depliant - Provincia di Udine

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FOTOGRAFO NATURALISTA
E’ nato a Gorizia nel 1971, e fin da
ragazzo mostra una spiccato interesse
verso la natura che dagli anni ‘90 diventa
anche la protagonista del suo accostarsi
alla fotografia. Studia tecnica, ripresa e
composizione fotografica, elaborando
poi un suo peculiare carattere estetico e
artistico che lo porta a diventare presto
uno dei punti di riferimento più alti
della fotografica naturalistica del Friuli
Venezia Giulia. Le sue foto di boschi e
alberi sono state scelte dal Corpo Forestale per diverse esposizioni
nazionali e attività didattiche. Ha esposto e pubblicato le sue foto in
varie pubblicazioni e siti naturalistici.
Born in Gorizia in 1971, as a boy he showed a keen interest in nature
that, from the 1990s also saw him become its protagonist through his
approachto photography. Technical studies, photographic shooting and
composition and the development of an unusual aesthetic and artistic
character quickly led to himbecoming one of the leading lights in natural
history photography in Friuli Venezia Giulia. His photographs of forests
and trees have been chosen by the Regional Forest Service for several
national exhibitions and educational activities. He has exhibited and
published his photos in publications and nature websites, developing
a unique style in which his combining of technical rigour and artistic
sensibility have become his strong point.
www.interlaced.it
LUCIO TOLAR
BOSCHI
sinfonia
di colori
Mostra fotografica di Lucio Tolar
www.provincia.udine.it
www.luciotolar.com
Palazzo Antonini Belgrado
Sede della Provincia di Udine
Piazza Patriarcato, 3 - Udine
23 DICEMBRE 2016 | 17 FEBBRAIO 2017
Palazzo Belgrado ospita dal 2014 esposizioni, mostre e rassegne fotografiche
che valorizzano la storia, i paesaggi e le personalità del nostro territorio.
Dalle copertine della Domenica del Corriere che narrano i giorni della Grande
Guerra, agli itinerari turistici ispirati ai luoghi della memoria, ai volti degli abitanti
di Tualis e Naiaret, ai tanti e incantevoli panorami del nostro Friuli, sono tante
le iniziative accolte nella prestigiosa sede della Provincia di Udine. Una dimora
illustre nella quale, percorrendo le sale, è racchiusa molta storia del nostro Friuli.
Di particolare pregio gli affreschi di Giulio Quaglio e varie opere contemporanee
(disegni, dipinti, sculture) che compongono “La Collezione D’Arte” della Provincia
di Udine: un raccolta di centinaia di pezzi, testimonianza delle varie sfumature ed
espressioni dell’arte in Friuli. Un patrimonio che, specie negli ultimi anni, l’Ente ha
inteso promuovere valorizzando soprattutto il percorso creativo di artisti locali.
Dal 23 dicembre 2016 ritorna una esposizione sui paesaggi della nostra terra:
il fotografo naturalista Lucio Tolar ci guida attraverso i sentieri dei boschi, dove
alberi e animali ci accompagneranno in un viaggio meraviglioso alla scoperta di
uno straordinario patrimonio naturalistico senza confini di spazio e di tempo.
Pietro Fontanini
Presidente della Provincia di Udine
Francesca Musto
Assessore al personale
controllo di gestione Provincia di Udine
Nell’universo di fotofanie che pervade ogni dispositivo e memoria elettronica del
nostro tempo, la fotografia di Lucio Tolar merita la consistenza reale della natura che
lui rappresenta. Fotofania contro fotografia? Immagine invisibile opposta alla “realtà”
della manifestazione su un sopporto che la rivela? Italo Zannier ha inventato questo
neologismo, fotofania, per far riflettere sull’invisibilità dell’immagine, sulla cattura di una
memoria che rimane tale finché non viene svelata e concretizzata.
Al di là di una concezione filosofica che tocca il concetto stesso di arte, le fotografie,
cioè l’immagine invisibile che si materializza nel supporto, di Lucio Tolar, indagano e
svelano un’altra invisibilità, quella della natura. I boschi sono ritratti secondo concezioni
che sottengono all’arte, ma contengono messaggi profondi. Questi boschi appaiono
armonici e “artistici” perché sono ecosistemi vivi, nei quali le interazioni biologiche
spazzano ogni concezione e considerazione paesaggistica e di bellezza umana.
Lucio Tolar rivela le interazioni intime tra gli alberi, che si attuano nella enorme rete
di filamenti funginei che connettono tutte le radici, l’opera della luce che determina i
piani verticali della foresta, il tempo che trasforma sostanza viva in altra sostanza viva.
In queste fotografie Lucio Tolar mostra la potenza dell’evoluzione. Non potendo
comprenderla totalmente (la scienza è ancora lontana da questo) la fa propria
trasformandola in emozione e incanto, facendo rivivere il fascino e lo stupore che ha
colpito e mai lasciato il genere Homo. Fotografie e non fotofanie, dunque, immagini che
si possono penetrare grazie allo loro potente visione tridimensionale, che si possono
condividere perché evocano odori, sensazioni tattili che ognuno di noi, almeno una volta
nella vita, ha potuto sentire e toccare. Quella natura che ora si vuole costringere in una
fania, in un’apparizione senza materia, e sulla quale si possa impunemente intervenire
e modificare con un click, senza timore di digitare delete, anzi, con la convinzione che si
possa cancellare senza conseguenze.
Sempre più spesso nella nostra società, l’apparenza e la realtà sono la stessa cosa.
Grazie a Lucio Tolar la memoria materiale della natura ha un supporto concreto.
Umberto Sarcinelli
Giornalista