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Concorso dirigenti
Concorso a cattedra, diplomati magistrale linguistico possono
partecipare. ANIEF vince in Consiglio di Stato
di redazione
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comunicato ANIEF – I docenti in possesso
di diploma magistrale a indirizzo
sperimentale linguistico avevano pieno
diritto a partecipare, in quanto abilitati, al
concorso a cattedra 2016; questo quanto
emerge dalla sentenza ottenuta in
Consiglio di Stato dai legali Anief Sergio
Galleano e Vincenzo Di Michele rendendo nalmente giustizia a questa particolare
categoria di docenti.
Marcello Paci co (Anief-Cisal) “Ancora una volta il MIUR credeva di poter agire
illegittimamente e, ancora una volta, l’Anief ha avuto ragione in tribunale tutelando i
diritti di centinaia di lavoratori precari della scuola. Queste sono le nostre migliori
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soddisfazioni”.
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La sentenza arriva sul ricorso “pilota” promosso dal nostro sindacato che sin da
subito si era opposto alla plateale illegittimità del Bando di concorso 2016 nella parte
in cui escludeva dalla possibilità di partecipare alle prove tutti i docenti abilitati
tramite diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico conseguito entro
l’anno scolastico 2001/2002. I candidati, esclusi dalle prove per ottenere il ruolo nella
scuola Infanzia e Primaria, ora, potranno serenamente proseguire l’iter del concorso
certi di avere già ottenuto giustizia grazie all’intervento dei legali Anief. Sono tante,
infatti, le regioni in cui le prove orali non si sono ancora concluse e cui i nostri iscritti
hanno avuto accesso con riserva mentre ancora si attende, per coloro che non hanno
potuto materialmente sottoporsi alle prove, la calendarizzazione da parte del MIUR
delle prove suppletive.
“Ancora una volta il MIUR credeva di poter agire illegittimamente – commenta
Marcello Paci co, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e,
ancora una volta, l’Anief ha avuto ragione in tribunale tutelando i diritti di centinaia
di lavoratori precari della scuola. Queste sono le nostre migliori soddisfazioni:
docenti abilitati che da anni impiegano la propria professionalità nelle scuole come
precari dovevano potersi sottoporre alle prove concorsuali per accedere all’aspirata
immissione in ruolo e noi siamo eri di aver combattuto per loro in tribunale
ottenendo piena ragione”.
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20 dicembre 2016 - 13:02 - redazione
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