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IL FOCOLARE
per costruire insieme
“la comunità”
parrocchia ss. Pietro e Paolo - Arcellasco
Dicembre 2016
Segreteria parrocchiale:
ore 9,00 - 11,30 Martedì, Giovedì
ore 16,30 - 19,00 Lunedì, Mercoledì e Venerdì
(circolare interna pro manoscritto)
www.parrocchiaarcellasco.it
[email protected] - [email protected]
Natale :
UNA CASA PER GESU’
Dio per farsi uomo tra di noi ha cercato
una casa dove essere accolto e dove
abitare. L’ha trovata nella casa di
Nazareth di Maria e Giuseppe. Ma nella
sua vita Gesù ha continuato a bussare
alla porta di tante case: la casa di
Zaccheo (“Zaccheo, scendi subito, perché
oggi devo fermarmi a casa tua” Lc 19,5),
la casa di Pietro e della sua suocera,
la casa di Simone il fariseo, la casa dei
pubblicani, la casa di Marta, Maria e
Lazzaro…
Il libro dell’Apocalisse dice che il Signore
bussa alla porta della nostra casa e se
gli apriamo Lui si ferma a cenare con
noi: “Ecco: sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce
voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. (Apocalisse 3).
In questo periodo di preparazione al Natale prendiamo coscienza con gioia del desiderio del Signore di
entrare nella casa della nostra vita e della nostra famiglia come è entrato nella casa di Nazaret, perché
egli possa cenare con noi, cioè illuminare la nostra vita con la sua amicizia.
Perché questo avvenga è necessario custodire alcuni atteggiamenti umani e spirituali che rendono reale
l’ospitalità di Cristo non solo nella festa del Natale ma soprattutto nel “Natale della vita”.
Il Silenzio: il rumore, l’affanno, l’attività frenetica…non ci permettono di ascoltare il suo bussare alla
porta. Creiamo in noi e nella nostra famiglia spazi di silenzio, di ascolto della sua Parola, di preghiera
per dare profondità alla nostra vita e sensibilità al nostro cuore.
L’apertura agli altri: il prossimo non è un “disturbatore” ma è un dono che arricchisce la nostra vita,
che la completa, specialmente quando egli ha bisogno del nostro ascolto e del nostro aiuto. Cristo non
viene mai solo ma sempre accompagnato dai fratelli e dai poveri.
CELEBRAZIONI
Uscire di casa: quando il Signore entra in una casa egli ci invita
NATALIZIE
a uscire, ad andare ad incontrare e cercare i fratelli. La casa non
è una “tana” in cui rifugiarsi ma un punto di partenza. Quando
24 Dicembre
Cristo viene ci affida sempre una responsabilità nella Chiesa e
Ore 23.30 Veglia e s. Messa
nel mondo, ci invita a costruire il bene comune perché se Lui
nella notte di Natale
entra in ogni casa, desidera tuttavia dare agli uomini una casa
che è di tutti: la Casa del Padre dove ogni uomo trova la sua
25 Dicembre NATALE
stabile dimora, dove il Padre fa festa per tutti i suoi figli.
s. Messa 10,30
Il Signore ci conceda in questi giorni di Avvento e Natale di
Ore 8.00/ 18.00
accogliere Gesù che cerca sempre una casa nella nostre famiglie,
Ore 9.15 Bindella
nella comunità cristiana che celebra la festa dell’Eucaristia, in
(S. Ambrogio)
ogni esperienza di fraternità che arricchisce la nostra umanità.
Auguri di Buon Natale
Don Claudio
LA NOSTRA CASA
Mons. Claudio Civetti,
Rinascita cristiana
La nostra casa, Signore,
sia salda,
perché fondata su di te,
che sei la roccia;
luminosa,
perché illuminata da te,
che sei la luce;
serena perché guardata da te,
che sei la gioia;
silente, perché governata da te,
che sei la pace;
ospitale, perché abitata da te,
che sei l’amore.
Nessuno, Signore,
venga alla nostra casa
senza esservi accolto;
nessuno, vi pianga
senza essersi consolato;
nessuno vi ritorni
senza ritrovarti nella preghiera,
nell’amore e nella pace.
Valore della liturgia
Tutta la Chiesa è il soggetto della
liturgia, perché è una comunità
costituita da membri inseriti
per mezzo del sacramento del
Battesimo e quindi consacrati
ad offrire a Dio un culto vero.
La Chiesa si preoccupa che
i fedeli non assistano come
estranei e muti spettatori a
questo mistero di fede, ma
che partecipino all’azione
sacra
“consapevolmente,
pienamente e attivamente”.
Martedì
15
Novembre
in
decanato si è svolto un incontro
sul tema: “Segni e simboli nella
liturgia: come valorizzarli”.
Il relatore don Norberto Valli
ci ha spiegato molto bene
l’importanza dei simboli nella
celebrazione eucaristica: “La
liturgia è alimentata dalla forza
simbolica dei gesti”. Attraverso
la celebrazione simbolica l’uomo
accede alla realtà liturgica, che
rende presente la salvezza di
Cristo.
I Simboli che caratterizzano una
liturgia sono diversi. Il silenzio è
una realtà simbolica dove la voce
di Dio si manifesta in un “vento
leggero e silenzioso”.
Riti e preghiere sono simboli
mediante i quali si comprende e
si entra nel Mistero della fede.
I ceri e l’incenso attorno alla
Parola richiamano la presenza
di Cristo. La processione della
Comunione è immagine del
popolo che cammina incontro
al Signore e anticipazione
dell’incontro finale.
La
commissione
liturgica
parrocchiale, si è riunita per
pensare la stesura di un progetto
pastorale sul tema della liturgia
della nostra Parrocchia.
La vita liturgica della Parrocchia
si sviluppa attorno al mistero
pasquale dell’Eucaristia, e
si sostiene con la preghiera.
La comunità parrocchiale
dovrà verificare come vivere
adeguatamente tutti i sacramenti
e i momenti liturgici della
Parrocchia, consapevoli che la
vita di una comunità cristiana
trova la sua sorgente e il suo
alimento nella liturgia.
Valerio
LA CRESIMA: “FUOCO” DELLO SPIRITO CHE ACCENDE LA VITA
“La zia Elvira era la zia più simpatica di tutte le altre zie; tutte le volte che andavo a trovarla aveva sempre
qualcosa di buono da offrire oltre al suo buon umore: un dolce, dei biscotti, il te, la cioccolata. La zia Elvira aveva
una collezione di candele le più strane, le più particolari, da tutte le parti del mondo, artistiche, profumate,
semplici”. Così ha esordito Mons. Delpini durante la celebrazione della Cresima. Mi chiedevo cosa centra
la zia Elvira con la cresima! Poi a poco a poco ho capito.
Il Vescovo, con il suo significativo racconto, ha invitato i ragazzi ad essere come le candele che, sono fatte
per essere accese e per consumarsi fino in fondo, per fare luce e dare calore a chi sta loro attorno. Il
sacrificio delle candele è necessario perchè raggiungano il loro scopo. Solo così saranno felici, per essersi
donate senza riserve. Meglio consumarsi per dare luce e calore che finire in discarica inutilizzate e piene
di polvere. Lo Spirito Santo ci accende di amore che chiede di essere vissuto e donato fino al dono di sé,
altrimenti muore. Grazie don Mario Delpini per questa predica così chiara ed efficace e forse come una
candela accesa ha raggiunto il suo scopo, perchè all’incontro successivo di catechesi, ci sono molti ragazzi.
Forse hanno ricevuto il messaggio.
Sabrina
Attualità dell’Oratorio, valori che propone
Oratorio: che gioia!!!
Domenica, ore 16.30, una domenica come tante altre… sono qui in oratorio… nel salone del bar… tre
animatori giocano a ping-pong, poi si fermano, guardano il cell., il barista se ne esce a prendere una
boccata d’aria, sul campetto 4/5 ragazzi giocano a calcio… Queste sono a volte le domeniche in oratorio.
Mi guardo in giro e faccio delle considerazioni. Sorge spontanea una domanda che rivolgo ai tre adolescenti
che giocano: “Ragazzi posso farvi una domanda? Perchè pochi bambini vengono in oratorio?
Si annoiano? Hanno altro da fare? Preferiscono stare in casa a giocare da soli?”
Rispondono i tre adolescenti:
“Preferiscono stare in casa a giocare alla play...Stanno bene da soli...Fanno fatica a giocare insieme.
...Se non ci sono gli amici, rimane a casa anche
chi vorrebbe venire. ...Se i genitori non li
accompagnano…noi venivamo a piedi in gruppo…
adesso a piedi no”.
Per noi grandi la domenica senza oratorio è come
una festa senza musica e amici.
Ci chiediamo e ci provochiamo: “L’oratorio
serve ancora come punto di incontro, di ritrovo,
di aggregazione e soprattutto come punto di
riferimento anche per l’educazione cristiana?”.
Genitori, chiediamo a voi: “Ritenete ancora
importante l’oratorio, è da tenere aperto e da
animare?”
E non diciamo: “Ai miei tempi…” Perchè il tempo e
la storia la facciamo noi!
Con perseveranza vogliamo continuare a trasmettere i
valori umani e cristiani dell’oratorio.
Castagnata in Oratorio
In particolare ci impegnamo a vivere nei tempi
forti dell’anno le domeniche “Insieme” ragazzi e genitori e a proporre una domenica al mese un evento
straordinario di festa.
Il prossimo appuntamento sarà domenica 18 dicembre dalle ore 15.00 per la grande festa di Natale.
Ciao e…evviva l’oratorio!!!! Liliana
Diventare nonni
Diventare nonni è un’esperienza bellissima. E’ come dare un senso all’impegno di un’ intera esistenza:
-Tutto quello che ho vissuto fino ad ora - mi sono detta io – trova la sua giustificazione in questa nuova vita!
Diventare nonni dà l’opportunità di reinventarsi un nuovo modo di essere. Oggi non esistono forse più le
nonne che possono limitarsi a sferruzzare raccontando le favole accanto al camino. Il mondo è cambiato, i
nostri figli devono occuparsi quotidianamente di mille cose, in un’ atmosfera di precarietà che poco giova
alla loro serenità. Noi nonni perciò siamo spesso chiamati a sostenere le famiglie giovani in vari modi.
Spesso dobbiamo contribuire alla custodia dei più
piccoli, badando a non sostituirci ai genitori, ma
assecondando la linea educativa scelta da loro
e diventando per i nipoti la radice che li àncora
a un passato i cui valori danno sicurezza anche
quando intorno tutto appare confuso; possiamo e
dobbiamo accorrere quando capita qualche guaio
imprevisto; molti devono anche dare un qualche
sostegno economico magari mascherato sotto
forma di regalo. Ma credo che il sostegno maggiore
che si possa dare è la nostra serenità, la nostra
capacità di mantenere viva la Speranza, la nostra
consapevolezza che il tempo sana molte ferite e
che al di là di quello che può capitare ci si deve
sempre sentire avvolti dallo sguardo premuroso di
un Dio che è Amore.
Nonna Diana
ATTESA DEL NATALE
Giovedì 8 dicembre
Ore 14.30 Lancio letterine e Tombolata per bambini al Cep’ di Bindella
Domenica 18 dicembre
Ore 10.30 s.Messa e Benedizione statuine di Gesu’ Bambino
Ore 14.00 Grande festa in oratorio - Caccia al tesoro di Natale, fiabe animate e…tante sorprese...
dal 19 al 22 Dicembre
Ore 17.00 in chiesa - Novena di Natale per i Bambini
23 Dicembre
Ore 19.00 in chiesa
Conclusione della novena di Natale con presepe vivente
CELEBRAZIONI NATALIZIE
24 Dicembre
Ore 18.00 s. Messa per BAMBINI
Ore 23.30 Veglia e s. Messa nella notte di Natale
25 Dicembre NATALE ore 10,30 s. Messa Solenne
Ore 8.00 / 18.00
Ore 9.15 Bindella (S. Ambrogio)
EVENTI NATALIZI
Domenica 11 dicembre ore 21,00
CONCERTO DI NATALE
a cura del Corpo Musicale
“CAV. PIETRO MASCIADRI”
organizzato da NOI GENITORI
Martedì 13 Dicembre al pomeriggio
VISITA ALLA PINACOTECA AMBROSIANA
E ALLA MADONNA DELLA MISERICORDIA
presso Palazzo Marino
Venerdì 23 dicembre ore 21,00
Concerto strumentale
CONVIVIA MUSICA - FELIZ NAVIDAD
musiche di Ariel Ramirez
Coro voci femminili
Pianoforte e Direzione: Marco Testori
Arcellasco d’Erba - Chiesa ss. Pietro e Paolo
Giorni 27-30 dicembre
dalle ore 8,00 alle 16,00
Oratorio Natalizio per
Bambini dai 4 agli 8 anni
Gruppo III età - San Luca Bologna
Concorso Presepi 2016
Anche quest’anno, come è ormai tradizione, si
svolgerà il Concorso Presepi aperto a tutti.
Bambini, giovani, adulti, famiglie, chi vuole
partecipare dovrà iscriversi in segreteria compilando
il consueto modulo, entro e non oltre il 23/12/2016.
Saranno premiati i migliori Presepi secondo diverse
categorie il giorno dell’Epifania nel pomeriggio.
Nati: Zulian Beatrice,Colombo Vanessa,
Castelnuovo Alessia, Maoret Oliver,
Gavazzi Ludovico
Morti: Consonni Giuseppe, Pappalepore Ida,
Bastai Enzo, Dameno Antonio,
Castelnuovo Francesco