Guarda il calendario - Istituto per i beni artistici culturali e naturali

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2017
Teatri Storici
Nel territorio dell’Emilia-Romagna l’esperienza inventiva
dell’edificio teatrale è stata straordinariamente vivace.
I teatri storici testimoniano una vicenda collettiva
diversificata e multiforme, espressione delle comunità che
li hanno voluti e realizzati poi, nel tempo, mantenuti vivi
e attivi.
Edifici singolari, scaturiti dalla geniale creatività di
architetti, scenografi e decoratori, sono stati realizzati
tra il XVII secolo e la prima metà del Novecento, nelle
maggiori città come nei centri minori. Quelli che, pur
ricostruiti e riadattati o semplicemente restaurati, tuttora si
conservano, rappresentano solo una significativa porzione
di un fenomeno imponente e capillare che ha visto
trionfare sul piano architettonico e su quello produttivo
il cosiddetto “teatro all’italiana”.
Spesso collocati al centro della topografia cittadina,
o comunque secondo una precisa strategia, si presentano
sovente con una ben definita fisionomia che li rende
riconoscibili.
Pregevoli e di grande fascino, i teatri sono sistemi
complessi e articolati in cui architettura e tecnologia, arte
e decorazione colloquiano in armoniosa sinergia affinché
al loro interno possa prender vita quello straordinario
evento che è lo spettacolo dal vivo.
Degli oltre cento teatri censiti dall’IBC, le cui schede
possono essere consultate nel Catalogo del patrimonio
culturale dell’Emilia-Romagna PatER, ne sono stati scelti
dodici, le cui immagini, esemplificative ed evocative al
tempo stesso, vogliono suggerire la ricchezza
e l’eterogeneità di questo patrimonio.
Un buon 2017 all’insegna della cultura e della bellezza!
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Gennaio 2017
Vernasca (Piacenza),
Teatrino del Castello di Vigoleno
La principessa Maria Ruspoli Gramont,
proprietaria del castello dal 1922 al 1935, volendo
rendere abitabile il maniero, avvia numerosi
restauri. In tale occasione viene realizzato dal
pittore russo A. Jacovleff questo teatrino, forse
uno dei più piccoli al mondo. L’artista dipinge a
tinte vivaci decori di gusto chinoise con maschere
della Commedia dell’Arte, figure esotiche e
danzanti dalla connotazione simbolica, musici
e dame in abiti settecenteschi. Al centro della
scena è rappresentato un elegante patio
baroccheggiante, con scale, colonne, arcate
e statue trompe-l’oeil.
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Febbraio 2017
Correggio (Reggio Emilia),
Teatro Comunale Bonifazio Asioli
Realizzato in sostituzione di un antico teatro ligneo
seicentesco, su progetto di F. Forti e inaugurato nel
1852 con “Lucrezia Borgia” di Donizzetti, il teatro viene
parzialmente ricostruito a fine Ottocento, dopo i
danni causati da un violento incendio. G. Aimi che ne
segue i lavori mantiene l’originario impianto della sala
a ferro di cavallo con tre ordini di palchi, loggione
ed elegante palco reale, ridisegnando tuttavia la
facciata. In questa occasione sono rinnovate le
decorazioni, sulla volta G. Ferrari dipinge le muse della
Tragedia, Commedia, Musica e Danza. E. Meulli opera
sugli stucchi e disegna il magnifico bordo del sipario di
velluto rosso, ricamato da I. Levi.
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Marzo 2017
Bologna, Teatro Auditorium Manzoni
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Inaugurato nel 1933 ha in origine vocazione
mista: teatro e cinematografo, con maggiore
attenzione alla funzione teatrale. Il progetto di I.
Tabarroni prevede infatti sofisticati accorgimenti
tecnici per la messa in scena di spettacoli lirici,
di prosa o di varietà. Stilisticamente l’edificio
presenta elementi che richiamano ancora il
Liberty, specie nella facciata esterna, mentre
all’interno la sala presenta un soffitto decorato
con motivi geometrici di gusto déco. Nel 2002,
acquisito dal Comune, viene completamente
restaurato e riaperto come Auditorium nel 2005
sotto la direzione del maestro G. Zagnoni. Intento
del progetto è stato quello di realizzare uno spazio
simile all’interno di uno strumento musicale, una
sorta di grandiosa cassa armonica lignea.
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Lugo (Ravenna),
Teatro Comunale Gioacchino Rossini
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Inaugurato durante la Fiera del 1761, con “Catone
in Utica”, dramma musicale su libretto di Metastasio,
il teatro si propone ancora esternamente nell’austera
veste originale settecentesca, con la facciata ripartita
da lesene e marcapiani progettata da A. Petrocchi.
Ai primi dell’Ottocento viene invece modificato
l’interno progettato da A. Galli Bibiena. L’intervento
di L. Marconi modifica la curva dei quattro ordini
di palchi, struttura diversamente il boccascena
e aggiunge il loggione. Pur non perdendo la sua
funzione di fulcro della vita cittadina il teatro ha avuto
un periodo di decadenza in cui ha funzionato come
cinema. Il suo significato civico ne ha scongiurato la
perdita e ha fatto si nel 1986, dopo un importante
restauro, riprendesse l’attività teatrale.
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Maggio 2017
Bologna, Teatro Comunale
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Inaugurato il 14 maggio 1763 con “Il Trionfo
di Clelia” di Gluck, composta per l’occasione,
il Comunale è uno dei teatri più antichi d’Italia.
Voluto dal Senato bolognese dopo un dibattito
pubblico è progettato da A. Galli da Bibiena,
appartenente alla più celebre famiglia di architetti
e scenografi dell’età barocca. Tra i primi ad essere
realizzato in muratura, autonomo e svincolato da
ogni altro edificio, per la sua collocazione viene
scelta una zona che, al tempo, si va configurando
quale polo culturale cittadino. Qui il teatro assume
un ruolo particolarmente prestigioso che da
impulso alla specificità dell’area. Tra le poche
architetture teatrali del Bibiena giunte sino a noi il
Comunale si caratterizza per la pianta a campana,
ch’egli riteneva essere la più ‘sonora’.
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Giugno 2017
Imola (Bologna),
Teatro Comunale Ebe Stignani
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In origine dedicato a Cerere il teatro è costruito nel
1810-12 nella chiesa superiore del soppresso convento
di S. Francesco. Del progetto viene incaricato G.
Magistretti. Con la restaurazione dello Stato Pontificio
il teatro è chiuso fino al 1831 poiché costruito in un
edificio in origine dedicato al culto. Dopo i restauri
riprende l’attività teatrale con regolari stagioni di
lirica e prosa. I lavori realizzati nel 1852-55, seguiti da F.
Antolini, A. Cerchiari e L. Ricciardelli, conferiscono al
teatro la veste che presenta tuttora. Nell’occasione
il pittore P. Sarti realizza la raffigurazione delle Muse
sulla volta della platea, è inoltre rifatto il vestibolo e
modificata la facciata con la realizzazione del portico
e sovrastante terrazzo, consolidando la struttura
dell’edificio medievale.
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Luglio 2017
San Giovanni in Marignano (Rimini),
Teatro Comunale Augusto Massari
Il Teatro è l’esito dell’adattamento funzionale
di un antico edificio di culto sconsacrato.
Fin dal 1821 questi spazi sono concessi alla
locale filodrammatica che successivamente
si costituisce come Società dei Dilettanti
Filodrammatici e dei Condomini. Nel tempo
assume sul territorio un ruolo primario e, di
conseguenza, necessita di un vero e proprio
spazio teatrale per le “istruttive e dilettevoli
rappresentazioni”. Nel 1855 il Consiglio Comunale
incarica G. Benedettini, allievo di L. Poletti, di
riadattare questi spazi. Inaugurato l’anno dopo, il
teatro ha sala a U, due ordini di gallerie e decori
di A. Trevisani, mentre il sipario di A. Mosconi,
raffigura una veduta ottocentesca di San
Giovanni in Marignano.
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Carpi (Modena), Teatro Comunale
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Progettato dal carpigiano C. Rossi e costruito
tra il 1857 e il 1861, anno in cui è inaugurato con
“Rigoletto”, il teatro è posto nel centro cittadino a
fianco di Palazzo Pio. Esternamente si configura come
teatro – tempio, con pronao aggettante, colonne
doriche e sovrastante timpano. La sala teatrale
con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e
loggione si caratterizza per la raffinata decorazione
a stucchi dorati e pittorica. G. Ugolini dipinge sul
soffitto le allegorie della Musica, Poesia, Prosa e
Danza, mentre per il sipario il soggetto s’ispira alla
mitologia classica. Orfeo (o per alcuni Apollo) incanta
la Natura, rappresentata dalle seducenti Ninfe che lo
circondano, suonando la cetra.
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Fidenza (Parma),
Teatro Comunale Girolamo Magnani
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Progettato da N. Bettoli (Regio di Parma) nel 1813,
il teatro ha avuto una lunga gestazione. I lavori più
volte interrotti vengono ripresi nel 1854 e, diretti da
A. Armarotti coadiuvato dallo scenografo fidentino
G. Magnani, si concludono nel 1861. “Il Trovatore”
di Verdi è l’opera inaugurale. Un prezioso apparato
decorativo, concepito dallo stesso Magnani,
caratterizza gli interni del teatro. In particolare la sala
teatrale: pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi
e loggione, palco reale e sfarzoso boccascena
dorato, presenta una volta riccamente decorata.
Dietro stucchi dorati è dipinto un cielo azzurro in cui
volteggiano festosi amorini danzanti. Un piacevole
effetto di apertura che riprende felicemente la
tradizione padana cinquecentesca.
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Modena,
Teatro Comunale Luciano Pavarotti
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Intitolato al grande tenore modenese nel 2007, il
teatro è stato inaugurato nel 1841. F. Vandelli, cui la
Comunità modenese affida il progetto, concepisce
un edificio dalla monumentale facciata neoclassica,
con un portico a nove arcate, impreziosita dai
bassorilievi di L. Righi e fastigio a coronamento.
Dall’atrio ovale si accede alla sala teatrale connotata
da armonioso apparato decorativo, platea ellittica
con tre ordini di palchi, galleria, loggione e fastoso
palco reale. Ampi ed eleganti gli spazi del ridotto,
significativi quelli di servizio, tra cui la grande sala degli
scenografi tuttora in uso. Il sipario coevo dipinto da A.
Malatesta decora il boccascena con la raffigurazione
di Ercole I d’Este in visita al teatro in costruzione nella
Ferrara del Quattrocento.
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Novembre 2017
Cesena (Forlì-Cesena),
Teatro Comunale Alessandro Bonci
La realizzazione del nuovo teatro, che il Consiglio
Comunale cesenate decreta nel 1838 e affida a V.
Ghinelli, si conclude nel 1846. L’inaugurazione ha
luogo con “Maria di Rohan” di Donizzetti. L’edificio
esprime solidità e armonia, la facciata di gusto
neoclassico è porticata e decorata da finestre con
bassorilievi di G. Bernasconi, ed è coronata da un
frontone con lo stemma del comune e le figure dei
fiumi Savio e Rubicone. La sala a ferro di cavallo ha
quattro ordini di palchi e loggione, le decorazioni
interne sono opera del ferrarese F. Migliari. Nel 1999
viene posto sul boccascena il sipario dipinto da M.
Pulini, per il quale l’artista concepisce un’iconografia
complessa e armonica nell’architettura e nei simboli,
costituita da elementi dalla potente forza evocativa.
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Dicembre 2017
Ferrara,
Teatro Comunale Claudio Abbado
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Costruito nella cosiddetta Isola del Cervo, di fronte
al Castello Estense, il teatro è inaugurato nel 1798 con
“Gli Orazi e i Curiazi” di Portogallo, dopo una lunga e
complessa gestazione e con l’apporto determinante
degli architetti C. Morelli e A. Foschini al progetto
originario di G. Campana. L’esterno sobrio e austero
cela interni ampi, ben distribuiti, eleganti e armoniosi.
La realizzazione del teatro si compie in anni decisivi
per la definizione tipologica dello spazio teatrale
all’italiana. Affermato lo schema barocco a palchetti
se ne ricerca la perfetta forma, per consentire agli
spettatori il massimo godimento acustico e visivo. La
sala ha pianta ellittica con quattro ordini di palchi e
loggione. L’attuale apparato decorativo di F. Migliari
viene realizzato a metà Ottocento.
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Progetto Area Informazione e Comunicazione IBC
Fotografie Andrea Scardova, IBC
Grafica Beatrice Orsini, IBC
La banca dati dei Teatri Storici è curata da Lidia Bortolotti
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