E` necessario un ritorno ad un sano protezionismo

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E' necessario un ritorno ad un sano protezionismo
La teoria riguardante il consumo di alimenti a chilometro ''zero'' è condivisibile e va
pienamente sostenuta. Prescindiamo dai prodotti agricoli provenienti dalla Spagna,
nazione che fa parte della Comunità Europea, ma quando non riusciamo ad
acquistare al supermercato dei limoni coltivati in Italia, c'è veramente da
preoccuparsi. Noi siamo per il libero mercato, ma tutte le buone regole devono avere
le loro eccezioni. E' il caso dei limoni italiani; che andrebbero protetti rispetto ai
prodotti importati dall'Argentina con un dazio d'ingresso in Italia delle merci
straniere. Molti prodotti orto-frutticoli arrivano dal Cile e da Israele. Gli aerei cargo
intercontinentali, che solcano i cieli per trasportare merci, sono una delle cause di
inquinamento del Pianeta Terra. E' questa una ragione in più per preferire i prodotti
italiani. I limoni argentini sono trattati per allungarne la conservazione e ricoperti di
una cera sottile, che rende non commestibile la buccia, da molti usate per preparare
decotti e liquori. Del nuovo presidente degli Stati Uniti Trump riesce difficile
condividere qualcosa, ma quando dice che un Paese deve tutelare le parti sensibili
della propria economia con il protezionismo, ha pienamente ragione. Abbiamo
parlato dei limoni, con le sue eccellenze che vanno da Sorrento a Lentini, ma sono
tutti agrumi di qualità quelli raccolti in Italia. Non è possibile che i nostri agricoltori
rinuncino a raccogliere le arance, perché quotate ad un livello talmente basso che
non consente di remunerare gli operai raccoglitori. I prodotti agricoli provenienti
dall'estero sono offerti a prezzi talmente bassi, che mettono fuori mercato i nostri
agrumi. Si ha voglia di dire che le arance della Sicilia sono le migliori; i più
guardano i prezzi e basta. E che dire del pomodoro di Pachino, che sta subendo una
concorrenza sleale a causa delle forti importazioni di prodotti provenienti da Tunisia,
Marocco e Turchia? Una vastissima area dove si coltiva questa specie particolare di
prodotto agricolo è in ginocchio da un punto di vista economico. L'agricoltura va
aiutata, è proprio dall'agroalimentare, che quest'anno ha trovato la sua
consacrazione con Expo, che l'Italia può acquisire un elemento vitale della propria
economia. Molti giovani, anche laureati, hanno scelto l'agricoltura per il proprio
futuro. E come dargli torto: vita all'aria aperta, spazio all'inventiva, recupero del
rapporto con la natura e cibo genuino, in contrapposizione alle camere a gas
costituite dalle grandi città.
Roberto Fronzuti