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La "guerra" alle zanzare si svolge su più fronti: settore privato
(domestico, industriale, agro-zootecnico )
e settore pubblico ( turistico e del territorio ).
Un serio piano di disinfestazione deve tenere conto di alcuni punti:
· l' esatta ubicazione dei luoghi di
ovodeposizione,
· l' individuazione delle specie e dei relativi
cicli biologici,
· la programmazione degli interventi e di
conseguenza la scelta dei formulati da
impiegare.
· Una mancata o imprecisa individuazione dei focolai riproduttivi porta
spesso al fallimento degli interventi di disinfestazione
· Il primo intervento deve essere quindi l' eliminazione di tutti questi focolai
anomali
di sviluppo, da effettuarsi anche istruendo e sensibilizzando la popolazione
Il controllo deve avvenire in due fasi distinte che richiedono tempi e mezzi di lotta diversi:
al fine di ottenere la collaborazione.
· Il controllo deve avvenire in due fasi distinte che richiedono tempi e
mezzi di lotta diversi:
•la lotta larvicida
•la lotta adulticida
Azione di prevenzione in ambito domestico
Evitare di lasciare all’aperto, per un tempo sufficientemente
lungo, recipienti grandi o piccoli conteneti acqua, dove avvenire
l’ovodeposizione
Impedire l’allagamento delle cantine, soprattutto negli edifici
in costruzione
Eliminare le cisterne contenenti acqua stagnante
Non abbandonare recipienti vuoti che possono poi riempirsi
di acqua piovana (considerando anche meno sospettabili come
copertoni d’auto o barattoli vuoti in cui si può verificare lo
sviluppo di centinaia di individui)
Tenere in ordine le grondaie dei tetti evitando l’intasamento
da parte di foglie od altro materiale
Ripulire regolarmente eventuali pozzi perdenti
Impedire la formazione di pozze d’acqua nei giardini o
negli orti
Tenere i prati ben rasati
Mantenere puliti i tombini dei cortili
Controllo ambientale
Indurre fluttazioni artificiali del livello dell’acqua degli
stagni o attuando interventi di bonifica delle aree
infestate, con drenaggio di corsi d’acqua o prosciugamento
ed eliminazione di aree melmose, fangose o sabbiose
Per alcune specie i substrati organici sono importanti
per il micro-habitat di sviluppo degli stadi immaturi,
si può evitare che gli animali pascolino e/o si
abbeverino in vicinanza dei potenziali siti di ovodeposizione.
Controllo farmacologico
Per la protezione degli animali si possono utilizzare reti
molto fitte e schermi impregnati di sostanze repellenti, che
possono essere applicati anche alle pareti dei ricoveri.
Tra i piretroidi, l’effetto repellente della permetrina è
risultato essere scarso, al contrario dei piretroidi-T.
Il trattamento degli animali con sostanze ectocide,
lattoni macrociclici, si è mostrato promettente nel
controllo di malattie epidemiche, anche se è stato dimostrato
che le normali dosi terapeutiche di ivermectina utilizzate
nei ruminanti non influenza la mortalità, né l’ovodeposizione
e/o la schiusa delle uova, e di conseguenza non sono in grado
di ridurre la popolazione.