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Mercoledì 21 dicembre
IN PRIMO PIANO
LO STATO ISLAMICO RIVENDICA L’ATTENTATO di Berlino, con la morte di 12 persone e
il ferimento di altre cinquanta. L’Europa si scopre ancora una volta vulnerabile, mentre
con la paura e la preoccupazione per le feste natalizie (è probabile che salti il concerto
di Capodanno a Roma), crescono le polemiche sui sistemi di sicurezza tedeschi. Ora è
scattata la caccia al terrorista, dopo la scarcerazione dell’uomo pakistano inizialmente
indicato come l’attentatore. Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza italiana da sei anni in
Germania dopo l’Erasmus, risulta ancora dispersa. La destra all’attacco della
cancelliera Angela Merkel, che però difende la politica sull’accoglienza. “Non
lasciamola sola”, scrive Angelo Bolaffi su Repubblica (p.32). Interessante anche
l’intervento di Lucio Caracciolo, direttore di Limes, “Ecco perché non serve la fortezza
Europa” (Repubblica, p.33)
SOLIDARIETA’ DELLA CGIL alle vittime dell'attentato di Berlino, alle persone ferite, ai
familiari e a tutti coloro che sono rimasti coinvolti”. È quanto si legge in una lettera
che il segretario generale della Cgil Susanna Camusso e la segreteria confederale
nazionale hanno inviato a Reiner Hoffmann, Presidente del sindacato tedesco DGB. La
Cgil conferma il suo “sostegno ai lavoratori tedeschi e al loro sindacato”, ribadisce
“l'impegno a lavorare contro la violenza e il terrorismo” e “a rafforzare le iniziative per
la pace, la democrazia e la libertà in Europa e in tutto il mondo”. “La solidarietà tra i
lavoratori e l'impegno comune del sindacato su scala europea e internazionale - si
legge nella lettera - rappresentano, da sempre, il principale argine contro il fanatismo
e l'intolleranza, e in questo senso il lavoro internazionale della Cgil continuerà”.
ROMA, SENZA BILANCIO con la decisione dei revisori del Campidoglio che parlano di
debiti non coperti. Non era mai avvenuta una scelta del genere. Ora si rischia la
paralisi. E’ choc in giunta, titola il Messaggero che parla di un possibile via libera del
Bilancio della capitale solo a febbraio. Ma il rischio reale ora è il commissariamento.
Intanto in carcere cominciano a parlare Marra e Scarpellini
ROMA, CITTA’ COPERTA dalla spazzatura si potrebbe dire parafrasando un grande film.
Una grossa rogna accoglie infatti – come scrive il Corriere della Sera nelle pagine
dedicate alla capitale - la nuova assessora comunale all'Ambiente, Pinuccia Montanari:
l'emergenza rifiuti è di nuovo alle porte. L'assessore regionale che ha il suo stesso
incarico, Mauro Buschini (Pd) ha inviato una lettera al Campidoglio avvertendo Virginia
Raggi: con le feste si rischia «una grave crisi» sul fronte della raccolta della
spazzatura. La lettera è stata inviata nel giorno delle dimissioni di Paola Muraro
FRANCESI ALL’ARREMBAGGIO. Vivendi arriva al 25,7%, il titolo Mediaset sale in borsa.
Ma la società è sotto pressione e non trova ancora un modo per rispondere a Bollorè.
Mediaset presenta un esposto all’Agcom per condotta illegittima , mentre Silvio
Berlusconi conferma la volontà di molti soci di mantenere l’italianità dell’azienda. Della
vicenda Vivendi-Mediaset ha parlato ai microfoni di Radio Articolo 1 il segretario
generale della Slc, Massimo Cestaro:
http://www.radioarticolo1.it/audio/2016/12/19/30491/difficolta-di-comunicazioni-conmassimo-cestaro-slc
ALMAVIVA, IL GIORNO DELLA VERITA’. Corsa contro il tempo. Sono ore cruciali per la
sorte dei 2511 dipendenti Almaviva. Al Ministero dello Sviluppo Economico, la
trattativa tra sindacati e azienda prosegue a oltranza. Ma, senza un accordo, oggi
potrebbero partire le lettere di licenziamento per gli operatori dei siti di Roma e
Napoli.
PER IL CONTRATTO DEI TESSILI si manifesta oggi a Milano. La manifestazione
nazionale degli addetti del settore tessile-abbigliamento è stata organizzata appunto
per sostenere il rinnovo del contratto di settore scaduto lo scorso marzo. Sono
interessati più di 400 mila dipendenti. Le trattative si erano interrotte a ottobre.
ERICSSON PRONTA A CACCIARE MILLE DIPENDENTI
Ericsson sta valutando di tagliare mille posti di lavoro in Italia, circa un quarto del
totale dei dipendenti nel nostro Paese. La decisione, scrive Bloomberg, sarebbe legata
al fatto che il gruppo svedese ha perso il contratto per la rete di CK Hutchison e
VimpelCom, valutato un miliardo di dollari, che passerebbe ai cinesi di Zte, i quali
sarebbero pronti ad assumere 2.500 persone in Italia
DAI TIROCINI ALLA CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO. GIORNATA DI
RIFLESSIONE IN CGIL
Il tirocinio è uno strumento importante per l’ingresso dei giovani nel mercato del
lavoro, ma solo se viene utilizzato in modo adeguato: in Italia è iniziato un percorso
con molti problemi, ora occorre analizzare ciò che non ha funzionato e introdurre le
correzioni per il prossimo futuro. È stato questo l’oggetto della giornata di riflessione e
confronto, “I tirocini in Europa e il futuro di Garanzia giovani”, che è stata organizzata
ieri nella sede nazionale della Cgil. Si è discusso del mondo dei tirocini con contributi
di esperti, sindacalisti e politici che si sono ritrovati per fare il punto della situazione:
iniziativa doppiamente importante perché arriva in vista del rinnovo del programma di
Garanzia giovani nel nostro paese. Al microfono si sono alternate tante voci e molte
esperienze, portate anche dall’estero, per approfondire al meglio i punti positivi e
quelli da rivedere. Ne parla Emanuele Di Nicola su Rassegna Sindacale:
http://www.rassegna.it/articoli/i-tirocini-e-gli-errori-da-correggere
Al dibattito, che è stato coordinato da Maria Grazia Nicita (Cgil), sono intervenuti,
tra gli altri Gianna Gilardi, Corrado Barachetti, responsabile del mercato del lavoro
della Cgil nazionale, Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro della
Camera (che ha annunciato l’intenzione di modificare il Jobs Act), Giovanna Linfante
(ricercatrice Isfol), Anna Teselli, ricercatrice della Fondazione Di Vittorio, Andrea
Brunetti, responsabile delle politiche giovanili della Cgil, Claudio Treves, segretario
generale del Nidil Cgil, Fausto Durante, responsabile delle politiche europee e
internazionali. Per la segreteria confederale della Cgil sono intervenuti i due nuovi
segretari, Giuseppe Massafra e Tania Scacchetti, che ha concluso l’incontro.
Nel suo resoconto della giornata Emanuele Di Nicola riporta le parole della segretaria
confederale. “Nostro obiettivo – ha detto Scacchetti – è rilanciare un’azione sindacale
che sappia interpretare le grandi trasformazioni avvenute. Per farlo è necessario
riflettere su alcuni grandi temi: prima di tutto bisogna tornare alla creazione di posti di
lavoro, dopo tutti i posti persi in questi anni, all’insegna dell’occupazione di qualità. Il
Jobs Act, ogni giorno, ribadisce la sua inefficacia ma anche la negatività proprio
culturale che ha impartito al nostro mercato del lavoro”. Sul tema dell’occupazione:
“Abbiamo la proposta del Piano del Lavoro, spesso ne parliamo come progetto per
creare impiego e poco lo decliniamo come riflessione su che tipo di lavoro vogliamo.
In tal senso pensiamo anche a nuovi campi di lavoro, come la tutela dei beni pubblici
e la riqualificazione del territorio. L’altro nostro strumento – ha proseguito Scacchetti
– è la Carta dei Diritti: la proposta di nuovo Statuto non è solo uno strumento
legislativo, ma è proprio un’idea, che risponde alla svalorizzazione del lavoro come
unico mezzo per competere nel mercato globale. Non è così, la Carta dei Diritti è
anche un cambio culturale”.
Passando ai tirocini, “il lavoro non può essere una variabile dipendente dalle condizioni
economiche dell’impresa e del mercato. L’impoverimento, la precarizzazione del lavoro
senza sosta non è un effetto della crisi: è il suo fondamento. Se non rimettiamo al
centro il lavoro buono e di qualità sarà impossibile uscire dalla spirale negativa”. Nei
rapporti con le nuove generazioni, inoltre, “c’è bisogno di un sindacato rinnovato e
capace di rispondere ai loro bisogni. L’indebolimento dell’azione sindacale ha reso più
debole anche l’azione redistributiva. Il terreno del confronto col governo sul Jobs Act è
molto in salita: oggi la politica si accorge che c’è il referendum della Cgil, senza
interrogarsi sul perché si è arrivati a quella scelta. Da parte della politica miope c’è
una mancanza di analisi vera sul tema del lavoro nel nostro paese”. In questo
scenario Garanzia giovani “è stata la promessa di non lasciare soli molti ragazzi, poi
invece si è lasciata dietro una lunga scia di inattivi. Da qui la nostra azione deve
ripartire”. Come Cgil, ha concluso Tania Scacchetti, “il nostro impegno deve ora
svilupparsi sul sostegno alla Carta e ai tre quesiti referendari.
MA PER I GIOVANI IL LAVORO NON C’E’. FAMMONI (FONDAZIONE DI VITTORIO) A
RADIO ARTCOLO 1
“I dati dei primi dieci mesi di quest'anno dicono che le posizioni di lavoro sono
cresciute nel 2016 di 479.000 unità. Di queste, però, ben 414.000 sono a tempo
determinato. Si tratta di un lavoro instabile e precario che, come sappiamo dalle
comunicazioni obbligatorie, ha termini molto rapidi, poche settimane o pochi giorni. A
questo si aggiunge l'enorme fenomeno dei voucher: ne sono stati venduti 121 milioni,
un aumento sullo scorso anno del 32%. E se andiamo al 2014, l'incremento è
addirittura del 127%”. A dirlo è stato il presidente della Fondazione Di Vittorio Fulvio
Fammoni ai microfoni di RadioArticolo1.
Chi, come il responsabile dell'economia del Partito democratico Filippo Taddei,
sottolinea la riduzione della disoccupazione, “non tiene conto dell'effetto 'droga' che
nel corso del 2015 hanno avuto gli incentivi", osserva Fammoni: "L'unica occupazione
che cresce davvero è quella degli ultracinquantenni e solo per effetto della riforma
Fornero. Anche se guardiamo all'Europa l'andamento del lavoro è migliore di quello
italiano per quanto riguarda i giovani e la disoccupazione. Noi abbiamo mediamente
fra i due o tre punti di disoccupazione in più rispetto alla media. Sappiamo però che
da noi c'è una parte inattivi che non viene censita, tanto è vero che il nostro tasso di
occupazione è fra i più bassi del continente”.
Per riascoltare l’intervista di Roberta Lisi a Fammoni è disponibile il podcast sul sito
della radio: http://www.radioarticolo1.it/audio/2016/12/20/30509/voucherlicenziamenti-e-precarieta-grazie-jobs-act-con-fulvio-fammoni
INTANTO E’ BOOM DEI VOUCHER ANCHE A BOLOGNA
Ne parla, su Rassegna Sindacale, Maurizio Lunghi, segretario generale della Cgil di
Bologna. “I dati sul mercato del lavoro – scrive Lunghi - indicano, inesorabilmente, un
aumento dei voucher e dei contratti a termine, non solo su scala nazionale, ma anche
nel territorio metropolitano, con buona pace della riforma del lavoro e del Jobs Act che
si sta sempre più evidenziando, come un grande flop.
Per dare un'idea, su oltre 106.000 avviamenti al lavoro nel primo semestre 2016, ben
il 73% dei rapporti di lavoro è determinato da contratti a tempo determinato per
atipici. Anche se la disoccupazione tende al calo, su scala regionale, il 7,6% di
disoccupati a Bologna rappresenta un esercito da non sottovalutare, a cui
inevitabilmente si devono rivolgere le attenzioni principali da parte delle
rappresentanze economiche e istituzionali. In tale direzione vanno improntate le
future politiche attive di breve e medio periodo, per ridurre la disoccupazione
strutturale e contenere nuova disoccupazione derivante dai processi di crisi di decine
di piccole aziende, che continuano sul territorio a non trovare soluzioni (a cui si
aggiungono: Stampi group, gruppo Paritel, Ae, etc.). La cassa integrazione è in
aumento: ci sono ben seimila lavoratori coinvolti sul territorio a vario titolo. (..)
L’articolo completo di Lunghi al link: http://www.rassegna.it/articoli/lunghi-cgilbologna-il-lavoro-sotto-lalbero-di-natale
I VOUCHER? SONO UNA COSA MOSTRUOSA. BERSANI AL CORRIERE.IT ANNUNCIA IL
SUO VOTO AL REFERENDUM DELLA CGIL
Intervistato dal Corriere.it, l'ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, spiega che se
non si arriva a modifiche del Jobs Act, voterà a favore dell'abrogazione nel referendum
promosso dalla Cgil. E aggiunge:"lo sono contrario ai voucher da quando ho
cominciato a perdere i capelli. Semi dicono'sei d'accordo coi voucher?', come posso
votare, posso mai votare a favore?". E ancora: "I voucher sono una cosa mostruosa".
Il link all’intervista del Corriere.it a Bersani:
http://www.corriere.it/politica/16_dicembre_20/corrierelive-giachetti-orfini-laminoranza-non-puo-fare-come-pare-303ef358-c6b4-11e6-84f8-50724e442573.shtml
DALLA CISL ALLA CGIL CONTRO IL JOBS ACT
Avviene in Campania. Se ne parla sul Corriere del Mezzogiorno (p.7) con un pezzo si
Salvatore Avitabile: Il Jobs Act, la riforma sul lavoro varata dal governo Renzi, ha
provocato un vero e proprio terremoto nel mondo sindacale della Campania. Trecento
iscritti della Fistel Cisl, tra cui Rsu e delegati, hanno deciso di lasciare il sindacato e di
aderire alla Slc, il sindacato dei lavoratori della comunicazione della Cgil.
CODICE APPALTI. BUONA NOTIZIA IL CORRETTIVO. ORA SI CONFIDA IN UNA
SOLUZIONE PER I 3.600 DIPENDENTI DELLE CONCESSIONARIE AUTOSTRADALI
“Sarebbe una buona notizia se la cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per varare il
primo decreto correttivo al codice degli appalti completasse il lavoro entro gennaio,
portando quindi il provvedimento ai primi di febbraio in Consiglio dei Ministri” è quanto
fanno sapere Feneal Filca Fillea nazionali.
Un fatto che i sindacati giudicano positivo, insieme “alla riconferma del Ministro Delrio,
con cui avevamo aperto un canale di comunicazione e di confronto proficuo proprio sul
tema del codice appalti, in particolare sulla necessità di trovare una soluzione per
garantire che il grande patrimonio di professionalità dei lavoratori delle aziende di
manutenzione e progettazione autostradale non vada distrutto, e con esso persi 3.600
posti di lavoro. Avevamo avuto infatti una disponibilità del Mit alla nostra richiesta di
modificare l'articolo 177, scorporando dalla nuova ripartizione degli appalti - che
prevede l’80% a gara - i lavori di progettazione e manutenzione autostradale.”
Dagli edili Cgil Cisl Uil dunque l’invito al titolare del Mit a riprendere i fili del dialogo
interrotto a causa della crisi di Governo “occorre fare presto, perché le aziende stanno
utilizzando questa situazione di incertezza normativa come alibi per tagliare gli
organici. Come il Ministro sa - concludono i sindacati - ad oggi sono stati avviati
già oltre 400 licenziamenti.”
KATIUSCIA CALABRETTA, PRIMA DONNA ALLA GUIDA DELLA FILLEA DI MILANO
Ieri, presso la Camera del Lavoro di Milano, l'assemblea generale ha eletto Katiuscia
Calabretta segretario generale della Fillea Cgil di Milano, la categoria delle lavoratrici e
dei lavoratori dell'edilizia e del legno, con 49 voti a favore, 1 contrario e 1 astenuto.
Katiuscia Calabretta, 40 anni, ha un figlio. Vive a Sesto San Giovanni e ha un diploma
di maturità scientifica. Prima di militare nella Cgil si è occupata di mercato del lavoro,
di bilanci di competenze, di colloqui individuali di orientamento, e di ricollocazioni di
lavoratori provenienti da aziende in crisi.
Nel 2008 entra in CGIL e si occupa di promozione, monitoraggio e valutazione di piani
di Formazione Continua rivolti ai lavoratori occupati, finanziati dai Fondi
Interprofessionali Fondimpresa e Fapi. Dal 2010 al 2012 è responsabile del
Dipartimento Mercato del lavoro, formazione, Ricerca e Scuola presso la CGIL
Lombardia.
Nel 2013 è stata eletta nella segreteria nella Camera del Lavoro del Ticino Olona con
deleghe su Mercato del Lavoro, Formazione, Ricerca e Scuola ed è eletta nella
Segreteria della Fillea del Ticino Olona con incarichi sui Grandi Cantieri (Expo 2015,
Città della salute, Ospedale di Monza, Area ex Alfa di Arese). Nel luglio del 2015 è
stata eletta in Segreteria della Fillea Monza Brianza con l'incarico di Segretaria
organizzativa. Dal gennaio del 2016 è vice presidente del CPT di Milano.
"L'elezione a segretario generale della Fillea Milano mi investe di responsabilità
importanti per rappresentare al meglio i Lavoratori della filiera e le ragioni del lavoro
edile nei confronti delle controparti e negli enti bilaterali, ha dichiarato Calabretta. I
prossimi saranno mesi densi di impegni e di lavoro per la Fillea, per rinnovare il
contratto nazionale dell'edilizia e per tutta la Cgil nella campagna elettorale per i tre
referendum abrogativi".
Mattinale chiuso alle 7,15