Rivista 36 - Pen Club Italia

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Transcript Rivista 36 - Pen Club Italia

Poets
Essayists
Novelists
P.P.E.N.
E.N. CLUB
CLUB
ITALIAONLUS
onlus
ITALIA
Come cambia Congresso Pen Tatour: versi
l’editoria
in Spagna
dal carcere
Istruzioni
per l’uso
Il Pen
Esperanto
Rivoluzione nella
scrittura e, quindi,
nell’editoria. Dagli
scribi ai caratteri
mobili. Oggi web e
ebook invadono pc,
smartphone e le
piattaforme diventano
case editrici.
Circa 200 delegati
ad Orense (Galizia),
all’82° congresso
internazionale del
Pen. Chiesta
l’espulsione del
Centro di Madrid:
decisione rinviata al
congresso di Leopoli.
Giornata internazionale
delle Lingue e
Traduzioni. Inseriti
nel sito Pen di Londra,
in diversi idiomi, i versi
dell’arabo-israeliana
Dareen Tatour, qui
nella versione italiana
di Hadam Oudghiri.
Condannato a due
anni di prigione, per
oltraggio al pudore,
lo scrittore egiziano
Ahmed Nàgi, autore
del romanzo Vita:
istruzioni per l’uso.
Pubblichiamo il
capitolo incriminato.
Nel 1993 il Pen
Esperanto entra a far
parte della famiglia
internazionale degli
scrittori. Tra gli
artefici, Minnaja e
Silfer, autori della
Storia della letteratura
esperanto.
Giaveri e Rosi
pagine 3-6
Rayna Castoldi
pagine 7-12
Dareen Tatour
pagina 8
Ahmed Nàgi
pagine 9-15
Testi a
pagina 17
ISSN 2281-6461 • Trimestrale, Anno X, n. 37 • ottobre-dicembre 2016 • Direzione: 20122 Milano, via Daverio 7 • Tel. +39.335.7350966 • [email protected] • www.penclubitalia.it • CC postale n. 88341094
Poste italiane spa. Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Milano • CC bancario Monte dei Paschi: dall’Italia Iban IT15R0103001609000000365918; dall’estero BIC PASCITM1MI8
Stoccolma: un momento della cerimonia dei Nobel al Koncerthuset (Palazzo dei Concerti). A destra: il re Gustavo con i componenti della famiglia reale (foto David Sica Stella Pictures Stockholm)
Nobel
L’
a Dylan.
Scherzo
agli Usa
di sebastiano grasso
ultimo Nobel per la
letteratura agli Usa risale
al 1993, all’afroamericana
Toni Morrison, ma da circa tre
lustri, ogni volta che Stoccolma
annuncia il vincitore dell’anno,
arriva una protesta da Oltreoceano.
Gli americani non digeriscono
che non venga riconosciuto loro di
avere anche i migliori scrittori del
mondo. Philiph Roth, Don(ald) De
Lillo per esempio. E Joyce Carol
Oates, Richard Ford, Thomas
Pynchon, Lawrence Ferlinghetti.
Nel 2008, quando il Nobel è andato
a Jean-Marie Le Clézio, David
Remnick, direttore del New Yorker
– soprattutto dopo che il Time aveva
scritto che la letteratura francese
era morta – aveva definito il premio
svedese «un chiassoso circo». «Gli
scrittori americani sono provinciali»,
gli aveva fatto eco Horace Engdahl,
allora segretario dell’Accademia.
Gli Usa vorrebbero imporre i propri
scrittori agli accademici svedesi,
così come hanno fatto per decenni
nel campo dell’arte, sconvolgendo
il mercato mondiale? A Stoccolma
non funziona così. Escludendo gli
scrittori Usa, la giuria del Nobel
esercita solo il proprio diritto di
scelta. Una risposta, comunque, ci
voleva, ed è arrivata quest’anno. Cari
americani, volete il Nobel per la
letteratura? Eccovi accontentati: lo
diamo a Bob Dylan. Un cantautore?
Ma non siete stati voi a premiarlo
con il Pulitzer «per il potere poetico
delle sue canzoni»? ©
p
g
p
p
g
I Libri del Pen
ES
arte
a cura di FLAMINIO GUALDONI
Kirk Varnedoe
Voto Pietrangelo Buttafuoco, La notte tu mi
Una squisita indifferenza
fai impazzire. Gesta erotiche di Agostino
Johan & Levi, pp. 220, € 28
Tassi, pittore, Skira, pp. 112, € 13
«Perché l’arte moderna è moderna»
Noto soprattutto per il processo per
è il sottotitolo di questo testo
stupro intentatogli da Artemisia
ormai classico, ripubblicato dopo
Gentileschi (1593-1653), Tassi è
molti anni, al cui autore si devono
protagonista di questo esercizio
mostre memorabili come
letterario sofisticato e vivido, opera
«Primitivism» e «High & Low»,
di Pietrangelo Buttafuoco (Catania,
che hanno segnato la storia
1963), una delle penne meno
del Moma di New York.
scontate d’oggi.
8
inchiesta 1
Voto Marco Pierini, Lelli e Masotti,
Voto
Musiche, Silvana, pp. 144, € 28
Storici fotografi il cui nome si associa
dal 1979 al Teatro alla Scala di
Milano, Silvia Lelli e Roberto Masotti
hanno lavorato a tutto campo P. E.N. CLUB
P. E.N. CLUB
sull’immagine della musica, da Miles
ITALIA onlus
ITALIA ONLUS
Davis a Frank
Zappa, da Maurizio
Pollini a Franco Battiato, da John
Cage a Leonard Bernstein, a un
livello di fatto ineguagliato.
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8
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
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com’è cambiato lo scenario dell’editoria
Lettere d’argilla
di marina giaveri
N
Sebastiano Grasso
La cenere ringrazia della brace e della favilla
Sebastiano Grasso
Tu, in agguato sotto le palpebre
con uno scritto di Alberto Bevilacqua
e dieci disegni di Mimmo Paladino
pagine 216
euro 20,00
con uno scritto di Jacqueline Risset
e dieci disegni di Igor Mitoraj
pagine 160
euro 19,00
Sebastiano Grasso
La linea rossa e lilla del tuo confine
con uno scritto di Evgenij Evtushenko
e dieci disegni di Adonis
pagine 192
euro 20,00
ES srl Via San Calimero 11 20122 Milano telefono 026554461 fax 026554502 cellulare 3929095753 e-mail [email protected]
el museo (bellissimo,
un tempo) della città
(bellissima, un tempo)
di Aleppo, molte vetrine
presentavano documenti
di scrittura cuneiforme:
tavolette, sigilli, persino
lettere d’argilla debitamente
infilate nelle loro buste
d’argilla (la privacy era
all’epoca assicurata; per
leggerle, il curioso di turno
avrebbe dovuto munirsi di
un martello).Così i calcoli
sulla consistenza di una
mandria, l’autobiografia
dettata da un sovrano agli
scribi, la missiva di un
nobile padre preoccupato
per le dissipazioni dell’erede
potevano giungere fino a noi,
varcando i millenni, grazie
a segni simili a impronte di
passeri. La prima rivoluzione
nella pratica della scrittura
e della lettura venne – come
sappiamo – dalla diffusione
della scrittura alfabetica. La
scrittura non fu più riservata a
una casta di scribi, ma, grazie
anche all’adozione di supporti
più leggeri, si fece strumento
personale, acquisibile in pochi
anni, prezioso per ricordare
e trasmettere ogni sorta di
informazione. Ricordiamo
che qualche filosofo se ne
dolse, rimpiangendo gli sforzi
mnemonici cui erano affidate
in passato tante tradizioni;
ma se ne dolse per iscritto,
confermando così il vantaggio
delle nuove pratiche. Un
ulteriore, fondamentale
mutamento nel mondo
della scrittura fu dovuto,
secoli dopo, all’invenzione
della stampa a caratteri
mobili, poi coadiuvata dal
perfezionamento del torchio
tipografico: il libro divenne
un prodotto a disposizione
non più dei pochi ma di tutti e
anche la pratica della lettura –
Tavoletta in argilla con scrittura cuneiforme e busta di custodia, 1701 a.C. circa (Fondazione Ligabue, Venezia)
prima in uso soprattutto sotto
la forma di un atto rivolto a
un pubblico – si fece piacere
individuale. Sappiamo di star
vivendo la terza rivoluzione.
Il passato si affida sempre
più all’informatica, pur fra i
tentennamenti e i dubbi che
colgono spesso i responsabili
della distruzione di interi
settori delle biblioteche, il
cui contenuto è digitalizzato;
il presente è continuamente
sollecitato dai nuovi strumenti
di scrittura e di edizione sullo
schermo, mentre tendono
a venir meno quei princìpi
– come il copyright – che
negli ultimi secoli avevano
assicurato lo statuto d’autore;
il futuro è colmo di promesse
e di incertezze. Nel frattempo,
anche il mondo intorno a
noi cambia, sotto le spinte
cogenti dei diktat economici:
le case editrici e i giornali
– tradizionali mediatori – si
fondono, azzerando spesso le
loro caratteristiche individuali,
o esauriscono il loro ruolo.
l mondo della scrittura e
della lettura si presenta
enigmatico e paradossale: se
il libro è solo un «prodotto»
gestito con gli stessi criteri
di ogni altro oggetto da
vendere, perché le strutture di
marketing che se ne occupano
non sono mai in grado di
prevederne il risultato e
le case editrici inondano
ciecamente il mercato di
I
innumerevoli oggetti (senza
alcun giudizio di valore) nella
speranza che qualcuno di essi
diventi un bestseller? Se il
pubblico è ormai totalmente
alfabetizzato, perché –
nonostante l’obbligo scolastico
e il moltiplicarsi di iniziative
di successo come fiere
e festival del libro – la
percentuale di lettori resta
inchiodata su cifre del secolo
scorso (meno del 50% degli
italiani legge un libro)?
Vorremmo capire meglio il
mondo attuale, le tendenze
che vi si disegnano, le
singolarità che ci stupiscono.
Ci affidiamo a due esperti del
mercato editoriale, Mariarosa
Rosi e Giuliano Vigini. ©
UB
nlus
I Libri del Pen
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
4
LETTERATURA SUDAMERICANA
Voto Luis Sepúlveda, La fine della storia
José Lezama Lima, Paradiso
Sur, pp. 800, € 25
Guanda, pp. 208, € 17
Capolavoro del neobarocco latino
Non convince molto, ma è sempre
americano, racconta infanzia e
Sepúlveda. Ripresa la figura di Juan
adolescenza di José Cemí, costretto
Belmonte, il suo disincantato
dalla malattia alla lettura e alla
guerrigliero con nome di torero,
meditazione. Dopo l’iniziazione ad
chiamato in causa dai servizi segreti
amicizia, amore e sessualità,
russi per evitare la liberazione di
Oppiano Liccario, maestro e guida
Krassnoff, il cosacco ex ufficiale di
spirituale, come il Virgilio di Dante,
Pinochet e spietato torturatore di
lo accompagna in Paradiso.
Verónica, la compagna di Belmonte.
8
a cura di FABIO RODRÍGUEZ AMAYA
Voto Mario Vargas Llosa, Crocevia
Einaudi, pp. 248, € 19,50
Il Nobel peruviano è di nuovo alle
prese con un suo démone: l’erotismo,
questa volta tinto di giallo. Ma, come
sempre, attento critico della realtà e
del suo Paese, si occupa di rivelare
come Alberto Fujimori e l’uomo forte
della dittatura, Vladimiro Montesinos,
si servivano della stampa per
terrorizzare i loro oppositori.
6
Voto
7
I Libri del Pen
teatro
a cura di MARIA PIA PAGANI
Voto August Strindberg, Scritti sul teatro
Georg Büchner, Morte di Danton
Einaudi, pp. 94, € 10,50
Cue Press, pp. 208, € 22
La rivoluzione è la risposta ai
I principali scritti sul teatro di un
problemi degli esseri umani? In
grande padre della scena moderna.
questo dramma storico si
Realizzati fra il 1870 e il 1910,
rincorrono vittime e carnefici,
lo presentano anche come raffinato
guidati da una volontà di giustizia
critico, impresario, cultore di
che focalizza l’esperienza del
Shakespeare e di Goethe. Si delinea
dolore. Tra dubbio e fierezza, le
un quadro storico e creativo che
dispute in tribunale sfociano nella
aiuta a comprendere le
spettacolare cerimonia del patibolo.
trasformazioni di un’epoca.
8
inchiesta 2
Voto Mark Ravenhill, Candide. Ispirato a Voto
Voltaire, Titivillus, pp. 96, € 11
Protagonista della drammaturgia
britannica, Mark Ravenhill elabora
un’originale pièce che porta il
personaggio più celebre di Voltaire
a
P. E.N. CLUB
P. E.N. CLUB
viaggiare dal ’700 al nuovo millennio.
ITALIA onlus
ITALIA ONLUS
Attraversando
l’Europa in cerca di se
stesso, inseguendo l’utopia di un
mondo migliore, Candide si scopre
immerso nel fluire della vita.
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P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
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com’è cambiato lo scenario dell’editoria
Quando i libri cadono nella rete. E le pia ttaforme digitali diventano case editrici
Web, ebook, film, proposte televisive invadono pc e smartphone
di mariarosa rosi
A
dire la verità i libri
nella rete ci stanno da
sempre. A differenza dei
normali prodotti di consumo,
ogni libro è un unicum che va
seguito in ogni sua fase con
convinzione e mestiere da una
rete di collaboratori interni
alla casa editrice, o anche
esterni, che ne garantiscano la
continuità e la qualità. Certo,
siamo lontani cinque secoli da
quando a Venezia Aldo Manuzio,
convinto della necessità di
diffondere la cultura greca «in
tempi tumultuosi e tristi» in
cui «è più comune l’uso delle
armi che quello dei libri»,
parlava in greco coi suoi soci
dell’Accademia Aldina e affidava
le sue edizioni di classici greci
e latini a collaboratori quali
Erasmo, Bembo e Poliziano,
ma la vocazione primaria di un
editore anche oggi è la stessa:
garantirsi continuità e qualità.
Nel frattempo lo scenario
dell’editoria si è evoluto con
nuove tecniche di stampa e si è
adattato alle crescenti richieste
del pubblico finché, in pochi
decenni, la tecnologia digitale ha
rivoluzionato a tal punto il modo
di produrre e di comunicare delle
aziende e di tutti noi che anche il
mercato dei libri, che sembrava
esente da contaminazioni di tipo
commerciale in quanto élitario
per definizione, ha subíto una
trasformazione radicale. Il web,
la «rete» digitale, ha sì reso più
veloci e meno costosi i processi
produttivi e promosso vantaggiose
sinergie (il libro prolifera e
diventa ebook, film, proposta
televisiva, si infila nei nostri pc e
smartphone assicurandosi nuovi
passaggi e nuovi introiti), ma ha
complicato i rapporti all’interno
e all’esterno delle case editrici,
obbligandole ad aggiornamenti
tecnologici e adeguamenti
organizzativi e persino giuridici,
essi stessi editori, così da
completare il cerchio e
assicurarsi ulteriori introiti
attraverso la pubblicità in rete.
Ma quale sorte è toccata nel
frattempo alla preziosa «filiera»
– come nel gergo editoriale è
chiamata la rete dei collaboratori
– da sempre destinata alla
continuità e qualità del prodotto
libro? Le figure tradizionali
deputate alla scelta del libro,
al dialogo diretto con l’autore
(direttori editoriali, caporedattori)
sono rimaste perlopiù interne alle
aziende e, nella piccola editoria,
coincidono spesso con l’editore.
e figure compatibili
con una collaborazione
autonoma (redattori, grafici,
traduttori, consulenti) si sono
come «liquefatte» nel web,
favorite dalla sua velocità di
comunicazione. La precarietà
e l’occasionalità hanno così
preso il sopravvento sulla
stabilità del rapporto fra la casa
editrice e i suoi collaboratori, i
compensi si sono ridotti (si sa, la
concorrenza è tanta) mentre, al
contrario, il panorama editoriale
si è arricchito, dentro e fuori
le case editrici, di nuove figure
compatibili più con i processi
di marketing e comunicazione
(promozione, pubblicità,
creazione di siti e blog, eventi,
fiere) che con la cura di un libro.
In un inglese ormai globalizzato
non è difficile trovare, sui siti
delle case editrici, offerte di
lavoro per Strategic Planner,
Digital Content manager o
Marketing Consultant. E via
così. Nemmeno Aldo Manuzio,
tenace applicatore dei processi
innovativi dell’epoca, oggi
condannerebbe il web e la sua
comunicazione ultraveloce, ma
non dimentichiamo il marchio
che identifica i suoi libri: l’áncora
e il delfino (solidità e velocità)
accompagnati dal motto Festina
lente ( «Affrettati con calma»). Che
sia un monito anche per noi? ©
L
Una «Smith Premier», oggi usata come supellettile di arredo a Braga (Portogallo)
per far fronte alle tante normative
nate dai nuovi rapporti di
collaborazione. Chi ha potuto
affrontare questi cambiamenti
sono state soprattutto le grandi
imprese editoriali – i cosiddetti
«imperi di carta» – i soli in grado
di sostenere gli investimenti
necessari alla riconversione
industriale e a far fronte alla
competizione globale. Sono
così iniziate al di qua e al di
là dell’Atlantico acquisizioni
di piccoli e medi editori in
difficoltà, fusioni, ristrutturazioni,
ridimensionamento degli organici
e politiche di marketing sempre
più incentrare sui bestseller,
unica garanzia per avere grossi
numeri e poter sopravvivere in un
mercato sempre più difficile.
egli Stati Uniti, mercato
numericamente e
linguisticamente egemone, il
fenomeno è iniziato da almeno
tre decenni, ma anche in Europa
e in Italia l’adeguamento è
arrivato a breve. Anzi, è ancora
in corso. E sempre più affollato
di nuovi competitors che nascono
dalla realtà digitale (valga per
tutti l’esempio di Amazon) che,
puntando sulle loro piattaforme
di vendita, mirano a diventare
N
Vigini: «La carta aiuta a meditare, il digitale informa»
P
er conoscere più da vicino
il «mestiere del libro»
e le sue prospettive,
parliamo con Giuliano Vigini,
tra i maggiori esperti di editoria,
fondatore dell’Editrice Libraria
e collaboratore di quasi tutti i
quotidiani – dal Corriere della
Sera, alla Stampa, all’Avvenire
– quando vogliono fare il
punto su qualsivoglia aspetto
dell’editoria. Dal 2005 è anche
docente di Sociologia dell’editoria
contemporanea nell’ambito del
master di formazione professionale
dell’Università Cattolica di Milano.
Quanto vale oggi l’ebook?
Non più del 5% del mercato
librario, escludendo però il self
publishing e le copie scaricate
da internet, a volte gratuite o
pirata. Gli editori fanno i soldi
soprattutto col cartaceo e quindi
limitano il numero di ebook a pochi
autori e pochi titoli. Negli ultimi
mesi però molti stanno iniziando
intelligentemente a lavorare al
recupero del catalogo.
Il passaggio dalla carta al
digitale ha cambiato il nostro
modo di leggere?
Sono due letture diverse. Il
libro di carta favorisce la lettura
«profonda», fatta di comprensione,
ragionamento, riflessione, analisi
critica, meditazione. Così il
bagaglio cognitivo si completa,
si rafforza e si estende fino
a coinvolgerci in emozioni e
sentimenti e a far navigare la
nostra immaginazione. In questo
sta l’unicità e insostituibilità
del libro di carta. Il digitale
memorizza meglio i dettagli, ma
smaterializza la lettura come
in un film, ed è difficile tornare
indietro, approfondire il pensiero
nostro e degli altri. E poi, non tutti
i contenuti sono adatti, non certo
argomenti come la religione, la
filosofia, ma anche la storia.
Eppure un po’ tutti passiamo
ormai molto tempo al
computer e sugli altri
Fotografia di Ferdinando Scianna
dispositivi, soprattutto i
giovani.
Demonizzare la tecnologia sarebbe
pura retroguardia. È al contrario
una risorsa, ma non contiene
tutto quello di cui abbiamo
bisogno. Il digitale è soprattutto
comunicazione e informazione
continuamente riproposta come
aggiornamento. Spesso però,
soprattutto i più giovani, per
l’invadenza degli strumenti a
disposizione, inseguono notizie
destituite di ogni autorità
e ne esasperano la portata,
dimenticando che il problema non
è averne tante di notizie, ma poche:
indispensabili, selezionate
e – anche in termini di rapporto
costo-benefici – utili. È una
distorsione pericolosa che fa loro
credere che la conoscenza sia
semplicemente una somma di
informazioni.
Nel frattempo, un po’
dappertutto, il lettore tende
a integrarsi fra digitale –
pc, smartphone, tablet – e
cartaceo, a seconda della sua
opportunità e del luogo in cui
si trova. È una buona notizia?
Sì, certo. Insieme al tascabile
infilato nel bagaglio a mano,
si possono portare in vacanza
tanti dei sessantamila ebook
in circolazione e magari le
grandi collane di classici delle
biblioteche. Un caso in cui la
tecnologia è davvero una risorsa.
Secondo l’ultimo rapporto
dell’Associazione italiana
editori, negli Stati Uniti,
mercato pilota nella
tecnologia, lo scorso anno
l’ebook ha perso quota
mentre c’è stato il boom degli
audiolibri e un rialzo del libro
cartaceo. C’è un possibile
continua a pag. 6
UB
nlus
I Libri del Pen
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
6
saggistica
Nicola Gardini, Viva il latino
Voto Cesare Garboli, La gioia della
Laterza, pp. 240, € 16,90
partita. Scritti 1950-1977
Adelphi, pp. 332, € 30
Sebbene sia finita l’epoca in cui,
per riprendere un’espressione dei
Negli scritti d’esordio e della prima
fratelli Goncourt, «si andava a letto
maturità, si avverte l’innato talento
con i Classici» e sia tramontato
di Garboli (1928-2004) nel
l’uso della lingua di Roma,
descrivere le più varie esperienze
l’appassionato invito di Gardini a
letterarie e artistiche con duttilità e
tornare alle opere di Virgilio,
acume. Ma anche la capacità della
Orazio e Cicerone non può lasciare
scrittura di porsi al servizio della
indifferenti gli amanti del latino.
critica militante.
7
a cura di LUIGI AZZARITI FUMAROLI
Voto Manlio Brusatin, Stile sobrio
Voto
Marsilio, pp. 240, € 16
Dalla politica alla storia dell’arte, la
sobrietà si declina in molti modi. Dal
’500 in poi non vi è epoca che non
l’abbia coltivata. Essa – ricorda
Brusatin – segue l’ebbrezza senza
nostalgia o disincanto; al più, con
intransigenza. Virtù onesta, elegante
e salutare, spesso ispiratrice di opere
di particolare bellezza e candore.
8
6
com’è cambiato lo scenario dell’editoria
inchiesta 3
«La tecnologia ha fretta. E fa anche danni»
significato in questa improvvisa
controtendenza?
Negli Stati Uniti e nei Paesi
anglosassoni, gli audiolibri –
molte guide turistiche per esempio
– si sono sempre venduti bene.
Ora sembra che anche il mercato
italiano si muova in questo senso.
Quanto al libro cartaceo, è vero
che ha avuto un leggero rialzo
mentre la quota ebook ha smesso
di salire. È un segno del normale
avvicendamento e maturità dei
mercati che comunque non è certo
negativo.
Pen Club Italia
Onlus
ISSN 2281-6461
Trimestrale italiano
dell’International Pen
20122 Milano, via Daverio 7
Tel. +39 335 7350966
C.F. 97085640155
www.penclubitalia.it
e-mail: [email protected]
Tiratura: 20.000 copie
Giuliano Vigini in un disegno di Luca Vernizzi
risparmiare o ne va di mezzo
la qualità. E sappiamo quanto
nell’editoria sia essenziale.
Come ha impostato il suo
insegnamento agli allievi
del master, tutti, immagino,
«nativi digitali»?
Da subito fra me e i miei allievi è
nato un interscambio profondo, un
dialogo interattivo dove io cerco
di rendermi man mano inutile
mentre loro (brave soprattutto
le ragazze!) sperimentano come
trovare la propria strada in
autonomia. Tenendo conto di un
mercato difficile e in continua
evoluzione, li abituo alla duttilità,
a cimentarsi nei vari, possibili
Comitato direttivo Pen
Presidente: Sebastiano Grasso
([email protected])
Vice-presidente
Marina Giaveri
([email protected])
Segretario generale
Rayna Castoldi
([email protected])
Membri
Alberto Arbasino, Maurizio Cucchi,
Dacia Maraini,
Carlo Montaleone, Moni Ovadia
Sergio Perosa
ruoli che può offrire l’odierna
editoria. Dalla redazione di un
testo, alla recensione, all’aprire
una libreria.
Come vede l’evoluzione
del mercato editoriale nei
prossimi anni?
L’Italia è il Paese dove nel 2016
due milioni di famiglie risultano
non avere un libro in casa.
Nemmeno di cucina. E l’indice di
lettura rapportato a chi ha letto
almeno un libro all’anno è il 42%.
Da tanti anni l’Italia è il fanalino
di coda dell’Europa e finora hanno
contato poco i disegni di legge
a sostegno della lettura o i tanti
festival che si tengono ormai in
ARCHITETTURA
8
Direttore responsabile
Sebastiano Grasso
Redazione
Liliana Collavo, Liviana Martin, Luca
Vernizzi e Daniela Zanardi
Registrazione Tribunale di Milano
n. 26 del 10 gennaio 2008
Responsabili regionali
Fabio Cescutti (Friuli-Venezia Giulia),
8
8
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
7
orense 2016
l’82° congresso internazionale del pen 1
Costruire ponti. Letterari
E per quanto riguarda i
generi?
A parte il 30% assorbito dalla
narrativa (la fascia più forte),
si va verso la personalizzazione
del libro per categorie e fasce
di pubblico; in pratica, verso il
«su misura». Molto forte negli
ultimi tempi l’attualità politica,
addirittura sbilanciata sulla
cronaca, come avviene per la
divulgazione giornalistica con libri
flash, di poca durata. Il mercato
procede a ondate di euforia e
calma piatta e questa, forse, per
un po’ di tempo sarà la tendenza.
Internet cambierà anche la
letteratura?
No. La letteratura non finisce,
diventa qualcosa di meno chiaro,
una sorta di «meticciato» in
cui tutto può essere letteratura,
anche il Nobel a Bob Dylan. In un
intreccio di cose che cambiano –
la scrittura, i ritmi di vita, il tempo
della lettura e degli acquisti – si
perde il concetto di narrativa e
si va verso forme ibride. Ma il
valore della conoscenza rimane e
anche quello della memoria che
sono sempre state alla base della
letteratura. Dobbiamo augurarci
che l’aiutino a sopravvivere. ©
Mariarosa Rosi
Orense (Galizia): il Centro Cultural Marcos Valcárcel, sede dei lavori dell’82° Congresso internazionale del Pen
di Rayna Castoldi
Membri supplenti
Davide Cadeddu,
Vivian Lamarque
a cura di ALBERTO ARTIOLI
Voto Gianni Biondillo, Come sugli alberi
Voto Renzo Piano, G124. Diario dalle
Voto
Michele De Lucchi, Storie di
periferie,
a
cura
di
Carlo
Piano
Architettura, Skira, pp. 128, € 19,50
le foglie, Guanda, pp. 352, € 18,50
Skira, pp. 244, € 27
Prestigioso architetto e designer,
Il titolo è ripreso da Ungaretti per
L’approfondita analisi architettonicoMichele De Lucchi (Ferrara, 1951)
spiegare la precarietà della vita. Il
sociale sul quartiere milanese del
illustra con scrittura vibrante e
romanzo, di rifinita scrittura, è
Giambellino è frutto del lavoro di giovani
disegni a mano libera, che non sono
ambientato durante la Grande Guerra,
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architetti riuniti in una stanza del Senato,
strumenti tecnici ma espressioni di
alla quale un gruppo di artisti
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appunto la numero G124, guidati da
un pensiero, alcune sue opere.
partecipò entusiasticamente sedotti da
Renzo Piano che, senatore a vita, si è
Racconto di particolare forza che
Marinetti. Tra questi, l’architetto
impegnato nel «rammendo delle periferie,
trasmette l’emozione creativa
Antonio Sant’Elia che proprio qui
la parte più fragile del nostro Paese».
dell’autore e le sue fonti ispiratrici.
trovò, giovanissimo, la morte.
tutto il Paese. Quello che ci vuole
sono politiche culturali precise,
soprattutto nella scuola. C’è un
legame netto fra istruzione e
lettura e tra chi ha avuto genitori
che leggono o che non leggono.
segue da pag. 5
«La buona redazione dei libri
è andata a farsi benedire».
Sono parole che lei ha scritto
su «La lettura» del Corriere
della Sera, a commento
di alcune edizioni uscite
nell’anno, evidentemente poco
curate. C’entra la scuola o
soltanto gli editori a caccia di
risparmi?
Un po’ tutte due. E in più, la
tecnologia che ha sempre fretta.
Nelle case editrici, ma anche
nei giornali, per non parlare di
internet, si saltano dei passaggi
essenziali della lavorazione.
L’editore si fida, l’autore non se
ne accorge e il risultato sono libri
sciatti e pieni di errori. Nel self
publishing l’effetto è ancora più
evidente. È vero che un vecchio
motto recita: «Il primo modo di
guadagnare è non spendere». Ma
ci sono costi sui quali non bisogna
I Libri del Pen
Linda Mavian (Veneto), Adriana Beverini
e Massimo Bacigalupo (Liguria),
Anna Economu Gribaudo (Piemonte),
Paola Lucarini (Toscana),
Mauro Geraci e Giuseppe Manica (Lazio),
Anna Santoliquido (Puglia),
Alberto Postigliola ed
Enza Silvestrini (Campania),
Giuseppe Rando e Carmelo Strano (Sicilia)
Impaginazione
Pen Club Italia
Stampa
La Tipografica Varese S.p.A.
21100 Varese, via Cherso, 2
Tel. +39 0332 330444
I
manifesti con il volto del
giovane scrittore e giornalista
egiziano Ahmed Nàgi
(Mansoura, 1985), condannato a
due anni di prigione per «oltraggio
al pudore» nel suo Paese, fanno
da cornice al passaggio della
Banda Real, che accompagna
con musiche tradizionali, per i
vicoli fra Plaza Major e il Teatro
Principal di Orense, i 194 delegati
provenienti da 75 centri Pen del
mondo. Così la città galiziana
ha accolto i partecipanti all’82°
Congresso internazionale del Pen
(26 settembre-2 ottobre). Il caso di
Ahmed Nàgi è emerso nel corso dei
lavori congressuali del sodalizio.
L’accusa? Oltraggio al pudore per
il «contenuto sessuale osceno»
del libro Vita: istruzioni per l’uso,
romanzo pubblicato nel 2014 – fra
l’altro, previa autorizzazione da
parte della censura egiziana – in
vendita in tutto il Paese. È stato
un uomo di 65 anni, tale Hani
Saleh Tawfiq, ad accusare l’autore
e il suo editore, Tarek al-Taher,
di aver pubblicato sulla rivista
letteraria Akhbar al-Adab – della
quale Nàgi è redattore – un
capitolo «sessuale», la cui lettura
gli aveva provocato «palpitazioni,
un estremo senso di malessere
e un abbassamento di pressione
sanguigna» (sic!). A gennaio
scorso, il processo di primo
grado aveva prosciolto il giovane
scrittore dall’incredibile accusa
(motivazione: «Il codice penale
egiziano è troppo rigido per poter
essere applicato a questioni che
riguardano la libertà di espressione
personale»), ma il mese dopo, in
seguito all’appello dell’accusa al
Tribunale Supremo, Nàgi è stato
condannato a due anni di carcere e
l’editore a una multa di 10mila lire
egiziane. Sentenza immediatamente
eseguita. Oltre 700 intellettuali si
sono schierati a favore di Nàgi e lo
scrittore ha così avuto uno sconto
di pena: è rimasto in prigione
«solo» dieci mesi circa. Il capitolo
incriminato (che potete leggere da
pag. 9) racconta di una serata in cui
il protagonista beve e fuma hashish
continua a pag. 8
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I Libri del Pen
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Letteratura inglese
Jonathan Coe, Numero undici
Feltrinelli, pp. 382, € 19
Satira sulla Gran Bretagna odierna che
prende le mosse dagli anni di Blair,
fra la guerra in Iraq e il misterioso
suicidio dell’ispettore dell’Onu David
Kelly. Storie di 140 personaggi per
formare un panorama caleidoscopico
dei paradossi e delle assurdità della
vita moderna. Un abile impiego
dell’umorismo come denuncia politica.
a cura di FRANCESCA ALBINI
Voto Robert Harris, Conclave
Voto Julian Barnes, Il rumore del tempo
Mondadori, pp. 268, € 17
Einaudi, pp. 192, € 18,50
In questo romanzo ambientato nel
Barnes descrive il personaggio,
futuro, Robert Harris ci porta dietro
l’ambiente e i dilemmi di Dmitrij
le quinte impenetrabili del Vaticano.
Šostakovič durante il Grande Terrore
Il papa è morto e 118 cardinali da
sovietico. Dopo una stroncatura della
tutto il mondo entrano in conclave per
Pravda nel 1936, la vita del
eleggere il successore. Intrighi, misteri,
compositore è in pericolo. La scelta è
accurati fatti storici e personaggi
tra la morte e il compromesso, tra il
affascinanti rendono avvincente l’ultimo
sacrificio dell’arte e della famiglia e la
bestseller dell’autore di Fatherland.
rinuncia all’integrità personale.
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Voto
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I Libri del Pen
LETTERATURA IN LINGUA PORTOGHESE a cura di GIANCARLO DEPRETIS
António Fournier (a cura), Submarino, Voto Gastão Cruz, Musica del tempo
Voto José Eduardo Agualusa, La Regina
Voto
vettore culturale anticonvenzionale
LietoColle, pp. 150, € 13
Ginga, Lidau, pp. 220, € 17
Scritturapura, pp. 298, € 20
Pagine di antologia quelle di Gastão
Attraente affabulazione, tra oralità e
L’opera di Cesare Pavese nel mondo
Cruz (Faro, 1941) che rievocano la
scrittura. Con La Regina Chinga lo
letterario lusitano del ’900. Ed è
lirica di Camilo Pessanha, ma anche i
scrittore angolano Agualusa
nella metafora del sottomarino che
grandi cantori portoghesi del tempo
(Huambo, 1960) parte dal XVII
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fluisce il dialogo fra il poeta Murão(da Luis de Camões a Sá de Miranda).
secolo per narrare l’epopea della
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Ferreira e lo scrittore di Santo
Le immagini scorrono sino a
regina Doňa Ana de Sousa, che dopo
Stefano Belbo, assieme ad altri
diventare un tutt’uno creando
anni di incursioni portoghesi alla
autori portoghesi contemporanei
sensazioni altalenanti, espresse con
cattura di schiavi, firmò un trattato
chiamati a celebrare Pavese.
un linguaggio di grande efficacia.
di pace e si convertì al cristianesimo.
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l’82° congresso internazionale 2
Il lettore accusa fitte «palpitazioni e calo di pressione». E lo scrittore finisce in carcere
L’incredibile vicenda in Egitto. Ahmed Nàgi, autore di «Vita: istruzioni per l’uso» condannato a due anni
A
E
segue da pag. 7
con gli amici e ha un rapporto
sessuale con la sua donna. Ma
torniamo ai lavori del Congresso.
Tema di quest’anno? Costruendo
ponti letterari. L’assemblea è stata
organizzata in tempo record – mesi
di incertezza sulla scelta del luogo
del Congresso, dopo quello del
2015 a Québec (Canada) – da uno
dei quattro Pen spagnoli, appunto
ad Orense, ricco centro lungo
il fiume Miño, ad un centinaio
di chilometri da Santiago di
Compostela e dal confine con il
Portogallo. Alcuni dubbi iniziali
sulla riuscita, dovuti alla fretta,
sono stati dissipati dai lavori,
ospitati nel Centro culturale
cittadino, coordinati da Xavier
Castro Martínez.
ue i filoni principali: la
libertà d’espressione, negata
a scrittori, intellettuali, giornalisti
in moltissimi Paesi asiatici ed
africani e la possibilità d’uso
delle lingue minoritarie non solo
nella vita quotidiana ma anche
nell’apparato amministrativo. Fra
gli interventi più interessanti quello
di Laura García Lorca, nipote del
poeta Federico. Nata a New York
nel 1953, è rientrata in Spagna
ancora adolescente. Ultimamente
è intervenuta, denunciando alcuni
collaboratori della Fondazione
García Lorca che avevano tentato
di appropriarsi di fondi destinati
alla costruzione del Centro Lorca
di Granada. Ricordato anche il
10° anniversario dall’uccisione
di Anna Politkovskaja e, per la
giornata internazionale delle
Lingue, viene letta e inserita sul
sito del Pen Internazionale la
traduzione in diversi idiomi di
una poesia dell’arabo-israeliana
Dareen Tatour (pubblicata a lato).
La scrittrice è stata arrestata circa
un anno fa dalle autorità israeliane
per «incitamento alla violenza»
e «sostegno ad un’organizzazione
terroristica» per alcuni post da
lei messi in rete. Dopo tre mesi di
carcere le sono stati concessi gli
arresti domiciliari.
D
Messa ai voti di una mozione durante i lavori dell’82° congresso internazionale del Pen ad Orense (Galizia)
Poetessa arabo-israeliana dietro le sbarre
di Dareen tatour
In carcere, ho visto prigionieri
non schedati: non si riesce a contarli...
C’è l’assassino e il criminale,
il ladro e il bugiardo,
l’onesto e il miscredente,
il confuso e lo smarrito,
l’affamato e il malfattore.
E poi ci sono gli ammalati di patria,
appena usciti dal grembo del dolore,
hanno vissuto ogni ingiustizia:
violata, la loro innocenza dall’infanzia,
devastati dalla tirannia del mondo.
Sono cresciuti...
anzi, sono cresciute le loro sventure
rese enormi dalla repressione.
Sono la rosa in una terra di sale,
hanno abbracciato l’amore senza paura,
colpevoli solo di aver detto:
«Amiamo la patria senza alcun limite».
Non conosceranno mai la loro colpa ...
poiché l’amore è il loro crimine
e per gli innamorati, la prigione è il destino.
Ho interrogato la mia anima,
fra dubbio e sbalordimento:
«Qual è il tuo crimine, anima mia?».
Non lo so ancora.
Ho fatto una cosa sola:
svelare i miei pensieri,
scrivere di questa ingiustizia ...
tracciare con l’inchiostro i miei sospiri ...
Ho scritto una poesia...
La colpa ha vestito il mio corpo,
dalla punta dei piedi al capo.
Sono una poetessa in prigione,
una poetessa dalla terra dell’arte.
Sono accusata per le mie parole.
Lo strumento del delitto è la mia penna;
l’inchiostro, sangue dei sentimenti, l’impronta
che testimonia contro di me ...
Ascolta, o mio destino, o vita mia,
la condanna del giudice:
la mia poesia è sotto accusa,
la mia poesia è un crimine.
Nel «Paese della libertà» il carcere
diventa il destino dell’artista.
Due novembre 2015 (Jalamah, Il giorno
in cui ho ricevuto l’atto d’accusa)
(Traduzione dall’arabo di Hadam Oudghiri)
perta dalla «Panadaría»
(formata da tre giovani attrici:
Areta, Noelia e Ailén), al Teatro
Principal, la serata inaugurale del
Convegno. La recitazione dei mimi,
intervallata dalle letture degli
scrittori galiziani Bieito Iglesias,
Eduardo Blanco-Amor, Carlos
Casares, Antón Risco, Antón Tovar,
Pura Vázquez, Marcos Valcárcel
e Xosé Fernández Ferreiro ha
segnato l’inizio della costruzione
di una serie di «ponti letterari».
Ad onor del vero non sono sempre
proseguiti nell’accordo generale,
vista l’accesa discussione provocata
dalla richiesta di espulsione
del Pen Spagnolo, già sospeso
lo scorso anno. Fra le accuse:
interessi privati nell’attività del Pen
madrileno e il mancato versamento
dei contributi nell’ultimo decennio.
Dopo gli interventi dei Centri
esperanto, belga e francese,
che hanno evidenziato errori di
procedura negli accertamenti, la
decisione è stata rinviata all’83°
Congresso che, nel 2017 si terrà
a Leopoli (Ucraina). L’inchiesta,
infatti, avrebbe dovuto essere
condotta dal Segretario generale
del Pen e non dal Direttore
amministrativo (fra l’altro,
catalano); l’accusa non appariva
sufficientemente provata e il Pen
di Madrid non si era ancora difeso.
Inoltre era possibile la creazione
di un quinto Centro iberico
(Castigliano, per esempio). Infatti,
secondo lo statuto internazionale
del Pen, è consentita, in un solo
Paese, la coesistenza massima
di cinque Centri. In Spagna ne
esistono già quattro: lo Spagnolo
(fondato nel 1922), il Catalano
(nel 1924), il Galiziano (1950) e
il Basco (1977). Durante i lavori,
il Congresso ha puntato sulla
concretezza e sulla difesa dei
soggetti più vulnerabili: appoggio
al plurilinguismo come nesso e
ricchezza culturale (il diritto delle
minoranze di usare la lingua madre
anche fuori casa, per esempio) e
continua a pag. 10
ecco il capitolo incriminato
cco il sesto capitolo del romanzo Vita:
istruzioni per l’uso di Ahmed Nàgi (Mansura, 1985), per il quale lo scrittore egiziano
nei mesi scorsi è stato condannato a due anni di
carcere per «oltraggio al pudore». Il brano, che
fa parte del volume stampato nel 2014 dall’editore Dar al-Tanwir con le illustrazioni di Ayman
al-Zorqany (Il Cairo, 1982), era stato anticipato dal periodico letterario egiziano Akhbar alAdab. Tradotto da Elisabetta Rossi e Fernanda
Fischione, a cura di Barbara Venini e con la
prefazione di Riccardo Noury, Vita: istruzioni
per l’uso è uscito pochi giorni addietro in Italia (Editrice il Sirente), con una introduzione
di Ada Barbaro. L’edizione italiana è stata sostenuta e patrocinata da Amnesty International.
di ahmed NÀgi
C
iò non significava che non ci fossero belle giornate
al Cairo: ce n’erano di incantevoli nel corso dell’anno, alcune durante la lunga estate e molte nel breve
inverno, ma tutte avevano in comune il fatto di essere
giorni festivi.
Dicono che la città non dorma mai, che trabocchi dalle proprie porte. La città converge. La città si disperde.
La città si spande e si propaga. Le formiche corrono in
ogni dove: fabbriche, aziende, ristoranti, caffè, moschee,
chiese. Gli uomini vendono, comprano e pisciano e la
catena di produzione gira sempre, nonostante la ressa.
Se tu potessi volare come un’aquila, dall’alto la scena ti
si presenterebbe proprio così, ma se, al contrario, sei solo
un ragazzo, o un topolino che gira nell’ingranaggio di
produzione, in realtà non ti muoveresti affatto dal posto
in cui ti trovi. Andresti al lavoro e lo porteresti a termine,
riceveresti forse uno stipendio discreto, ma non avresti
mai la sensazione di aver raggiunto alcun risultato e,
quand’anche accadesse, non si smuoverebbe nulla. Che
tu abbia lavorato o meno, la ruota girerà e la corrente ti
trascinerà via.
Per esempio, mi ricordo che dopo il concerto di Yusef
el-Tetty andai con Mona, e un piccolo gruppo di amici, a
casa di Mud a Garden City, per continuare la serata fino
al mattino. Fumammo hashish nei modi più disparati,
iniziando dal bicchiere per finire con le canne e facemmo a gara a scolarci una bottiglia intera di vodka. Vidi la
musica trasformarsi in scimmie appese al soffitto. C’era
una ragazza tedesca, bionda, che muoveva la gamba sinistra a ritmo di musica. Erezioni intermittenti all’uccello. Un ragazzo americano palestinese, che non sapeva
l’arabo e parlava in continuazione di razzismo.
Fumo, sigarette, erba e ancora fumo.
Kiko si girò verso di me, lo sguardo assente sotto strati
di rosso:
– Bassàm… Ho il fumo negli occhi!
– Passerà, baby!
Presi un fazzolettino di carta, glielo poggiai sugli occhi
e ci soffiai con delicatezza. La ragazza tedesca osservava la scena con aria perplessa, così lo spostai, mentre
dai pori della mano assorbivo la morbidezza della pelle
bruna di Kiko. Le stampai un bacio leggero sulle labbra,
proprio quando la tedesca, in inglese, mi diceva:
– Ma lo sai che esiste un tipo di feticismo sessuale che
consiste nel leccare le pupille?
– Com’è possibile?
Mud si intrufolò nella conversazione:
– Questa cosa l’ho letta anch’io, una volta.
Kiko replicò allacciandomi le braccia intorno:
– Ma che schifo è, Biso?
Cosa fanno i giovani di vent’anni al Cairo?
Leccano pupille, leccano fiche, succhiano cazzi, sniffano
polvere, inalano hashish misto a sonniferi? Fino a quando questo genere di feticismo continuerà a essere eccitante, innovativo e stimolante? Chi ora siede in questa
stanza, da giovane ha provato molte droghe, sia ai tempi
dell’università che dopo. Ma guardali, sono come atolli
separati, incapaci di dare un senso ai loro giorni senza
stare assieme.
continua a pag. 11
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I Libri del Pen
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LIBRI MUSICALI
a cura di CARLA MARIA CASANOVA
Voto Felice Todde, Il tenore gentiluomo. La Voto Vittoria Crespi Morbio, Madama
Ezio Frigerio, Cinquant’anni
di teatro con Giorgio Strehler
vera storia di Mario (Giovanni Matteo
Butterfly. L’oriente ritrovato, Teatro
Skira, pp. 176, € 45
De Candia), Zecchini, pp. 496, € 20
alla Scala, A&V press, pp. 66, € 10
Forse perché le immagini si
Successore di Rubini, il tenore De
È il piccolo catalogo dell’omonima
riferiscono principalmente a
Candia, uno dei grandi dell’800, cantò
mostra (Museo della Scala fino al 28
spettacoli musicali, questo libro
in tutto il mondo ma mai in Italia, pare
febbraio 2017) sull’opera
sprigiona musica da ogni pagina. Vi
per un voto fatto in gioventù. Nato a
pucciniana, che inaugura la stagione
è rappresentato il lungo sodalizio
Cagliari nel 1810, ebbe una vita
scaligera. Le notizie inedite e la
Frigerio-Strehler, fatto di colori,
avventurosa, attorno alla quale nacquero
ricchezza della iconografia ne fanno
note, spazi, equilibri, solidità (ah le
alcune leggende. Qui tutto si basa su
un documento prezioso e di
regali, imponenti, minacciose colonne!).
documenti, fonti d’archivio ed epistolario.
notevole interesse.
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I Libri del Pen
storia
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Chiesta l’espulsione del Pen Spagnolo (Mad rid). Bagarre
Ogni decisione rimandata al Convegno del 2017 che si ter rà in Ucraina
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continua a pag. 12
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«Giorno di festa, forse il capodanno
islamico o la festa del pesce gatto»
segue da pag. 9
segue da pag. 9
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l’82° congresso internazionale 3
al libero cambiamento fonetico e
lessicale delle lingue oltreconfine
(come non limitare formalmente le
differenze tra portoghese europeo
e quello brasiliano). Interessanti
dimostrazioni, in questo senso, le
serate, con letture in piazza, di
poesie in galiziano, o la lettura di
brani letti dagli autori nelle loro
lingue durante una cena o, ancora,
una serata dedicata al Capo Verde.
innovati, parzialmente, i
rappresentanti degli organi
sociali. Dopo l’elezione, lo scorso
anno, della nuova Presidente,
la messicana Jennifer Clement,
stavolta l’assemblea ha votato per il
nuovo Segretario internazionale, tre
membri del Direttivo e due Vicepresidenti. Per la prima posizione,
dopo la votazione segreta, Kätlin
Kaldmaa (Pen Estonia) si è
imposta con 10 voti di differenza
su Antonio Della Rocca (Pen
Trieste), già membro del Board,
in cui resterà in carica ancora
due anni. Entrano nel Direttivo
internazionale anche il norvegese
Anders Heger, lo scrittore per
l’infanzia della Sierra Leone,
Mohamed Sheriff, e la scrittricechirurgo birmana Ma Thida,
già «sedia vuota» ai Congressi
negli anni Novanta, durante i
cinque anni di carcere, scontati
per il suo impegno civile. Franca
Tiberto (Pen Svizzera italiana e
retoromancia) e Takeaki Hori (Pen
Giappone, già Segretario generale)
vengono eletti Vice-presidenti
internazionali. Commissioni: in
quella degli «Scrittori in carcere»,
presieduta da Salil Tripathi (Pen
India), sono stati discussi i casi
di scrittori imprigionati per le
loro convinzioni e le situazioni
allarmanti in Turchia, Bangladesh,
India ed Egitto. Non sono peraltro
mancate anche le buone notizie.
Liberato, alla vigilia del Congresso,
lo scrittore tibetano Gadkye Drupa
Kyab, su pressione del Pen Tibet in
a cura di PABLO ROSSI
Sergio Romano, Putin
Voto Paolo Mieli, In guerra con il passato Voto Pietro Craveri, L’arte del non
Voto
Longanesi, pp. 160, € 18
Rizzoli, pp. 280, € 20
governo, Marsilio, p. 582, € 25
Molti aspetti della politica di Putin
Troppo spesso la storia viene
Ricostruita, dal punto di vista
possono trovare spiegazione nella
banalizzata e falsificata per essere
economico e politico, la storia
storia della Russia. Nei suoi 17 anni
usata nelle polemiche d’oggi. I saggi
dell’Italia repubblicana. Emergono le
di governo il leader ha perseguito la
di Mieli, che toccano vicende cruciali
responsabilità di una classe dirigente
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missione di ricostruire l’identità e il
della storia antica, medievale e
arretrata e di partiti invadenti che
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ruolo mondiale della Russia,
moderna dell’Occidente, sottolineano
hanno portato al declino del Paese.
recuperando simboli e valori,
che solo il rispetto del passato
La mancata crescita ed evoluzione
guardando alla Rivoluzione d’Ottobre
permette di comprendere e affrontare
comporta anche il fatto di mettere a
e rafforzando la Chiesa Ortodossa.
la complessità del presente.
rischio il sistema democratico italiano.
giorno di festa, forse il capodanno islamico, o l’anniversario della rivoluzione, o la festa della vittoria o quella
del pesce gatto, insomma, l’importante è che la città era
inerte e la gente stava ancora dormendo. In quei momenti
non la riconoscevo proprio e, percorrendo la distanza da
Sharia Qasr el-Ayni a Zamalek in meno di venti minuti,
sentii come se mi stesse improvvisamente dimostrando il
suo amore con un sorriso malizioso. Tra le righe c’era la
sua voce: «In qualsiasi momento posso lasciarti piantato
al semaforo per più di un’ora, costringendoti a star lì, a
pensare ai tuoi dispiaceri e preoccupazioni, mentre le
energie se le risucchia il baccano e la vita ti scivola via
lentamente». Vene squarciate, da cui il sangue scroscia
Viviamo qui, succhiandoci reciprocamente il piacere.
Mona Mei stava in piedi accanto alle casse, gli occhi
«wide shut», come se il suo spirito fosse sul soffitto in
compagnia delle scimmie della musica, mentre il corpo
si muoveva per le vibrazioni degli altoparlanti.
Col passare del tempo, però, risultò evidente quanto le
droghe fossero noiose. O, per essere più precisi, quanto non bastassero. Se qualcuno di noi si fosse lasciato
penetrare fino al midollo dalla passione per gli stupefacenti, la sua vita sarebbe finita entro pochi mesi. Lo
dicevano la scienza e l’esperienza. Solo che noi, noi che
restiamo qui, siamo troppo
vigliacchi per porre fine alla
vita in questo o in qualsiasi
altro modo, forse perché siamo attaccati alla speranza,
siamo attaccati all’amore,
all’amicizia. E Il Cairo, come
risarcimento per tutto ciò che
fa ai suoi abitanti, non regala
altro che amicizie assolute e
solide, non per libera scelta,
ma per fatale necessità. Dice
il detto: «Va’ al Cairo e ci troverai i tuoi simili». Non ha
senso fumare da soli e il cibo
non sa di niente, se non hai
nessuno da guardare, nessuno cui contemplare il movimento della bocca che, con
sorriso soddisfatto, mastica
sostanze nutritive cancerogene.
I fortunati che in questa città superano la fase della repressione sessuale, finiscono
per trovarsi in un’area in cui Lo scrittore egiziano Ahmed Nàgi, 31 anni, condannato a due anni di carcere per «offesa al pudore»
il sesso non è che un ramo
secondario dell’amicizia. Altrimenti, diventa un chiodo
nella vasca da bagno.
fisso. Kiko mi sfiorò la schiena e sentii l’eccitazione che
Incontrai la Signora Cucchiaio davanti alla porta del rimi saliva tra le cosce.
storante. Si presentò con un lungo abito bianco che laQuando stava per albeggiare, Mud andò in camera sua
sciava scoperte le braccia e in parte il décolleté. Mi baciò
e tutti tornarono a casa, ma io ero troppo pigro per arrisulle guance:
vare fino a Città 6 Ottobre e preferii dormire sul divano.
– Che buon odore!
Mi svegliai presto, con un leggero mal di testa, come se
– Ho messo il profumo di Mud.
delle formiche mi corressero in giro per il cervello e con
Me ne ero innamorato per via di quel suo collo. Aveva
le loro zampette mi irritassero i neuroni. Entrai in bagno
circa nove anni più di me, ma nonostante ciò si era mane presi una di quelle pillole contro l’hangover che Mud
tenuta giovane: praticava sport regolarmente, mangiava
si procurava all’estero. Mi feci un lungo bagno caldo e
sano, era bella, divertente, professionalmente realizzata
mentre mi rivestivo, feci partire una chiamata alla Sidal lavoro in un’agenzia pubblicitaria, ma era cristiana
gnora Cucchiaio, con cui presi appuntamento per fare
protestante e purtroppo amava l’Egitto. Perciò, le poscolazione al ristorante Thomas a Zamalek. Per strada le
sibilità che trovasse un uomo della stessa estrazione sovie erano pulite, sgombere dalle auto e dal traffico. Un
continua a pag.13
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Ferruccio Parazzoli, Il rito del
saluto, Bompiani, pp. 304, € 18
In una sarabanda di storie dislocate in
più luoghi, prendono corpo i profili di
uomini decisi a rimettersi in gioco, nella
speranza di una rivalsa, assurda quanto
impossibile, sul proprio, già segnato,
destino. A contenere la solitudine dei
loro giorni, i paesaggi che vanno dalle
grige strade di Milano agli accesi
tramonti delle montagne trentine.
NARRATIVA ITALIANA
Voto Giordano Meacci, Il Cinghiale
che uccise Liberty Valance
Minimum fax, pp. 452, € 16
Romanzo cinematografico in cui sfilano
figure con un che di stregato, pur
nell’impronta, pienamente terrena,
delle loro esperienze, e creature
bestiali, ma dal sentire umano, tutte
accerchiate da una sorta di dannato
incantamento. Una scrittura febbrile,
provocatoria eppure scientifica.
8
a cura di MARIA GRAZIA CARUSO
Voto Gianfranco Calligarich, La malinconia
dei Crusich, Bompiani, pp. 442, € 20
Corposa rapsodia di eventi, paesaggi e
figure. Calligarich si scosta dal
tracciato, in parte ottocentesco (volti
fermi in un loro cantilenante
ricordare), in parte moderno
(imprevisti accostamenti d’immagini e
meccanismi espressivi). Saga familiare
dove ogni volto o episodio è, in sé, un
microcosmo romanzesco.
Voto
7
8
I Libri del Pen
narrativa italiana
6
7
Pen Australia: chiesto il copyright sul folklore de gli aborigeni
Nominato ministro della Cultura, lo sloveno Persak lascia il Pen di Londra
segue da pag. 10
7
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
«Fumammo una canna e, mentre lei giocava
al computer, le sollevai il vestito...»
segue da pag. 11
al
ep Or
Zeyn Turchia
Pen
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a
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i
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Ka n Mace
Pe
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b
Buddha Kya
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Pen Tibet in
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Xabier
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nada
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Pen C
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Gior
Pen Egio Silfer
speran
to
13
orense 2016
l’82° congresso internazionale 4
esilio. Liberato anche il giornalista
Vladimir Kozlov, «sedia vuota» al
Congresso di due anni fa a Bishkek
(Kirghizistan). Nella commissione
«Traduzioni e Diritti linguistici»
(con presidente Simona Skrabek,
Pen Catalano), accantonata la
proposta del Pen Australia, che
chiedeva il copyright sul folklore
degli aborigeni. Benchè fosse già
in fase di discussione, la proposta
ha sollevato unanimi commenti
sull’universalità del patrimonio
popolare e l’impossibilità di
chiedere i diritti d’autore per
leggende, fiabe e canzoni popolari.
Confermati gli incontri annuali nei
Paesi in cui gli scrittori incontrano
difficoltà di movimento. Dopo
la riunione, nel marzo scorso a
Johannesburg (Sudafrica), accolte
le proposte per le sedi a Bangalore
(India, 2017) e a Bienne (Svizzera,
2018). Nella commissione
«Scrittori per la pace», la prima
parte del mandato è stata ricoperta
da Tone Persak (Pen Slovenia),
dimessosi per ricoprire l’incarico
di Ministro della Cultura del suo
Paese, sostituito dal connazionale
Marjan Strojan. All’incontro annuale
a Diyarbakir (Turchia), attenzione
particolare non solo al Medio Oriente
e alla crisi curda e palestinese, ma
anche a quella con gli emigranti in
Europa, dove l’erezione di muri ai
confini di alcuni Paesi contrasta con
il diritto di libera circolazione della
cultura. La commissione «Donne
scrittrici» (presidente Elisabeth
Nordgren, Pen Norvegia) prosegue
la battaglia per i diritti delle
donne, in alcuni Paesi africani, di
apparire e creare profili internet,
cui si aggiunge quella contro
le infibulazioni di massa delle
bambine in età prescolare, praticata
in alcune regioni della Nigeria. ©
R. C.
a cura di liviana martin
Massimo Carlotto, Il turista
Voto Andrea De Carlo, L’imperfetta
Voto Silvana La Spina, L’uomo che veniva Voto
Rizzoli, pp. 304, €18
meraviglia, Giunti, pp. 368, € 18
da Messina, Giunti, pp. 348, € 18
Il turista è un serial killer ricercato
L’imperfetta meraviglia è ciò che non
Il Messinese è il famoso Antonello,
dalle polizie di mezza Europa,
dura, mutevole come la vita, che dà
di cui poco si sa, ma che viene fatto
soprannominato così perché uccide a
la possibilità di essere fino in fondo se
rivivere dall’autrice, attraverso
caso donne bellissime, spostandosi in
stessi e di realizzare ciò che si sogna.
avventure e opere. ConfrontoP. E.N. CLUB
P. E.N. CLUB
città sempre diverse. Ma alla fine, in
È ciò che accade ai protagonisti di
fra il pittore siciliano ed altri
ITALIA onlus
ITALIA ONLUS
una Venezia che sembra la città
questa storia, una gelataia italiana che
celebri artisti:
Van Eyck nelle
ideale per un gioco tra gatti e topi,
crea vere opere d’arte e un famoso
Fiandre, i Bellini a Venezia,
diventerà egli stesso la preda. Noir
cantante rock, personaggi liberi da
Mantegna a Mantova. Romanzo
tenebroso e adrenalinico.
schemi e da ipocrite convenzioni.
originale e ben costruito.
ne di Madonna, presi a carezzarle il ginocchio, poi le
alzai il vestito e scivolai a terra per sedermi tra le sue
ciale o confessione religiosa, disposto a vivere al Cairo,
cosce. Le sollevai i piedi, con la punta della lingua le
erano esigue.
sfiorai l’alluce. A piccoli scatti distanziati, proseguii sulAveva studiato all’estero e da tempo ormai aveva paura
la pelle delle gambe fino ad arrivare al ginocchio, dove
del matrimonio e di ogni altro legame eterno. A volte le
presi a baciarle la sporgenza della rotula. Lei rise e, in
dispiaceva non aver avuto figli. Di solito frequentava uoinglese, mi disse: «Mi fai il solletico!», così, dal ginocmini più grandi ma, all’improvviso, costoro non la consichio la lingua continuò il proprio viaggio fino alla coscia.
deravano più e se c’era qualcuno che lo faceva, era lei a
Le stampai un bacio a farfalla sulla stoffa leggera delle
ignorarlo. Questa era la prima volta che usciva con uno
mutandine, le sfilai con la mano e la mia lingua si impiù giovane e si vergognava, quando confessava ai suoi
merse nella sua fica.
amici la nostra relazione.
Quella notte bevvi fino ad avere sete.
Il nome «Signora Cucchiaio» gliel’aveva dato Mona Mei.
La prima volta, la feci venire solo succhiandola senza
L’aveva vista una volta a una festa, dove portava degli
mai fermarmi, poi entrammo in camera da letto e facemorecchini a forma di cucchiamo l’amore con lentezza, senino, che erano gli stessi che
za fretta. Mi diede la schiena,
indossava ora e che stavano
le misi le dita in bocca, le
dondolando per via del movibagnai con la saliva e gliele
mento che faceva con la mano,
infilai nella fica. Liscia e scimentre affettava il pane.
volosa. La presi da dietro, la
Anche se avevo la gola secca,
afferrai per i capelli corti, la
continuavo a fumare da quantirai verso di me e la sbattei
do mi ero svegliato. Le sigaretcon violenza, poi le crollai
te avevano un sapore diverso
addosso per due secondi o
al profumo dell’aria mattutina
poco più. Mi alzai dal letto,
di Zamalek, un gusto simile
mi sfilai il preservativo, lo
alla gioia, al desiderio, alla tebuttai nel secchio e le sorrisi.
nerezza, violaceo e arancione.
Squillò il telefono.
La nostra colazione era com– Pronto? Dove sei, man?
posta da uova, accompagnate
– Mona, come stai? Sono a
da affettati di prelibata carne
Zamalek.
di maiale importata, miele,
– Bene… Non ti va di farti la
marmellata, succo d’arancia
birretta del tramonto?
ed eccomi come nuovo. Dice il
– Forse…
poeta: «Quando hai fame, non
– Con me c’è Samìra, stiamo
sei più tu». Svegliarsi col suo
andando al Muqattam.
sorriso, era come svegliarsi
– Ma siete in macchina?
sotto una tovaglia bianca del
– Sì.
Disegni di Ayman Al Zorqani
ristorante Thomas.
– Ok, allora passate a prenCamminammo per le strade
dermi a Zamalek.
di Zamalek verso casa sua, attorno alla caviglia aveva
– A che ora?
una sottile catenina d’argento, alle unghie dei piedi lo
Si alzò dal letto, sulle labbra un debole sorriso. Il sesso
smalto rosso. A volte ci tenevamo per mano, altre volte
era finito, sul volto restava l’affetto, il segno dell’amicile circondavo la vita, ridevamo all’ombra degli alberi e
zia e della bontà del cuore. Fuori, la gente si sbranava
sorridevamo ai militari che facevano la guardia alle vaa vicenda, ma perché non eravamo tutti più gentili tra
rie ambasciate, anche se il loro broncio non cambiava.
di noi?
E pensavo… ma la amo?
– Diciamo tra un’ora.
Certo che la amo. Non riuscirei a toccare una donna che
– Facciamo anche un’ora e mezza, da Diwan.
non amo. Ma cos’è l’amore? Non è altro che una serenità
– Okay.
del cuore, un coltello nell’anima, un calore allo stoma– Bye.
co. Ogni amore, al Cairo, era passibile di interruzione e
– Ciao.
amante della compagnia.
Feci una doccia veloce, poi la baciai mentre con la mano
Nel suo appartamento fumammo una canna e mentre lei
mi congedavo dal suo posteriore con un gesto di riconogiocherellava al computer, cercando una vecchia canzocontinua a pag. 15
I Libri del Pen
COLOPHONARTE
IN SEGNO DI AMICIZIA
PER I PRIMI NOVANT’ANNI
DI ARNALDO POMODORO
LETTERATURA PER L’INFANZIA
8
8
l’82° congresso internazionale 5
formato 50x35
pagine 64
esemplari 90+IX+9 ad personam
Colophonarte di Egidio Fiorin - via Torricelle, 1 - 32100 Belluno - cell. 3356751854 - [email protected] - www.colophonarte.it
8
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
15
orense 2016
«Il suo sorriso, una ciocca di capelli scompigliati dal vento,
sullo sfondo Il Cairo al tramonto. Rari momenti di felicità»
segue da pag. 13
Il libro contiene due testi inediti - in apertura di Furio Colombo e in chiusura del Cardinale Gianfranco Ravasi
- e una scelta di brani tratti da contributi critici sul lavoro di Arnaldo Pomodoro abbinati alle opere di Nicola
Carrino (acciaio inox AISI 304 satinato), Enrico Castellani (estroflessione su carta Aetna da 500 g), Emilio
Isgrò (acquaforte su Graphica della Cartiera Shut), Michael Kenna (stampa a getto di inchiostro Ultrachrome
su Hahnemühle Photo Rag 308 g), Giuseppe Maraniello (acquaforte a colori e rilievi stampata su carta Zerkall
da 250 g), Nunzio (carborundum su Graphia delle Cartiere di Sicilia da 300 g), Mimmo Paladino (serigrafia su
Aetna da 350 g, foglia oro e collage), Beverly Pepper (acquaforte su Zerkall da 250 g).
I testi sono composti in Garamond c. 14 da Rodolfo Campi e dallo stesso stampati su carta Amatruda di
Amalfi da 200 g in puro cotone. Legatura artigianale di Sandro Francescon.
a cura di VIVIAN LAMARQUE
Voto Alfredo Stoppa, I passi del padre
Voto Giovanna Zoboli, Lisa D’Andrea
Voto
Jean Giono, Peppo Bianchessi
L’uomo che piantava gli alberi
Euno edizioni, pp. 138, € 10
Le vacanze del topo che non c’era
Salani, pp. 64, € 18
Topipittori, pp. 34, € 20
Lasciano sempre un segno profondo
Nuova edizione disegnata dal grande
le delicate storie di Stoppa, più volte
Alta qualità di scrittura di Giovanna
Bianchessi per ricordare il XX
premiato all’Andersen. La viccenda
Zoboli con altrettanto alta qualità di
anniversario dall’uscita in Italia. È la
si svolge fra il ’43 e il ’44, sullo sfondo
illustrazione P.
diE.N.
Lisa CLUB
D’Andrea perP.questo
E.N. CLUB
vicenda di un pastore che rimbosca
della strage nazista di Torlano, per
albo divertente,
poetico,
gatto onlus
ITALIA ONLUSsurreale:ITALIA
una landa desolata. Frase memorabile:
ragazzini che devono apprendere
e topo partono per le vacanze con
«Gli uomini potrebbero essere
e per anziani che devono ricordare.
«valigie piene di cose dimenticate per
altrettanto efficaci di Dio in altri
«Una raffica, due, tre, la bambina
l’emozione». Ne torneranno beati, come
campi oltre la distruzione».
fugge verso il campo di granoturco».
beati sono i bambini a chiusura del libro.
scenza, forse. Uscii per strada coi capelli
ancora bagnati. Camminavo ripetendomi
ritmicamente le tre parole «Okay, bye,
ciao». Fumai una sigaretta e feci due
passi, finché non mi ritrovai davanti alla
vetrina della libreria Diwan, occupata da
una sfilza di orrendi libri in inglese, di
quel genere che vende bene negli aeroporti e nei fast food, ma che in testa ti
lascia solo grasso e sul cuore, olio. Tra
poco avrebbero allegato pezzi di pollo
Kentucky, a questi libri. Provai a chiamare Mona, ma non rispondeva e poi,
dal finestrino di una macchina, apparve
Samìra, con la testa e le mani fuori. Il
vento le scompigliava i capelli, ma non si
capiva se fosse davvero l’aria o piuttosto
il volume alto della musica proveniente
dalla radio. Le ragazze accostarono e
io salii dallo sportello posteriore, stringendo la mano a entrambe. Intorno a noi
svolazzavano bandiere.
Per poter andare al Muqattam, dovevamo
oltrepassare le viscere della città vecchia. Stranamente, il percorso da Zamalek a Sharia Abd el-Khaleq Tharwat non
richiese più di sette minuti: in un giorno
normale, ci avremmo messo mezz’ora,
o un’ora intera, per arrivare all’imbocco del viadotto di el-Azhar, in fondo a
Sharia Abd el-Khaleq Tharwat, ma in un
giorno fuori dalla norma come questo,
sembrava che Il Cairo stesse facendo un
regalo a chi percorreva le sue vie. Che
le strade si mostrassero vuote dipendeva
dal fatto che nei giorni di festa i pedoni scarseggiano. Ed era specialmente il
centro, Wust el-balad, ad avere un aspetto e una forma diversi dal solito.
Sporsi la testa tra i due sedili: Mona indossava una gonna lunga di stoffa leggera
e, mentre le stavo guardando le gambe,
la sollevò per scoprirle e poggiarci sopra
una pagina strappata da una rivista, su
cui iniziò a stropicciare il tabacco per
rollare una canna. Il suo ginocchio riluceva e, senza accorgermene, mi imbambolai a guardarlo. Samira alzò il volume
della musica proprio mentre la chitarra
di Jimi Hendrix gemeva come una gallina che fa il suo primo uovo.
Disegni di Ayman Al Zorqani
Aprii il finestrino quando arrivammo sul
viadotto di el-Azhar. Per un attimo, mi
sembrò di percepire l’aroma del cumino, del pepe e delle spezie. Scendemmo
verso il quartiere di el-Huseyn e sentii
odore di caffè bruciato. Non ci vuole un
esperto per riconoscerne la qualità scadente, ma ciononostante, quell’odore mi
riempiva il naso. Passammo per il Cimitero, tra le case della Città dei Morti,
dove la puzza di fegato fritto in olio da
motore si diffondeva nell’atmosfera come
una nube carica di pioggia. Risalimmo
dal profluvio di odori che stava affogando Il Cairo fino alla cima della collina
del Muqattam… Ci sedemmo al bar Virginia e ordinammo una birra.
Parlammo solo di cose piacevoli, degli
ultimi film interessanti che avevamo visto, della musica che ci colpiva di più e
di un sacco di aneddoti bizzarri e sorprendenti sui tassisti pagliacci della città.
Il sole era sulla via del tramonto e Il Cairo si distendeva come una scacchiera,
un’immagine bidimensionale di Google
Earth. Tra mucchi di parabole satellitari, case ripugnanti, alti grattacieli, si
scorgeva uno dei suoi vecchi laghi. Una
pozzetta d’acqua, l’ultimo residuo lasciato dal Nilo in città, prima che, negli Anni
Sessanta, la diga di Assuan ne completasse la circoncisione. In sottofondo, la
voce di Muhammad Mohi cantava una
vecchia canzone per il capitano Hefny
Ahmed Hassan.
Soffiava una brezza leggera, la condensa
si infittiva sul vetro verde della bottiglia
di birra. Gocce d’acqua bagnavano la
mano che la teneva. Una stretta liquida,
una testimonianza d’amore tra la birra e
il suo bevitore.
Samìra giocherellava con il telefono,
Mona teneva la bottiglia in mano e, insieme alla mia, le facevamo tintinnare
una contro l’altra. Il suo sorriso, una
ciocca di capelli scompigliata dal vento,
sullo sfondo Il Cairo al tramonto. In rari
momenti, provavo qualcosa di simile alla
felicità. A. N.
(© Editrice il Sirente)
A
I Libri del Pen
Letteratura svizzera
Ralph Dutli, L’ultimo viaggio
di Soutine, Voland, pp. 256, € 16
Famoso pittore bielorusso di origine
ebraica, Chaïm Soutine attraversa la
Francia nell’estate del 1943 nascosto in
un carro funebre per essere operato
d’urgenza a Parigi. Sotto l’effetto della
morfina, scorrono nella mente del pittore
episodi della sua infanzia, le prime
esperienze artistiche a Vilna, il sogno
parigino e l’amicizia con Modigliani.
ABSCONDITA
a cura di Roberta moretti
Voto Sandrine Fabbri, Domani
Voto Matthieu Mantanus, Beethoven e la ragazza Voto
è domenica, Keller, pp. 190, € 15
coi capelli blu, Mondadori, pp. 144, € 18
Quando tutto è pronto per le vacanze,
Anna è una musicista che fa la bassista in
una madre si suicida gettandosi dalla
un gruppo rock, ma suona anche il
finestra di una casa di Ginevra. La voce
contrabbasso in un’orchestra filarmonica.
narrante ricostruisce la vita di questa
La ragazza, dall’aspetto
dark e con un
P. E.N. CLUB
P. E.N. CLUB
donna bella, elegante, che rinuncia alla
ciuffo di capelli blu, trascina Mark, il
ITALIA onlus
ITALIA ONLUS
propria indipendenza per un matrimonio
cantante del gruppo, in un viaggio nella
sbagliato, e del marito, un meccanico
musica classica e gli farà capire che musica
sloveno, italianizzato dal fascismo in Istria
classica e rock possono convivere
e fuggito dalla Jugoslavia di Tito.
armoniosamente.
8
7
7
i pen nel mondo
Una lingua senza territorio
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
17
esperanto
Il congresso internazionale? «In crociera sul Danubio o sul Baltico»
S
Germano Celant
Pop art & Warhol
Heinrich Wölfflin
Concetti fondamentali della storia dell’arte
Muybridge
Arte e sperimentazione
con uno scritto di Elio Grazioli
pagine 320
euro 32,00
Abscondita srl
pagine 160
Via San Calimero 11
traduzione di Rodolfo Paoli
euro 32,00
20122 Milano
telefono 026554461
fax 026554502
cellulare 3929095753
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SE
Ihara Saikaku
Vita di un libertino
María Zambrano
Chiari del bosco
a cura di Lydia Origlia
pagine 256
a cura di Carlo Ferrucci
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Denis Diderot
Scritti filosofici
Via San Calimero 11
pagine 160
20122 Milano
telefono 026554461
a cura di Paolo Rossi
euro 20,00
fax 026554502
cellulare 3929095753
pagine 304
e-mail [email protected]
euro 28,00
ettembre 1993. Al Congresso
di Santiago di Compostela,
il Centro Esperanto del Pen
entra a pieno titolo nella grande
famiglia internazionale degli
scrittori. Oggi i soci sono una
ventina, il minimo indispensabile.
Ma, si chiede qualcuno, l’esperanto
è una lingua letteraria? Per oltre
un secolo, ha avuto un ruolo come
veicolo di grande comunicazione
e come mezzo di creatività
artistica. Anche se non ha un
territorio di riferimento, così come
l’idioma dei rom o anche l’yiddish,
l’esperanto può essere accostato
a lingue minori, come l’occitano
moderno o l’afrikaans. Già negli
anni Venti, Frigyes Karinthy,
esperantista convinto, propose a
nome del Pen ungherese un famoso
esperimento: tradurre un testo in
varie lingue, fra cui l’esperanto,
e vedere quale si avvicinasse di
più all’originale. Figure di spicco?
Gaston Waringhien (1901-1991),
autore del principale vocabolario
in esperanto, e William Auld
(1924-2006), candidato al Nobel
per la letteratura. Fra i viventi,
Istvàn Nemere (1944), il più
prolifico degli autori ungheresi
contemporanei. L’esperanto ha una
letteratura? Quanti lo parlano e
com’è costruito? A queste domande
risponde il recente libro Historio
de la Esperanta Literaturo (lf-koop,
2015) di Carlo Minnaja (Roma,
1940) e Giorgio Silfer (pseudonimo
di Valerio Ari, Milano 1949). La
lingua esperanto – spiegano – non
deve essere classificata come un
«idioma artificiale», ma come
una «lingua pianificata», con
la consapevolezza che tutte le
lingue (anche quelle che una volta
venivano chiamate «naturali» ed
oggi sono dette «etniche»), sono
il risultato di una maggiore o
minore attività di pianificazione.
Rispetto a quella delle lingue
etniche, la letteratura esperanto
ha alcune particolarità: la parlano
persone che non hanno altri
fattori di unificazione, né una
William Auld
Istvàn Nemere
Gaston Waringhien
Historio de la Esperanta Literaturo
storia, né un territorio comune;
inoltre, a differenza degli altri
idiomi, che hanno sviluppato
prima il parlato e poi la scrittura,
l’esperanto è stata dapprima una
lingua principalmente scritta. Il
libro segue non solo l’evolversi
della letteratura esperanto (dalla
prima grammatica del 1887, che
conteneva due poesie originali
dell’ideatore Zamenhof, ai nostri
tempi), ma dà anche ampio spazio
alla letteratura tradotta: dalla
Bibbia al Corano, da Goethe a
Shakespeare, da Dante a Kawabata.
Un altro aspetto interessante?
Il porre la letteratura esperanto
in rapporto alla storia europea:
dalle guerre alle crisi di valori,
dall’idea di pace tra i popoli che ha
sempre caratterizzato la comunità
esperantista alle sofferenze dovute
a regimi dittatoriali e nazionalisti.
Qual è stato il principale contributo
del Centro Esperanto all’attività
del Pen Internazionale? Forse la
redazione, assieme ad altri, della
Dichiarazione universale dei
Diritti linguistici, nel 1996. Oltre
ad avere contribuito all’equazione
«non il mio Paese è la mia lingua,
ma la mia lingua è il mio Paese»
e alla distinzione fra comunità
linguistica e gruppo linguistico: in
quest’ultima nozione è compresa
la comunità esperantofona.
«L’Esperantia appunto non
è nazione ma nozione», dice
Silfer. La letteratura originale in
esperanto sta facendo progressi?
Collocare i vari periodi della
letteratura esperanto in rapporto
alle altre letterature è un altro
aspetto fondamentale dell’opera.
Tenendo presente che gli scrittori
in esperanto hanno certamente
subito l’influenza di autori e
movimenti della loro lingua
nazionale, c’è stata una linea
coerente che, partita da Zamenhof
(appartenente all’intellighenzia
ebrea dell’impero russo), si è
sviluppata dapprima nell’Europa
orientale, quindi in Francia fino
alla Prima guerra mondiale, poi in
Paesi emergenti come la Polonia
e l’Ungheria. Nel dopoguerra
fioriscono centri in tutto il mondo,
dalla scuola scozzese dei primi
anni Cinquanta a quella russa
post-Eltsin, da quella iberica degli
ultimi vent’anni a diversi poeti
cinesi isolati. Un gruppo, che con
buona ragione può considerarsi
come «scuola italiana», ha avuto
una forte attività a partire dagli
anni Settanta, che continua tuttora
con un’intensa collaborazione alla
rivista Literatura Foiro («Fiera
letteraria»), organo ufficiale del Pen
Esperanto, e con la pubblicazione
di libri, riviste, cassette audio,
dischi. Historio de la Esperanta
Literaturo è, appunto, uno dei
prodotti di spicco della scuola
italiana. «Fino agli anni Settanta
– continua Silfer –, la letteratura
è stata quasi l’unico mezzo di
espressione artistica. Da allora si è
fatto molto in ambito musicale, ad
esempio. Ma questo ha un riscontro
anche altrove: il Nobel a Bob Dylan
non è un caso». A questo punto,
una domanda è d’obbligo: sarebbe
in grado il Centro Esperanto
di organizzare un congresso
mondiale del Pen, e dove? Silfer:
«Certamente. E lo vedrei bene
in una crociera: sul fiume più
esperantico (il Danubio) o sul mare
più esperantico (il Baltico)». ©
R. P.
UB
nlus
I Libri del Pen
P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
18
LETTERATURA ARABA
Nizar Qabbani, Le mie poesie
più belle, Jouvence, pp. 88, € 8
È una selezione di poesie che lo
stesso poeta siriano Nizar Qabbani
(1923-1998) aveva raccolto
definendole «quelle che lasciano
dietro di loro domande, fiamme,
fuoco e fumo». Centrate soprattutto
sull’amore e la donna, i versi di
Qabbani soggiogano il pubblico
arabo di ogni ceto.
Voto Boualem Sansal, 2084. La fine del
mondo, Neri Pozza, pp. 256, € 7
Vincitore del premio dell’Académie
française, il romanzo è ispirato
da Orwell. È ambientato in un futuro
prossimo, in cui il mondo libero
è stato soggiogato da uno Stato
teocratico, l’Abistan, che impone
una nuova lingua, l’abilang, e
controlla le menti cancellando
il passato e rendendo tutti schiavi.
7
a cura di HADAM OUDGHIRI
Voto Leila Slimani, Nel giardino dell’orco
Rizzoli, pp. 188, € 7
La scrittrice marocchina Slimani
(Rabat, 1981), premio Goncourt
2016, racconta la vita insoddisfatta
di Adele, giovane giornalista,
sposata, un figlio, che vive a Parigi.
La protagonista va alla ricerca
continua di uomini desiderando
essere «una bambola nel giardino
dell’orco».
7
Voto
6
I Libri del Pen
8
Adonis, 86 anni, ha vinto il «Prix littéraire Prince
Pierre de Monaco» 2016, di 15mila euro. Il poeta
siriano, membro del Pen
Italia, è stato premiato per
l’insieme della sua opera
«che ha contribuito in
maniera determinante
all’apertura della letteratura
araba alla modernità». Nelle
precedenti edizioni, il Premio
era stato assegnato ad altri
autori famosi, fra i quali
Julien Green, Patrick Modiano, Hector Bianciotti,
Jean Starobinski, Andreï Makine, Dominique Bona
e Pascal Quignard.
A Lamarque e Bacigalupo il Premio Vittorio Bodini
Vivian Lamarque per la poesia (Madre d’inverno,
Mondadori) e Massimo Bacigalupo per la
traduzione (Tutte le poesie di Wallace Stevens,
Mondadori) sono i vincitori
del «Premio internazionale
Vittorio Bodini» 2016, di
5000 euro. La cerimonia al
Teatro Paisiello di Lecce.
Assegnati anche i premi
«La luna dei Borboni» a
Edoardo Winspeare e «Le
mani del Sud» ad Antonio
Minelli. Presentato il volume
dedicato al carteggio tra Vittorio Bodini e Oreste
Macrì, dal titolo In quella turbata trasparenza –
Un epistolario 1940-1970
(Bulzoni, 2016), curato da
Anna Dolfi. Interventi di
Antonio Caprarica, Francesco
Cataluccio, Laura Dolfi,
Camillo Faverzani, Antonio
Lucio Giannone, Pasquale
Guaranella, Giancarlo
Quiriconi. La Giuria,
presieduta da Anna Dolfi,
era composta da Laura Dolfi, Luciano Formisano,
Giancarlo Quiriconi, Francesco Cataluccio,
Pasquale Guaragnella, Camillo Faverzani, Antonio
Caprarica, Antonio Lucio Giannone, Livio Muci e
Valentina Bodini.
Valle del Sarno: a Villa Lanzara
il Museo del Libro d’artista
Inaugurata al Museo Archeologico nazionale della
Valle del Sarno, la mostra Shakespeare Now: 19
libri d’artista dalle collane di Colophon Arte e
dall’esposizione di Liverpool della Book Art, per
i 400 anni dalla morte del Bardo di Stratford. I
libri d’artista – opere di autori inglesi, italiani,
olandesi e giapponesi – hanno fatto da cornice
alla firma di un accordo fra il Comune di Sarno, la
a cura di ALFONSO SCIACCA
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P. E.N. CLUB
ITALIACLUB
onlus
P.E.N.
ITALIA
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Libri dei soci
Notizie Pen Italia
Adonis vince il Premio Prince de Monaco
classici
Voto Sandra Bersanti, Il canto della libertà Voto Paolo Sessa, Suoni e voci nella
Voto
Sant’Agostino, Soliloqui, a cura di
Manlio Simonetti, Lorenzo Valla,
Chiarelettere, pp. 128, € 12
Commedia di Dante, Editrice Dante
Mondadori, pp. 216, € 35
Alighieri, pp. 282, € 14,50
I veri maestri sono quelli che ci
I grandi pensatori indagano sulla
insegnano ideali che valgono tutta
Guida appassionata di Paolo Sessa che
propria inadeguatezza esistenziale
una vita. Sandra Bersanti racconta
invita ad una lettura orale della
e la superano per aggrapparsi a Dio
i suoi. Maestri come Concetto
Commedia per
farciCLUB
rivivere la sonorità,
P. E.N. CLUB
P. E.N.
e farne guida di un’effimera
Marchesi, che del mondo classico
per così dire corporea, di quella pur
ITALIA onlus
ITALIA ONLUS
esistenza. Così Sant’Agostino, in
ha trasmesso il canto limpido capace
mirabile scrittura. Da qui, la scoperta
quest’opera dove il lettore non può
di temprare gli animi dei giovani e di
del testo con timbri, voci, volumi, ritmi
che riscoprire l’attualità del suo
riscaldarli poi ancora nella maturità
e gesti che ne rappresentano uno degli
pensiero. Il Petrarca non è lontano.
assorta e dubbiosa.
aspetti complementari più significativi.
Book Art di Liverpool, il Laboratorio di Tecniche
e analisi del Linguaggio dell’università di Cassino
e l’Accademia delle Belle arti di Napoli, con
l’obbiettivo di ospitare a Sarno – nella sede di Villa
Lanzara, appositamente restaurata – uno spazio
espositivo permanente dedicato a libri d’artista
italiani e internazionali. Promotore dell’iniziativa,
l’assessore alla Cultura di Sarno, Vincenzo Salerno,
membro del Pen Italia e docente all’Università di
Cassino. L’apertura del Museo del Libro d’artista è
prevista nel primo trimestre 2017, con il patrocino
del Pen Club Italia.
Stoccarda: prima di «Flashback»
di Ambrosini e Mavian
Eseguita alla Casa della cultura di Stoccarda, in
prima assoluta, la composizione Flashback del
maestro Claudio Ambrosini, con testo di Linda
Mavian, del Pen Italia, nell’ambito del concerto
organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di
Stoccarda, in collaborazione con il Landesmuseum
Württemberg di Stoccarda, con il «Trio vis-àvis»: Sabine Beisswenger (flauto), Natasha López
(soprano) ed Esther Saladin (violoncello).
Simonetta Agnello Hornby
Caffè amaro
Feltrinelli, pp. 348, € 18
Francesca Albini
Gardens
Sampson Low, pp. 60, € 5
Alberto Arbasino
Ritratti e immagini
Adelphi, pp. 354, € 23
Franco Battiato
La cura
D’Ambrosio, pp. 224, € 16
Franco Buffoni
Pettorine arancioni
Carteggi letterari, pp. 42, € 12
Pietrangelo Buttafuoco
La notte tu mi fai impazzire
Skira, pp. 112, € 13
Massimo Cacciari, Paolo Prodi
Occidente senza utopia
il Mulino, pp. 142, € 14
Franco Cajani (a cura)
Vittorino Colombo, I Quaderni
della Brianza, pp. 562, € 20
Giovanni Caprara
Rosso Marte
Utet, pp. 264, € 16
Carla Maria Casanova
Il gesto e la musica
Zecchini, pp. 550, € 25
Rayna Castoldi (a cura)
Craveri, Mетреси и кралици
Vialettera, pp. 408, € 8,50
Pietro Citati
Sogni antichi e moderni
Mondadori, pp. 398, € 22
Anna Crespi
Cerchiamo insieme
Mursia, pp. 86, € 8
Maurizio Cucchi
Poesie (1963-2015)
Mondadori, pp. 448, € 13
Arnaldo Éderle
Poemetti e racconti in versi
LietoColle, pp. 210, € 15,50
Sergio Gaddi (a cura)
Brueghel
Skira, pp. 232, € 35
Flaminio Gualdoni, Antonio Giuseppe Lupo
Scaccabarozzi. Io sono pittore Mosè sull’arca di Noè
Corraini, pp. 200, € 25
La Scuola, pp. 126, € 10
Claudio Magris
Istantanee
La nave di Teseo, pp. 178, € 18
Dacia Maraini
Mio marito. L’altra famiglia
Easy Reader, pp. 46, € 8
Paolo Mieli
In guerra con il passato
Rizzoli, pp. 280, € 20
Gabriele Morelli (a cura)
Franco Matacotta
DiFelice, pp. 136, € 13
Maria Pia Pagani, Paul Fryer
Eleonora Duse and Cenere
McFarland pp. 278, € 38
Fabio Rodrìguez Amaya (a cura)
Giullari e narratori in Colombia
Doppiozero, pp. 228, € 18
Sergio Romano
Putin
Longanesi, pp. 160, € 18
Fabio Scotto
In amore
Passigli, pp. 148, € 16,50
Donatella Tesi
Un lungo abbraccio
Leonardo, pp. 234, € 15
Rino Tringale
Rivolta
Se, pp. 180, € 18
Mario Vargas Llosa
Crocevia
Einaudi, pp. 248, € 19,50
Maurizio Vitale
L’«autodidascalo» scrittore
Ilasl, pp. 298, € 44
Visar Zhiti, Dov’è la vita?
Con dieci disegni di Atjon Zhiti
Pazzini, pp. 58, € 10
In ricordo di Cesare Segre due giorni all’ateneo di Pavia
Due giornate di studio, in ottobre, all’università
di Pavia, in ricordo di Cesare Segre, filologo e
critico, Accademico dei Lincei e membro del
Pen Italia, a lungo docente di ruolo nell’ateneo
pavese, le cui ceneri riposano ora al Famedio di
Milano. Relazioni di Roberto Antonelli, Philippe
Ménard, Lino Leonardi, Amuth Grésillon, Roberto
Crespo, Luciano Formisano,
Alberto Conte, Francesco
Sabatini, Angelo Stella,
Antonio Pioletti, Carla
Riccardi, Guido Lucchini,
Giovanni Caravaggi, Anna
Dolfi, Harro Stammerjohann,
Domenico De Martino, Clelia
Martignoni, Mauro Bersani,
Paolo Di Stefano, oltre al
ricordo di numerosi allievi e collaboratori, che
hanno partecipato a una tavola rotonda presieduta
da Nicolò Pasero.
Nuovi soci
Catherine Banner, Carlo Fiaschi, Carlo Minnoia,
Giorgio Silfer.
Quote associative 2016 e 2017
Rimangono invariate le quote associative 2016 e
2017. Soci Ordinari e Amici: € 65 (di cui 15
vanno alla sede centrale di Londra). I soci Giovani
(sino ai 26 anni) pagano € 10. Versamenti sul CC
postale n. 88341094 intestato a Pen Club italiano
Onlus, oppure sul CC presso il Monte dei
Paschi di Siena, agenzia di Milano,
Iban: IT15R0103001609000000365918
Dall’estero, Bic: PASCITM1MI8.
Anna Santoliquido
I have gone too far
Dizak Plus, pp. 110, € 12
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2-10-2015
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Pagina 1
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Evgenij Evtushenko
Dora Franco. Confessione tardiva
Jesper Svenbro
Romanzo di guerra. Poesie
a cura di Sebastiano Grasso
con otto disegni di Mimmo Paladino
pagine 128
euro 20,00
a cura di Marina Giaveri
con dieci disegni di Arnaldo Pomodoro
pagine 168
euro 20,00
Voci dal mondo
collana a cura di Sebastiano Grasso con la partecipazione del Pen Club Italia
Adonis
L’orizzonte mi insegnò il garbo delle nuvole
Yves Bonnefoy
Il digamma
traduzione di Hadam Oudghiri
con dieci disegni di Kengiro Azuma
pagine 144
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Via San Calimero 11
20122 Milano
telefono 026554461
a cura di Fabio Scotto
con dieci disegni di Giuseppe Maraniello
pagine 136
euro 20,00
fax 026554502
cellulare 3929095753
e-mail [email protected]