non appena si raffredda,
aggiungendo la ricotta,
lo zucchero, le uova,
anche i tuorli, la vaniglia, le fialette e il cedro,
fino a rendere il composto liquido. Versare il
composto nella teglia in
precedenza preparata e
infornare a 200°C. Non
appena il composto si è
dorato spegnere il forno
e lasciare la pastiera
un’altra ora all’interno. Sfornare
e spolverare con zucchero a velo.
LA PIZZA “AGRIFOGLIO”
DI PIZZA PASSION.IT
La pizza “Agrifoglio” è stata
ideata dallo chef Marco Degli
Schiavi per questa rubrica de Il
Giornale Del Lazio. “E’ una particolarità che mi ha suggerito il
giornale, una pizza natalizia con i
colori e i sapori del Natale –ci
spiega lo chef- che presenterò
presto in qualche concorso”.
Marco Degli Schiavi è il campione mondiale della pizza a pala. Il
locale si trova in via Foscolo 11,
a pochi passi dal parco Friuli.
PROCEDIMENTO
Infornare la base della pizza con
mozzarella di bufala disidratata e
gorgonzola. A cottura ultimata
mettere il guanciale tostato e il
melograno e infornare per due
minuti.
DEGLI SCHIAVI: CAMPIONE DI PIZZA ALLA PALA
Lunedì 22 novembre si è svolto il
campionato mondiale della pizza,
dopo un anno di gare si sono
svolte le finali ad Alatri in provincia di Frosinone. Su 150 finalisti di ogni categoria Marco
Degli Schiavi si è classificato
primo alla categoria pizza in pala
con una pizza a base di pesto alla
genovese, robiola e un esplosione
di sapore. La sua passione per il
mondo della pizza lo porta ad
arrivare 2° al Campionato Mondiale del Pizzaiuolo a Napoli e 2°
nella Coppa del Mondo. Per
Marco Degli Schiavi non si tratta
del primo riconoscimento. Ha
partecipato alle selezioni di
Master Pizzachef entrando a far
parte della rosa dei finalisti ed è
stato Rappresentante Expo 2015
a Milano per il Comune di Aprilia. E’ specializzato in tutti gli
impasti di pizza, da
quella napoletana alla
pizza in teglia, alla
pizza senza glutine e
dessert, come anche alla
pizza in pala e la pizza
scrocchiarella. Marco è
anche istruttore presso
Accademia Pizzaioli
dove insegna i corsi di
pizza presso ‘Elettrainox’, in via delle Valli.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 22
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Evento organizzato dal Rotary Club Aprilia Cisterna Distretto 2080
“VIVERE DI POESIA È
TRASMETTERE SPERANZA”
UNA SERATA CON L’AUTRICE MARIA LORETA RENZETTI
Il Ricavato delle vendite del suo libro “Sussurri” sarà devoluto per il progetto End Polio Now.
di Noemi Reali
“Vivere di poesia è trasmettere speranza”; è questo l’evento culturale che si è svolto giovedì 24 novembre presso l’ Enea Hotel di Aprilia a partire dalle dalle ore 19.00.
Serata dedicata alla poetessa Maria Loreta Renzetti.
Abruzzese di nascita, ma apriliana di adozione, ha svolto
per oltre 35 anni l’attività di docente nelle scuole della
nostra città. Appassionata di poesia e di cultura umanistica, ha pubblicato diversi libri, il primo “Sogno e realtà”
nel 2000, a cui sono seguiti altri che le hanno fruttato
riconoscimenti sia nazionali che internazionali. Hanno
partecipato Angela Marchini presentatrice, Gian Francesco Binelli relatore, l’interprete Teresa Farina Busettaed i
piccoli Pietro Antonio Massarenti, Annamaura e Mattia
Sebastian Passacantilli. È intervenuto l’ingegnere Paolo
Puccini , presidente del Rotary Club Aprilia – Cisterna. É
stato proprio il Presidente a sottolineare come ci sia, da
parte di un poeta come la Renzetti, l’assoluta condivisione della sofferenza e delle aspettative di tutto il genere umano, soprattutto nell’occasione in cui, attraverso la
poesia,comunica agli altri il proprio vissuto ed il proprio
sentire. Puccini ha inoltre ricordato l’eccezionale impegno di tutta l’organizzazione mondiale del Rotary per
debellare completamente la poliomelite attraverso la diffusione delle vaccinazioni, e come la riduzione dei casi
che ancora si verificano a livello mondiale faccia pensare ad una imminente vittoria contro questa tremenda
malattia. Durante la serata, rallegrata dalla musica di
Marco Palazzi, sono state recitate alcune delle poesie
tratte dal suo ultimo libro “Sussurri” di cui, per l’occasione, l’autrice ha venduto alcune copie donando il ricavato dell’incasso alla “Rotary Foundation” per il proget-
to “End Polio Now”. La serata ha visto la partecipazione
di un numeroso ed attento pubblico che ha sottolineato
con lunghi applausi sia le recitazioni delle poesie, sia gli
interventi di commento da parte dei presentatori della
serata, tra cui in particolare si è distinta Angela Marchini.
“Non si può condividere con gli altri il proprio sentimento senza sentirsi parte di loro e sentire loro parte di te,
senza la consapevolezza di essere nello stesso tempo
espressione della sofferenza che ci circonda e annuncio di
un incomprimibile desiderio, un entusiasmo di vita” con
queste belle parole il presidente del Rotary Club, Puccini, conclude la serata.
Sotto il segno della Chimay
Rouge, Bleue, Triple o Doreé: quattro gradazioni
cromatiche per altrettanti diversi sapori. Ma Cult
Room Shebaa non fa differenza di sorta e apre le
cantine dell’Abbazia di Notre-Dam de Scourmont
per una degustazione tutta a base Chimay.
Ai margini della Vallonia, nel sud-ovest remoto della provincia belga dello Hainaut, sorge la piccola località di
Chimay: 9896 abitanti per una produzione annua in luppoli stimata di ben 120.000 ettolitri. Cascate di birra irrorano le pendici belghe su cui si erge l’Abbazia di NotreDam de Scourmont: ora et labora, ma ogni tanto bibe
pure! Fu così che nel lontano 1862 gli ex monaci del
Westvleteren, stabilitisi dodici anni prima nei territori del
principe di Chimay, dedicarono parte della solitudine
claustrale all’arte del luppolo, consacrando la causa
benedettina ad un più alta ragione comune. Quando si
parla di birra trappista è proprio questo che si intende: la
garanzia di un prodotto fabbricato interamente dall’artigianato del luppolo monastico e, per questo, non orientato a scopo di lucro bensì di beneficenza. E la birra Chimay è una delle dodici birre trappiste belghe che ha il
vanto di sfoggiare, lungo il nero collo della bottiglia, il
logo esagonale dell’authentic trappist product. Dalla
veste doreé di 4,8% gradi alla “Première” di Padre Theodore in bleue al 9%, il Cult Room Shebaa ha avuto l’onore di ospitare il rappresentante delegato Chimay per il
mercato italiano, Alessandro Bonin, cicerone eletto alla
degustazione in loco: a lui l’onere di presentare in calice
Gourmet da 25cl le quattro dame della serata e gli specifici accompagnamenti caseari, secondo le direttive fisse
di un menù pensato appositamente per esaltare i sette
ingredienti (acqua, orzo maltato, frumento, zucchero,
luppolo, lievito) di una bière d’eccezione: in perfetto stile
Shebaa, in perfetto stile Chimay.
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 23
La denuncia viene direttamente dal neopresidente del CIAP Marco Braccini
APRILIA, AREA INDUSTRIALE
CAFFARELLI ABBANDONATA A SE STESSA
«Servirebbe più presenza sia da parte dell’amministrazione che delle forze dell’ordine»
Organizzata una “visita guidata” nella zona per gli operatori della stampa. Odori nauseabondi e degrado imperante
Fresco di nomina Marco Braccini neo presidente del Ciap
(consorzio Industriali Aprilia),
ubicato nella area industriale
Caffarelli, ha convocato una
conferenza stampa presso la
Eurpack, eccellenza del pakaging, di cui è “site manager”,
per denunciare il degrado in cui
versa l’area. Il suo impegno e
del nuovo CDA è quello di
lavorare per riportare il decoro
in un punto della città spesso
troppo dimenticato. Marco
Braccini è stato eletto presidente, congiuntamente al consiglio
mondizia ai margini delle strade, che sono sempre più dissestate.
Il nuovo corso del CDA sembra
iniziare proprio dalla volontà di
cambiare o meglio ribaltare
questa situazione. «Questa è
una zona industriale storica,
sono più di 40 anni che sta qui ci ha raccontato Marco Braccini. Oggi vive una situazione di
degrado e abbandono. Da parte
dell’Amministrazione non c’è
interesse per questo sito. L’industria deve essere vissuta
come una risorsa, porta nelle
casse sia comunali che nazionali un gettito di tasse importante». Dopo l’incontro stampa,
di amministrazione (CDA)
durante l’assemblea ordinaria
dei consorziati di giovedì 24
novembre scorso. Nel primo
Cda (30.11.2016) Gianmichele Diana (Cioccafè) è stato
nominato vicepresidente, i consiglieri sono: Carlo Federici
(Tecnomaco), Mirko Segatta
(Segatta metalli) e Giuseppe
Pagnotta (costruzioni meccaniche Pagnotta). Il gruppo dirigente rimarrà in carica per il
prossimo triennio. Tante le realtà industriali presenti sul territorio, che nonostante la crisi continuano ad operare. Purtroppo
c’è da documentare una situazione di degrado non più trascurabile: come quella dell’im-
con Braccini abbiamo visitato
un paio di realtà industriali
importanti, che lavorano e
danno lavoro a tante persone (e
che pagano decine di migliaia
di euro di IMU, come c’è stato
sottolineato), a ridosso di un
impianto a biogas. Abbiamo
constatato area irrespirabile,
odori nauseabondi, sporcizia
dappertutto, buche sulle strade.
L’area industriale “Caffarelli è
un tessuto economico fondamentale per la città di Aprilia,
che resiste nonostante la crisi
abbia picchiato duro. Braccini
ci racconta come negli anni la
zona si sia spopolata: «Il 50%
dei capannoni sono vuoti, dismessi o inutilizzati. Vogliamo
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
contattare tutti i curatori affinché mantengano, almeno, il
decoro necessario». Il nuovo
presidente ha comunque sottolineato l’importante progetto che
il comune vuole portare avanti
per riqualificare la zona, ma sul
quale il consorzio Ciap non si è
ancora espresso e dato un giudi-
rifiuti di persone residenti in
altre zone cittadine, che per
comodità o per mancanza di
voglia di fare la raccolta differenziata, lasciavano la loro
immondizia in quei secchioni.
Il presidente ha comunque chiari quali sarebbero i primi interventi per iniziare a cambiare
MARCO BRACCINI
zio. Braccini ha confermato un
primo miglioramento, relativo
all’immondizia. Con l’inizio
della raccolta differenziata, ma
soprattutto con l’eliminazione
dei cassonetti nella zona, si è
disincentivato lo scarico selvaggio che avveniva in passato.
Spesso, infatti, si trovavano
rotta: maggiore sorveglianza e
attenzione da parte delle istituzioni: «Servirebbe più presenza
sia da parte dell’amministrazione che delle forze dell’ordine.
Raramente si vedono pattuglie
passare in queste zone, anche se
il problema dei furti è in calo».
Secondo Braccini il calo dei
furti sarebbe legato anche allo
sgombero dell’insediamento
Rom in uno dei capannoni
abbandonati, non solo perché
spesso ritenuti presunti colpevoli di questi atti, ma perché la
loro presenza legittimava un’assenza di regole ingiustificata.
«Ci aspettiamo una maggiore
cura delle strade - prosegue il
presidente - , sono frequentate
non solo da persone che lavorano in queste aziende, ma anche
da coloro che raggiungono la
zona commerciale». Non ha poi
negato il problema dei miasmi,
ma a già dichiarato di voler
avviare un’attività di confronto
il presidente Braccini, che
spera in un miglioramento
repentino. «Cercheremo un
incontro con i signori che producono energia. Sono consapevoli del problema miasmi,
hanno voglia di collaborare e ci
hanno prospettato una diversa
gestione dei fumi di scarico».
L’obiettivo di Braccini sembra
chiaro, portare maggiore appeal
alla zona Caffarelli, che ha già
iniziative importanti come quella del Rugby Aprilia, che consente a tanti giovani di approcciarsi al mondo dello sport. «Ci
piacerebbe utilizzare zone dismesse per dare dei servizi,
come un asilo, un punto ristoro
- chiosa Braccini -. Portare
queste attività si rende più viva
la zona e quando c’è più gente
c’è più attenzione».
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 24
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Ha raccolto il testimone della tradizione ciclistica apriliana
SOCIETÀ CICLISTICA APRILIA, 20 ANNI INSIEME
L’attività sociale è iniziata il 28 marzo 1996. L’atto di costituzione è del 20 ottobre 1995
di Gianfranco Compagno
La Società Ciclistica Aprilia
conclude 20 anni di attività. Ha
festeggiato l’avvenimento con
una “Splendida serata al ristorante Il Focarile”, venerdì 2
dicembre scorso, erano presenti
120 persone tra soci, familiari e
ospiti. L’attività vera e propria è
iniziata il 28 marzo 1996 con la
presentazione della maglia
sociale. La prima uscita è stata
del 14 aprile 1996 con la cicloturistica sociale Aprilia – abbazia di Valvisciolo (70 Km). Il
programma del 1996 è stato
molto intenso. L’atto di nascita
ufficiale porta la data del 20
ottobre 1995, nei locali di via
Marconi, 90, messi a disposizione dalla Pro Aprilia (Pro Loco).
Erano presenti 31 appassionati
delle due ruote (come da atto
costitutivo): Renato Savini,
Michele Filippelli, Sergio Di
Tullio, Giuliano Palma
(Paco), Francesco Paolo
Rinicella, Gianfranco Conti,
Massimo Mignani, Vincenzo
Puglisi, Roberto Serini,
Giancarlo Torosani, Paolo
Piattella, Fabio Brilli, Mario
Forconi, Domenico Spadaccia,
Sergio
Bardeggia,
Mauro Conese, Matteo Brignone, Ivano Zucchini, Luigi
Pasqual, Enrico Quattrocchi, Carlo De Renzi, Mario
Tersigni, Nazzareno Gagliarini, Luciano Ferrari, Maurizio Brilli, Lanfranco Principi, Aurelio Velletrani, Pasquale Rucco, Alberto Pasqualotto, Gianfranco Mancini e Vito Giacalone. Approva-
era lo sport più amato dopo il
calcio. Ricordo la Roma – Napoli – Roma, dove nel 1955,
Bruno Monti (Lygie), il
“Romanino” di Albano si riprese
la maglia giallorossa sul traguardo su via dei Lauri. Immediatamente dietro dopo 28 secondi
arrivò Fausto Coppi (Bianchi).
Parlando della storia se pur
ancora breve del ciclismo apriliano, due parole le voglio spendere per un giovane ciclista di
belle speranze. Si chiamava
Alfredo Umberto Cesaro, era il
cognato di Simeone Mario De
Cet, classe 1936 era figlio di
coloni. Nel 1952 vinse la seconda prova del Trofeo Butangas a
Roma (1.6.1952). il Quotidiano
“L’Unità” del 7 luglio 1953 citava: “Cesaro (Audace Latina ndr)
, che compie gli ultimi 500 metri
1996
to lo statuto all’unanimità per
alzata di mano, la nuova società
sportiva ha aderito alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI).
Deciso il “Giallo” come colore
sociale. A seguire è stato nominato organo dirigente. Presidente Roberto Serini, vice Matteo
Brignone, segretario Lanfranco Principi, consiglieri: Sergio
Bardeggia,
Fabio
Brilli,
Romano Bucci, Mario Forconi, Giuliano Palma, Alberto
Pasqualotto, Domenico Spadaccia, Mario Tersigni e Aurelio Velletrani. Nasceva così la
“Società Ciclistica Aprilia”. Il
sodalizio riprendeva il nome di
una omonima società ciclistica
di cui si ha memoria degli Anni
‘50/60. Con un’assemblea
straordinaria del 10 dicembre
2011, per adeguarsi alla normativa CONI, la società ha assunto
la nuova denominazione “ASD
(Associazione Sportiva Dilettantistica) Ciclistica Aprilia”.
UN TUFFO NEL PASSATOLa passione ciclistica ad Aprilia,
così come in tutta Italia coinvolgeva tutti gli sportivi. Il ciclismo
a piedi, si è classificato al secondo posto a 1’30” dal vincitore” (
seconda prova del campionato
laziale allievi). Mi raccontano
che la sua carriera fu stroncata
da una bronco polmonite. Emigrò giovanissimo in Australia. Il
documento più vecchio del mio
archivio data 1962. Alla Società
Ciclistica Aprilia fu assegnato il
diploma: “Premio CONI 1962 –
per benemerenza” firmato dal
presidente Giulio Onesti e dal
segretario Bruno Zauli. Il presidente della “Pro Aprilia” dottor
Francesco Di Nardo in occasione della Festa di San Michele
(1971) sul manifesto scrive: “…
con la collaborazione della ricostituita Società Ciclistica… Un
primo importante passo è stato
fatto: il 26 settembre 1971 si disputerà in Aprilia il Campionato
Italiano di Ciclismo per la categoria allievi.
PRESENTE & FUTURO-Di
questi 20 anni trascorsi ne abbiamo parlato con il presidente
Roberto Serini, una sorta di
“Cincinnato” ritornato alla presidenza dopo circa 10 anni, e
con Luca Cortese uno degli
atleti di punta della società, lo
scorso 11 settembre si è aggiudicato “La 24 Ore di Roma”, vinta
prima delle 24 ore, perché giudicato irraggiungibile. L’incontro
è avvenuto nella sede sociale di
via Mascagni. Nel 1995 la società nasce nel segno della libertà e
indipendenza, senza avere obblighi nei riguardi di nessuno - racconta Roberto Serini – gli
appassionati della bicicletta si
incontravano presso i vari venditori di biciclette della città, per
certi versi erano sponsor padroni.
La società ha come fine sociale
la pratica ed l’incremento dello
sport del ciclismo, attraverso la
promozione e la formazione di
squadre di corridori non professionisti per la partecipazione a
gare sportive, organizzare e promuovere manifestazioni ciclistiche, agonistiche e non. Ma
soprattutto la promozione del
ciclismo giovanile. Vito Giacalone, allora 33enne ha sostenuto
il corso di istruttore. I ragazzi
non pagavano alcuna quota.
Furono formati giovani ciclisti
fino agli esordienti.
Roberto Serini dalla fondazione ha mantenuto la presidenza
per 9 anni, ha lasciato per impegni di lavoro. Gli è succeduto
Domenico Spadaccia, presidente di lungo corso (10 anni). Dal
2014 al 2015 il presidente è statp
Giampiero Vulpiani, infine per
circa 4 mesi la società è stata
gestita da Andrea Manciocco,
che l’ha traghettata a nuove elezione. Roberto Serini è stato
eletto presidente per la seconda
volta il 9 gennaio scorso. Non
avendo una sede propria il
punto d’incontro era ed è ancora
oggi il “Bar Pino “ di piazza
Benedetto Croce. La società si
sta invecchiando – continua il
presidente – i giovani non arrivano. Il gruppo giovanile è stato
sciolto a causa delle grosse
responsabilità che si andavano
IL DIRETTIVO: Serini Roberto (presidente), Bardeggia
Sergio (vice presidente), Principi Lanfranco (segretario),
consiglieri: Belvisi Sandro
Bucci Sandro
Conti
Andrea Cortese Luca Fasciani Alessandro Manciocco
Andrea, VILLA Vanna.
ad assumere e dei sempre più
gravosi adempimenti di legge.
La società è in buona salute. I
soci iscritti nel 2016 sono stati
109. In questi 20 anni sono stati
uscita
sociale Valvisciolo
“Memorial Settimo Trolese”
(13.3.2016), Gara XC – 6°
Memorial Gaetano D’Aloia –
Aprilia Campo del Fico
(20.3.2016), XV Marathon Parco Monti Aurunci
Fondi (3.4.2016), “Pedalata per Comunità Raggio
di Sole” (29.5.2016), 46°
edizione della “Novecolli” (22.5.2016), l’uscita
sociale ad Aielli (L’Aquila-29.5.2016), ApriliaMatera (17-21 giugno
2016), al riguardo ricordo
l’incidente dello scorso
anno, dove un gruppo di
ciclisti fu travolto da un
autocarro a 60 km. da
Potenza, uscita sociale a
Campotosto
(AQ
17.7.2016),
notturna
MTB 2016 (5.8.2016),
l’evento “Donne in Bike”
ad Aprilia (3a edizione
25.9.2016), la 6 ore degli
Imperatori (2.10.2016),
Granfondo Campagnolo
Donne in bike 2015
450 gli affiliati alla società. Oggi
il fiore all’occhiello della società è il folto gruppo M.T.B.
(mountain bike). Il gruppo
donne se pur al momento molto
esiguo (7 unità) è molto attivo. A
settembre organizzano l’evento
“Donne in Bike”, con lo scopo
di avvicinare le donne a questa
disciplina. Di anno in anno l’organizzazione di Donne in Bike,
supportata da tutti i membri del
direttivo, è continuata a crescere
sino a renderlo ormai una tappa
fissa e ben consolidata. Tra le
uscite di quest’anno citiamo:
Roma (9.10.2016) e la 24 Ore
MTB Roma (9 e 10 settembre
2016), come già detto vinta da
Luca Cortese. Per il Ventennale
è stata realizzata una maglia
sociale commemorativa, nera
bordata dai colori sociali giallo/rosso e una scritta: 20 ANNI
INSIEME. La stagione si è conclusa con piedi e gambe ben
saldi sotto il tavolo e seduti su
una comoda sedia, che ha sostituito lo “scomodo” sellino, presso il ristorante “il Focarile, lo
scorso 2 dicembre con la tradizionale cena di fine anno 2016.
GLI SPONSOR - RENAULT GISMONDI SRL - AUTOCARROZZERIA f.LLI RUSSO- BIONDO GIOIELLERIA- OTTICA FABIO TONAZZI – MECA UFFICIO –
MARTONE AUTO SICURA- GRIS COMPUTER - GMF
RICAMBI SRL – RISTORANTE ENOTECA “EUGENIO”
– EDIL GI.ERRE 84 – ECOLSERVIZI APRILIA- COTTA
& MANGIATA – BCC CREDITO COOPERATIVO ASTOLFI BIKE – AS BIKE – AGENZIA FANTINI E
ZANETTINI – BAR CARANO GARIBALDI
Info: http://www.scaprilia.com/
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 25
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 26
Magia di Natale
La festa per eccellenza. Quella
che, per durata e preparativi, per
l’attesa che genera, per il clima
gioioso che ovunque si respira, è
superiore ad ogni altra.
Ancor prima che nelle nostre
case, l’atmosfera natalizia si
avverte fuori, nelle strade e nelle
piazze, che per prime, con
addobbi e luminarie, annunciano
l’approssimarsi delle feste.
VETRINE – Dopo Ognissanti,
con un anticipo di quasi due
mesi, le esposizioni di negozi,
botteghe e centri commerciali
propongono agli occhi incantati
dei potenziali acquirenti un’oggettistica attinente al Natale,
diversa non solo per tradizione
ed origine, ma per qualità di realizzazione e talvolta preziosità
dei materiali usati.
Di forte impatto sono i lunghi
festoni o le ghirlande dell’Avvento, che guarniscono natività e
pastori in cartapesta, legno, porcellana o cera, mentre schiere di
angeli, facendo capolino, portano ancora una volta all’umanità
un messaggio di pace.
Paffuto ed allegro c’è l’immancabile Babbo Natale che appare
ovunque, in slitta e con le renne,
con le braccia ricolme di doni
per i bimbi di tutto il mondo.
Disponibili in ogni grandezza ci
sono poi le palline colorate: in
ordine sparso o a grappolo, sono
tra i decori più usati per Natale.
Inizialmente molto semplici,
accessibili a tutte le tasche e la
cui sola ricchezza era nella brillante cromaticità, sono diventate
con gli anni sempre più lavorate
e preziose, diverse per materiale
e tecnica di realizzazione. Si trovano in commercio palline in
vetro, cristallo, porcellana, ceramica o stoffa di foggia varia,
sempre di colore e gusto natalizio.
ARREDO URBANO – Dopo
negozi e centri commerciali,
sono le strade e le piazza ad
indossare il look adeguato alla
festa imminente.
L’8 Dicembre – inizio ufficiale
del periodo natalizio – è il primo
giorno in cui si accendono le
luminarie e l’arredo urbano, studiato per la ricorrenza, deve
essere ultimato.
Non esiste borgata, paese o centro storico di ogni grande città,
che non si rivesta con cascate di
luci e non impreziosisca i suoi
itinerari con pini, abeti e stelle di
Natale. Anche per l’arredo urbano è la fantasia a farla da protagonista: carovane luminose di
renne e Santa Claus, fiocchi di
neve d’oro e d’argento, tunnel di
mille lampadine colorate rendono splendenti strade e piazze,tappezzate di guide rose ed arricchite come salotti a cielo aperto.
Per i siti più eleganti e raffinati,
architetti ed arredatori disegnano
ogni anno scenografie cittadine,
capaci di attirare visitatori ansiosi di immergersi nella magica
atmosfera.
COLORI – Al caldo e dorato
splendore di luminarie e lampioni, si aggiungono, in strada e
nelle vetrine, i colori propri del
Natale: il bianco, evocativo della
neve e delle sterminate distese
lapponi da cui scende Babbo
Natale, il verde di pini e abeti
mescolato al rosso della stella di
Natale ed alle bacche del pungitopo che, con il vischio, sono le
piante beneauguranti di questo
periodo.
I colori natalizi – presi singolar-
mente, intrecciati o alternati tra
di loro – sono sempre più usati
non solo per rivestire case, luoghi di incontro e per apparecchiare la ricca tavola della notte
di vigilia o del 25 Dicembre, ma
sono scelti anche per l’abbigliamento di adulti e bambini, che da
tempo ormai la moda confeziona
seguendo la tradizione natalizia.
LA CASA – Ancor prima entra-
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
re, in segno di festa troviamo sull’uscio la Ghirlanda di benvenuto e buon augurio, simbolo
dell’attesa del Sacro Evento,realizzata con rami di abete intrecciati, verdi o innevati, carichi di
piccole mele, pigne e bacche ad
indicare abbondanza.
Gli interni domestici risentono
del gusto dei padroni di casa:
dall’allestimento dell’albero o
del presepe – o di entrambi – si
va ad un rivestimento natalizio
completo, che interessa ogni
vischio, con una nota naturale,
completano l’atmosfera.
ambiente. Lunghi festoni incorniciano camini e finestre, composizioni floreali guarniscono
ripiani e tavolini, candele e decori sostituiscono le suppellettili
abituali, la biancheria della casa
assume i colori del rosso e del
verde ed anche piatti e bicchieri
hanno fregi che parlano del
Natale.
Stelle colorate, piccoli abeti,
fasci di pungitopo e rami di
XVIII° secolo da S. Alfonso dè
Liguori e Adeste Fideles,
entrambe allusive alla nascita di
Gesù Bambino, mentre la famosissima Bianco Natale – composta 70 anni fa da Irving Berlin e
diventata cavallo di battaglia di
interpreti come Sinatra e Bing
Crosby – descrive una Notte
Santa e Magica, in cui tutta la
natura, calma e pacificata, è partecipe del Mistero che si sta
MELODIE – Una celebrazione
completa che si avvale di una
propria simbologia, di particolari
arredi, di colori ricorrenti e cibi
tradizionali non poteva mancare
di melodie evocative del Sacro
Evento o di una musica adatta al
tempo di festa e di vacanza.
Del primo gruppo fanno parte la
celeberrima aria “Tu scendi
dalle stelle”, composta nel
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
compiendo.
L’allegria di una scivolata sulla
neve ed il tintinnio delle campanelle annuncianti l’arrivo veloce
della slitta è il tema di Jingle
Bells: chi non conosce o non ha
mai canticchiato qualche strofa
di questa fortunata canzone?
Composta nel 1857 e portata al
successo da Bing Crosby, è tutt’ora una delle canzoni natalizie
più note, insieme alla più recente
So this is Christmas di Lennon
e McCartney.
Scaldano il cuore le melodie di
Natale, ma l’atmosfera più
autentica del periodo è creata
dalle nenie degli zampognari,
provenienti dai monti della Ciociaria e del Molise. Con piffero e
cornamusa e con l’umiltà della
loro condizione di pastori, ci
allontanano dalla realtà del consumismo, basata su una scintillante “apparenza”, per avvicinarci ad una dimensione di verità,
che ci riporta all’”essenza” del
Natale.
CIBI e DOLCI – Culmine di
ogni festa è il momento del pranzo o della cena: la condivisione
del pasto con le persone che
amiamo e che più ci stanno a
cuore.
Ogni regione ha, per questa
ricorrenza, i suoi piatti tipici, non
è possibile perciò preparare un
menù tipo, valido per tutte le
tavole. Denominatore comune è
la presenza del pesce nel “cenone” del 24 Dicembre, giorno di
vigilia, e delle carni – di varie
qualità e preparazione – nel giorno di Natale. Nell’epoca della
globalizzazione, dove tutto è
“buono” per tutti, le divisioni
gastronomiche regionali non
sono più nette, e molte pietanze,
nate e legate ad una produzione
locale, sono preparate ovunque.
È stato così per gli emilianissimi
tortellini, che possiamo considerare ormai un piatto nazionale e
che, in brodo o al ragù, compaiono in tutti i menù.
Ad unire idealmente le tavole italiane nel giorno di Natale, ci
sono panettone, torrone e pandoro. Dolci tipici del nord Italia,
legati alle città di Milano, Cremona e Verona, dopo la guerra e
negli anni del boom economico,
si sono diffusi in tutto il paese.
Il dolce milanese è così legato
all’idea del Natale e delle feste di
fine anno, che “mangiare il
panettone”, al di là dell’evidente
significato letterale, è un’espressione gergale allusiva ad una
situazione incerta ed al suo eventuale protrarsi fino agli ultimi
giorni dell’anno.
Per numero di portate, per il
tempo impiegato nella loro preparazione, per la cura usata nell’allestimento della tavola –
abbigliata di rosso ed illuminata
da candele colorate – il pranzo
di Natale rappresenta un unicum, il convivio per eccellenza.
I DONI – Accumulati ai piedi
dell’albero, si aprono dopo la
mezzanotte o la mattina del 25
Dicembre e rappresentano il
momento più allegro e gioioso
della festa, non solo per i più piccini. Anche gli adulti mostrano
lo stesso infantile entusiasmo
nell’aprire i preziosi e colorati
pacchetti.
Più del valore oggettivo del
dono, reale o soltanto simbolico,
ciò che davvero conta è l’atto
del donare, che implica l’offerta
gratuita e volontaria del nostro
amore per “l’altro”.
Christmas cards – Nell’era di
internet e dei messaggini telefonici, le cartoline di augurio sono
quasi scomparse. È un vero peccato! Perché non riceviamo quasi
più da amici e parenti lontani i
preziosi biglietti, spesso riproduzioni artistiche in miniatura. Le
raffigurazioni erano varie: sug-
pagina 27
gestivi paesaggi innevati, variopinti alberi di Natale, scenografie
presepiali di fantasia o immagini
tratte dalle opere dei grandi Maestri.
Le nuove generazioni forse non
hanno mai spedito o ricevuto
biglietti d’augurio e, fra non
molto, solo nei mercatini d’antiquariato sarà possibile trovare
raccolte delle vecchie care cartoline, spazzate via dalla tecnologia o dall’informatica, rimaste
solo per la gioia di qualche vecchio e nostalgico collezionista.
IL MERCATINO – Chiunque
aspetti tutto l’anno l’arrivo del
Natale, per gustare appieno l’atmosfera che si crea intorno all’evento, deve tuffarsi nell’allegro
ed affollato caos dei mercatini,
che dall’8 al 24 Dicembre vengono allestiti un po’ ovunque.
Tra suoni di zampogna ed armonia di ninne – nanne, sulle bancarelle si trova di tutto: decori
per l’albero, statuine del presepe
in ogni stile e materiale, abbigliamento e biancheria della
casa, dolciumi, frutta secca e
candele, dalle forme più diverse,
ma sempre di gusto e colore
natalizio. Caratteristica di ogni
mercatino è il folklore: l’oggetto
proposto, il dolce offerto, il
manufatto realizzato per l’albero
o il presepe rispecchiano il gusto
e la tradizione locale. Se si ama il
presepe napoletano, S. Gregorio
Armeno – la via dei presepi,
aperta tutto l’anno – offre pastori della tradizione settecentesca.
Per chi preferisce l’arte del legno
ed il presepe scolpito, Bolzano,
Ortisei ed il Sud Tirolo, mostrano esemplari caratteristici di artigianato di pregio. Per la cartapesta e la terracotta ci sono le esposizioni pugliesi e siciliane.
Ogni mercatino è un microco-
smo gioioso che racchiude –
dalla musica ai cibi, dagli addobbi all’oggettistica – quanto
occorre per la festa più bella dell’anno.
L’ALBERO – E’, con il presepe,
l’elemento che più rappresenta il
Natale: l’albero colorato, luminosissimo, scintillante, addobbato con gli ornamenti più tradizionali o più nuovi, più originali,
pregiati o commerciali, di vetro,
porcellana, di lana.
Probabilmente è stato proprio lo
splendore, il colore e l’impressione di sfarzo ed abbondanza
emanato dall’albero, contrapposto all’idea di umiltà e povertà
del presepe, a generare l’idea che
l’albero fosse alternativo alla
rievocazione del Sacro Evento
presepiale, ed emblema di una
festività non religiosa.
Non va dimenticato che l’albero
era ritenuto elemento sacro e
simbolo del rinnovarsi della
vita dopo l’apparenza di morte
autunnale, in diverse civiltà precristiane: i Maya, i Sumeri, gli
Egiziani, per i quali il Sicomoro
era l’albero della vita, con braccia divise e carico di doni.
Invece l’albero, che fa parte dell’iconografia del Natale, ha un’origine, che si ricollega proprio
alle sacre rappresentazioni della
notte di Natale, quando veniva
rievocata la storia della Salvezza,
iniziando dalla caduta e tenendo
presente che l’albero fornisce il
legno della Croce e che diventa
perciò l’Albero della Provvidenza e della Salvezza.
Questo simbolo del Natale, decisamente non pagano, ha un antico significato cristologico per
cui è giusto assumerlo come
espressione natalizia, abbinata
alla rappresentazione presepiale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 28
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
PERCHÉ LA VIGILIA DI NATALE NON SI MANGIA CARNE?
Il giorno della vigilia è caratterizzato dal digiuno. Infatti, vigilia, parola latina che significa
veglia, insegna a digiunare alle
cose del mondo. Dopo, ci dice
Luigi Braccili, alla «sera si
mangia nove cose».
Così, sia la novena, sia le nove
pietanze della vigilia, indicano i
nove gradini della scala filosofica che bisogna salire.
I preparativi delle nove pietanze
del cenone natalizio avvenivano
in un religioso rituale. Si preparavano lenticchie, fagioli, ceci
in umido, fave, cavoli, riso, fettuccine fatte in casa al sugo di
anguilla, baccalà fritto e capitone arrostito. Ricordiamo che il
capitone è il pesce serpente.
Tuttavia il pesce era prescritto
nella dieta di qualsiasi digiuno
sacro. Il pesce mistico si può
ritrovare inciso anche sulle
focacce tradizionali.
«Questo pesce misterioso è il
pesce regale per eccellenza»
insegna Fulcanelli «chi lo scopre nella sua parte di focaccia è
onorato con il titolo di re e
festeggiato come tale».
Nel teramano e in altri luoghi,
dopo il cenone, quando tutti
andavano a dormire, si lasciava
la porta socchiusa e la tavola
apparecchiata per dare modo
alle anime dei morti di entrare
per ristorarsi e riposarsi se ne
provavano il bisogno. La stessa
cosa si svolgeva la sera della
vigilia di Tutti i Morti.
Qui si ricorda all’artista che
coloro che sono morti misticamente devono mangiare di tutto
un po’ (porta socchiusa) dei
frutti della terra.
Sempre durante la vigilia, Braccili torna a segnalarci che «si
mette sopra il tavolo una conca
di rame colma d’acqua, e la
mattina di Natale, il capo di
casa sparge l’acqua in tutte le
stanze in segno di purificazione».
Si tratta della nostra acqua mercuriale che, alla fine, purificherà tutte le forme di grossolanità
eterogenea.
La sera della vigilia, si usava
mettere ad ardere nel camino un
enorme ceppo di quercia detto,
appunto, il ceppo di Natale. Era
sacro, pertanto doveva essere
benedetto e acceso dal capo
famiglia, ed ardere per tutta la
notte.
Gli si posava accanto porzioni
di cibo in quanto si credeva che
pure il ceppo dovesse mangiare,
allegoria eloquente del nutrimento spirituale o del Sacro che
vi influisce. Poi, a mezzanotte, i
ragazzi bendati battevano con le
molle sul ceppo, recitando una
preghiera, e allora pioveva su di
loro dolci e regali.
Al mattino i resti del ceppo di
Natale venivano religiosamente
custoditi, sia la cenere, perché
si credeva ricche di virtù terapeutiche, sia la parte rimasta,
non arsa, e veniva riaccesa la
sera della vigilia di Capodanno,
e la sera della vigilia dell’Epifa-
nia. Doveva sempre restare una
piccola parte che veniva conservata, questa poi era usanza buttarla in mezzo all’aia per calmare il cattivo tempo. Inoltre,
pezzi di carboni del ceppo venivano riaccesi nelle campagne,
poi spenti e sparsi sulle terre
come benedizione, o nostra
terra filosofale.
Il ceppo, quindi, veniva riacceso tre volte, per indicare le tre
operazioni principali del Magistero. Ciò che restava è una
variante dell’immortale testa
dell’Idra, che nemmeno il fuoco
segreto riesce a bruciare. Pertanto, dopo il coronamento dell’Opera, della psiche purificata
resta comunque il suo carattere
che è patrimonio personale. A
questo punto l’Adepto si rivolgerà verso tutti coloro che sono
vittime delle vicissitudini della
vita (cercando di alleviare o di
calmare il cattivo tempo).
Oltre al ceppo che ardeva nel
camino, era usanza, un tempo,
la sera della vigilia, accendere
degli enormi falò anche fuori
delle case.
Ciò si costuma tuttora a Nereto
(TE), dove «i giovani preparano, nella piazza più alta del
paese, una catasta di legna che
verrà bruciata prima della
messa di mezzanotte (3) ».
Martino Campagnoni ci segnala
che i falò si costumava, e in
alcuni luoghi si costuma ancora, anche nel bergamasco. Cerete Alto, Viadanica, dove «la
notte di Natale si accendono nei
colli circostanti tanti falò»,
mentre ad Ambriola «le contra-
piazza antistante la chiesa. La
popolazione si reca in chiesa
per la Santa Messa della vigilia
de gareggiavano per il più grande falò».
Anche in Calabria si costuma
ancora la focara, un grande falò
che si accende in piazza e intorno al quale ci si raccolgono i
paesani.
«A Fronti, nella notte della vigilia di Natale, è tradizione, come
in molti altri paesi della Calabria, accendere un grande falò
che arde per tutta la notte e
molto spesso per tutta la giornata di Natale.
La legna per la focara viene raccolta già molti giorni prima, e
ammucchiata nella piccola
di natale, alla conclusione della
quale, quasi alla mezzanotte, si
assiepa intorno alla focara per
assistere all’avvio delle fiamme, per poi organizzare canti
natalizi e balli al suono dell’organetto
e
dell’armonica,
lasciandosi andare ad abbondanti bevute e mangiate oltre a
discorsi di vario genere e a
scherzi festosi. Le persone
restano intorno al fuoco, alternandosi nel compito di rinvigorire le fiamme, all’alba, quando
ormai stanchi ed assonnati, rincasano soddisfatti e sereni
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 29
Regali uomo, regali donna e regali di Natale per il ragazzo o la ragazza
Nonostante siano in molti a pensare che sia più facile trovare
regali di Natale per una donna
piuttosto che per un uomo, o viceversa, riuscire a trovare l'idea
regalo giusta richiede la stessa
attenzione per destinatari di
entrambi i sessi.
Quello che si può affermare con
sicurezza, è che, quando si sceglie
cosa regalare, il sesso del destinatario è un fattore da tenere in considerazione, soprattutto se è diverso dal nostro; cambiano infatti i
gusti, le priorità e l'atteggiamento
con cui si considerano i regali
stessi.
Di seguito troverete qualche consiglio e qualche idea regalo pensata per donne e uomini di tutte le
età: alcune più adatte ai familiari,
altre alla propria dolce metà, e
molte potranno darvi spunti interessanti anche per regali di Natale
destinati ad amici o conoscenti.
Regali per donne e uomini di
famiglia:
Molto spesso trovare un regalo
per un familiare richiede meno
impegno rispetto a quando si
cerca qualcosa per un amico o un
conoscente: il vantaggio di conoscere i parenti e i loro tratti distintivi, i gusti, le passioni e gli hobby
infatti è un aiuto da non sottovalutare, che può servirci da spunto
per trovare l'idea regalo più adatta.
Per la zia o la nonna dai gusti più
tradizionali ad esempio, gli articoli per la casa sono sempre in auge:
soprammobili, porcellane, piatti,
vasi, servizi da thè, bambole antiche, mobiletti o articoli di antiquariato particolarmente eleganti,
ecc.
Se invece si tratta di donne giovani, o di mamme, nonne, zie o suocere sensibili alle ultime tendenze, gli oggetti fashion e dal design
accattivante sono idee regalo ottime per ogni occasione: servizi per
tisane, oggetti di foggia esotica o
orientale, soprammobili o mobili
etnici e lampade, dalle più semplici alle più moderne e bizzarre.
Una delle ultime mode sono ad
esempio i servizi per il sushi, visto
che ormai la cucina giapponese ha
conquistato anche il Bel Paese
con molti ristoranti, ed anche con
piatti già pronti presenti nella
maggior parte dei grandi ipermercati e centri commerciali.
Sia per la mamma che per il papà
poi, in fondo qualunque regalo va
bene, visto l'affetto che provano
nei nostri confronti e l'importanza
che danno al regalo di Natale
semplicemente perché arriva da
loro figlio o da loro figlia.
Inoltre, dato che sono persone di
cui si conoscono tutti i segreti o
quasi, una scelta sicura è quella di
regalare capi d'abbigliamento,
potendo contare sul fatto di avere
ben presenti quali siano i loro
gusti nel vestire.
Lo stesso principio vale per i loro
gusti in fatto di letture, di musica,
di cinema e di sport, e per questo
regalare un libro (magari un libro
di cucina ad una donna e un thriller a un uomo), un CD o un DVD
può essere una scelta azzeccata,
soprattutto per un fratello o una
sorella. Anche un vino pregiato o
una pietanza particolarmente
ricercata possono fare la felicità di
quei parenti, tipicamente di sesso
maschile, capaci di apprezzarne il
gusto.
Regali di Natale per la persona
amata
Sorprendere il proprio uomo con
un regalo di Natale non è cosa da
poco (soprattutto quando si cerca
di strafare), vuoi per la diversa
sensibilità rispetto ad una donna,
vuoi semplicemente per l'atteggiamento più pratico e incline, per
così dire, all'utile.
Regalare ad un uomo qualcosa di
raro ed introvabile infatti può
essere rischioso; certo il gioco
può valere la candela, ma in quel
caso occorre conoscere davvero a
fondo il destinatario del regalo.
Optare per un dono ricercato
infatti può portare una donna a
rimanere delusa, non vedendo
premiate con apprezzamenti sinceri tutte le energie spese per cercare il regalo di Natale ideale per
il suo uomo.
Il segreto infatti, in questo senso,
è quello di assecondare i suoi
gusti con regali adatti alle sue passioni, anche a discapito del
romanticismo; un appassionato di
sport, ad esempio, per Natale
potrebbe apprezzare di più un
biglietto per vedere la sua squadra
del cuore o il campione preferito,
piuttosto che un maglione fatto a
mano.
Spesso infatti le idee regalo per
uomo più semplici sono quelle di
maggiore successo: la tecnologia
ad esempio ha
sempre una grande
presa, soprattutto le
TV, a cui è ormai
diventato impossibile fare a meno.
Un viaggio, per
quanto costoso, è
un regalo di Natale
di sicuro successo
per destinatari di
entrambi i sessi, e
lo stesso vale quando si sceglie di
regalare un biglietto per un concerto,
per il teatro, per un
evento o una manifestazione (ovviamente per qualcosa
che piaccia al proprio ragazzo o alla
propria ragazza).
I pacchetti benessere poi, come i
pacchetti fitness, i
massaggi, gli abbonamenti per giornate alle terme, in
centri benessere o in centri estetici, sono regali di tendenza, sempre più alla moda e apprezzati da
ragazze di tutte le età.
Inoltre, diciamoci la verità, quando si deve decidere cosa regalare
alla propria ragazza i fiori e i
gioielli sono sempre regali terribilmente romantici, soprattutto se
arrivano da qualcuno poco abituato a lasciarsi andare ai sentimenti.
Per quanto le mode cambino e i
regali di Natale altrettanto infatti,
un anello, un bracciale o una collana hanno sempre il loro perché.
Spesso però questo non è suffi-
ciente: è, importante ricordare che
quando si decide di fare regali ad
una ragazza o a una donna, a maggior ragione se si tratta della persona amata, il momento in cui si
sceglie di consegnare il dono,
come il luogo, l'atmosfera e le
frasi sul biglietto, a volte contano
anche più del regalo stesso.
Per cui, soprattutto per un uomo,
per rendere il regalo davvero
unico non basta aprire il portafogli, occorre tirare fuori dal cuore
tutti i motivi per i quali è proprio
lei la la persona che abbiamo scelto e scriverli in un messaggio; non
importa come, basta farlo con
intensità ed emozione
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 30
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Feste e tradizioni di Capodanno
Il Capodanno tra usanze popolari e feste per l'inizio del nuovo anno
L'INIZIO DELL'ANNO
L'usanza più caratteristica
come rito di eliminazione del
male, fisico e morale, accumulatesi nell'anno trascorso, è
lanciare i cocci a mezzanotte.
L'usanza è variamente diffusa
in Italia, ed è ancora viva in
grandi città come Roma e
Napoli, spesso con danni alle
automobili in sosta e talvolta
anche agli incauti passanti.
Ai cocci rotti, poi, si accompagnano gli spari, col duplice
significato di cacciare gli spiriti maligni, e di esprimere
allegria: quest'ultimo significato ha assunto un ruolo prevalente nella coscienza popolare, durante gli ultimi anni.
All'inizio dell'anno, queste
tradizioni hanno soprattutto
l’obiettivo di assicurarsi l'abbondanza, il benessere e la
felicità per l’intero anno. Ciò
si ricerca anzitutto attraverso
la scelta dei cibi e dei dolci,
tipici di quel giorno. La minestra di lenticchie, l'uva passa,
secondo la tradizione popolare portano soldi.
Un altro elemento propiziatorio è dato dalle strenne: ricevere molti regali, accumulerà
l'abbondanza per tutto l'anno.
L'uso presso i romani si chia-
mava “streniarum commercium”.
In varie regioni, durante la
notte di Capodanno, gruppi di
giovani vanno per le strade a
cantare la “strenna”, con gli
ton, una canova de vin bon,
una borsa d'oro e n'antra d'argento: caro paron, feme la
bona man, che mi son contento”.
Inoltre: sempre per questa
auguri di un felice anno
nuovo e la richiesta di doni.
Così fanno i ragazzi nel Veronese: “Bon dì, bon ano, bon
capo d'ano; le bone feste le
bone minestre; na roca de
cana, la padrona la stoga sana:
a Natal un bei porzèl, a Pasqua un bei aenèi; un granar
carco de tormento e formen-
festa, vengono rievocati i prodigi.
A Pettorano sul Gizio, in
Abruzzo, vi è la credenza che,
nel preciso momento in cui
scocca la mezzanotte di
Capodanno, l'acqua del fiume
si arresti e diventi d’oro, e
subito dopo torni a scorrere
come prima. Una donna igna-
ra del prodigio, si trovò ad
attingere proprio in quell'attimo e invece dell'acqua portò a
casa la conca piena d'oro.
Tra i pronostici, è importante
notare la prima persona che
incontreremo per strada. È di
buon augurio incontrare un
vecchio o un gobbo, mentre
se si incontrerà un bambino o
un prete si avrà disgrazia. La
ragione di queste credenze è
nel principio dell'analogia: il
vecchio, vuoi dire che vivremo a lungo; il gobbo, porta
bene sempre, tanto più nel
giorno in cui tutte le forze
hanno il massimo potere: così
in Piemonte porta fortuna
incontrare un carro di fieno o
un cavallo bianco.
In Romagna, nella ricorrenza
del Capodanno, si ha il principio dell'analogia e del contrasto in Romagna, dove i contadini dicono che “bisogna fare
un poco di tutti i lavori perché
cosi vanno a riuscire tutti
bene”.
Nell'Abruzzo, invece: sono le
donne che danno inizio a
quante più faccende è possibile fare.
In altre regioni, il primo dell'anno deve trascorrere in
riposo, altrimenti ci si affan-
nerà per tutto l'anno.
Un'altra diffusa credenza è
quella delle “calende”, per la
quale si ritiene che dal tempo
che farà nei primi dodici giorni dell'anno si possa prevedere quello che farà nei dodici
mesi.
In alcune regioni, come il
Friuli, si cerca una conferma
estendendo l'osservazione ai
successivi dodici giorni, ossia
fino a S. Paolo, facendo però
riferimento ai corrispondenti
dodici mesi in senso inverso.
Delle calende si hanno testimonianze bizantine fin dal
secolo X d.C., ma dato che
all’epoca l’inizio dell’anno
non cadeva sempre nella data
del 1° Gennaio, si assegnavano le calende tra S. Lucia e
Natale, oppure tra Natale e
l'Epifania.
Un altro pronostico è quello
dei contadini per prevedere
quale sarà il prezzo del grano.
Essi prendono dal pagliaio
una spiga, di cui scelgono
dodici chicchi e li pongono
sul focolare entro un cerchio
di brace. Se il chicco abbinato
a un mese salta in avanti, il
prezzo del grano in quel mese
aumenterà: se all'indietro,
diminuirà.
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 31
Ultimo dell’anno: storia, origini e tradizioni
Il 1 gennaio segna la fine di un
periodo dedicato al riepilogo
dell anno appena trascorso, specialmente sulle radio, sulle televisioni, e nei quotidiani, che
solitamente inizia il giorno dopo
il Natale. I mass-media spesso,
infatti, pubblicano articoli o trasmettono notizie su quanto è
avvenuto durante l ultimo anno;
gli argomenti preferiti sono le
notizie di politica, disastri, musica, arti, e gli elenchi delle persone più in vista che sono morte
durante l anno appena terminato.
Inoltre, ci sono spesso articoli
riguardanti tutti i cambiamenti
annunciati, previsti o prevedibili
nel nuovo anno, come la descrizione delle leggi che entreranno
in vigore dal 1 gennaio e l oroscopo per l anno che verrà. Questo giorno è tradizionalmente
anche una festa religiosa
("Solennità della Madre di Dio"
per la chiesa cattolica), ma sin
dal 1900, è divenuta una occasione per celebrare la notte di
passaggio tra il 31 dicembre e il
1 gennaio, il veglione di Capodanno. Per questa celebrazione
si sparano tradizionalmente i
fuochi artificiali in tutte le città
del mondo. A differenza del
resto dell anno, in molti casi la
tradizione dei fuochi di Capodanno coinvolge anche i singoli.
Molti la considerano anche
un occasione per fare dei buoni
propositi per il nuovo anno; nel
mondo occidentale i più popolari sono smettere di fumare, met-
tersi a dieta, fare esercizio fisico.
La tradizione italiana prevede
una serie di rituali scaramantici
per il primo dell anno che possono essere rispettati più o meno
strettamente come quello di
vestire biancheria intima di
colore rosso o di gettare dalla
finestra oggetti vecchi o inutilizzati. Quest ultima usanza è stata
praticamente abbandonata. Le
lenticchie vengono mangiate a
cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l anno
nuovo. In molti paesi che seguono il calendario Gregoriano, tra
cui gli Stati Uniti, il Regno
Unito, l Italia (e molti altri ancora) il Capodanno è una festa
civile. In molti paesi, se il 1 gennaio cade di sabato o domenica,
allora il venerdì precedente o il
lunedì successivo sono anche
festivi. Israele è il solo paese ad
usare il calendario Gregoriano
che non celebra il Capodanno
come festa pubblica. La ragione
ufficiale è che essa nascerebbe
come festa della Chiesa Cristiana, anche se molti altri paesi a
maggioranza non cristiana
festeggiano il Capodanno. Non
di meno molti israeliti, che vivono specialmente in Nord America o in Europa, lo festeggiano
privatamente. Nel VII secolo i
pagani delle Fiandre, seguaci dei
druidi, avevano il costume di
festeggiare il passaggio al nuovo
anno; tale culto pagano venne
deplorato da Sant Eligio (morto
nel 659 o nel 660), che redarguì
il popolo delle Fiandre dicendo
loro: "A Capodanno nessuno
faccia
empie
ridicolaggini
quali l andare
mascherati da
giovenche o da
cervi, o fare
scherzi e giochi,
e non stia a tavola tutta la notte
né segua l usanza di doni augurali o di libagioni
eccessive. Nessun
cristiano
creda in quelle
donne che fanno
i sortilegi con il
fuoco, né sieda
in un canto, perché è opera diabolica". Nel Medioevo, molti
paesi europei usavano il calendario Giuliano, ma vi era
un ampia varietà di date che
indicavano il momento iniziale
dell anno. Per esempio dal XII
secolo fino al 1752 in Inghilterra
e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno
dell Incarnazione e usato a lungo
anche a Firenze) mentre in Spagna fino all inizio del 1600 il
cambio dell anno era il 25
dicembre, giorno della Natività.
In Francia fino al 1564 il Capodanno lo si festeggiava nella
domenica di Resurrezione (chiamato anche stile della Pasqua), a
Venezia (fino alla sua caduta,
avvenuta nel 1797) era il 1°
Marzo mentre nelle Puglie e
nelle Calabrie lo si festeggiava
seguendo lo stile bizantino che
lo indicava al 1° settembre. Queste diversità locali (che, nel
Sacro Romano Impero specie
variavano spesso da città a città),
continuò anche dopo l adozione
del calendario gregoriano. Solo
nel 1691 papa Innocenzo XII
emendò il calendario del suo
predecessore nel senso che
l anno dovesse cominciare il 1
gennaio, cioè secondo lo stile
moderno o della Circoncisione.
L adozione universale del calendario gregoriano fece sì che
anche la data del 1 gennaio
come inizio dell anno divenne
infine comune. Durante il periodo fascista in Italia il regime
tentò di imporre il 28 ottobre,
anniversario della marcia su
Roma come capodanno ma con
scarso successo.
pagina 32
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Look di Natale e Capodanno? Consigli su come vestirsi e truccarsi
di ogni tipo arricchiti con brillantini.
Questi spaziano da ombretti e rossetti,
creme per il viso spray per capelli,
mascara, matite ma anche smalti.
Se avete intenzione di realizzare un
make up glitterato per l’ultimo dell’anno, puntate su glitter oro o argento,
ovviamente da abbinare ad abiti e
accessori.
LOOK DI CAPODANNO: MAKE
UP GLITTERATO
Per il make up di Capodanno i dettagli
glitterati sono assolutamente fondamentali quest’anno! Se durante l’anno
ci concentriamo su tonalità per la notte
del 31 è il momento di cambiare registro e lasciarci andare a brillantini, paillettes e riflessi luminosi a 360 gradi,
per accendere di luce la notte più lunga
dell’anno! Basta veramente poco, per
un make up di questo tipo, visto che
sono disponibili in commercio prodotti
Potreste utilizzare una matita glitter
per marcare il contorno degli occhi,
applicare gli ombretti glitter sulla palpebra superiore e sfumarli con un altro
colore ed illuminare il viso con una polvere luminosa.
I rossetti ed i gloss si possono scegliere glitterati, oppure arricchiti di luce
con un gloss glitter trasparente,che renderà speciale il nostro rossetto di tutti i
giporni.
Per gli smalti, infine, spazio alla fantasia, con tinte unite glitterate, ma anche
con una French manicure dalle tinte
naturali, che avrà sulle estremità delle
unghie uno smalto glitter oro o argento.
Trucchi e segreti per essere bellissime
ed originali per le Feste
Vi suggeriamo alcune idee su accostamenti, accessori ed abiti da scegliere
per le sere di Natale e Capodanno. Di
sicuro sarete eleganti e non passerete
inosservate.
Comincia il conto alla rovescia per le
cene natalizie a lavoro, gli incontri con
vecchi amici e compagni di scuola, le
serate con i parenti e, non da ultimi, gli
appuntamenti con le serate importanti
di Natale e Fine Anno.
Se, dopo aver pensato a tutti i regali da
dover distribuire, ora è il momento del
classico interrogativo “E a Natale, quest’anno cosa metto?”, possono esservi
utili i nostri suggerimenti in fatto di
look, abbinamenti, colori ed accessori
da mostrare durante i momenti più attesi delle vostre vacanze invernali.
Non serve spendere una fortuna, per
poter essere scintillanti e glamour nelle
serate di festa; certo un bel capo firmato, è quello che tutte sognano, per essere perfette ed eleganti tra gli invitati,
ma in tali occasioni, è importante anche
saper adattare gusto, originalità e colore, per essere splendidamente in sintonia con la magia delle feste.
COME AVERE UN LOOK
RAFFINATO ED ORIGINALE
PER LE FESTE:
Puntiamo innanzitutto sui colori delle
feste: cerchiamo di vestire i toni del
rosso, ricco e festoso, del bianco elegante e molto raffinato, mentre per la
sera scegliamo il nero, con qualche
spruzzata di oro e di argento.
Per la serata di Fine Anno ci è concesso un pizzico di esagerazione in più;
evitiamo però di accumulare un pò
troppe paillettes e lustrini, per non
rischiare un effetto “revival” parecchio
azzardato.
Perfetti i punti luce su un bel abito nero
o anche un tubino minimal dall’effetto
sobrio, ma molto elegante.
- Quali vestiti scegliere? Per le serate in
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
cui vogliamo essere davvero irresistibili, puntiamo senza dubbio ad un bel
abito. Attenzione, però, perchè quest’anno oltre agli immancabili tubini,
veri protagonisti saranno i “minidress”,
abitini corti, ricchi di ricami, volant,
pieghe e pizzi, da portare con collant
coprenti a contrasto.
Non solo il classico nero, rosso o dorato, ma anche il cipria, il viola, l’acqua-
-Scegliamo con cura le calze: se indossiamo un vestitino corto, magari nero,
osiamo con ricami e colori decisi a
contrasto, per rinnovare e rendere luminoso il nostro look.
Una scelta trendy è quella delle parigine, attenzione però a valutare attentamente che la vostra silhouette ne sia
davvero valorizzata.
Per dettagli più seducenti puntate inve-
marina, saranno i colori protagonisti
delle nostre serate di festa.
- Se optiamo per un abitino nero o
magari per un abito che abbiamo già
indossato, ma ci piace tanto addosso e
vogliamo assolutamente usare per la
nostre serate natalizie, cerchiamo la
novità con accessori, calze e make up.
Così risulteremo perfette, fantasiose ed
originali, destanto ammirazione e
sguardi rapiti da parte di tutti gli invitati.
ce su pizzo e ricami o magari su un bel
paio di calze autoreggenti, che il vostro
lui di sicuro apprezzerà moltissimo.
ACCESSORI E MAKE UP PER
ESSERE IRRESISTIBILI
-Borse e scarpe: il tacco per i momenti
di festa tradizionali è davvero d’obbligo, mentre per le serate tra amici, potete optare anche per pratiche ballerine o
caldi boots, che dànno molto l’idea del
tepore natalizio.
Scegliete décolleté nere o rosse, osate
pagina 33
con le tinte del viola e del dorato; attenzione però a calibrare bene il dettaglio
forte, tra abito ed accessori.
Per le borse, spazio davvero alla fantasia ed al gusto personale, dalle forme
vintage in pelle con fiocco e ricami,
alle preziose clutch, fino alle piccole
borse da portare al polso, come un
bracciale.
- Accessori: per arricchire la vostra
mise, usate foulard in seta, maxisciar-
nate, la luce dei diamanti.
Infine, non dimenticate le cinture:
devono essere alte, colorate o di tonalità neutre, a fissare la vostra linea all’altezza del punto vita, perfette con abiti
maxi maglia.
pe, dai colori chiari e luminosi; perfetti
i filati in lamè, con i toni dell’oro e dell’argento, per richiamare le luci della
festa. Utilizzateli anche annodati, per
creare un “effetto fiocco”, che arricchirà il vostro abito.
Puntate anche sui gioielli, che dovranno essere luminosi, colorati ed abbinarsi con il vostro abito; scegliete perle,
pietre dure, cristalli e, per le più fortu-
liscio scolpito, ma anche l’eleganza di
una pettinatura raccolta, fermata magari con nastri e fermagli colorati.
Per il trucco, oltre ai nostri consigli per
le feste, scegliete linee pulite ed eleganti, che diano luce e dettagli cromatici intensi al vostro viso; rossetto rosso
o fucsia, oro ed argento per gli occhi e
ciglia lunghissime: sarete davvero perfette.
ACCONCIATURE E MAKE-UP:
SCEGLIETE
PER i vostri capelli, il movimento morbido delle onde, evitando l’effetto
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
GALATEO DEL REGALO
Esistono alcune semplici regole da rispettare quando si
pensa di fare un regalo o si
riceve un regalo. Dovrebbero
essere norme di comune buon
senso, ma è anche vero che a
volte, presi dall'imbarazzo del
momento, ci si dimentica la
buona educazione, rischiando
di fare delle figuracce e, quel
che è peggio, rischiando di far
rimanere male la persona che
con tanta attenzione ha pensato a noi per un piccolo dono.
Vediamo dunque cosa si deve
fare o non si deve fare in occasione di un regalo.
PER CHI REGALA:
Valutate l'importanza dell'occasione e il rapporto che avete
con una persona. A parte in
poche rare ed ovvie occasioni
speciali, evitate regali impegnativi e costosi che metterebbero in imbarazzo chi lo riceve.
Se il rapporto che vi lega alla
persona a cui dovete fare un
regalo è molto superficiale
evitate di fare regali personali.
Potrebbero apparire come un
segno di invadenza, senza
considerare che la probabilità
di sbagliare è altissima non
conoscendo i gusti e i desideri.
Accompagnate sempre il
vostro regalo con un bigliettino e una frase, risulterà sicura-
mente gradito e, nel caso il
padrone di casa decidesse
di aprire i regali in un
secondo momento, non
rischierà di confonderlo.
Se dovete sdebitarvi con
qualcuno con cui avete un
rapporto formale, è meglio
far recapitare il regalo da
un fattorino per evitare di
presentarvi in un momento
inopportuno.
Borsellini e portamonete
vanno sempre regalati con
una monetina all'interno. I
fazzoletti non si regalano,
servono ad asciugare le
lacrime. Anche le perle
simboleggiano le lacrime.
Inolte alle future mamme
non si regala nulla per il
bambino prima che sia
nato.
I gioielli sono regali graditi ma attenzione alla simbologia, bisogna evitare
tutto ciò che si chiude a cerchio perché indica un legame e
gli anelli indicano una promessa... evitate se non avete
intenzione di impegnarvi.
Anche i fiori, il classico regalo per quando non si sa proprio
cosa regalare, hanno tutti un
significato che è bene conoscere per evitare gaffes. Per
questo scopo vi consigliamo
di visitare il sito del Significato dei fiori dove potete vedere
cosa indica ogni singolo fiore.
PER CHI RICEVE:
Il ringraziamento è d'obbligo
ma deve essere appropriato.
Se avete ricevuto un piccolo
pensiero non ponete troppa
enfasi altrimenti apparirete
forzatamente falsi e la persona
che vi ha fatto il regalo potrebbe sentirsi presa in giro. Nel
caso in cui ciò che avete ricevuto non vi fosse gradito non
lasciatelo trasparire e accettate
di cambiarlo solo se vi viene
esplicitamente richiesto da chi
vi ha fatto il regalo.
Contraccambiare è opportuno
ma se non avete nulla di pronto non scusatevi e non presentatevi subito il giorno seguente con il primo regalo che
capita. I regali più belli sono
quelli spontanei, anche lontano dalle ricorrenze "comandate".Se avete organizzato una
festa o una cena, è opportuno
ricevere gli ospiti con "discrezione" in tal modo si possono
scartare i regali e ringraziare
direttamente le persone, senza
aprirli tutti contemporaneamente, questo sarebbe particolarmente imbarazzante per i
vostri ospiti nel caso ci fosse
una evidente sproporzione nel
valore dei regali o nel caso
qualcuno non avesse pensato
di portarne uno.
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 35
Pubblicato il libro postumo di Bernadino Tofani. È stato presentato sabato 17 dicembre 2016
“SUMMATUS OGGI AMATRICE”
UN MILLENNIO DI TRADIZIONI CRISTIANE DELL’ALTA SABINA
Libro quanto mai di tragica attualità dopo il terremoto del 24 agosto. Il ricavato sarà devoluto ai terremotati di Amatrice
L’autore e storico apriliano ci ha lasciato un patrimonio con le sue innumerevoli pubblicazioni
di Noemi Reali
“Summatus oggi Amatrice – tradizioni cristiane dell’alta sabina”. Bernardino Tofani ha scritto “Amatrice
”, peurché ricordava le sue visite alla cittadina e la disponibilità degli amatriciani accompagnata dalle innumerevoli alquanto singolari vicende ricercate nel territorio di Summatus. L’autore è scomparso nel 2014, ma
certamente avrebbe sofferto per il terribile agosto di
quest’anno. Così sentiamo l’inarrestabile desiderio di
condividere il dolore delle genti coinvolte nel terremoto restituendo loro il passato come l’ha ricostruito B
ernardino Tofani perché la vita della comunità continui
a legarsi , anzi nostra “terra” trovando anche nella propria storia un’ulteriore forza per continuare nel cammino , talvolta aspro, disegnando e seguito per tanti
secoli . questo è quanto stato scritto nel segnalibro, che
ritrae il campanile con l’orologio fermo alle 3.36 della
tragica mattina del 24 agosto. Per Bernardino Tofani
sarebbe stato un duro colpo vedere la sua seconda
patria ridotta in macerie. La famiglia di Bernardino
Tofani decide di far pubblicare il libro, avendo ritrovato la bozza, nell’avvicinarsi del secondo anniversario
della morte. Era giugno di questa’anno, nessunoo poteva immaginare che 2 mesi dopo Amatrice sarebbe stata
distrutta. Quanto mai di tragica attualità, le prime copie
del libro sono disponibili giovedì 24 novembre, arrivate ad Aprilia, grazie al grande impegno del figlio Stefano, poche ore prima della messa in suffragio che si è
tenuta nella chiesa madre di Aprilia di San Michele
Arcangelo.
Bernardino Tofani nasce a Longone Sabino in provincia di Rieti il 1° luglio 1927 e dal 1937 risiede ad Aprilia. Tra le sue pubblicazioni monumentali si ricordano:
“Aprilia e il suo territorio” del 1986, “Longone di San
Bernardino Tofani 29.10.2007
Salvator Maggiore” del 1988 e dalla “Domus Culta
Formias a Campoverde” del 1997. Muore il 24 novembre 2014 in un tragico incidente sulla strada regionale
148 Pontina, lasciandoci un’eredità umana e culturale
di grande valore. Giovedì 24 novembre scorso, presso
la sua storica abitazione – centro studi di via degli
Aranci, la vedova Maria Liliana Garsia ed i figli Alessandra e Stefano Tofani ci raccontano che è stato Tonino Campesi ad invogliare Bernardino a scrivere il libro
e ad aiutarlo nel raccogliere diverse informazioni.
“Aveva iniziato a scrivere il libro con Luigi Pivo,
morto ormai dieci anni fa. Iniziò, dunque nel 2004. Fu,
poi, rivista integralmente nel 2014. La borsa che conteneva l’opera si trovava sulla scrivania. Il desiderio di
papà era di pubblicare il suo libro. Dopo che è morto la
casa è rimasta disabitata, ma tutto era rimasto nel suo
ufficio. C’è stato un furto che abbiamo denunciato.
Tutte le agende, i diari che mio padre scriveva giornalmente, sono spariti”. spiega la figlia Alessandra. Bernardino nelle sue agende non scriveva solo cose personali, ma anche fatti storici importanti della famiglia.
Per fortuna la minuta dell’opera su Amatrice era salvata in una pennetta usb. Mancano, però, tutte le foto che
erano all’interno del computer. Per la realizzazione del
libro si ringraziano la dottoressa Lucia Ployer Mione,
già direttore dell’Archivio di Stato di Latina, per la
preziosa revisione ed interpretazione delle notizie storiche contenute nell’opera, in nome della cultura e dell’amicizia con lo scrittore, l’unica in grado di tenergli
testa; Piotr Matenko per la trasposizione in formato
elettronico; Italia Mastracci, insegnante, per la corre-
zione della forma grammaticale.
Questo libro non ha prezzo ed il
suo valore sarà l’offerta donata
da coloro che sapranno apprezzarlo e che verrà devoluta alla
comunità terremotata di Amatrice e delle sue frazioni.
Foto di Gianfranco Compagno
ORARIO BOTTEGHINO:
LUN/SAB dalle ore 9:30/12:30
dalle 16:00/19:30
APRILIA
C.SO GIOVANNI XXIII°, 32
Tel. 06.97650344 - 335.8059019
06.9275019
[email protected]
www.teatroeuropadiaprilia.com
www.teatr
PREVENDITA
BIGLIETTI:
ropadiaprilia.com
Aprilia
Teatro Europa
vendita online:
www.ciaotickets.com
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Riportiamo l’elogio funebre a “braccio” dell’avvocato Vincenzo Chiusolo durante la cerimonia funebre, trascritto per noi
ESTREMO SALUTO A PASQUALINO “IL BARBIERE”
“Era una persona che sapeva farsi amare dalla gente”. Pasquale Protano, aveva 74 anni,
È deceduto sabato 12 novembre. Il funerale in San Michele Arcangelo lunedì14 in una chiesa gremita
di Vincenzo Chiusolo*
Ho ricevuto dai familiari il compito di ricordare Pasqualino ed
io lo considero un privilegio poiché con Pasqualino va via un
pezzo della storia di Aprilia perché come sapete il simbolo di
Aprilia sono le cinque rondini, la
rondine è il simbolo della libertà
e Pasqualino incarnava la libertà
e l’ uguaglianza perché non
vedeva nell’altro un avversario,ma un essere umano cui tendeva la mano e donava la sua
amicizia senza chiedere la tessera di partito o il sangue blu o la
fedina penale e per questo tutti
gli volevano bene perché non
faceva mai alcuna distinzione ed
anche quelli che la facevano
quando avevano bisogno si
rivolgevano a lui perché era
amico di tutti e poteva rivolgersi
a tutti. Ho conosciuto Pasqualino nel 1968 quando mi iscrissi
all’università , ero un ragazzo di
un paesino del sud con tante
idee, tanti progetti, tanti sogni.
Pasqualino aveva allora un
negozietto a largo dello Sport
dove faceva il barbiere ed era
frequentato da tantissimi giovani
e meno giovani , di tutte le classi sociali: operai, professionisti,
imprenditori e tutti anche noi
ragazzi che allora non disponevamo di molti soldi, non vedevano l’ora che crescessero i capelli
per tornare da Pasqualino perché
intratteneva tutti con simpatia,
snocciolando le sue barzellette,
sempre nuove, sempre diverse,
sempre simpatiche che poi facevano il giro delle case di Aprilia.
Pasqualino non era solo bravissimo come barbiere e da lui
hanno imparato tanti ragazzi che
oggi sono bravissimi barbieri
come Gaetano e il fratello mino-
zi corsero all’ospedale per donare il sangue a Pasqualino; vi fu
un vero pellegrinaggio ed i
medici dissero che mai si era
raccolto tanto sangue tanto che
dovettero selezionare i donatori.
E non appena cominciò a rimettersi, ancora convalescente, Pas-
Pasquale Protano
re Amerigo, ma era bravissimo
in cucina e preparava deliziosi
manicaretti apprezzatissimi dai
fortunati che li mangiavano. La
sua simpatia e l’affetto di cui
godeva erano tali che quando
ebbe un gravissimo incidente in
cui restò per giorni tra la vita e la
morte all’ospedale di Velletri e si
sparse la voce che occorreva
sangue per Pasqualino, tutti giovani ed anziani, ragazze e ragaz-
qualino contagiò con la sua simpatia tutto l’ospedale, tutti se lo
contendevano per ascoltare le
sue barzellette ed egli che imitava benissimo il verso del cagnolino faceva sobbalzare sul letto e
ridere tutti tanto che le suore dissero alla madre di Pasqualino
che era giunto un angelo in quell’ospedale perché mai vi era
stata tanta allegria ed anche alle
tre di notte si sentivano gli
ammalati ridere come pazzi.
Dopo un po’ che frequentavo
Pasqualino mi disse: “ma ndò
vai, come stai mò te fanno nero,
te devo dà na scartavetrata” e me
la dette la scartavetrata facendomi vedere tutto ciò da cui dovevo stare lontano: il male che
dovevo evitare. Mi portò a Latina dove allora vi era un night il
22-28 dove mi fece vedere tanta
gente che buttava la sua vita in
notti insonni e mi condusse in
via dei Lauri ad Aprilia dove
allora era una bisca clandestina e
mi fece vedere gente che in una
notte bruciava i risparmi di tutta
una vita e lì incontrai una persona di cui non ricordo il nome
che era ritenuta dai più un delinquente ma che con me si mostrò
un vero signore perché non
appena vide me giovanissimo
gentilmente ma fermamente mi
disse: lei qui non ci devi mettere
mai più piede”.
E fu talmente bravo Pasqualino
che quando dopo alcuni anni
festeggiai un traguardo raggiunto, mi disse soddisfatto: “ T’ho
dato na bella scartavetrata”.
Oggi è un giorno feriale, si lavora eppure la chiesa è gremita, vi
è gente fino a fuori e questo dà la
misura di quanta gente volesse
bene a Pasqualino. Pasqualino
non era un sindaco, non era un
grand’ufficiale, non era un professionista di fama, ma forse era
molto di più: era una persona
che sapeva farsi amare dalla
Avvocato Vincenzo Chiusolo
gente. Sei volato in cielo Pasqualino ad abbracciare la tua
mamma, il tuo angelo, la tua
adorata nipotina e noi siamo qui
a piangere. La morte ti ha colto
ancora con le forbici in mano ed
ha baciato esitante la tua fronte
sudata, tu hai vissuto la tua vita
come volevi, come una magia ed
ora noi ti piangiamo, ma tu hai
lasciato in noi un ricordo
immenso, meraviglioso, stupendo che ci darà forza quando ci
sentiremo deboli,che ci farà continuare quando vorremmo fermarci, che ci farà sorridere
anche quando avremmo tanta
tanta voglia di piangere, tu hai
portato via per sempre con te un
pezzo del nostro cuore. Ciao
Pasqualino, amico di tutti .
*avvocato - amico ed
estimatore di Pasqualino.
Pagina a cura di G. Compagno
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 39
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Il ristorante il Focarile di Aprilia ha riunito le eccellenze gastronomiche dell’Agro Pontino – Romano
SAPOREPONTINO
AGROPONTINO FOOD REUNION 1.0
L’evento ha visto la grande partecipazione di aziende della provincia. Numerosi gli amanti dell’enogastronomia presenti
di Nicola Gilardi
Un evento all’insegna della
buona ristorazione e della
gastronomia pontina quello che
si è svolto domenica 13 Novembre presso il ristorante Il Focarile di Aprilia che ha organizzato
una manifestazione di grande
successo con tantissime delle
eccellenze gastronomiche locali.
Intitolato “Saporepontino” l’evento ha riunito tanti artigiani e
produttori di materie prime locali,14 aziende vinicole e oltre 13
grandi chef, di altrettanti ristoranti del territorio pontino. Un
meeting culinario unico nel suo
genere, che ha avuto l’obiettivo
di promuovere, valorizzare e
raccontare il parterre food&wine
locale in un appuntamento collettivo, votato al convivio e alla
qualità del gusto territoriale. Il
territorio pontino, infatti, conta
eccellenze gastronomiche di
grande valore che viene spesso
espresso in importanti manifestazioni nazionali ed internazionali, ma che molto spesso viene
sottovalutato. Ristorante storico
di Aprilia, Il Focarile è stato
aperto da Augusto Lunghi nel
1967 quando si trattava ancora
di una trattoria, diventata poi il
ristorante che conosciamo oggi e
che il prossimo anno festeggerà
mezzo secolo di attività. «Siamo
alla terza generazione – dice
Gian Paolo Lunghi, nipote di
Augusto - stiamo portando avanti la realtà storica. Abbiamo
aperto l’osteria Mangia Italiano
per far fronte a un momento particolare della ristorazione. Sta
ritornando molto la tradizione,
con ambienti caldi e accoglienti
che ripercorrono la tradizione».
A curare l’organizzazione della
manifestazione è stato Gian
Paolo Lunghi, che insieme alla
sorella Chiara e ai genitori Paolo
e Maria Teresa Sist porta avanti
il ristorante: «È un evento nato
soltanto per valorizzare i prodotti del territorio, di un Agro Pon-
tino che parte da Aprilia fino a
Campo di Mele. Abbiamo invitato l’eccellenza della ristorazione». Ad essere invitati, ed a partecipare alla realizzazione di
piatti con prodotti tipici sono
stati gli chef: Paolo Lunghi:
Ristorante il Focarile ; Marco
Davi: Ristorante PerBacco;
Gino Pesce: Ristorante Acqua
Pazza; Graziano Bernini: Enoteca dell’Orologio; Claudio Ginnetti: Ristorante Hemingway;
produttori per utilizzare i prodotti espressione del territorio
pontino». Non poteva mancare
la rappresentanza di Aprilia che
con il consorzio Aprilia in
Latium ha partecipato con tutte
le sue eccellenze: «Il consorzio
di Aprilia comprende realtà
importanti come l’Ape d’Oro,
l’olio di Calissoni-Bulgari, i formaggi di della Fattoria De Luca,
Cipriani con i tartufi, Zafferano
Pontino, Cioccafè e l’azienda
Simone Nardoni: Ristorante
Essenza; Massimiliano Cotilli:
Ristorante Satricvm; Fabio Verrelli Damico: Ristorante Materia
Prima; Francesco Capirchio:
Ristorante lo Stuzzichino; Gianpaolo Valesi: Ristorante Sapor
Proprio; Maurizio Defilippis:
Ristorante Riso Amaro; Michele
Lombardi: Ristorante il Funghetti; Luigi Sarra: Bottega
Sarra; Fausto Ferrante: Ristorante Da Fausto. Importante anche
la presenza dell’azienda Agrì,
produttrice e distributrice di
frutta e verdura che è stato lo
sponsor ufficiale dell’evento.
Tutti gli chef hanno partecipando realizzando un piatto particolare, con i prodotti che l’Agro
Pontino offre e che sono eccellenze gastronomiche importanti.
«I ristoranti hanno studiato un
piatto dedicato ai prodotti locali
– ha detto Gian Paolo Longhi ed in più hanno lavorato con i
Ferrari che produce lumache» ha
detto Lunghi. Uno dei piatti più
riusciti è stato il tortino di olio
extravergine di oliva Alfredo
Cedrone con uva, crema di clementine e gelato di ricotta di
bufala del caseificio Pagliaroli
di Pontinia. Presenti inoltre tutte
le aziende vinicole di Aprilia, tra
le quali Girolami, Artico, Casale
del Giglio e Cantine Lupo e la
Birreria Pontina di Latina, unica
rappresentante produttrice di
birra. Grande soddisfazione è
stata espressa dall’organizzatore: «È stato un successo, l’obiettivo è di replicarlo annualmente.
Alcune realtà si sono già messe
a disposizione per fare qualcosa
di ancora più grande. Tutte le
aziende sono rimaste contente
per un evento realizzate in questo modo» ha detto Gian Paolo
Lunghi. La realizzazione di
manifestazioni del genere non
fanno altro che illuminare eccel-
lenze territoriali che addirittura
chi vive sul territorio pontino
non conosce. Grande merito va
alla famiglia Lunghi per rappresentare una fetta importante
della ristorazione apriliana, ma
anche per essersi prodigata per
organizzare un evento così
importante.
Foto di Gianfranco Compagno
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 41
pagina 42
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 43
Nona edizione “spaziale”
INVERSIONE A U E IL NATALE “INSIEME”
E’ andata in scena sabato 10
dicembre 2016 presso il Teatro
Europa di Aprilia la nona edizione di Natale Insieme, spettacolo
musicale a scopo benefico ideato da Francesco Savo e Giuseppina Zappa e organizzato
annualmente, in occasione delle
festività natalizie, dall’associazione culturale Inversione a U.
Edizione dedicata allo spazio
maestro Antonio De Waure presidente dell’Arte Mediterranea
anch’essa tra i partecipanti alla
manifestazione. Il comico Oscar
Biglia è stato l’ospite d’eccezione protagonista di un simpaticissimo intermezzo molto divertente. Una comicità simpatica e
adatta al pubblico presente. Lo
spettacolo è riuscito nell’intento
di essere leggero e di dare spazio
Grazie a questa donazione la
somma destinata in beneficenza
nelle varie edizioni di questa
manifestazione ha superato la
cifra di diecimila euro. Un
risultato che riempie di orgoglio,
fortemente voluto dall’associazione Inversione a U (anch’essa
ricordiamolo è un organizzazione di volontariato) anche per il
forte valore simbolico oltre che
da seguire nel mondo del
volontariato per il loro
impegno e la loro serietà.
Un ringraziamento per la
collaborazione al presidente Giovanni Annino e
al referente per la manifestazione Enea Carosi.
L’Associazione Culturale
Inversione a U vuole ringraziare i musicisti e can-
con canzoni e coreografie a tema
impreziosite da altri momenti
con balli moderni molto graditi.
Sulle note di molte canzoni
famose il pubblico ha assistito
alle coreografie delle seguenti
associazioni: L’Arabesque, Asd
Europa, Hip Hop Energy One,
Aprilia Scherma, GiòVolley. Ha
potuto visionare le proiezioni di
filmati a tema e disegni dei bambini e soprattutto la creazione di
un quadro realizzato “live”
durante lo spettacolo a cura del
a tanti bambini e ragazzi e alle
loro attività. Natale Insieme è
anche e soprattutto uno spettacolo di beneficenza: l’intento è
quello di raccogliere dei fondi
da destinare a dei progetti di
altre associazioni impegnate nel
sociale. Il ricavato della manifestazione è stato di euro 1.100,00
devoluto alla Fondazione Come
Noi Onlus a sostegno del progetto che prevede la costruzione
della “mensa per i poveri” nella
città di Aprilia.
pratico: il messaggio di unire le
forze, di sapere che INSIEME si
possono raggiungere risultati
importanti. Questo traguardo
Inversione a U lo vuole condividere con tutte le persone che in
questi anni hanno collaborato
con l’organizzazione offrendo il
proprio prezioso contributo.
Inversione a U vuole esprimere
gioia e ammirazione per aver
conosciuto meglio la Fondazione Come Noi e i suoi esponenti
che rappresentano un esempio
tanti Leonardo Zingaretti,
Marco Trovini, Massimo Izzo,
Daniele Savo, Giada Izzo, Simona Basile e Ivan Rizzi per la disponibilità e competenza; Johnny
Passa per la conduzione dello
spettacolo; Alessio Piccardo per
il lavoro grafico; Salvatore Di
Malta per le riprese video; Fabio
Petra per i filmati a tema. Un
grazie ai ballerini Ciro e Ilaria
per essere stati dei “nostri” e a
tutto lo staff del Teatro Europa.
Un grazie, infine, a tutti i
responsabili e agli insegnanti
delle varie associazioni per aver
aderito alla manifestazione e ai
genitori dei più piccoli per la
pazienza e disponibilità.
Inversione a U vuole dedicare
questa edizione di Natale Insieme alla Signora Cecilia….
Nella nostra edizione spaziale tu
sei stata la stella che ha brillato
di più!
Andrea Sadocco
www.inversioneau.it
pagina 44
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 45
ESPOSIZIONE STORICA “UN RICORDO PER LA PACE”
IL LICEO MEUCCI ORDINA LO SGOMBERO DALL’AUDITORIUM
spezzato il collegamento tra il monumento ai caduti dispersi della Battaglia di Aprilia e la mostra dedicata
Elisa Bonacini : “Il museo doveva sorgere nel centro storico di Aprilia.
Ora il Comune mantenga il suo impegno come scritto nella delibera di affidamento dei cimeli della mia famiglia”
di Elisa Bonacini
el.bonacini@gmail,com
unricordoperlapace.blogspot.it
Con una breve nota del 9 dicembre scorso pervenutami via
e-mail la nuova dirigente del Liceo Meucci Prof.ssa Laura
De Angelis, mi ha richiesto di liberare “nel più breve tempo
possibile” gli spazi occupati dalle teche espositive della collezione storica di mio fratello Ostilio Bonacini “Un ricordo
per la pace” all’interno dell’auditorium dell’Istituto. Gli
spazi occupati dalla mostra, si legge nella nota, saranno utilizzati per “opere di attività teatrali degli studenti”.
La mostra sul tema “Aprilia in guerra : La Battaglia di Aprilia” realizzata a cura della mia Associazione “Un ricordo
per la pace” con patrocinio del Comune di Aprilia è presente nell’auditorium dal 2008; nel 2013 venne inaugurata nell’allestimento attuale. L’esposizione è composta da più di
300 pezzi tra divise ed equipaggiamento militare affidati
dalla mia famiglia a titolo perenne e gratuito alla Città di
Aprilia, ed altre piccole donazioni di cittadini apriliani.
Gli spazi dell’auditorium, si aggiunge nella nota del Liceo,
sarebbero “occupati senza che il Liceo Meucci abbia dato
alcuna autorizzazione in tal senso”. Quindi per il Liceo
Meucci si tratterebbe di una specie di “occupazione abusiva” per quei più di 300 pezzi di memoria, nei quali sono
intrisi sangue e speranze della generazione che ci ha preceduto e che ha combattuto per la nostra libertà… Non posso
nascondere la mia amarezza e delusione sia come erede dei
reperti collezionati con tanta passione da mio fratello che
come presidente dell’Associazione “Un ricordo per la
pace” nata con la finalità primaria del progetto espositivo e
che ad esso ha affiancato un’intensa attività di ricerca storica nel territorio e di divulgazione nelle scuole dei temi legati alle guerre mondiali ed alla deportazione nei campi nazisti. Provo anche grande amarezza nel constatare che iniziative lodevoli dei cittadini, come la mia, trovino tanto ostracismo.
Mi spiace pure che la decisione del Consiglio d’Istituto sia
stata presa prima di consultare la documentazione relativa
alla mostra, come da accordi verbali con la Dirigente, documentazione che mi accingevo a fornire personalmente nei
prossimi giorni. Tale incresciosa situazione è in gran parte
dovuta al fatto che il Comune di Aprilia non ha provveduto, per motivi a me sconosciuti, all’adeguamento della
convenzione relativa ai reperti, come da me più volte
richiesto formalmente già l’anno scorso. L’auditorium
infatti dal 2015 non è più di competenza dell’I.I.S. Rosselli
trasferitosi nel nuovo edificio di via Carroceto, ma appunto del Liceo.
Il consiglio d’Istituto ha deliberato probabilmente senza
considerare che lo stesso obelisco in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti dispersi nella Battaglia di Aprilia di
cui sono stata promotrice nel 2013 con il veterano britannico Harry Shindler è stato collocato nel piazzale del loro Istituto (allora Rosselli) tenendo conto della presenza della
mostra “Un ricordo per la pace” e che tra monumento ed
esposizione vi è quindi una correlazione molto stretta.
La presenza stessa della mostra bellica sulla Battaglia di
Aprilia penso in tutta sincerità sia stato uno dei fattori
determinanti sulla decisione di Roger Waters di accettare
che si realizzasse il memoriale dedicato al padre Eric nello
stesso Istituto.
Harry Shindler, sostenitore morale della mostra storica e
della nostra Associazione e fonte preziosa di suggerimenti,
tra cui la proposta di istituire una giornata in memoria della
Battaglia di Aprilia (proposta accettata dal Comune di Aprilia con l’istituzione della giornata commemorativa del 28
maggio), era presente alla inaugurazione dell’esposizione
nell’aprile 2013; nelle fasi preliminari della realizzazione
del monumento presso l’attuale Liceo aveva dichiarato più
volte pubblicamente l’importanza del memoriale e dell’esposizione storica nell’Istituto come monito contro le guerre e conseguente messaggio di pace per le giovani generazioni, ed io ovviamente condivido lo stesso pensiero .
Messo al corrente del prossimo disfacimento dell’esposizione storica, appena ritornato vittorioso da Londra dopo
una battaglia decennale per ottenere il diritto al voto degli
espatriati britannici da più di 15 anni, Harry Shindler ha
dichiarato: “Sono dispiaciuto che la mostra presso l’Istituto
che ospita il monumento ai caduti dispersi del 1944 venga
dismessa. Spero che i reperti storici a memoria dei cruenti
combattimenti cui anche ho io partecipato non vengano dispersi e che il Comune di Aprilia, che finora ha mostrato
grande sensibilità, si impegni per la migliore collocazione e
tutela della mostra preferibilmente nel centro di Aprilia,
rendendola così facilmente fruibile a cittadini e turisti.” Se
la mostra dovrà essere tolta dal Meucci, così come pare ad
oggi, auspico che venga mantenuto quanto scritto nella
delibera di accettazione dei materiali (n.163 del 12 giugno 2012), cioè l’impegno del Comune di Aprilia nel reperire locali nel centro storico della nostra Città, e magari
mantenere la promessa del compianto Sindaco D’Alessio
che voleva collocare la nostra collezione nei locali ad oggi
adibiti agli uffici al pubblico di Piazza Roma. Un’idea
geniale da un Sindaco speciale quale è stato Domenico
D’Alessio, in un processo di valorizzazione del centro storico di Aprilia e del mantenimento della memoria della
nostra Città. Sarei veramente felice in tal caso di potere
arricchire con i nostri rimanenti materiali un Museo della
Città che nascesse nel cuore di Aprilia. Farò di tutto per realizzare questo progetto e chiedo sin da subito il supporto
dei commercianti e di tutti i cittadini di Aprilia.
Voglio concludere rivolgendo un saluto affettuoso ed un
ringraziamento per il sostegno morale espressomi da tanti
cittadini apriliani e da molti ragazzi del Meucci che avrebbero voluto che la mostra rimanesse nell’auditorium. Spero
che continuino a seguirmi nelle prossime iniziative della
mia Associazione “Un ricordo per la pace”.
Voglio esprimere anche un ringraziamento di cuore ed una
lode all I.I.S. Carlo e Nello Rosselli di Aprilia, in particolare all’ex Dirigente Prof. Giovanni Battista Galassi che con
grande sensibilità aveva accolto la mostra nel 2008; un Istituto il Rosselli che, a differenza del Liceo Antonio Meucci,
ha saputo svolgere per 7 anni l’attività didattica nonostante
la presenza “ingombrante” dei cimeli storici della nostra
collezione “Un ricordo per la pace”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL DOTT. GIUSEPPE GRECH PORTA AD APRILIA DA LOS ANGELES
UNA TECNICA INCREDIBILE IL PRIMO ED UNICO AUTORIZZATO IN ITALIA
L’INTRODUZIONE DI UN TRATTAMENTO SULLA RECESSIONE GENGIVALE
OPERARE SENZA PUNTI DI SUTURA, Bisturi ED INNESTO DI tessuto connettivo!!!
dei miei pazienti. Ad esempio la sedazione cosciente,
grazie a questo macchinario
molte persone ,adulte e bambini, hanno sconfitto la paura
del dentista. Ma questa nuova
tecnica che ho acquisito in
America è straordinaria.
Dr. Grech questa nuova tecnica chirurgica Pinhole
(PST) per quali casi può
essere utilizzata?
e sutura che si basa sui cinque principi della microchirurgia atraumatica e sulla
guarigione per prima intenzione della ferita. La tecnica
PST non si propone come
una rivoluzione concettuale
nella terapia mucogengivale,
ma come una metodica più
evoluta in continuità con la
storia della chirurgia paradontale, con il fine di miglio-
gengivale del paziente. Attraverso questo foro stenopeico,
strumenti speciali vengono
utilizzati per allentare delicatamente il tessuto gengivale.
Questi strumenti aiutano ad
espandere e far scorrere il
margine gengivale per coprire la struttura radicolare
esposta. Non ci sono innesti,
senza suture e senza incisioni con il bisturi! Essa com-
Questa è una metodica che si
utilizza per le recessioni gengivali.
Dr . Grech nei sui numerosi articoli avrà già parlato
della recessione gengivale,
può darci, in breve, una
rinfrescata sull’argomento
e perché deve essere preso
così sul serio?
Certo. La recessione è una
perdita di tessuto gengivale
lungo il margine gengivale.
Ciò può verificarsi a causa di
malattia paradontale (gengivite, parodontite, parodontite
avanzata), il naturale processo di invecchiamento, o abitudini abrasive quando si
tratta di lavare i denti.
Ci accorgiamo di avere una
recessione gengivale quando
la struttura della radice del
dente viene esposto. Ciò
significa che la carie e altri
problemi possono influenzare i denti lungo il margine
gengivale e sotto di esso.
Ci dica allora che cosa è la
tecnica chirurgica Pinhole
(PST) ?
La Tecnica chirurgica Pinhole è una soluzione minimamente invasiva per il trattamento delle recessioni gengivali. E’ una procedura priva
di sutura e senza bisturi per
correggere la recessione gengivale.
Dott Grech Lei sta dicendo
che riesce ad operare e
riposizionare la gengiva
senza incidere con il bisturi
e mettere punti di sutura?
Si esattamente. La tecnica
chirurgica Pinhole (PST) è
una tecnica priva di incisioni
rarne l’accuratezza e la delicatezza nel trattamento
durante la pratica quotidiana.
Inoltre, come appare evidente nella storia degli innesti
gengivali, la ricerca su nuove
metodiche rimane attiva e in
evoluzione. La PST è la semplice dimostrazione di come
non ci sia una procedura
paradontale che al giorno
d’oggi non possa avere benefici dell’essere effettuata in
modo ancora più accurato e
delicato.
Come viene eseguita la tecnica chirurgica Pinhole ?
Viene utilizzato un ago per
fare un piccolo foro nella
parte esistente del tessuto
porta semplicemente la regolazione del tessuto esistente.
Quali sono i vantaggi della
Tecnica chirurgica Pinhole
(PST) Dr. Grech?
I vantaggi di questa tecnica
sono molteplici:
- MENO DISAGIO PER IL
PAZIENTE DOPO IL
TRATTAMENTO
-RECUPERO VELOCE
PER
IL
PAZIENTE
RISPETTO
AD
UN
INNESTO TRADIZIONALE
-NON NECESSITA DI
PUNTI DI SUTURE SCOMODE
-NON NECESSITA DI
BISTURI O STRUMENTI
Dott Giuseppe Grech
perfezionato in chirurgia
orale, endodonzia, protesi
paradontologia, implantologia
Master 2 livello chirurgia
orale università la Sapienza
Master 2 livello in Paradontologia università La Sapienza
Per porre le domande al
dott Grech Giuseppe scrivi a:
[email protected]
INFO 06.9276800 333.3949769
Il Dr. Grech Giuseppe è il
primo paradontologo unico
in Italia esperto e autorizzato
ad utilizzare questa nuova
tecnica, inventata e brevettata
a Los Angeles dal Dentista
DR John Chao, nota come
Pinhole Surgical Technique.
DR. Giuseppe Grech Lei è
Odontoiatra perfezionato
in Chirurgia Orale e
Impianto, Protesi- Endodonzia- Parodontologia ed
ha conseguito il Master II
livello chirurgia orale presso l’Università la Sapienza.
A breve terminerà un altro
Master, quello di Parodontologia. Ed oggi è anche tra
i primi 200 professionisti in
tutto il mondo perfezionati
nella nuova tecnica chirurgica Pinhole .
Noi la conosciamo non solo
per la sua professionalità
ma anche per la battaglia
che sta portando avanti
contro il Fluoro e per il successo che ha avuto il suo
Libro “FLUORO ? NO
GRAZIE! Insomma Dott
Grech Lei è sempre pieno
di risorse.
La ringrazio per la presentazione e soprattutto per i complimenti . Vede io amo il mio
lavoro, tra l’altro sto conducendo anche una ricerca sui
benefici dell’Aloe nel cavo
orale, soprattutto sulla malattia paradontale e gengiviti.
Avrò i risultati a dicembre
ma posso già annunciarvi che
i risultati saranno sconvolgenti. Mi piace migliorare e
avere nel mio studio tecniche
innovative e soprattutto
INDOLORE a disposizione
CHIRURGICI INVASIVI
-NESSUNA NECESSITA’
DI PRENDERE IL TESSUTO DEL DONATORE
DAL
PALATO
DEL
PAZIENTE
-ECCELLENTI RISULTATI NATURALI E DURATURI
Questa tecnica dott. Grech
è senza dubbio fantastica.
Bisogna essere un chirurgo
qualificato come Lei per
poterla eseguire senza problemi?
E’ importante essere qualificati in Chirurgia e Parodontologia , fondamentale è la
conoscenza dell’anatomia.
Comunque per praticarla
bisogna avere la certificazione de Alhambra Dental
Group di Los Angeles.
Dott Grech la ringraziamo
per il tempo che ci ha dedicato e per averci reso partecipe di questa interessantissima tecnica innovativa che
ha portato dall’America e
che viene praticata solo da
Lei in Italia.
Il dentista non piace a molti
ma sapere che ci sono tecniche ed in particolare un
dottore in grado di non far
sentire dolore è un sollievo.
Ma grazie a Lei è stato un
piacere parlarvi della tecnica
chirurgica Pinhole. E un
saluto speciale ai miei lettori.
Grazie.
dal dott. Grech e il suo staff
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
OROSCOPO
Il Giardino dei Cristalli
associazione culturale di discipline umanistiche
tel. 3477329631 – [email protected] - siamo su
Facebook
Astrologia Umanistica Evolutiva: Giove in Bilancia fino ad
Ottobre 2017..
[email protected]
3477329631
Ciao a tutti!!
Mi occupo di Astrologia da moltissimi anni e posso affermare
quanto questa straordinaria
disciplina di vita sia fondamentale nel nostro percorso umano,
non tanto per “predire il futuro”
quanto per seguire ciò che il cielo
racconta ad ognuno di noi affinché si possa elaborare in modo
più consapevole, il proprio percorso di crescita personale su
questo piano terra.. Il motivo per
cui quella che chiamiamo in
modo improprio secondo me
“Astrologia”, altro non è che la
Vita stessa che ci rivela una grande verità: “tutto è unito nell’universo per questo un corpo celeste
influenza l’altro ed è chiaro che
se Madre Terra è influenzata
dalle sfere celesti.. anche noi che
siamo figli della terra lo siamo
per forza di cose..” Non è forse
vero che la Luna con il suo
magnetismo crea il fenomeno che
chiamiamo “alta marea”? e non
è sempre vero che la Luna che il
contadino considera attraverso i
suoi cicli, ci indica qual è il
tempo migliore per la semina..?
non voglio fare altri esempi che
magari considererò in un prossimo futuro, magari come “minilezioni” per chi è attratto dall’Astrologia ..ma questi accenni
sono significativi non per convincervi dell’autenticità di questa
antica disciplina, piuttosto per
offrire uno spunto di riflessione
che possa essere utile per comprenderne in maniera molto semplice, la possibile veridicità..
Ma adesso parliamo del transito
di Giove in Bilancia.. dovete
sapere che noi astrologi analizziamo con molta cura i transiti
dei pianeti lenti chiamati “generazionali” perché attivano delle
energie che si muovono nella vita
personale, collettiva, sociale..
Giove è il pianeta dell’abbondanza e in Astrologia potete immaginare quanto siano importanti i
suoi transiti..
Nell’energia zodiacale della
Bilancia, Giove esalta al massimo l’esigenza che ognuno di noi
ha, di comunicare.. di condividere.. di amare.. la vita relazionale
in questo nostro periodo di vita
così difficile, diventa una grande
ancora di salvezza affinché quei
buoni sentimenti che ognuno di
noi ha nel suo cuore, vengano
“rispolverati” e finalmente vissuti andando oltre rancori e diffidenze.. ciò che viene vissuto come
“scontro” dovrebbe trasformarsi
nella parola “incontro” affinché
possa attivarsi quell’energia propria dell’elemento bilancia che ci
appare quasi come una realtà
tanto.. troppo lontana oggi dalla
nostra umanità.. ecco la fraseologia simbolica piuttosto spirituale
pagina 47
di Laura Bendoni
oltre che umanistica, considerata
nel “segno della bilancia”:
ARMONIA ed EQUILIBRIO.. in
effetti i due piatti rappresentano
proprio questo.. se li osserviamo
sono normalmente allineati tra
loro a significare che è proprio
ciò che l’umanità dovrebbe attivare per vivere serenamente l’esistenza: l’Armonia delle parti..
che offre ovviamente la possibilità di trovare quel punto di equilibrio in noi che invece orientiamo
il nostro sguardo all’esterno.. è
dentro di noi che batte il cuore!
dentro ognuno di noi.. è nel
nostro cuore che si nasconde l’Amore che potremo davvero espandere all’esterno attraverso il
rispetto, la gentilezza, l’accoglienza.. tutti attributi “venusiani” perché Venere è il pianeta
guida che sostiene l’elemento
Bilancia..
Inoltre è il caso di osservare
anche gli aspetti che Giove crea
con altre energie con le quali può
attivare anche un sistema che più
che “abbondanza” possiamo
definire “eccesso”.. mi riferisco
alle quadrature e all’opposizione
che il pianeta forma nel suo
transito con le varie energie che
automaticamente vengono attivate.. in questo caso sono elementi
dinamici ma forti da dover gestire e richiedono sempre una buona
osservazione delle cose per
poterne comprendere la lezione
nascosta..
Ora Giove si “quadra” al segno
del cancro e al segno del capricorno e forma un’opposizione
con il segno dell’ariete.. quale
potrebbe essere un ulteriore
significato..? per esempio con
l’asse cancro-capricorno potremmo dire che durante quest’anno
avremo ancora la possibilità di
fare una sintesi di tutto ciò che ci
arriva dal nostro passato vicino e
lontano.. le sensazioni a volte un
po’ scomode.. le ansie apparentemente immotivate.. gli stati di
inquietudine che ci rendono emotivi.. strani.. incerti.. inclini a
vivere sensazioni spesso anche
sgradevoli che rasentano anche
stati che potremmo definire un
po’ depressivi.. vengono proprio
attivati, almeno per l’astrologia
evolutiva, da questi aspetti in
transito che hanno il compito di
offrirci una grande lezione nella
nostra vita personale: osservare e
comprendere attraverso l’ascolto
(cancro) per sciogliere dentro di
noi una serie di condizioni e condizionamenti che creano coazioni
a ripetere.. abitudini e dipendenze che invece possiamo sciogliere
e superare diventando consapevoli del potenziale nascosto
anche nella lezione di vita più
scomoda (capricorno).. inoltre
questi aspetti ci chiedono di
andare oltre certi modelli che
continuiamo invece a riproporre
nella nostra vita sebbene per noi
siano scomodi.. e allora l’opposizione di Giove con Urano nel
segno dell’Ariete interviene quasi
a dire “CAMBIAMO”!! perché è
proprio di cambiamento che la
vita ci parla!! L’opposizione dice
che “stiamo resistendo al cambiamento” perché cambiare spaventa.. ma in realtà le nostre
risorse sono rappresentate dagli
aspetti armonici che Giove forma
con i segni d’aria e di fuoco che
ci stimolano ad “Osare” e ad
affidarci alla Vita, non tanto per
delegare a Lei le lezioni che il
Cielo ha pensato di offrirci per
crescere, quanto per trovare il
coraggio di ritornare a noi stessi
fidandoci di ciò che siamo perché
noi.. “Siamo Figli della Vita” e
siamo forti e dotati di potere
creativo.. il fuoco è l’azione.. l’aria è il giusto pensiero.. l’acqua
del segno del cancro ci chiede di
rinascere a noi stessi per affermare la vita che desideriamo e le
cose di cui abbiamo bisogno.. la
terra del capricorno ci ricorda
che in noi esiste la risorsa della
stabilità di un Io che cresce e si
afferma sempre di più.. dobbiamo
solo riscoprire queste verità e
agirle, considerando che tutto ci
orienta verso quella dimensione
che parla di “libertà personale”..
non dobbiamo dire “sono libero”
ma usare un’altra affermazione
“sento di essere libero” perché
vivo ogni cosa con amore e con
amore condivido ed incontro la
vita intorno a me.
Ecco cosa ci racconta questo
cielo generoso.. ci chiede di non
ascoltare “la paura” che genera
ansia.. ma di sorridere al
“nuovo” per recuperare l’entusiasmo che abbiamo perso crescendo.. stiamo parlando di
“Giovialità”.. un termine relativo
proprio al pianeta Giove, un
tempo infatti, si credeva fermamente che questo pianeta rendesse gioviali, quindi aperti, espansivi, lieti nel condividere gioiosamente.. non è forse propria del
bambino tutto questo..?? ma voi
sapete che in noi sono racchiuse
le quattro stagioni e come è presente l’autunno e l’inverno con la
loro saggezza nata dal tempo che
passa.. l’estate che attiva l’espressione matura del nostro
essere.. la primavera racchiude in
se i teneri semi della stagione
della prima giovinezza.. e allora
lasciamo che il bambino che è in
noi torni a giocare con la vita..
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle
PROFESSIONI di AIUTO
Nadia Toscano La dottoressa che fa nascere i bambini
“Se non avessi fatto il medico … non avrei saputo
fare niente altro”
L’essenza di Nadia è qui, in queste parole, asciutte e
concrete che le somigliano tanto e che sanno di determinazione e di fermezza.
Ci sono professioni che si scelgono da piccoli, quan-
mettendoci tutto l’impegno e la determinazione
possibile.
Non è facile portare avanti un progetto come quello di
diventare medico. Ci sono gli anni lunghi e faticosi
dell’università, i primi esami da superare, l’impatto
con la malattia e con la sofferenza. E poi la paura di
non farcela, di non essere preparati abbastanza per un
do la vita ci sembra tanto lunga da consentire ai
nostri sogni di avverarsi tutti, una parabola infinita
nella quale proiettiamo i nostri desideri-bambini
aspettando che la vita li tenga al caldo per noi.
Alcuni si realizzano, altri si sciupano col tempo.
“Cosa farai da grande?” quante volte abbiamo
rivolto questa domanda ad un bambino e quante volte
è stata rivolta a noi?
Nadia Toscano voleva fare il medico, soprattutto il
medico e per riuscirci si è tenuta ben stretto il suo
sogno e per timore che andasse via l’ha realizzato
mondo così competitivo.
Nadia ha imparato che i sogni si afferrano a mani
nude e da soli senza delegarli ad altri perché,
essendo solo nostri, ci appartengono e soltanto noi
sappiamo quanto siamo disposti a rinunciare per
dirci “ce l’ho fatta”.
“Farcela” significa sentirsi appagati pienamente,
realizzati come persone e come professionisti. Significa non lasciarsi abbattere dai venti forti e contrari,
dalle rinunce, dalla stanchezza e dai sacrifici perché
dentro di noi il timone c’è ed è quello giusto.
Nadia anche dopo una notte a “far nascere bambini”
non sente la pesantezza delle tante ore sulle spalle, il
suo viso pulito trasmette la serenità e la calma di chi
è felice e appagato davvero.
Mentre parla di se stessa trasmette la forza e l’energia
di chi è guidato dalla passione per la vita, per la salute della donna, per la maternità e per il sapere.
Ogni volta che nasce un bambino è come se sentisse
muoversi qualcosa di inafferrabile in lei: ogni nascita
ha la sua storia, le sue particolarità, i suoi misteri. Per
Nadia è impossibile restarne indifferenti. La sua passione per gli altri, sapere di essere utile, il contatto
nutriente con le persone rende i suoi occhi limpidi
e vivi. Occhi nei quali è facile specchiarsi e affidarsi.
Appena nati, i bambini tengono lʼaldilà ancora
stretto nelle loro manine rinchiuse.
(Fabrizio Caramagna)
La figura del ginecologo è molto importante nella vita
di una donna. Puntella, ferma, fissa i momenti più
delicati della vita. E’ nella stanza di un ginecologo
che per la prima volta si ascolta il cuore di un bambino, lo si vede in un’ecografia mentre scalcia alla vita.
È in una stanza e nel viso di un medico che ci si ritrova a ridere e, qualche volta, a piangere.
Non è facile essere un medico di fronte al dolore:
bisogna trovare le parole giuste per cercare di non fare
ancora male. Eppure c’è un angoscia alla quale
Nadia non si abituerà mai: comunicare a una mamma
l’assenza del battito. Il silenzio della vita che si
ferma, che ad un certo punto si blocca, un divenire
che si sbriciola nell’abisso senza più promesse.
Un silenzio che si fa pianto dentro gli occhi di un
altro. Nadia si commuove. Il suo camice bianco non
la può proteggere da una vita che non c’è più.
È una donna prima di essere un medico e quel dolore
le appartiene; non va via togliendosi il camice.
Sentirsi parte della vita degli altri, non esserne indifferenti fa di lei un buon medico, uno dei migliori.
Curare significa “aver cura” delle persone, proteggerle e non farle sentire sole. Nadia lo fa. Tutti i giorni.
Con un sorriso. Domani nasceranno altri bambini e
sarà bello pensare che alcuni di loro verranno al
mondo tenuti in braccio da lei.
Cinzia De Angelis
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 49
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 50
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
COME SI CREA IL RAPPORTO CON NOI STESSI?
Quello che siamo oggi deriva dal
nostro rapporto genitoriale, o
con chi siamo venuti in contatto
dalla nascita in poi. Il corpo del
bambino viene toccato, massaggiato, accudito e nutrito, ma a
volte tutte queste pratiche possono essere minime o nulle, arrecandogli profondi traumi e svalorizzazioni che si porterà
appresso per tutta la vita. Molti
genitori picchiano i propri figli,
usando le minacce come unico
metodo educativo, non sapendo
che questi, un giorno, andranno
a ricreare inconsciamente tutte
quelle emozioni di odio che condizioneranno il loro futuro e il
rapporto con un eventuale partner, col il quale tenteranno di
risolvere quel conflitto ancestrale creato nei primi anni di vita.
Un bambino può essere considerato come un “adulto in embrione” con già l’impronta ben tracciata e definita che segnerà e svilupperà la forma della sua personalità. E’ molto importante
questo processo, ma spesso
viene trascurato dagli adulti che
dimenticando di essere stati
bambini, adottano gli stessi
comportamenti dei loro genitori
che hanno sempre biasimato ed
attaccato per essere stati così
crudeli ed aggressivi con loro,
ma non avendo altri parametri di
riferimento, li adottano come gli
unici mezzi di educazione. E’
molto raro che si instauri un rapporto equilibrato e stabile fra il
bambino ed il genitore. Le mille
emozioni assorbite da essi e
quelle create dall’ambiente
esterno, faranno sì che egli cresca con quei meccanismi di difesa utili sì ad alleviargli le soffe-
renze, ma che purtroppo si porterà appresso anche in età adulta.
Noi siamo quello che abbiamo
imparato ad essere come difesa
dagli attacchi genitoriali, o come
espressione, inconsapevole, di
quel nutrimento affettivo (baci,
abbracci, carezze) tanto atteso,
ma del quale ci vergogniamo
poiché non siamo stati abituati a
riceverlo. E’ molto più facile
insultare od aggredire qualcuno
a male parole, che dirgli ti voglio
bene, perché? Semplicemente
perché imitiamo ciò che di più
abbiamo visto fare, ed anche
perché “sentimentale” è sinonimo di “debole”, “vulnerabile”.
Ci difendiamo sempre, anche
quando non ce ne accorgiamo, e
soprattutto “proiettiamo” sull’altro quelle che sono le nostre
emozioni. Quando qualcuno ci
giudica, sia in bene che in male,
sta semplicemente proiettando
quelle emozioni che noi siamo
andati, inconsapevolmente, a
sollecitare, ed è sempre così
quando ci rapportiamo con altri.
Quindi, il rapporto che riusciamo ad avere con noi stessi è
quello che siamo riusciti ad
instaurare con i nostri genitori
che per generalizzazione lo
viviamo anche con gli altri. Ci
rapportiamo all’esterno con l’esperienza che abbiamo vissuto
in famiglia, con quelle abitudini
e comportamenti che tutti i giorni abbiamo subìto ed accettato
come regole giuste od ingiuste
stabilite dai nostri genitori, che
di generazione in generazione
sono state tramandate inconsapevolmente. Ogni genitore trasmette a livello cosciente od
incosciente tutto ciò che ha
appreso dal proprio nucleo famigliare solo che, quando lo fa,
non se ne rende conto. La vergogna, la disinvoltura, il sentirsi
capaci, incapaci, sicuri od insicuri, dipende sempre dal sostegno genitoriale e da quello che
viene trasmesso, nell’arco degli
anni, al bambino, che, presto o
tardi, si ritroverà intrappolato in
un corpo di adulto che avrà
imparato a difendersi, a comandare, ad amare, a subire o ad
obbedire, ma soprattutto a capire
che forse ci sono molte altre
strade utili da seguire. Il tradimento, quel comportamento tac-
ciato dalla società, il bambino lo
ha appreso proprio lì, nella sua
famiglia e dai suoi stessi genitori, perché ricordatevi che noi
impariamo per imitazione, sempre! Con questo non voglio dire
che i genitori si siano traditi fra
di loro, ma che in alcune occasioni hanno tradito il bambino,
quando si aspettava quella promessa fattagli e non mantenuta.
Il bambino non va mai preso in
giro, lui prende tutto sul serio.
Le promesse vanno sempre mantenute, altrimenti siamo sulla
buona strada per insegnargli ciò
che agli adulti stessi non piace:
la menzogna. Poi, la massima
espressione di tradimento per un
bambino è la nascita del fratellino, tanto desiderato all’inizio,
ma poi tanto “odiato”. L’amore
dei suoi genitori non sarà più
tutto per lui, ma lo dovrà dividere con un intruso che non sa
neanche perché sia arrivato lì.
Loro stavano tanto bene con lui.
Allora pensa che, forse, ha fatto
qualcosa di sbagliato, ma non sa
cosa. Così comincia a fare tutto
ciò che a loro piace per riuscire a
riprenderseli completamente
senza dividerli con nessuno.
Vuole apparire migliore di quello che è per farsi preferire al
nuovo arrivato. Purtroppo quello
che succede inesorabilmente, è
quello di essere messo da parte,
perché le attenzioni, oramai,
vengono rivolte soprattutto al
piccolo, lui da quel momento in
poi verrà definito il “grande”,
una condanna che lo accompagnerà e lo segnerà per tutta la
vita. Tutto quello che vivrà, sarà
purtroppo fuori della portata di
ogni comprensione da parte dei
suoi genitori, che avranno solo
attenzioni strategiche quando
cominceranno ad accorgersi di
alcuni comportamenti aggressivi
nei confronti del più piccolo,
oppure di chiusura nelle espressioni emotive e nei comportamenti quale difesa inconscia per
attirare la loro attenzione. Il tradimento da parte dei genitori,
diventerà per il bambino insopportabile e da grande andrà a
cercarsi un partner tutto per lui.
Verrà attratto soprattutto da
coloro che avranno comportamenti o caratteristiche fisiche
simili ai suoi genitori. E sì, per-
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
ché quando quelle caratteristiche
vengono riconosciute nel partner, crediamo di esserci innamorati di quella persona, ma accade, semplicemente, che noi
siamo già innamorati di quelle
caratteristiche genitoriali con le
quali abbiamo familiarità e
amore incondizionato, solo che
non ne siamo consapevoli.
ESERCIZIO FISICO
MENTALE
Sono una persona molto pigra.
Spesso penso di fare attività fisica, ma quando mi ci devo mettere invento qualunque scusa. Ho
già buttato dei soldi iscrivendomi in palestra, ma dopo poco ho
smesso di andarci. Tutto quel
muoversi in palestra, mi sembra
inutile. Vedo persone con la pancetta e tale rimane a fine anno.
Allora mi domando, ma che ci
vanno a fare! Li vedo sudare,
affaticarsi, affannarsi, e poi? Sì,
lo so che il movimento fa bene
alla salute. Ora è di moda la
camminata veloce. Anziani,
meno anziani, ragazzi, tutti che
camminano come dei robot
senza meta. I medici non fanno
altro che spingerci al movimento
anche contro la nostra volontà.
Io penso che fare le cose contro
voglia faccia più male che bene.
Ma esiste un modo per fare ginnastica senza sforzo ed ottenere
risultati? Non mi prenda per stupido….
ENRICO
L’allenamento mentale, oltre a
preparare meglio gli sportivi
accresce anche la massa muscolare. Una notizia che non sembra
così assurda a chi sa che il corpo
e la mente sono una cosa sola.
La forte connessione fra mente e
corpo può far muove impercettibilmente i nostri muscoli senza
rendercene conto. Pensate a
quando guardiamo un film ed
entriamo in tensione, anche
muscolare, oltre che emotiva,
cosa sta accadendo in quel
momento? La mentre crede di
essere lì e vi partecipa con tutto
il corpo. Ora se invece di un film
ci mettessimo a guardare una
serie di esercizi fisici, di quelli
che ci fanno vedere in tv, ma
anche quelli che possiamo trovare sui CD. Bene, noi, anziché
metterci la tuta ed imitare fisicamente quei faticosi esercizi, pos-
siamo comodamente sederci ed
affrontare il tutto in una maniera
diversa. Facciamo attenzione ad
ogni singolo movimento degli
esercizi che vediamo fare e concentriamoci su quella parte del
corpo senza distrazioni. Se per
esempio sono addominali concentriamoci sui nostri addominali, questa concentrazione attiverà impercettibilmente i nostri
muscoli tanto che poi ne sentiremo la sensazione e la fatica,
oltre che il risultato! Fate questi
esercizi fisici mentali, in un
momento in cui sarete sicuri di
non essere disturbati, perché è
importante la continuità della
concentrazione. Tutto questo vi
potrebbe sembrare quasi impossibile, ma vi faccio fare un esperimento. Bene, in un momento
in cui decidete di fare quello che
sto per dirvi, immaginate di
allungare la mano per prendere
qualcosa, ma allo stesso tempo
comandatevi di stare fermi. Lo
sapete cosa accade? Che i
muscoli del braccio e della mano
si saranno comunque mossi,
tanto che riuscirete a percepirne
la sensazione, un po’ strana,
forse, MA abbastanza chiara per
capire che i nostri muscoli possono essere comandati al movimento con la mente anche rimanendo apparentemente fermi.
Una volta capito il meccanismo,
potete, stando sdraiati sulla
spiaggia a prendere il sole,
immaginare di fare gli addominali , fino a quando percepirete
realmente la sensazione di fatica
in quel punto con i relativi risultati. Provare non costa nulla!
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 50
(di fronte Conforama)
tel.
393.6465283 o inviare una email al seguente indirizzo di
posta elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 51
pagina 52
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 53
S OS CRE S CITA
E DU CA ZIONE FA MIGL IA
S CU O L A
A NATALE raccontami una FAVOLA
l’acquisizione del
linguaggio.
Il bambino che
impara sin da piccolo ad amare i
libri, sarà predisposto al piacere
della lettura anche
da grande.
Di solito l’amore
per i libri è un
amore appreso,
tramandato, trasmesso. E prima
o poi affiora anche nei piccoli.
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
I libri hanno il profumo dell’infanzia. L’odore dei sogni. La
dolcezza di un tempo lontano. I
libri invecchiano: ingialliscono,
si consumano senza perdere la
loro magia, la loro anima più
profonda. Sono vivi e forti come
i bambini.
Siamo in un periodo in cui l’editoria soffre. Siamo il Paese dove
si legge meno. Dove le librerie
spariscono dai centri storici. Ci
siamo impigriti tutti un po’.
Eppure la maggior parte di noi
è cresciuto con i libri: prima
con le favole e poi con i racconti e le poesie degli scrittori,
i quali, camminando e, qualche volta inciampando prima
di noi tra le parole, hanno
anticipato i tempi e i pensieri
degli uomini. Non si dovrebbe
mai smettere di leggere come
non si dovrebbe mai smettere di
sognare.
Quando nasce un bambino accade molto spesso di riprendere in
mano le favole. Di rileggerle
insieme ai nostri figli e di sorprenderci nel ritrovare nei loro
occhi lo stesso incanto che c’era
nei nostri. Occhi che si spalancano e si lasciano trasportare
nella fantasia, nel tepore della
magia, dove tutto è possibile e
superabile. Dove le streghe e i
lupi non vincono perché il
bene, almeno nelle favole,
trionfa sempre.
Leggere un libro ad un bambino
significa aprirsi al suo mondo e
utilizzare il suo linguaggio.
Significa prendersi del tempo
insieme, condividere le emozioni e lasciarsi entusiasmare da
una storia che, per un po’, è di
entrambi. La lettura favorisce il
legame con i genitori e permette
al bambino di affrontare, a
seconda dell’età, le sue paure,
esprimerle e anche di condividerle. La lettura è anche
apprendimento. Il bambino che
ascolta le storie è un bambino
che può potenziare le sue capacità di attenzione migliorando il
vocabolario facilitando così
COSA FARE per EDUCARE
I BAMBINI ALLA
LETTURA?
È bene tenere a mente alcuni
piccoli accorgimenti per educare
i bambini alla lettura.
Il primo aspetto è la nostra passione. Se per un genitore leggere
diventa un compito da svolgere e
lo si fa senza passione, il bambino lo avverte. La lettura è prima
di tutto piacere e divertimento!
Un altro aspetto importante è il
tipo di libro da proporre. I bambini piccoli hanno un’attenzione
“piccola”: vanno preferite storie
brevi, con disegni grandi e colorati e possibilmente “tattili”.
Quando il bambino cresce possiamo proporre storie più lunghe
e con contenuti anche simbolici
più nascosti. L’importante è
lasciarsi catturare dalla storia. E
se possibile, come si fa con l’ali-
mentazione, bisogna variare per
nutrirsi meglio; per cui è bene
abituare i bambini e i ragazzi a
riscoprire i classici insieme alle
forme narrative nuove e ai vari
generi letterari. Un libro ci dà la
possibilità di scoprire nuove
forme comunicative, nuovi punti
di vista. Ci permette di viaggiare con l’immaginazione soltanto
sfogliando una pagina. Può
cambiarci e può cambiare il
pensiero delle persone. Ci interroga e ci scuote.
Un libro, come un buon amico,
emoziona ed incanta e, spesso,
ci accompagna per tutta la
vita.
E ora che il Natale si avvicina… il tempo si dilata e l’aria
di famiglia si fa più calda …
perché non far trovare sotto
l’albero un buon libro?
Uno per mamma e uno per
papà … e tanti, tantissimi per
i bambini … Un libro è un
nuovo incontro!
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 54
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
ChiccoDesiderioFelice: una commovente fiaba
per adulti sulla diversità da regalare a Natale
Mariangela Serafini Medico Pediatra commenta la favola per adulti
Chicco Desiderio Felice di Cinzia De Angelis
“Sono rimasta colpita da come l’Autrice
abbia lo spudorato coraggio di scrivere
di temi politicamente scorretti considerati tabù per la nostra società. Sono i
temi della diversità legata alla malattia,
alla morte, della solitudine. Il tutto reso
con incredibile leggerezza e intensità,
con sensibilità e innocenza.”
“Da quando Chicco era rimasto impigliato su un ramo di stella, aveva iniziato a provare una strana inquietudine”
Arriva direttamente al cuore l’inizio
della storia di Chicco, forse perché ad
ognuno di noi è capitato di rimanere
impigliato su un ramo di stella o di sentirsi come un pesce attaccato all’amo.
Questa sensazione che qualcosa sta
andando storto, che qualcosa ti blocchi
lungo il tuo percorso, che un ostacolo
improvviso ti obblighi a riconsiderare la
tua vita, è un’esperienza umanissima.
Qualche volta saremo rimasti impigliati
dalla paura di non essere amati, di non
essere scelti, qualche altra dalla malattia,
dal distacco o dalla perdita delle persone
care, dalla morte, dall’essere diversi, da
scelte sbagliate.
Così, con i toni di una tenera fiaba,
comincia la storia di Chicco, che ben presto si accorge che la sua diversità lo rende
protagonista di una scelta e di una storia
in cui sarà affiancato da tanti personaggi
che, se guardiamo bene, potremo riconoscere nelle nostre vite, fuori e dentro di
noi. Dall’atmosfera della fiaba che
accompagna l’inizio della storia di
Chicco, con la sua nascita ci ritroveremo nel racconto della sua vita; con lui
conosceremo il dolore del vivere, ma
anche l’amore di cui sarà circondato e la
sua realizzazione personale, finché, rituffandoci nella fiaba, si concluderà il suo
destino sul pianeta terra, quando lui ritornerà a quel cielo da cui era partito.
Nella nostra società occidentale, è un
dato di fatto che questi temi vengano
ritenuti spinosi e indelicati; meglio fare
finta che non esistano, meglio proteggersi dentro una bolla dove tutto è
bello, eterno, possibile, rassicurante,
divertente. Ma questa
bolla che ci anestetizza ci
impedisce di entrare in
contatto con qualcosa di
molto umano e imperfetto,
ma proprio per questo
reale.
Tutto intorno a noi grida
che ha diritto di esistere
solo chi è sano, bello,
forte, chi ha successo; Ma
alla fine queste false promesse di benessere e felicità si scontrano con una
realtà ben diversa, in cui
sembra prevalere un senso
di scoraggiamento, impotenza, solitudine. Tutto ciò
ci fa sentire sbagliati, inadeguati, come Chicco. Ci
stiamo arrotolando su noi
stessi, facili prede di chi sa rassicurarci
con parole forti e spregiudicate, parole
che sono “caramelle amare?”
Quello che voglio dire è che se riusciamo a allontanarci dalla folla che grida,
riusciremo ad ascoltare la verità che è
dentro di noi. Questa verità è che davvero esiste il dolore, ma riconoscere che
c’è ci permette anche di combatterlo
con le armi adeguate, armi che via via
ci saranno richieste;
E allora non è meglio imparare a guardare negli occhi queste realtà, riconoscere
che sono parte di noi, e che aiutandoci gli
uni con gli altri il carico sarà più sopportabile?
La sfida che ci lancia l’autrice è quella di
iniziare a cambiare il nostro sguardo per
riconoscere la bellezza che è in ognuno di
noi. Solo questo ci renderebbe più felici,
più sicuri, più centrati sulla nostra verità.
Ma come trovare la forza per tutto questo?
Se leggi la fiaba di Chicco c’è un luminoso personaggio che si chiama Bea, che lo
accompagnerà sempre, guardandolo con
amore; con lei Chicco riuscirà ad affrontare gli ostacoli, il buio; a trovare la bellezza guardando con occhi puri; sarà la
sua casa, la sua amica presente
al suo inizio e alla sua fine. Bea sa rendere semplici le cose, mettendo in evidenza l’essenziale. Il suo sguardo su di
lui non lo farà sentire sbagliato, gli
infonderà coraggio. Bea, in questa meravigliosa favola, affronta il mondo lanciando manciate di coriandoli nelle piazze per
bambini spenti e regalando rose bianche.
Ma chi è Bea?
Bea può essere la parte luminosa e vitale presente in ognuno di noi che ci fa
superare le difficoltà ma è anche quell’
incontro magico di cui oggi abbiamo
tanto bisogno.
Potremmo incontrarla nei nostri percorsi,
nelle persone che ci amano e che sanno
trovare la bellezza che ci appartiene e che,
spesso non lasciamo affiorare. È una
figura magica che lancia ogni tanto
manciate di coriandoli rossi solo per
vederci sorridere e rendere più lieve il
passaggio su questa terra.
Dopo aver letto questa favola penso di
aver finalmente trovato il libro da regalare ai miei pazienti quando al compimento dei 14 anni, arriverà il momento
di salutarli perché diventeranno grandi...La fiaba di Chicco sarà una preziosa
stella da lasciare nelle loro mani e in
quella dei loro genitori.
Buona lettura e Buon Natale da
Maria Angela Serafini e a tutti i Chicchi
del mondo.
Come afferma l’autrice
“Tutti noi, almeno per una volta, siamo
stati un desiderio felice di qualcuno”.
CHICCO DESIDERIO FELICE è
edito da Rapsodia Edizioni Illustrazioni di Emanuela Casula
Prefazione di Daniele Falcioni
www.rapsodiaedizioni.com
[email protected]
Il libro
può essere acquistato in tutte le librerie
PER RICEVERE INFORMAZIONI
sulle modalità per organizzare delle conferenze nella tua città, nella tua azienda
o nella tua scuola
CONTATTA
[email protected]
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 55
Non viviamo di solo pane ….
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, vorrei fare
una istantanea, proveniente da
quello che è, o sembra essere
oggi la nostra vita in una città
in cui si sa chi comanda!
Cari lettori, la crisi economica
è servita ad accrescere enormemente la nostra incertezza
riguardo al presente e al futuro,
quest’ansia che ci pervade,
tende a degenerare in angoscia
e l’angoscia, che è di per sé
emotiva, travolge le nostre residue capacità di analisi, già
infrollite dalle lusinghe del
consumismo, e ci spinge a
un’unica reazione: recuperare
un qualsiasi genere di sicurezza, anche se ciò significa, paradossalmente, accettare di vivere una vita dove via via nulla
sarà più sicuro.
Cari amici, diventiamo ancora
più dipendenti, sudditi e soli,
questa debolezza ci fiacca a tal
punto da trasformarci in schiavi, non soltanto docili ma persino fervorosi, e perciò impa-
zienti di assecondare i voleri di
chi ci comanda. Peccato che
non siamo marchiati a fuoco,
perchè con il marchio in bella
vista, sarebbe più facile riconoscerci a colpo d’occhio.
Vedete, quotidianamente seguo
la stampa locale e la televisione
e sono inondato da fiumi di
parole volte a descrivermi il
grande impegno di chi ci
comanda, salvo poi scoprire
giorno dopo giorno che avviene
sempre l’esatto contrario.
Cari amici, sono infiniti gli
esempi che potrei citare a
dimostrazione di tale verità ma
l’elenco sarebbe così lungo che
finirei per tediarvi;
A proposito, lo sapevate che in
Italia è ormai comprovata la
tendenza del basso tasso di
natalità.
Ciò pone ovviamente dei problemi, come quello di: come
faranno, nei giorni avvenire, i
pochi giovani italiani a mantenere una pletora di anziani, per
la maggioranza disabili o
comunque rincoglioniti?
E che futuro aspetta questi
nostri giovani italiani una volta
che saranno diventati a loro
volta anziani?
E che vitalità ci si può aspettare da un’Italia composta per lo
più da vecchi?
Cari amici, il problema della
denatalità è comune a quasi
tutti i paesi occidentali ma il
fatto è che noi siamo agli ultimi
posti nel mondo in questa particolare classifica.
E il dato più sinistro è che
anche gli immigrati che ci invadono, mentre nei loro paesi
d’origine figliano come conigli,
una volta arrivati in Italia si fermano, non fanno più figli.
C’è qualcosa di ammalato e di
ammalante nella nostra società
italica.
La Scienza tecnologicamente
applicata ha convinto le nostre
donne che si possono avere
figli a qualsiasi età. Ma non è
così, cari amici. La Natura,
imparziale, in queste cose è
spietata.
Conosco molte donne sulla cinquantina, che si credono ancora
giovani ragazze, e che dopo
aver sacrificato una parte
importante della loro esistenza
a una qualche carriera, adesso
vorrebbero avere dei figli.
Ma i figli non vengono quando
ti pare e piace.
Innanzitutto ci vorrebbe un
partner, cosa diventata, lo
ammetto, trascurabile oggi, ma
la Natura, in questo campo,
come in tutti gli altri, non fa
molti sconti. Ed ecco allora gli
affannosi viaggi della speranza
per procurarsi qualche fecondazione artificiale.
Per non parlare dei nostri giovani che sull’argomento, sono
troppo timorosi.
Prima di avere un figlio pretendono che gli sia assicurata la
palestra, le vacanze, i fine settimana e i corsi di qualsiasi tipo.
Cari amici, i figli bisognerebbe
farli da giovani, proprio per
quella sacrosanta incoscienza
che solo la gioventù può dare e
che ci rende meno affannosi nei
loro confronti e che, nel contempo, li libera dalle nostre
eccessive attenzioni.
Nel rapporto padre-figlio l’educazione passa soprattutto per il
gioco, il gioco sportivo, atletico, devi essere in grado di giocare con loro e sfidarli. Altrimenti sei un nonno.
Qualche tempo fa, mentre giravo tra le aziende ho conosciuto
una dirigente di azienda, una
bella donna di 57 anni, le ho
chiesto se aveva dei figli, lei
invece di fare la solita manfrina
“Non li ho voluti”, “Metterli al
mondo in questa società è solo
un atto di egoismo”, eccetera
eccetera, mi ha risposto di no e
che la cosa le dispiaceva moltissimo.
“Vede sig. Lonoce, ho avuto un
compagno per quattro anni e
siccome sono molto accuditiva,
ero sempre pronta a soddisfare
ogni suo desiderio, gli preparavo tanti pranzetti e lui era contento, finquando un giorno è
andato via”.
“Lo sa Sig. Lonoce che sono
convinta che se avessimo mangiato di meno e …….. di più,
forse sarebbe andata meglio”
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 56
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
RUBRICA TERZO SETTORE
L SETTORE NO PROFIT: UN PATRIMONIO DI VALORI IN “MOVIMENTO”
DA TUTELARE E VALORIZZARE COME COMUNITA’.
La vera sfida è che le associazioni e le organizzazioni no profit si prendano cura di sé nella “Casa comune” del Terzo
Settore e nella società, e che ci tengano ad esserci in quanto area di bene comune, di una cittadinanza che sostiene per
tutti l’esercizio del diritto di dare, di fare, di governarsi anche da sé e non solo venir governati…
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
ICarissime lettrici e lettori,
con questo titolo intendo includere
l’associazionismo tra i patrimoni
fruttuosi della storia recente di
questo nostro Paese. Valori, ideali,
azioni di organizzazioni nate dal
basso che molti cittadine e cittadini stanno alimentando con il proprio “saper fare bene” per contribuire al miglioramento della
comunità in cui viviamo. Il “patrimonio” che si vuole lasciare alle
nuove generazioni è quello di
essere cittadini attivi e solidali e
perciò “responsabili”. In questo
frangente la politica quella con la
“P” maiuscola dovrebbe dare
dignità civile alle esperienze di
impegno sociale già esistenti e
sospingerle oltre l’agire singolo e
la mera beneficenza, per collocarle in una dimensione di politica
sociale attiva. Si tratta di un
“associazionismo 2.0” promotore
e difensore di diritti sociali, disponibile a giocarsi svolgendo la propria parte, ma al contempo facendo fare alle Istituzioni la parte
loro. In tanti, soggetti impegnati
nei nostri territori, abbiamo gettato le fondamenta di una bella stagione culturale. Decidendo, operando e riflettendo in prima persona che l’intenzione primaria non è
quella di dare noi l’assistenza alle
«persone più fragili», ma di provo-
care mutamento e partecipazione
sociale; perciò si mettono a fuoco
le ingiustizie sociali e le difficoltà
di persone, famiglie e territori, e si
propone di fronteggiarle insieme
alle Amministrazioni pubbliche e
agli operatori dei servizi. In questo
Paese, invece, si è proceduto in
maniera arrogante con un certo
modo sbagliato e gretto di annullare la libertà dei cittadini di “autorganizzarsi” che ha finito con il
generare l’utopia, di programmare
chirurgicamente “la scomparsa
della partecipazione civile”, perché le istituzioni col tempo avrebbero assunto il ruolo gestionale dei
servizi che l’associazionismo stesso andava scoprendo e indicandosi
come necessari alle persone e alla
collettività. Se saltassimo questa
forte dimensione di politicizzazione e autoreferenzialità posta agli
inizi dell’avventura dell’associazionismo No Profit in Italia, non
capiremmo abbastanza tante cose
di oggi. L’associazionismo No
Profit è un patrimonio in equilibrio instabile. Contemporaneamente alla sua crescita, si sono
moltiplicate anche molte e complesse problematiche sociali ed
economiche che lo sfidano in
maniera insolita. Vogliamo che ci
sia ancora il volontariato domani?
«Come» lo vogliamo? Che ripari
ai danni delle disattenzioni sociali
della politica? Le sfide sono tante.
Saremo capaci di futuro se sapremo assumere uno stile di «associazionismo no profit finalmente
adulto».
È giunto il momento che l’associazionismo no profit deve contrapporre un diverso modo di fare
“libero e liberante”. Nei territori in
cui il controllo sulle relazioni, sull’economia, sui voti politici, è
spesso nelle mani di “gruppi”,
occorre che l’associazionismo si
spenda a rinforzare se stesso e gli
altri soggetti sociali che vivono il
territorio. Una seconda sfida tocca
i nodi della politica come democrazia. I nodi non sono solo i
numeri. La politica ha capito
benissimo la democrazia dei
numeri, facendo incetta di quelli
bastanti per occupare pezzi di partiti, di amministrazioni e ruoli
pubblici. I nodi non sono nemmeno i servizi sociali bensì le politiche sociali.Aumentano le persone
che scelgono l’associazionismo no
profit, ma domandano che le si
tenga lontane dalla politica!
Diventa raro imbattersi in un gruppo che studia le voci di contrasto
alla povertà nei bilanci comunali o
regionali, o che prepara proposte
per i piani operativi di sviluppo dei
territori. Al massimo vanno ai
tavoli dei piani di zona, se interpellati, sul tema dei servizi sociali. Le Pubbliche Amministrazioni
nel loro mix di politica e burocrazia rappresentano una sfida nella
sfida. Credo che in esse si debba
fare un passaggio di paradigma.
Il No profit è sfidato a non darsi
da fare solo alla base coi territori,
bensì anche al vertice della piramide con le istituzioni, al fine di
costruire un percorso condiviso
con regole normali, senza dover
chiedere favori a nessun mediatore, a nessun colletto bianco, a nessun politico.L’ultima nota che mi
sento di sottolineare qui, è che
dobbiamo riconoscere che esisto-
no criticità del NO PROFIT attribuibili allo stesso no profit e dalle
quali occorre uscirne al più presto.
La sfida è che il III Settore si prenda cura di sé nella casa comune
del terzo settore e nella società, e
che ci tenga ad esserci in quanto
area di bene comune, di una cittadinanza che sostiene per tutti l’esercizio del diritto di dare, di fare,
di governarsi anche da sé e non
solo venir governati. Insieme a
queste realtà vorremmo divulgare
ideali e pratiche di solidarietà
senza confini, e in particolare sottolineare che la politica o è sociale
o non è politica, e che l’economia
o è sociale o non è a dimensione
umana.La crescita numerica di
tanti volti di poveri e impoveriti, e
altri fattori ancora, stanno spingendo l’associazionismo no profit
a impegolarsi sulle prestazioni,
sugli effetti piuttosto che sulle
cause dei problemi; su discorsi di
gestione spicciola e non di strategie. E i servizi del terzo settore,
come quelli pubblici, paiono sempre più “disarticolati”. L’associazionismo no profit è chiamato con
urgenza e intelligenza a rivedere
l’agenda delle sue attività. Occorrerà riprendere il lavoro di comunità per co-costruire risposte adeguate con la gente nei nostri territori, quartieri e comunità, anche
superando i confini dei nostri servizi e delle nostre rispettive “mission”. Nell’agenda del No profit
andrebbero previste sperimentazioni capaci di tracciare nuove vie
ai diritti sociali.E occorrerà
soprattutto evitare in futuro l’errore fatto finora di gestire progetti
scollegati. Fa bene al No profit
ripensarsi in attività snelle e in rete
e fortunatamente sono cresciute
tante organizzazioni deputate alla
gestione servizi e progetti in rete.
Occorrerà procurare di stare di più
in tensione costruttiva con gli operatori dei servizi pubblici e privati,
con politici e amministratori, con i
cittadini fruitori dei servizi favorendo, rispetto al passato, la nascita di più comitati degli utenti che
di servizi, più iniziative di advocacy che di assistenza.Per sorreggere realisticamente le future attività del no profit, abbiamo infine
ancora bisogno di formazione.
Abbiamo un patrimonio di valori
da rigenerare. Il patrimonio del
Settore no profit è un’avventura, è
fatto di ideatori, di «quadri», di
organizzazioni, di strutture, e
soprattutto di stili di vita basati sul
dono generatore di relazioni
umane e di polis e abbiamo il
compito arduo ma importante di
trasferire questi valori alla nuova
generazione: di immaginare e
costruire uniti più spazi di socialità per tutti perché questo farà solo
bene ai nostri territori e a tutti noi
esseri umani. E su queste sfide,
considerando le nostre risorse e
fragilità, mi viene da dire che
insieme
«si
può
fare!».
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 57
L’AVVOCATO RISPONDE
I SINISTRI STRADALI IN AREA PRIVATA – CHI PAGA I DANNI?
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
nei giorni scorsi mentre facevo
manovra all’interno del parcheggio di in supermercato
nell’intento di parcheggiare,
non mi sono accorto di un’autovettura posteggiata in doppia fila dietro di me e l’ho
urtata.
L’autovettura da me urtata,
una piccola utilitaria, ha
riportato un danno piuttosto
rilevante dato che io invece ho
un SUV e l’ho colpita con l’angolo del paraurti.
Subito mi sono adoperato per
rintracciare il proprietario e,
anche se ritenevo di non aver
del tutto torto visto che l’utilitaria era ferma fuori degli
spazi di sosta, ho compilato e
sottoscritto il modulo CAI
prendendomi integralmente la
responsabilità. Adesso però mi
è venuto il dubbio che l’assicurazione non pagherà perché
non eravamo sulla strada ma
su di un’area privata. Che
cosa succederà allora? Sarò
costretto a risarcire il danno
tutto di tasca mia?
Grazie per la risposta che
vorrà darmi.
Daniele M.
Caro Daniele,
i casi come il Suo si sono
molto comuni e voglio subito
chiarire che le regole di comportamento previste dal Codice della Strada, se valgono
senza dubbio alcuno sulle vie
pubbliche (strade statali, provinciali, comunali, ecc.), possono talvolta valere anche su
quelle private. Per stabilire se
la strada sia o meno soggetta
alle norme del codice della
strada, però, bisogna essere
accorti: la Giurisprudenza consolidata ha infatti da tempo
chiarito che non è la proprietà
dell’area (se di enti pubblici o
di privati) a costituire l’elemento di distinzione ma, invece l’uso che della strada stessa
si fa. Se la strada, o l’area adibita la traffico veicolare,
ancorchè di proprietà di un privato è però aperta al pubblico,
cioè l’uso viene consentito a
tutti, vige pienamente l’operatività del Codice della Strada e
della normativa sulle assicurazioni. Al contrario, se l’uso
della via è limitato a soggetti
ben precisi, il codice della strada e la normativa sulle assicurazioni non si applica più. Di
conseguenza, si può essere
risarciti dall’assicurazione in
caso di altrui responsabilità per
incidente non solo su una strada statale, provinciale, comunale, ecc., ma anche su uno
spiazzo appartenente a un cittadino privato se l’uso di esso è
pubblico, cioè consentito indi-
stintamente a tutti i cittadini. È
il caso non solo del parcheggio
di un supermercato ma, anche,
di una strada privata da percorrere per giungere a un centro
commerciale. In merito la
Corte di Cassazione ha più
volte chiarito, che ogniqualvolta l’area, ancorchè di proprietà privata, sia aperta ad un
numero indeterminato di persone, alle quali sia data la possibilità di accedervi, pur se non
titolari di diritti sulla stessa, e
ciò comporti la normale circolazione di veicoli al suo interno, sono da ritenere applicabili sia le norme del codice
della strada, sia l’art. 2054
cod. civ., sia la L. n. 990 del
1969,
sull’assicurazione
obbligatoria (Cass. civ., n.
17279/2009).. Anche la presenza di un cancello o di una
sbarra di ingresso non esclude
l’uso pubblico della strada se
al suo interno vi possa entrare
chiunque (come nel caso di
un’area antistante un ospedale
o uno spazio per il carico/scarico della merce). E’ importante sottolineare, però, che le
norme generali di comportamento e prudenza devono sempre essere rispettate per cui
anche all’interno di un’area
privata non aperta al pubblico,
e quindi non direttamente sottoposta all’applicabilità delle
norme del Codice della Strada;
anche qui è necessario seguire
le minime norme che impongono la prudenza e diligenza
alla guida del mezzo. Questo
perché anche se non vi è piena
operatività del Codice della
Strada vengono però applicate
queste norme “basilari” la cui
violazione in caso di sinistro
possono comunque renderci
responsabili dei danni causati.
Per cui se il sinistro si è verificato in un’area aperta, anche
se privata, l’assicurazione
dovrà risponderne e risarcire il
danno mentre se l’area è privata non sarà tenuta la risarcimento ma, comunque, chi ha
causato un danno per non aver
rispettato le norme di prudenza
dovrà rispondere, in proprio,
del danno causato.
Pertanto ritengo che il danno
causato dal nostro lettore Sig.
Daniele verrà integralmente
risarcito dall’assicurazione.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 58
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
Un pensiero soprattutto per chi soffre
a cura di Sihem Zrelli
Le notizie che in questi giorni
arrivano dalla Siria fanno venire i brividi, riempire gli occhi
di lacrime e far passare il
sonno. L’ennesimo massacro
ad Aleppo e a pagarne le conseguenze, come in ogni guerra,
sono ancora una volta gli innocenti, soprattutto chi non
dovrebbe conoscere l’orrore: i
bambini.
Bambini uccisi, bambini senza
un arto, bambini massacrati,
bambini rimasti orfani… Ma
in nome di cosa? E’ possibile
che il mondo resti indifferente? Possibile che nulla si
muove e nessuno fa niente per
mettere una parola fine a questa enorme tragedia?
Finora non mi sono mai
espressa sulla guerra in Siria,
ma quando i giornali continuano a pubblicare di continuo
numeri di morti e immagini
che straziano il cuore non può
che arrivare il momento in cui
non si può più stare in silenzio.
Occhi e anima sono pieni di
orrore e tristezza ed è tanta la
rabbia. Una rabbia rivolta a chi
può fermare tutto questo ma
sono fermi e in silenzio perché
gli fa comodo. Si vergognassero di pensare solo al potere.
Chiunque resta indifferente al
pianto di un bambino rimasto
senza genitori deve solo provare tanta vergogna, soprattutto
se ha la possibilità di cambiare
qualcosa.
Sicuramente noi che scriviamo e leggiamo questa rubrica
non abbiamo il potere di fare
qualcosa e di fermare questa
terribile strage. Ma la politica
sí e ha il preciso compito di
rispondere a noi e alle nostre
domande. Ricoprire un importante ruolo politico significa
avere il dovere di fare qualche
cosa di buono per il mondo.
Per questo motivo Paesi come
l’Arabia Saudita o l’America
hanno il dovere, ma anche il
potere, di fermare questo massacro. Perché non lo fanno? I
giornali in questi giorni sono
pieni di appelli lanciati dall’Unicef per aiutare i bambini
siriani. Un appello che non
deve restare inascoltato. Un
appello che non va dimenticato: per evitare di fare in futuro
gli stessi errori che facciamo
da anni.
Aleppo è stata soprannominata
“la Sarajevo Siriana”, come
informa l’Ansa, perché teatro
di conflitti e scontri con un
numero inimmaginabile di
morti, un bilancio terribile che
fa fermare e fa riflettere sul
tipo di orrore presente da
Luglio 2012, quando la città è
diventata la “madre” degli
scontri tra l’esercito del presidente Bashar al Assad e tra le
varie formazioni ribelli, una
situazione peggiorata con l’intervento della Russia. Il conflitto ad Aleppo è difficile da
raccontare, a causa delle molteplice forze in campo. Ciò che
però risulta chiaro è che ciò
che è successo ad Aleppo è una
strage di civili che non ha tregua e che ha visto il colpo di
grazia quest’ultima settimana
con la conseguente decisione
di evacuare la città e con il
crollo di molte persone. Persone con sogni e affetti. Con loro
sono crollate case, famiglie e
progetti: solo a scrivere questo
la mia anima urla di dolore. Lo
stesso grido di dolore di un
bambino che scopre all’improvviso di non avere più una
mamma o un papà, lo stesso
urlo di una mamma che vedesuo figlio perdere la vita
davanti ai suoi occhi.
Aleppo è raccontata dagli
occhi e i volti dei
bambini:
volti
coperti dalla cenere
dei bombardamenti
e pieni di disperazione. E’ raccontata
tra le macerie di
una città, nei corpi
feriti delle donne,
negli sguardi senza
speranza
degli
uomini. Tutto questo è successo, e sta
succedendo,
a
pochi giorni dal
Natale, una festa
che dovrebbe essere di pace e amore.
Io sono per il vivere ed essere felici,
anche quando nel
cuore c’è la tristezza. Ma come si fa?
Come si fa a tagliare il panettone, a
festeggiare con i
propri cari e ad
aprire i regali
sapendo tutto ciò
che sta succedendo
in Siria? Dopo queste immagini e
notizie non si può
festeggiare a 360°.
Invito tutti alla
riflessione e spero
fermamente che
questo
enorme
numero di dolore
riesca finalmente a
dare la parola fine e
chi è responsabile
di questa tragedia
decida di utilizzare
il suo potere politico per costruire e
non per distruggere. Bisogna ricordare che per un
mondo migliore si
deve lottare insieme: per un mondo
migliore non si può
rimanere impassibili davanti alle tragedie ma agire
affinché non accadano
più.
In questi giorni di
festa, il mio pensiero è rivolto a chi
soffre. Il mio augurio di un “Natale di
pace” va soprattutto a loro. Auguro
infine buone feste a
tutti sperando in un
mondo migliore,
un mondo senza
guerra e senza sangue.
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
pagina 59
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
SANITA’: PRESENTATO IL
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2016-2018
Il programma operativo 20162018 rappresenta un grande
passo avanti che mette la
Regione nelle condizioni di
completare la rivoluzione dei
servizi avviata: questo significa sblocco di risorse, autorizzazione a procedere con i
decreti, prescrizioni e individuazione delle criticità da
seguire e controllare.
Il presidente, Nicola Zingaretti, ha illustrato il programma
operativo 2016-2018, un grande passo avanti che mette la
Regione nelle condizioni di
completare la rivoluzione dei
servizi avviata: questo significa sblocco di risorse, autorizzazione a procedere con i
decreti, prescrizioni e individuazione delle criticità da
seguire e controllare.
Il programma operativo
2016-2018 si basa su sei
macro-azioni:
La cancellazione della quota
regionale aggiuntiva al ticket
nazionale, secondo un grande
principio di giustizia sociale.
Via quindi dal 1° gennaio 2017
l’extraticket regionale da 15
euro sulla risonanza magnetica
e sulla tac; via i 5 euro sulla
fisiokinesiterapia; via i 4 euro
sulle visite specialistiche
ambulatoriali e apa (accorpamenti prestazioni ambulatoriali).
Una nuova stagione di certezze
per il personale. Uno dei drammi della sanità del Lazio è
stato il progressivo prosciugamento della forza-lavoro:
siamo partiti da una situazione
in cui ogni 10 lavoratori fuo-
riusciti dalla sanità se ne poteva assumere solo uno. In tutta
la regione, dall’anno in corso
fino al 2018, verranno infatti
assunte oltre 3.502 unità di
personale, di cui 600 assunzioni già autorizzate nel 2016.
a cui abbiamo lavorato in questi anni è quello di fare chiarezza nel rapporto tra la Regione e il settore della sanità privata. Inoltre, per dare certezza
al sistema, è la programmazione con budget biennali, ai quali
Saranno 1.762 le nuove assunzioni e 1.740 le assunzioni di
precari. Entreranno in servizio
circa 1.200 operatori tra medici, infermieri e tecnici. a
novembre, tra l’altro, abbiamo
firmato 76 autorizzazioni alle
assunzioni (più del totale delle
autorizzazioni per il 2013).
Arriviamo quindi a quota 668
per l’anno in corso. Entro la
fine del 2016 si supererà quota
700. E sono stati prorogati al
31 dicembre 2017 i contratti a
tempo determinato stipulati nel
2015 per garantire il corretto
svolgimento degli eventi connessi al giubileo straordinario
della misericordia appena concluso.
Il completamento di una nuova
governance della sanità, secondo principi di maggiore efficienza e di eliminazione di
sprechi e sovrapposizioni. Un
altro importantissimo obiettivo
va associata anche la stretta
della regione sui tempi di
pagamento da garantire entro i
90 giorni.
Un forte investimento sulla
prevenzione, come elemento
decisivo per garantire il benessere dei cittadini, ma anche per
contenere i costi della sanità.
Grazie a un’azione decisa della
Regione di promozione e
comunicazione alla popolazione target, sono in netto aumento le adesioni dei cittadini ai
programmi di screening per i
tumori alla mammella, alla
cervice uterina e al colon retto.
In un anno (dal 2014 al 2015)
sono aumentate di 35.000
unità le adesioni allo screening
per la mammella, di 6.000 per
la cervice uterina, di 50.000
per il colon retto.
Un forte investimento anche
sulla tecnologia, per rendere
più forte e competitivo il siste-
ma sanitario del Lazio e,
soprattutto, per innalzare ancora il livello delle cure. Una
delle grandi novità della sanità
del Lazio è l’avvio del piano
da 264 milioni di euro di risorse ex articolo 20 ferme praticamente dall’inizio del piano di
rientro, cioè da 9 anni. Delle
risorse ex art. 20 ben 48 milioni di euro sono destinate
all’ammodernamento tecnologico: acquisto di nuovi macchinari per le analisi, ma anche
aumento dell’offerta negli hub
e dei sistemi di monitoraggio.
Il completamento della costruzione di tutte le reti sanitarie.
Sul fronte della riorganizzazione e del rafforzamento delle
reti, due novità molto importanti previste dal programma
operativo da realizzare entro
dicembre 2017 sono: attivazione di 4 nuove unità di trattamento neurovascolare per la
rete ictus; un servizio h24 per
la parto-analgesia negli hub
ospedalieri della rete perinatale.
LAVORO: NUOVE TUTELE PER I LAVORATORI
SOCIALMENTE UTILI
La Giunta regionale ha approvato un nuovo programma per
tutelare i lavoratori socialmente utili. Previsti dei contributi
finanziari per rispondere in
modo concreto e definitivo a
una emergenza sociale che
coinvolge ancora tante persone
Nuovo programma per i Lavoratori socialmente utili (Lsu).
Approvato in Giunta il nuovo
piano che prevede la stabilizzazione presso gli enti pubblici
o la concessione di un contributo economico a chi decide di
uscire dal bacino.
Incentivi finanziari fino a
30mila euro agli enti pubblici
che provvederanno ad assumere Lsu a tempo indeterminato.
Inoltre, sono previste risorse
aggiuntive anche da parte del
ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali.
Contributo una tantum di
40mila euro per gli Lsu che
decidano volontariamente di
uscire dal bacino. Questo contributo viene erogato tenendo
conto dell’anzianità anagrafica, di servizio e del carico
familiare del lavoratore.
“Con questo piano – ha affermato Lucia Valente, assessore
al Lavoro, Personale e Pari
Opportunità – puntiamo a dare
una risposta definitiva a una
emergenza sociale che abbiamo ereditato. Ricordo che nel
2013, al momento del nostro
insediamento, erano 1.344 i
lavoratori socialmente utili in
attività negli enti locali del
Lazio che rischiavano di perdere il lavoro in seguito alle
anomalie riscontrate dalla
Corte dei Conti nelle convenzioni stipulate tra la precedente Amministrazione regionale
e i Comuni”.
“Oggi – ha continuato Valente
– grazie alle politiche messe in
campo in questi tre anni, il
numero è sceso a 694 e con la
delibera approvata in Giunta,
contiamo di azzerare il bacino
entro dicembre 2018. Un risultato concreto che conferma
l’impegno di questa amministrazione regionale ad attivare
tutte le azioni utili per combattere in modo efficace ogni
forma di precariato e a tutelare
il lavoro e i lavoratori”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 60
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Ardea, ancora una volta riconosciuta come città d’arte, al via la
ARDEA mostra “Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana”
“E’ un evento che porta Ardea
alla ribalta delle cronache nazionali e internazionali per un suo
illustre concittadino, Giacomo
Manzù. E oggi Ardea è la capitale della grande arte italiana”.
Lo ha detto il sindaco di Ardea
Luca Di Fiori a margine della
conferenza stampa di presentazione della mostra “Manzù.
Dialoghi sulla spiritualità, con
Lucio Fontana” con una esposizione che coinvolge contemporaneamente Castel Sant’Angelo a Roma e il Museo Manzù
di Ardea. La mostra inaugurata
oggi, sarà visibile fino al prossimo 5 marzo e vede 80 opere tra
disegni e sculture che mettono
in dialogo i due artisti, riportando alla luce una linea essenziale
dell’arte – italiana e non solo –
tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. “Alla base vi
è il desiderio di proporre al pubblico, ai pubblici dell’arte e,
almeno in questo caso, della spiritualità, percorsi nuovi e per
certi aspetti addirittura imprevisti – ha spiegato Edith Gabrielli, direttore del Polo museale del
Lazio – Ma non si tratta solo di
questo. Concepire la mostra in
due sedi di pari livello significa
andar oltre, superare il tradizionale rapporto di sudditanza, o se
si vuole di centro-periferia, che
normalmente Roma con la sua
obiettiva grandezza detta, impone alla provincia e all’intero
Lazio. Fa piacere che tutto questo avvenga nel segno di un progetto di indiscutibile valore
scientifico e culturale. In questo
periodo è più facile mettere al
lavoro, l’uno di fianco all’altro,
vari soggetti. Alla base vi è l’idea fondante del Polo museale,
che è quella di “fare rete” per
davvero, non in teoria. Ovvero
di realizzare un’idea di tutela e
valorizzazione
integrale”.
“Ardea con questa mostra ha
detto l’assessore alla cultura
Riccardo Iotti, ha espresso il
meglio e lo sta facendo con la
forza che ha il suo museo. Un’esperienza d’eccellenza e unica”.
L’esposizione è organizzata dal
Polo museale del Lazio con il
patrocinio del Pontificio consiglio della cultura e in collaborazione con il Comune di Ardea e
la Fondazione Giacomo Manzù
(a Castel Sant’Angelo erano
presenti la moglie Inge, i figli
Giulia e Mileto). Hanno inoltre
collaborato il Dipartimento di
Architettura e Progetto dell’Università Sapienza e lo Csac, il
Centro studi e Archivio della
Comunicazione di Parma. La
cura scientifica della mostra è di
Barbara Cinelli (Università
Roma Tre) con Davide Colombo (Università di Parma). Gli
altri componenti del comitato
scientifico sono Penelope Curtis
(Fondazione Calouste Gulbenkian Lisbona), Maria Giuseppina Di Monte (direttrice del
Museo Giacomo Manzù di
Ardea), Flavio Fergonzi (Scuola
Normale Superiore di Pisa),
Micol Forti (curatore delle Collezioni d’Arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani)
e Daniele Menozzi (Scuola Normale Superiore di Pisa).Per la
realizzazione della inaugurazione della mostra in Ardea è stato
creato un gruppo di lavoro composto dall’assessore Riccardo
Iotti, dalla Dott.ssa Antonella
Liberatori capo segreteria del
sindaco e dall’addetto stampa
Lucia Anna Estero vice sindaco
con la vedova Manzù Sig.ra Inge.
del comune di Ardea Dott. Estero rimasta ad Ardea, per
Giampiero Valenza che ha colla- presentare un paese accogliente
borato con Electra Mondadori e ed addobbato a festa ai tanti
con il polo museale per il Lazio. ospiti giunti per l’occasione.
Indispensabile, la collaborazione del vice sindaco Lucia Anna
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
ARDEA
Atto eroico di due carabinieri
della tenenza di Ardea. Il coraggioso gesto compiuto dall’appuntato scelto Pascale Vincenzo
e dall’appuntato De Giusti
Daniele, che intervenuti la mattina di lunedì scorzo, perché un
attico di un appartamento della
zona di lungomare degli Ardeatini in via Vasto nel centro residenziale “Centro Regina” aveva
preso fuoco e dalle finestre gli
abitanti della zona si vedevano
fuoriuscire del fumo. I vicini
hanno chiamato immediatamente i carabinieri della locale
tenenza, che giunti rapidamente
sul posto assistevano alla chiamata accorata di aiuto di una
donna che implorava di aiutare il
padre novantenne che era chiuso
all’interno e non rispondeva, la
donna pensava ormai al peggio.
I due appuntati non si perdevano di coraggio, riuscivano ad
aprire la porta e lo scenario che
gli si presentava innanzi era soltanto fiamme e un fumo denso
ed acre che aveva invaso l’intero
attico. I due cercano di entrare,
ma il fumo li respinge, fumo che
si era propagato nella parte alta
dell’abitazione lasciando la
parte bassa fino all’altezza di
circa un mezzometro dal pavimento del corridoio una visuale
leggermente più nitida. I due
militi sprezzante del pericolo
rischiando la vita, non ci pensano su e si gettano carponi a terra
cercavano di raggiungere le
stanze per vedere dove fosse
l’uomo. Questi veniva rinvenuto
pagina 61
“USI OBBEDIR TACENDO E TACENDO MORIR”
senza sensi in bagno lungo per
terra. I due appuntati trascinavano l’anziano uomo sul pianerottolo delle scale consegnandolo
ad una seconda “gazzella” di
colleghi capitanata dal vicecomandante M/llo Ciprioti i quali
iniziavano a portare in basso il
malcapitato che sembrava non
dare segni di vita. Sul posto
giungevano i vigili del fuoco
con gli autorespiratori che davano inizio alle operazioni di spegnimento del fuoco mettendo in
sicurezza l’appartamento e l’intero fabbricato. L’anziano uomo
veniva dai militi consegnato al
personale del 118 . Lo sventurato anziano è stato trasportato in
ospedale dall’ambulanza del 118
dove poco dopo venivano fatti
portare anche i due appuntati
dell’Arma dove ricevevano le
prime cure per intossicazione da
fumo e venivano refertati con
sette giorni di prognosi per
intossicazione da fumo. Gli
inquilini del palazzo hanno salutato di due appuntati con un
lungo applauso, oltre ai ringraziamenti da parte della figlia del
novantenne che come ha avuto
modo dire, che senza il coraggio
dei due militi non avrebbe più
rivisto il padre. Saputo quanto
accaduto lo stesso sindaco si è
complimentato con il loro diretto comandante chiedendo che
venissero segnalati per una onorificenza, lo stesso sindaco ha
detto invierà direttamente al
Comando Generale dell’Arma
dei Carabinieri un encomio con
richiesta di prendere in considerazione la possibilità di concedere ai due eroi della tenenza di
Ardea, quantomeno la medaglia
d’argento al valor civile, per aver
salvato una vita ad una persona
incuranti di mettere a rischio
della propria. Carabinieri che
danno lustro alla Benemerita
oltre che essere di sprone per i
loro colleghi. Il fatto è accaduto lunedì scorso ma la notizia
dell’atto eroico è trapelata soltanto oggi. Del resto il motto
dell’Arma è: “USI OBBEDIR
TACENDO E TACENDO
MORIR” e i due appuntati lo
hanno rispettato tutto.
Luigi Centore
Ardea, “Cobra: Centravanti di strada”
Sandro Tovalieri presenta il suo libro
Sandro Tovalieri, ama definirsi “centravanti di strada”. Ma
tutti lo conoscono come “Il Cobra”. Lui è l’ardeatino
Sandro Tovalieri, campione di calcio famoso per aver
giocato tra gli anni Ottanta e Novanta per Roma, Pescara,
Arezzo, Avellino, Ancona, Bari, Atalanta, Reggiana,
Cagliari, Sampdoria, Perugia, Terni. Il 10 dicembre alle 18,
nella sala consiliare del Comune di Ardea, ha presentato il
suo libro “Cobra: Vita di un centravanti di strada” (edizione UltraSport). Erano presenti a fianco del “Cobra” tra gli
altri, oltre al sindaco di Ardea Luca Di Fiori il vice sindaco
Lucia Anna Estero e i giornalisti Roberto Renga, Furio
Focolari, Susanna Marcellini e il presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola. Sandro Tovalieri era uno
dei talenti, insieme a Righetti e Giannini, della giovane Roma che nel 1983 (mentre la prima squadra
di Pruzzo, Conti e Falcão vinceva lo scudetto), si aggiudicava il torneo di Viareggio. “Cobra” un alias
che si è guadagnato sul campo perché come il pericoloso cobra, lui come toccava il pallone era un
gol sicuro. Sandro Tovalieri, un ardeatino che dà lustro ad Ardea, una città Ardea che mi stupisce sempre più per le sue ricchezza. ha detto il vice sindaco Lucia Anna Estero a conclusione del suo appassionante discorso,
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 62
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Al momento non c’è l’autorizzazione… ma mai dire mai!
POMEZIA Biogas, Pomezia ribadisce il suo NO all’impianto
Si farà o non si farà l’impianto
biogas a Santa Palomba? Al
momento ancora non ci sarebbero carte che consentirebbero il
via libero alla sua realizzazione
ed è proprio per questo che si sta
cercando in tutte le sedi di bloccare prima ancora della posa
della prima pietra il progetto
della Cogea. I Comuni dell’area
interessata non lo vuole, la
popolazione non lo vuole, ma la
burocrazia potrebbe fare il suo
corso fino al nullaosta. Il sindaco Fucci ribadisce il suo NO,
cosa che ha fatto, a dire il vero,
fin da quando si è ipotizzata tale
ipotesi. E’ passato alle vie legali
con l’opposizione al ricorso promosso da Cogea davanti al Tar
alle manifestazioni di protesta
insieme alle associazioni e ai cittadini; dalla contrarietà espressa
ufficialmente e all’unanimità in
Consiglio comunale fino all’audizione
in
Commissione
Ambiente presso la Regione
Lazio. Non si tratta di una tempesta in un bicchier d’acqua,
perché troppe volte quello che
sembrava solo una lontana ipo-
tersi di punto in bianco è diventata una ingombrante realtà con
la quale fare i conti. “Non c’è
ancora l’autorizzazione alla
costruzione della centrale – ha
spiegato il Sindaco– Come ho
già avuto modo di sottolineare,
spetta alla Città Metropolitana
dare il via libera, e il Comune di
Pomezia, come altre Città coinvolte, darà ancora una volta il
suo parere negativo nella prossima conferenza dei servizi. In
questi mesi abbiamo inoltre
incontrato diverse volte i
responsabili Cogea per cercare
di trovare una soluzione: è in
corso una trattativa sulla possibilità di rivedere il progetto presentato a garanzia della sicurezza dei cittadini, della salute pubblica e a tutela della viabilità cittadina”. Non risparmia una stoccata alla stampa e ad alcune
associazioni che a sua detta starebbero cercando di strumentalizzare il lavoro della sua Amministrazione “con l’unico risultato
di confondere la cittadinanza e
creare un clima di terrorismo
psicologico dannoso per l’intera
comunità”. Il primo cittadino
ricorda che il 24 novembre scorso il Consiglio comunale ha
approvato l’elaborato tecnico
Rischio di Incidente Rilevante
(RIR) per la zona industriale di
Santa Palomba: “Il RIR è uno
strumento necessario per la pianificazione urbanistica della
città - ha detto il Sindaco Fucci un documento puramente tecnico che valuta la compatibilità
urbanistica delle aree adiacenti
alle aziende a rischio di incidente rilevante. Parliamo quindi di
aziende già esistenti a Santa
Palomba, come Eni e Liquigas:
non si tratta di un documento
che autorizza l’apertura o la
chiusura di altre aziende o centrali biogas, come è stato scritto
e detto in maniera errata e strumentale in questi mesi. Dal RIR
è emerso che nulla osta a
costruire qualunque cosa, anche
una scuola o un ospedale, nei
pressi di queste aziende a rischio
di incidente rilevante a Pomezia,
perché in caso di emergenza, le
strutture sono dotate di tutti i
sistemi di sicurezza e delle
metrature necessarie affinché le
conseguenze di un eventuale
incidente rimangano circoscritte
all’interno del perimetro delle
aziende”. Pomezia, assicura il
sindaco Fucci ha detto che si
continuerà a dire NO alla centrale biogas: “Il nostro parere è
stato sempre, in tutte le sedi,
negativo, e non solo per quanto
riguarda Cogea, ma anche per
tutti gli altri impianti di questo
tipo proposti nei territori vicini,
come quello di Pontina Ambiente nella zona delle solforate.
Questo perché la nostra idea di
gestione dei rifiuti e tutela
ambientale è differente e lo stiamo dimostrando da oltre 3 anni
con i risultati raggiunti nella raccolta differenziata, passata dal
5% al 65%”.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
Finalmente importanti reperti hanno una degna esposizione
(a cura di Fosca Colli)
Inaugurata l’Area Archeologica
dell’Antica Lavinium
CARABINIERI TRAVESTITI DA POSTINI ACCIUFFANO PUSHER
Come poter entrare in azione senza dare troppo nell’occhio in una zona molto affollata
come quella delle case popolari di via Ugo La Malfa? Semplice, travestendosi da postini!
Con questo semplice espediente i carabinieri della Compagnia di hanno arrestato una coppia di conviventi, lei di 35 anni e lui di 21 anni, entrambi con precedenti, trovati in possesso di 135 grammi di marijuana e deferito in stato di libertà una donna 57enne, con precedenti, che aveva alcune dosi di cocaina. Sotto le sembianze di portalettere i militari
hanno guadagnato l’ingresso alla palazzina e, una volta entrati nel portone e raggiunti dai
colleghi appostati a breve distanza hanno eseguito alcune perquisizioni. Come disposto
dall’autorità giudiziaria, i giovani conviventi si trovano agli arresti domiciliari in attesa del
processo
MESSA IN SICUREZZA PER LA SCUOLA DI SANTA PALOMBA
Partiranno in primavera i lavori per il recupero e la messa in sicurezza del plesso scolastico di Santa Palomba, in via Ardeatina, che ospita la scuola materna e quella elementare. Si
tratta di un intervento importante, ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci, che ha la
finalità di migliorare le condizioni di un edificio scolastico strategico per i bambini di quest’area di Pomezia, in particolare con il rifacimento della palestra e degli spogliatoi e l’adeguamento della centrale termica. I lavori, per un importo di 271mila euro e finanziati con
il “Programma straordinario di interventi per il recupero e la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica”, partiranno a marzo, a conclusione della gara pubblica.
TORNA LA TRADIZIONALE “CENA DELL’ANTICA ROMA”
Martedì 20 dicembre, alle ore 20.00, in occasione del Solstizio d’Inverno, avrà luogo la tradizionale “Cena dell’Antica Roma”. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale
Tyrrhenum e dal Gruppo Storico Lavinium, è giunta alla sua XXI edizione. Il menù è proprio della Roma Imperiale, ripreso direttamente dalle celebri ricette di Marco Gavio Apicio. Le diverse portate comprendono: Gustatio: Vino al miele, Cacio alle erbe, Uova su
acciughe; Prima Mensa: Piselli farciti; Caput Cenae: Braciole alla Ostiense con zucca fritta; Secundae Mensae: Dolci casalinghi; Commissatio: Pane di Farro, Vino, Acqua, Orzo.
Oltre ai personaggi in costume antico che si aggireranno per la sala, a ricordare il periodo
di massimo fulgore della nostra civiltà, non mancheranno celebri letture, dispense sull’evento da portare a casa, momenti dedicati agli antichi riti, ricostruzioni di musiche romane, il momento del dono rituale, delle relazioni tenute dagli esperti presenti e tante altre
sorprese ancora. Per prendervi parte telefonare ai numeri 331/7996787 o 347/1729031, o
inviare una mail a [email protected]
IL PARCHEGGIO? SI PAGA CON UN’APP SUL TELEFONINO
Nessuna più scusa: se non si hanno in tasca
degli spiccioli, allora il parcheggio si potrà
pagare semplicemente con pochi tocchi sul proprio smartphone. A partire da lunedì 5 dicembre
2016 è a disposizione degli automobilisti
pometini disponibile l’app Orange Parking. Si
tratta di un sistema integrato di gestione dei
parcheggi che si può usare ricaricando il proprio “borsellino elettronico” con addebito proporzionale al tempo di sosta. La ricarica può
avvenire in vari modi: conto online paypal,
bonifico bancario o contanti tramite gli sportelli Siat Srl. Da borsellino elettronico verranno
detratti gli importi relativi all’effettivo tempo di
sosta, con un minimo di 30 minuti per 0,25
euro. Allo scadere del parcheggio l’applicazione invierà un sms per ricordare l’orario di fine
sosta inserito, che potrà quindi essere prolungato in qualsiasi momento, da qualunque luogo,
evitando così di incorrere in sanzioni. Tempi duri per i furbetti: la Polizia Locale sarà dotata di lettori dedicati che, attraverso il numero di targa, stabiliscono se il pagamento sia stato
regolarmente effettuato. I cittadini non dovranno quindi esporre alcun tagliando nell’auto.
Riaperta al pubblico, in un rinnovato percorso di visita, l’area archeologica meridionale con il complesso sacro dei XIII altari. Si tratta di un’importante azione di
tutela e valorizzazione che ha come scenario l’antica città di Lavinium, oggetto di
estese e pluriennali campagne di scavo e interventi di restauro della Sapienza-Università di Roma e del Mibact. Questa riapertura rappresenta anche una opportunità
per incrementare le presenze turistiche a Pomezia e, quindi, potrebbe avere delle
positive ricadute sull’indotto locale. Lavinium si trova nei pressi del Borgo di Pratica di Mare, all’interno della tenuta agricola di proprietà dei Principi Borghese,
un’oasi naturalistica di suggestiva bellezza. I celebri XIII altari, eretti nell’ampia
vallata in prossimità della grande laguna lavinate tra il VI e l’IV secolo a.C., si
mostrano al visitatore in tutta la loro monumentalità che, in tempi lontani, doveva
essere ancor più sottolineata dal colore rosso con cui erano dipinti. La luce solare
colpiva gli altari, orientati nella direzione est-ovest, in maniera particolarmente
suggestiva all’alba e al tramonto, creando forti zone d’ombra e rafforzando il colore acceso, tanto da accrescere l’intensa sacralità al complesso. L’ultima campagna
di scavo ha messo in luce un quattordicesimo altare, già restaurato e reso visitabile. Il nuovo allestimento didattico dell’Antiquarium dei XIII altari, realizzato con il
contributo della Soc. Fòndaco, è arricchito dall’opera fotografica “Il Mare di Enea”
di Nico Marziali. L’Heroon di Enea, un tumulo di circa 18 metri di diametro risalente al VII sec.a.C., è dalla leggenda identificato come la sepoltura di Enea, eroe
fuggitivo da Troia in fiamme e fondatore della città di Lavinium, dopo aver sposato Lavinia, figlia del locale re Latino. L’obiettivo della Soprintendenza è stato quello di realizzare un’area archeologica che, nel rispetto dell’ambiente naturale, facilitasse la riconoscibilità e la leggibilità degli antichi resti e del mito che li ha resi
racconto. Tutto questo anche grazie al contributo della Soc. Johnson&Johnson che,
utilizzando la formula “Art Bonus”, ha reso il sito uno dei primi beneficiari di una
erogazione liberale per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, D.L.
31.5.2014, n. 83 (http://artbonus.gov.it/i-luoghi-di-enea.html).
Fosca Colli
[email protected]
Come affrontare con serenità un controllo fiscale
Esiste uno spettro che terrorizza i contribuenti, il controllo fiscale. Indubbiamente, questo è un punto critico, un appuntamento al quale è bene arrivare sempre preparati. Quel
che è certo è che i controlli fiscali sono un mezzo invasivo utilizzato per contrastare l’evasione, quindi, è sempre un qualcosa di amaro. Ma vediamo, seppure sinteticamente,
come il contribuente si possa difendere e affrontare più serenamente il tanto temuto controllo fiscale. Infatti, a partire proprio dallo statuto dei contribuenti, vi sono vari requisiti e condizioni alle quali il contribuente può ricorrere. Al comma 2 dell’articolo 12
dello Statuto, è, chiaramente, indicato che chi è sottoposto a questi controlli fiscali ha il
diritto di saperne i motivi e anche la facoltà di poter essere assistito da un professionista di sua fiducia. Inoltre, è anche fatto obbligo che al contribuente sia detto se tale controllo sia sorto per iniziativa libera da parte degli organi vigilanti, o se questo sia stato
richiesto da un organo esterno. All’articolo 4, vi è poi, un punto importante, ed è quello che prevede che se il contribuente solleva degli appunti, questi debbono essere obbligatoriamente, inseriti. Questo, potrà essere fondamentale per intraprendere un eventuale contenzioso. Altro elemento di difesa che il contribuente ha a sua disposizione per
difendersi durante un accertamento fiscale, è l’illegittimità dello stesso. Non va dimenticato, infatti, che riprendendo quanto è stato espresso dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea, la Corte di Cassazione ha emesso sentenza che laddove sia violato quel
che è il contraddittorio, si dovrà considerare nullo l’accertamento. Tuttavia, è bene precisare, che è sempre compito del contribuente, magari con il sostegno di un professionista, fare in modo che siano messe in evidenza le mancanze eventuali da parte di chi
ha svolto tale verifica.
Matteo Camurri
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 63
online www.ciaotickets.com
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 64
SPORT
di Dario Battisti
L’Aprilia grazie al successo per
3-1 ai danni del Pomezia termina l’anno solare al quarto posto
della classifica del girone B di
Eccellenza. Dopo una prima
parte di match senza sussulti
l’Aprilia, dopo il ventesimo, nel
giro di cinque minuti sigla due
reti. Il primo ad andare in rete è
Montella, che sugli sviluppi di
un corner calciato da Casimirri,
con un preciso colpo di testa
infila la sfera sul palo destro del
portiere Mangiapelo. Il raddoppio avviene su un calcio di rigore decretato per un tocco di
mano di Leone. L’esecuzione
del centravanti pontino Bussi,
sesta rete realizzata, è imprendibile. Alla mezzora della seconda
frazione di gioco i biancocelesti
di mister Mauro Venturi usufruiscono di un altro rigore. Bussi
viene steso in area da Mioni.
Questa volta a calciare dagli
undici metri è Casimirri che
manda la palla da una parte e il
portiere dall’altra. Qualche
minuto più tardi l’ex Ceccarelli
di testa sigla il gol del 31.<<Questa vittoria arrivata al
termine di uno scontro importante è molto preziosa. Tre punti
che ci soddisfano molto in quanto il Pomezia si era rinforzato
nella sessione del mercato
invernale- commenta il direttore
generale apriliano Ciro Montel-
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
L’Aprilia termina l’anno solare al quarto posto della
classifica del girone B di Eccellenza
la- la squadra ha effettuato una
prestazione convincente contro
una formazione di valore>>.
Con la gara Aprilia-Pomezia si
chiudono gli impegni di campionato per il team biancoceleste. Il presidente Ivano Tassinari
stila un bilancio di questa prima
parte della stagione che dopo
diversi anni, passati tra Lega
Pro e serie D, vede l’Aprilia
misurarsi nel torneo regionale di
Eccellenza.<<Ad inizio stagione avevamo dichiarato che
avremmo avuto il desiderio di
svolgere un campionato da protagonisti. Siamo stati sfortunati
nelle prime due gare dove pur
giocando delle belle partite non
abbiamo raccolto punti – spiega
il massimo dirigente del club
delle cinque rondini Ivano Tassinari – poi sono arrivate le
sconfitte con la capolista Cassino, con l’Artena dove eravamo
in massima emergenza per
quanto riguarda la mancata dis-
ponibilità di diversi giocatori e
con il Serpentara. Nelle altre
gare abbiamo disputate delle
belle performance. In definitiva
posso ritenermi soddisfatto del
percorso che abbiamo compiuto
in questi mesi>>. Nella finestra
del mercato di dicembre sono
stati ingaggiati l’attaccante Matteo Monteforte (’93) e il centrocampista Luca Bispuri (’96) che
vanno ad aumentare numericamente il numero degli atleti e si
spera che alzino anche il livello
qualitativo della rosa.<<Sono
consapevole che la squadra,
nonostante la bassa età media
dei calciatori, può svolgere un
campionato importante di
Eccellenza. Abbiamo apportato
qualche ritocco in funzione di
quanto ci serviva- continua Tassinari – dobbiamo riuscire a fare
meglio anche per la città che
merita tanto di più. Ci sarebbe la
necessità di nuovi soci per allargare la compagine societaria in
modo da poter aspirare a qualcosa di migliore>>. Una cosa
che i frequentatori del Quinto
Ricci notano immediatamente è
la scarsa affluenza degli spettatori che assistono alle partite
interne di capitan Montella e
compagni. I pontini, in questi
giorni, si stanno giocando con
l’Itri l’accesso alla semifinale di
Coppa Italia. La gara di andata
dei quarti di finale è terminata
2-1 in favore dell’Aprilia
<<Stiamo facendo di tutto,
anche sui social, per riavvicinare le persone all’Aprilia. Il pubblico si appassiona se l’Aprilia
staziona nei primi posti se invece è un po’ più sotto in classifica stenta a venire alle partiteconclude Ivano Tassinari – questa purtroppo è una caratteristica
del nostro pubblico. Lo sappiamo che abbiamo spettatori di
questo tipo. Mi auguro di andare avanti in Coppa Italia per
riuscire a portare più persone
allo stadio>>.
LA SCUOLA CALCIO CITTA’ DI APRILIA
Forse a causa, delle belle
prestazioni che ci arrivano
dai nostri oltre duecento tesserati, impegnati per ogni
categoria nei campionati di
competenza, che non tralasciano di darci soddisfazioni
ad ogni incontro, sia in
ambito sportivo che di fair
play, forse per il clima, particolarmente mite o ancora
per l’impegno profuso da
tutto il Città di Aprilia nel
seguire il percorso scuola
calcio elite, ma siamo ad un
passo da Natale e non ce ne
siamo neanche accorti.
Perciò, presi dall’organizzare una serie di incontri informativi che coinvolgeranno
genitori, istruttori, professionisti ed esperti, senza
comunque mai trascurare il
buon funzionamento della
struttura in tutte le sue componenti, ci sentiamo un po’
come i collaboratori di
babbo natale, intenti a preparare un evento da non
dimenticare. Certo non porteremo scatole dai fiocchi
colorati, ma interazioni
importanti.
Entro la fine dell’anno infatti due incontri con lo Psicologo della Nazionale di calcio Dott. Grauso per analizzare i rapporti tra giovani
atleti, scuola calcio e famiglia, o la stesura di un accordo di collaborazione con la
ONLUS “Fare Rete”, tesa ad
un progetto di integrazione
per ragazzi meno fortunati o
ancora, grazie alla Nutrizionista Dottoressa Aimati, un
incontro per dare qualche
consiglio sull’alimentazione,
dei nostri figli, che nello specifico praticano lo sport del
calcio. Infine grazie al rap-
porto privilegiato tra A.S.
Roma e Scuola calcio Città
di Aprilia, i nostri “Pulcini”
sono impegnati nel torneo
“A.S. Roma Tournament
2016” riportando peraltro
buone prestazioni e potremo
anche, invitati dalla squadra
Capitolina, portare i nostri
calciatori allo stadio Olimpico, per assistere all’incontro
Roma – Chievo di serie A.
Non ci resta quindi, a questo
punto, che lasciate le calze
appese al camino in attesa di
Santa Claus ed augurare a
tutti uno splendido Natale.
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 65
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 66
VENDO DUE STUFE a liquido in
buono stato Tel. 346.0417312
INSEGNANTE libera da impegni di
lavoro, offresi per ripetizioni(anche
estive) a bambini della Scuola primaria/elementare ( per tutte le
materie) e a ragazzini delle Scuole
medie ( solo per le materie letterarie ed artistiche) Tel. 3889239684
SIGNORA DI NAZIONALITÀ ITALIANA, seria e qualificata, offresi
come badante part-time per aiuto a
signore. (Astenersi persone non
interessate o perditempo) cell.
377/4557773
Cedesi attività commerciale
situata ad Aprilia via Toscanini 1
“7000 Sfizi”. 349/5313127
Giovanni Trattativa riservata
impartisce ripetizioni di materie
scientifiche ed umanistiche (no latino, no inglese) e recupero debiti
formativi con precedenti esperienze
positive, a euro 10 / l'ora. Zona Aprilia centro, presso il mio domicilio.
Tel. 328/9063294
Vendo forni a micronde diversi
modelli quasi nuovi a 25 euro . Per
desi appartamento di ampia metratura circa mq 100 composto da
ingresso salone cucina due camere bagno balconi si vende la nuda
proprietà ad E 65000 occasione
investimento Telefono 3392477232
APRILIA – ZONA CENTRALE
(pressi COOP) VENDO luminosissimo appartamento, esposto su tre
VENDESI
PIZZERIA
“E IO PAGO”
Aprilia in via degli
Oleandri.
Attività avviata da
10 anni. Prezzo
super affare euro
65.000,00 tratt.
Tel.328.0665964
ROMA SPINACETO via stame 173
appartamento 130 mq ca. vani 6,5
doppio ingresso, salone, cucina abitabile con balcone, 3 camere, 2
bagni, ripostiglio, veranda di 14 mq
abitabile, cantina posto auto giardino e vari locali condominiali 3 piano
luminoso doppia esposizione, confinante con parco scuole e servizi €.
142.500,00. Per altre informazioni
Renato Tel. 339/4064958 ottimo
investimento vero affare
LAUREATA, docente in chimica,
impartisce ripetizioni in chimica,
fisica, matematica, latino, greco
15euro/ora.Tel 3387338263
DOCENTE IN APRILIA con esperienza ventennale, impartisce lezioni di italiano,matematica ,inglese e
francese di ogni livello. Particolare
attenzione è rivolta al metodo di
lavoro individuale, al fine di raggiungere la piena autonomia nello studio. Recupero debiti scolastici, preparazione esami di maturità e supporto scolastico.Massima serietà,
no perditempo! Tel. 348/1815231
INSEGNANTE IN APRILIA impartisce lezioni e ripetizioni (varie materie) a ragazzi delle scuole medie e
superiori. Massima serietà e professionalità, NO PERDITEMPO! per
info e prezzo Tel. 349/2141235
VENDO 2 STUFE A LIQUIDO inodore di cui 1 elettronica con ventola
per aria Calda ,praticamente nuova.
Euro 150. Tel. 347/7753479 Sergio
STUDENTESSA UNIVERSITARIA,
diplomata liceo scientifico 100/100
✂
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
uso comune con l’appartamento al
piano terra.
Appartamento arredato, disponibilità immediata. Richiesta di E.
134.000. No agenzie. Classe energetica E ape 88,88 kwh/mq annuo.
Mario Tel. 338/3089614
RAGAZZA DI ANNI 25 , LAUREATA in SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E
LAUREA IN SERVIZIO
SOCIALE E SOCIOLOGIA, valuta
serie proposte
di lavoro attinenti alle sue due lauree , preferibilmente presso asilo e
scuole di Pomezia (RM) Tel. 348
1628002
VENDO BOX AUTO doppio per due
auto medie e una piccola,completo
di scaffali in ferro laccato in ottimo
stato.Cond Cep Via Montello 18
Aprilia (Lt).Prezzo da concordare.
Cell 329/1330379
SEGRETARIA uffici in generale,
società, studi legale/notarile specializzata nell'amministrazione dell'ufficio, data entry, esperta gestione e comunicativa clienti ottima
conoscenza pc. velocità di battitura,
tastiera cieca, giri uffici, puntuale
riservata di facile apprendimento
organizzata ed efficiente. Tel.
389/0155179
SONO UNA DONNA ITALIANA
DISPONIBILE PER ASSISTENZA
ANZIANI,
SOLARE,
PULITA,
AMANTE DEL PROPRIO LAVORO
E QUINDI PREMUROSA, AFFETTUOSA NELLA CURA DELLA
PERSONA DA ACCUDIRE. NO
NOTTURNO. CHIAMAMI AL CELL
3890155179 - ZONA POMEZIA -
APRILIA - ARDEA - TOR SAN
LORENZO
AZIENDA DI DISINFESTAZIONI E
DERATTIZZAZIONi di Aprilia per
ampliamento del proprio organico,
seleziona personale da inserire
possibilmente della zona di Roma
Si richiede disponibilita’ a svolgere
servizi notturni e minima esperienza nel settore. Inviare proprio curriculum a : [email protected]
CERCO ELMETTI MILITARI, DIVISE, MEDAGLIE, DISTINTIVI ED
ATTREZZATURE DELLA PRIMA E
SEDONDA GUERRA MONDIALE.
PER
CONTATTI
MIMMO
366/5785725
APRILIA - AFFARE VENDESI
MAGAZZINO DI MQ 166 SENZA
COLONNE INTERNE AL PIANO
SEMINTERRATO FRONTE STRADA
VIA
TOSCANINI
1/i.
TEL.3313690266
VENDESI O AFFITTASI Box auto
16 m2, piazza Aldo Moro Aprilia
Tel. 3487641582
SIGNORA GIOVANE, attiva, automunita, cerca lavoro serio, con orari
flessibili, come baby-sitter, pulizie
(privati, uffici e alberghi). Esperienza anche come cameriera. Preferibilmente zona Aprilia e limitrofe.
Tel. 333/7010136
ARDEA VENDESI CALDAIA a gas
a doppia condensazione, acqua
calda sanitaria e riscaldamento,
usata un anno (per passaggio ad
altro tipo di impianto) kw 35 modello GRANZ, misure cm. 100x60
circa, può essere installata su bal
IL GIORNALE DEL
LAZIO
Editore D.P.R. di Bruno Iorillo
informazioni
chiamare
al
340/7272199 Roberto
Vendo 3 ruote tipo industriali in
plastica girevoli usate poco da 150
mm. con altre ruote per ricambio
,tutto a 30 euro. Per informazioni
chiamare Roberto al 340/7272199
VENDO TELEVISORE tubo catodico philips 28" in eccellente stato
funzionante compreso di telecomando originale e decoder terrestre
con telecomando a 30 euro non
trattabile. per foto oppure informazioni chiamare il 340/7272199
Roberto
APRILIA, FRONTE STRADA via
Genio Civile, privato vende 3900mq
di
terreno
pianeggiante
E
52000tratt tel.347/6617336
APRILIA AFFITTASI APPARTAMENTO di mq 40 canone mensile €
400 più altro affianco di mq 85 €
500 mensili. Ape G ipe 175 Tel.
0688922153
APRILIA ZONA CENTRALISSIMA
a due passi da Piazza Roma ven-
lati, al 2° e ultimo piano, in palazzina con solo 6 unità abitative, dotata
di ascensore. La superficie è di mq
55 (1 camera da letto, 1 bagno con
finestra, 1 cucina vivibile, 1 sala, 1
ampio balcone con ripostiglio esterno) + mq 104 di lastrico solare
esclusivo + mq 13 di posto auto
recintato + mq 8 di cantina. Molto
comodo per recarsi a Roma e a
Latina. € 135.000,00 non trattabili.
Vendita diretta. No spese di agenzia. Possibilità di acquisto di
box/magazzino di mq 166. TEL.
331/3690266 APE G IPE 90
APRILIA MONTARELLI APPARTAMENTO libero, in una palazzina
di due piani, vendesi mq. 100 con
posto auto e lastrico solare.
Appartamento luminoso al piano
primo, con ampie metrature: ingresso, disimpegno, cucina abitabile,
salone, due camere, un bagno e
balcone perimetrale. Tutte le utenze
sono autonome, riscaldamento a
metano. Il cortile, di 120 mq, è ad
ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI - per privati
a pagamento per ditte o società tel. 06.9275019
Cedola da ritagliare e spedire
Lʼannuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione
Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)
Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284
REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina)
Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019
e-mail: [email protected] - [email protected]
sito: www.giornaledellazio.it
DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo
La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore.
La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non
retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono
PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019
STAMPA: Pignani Printing s.r.l
ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
Compilate qui il vs. ANNUNCIO GRATUITO e speditelo in busta chiusa
a: Il Giornale del Lazio via E. Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT)
oppure invia una e-mail al: [email protected]
OGNI PERSONA PUOʼ INVIARE UN SOLO ANNUNCIO
TESTO (scrivere in stampatello e senza abbreviazioni) .......................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Gli ANNUNCI GRATUITI, sono esclusivamente riservati ai privati.Il Giornale del Lazio, non è responsabile per qualità e veridicità delle inserzioni. A garanzia
dei lettori il Giornale del Lazio si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio risultino non chiari o che possono prestarsi a ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Il Giornale del
Lazio fornirà tutte le notizie riportate nella presente cedola.
COMMITTENTE: Nome .....................................................................................................................Cognome ...............................................................................................................
Via ....................................................................................................................................................Città ..........................................................................Tel. ...........................................................
Firma.............................................................................................................................
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 67
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 68
cone o in cantina. Euro 500.
Per info 348/5121749
SPLENDIDI CUCCIOLI di pastore
tedesco neri focati. Disponibili a 60
giorni
con
doppia
sverminazione,svezzati,con ciclo di
vaccini e pedigree. Prezzo interessante Tel.320/0567750 Silvia
ANZIO/NETTUNO
Tel.
349/
8094903
VENDO UNA ANTICA PENNA stilografica con inserti in oro,pennino
in oro,carica a siringa ,perfettamente funzionante,risale agli anni
50,perfetta solo 99 euro. Vendo in
contenitore una serie di 13 stampe
PER MANUTENZIONE,
PULIZIE ORTI E
GIARDINI.
PULIZIE E SGOMBERO
CANTINE
TEL. 331.7698654
C e rc h ia m o
c olla b ora t ori p a r t im e
d a in se rire n e l se t t ore
d e l g iorn a lism o
e a g e n t i p u b b lic it a ri
C e ll. 335.8059019
Te l.06.9275019
RAGAZZA CERCA LAVORO
come pulizie(prezzi modici),assistenza anziani,baby sitter,commessa,max
serieta',zone
Aprilia,Anzio,Nettuno
Tel.
06/9803317
DIVANO con penisola in stoffa lavabile scamosciata color bluette.
Divano lungo 2 metri e largo 95
centimetri penisola lunga 1.60 metri
e larga 95 centimetri E.95 zona
Aprilia centro Tel.393/0521115
RAGIONIERA con esperienza ventennale matura presso studi professionali cerca lavoro full-time o parttime Tel. 338/7266439
VENDO UN COLLEZIONE di circa
150 stemmi militari da petto dei piu
importanti reparti delle FFAA italiane, alcuni disciolti e quindi di non
piu’ facile reperibilita’ e vendo
anche cartoline con soggetti di
carattere militare a VERI appassionati di militaria.Giuseppe ad
formato cm 50xcm70 riferite alla
antica citta di CORI,Sono ottime
riproduzioni delle antiche stampe di
Giovan Battista Piranesi realizzate
su pesante cartoncino negli anni
70,solo 115 euro in blocco. Vendo
altresi un fascicolo con 26 stampe
formato cm 34 x cm 39 raffiguranti
Nettuno antica;solo 40 euro per
tutto il fascicolo. Giuseppe
349/8094903
NETTUNO PRIVATO VENDE Attico vicino al grattacielo sul mare
composto da : 3 stanze cucina
bagno, 80 mq. di terrazzo, garage.
Tel. 334/8960298
VENDO MINI MACCHINA calcolatrice a mano Atvida berg Facit mod.
C1-13 Tel. 338/4348217
VENDESI CAPANNONE mq.500
con 13.000 mq. terreno in via del
Campo n°6 Aprilia (LT) Tel.
06/92727018
VENDESI MACCHINA GELATO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
VENDESI
MERCEDES
CLASSE A 180 CDI
CAMBIO AUTOMATICO
VERO AFFARE!!!
EURO 5.800,00
Tel. 349.8907445
MODELLO AVANTGARDE DEL 2005, Km. 185.000, full optional,
in perfette condizioni, curata maniacalmente. Sensori di pioggia, lavafari, sensori
di parcheggio anteriori e posteriori, navigatore, dispositivo di assistenza con partenza in salita (Hill older), climatizzatore, chiusura centralizzata, doppia chiave, fari
Xeno, stereo originale, carrozzeria e tappezzeria in perfette condizioni. Bollo pagato fino Aprile 2017, pasticche appena cambiate. Disponibile per qualsiasi prova.
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 69
pagina 70
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 DICEMBRE 2016 - 10 GENNAIO 2017
Carpigiani produzione 7 kg. gelato
ogni 10 minuti prezzo 2000 euro
ottima per la granita siciliana al
limone. Tel. 328/0665964
VENDESI PRIMO MODELLO DVD
con dischi grandi tipo con circa 20
dischi vera rarità praticamente
nuovo euro 1.500,00 x veri amanti e
intenditori
del
genere. Tel.
328/0665964
APRILIA NUOVA COSTRUZIONE
privato vende o permuto splendido
appartamento monolocale di 40 mq
di nuova costruzione vicino al centro di Aprilia e alla stazione ferroviaria ottimamente collegato col
centro di Roma rifiniture di lusso
parquet gres porcellanato portone
blindato con cilindro Europeo porte
in noce tanganika infissi in Pino di
Svezia con coibentazione termico
acustica pannelli solari per il risparmio energetico vasca idromassaggio impianto Tv satellitare ampio
terrazzo con splendida vista sui
Castelli Romani ascensore posto
auto coperto 55.000 euro zona wi fi
libero.Si valutano anche Permute
con appartamento al centro di Aprilia anche da ristrutturare! Tel
3661757285
RAGAZZA CERCA LAVORO
come pulizie(prezzi modici),assistenza anziani,baby sitter,commessa,max
serieta',zone
Aprilia,Anzio,Nettuno,tel.06980331
7
APRILIA, FRONTE STRADA via
genio civile, privato vende 3900mq
di
terreno
pianeggiante
E
58000tratt tel. 3476617336
VENDO N.2 MACCHINE FOTOGRAFICHE Polaroid una Colorpak
80, una EE44 Tel. 338/4348217
VENDO 2 QUADRI dipinti (Ciavatta) Tel. 338/4348217
VENDO TRE PUNTE SECCHE di
sigfrido Oliva misure 35x35 dell’anno 1977 Tel. 349/8488109
LAUREATA IN LINGUE impartisce
lezioni di inglese zona Aprilia tel
3664681716
AZIENDA DI DISINFESTAZIONI di
Aprilia per ampliamento del proprio
organico seleziona personale Automunito e con esperienza nel settore da almeno 3 anni.Si richiede disponibilità a svolgere servizi notturni
Inviare proprio curriculum a :
[email protected]
CONSULENTE DEL LAVORO.
Pensionata. Disposta a collaborare
con Studi professionali per mansioni inerenti la elaborazione del cedolino paga e tutti gli adempimenti
mensili e annuali inerenti. Consulenza del lavoro. A tempo pieno o
part time o ad incarico. Tel.
3393815112
VENDESI pantaloni/jeans di marca
da donna tg 40 5euro Tel
3387338263
RAGAZZA DI ANNI 25 , LAUREATA IN SCIENZE DELLʼEDUCAZIONE E LAUREA IN SERVIZIO
SOCIALE E SOCIOLOGIA, valuta
serie proposte di lavoro attinenti
alle sue due lauree , preferibilmente presso asilo e scuole di Pomezia
(RM)- Tel. 348 1628002.
RAGAZZA ITALIANA cerca lavoro
come badante zona Aprilia tel
3664681716
LAUREATA, DOCENTE in chimica,
impartisce ripetizioni in chimica,
fisica, matematica, latino, greco
15euro/ora.Tel 3387338263
APRILIA VIA POLA AFFITTASI
BOX 35 mq (7 x 5) euro 160,00
mensili tutto compreso, nuova
costruzione, serrature di sicurezza,
ampio spazio di manovra, anche
per posto barca. Cell. 347-6283479
pagina 71
LAUREATA CON PLURIENNALI
esperienze positive nel campo delle
ripetizioni, impartisce ripetizioni
e/o aiuto compiti ad elementari,
medie e superiori di italiano, inglese, francese e spagnolo. 9 euro
l'ora, zona di Aprilia. Tel.
3452105966
SEGRETARIA uffici in generale,
società, studi legale/notarile specializzata nell'amministrazione dell'ufficio, data entry, esperta gestione e comunicativa clienti ottima
conoscenza pc. velocità di battitura,
tastiera cieca, giri uffici, puntuale
riservata di facile apprendimento
organizzata ed efficiente.
Tel. 3890155179
NON SAI DOVE LASCIARE IL
TUO BAMBINO? Hai bisogno di un
aiuto per i compiti? Vuoi dedicarti
qualche ora per te stessa? Chiamami, con 6 euro l'ora risolvo i tuoi
problemi. Esperta e referenziata
BABY SITTER, affidabile e professionale, Zone Anzio, Lavinio, Aprilia, Tor S.Lorenzo, Ardea, Pomezia
- Cell. 3890155179
SPLENDIDI CUCCIOLI DI PASTORE TEDESCO nerofocati,disponibili con doppia sverminazione,ciclo
vaccini e pedigree... i genitori sono
lastrati ed esenti da displasia. Il
prezzo
interessante.
Silvia
tel.3200567750
Vendesi SSANGYONG KYRON 2.0 XDI 4x4
ANNO 10/2009 UNICO PROPRIETARIO
KM. 79.546 originali - Omologata Autocarro 5 Posti
Euro 46,00 di bollo - Euro 7.500,00 trattabili
Tel. 335.8059019
AFFARONE privato vende
NETTUNO CENTRALE VIA PUGLIE
APPARTAMENTO LIBERO DI CIRCA 120 MQ.
AL PRIMO PIANO DI UNA PICCOLA PALAZZINA
COMPOSTO DA AMPIO INGRESSO, SALONE CON
CAMINO, CUCINA, 3 CAMERE, BAGNO, BALCONE
EURO 120.000 trattabili CLASSE ENERGETICA:
G INDICE PRESTAZIONE ENERGETICA
(IPE): 175.00 KWh/m2a Tel. 335.8059019