Province “abolite” elezioni flop

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Province “abolite” elezioni flop
17:15 Lunedì 19 Dicembre 2016
Nelle consultazioni di secondo livello per il rinnovo dei consigli provinciali affluenza bassissima. A Cuneo lista unica ed esito scontato, ad
Alessandria la Rossa evita l'anatra zoppa. Ma fioccano le polemiche (e le richieste di rivederne il ruolo)
Un mezzo flop le elezioni provinciali di Cuneo e Alessandria, dove i presidenti[...] Federico Borgna e Rita Rossa ottengono anche la maggioranza dei
consiglieri, ma con un’affluenza decisamente bassa. Il rischio è la cosiddetta “anatra zoppa”, come accaduto, per esempio, a Torino dove Chiara Appendino
non ha la maggioranza; rischio scongiurato. Non si può certo dire, però, che si sia trattato di una consultazione particolarmente sentita: a Cuneo, dove si è
presentata una sola lista in rappresentanza di quasi tutte le forze con l’eccezione di Lega, M5s e un pezzo della Sinistra, hanno votato il 38% degli
amministratori, ad Alessandria il 57% nonostante la competizione tra centrodestra e centrosinistra. A Cuneo il Movimento indipendentista Piemonte Stato ha
allestito un presidio davanti alla sede della provincia per contestare le elezioni provinciali di secondo livello con applausi provocatori ad ogni elettore in uscita.
“La provincia non è cosa vostra”, è lo slogan del movimento. Con una petizione, promossa dall’ex assessore Roberto Russo, referente in Granda di Stefano
Parisi, è stato chiesto da 500 tra amministratori e cittadini, di sospendere le votazioni in virtù del risultato referendario per ridiscutere la legge Delrio. L’iniziativa
è stata sottoscritta, tra gli altri, dalla leghista Gianna Gancia, ex presidente della provincia di Cuneo, e di Franca Biglio, numero uno dell’Anpci – l’Associazione
dei piccoli comuni – e sindaco di Marsaglia. Sul tema il senatore Lucio Malan è al lavoro per predisporre un sistema di legge di riforma della legge Delrio.
Anche i consiglieri della Costituente dei beni comuni - l’area che aveva espresso la candidatura a sindaco di Gigi Garelli - avevano annunciato di non
partecipare al voto. Lo stesso Garelli aveva bollato la lista unica come “geneticamente evanescente e ambigua. Una indistinta marmellata”. Scontata l’elezione
di tutti i candidati in lista di cui cinque nuovi e sette uscenti:Luciano Alesso (consigliere comunale di Monasterolo di Savigliano); Claudio Ambrogio (sindaco di
Bene Vagiennna); Sergio Di Stefano (sindaco di Garessio); Giorgio Lerda (sindaco di Caraglio); Flavio Manavella (consigliere comunale di Bagnolo Piemonte
e vice presidente uscente); Maurizio Marello (sindaco di Alba); Annamaria Molinari (sindaco di Castelletto Uzzone); Luca Paschiero (consigliere comunale di
Cuneo); Roberto Passone (sindaco di Novello); Marco Perosino (sindaco di Priocca); Rocco Pulitanò (consigliere comunale di Mondovì) e Milva Rinaudo (vice
sindaco di Costigliole Saluzzo). La normativa nazionale prevede che il Consiglio rimanga in carica due anni, mentre il presidente della provincia durerà quattro
anni. Ad Alessandria ha vinto la coalizione di centrosinistra – Uniti per la provincia di Alessandria e il suo territorio – in cui sono stati eletti 7 consiglieri: Carlo
Buscaglia, Amelia Maranzana, Enrico Mazzoni, Angelo Muzio, Rocchino Muliere, Giuseppe Iurato eMariarosa Procopio. Per la lista di centrodestra – La
Provincia dei Comuni – sono stati eletti 5 consiglieri: Federico Riboldi, Nicola Sirchia, Piero Luigi Pagliano, Giovanni Barosini e Matteo Gualco.
20/12/2016 08:37