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Bracconaggio, filmati mentre mettono trappole, 5 indagati
24 Dicembre 2016 ore 16:58
Autore: Ansa News.
Categoria:
Notizie / Cronaca
URL della pagina:
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=41536&l=2
Data scaricamento: 28 Dicembre 2016 ore 15:19
Cinque sentieri per uccellagione individuati, sei bracconieri filmati mentre posizionano lacci e trappole, cinque denunce presentate ai carabinieri per maltrattamenti
di animali e uccellagione
Cinque sentieri per uccellagione individuati, sei bracconieri filmati mentre posizionano lacci e trappole,
cinque denunce presentate ai carabinieri per maltrattamenti di animali e uccellagione. Sono alcuni dei
numeri forniti dai volontari del Cabs attivi contro il bracconaggio che nel mese di novembre hanno
concluso un campo nel Cagliaritano mirato a frenare l'uccellagione nella Sardegna meridionale. Quattro
volontari per tre settimane hanno monitorato i boschi nei comuni di Capoterra, Uta ed Assemini,
individuando cinque sentieri per l'uccellagione realizzati nella vegetazione e composti
complessivamente da 2.600 lacci in crine di cavallo o nylon (il triplo di quelli individuati e rimossi nello
stesso periodo del 2015).
Inoltre hanno trovato nel comune di Uta un sentiero di lacci per la cattura di ungulati composto da 40
cavetti d'acciaio che avevano giù ucciso due volpi. Altre decine di lacci d'acciaio sono stati trovati un po'
ovunque disseminati sul territorio. Sui sentieri sono state posizionate telecamere nascoste che hanno
consentito di filmare sei persone che posizionavano i lacci o di rimuovevano i tordi catturati. Contro
cinque di loro è stata già presentata denuncia al Comando Carabinieri di Capoterra per attività di
uccellagione, furto aggravato ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato e, in alcuni circostanze,
maltrattamento di animali.
"Nonostante disponessimo di un solo equipaggio composto da quattro volontari, la metà di quelli
impiegati nel 2015, abbiamo accertato che i fenomeni illegali ai danni della fauna selvatica nell'area
sono in fortissimo aumento, trovando il triplo di lacci attivi rispetto allo scorso anno - ha dichiarato
Giovanni Malara, responsabile del campo -. Un segno inequivocabile che i boschi di Capoterra e di Uta
nel mese di novembre non sono stati sottoposti ad alcun controllo antibracconaggio". Pagina 1 di 1