Linea spazio colore - Eco di Milano e Provincia

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Per la Giunta, ancora una sconfitta
DAL TERRITORIO
21 DICEMBRE 2016
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PIEVE / è COSTATA 12mILA EURO AL COmUNE UN’ORdINANZA PER dEmOLIRE UNA SEmPLICE SCALA
Condannato il Comune per un provvedimento disciplinare, comminato illegalmente a due dipendenti
d
ni il meccanismo delle spese
legali. Se il Tar stabilisce
che le spese di giudizio da
pagare al legale che ha vinto
la causa ammontano a
2.188,68 euro perché quelle
del comune di Pieve per il
euro quell’ordinanza di demolizione (dichiarata illegittima dal Tar). Il motivo del
contendere, per il quale il
Tar ha condannato il comune di Pieve, sono contenuti
nel dispositivo della sentenza che riportiamo:
“Si trattava-si legge nella
proprio legale ammontano a
€ 10.680? Perché l’enorme
disparità? Ed era necessaria
una causa per una semplice
scala? Alle tasche dei cittadini è costata oltre 12 mila
sentenza- di una scala esterna di sei gradini: è stato peraltro escluso che potessero
considerarsi tale un “passaggio scoperto”, costituito
da sei gradini, che consenti-
di Ubaldo Bungaro
opo la sentenza del
tribunale di milano
che aveva condannato il comune di Pieve per un
provvedimento disciplinare,
comminato illegittimamente, a due dipendenti dal comandante della Polizia locale (m.C) (una vicenda che è
costata circa 30 mila euro ai
cittadini e che ha visto assolti con formula piena i due
dipendenti) arriva una nuova condanna per la giunta
festa.
Il Tar Lombardia, sez. II,
con sentenza n. 1606 del
2016 ha dato ragione a una
famiglia di via Venezia, che
si era vista notificare nel
2015, un’ordinanza di demolizione per una scala
esterna di sei gradini, e ha
condannato il comune di
Pieve alla rifusione delle
spese di giudizio per oltre
2000 euro; a queste spese
vanno aggiunte oltre10 mila
euro per il legale dell’Ente
(una spesa folle).
Non si capisce come funzio-
“Linea spazio colore”
SEGRATE / La mostra fino a metà gennaio
fino al 15 gennaio 2017, al Centro
Verdi di via 25 Aprile, si terrà la mostra “Linea spazio colore” dell'illustratrice Anna Sutor. Una mostra raffinata, per grandi e per piccoli, di una
delle più interessanti illustratrici italiane di oggi. Anna Sutor concepisce
il disegno come pura linearità, come
scorrere della mano; ama il segno più
semplice, elementare, il contorno,
non il chiaroscuro, non il tratteggio
di volume o d'ombra, non il gioco di
trasparenze. molti suoi personaggi
sono innaturalmente allungati e nella
loro capacità di articolarsi abitano in
modo fluido gli spazi. disegna con
la stessa spontaneità grafica per riviste economiche come per giornali di
moda, per pubblicità come per l'infanzia.
“Nel Centro Verdi che può considerarsi il cuore pulsante della cultura
della città- afferma l'assessore gian-
luca Poldi- abbiamo sviluppato questa mostra collegando la sala espositiva del secondo piano con la sezione
bambini e ragazzi della biblioteca,
riaprendo la scala interna, da anni
inutilizzata, mostrando un altro passaggio di questa macchina-labirinto.
Anna Sutor ci ricorda che illustrare
significa donare splendore, illuminare. Ciò che lei fa, provare a cancellare il brutto e far vedere il bello, è
anche il nostro augurio per noi stessi,
per tutti”.
gli orari di apertura della mostra sono i seguenti: fino al 23 dicembre e
dal 2 al 15 gennaio (da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle 23.00, sabato
dalle 9.00 alle 23.00, domenica dalle
9.00 alle 20.00), dal 27 al 30 dicembre (dalle 8.00 alle 20.00), chiusura
il 24, 25, 26, 31 dicembre, 1 e 6 gennaio.
Gianluca Stroppa
va il collegamento fra il piano di campagna ed il capo
principale della scala, nonché una breve rampa in posizione ortogonale al confine (Cass. civ., Sez. II, n.
5467 del 1986, cit.).
Si tratta infatti di una struttura essenziale e completamente aperta, che occupa
esclusivamente lo spazio
corrispondente al modesto
ingombro dei gradini, della
trave in ferro su cui sono innestati, e delle altre strutture
lineari in ferro che formano
il corrimano e i suoi due sostegni. Il manufatto conclude il giudice del Tar- non
presenta caratteristiche tali
da costituire un volume di
ingombro che possa ritenersi apprezzabile ai fini
delle norme in materia di
distanze.
Condanna il Comune di Pieve Emanuele al pagamento
delle spese di lite, che liquida nell’importo di euro
1.500,00 (millecinquecento/00), oltre oneri per spese
generali nella misura del
quindici per cento.
SAN dONATO / dal 30 dicembre al 7 gennaio
Niente botti per Capodanno
Stop a petardi e artifici pirotecnici durante le festività natalizie. Il divieto, contenuto nell’ordinanza sindacale n. 23
del 15 dicembre, vale su tutto il territorio comunale dal 30
dicembre al 7 gennaio prossimi. Il provvedimento nasce
con l’intento di preservare l’incolumità di persone e animali, ma anche di proteggere l’ambiente. L’accensione di
fuochi aggrava e incrementa l’emissione di inquinanti quali
Pm10, Pm25 e No2, oltre a causare spesso danni e lesioni
alle persone. dovuti all’uso improprio a al malfunzionamento dei petardi. A ciò si aggiungono gli effetti traumatici
e lo stress da rumore provocato dalle esplosioni agli animali
domestici e l’inquinamento acustico in ambito urbano.
Con questo motivazioni l’Amministrazione vieta, dalla vigilia di San Silvestro al giorno dopo l’Epifania, l’accensione e i lanci di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo
scoppio di mortaretti razzi e altri artifici pirotecnici in tutti
i luoghi, coperti o scoperti, privati e pubblici. L’interdizione
si estende alle vie, piazze e aree pubbliche dove transitino
o siano presenti delle persone. La violazione dell’ordinanza
comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa
pecuniaria che va da 25 a 500 euro.
“L’ordinanza”, spiega il sindaco Andrea Checchi, “contrasta anche il fenomeno dell’illegalità con cui, approfittando
della confusione del momento festivo, qualcuno utilizza
impunemente ordigni illegali e addirittura armi da fuoco
che possono colpire persone innocenti”.
Occhio, quindi, a non fare scoppiare le… bombe nelle vie
cittadine.
Domenico Palumbo
Dopo 15 giorni
guasto riparato
mILANO / VIA VALLAZZE
dopo più di quindici giorni, ed è un computo
assai benevolo, uno dei quattro semafori che
regolano il traffico e l'attraversamento dei passanti all'incrocio di viale Lombardia con via
Vallazze è stato finalmente riparato. molti cittadini si sono domandati il motivo di questo ritardo, di fatto l'incrocio è sempre molto impegnato da un significativo transito di automobili,
da frequenti passaggi di ambulanze in sirena a
tutte le ore e dall'attraversamento di molte persone poiché nelle immediate vicinanze si trovano il Pronto Soccorso della clinica Città Studi, ex Santa Rita, un supermercato, la chiesa di
San Luca Evangelista e la fermata dell' autobus
62, spesso raggiunta precipitosamente e a volte
imprudentemente da chi vede in arrivo il mezzo. A cosa è stata dovuta questa prolungata e
pericolosa disfunzione? Sorge spontaneo un
confronto con la prontezza di chi sanziona giustamente le auto in sosta vietata o prive di
ticket.
Roberto Arioli
Lotta contro il lavoro nero Tentata rapina alla lavanderia
mILANO / BLITZ ALL’ORTOmERCATO
mercoledì scorso, all'alba, i
carabinieri della Compagnia
di milano Porta monforte,
con il supporto
dei carabinieri
della Compagnia d'Intervento Operativo del
3° Reggimento
Lombardia, hanno realizzato un
servizio straordinario di controllo all'interno
dell'Ortomercato.
I controlli dei
carabinieri hanno riguardato
6 aziende ortofrutticole e,
con il supporto degli specialisti del Nucleo Ispettorato
del Lavoro e del NAS (Nu-
cleo Antisofisticazioni e Sanità), sono state effettuate
verifiche sul rispetto delle
norme igienico - sanitarie,
sulla sicurezza dei lavoratori, finalizzate anche all'emersione del 'lavoro nero'.
Il Comando Provinciale di
milano comunica che complessivamente sono stati
identificati oltre cento lavoratori, a dimostrazione che la piaga
dello sfruttamento
non è stata ancora
debellata tanto che
alle 3 di notte, decine di braccianti
in nero, per lo più
minorenni, scavalcano le recinzioni
per lavorare come
facchini all'interno
del mercato più
grande d'Italia. Il
lavoro nero in Italia è una
piaga che coinvolge più di
300 mila minori.
Cristina Fabris
mILANO / La titolare caccano il ladro a colpi di ferro da stiro
Una rapina andata male, con
qualche risvolto comico, quella
avvenuta mercoledì scorso in
una lavanderia di via guarnieri, nel municipio 5. Poco dopo
le cinque, un uomo con il volto
parzialmente coperto ha infatti
fatto irruzione nel locale con
un coltello in pugno e ha minacciato le due donne presenti
all’interno per costringere le
vittime a dargli i soldi presenti
in cassa. forse pensava che
mettere a segno quel colpo sarebbe stato semplice. Invece,
dopo aver costretto la titolare
e la dipendente di tre anni più
giovane, entrambe romene, a
scendere in un locale seminterrato per consegnargli l’incasso
custodito dentro due borse, il
furfante ha dovuto fare i conti
con le due donne che hanno
reagito e invece di consegnar-
gli le borse col denaro, la titolare ha preso una sedia e l’ha
scagliata contro l’uomo, mentre l’altra ha brandito un ferro
da stiro e lo ha posato sul dorso
della mano sinistra del rapina-
tore, che a quel punto, senza
soldi e ferito, è scappato e ha
fatto perdere le proprie tracce.
La titolare ha chiamato subito
la polizia che è intervenuta dopo pochi minuti.
C.F.
Augura a tutti
i lettori e gli
inserzionisti
Buon Natale e
Felice Anno
Nuovo