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SCREEN GENER@TION. SMARTPHONE, INTERNET E SOCIAL NETWORK.
CREANO DIPENDENZA?
Lo studio è frutto di una collaborazione tra la ASL 5 Spezzino (Dipartimento di Prevenzione Servizio di
Epidemiologia, Educazione e Promozione della Salute) e il Comune di Sarzana (Assessorato alle Politiche giovanili
e Distretto sociale) e si è posto gli obiettivi di :
 descrivere la frequenza e le modalità d’uso di PC, tablet, smartphone, internet e social network tra i giovani
che frequentano la Scuola Secondaria di II del Comune di Sarzana
 valutare eventuali situazioni di rischio nell’uso di dispositivi multimediali.
I RISULTATI PIÙ IMPORTANTI
LA POPOLAZIONE IN STUDIO
Sebbene l’indagine non sia stata effettuata su un campione dell’intera popolazione studentesca residente nel
territorio dell’ASL 5 estratto con criteri statistici, si è trattato di un campione molto ampio e sicuramente
rappresentativo di una larga porzione di adolescenti.
Sono stati infatti compilati 1121 questionari con un’elevatissima adesione delle classi di entrambi i percorsi di
studio presenti nell’istituto (percorso liceale e percorso tecnico), con un tasso di risposta pari al 95%.
I DISPOSITIVI MULTIMEDIALI A PORTATA DEI RAGAZZI (COMPUTER, TABLET E SMARTPHONE).
La quasi totalità dei giovani possiede almeno un computer nella propria abitazione e poco meno della metà ne
possiede uno ad uso esclusivo personale, soprattutto tra i più giovani (13-15 anni). Inoltre quasi 6 ragazzi su 10
hanno dichiarato di aver a disposizione nella propria abitazione, due o più computer.
Più di 6 adolescenti su 10 usa il computer in una stanza “privata” della casa (camera propria o dei fratelli, studio
ecc., e questo tipo di utilizzo rappresenta un potenziale fattore di rischio, perché rende più difficile il controllo da
parte dei genitori.
Quasi 3 ragazzi su 4 hanno a disposizione almeno un tablet e uno su quattro ne ha più di uno, più
frequentemente tra i maschi rispetto alle femmine.
Come atteso, quasi tutti gli studenti (99%) possiedono un cellulare, prevalentemente smartphone: due ragazzi su
tre hanno riferito di aver ricevuto il loro primo cellulare tra i 10 e i 12 anni, e una quota non marginale (15%) di
averlo ricevuto prima dei 10 anni. I più giovani hanno più spesso ricevuto il primo cellulare precocemente.
Il 70% dei ragazzi possiede almeno una console (es. PSP. PlayStation, Xbox, Wii) e una Smart TV, soprattutto tra i
maschi più giovani. Tra coloro che possiedono una SmartTv, più del 70% la utilizza per collegarsi ad internet in
autonomia. La fotocamera, invece, è utilizzata da circa il 70% degli studenti, con maggior frequenza dalla
femmine rispetto ai maschi.
TIPO, FREQUENZA, DURATA E MODALITÀ DI CONNESSIONE ALLA RETE O AI SOCIAL NETWORK
Quasi tutti gli studenti interpellati hanno dichiarato di usare internet, in 7 casi su 10 da casa propria, soprattutto i
più giovani, in un quarto dei casi dappertutto. I luoghi pubblici, come biblioteche, scuola, internet point sono poco
utilizzati. In ogni caso è lo smartphone il dispositivo utilizzato nella quasi totalità dei casi per connettersi alla rete.
La maggior parte dei ragazzi possiede un account di posta elettronica personale, soprattutto i più giovani.
Più di 3 studenti su 4 utilizza webcam/telecamere di tablet e smartphone qualche volta o spesso.
La maggior parte dei ragazzi ha dichiarato di collegarsi a internet per un’ora al giorno circa, ma per più di 4 ragazzi
su 10 la durata della connessione alla rete supera le due ore, soglia che l’OMS raccomanda di non superare sia
per i bambini che per gli adolescenti. Il 12% dei ragazzi si collega addirittura per più di 6 ore al giorno.
Sebbene la maggior parte degli adolescenti si colleghi ad internet il pomeriggio o la sera, quasi 4 ragazzi su 10 lo
fanno in ogni momento della giornata, maggiormente i ragazzi rispetto le ragazze, e una piccola percentuale si
connette la mattina, (quindi anche in orario scolastico) o la notte, più i ragazzi delle ragazze.
I MOTIVI PER CUI I GIOVANI ACCEDONO ALLA RETE
I ragazzi si connettono per tre principali scopi:
 Ricerca di informazioni/studio. L’80% degli studenti interpellati riferisce di collegarsi per cercare
informazioni e il 55% per ragioni di studio.
 Utilizzo sociale. Circa 9 ragazzi su 10 si connettono per chattare (Whatsapp, Wechat ecc.) o per accedere
ad un social network (Instagram,Facebook, ecc.), soprattutto nei ragazzi più giovani.
 Condivisione e fruizione di materiale multimediale. La maggior parte degli adolescenti ha riferito di
accedere alla rete per il download di video, foto, immagini, musica ecc. (88% dei casi) o di contenuti in
streaming (50%) e una quota non marginale (39%) per il gioco on-line, specialmente tra i 13-15enni.
LE RELAZIONI VIRTUALI DEGLI ADOLESCENTI
Quando accedono ai social network i ragazzi entrano in contatto sia con coetanei che con adulti.
I contatti con coetanei sono soprattutto parenti o amici, ma quasi 4 ragazzi su 10 ha tra i propri contatti coetanei
sconosciuti nella vita reale.
Analogamente, i contatti adulti sono in maggioranza parenti o adulti di riferimento (istruttori, insegnanti ecc.).
Molto bassa la quota di contatti adulti non conosciuti nella vita reale (7%), per lo più tra i ragazzi di 16-17 anni.
La maggior parte dei ragazzi (58%) ha risposto che non parlerebbe mai in chat o sui social di argomenti di cui non
parla normalmente anche nella vita reale, ma circa 1 su 3 dichiara di farlo a volte e solo il 5% di farlo spesso.
Sebbene una grande maggioranza di ragazzi preferisca incontrare i propri amici fuori casa per “fare 4
chiacchiere”, più dell’80 % indica come mezzo frequentemente usato anche le chat, soprattutto nelle fascia d’età
intermedia 16-17 anni.
COMPORTAMENTI A RISCHIO NELL’ACCESSO AI SOCIAL NETWORK
Tra le attività potenzialmente o palesemente a rischio quando gli adolescenti accedono ai social network,
spiccano l’abitudine dei ragazzi di fornire dati personali (63%) e di inviare video e/o immagini (55%). Stimola una
riflessione il fatto che una quota rilevante di ragazzi (quasi 4 su 10) fornisca il proprio numero telefonico e scambi
materiale multimediale con sconosciuti, soprattutto nei ragazzi più giovani. Un campanello di allarme si accende
anche per quei ragazzi (il 22%) che condividono sui social dati personali di altre persone, soprattutto tra i 1617enni Una percentuale non irrisoria di ragazzi/e ha dichiarato di essere inoltre vittima (circa 10%) o carnefice
(8%, soprattutto ragazzi 16-17enni) di cyberbullismo. Infine è degna di attenzione specifica, l’abitudine,
abbastanza frequente (20%), di darsi appuntamenti reali con chi si conosce solo virtualmente, abitudine più
frequente tra i 16-17enni di sesso maschile.
LE ATTIVITÀ SVOLTE DAI RAGAZZI NEL TEMPO LIBERO
Gli studenti riferiscono di spendere più di 1 ora al giorno del loro tempo libero extrascolastico per le attività
sportive (nel 60% dei casi; con un non marginale 17% di studenti che non pratica alcun sport), per incontrare gli
amici (più di 3 ragazzi su 4) o la ragazza/o (6 su 10), per svolgere i compiti (il 70%, una piccola quota dichiara di
non farli) e per dialogare in famiglia (poco più della metà), ma anche per connettersi a internet o a un social
network e utilizzare il cellulare per chiamate e/o messaggi (quasi 6 su 10). In misura molto minore, invece si
dedicano alla lettura (1 su 5) e a guardare la TV (poco più di 1 su 3). Un 20% dei ragazzi tuttavia ha indicato di
dedicare il tempo libero ad altro.
LA PERCEZIONE RISPETTO ALLE PREOCCUPAZIONI DEI GENITORI
Circa l’utilizzo di internet, gli studenti percepiscono una bassa o assente preoccupazione dei genitori (più
dell’80%), ad eccezione delle ragazze più giovani che riferiscono invece una certa apprensione dei propri genitori.
LE REGOLE FAMILIARI PER L’USO DI INTERNET E SOCIAL NETWORK
La metà degli intervistati non ha alcuna regola imposta dai genitori per l’uso di internet, specialmente nei ragazzi.
Le regole più frequenti comunque riguardano il tipo di siti visitabili (poco più di 1 ragazzo su 5, soprattutto per le
ragazze) e un numero massimo di ore giornaliere (poco meno di 1 su 5, per lo più tra i ragazzi più giovani).
COSA PENSANO DEI NUOVI MEDIA I RAGAZZI
L’opinione dei ragazzi sui nuovi media è in generale positiva, ma due studenti su tre riconoscono anche fattori
negativi per la socializzazione e per la propria sicurezza. Le ragazze mostrano in generale una visione più critica dei
coetanei maschi.