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Centro storico, affittare i ‘bassi’ alle prostitute non è
reato: assolto ex legionario
Lunedì 19 dicembre 2016
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Genova. E’ stato assolto in primo grado con formula piena Arturo Zannini, sessant’anni, ex
legionario che da tempo si era convertito ad un business redditizio, quello di affittare bassi
nella città vecchia principalmente a prostitute.
L’indagine, avviata dalla squadra mobile di Genova e coordinata dal sostituto procuratore
Federico Manotti, aveva portato al sequestro a metà febbraio dell’anno scorso, di tre bassi
in vico Untoria 45 rosso, vico Cavigliere 1 rosso e vico Boccanegra 5 rosso, ma in tutto gli
appartamenti interessati sarebbero stati una 50 una. L’accusa era di sfruttamento e
favoreggiamento della prostituzione. Certo Zannini affittava a canone ‘di mercato’ circa
300-350 euro ad appartamento e ci pagava sopra le tasse.
Il sessantenne, secondo quanto emerso dalle indagini si occupava personalmente della
gestione degli inquilini alla luce del sole, ma la giurisprudenza italiana sul tema è piuttosto
rigida: occorre dimostrare che ci sia effettivamente uno sfruttamento (per esempio con
canoni d’affitto molto al di sopra del prezzo di mercato) e per i giudici, evidentemente le
prove non sono bastate.
La corte di Cassazione due anni fa, in caso simile, aveva chiarito che “la mera stipula del
contratto di per sé non integra la fattispecie criminosa, in quanto l’atto negoziale in
assenza di altre prestazioni accessorie riguarda la persona e le sue esigenze abitative e
non costituisce diretto ausilio all’attività di prostituzione”.
La procura aveva istruito quello che considerava in questo senso un ‘caso pilota’ e non
nega una certa amarezza che non potrà non influenzare indagini future
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28.12.2016