La Provincia vende le azioni del Cim

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NO VB
48 .Novara e provincia
STAMPA
.LA
VENERDÌ 23 DICEMBRE 2016
ECONOMIA E ISTITUZIONI
La sua quota è pari al 2,65 per cento del capitale: ha un valore di 652 mila euro
I 5Stelle:
«Questo ente
è ridotto
a un mostro»
n I 5 Stelle
non hanno mai
pensato di partecipare alle
elezioni per la
Provincia, «un
ente che, per
come è stato
ridotto dalla
legge Delrio, è
un mostro burocratico e una
mortificazione
della democrazia». Il deputato
novarese Davide
Crippa ribadisce
la linea che il
Movimento ha
adottato in tutta
Italia: «Non
abbiamo presentato volutamente una
nostra lista, non
parteciperemo
né appoggeremo in alcun
modo le altre.
Siamo contro ciò
che riduce la
possibilità del
cittadino di
partecipare
direttamente».
Una posizione
diversa da quella
assunta per le
Città metropolitane: «C’è stata
una votazione
online nel 2014,
che in quel caso
ha stabilito di
partecipare». Le
Province conservano funzioni su
temi importanti
come i rifiuti:
«Auspichiamo
che quelle competenze passino
alle Regioni».[C.B.]
La Provincia vende le azioni del Cim
Il presidente: “È una scelta obbligata, i trasporti non rientrano nelle nostre funzioni”
Nuova
legge
CLAUDIO BRESSANI
NOVARA
La Provincia di Novara dismetterà la propria quota nel
centro interportuale merci
Cim Spa, che è pari al 2,65
per cento del capitale sociale,
per un valore nominale di
652.013 euro. Il Consiglio provinciale, all’unanimità, non
ha ravvisato «la necessità del
mantenimento per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente».
Nel 2015 la decisione era
stata di tenere la partecipazione in quanto «la società riveste
un ruolo strategico per lo sviluppo della logistica e dell’intermodalità». Ad imporre l’inversione di rotta è stato un decreto legislativo in vigore da
agosto, che stabilisce il divieto
di mantenere partecipazioni,
anche di minoranza, «in società aventi per oggetto attività di
beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità
istituzionali». «Era una decisione obbligata - dice il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi - visto che
adesso le amministrazioni provinciali non hanno più alcune
funzioni, tra le quali i trasporti, che sono passate alla nuova
Agenzia per la mobilità».
Ora si tratterà di vendere le
quote di Cim Spa, trovando chi
le voglia comprare, e anche di
capire quale ne sarà il concreto valore di mercato: gli uffici
sono stati incaricati di ricercare i potenziali acquirenti. La
prima mossa è stata la trasmissione della delibera al Cim
per informare gli altri soci, che
hanno un diritto di prelazione
nella vendita.
Le altre partecipazioni
Diversa decisione è stata assunta per la partecipazione
nella società consortile Distretto turistico dei laghi, che
svolge un ruolo di accoglienza
e promozione per quella che è
la destinazione turistica internazionale più importante del
Piemonte, con oltre 3 milioni di
presenze annue, per il 70 per
cento dall’estero. La Provincia
di Novara detiene una quota
del 5,79%, di valore economico
quasi simbolico (il valore ammonta a 5.164 euro), che ha de-
La Provincia
deve cedere
le partecipazioni
che non
rientrano
nei suoi
compiti
Ora
cercherà
il compratore
per la sua
quota
nel Cim
Il valore
supera
i 600 mila
euro
ciso di mantenere «in quanto
gli scopi sociali sono coerenti
con le finalità istituzionali».
Delle altre partecipazioni lo
scorso anno era stata deliberata la vendita di quella in Banca
Popolare Etica, una quota dello 0,01% ceduta il 5 agosto
scorso. È ancora in corso la
cessione della quota provinciale del 10,2% nell’incubatore
d’impresa Enne3 di Novara
che ha sede a Casa della porta.
È stata raccolta la volontà della Cassa di Risparmio di Alessandria di rilevare le quote,
ora si attende la firma.
Ed è in fase di dismissione,
operazione che è stata già decisa lo scorso anno, anche la
partecipazione dell’1,95% in
Saia, la Società aree industriali artigianali: è proprietaria di
un’area a destinazione produttiva a Pogno che si trova in
concordato preventivo.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Massimo Groff è il nuovo ad della società
“La logistica porta lavoro di qualità
Dobbiamo espanderci verso Galliate”
BARBARA COTTAVOZ
NOVARA
«La logistica viene
vista solo come consumo di suolo ma è
molto di più. Nei nostri
spazi, ad esempio, c’è un operatore di Gucci che fa controllo di qualità e spedisce capi in
tutto il mondo: dà uno stipendio sicuro a 35 persone, quasi
tutte di Novara, in locali automatizzati con la mensa interna. E abbiamo tante richieste
simili». Il nuovo amministratore delegato del Cim Massimo Groff, torinese di 45 anni,
conosce bene il mondo della
logistica perché come funzionario di Finpiemonte, società
della Regione e azionista di
punta dell’interporto novarese, se ne occupava da 7 anni.
Conosce anche il Cim, i
suoi amministratori e soprattutto i
conti: «La società è sana e
ha prospettive
interessanti di
sviluppo soprattutto nei terminal del Boschetto e nella locazione di spazi agli operatori.
Novara è un crocevia strategico
per l’Europa».
Adesso tutti i posti sono occupati: «Stiamo pensando di
valorizzare gli ultimi 15 mila
metri quadrati liberi nella parte
Ovest dell’interporto - dice il
nuovo ad - ma poi sarà necessario programmare un’espansione più corposa. Ho incontrato il
sindaco di Novara e mi confron-
terò con gli amministratori di
Galliate: la crescita passa da lì».
Groff ha già preso in mano
anche il dossier sui problemi
del riassetto idraulico del Terdoppio: «Ne abbiamo parlato in
cda nei giorni scorsi. In 15 anni
il Cim ha sempre fatto la sua
parte, spendendoci dei soldi, e
la farà ancora ma le competenze sono di Comune e Regione.
Gli intenti mi sembrano positivi
da parte di entrambi e il mio
passato ruolo vicino alla Regione può essere utile». Capitolo
Boschetto: «Abbiamo affittato
agli operatori intermodali oltre
il 50 per cento dell’area. Puntiamo a mettere a reddito tutti gli
spazi che però sono enormi, oltre 200 mila metri quadrati. È
una vera città nella città».
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Palazzo Natta
Lavori nelle scuole
Stanziato un milione
n Un milione di eu-
ro, di cui 370 mila per
opere edili e 496 mila
per opere impiantistiche, per adeguare 14
scuole superiori alle
nuove norme di sicurezza antincendio in vigore da maggio. Il progetto definitivo, messo a punto dal settore
edilizia della Provincia,
è stato approvato dal
presidente Matteo Besozzi. A Novara gli interventi riguarderanno il liceo scientifico
Antonelli, il classico e
linguistico Carlo Alberto, i locali dello stesso
edificio assegnati al distaccamento del liceo
scienze umane Bellini,
il conservatorio Cantelli, la sede di via
Greppi del Casorati, gli
istituti tecnici Fauser e
Mossotti, i distaccamenti di Fauser e Casorati in via Camoletti, la
sede del Ravizza presso la scuola media
Pajetta. In provincia ci
sono il Leonardo da
Vinci di Borgomanero,
il distaccamento del
Casorati di Romagnano Sesia, il Fermi di
Arona, il Galilei di Borgomanero e la sede distaccata di Gozzano.
Gli interventi comprendono la separazione dell’alloggio del
custode se comunicante con i locali scolastici,
la compartimentazione dei locali, l’adeguamento dei vani scala
degli ascensori, degli
spazi per esercitazioni
e laboratori e dei depositi, gli impianti elettrici di sicurezza, l’installazione della relativa
segnaletica e di allarmi
acustici.
[C.B.]