Stefano Sardara furibondo: «C`è chi gioca in

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Transcript Stefano Sardara furibondo: «C`è chi gioca in

LA SOCIETÀ
Stefano Sardara furibondo:
«C'è chi gioca in pantofole»
» SASSARI
«Abbiamo messo tutti nelle migliori condizioni per rendere al
meglio, ma c'è qualcuno che
gioca in ciabatte e allora dico
che quest'isola felice può anche
diventare Alcatraz». Stefano
Sardara ha fiamme che gli escono dalle orecchie e le sue parole
non sono meno incandescenti.
«Dopo la sconfitta di Brindisi
avevo avvisato tutti: un'altra
brutta figura e andiamo tutti in
ritiro. Siamo sempre stati buoni
con tutti - dice il presidente
biancoblù - ma essere buoni
non significa essere fessi. Il
gruppo deve ritrovare l'amor
proprio, per evitare certe figuracce, e deve onorare una maglia che ha una storia importan-
te e merita più rispetto. Il Natale a Olbia? Serve perché ne devono uscire da soli, in un modo
o nell'altro. Altrimenti al Geovillage potrebbero anche tornarci
molto presto».
Nessuna discussione interna
legata alla posizione di coach
Pasquini? «Federico è una persona che sa prendersi le sue responsabilità, sa benissimo cosa
ci stiamo giocando e se avesse
la percezione che il problema è
lui sarebbe il primo a farsi da
parte, e resterebbe comunque
con noi. Ma il punto è che il problema non è il manico».
Allora il problema dove sta?
«Sta nella testa dei giocatori tuona Sardara-, che si squagliano alle prime difficoltà. E che a
Charleroi, all'intervallo, sono
SERIE A
entrati negli spogliatoi sotto di
due e avevano la faccia di chi è
sotto di duecento punti. Hanno
giocato quasi col lutto al braccio. Abbiamo massima fiducia
nel gruppo che abbiamo costruito ma in questo momento bisogna darsi una svegliata: gente
che gioca in pantofole noi non
ne vogliamo».
I tifosi stanno esprimendo
un notevole il malumore attraverso i social. «Lo capisco benissimo, noi in società siamo i primi a essere delusi e adirati. Non
stiamo con le mani in mano conclude il presidente biancoblù - e mandare la squadra in ritiro è una scelta legata al fatto
che serve una scossa importante. E serve adesso», (a.si.)