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NTUNO
www.forzacosenza.it
SETTIMANALE SPORTIVO
TR
TÀ E
Anno XXXI n. 12
GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
ATTIVI
ANNI DI
Copia omaggio
Q
uando si gioca un
derby tutto passa in
secondo piano. Le
sconfitte, la classifica,
gli infortuni, il gioco.
L’unico pensiero riguarda la partita, anzi la vittoria. Un chiodo
fisso. Chiedetelo ad un tifoso del
Cosenza, vedete cosa risponderà.
A Natale si spera nel bis dopo la
vittoria al Ceravolo di Catanzaro
nella prima giornata di campionato. E che vittoria…roba da restare negli annali.
Al San Vito è il
momento del
return match. E
ovviamente c’è
voglia di ripetersi. Roselli è caricato a pallettoni. Vuole vincere,
così come la sua squadra. E vuole
farlo per restare nella storia del
club. Due vittoria di fila nel derby
non capita tutti i giorni. Allenatore
e giocatori del Cosenza lo sanno
bene. E mai come ora è possibile
raggiungere l’obiettivo. Guai però
a sottovalutare i giallorossi vista
la classifica deficitaria. Un derby
è una partita a sé dove le motivazioni vengono da sole. L’unica
pecca è non averlo giocato il 6
dicembre. Avremmo avuto un
San Vito stracolmo. Ma non si può
avere tutto dalla vita. L’importante
è vincere…la data passa in secondo piano.
Piero Bria
BIS DI NATALE
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A TUTTI I LETTORI
E AI NOSTRI INSERZIONISTI
GLI AUGURI DI BUON NATALE
E FELICE ANNO
NUOVO DALLA REDAZIONE
DEL FORZA COSENZA
2
GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
PESCATORE DÀ I NUMERI
IL PUNTO SULLA LEGA PRO
Nella diciannovesima giornata del campionato di Lega Pro
girone C, l’ultima di andata, il
Cosenza cade sul campo del
Foggia per 3-1. Buono l’avvio
dei rossoblù che passano in
vantaggio grazie ad un gol di
Statella. Sul finire del primo
tempo Loiacono trova il pari
per i Satanelli e nella ripresa
Sarno e Sicurella chiudono il
match. Nessun problema per
il Matera che rifila bene sei
reti al malcapitato Melfi. Mattatore del match Negro autore di una doppietta. Torna al
successo il Catania che liquida
la pratica Casertana grazie ad
una rete di Mazzarani al 58′.
Vittoria pesantissima per il
Messina che batte la Vibonese nello scontro salvezza per
3-0. Sblocca il match un’autorete di Usai, poi Maccarone e
Pozzebon nel finale chiudono
il conto. Colpaccio del Monopoli che espugna il terreno di
gioco dell’Akragas per 2-1. Il
gol decisivo è firmato da De
Vito al 58′. Vince il Francavilla contro il Siracusa per 3-1.
Man of the match Abate, autore di una tripletta. Conquista tre punti fondamentali la
Paganese che batte per 2-1 la
Reggina. Un gol di Camilleri
al 3′ ed un’autorete di Kosnic
decidono il match. Termina
in parità la sfida tra Catanzaro e Fondi. Giallorossi in vantaggio al 48′ con Basrak, pareggio degli ospiti al 64′ con
D’Agostino. Terminano, infine, a reti inviolate le sfide tra
Andria-Lecce e Taranto-Juve
Stabia. Il Matera pertanto si
laurea campione d’Inverno
grazie allo scontro diretto favorevole con il Lecce. Curiosità in fondo alla classifica, ci
sono tre calabresi: Catanzaro,
Reggina e Vibonese hanno 15
punti.
Ant.Gre.
COSENZA, UN REGALO DA LIBRO
CUORE PER DANIEL
Desdan Mata, per tutti Daniel, è il magazziniere
del Cosenza da tanti anni. E’ uno dei simboli del
Sanvitino,
sorridente
e disponibile con tutti.
Fin quando gli è stato
possibile, accoglieva i
giornalisti con il caffè ad
ogni allenamento, ora
gli basta uno sguardo
per mettere a proprio
agio chiunque passi da
quelle parti. In ogni società, dalla A alla dilettanti, di solito chi svolge
il suo lavoro viene considerato l’ultima ruota
del carro. Al Marulla, però, non è così. Daniel ha
raccontato la sua storia in un’intervista toccante.
Ha rispolverato foto ingiallite dal tempo, le ha
CLASSIFICA
PRO GIRONE C
LEGA
prese da un cassetto chiuso a chiave. Ha parlato
del gommone, della dittatura, dell’Albania e di
come Cosenza per lui
voglia dire libertà. A
Daniel, nei giorni scorsi, hanno fatto un regalo: un’autovettura nuova di zecca, una Lancia
Y. Il gesto è partito dai
calciatori con cui sta a
contatto ogni giorno e
anche lo staff tecnico e
i medici hanno voluto
partecipare.
Nessun
albero di Natale, ma il
parcheggio dello stadio.
Un luogo comune, quotidiano, per un gesto immensamente bello e significativo.
for.cos.
MATERA
LECCE
JUVE STABIA FOGGIA
COSENZA
V. FRANCAVILLA CATANIA (-7) FIDELIS ANDRIA FONDI (-1) MONOPOLI
SIRACUSA
PAGANESE
CASERTANA (-2) TARANTO
MESSINA
AKRAGAS
MELFI (-1) REGGINA
CATANZARO VIBONESE
39
39
37
37
29
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11 11 11 10 9 8 9 6 6 7 6 6 5 4 4 3 4 2 3 3 6 6 4 7 2 5 7 9 9 4 6 4 7 7 6 8 6 9 6
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17 -1 16 0 17 -2 17 -2 21 -8 21 -7 12 -4 15 -8 21 -7 27 -10 24 -10 23 -13 21 -11 21 -14 26 -15 28 -15 37 -15 29 -15 28 -17 25 -16 6
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Direttore Responsabile
FEDERICO BRIA
Direzione, Redazione e amministrazione:
Via G. Barrio (pal. Filice) COSENZA
Tel. 0984.462190
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Reg. Trib. Cosenza n. 434/1986
Foto e statistiche:
Ernesto Pescatore
FOGGIA: Guarna, Agnelli, Vacca (90’ Quinto), Loiacono, Chiricò, Sarno, Sainz-Maza (90’
Martinelli), Empereur, Riverola (85’ Sicurella), Coletti, Rubin. A disposizione: Sanchez, Agazzi,
Dinielli, Sansone, Tucci. All.: G. Stroppa.
COSENZA: Perina, Corsi, Capece (72’ Filippini), Tedeschi, Blondett, Criaco (81’ Cavallaro),
Caccetta, Gambino (72’ Baclet), Statella, Ranieri, D’Anna. A disposizione: Saracco, Quintiero,
Meroni, Appiah, Mungo, Madrigali, Scalise. All.: G. Roselli.
ARBITRO: D’Apice Giosuè Mauro di Arezzo.
ASSISTENTI: Santoro Antonio di Roma 1 e Mangino Antonello di Roma 1.
MARCATORI: 35’ Statella, 44’ Loiacono, 68’ Sarno, 87’ Sicurella.
NOTE: la gara è iniziata con qualche minuto di ritardo per consentire la riparazione di un
buco nella rete di Perina, segnalato da un assistente arbitrale. Giornata fredda. Terreno di
gioco in buone condizioni. Le due squadre, con la terna, sono scese in campo con una
pettorina rossa per pubblicizzare la raccolta fondi per Telethon. Foggia con maglia a strisce
verticali rossonere; Cosenza in completo bianco. Spettatori 8.000 circa. Presenti nel settore ospiti una cinquantina di tifosi cosentini. Ammoniti: 38’ D’Anna, 62’ Loiacono. Foggia
privo di Mazzei, Padovan, Gerbo, Letizia ed Angelo infortunati. Assente nel Cosenza Pinna
infortunato. Ex della partita Cristian Caccetta e Giovanni Cavallaro nel Cosenza, Tommaso
Roberto Coletti e Fabio Mazzeo nel Foggia. Calci d’angolo 9-0 (p.t. 5-0) per il Foggia. Tempo
recuperato: p.t. 0; s.t. 3’.
CLASSIFICA MARCATORI
6 reti
SQUADRA
19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 FOGGIA - COSENZA 3-1
12 reti
9 reti
8 reti
7 reti
IN GENERALE
IN CASA
FUORI CASA
PARTITE RETI
PARTITE RETI PARTITERETI
PTGVNPFSMIVNPFSVNPFS
TABELLINO 19ª GIORNATA - SABATO 17 DICEMBRE 2016
8
10
12
10
14
13
5
11
10
15
15
14
14
13
14
16
23
17
15
18
5 reti
4 reti
3 reti
Caturano (2) (Lecce);
Negro (2) (Matera), Montini (Monopoli);
Albadoro (2) (Fondi), Torromino (1) (Lecce);
Sarno (1) (Foggia), Ripa (2) (Juve Stabia), Armellino (Matera), De Vena (1),
Foggia (Melfi), Pozzebon (2) (Messina), Reginaldo (Paganese);
Statella (1) (Cosenza), Tiscione (Fondi), Iannini (Matera), Nzola (V. Francavilla);
Zanini (Akragas), Carlini (2) (Casertana), Di Grazia (Catania), Mazzeo (1)
(Foggia), Catania (1) (Siracusa), Viola (3) (Taranto), Saraniti (1) (Vibonese);
Gomez (Akragas), Mazzarani (Catania), Giovinco (2) (Catanzaro), Caccetta, Gambino (Cosenza), Izzillo, Sandomenico (Juve Stabia), Pacilli (Lecce),
Strambelli (Matera), Gatto (Monopoli), Coralli (1) (Reggina), Valente (Siracusa);
Marino (Akragas), Corado e Giannone (2) (Casertana), Paolucci (1) (Catania), Baclet e Mungo (Cosenza), Cianci (2), Cruz e Onescu (F. Andria),
Padovan (Foggia), Bombagi (Fondi), Kanoutè e Lisi (Juve Stabia), Lepore e
Mancosu (Lecce), Carretta (Matera), Madonia (Messina), Deli (Paganese),
Porcino (Reggina), Scardina (Siracusa), Bollino (1) (Taranto).
TURNO
PRECEDENTE
19ª GIORNATA - 17 DICEMBRE 2016
AKRAGAS - MONOPOLI
CATANIA - CASERTANA
CATANZARO - FONDI
FIDELIS ANDRIA - LECCE
FOGGIA - COSENZA
MATERA - MELFI
MESSINA - VIBONESE
PAGANESE - REGGINA
TARANTO - JUVE STABIA
V. FRANCAVILLA - SIRACUSA
LE PARTITE
DI OGGI
20ª GIORNATA - 22 DICEMBRE 2016
CASERTANA - MELFI (18:30)
COSENZA - CATANZARO (14:30)
FIDELIS ANDRIA - FOGGIA (16:30)
JUVE STABIA - CATANIA (18:30)
LECCE - MONOPOLI (16:30)
MATERA - TARANTO (20:30)
REGGINA - FONDI (14:30)
SIRACUSA - MESSINA (14:30)
VIBONESE - AKRAGAS (14:30)
V. FRANCAVILLA - PAGANESE (14:30)
PROSSIMO
TURNO
21ª GIORNATA - 29 DICEMBRE 2016
AKRAGAS - LECCE (14:30)
CATANIA - FIDELIS ANDRIA (18:30)
CATANZARO - V. FRANCAVILLA (14:30)
FOGGIA - SIRACUSA (16:30)
FONDI - VIBONESE (14:30)
MELFI - JUVE STABIA (14:30)
MESSINA - REGGINA (14:30)
MONOPOLI - CASERTANA (14:30)
PAGANESE - MATERA (18:30)
TARANTO - COSENZA (20:30)
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1-2
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GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
IL MATCH
COSENZA, REGALATI IL DERBY
I ROSSOBLÙ NON BATTONO I CUGINI GIALLOROSSI IN CASA DA PIÙ DI 30 ANNI. E A NATALE, AL SAN VITO, UN REGALO PIÙ BELLO NON PUÒ ESSERE FATTO AI TIFOSI.
L’
attesa per la partita più sentita dalla
tifoseria rossoblù
sta per terminare.
Mancano infatti
poche ore all’attesissimo derby tra Cosenza e Catanzaro che
come ogni anno regalerà tante
emozioni. Le due squadre si
ritroveranno contro in questa
prima giornata del girone di
ritorno, con due stati d’animo
diversi. I lupi, determinati a ripercorrere le orme dello scorso
campionato, cercano una vittoria che manca ormai da troppo
tempo. Le aquile, invece, vogliono tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica che le vedono
occupare l’ultimo posto. Sulla
carta i rossoblù partono con i favori del pronostico, ma un derby
si sa che non è mai una partita
scontata. Ripercorriamo ora la
prima parte di stagione delle
due squadre.
COSENZA. La compilazione del
calendario, in Agosto, regala ai
tifosi rossoblù subito il sentitissimo derby. Si va a Catanzaro.
Le problematiche che affliggono fin da inizio stagione i cugini giallorossi fanno ben sperare
che sia la volta buona per sbancare il Ceravolo dopo tanti anni.
Dopo un primo tempo equilibrato, è il Cosenza con i gol di
capitan Caccetta e Gambino ad
esultare, regalando ai suoi tifosi
uno storico 3 a 0 in quel di Catanzaro. Questo risultato portò
grande entusiasmo in città, con
la squadra accolta al rientro da
tantissimi tifosi rossoblù. Le
successive due partite però non
portarono punti ai silani, che
persero al Marulla contro il Taranto e nella successiva trasferta
di Matera. Il doppio turno casalingo della quarta e della quinta
giornata regalò invece bottino
pieno al Cosenza con le vittorie
su Melfi e Vibonese. Fino alla
nona giornata il Cosenza attraversò un momento d’oro che lo
porterà ad inanellare sei risultati
utili consecutivi frutto di cinque
vittorie, con in mezzo lo scialbo
pareggio ad occhiali nel derby in
casa della Reggina. I lupi, dimostrarono di essere in un ottimo
momento di forma considerato
che, le ultime due vittorie a Fondi e in casa contro la Paganese,
furono ottenute in rimonta entrambe per 2 a 1. Eppure dalla
successiva trasferta di Andria
del 23 ottobre il Cosenza iniziò a
perdere colpi. Sconfitta meritata per 2 a 0 e lupi praticamente
mai scesi in campo. Seguiranno
poi altre due sconfitte. La prima
per 2 a 0 in casa dell’allora capolista Juve Stabia, successivamente quella clamorosa contro
la Casertana che negli ultimi 10’
ribaltò il risultato a suo favore
espugnando così il Marulla con
il punteggio di 2 a 1. Per la prima
volta nell’era Roselli la squadra
si trovò difficoltà. Il mister venne messo in discussione dalla
tifoseria, ferita, per le tre sconfitte consecutive. La squadra diede
segnali di ripresa pareggiando
nella difficile trasferta di Lecce
per 1 a 1 e vincendo la settimana
successiva contro il Monopoli.
riporta il sereno, con i lupi che
si ripetono nell’ultima partita
giocata in casa contro il Messina
dell’ex Lucarelli. Il girone d’andata si chiude con la recente e
amara sconfitta di Foggia per 3 a
1 dopo l’illusorio vantaggio silano. Ora i lupi attendono le aquile, consapevoli che questa può
davvero essere la volta buona
no a gran voce l’addio del ds e
del Presidente, rei di non essere intervenuti adeguatamente
sul mercato. La società , dopo
essersi confrontata, conferma il
ds e affida l’incarico di allenatore della prima squadra a Mario
Somma, vecchia conoscenza
dei cugini rossoblù. Nelle prime
partite con il nuovo allenatore,
1984-85 Cosenza - Catanzaro 1-0 (archivio Pescatore/Tucci)
Poi, alla quindicesima giornata
nella trasferta di Siracusa, è di
nuovo blackout. I lupi ripropongono la stessa prestazione
di Andria ed escono sconfitti per
1 a 0. Nella giornata successiva
perdono nuovamente al Marulla contro il Catania che rimonta
l’iniziale vantaggio dei rossoblù.
Tifoseria in rivolta che chiede a
gran voce l’esonero di Roselli. La
vittoriosa trasferta di Agrigento
della giornata successiva però
per ritornare alla vittoria contro
i cugini giallorossi.
CATANZARO. L’estate dei giallorossi inizia in maniera turbolenta. Si va in ritiro con mister
Erra che, successivamente, a
causa di incomprensioni sul
mercato con il ds Preiti lascia la
squadra. In panchina alla prima
giornata contro il Cosenza va il
giovane Spader, che dopo aver
perso la partita si dimette. Tifosi
giallorossi in rivolta che chiedo-
il Catanzaro ottiene una sola vittoria alla terza giornata contro
l’Andria e tre sconfitte rispettivamente contro Virtus Francavilla e al Ceravolo contro Paganese e Messina. Il pareggio di
Agrigento e la vittoria successiva
in casa all’ottava giornata contro
il Taranto risollevano un pò il
morale della squadra. Ma nella
giornata successiva, il Catanzaro
cade a Matera sotto un sonoro
4 a 0 e nella settimana seguen-
te la società decide di esonerare
Somma, anche a seguito di alcuni screzi con dei suoi calciatori. Terzo cambio stagionale in
panchina per i giallorossi, che il
21 ottobre ufficializzano mister
Nunzio Zavettieri. Quest’ultimo
inizia la sua avventura in giallorosso con due pareggi, entrambi
terminati con il risultato di 2 a 2.
Il primo in casa contro il Melfi
e il secondo in trasferta contro
il Monopoli. Successivamente il
Catanzaro incappa in tre sconfitte consecutive, rispettivamente contro Juve Stabia, Catania e Foggia. Momento molto
delicato in casa giallorossa con
i tifosi sempre più convinti che
quest’anno dovranno soffrire
e sperare in una salvezza che
sembra molto complicata. Il
presidente Cosentino, nonostante la contestazione della
tifoseria, conferma ancora una
volta il ds e anche Zavettieri.
Nella quindicesima giornata di
campionato, il Catanzaro ottiene un pareggio per 1 a 1 nel derby contro la Reggina. A seguire
arrivano una sconfitta, una
vittoria e un pareggio rispettivamente contro Siracusa, Vibonese e Casertana. Nell’ultima
giornata del girone di andata le
aquile pareggiano in casa contro il Fondi per 1 a 1. Chiudono
quindi il girone d’andata all’ultimo posto in classifica a pari
merito con Vibonese e Reggina
frutto di 3 vittorie, 6 pareggi e
10 sconfitte.
Ora c’è alle porte il derby contro
il Cosenza. I giallorossi vogliono
rimanere in questa categoria e
sicuramente verranno a giocarsi la partita della vita al Marulla.
Ma i lupi non si faranno trovare
certamente impreparati, ma saranno pronti ad azzannare nel
momento giusto. Non ci resta
che goderci lo spettacolo.
Matteo Policastro
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SCOMMESSE SPORTIVE
Via Caloprese, 40/44 - Cosenza
Tel. 0984.38155
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GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
FOTOCRONACA / 1
COSENZA VS MONOPOLI
LE IMMAGINI DELLA VITTORIA AL MARULLA
Quindici scatti firmati Ernesto Pescatore
1
2
In ricordo della tifosa Valeria Greco, morta a soli 19 anni
Guarascio premia Blondett per le 100 in rossoblù
4
3
5
Ci prova Scalise ma il tito è respinto da Esposito
7
6
...che realizza l’1-0
9
Baclet si fa parare un calcio di rigore
12
Il tiro di Baclet passa sotto le gambe del portiere...
Baclet controlla in area il pallone
14
...e termina in rete per il 2-1 definitivo
Montini realizza la rete del pari
La felicità dopo la rete realizzata
11
13
L’assist di Ranieri è un invito a nozze per Mungo...
Il portiere avversario anticipa Gambino
8
10
Il tiro di Blondett è intercettato da un difensore
15
L’esultanza per la rete di Baclet
Perina provvidenziale sul finire della gara
5
GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
FOTOCRONACA / 2
COSENZA VS MESSINA
LE IMMAGINI DELL’ULTIMA VITTORIA AL MARULLA
Quindici scatti firmati Ernesto Pescatore
1
2
Guarascio premia Corsi per le 100 in rossoblù
4
3
5
Il portiere Berardi respinge in angolo
7
6
Il tiro di Mungo è respinto da Rea
9
12
Il tiro di Statella è deviato dal messinese Rea
Baclet è ostacolato inj area di rigore
14
Statella realizza dagli undici metri
Perina vola ma il pallone fa la barba al palo
D’Anna è strattonato in area di rigore
11
13
La Sud saluta l’ex Lucarelli
Baclet tra quattro messinesi
8
10
La formazione del Messina
La formazione del Cosenza
Blondett si fa vedere nell’area giallorossa
15
Palumbo e Statella volano
A fine partita Lucarelli rimane in panchina molto preoccupato
6
GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
L’INTERVISTA
STRADA: “COSENZA, POTEVI ESSERE TU
IL CHIEVO DI OGGI”
LO ZAR RIPERCORRE LA SUA ESPERIENZA IN RIVA AL CRATI
DAL GRANDE PARMA AL COSENZA INSIEME A GIGI LENTINI
E UNA SERIE A SFIORATA
C’è mancato davvero poco che un altro
Strada finisse nello spogliatoio del Cosenza. Filippo, a distanza di quasi 15 anni, era
pronto a seguire le orme del papà Pietro.
Lo zar al San Vito lo ricordano un po’ tutti
e Cosenza Channel lo ha intervistato nei
giorni scorsi. Classe da vendere, eleganza,
dribbling e quell’inclinazione naturale a
sfornare assist a ripetizione. Nemmeno il
tempo di girare lo sguardo dall’altra parte
del campo che si incrociava quello di Lentini. Era un bel vedere con due ali così, ne sa
qualcosa Bortolo Mutti che si affidò completamente ai calciatori di maggior talento
forse mai transitati a queste latitudini.
Nell’ottobre del 2000 era ancora del Parma, ma i ducali come al solito non lesinarono trattative sul mercato. Scambiarono
Dino Baggio per Sensini con la Lazio e diedero Diego Husain al Napoli. Poi Pagliuso
chiamò Tanzi e chiese di Strada. «Ok, te lo
do – disse il cavaliere – Facciamo trasferimento definitivo, però». Boom, i titoloni
sui giornali dell’epoca fioccarono.
Strada, in quei giorni prevalse il
rammarico per l’addio alla Serie A
o la curiosità per una nuova avventura?
«Credo nessuna delle due cose. Per me
quei frangenti furono importanti perché
trovai una società che mi diede fiducia.
Venivo da una serie di infortuni, ma nonostante ciò qualcuno ha creduto in me. Al
Parma ero ai margini, fu una bella opportunità pertanto».
Arrivò in una squadra prima in classifica e lanciata verso la promozione. Chi la convinse ad accettare?
«La posizione del Cosenza fu determinante. Era l’ultimo giorno di mercato, lo
ricordo bene. Fu una trattativa lampo. Il
mio agente all’epoca era lo stesso di Buffon
(Silvano Martina, ndr) e mi chiamò dicendomi che avevo un’offerta concreta dai rossoblù. Titubai per qualche minuto perché
mia moglie era incinta e fino ad allora era
sempre venuta con me. Il primo pensiero
lo rivolsi a lei, non volevo farle affrontare
in quelle condizioni un altro trasloco. Lei,
però, fu irremovibile ed esclamò: andiamo! Col Cosenza ci venimmo incontro dal
punto di vista economico e il Parma partecipò al mio stipendio per la prima stagione.
Per quel trasferimento mi beccai delle maledizioni…».
Da chi?
«Dal proprietario della casa dove vivevo a
Parma. Brescia, la mia città, dista solo 120
km e avevo deciso di aspettare gli eventi visto che la situazione era borderline. C’erano state delle trattative interrotte di colpo e
il rischio di restare in gialloblù era concreto. Allora andai a vivere in affitto e arredai
perfino le stanze. Ci rimisi la caparra e mi
piovvero addosso imprecazioni».
Che mondo trovò dall’altra parte
dello Stivale?
«L’approccio non fu dei migliori: ero fermo
da un po’ e impiegai del tempo per carburare. Poi ingranai la marcia giusta, peccato
che nelle ultime giornate io e Lentini ci infortunammo insieme. Sono del parere che
con noi due in campo e con la squadra al
completo, avremmo avuto qualche chance
in più di andare in A. A Verona col Chievo
vincevamo 1-0, è una fotografia ancora nitida per me. Se avessimo sbancato il Ben-
tegodi, sarebbe stata la svolta definitiva».
Una volta appese la scarpette al
chiodo si cimentò nella carriera di
consulente finanziario. Come è andata?
«La porto avanti tutt’ora. Avevo la possibilità di entrare nella dirigenza del Brescia,
ma alcuni amici mi spinsero a diventare
agente di leasing. Ora opero nell’ambiente
assicurativo: un campo leggermente diverso, ma simile. E’ stata un’esperienza bellissima e formativa, l’ho vissuta molto bene
specialmente per staccare un attimo dallo
spogliatoio».
Perché alla fine è tornato nel calcio?
«Perché la famiglia Corioni me ne diede
l’opportunità. Dal 2012 al 2015 ho curato
il vivaio del Brescia. In concomitanza del
cambio di proprietà, i nuovi soci hanno fatto poi delle scelte diverse».
Lei è l’uomo dei settori giovanili:
per anni responsabile di quello dei
biancazzurri, ora della Feralpi Salò.
A fare il ds della prima squadra ha
mai pensato?
«Non nego che mi piacerebbe e che in futuro potrei prendere in considerazione la
cosa. Ho seguito il corso di direttore sportivo nel 2012, c’era Stefano Fiore con me.
Il problema è legato alla mia famiglia: la
scelta di fermarmi a Brescia e dintorni è
stata pienamente condivisa. Per lavorare
da ds dovrei invece tornare a vagabondare
in giro per l’Italia. Magari lo farò più in là,
con i miei figli più grandi…».
A proposito di suo figlio, in estate
Filippo fu vicino al Cosenza. Lo sa?
«Sì. Si presentò questa opportunità, poi
saltata per risvolti di mercato. A me avrebbe fatto grande piacere perché ricordo il
San Vito come un ambiente molto positivo. Sarebbe stato fondamentale per lui
essere allenato da Roselli, ma il Brescia mi
pare non abbia concesso la valorizzazione.
Mi è dispiaciuto, adesso ha bisogno di giocare dopo aver fatto un precampionato cio
fiocchi».
A 18 anni era più forte lei o lo è suo
figlio?
«Mio figlio è più una seconda punta, anche se ad inizio carriera lo ero pure io. A
differenza mia lui fa gol e vive per questo.
Ha una grande cattiveria agonistica, ma è
difficile fare paragoni. Dove arriverà è impossibile dirlo, ci sono mille variabili per
sbagliare la previsione».
Come ha reagito quando le ha detto
che avrebbe voluto imitarla?
«E’ nato col pallone tra i piedi in un parco a Cosenza. E’ predisposto per qualsiasi
sport, ma si è indirizzato da solo verso il
calcio. Essendo io bresciano di nascita, ci
tenevo che facesse qui la trafila nelle giovanili. Non se ne è mai parlato, è qualcosa che
è venuto da sé».
C’è chi giura che Strada era ad un
passo dalla convocazione per i Mondiali di Francia ’98. E’ vero?
«Quell’anno raggiunsi l’apice della mi
carriera a Parma giocando in Champions
League. In sede fu recapitata una pre-convocazione per Italia-Paraguay, ma qualche giorno prima a Dortmund in Coppa
dei Campioni mi ruppi il crociato. Al mio
posto venne chiamato Moriero che nell’amichevole con i sudamericani realizzò due
gol, uno dei quali in rovesciata. Il resto è
storia. Il mio rammarico è che a distanza di
qualche settimana il ct Maldini parlò di me
sulla Gazzetta dello Sport. Svelò di avermi
seguito per l’intero campionato e che avrei
potuto far parte della spedizione. Purtroppo quell’infortunio segnò il mio declino e
da quel momento in poi non giocai più a
certi livelli».
Ha visto tanti campioni in A, il più
forte chi fu?
«Ronaldo, il Fenomeno. Per potenza, eleganza e concretezza era il calciatore più
impressionante mai ammirato. Sono stato
compagno di squadra di Buffon e Thuram,
eppure chi meritava un avvenire diverso era Milan Rapajic: eravamo insieme a
Perugia. Affrontava gli allenamenti con
superficialità, se fosse stato più “professionista” avrebbe raggiunto vette pazzesche,
credete a me».
Lei ha giocato dalla A alla C2, come
sono cambiati i tempi da quando indossava i calzoncini?
«Tocco con mano le difficoltà dei nostri
ragazzi. Ai miei tempi le squadre erano
molte di più e c’erano meno stranieri. Un
altro grosso problema è lo spazio ridotto in
Lega Pro, la Serie D acquisterà sempre più
importanza».
Perché in Italia sono rari i casi in cui
su punta sul vivaio?
«Perché i presidenti hanno fretta e quando
c’è la fretta, non può esserci settore giovanile. Questo tipo di lavoro va giudicato
negli anni: una società professionistica
non di grande livello deve basare la propria
mission sulla valorizzazione dei calciatori.
Non ci sono risorse, però, e un presidente
spende per la prima squadra evitando di
investire su campi e strutture».
Oltre a Brescia e Atalanta chi attua
politiche virtuose?
«Ultimamente anche società di vertice come Milan e Inter. La Roma investe
tantissimo e ogni anno sforna calciatori a
iosa».
In panchina al Marulla c’è una suo
vecchio allenatore. Giorgio Roselli…
«Abbiamo un ottimo rapporto, mi ha allenato a Cremona e l’ho sentito proprio l’altro giorno. All’epoca avevo appena perso
una finale playoff per la B contro il Cesena, lui aveva vinto la C2. Alla Cremonese
disputammo un torneo strepitoso, forse
quello che mi diede maggiori soddisfazioni. Trionfammo in modo eclatante, eravamo un rullo e Roselli fu l’artefice di quella
grande cavalcata. Lo reputo una persona
capace che si esalta nelle difficoltà. E’ incredibile come il calcio sia una ruota che
gira».
Si spieghi meglio.
«Roselli mi utilizzava da metronomo. Ma
sapete dove mi fu predetta questa cosa? A
Cosenza, dal preparatore atletico dell’epoca Franco De Rose. Iniziò a dirmi che
avrei dovuto re-inventarmi playmaker per
allungare la carriera, fin quando non conobbi Roselli che mi sistemò proprio lì».
Sta seguendo il campionato?
«Il Cosenza sta disputando un ottimo
cammino alle spalle delle compagini costruite per vincere. Magari arriva mio figlio a gennaio, chi lo sa…».
E’ più tornato a Cosenza?
«No, ne parlavo con mia moglie qualche
tempo fa. E’ un viaggio che mi sono promesso di fare: ho tanti amici da quelle
parti».
Ha qualche rammarico dell’esperienza in Calabria?
«Sicuramente sì. La favola del Chievo poteva viverla il Cosenza. L’anno seguente
furono prese decisioni avventate. De Rosa
non lo avrei esonerato, perché partimmo
molto bene e la scelta di sollevarlo dall’incarico non fu azzeccata. Il gruppo era forte
e ben assortito, peccato».
Ant.Cla.
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GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016
NEWS
DERBY SUI SOCIAL PER RIMEDIARE
AL DIETROFRONT DELLA LEGA
PRIMA GARA IN DIRETTA ASSOLUTA SU FACEBOOK. UNA MAGRA CONSOLAZIONE PER I TIFOSI CHE PREGUSTAVANO LA GARA IL 26 DICEMBRE
Si gioca il 22 dicembre alle
14.30. Alla fine c’è stato poco
da fare per il Cosenza che
avrebbe voluto fortemente riportare la partita con il Catanzaro al giorno di Santo Stefano. Niente boxing day e stadio
pieno, pertanto, ma uno spettacolo monco che si svolgerà
in un orario lavorativo di un
giovedì pre-natalizio. Di certo
non il massimo della vita per la
gara più attesa della stagione.
Il derby con le Aquile, come
tutti ricorderanno, era stato
sbandierato ad agosto come
un grande evento. Un evento
da godersi in salsa british, in
un giorno inusuale per il calcio italiano, ma di grande fascino e tradizione per quello
d’Oltremanica. Il boxing day
fu presentato dal presidente
della Lega Pro Gabriele Gravina come una forte innovazione, probabilmente a ragione
se il 26 dicembre si fossero
disputati tutti i big match del
campionato. Per molti, invece, sarebbe stato subordinato
ad altro se fosse capitato ad
esempio un normalissimo Siracusa-Cosenza. Insomma, il
fermento in città c’è stato per
la sfida al Catanzaro e non
tanto per la data inizialmente
scelta.
Ad inizio novembre la marcia indietro di Gravina, con
l’anticipo dell’intera giornata
al 22 dicembre. Il presidente
della Lega Pro ha spiegato il
dietrofront dicendo: «Abbiamo avuto una riunione con
l’Aic e il presidente Tommasi.
I calciatori avrebbero dovuto
viaggiare il 24 e il 25 dicembre e ci sarebbero stati diver-
A quel punto si è mosso anche
il presidente Guarascio, fresco
dell’elezione nel Consiglio di
Lega.
Il patron rossoblù, per andare
incontro ai suoi tanti supporter
za-Catanzaro al 26 dicembre
ed ha iniziato anche a sondare
il terreno con il patron delle
Aquile Cosentino e gli organi di
vigilanza. In questo passaggio
qualcosa è andato storto per
si problemi. Abbiamo quindi
optato per un’altra soluzione,
a salvaguardia dello spettacolo
e della regolarità della competizione». Già, nessuno avrebbe fiatato a Cosenza se non ci
fosse stato di mezzo il derby.
che con largo anticipo avevano
prenotato il viaggio di rientro
in città e per non perdere un
incasso succulento, ha chiesto
il via libera, ottenendolo, sia a
Gravina che all’Assocalciatori.
L’idea era di riportare Cosen-
il parere negativo arrivato dai
Tre Colli. Neppure il viaggio
di mercoledì in Lega a Firenze
di Guarascio ha sortito effetti.
Col supporto del dg Ghirelli
ha provato a far cambiare idea
per telefono a Cosentino, che
si è preso un po’ di tempo per
riflettere. La risposta, tuttavia,
è stata negativa.
Nel frattempo Gravina ha pubblicizzato la diretta Facebook
della partita, prima in Italia
ad essere trasmessa sul noto
social network (e gratis). Ha
indicato il 22 dicembre, quasi come a voler mettere una
pietra sopra alla questione.
Del derby si è parlato anche
in Commissione di vigilanza,
dove l’argomento si è intrecciato di sovente con i lavori al
Marulla che ancora non sono
partiti nonostante fosse dicembre la dead line. Nei giorni
scorsi l’ufficialità. A chi non
potrà andare allo stadio, tuttavia, non mancheranno i modi
per seguirla. Magra consolazione, ma è così.
BIGLIETTI. La Società Cosenza Calcio ha comunicato
che in aggiunta ai classici settori è stata attivata la vendita
del settore “Tribuna B” scoperta al prezzo di 12 euro. Si specifica che per la suddetta gara
è stata indetta la “giornata rossoblù” e dunque non saranno
validi gli abbonamenti. La società ha ribadito che l’acquisto
del tagliando e l’ingresso allo
stadio sono consentiti esclusivamente previa esibizione di
un documento di identità valido (non sono utili le patenti
prive di indicazione della residenza).
a.c.
RESTYLING SAN VITO: SI INIZIA A FINE DICEMBRE
Dicembre è il mese in cui se ne saprà di più
circa i lavori di ammodernamento dell’impianto
di Via degli Stadi, vale a dire del famoso
restyling che ha provocato nelle settimane
scorse il risentimento della tifoseria del
Cosenza. Almeno erano questi i tempi indicati
dargli organi competenti e sui quali ci si è
basati per buon senso in modo da evitare
drastici provvedimenti da parte delle autorità
competenti. Tra striscioni alle partite, sit-in,
proteste e incontri con i rappresentanti di
comune e società, il popolo dei lupi ha espresso
il proprio fermo disappunto all’innalzamento di
nuove barriere tra rettangolo di gioco e tribune.
Il progetto originale prevedeva delle reti atte
a dividere gli spalti dal fossato di 2.20 metri.
Uno sfregio non solo all’estetica di un impianto
già brutto di per sé, ma anche alla passione
dei sostenitori che hanno fatto quindi sentire
la loro voce. A margine di diversi faccia a
faccia e di lunghe riunioni alla fine si è scelto
di optare per una recinzione di 1.10 metri. Vale
a dire circa 20 centimetri in più rispetto alle
ringhiere già esistenti. E’ quanto permette il
DM del ’96 numero 61, inasprito in alcuni suoi
punti dal ministro Pisanu nel 2005, che fornisce
le linee guida in tema di impiantistica per le
manifestazioni sportive.
L’architetto Reda, assegnatario della
progettazione, a quel punto si è rimesso a
lavoro ex novo e una trentina di giorni fa ha
consegnato il progetto al Coni. L’approvazione
dell’organismo regionale è arrivata a corredo di
qualche giorno di analisi. Il passaggio seguente
riguarda Palazzo dei Bruzi che, ricevuto
l’incartamento e con l’ok della commissione,
procederà ad assegnare i lavori alla ditta
che presenterà il miglior preventivo. Ad inizio
ottobre si parlò del 31 dicembre quale limite
massimo entro cui dar vita ai lavori. In tutto
ciò il fossato, passato nel tempo dall’essere
elemento di separazione tra tifosi e rettangolo
verde ad elemento di rischio, verrà messo in
sicurezza con del massetto liscio per renderlo
perpendicolare alle barriere lasciando intatti
i canali di scolo e drenaggio. Non subiranno
modifiche, invece, i lavori riguardanti la nuova
divisione dei settori del Marulla.
DERBY CON LA REGGINA. La Lega Pro ha
resto note le partite che da qui a fine febbraio
verranno trasmesse in diretta televisiva da RAI
SPORT. Il tutto, ovviamente, avverrà in posticipo
di lunedì sera alle 20.45. E’ il caso, per il
Cosenza, della giornata numero 25 quando al
Marulla sarà di scena la Reggina. Per favorire
la trasmissione del match in tv, la partita verrà
disputata lunedì 13 Febbraio 2017 alle ore
20.45, anziché come previsto inizialmente
sabato 11 febbraio alle 16.30.
La mente non può non tornare a quel CosenzaReggina 2-0 del 31 marzo 1996 che le pay-tv
dell’epoca trasmisero nello Stivale. Il match fu
risolto da un gol di Tatti e da uno di Lucarelli
che nella ripresa piegarono la resistenza degli
amaranto e dei loro tifosi sul finire del match.
L’atmosfera del prossimo derby sarà simile,
specialmente se i rossoblù di Giorgio Roselli
riusciranno ad infiammare il campionato.
for.cos.